La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

24
Gli alunni della Staffetti in un sondaggio promuovono gli autori stranieri e raccontano come navigano nel fantasy nella loro biblioteca. Gli alunni della Malaspina si immergono fra i libri di avventura nella biblioteca civi- ca. Un viaggio tra i libri e la fantasia Istituto Comprensivo “Malaspina-Staffetti” La Gazzetta dell’aula Numero unico Anno scolastico 2015/2016 Pagina 1 Torniamo in stampa con «La Gazzetta dell’aula» orgogliosi del riconoscimento ottenuto al concorso nazionale “Fare il Giornale nelle Scuole” promosso dall’Ordine dei giornalisti e per aver vinto il Super Click al Campionato di giornalismo de «La Nazione». Proponiamo servizi realizzati dagli alunni nel laboratorio pomeridiano di giornalismo del plesso Malaspina e nelle classi che hanno seguito i corsi di tecnica giornalistica tenuti dal giornalista Alberto Sacchetti. I progetti sono coordinati dal professor Federico Guidotti. In questo numero allarghiamo il tiro e ospitiamo per la prima volta un articolo della scuola primaria De Amicis di Turano. I piccoli cronisti crescono P P R R E E M M I I A A T T I I S S e e r r v v i i z z i i a a l l l l e e p p a a g g i i n n e e 1 1 6 6 e e 1 1 7 7 La Gazzetta dell’aula Il plesso Malaspina apre la porta alla spiri- tualità con la visita del vescovo diocesano e l’incontro con le suore clarisse e fa un viaggio tra i presepi. Tutto l’Istituto va alla sco- perta della solidarietà nella mensa della Cari- tas aiutando chi si trova nella sofferenza. Solidarietà e spiritualità a braccetto Alle pagine 3, 4 e 5 Il musicista massese di successo Pietro Alessandro Guglielmi entusiasma gli studenti della Staffetti. I ragazzi si accorgono di quanto la sua vita di grande artista vissuto nel Settecento sia simile a quella di tanti giovani di oggi. Guglielmi, un ragazzo di oggi Alle pagine 14 e 15 I ragazzi della Malaspina e della Staffetti raccontano l'immigrazione attraverso un sondaggio, il volonta- riato, le testimonianze di alunni stranieri e le canzo- ni che parlano dei drammi. E mostrano la “fotografia” di chi fugge dalla guerra, dalla po- vertà, da un’esistenza di miseria e pericoli. Immigrati in fuga dalla miseria Alle pagine 6, 7, 8 e 9 La spesa di casa? Troppo spesso finisce tra i rifiuti Ogni anno una famiglia getta via quasi 50 chili di cibo. Gli alunni della Malaspina spiegano come si ferma lo spreco alimentare. Alle pagine 2 e 3 Ecco gli alunni campioni oltre la scuola Raffica di vittorie degli studenti dell'Istituto nella corsa campestre, nella pallavolo, nell'atletica e negli scacchi. Alle pagine 22, 23 e 24 Alle pagine 10, 11, 12 e 13 Teatro, cinema, geografia, ceramica, laboratorio scientifico e disegni per la pace. Ma tra le attività promosse dagli studenti dell’Istituto ci sono anche lezioni sulla tutela degli animali. Promossi i laboratori e la creatività Alle pagine 16, 17, 18, 19 e 20

description

Il Giornalino dell'I.C. Malaspina-Staffetti di Massa

Transcript of La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Page 1: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Gli alunni della Staffetti in unsondaggio promuovono gliautori stranieri e raccontanocome navigano nel fantasynella loro biblioteca. Gli

alunni dellaMalaspina siimmergono frai libri diavventura nellabiblioteca civi-ca.

Un viaggiotra i libri

e la fantasia

Istituto Comprensivo “Malaspina-Staffetti”

La Gazzetta dell’aulaNumero unico Anno scolastico 2015/2016

Pagina 1

Torniamo in stampa con «LaGazzetta dell’aula» orgogliosi delriconoscimento ottenuto alconcorso nazionale “Fare ilGiornale nelle Scuole” promossodall’Ordine dei giornalisti e peraver vinto il Super Click alCampionato di giornalismo de«La Nazione». Proponiamoservizi realizzati dagli alunni nellaboratorio pomeridiano digiornalismo del plesso Malaspinae nelle classi che hanno seguito icorsi di tecnica giornalisticatenuti dal giornalista AlbertoSacchetti. I progetti sonocoordinati dal professor FedericoGuidotti. In questo numeroallarghiamo il tiro e ospitiamoper la prima volta un articolodella scuola primaria De Amicisdi Turano.

I piccolicronisti

cresconoPPRREEMMIIAATTII

SSeerr vviizzii aall llee ppaaggiinnee 1166 ee 1177

La Gazzetta dell’aula

Il plesso Malaspinaapre la porta alla spiri-tualità con la visita delvescovo diocesano el’incontro con le suoreclarisse e fa un viaggiotra i presepi. Tuttol’Istituto va alla sco-perta della solidarietànella mensa della Cari-tas aiutando chi si trovanella sofferenza.

Solidarietàe spiritualitàa braccetto

Alle pagine 3, 4 e 5

Il musicista massese disuccesso Pietro AlessandroGuglielmi entusiasma glistudenti della Staffetti. Iragazzi si accorgono di

quanto la suavita di grandeartista vissutonel Settecentosia simile aquella di tantigiovani di oggi.

Guglielmi,un ragazzo

di oggi

Alle pagine 14 e 15

I ragazzi della Malaspinae della Staffetti raccontanol'immigrazione attraversoun sondaggio, il volonta-riato, le testimonianze dialunni stranieri e le canzo-ni che parlano deidrammi. E mostrano la“fotografia” di chi fuggedalla guerra, dalla po-vertà, da un’esistenza dimiseria e pericoli.

Immigratiin fuga

dalla miseria

Alle pagine 6, 7, 8 e 9

La spesa di casa?Troppo spesso

finisce tra i rifiuti

Ogni anno una famiglia getta viaquasi 50 chili di cibo. Gli alunnidella Malaspina spiegano come siferma losprecoalimentare.

Alle pagine 2 e 3

Ecco gli alunnicampioni

oltre la scuola

Raffica di vittorie degli studentidell'Istituto nella corsa campestre,nella pallavolo, nell'atletica e negliscacchi.

Alle pagine 22, 23 e 24

Alle pagine 10, 11, 12 e 13

Teatro, cinema, geografia,ceramica, laboratorioscientifico e disegni per lapace. Ma tra le attività

promosse dagli studentidell’Istituto ci sono anchelezioni sulla tutela deglianimali.

Promossii laboratorie la creatività

Alle pagine 16, 17, 18, 19 e 20

Page 2: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

È vero: il cibo nella nostrasocietà si spreca. Ma nonmanca la solidarietà per chichiede un pezzo di pane. Èquesto quanto abbiamo rile-vato leggendo i dati relativi aun questionario distribuito ainsegnanti ed alunni delle treclassi seconde della nostrascuola. Attraverso il questio-nario abbiamo cercato dicapirne di più sullo spreco dicibo e sull’attività di volonta-riato. A studenti e profabbiamo chiesto se avesseromai sprecato cibo o lasciatoscadere un prodotto in frigo-rifero. Abbiamo domandatose avessero mai compratogeneri alimentari per i poveri,se ritenessero giusto sostene-

re la mensa dei poveri, seavessero mai lavoratoall’interno di un’associazionedi volontariato. Infine abbia-mo chiesto se ritenesserogiusto operare per un’asso-ciazione di quel genere.Dall’analisi dei risultati otte-nuti è emerso che la maggiorparte degli adulti e dei ragazzispreca o ha sprecato cibo,ma anche che, almeno unavolta, ha comprato generi ali-mentari per i poveri. Gli stu-denti e i docenti sonoconvinti che sia giusto soste-nere la mensa dei poveri,anche se sono poche lepersone che hanno operatoall’interno di un’associazionedi volontariato. La quasi tota-

lità sostiene che sia giustoche queste associazioni esi-stano e che sarebbeimportante fare volontariato,compatibilmente con gliimpegni personali quotidia-ni. Con in mano i dati delsondaggio ci sentiamo di direche lo spreco alimentarepurtroppo è un’amara realtà,ma tutti, nel nostro piccolo,possiamo fare qualcosa perarginare il fenomeno. Faccia-mo parte di una sola famigliaumana, nessuno deve soffrirela fame. Il cibo è per tutti efare in modo che sia così ècompito nostro. “Insiemeper non alimentare lo spre-co” è il nostro messaggio.

Classe II C Malaspina

Pagina 2La Gazzetta dell’aula

Ogni anno, in Italia, una fami-glia butta via in media 49 chilidi cibo, per disattenzione o negli-genza nella gestione della spesa.Una quantità di cibo che, ognianno, viene acquistata, riposta infrigorifero o nella dispensa, mapoi finisce nella spazzatura. Cosìfiniscono in discarica 1,19 milio-ni di tonnellate di alimenti. Unospreco che ammonta a 7,65 mi-liardi di euro l’anno, 316 europer ciascuna famiglia. Lo sprecoalimentare è quindi uno scandalosilenzioso e invisibile che si verifi-ca nel nostro tempo di crisi. Inpochi ne parlano, in troppi nonvedono gli alimenti ancora buonichiusi nei bidoni della spazzatu-ra. Eppure nel mondo si buttavia tanto cibo ancora commesti-bile da poter sfamare, se recupe-rato, le persone denutrite.Mangiamo male, troppo o troppopoco, e il resto lo buttiamo via.Gli alimenti si sprecanoovunque, nei paesi ricchi e inquelli poveri, in tutti i passaggiche portano il cibo dal campoalla tavola. Come è possibile chepermettiamo di gettare via cosìtanto cibo? È vero, noi buttiamovia non solo il cibo scaduto o de-teriorato, ma anche quello che èancora buono. Pensiamo allemense scolastiche, ai ristoranti, aisupermercati e alle nostre case.Ma anche ai campi, dove 17,7milioni di tonnellate della produ-zione agricola non vengonoraccolti. Inoltre pensiamoall’impatto sull’ambiente. Lospreco alimentare è un’emergenzanon solo etica ed economica, maanche ambientale. Buttando il ci-bo inquiniamo l’ambiente congravi conseguenze per gli ecosiste-mi. Senza sprechi alimentari,l’anidride carbonica emessa inItalia calerebbe di colpo del15%; sarebbe come togliere unamacchina su quattro dalle strade.

Classe II C Malaspina

Prof e studenti confessano:«Troppo cibo del frigorifero

finisce nella spazzatura»E da un sondaggio emerge che ne comprano per i poveri

Ogni announa famiglia

getta via49 chilidi spesa

Per la prima volta il 5febbraio 2014, è stata pro-clamata la Giornata Na-zionale di prevenzionedello spreco alimentare,avviata dal ministerodell'ambiente. Ognianno, lo stesso giorno, siriflette, con iniziative divario genere, sul graveproblema presente in Ita-lia. Per prevenzione siintendono “tutte le misu-re prese prima che unasostanza, un materiale oun prodotto diventino ri-fiuti”. Abbiamo riflettutosulle strategie da metterein atto e secondo noi è

fondamentale unacampagna di educazionesul tema sia per gli stu-denti che per i cittadini,magari con l’invio, daparte del ministero, dimateriale informativo econ interventi capillarinelle scuole di ogni ordi-

ne e grado da parte deglienti locali. Dobbiamorenderci conto che le no-stre azioni possono tra-sformare sia la nostravita che quella degli altrie dobbiamo riflettere sulfatto che facciamo partedi qualcosa di piùgrande che non è delimi-tato dalle pareti del no-stro appartamento. Nonvi sono certezze, masenz’altro molteopportunità che vale lapena di cogliere al volo,per il bene di tutto il pia-neta.

Classe II C Malaspina

Giornataper dire noallo sprecoalimentare

EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLIIMMEENNTTAARREE

Page 3: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Per conoscere meglio ilpianeta solidarietà, lunedì8 febbraio in classeabbiamo intervistatoWalter Fia-ni, vo-lontario emembrodel diretti-vo dellaCaritasdiocesana.Che cos’èquestoorgani-smo?«La Caritasè un orga-nismo pa-storale della Cei creatonel 1971 e volto alla pro-mozione della carità so-ciale, nonchéall’educazione alla pace eal dialogo. La Caritas dio-cesana di Massa è statafondata nel 1987 da donGiuseppe Cipollini insie-me ad un gruppo di vo-lontari cattolici».Che genere di aiutioffre la Caritas dioce-sana?«La mensa giornaliera, losportello di ascolto, ladistribuzione di materialiscolastici, vestiti e scarpe

ma anche un dormitorio,ai Quercioli, dove posso-no riposare fino a 10persone per non più di

una setti-mana».Quante equalipersonesi ri-volgonoalla vo-strastruttu-ra?«In mediauna qua-rantina algiorno si

presenta per mangiarealla mensa. I posti a sede-re sono 60. Una trentinaviene per i pacchi».Negli ultimi dieci anniè cambiato il genere dipersone che vi chiedeuna mano?«Mentre prima per lo piùerano famiglie italianecon figli, ora molti sonogli stranieri. La maggio-ranza è africana, vengonoper lo più dal Marocco,mentre le donne vengo-no soprattutto dall’est».Quali sono le richiestemaggiori?

