La Conca Aprile 2014

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la conca periodico del centro culturale conca fallata numero 4 - aprile 2014 - copia gratuita laconcablog.blogspot.com - @La_Conca_it numero 4 - aprile 2014 - anno XXII - Tribunale di Milano, reg. n. 410 del 22.6.96 C ome abbiamo scritto più volte, molto tempo fa il Comune di Milano citò in giudizio la Premafin Finanziaria, socie- tà di Ligresti allora proprietaria delle famigerate aree d’oro richiedendo il risarcimento danni per la mancata cessione al Comune stesso della aree in questione,circa 450mila mq, come prevedevano gli accordi stipulati. In base a questi ac- cordi le aree dovevano essere cedute a prezzo politico (vado a memoria, altrimenti dovrei raspare tra le scar- toffie di archivi vetusti e polverosi) di 500-1000Lit/mq, contestualmente alla costruzione del quartiere Le Ter- razze. Da allora la proprietà è pas- sata di mano non sappiamo quante volte, sempre all’interno del gruppo Ligresti, nell’intento di far perdere tempo alla giustizia , che già ha tem- pi lunghi di suo. Ora la proprietà è approdata nelle mani in parte di Unipolsai e in parte di Eimco, socie- tà non ancora fallita dell’ex gruppo Ligresti(che pastrocchio!) Gli azzec- cagarbugli del finanziere nel corso degli anni hanno escogitato tutti gli espedienti possibili per ritardare il procedimento giudiziario. Ciono- nostante la magistratura è riuscita a formulare sia la sentenza di primo grado che quella in appello pronun- ciandosi favorevolmente rispetto alle richieste del Comune. Ora stiamo arrivando alla sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione che si riunirà il 28 aprile 2014 per emettere appunto l’attesa sentenza. Se non ci saranno sorprese, il pronunciamento dovrebbe essere favorevole al Comune di Milano, che entrerebbe così in possesso di un ulteriore peso da gettare sulla bilancia del- la complessiva trattativa con Unipolsai, Eimco e i curatori falli- mentari, per entrare in possesso delle aree contestate e realizzare a pieno il Parco del Ticinello. Va precisato che la sentenza favo- revole consentirebbe al Comune di ottenere un risarcimento danni per la mancata cessione dei terreni e non già la proprietà delle aree che reste- rebbe in capo agli attuali proprietari. Secondo le informazioni in nostro possesso il Comune di Milano in via principale aveva chiesto i terreni. In via subordinata, con la sentenza di primo grado, ottenne dai giudici il risarcimento dei danni. Il Comune di Milano accettò con riserva, a ti- tolo di risarcimento del danno, una cifra di Lit. 500.000.000 già versata da Ligresti. Tale danno andrà ovvia- mente attualizzato ai prezzi odierni e le società succedute a Ligresti, nel caso che la Cassazione si pronunci in favore del Comune, dovranno sbor- sare il saldo , che supponiamo venga calcolato dai giudici o da periti in- caricati. Oppure la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris terrà in sospeso questo esborso, facendolo confluire nella trattativa complessiva per ot- tenere il possesso delle aree d’oro. Ci sembra comunque molto strano, per non dire di peggio, che il Comune di Milano (giunta di centrodestra) abbia accettato allora, senza ricor- rere, di convertire la proprietà delle aree d’oro, che gli spettava di diritto, in mero risarcimento in denaro. n orario: lunedì mattina chiuso dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30 Via F. Brioschi 91 Milano www.pepeverde.com Tel 02.45494025/328.4560059 [email protected] Pepe Verde dal 1987 il Bio a Milano Ticinello: le aree d’oro vanno a sentenza di Flaminio Soncini Jannacci, un anno dopo: Milano gli intitola la casa d’accoglienza di viale Ortles pag 2 Tregua armata tra Comune e Aler pag 3 Linea diretta col Consiglio di Zona 5 Il CdZ 5 punta al risparmio, il parcheggio M2 Abbiategrasso forse non si farà Iniziati i lavori di messa in sicurezza della cascina Campazzo pag 4 Agenda Le attività del Centro culturale conca fallata pag 5 Nuove promesse per i tetti del Gratosoglio sud pag 6 Ferrovia Milano Mortara, continua la trattativa Sfiduciati dalla rete, i due eletti del Movimento 5 Stelle proseguono il lavoro in CDZ pag 7 Resistenza culturale al Puecher pag 8 all’interno C. A. F. via G. 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la concap e r i o d i c o d e l c e n t r o c u l t u r a l e c o n c a f a l l a t a

n u m e r o 4 - a p r i l e 2 0 1 4 - c o p i a g r a t u i t a

laconcablog.blogspot.com - @La_Conca_it

numero 4 - aprile 2014 - anno XXII - Tribunale di Milano, reg. n. 410 del 22.6.96

C ome abbiamo scritto più volte, molto tempo fa il Comune di Milano citò in giudizio la Premafin Finanziaria, socie-tà di Ligresti allora proprietaria delle famigerate aree d’oro

richiedendo il risarcimento danni per la mancata cessione al Comune stesso della aree in questione,circa 450mila mq, come prevedevano gli accordi stipulati. In base a questi ac-cordi le aree dovevano essere cedute a prezzo politico (vado a memoria, altrimenti dovrei raspare tra le scar-toffie di archivi vetusti e polverosi) di 500-1000Lit/mq, contestualmente alla costruzione del quartiere Le Ter-razze. Da allora la proprietà è pas-sata di mano non sappiamo quante volte, sempre all’interno del gruppo Ligresti, nell’intento di far perdere tempo alla giustizia , che già ha tem-pi lunghi di suo. Ora la proprietà è approdata nelle mani in parte di Unipolsai e in parte di Eimco, socie-tà non ancora fallita dell’ex gruppo Ligresti(che pastrocchio!) Gli azzec-cagarbugli del finanziere nel corso degli anni hanno escogitato tutti gli espedienti possibili per ritardare il procedimento giudiziario. Ciono-nostante la magistratura è riuscita a formulare sia la sentenza di primo grado che quella in appello pronun-ciandosi favorevolmente rispetto alle richieste del Comune.Ora stiamo arrivando alla sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione che si riunirà il 28 aprile 2014 per emettere appunto

l’attesa sentenza. Se non ci saranno sorprese, il pronunciamento dovrebbe essere favorevole al Comune di Milano, che entrerebbe così in possesso di un ulteriore peso da gettare sulla bilancia del-la complessiva trattativa con Unipolsai, Eimco e i curatori falli-mentari, per entrare in possesso delle aree contestate e realizzare a pieno il Parco del Ticinello. Va precisato che la sentenza favo-

revole consentirebbe al Comune di ottenere un risarcimento danni per la mancata cessione dei terreni e non già la proprietà delle aree che reste-rebbe in capo agli attuali proprietari. Secondo le informazioni in nostro possesso il Comune di Milano in via principale aveva chiesto i terreni. In via subordinata, con la sentenza di primo grado, ottenne dai giudici il risarcimento dei danni. Il Comune di Milano accettò con riserva, a ti-tolo di risarcimento del danno, una cifra di Lit. 500.000.000 già versata da Ligresti. Tale danno andrà ovvia-mente attualizzato ai prezzi odierni e le società succedute a Ligresti, nel caso che la Cassazione si pronunci in favore del Comune, dovranno sbor-sare il saldo , che supponiamo venga calcolato dai giudici o da periti in-caricati. Oppure la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris terrà in sospeso questo esborso, facendolo confluire nella trattativa complessiva per ot-tenere il possesso delle aree d’oro. Ci sembra comunque molto strano, per non dire di peggio, che il Comune di

