la Luna nuova - Numero 13 - Aprile 2002

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Periodico indipendente di Palagano e dintorni Attualità - Cultura - Solidarietà Periodico di informazione locale - Trimestrale - Spedizione in A.P. - articolo 2 comma 20/C legge 662/96 - Aut. della Filiale EPI di Modena - Tassa riscossa - Taxe perçue - DISTRIBUZIONE GRATUITA Aprile 2002 - Numero 13 - Anno V 2002: anno internazionale delle montagne! hiudono gli uffici postali, tolgono le scuole, il me- dico, le cabine telefoni- che e gli altri servizi che per la gen- te di città sono qualcosa di scon- tato ma per i montanari diventano ragioni in più per andare via. I giovani faticano a trovare lavoro, devono mandare i figli a scuola a decine di chilometri di distanza e quando hanno i genitori anziani non trovano nessuno che si pren- da cura di loro. Questa è la situa- zione, quindi sentir parlare di ce- lebrazioni storcono il naso, il ri- schio è che diventi come la festa della mamma: piacevole, anche commovente, ma alla fine ti lascia con una rosa appassita in mano che scambieresti volentieri con un po' di attenzione in più. I tagli che abbiamo sopracitato nascono da un'esigenza di reddi- tività finanziaria, sulla base di pa- rametri di efficienza, non tenendo conto che il montanaro dovrebbe essere il giardiniere di una monta- gna che diventa sempre più selva- tica e pericolosa. (Continua a pagina 2) C Valle del Dragone: Cinghi di Boccassuolo Fatti e misfatti Volontariato: AVIS Palagano Ricordo di Stefano Piacentini Un scuola in dialogo col territorio Norme per la duplicazione dei documenti La buca delle lettere Dossier: 2002, anno internazionale delle montagne Storia: la resistenza in Val Dragone Poesia: Oreste Solidarietà: Safya è salva! Ora c'è Amina. Il pazzo della luna: il bel paese Riflessioni 3 5 6 7 8 12 14 22 25 26 27 28 Sommario

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la Luna nuova. Notizie da Palagano e dintorni

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Periodico indipendente di Palagano e dintorni

Attuali tà - Cultura - Solidarietà

Periodico di informazione locale - Trimestrale - Spedizione in A.P. - articolo 2 comma 20/C legge 662/96 -Aut. della Filiale EPI di Modena - Tassa riscossa - Taxe perçue - DISTRIBUZIONE GRATUITA

Aprile 2002 - Numero 13 - Anno V

2002: anno internazionaledelle montagne!

hiudono gli uffici postali,tolgono le scuole, il me-dico, le cabine telefoni-

che e gli altri servizi che per la gen-te di città sono qualcosa di scon-tato ma per i montanari diventanoragioni in più per andare via.I giovani faticano a trovare lavoro,devono mandare i figli a scuola adecine di chilometri di distanza equando hanno i genitori anzianinon trovano nessuno che si pren-da cura di loro. Questa è la situa-zione, quindi sentir parlare di ce-lebrazioni storcono il naso, il ri-schio è che diventi come la festadella mamma: piacevole, anchecommovente, ma alla fine ti lasciacon una rosa appassita in manoche scambieresti volentieri con unpo' di attenzione in più.I tagli che abbiamo sopracitatonascono da un'esigenza di reddi-tività finanziaria, sulla base di pa-rametri di efficienza, non tenendoconto che il montanaro dovrebbeessere il giardiniere di una monta-gna che diventa sempre più selva-tica e pericolosa.

(Continua a pagina 2)

CValle del Dragone: Cinghi di Boccassuolo

Fatti e misfatti

Volontariato: AVIS Palagano

Ricordo di Stefano Piacentini

Un scuola in dialogo col territorio

Norme per la duplicazione dei documenti

La buca delle lettere

Dossier: 2002, anno internazionale delle montagne

Storia: la resistenza in Val Dragone

Poesia: Oreste

Solidarietà: Safya è salva! Ora c'è Amina.

Il pazzo della luna: il bel paese

Riflessioni

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2 la LUNA nuova - Aprile 2002

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Direttore responsabile GIUSEPPE CERVETTO

Associazione La LUNAVia Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 PALAGANO (MO)

Tel.: 0536/961621 - 966194 - Fax: 0536/966194

la LUNA nuova

Stampato con procedura ecologica - Chiuso in redazione il 30/04/2002 - Consegnato alle poste il 06/05/2002

Attualità, cultura, solidarietà.Periodico indipendente di Palaganoe dintorni

TrimestraleTiratura: 1300 copie

Distribuzione gratuitaAprile 2002 - Num. 13 - Anno VAut. Tribunale di Modenanum. 1414 del 13/11/1997

Redazione:Davide Bettuzzi, Fabrizio Carponi,

Elisabetta Gazzetti, Gabriele Monti

Hanno collaborato: Fabio Braglia, Silvano Braglia,

Luciano Casolari, Giorgio Compagni,Armanda Debbi, Nadia Marasti,

Bruno Ricchi,Daniele Serradimigni.

Ricordiamo ai nostri affezionati lettori che l'associazione "la Luna" vive principalmente con contri-buti liberamente versati; il periodico viene distribuito gratuitamente e non in regime di abbona-mento. Invitiamo quindi tutti coloro che intendono sostenerci a versare il proprio contributo sul c.c.bancario num. 100016 presso il Banco San Geminiano Banca Popolare di Verona agenzia di Palaga-no.

Il 2002 non deve essere solamente unanno di celebrazioni e lustrini, ma l'occa-sione per avere risposte concrete, è que-sto l'auspicio del presidente dell'UNCEMEnrico Borghi: occorre un rilancio eco-nomico attraverso l'utilizzo delle risorse:l'acqua, il legno, l'ambiente, il turismo, leproduzioni agroalimentari; una tutela am-bientale; una ricerca dell'identità monta-na che trovi un equilibrio tra il rischio disparire nella società globale e quello dichiudersi sempre più.E' importante e improrogabile una legge nazionale per evitare che, con i soli statuti regionali, si crei la classicasituazione italiana " a macchia di leopardo" per cui certe Comunità Montane sono valorizzate altre dimenticate.La condizione dei paesi di montagna del resto è molto variegata, la realtà montana è costituita da molte"montagne" che hanno profili economici, sociali, naturalistici e ambientali molto diversi; differenziazione cosìampia da rendere discutibile che a livello politico si sia andati avanti per decenni a considerare la montagnacome un unico strumento legislativo.

Dalla prima...

Il giorno 21 maggio 2002 alle ore 18.00 in prima convocazione e alle ore

21.00 in seconda convocazione, si terrà l'ASSEMBLEA ANNUALE presso la

sede temporanea dell'associazione in S. Chiara presso la Parrocchia di

Palagano. Ordine del giorno: presentazione ed approvazione bilancio

2001, attività associativa, varie ed eventuali.

Via Palazzo Pierotti, 4/a - Palagano (Mo)Tel.: 0536/96.16.21 - 96.61.94Fax.: 0536/96.61.94 - 96.15.21

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333333la LUNA nuova - Aprile 2002

Fatti e MisfattiBrevi

Compagniadialettale

palaganese

Sabato 18 maggio, la Com-pagnia Dialettale Palagane-se rappresenterà "Un Fra-tello Tutto Matto" tre atti bril-lanti di Guido Bertini.La rappresentazione si ter-rà nel cinema-teatro comu-nale presentata da un castinteramente palaganese.

Corale palaganese

I prossimi inpegni della Co-rale Palaganese sarannovenerdì 3 maggio ore 21 aModena, quartiere Sacca,nell'ambito del memorialGiacobazzi e domenica 5a Budrio (Bo) S.Messacantata e concerto.

Commemorazione

Presso l'istituto suoreFrancescane, domenica 5maggio, avrà luogo la com-memorazione del 20° anni-versario della morte di Ma-dre Gabriella Castagnetti.Per l'occasione sono statiinvitati a Palagano oltre1600 studenti usciti dallemedie e magistrali dell'isti-tuto.

Riorganizzazioneprelievi di sangue

A partire dal mese di aprilesono stati riorganizzati igiorni in cui vengono effet-tuati i prelievi di sangue neicomuni montani:Frassinoro:martedì;Montefiorino:mercoledì;Prignano:giovedì;Palagano: venerdì.

Sabato 13 aprile il Palagano FuoristradaClub ha tenuto l'annuale cena sociale conpremiazione dei piloti dell'Off Road Teamper l'annata sportiva 2001. Nell'occasioneè stato gradito ospite l'ing. Mario Simoni,vicepresidente Federale, che ha provveduto al collaudo della pista dopo i recentilavori di regimazione effettuati sul fiume Dragone.

Nel marzo scorso dopo diverse riunioni preliminari è sta-to rinnovato il consiglio direttivo dell'associazione turisti-ca Pro-loco di Palagano.Il nuovo consiglio è composto da: Bononi Canzio, PagliaMonia, Cinqui Patrizia, Ferrarini Andrea, Forti Enrica,Paglia Mirco, Scorcioni Nicoletta, Dallari Viviana, GuigliLorena.In sucessiva seduta il nuovo consiglio ha provveduto allanomina del presidente Bononi Canzio, del vice presiden-

te Paglia Monia e della segretaria Enrica Forti. A tutti i nuovi eletti buon lavoro!

Rinnovato il consiglio Pro-loco

Palagano Fuoristrada Club

E' con molta soddisfazione che finalmen-te possiamo fare le stime positive del pre-ziosissimo gruppo A.V.A.P. di Palagano.Con l'inizio dell'anno i nuovi consiglieri in-sieme ai nuovi volontari sono riusciti adorganizzare un importantissimo corso diaggiornamento della durata di 30 ore sud-divise in: 8 ore di B.L.S. (rianimazione

cardiopolmonare); 8 ore di P.T.C. (trattamento del paziente traumatizzato); 14ore di teoria suddivise in varie serate, ottenendo ottime performance comegruppo di Palagano ai test finali.Oltre a questo, nelle giornate pasquali, Ilaria Bernardi, Chiara Pini, GianniniFrancesca, Braglia Fabio, Cugusi Achille, Simone Salvatori hanno organizza-to, in collaborazione con ANLAIDS ONLUS, la vendita di bonsai nella piazzadell'Alpino con un risultato a dir poco stupefacente (vendute tutte le piantine inmezza giornata). Complimenti!Molto positivo è l'interesse di altri nuovi ragazzi che sembrano intenzionati adentrare nel gruppo AVAP. Speriamo che sia così in modo da rendere semprepiù sicuro il servizio.Concludendo vorrei ringraziare tutti i volontari che hanno con la loro presenzareso possibile lo svolgimento del corso. Un ringraziamento particolare alle suo-re francescane per aver messo a disposizione sala e palestra durante le 16 oredi pratica B.L.S.-P.T.C. e all'amministrazione comunale per la solita disponibili-tà durante tutte le serate del corso.

Grazie a tutti,Caminati Giancarlo (presidente AVAP Palagano)

AVAP

Palagano, Oratoriodel Carmine

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Fatti e MisfattiBrevi

Variante di Lama diMonchio

Molto presto comincerannoi lavori per la variante diLama di Monchio, è già sta-to effettuato il picchettaggiodel percorso, per cui, sbri-gate le ultime formalità, sem-bra che entro maggio inizie-ranno i lavori per un'opera,a dir la verità, molto contra-stata che ha diviso la popo-lazione, e non solo quella diLama; molti ritengono chesiano soldi spesi inutilmenteo male, bisogna ricordareche questo è solo il primointervento di un programmapiù vasto di miglioramentodella provinciale di Monchio.

Nuove regole pertombole, lotterie

e pesche

Da aprile 2002 è entrato invigore il DPR n° 430, taledecreto modifica sostanzial-mente le regole per effettua-re tombole lotterie, peschedi beneficenza; ad esempionon sono più possibili le sot-toscrizioni a premi, pertantochi volesse effettuarecodeste iniziative per evita-re di incorrere in sanzioni èbene che prenda preventi-vamente informazioni in Co-mune.

Incontri dieducazione

sanitariaSi sono tenuti a Montefiori-no il 5 e il 19 aprile due in-contri di educazione sanita-ria. Il 5 aprile, con la parte-cipazione del dr. Chiossi,pediatra, si è parlato di al-lergie; il 19 aprile con i dot-tori Annovi e Fantozzi dei ri-schi collegati all'abuso di al-cool e di fumo. L'appunta-mento è per il primo giugno:malattie cardiovascolari.

L'acquedotto del Dragone diventa una S.p.A.Il Consorzio intercomunale "Acquedotto del Dragone",composto da otto comuni dell'Appennino, non con-fluirà in Meta ma continuerà ad operare sotto unadiversa forma giuridica: Società per Azioni in osser-vanza alle norme contenute nell'articolo 35 della Legge448/2001, l'ultima legge finanziaria.L'acqua erogata dal consorzio proviene dalle sor-genti che si trovano sul territorio dei comuni di

Frassinoro, Palagano, Lama Mocogno e Riolunato, acqua della montagnamodenese.

Acquedotto del Dragone: SpA

58° anniversario dell'eccidio delle popolazio-ni di Monchio, Susano, Costrignano e Savo-niero.I tre paesi furono messi a ferro e fuoco, tuttofu razziato e incredibili risultarono le atrocità.Una rappresaglia feroce che causò ben 136vittime di ogni età. Una giornata di studi sullaResistenza si è svolta presso il Centro ServiziParco Monte S. Giulia; hanno partecipato ildirettore del Museo Storico della ResistenzaEnrico Silingardi, il presidente della Provin-cia Graziano Pattuzzi, l'assessore provinciale alla cultura Mario Lugli, e per ilcomune di Palagano il sindaco Paolo Galvani e il consigliere Laura Lami chehanno parlato di fronte ad un pubblico molto attento costituito dagli studentidelle classi quarta e quinta dell'istituto tecnico di Pavullo "Cavazzi".

18 marzo 1944

Sono ormai terminati i lavori, anche delle infra-strutture, nell'area artigianale di Costrignano.L'intervento finanziato con i fondi del "Patto Ter-ritoriale" ha permesso di terminare l'iter perl'area artigianale iniziato nel 1999. Nell'insedia-mento sono già attive due realtà produttive, Pro-meteo e GRG, con una ventina di addetti. Staper vedere la luce anche l'area artigianale di

Monchio, è stato infatti ultimato in questi giorni il primo insediamento produtti-vo, la Hako Arredamenti.