«Le richieste maggiori so-no di denaro».Siete collegati in rete eoperate in sinergia conaltre realtà del mondodella solidarietà?«Siamo collegati con la

Caritas Diocesana Nazio-nale e con la Prefettura».Quali sono le difficoltàche incontrate nellosvolgere questa attivitàdi volontariato?«Nella mensa la difficoltàmaggiore è l’utilizzo dellerisorse umane: a volte ivolontari sono troppi avolte troppo pochi.Un’altra difficoltà è il dia-logo con le persone chesi rivolgono alla mensaanche perché forseoccorrerebbe unamaggiore conoscenzadelle diverse problemati-che che si possono pre-sentare. In alcuni periodiabbiamo difficoltà a repe-rire i generi alimentari,allora cuciniamoparecchie uova e tantapasta che hanno un costoinferiore rispetto ad altrialimenti».È cresciuto o è rimastostabile il numero dipersone che opera nellaCaritas?«Bisogna dire che ci sonoalti e bassi, manormalmente c'è unabuona partecipazione divolontari».

Classe II C Malaspina

Pagina 3 La Gazzetta dell’aula

Gli sprechi alimentari do-mestici si riducono acqui-stando cibo in quantitàgiuste, controllando le datedi scadenza al momentodell’acquisto, cucinando legiuste quantità, utilizzandogli avanzi con creatività econservando in frigoriferogli alimenti cucinati perutilizzarli il giorno succes-sivo. Nei ristoranti selfservice bisogna analizzareil menu prima di mettere ilcibo nel piatto (non averegli occhi più grossi dellapancia). Buttare il cibo èun’offesa a chi non ce l’ha ealla natura!

I consumiin cucina:le regole

da seguire

WWaalltteerr FFiiaannii ccoonn iirraaggaazzzzii ddeellllaa IIII CC

«Alla nostra mensa offriamo pasti caldisoprattutto ad africani e a donne dell'EstOgni giorno distribuiamo pacchi viveri»

Il volontario Walter Fiani racconta la vita delle strutture della Caritas diocesana

EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLIIMMEENNTTAARREE && SSOOLLIIDDAARRIIEETTÀÀ

CCuuooccaa aall llaavvoorroo nneellllaa mmeennssaa

DDoonn GGiiuusseeppppeeCCiippoolllliinnii

Page 4: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

La nostra scuola, attenta aibisogni del territorio, ha rea-lizzato per questo anno scola-stico, dal 4 al 18 Aprile, laprima raccolta alimentare de-stinata alla mensa della Cari-tas di Massa. Noi ragazzidella II C abbiamo effettuatola consegna dei numerosipacchi presso la sede dellaCervara, giovedì 19 maggio.Siamo stati accolti con il sorri-

so da alcuni volontari che cihanno ringraziato per il pre-zioso contributo. I ringrazia-menti sono ovviamente estesi atutto l’Istituto Comprensivo ealle famiglie che hanno dimo-strato una notevole sensibilitànei confronti di un tema cosìimportante. Appuntamento alprossimo anno per una nuovainiziativa di solidarietà.

Classe II C Malaspina

Le classi seconde e terze e laclasse I A del plesso Mala-spina, tra gennaio e marzo,sono andate in visita guidatadalle suore cappuccine cla-risse di clausura del Mona-stero di Sarzana. SuorBartolomea, la madre supe-riora, suor Giovanna, suorDonata, suor Maria Pace,suor Letizia, suor GiovannaPaola, suor Tiziana Aurorahanno accolto con gioia noialunni e i nostri professori.Abbiamo fatto diverse do-mande alle suore che cihanno risposto soddisfa-cendo tutte le nostre curiosi-tà. In particolare ci hannoinsegnato il vero concetto diumiltà e spiegato il significatodei colori dei loro abiti: ilmarrone rappresenta la terra,ovvero ciò che sta in basso, ilbianco simboleggia la purezzadell’anima e il nero il sacrificio.Ci hanno spiegato che il lacciodella loro veste simboleggia ilvoto di povertà e la croce lapresenza di Dio. Il laccio assu-me questo significato perchévenne usato da San Francesconel momento in cui decise dipassare da una vita da ricco ad

un’esistenza umile, togliendosila cintura, un oggetto che ve-niva indossato esclusivamentedalle persone ricche. Lo sosti-tuì con un laccio che venivausato usato solamente dai po-veri. Prima di andarcene,abbiamo donato dei pacchi digeneri alimentari per i biso-gnosi che si rivolgono allesuore di Sarzana. Insieme anoi studenti, in tempi diversi,

hanno partecipato all’incontroi docenti Alice Bertoncini,Paola Biagioni, AnnamariaBiamino, Gabriella D’Ono-frio, Andrea Fialdini, MariaRiccarda Panighini, DonatellaParodi, Nicola Quaglierini eGiovanni Vullo. Molti di noinon avevano mai avuto occa-sione di entrare in contattocon delle scelte di vita religiosacosì particolari. Alla fine tutti

hanno apprezzato e compre-so il significato della vita dipreghiera che si svolge dietrole mura dei monasteri. È stataun’esperienza fantastica.Abbiamo inoltre imparato chele suore non sono isolate dalmondo come tutti credono,anzi sono ben aggiornate suciò che succede nel mondo dioggi.

La redazione

Pagina 4La Gazzetta dell’aula

«A lezione dalle suore di clausuraLe clarisse ci hanno insegnato

cosa significhi vita di preghiera»Alunni e professori raccontano la loro esperienza nel monastero di Sarzana

AAlluunnnnii ddeellllaa MMaallaassppiinnaa iinnccoonnttrraannoo lleessuuoorree ccllaarriissssee aaccccoommppaaggnnaattii ddaaiipprrooffeessssoorrii DDoonnaatteellllaa PPaarrooddii,,AAnnnnaammaarriiaa BBiiaammiinnoo ee GGiiaannnnii VVuulllloo

OOLLTTRREE LLAA SSCCUUOOLLAA

AAlluunnnnii ddeellllaa IIII CC ddeellllaa MMaallaassppiinnaammoossttrraannoo ii ppaacccchhii ddoonnooRaccolta alimentare

in aiuto a chi soffre

Page 5: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Trenta nuove opere realizzate da unasessantina di alunni sono andate adarricchire la mostra “Presepi di Fanta-sia”, organizzata, per il quarto annoconsecutivo, nel plesso Malaspina su ini-ziativa della professoressa DonatellaParodi. Fra i materiali usati: tappi dibottiglia e pasta, carta e cartone, legno estoffa. Con uno di questi presepil’alunno Manuel Mariani (II C Mala-spina) ha ottenuto il terzo posto nelconcorso Rassegna Presepi 2015 orga-

nizzato dal Comune di Pontremoli.Inoltre con disegni ispirati al Natale cri-stiano nel Concorso Artistico Interna-zionale “Piccoli Artisti del Natale”organizzato dal Santuario GesùBambino di Praga di Arenzano (Geno-va) l’alunna Teresa Menchini (I A) havinto il secondo premio nella categoria“Messaggio-Contenuto” ed Emma Pie-rucci (I E) il terzo premio nella categoria“Tecnica di Esecuzione”.

La redazione

Una vocazione precoceconfermata nel tempo, unamore per l’informazionedelle buone notizie e unacondanna a chi uccide in no-me di Dio. È questo in sintesiil messaggio che ci ha volutolasciare il 10 dicembre 2015 ilvescovo Giovanni Santuccidurante la visita pastorale nellanostra scuola, come previstosul calendario dei suoi incontrinella diocesi di Massa-Carrara-Pontremoli. Tutti gli alunni sisono riuniti nella palestra e, aturno noi ragazzi del corso digiornalismo abbiamo posto

delle domande all’“ospited’onore”.Quando e perché ha ini-ziato il suo percorso daconsacrato?«Volevo studiare in seminarioper diventare sacerdote fin daquando avevo 11 anni, ma imiei genitori erano perplessiperché ero spesso malato. Do-po un po’ di tempo li convinsie, dopo il sacerdozio, fuimandato come parroco a Pie-trasanta ad insegnare religioneagli alunni di un liceo. Fui pro-clamato vescovo a Pisa eaccettai l’incarico che il Papami aveva affidato: diventarevescovo della diocesi di Mas-sa-Carrara-Pontremoli».È difficile fare il vescovo?

«Non mi sono mai pentito diessere sacerdote e vescovo,nonostante i seri problemi chedevo affrontare nella diocesi».Cosa direbbe a coloro cheuccidono in nome del loroDio?«Non si può usare il volere diDio come scusa per uccidereo compiere atti criminali, mabisogna perseguire il dialogo ela conoscenza reciproca fra ipopoli».Cosa pensa del nostrogiornalino?«Sono contento di sapere chefate un giornalino scolastico.Lo facevo anch’io quando erostudente, ma mettevo solobelle notizie perché neigiornali e nelle tv troviamo

spesso solo notizie così spia-cevoli da far “passare l’appeti-to”. E non era questo il mioobiettivo. Mi sono piaciutimolto i vostri presepi e questainiziativa: continuate così. Voisiete i costruttori del vostrofuturo e i ragazzi sono i piùimportanti della società. Ri-cordate che essere liberi nonvuol dire fare quello che unovuole, ma ragionare e collabo-rare con tutti per una libertàche non deve ledere nessuno».Infine uno scambio di doni eil suo saluto: «Grazie del vo-stro dono della maestà, un belpensiero che mi fa molto pia-cere: lo terrò in bella mostranel mio studio».

La redazione

Pagina 5 La Gazzetta dell’aula

«Dio non deve essere una scusaper compiere atti criminali

Promuoviamo la pace e il dialogo»Il vescovo diocesano si racconta e lascia un messaggio agli studenti della Malaspina

Premi al presepe fantasiae ai piccoli artisti del Natale

IIll vveessccoovvoo ddiioocceessaannoo mmoonnssiiggnnoorrGGiioovvaannnnii SSaannttuuccccii iinn vviissiittaa aallllaaMMaallaassppiinnaa:: iinn ppaalleessttrraa ll''iinnccoonnttrroo ccoonnggllii ssttuuddeennttii;; ssoottttoo vviissiittaa ii pprreesseeppii

OOLLTTRREE LLAA SSCCUUOOLLAA

Page 6: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Pagina 6La Gazzetta dell’aula

Alla scuola Staffetti c’è chiaiuta gli studenti stranieri amigliorare la conoscenzadella lingua italiana. Sitratta della mediatricelinguistica, la volontaria Ri-ta La Marca, professoressadel liceo classico ora inpensione. Abbiamopensato di farle qualchedomanda.Come è nata la suacollaborazione con lanostra scuola?«Io sono un’insegnante inpensione, a me piace inse-gnare, amo la lingua e lacultura italiana e quindi perme è un piacere continuarea fare quello che amavo».Da quanto tempo svolge

questa attività e quantotempo vi dedica?«Da circa cinque anni, daquando sono in pensione.Quest’anno insegno perquattro ore settimanali».Di che tipo di interventosi tratta?«Ho avuto ragazzi appenaarrivati in Italia, magari adottobre, a scuola già ini-ziata, che non sapevanouna parola di italiano. Varievolte ha fatto da tramite laconoscenza dell’inglese.

Qualche volta l’inglese èservito nei momenti inizia-li. Quando invece non socome spiegare e l’inglesenon ci aiuta, uso lo stru-mento informatico, dovecerco le immagini.L’informatica è uno stru-mento che permette dicapirsi e che i ragazzi co-noscono bene».Ha trovato collaborazio-ne da parte della scuola?«Sono in collegamento conla professoressa che si

occupa di intercultura eche all’inizio dell’anno sco-lastico organizza questoprogetto sulla base delleindicazioni dei docenti».Infine la professoressa LaMarca ci ha detto:«Qualche volta mi capita diparlare coi vostri compagnistranieri: è moltoimportante come vengonoaccolti proprio da voi. Ve-do che qualcuno che vieneda me, quando inizia aimparare la lingua, iniziaanche a relazionarsimaggiormente e sente ilbisogno di conoscere piùparole, l’italiano diventa unmodo per fare amicizia».