Milano (giunta di centrodestra) abbia accettato allora, senza ricor-rere, di convertire la proprietà delle aree d’oro, che gli spettava di diritto, in mero risarcimento in denaro. n

orario: lunedì mattina chiuso dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30

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il Bio a Milano

Ticinello: le aree d’oro vanno a sentenza di Flaminio Soncini

Jannacci, un anno dopo: Milano gli intitola la casa d’accoglienza di viale Ortles pag 2

Tregua armata tra Comune e Aler pag 3

Linea diretta col Consiglio di Zona 5 Il CdZ 5 punta al risparmio, il parcheggio M2 Abbiategrasso forse non si farà

Iniziati i lavori di messa in sicurezza della cascina Campazzo pag 4

Agenda Le attività del Centro culturale conca fallata pag 5

Nuove promesse per i tetti del Gratosoglio sud pag 6

Ferrovia Milano Mortara, continua la trattativa

Sfiduciati dalla rete, i due eletti del Movimento 5 Stelle proseguono il lavoro in CDZ pag 7

Resistenza culturale al Puecher pag 8

all’interno

C. A. F.via G. Meda 47 • Milano

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numero 4 * aprile 2014la conca2

Periodico del Centro culturale conca fallataCircolo ARCIvia Giovanni da Cermenate 35/a • 20141 Milano

Stampa: Tipografia Real Arti-Lego S.A.S Di Sabatino Raimondo & C. • Corbetta (Mi)Reg. al Tribunale di Milano n. 410 del 22.6.1996c.f. 971824400156, p. iva 12051280159

Direttore responsabile: Flaminio Soncini

Progetto grafico e impaginazione: Cristina CarliIn redazione: Paolo Castellano, Gabriele Cigognini, Guglielmo Landi, Alessandro Santini, Vittore Vezzoli, Daniela Zucchi

Ha collaborato a questo numero: Fabrizio Ternelli

Le fotografie sono dell’archivio La conca

www.laconcablog.blogspot.com

Pubblicità: Marilena 333.7029152 - Jolanda 02.89305217Informazioni: tel. 02.89300806 - 02.8266815email: [email protected]

Aderente alla Rete dei Comitati MilanesiC/O Cooperativa Barona E. Satta, Via Modica, 8 • 20142 Milanoemail: [email protected] - Tel. 349.4300829

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Jannacci, un anno dopo: Milano gli intitola la casa d’accoglienza di viale OrtlesIn migliaia sabato 5 aprile all’antico dormitorio per il tributo al grande cantautore milanese

Sabato 5 aprile la Casa di Acco-glienza di viale Ortles 69, da quasi settant’anni ricovero per i senza-tetto di Milano, è stata intitolata a Enzo Jannacci. All’appuntamento hanno parte-cipato tantissimi artisti e amici di sempre del grande cantautore, ma soprattutto migliaia di cittadini, gli ospiti del dormitorio, gli operatori e i volontari delle 49 associazioni che rendono possibile l’aiuto ai numerosi senzatetto della città. Presenti alla grande festa realizza-ta a costo zero dal Comune, con la direzione artistica di Smemoranda e il contribu-to dei privati, gli assessori alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, alla Cultura, Filippo del Corno, allo Sport e tempo libero, Chiara Biscon-ti e la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris Dopo le prime due ore di spettacolo, tra canzoni e pez-zi di cabaret in milanese, lo scoprimento della targa che sarà posta all’interno della struttura, mentre una più piccola sarà all’esterno.Questo evento fa parte della rassegna Ciao En-zo!, un ampio programma di iniziative dedicato a Jannacci, aperto lo scorso 29 marzo, anniver-sario della sua scomparsa, per concludersi il prossimo 3 giugno, giorno del suo comple-

anno. Tra gli appuntamenti in calendario la mostra di disegni che alcuni tra i più grandi fumettisti italiani hanno dedicato al cantauto-re milanese reinterpretando i personaggi delle sue canzoni. Le tavole saranno allestite dal 30 maggio al 3 giugno, nel foyer del Teatro Dal Ver-me. Inoltre, dall’11 al 16 aprile, nell’ambito del Festival Milano canta Gaber, saranno molte le iniziative dedicate al sodalizio umano e artistico di straordinario valore tra Gaber e Jannacci. Il 31 maggio è previsto Vengo anch’io, una serie di eventi musicali diffusi in tutta la città di Milano. Tutte le informazioni sono consultabili sul sito www.ciaoenzo.it n gl

Riapre la Casa Museo Alda MeriniChiusa la selezione del bando comunale e pubblicata la graduatoria dei cinque progetti concorrenti