Costrignano:nasce l'area artigianale

Monchio, Cristo dellafratellanza tra i popoli

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Nella nostra provincia, causa l’entra-ta in vigore e la crescente attività delcentro trapianti multiorgano e l’aumen-to del consumo di sangue nei vari re-parti ospedalieri, potrebbe esseremessa in discussione la stessaautosufficienza provinciale di sangue.Quindi dobbiamo non solo evitare checiò accada, ma soprattutto aumenta-re il numero dei donatori e delle do-natrici (nella maggioranza gente pros-sima alla pensione), stimolando prin-cipalmente l’adesione dei giovani, inmodo da accrescere ulteriormente ledonazioni di sangue, plasma e deri-vati.Noi, come piccola sezione di monta-gna, abbiamo risposto a questa esi-genza aumentando il numero di visiteperiodiche e facendo promozione,principalmente nelle scuole medie esuperiori presenti nel nostro territoriocomunale.Con molto piacere posso affermareche il nostro progetto “AVIS con lascuola” è stato accolto con successosia presso la scuola media statale diPalagano che presso il Liceo peda-gogico- linguistico, dove abbiamo “arruolato” 9 nuovi donatori e altri 6volontari, non ancora maggiorenni, perl’anno prossimo; da ammirare sonostati l’interesse e la sensibilità dimo-strati da tutti gli studenti dei due istitu-ti, quindi colgo l’occasione per ringra-ziare tutti gli insegnanti che hanno per-messo questi incontri.Su richiesta dell’AVIS provinciale ab-biamo acquistato un nuovo sistemainformatico che permetterà un effi-ciente collegamento tra la nostra se-zione, le altre, il servizio trasfusionalee l’AVIS provinciale; è questa una for-ma organizzativa che ci farà avere uncontrollo permanente ed omogeneo suogni donatore garantendone la tuteladai punti di vista sanitario ed asso-ciativo. La nostra associazione hamolte spese e l’acquisto di questocomputer ci aveva trovato impreparati,

ma con un po’ di “ricerca di mercato”siamo riusciti a trovare i fondi neces-sari.Per questo ringrazio l’Amministrazio-ne comunale nonché i dipendenti perl’aiuto e la sensibilità dimostrati. Rin-grazio inoltre una decina di ditte delnostro paese che per motivi burocra-tici non possiamo menzionare.Per la par condicio si accettano con-

AVISPalagano

Volontariato

tributi da tutti! Non meno importantetanta buona volontà da parte di tutti idonatori e volontari, in particolaredobbiamo molto al nostro direttore sa-nitario dott. Davide Bettuzzi e al no-stro segretario “tuttofare” RobertoGianicoli. Per concludere alcuni datiche ci interessano: numero donatori:147, numero donazioni 2001: 239,numero plasmaferesi 2001: 30.Dalle statistiche provinciali emergonodati secondo i quali la nostra sezioneè tra le prime, in montagna, come do-nazioni annuali, tenendo conto delrapporto tra numero di abitanti e do-nazioni effettuate; questo, ancora unavolta, fa onore al nostro piccolo mageneroso paese.

Un palaganese, alla sua morte, lasciò in eredità ai suoi 3 figli 17 mucche :al primogenito, Togno, ne assegnò 1/2; a Burtlin 1/3 e a Juseff 1/9. I trefratelli iniziarono a fare le divisioni: Togno 1/2 di 17 mucche = 8,5; Burtlin1/3 di 17 mucche = 5,66666666; Juseff 1/9 di 17 mucche = 1,88888888.Questi poveri palaganesi non sapevano come sbrogliarsi. Togno dicevache prendendo la parte davanti della mezza mucca era sì più bella, ma laparte di dietro, pur cagando, era più redditizia in quanto faceva il latte. Aduno dei tre figli venne poi in mente che una mucca tagliata in due nonpoteva stare in piedi...Non sapendo come fare, alla fine, si rivolsero ad un saggio di Boccassuoloche disse: “Questa divisione è la cosa più facile del mondo! Andate dallaMarianna, fatevi prestare la Murina (una mucca, n.d.r) e poi rifate ladivisione". Con la Murina le mucche diventarono 18 e i conti risultarono piùsemplici: Togno 1/2 di 18 = 9; Burtlin 1/3 di 18 = 6; Juseff 1/9 di18 = 2. Maun palaganese “furbo” disse: "Con 18 mucche tutti sono capaci!". IlBoccassuolese saggio rispose: “Fate i conti: 9+6+2=17. Ridate pure allaMarianna la Murina... eppoi se ci guardate bene voi avete avuto più diquello che vi spettava...". Come mai? Quale stratagemma ha usato il saggioBoccassuolese? O che cosa ha più semplicemente intuito? Ai palaganesil’ardua sentenza.

Le prime basi di matematica, debbo ricordare, le ho apprese dal miticomaestro Pietro, poi in quarta e quinta me le ha “rincalzate” il maestroLanzetta. La soluzione nel prossimo numero della mia, nostra, vostra “Luna”.Il saluto è uno solo, sono Luciano, quello di Boccassuolo.

Matematica curiosa e dilettevole

di Fabio Braglia (presidente AVIS Palagano)

Continua il viaggio tra le

associazioni di volontariato

presenti nel nostro territorio

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Stefano Piacentini

Il 21 marzo scorso, primo giorno diprimavera, Stefano Piacentini ci halasciati.Se n'è andato, silenzioso e sereno,alla bella età di 88 anni, lasciando inmolti di noi una sensazione di avvili-mento e abbandono per averinopinatamente lasciato vuoto un po-sto importante a Palagano.Sì, perchè gli uomini come Stefanosono, al tempo stesso, l'ideale e lacoscienza d'un paese, la testimonian-za di uno stile di vita, l'impegno a mi-gliorare e crescere per sè e per glialtri.Fin da bambino ho considerato Ste-fano una persona centrale e impor-tante per Palagano, forse ancheperchè era sempre a contatto con gliamministratori pubblici, con l'Arcipretedon Galloni, con Madre Imelde, colDottor Fontana, e coinvolto appienonella vita paesana.Ma la conoscenza personale direttache me lo ha fatto sempre apprezza-re risale agli anni 1955-'56 allorchèho cominciato ad interessarmi dellagrande battaglia combattuta daiPalaganesi per riportare il Comune aPalagano, battaglia nella quale oltreai vari Lami, Neri, Bacchini, Don Gal-loni, Madre Imelde, anche Stefano siimpegnò sia alla luce del sole che die-tro le quinte.Nel 1957, poi, mi prese a lavorare dalui ai Pianacci, ove ne approfondii laconoscenza ed ebbi la precisa per-cezione della sua statura: intelligen-za, determinazione, coraggio e gran-de attitudine alla mediazione. L'Impre-sa Costruzioni Stefano Piacentini era,in quegli anni, una ditta agli inizi: Ste-fano organizzava e coordinava i fra-telli Ezio, Mario e Romano e contem-poraneamente tesseva una importan-

te rete di conoscenze e con-tatti necessari alla crescitadelle sue attività ma ancheutilissimi allo sviluppo del"suo" Palagano.Uomo moderno e lungimiran-te, Stefano è sempre stato"alla mano" con tutti, parlan-do in dialetto si interessavaanche dei più piccoli proble-mi di chi gli stava attorno, di-scuteva coi tecnici e con gli operairiuscendo ad ottenere il meglio daognuno senza mai imporsi. Con noi"ragazzi" di stanza ai Pianacci (io,Botti Orlando e Bononi Corrado) eradi una sensibilità e umanità squisite:ci chiedeva del lavoro ma anche delle"morose" e quando, da neo patentati,spesso rompevamo le vecchie "1100"e ci facevamo trainare ai Pianacci,prima si dava una forte arrabbiaturacol famoso intercalare "Gesò Bambin!"o "Gesò Bambin d'un Crest!", poi,però subito stemperava le tensioni di-cendo: "adesso andiamo in officinada Mario che sistema tutto!".Palagano è sempre stato il suo riferi-mento più preciso e coinvolgente: nonvi era iniziativa che non venisse da luiincoraggiata e, a volte, anche critica-ta perchè avrebbe potuto essere mi-gliore.Ha sempre mantenuto a Palagano lasede sociale della Ditta e la sua per-sonale residenza e, fino agli anni '80,anche il centro operativo dei Pianacciove ha condotto decine e decine difunzionari del Genio Civile, dell'Anas,del Magistrato del Po, per far cono-scere loro la nostra bella vallata, i la-vori necessari a strade e fiumi, il pro-fumo di improvvisati spuntini rusticicon salume, formaggio e gnocco frit-to.

Dell'ingegno e del lavoro di StefanoPiacentini sono visibili a Palagano l'isti-tuto delle Suore Francescane, l'Istitu-to Casa Papa Giovanni, la scuola ma-terna, elementare e media, il condo-minio di Piazza Ranucci, oltre a deci-ne e decine di interventi di fognatura,viabilità, acquedottistica, regimazionefluviale.L'intuito, l'impegno costante, il dina-mismo hanno fatto decollare laPiacentini Costruzioni S.P.A. che, inconcomitanza con l'entrata in scenadei quattro figli di Stefano, Maurizio,Dino, Oscar, Giovanni ha alzato il tirocon obiettivo... il mondo: così il nomePiacentini è stato portato in Nigeria,Costa d'Avorio, Spagna, Svizzera,Costarica, Israele, Caraibi (col nipo-te Giuseppe Contri tecnico sempre inprima fila).Dai primi tempi della sua attività Ste-fano ha scelto operai e tecnici dellenostre zone; moltissimi palaganesi etanti montanari del Frignano hannoquindi avuto un lavoro anche per il suoimpegno.Penso di poter affermare che Stefa-no è stato un "gigante" nell'amore allafamiglia, al lavoro, al suo Palagano: èun'altra colonna del paese che l'ine-sorabilità del tempo abbatte, sperosapremo trarne forza ed esempio peredificarne almeno di simili.

Un ricordo di Bruno Ricchi

Pubblichiamo il ricordo scritto dal

nostro collaboratore Bruno Ricchi di

una fra le più grandi personalità di

Palagano, recentemente scomparsa

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777777la LUNA nuova - Aprile 2002

Liceo socio-pedagogico"Maria Immacolata"

La nostra scuola…- Una scuola superiore (Liceo lin-guistico moderno e Liceo delle Scien-ze Sociali), unico istituto superiorenella vallata del Dragone;- una scuola paritaria , cioè inseritaa pieno titolo nel sistema pubblico in-tegrato dell'istruzione (legge 62 del 10marzo 2000);- una scuola cattolica , che vuole es-sere luogo di educazione integraledella persona, attraverso la promozio-ne di una sintesi tra fede, cultura evita, e luogo di servizio educativo eformativo civile ed ecclesiale, in rispo-sta ai bisogni della comunità che nefa liberamente richiesta.Nella nostra realtà montana… riccadi tradizioni sane, di valori e di stili divita a dimensione ancora umana; maanche penalizzata dalle limitate oppor-tunità culturali e lavorative, dalle diffi-coltà di trasporto e di comunicazio-ne, dagli emergenti bisogni e disagisociali che riguardano gli anziani, le

famiglie, i giovani e i ragazzi.Oggi, in questo contesto, svolgia-mo quell'infaticabile e instanca-bile attività di formazione richie-sta nella scuola, ad ogni livello.Essa si concretizza nel quotidia-no impegno educativo, in cuisono coinvolti docenti ed alunni,e nella costruzione di un rappor-to di fiducia con i genitori, primie insostituibili educatori dei figlie, quindi, interlocutori privilegiatidella scuola.Essa si esplica anche nella sem-pre più stretta collaborazione congli Enti locali, sinergia che stadando frutti importanti nel tenta-tivo di unire risorse, energie emezzi a vantaggio di tutti i mem-bri della comunità, ragazzi, gio-vani ed adulti."Eroghiamo un servizio pubblico",assicurano le leggi ministeriali:un servizio educativo e formativo,non sempre oggetto di un riscon-

tro immediatamen-te e concretamen-te quantificabile, mache risulta essereprerequisito forte diuna istruzione e diuna formazioneprofessionale ca-paci di consentireai giovani di inserirsifruttuosamente nelmondo del lavoro e diassumersi le necessa-rie responsabilità civilie sociali.E' un servizio educativofrutto di una "scom-messa" non sempre ri-

Aspetti promozionalidella "nostra"scuola nella

"nostra" realtàmontana

- Possibilità che famiglie, già penaliz-zate dalle carenze di opportunità cul-turali ed occupazionali, facciano pro-seguire gli studi superiori ai propri fi-gli in una scuola di qualità e in un con-testo sociale sano;- tentativo di ovviare alla frammenta-zione e allo spopolamento della mon-tagna, causati dal pendolarismo e dallamigrazione;- custodia e trasmissione della ric-chezza e specificità delle tradizioni edello stile propri della montagna, an-che attraverso la collaborazione congli Enti pubblici e privati locali;- possibilità di partecipazione alla vitascolastica da parte delle famiglie e ditutta la comunità della zona

Sito webhttp://digilander.iol.it/infolineliceo/

index.html

conosciuta e adeguatamente valoriz-zata, ma che crediamo preziosa perla crescita civile della nostra comuni-tà montana e per quel nuovo sforzo dipastorale e di evangelizzazione chela Chiesa sta portando avanti; in essosi inserisce anche la nostra scuola,luogo privilegiato per incontrare i gio-vani di oggi e le loro famiglie.