Classe II D Staffetti

Come leggiamo ognigiorno sui giornali o ve-diamo in televisione, inquesti tempi duri moltepersone sono costrette alasciare il proprio paese ead andare in paesi stranieriin cerca di lavoro o perfuggire dalla guerra. Insie-me agli adulti anche moltiragazzi seguono i genitorie sono costretti, come lo-ro, a cambiare vita, a sepa-rarsi dai vecchi amici e adinserirsi in una nuovascuola. Non è certamentefacile iniziare tutto dacapo in un nuovo paese e,tra le difficoltà che i nuoviarrivati incontrano, unadelle più grandi è sicura-mente quella legata allalingua. Per imparare unalingua straniera servonotempo, studio e pazienza,oltre ad una forte motiva-zione e all’aiuto dellepersone madrelingua. Lascuola si trova coinvolta inprima linea in questo pro-

cesso di accoglienza e diinserimento degli alunnistranieri e a sua voltaincontra difficoltà nelfornire interventi rapidied efficaci. Non sempreinfatti le scuole hanno adisposizione mediatorilinguistici o altre figure diriferimento. Anche nellanostra scuola sono pre-

senti alunni stranieri. Nelplesso Staffetti, su un to-tale di 458 alunni, 39 sonostranieri. Tra questi ilgruppo più numeroso vie-ne dall’Albania, seguito daquello dei ragazzi dellaRomania e del Marocco;ci sono inoltre alunni dialtre quattordici nazionali-tà. Molti di loro sono nati

comunque in Italia, dovehanno frequentato lescuole elementari, equindi non hannoincontrato grossi proble-mi nella scuola. Lemaggiori difficoltà a li-vello scolastico vengonoriscontrate da coloro chesono arrivati in Italia dapoco e che devono inizia-re a frequentare la scuolain un’altra lingua. In que-sto caso ci troviamo a do-ver fare i conti con unascarsa preparazione daparte della scuola a ri-spondere alle esigenze dialfabetizzazione, dovutaanche all’assenza di inse-gnanti che seguano questialunni; l’unico aiuto è datospesso da singoli cheoffrono il proprio aiuto atitolo del tutto volontarioe gratuito, come fortu-natamente accade nellanostra scuola con la pro-fessoressa Rita La Marca.

Classe II D Staffetti

«L’inglese e l’informaticaper creare relazioni»

DDiisseeggnnoo ddii RRiiccccaarrddoo BBoonnddiieellllii

Abbattiamo le barriere della linguaper accogliere nelle nostre classi

trentanove ragazzi stranieriUna prof in pensione insegna l’italiano ad alunni provenienti da altri paesi

SSCCUUOOLLAA && IIMMMMIIGGRRAAZZIIOONNEE

Page 7: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Jean Baptiste, figlio di unacoppia mista, l’estate scorsaè stato due mesi in Madaga-scar, a Mahajanga, una città anord dell’isola, dove èandato a trovare suo padre.Gli abbiamo rivolto alcunedomande sulla sua espe-rienza in questo lontanopaese.Come hai trascorso iltempo in Madagascar?«In Madagascar ho fre-quentato la scuola locale perdue mesi. Il primo giorno èstato un inferno per me,infatti non sapevo molto be-ne la lingua, quindi mi sonosentito escluso. Le insegnantiproprio per questo non mihanno fatto frequentare tuttii corsi, ma solo quelli adatti ame, permettendomi diacquisire maggiore familiari-tà con la lingua».Che materie dovevi stu-diare?«Le materie che seguivo era-no: matematica, geometria escienze, geografia, storia,francese, malgascio, cioè lalingua locale, e ginnastica.Nel pomeriggio, gene-ralmente il martedì e il gio-vedì, la professoressa diginnastica organizzava torneidi calcio: ci riunivamo nelcortile della scuola e, verso le17.30, un autobus ci portavaal campo di gioco. Oltre aitornei di calcio, anche laprofessoressa di geografiaorganizzava uscite sulle colli-ne fuori dalla città, dove sitenevano vere e proprie le-zioni all’aperto».Puoi fare un confronto trala scuola in Italia e quella

in Madagascar?«Intanto l’orario scolasticonei due paesi è diverso: inMadagascar la scuola duradalle 7.30 alle 15.30. Perandare a scuola dovevo sve-

gliarmi alle sei del mattinoper prendere lo scuolabusche passava alle 7. Le mediein Madagascar duranoquattro anni e le superioritre, però una grande diffe-renza rispetto all’Italia è chela scuola non è obbligatoria,ci va solo chi se lo puòpermettere».Quest’anno hai intenzio-ne di ritornarci?«Sì, perché rivedrò mio pa-dre e i miei amici. Io misento parte di quel popolo e,stando lì, posso impararebene due lingue; il malgascioe il francese, conoscerepersone nuove e vivere indue posti diversi delmondo».

Classe II D Staffetti

Arlind è un ragazzo alba-nese, di Scutari, che èarrivato in Italia ad ago-sto dello scorso anno.Pur essendo di due annipiù grande di noi, è stato

inserito in una secondaperché non parlava unaparola di italiano e laterza sarebbe stata troppodifficile per lui per viadell’esame.Perché sei venuto inItalia?«Perché i miei fratelli sonotutti partiti dall’Albaniaper altri paesi: un fratelloe una sorella vivono inGrecia; un’altra sorella vi-ve in Brasile, due vivonoin Italia. Io ho raggiuntomio fratello a Massa,perché volevo stare conlui».Come è stato l’arrivonel nostro paese?«Mi sono trovato bene, mami mancano i miei genitori

e i miei amici».Come ti sei trovato ascuola?«All’inizio è stato diffici-le: non potevo comunicarecon gli altri ragazzi perché

non parla-vo italiano.Quandosono ini-ziate le le-zioni conla professo-ressa RitaLa Marcaho impa-rato le pri-me cose, eanche imieicompagnidi classe mihanno aiu-tato. Nonconoscendobene la

lingua, è stato difficile perme seguire le lezioni, aparte arte e immagine,educazione motoria ematematica. Con le altrematerie è stata più dura,non sempre gli insegnantimi hanno saputo aiutare:nessuno infatti conoscel’albanese! Invece oraparlo meglio l’italiano».Hai trovato sostegnodai tuoi compagni diclasse?«Sì, devo dire che ho tro-vato buoni amici nella miaclasse, anche se vorrei po-ter conoscere altri ragazzie fare amicizia sia a scuo-la che al di fuori dellascuola».

Classe II D Staffetti

Pagina 7

Jean Baptiste:«Qui la scuola

è per tutti»

«Parlo megliola vostra linguae seguo le lezioni»

JJeeaann BBaappttiissttee ee AArrlliinnddttrraa ii ccoommppaaggnnii ddeellllaa IIII DD

In classe nostra abbiamo due alunni stranieri, uno proveniente dall’Albania edarrivato ad inizio anno scolastico, l’altro figlio di una coppia mista, di madreitaliana e padre del Madagascar, che però è nato e vive in Italia. Li abbiamointervistati per capire come vivono l'integrazione nel nostro paese.

Le “confessioni” di due studenti: uno del Madagascar e l'altro albanese

SSCCUUOOLLAA && MMMMIIGGRRAAZZIIOONNEE

La Gazzetta dell’aula

Page 8: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Pagina 8La Gazzetta dell’aula

Non si possono chiuderele porte in faccia ai mi-granti. Questo è emersoda un sondaggio nella no-stra scuola, attraverso ilquale ci siamo resi contodel modo di pensare deinostri compagni, circa200 per 10 classi,sull’argomento dell’immi-grazione. Dalle loro ri-sposte è risultato che,quasi tutti, si ritengonoinformati a sufficienza,mentre in pochi credonodi non saperne abba-stanza. Il 74% circa degliintervistati riceve leinformazioni che conosceattraverso la radio o la te-levisione mentre il re-stante 26% è suddivisotra internet (la maggiorparte) e giornali. Chie-dendo agli alunni qualipensano che siano le cau-se della fuga dei migrantidal loro paese, il 79% cre-de che le persone fugga-no a causa della guerranel loro paese, il 14% perpovertà e la restantepercentuale pensa chefuggano per motivi reli-

giosi. Ma come si sposta-no da un paese all’altro?Ecco i pensieri dei ra-gazzi: barcone (60%),gommoni (31%), camioned aereo (3%) e il 6%non sa cosa dire. La metàdegli alunni pensa che imigranti vivano un’esi-stenza estremamente po-vera (54%), il resto

ritiene che sia pericolosa(42%) e solo il 4% pensache sia tranquilla. Le ri-sposte alla domanda sucosa si pensa dei migrantisono nettamente distinte:gli alunni sono divisisull’opzione “fuggitivi”(55%) e “malati” (22%),mentre una minoranza liritiene “pericolosi” e

“sporchi”. Le risposteall’ultima, ma non menoimportante domanda, so-no abbastanza rassicu-ranti, dato che l’84%degli alunni pensa che sianecessario aiutarli,mentre ben pochi pensa-no che non ce ne sia bi-sogno.

Classe II A Malaspina

In fuga da guerra e povertàsu barconi e gommoni:

un’esistenza di miseria e pericoliEcco la “fotografia” dei migranti in un sondaggio degli studenti

DDiisseeggnnoo ddii AAlleenn MMaarrkkuu

SSCCUUOOLLAA && IIMMMMIIGGRRAAZZIIOONNEE

Page 9: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Pagina 9 La Gazzetta dell’aula

Sanremo 2016: l’attore-comi-co Nino Frassica presenta unacanzone: “A mare si gioca”,una commovente poesia suimigranti di Lampedusa, isolasulle cui spiagge d’estate ibambini giocano, ma dove ilgioco diventa amaro, cupo,intriso di rabbia e dolore per ipiccoli in fuga dalla miseria. ALampedusa, dove una volta siliberavano i delfini impigliatinelle reti, che finivano lì forseper fame o per una guerrasottomarina, oggi la gente nelmare muore. Questa verità èanche una metafora dell’emi-

grazione e il canto liberatorioviene sussurrato sul palco conforte coinvolgimento emotivoin onore del diritto al giocouniversale, quello che non pre-vede che i bambini giochino“a stare immobili con la facciain acqua senza respirare” mache “i papà li prendano e li fa-cciano giocare”. Da qui siamopartiti alla ricerca di canzoniche raccontano l’emigrazioneitaliana come “Mamma miadammi cento lire”, quelle“cento lire” che servivano peril viaggio verso il nuovomondo. Altre raccontano ilnaufragio della nave italiana Si-rio, che il 6 agosto 1906 parti-va da Genova verso l’America

ed il 9 agosto urtava controuno scoglio. Nel ’19, invece,“Santa Lucia lontana” e“Trenta giorni di nave a vapo-re” diventeranno l’inno deinostri emigranti, verso il nordItalia. Durante il regime fasci-sta l’emigrante diventa unemigrante “temporale”, il re-gime non tollera l’italiano vistocome un disgraziato ma lovuole colonizzatore, da qui“Faccetta nera”, “Carovanedel Tigrai” e “Ti saluto (vadoin Abissinia)”. Sono statecantate molte tragedie dei no-stri emigranti in Europa: nel

’56 i mortidi Marci-nelle, mi-niera inBelgio, nel’65 ladistruzionedei cantieridella digaMattmark,nelle AlpiSvizzere,con altrimorti. Si-gnificatival’icona della

canzone “L’uomo e la valigia”per i meridionali che si trasfe-riscono al nord o in America,evidenziata nello spettacoloteatrale al Guglielmi, “IlGrande Viaggio” a cui abbia-mo partecipato. Quindi il po-polo italiano è da sempremigrante e ciascuno può ritro-vare nella propria famigliaqualcuno che si è trasferito inun altro paese. Purtroppo cidimentichiamo spesso diquando i migranti eravamonoi, derisi, allontanati, oggettodi pregiudizi e di epitetioffensivi da parte di quelli cheieri ci vedevano come oggi noivediamo i nuovi migranti.