Un caffè letterario, librerie, spazi lettura. Del Corno e Be-nelli: “Progetto che valorizza la poesia attraverso la figura di Alda Merini e apre la Casa-Museo alla città” Il progetto dell’Associazione “La Casa delle Artiste” è pri-mo in graduatoria e vincitore del bando indetto dal Co-mune di Milano.Il progetto punta alla valorizzazione della figura della po-etessa, articolando una fitta serie di eventi, attività e in-contri che coinvolgeranno pubblici diversi, dalle scuole ai visitatori, dagli scrittori ai musicisti, dagli artisti affermati a quelli emergenti.Casa Merini sarà aperta tutti i giorni, dal lunedì alla dome-nica, differenziando gli orari e le modalità di visita degli spazi.In particolare, sarà possibile visitare il Museo su prenotazione dal lunedì al mercoledì; dalle 15 alle 19 nelle giornate di giovedì e venerdì; dalle 10 alle 13 il sabato e la domenica.A partire da questo programma iniziale, l’associazione si prefigge comunque l’obiettivo di estendere l’apertura del Museo fino a 6 giorni a settimana anche senza prenota-zione.Gli spazi dedicati alle attività e al ristoro saranno aperti dalle 11 alle 20 dal martedì al venerdì; dalle 10 alle 13 il sabato e la domenica; il lunedì su prenotazione.Per quanto riguarda l’allestimento degli spazi, al piano terra sarà predisposto un vero e proprio ‘caffè letterario’ con una libreria specializzata in poesia e arte, fornita di raccolte di Alda Merini e altri volumi sia in vendita sia in consultazione.Al primo piano, oltre a conservare la parte della Casa-mu-seo, verrà realizzata una libreria cartacea e multimediale esclusivamente dedicata alla poetessa, con un accogliente spazio lettura.Per una migliore fruizione del Museo, sarà realizzata an-che una guida cartacea/multimediale corredata da una biografia della poetessa. È fittissimo e differenziato il calendario delle iniziative e delle attività.Sulla figura della poetessa, saranno organizzati almeno 4 eventi all’anno per letture, conferenze, cineforum, con-fronti dedicati alla vita e all’opera di Alda Merini, anche grazie all’incontro con personaggi della sua vita.Sarà intitolato alla poetessa un concorso letterario il cui premio consisterà nella pubblicazione dell’opera vincitri-ce, che sarà poi inserita nella libreria della Casa e promos-sa anche attraverso incontri con l’autore.Corsi dedicati ad Alda Merini e alla sua poesia saranno or-ganizzati e aperti al pubblico. Per valorizzare ulteriormen-te il ricordo e la figura della poetessa, gli spazi saranno aperti alla collaborazione con altre associazioni culturali, nazionali e internazionali.E ancora, si organizzeranno corsi e seminari dedicati al-le arti della pittura, ceramica, fotografia, regia, scrittura creativa, solo per citarne alcuni. ‘Poetry-slam’, ovvero mo-menti in cui cittadini e poeti, esordienti e non, potranno misurarsi in una vera e propria gara di poesia in cui sarà il pubblico a decretare il vincitore. Jam session di musici-sti che potranno incontrarsi e improvvisare performance musicali per i visitatori. Flash mob artistici, aperitivi con artisti e workshop-laboratori.Nell’ambito delle attività per promuovere la conoscenza dell’arte nelle sue diverse forme e della creatività, il progetto si propone di coinvolgere le scuole cittadine di vario ordine e grado e le strutture sociali (ad esempio, Centri diurni di-sabili, Centri di aggregazione giovanile, Residenze sanitarie anziani) con visite guidate, corsi, seminari e attività.L’Assessore alla Cultura Filippo Dal Corno ha affermato: “Siamo particolarmente contenti di annunciare il proget-to vincitore in occasione dell’83° anniversario della nascita di Alda Merini, anche perché si tratta di un progetto che, prima di tutto, valorizza la figura della poetessa e della sua opera, cogliendo pienamente l’obiettivo del Comune che in via Magolfa desiderava creare un luogo di aggregazione e confronto il più possibile aperto e che avesse come ful-cro la figura di Alda Merini”. n gl

Resistenza e impegno civile alla Fra Cristoforo

Purtroppo è noto che i giovani a volte ignorano o conoscono in modo approssimativo episodi im-portanti del passato, avvenimenti storici che hanno contribuito a porre le basi della nostra democra-zia. Gli insegnanti si prodigano al fine di evitare queste lacune, ma il compito non è sempre facile. Per questo sono senza dubbio proficue iniziative come quella promossa dalla Biblioteca Fra Cristoforo in collaborazione con la Sezione Ga-ranzini Fiore Stadera dell’ANPI di Milano. Lunedì 28 aprile, alle ore 10, in bi-blioteca, il presidente di questa Se-zione, Andrea Cattania, racconterà agli studenti della scuola media Gemelli - e ai cittadini che vorran-no partecipare - le azioni svolte per dai partigiani del popolare quartie-re Stadera. Subito dopo, accompa-gnerà i partecipanti lungo un per-corso rievocativo nei luoghi dove si trovano le lapidi in ricordo dei quarantatré caduti per la libertà. “Oltre al tradizionale corteo che organizziamo in occasione del 25 aprile”, dice Andrea Cattania, “quest’anno terremo un incontro con gli studenti per far conoscere alle nuove generazioni le caratte-ristiche che assunse settant’anni fa la lotta di Liberazione nel quar-tiere, che vanta il maggior numero di lapidi della città. I partecipanti riceveranno anche il testo di Flavio Ghiringhelli ‘Antifascismo e Resi-stenza a Milano in zona 5’, pubbli-cato nell’ambito del ‘Progetto per il Futuro della Memoria’”. Sempre alla “Fra Cristoforo”, il 7 maggio, alle 18, lo scrittore e poe-ta Fabio Clerici presenterà con un evento teatrale il suo libro “Il grido della terra – Missione Emilia”, una raccolta di storie sul terremoto che ha colpito molti centri emiliani. “Nella mia opera – dice Fabio Cle-rici – parlo di donne, uomini, an-ziani accomunati da case crollate e destini avversi. I campi profughi, la nuova speranza dei bambini coin-volti, l’importanza di recuperare dalle macerie un animale abban-donato, un piccolo oggetto, a volte solo una foto, sono il palcoscenico emotivo dei racconti. E sullo sfon-do gli uomini della Polizia Locale venuti da Milano per cercare di le-nire le profonde ferite della terra e delle anime. Le tante strette di ma-no, i sorrisi, gli abbracci che hanno ricevuto dalle persone provate dal dolore sono stati la ricompensa più grande per il loro intervento ”. La presentazione sarà resa più intensa dall’intervento dell’atto-re Lino Fontana, che interpreterà parti drammatiche - ma anche ironiche - del testo con l’ausilio suggestivo di musiche e proiezio-ni di immagini. n

di Fabrizio Ternelli

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Tregua armata tra Comune e AlerN el solo territorio di Milano l’Aler è

proprietaria di 72 mila appartamenti di edilizia popolare residenziale. Il Co-

mune dal canto suo ne possiede 38 mila. Com-plessivamente è un patrimonio ingente che, se ben gestito, potrebbe ridurre la drammatica mancanza di case. Così non è.A Milano, alla fine del 2013, erano in lista d’at-tesa più di 23 mila famiglie con il diritto accer-tato di ottenere un ap-partamento, e continua-no a crescere. Sempre più numerosi sono gli sfrattati incolpevoli, quel-li che non hanno i soldi dell’affitto.A gennaio di quest’anno si sono aggiunte alla lista d’attesa altre 498 fami-glie, mentre gli appar-tamenti assegnati nello stesso mese sono stati 48 (40 del Comune e solo 8 dell’Aler, che pure dispo-ne di un patrimonio edi-lizio maggiore).Intanto aumentano gli alloggi vuoti e degradati, bersaglio ideale delle oc-cupazioni abusive, spes-so organizzate dalla malavita.La gestione dell’Aler ha accumulato un passi-vo pauroso (450 milioni), è costellata da illeciti, tangenti e infiltrazioni mafiose. Ha dissipa-to soldi anche in spericolate operazioni con Gheddafi, ha permesso l’insediamento dei na-zifascisti di Forza Nuova nei suoi locali di via Palmieri. Infine, è notizia di questi giorni, s’è lasciata abbindolare da banche fameliche con i cosi detti derivati tossici, operazioni natural-mente in perdita.Fin qui siamo nel campo degli illeciti e delle incapacità; il vero guaio è che tutto ciò si tra-duce in dramma per migliaia di persone senza casa o, se va bene, con la casa che perde acqua dai tetti.Il Comune di Milano non ci sta e ha aperto un serrato confronto con l’Aler sull’uso del patri-

monio edilizio pubblico, senza dimenticare la gestione (attualmente ancora affidata all’Aler) dei 38 mila appartamenti di sua proprietà.Secondo Daniela Benelli, assessora alla ca-sa, demanio e area metropolitana, l’obietti-vo principale del Comune è “una soluzione che garantisca un’amministrazione unitaria di tutto il patrimonio di edilizia pubblica”. Il Comune chiede “una nuova società con nuovi