Scuoladi Armanda Debbi

Una scuola in dialogo

con il territorio

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8 la LUNA nuova - Aprile 2002

COMUNE DI PALAGANOCOMUNE DI PALAGANOCOMUNE DI PALAGANOCOMUNE DI PALAGANOCOMUNE DI PALAGANO(Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare)

Provincia di Modena

INDICAZIONI UTILI PER LA DUPLICAZIONE DEI DOCUMENTI

SOTTRATTI E/O SMARRITI

Dove sporgere denuncia

· COMMISSARIATI DI P.S.(nei Comuni di Carpi - Mirandola - Sassuolo)· QUESTURA

Sede Centrale: Via Divisione Acqui 151 - MODENA - (tel. 059-410411) Orari: 0-24Sede di Viale Molza (presso Stazione della Autocorriere)Orari: 08:00 - 20:00

· CARABINIERI Comando Provinciale : Viale Tassoni 42 - MODENA - (tel. 059-218222 - 210088 - 243414) - Orari:09:00 - 20:00Comando Compagnia di PAVULLO - Via Zanelli n° 14 - (tel. 0536-20151 -20336)Caserma di Montefiorino - Via Casa Volpe n° 1 - MONTEFIORINO - (tel. 0536-965121) Orari: 08:30 - 13:00 / 16:00 - 19:30

· POLIZIA MUNICIPALE DI PALAGANOC /o Comune di Palagano - Via 23 Dicembre n° 74 - PALAGANO - (tel. 0536-961515)Orari: 08:00 - 13:00 tutti i giorni escluso il Martedì / 14:00 - 16:30 il Lunedi - VenerdiSOLO PER DENUNCIE di SMARRIMENTO

Consigli utili

q E’ consigliabile, quando si esce, tenere nella propria borsa i documenti e le chiavi di casa separati dai soldi.q E ‘ utile, inoltre, tenere in casa una fotocopia di tutti quei documenti che possono essere smarriti e/o sottratti con più facilità, comela carta d’identità, il passaporto, la patente di guida, il libretto della pensione, le tessere del bancomat o delle carte di credito, in mododa rendere più semplice l’emissione del duplicato o del nuovo documento da parte degli uffici competenti.q Inoltre per il bancomat e la carta di credito tutte le banche emittenti dispongono di numeri verdi dove poter telefonare per rendereinutilizzabili le tessere smarrite e/o sottratte. E’ importante ricordare questi numeri verdi e chiamarli, immediatamente, appena ci siaccorge di aver subito il furto delle tessere.

CARTA D’IDENTITÀIn caso di furto e/o smarrimento della carta d’identità si deve richiedere un nuovo documento dopo aver presentato denuncia aicompetenti organi di polizia entro 48 ore.

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE PER LA DENUNCIA:1. Documento valido per l’identificazione

Successivamente rivolgersi in:Ø COMUNEØ UFFICIO ANAGRAFEDOCUMENTAZIONE OCCORRENTE:1. Copia della denuncia resa agli organi di Polizia2. Tre fotografie recenti e identiche3. Per i cittadini non comunitari è, anche, necessario presentare:

- passaporto- permesso di soggiorno

PER LA CARTA D’IDENTITA’ VALIDA PER L’ESPATRIO:Il richiedente firma, al momento della richiesta, una istanza per il rilascio di documento valido per l’espatrio.Se il soggetto è minorenne: per ottenere la carta d’identità valida per l’espatrio è necessario avere l’assenso di coloro che esercitanola potestà, tutela o curatela.

Indicazioni utili per la duplicazione dei documenti sottratti o smarriti

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999999la LUNA nuova - Aprile 2002

PATENTE DI GUIDAIn caso di furto e/o di smarrimento della patente di guida occorre richiedere un duplicato dopo aver presentato denuncia ai competentiorgani di polizia entro 48 ore.

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE PER LA DENUNCIA:1. Documento valido per l’identificazione2. Due fotografieAl momento della denuncia gli organi di Polizia competenti,· se la patente risulta duplicabile, rilasceranno un permesso provvisorio di guida, della durata di 90 giorni, decorrenti dalla data delladenuncia, (ovvero) fino al ricevimento del duplicato purché munito di idoneo documento di riconoscimento.Se la patente dichiarata smarrita sottratta o distrutta dovesse essere rinvenuta o restituita, è fatto obbligo al titolare di distruggerla.Se entro 45 giorni dalla data del permesso provvisorio, il duplicato della patente non fosse giunto alla residenza del titolare, quest’ultimodovrà telefonare al numero verde 800232323, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 14.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30.· Nel caso in cui la patente non sia duplicabile con la denuncia di smarrimento rilasciata dagli organi di Polizia e/o a seguito dicomunicazione dall’Ufficio Centrale della Motorizzazione di Roma, il cittadino si dovrà recare presso l’ufficio della Motorizzazione Civiledi Modena, per la richiesta di rilascio o per il rinnovo del permesso trascorsi i 90 giorni.

Ø MOTORIZZAZIONE CIVILE - Via Galilei nr. 224 - tel. 059/351211Orari: dal Lunedì al Venerdi 08:30 - 12:00 (ricordarsi che nel periodo estivo gli orari possono subire dei cambiamenti)

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE:1. Copia originale della denuncia resa agli organi di Polizia2. Compilare modello MC 21123. Ricevuta di versamento postale di • . 5,16 sul c.c.p. n° 9001 intestato all’Ufficio Provinciale del D.T.T. di Modena (Motorizzazione

Civile)4. Due foto di cui una autenticataOgni richiesta diretta all’ufficio della Motorizzazione Civile può essere effettuata dall’utente interessato oppure tramitepersona delegata sia fisica che studio di consulenza automobilistica.

AVVERTENZA: Nel caso la patente, di cui si richiede il duplicato, stia per scadere o sia scaduta, è necessario presentare certificatomedico in bollo rilasciato dall’Ufficio Igiene.

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE PER L’UFFICIO IGIENE1. copia della denuncia resa ai competenti organi di Polizia2. marca da bollo •. 10,33 (L. 20.000)3. certificato di gradazione per chi fa uso di occhiali, anche rilasciato da un ottico

PASSAPORTOIn caso di furto e/o di smarrimento del passaporto occorre richiedere un nuovo documento dopo aver presentato denuncia ai compe-tenti organi di polizia entro 48 ore.

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE PER LA DENUNCIA1. Documento valido per l’identificazione

Successivamente rivolgersi in:Ø COMUNE UFFICIO ANAGRAFEDOCUMENTAZIONE OCCORRENTE1. Copia della denuncia resa agli organi di Polizia2. Documento valido per l’identificazione3. Due fotografie formato tessera4. Ricevuta di versamento postale di • . 5,35 per passaporto di 32 pagine - • . 6,53 per passaporto a 48 pagine sul c.c. numero

222414 intestato alla Questura di Modena.In alternativa si può pagare con mezzo Bancomat presso l’Ufficio Passaporti della Questura.

5. Marca amministrativa per passaporti •. 30,99 (L. 60.000)6. Richiedente con figli minori : presenza del coniuge, munito di documento d’identità valido per la firma dell’atto di assenso.

Se il richiedente con figli minori è celibe/nubile, separato/a, divorziato/a, vedovo/a: è necessario avere il Nulla Osta delGiudice Tutelare

7. Richiedente minorenne: presenza di entrambi i genitori, muniti di documento d identità in corso di validità, per la firma delladomanda.

8. Iscrizione figli minori: due fotografie per ogni figlio minore da iscrivere con età compresa tra i 10 e i 15 anni e presenzadegli stessi.

CARTA DI CIRCOLAZIONEIn caso di furto e/o di smarrimento della carta di circolazione occorre richiedere un duplicato dopo aver presentato denuncia aicompetenti organi di polizia entro 48 ore.

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE PER LA DENUNCIA1. Documento valido per l’identificazioneGli organi di Polizia al momento della denuncia

Indicazioni utili per la duplicazione dei documenti sottratti o smarriti

Indicazioni utili per la duplicazione dei documenti sottratti o smarriti

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10 la LUNA nuova - Aprile 2002

· Se la carta di circolazione risulta duplicabile, rilasceranno il permesso provvisorio di circolazione della DURATA DI 90 GIORNIDECORRENTI DALLA DATA DELLA DENUNCIA . Se la carta di circolazione dichiarata smarrita sottratta o distrutta dovesse esse-re rinvenuta o restituita, è fatto obbligo al titolare di distruggerla. Se entro 45 giorni dalla data del permesso provvisorio, il duplicato delpermesso provvisorio non fosse giunto alla residenza del titolare, quest’ultimo dovrà telefonare al numero verde 800232323, dal lunedìal venerdì dalle ore 8.30 alle ore 14.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30.· Nel caso in cui la carta di circolazione non sia duplicabile con la denuncia di smarrimento rilasciata dagli organi di Polizia e/o a seguitodi comunicazione dall’Ufficio Centrale della Motorizzazione di Roma, il cittadino si dovrà recare presso l’ufficio della MotorizzazioneCivile di Modena, per la richiesta di rilascio, o per il rinnovo del permesso trascorsi i 90 giorni.

Ø MOTORIZZAZIONE CIVILE - Via Galilei nr. 224 - tel. 059/351211Orari: dal Lunedì al Venerdi 08:30 - 12:00 (ricordarsi che nel periodo estivo gli orari possono subire dei cambiamenti)

1. Copia originale della denuncia resa a Polizia o a Carabinieri2. Modello MC2112 debitamente compilato3. Ricevuta di versamento postale di • . 5,16 sul c.c.p. nr. 9001 intestato all’Ufficio Provinciale del D.T.T. di Modena (Motorizzazione

Civile).Ogni richiesta diretta all’Ufficio della Motorizzazione Civile può essere effettuata dall’utente interessato oppure tramitepersona delegata sia fisica che studio di consulenza automobilistica.

TARGA AUTOIn caso di furto e/o smarrimento della targa della propria auto occorre richiederne una nuova dopo aver presentato denuncia aicompetenti organi di polizia entro 48 ore (ma è consigliabile farla al più presto per scaricarsi di ogni responsabilità).

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE PER LA DENUNCIA:1. Documento valido per l’identificazione

Dopo la denuncia bisogna attendere 15 giorni per richiedere la reimmatricolazione all’UfficioProvinciale della MotorizzazioneCivile di Modena.

Successivamente rivolgersi alla:Ø MOTORIZZAZIONE CIVILE - Via Galilei nr. 224 - tel. 059/351211

Orari: dal Lunedì al Venerdi 08:30 - 12:00 (ricordarsi che nel periodo estivo gli orari possono subire dei cambiamenti)

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE1. Copia originale della denuncia resa agli organi di Polizia2. Carta di circolazione3. Eventuale targa rimasta4. Ricevuta di pagamento •. 5,16 sul c.c.p. n° 90015. Ricevuta di pagamento •. 20,66 sul c.c.p. n° 40286. Ricevuta di pagamento •. 38,89 sul c.c.p. n° 1210127. Compilare modello MC21198. Compilare modello MC2120I modelli e i bollettini di c.c.p. postale sono disponibili presso lo sportello informazioni della Motorizzazione Civile.Ogni richiesta diretta all’Ufficio della Motorizzazione Civile può essere effettuata dall’utente interessato oppure tramitepersona delegata sia fisica che studio di consulenza automobilistica.

- Per il deterioramento o la distruzione: si procede immediatamente alla reimmatricolatone del veicolo senza aspettare i 15 giorni;- I tempi di attesa per la richiesta di reimmatricolazione non superano i 5 giorni lavorativiRicevuta la carta di circolazione entro 60 giorni (come indicato nella carta di circolazione rilasciata dalla Motorizzazione) bisognariscrivere l’auto al :Ø PUBBLICO REGISTRO AUTOMOBILISTICO - Via Galilei 204 - tel. 059-355239

Orari: dal Lunedì al Venerdi 08:00 - 12:00 (Mercoledì anche il pomeriggio dalla 14:00 alle 15:00)

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE1. Copia della carta di circolazione rilasciata dalla motorizzazione2. Precedente documento attestante la proprietà dell’auto (se è stato sottratto, copia della denuncia dell’avvenuto furto).

CERTIFICATO TECNICO (carta di circolazione per la circolazione di ciclomotori)In caso di furto e/o di smarrimento del certificato tecnico occorre richiederne uno nuovo dopo aver presentato la denuncia ai compe-tenti organi di polizia entro 48 ore.

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE PER LA DENUNCIA1. Documento valido per l’identificazione

Successivamente rivolgersi alla:

Ø MOTORIZZAZIONE CIVILE - Via Galilei nr. 224 - tel. 059/351211Orari: dal Lunedì al Venerdi 08:30 - 12:00 (ricordarsi che nel periodo estivo gli orari possono subire dei cambiamenti)

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE1. Copia originale della denuncia resa agli organi di Polizia2. Ricevuta di versamento postale di •. 20,62 sul c.c.p. 4028

Indicazioni utili per la duplicazione dei documenti sottratti o smarriti

Indicazioni utili per la duplicazione dei documenti sottratti o smarriti

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3. Ricevuta di versamento postale di •. 6,19 sul c.c.p. 90014. Compilare il modello MC2118 di richiesta visita e prova5. Sottoporre a visita e prova il ciclomotore stesso presso la Motorizzazione Civile di Modena (l’appuntamento per sottoporre a

visita il ciclomotore verrà fissato al momento della consegna della documentazione sopraelencata)I modelli e i bollettini di c.c.p. postale sono disponibili presso lo sportello informazioni della Motorizzazione Civile.Ogni richiesta diretta all’Ufficio della Motorizzazione Civile può essere effettuata dall’utente interessato oppure tramitepersona delegata sia fisica che studio di consulenza automobilistica.

CONTRASSEGNO (Targa per la circolazione di ciclomotori)In caso di furto e/o smarrimento del contrassegno per la circolazione è necessaria richiederne uno nuovo dopo aver presentatodenuncia ai competenti organi di polizia entro 48 ore.

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE PER LA DENUNCIA1. Documento valido per l’identificazioneRicordarsi che entro 3 giorni bisogna comunicare il furto o lo smarrimento all’Ufficio Provinciale dellaMotorizzazione Civile.

Ø MOTORIZZAZIONE CIVILE - Via Galilei nr. 224 - tel. 059/351211Orari: dal Lunedì al Venerdi 08:30 - 12:00 (ricordarsi che nel periodo estivo gli orari possono subire dei cambiamenti)

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE1. Copia originale della denuncia resa agli organi di Polizia2. Compilare modello MC 2118 N3. Ricevuta di versamento di •. 5,16 sul c.c.p. 9001 (per la cancellazione dello stesso dall’archivio CED)4. Ricevuta di versamento di •. 10,33 sul bollettino n° 40285. Ricevuta di versamento di •. 10,54 sul bollettino n° 121012Il nuovo contrassegno viene rilasciato contestualmente alla presentazione della documentazione.I modelli e i bollettini di c.c.p. postale sono disponibili preso lo sportello informazioni della Motorizzazione Civile.Ogni richiesta diretta all’Ufficio della Motorizzazione Civile può essere effettuata dall’utente interessato oppure tra-mite persona delegata sia fisica che studio di consulenza automobilistica.

CODICE FISCALEIn caso di furto e/o smarrimento del codice fiscale è necessario richiedere un duplicato dopo aver presentato denuncia ai competentiOrgani di Polizia.