Classe II A Malaspina

Enaiatollah Akbari, è un ra-gazzino afghano, abbandonatodalla madre in un grande e tra-gico atto d’amore, protagonistadi una storia vera narrata daFabio Geda, nel libro letto inclasse “Nel mare ci sono i cocco-drilli”, che ci ha permesso di ri-flettere sull’immigrazione. Tre leraccomandazioni della madre diAkbari: non rubare, non usarearmi, non drogarti mai. Treimportanti regole che Enaiat, co-me dice nelle sue interviste, ri-spetta tuttora. Ha viaggiatoattraverso l’Afghanistan, il Pa-kistan, l’Iran, la Turchia, la

Grecia e infine l’Italia. Tuttoquesto con l’aiuto dei trafficantidi uomini, “passaporti” per inuovi paesi. Ora “forse” ha 28anni, neanche lui lo sa concertezza, vive a Torino e sta stu-diando scienze politiche all’uni-versità. Il suo sogno più grande?Tornare nel suo paese soloquando potrà essere veramenteutile. Nel viaggio della vita lasua paura non è quella di morirema di dover restare in silenzio,di non poter esprimere le sueemozioni. Tutti i bambinihanno paure inesistenti e i geni-tori li consolano, ma lui e i suoiamici quando avevano paura delmare, dove “ci sono i coccodrilli”,erano soli. Da qui il titolo

condiviso da Geda anche se conun altro significato: il mare è lavita e i coccodrilli sono gli ostaco-li che possiamo incontrare. Ena-iat sostiene che la vita è sempreun’opportunità ed è piena dienergia e di speranza ed è perquesto che va vissuta senzaalcun rimpianto. Guerra, dispe-razione, mancanza di cure,d’istruzione e di lavoro: questealcune delle cause che spingonouomini, donne e bambini comelui a scappare alla ricerca di unavita migliore. Molti bambini co-me lui partono da soli versol’Europa, meta dei loro sogni.

Sia prima,che du-rante, chedopo ilviaggio, laloro perònon èinfanzia:vedono lamorte infaccia, sonocostretti alavorare,non vannoa scuola,non ricevo-

no cure, non hanno diritti, “nonesistono”. Nei loro paesi vengo-no reclutati a combattere con verifucili in vere guerre, non conosco-no il gioco. Se non fosse per leassociazioni di volontariato o perla Chiesa, nessuno dei profughiriuscirebbe a rifarsi una vita,tanto meno i bambini a co-struirsene una. Bisogna aiutaregli immigrati, c’è un immensobisogno che tutti i governi siimpegnino e facciano della lottacontro gli scafisti il loro obiettivocomune. L’impegno comune do-vrebbe essere ancora maggioreverso l'infanzia perché i giovanisono, come noi ed Enaiatollah, ilfuturo dell'Europa.

Classe II A Malaspina

Una riflessione da Sanremo

Nelle canzonisi “racconta”l’emigrazione

La storia di un afgano

In un libroil dramma

di un bambino

DDiisseeggnnoo ddii LLiissaa MMaarriiaannii DDiisseeggnnoo ddii GGiiuulliioo GGaalllloo

SSCCUUOOLLAA && MMMMIIGGRRAAZZIIOONNEE

Page 10: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Pagina 10La Gazzetta dell’aula

Il Regno del Fantasy è un luogodove i ragazzi cercano rifugiodalla realtà. In questo magicoluogo in cui l’unica regola è darespazio alla fantasia, i ragazzisviluppano l’immaginazione perdare vita a un mondo più colo-rato dove grandi e piccoli vedonola realtà con gli occhi sognantidella fanciullezza. In quel lonta-no regno ogni giorno nascononuove creature, nuove avventure enuovi personaggi con caratteristi-che differenti. Grandi autori sisono recati in quel magico mondoper dare vita a storie fantastichee inimmaginabili, come la

scrittrice inglese Joanne K. Row-ling nella saga di Harry Potter,in cui un ragazzino scopre di es-sere un mago e nelle sue straordi-narie avventure incontra creaturemagiche e persone con doti mira-bolanti e combatte per molti annicontro il suo crudele nemico,affiancato dai suoi amici. Molticriticano chi legge libri fantasy,perché pensano che non voglia maicrescere; invece, chi li critica devesapere che la sua paura non è cre-scere ma dimenticare la magia, imomenti di felicità e cosa vuol di-re essere bambino.

Classe II E Staffetti

I ragazzi preferiscono i libridi avventura e gli autoristranieri, molti leggono ilgiornale cartaceo e preferi-scono Topolino. Questo èquanto è emerso da unsondaggio svolto tra le ra-gazze e i ragazzi delle classiseconde del plesso Staffetti.Attraverso un questionarioAbbiamo chiesto ai nostricompagni quanti libri legga-no in un anno, di quali au-tori, quali generi e altro.Oltre a questo abbiamo vo-luto capire quale fosse il lorofumetto preferito e sel’informazione sui fatti diattualità passasse preferi-bilmente dalla lettura deigiornali tradizionali oppureon line. Dalla prima do-manda emerge un dato inte-ressante, perché meno di unalunno su 10 ha risposto dinon leggere neppure un li-bro durante un anno,mentre 1 su 4 afferma di

averne letto almeno uno e lostesso numero di studentine ha letti almeno tre. Il 16per cento, infine, sostiene diaverne letti cinque e il 28 percento dichiara di aver supe-rato quella soglia. Gli autoristranieri sono preferiti inmodo esclusivo quasi dallametà del campione, mentrelegge solo autori italiani 1

studente su 3. Un alunno su5 legge sia autori italiani siaautori stranieri, mentre unalunno ogni 10 coerente-mente non esprime alcunapreferenza. Il genere che hariscontrato più successo èquello dell’avventura-azioneche ha ottenuto il 36 percento delle preferenze da-vanti al fantasy che ha avuto

il 20 per cento dei consensi.Seguono con lo stesso nu-mero di preferenze il generefantascientifico e il giallo,mentre chiudono la classifi-ca con l’8 per cento del gra-dimento il genere comico equello horror. Per quanto ri-guarda la lettura dei quoti-diani, il 50 per cento deglialunni intervistati ha dichia-rato di leggere il giornalecartaceo, il 15 per cento dileggerlo on line e il 35 percento ha affermato di nonleggere alcun giornale. Inte-ressante anche il sondaggioriguardante i fumetti. Vinceil tradizionale Topolino con20 voti, seguito al secondoposto da Dylan Dog e daicomics della Marvel. Alquarto posto Naruto con 6preferenze.Ad una lunghezza e a parimerito con 5 voti Tex, Aste-rix e One Piece.

Classe II E Staffetti

Lettori in fuga dalla realtàsi rifugiano nel fantasy

DDiisseeggnnoo ddii EElliissaa VViittaa

Autori stranieri, che passioneQuali sono i libri più gettonati?

Quelli di avventura e azioneIn un sondaggio le preferenze degli alunni che per i fumetti promuovono Topolino

PPIIAANNEETTAA LLIIBBRRII

Page 11: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Pagina 11 La Gazzetta dell’aula

Nella nostra scuola c’èuna biblioteca pensataappositamente per noi ra-gazzi e per questo abbia-mo deciso di conoscerlameglio, chiedendo all’inse-gnante responsabile, laprofessoressa AldalisaNardini, come funziona.Abbiamo scoperto chenella biblioteca ci sonoben 3450 volumi catalo-gati e circa un centinaioancora da catalogare. Sitratta di libri di narrativaper ragazzi,divisi in tregrandi sezioni:quelli consi-gliati ai ra-gazzi di primamedia, quelliper i ragazzidi seconda einfine quelliper i ragazzi di terza.Questa divisione è statafatta per facilitare la sceltadei testi in base ai conte-nuti e al linguaggio; adesempio, nella sezione“classi terze” abbiamo vi-sto che ci sono molti libriche affrontano temi comele due guerre mondiali, la

resistenza o l’olocausto,mentre libri sul mito esull’epica si trovano nellasezione “classi prime”.Tutti questi testi sono anostra disposizione, epossono essere presi inprestito durante l'anno,semplicemente segnandoil nostro nome, insieme altitolo del libro, su un regi-stro, con l’unico impegnodi restituirlo entro un me-se in perfette condizioni.L’insegnante ci ha detto

che in unanno il nume-ro dei libri cheviene preso inprestito siaggira intornoa 300. Nonsono tantissi-mi, si po-trebbe fare di

meglio, soprattutto se siconsidera che gene-ralmente sono sempre isoliti ragazzi che ne usu-fruiscono. Bisogna dire,però, che questo non di-pende solo dallamancanza di voglia dileggere, ma dal fatto chela biblioteca è aperta solo

un’ora alla settimana enon tutti i professori cipermettono sempre diuscire. I libri più letti inassoluto sono quelli dellacollana “Piccoli brividi”,un serie di racconti horrordell’autore statunitenseRobert Lawrence Stine,venduti in tutto il mondoe tradotti in ben 32lingue. Subito dopo tro-viamo, sempre per ilpubblico maschile, l’intra-montabile maghettoHarry Potter,la serie “Diariodi unaschiappa”, unaserie dedicata aMerlino equella di“Survival”,avventura pu-ra. Le ragazze,accanto ad alcuni classicicome “Piccole donne” e“Il giardino segreto”, siorientano invece su altrigeneri che trattano te-matiche adolescenziali,come il rapporto con i ge-nitori, con le amiche, lascuola, le prime cotte el’amore, come nella serie

“Valentina” di Angelo Pe-trosino o “Wonder” diRaquel Jaramillo Palacio.Certo la bibliotecaavrebbe bisogno di alcunilavoretti di manutenzione:non si trova proprio inottimo stato. A noi piace-rebbe che fosse uno spa-zio maggiormentefruibile, per più giorni allasettimana, dove non si vasolo per prendere dei li-bri, ma anche per leggere,studiare e scambiare opi-

nioni. Sarebbebello se po-tesse essereaperta anchel’estate, il pe-riodo in cuiabbiamo piùtempo da de-dicare allalettura perché

liberi dall’attività scolasti-ca. Ci piacerebbe che cifosse anche una sezionededicata a libri in linguainglese, francese e spa-gnola, perché potrebbeessere un valido aiuto adimparare meglio le lingueche studiamo a scuola.

Classe II E Staffetti

I ragazzi “navigano” fra i librinei locali della biblioteca Staffetti

alla ricerca di “Piccoli brividi”Le ragazze invece preferiscono “Il giardino segreto”, “Valentina” e “Wonder”

La responsabile,la professoressa

Nardini:«Catalogati

3450 volumi»

Gli studentivorrebbero

la sala apertaper più giornialla settimana

LLaa ccllaassssee IIII EE ddeellllaa SSttaaffffeettttii

PPIIAANNEETTAA LLIIBBRRII

Page 12: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Dopo aver visitato la bibliote-ca e il fondo antico, durantel’inverno, sotto la guidaesperta del dottor Paolo Na-ni, proviamo a parlarne unpo’. Per iniziare, possiamo di-re che la biblioteca mette adisposizione delle persone sa-le attrezzate con tavoli e sedieche servono per la consulta-zione del materiale, per lalettura e per lo studio. Le salea disposizione del pubblicosono a piano terra, dove c’è labiblioteca dei ragazzi, dellaquale è responsabile la dispo-nibilissima dottoressa OliviaRatti, che ci ha descritto tuttaquest’area, facendoci“immergere” in una serie dilibri per ragazzi dai generi piùdisparati: avventura, horror,attualità, epica, fumetti e altroancora! Questa sezione ha 25posti a sedere ed è riservatasolo ed esclusivamente allescuole elementari e medie;sempre lì a piano terra c’èun'emeroteca, con 12 posti asedere, per la lettura dei quo-tidiani e delle pubblicazioniperiodiche. Al secondo piano

ci sono quattro sale con 113posti a sedere. Queste saleservono per la consultazionedel materiale del piano, per lalettura e per lo studio. Ilservizio sale lettura funziona

così: l’accesso è libero pertutti; si può usufruire del pre-stito d’uso; è vietato fumare;non è consentito utilizzarecellulari, infatti chi riceve unachiamata deve comunque re-carsi all’esterno per comuni-care; non è consentito usare

apparecchiature che possanodare fastidio alle persone; nonè consentito lasciare oggettiper mantenere il posto occu-pato. Questo servizio può es-sere utilizzato da qualsiasipersona ed è gratuito. Ilfondo antico, invece, è unasezione della biblioteca, il cuipatrimonio consiste in opereedite dal 1885. Siamo statiguidati alla scoperta del fondodal dottor GiangiorgioGiorgini, che ha reso la no-stra visita un’esperienza magi-ca! Il fondo antico, si trovanei locali al piano terra di ViaAlberica. Se vogliamo saperecome si utilizza, ecco la rispo-sta: innanzitutto, tutto ilmateriale è escluso dal presti-to, in modo da garantire la fi-nalità di conservazionespecifica del Fondo LibrarioAntico, ma può essereconsultato in sede ed è esclu-sa la fotocopiatura. Laconsultazione è libera. Altrainformazione, che possiamoritenere importante è questa:il servizio è gratis!