dirigenti e un nuovo modello di gestione”.Per raggiungere que-sto risultato, aggiunge la Benelli, “siamo di-sposti a farci carico di metà del costo sociale di tutta l’operazione, anche se le case dell’A-ler sono molte di più. Chiediamo solo che dalla nuova società ri-mangano fuori i debiti e le responsabilità Aler del passato.”Finora la Regione ha opposto resistenza, ma ai primi di marzo s’è accordata con il Comune s’una specie di armistizio a tempo:

un mese per raggiungere un accordo.Al momento è impossibile prevedere il risul-tato finale della trattativa perché le posizioni sono distanti. L’unica cosa certa è che il Co-mune non arriva impreparato alla discussione e dispone di soluzioni alternative.Ovviamente la cosa ottimale sarebbe la gestio-ne complessiva dell’offerta degli appartamenti che si liberano, così com’è complessiva la ge-stione della graduatoria delle liste d’attesa, af-fidata per legge e per buonsenso al Comune.Se tuttavia la Regione, da cui l’Aler dipende, dovesse ostacolare l’accordo, al Comune non resterebbe che ripiegare sulla gestione diretta del suo patrimonio edilizio.L’accordo con l’Aler per la gestione delle case comunali attualmente in vigore prevede, pri-ma di andare a regime, una fase sperimentale

non ancora conclusa. “Abbiamo valutato”, dice la Benelli, “che non è possibile portare a regime la convenzione” e, per essere più chiara, ag-giunge: “Non vogliamo continuare il rapporto con l’Aler per la gestione delle case del Comu-ne, e neppure vogliamo affidarla nuovamente ai privati”.Infatti, la Pirelli real estate, e gli altri privati che al tempo di Letizia Moratti ebbero l’appalto del patrimonio edilizio del Comune, fecero, se possibile, anche peggio dell’Aler.In concreto il Comune sta pensando di gestire le sue case, o direttamente o indirettamente attraverso un ente operativo dipendente dal Comune stesso.Affidare la soluzione del problema a mani sperabilmente più efficienti e meno corrotte, è importante ma non basta. Occorrono anche soldi e nuove idee.A proposito di queste ultime, per accelerare l’assegnazione degli appartamenti vuoti, Da-niela Benelli ha lanciato la proposta di asse-gnare ai nuovi inquilini gli alloggi nello stato di fatto, qualora non siano richieste ristruttu-razioni particolarmente pesanti. Ad esempio se è necessario mettere a norma l’impianto elettrico.In casi simili i lavori potrebbero essere affidati all’inquilino assegnatario che potrebbe scon-tare le spese con un corrispondente riduzione delle prime rate di affitto.In questo modo i tempi d’assegnazione si ri-durrebbero fortemente, ma è necessario risol-vere prima problema non piccolo: chi è sfrat-tato per morosità incolpevole difficilmente di-spone dei 2/5 mila euro necessari per mettere a norma un impianto. Le soluzioni che si stanno studiando prevedono che il Comune anticipi i soldi o garantisca un prestito alle banche. En-trambe le soluzioni non sono semplici, ma la proposta ha suscitato un generale e positivo interesse.L’altro problema sono i soldi.“L’abitare sociale”, nota la Benelli, “non è di-verso dalla sanità o dall’istruzione pubblica: dev’essere finanziato dalla collettività. Lo sba-glio è nella legge regionale 27 del 2009 che pretende che l’Aler si sostenga unicamente

con i canoni d’affitto.”Come ognuno facilmente capisce, dietro questo problema c’è la necessità, non di attenuare, ma di rovesciare l’austerità che ci stringe.Tuttavia, anche con le attuali disponibi-lità finanziarie, non guasterebbe una mi-gliore gestione dell’Aler, che purtroppo ancora non si vede.“Avrei immaginato un forte rinnovamen-to”, conclude amaramente e cautamente Daniela Benelli.Come La conca ha più volte denunciato, non è positivo che a presidiare i vertici dell’Aler siedano Domenico Ippolito, il maggior responsabile della passata ge-stione, e il suo amico Gian Valerio Lom-bardi, l’ex prefetto noto per aver detto che in Lombardia la mafia non esiste. n vv

Intervista a Daniela Benelli, assessora municipale per l’area metropolitana, la casa e il demanio. Serrato confronto con l’Aler e la Regione: Palazzo Marino punta a una nuova gestione unitaria dell’assegnazione degli alloggi nel Comune, ma in mancanza di accordo prevede di togliere all’Aler la gestione del proprio patrimonio edilizio. Regione e Comune si sono dati un mese per tentare un’intesa

In Zona 5 è attivo uno dei CPAA, Centri di Psicolo-gia per l’Anziano e per l’Alzheimer, che il Comune di Milano ha promosso in tutte le zone della città.I CPAA, condotti da psicologi esperti in prob-lemi della terza età, offrono consulenza e sos-

tegno all’anziano che sta attraversando un momento di disagio psicologico come un calo dell’umore, la presenza di ansia o un periodo di difficoltà affet-tiva. Gli specialisti offrono supporto psico-diagnostico e accompagnamento all’anziano con problemi della sfera cognitiva, in particolare forniscono una prima valutazione iniziale tra il sospetto della malattia e la presa in carico da parte delle Unità Valutative Alzheimer (UVA)I CPAA si rivolgono inoltre ai familiari impegnati nell’assistenza all’anziano che desiderano informazioni, accompagnamento e/o sostegno legati alla re-lazione o alla cura prestata all’utente.L’iniziativa è parte del progetto promosso dal Comune di Milano “UNA RETE PER L’ALZHEIMER” sul tema del decadimento cognitivo degli Anziani, della demenza e della malattia di Alzheimer.Il CPAA di Zona 5 si trova presso il Centro Polifunzionale “Il Posto delle Fragole”, via Spaventa 19, le prestazioni sono completamente gratuite.Per informazioni e appuntamenti è possibile telefonare direttamente alla psi-cologa al n. 380 1894824 oppure chiamare la Linea Verde Alzheimer al n. 800.679679.