DOVE RIVOLGERSI?Ø UFFICIO DELLE ENTRATE DI SASSUOLO - Via Felice Cavallotti n° 88/90 - tel. 0536/871120

Orario: dal Lunedi al Venerdì 08:30 - 12:30 (il Giovedì orario continuato dalle 08.30 alle 17:00)(Ricordarsi che nel periodo estivo gli orari possono subire dei cambiamenti)

Ø Uffici delle Entrate locali (ove esistono)

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE:· Presentarsi personalmente presso gli uffici con un documento d’identità valido.Per richiedere il nuovo codice fiscale è possibile delegare qualcuno. Il delegato dovrà presentarsi agli sportelli dell’Ufficio delle entratemunito di proprio documento di riconoscimento valido e con copia (avendo cura che sia chiara e leggibile) di un documento d’identitàvalido della persona per la quale si richiede il nuovo codice fiscale).· Per i cittadini non comunitari è necessario avere con sé il permesso di soggiorno o il passaporto con il visto.Ricordarsi che qualora siano stati sottratti tutti i documenti validi per l’identificazione è necessario prima richiedere ilduplicato della carta d’identità e poi richiedere il duplicato del codice fiscale.

LIBRETTO DI PENSIONEIn caso di furto e/o smarrimento del proprio libretto di pensione è necessario richiedere un duplicato dopo aver presentato denuncia aicompetenti organi di polizia

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE PER LA DENUNCIA1. Documento valido per l’identificazione e successivamente rivolgersi a:Se si tratta di pensionati INPS:Ø SEDE INPS - Sassuolo Piazza Tien An Men n° 19/21 - tel. 0536/811222 - 996925Ø Orari: dal Lunedì al Venerdi dalle ore 08:30 alle 12:30 (il Giovedi orario continuato dalle 08:30 alle 17:30)

(Ricordarsi che nel periodo estivo gli orari possono subire dei cambiamenti)DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE§ Presentarsi allo sportello con un documento d’identità valido per la richiesta, in carta libera, del duplicato.

Se si tratta di ex dipendenti degli Enti Locali:Ø INPDAP - presso la Direzione Provinciale del Tesoro - Via N. Sauro 15 - tel 059/225969

Orari: dal Lunedi al Venerdi dalle 10:00 alle 12:00 (il Lunedì e il Giovedi anche dalle 15:00 alle 17:00)(Ricordarsi che nel periodo estivo gli orari possono subire dei cambiamenti)

DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE§ Presentarsi allo sportello con un documento d’identità valido§ Compilare un modulo che verrà consegnato allo sportello

Indicazioni utili per la duplicazione dei documenti sottratti o smarriti

Indicazioni utili per la duplicazione dei documenti sottratti o smarriti

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12 la LUNA nuova - Aprile 2002

Cara Luna,ti leggo sempre con molto piacere.Ho appena terminato l'articolo diOrianna Fallaci e la relativa rispostadi Tiziano Terzani. Tra questi due misento come il famoso coccio dimanzoniana memoria; ma siccome lebombe non piovono solamente sulleteste intelligenti mi sento autorizzatoa dire la mia. E mi rivolgo perciò allasignora Fallaci per dirle che se aves-se ragione saremmo davvero finiti. Laguerra contro il terrorismo, per fortu-na, non è una guerra di religione. Guaial mondo se lo fosse! Dichiararla san-ta, poi, è una bestemmia, perchè nes-suna guerra è santa.Mi meraviglia un po' che una comelei, dichiaratamente atea, che io ri-spetto ugualmente, si voglia metterealla testa di una "crociata cristiana"quale novella Giovanna d'Arco, persconfiggere l'Islam.Dio non vuole sconfiggere Hallah, tan-to più perchè, sembra, siano lo stes-so unico Dio.Ascoltiamo piuttosto la voce di uno chedi queste cose sembra se ne intendapiù di noi, ed è Giovanni Paolo II.Dice: "Non c'è pace senza giustizia,e non vi può essere giustizia senzaperdono". Per capirla e condividerla,questa frase, occorre il dono delloSpirito, dono che Dio fa a tutti coloroche lo chiedono con umiltà.Ancora il Papa dice: "Le porte delParadiso si apriranno anche agli atei,purchè giusti". Ecco una risposta allasignora Fallaci.Ciò che è successo a New York l'11settembre 2001 è intollerabile ed è sta-ta giusta la reazione del mondo, manon si può tollerare oltre che il 20%degli uomini condanni il restante 80%a morire di fame.Finchè sarà così non si può parlare

Cara lunami rivolgo a te per una cosa un po'strana, un po' ridicola, ma molto diver-tente, anche se non tanto graditi i rife-rimenti sulla mamma morta da pocotempo.Vi racconto com'è andata la storia.

I nfoLa Luna nuova

Via Palazzo Pierotti 4/a 41046 Palagano (MO)

Fax: 0536/96.15.21Tel.: 0536/96.61.94

e-mail: [email protected]

Non verrannopubblicate lettere anonime

Posta

di pace.Troppa gente non può vestirsi, non puòistruirsi, non può curarsi, non può avereuna casa; può solamente morire difame e di sete. Costoro non sono tuttidei Bin Laden da bombardare.Ecco chi tradiremmo se accettassimola teoria della guerra di religione dellasignora Fallaci.Lasciatemi finire con un richiamo allanostra fede: tra poco sarà Pasqua (lalettera è stata scritta il 14 gennaio2002 n.d.r.) e quel Dio che muore erisuscita si pone al centro della storiae fa nuove tutte le cose, religione com-presa. Si pone come termine di para-gone dicendoci che, al limite, il cristia-nesimo non è nemmeno una religione,bensì un uomo veramente morto e ve-ramente resuscitato; veramente uomoe veramente Dio: Gesù di Nazaret, daamare e da seguire.Buona Pasqua a tutti.

Ugo Beneventi (Costrignano)

Premesso che voi tutti sapete che da-vanti alla mia casa ci sono degli alberinidi bossolo, una mattina rincasando dallaspesa quotidiana trovo appoggiata suun alberino, in una bustina di celofan,una letterina scritta in stampatello.Ve la ricopio tale e quale:VISTO QUANTO TIENE TUTTO IN OR-DINE E PULITO E' PROPRIO BRAVO! DOVREBBE TOGLIERE QUEI NA-STRI ROSSI CHE LEGANO LE TEN-DINE DELLA FINESTRA A 3 VETRIPERCHE' DANNO L'IDEA DEI NASTRICHE PORTAVANO UNA VOLTA LECONSORELLE AL COLLO E ALLACINTURA A LEI NON FANNO IM-PRESSIONE FORSE VUOLE TENER-LI COME RICORDO UN PO' MACA-BRO DELLA SUA MAMMA PERO'NESSUNA ALTRA FINESTRA SFOG-GIA NASTRI ROSSI ALLE FINESTREPROVI A GUARDARE IN GIRO SAN-NO MOLTO DI CIMITERO SE A LEIPIACCIONO LI LASCI E DICA SEM-PRE UNA PREGHIERA PER I DEFUN-TI CONFRATELLI E CONSORELLENON SI DIMENTICHI.SONO UNA RAGAZZA NON TANTOGIOVANE CHE L'AMMIROCORDIALMENTE LA SALUTOAggiungo che se la persona che hascritto vuole cambiare i nastrini, se liprende con se', suona il campanello echiede di cambiarli. Accetto suggeri-menti per abbellire la mia casa.

Gino Ricchi

Messaggi dal sito www.luna-nuova.it

Che splendido sito, grazie!finalmente so qualcosa della valledel Dragone!Ciao

Arturino

Volevo semplicemente felicitarmi conla vostra associazione per la riuscitadi questo interessante sito: inparticolar modo un plauso a Davideper la sensibilità e la bravura tecnicache sta profondendo. Cordialmente

Gino Facchini

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Posta

”La sua presenza tra noi è più viva che mai.Non c’è giornata in cui una situazione o una persona non evochino il suonome:con Bruno facevamo...con Bruno dicevamo...ti ricordi quando Bruno...Sarà molto difficile dimenticarla.Ovunque lei sia o stia andando le auguro di essere felice!

Marina Silvestrini

Da Antiochia (Turchia)

P. Domenico Bertogli, missionario inTurchia originario di Monchio, ci ha

mandato, come gli altri anni, il diariodell’attività della sua missione nel-

l’anno 2001. Come sempre colpiscela mole di lavoro che riesce a fare inun ambiente sicuramente non facile,inoltre colpisce l’apertura che si notaleggendo la cronaca, verso tutti, cat-tolici, ortodossi, musulmani, evange-lici ecc..., nel più genuino spirito cri-

stiano. Complimenti e coraggio!

@ e-mail

Ciao Bruno,una cosa mi è difficile: per-donarti ma non offenderti. E'una fesseria, te la dicoperchè so di parlare ad unamico.Ricordi a ottobre quando tu ePino siete andati per l’ultimavolta ai funghi, ed io quellavolta non ho potuto venire peri miei impegni “edili”?.Il giorno dopo mi dicesti: Hotrovato una “bulada” nuova,l’ho chiamata “de sassquader” ed e’ in un posto vi-cino a dove passiamo sem-pre ma non ci abbiamo maiguardato ed io ti chiesi: in chezona?” e tu mi rispondesti“quando ci andremo il pros-simo anno, la imparerai e poi,in tutti i casi, Pino la cono-sce”.Guarda Bruno, dopo tanti anniche ci conosciamo e che an-diamo ai funghi insieme,quella frase “Pino la sa”, det-ta da te, mi è sembrata in-credibile, tu che sei il primoa dire che Pino da solo nontrova neanche l’uscio di casa.Comunque io sono sicuro chequando mi troverò lassù neinostri boschi tu me la inse-gnerai... non pretendo che mifai vedere i funghi perchè, losai bene, quelli li trovo dasolo, quello che conta è chemi fai notare il “sasso qua-dro”... ti chiedo solo questo...lo chiedo ad un amico... adun confidente... a un compli-ce... lo chiedo a te Bruno.Ciao... grazie,

Doriano

Cara luna, è la mattina del 25 aprile, quando con i miei nipotini mi accingo a ritornarenei luoghi a me tanto cari, luoghi dove sono nato dove ho trascorso la mia infanzia edove sono stato testimone di atroci ed importanti vicende storiche che in questo giornoparticolare mi sembrano ancora più vicine. La giornata è tiepida e frizzante come soloin primavera può essere e sembra quasi che anche la natura voglia rendere omaggioa questo giorno di festa per la democrazia. Mentre con la macchina risalgo le curvedella provinciale che mi riporta nella mia valle natia penso a quali saranno le mie metedei ricordi: i monumenti ai caduti della strage di Monchio, Costrignano, Susano eSavoniero, Montefiorino e racconto ai nipoti alcune vicende della Resistenza e dicome sia ancora forte in questi luoghi la memoria di quei momenti. Con mio grandestupore, quando finalmente giungo a Monchio, non trovo in paese, e nemmeno inquelli successivi, alcun segno della festa della Liberazione, nemmeno un tricolore, edallora penso che almeno a Montefiorino, dove vide la luce per prima la Repubblica,qualcosa sia stato organizzato, ma anche lì sembra una "normale" giornata festiva. Aquesto punto con un misto di stupore e di imbarazzo nei confronto dei miei nipotinidecido di concludere la giornata visitando il Museo della Resistenza che, almenoquello, trovo aperto. Durante il ritorno in macchina, dopo una gradita pausa gastrono-mica, decido di scrivere questa lettera alla Luna per rendere pubblico tutto il miostupore e disappunto per la mancanza, in un giorno così importante come il 25 aprile,di una qualsiasi iniziativa o manifestazione per ricordare e soprattutto per spiegare atutti quelli che non hanno vissuto quei dolorosi ma importanti momenti, i valori dellademocrazia e della libertà.

Un montanaro (lettera firmata)

Caro "montanaro" come ami definirti, innanzitutto vogliamo dirti che non abbiamomemoria che il 25 aprile sia mai stato celebrato nei nostri luoghi (come anche, delresto, il 1° maggio, e il 2 giugno); forse però una spiegazione c'è e magari più di una:la prima cosa che ci viene in mente è la vicinanza con il 18 marzo, ricorrenza che èstata sempre, con maggiore o minore enfasi, celebrata, per cui il 25 aprile, cosìvicino, sembrava quasi una ripetizione; inoltre bisogna dire che il montanaro, per suanatura, non ama troppo le manifestazioni di piazza, specie quando c'è il rischio chesiano strumentalizzate, con questo non voglia dire che siamo insensibili a certi argo-menti, si tratta solo che non siamo abituati a questo modo di esprimersi collettivo; èuna implicita critica al nostro modo di essere che andrebbe cambiato, perché le ideediventano più forti quando sono condivise da tanti.Da ultimo vorremmo fare una nota di carattere generale: da un po' di tempo a questaparte notiamo che, specie fra i più giovani non si sente più quello che una volta sidefiniva "amor di Patria", non andiamo a ricercare le cause di questo che si andreb-be ad aprire un capitolo infinito, però è così: provate a chiedere ad un giovane cosapensa del servizio militare oppure dei doveri verso la collettività vi risponderà che èsolo una "rottura" o non sa neppure di che cosa si parla.Certo che le nostre amministrazioni non si sono mai date molto da fare.Ci piacerebbe molto sapere dove sono finite quelle bandierine tricolore che la nostraamministrazione ha acquistato di recente, forse era l'occasione buona per tirarlefuori dagli scatoloni. Non vi pare?

La redazione

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14 la LUNA nuova - Aprile 2002

Dossier

L'anno internazionale della montagna (AIM) è stato indetto in un'assemblea generale delle NazioniUnite ed è stato affidato alla FAO (Fondo Mondiale Alimentazione).

Per il 2002 l'obiettivo dichiarato è di promuovere"la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle regioni di montagna, assicurando così il

benessere delle comunità montane e delle popolazioni della pianura".Infatti le montagne - 1/5 della superficie terrestre, che dà sopravvivenza a 1/10 dell'umanità e

fornisce benefici e servizi a più della metà della popolazione- "sono un ecosistema fragile quantoimportante (riserva idrica, deposito di biodiversità, aree di attività ricreativa, centri di integrità di vita

e di vasto patrimonio culturale) e sono una fonte di ricchezza per l'agricoltura,l'artigianato, il turismo e le varie attività economiche".