Classe II E Malaspina

Pagina 12La Gazzetta dell’aula

Un viaggio nella bibliotecafra i libri di avventura

e il magico fondo anticoAlunni guidati dalla responsabile e da un esperto

La prima raccolta di libri per unabiblioteca pubblica a Massa risaleall’epoca di Maria Beatrice: il nu-cleo librario principale era quelloposseduto dai Gesuiti; un altro nu-cleo librario importante era quellodell’Accademia dei Rinnovati. Inseguito, a causa della confisca dei be-ni dei Gesuiti, il loro patrimonio li-brario passò tutto all’Accademiadei Rinnovati. Nel 1904 vennequindi stipulata una convenzionetra il Ministero della PubblicaIstruzione, l’Accademia dei Rinno-vati e il Comune di Massa perl’istituzione ufficiale della biblioteca,che venne finalmente realizzata. Aquell’epoca la sede era nei locali vici-ni al Grottesco di Palazzo Ducale enel 1931, con la costruzione dellanuova sede del Liceo Ginnasio,tutto il patrimonio librario venne lìtrasferito. Nel 1952 venne stipu-lata un’altra convenzione tra il Pre-sidente della Provincia, il Presidentedell’Accademia dei Rinnovati e ilSindaco di Massa in cui si concede-va alla biblioteca civica l’uso gratui-to di tutti i libri dell’Accademia. Aquesto punto i libri acquistati dalComune o arrivati tramite dona-zioni, insieme ai libri dell’Accade-mia, formarono la biblioteca civicadi Massa. La sede venne costruitain via Sforza, vicino all’archivio diStato. Negli anni ’80 la bibliotecasi trasferì in piazza Mercurio,all’interno del palazzo Colombini,già sede della Banca d’Italia. In se-guito venne intitolata allo storicomassese Stefano Giampaoli, profes-sore che insegnò presso il liceo classi-co, l’istituto magistrale e l’istituto pergeometri. Nel 1998 il Comune ini-ziò i lavori di ristrutturazione dellasede di piazza Mercurio e la biblio-teca venne momentaneamente trasfe-rita presso la Villa dellaRinchiostra. Nel 2003, infine, ulti-mati i lavori di ristrutturazione, labiblioteca fece ritorno nella sua sedeattuale di piazza Mercurio.

Classe II E Malaspina

Dai gesuitial Comuneper arrivarealla strutturaGiampaoli

PPIIAANNEETTAA LLIIBBRRII

DDiisseeggnnoo ddii GGiiaaddaa LLuucccchhii

DDiisseeggnnoo ddii GGrreettaa GGiiuuddiiccee

Page 13: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

«Nel luogo delle letture e dei progettigli studenti e i ricercatori

trovano testi e incontri culturali»L’esperto Paolo Nani ci svela i segreti di un importante servizio

Presi dalla curiosità di saperne dipiù sulla nostra biblioteca, abbia-mo deciso di invitare a scuola,per un’intervista, il dottor PaoloNani, referente del prestito d'usobibliotecario. Così il due marzolo abbiamo ospitato nella nostraaula, la seconda E della “Mala-spina”, e ci siamo divertiti a ri-volgergli alcunedomande.Cheruolosvolge?«Svolgo mansioni sia di front officeche di back office, cioè lavoro acontatto con il pubblico, peròmi occupo anche di cose ammi-nistrative».Perché ha scelto questo lavo-ro?«Sono laureato in lettere mo-derne quindi era uno sbocconaturaledellamia laurea».Quale è lo scopo della nostrabiblioteca?«È una biblioteca “di pubblicalettura”, cioè ha come scopoprincipale dare i libri in prestito eun’informazione di base:narrativa, saggistica etc. Nella se-zione locale siamo ben forniti: lìil livello di specificità è abba-stanza elevato, acquistiamo libridi storia del territorio il più pos-sibile».Si possono prendere in pre-stito tutti i libri checi sono?«No, le enciclopedie, i dizionari

del secondo piano e i testi dellasezione locale sono di solaconsultazione, così come tutti ilibri del fondoantico».Avete libri in lingua stranie-ra?«Pochi. Da una biblioteca diPrato ci siamo fatti dare libri inlingue straniere, ma non sonochiesti tantissimo. I libri in linguarussa sono ipiù richiesti».Da chi è frequentata preva-lentemente? Da bambinidelle elementari o delle me-die o delle superiori o da stu-denti universitari ericercatori?«Da tutte queste categorie, la bi-blioteca è davvero molto fre-quentata. Poi in emeroteca si

ritrovano anche alcune personeper aggregarsi, per passare unpo’di tempo insieme».Si è mai trovato a disagio conilpubblico?«Qualche volta ho avuto diffi-coltà a capire cosa volesse ilcliente».Avete mai avuto un proble-ma a causa del quale nonavete potuto servire allaperfezione ivostri clienti?«Sì, questo succede. A voltecapita perché noi non conoscia-mo un argomento e altre volteperché non abbiamo ciò che civiene richiesto perché, come giàaccennato, siamo una bibliotecadi pubblica lettura. In questi casi,comunque, ricorriamo al presti-

to interbibliotecario: la nostra bi-blioteca chiede i libri ad altre cosìmettiamo in condizione l’utentedi avere il libro desiderato. Itempi di arrivo dei testi richiestiin questo modo sono di circa 7giorni».Avete mai avuto problemi fi-nanziari?«Sì, ma questo credo che ri-guardi un po’ tutte le biblioteche.E questo ci impedisce di acqui-stare i libri».Cosa pensa che vadaaggiuntoallabiblioteca?«Dovremmo fare più acquisti,incrementare il patrimonio, farepiù iniziative anche se c’è unproblema di spazi, perché la bi-bliotecanonènata così».Ci può dire qualcosa sui pro-getti attuali o dell'immediatofuturo?«Ora c’è l'iniziativa della RegioneToscana Nati per leggere: la Re-gione ha dato un finanziamentoper libri per bambini soprattuttodelle elementari; tuttora ci sonoincontri, ne è stato fatto unoanche per la Giornata della Me-moria, e stiamo continuando apresentare libri. Facciamo le vi-site guidate, e, per l'estate, è incostruzione il programma esti-vo».

Classe II E Malaspina

Pagina 13 La Gazzetta dell’aula

Periodici, CD, stampe... sepensiamo a una biblioteca,ecco che ci vengono in menteschiere di libri, ma oggi le bi-blioteche raccolgono anchemolto altro. All’interno dellabiblioteca civica di Massa èpossibile, ad esempio,consultare giornali antichi, co-se dei primi del ’900, deglianni ’30 e ’40. Non sonoraccolte complete ma cosesparse, anche perché la guerraha distrutto tanto patrimonio.All’ingresso della biblioteca

civica di Massa è presentatala mappa generale dell'edificio,grazie alla quale anche i nuo-vi utenti possono “orientarsi”.Salendo le scale, al primo pia-no c’è la sala col bancone delservizio di prestito dove gliaddetti possono anche descri-vere le varie sezioni della bi-

blioteca e del suo patrimonio, edove gli utenti possono accederea una consultazione del cata-logo on line. Sul pianerottolo ametà delle scale si trova unagrande immagine di Massa delXVII secolo, ricavata da unacartina del 1640, conservatanell’Archivio di Stato di Mo-

dena. Questa immagine ci haaffascinati moltissimo e ci sia-mo anche divertiti a fareconfronti tra la città di Massacome si presentava allora ecom’è oggi. In cima alle scaledel secondo piano è collocatoun antico torchio di stampache era conservato nellavecchia stamperia comunale invia Alberica e che è stato re-cuperato e restaurato in occa-sione del trasloco dellabiblioteca in piazza Mercurio.

Classe II E Malaspina

A caccia di tesorifra gli scaffali

IIll ddoottttoorr PPaaoolloo NNaanniiddeellllaa BBiibblliiootteeccaa CCiivviiccaaddii MMaassssaa iinn ccllaassssee ccoonn

ggllii aalluunnnnii ddeellllaa IIII EE

PPIIAANNEETTAA LLIIBBRRII

Page 14: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Abbiamo immaginato diincontrare Vincenzo Mi-cheli, l’architetto che haprogettato il Teatro Gu-glielmi di Massa, al bar alpiano terra della sua ope-ra. Vediamo insieme cosaci ha rivelato sulla storiadel nostro teatro e su dilui.Architetto, grazie peraver accettato diincontrarci. Ci dica, co-sa l’ha portata da Fi-renze a Massa?«Dopo l’incendio chedistrusse il Teatro Ducalein via Alberica il Comunedecise di costruire unnuovo teatro, più grandee più bello e così, dopoaver comprato un terrenoin località Bastione, venneindetto un importanteconcorso per architetti acui partecipai e che vinsi».Cosa può dirci dei lavo-ri?

«I lavori durarono molto,circa una ventina di anni,la costruzione del teatromise in crisi le finanzecomunali ma finalmentenel 1880 fu pronto, anchese l’inaugurazione

avvenne solo nel 1886».A cosa si è ispirato perla facciata?«Per la facciata mi sonoispirato ai classici, oltre aGuglielmi ho volutorendere omaggio ad Al-

fieri, Rossini e Goldoni».E per gli interni?«Ho pensato ai teatri ita-liani più belli edimportanti, quindi ho uti-lizzato per gli arredi ilvelluto ed ho privilegiatoil rosso e l’oro».Perché oltre alla plateaed ai tre ordini dipalchetti ha deciso direalizzare il loggione?«Perché credo che lacultura non sia un privile-gio per pochi e ricchi, maun diritto per tutti, ancheper le persone che non sipossono permettereplatea a palchi».Un’ultima domanda, èorgoglioso del ri-sultato?«Sì, è la mia più grandesoddisfazione, sonoorgoglioso di aver rega-lato un teatro ai massesi,se lo meritano».

Classe II C Staffetti

Che cosa accomuna un ragazzo del 2016 a PietroAlessandro Guglielmi? Strano a dirsi, ma il composi-tore massese, nonostante sia nato nel 1728, non ètanto diverso dai giovani d’oggi. Come un ragazzo delventunesimo secolo infatti non esita a lasciare la suacittà natale per inseguire i suoi sogni. Massa, Napoli,Roma, Venezia, Londra, Torino e Milano, queste lepiù importanti città in cui il nostro Guglielmi tra il1746 e il 1804 vive e lavora. Nato a Massa da unafamiglia di musicisti, a diciotto anni la lascia prestoper andare a studiare in un famoso conservatorio diuna grande città, Napoli. Anche i ragazzi di oggispesso si trasferiscono per motivi di studio lontano dacasa. Nella città partenopea diventa maestrino ecompone le sue prime opere. Il suo lavoro lo porta pre-sto in altri centri importanti tra cui Roma, dove riceveil suo primo incarico di rilievo e dove rappresenta le sue

opere teatrali, sia serie che buffe. Ma non finisce qua.Nel 1767 si trasferisce a Londra con la moglie, cono-sciuta negli anni della sua permanenza a Venezia, equi diventa direttore e compositore del King’s Theatre.Proprio come succede ai ragazzi dei nostri tempi Gu-glielmi trova il successo all’estero. Infatti è proprio inGran Bretagna che compone le sue opere piùimportanti grazie alle quali si fa conoscere anche inaltri paesi d’Europa: la Germania e addirittura laRussia. La fama conquistata all’estero gli permettepersino di ricevere degli incarichi dal Pontefice per ilquale scrive brani sacri fino a pochi giorni dalla suamorte avvenuta nel 1804 a Roma. Nonostante i circatrecento anni di differenza la vita di Guglielmi, infondo, è stata molto simile a quella che molti giovanivivono oggi.

