LA CURA DEL DIABETE GIOVANILE: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE TERAPEUTICO- EDUCAZIONALE RIVOLTO AL...
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“LA CURA DEL DIABETE GIOVANILE:
UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE TERAPEUTICO-EDUCAZIONALE
RIVOLTO AL RAGAZZO DIABETICO E ALLA SUA FAMIGLIA”
Dr. Barbara LongoU.O.C. di Psicologia
Dr. Claudia ArnaldiU. O. di Pediatria
U.O.C. di PsicologiaASL Viterbo
Psicologia e Contesti 10 anni
dell’Unità Operativa Complessa di Psicologia
17- 18 Gennaio 2008
2007-2008 Anno internazionaledel bambino e dell’adolescente con diabete
Come può, un bambino con diabete,
crescere libero se il mondo intorno a lui non conosce la sua
realtà?
U.O.C. di PsicologiaASL Viterbo
Psicologia e Contesti
Giornata mondiale del diabete: Giornata mondiale del diabete: Dal mondo… all’ItaliaDal mondo… all’Italia
Giornata mondiale del diabete: Giornata mondiale del diabete: Dal mondo… all’ItaliaDal mondo… all’Italia
La Giornata Mondiale del Diabete,
la prima riconosciuta ufficialmente dall’ONU, si è accesa di blu anche
in Italia.
Dal presente al futuro:Dal presente al futuro:Piano Nazionale DiabetePiano Nazionale Diabete
Dal presente al futuro:Dal presente al futuro:Piano Nazionale DiabetePiano Nazionale Diabete
Approccio integrato multidisciplinare di presa in carico
del paziente con diabete
U.O.C. di PsicologiaASL Viterbo
Psicologia e Contesti
D.ssa C. Arnaldi, D.ssa E.Goldoni – D.ssa C. Arnaldi, D.ssa E.Goldoni – U.O. PediatriaU.O. Pediatria D.ssa B. Longo – U.O.C. Psicologia D.ssa B. Longo – U.O.C. Psicologia Dietista E.Gardino – U.O .D. S. Dietista E.Gardino – U.O .D. S. I.P. A.Gatti – U.O. Pediatria I.P. A.Gatti – U.O. Pediatria
D.ssa C. Arnaldi, D.ssa E.Goldoni – D.ssa C. Arnaldi, D.ssa E.Goldoni – U.O. PediatriaU.O. Pediatria D.ssa B. Longo – U.O.C. Psicologia D.ssa B. Longo – U.O.C. Psicologia Dietista E.Gardino – U.O .D. S. Dietista E.Gardino – U.O .D. S. I.P. A.Gatti – U.O. Pediatria I.P. A.Gatti – U.O. Pediatria
1997-20071997-2007
Un percorso multidisciplinaredi intervento integratointervento integrato
ai giovani pazienti con diabete e alle loro famiglie
Team multidisciplinare
Approccio integrato multidisciplinare di presa in carico
del paziente con diabete
U.O.C. di PsicologiaASL Viterbo
Psicologia e Contesti
U.O. di Pediatria
facilitare il raggiungimento di obiettivi significativi psicosociali di adeguatezza adeguatezza del paziente con diabete:
approccio terapeutico multidisciplinare: obiettiviapproccio terapeutico multidisciplinare: obiettivi
area affettivo-relazionale area ludico-ricreativa/attività fisica area di gestione misurata dello stile alimentare
area gestione e monitoraggio della glicemia
ridurre il rischio che la patologia possa favorire l’espressione divissuti di diversità e di limitazionediversità e di limitazione che genera ulteriore malattia:
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Psicologia e Contesti
Il “ SISTEMA EQUIPE”Il “ SISTEMA EQUIPE”
“Sistema” equipe
ordineordine comunicazionecomunicazione
condivisionecondivisione
Nella gestione della malattia cronica si crea
un sistema sistema circolare e dinamicocircolare e dinamico
che si costruisce sulla base delle esperienze di relazione acquisite
U.O.C. di PsicologiaASL Viterbo
Psicologia e Contesti
la routine operativa dell’equipè multidisciplinare per la sua natura dinamicadinamica
necessita di unacontinua osservazione, continua osservazione,
monitoraggio e monitoraggio e ridefinizioneridefinizione..