Spartitraffico in viale Cermenate, a breve il via ai lavoriDopo il consueto non breve periodo di ge-stazione, dopo il fallimento (l’anno scorso) dell’impresa assegnataria dell’appalto, sono stati finalmente appaltati di nuovo i lavori per la costruzione di uno spartitraffico in viale Cermenate. I lavori partiranno effettivamente dopo la chiusura delle scuole al fine di creare i minori disagi possibili alla cittadinanza. Fu sotto l’incalzare delle proteste degli abitan-ti della zona seguite all’ennesimo incidente – vittima una bambina di otto anni – che due anni fa l’Amministrazione comunale decise di prendere delle misure per eliminare o almeno diminuire il rischio rappresentato dall’attra-versamento del viale in prossimità dell’incro-cio con via Isimbardi. Va dato atto alla giunta Pisapia di aver raccolto le rimostranze e le proposte dei residenti, sempre ignorate dalle precedenti amministrazioni. A breve, sia pure con ritardo, la costruzione dello spartitraffico diminuirà l’ampiezza delle carreggiate, in mi-sura tale però da non ostacolare la fluidità del traffico. Costituirà tuttavia un salvagente per chi attraverserà il viale. Inoltre eliminerà un’al-tra fonte di rischio: impedirà di svoltare a sini-stra ai veicoli in uscita da via Isimbardi. n gc

Gli atenei milanesi e Libera uniti contro le mafieConvegno in Bocconi il prossimo 5 maggioI rettori degli atenei milanesi (Università Boc-coni, Iulm, Politecnico, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi, Uni-versità Bicocca, Accademia Naba) e l’Associa-zione Libera hanno ratificato un accordo per promuovere attività formative sul contrasto alla criminalità organizzata, con particolare attenzione all’espansione di questo fenomeno nelle regioni settentrionali e in Lombardia.Si tratta di seminari, ricerca e altre iniziative per contribuire a conoscere, e quindi com-battere, un fenomeno criminale sempre più diffuso anche nelle regioni del Nord.In base all’accordo, della durata quadrien-nale, ciascun ateneo si impegna a organiz-zare, in collaborazione con Libera, seminari sui temi della criminalità organizzata, della sua storia, delle cause sociali e politiche, delle possibilità di prevenzione e contrasto, aperti a tutti gli studenti milanesi, e a colla-borare nella realizzazione e nella produzio-ne di attività di ricerca e documentazione aggiornata sulla presenza delle organizza-zioni mafiose nel Nord.Il primo appuntamento, il cui tema condutto-re sarà “La mafia non conosce crisi”, sarà il 5 maggio 2014 presso l’Università Bocconi: “La penetrazione delle organizzazioni criminali nelle attività legali” con Salvatore Lo Balbo, Al-berto Alessandri, Stefano Morara. n gl

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numero 4 * aprile 2014la conca4

in breveSalvi 120 metri di mosaico dell’ex Centrale del latte“Il mosaico sarà salvato. Stiamo studiando un progetto con la Bocconi”. Parola della vice sindaca Ada Lucia De Cesaris.Stiamo parlando del mosaico di 18 mila tesserine e lungo 120 metri, che ricopre il muro di cinta dell’ex Centrale del latte, lungo viale Toscana e via Castelbarco.Oggi la Centrale del latte non c’è più e al suo posto sorgerà il campus della Bocconi, con il rischio di perdere un elemento decorativo che celebra il latte in tutte le sue versioni e con allegria di colori.La risposta della De Cesaris ha tranquillizzato un gruppo di cittadini del quartiere preoccupati per il futuro del singolare pezzo di arredo urbano.Il campus non avrà muri di cinta, ma si stanno cercando spazi all’interno del nuovo complesso per valorizzare il lavoro di 28 giovani artisti ai quali, nel 1998, era stato affidato il compito di celebrare in questo modo i 70 anni della Centrale.Il Consiglio di Zona 5 chiederà che nel frattempo il mosaico venga sottratto ai vandalismi con adeguate protezioni. n vv

La consigliera Fanny Marchese si dimetteAvvicendamento nel gruppo consigliare di Sinistra Ecologia e Libertà della zona 5. La consigliera Fanny Marchese, assistente sociale, già presidente della commissione pari opportunità, ha presentato le proprie dimissioni, motivate da impegni lavorativi che non le permettevano di partecipare ai lavori del Consiglio come avrebbe voluto. Sarà sostituita da Franca Vecchio, 59 anni, esperta in floriterapia e tecniche del benessere, attivista del Centro Culturale Conca Fallata e moglie del presidente Sandro Pezzoni. n as

Smart city in via Ripamonti 88 In via Ripamonti, nello spazio occupato dallo stabile fatiscente sgombrato e abbattuto due mesi fa dalle ruspe del Comune, verrà realizzato un incubatore di imprese per favorire la nascita di nuove aziende. È già stata firmata la convenzione fra il Comune di Milano e la ditta Invitalia, società operativa del Ministero dello sviluppo economico, che finanzia la realizzazione con un investimento di 5 milioni di euro. n fs

In breve dalla cascina Campazzoesproprio: la proprietà si nascondeIl provvedimento di esproprio deve essere notificato per legge al proprietario, pena la validità del provvedimento. Cosa che l’Ufficio espropri del Comune ha regolarmente fatto nei confronti della Altair, società dell’ex gruppo Ligresti, attuale proprietaria della cascina. Senonchè la società è risultata irreperibile alla vecchia sede di Milano, poiché si è trasferita a Roma. Ma nemmeno a Roma è stata rintracciata. L’Ufficio espropri del Comune ha reso noto agli assessorati interessati che la pratica verrà passata all’ufficiale giudiziario che provvederà ad una notifica pubblica attraverso la pubblicazione della notifica stessa su alcuni quotidiani nazionali. Che forza questi finanzieri. Fanno apparire e scomparire le loro società con uno schiocco di dita. Anche dal baratro del fallimento Ligresti colpisce ancora.messa in sicurezzaMentre andiamo in stampa, in data 9 aprile 2014, sono finalmente iniziati i lavori di messa in sicurezza delle parti ammalorate della cascina. Gli operai della ditta che effettua i lavori stanno scoperchiando il grande portico centrale, per la ristrutturazione del tetto. Non abbiamo ad oggi una descrizione puntuale dei lavori che verranno effettuati e una previsione di consegna. L’intervento sulla cascina è una prioriotà per la Zona 5 ed è molto importante che si sia dato inizio ai lavori come promesso dal vicesindaco e assessore all’urbanistica Ada Lucia De Cesaris. n fs

In merito al parcheggio M2 Abbiategrasso la maggioranza di centrosinistra del CdZ 5 approva la proposta del presidente Aldo Ugliano. “Ho fatto all’intera coalizione di centrosinistra la pro-posta di sospendere l’inizio della costruzione del parcheggio col-legato al capolinea della M2 in piazza Abbiategrasso” -sottolinea Ugliano- “perché fosse considerata una proposta di maggioranza e non un mio vaneggiamento. Poi ho passato la proposta all’asses-sore Maran e alla Vicesindaco De Cesaris.” La proposta nasce dalla riflessione sui costi dell’opera, lievitati da 15,6 mln del parcheggio fuori terra a 20,6 milioni di quello interrato. L’aumento si è reso necessario a causa dei lavori di impermeabilizzazione richiesti dal sollevarsi della falda acquifera, ma è comunque troppo per 400 posti auto. In cambio il Comune deve impegnarsi a realizzare in tempi certi i parcheggi a righe blu nell’area delimitata a nord da viale Tibaldi, a sud dal confine comunale a est dalla direttrice via Bazzi e a ovest dal Naviglio pavese. Più o meno queste aree di parcheggio saranno disegnate nelle vie che si trovano a meno di 200 m circa dalla M2 e delle linee 15 e 3, da una parte e dall’altra. Qui il parcheggio sarà consentito a pagamento dalle ore 8 alle 14 a 0,8 euro/h. I residenti verranno muniti di apposito bollo e so-steranno gratis. “L’altra condizione che ho posto è che almeno 10 milioni dei 20 che si risparmieranno, vengano spesi in Zona 5.” - Sottolinea il presidente- “l’assessore ed il vicesindaco sono d’ac-cordo con la mia proposta, che è condivisa anche da Atm. Non c’è ancora alcuna decisione di giunta, però.”