Classe II C Staffetti

Pagina 14

«Ho progettato questo teatroper rendere omaggio a Guglielmi,

Alfieri, Rossini e Goldoni»Parla l’architetto Vincenzo Micheli in un’intervista immaginaria

«L’artista del Settecento è uno come noicostretto a trasferirsi per poter lavorare»

GGllii aalluunnnnii ddeellllaa IIII CC SSttaaffffeettttiivviissiittaannoo iill TTeeaattrroo CCoommuunnaallee

GGuugglliieellmmii pprrooggeettttaattooddaallll''aarrcchhiitteettttoo VViinncceennzzoo MMiicchheellii

LLaa ffaacccciiaattaa ddeell TTeeaattrroo GGuugglliieellmmii

IILL PPEERRSSOONNAAGGGGIIOO

La Gazzetta dell’aula

Page 15: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

A Massa, il 9 dicembre1728, nacque Pietro Ales-sandro Guglielmi, figlio diJacopo Guglielmi e GiuliaGuerra. Cresciuto in unafamiglia di musicisti, fin dasubito si dimostrò attentoe felice di imparare a suo-nare vari tipi di strumenti.Infatti i suoi studi co-minciarono dentro le muradi casa. Il padre, maestrodi cappella alla corte deiCybo Malaspina, gli inse-gnò a suonare il fagotto ela viola, mentre il fratellomaggiore Domenico,organista al Duomo diMassa, gli insegnò a suo-nare organo e clavicemba-lo. Dopo gli insegnamentiin famiglia e il lavoro acorte insieme al padre,Pietro ebbe la fortuna dipoter finire gli studi nelprestigioso conservatorio aNapoli grazie alla duchessaRicciarda Gonzaga che,dopo aver notato il suoenorme talento, decise dioffrirgli una borsa di stu-dio. Nel 1746 iniziò così a

studiare sotto la guida delcelebre Francesco Duranteal conservatorio di SantaMaria di Loreto a Napoli,dove nel 1750 divenneufficialmente maestrino. Nel1754 decise di intra-prendere la carriera dacompositore d’opera. Co-sì, una volta diplomato,cercò successo nellegrandi città italiane ecompose varie opere liri-che che proponeva agli

impresari dei teatri di Fi-renze, Torino, Padova, Ve-nezia. Proprio a Veneziaconobbe la cantante liricaLeila Acchiappati. I due sisposarono e nel 1766 sistabilirono a Londra doveebbero il loro primo figlio.Le sue opere ebberosuccesso in Ighilterra e inGermania. Nel 1772, dopoaver fatto acquistarequalche tempo prima dalfratello Domenico una

villa sul Monte di Pasta, ri-tornò nella sua adorataMassa dove ebbe altriquattro figli. Leila si ritiròdalle scene per occuparsidei figli e della casa mentreil marito continuò i suoiviaggi portando le sueopere in varie città italianema anche all’estero nellecittà di Monaco, Vienna eVarsavia. Nel 1793 decisedi ritornare nella sua amataItalia, dove accettò l’incari-co di maestro di cappellanella celebre Basilica diSan Pietro in Vaticano. Èdi quel periodo la sua pro-duzione di musica sacra:Messe, Salmi, Offertori,tutto per le celebrazioni inSan Pietro. In seguito, lui ela sua famiglia si trasferiro-no a Roma vicino a PiazzaNavona. Pietro Alessandromorì il 18 Novembre 1804a Roma nel pieno dei suoi76 anni. Fu seppellito nellachiesa di Santo Stefanoche fu in seguito distruttaper costruire nuove strade.

Classe II C Staffetti

Pagina 15

Guglielmi, un musicista di successoaffascinato dal Monte di Pasta,

incantava i migliori teatri d’Europa

IInn dduuee iimmmmaaggiinnii PPiieettrrooAAlleessssaannddrroo GGuugglliieellmmii iinntteerrpprreettaattoo

ddaallll''aalluunnnnaa CCllaauuddiiaa NNaarrddiinnii

LLaa ttaarrggaa ccoommmmeemmoorraattiivvaa ddii PPiieettrrooAAlleessssaannddrroo GGuugglliieellmmii aappppoossttaa nnaaeellllaa

ffaacccciiaattaa ddeellllaa ssuuaa ccaassaa nnaattaallee nneellllaappiiaazzzzeettttaa ddeellllaa CCoonnccaa

IILL PPEERRSSOONNAAGGGGIIOO

La Gazzetta dell’aula

Page 16: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Al teatro comunale Guglielmi è stato messoin calendario per il 24 Maggio lo spettacoloideato dal laboratorio teatrale del plessoMalaspina. In occasione dei 500 anni dallapubblicazione dell’Orlando Furioso, il regi-sta Alberto Nicolai e le professoresseBianca Maria Ferrari e Paola Biagioni, sisono ispirati al poema di Ludovico Ariostoper portare in scena “L’Ariosto Furioso”.Gli alunni attori sono: Sofia Angelotti,Allegra Ballerini, Sofia Bertozzi, ClaraBertuccelli, Giulia Bertuccelli, GiadaBondielli, Sofia Bondielli, Giulia Boni,Elettra Brizzi, Silesia Cattelan, LucreziaDalessandri, Mattia De Angeli, TommasoDella Bona, Alice Firomini, Nicola

Fruzzetti, Angela Fusco, Sofia Giaiacopi,Alessia Guarino, Anna Llanaj, NicoleMontagnani, Andrea Mosti, Sara Pardini,Gaia Pelù, Emma Pieruci, Elena Ricci,Eva Rigano, Sara Righetti, Lorenzo To-gnetti, Sofia Tognetti, Samuele Tomma-siello, Giacomo Tonarelli e Letizia Vita.La scenografia è stata realizzata daglialunni del laboratorio di scenografia sotto laguida del professor Claudio Maestrelli. Sitratta di: Giulia Bertuccelli, Jacopo Cecca-relli, Tommaso Della Bona, Jacopo Falossi,Giulio Gallo, Davide Grassi, Lisa Maria-ni, Alen Marku, Aurora Mazzei, SofiaMetta e Sara Pardini.

La redazione

La nostra scuola Malaspina-Staffetti il 4 maggio è statapremiata per la pagina piùcliccata in rete fra quelle chehanno partecipato al Campio-nato di Giornalismo 2015-2016 indetto dal quotidiano«La Nazione» e sponsorizzatoda Conad del Tirreno a cuihanno partecipato numerosescuole medie della nostra pro-vincia. Il riconoscimento “Su-per Click” lo abbiamoguadagnato grazie alle prefe-renze dimostrate dagli

internauti per la pagina con laquale abbiamo affrontato laprima delle due sfide delcampionato. L’altra pagina danoi scritta e pubblicata su «LaNazione», invece, illustrava illavoro svolto nel canile diMontepepe e raccontava sto-rie di animali salvati. La pre-miazione delle scuole si èsvolta nell’aula consiliare delComune dove erano presentirappresentanti del quotidianodi Firenze, di associazioni e disponsor e amministratori della

città. Le scuole hanno trattatotemi relativi al terrorismo,hanno sviluppato tematichesociali e culturali, ma ancheargomenti divertenti. Sonostati consegnati numerosi pre-mi sia in denaro che relativialle nuove tecnologie: dacomputer a tablet, da fotoca-mere a stampanti. Dopo iringraziamenti e i compli-menti ci hanno assegnato ilnostro riconoscimento: unamacchina fotografica comeaccaduto negli anni prece-

denti. Non era la prima voltache i nostri articoli venivanopremiati: nel passato, infattioltre ad aver vinto per diversevolte il premio per la paginapiù cliccata sui social, aveva-mo guadagnato nell’edizione2014-2015 il premio Aci,trattando argomenti sulla si-curezza stradale; inoltre nel2010-2011 ci fu assegnato ilpremio del Rotary Club Mari-na di Massa Riviera Apuanadel Centenario.

La redazione

Pagina 16La Gazzetta dell’aula

In teatro è di scena “L’Ariosto furioso”

Gli alunni vincono il Super Clickal campionato di giornalismo

Una grande sfida a colpi di penna

GGIIOORRNNAALLIISSMMOO && TTEEAATTRROO

GGllii aalluunnnnii ddeellllaa rreeddaazziioonneeddeell LLaabboorraattoorriioo ddii GGiioorrnnaalliissmmoo

Page 17: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Brillano “Le Piccole Luci di Terezin”

Pagina 17 La Gazzetta dell’aula

La nostra scuola è stata pre-miata con un diploma e unamedaglia di merito per la rea-lizzazione del numero del2015 de “La Gazzettadell’aula”, il giornalinodell’Istituto. La premiazionesi è svolta ad aprile al TeatroBonci, a Cesena, durante latredicesima edizione delconcorso nazionale “Fare ilgiornale nelle scuole”, orga-nizzato dall’Ordine deiGiornalisti. Nelle venti-quattro pagine del numerodello scorso anno, fra l’altrosono stati messi sotto i ri-flettori problemi del mondodella scuola, rapporto fra ge-nitori ed alunni, tematiche edattività legate al percorso di-dattico nonché arte,imprenditoria e prodotti lo-cali apuani protagonisti adExpo. Oltre agli studenti dellaboratorio di giornalismodella scuola tennuto dalprofessor Federico Guidottie dal giornalista AlbertoSacchetti, hanno elaborato ilgiornalino gli alunni che

nell’anno scolastico 2014-2015 frequentavano le classiII A, II C e II E del plessoMalaspina e le classi II D, IIE, II F e II G della Staffetti,sotto la guida delle docentiLorenza Corsetti, Paola Bia-gioni, Maria Riccarda Pani-ghini, Elena Belligi,Alfonsina Ramagini ed Elisa-betta Tonini. Durante la ceri-monia di consegna degli

attestati, che ha visto pre-miate le scuole italiane cheavevano realizzato i migliorigiornalini scolastici, sonointervenuti il vicepresidentenazionale dell’Ordine nazio-nale dei Giornalisti SantinoFranchina e Marco Tarqui-nio, direttore di «Avvenire» eospite d’onore dell’edizione2016, che si è confrontatocon 700 studenti sul tema

“Comunicare la scuola oggi”.Il concorso è stato promossodal Consiglio Nazionaledell’Ordine dei Giornalistiper sostenere le iniziativedelle scuole italiane per la va-lorizzazione dell’attivitàgiornalistica quale strumentodi arricchimento comunicati-vo e di modernizzazione dellinguaggio.

La redazione

La Gazzetta dell’aula sale sul palcoPremiata al concorso nazionale“Fare il Giornale nelle Scuole”

Il riconoscimento è stato assegnato a Cesena dall’Ordine nazionale dei giornalisti

GGIIOORRNNAALLIISSMMOO && TTEEAATTRROO

UUnn ggrruuppppoo ddii aalluunnnnii ggiioorrnnaalliissttii ccoonn ii pprrooff FFeeddeerriiccoo GGuuiiddoottttii,, PPaaoollaa BBiiaaggiioonnii,,MMaarriiaa RRiiccccaarrddaa PPaanniigghhiinnii,, LLoorreennzzaa CCoorrsseettttii ee iill ggiioorrnnaalliissttaa AAllbbeerrttoo SSaacccchheettttii

Il laboratorio teatrale del plesso Staffetti ha messo incalendario per il 26 Maggio al Teatro Guglielmi, lospettacolo teatrale intitolato “Le Piccole Luci di Tere-zin” ispirato a un libro di Matteo Corradini chetratta il dramma dello sterminio degli Ebrei rinchiusinel campo di concentramento di Terezin nella Re-pubblica Ceca. Ecco gli alunni attori: ChiaraBertuccelli, Rebecca Raffaelli, Irene Marchetti,Margherita Bondielli, Elisa Bianchi, Riccardo Bau-done, Jasmine Ait Chirf, Alessio Dedato, LorenzoGianardi, Rachele Benedetti, MartinaBuongiorni,Chiara Guadino, Chiara Pastore, Sa-muele Fera, Giovanni Del Freo, Lorenzo Montema-gni, Mattia Torre, Sara Gozzani, Gabriele Ricci,Alessio Navari, Dalila Chaouki, Samuele Rivieri,Anya Marchi, Anna Granatelli, Federico Puppa,

Nicole Jorca, Marcello Alibani, Giulia Barsotti,Caterina Piccinetti, Aurora Chinca, MariaPiancentini, Sara Figaia e Anita Ustioni. La sceno-grafia, sotto la guida del professor Claudio Maestrelli(Tarlà – Teatro dei Disincanti), è stata realizzatadagli alunni: Anna Aldovardi, Veronica Bernieri,Giulia Bertozzi, Carol Carbone, Aurora Costa, Ni-colò Della Bona, Niccolò Farneti, Nina Russo Fio-rillo, Alessia Fini, Iacopo Forcieri, GiacomoFranceschini, Sara Guadagnucci, Lucrezia Mala-calza, Agnese Migliorini, Michele Ricci, DomenicoVianello, Bianca Vivoli, Nicolas Zanetti e KristianaJorca. Il progetto teatrale è a cura delle docenti Giu-seppina Benedetti e Aldalisa Nardini, mentre la regiaè di Geppina Sica (L’officina del Teatro Volante).

La redazione

Page 18: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

A lezione dicinema glialunni dellaMalaspina,sotto la guidadella profes-soressa Lo-renza Corsetti,trasformanol’attività po-meridiana incortometraggiche vinconopremi.Perché la scuola da treanni organizza un corsosui linguaggi audiovisivi?«Perché è molto importanteche i ragazzi imparino aguardare le immagini tra-smesse dai mass media inmodo critico – risponde laprofessoressa Corsetti – sa-pendo vedere i significati na-scosti in un’inquadratura».All’interno del laboratoriovengono prodotti alcunicortometraggi: comevengono ideati e realizzati?«I ragazzi sono chiamati aideare una storia su un temascelto e tra tutte si sceglie lamigliore che diventa alla fine“soggetto cinematografico”».I cortometraggi che aveteprodotto hanno parteci-pato a qualche concorso?«Abbiamo partecipato con“Donne” ad un concorso aMilano e abbiamo vinto unamedaglia. “Un futuro da gu-stare” è stato visto in alcunemanifestazioni legate ad EX-PO e nella sezione riservataalle scuole del MontecatiniInternational Film Festival».Vi aiuta qualcuno nellarealizzazione di questicortometraggi?«Ci aiutano Lorenzo Cara-vello e Luca Bonfigli del“Gruppo cineamatori delleApuane”».