"La fragilità delle aree di montagna rappresenta un'enorme sfida allo sviluppo sostenibile: sviluppoche risponde alle necessità attuali, senza compromettere le capacità delle generazioni future di

soddisfare le proprie necessità e che migliori la qualità della vita, rispettando le capacità disopravvivenza della terra". Allora l'AIM diventa un'opportunità irripetibile per migliorare i mezzi di

sussistenza degli abitanti della montagna; per promuovere l'uso sostenibile e la conservazione dellerisorse; per aumentare la conoscenza degli ecosistemi montani e per avviare un'azione duratura

verso la conservazione, la corretta gestione e lo sviluppo sostenibile delle risorse della montagna, abeneficio della comunità montana e quindi dell'intera umanità.

Val Dragone

Ci siamo documentati sull'anno internazionaledelle Montagne e abbiamo scelto di proporvi

due progetti molto differenti tra loro ma di duerealtà montane per certi aspetti simili allanostra. Il primo è del comune di Baiardo,

provincia di Imperia, 305 abitanti, 1000 metris.l.m.; il secondo è di Albaredo in provincia diSondrio, 430 abitanti, 950 metri s.l.m.. Questi

progetti, che apparentemente possonosembrare ambiziosi, dimostrano che, anche in

realtà numericamente piccole, addiritturainferiori alla nostra, l'intraprendenza degli

abitanti e dei loro amministratori, permetteràloro un notevole miglioramento socio-

economico.E da noi cosa succede?

2002: anno internazionaledelle montagne!

Quali sono i progetti che il nostro territorio e lenostre amministrazioni portano avanti per ilmiglioramento sociale, economico e culturale?Queste sono le domande che poniamo agliamministratori dei nostri comuni e dellaComunità Montana, sperando di ottenere piùrisposte e che l'anno internazionale delleMontagne contribuisca anche da noi ad unaprogettazione ad ampio respiro, e di non doversentire più "che in montagna siamo in pochi edi conseguenza in Provincia od in Regionecontiamo poco…".Vi anticipiamo che il prossimo numero avràcome speciale la nostra realtà, con il contributodi tutti coloro che lo vorranno, privati cittadini eamministratori.

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Dossier

Il Comune di Baiardo con circa 350 abitanti (IM) è quasi a1000 metri s.l.m. con una superficie di 24.000 ettari, di cuila maggior parte coltivata ad olivo. Tutto il restante territorioè dato a seminativi ormai incolti, a vite, a castagno ed abosco misto. Oggi in alcune zone facilmente rifornibili diacqua, i seminativi sono stati sostituiti da fronde e fiori.La vasta pineta che si affaccia sulla valle Armea è proprietàcomune con Ceriana ed è considerata dalla Comunità Eu-ropea un biotipo. Oltre al nucleo antico il paese è compostoda una vasta area di ville la cui costruzione iniziata a fineanni 50 (120 circa), dalle frazioni di Berzi, di Vignai (inValle Oxentina) e di San Gregorio ha mantenuto integre lesue caratteristiche architettoniche rurali di case-stalle.Gli uliveti coprono una vasta zona del territorio e sono dasempre molto rinomati per la produzione di un olio di parti-colare e raffinata qualità e per le sue caratteristicheorganolettiche.L'altitudine degli uliveti (fino a circa 800 m.) impedisce cheessi vengano attaccati dalla mosca e dai parassiti, garan-tendone da sempre una coltivazione e, quindi, una produ-zione biologica.Il ritorno alla coltivazione di tutti i terreni olivati offrirebbeposti di lavoro in un territorio che non può avere sbocchioccupazionali se non quelli legati a coltivazioni di qualità ead un turismo ambientale.La rivitalizzazione delle colture olivicole permetterebbe laconservazione ed il ripristino di molti muri a secco crollatiper l'incuria e l'abbandono dell'uomo che dovrebbe diventa-re presidio ambientale per frenare il degrado.

Turismo prudente"Turismo prudente" è il punto di partenza di uno sviluppoeconomico futuro di Baiardo.E' ormai riconosciuto da tutti gli operatori del settore che ilturismo deve riscoprire la propria vena ecologica; la flora,la fauna, l'acqua e l'aria incontaminata stanno assumendoun'importanza sempre maggiore nell'offerta turistica.Oggi i turisti tendono sempre di più ad evitare le localitàturistiche super-sfruttate e super-affollate cercando eriscoprendo la tranquillità e la bellezza degli ambienti anco-ra incontaminati.Le località di media e di alta montagna assumono così un'im-portanza ed una posizione privilegiata nella scelta delle meteturistiche. Esse devono ora, sotto la pressione di una do-

manda crescente, organizzarsi al meglio in un ottica eco-logica per utilizzare nel migliore dei modi questa fanta-stica opportunità e proteggere altresì le particolarità del-la cultura della popolazione locale e l'ambiente.Il potenziale naturale, sociale e culturale può sviluppareun'offerta commerciale di altissimo livello e qualità.

Sintesi del progettoIl progetto è stato pianificato da Bioliguria-EcoArchitettura e viene realizzato e gestito dalla socie-tà mutualistica Baiardo-Bioliguria scrl.EcoBaiardo è un processo di programmazione efficien-te con i seguenti caratteri:· la concentrazione degli interventi sul territorio attraver-so l'identificazione dei nodi prioritari;· l'integrazione degli interventi sulla base delle caratteri-stiche e delle vocazioni del patrimonio culturale;· evitare ulteriori sviluppi di turismo negativo;· evitare di sminuire il capitale del sito territoriale ripristi-nato;· autoselezione degli interessati e successiva garanziadi un turismo di qualità rispettoso della cultura locale;· utilizzo rispettoso delle risorse esistenti;· conservazione e ristrutturazione del paesaggio stori-co-rurale tramandato.

Lo sviluppo delle risorse naturaliPreservazione della biodiversità per uno sviluppo soste-nibile ambientale:· ripristino muri a secco;· riappropriazione di aree boschive all'economia localenel pieno rispetto dell'ambiente;· energia rinnovabile, alternativa;· economia delle risorse idriche per la tutela ambientale;- depurazione vegetale;· recupero ambientale foreste/parchi;· utilizzo delle sorgenti acque minerali.Il progetto segue la conclusione di un progetto prece-dente.Piano di sviluppo socio economico elaborato dal Comu-

2002: anno internazionale delle montagne

La montagna che vinceBaiardo e Albaredo, due progetti sperimentali

EcoBaiardo 2000-2013:modello ecologico nazionale

per le Alpi Marittime

Baiardo

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Dossierne 1994 - 2000, che ha visto applicate le misure allorapredisposte e quindi esaurito il suo compito.Il nuovo Piano di sviluppo è stato redatto dalla Bioliguria-EcoArchitettura la quale aveva condotto una ricerca sullacomunità di Baiardo, in cui, attraverso l'utilizzo delle cate-gorie analitiche della sociologia, studiava la realtà localedefinendola come carente di imprenditorialità, investimenti,ed idee.

Un piano di sviluppo sostenibileL'idea di un piano di sviluppo sostenibile per la comunitàdi Baiardo nacque nell'ottobre del 1999 su iniziativa delsindaco che propose di affrontare il problema attraversoun programma di fabbricazione nel centro storico, co-gliendo l'occasione per studiare a fondo la situazione del-la popolazione e della comunità e dei suoi problemi, perindividuare le possibili soluzioni in modo organico e scien-tifico.L'idea venne accolta, fu contattato l'autore dello studio dicui sopra per elaborare una metodologia di studio.Si procedette essenzialmente nel modo esposto di segui-to: raccolta della documentazione e del materiale storicoa confronto con esperti e con la popolazione.Analisi della situazione demografica e occupazionale, rac-colta e analisi dei dati sulle attività economiche: agricoltu-ra, turismo, artigianato, cultura. Incontri tematici con lecategorie della popolazione con illustrazione dei contenutidello studio preliminare, presentazione dei dati raccolti edibattito inteso a verificare i dati. Sulla base dei dati edelle indicazioni provenienti dagli incontri venne elaboratala proposta di piano di sviluppo sostenibile in cui venivanoindividuati obiettivi, priorità, tempi, risorse e soggetti concompiti attuativi.Le proposte vennero presentate in consiglio comunale eda questo accolte all'unanimità.La progettazione dovrebbe produrre dei risultati sicura-mente dignitosi. Permangono a Baiardo problemi da af-frontare, tra questi: la viabilità, calo demografico.Il progetto Baiardo 2001-2013 si prefigge di affrontare taliproblemi.L'obiettivo del progetto è di sviluppare la comunità diBaiardo come un modello ecologico ambientale per lavoroe ferie nelle Alpi Marittime.Gli attori coinvolti sono:Amministrazione e consiglio comunale, Università di Ge-nova, UNCEM, INRM, professionisti esterni (sociologi, ar-chitetti), popolazione.La fase di studio preliminare è partita nell' ottobre del 1999.Nel luglio 2001 è stato presentato il progetto che l'ammini-strazione ha adottato.

Fase operativaI fondi provengono dalla Baiardo-Bioliguria scrl che hafinanziato il progetto di studio e realizzerà la maggior par-te delle opere in esso indicate. Per le parti restanti verran-no richiesti contributi dal programma nazionale PRUST edai fondi strutturali Comunitari.In dettaglio il progetto individua una serie di iniziative perrecupero e rivitalizzazione del centro storico.Lo scopo è di recuperarne il ruolo di centro della vita so-ciale, culturale e turistica, stimolando il ripopolamento, raf-

forzando i servizi alle persone e alle imprese, migliorandol'arredo urbano e le vie a maggior pregio artistico, poten-ziando l'offerta di abitazioni per l'uso "lavoro e ferie".- Agricoltura. Si prevede il potenziamento del settore agri-colo puntando in particolare sulla qualità del prodotto esullo sviluppo delle olivicolture e delle lavorazioni tipichelocali. La pastorizia, soprattutto con l'utilizzo delle capre epecore, potrebbe essere una strada per mantenere i bo-schi puliti e fruibili.- Turismo. Nel capitolo dedicato al turismo si presenta unquadro ricco di risorse ambientali e storiche, non accom-pagnato da un'adeguata offerta che valorizzi tale ricchez-za. Si propone pertanto di potenziare il "turismo della sa-lute" in collaborazione con le terme di Pigna. Si punta poisull'agriturismo, sul turismo legato allo sport e su quelloculturale, nonché su una più generale strategia che co-niughi formazione e professionalità, comunicazione e in-formazione, promozione e marketing del "prodotto Baiardo"come un marchio.- Artigianato e antichi mestieri. Sono le voci più consi-stenti per l'economia del comune per numero di occupatie reddito prodotto. In particolare l'artigianato e antichi me-stieri rappresentano una risorsa da promuovere attraver-so il supporto alle nuove iniziative.- Energia alternativa. Sono previsti impianti solari e cen-trali eoliche, centrale telecomandata di combustione di le-gna cippata.- Depurazione biologica vegetale. E' previsto di amplia-re il depuratore esistente con un depuratore vegetale eriutilizzo delle acque per l'agricoltura.- Residenza per anziani, case popolari.- Acqua. La fonte della "Fontana Vecchia" vicino al paeseè conosciuta da tempi remoti in tutto il circondario per lesue qualità terapeutiche e viene usata abitualmente dacentinaia di persone che vanno a prenderla sul posto.Anche Vignai, che sorge nella Valle Oxentina, particolar-mente ricca di acqua (da lì parte uno degli acquedotti cheha rifornito Sanremo prima della costruzione dell'acque-dotto del Roja) possiede alcune fonti particolarmente inte-ressanti per la loro qualità.Tale acqua potrebbe essere sfruttata economicamente at-traverso l'imbottigliamento ed offrire lavoro e risorse fi-nanziarie sia per gli abitanti, sia per il Comune.Ad ognuna delle indicazioni qui esposte corrispondonointerventi operativi di cui si individuano le priorità, i sog-getti deputati alla realizzazione, i finanziamenti e i tempiprevisti.

La montagna vincenteL'esperienza di Baiardo rappresenta un esempio di piani-ficazione pubblico-privata in cui sono stati attivati proce-dimenti di consultazione con la popolazione.Il progetto EcoBaiardo rappresenta un esempio di ricercaed esplicitazione guidata dei bisogni della popolazione,pertanto si situa nel filone della partecipazione istituziona-lizzata.Con tale espressione si vuole intendere un processo incui le problematiche sono poste a priori, lo spazio parteci-pato è definito, così come le procedure e il ruolo degliesperti: di conseguenza anche i risultati sono in larga parteattesi e previsti.

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Dossier2002: anno internazionale delle montagne

La Valle del Bitto di Albaredo si colloca sulla sinistraorografica dell'Adda nella parte inferiore della Valtellinanelle Alpi Orobie. Albaredo per S. Marco si trova a quota950 metri s.l.m., in un'area a prevalente economia ruralee tipica resa nota dalla produzione del formaggio BittoDOP.La zona, caratterizzata da una pendenza media del 45%,rende particolarmente gravosa qualsiasi forma di attivitàagricola o imprenditoriale e negli ultimi decenni ha cono-sciuto un consistente abbandono.Per arrestare questo flusso migratorio il Comune diAlbaredo per S. Marco ha avviato, nel 1998 con la Regio-ne Lombardia, un protocollo d'intesa denominato ProgettoVita, con l'obiettivo di promuovere iniziative volte al rilanciodell'occupazione.Questo progetto, sperimentale, è nato allo scopo di pas-sare dalla tradizionale economia assistita nelle aree disa-giate montane a quella della promozione dell'autoimpren-ditorialità tra i giovani e le donne.Si è trattato di una sfida vera e propria per aprire la stradaad uno sviluppo possibile e ottimale nelle aree rurali; cer-cando di valorizzare le attività tipiche locali legate all'agri-coltura e al turismo ambientale con le potenzialità offertedalle nuove tecnologie.Con la dimostrazione di quanto detto, la montagna è dive-nuta veramente una risorsa e non più solo un problema da"mondo dei vinti" come definita da Nuto Revelli.