La proposta nasce anche da altre considerazioni. “Insieme ai tecnici di Atm e comune di Assago abbiamo verificato che nel comune con-finante con la zona 5 ci sono circa 2100 posti auto inutilizzati, di cui 1200 dalle parti del Forum e gli altri 900 intorno alle due fermate della M2. La sosta in queste aree sarebbe gratuita, ma il costo del biglietto per e da Milano è di 2,55 euro (extraurbano) e la gente prefe-risce prolungare il viaggio in auto e venire a sostare gratis nella no-stra zona. Inoltre abbiamo constatato che sia sulla autostrada Ge-Mi che sulla tangenziale ovest non sono segnalate le stazioni della M2 Assago nord e sud, così gli automobilisti tirano diritto e finiscono in piazzale Maggi e oltre. Segnalo anche che l’Atm, a sue spese, sta pro-lungando la linea 15 all’interno di Rozzano di altre 5 fermate per un totale di 1,8 Km, incentivando gli automobilisti a servirsene. Dovrà poi essere il Comune di Rozzano a provvedere ai parcheggi. Per la questione della tariffa di 2,55 Euro , i comuni che gravitano intorno ad Assago dovrebbero aprire un discorso con Atm e Regione.” Con-clude infine il presidente del Cdz: “ha senso che ad Assago ci siano 2 stazioni della M2 parzialmente inutilizzate a causa della tariffa e che ci siano 2100 posti auto inutilizzati, ma che gli automobilisti venga-no a sostare nel parcheggio Famagosta, a buon prezzo, o nella nostra zona, gratis? No. Non ha senso. Bisogna dirottare gli automobilisti su M2 Assago e parcheggi vicini.”Le dichiarazioni di Ugliano sfondano una porta aperta nella reda-zione de La Conca che, dobbiamo dirlo, ha ripetutamente sostenuto che il parcheggio in piazza Abbiategrasso non si doveva fare. n fs

Il CdZ 5 punta al risparmio, il parcheggio M2 Abbiategrasso forse non si farà

linea diretta col consiglio di zona 5

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P urtroppo, per un malinteso con il Presidente Aldo Ugliano, che si è ampiamente scusato per il di-

sguido, non sono intervenuti l’assesso-re Pierfrancesco Maran e la direttrice dell’Amsa Emilia Rio, alla riunione del 7 aprile in Cdz. È stato comunque un in-contro pieno di spunti, suggerimenti e risposte grazie al dr. Lorenzo Cogliati e alla dottoressa Silvia Intra dell’Amsa.La riunione è stata l’occasione per pre-sentare il libretto esplicativo della rac-colta differenziata, oltre all’italiano in altre 9 lingue: arabo, cinese, cingalese, francese, inglese, romeno, spagnolo, tagalog e ucraino.Il dr Cogliati ha fornito alcuni dati interes-santi. La raccolta differenziata sta andando bene: siamo arrivati al 47,5% e si auspica di arrivare presto al 50%. La periferia si sta dimostrando più virtuosa del centro e si stima che sia intercettato l’86% dell’umi-do. Un po’ meno bene le case Aler.Da marzo sono iniziate le sanzioni e nella nostra Zona siamo a 3.500 su un totale in città di 61 mila, quindi sotto alla media comunale: bravi!La dottoressa Intra sottolinea come l’infrazione registrata più di sovente è il conferimento dell’organico in sac-chetti non idonei. Occorre fare molta attenzione alla presenza di uno dei 3 marchi che contraddistinguono quelli adatti alla raccolta dell’umido.Chiede l’aiuto dei cittadini per la dif-fusione dei dépliant nelle 9 lingue se-gnalando i luoghi e le occasioni in cui si possano distribuire alle comunità straniere esistenti (ad esempio scuole di italiano, associazioni, ecc.).Dall’incontro è emerso come il princi-pale problema sia l’abbandono di mate-riali vari nelle zone meno urbanizzate. Nei prati, che per fortuna abbiamo nu-merosi in zona, piccoli imprenditori, spesso senza autorizzazione, svolgono piccole attività quali lo svuotamento cantine, piccole ristrutturazioni, ecc. Queste persone preferiscono far pagare ai clienti lo smaltimento in discarica e poi… discaricare nelle nostre campagne con due danni: paghiamo lo smaltimen-to e poi la bonifica! Tutti sono concordi sul sanzionare questi comportamenti anche se è difficile individuarli.Le guardie ecologiche, rappresentate dal responsabile della nostra Zona Paolo Forti, annunciano come si stia mettendo

a punto con i vigili di quartiere un piano per il controllo delle attività illecite. Spera quanto prima di giungere ad un accordo.Altra situazione particolare della nostra zona è la sporcizia dei corsi d’acqua. An-che qui, abbiamo la fortuna di averne tan-ti, ma spesso si tramutano in discariche.Le norme sono farraginose: l’Amsa può occuparsi delle sponde, ma non entrare nell’alveo del corso d’acqua. C’è anche un accordo con molti su-permercati per il recupero o lo smalti-mento dei carrelli abbandonati.Anche gli insediamenti non autoriz-zati sono un problema: dove buttano i rifiuti? L’Amsa non può prendere in considerazione il conferimento di contenitori se non sotto tutela di una qualche associazione.C’è poi, ma non solo nella nostra Zona, il problema dei cestini stradali riempiti inopinatamente dai sacchetti di immon-dizia che dovrebbero invece essere confe-riti nei bidoni condominiali. Ricordano che la multa prevista per questo incivile comportamento non è esigua: 500 euro!L’Amsa precisa che quei contenitori erano stati adottati nella passata ge-stione per incrementare la raccolta dei rifiuti indifferenziati per favorire la co-struzione di un inceneritore nel Parco Sud (pericolo che fu sconfitto grazie all’opposizione dei residenti in zona, capeggiati dall’attuale presidente del CdZ!). Si stanno studiando soluzioni e già ne sono stati rimossi molti per di-sincentivare questo malcostume, ma è evidentemente un costo molto elevato.Anche la mancanza di una ricicleria, punto di conferimento per una se-rie di rifiuti che non possono essere smaltiti con la normale raccolta, causa problemi a chi non ha una macchina per poterli andare a portare.A questo riguardo il presidente Uglia-no preannuncia che è allo studio la possibilità di realizzarne una in zona, ma che presenta vari problemi. Spe-ra di poter presto essere più concre-to. Per il momento c’è la possibilità di conferire alcuni di questi rifiuti ai Centri Ambientali Mobili che periodi-camente si trovano in alcuni mercati.Vi ricordiamo che sul sito dell’Amsa www.amsa.it si trovano tutte le informa-zioni nelle varie lingue per una corretta raccolta dei rifiuti, il calendario dei Cen-tri ambientali mobili e tante altre infor-mazioni. La mail è [email protected] e l’App puli amo. Inoltre c’è sempre il numero verde 8003322. n