La multidisciplinarietà….La multidisciplinarietà….La multidisciplinarietà….La multidisciplinarietà….Il riconoscimento ed il rispetto delle singole professionalità, assumendosi la responsabilità
del proprio ruolo
in uno spirito di collaborazione
(equipe multidisciplinareequipe multidisciplinare)
offre al paziente e ai suoi familiari
ordine e sicurezza ordine e sicurezza
e non confusionee non confusione
la multidisciplinarietàmultidisciplinarietà costituisce dunque quel “collantecollante”
che offre alle diverse discipline cliniche un “valore aggiunto”valore aggiunto”
U.O.C. di PsicologiaASL Viterbo
Psicologia e Contesti
Assistenza globale al ragazzo con diabeteAssistenza globale al ragazzo con diabete
Tutelare la crescita di ogni singolo ragazzo
aiutandolo ad realizzare un armonico sviluppo
della sua personalità con
la patologia diabetica
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Psicologia e Contesti
CONOSCENZA
Acquisizione di Informazioni inerenti la
Patologia e gli Strumenti
CONSAPEVOLEZZA
Riconoscimento ed Integrazione della
Patologia e degli Strumenti
ADEGUATEZZA
Capacità di Gestione della Patologia
mediante una Valutazione degli Strumenti
APPROPRIATEZZA
Raggiungimento di una Integrazione armonica
di tutti gli Aspetti inerenti la Patologia
ADEGUATALATITANTELATITANTECHIUSA e RIGIDACHIUSA e RIGIDAINSICURA E PROTETTIVAINSICURA E PROTETTIVA
ADEGUATALATITANTELATITANTECHIUSA e RIGIDACHIUSA e RIGIDAINSICURA E PROTETTIVAINSICURA E PROTETTIVA
EQUIPE come “MODULATORE”delle azioni e dei vissuti dei familiari
Assistenza globale alla famigliaAssistenza globale alla famiglia del ragazzo con diabetedel ragazzo con diabete
A fronteggiare le diverse fasi della malattia
a favorire la realizzazione di questo PROCESSO di APPRENDIMENTO delle capacità di AUTOGESTIONE
ed AUTOCONTROLLO del bambino che diviene ragazzo
L’equipe si trova a confrontarsi con diverse tipologie di famiglia:
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Psicologia e Contesti
Le delicate FASI della malattia
ESORDIO Accoglienza - Empatia Professionalità – apprendimento
ROUTINE Educazione permanente Progressiva delega - Osservazione L’apprendimento della gestione della quotidianità
Pediatra diabetologo
Team multidisciplinare Infermiera
pediatrica
psicologo
Dietist
a
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Psicologia e Contesti
Oculista
Neurologo
Cardiologo pediatra
Laboratorio analisi
“PACCHETTO” DI PRESTAZIONI
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Psicologia e Contesti
Attività ambulatoriale multidisciplinare Colloqui psicologici individuali e di gruppo (per ragazzi e familiari) Incontri di rete e di informazione sul diabete (scuola, convegni, ecc.) Aggiornamento professionale ECM di approfondimento della gestione da parte degli operatori dedicati Lavoro di rete con associazione dei familiari dei ragazzi con diabete Campi scuola
Linee guida ISPAD e SIEDP
Principali strumenti di “educazione terapeutica”
per utenti ed operatori dedicati
Dalla cura della malattia diabete
Al prendersi cura del ragazzo con diabete
Risultati raggiunti ad oggi:Risultati raggiunti ad oggi:
questo è il nostro presente
…su cui struttureremo il nostro futurofuturo
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Psicologia e Contesti
sul piano della risposta da parte dell’utenza (buona compliance terapeutica dei pazienti seguiti, crescita del Servizio)
sul piano delle iniziative realizzate (campi, convegni,
riconoscimenti ricevuti) sul piano dell’aggiornamento e
messa in atto di procedure ed ausili tecnici sempre più moderni
e aggiornati migliorativi della Q di V del paziente e della sua famiglia
la significatività e il valore del lavoro multidisciplinare
0
1
2
3
4
5
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8
numero esordi
1997 1999 2001 2003 2005 2007
anno
U.O.C. di PsicologiaASL Viterbo
Psicologia e Contesti
Quanti nuovi pazienti all’esordio della malattia ha accolto il nostro Servizio ?