Il progetto si presenta quindi come pilota per l'intera mon-tagna o perlomeno per quella grandissima parte di monta-gna lasciata ai margini e che costituisce per il nostro pae-se una grande problema idrogeologico in conseguenzadell'abbandono dell'uomo e delle connesse attività.Il progetto ha una valenza europea importante e tende adimostrare che la sfida si può vincere coinvolgendo dalbasso i primari protagonisti, i giovani e le donne residentiavviandoli a una cultura e a una nuova mentalità imprendi-toriale.Con un investimento di un miliardo è stata realizzata unastruttura di 650 metri quadrati nel rispetto delle tipologiecostruttive locali che è già divenuta una sorta di "incuba-trice" per le nuove imprese.Gli addetti sono aiutati nella fase iniziale con un'adeguataformazione, ma hanno dovuto partecipare, sin dall'inizio,al rischio imprenditoriale facendosi carico di una quotadegli investimenti riferiti alle tecnologie ed attrezzature perle varie attività.L'appalto pubblico che ha affidato la gestione della struttu-ra ha visto partecipare ben tre cooperative giovanili e fem-minili locali, con progetti mirati all'avvio di nuove impreseche hanno già dato nella prima fase 20 posti di lavoro,mentre nel medio termine ne sono previsti una trentina.Un risultato a dir poco eccezionale e imprevisto, conside-rato anche il rapporto occupati/investimento che è di 1ogni 25.000 euro investiti, un successo che per la mode-

Il centro agro-artigianaledi Albaredo

Ad Albaredo (SO), piccolo comune di 430 abitanti a 950 metrisul livello del mare un progetto sperimentale ha permesso il

rilancio dell'occupazione dopo decenni di costante abbandono

I nfoBaiardo-Bioliguria scrl.Via Roma 18031Baiardo (IM)Tel.: 0039 0184 674 002Via P.Cavassa 22 17051 - Andora (SV)Tel.: 0182 80132e-mail: [email protected]://www.bioliguria.com

Gli esperti e i referenti per l'amministrazione comunalehanno esposto ai cittadini presenti alle riunioni la situazio-ne della comunità e le intenzioni programmatiche del pro-getto.Con la presentazione delle video interviste e tavole roton-de si intendeva stimolare la discussione sui temi trattati,allo scopo di rendere palesi i problemi che la gente consi-derava prioritari. Il progetto EcoBaiardo è un esempio dicostruzione del consenso attorno ad una programmazio-ne efficiente di sviluppo sostenibile tracciata dall'ammini-strazione e dai consulenti.Il progetto EcoBaiardo rappresenta senza dubbio un esem-pio non frequentissimo in cui uno dei più bei paesi dellamontagna fiorirà attraverso iniziative pubbliche-private eduna partecipazione internazionale. Il salto di qualità avvie-ne con l'esecuzione e ristabilimento del nucleo storico,attivando un momento di riflessione comune sulla comuni-

tà e sul suo futuro. Il sapere contestuale, le conoscenzedella cultura locale, devono avere il maggior peso. Gli abi-tanti in questo processo sono i protagonisti dello svilupposostenibile del comune.

Stemma araldico di Albaredo

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Nel 1999, sono state registrate ufficialmente in Italia 308milioni di presenze turistiche, delle quali 218 milioni inesercizi alberghieri e il resto in quelli complementari (cam-peggi, villaggi, ostelli, ecc.). Le località marine hanno atti-rato 106 milioni di presenze, pari al 34% del movimentocomplessivo, confermando una leadership consolidata,mentre quelle montane, con 38,3 milioni di presenze (il63% italiane), incidono per il 12,4%.Ma che cosa si deve intendere per turismo montano?Nelle statistiche ufficiali Istat alcune stazioni montane sonoclassificate tra i centri termali e moltissime altre, non go-dendo del riconoscimento di “località di interesse turisti-co”, sono relegate nel mare magnum delle “altre località”.Dunque la ricerca ha inteso in primo luogo delimitare lamontagna alpina e appenninica e quindi studiarne il re-lativo movimento turistico.Il limite Alpi-Appennini è stato posto lungo l’asse Savona-Cadibona-Sella di Montezemolo, attribuendo le Langhe agliAppennini, mentre quello orientale alpino si colloca in cor-rispondenza della confluenza del Vipacco nell’Isonzo,escludendo il Carso.In base alla delimitazione adottata, le Alpi hanno una su-

perficie di 46.900 kmq e una popolazione (1998) di3.770.000 abitanti, gli Appennini - comprese le Isole -rispettivamente 77.200 kmq e 4.650.000 abitanti.

I risultatiNella ricerca si è potuto rilevare che nella montagna alpi-na, a fronte di 350.000 letti alberghieri, se ne contano 3milioni negli esercizi extra-alberghieri, in gran parte costi-tuiti da seconde case e appartamenti in affitto, e in quellaappenninica - Isole comprese - rispettivamente 80.000 e2.300.000.La reale consistenza delle presenze extra-alberghiere nellelocalità montane delle Alpi risulta poi essere di oltre 120milioni, a fronte di circa 38 milioni di presenze alberghie-re, e negli Appennini - comprese le Isole - di circa 85milioni, contro meno di 6 milioni di presenze alberghiere.Dunque, l’enorme sproporzione esistente fra Alpi e Ap-pennini in fatto di ricettività e presenze alberghiere, si at-tenua alquanto nel comparto extra-alberghiero, per la mas-siccia presenza di seconde case in regioni come l’Emilia-Romagna, l’Abruzzo, la Toscana e il Lazio.Nel complesso delle strutture ricettive - formali e informali- le località montane registrano comunque oltre 250 milio-ni di presenze, a testimonianza del fatto che la montagnacostituisce in realtà un elemento di attrazione turistica for-te, certo inferiore al mare ma largamente superiore allecittà d’arte, che dispongono di una ricettività extra-alber-ghiera limitata. Sono presentate nella ricerca, infine, al-cune stime del valore economico prodotto dal turismo mon-tano in Italia, partendo dai risultati fin qui ottenuti in prece-denza relativamente ai flussi. I dati reali sul fenomeno turi-stico montano hanno permesso di stimare il fatturato di-retto attuale del turismo montano in circa 8,5 miliardi di

2002: anno internazionale delle montagne

Il turismo montano:un'opportunità

Sintesi del Rapporto del Touring Club Italianoe Comitato Italiano per l’Anno Internazionale delle Montagne

stia dell'investimento ha pochi eguali.Si può quindi giustamente parlare di "una montagna chevince" come ama sottolineare il sindaco di Albaredo perS. Marco, Patrizio del Nero."Il centro agro-artigianale della Valle del Bitto di Albaredo- continua il sindaco - è un'originale e positiva esperienzaper la montagna europea e le zone rurali disagiate e siqualifica come idea innovativa di unione di old e neweconomy alfine di superare la marginalità e la debolezzaeconomica dell'area.

Pertanto si presenta come idea pilota e sperimentale perle aree che si trovano nelle medesime condizioni rivelan-do che la valorizzazione delle tradizionali risorse econo-miche, culturali e naturali del luogo, coniugate con le nuo-ve tecnologie costituiscono una possibile risposta all'ab-bandono e allo spopolamento.Si tratta di creare un circolo virtuoso, agendo soprattuttosulle risorse umane giovanili e femminili quale base di ri-ferimento per l'innovativa proposta di rilancio e sviluppodella montagna europea".

Le montagne ricoprono il 40%delle terre emerse;

ospitano il 10% dellapopolazione mondiale;

300 milioni di persone vivono trai 1000 e i 2000 metri di altezza;

75 milioni vivono sopra i 2000 metri.

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Dossier

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euro (3,3 per il turismo montano estivo e 5,2 per quelloinvernale), pari all’11,8% del fatturato turistico complessi-vo (circa 72 miliardi di Euro).

Le proposteVediamo dunque di riassumere i punti sui quali crediamoopportuno si debba intervenire, pur a differenti livelli(normativo, gestionale, di prodotto), per garantire un futu-ro sostenibile dal punto di vista ambientale esocioeconomico ai territori montani interessati dal, e al,turismo:- Proseguire il lavoro avviato in Italia per una classifica-zione nuova dei territori montani e ciò in accordo conl’Unione europea che ha in corso un’analoga iniziativa.Questa è la premessa indispensabile per una nuova “leg-ge sulla montagna” in Italia e per una politica europea infavore della montagna stessa nel quadro soprattutto dellanuova Politica di Coesione;- Definire, nelle politiche nazionali, europee e regionali,misure di sostegno per il turismo montano, immaginandoanche regole differenziate rispetto alle rigidità della politi-ca di concorrenza, che tenga conto appunto delle parti-colarità del comparto turistico;- Costruire un’immagine positiva, giovane e attiva, del turi-smo montano estivo, lavorando sui prodotti e promuoven-do quindi escursionismo, attività sportive leggere (piscineall’aperto eventualmente riscaldate, bob/slittino su struttu-re artificiali, pattinaggio su ghiaccio al coperto), spettacoliall’aperto e animazione che favoriscano la conoscenzatra i turisti, specialmente quelli giovani;- Valorizzare la qualità del paesaggio e l’immagine dellestazioni montane, attraverso interventi di riqualificazione

2002: anno internazionale delle montagne

Il 2002 deve costituire la fase di avviodi un nuovo periodo di ricerca preva-lentemente negli strumenti già in es-sere quali: Obiettivo 2, Leader plus,Patti territoriali, Piano di sviluppo ru-rale, APE, ecc...Oltre alle indispensabili risorse eco-nomiche, un ulteriore e significativo

urbanistica delle località più compromesse, la manuten-zione dei sentieri (segnaletica, tempi di percorrenza, quadridi orientamento, posti-tappa, ecc.), la sistematica rimo-zione dei rifiuti dai boschi;- Incentivare il recupero dell’agricoltura di montagna e pro-muoverne l’integrazione con il turismo, sia per quanto ri-guarda la ricettività (agriturismo), sia per la fornitura diprodotti genuini al turista e ad alberghi e ristoratori locali;- Rendere d’inverno le stazioni appetibili anche a chi nonscia, sia con strutture sportive diversificate di qualità (es.stadi del ghiaccio e piscine coperte), sia con la sistema-zione di percorsi pedonali innevati e battuti, attrezzati conpanchine, eventualmente percorribili anche con slitte acavalli; - Incrementare l’offerta di ricettività, favorendo losviluppo di piccole e medie aziende a conduzione familia-re, sia alberghiere, sia extra-alberghiere low price (bed &breakfast, ostelli e case per ferie multiuso;- Promuovere il prodotto montagna in modo coordinato esinergico fra i soggetti interessati e competenti, istituzio-nali e privati, magari in una logica di marchi o dimacrodestinazioni;- Promuovere - con offerte speciali e pacchetti integrati atema (scuole di cucina, corsi di vario genere - lafrequentazione della montagna nella stagione solitamentemeno desiderata (ottobre e novembre);Migliorare la rete di uffici turistici locali, anche con il coor-dinamento dei siti web già esistenti, in grado di fornire sulposto o attraverso Internet informazioni dettagliate sui variaspetti del territorio e della cultura locale, sulla percorribilitàdi strade e mulattiere, sulle condizioni meteorologiche;distribuzione di pubblicazioni di qualità, carte topografichee dei sentieri.

Linee di indirizzo per un programma diiniziative da sviluppare nel corso del 2002,

"Anno internazionale delle montagne"

Regione Emilia-Romagna

salto di qualità nelle politiche per lamontagna, la Regione lo può conse-guire rafforzando e rendendo più ef-ficaci la funzione di coordinamento edi coesione fra le diverse fonti di fi-nanziamento, realizzando un più altogrado di integrazione fra le esigenzeterritoriali, i programmi di sviluppo e

le azioni di sostegno.Questa funzione potrebbe essereesercitata attraverso una regia chepuò essere svolta, se opportunamen-te rafforzata nelle sue competenze, dal"Gruppo di lavoro permanente Regio-ne, Province, Comunità Montane confunzioni di supporto e di assistenzatecnica alla attività della Conferenzapermanente per la montagna".Costituito con deliberazione della Giun-ta regionale n. 1538 del 19/9/2000,questo modello organizzativo potreb-

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Dossier 2002: anno internazionale delle montagne

be essere di valido aiuto e supportoanche per fare decollare, o quantomeno rendere più efficace, lo stru-mento della "Programmazione nego-ziata" quale modello per sollecitare unapianificazione e concertazione dalbasso.1. "logo" dell'anno internazionale del-le montagne eventualmente "persona-lizzato" per la nostra Regione. Que-sto elemento grafico potrebbe essereutilizzato su tutti gli strumenti di co-municazione istituzionale che riguar-dano la montagna: sui progetti di pro-mozione turistica, ambientale, ecc.;2. iniziative volte a favorire i gemellaggifra i diversi territori e relative istituzio-ne della montagna europea.3. individuazione di progetti che, nel-l'ambito della programmazione giàdefinita (Progetto per l'Appennino),possano essere assunti come fattoretrainante e distintivo, in grado di svol-gere una funzione propulsiva, inno-vativa ed integrata con gli strumenti diprogrammazione in essere.I temi che potrebbero essere realiz-zati sono quello turistico e quello am-bientale.Sul primo, un progetto unificante pertutto l'Appennino, sia dal punto di vi-sta geografico che economico e cul-turale potrebbe essere "Saperi e Sa-pori dell'Appennino".L'altro, più di impronta ambientale, macon risvolti importanti per l'economia,potrebbe rivolgersi al bosco come ele-mento costituente dell'ambiente e delpaesaggio, il cui titolo potrebbe es-sere così sintetizzato: "Il Bosco: na-tura e paesaggio del nostroAppennino".Queste iniziative sono state discussedall'UNCEM Emilia Romagna e ven-gono sottoposte alla Regione Emilia-

Romagna come proposte aperte alconfronto, con lo spirito di offrire uncontributo per definire al più presto ilprogramma dell'attività che vogliamosviluppare nel corso del 2002.I criteri ed i presupposti che hannoorientato l'UNCEM Emilia-Romagnaad avanzare le indicazioni contenutein premessa sono stati i seguenti:1. fattibilità e concretezza delle inizia-tive;2. grado di visibilità ed innovazione;3 .azioni in grado di sviluppare valoreaggiunto;4. attività non sporadiche, ma che pos-sono avere continuità nei programmidi sviluppo per la montagna;5. grado di relazioni che si possonosviluppare con altre Regioni di mon-tagna della Unione Europea, quindicon la possibilità di utilizzare i finan-ziamenti comunitari interregionali, fral'altro poco utilizzati nel nostro Paese.Le proposte avanzate in quella occa-sione hanno teso a superare una certaparte del dibattito sullo sviluppo e sul

ruolo delle aree montane svoltosi ne-gli anni passati, che ha teso a creareanche in Emilia-Romagna un'immagi-ne della montagna come "area spe-ciale", separata dal resto della Regio-ne, e a utilizzare lo sviluppo della pia-nura come modello e come metro dimisura per lo sviluppo della montagna.In altri termini, si è cercato di supera-re un'immagine della montagna comearea in ritardo rispetto ad un percor-so di sviluppo tracciato univocamentedalle aree più forti: un'impostazioneche aveva finito col radicare una vi-sione della montagna come area so-stanzialmente omogenea, a bassadotazione di risorse, su cui interveni-re con politiche generiche di soste-gno.Se all'inizio degli anni '60 si conside-rava la montagna come un'area omo-genea con problematiche e risorsesostanzialmente simili, oggi si ricono-sce l'esistenza di una "pluralità" di areemontane, con caratteristiche demo-grafiche, economiche e infrastruttu-rali profondamente differenziate e con"destini" potenzialmente divergenti.Non solo, oggi si riconosce anche chela crescita e la qualificazione dellosviluppo economico e sociale dellanostra Regione passa necessariamen-te attraverso la valorizzazione e l'inte-grazione delle diverse qualità dei si-stemi territoriali locali e che, quindi,qualificare i territori montani, soprat-tutto dal punto di vista della qualitàambientale ed ecologica, significaqualificare tutto il territorio regionalee accrescere la competitività dell'in-tero sistema economico e sociale.In questa ottica, il sostegno che deve

Piani di zonaStrumento stabilito dalla Legge nazionale n. 328 del 2000, serve a pro-grammare i servizi sociali del territorio con obbiettivi semplici ma utili perla popolazione.Il territorio è stato identificato nel Distretto sanitario di Sassuolo costituitodai Comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello, Montefiorino,Palagano, Frassinoro e Prignano.I punti essenziali vengono concertati assieme ai rappresentanti dei cittadi-ni, azioni che prima erano di unica pertinenza dei comuni e dell’Asl.Con l’ausilio di associazioni, volontariato, sindacati, esponenti del terzosettore si individuano i sistemi di un servizio sociale a rete, definendo lalocalizzazione dei servizi, le modalità di erogazione e soprattutto le priori-tà. Al termine della fase di analisi concertata e realizzata tramite incontri egruppi Focus verrà stilato un piano biennale, valido fino al 2003, che verràpresentato ai singoli consigli comunali.