E se qualcuno volesse ve-derli?«Può andare sul sito dellascuola».Ci può dire a cosa state la-vorando adesso?«Quest’anno abbiamo giratodue corti: il primo, “Sogniinfranti”, di cui i ragazzihanno curato anche ilmontaggio, mette aconfronto i sogni di gloria diun’insegnante ritardataria equelli di salvezza di uno stu-dente impreparato, interpre-

tati dalla professoressa ElianaTargioni e da Tommaso DellaBona di I A con la partecipa-zione del giornalista AlbertoSacchetti nella parte del presi-de. Il secondo è “Dai rappa,Prof”».Quale argomento affronta?«È la storia del professor Me-loni, vittima di un mondoadulto spietato e indifferente,che troverà grazie ad ungruppo di alunni “difficili” lachiave per il suo riscatto. Ilcorto, ideato e sceneggiato dai

ragazzi dellaboratorio,affronta inmodo ironi-co e leggeroun tema seriocome quellodel bullismo.Il rap finale,musicato co-me la co-lonna sonorada MattiaQuinzio, del

gruppo cineamatori delleApuane, è un vero decalogoper imparare a riconoscere edifendersi dai bulli della vita.Anche in questa occasionealunni e professori hanno la-vorato fianco a fianco, di-vertendosi e riservandogradite sorprese a partire daiprotagonisti, il professorSergio Branchi e GabrieleCantoni di III A. LorenzoCaravello ha curato tutte le ri-prese ed il montaggio».

La redazione

LLEE NNOOSSTTRREE AATTTTIIVVIITTÀÀ

La Gazzetta dell’aula

“Sogni infranti” e “Dai rappa, prof”raccontano storie di docenti:

il cortometraggio entra in classeE il corso sui linguaggi audiovisivi della prof Corsetti fa centro con “Donne”

Pagina 18

Piante e animali di ceramicanascono alla Malaspina

La professoressa Monica Ferrarinei mesi di febbraio e marzo ha te-nuto nel plesso Malaspina un la-boratorio di ceramica che hacoinvolto dieci ragazzi di prima eseconda del plesso Malaspina e treragazzi di prima del plessoStaffetti. «Gli oggetti che abbiamorealizzato durante l’attivitàpomeridiana – ci ha spiegato laprofessoressa Ferrari – riproduco-no in modo semplificato piante eanimali e sono stati realizzati conla tecnica delle lastre e poismaltati». Una selezione di lavoriè ora esposta nell’atrio della scuola.

La redazione

AAlluunnnnii ee pprrooffeessssoorrii aattttoorrii pprroottaaggoonniissttii ddeeii ccoorrttoommeettrraaggggiiccoonn llaa ddoocceennttee LLoorreennzzaa CCoorrsseettttii ee ll''eessppeerrttoo LLoorreennzzoo CCaarraavveelllloo

RRaaggaazzzzii aall llaavvoorroonneell llaabboorraattoorriioo

ddii cceerraammiiccaa

Page 19: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Anche il Dna e il Pendolo di Foucaultentrano nel laboratorio scientifico

Tante le attività svolte durantel’anno scolastico nel laboratorioscientifico curato dalla professo-ressa Laura Gianfranceschi congli alunni della sezione A chenelle loro ore di rientro pomeri-diano hanno condotto attivitàlaboratoriali.Seguendo le linee guida dettatedalle indicazioni nazionali perl’insegnamento delle scienze spe-rimentali la docente ha pro-gettato, insieme ai ragazzi,percorsi didattici di fisica-chimi-ca, biologia e scienze naturali.Sono state realizzate esperienzeche hanno coinvolto diretta-

mente i ragazzi, mettendoli incondizione di sperimentare ciòche hanno imparato appro-fondendo fenomeni ed osserva-

zioni.Hanno osservato la crescita albuio delle patate, tessuti ani-mali e vegetali al microscopio e

la vita in una goccia d’acqua.Inoltre hanno svolto un’espe-rienza per rilevare la presenzadi amido negli alimenti, uti-lizzato il cavolo rosso per stu-diare il pH, utilizzato lapompa a vuoto, studiato ilpendolo di Foucault, analizzatoil problema dei rifiuti, scopertocome si estrae il DNA dallapolpa di alcuni frutti, di cosasono fatti i colori, come sonofatte e quali funzioni hanno lecellule vegetali. Infine hannorealizzato una pila fatta con illimone.

La redazione

Il 25 Gennaio nel plessoStaffetti si è tenuta la pre-miazione del concorso didisegno “Un poster per lapace” del Lions Club, un’as-sociazione che si occupa divarie attività di solidarietàraccogliendo fondi esvolgendo attività nellescuole. La Staffetti era

rappresentatadalleprofessoresseElena Belligi e dalledocenti di arte MonicaFerrari e Stefania Sola chehanno partecipato con leclassi seconde del plesso alconcorso che quest'annoaffrontava il tema “Condi-

vidi la pace”. Prima classifi-cata è risultata l’alunnaEleonora Bontempi dellaclasse II A. Sono state pre-miate inoltre le alunneMartina Ricci, Rachele Be-nedetti, Claudia Nardini,Margherita Della Tommasi-na, Martina Di Cara, GiadaManfredi, VivianaTrombella, Melissa LazziniFruzzetti e Elena Cherubi-ni. Un premio speciale è

andato all’alunna Gia-da Ianuale. Alla

premiazione era-no presenti lerappresentantidel Lions ClubMassa CarraraApuania Euge-

nia Laura Baudi-nelli e Maria

Giovanna Giorgini. IlLions Club opera in più di200 paesi, negli ospedali, neicentri per anziani e in zonecolpite da catastrofi naturali.

La redazione

Pagina 19 La Gazzetta dell’aula

LLEE NNOOSSTTRREE AATTTTIIVVIITTÀÀ

«È stata una bella espe-rienza, un traguardoraggiunto».La professoressa disostegno Barbara Borghini(nella foto) ha vinto unconcorso d'arte a Marinadi Pisa, ottenendo lapossibilità di esporre il suoquadro, selezionato tramolti altri, nella galleriaArtMoorHouse di Londra.La professoressa artistadimostrando che non èmai troppo tardi perrealizzare il proprio sognoha dato una lezione di vitaal tutti gli alunni.

Classe II E Staffetti

Premiate dal Lions Cluble alunne vincitrici

del “Poster per la pace”La cerimonia si è svolta nei locali della Staffetti

Una profvince

un concorsoed esponea Londra

NNeellllaa ffoottoo,, ddaa ssiinniissttrraa,, lleepprrooff FFeerrrraarrii,, BBeelllliiggii ee SSoollaa,,BBaauuddiinneellllii,, GGiioorrggiinnii ((LLiioonnssCClluubb)),, EElleeoonnoorraa BBoonntteemmppii ee,,nneell ttoonnddoo,, GGiiaaddaa IIaannuuaallee

NNeellllaa ffoottoo llaa pprrooff LLaauurraaGGiiaannffrraanncceesscchhii dduurraannttee uunn

eessppeerriimmeennttoo nneell llaabboorraattoorriioosscciieennttiiffiiccoo ccoonn ii ssuuooii aalluunnnnii

Page 20: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

L’educazione cinofila entra ascuola. Gli alunni delle classiprime e seconde della Mala-spina e di tutte le sei classiprime della Staffetti hannoseguito una lezione tenuta daFrancesca Granai, educatriceed istruttrice cinofila,assistita da volontari dell’as-sociazione “Amici a quattrozampe”. La Granai e i vo-lontari nelle lezioni tenutenei due plessi hanno tral’altro spiegato in cosa consi-

ste la loro attività, come ci sideve comportare quando siincontra un cane che è alguinzaglio del suo proprieta-rio e ci hanno fornito ancheinformazioni importanti suicani. Per esempio hannodetto che ogni cane perlegge dopo due mesi dallanascita deve essere “micro-chippato”. Il microchip è unpiccolo segnalatore conte-nente un codice chepermette al padrone di ritro-

vare il proprio animale unavolta perso. Se una personatrova un cane abbandonatopuò chiamare l’associazioneche lo prenderà e lo porteràal canile. Lì, con un appa-recchio elettronico, verràanalizzata la parte sinistra delcollo del cane per assicurarsiche il microchip sia presente.In tal caso questo mostreràun codice che, inserito in uncomputer, permetterà di ri-cavare tutti i dati del cane e

del padrone, compreso ilnumero telefonico. Il cagno-lino abbandonato potrà cosìtornare tra le braccia del suopadrone.Nei due plessi gli alunnihanno scritto parole di elo-gio per il corso. Alla Mala-spina la referente delprogetto è stata la prof Ma-ria Manuela Ceresa, allaStaffetti la prof Patrizia Ci-nopri.

La redazione

Pagina 20

LLEE NNOOSSTTRREE AATTTTIIVVIITTÀÀ

La classe I B del plessoMalaspina, sotto la guidadelle professoresse AngelicaArrighi e Roberta Signo-rino nelle ore curricolari,durante l’anno scolastico,ha realizzato il progetto digemellaggio elettronico“New Friends” con unaclasse di coetanei francesidi Bordeaux. Gli studentihanno preso reciprococontatto scambiandosicartoline, presentazioni,piccoli doni e biglietti natalizi, utilizzandol’inglese come ‘lingua franca’. Nel progetto ancheincontri in videoconferenza per interagire edapplicare le competenze in lingua inglese per lo

scambio culturale. L’ini-ziativa si è inserita nelprogetto “eTwinning” dacui ha avuto la certifica-zione ufficiale. Allalettera “eTwinning”signi-fica “gemellaggio elettroni-co”. È una piattaformavirtuale a cui le scuole eu-ropee possono accedere percondividere idee, materialie progetti. Questo progettoha contribuito a sviluppa-re negli alunni la consape-

volezza di essere cittadini europei facendo loroconoscere ed apprezzare altre culture e tradizio-ni.

La redazione

Un ponte tra la terra apuana e Bordeauxcol gemellaggio elettronico New Friends

La Gazzetta dell’aula

L’amico Fido non ha più segretiUn microchip lo tiene al guinzaglio

e “racconta” a tutti la sua storiaAlunni dell’istituto promuovono le lezioni di educazione cinofila

AAlluunnnnii ddeellllaa SSttaaffffeettttii ((nneellllaaffoottoo aa ssiinniissttrraa)) ee ddeellllaaMMaallaassppiinnaa mmeennttrree sseegguuoonnoollee lleezziioonnii ddeellll''eessppeerrttaa

NNeellllee ffoottoo aa ssiinniissttrraa ee ssoopprraa aalluunnnnii ddeellllaa II BB ddeellllaaMMaallaassppiinnaa dduurraannttee llee lleezziioonnii ddeell pprrooggeettttoo

Page 21: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Pagina 21 La Gazzetta dell’aula

LLEE NNOOSSTTRREE AATTTTIIVVIITTÀÀ

Ci presentiamo: siamo iragazzi della scuola prima-ria Edmondo De Amicisdi Turano. Siamo in di-rittura finale: tra circatrenta giorni terminerà lascuola e concluderemo lanostra bellissima espe-rienza di cinque anni discuola. Siamo partiti intredici perché Anas, Giu-lio, Andrea e Aurora B. sisono aggiunti in seconda;in terza è arrivato Amin,ma Aurora B. ha cambiatoscuola; in classe quarta sen’è andato Andrea e infinequest’anno a novembresono arrivati Raffaele,Silvia e Camilla che hannoportato una ventata diallegria. Noi li chiamiamo“i Parianini” perché pro-vengono dal paese diPariana. Abbiamo subitocreato un bel gruppo diamici, ben affiatato, gui-dato dalle nostre inse-gnanti-pilastro Tiziana edElena. Abbiamo fatto nu-

merosissime esperienzecome la gita a Groppa-rello, a Collodi, all’acqua-rio di Genova, a Firenze ea Pisa per visitare variemostre.Siamo andati a pattinaresul ghiaccio e, fra le tanteuscite sul territorio, ri-cordiamo l’indimenticabile“mangiata” al ristorantedella maestra Tiziana.Quest’anno andremo in

gita al castello di Pontre-moli: siamo tutti impa-zienti e non vediamo l’oradi partire. Molti sono glischerzi che stiamo prepa-rando per le maestre Ti-ziana e Arianna. In questicinque anni abbiamo lavo-rato tanto e, secondo noi,bene. Per questo speriamodi fare una bellissima figu-ra il prossimo anno. Siamomolto dispiaciuti di chiu-

dere questo meravigliosocerchio di cinque anni incui abbiamo costruito unasquadra vincente. Nel no-stro cuore rimarrannobellissimi ricordi, ma nondimenticheremo ancheepisodi a volte spiacevoli,compagni noiosi e inse-gnanti severe. Ma le cosepositive superano di granlunga tutte le altre.