di Daniela Zucchi

Nasce il parco del SieroterapicoUn nuovo parco sorgerà sull’area dell’ex-Istituto Sieroterapico Serafino Belfanti. Sebbene non si trovi nella nostra Zona, ce ne occupiamo innan-zitutto perché la nascita di un parco è sempre da accogliere con favore per il miglioramento che ap-porta all’ambiente e alla qualità della vita di tutti, e poi perché chi abita al confine della Zona 5 lungo il primo tratto del Naviglio Pavese compreso tra la Darsena e viale Tibaldi, data la vicinanza, ne potrà fruire con assiduità.Una vasta area di oltre 100mila metri quadrati tra piazza Belfanti, via Segantini e la piscina Argelati, sarà ridisegnata secondo un progetto che svilup-perà ambiti diversificati di verde. Una grande radura centrale ne sarà il cuore. In quest’ampio spazio saranno messi a dimora sol-tanto pochi alberi per rafforzare la percezione della vastità aperta dell’area. Al contrario un doppio fi-lare di alberi costeggerà i nuovi edifici residenzia-li sul lato di via Segantini. Edifici che si verranno quindi a trovare in mezzo tra il duplice cordone verde dal lato del parco e la unter den linden, la pas-seggiata ombreggiata dai tigli dal lato della via. All’estremità opposta una fascia a bosco con varie-tà autoctone di alberi, integrata da un sottobosco di piante spontanee tipiche della bassa milanese, costituirà un’oasi naturalistica lungo il corso della roggia Boniforti. L’avifauna che negli ultimi de-cenni è tornata a popolare le circostanti campagne del Parco Sud potrà trovarvi un’accogliente ospi-talità. Questa zona del parco sarà realizzata, me-diante una convenzione stipulata con il Comune di Milano, dal Comitato Segantini con il supporto di Italia Nostra. Ma la perla del parco è senza dubbio il rigoglio-so boschetto di bambù esistente all’estremità: un tocco d’oriente che evoca le atmosfere dei romanzi di Qiu Xiaolong, da proteggere, conservare e va-lorizzare. Due campi gioco attrezzati e due aree cani completano il panorama. La pista ciclopedo-nale che corre sul lato est in via dei Crollalanza e via Carlo Torre, lambisce l’area naturalistica della roggia Boniforti, connettendola con la zona verde che si estende fino al Naviglio Grande. I lavori per la realizzazione del primo lotto parti-ranno a giugno e sono previsti terminare entro la fine dell’anno. n gc

In Zona 5 la raccolta dell’umido va bene, ma ci sono problemi

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numero 4 * aprile 2014 5la conca

dal 25 al 27 aprile * ore 20.45 (domenica ore 16)

al Teatro Ringhiera di via Boifava andrà in scena Senza titolo, una drammaturgia con regia, scene e costumi diHanna Sulima . Alcune storie non possono essere dimenticate anche se è sempre difficile raccontarle e così Hanna Sulima, intrepida giovane drammaturga e regista bielorussa, decide di non dare titolo al suo lavoro.Venti attori in scena che parlano il russo alternato al bielorusso, il francese, il tedesco, per uno spettacolo corale intento, emozionante per rinnovare la memoria della Shoah.

dall’8 al 18 maggio * ore 20.45 (domenica ore 16)

al Teatro Ringhiera di via Boifava si terrà lo spettacolo Alla mia età mi nascondo ancora per fumare, di Rayhana, traduzione di Mariella Fenoglio. Rayhana è lo pseudonimo di un’autrice algerina. Non è esattamente un nome d’arte. La scrittrice ha dovuto assumere uno pseudonimo se voleva poter continuare a scrivere ciò che scrive e a pensare ciò che pensa. Anche nell’avanzata e libera Francia. Sì, perché Rayhana vive e lavora in Francia, ora. Ed è in Francia che, mentre si recava a teatro, è stata aggredita da un gruppo di integralisti islamici. Il perché è insito nel suo meraviglioso testo Alla mia età mi nascondo per fumare.

9 maggio * ore 20.45

presso lo Spazio del Sole e della Luna di via Dini 7, promosso dall’Associazione Centro Comunitario Puecher si terrà l’incontro Le vie della letteratura: la figura storica e letteraria di Sibilla Aleramo. Modera Giuseppe Deiana, presidente dell’Associazione Puecher; interviene Andrea Marino, studioso di letteratura italiana.

23 maggio * ore 20.45

presso lo Spazio del Sole e della Luna in via Dini 7, promosso dall’Associazione Centro Comunitario Puecher si terrà l’incontro I beni comuni tra partecipazione e conflitto. Presentazione del libro di Guido Viale, Virtù che cambiano il mondo. Partecipazione e conflitto per i beni comuni, Feltrinelli, Milano 2013. Modera Giuseppe Deiana, presidente dell’Associazione Puecher; intervengono Laura Guido Viale, pubblicista, Ottaviano Nenti, giornalista.

agenda W le iniziative del centro culturale conca fallata

Il Centro Culturale Conca Fallata prosegue nel suo impegno di aprire lo spazio di via Barrili 21 anche alla cittadinanza, attraverso eventi culturali e corsi rivolti ad adulti e bambini. Vi aspettiamo tutti per sostenere le nostre iniziative.

Per ogni informazione troverete la segreteria aperta il martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 17 alle 19, e potrete telefonare ai numeri 338.3270979 - 339.6104535 (progetto ben-essere) o 339.6104535 - 333.7029152 (progetto cultura). e-mail: [email protected]

Latte & linguaggioLatte & linguaggio sembrano a prima vista una strana coppia, ma hanno invece un forte tratto in comune: en-trambi sono manipolati.Il convegno, arrivato alla seconda edizione, è un im-perdibile viaggio tra saperi e sapori, tra espressioni culturali e pratiche produttive che ruotano intorno alla trasformazione del latte, all’allevamento degli animali e alla cura della montagna.Ne parlo con Luigi Ballerini, nato nella Zona 5, pro-fessore emerito di lingua e letteratura italiana all’uni-versità di Los Angeles, dove ha insegnato anche storia della gastronomia. Insieme a Michele Corti, Pasquale La Torre, Stefano Mayr e Laura Zanetti è animatore del Comitato scientifico che ha organizzato il convegno.L’iniziativa fa sicuramente leva sulla stranezza e la go-losità dell’argomento, sull’apparente eterogeneità delle persone coinvolte, ma, mi fa notare Ballerini, è soprat-tutto un evento serio e importante.