0
1
2
3
4
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pazienti
1997 1999 2001 2003 2005 2007
anno
E quanti pazienti provenienti da altri Servizi ?
U.O.C. di PsicologiaASL Viterbo
Psicologia e Contesti
0
10
20
30
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60
pazienti
1997 1999 2001 2003 2005 2007
anno
U.O.C. di PsicologiaASL Viterbo
Psicologia e Contesti . . . fino ad oggi
offrire momenti di approfondimento delle tematiche correlate alla
gestione della cura rinforzare la vita di gruppo
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Psicologia e Contesti
aiutare i genitori a delegare la cura dei propri figli
Azioni previsteObiettiviStrumenti
realizzare un monitoraggio dello
status della patologia nelle 24 ore
……dai nostri “dai nostri “CAMPI EDUCATIVO-TERAPEUTICICAMPI EDUCATIVO-TERAPEUTICI””
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Psicologia e Contesti
Dalle prime esperienze . . .
. . . ai campi
strutturati e divisi per
fasce di età.
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Psicologia e Contesti
Erogatore programmabile di insulina.
Dimensioni 8 x 5 x 2cm
Peso->100- 125 gr
Gold standard
nella terapia del
diabete
• all’età• alle loro esigenze sociali, culturali, affettive
• all’età• alle loro esigenze sociali, culturali, affettive
“facilitatori”
dell’acquisizione e scoperta di quelle risorse del singolo ragazzo che lo aiuteranno ad
apprendere questa dimensione della
cura e tutela di séPrevenzione delle complicanze
“facilitatori”
dell’acquisizione e scoperta di quelle risorse del singolo ragazzo che lo aiuteranno ad
apprendere questa dimensione della
cura e tutela di séPrevenzione delle complicanze
I piccoli diventano I piccoli diventano
giovani adultigiovani adulti
Equipe terapeutica famiglia
Nuove problematiche legate
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Psicologia e Contesti
E il loro futuro bussa alla nostra porta…
territorio
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Psicologia e Contesti
EC > 18 anni
EC < 18 anni
34%
66%
I ragazzi
Gli adulti
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Psicologia e Contesti Il nostro futuro….
• stabilizzare e rinforzare quanto raggiunto ad oggi, garantendo il mantenimento delle procedure applicate• prospettive di miglioramento e di qualità
• realizzazione di un coordinamento ed
integrazione di modelli nel passaggio dal diabete del ragazzo a quello adulto
Equipe di transizione
• aggiornamento costante degli ausili tecnici migliorativi
della Q di V del diabetico e della sua
famiglia
La nostra sfida . . .
territorio
territorio
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Psicologia e Contesti
paziente
I servizi sempre più vicini ai pazienti . . .
ospedale
• formazione e informazione delle principali agenzie di servizio territoriali
•integrazione e rinforzo di una
gestione capillare delle esigenze
cliniche e psicosociali del
paziente con diabete e della sua famiglia ospedale/territorio
U.O.C. di PsicologiaASL Viterbo
Psicologia e Contesti
Dott.Palumbo
Dott. Morucci
Dott.Cimarello