Monte Calvario

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Manifestazioni 2002

12 maggioMonchio: Parco

Santa Giulia

Orchidea selvaggiaCamminata nel Parco

(Organizzazione: Ideanatura -Amici di Santa Giulia)

19 maggioMonchio: Parco

Santa Giulia

Santa Giulia DayPomeriggio canto

del Maggio

(Organizzazione:C.A.I. Sassuolo)

26 maggioMonchio: Parco

Santa Giulia

Il fungo della saettaEscursione dei sapori

alla ricerca deiprugnoli

(Organizzazione: Ideanatura -Amici di Santa Giulia)

26 maggioMonchio: Chiesa

Parrocchiale

Armonie di primaveraRassegna corale

(Organizzazione: I Cantori diRancidoro)

8 giugnoPalagano

Festa di fine annoscolastico

(Organizzazione: Istituto LiceoMaria Immacolata)

15-16 giugnoPalagano

Fiera del ciacciomontanaro

(Organizzazione: Pro Loco diPalagano)

22 giugnoPalagano

Echi musicali -"Mediterranea" il

flamenco. Chitarra,vocalist, flauto,

percussioni, ballerina.

(Organizzazione: Pro Loco diPalagano)

22-23 giugnoPalagano: Pista

PermanenteFuoristrada

Gara campionatofuoristrada

(Organizzazione: PalaganoFuoristrada Club)

Maggio - giugno

23 giugnoMonchio: Parco

Santa Giulia

Volo a vela

(Organizzazione: Ideanatura -Amici di Santa Giulia)

29 giugnoPalagano: Parco

comunale

Sfilata di Moda

(Organizzazione: Pro loco)

16 giugnoMonchio: Parco

Santa Giulia

Fuochi di Beltane

(Organizzazione: Ideanatura -Amici di Santa Giulia)

Mercatino serale: tutti i mercoledì di luglio e agosto a Palagano

Dossier2002: anno internazionale delle montagne

a cura della Pro loco Palagano

essere dato alla montagna non si ca-ratterizza più come intervento assisten-ziale, bensì come investimento pervalorizzare risorse non rinvenibili enon replicabili in altre parti del territo-rio regionale.Per perseguire tale finalità sono ne-cessari però un grande sforzo ed ungrande impegno nella indivi-duazionedelle caratteristiche e delle vocazionidelle diverse aree montane per la pre-figurazione di linee di intervento dif-ferenziate e per la progettazione diinterventi strategici, in una logica diprogrammazione integrata che ricer-chi piene sinergie tra la pluralità degliinterventi finanziati dall'ente pubblicoe le progettualità dei soggetti privati.

Un ruolo fondamentale, in tale percor-so di ricerca, deve essere assuntodalla Comunità Montana che si confi-gura come la promotrice dello svilup-po nelle singole aree montane, alimen-tando con risorse proprie, che deri-vano dal riparto dei fondi trasferiti dalloStato e da quello integrativo della Re-gione, la realizzazione di un piano diopere e di interventi coerenti con laprogrammazione dei Comuni, dellaProvincia e della Regione.La prospettiva però è che questo ruo-lo non possa più essere giocato sin-golarmente e separatamente da ognisingola Comunità Montana, ma chesia indispensabile riferirsi ad ambititerritoriali che superino i confini am-

ministrativi, per ricercare punti di for-za e di debolezza, opportunità e mi-nacce proprie di ogni singolo sistemalocale. Si prevede di completare l'ela-borazione del "Progetto per l'Appen-nino" entro settembre 2002.Al fine di un maggior coinvolgimentodel territorio, si prevede anche di ef-fettuare la presentazione di un primoelaborato alla Conferenza Permanenteper la Montagna entro il mese di giu-gno 2002.Il progetto definitivo potrà essere pre-sentato nel mese di ottobre, all'inter-no di una manifestazione pubblica dainserirsi nel programma degli eventiprevisti sul territorio nazionale perl'Anno Internazionale delle Montagne.

30 giugnoPalagano

1° trofeo Speedy-Rallygara di macchineradiocomandate

(Organizzazione: Pro Loco diPalagano)

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di Gabriele Monti, Davide Bettuzzi

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Parleremo, in questo numero, dellaseconda guerra mondiale, e in parti-colare degli avvenimenti succedutisinell'Appennino modenese e reggianoverso la fine della guerra, fatti checoinvolsero anche la popolazione ci-

vile in maniera drammatica.Consapevoli di affrontare un argomen-to che riapre ferite mai rimarginate latrattazione sarà di carattere stretta-mente generale.Dopo l'8 settembre 1943 (armistizio) i

tedeschi, che nel frattempo avevanorafforzato la loro presenza in Italia,iniziarono l'occupazione, attaccaronole caserme e imposero la resa ai mili-tari italiani rimasti senza alcuna gui-da.

Territorio della Repubblica Partigiana di Montefiorino

La Resistenza

in Val Dragone

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232323232323la LUNA nuova - Aprile 2002

Val Dragone

"Sono le ore sei del mattino 18 marzo 1944, un rombo lacerante poi uno schianto.E' il primo colpo di cannone al quale seguono molti altri con una celerità spaven-tosa.I pezzi di artiglieria sono piazzati a Montefiorino e battono palmo a palmo tutto ilversante di Susano, Costrignano e Monchio.E' una tempesta di fuoco lanciata forse a caso, paurosa e mortifera.Tempesta di cannonate che rende tutti come smemorati e senza volere.

Alle cannonate seguono le grosse mitragliatrici che frugano ogni luogo, penetrano in ogni anfratto, snidano ognivivente da qualsiasi riparo.Intanto, così preceduti e protetti dalle artiglierie avanzano i nuovi barbari simili agli antichi germanici senzaDio; e si apprestano, scortati dalle autoblinde, al grande assalto dei ”ribelli", i quali, non erano ormai più nellazona: restavano gli umili abitanti, nelle loro povere case, a subire la rappresaglia orribile e barbara.Un reparto di tedeschi si ferma a Susano; gli altri proseguono per Costrignano, Lama di Monchio e Monchio.A questo punto un primo consiglio di fuggire, proposto dal parroco, dai più avveduti ed anziani del paese vennescartato. Non erano innocenti questi umili montanari? Non avevano ”le carte in regola", forse? E dunque di checosa avevano da temere?Già altra volta, (quante volte in Italia?) già un secolo prima, sotto la dominazione austriaca, i figli innocentierano caduti sotto la barbarie, fidando nella lealtà del nemico. Ma quei lontani tempi riscattati con le lotte delRisorgimento, quei lontani episodi di fughe, di rastrellamenti, di orrendi omicidi avvenuti allora, non erano piùnella memoria di questi buoni, certi della loro innocenza, sicuri di trovare prima di ogni atto di guerra, l'espres-sione della giustizia umana.Fu una fatale illusione".

(Tratto dal Diario di don Luigi Braglia.Il testo completo è consultabile anche sul nostro sito www.luna-nuova.it)

La testimonianza di don Luigi Braglia,

parroco di Monchio all'epoca della strage

Lo sbandamento degli allievidell'AccademiaProprio in quei giorni i 942 allievi e49 ufficiali dell'Accademia di Modenaerano partiti dalle Piane di Mocogno,dove avevano terminato le esercita-zioni, per rientrare a Modena. Neipressi di Saltino vennero a conoscen-za dell'armistizio per cui decisero difermarsi lì per la notte. Il giorno se-guente saputo dell'arresto dei militaripresenti nel palazzo Ducale di Sas-suolo, ripiegarono verso Montefiorinoe da qui, sbandati, di nuovo versoMonchio dove si sbarazzarono dellearmi e di tutto quanto avevano con sé.I tedeschi si preoccuparono subito direcuperare le armi, ma la popolazio-ne di Monchio e dei paesi vicini nenascose una certa quantità che nonrese neppure di fronte ad un minac-cioso comunicato che prevedeva lapene di morte a chi fosse stato trova-to in possesso di materiale bellico. A

questi depositi attinsero più tardi i pri-mi "ribelli".

I "ribelli"Ma quali furono le cause del nasceredi questo movimento di ribellione?Innanzitutto la prima motivazione chedeterminò la nascita di queste forma-zioni di ribelli fu l'esigenza di difende-re le proprie case e le proprie fami-glie e non una vera lotta armata con-tro le forze italo-germaniche.Solo successivamente e sotto la spin-ta di uomini venuti dalla pianura la lot-ta assunse carattere di guerriglia ar-mata.Uno dei problemi più grandi, per que-ste formazioni costrette a vivere nellaclandestinità, era procurarsi il cibo,armi e denaro, per questo prendeva-no di mira le famiglie più facoltose edi fede fascista e solo se costretti lagente neutrale; purtroppo ne appro-fittavano anche bande di briganti che,spacciandosi per partigiani, compiva-

no vere e proprie ruberie.Le scorribande dei ribelli non impen-sierirono eccessivamente i tedeschifino all'inizio di marzo, perché ritene-vano che non fosse un compito loro,inoltre la valle del Dragone, per la sca-dente viabilità, non rappresentava unazona militarmente importante. La si-tuazione peggiorò, però, nei primigiorni di marzo: l'11 di quel mese re-parti della G.N.R. (Guardia NazionaleRepubblicana) attaccarono il quartiergenerale dei ribelli a Monterotondo,ma i partigiani di Barbolini riuscironoa fuggire verso il reggiano; il 16, aLama di Monchio, in uno scontro trapartigiani e tedeschi, morirono cinquesoldati tedeschi, a Montemolino ilgruppo di "Nello" attaccò i rinforzi del-l'esercito repubblicano che si reca-vano a Palagano: tre morti e sette fe-riti tra i militi. Il giorno dopo, a Susa-no, altro scontro in cui venne uccisoun ufficiale tedesco. Dal 15 al 18 itedeschi subirono tre sconfitte, parti-

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E' da poco passato il 18 marzo, data che per molti rievoca fatti e atrocità impos-sibili da dimenticare, inoltre nella pagina del nostro giornale dedicata alla storiadella nostra valle abbiamo parlato della seconda guerra mondiale e in particolare,della resistenza che i partigiani opposero all'armata tedesca nei nostri luoghi.

Viene naturale, quindi, anche per integrare il discorso, parlare del Museo della Resistenza di Montefiorino,aperto nel 1979 su iniziativa del Comune di Montefiorino e del Comitato Provinciale per il 50° della Resistenza edella Guerra di Liberazione, ristrutturato nel 1994 ed inaugurato dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro.Il museo, organizzato secondo un percorso sia cronologico che tematico è composto da diverse sale dove sonoraccolti oggetti originali d'epoca, immagini fotografiche e cinematografiche, documentazione scritta e testimo-nianze dirette, tutto materiale che consente di conoscere i fatti della Resistenza e della Repubblica Partigiana diMontefiorino.

Naturale e suggestivo com-pletamento del museo è ilParco della Resistenza diSanta Giulia a Monchio diPalagano; luogo al centro diepisodi importanti nella sto-ria della Resistenza dell'Ap-pennino modenese, tra que-sti la distruzione dell'anticaPieve romanica (plebs deMonte) risalente al dodicesi-mo secolo.Il parco abbina ad un note-vole valore ambientale ancheun forte valore simbolico, per questo, su idea dello scultore Italo Bortolotti è stato creato un complesso monumentalecostituito da 14 opere realizzate da artisti di tutto il mondo accomunati dalla volontà di testimoniare contro laguerra e la violenza, nel nome della libertà e della fratellanza.

Per non

dimenticare

colarmente pesante quella sull'Appen-nino reggiano dove persero la vita unaventina di soldati e molti altri rimaseroferiti.

La strageIn seguito a tutti questi attacchi le au-torità germaniche decisero di inter-venire più duramente anche sulla po-polazione civile e ordinarono la distru-zione di quattro frazioni: Monchio,Costrignano e Susano nel modenesee Cervarolo nel reggiano e lo stermi-nio della relativa popolazione.

Il 18 marzo 1944 i militari germanicieffettuarono un eccidio di tali propor-zioni da lasciare sconvolti persinoquei traditori che l'avevano provoca-to: 136 persone: uomini, donne, bam-bini e vecchi furono catturati e uccisisul posto, le case furono incendiatedopo essere state svuotate di ognivalore e provvista, il bestiame miglio-re delle stalle prelevato, l'altro uccisoo bruciato vivo.Questo massacro generò paura e odioverso i tedeschi, la lotta assunse uncarattere di crudeltà e violenza che

fino ad allora la montagna non avevaconosciuto.Gli scontri diventarono sempre più fre-quenti, violenti e crudeli.