Classe V A De Amicis

Un forte senso di apparte-nenza ha caratterizzato idue giorni trascorsi aPontremoli dalle classiquinta del plesso De Amicise I A del plesso Staffettinella seconda settimana dimaggio. Le docenti della no-stra scuola hanno infattiorganizzato un viaggiod’istruzione nella nota loca-lità lunigianese conpernottamento nel suggestivoscenario del castello del Pia-gnaro, teatro anche dellemolte attività pianificate per

rendere il soggiorno partico-larmente interessante e viva-ce. Già altre due classiprime della Staffetti, la I De la I E, avevano parteci-pato con successo a questo

progetto la settimana prece-dente, ma la soddisfazionedi sentirsi davvero un’unicascuola è stata senz’altro laciliegina sulla torta di que-st’avventura, generalmentedestinata a studenti delleclassi più avanzate, durantela quale alunni ed inse-gnanti hanno toccato conmano, divertendosi ancheparecchio, il valore dellanuova parola che circolasempre di più in ambito sco-lastico: inclusione!

Classe I A Staffetti

Una gitadà vita

a un pontefra scuole

«Felici per le gite e lo studiochiudiamo un meraviglioso cerchio

con tanti bei ricordi nel cuore»Gli alunni della primaria di Turano si raccontano a ruota libera

UUnn eellaabboorraattoo ““rraaccccoonnttaa”” llaa ssccuuoollaaddeellll’’iinnffaannzziiaa ee llaa pprriimmaarriiaa ddii TTuurraannoo..NNeellllaa ffoottoo ssoopprraa uunn ggiirroottoonnddoo ddeeiibbaammbbiinnii ddeellllaa DDee AAmmiicciiss

Page 22: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Grande impresa il 7 aprilescorso a Grosseto dei nostricampioni di scacchi. I giovaniMatteo Montorsi,Alessandro Molinari,Adrian Cazacu e FilippoBertonelli, infatti,accompagnati dal maestroAdriano Giannettidell’associazione ApuanaSoloscacchi, che da quattroanni collabora con la nostrascuola, hanno conquistato iltitolo regionale assoluto deicampionati giovanilistudenteschi di scacchi. E, senon bastasse, le ragazzePaola Tongiani, Chiara

Pastore, Martina Bongiornied Anna Granatelli sonosalite sul secondo gradino delpodio femminile. A marzoproprio Matteo Montorsiaveva vinto i campionatiprovinciali assoluti, mentrePaola Tongiani era risultatacampionessa under 14 eAlessio Baldi campioneunder 12. La MalaspinaStaffetti, dopo i successi coltinegli anni passati dai suoigiovani allievi, con questoimportante trofeo si confermacosì fucina di talentiscacchistici.

La redazione

Pagina 22La Gazzetta dell’aula

SSPPOORRTT && SSCCAACCCCHHII

Successo pieno dei nostrigiovani pallavolisti che neicampionati studenteschi pro-vinciali hanno conquistatol’oro sia nella categoria ma-schile sia nella categoriafemminile. Il giorno 8 aprile,infatti, nella palestra dellascuola Leopardi di Avenza, lasquadra maschile, dopoun’avvincente sfida, ha vintoal terzo set contro la rappre-sentativa del Comprensivo

Menconi, guadagnando cosìil diritto di disputare le finaliregionali a Montecatini. Lacompagine era formata daGabriele Cantoni, AndreaDe Angeli, Leonardo DeAngeli, Samuele Deda, Fi-lippo Della Pina, FedericoGiuntoli, Lorenzo Manfredi,Luca Masnadi, AlessandroMolinari, Daniele Panighini eMichel Warrak. Il 12 aprile,invece, nella palestra della

scuola Taliercio di Marina diCarrara, le atlete dell'istituto,dopo aver vinto in due setcontro le padrone di casa,hanno avuto ragione solo altie break delle ottime gio-catrici del Comprensivo Ba-racchini di Villafranca,conquistando così il primoposto come i “colleghi” ma-schi. Ecco la squadra:Francesca Alberti, ElisaBelloni, Elen Endrizzi, Sara

Figaia, Greta Giannantoni,Martina Giulianelli, GiuliaLippi, Rebecca Mazzi, GiuliaNervi, Elena Ricci, Sara Ri-ghetti, Lara Tonarelli e AnitaUstioni. Alle finali regionalidisputatesi il 18 maggio aMontecatini le due rappre-sentative si sono classificateterze. Le squadre eranoaccompagnate dal professorAlessandro Vitaloni.

La redazione

Portano a casa l’oro e il bronzole forti squadre di pallavolonei campionati studenteschi

Sbaragliate le agguerrite rappresentative del Menconi e del Baracchini

LLee ssqquuaaddrree cchhee hhaannnnoovviinnttoo nneeii ccaammppiioonnaattii

ssttuuddeenntteesscchhii

Vittorie a GrossetoCampioni di scacchi

AAlluunnnnii ee aalluunnnneevviinncciittoorrii ddeeii ccaammppiioonnaattii

rreeggiioonnaallii ddii ssccaacccchhii

Page 23: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Il 17 febbraio, presso ilcampo di gara della ex co-lonia “Ugo Pisa” a Marinadi Massa, si sono svolti icampionati provinciali dicorsa campestre. Possonodirsi soddisfatti i professo-ri di scienze motorie dellanostra scuola, Anna Baro-ne, Alessandra Germani,Laura Rubini e AlessandroVitaloni, dal momentoche, nonostante la defe-zione per malattia di alcu-ni importanti atletidell’Istituto, anche que-st’anno la Malaspina-Staffetti ha sfornato nuovicampioni. Matteo DelMancino si è piazzatoquinto nella categoria ra-gazzi. Per quanto riguardale ragazze Anna Tognarelliè vice-campionessa pro-vinciale, mentre SwamiQuaroni ha mancato ilpodio di poco, essendogiunta quarta. Jacopo Du-ro, per i cadetti, sale sulterzo gradino del podio.

Nella categoria cadetteAlessia Guarino, infine, ècampionessa provinciale,mentre al quarto posto siè piazzata Anna Bandini eal sesto posto Elisa Bello-ni; il primo posto di Ales-

sia e gli ottimi piazzamentidi Anna ed Elisa hannopermesso alla nostrascuola di essere campioneprovinciale di categoria: lenostre alunne si sono cosìqualificate per i campio-

nati regionali.Bravissimi, comunque,tutti gli atleti che hannopartecipato dando sempreil meglio. Da segnalare peri ragazzi Matteo DelMancino, Stefano Ratti eLorenzo Tognetti il quartoposto a squadre; per le ra-gazze Anna Tognarelli,Swami Quaroni, NicoleRossi e Maddalena Locco-ri il quarto posto a squa-dre; per i cadetti JacopoDuro, Mattia Centonze,Nicola Gardella, GiacomoDella Bona, FilippoManfredi, Davide Angeli,Alessandro Molinari eEglomand Gurraj ilquarto posto a squadre;per le cadette AlessiaGuarino, Anna Bandini,Elisa Belloni, Chiara Gau-dino, Rachele Benedetti,Maria Piacentini, NicoleMontagnani, Sara Figaia eAnita Ustioni il primo po-sto a squadre.

La redazione

Pagina 23 La Gazzetta dell’aula

SSPPOORRTT

AAttlleettii ddeellll''iissttiittuuttoo ee ssoottttoo,, ddaa ssiinniissttrraa,,llaa ccaammppiioonneessssaa AAlleessssiiaa GGuuaarriinnoo ee llaa

vviicceeccaammppiioonneessssaa AAnnnnaa TTooggnnaarreellllii

La campestre sforna successiGuarino si laurea campionessa

Tognarelli vice, tanti fanno centro

Page 24: La Gazzetta dell'Aula - A.S. 2015-2016

Pagina 24La Gazzetta dell’aula

BBRREEVVII

IN REDAZIONECoordinatore del progetto

Federico GuidottiCoordinamento e grafica

Alberto Sacchetti, giornalistaHanno lavorato al progetto

gli alunni delle classi II A, II C e II Edel plesso Malaspina

e delle classi II C, II D e II Edel plesso Staffetti

coordinati dalle docentiBianca Maria Ferrari, Paola

Biagioni, Maria RiccardaPanighini, Concetta Ferlisi,

Patrizia Scarpini e Elena BelligiHanno collaborato le

professoresseLorenza Corsetti, Gabriella

Desiderio e Maria Rosaria Ferrie le maestre

della scuola dell’infanzia eprimaria De Amicis di Turano

RedattoriEnrico Accarino, Alessandro Baratto,

Alice Bertelloni, Clara Bertuccelli, GiuliaBertuccelli, Angela Fusco, Graziano

Fusco, Giulio Gallo, Lorenzo Giuntoli,Enrico Lazri, Alessio Lorenzini, NiccolòMansani, Alen Marku, Gabriele Massa,

Federico Mazzanti, Filippo Navari,Jacopo Navari, Aurora Pucci, Alessio

Ricci, Sara Righetti e Lorenzo Tognettidel laboratorio di giornalismo

del plesso MalaspinaDirigente scolastico

Iole Cimoli

Se non diversamente indicato, ilmateriale pubblicato su questo

giornalino è disponibile sotto licenzaCreative Common Attribuzione-Noncommerciale-Non Opere Derivate 2.5,cioè può essere riprodotto a patto di

citare la scuola Malaspina-Staffetti, di non usarlo per fini

commerciali, di non modificarlo néusarlo per creare un'altra opera.

Per l'elaborazione del giornalino èstato utilizzato il software free

e open source Scribus(http://www.scribus.net)

Infohttp://www.malaspinastaffetti.gov.it

Sfide spettacolari tra classi il 17maggio nella specialità “gymnae-strada” presso la palestra dellaStaffetti. Questo tipo di attivitàcon la musica è molto coinvolgenteper i ragazzi che partecipanosempre con grande entusiasmo. Adimporsi è stata la classe III F con

un pezzo molto acrobatico e riccodi ritmi interessanti. La secondaclassificata è stata la classe III Ccon un’esibizione molto elegante. Sisono ben comportati gli studentidelle classi prime che, pur nonpartecipando alle sfide, hanno mo-strato di aver raggiunto un buon

livello con le loro esibizioni. Il tra-guardo raggiunto è frutto del loroimpegno e del lavoro svolto dalleinsegnanti di scienze motorieAnna Barone e AlessandraGermani che hanno coordinato epreparato tutte le squadre.

La redazione

Per celebrare la giornatamondiale della consape-volezza dell’autismo, il 2aprile, il plesso Malaspi-na ha appeso fuori dallefinestre del primo pianotanti palloncini di coloreblu. Invece il plessoStaffetti ha deciso di rea-lizzare un’opera artistica

assemblando elaboratiraffiguranti orologi edaltri oggetti grazie ai

suggerimenti del profes-sor Claudio Maestrelli.Inoltre per sensibilizzarenoi giovani sul problemadell’autismo è stato pro-iettato il film intitolatoRain man che ci hapermesso di approfondi-re l’argomento.

La redazione

Successi delle atletedella Malaspina nellegare provinciali svoltesia fine aprile al camposcuola degli Oliveti.Alessia Guarino, giàmedaglia d'oro nellacampestre, si è laureatacampionessaprovinciale nei 1000metri. Medagliad’argento nel getto del

peso per Elisa Belloninella sezione cadette.Terzo posto per ElenaRicci nel salto in lungo.Le ragazze sono statepreparate peraffrontare queste sfidee seguite sul campo daldocente di scienzemotorie professorAlessandro Vitaloni.

La redazione

Nel laboratorio extra-curricolare organizzatodalle professoresseMonica Ferrari e Ga-briella Desiderio“Racconti in… tessuti”i ragazzi della Staffetti,dopo l’osservazione diarazzi hanno realizzatomanufatti in lana uti-lizzando semplici maefficaci telai e creato

storie di fantasia se-guendo alcune tecni-che di scritturacreativa. In questo mo-do tutti i partecipantihanno riscopertol’antica arte della tessi-tura, cimentandosianche in un’attività dipotenziamento lingui-stico.

La redazione

Tre atlete superfanno centro

nelle gare di atletica

Manufatti di lanae storie di fantasia

dai racconti in... tessuti

L’autismotinge di blula scuola

Spettacolari sfide tra classiÈ di scena la gymnaestrada

AAlluunnnnii ee aalluunnnnee ddeellllaaSSttaaffffeettttii pprroottaaggoonniissttii ddeellllee

ssffiiddee ddii ggyymmnnaaeessttrraaddaa