La Repubblica Partigianadi MontefiorinoLa resistenza cresceva sempre piùfinchè in giugno venne liberato Mon-tefiorino e i partigiani si trovarono pa-droni di una vasta area di montagna:nasceva la Repubblica di Montefiori-no: per 45 giorni, sarà la prima re-pubblica partigiana dell'Italia liberata.

Rocca di Montefiorino

Monchio, Parco S. Giulia: complesso monumentale

Val Dragone

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Poesia

Oreste

Da vent'anni a questa parte, in ogni stagione,alla porta di casa nostra, la mattina presto,arriva un vecchietto senza età: Oreste.Non conosce né i soldi né l'orologioe la sua firma è solo una croce;nella vita ha fatto un po' di tutto:seguiva le macchine da trebbiarea togliere il "locco" (*) o i fili di ferro a tirare,cardava la lana per i materassi,vangava qualche orto con la bella stagionee dormiva nei fienili o su un duro paglione.E' come quello dei filosofi il suo parlareche non si sa mai dove vadano a parare:un po' sconclusionato, ma con un fondo di ragione.Nostro Signore, da lassù l'ha sempre protettoin modo che nessuno ha ricordodi aver visto Oreste ammalato in un letto.I sapienti di oggi parlano di prevenzioni,igiene, profilassi, alimentazione sana...tante favole e bei paroloni,ma io li sfido a trovare un uomo come Oresteche a novant'anninon ha mai avuto malanni.Adesso per le artrosi e qualche callocammina più piano appoggiandosi al bastoneche lui continua a chiamare "cavallo".Siccome non sopporta le epigrafi di morte,appena le vede le corre a strapparee se passa il carro funebre cammina più forte.Oreste per tutto il paese è un'istituzionee quando un giorno verrà a mancareSono convinto che con un pensiero o un'orazionela gente di Palagano lo vorrà accompagnare.

Da vint'an a sta part, in ogni stasun,a l'ës ed ca' nostra, a la matina prest

l'ariva un vchiat senza etä: Urest.En cgnos né i sold nè l'arlëi

e la so firma l'è sul una crus;in tla veta l'a fat un po' d'incösa:l'andeva dré al machin da bater

a u loc o a tirar i filun,e scardazäva la lana pri mataraz,

e vangava un queich ort cun la bela stasune in tal tégg e dormiva o incéma a un paiun.

E so parlar l'è damand qual di filosofch'en se capés duva i vaghen a parar:

un po' sconclusionä, ma con un fond ed rasun.Noster Sgnur ded lasü e gha semper badä,

in manera che ansün e gha arcordd'aver vest Urest in tun lët amalä.

I sapient al dé d'inchë i parlen ed prevenziun,igiene, profilassi, sana alimentaziun…

tanti fol e tanch bei parulun,ma me a i sfid a catar un om cuma Urest

che a nuvant'anal nà mai avü di malan.

Adesa per via dagli artrosi e ed queich cale gira più pian pugiandes a e bastun

che lu e cuntenua a chiamar "e caval".Sicoma en pöl vader agli epigraf di mort

apena e li vad e li cor a strapare se pasa un car funebre e camina pië fort.

Urest per tët e paes l'è un'istituziune quand un dman e gnirà a mancar

a sun cunvint che cun un penser o un uraziunla genta ed Palaghen le vrà acumpagnar.

[(*) residui della paglia]

di Silvano Braglia

Oreste Gianaroli, classe 1912,

l'ultimo spirito libero

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26 la LUNA nuova - Aprile 2002

Safiya è salva!

Ora c'è Amina.

Solidarietà di Davide Bettuzzi

Safiya Hussaini è salva.La corte d'appello di Sokoto, nel norddella Nigeria, ha assolto la donna, ac-cusata di avere avuto una figlia fuoridal matrimonio, annullando così il ver-detto che in primo grado aveva con-dannato Safiya alla morte perlapidazione. Il tribunale islamico harevocato la decisione di primo gradoin quanto l'adulterio, al momento in cuiil fatto era stato commesso, non co-stituiva ancora reato nel paese afri-cano.Safiya non poteva cioè essere con-dannata in base alla Sharia, la severalegge islamica reintrodotta nel 2000in alcuni Stati della Nigeria, perchénon ancora in vigore al momento incui il presunto reato era stato com-messo.Il caso di Safiya, 35 anni e madre dicinque bambini, era finito al centro diun movimento di solidarietà interna-zionale, cui anche noi abbiamo par-tecipato, che ha costretto il presiden-te nigeriano Olusegun Obasanjo a in-tervenire.Solo Amnesty International aveva rac-colto 600mila firme contro la condan-na di Safiya e l'Italia è stata in primafila nella battaglia civile e diplomaticaper convincere le autorità nigeriane arivedere la sentenza. Temendo un iso-lamento internazionale, il governonigeriano ha ordinato agli Stati cheapplicano la Sharia di modificare lesanzioni più dure, come la lapidazioneper le donne adultere e il taglio dellamano per i ladri.In base alla rigida applicazione dellalegge islamica, in vigore nel nord delpaese africano, Safiya era stata ac-cusata di adulterio e condannata amorte. Il suo crimine, l'avere avuto unabambina fuori del matrimonio, è con-siderato dalla Sharia un reato gravis-simo.Se Safiya non fosse stata preceden-temente sposata se la sarebbe "cava-ta" con 100 frustate.

"Oggi sono felice e ringrazio Dio", hadichiarato fuori dal tribunale Safiya,stringendosi al petto la sua bimba diun anno.Grazie a tutti coloro che hanno con-tribuito al successo di questa campa-gna.

Ed ora è la volta di AminaPurtroppo è arrivata la notizia cheun'altra giovane donna, Amina Lawal,è stata riconosciuta colpevole di adul-terio dalla corte della città di Bakori,nello Stato settentrionale di Katsina,sempre in Nigeria.La Lawal ha ammesso in aula di ave-re dato alla luce un figlio quando giàera divorziata e i giudici hanno appli-cato fedelmente la 'Sharia'. La sen-

Sua EccellenzaEtim OkpoyoAmbasciatore della Repubblica di NigeriaVia Orazio, 18 - 00193 ROMAe-mail: [email protected]

Appello di grazia per Amina Lawal

Spettabile Ambasciatore,mi permetto di scriverLe per far cadere la Sua attenzione sul caso diAmina Lawal, condannata a morte nella città di Bakori, nello Stato setten-trionale di Katsina perché ha avuto un bambino senza essere sposata.Ritengo che condanne del genere siano inumane e contrarie alla Dichia-razione Universale dei Diritti Fondamentali dell'Uomo.Chiedo che il Presidente della Repubblica Nigeriana conceda la grazia adAmina e permetta a lei ed al suo bambino di vivere serenamente e dignito-samente.Ringraziando cordialmente La saluto.

Data Firma

Indirizzo completo....................................................................

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....................................................................

....................................................................

tenza risale al 22 marzo. Il giudice harinviato di otto mesi l'esecuzione dellapena per consentire ad Amina di al-lattare il figlio.E' in corso una nuova campagna percercare di salvare la vita di Amina. Inostri lettori, come hanno già fatto perSafiya, sono invitati a partecipare.Il meccanismo è sempre lo stesso:inviare lettere, fax, e-mail all'amba-sciata Nigeriana di Roma manifestan-do con civiltà e decisione la nostraopinione. Pubblichiamo un esempiodi appello che può essere utilizzato eliberamente modificato.La campagna è anche "on line" sulnostro sito internet, www.luna-nuova.it,dove verrano anche pubblicati i futurisviluppi della vicenda.

Safiya

Una bella notizia. Ma la

battaglia non è ancora vinta.

Amina è stata condannata alla

stessa pena, quindi il nostro

impegno continua

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Il pazzo della luna

...il bel paese

Palagano si chiama il bel paese…Patria del ciaccio e di cervelli fini.L'altro giorno, passeggiando col miosomaro, sono passato dal bel paesee, all'ingresso del medesimo, in zonacimitero, ho notato un cartellosegnaletico con scritto: "Palagano,Centro Tecnico Federale Tennis" e misono detto: "Ostrega!". Me lo sono det-to. E me lo dico ancora.Incredibile, ma vero: è una balla. Ilcentro non c'è. Ma il cartello? Il car-tello c'è. E attesta una balla? Si, anzino! A valle del paese, a ridosso delcentro, c'è un bel insediamento. Ilcentro. Questo è il centro. Centro staper indicazione di luogo, nel senso dicentro, non di periferia. E' questo ilCentro tennis? Il bel Centro Tennis?Forse… Il centro è molto affollato edè gemellato con Carqueiranne.Più su, dopo il bellissimo Parco Co-munale c'è il bel Municipio. Bello, ve-ramente bello.C'è scritto: Municipio.Allora non ci sono dubbi, è proprio ilmunicipio.Se ci fosse scritto: Macelleria, sareb-be una macelleria. Anzi: una bella ma-celleria.Ma c'è scritto municipio. Non si scap-pa. Il bel municipio del bel paese èfermo, come il vino. Non si muove.Se si muovesse crollerebbe. E allorai giornali titolerebbero: "Crollato il belmunicipio del bel paese. Una strage.Solo il sindaco si salva. I vigili del fuo-co intervengono in forze, la Protezio-ne Civile si mobilita. I carabinieri diMontefiorino aprono un'inchiesta,quelli di Frassinoro una birreria".Proseguendo la passeggiata turistica,accompagnato dal mio somaro, mi im-batto in un bel monolocale di legno, aridosso di alcuni bellissimi cassonetti

di META, nellabella piazzadove si svolge ilbel mercato do-menicale. La bella palazzina di legnoè la palazzina di rappresentanza del-la Pro Loco, il baluardo della Fieradel Ciaccio Montanaro, la bella mani-festazione di punta, che si svolge nelquasi sempre bello mese di giugno,con la partecipazione di numerosiespositori e lo svolgimento di varie ebelle manifestazioni ricreative e cul-turali come il Congresso Internazio-nale sul tema "Le origini pre-colombiane del Ciaccio Montanarodagli Atzechi agli Incazz e da questiai Liguri Friniates fino,ai giorni nostri,a Bruno Ricchi, Gran Maestro dell' Or-dine dei Ciacciai."Di fianco alla bella palazzina della ProLoco a pochi metri dai bei cassonettidella spazzatura, inciampo in un granbel sasso e batto una gran bellacapocciata sull'asfalto. Non mi possolamentare, comunque, dato che il sas-so è stato opportunamente illuminatodal Comune, quindi ben visibile.La bella piazza è come un dolce de-clivio che cala a valle e cresce a mon-te o viceversa, a seconda dei punti divista. Di notte è illuminata da bellissi-mi lampioncini in stile bella epoque edè arredata con belle aiuole e comodepanchine.Proseguo la mia bella passeggiata e,vicino alla bella tabaccheria mi imbat-to nello splendido Oratorio del Carmineche un tempo era da un'altra parte,ma ora, come direbbe Raffaella Carrà,"è quiii!".Il sacro edificio è dotato di un bel im-pianto di illuminazione esterno che siaccende e si spegne, da solo, quan-do è ora.

Illuminazione veramente d'impatto.Risalendo dal centro-destra del pae-se e scendendo verso il centro-sini-stra, arrivo davanti a quello che,mi di-cono, è il bel Cinema Teatro. Nessu-na indicazione, nessuna insegna. Po-trebbe essere una sinagoga o una mo-schea, per quel che ne so. Invece,mi assicurano, è il bel Cinema Tea-tro. Sede di incontri politici, ricreativie, soprattutto culturali,come il recen-te convegno internazionale sul tema:"Il Ciaccio Montanaro: dagli Incazz,agli Atzechi, ai montanari diMicciupicciu e ai Liguri Friniates finoad arrivare al crollo delle torri gemelledi N. Y., alla guerra israelo palestinesee a Bruno Ricchi, fondatore dell'Ordi-ne dei Maestri Ciacciai. Perché?".Il convegno, durato sette giorni, nonha portato nessuna conclusione.Non si è capito il perché del ciacciomontanaro.Non si è capito perché il palco delteatro è più piccolo del sottopalco.Non si è capito perché i negozi han-no orari naif e la Pro Loco non decol-la.Non si è capito perché sono crollatele torri gemelle.Non si conosce il rifugio di Bin Laden.Non si sa chi è il Sindaco...Ma non si può avere tutto dalla vita, eneanche da Vito, figuriamoci da Bru-no o da me, che sono suo discepolo,ma in segreto, per paura dei Giudei.

(Fine della prima parte.La seconda parte verrà pubblicata

nel prossimo numero).

di S. Nieleda

Ritorna, dopo tanto tempo, il nostro

demenziale corrispondente da

Gannirostoc

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Si prega di ritornare al mittente se non consegnatoo Indirizzo insufficienteo Destinatario sconosciutoo Destinatario decedutoo Rifiutatoo Altro .............................................

La LUNA nuovaVia Palazzo Pierotti, 4/A - 41046 Palagano (MO) - Italy

RiflessioniRiflessioniRiflessioniRiflessioniRiflessioniAncor più che fuori, le cause della guerra

sono dentro di noi.

Sono in passioni come il desiderio, la paura,

l'insicurezza, l'ingordigia, l'orgoglio, la vanità�

Lentamente bisogna liberarcene.

Dobbiamo cambiare atteggiamento.

Cominciamo a prendere le decisioni che ci

riguardano e che riguardano

gli altri sulla base di più moralità

e meno interesse.

Facciamo più quello che è giusto, invece

di quel che ci conviene.

Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi.

È il momento di uscire allo scoperto;

è il momento d'impegnarsi per i valori in cui

si crede. Una civiltà si rafforza con la sua

determinazione morale molto più

che con nuove armi.

Tiziano Terzani, fiorentino, è stato per trent'anni corrispondente del set-timanale tedesco Der Spiegel dall'Asia e collaboratore de la Repubbli-ca prima e del Corriere della Sera poi. Ora vive in India, per lo piùnell'Himalaia. Ha scritto numerosi libri, tradotti in varie lingue, tra que-sti: Buonanotte, signor Lenin; Un Indovino mi disse; In Asia e Lette-re Contro la Guerra. A Tiziano Terzani è dedicato il sito internetwww.tizianoterzani.com.

da "Lettere contro la guerra"