Il confronto a più voci sulla manipolazione del latte, e del linguaggio che lo comunica, ci costringe infatti a fare i conti con la manipolazione di cui noi stessi siamo oggetto. Per dirla con Ballerini, ci “chiama alla consapevolezza” e alla necessità di “costruire dal bas-so” una resistenza alla mistificazione dei prodotti ali-mentari, dell’ambiente in cui nascono, e del linguag-gio che li racconta.Accanto ad esperti cattedratici ascolteremo la casara Celina Carminati dalla Val Imagna che ci parlerà della lavorazione dello stracchino all’antica e Agnese Jobstrai-bizer della Malga Cagnon de Sora della Val Fersina (do-ve si usa ancora il mòcheo, antica lingua di derivazione germanica) che ci racconterà la storia della plètzet Goas, cioè della capra pezzata.Ma sopra tutto si parlerà dell’urgenza della manu-tenzione, sia della lingua di Dante, sia dei prati di montagna. n vv

sabato 17 maggioore 14.00 Stefano Parise, direttore delle biblioteche del Comune di Milano / SalutiPresiede Michele Corti, docente di zootecnia monta-na presso l’Università degli studi di Milanoore 14.10 Antonio Carminati, sindaco di Corna Ima-gna / Il recupero della cultura del latte / Intervento di Celina Carminati sulla lavorazione dello stracchino all’anticaore 15.00 Selene Siria Alessandro, ostetrica / Latte

materno pro/contro e latte artificiale?ore 15.30 Giorgio Ficara, docente di letteratura italiana,

Università di Torino / Lettere non italianeore 16.00 Gerard Haddad, scrittore e psicanalista

(Parigi) / Latte e carne, un’origine del lin-guaggio

ore 16.30 Pausa

Presiede Laura Zanetti, etnografa e giornalista socialeore 17.00 Andrea Falappi, agricoltore Cascina Cam-

pazzo / La trasformazione del paesaggio agricolo negli ultimi 25-30 anni

ore 17.30 Stefano Moltrer, presidente Associazione culturale schartl del Bernstol (mòcheno). Ac-compagna Agnese Jobstraibizer, casara della Malga Cagnon de Sora / Plètzet Goas van Bernstol, la capra pezzata della Valle Fersi-na e la tradizione locale

domenica 18 maggioore 14.00 Filippo Del Corno, assessore alla cultura /

SalutiPresiede Luigi Ballerini, professore emerito di lingua e letteratura italiana all’Università di Los Angelesore 14.10 Luca Barbieri, giuslavorista, attore / Lavoro

e prossimità / Con tavola rotonda su Lavo-

ro e cittadinanza. Partecipano: Jatinder Sin-gh, presidente Associazione Sikh, Jaswant Singh, dell’Associazione Sikh e Dalido Ma-laggi, sindaco di Pessina Cremonese

ore 14.50 Ornella Discacciati, docente di lingua e letteratura russa all’Università della Tuscia / Nella Russia delle sette con i bevitori di latte

ore 15.20 Melania Gazzotti, critica d’arte / Latte e au-tarchia: il lanital, la stoffa che ispirò Ma-rinetti

ore 15.50 Stefano Mayr, botanico, presidente della Libera associazione pastori e malghesi del Lagorai / Ecosistemi pastorali e praterie d’alpeggio: elementi di biodiversità coltu-rale e culturale da preservare sulle Alpi

ore 16.20 Pausa

Presiede Paola Mieli, presidente della società psica-nalitica Aprés Coup di New Yorkore 16.50 Gianluca Rizzo, docente di lingua e lettera-

tura italiana al Colby College (Maine) / Like mother’s milk: lingua, purezza e traduzione

ore 17.20 Frédéric Boyer, scrittore (Parigi) / Ho un ani-male sulla lingua

ore 17.50 Ornella Piluso, direttrice artistica dell’Asso-ciazione culturale arte da mangiare / Lat-tarte - Il latte e l’arte

In mostra VIVE 2014 di William Xerra

sabato 17 e domenica 18 maggio dalle 14.00 alle 18.00presso la Biblioteca Chiesa Rossain via San Domenico Savio 3Mezzi pubblici: 79, 15, 3 e M2 (fermata p. Abbiategrasso)

Bridge Festival 2014 sul Naviglio PaveseDal 22 al 24 marzo per il progetto Bridge Festival si sono dati appuntamento otto artisti urbani di nota fama (Andrea Kiv Marrapodi, SeaCreative, Augustine Kofie, Teo Moneyless Pirisi, Marco Teatro, Paolo Pao Bordino, Alessandro Crowley e Mork), per dare un nuovo aspetto ai ponti di via Langrange e di via Pavia sul Naviglio Pavese.Gli artisti, che hanno dipinto le loro opere direttamente sulle strutture murarie che costituiscono i ponti, sono stati chiamati a partecipare (a titolo gratuito) proprio per le loro capacità di interpretare il tessuto urbano e di dialogare con la sua popolazione.Questo interessante progetto (che è comprensivo di altre due parti attinenti le di-scipline di teatro e sport, oltre questa rigurdante l’arte) è stato interamente ideato dall’associazione no-profit Evoluzioni Urbane che si impiega per riqualificare le zone dei navigli di Milano a partire dalla cultura.

Hanno partecipato an-che Wildstylers Media, Navigli Lombardi Scarl, Associazione Cultu-rale Naviglio Pavese, AvantGarden Gallery, con il Patrocinio del Co-mune di Milano, DUC Navigli e con il permes-so della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Mila-no. n cc

programma

Nella prima foto in alto uno dei ponti durante lo svolgimento del Bridge festival; sopra un ponte finito e qui accanto uno degli artisti all’opera

Si cercano volontari per una festa di quartiereI volontari del Parco Conca Fallata stan-no organizzando una festa nel quartiere insieme ad ADO Associazione Donatori Sangue dell’Ospedale San Paolo. Sono sufficienti poche ore da dedicare nel corso dell’organizzazione dell’e-vento o anche durante il giorno stesso della festa, ovvero sabato 14 giugno, che è la giornata mondiale del Donato-re di Sangue. E come per la precedente edizione dello scorso anno, ci sarà bi-

sogno di approntare i gazebo e i tavoli da utilizzare nel corso della giornata, di controllare il campo da basket e quello da calcetto, e l’itinerario della corsa. Al termine della festa servirà poi un aiuto per rimettere in sesto le zone dove si è svolto l’evento.Chi fosse interessato a dare il proprio importante contributo può scrivere una email all’indirizzo [email protected] n

spazio barrilivia Barrili 21

Tutti i lunedì dalle ore 9 alle 12 La Scrittura Terapeutica, con Sonia Scarpante.Tutti i martedì dalle ore 19 alle 20.30Hata Yoga, con Enrico Tamagni.Tutti i mercoledì dalle ore 14.30 alle 18, Laboratorio Donne Simpatiche, incontri e manifatture.Tutti i giovedì dalle ore 17 alle 18.30Teatro Per Bambini, con Livia Rosato.

serra lorenzinivia dei Missaglia 44/2 angolo via De Andrè

10 e 17 maggio * dalle ore 16 alle 18

Mini corso di danze greche con Nicoletta Battistella

17 maggio

Mercatino della Conca - Donne simpatiche

tutti i sabati

Agri-cultura in serra mercato degli agricoltori

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numero 4 * aprile 2014la conca6

L’amore per il cricket? Arriva dal Bangladesh!Volete imparare a giocare a cricket? Nella nostra Zona si può

Un appassionato giocatore, Babash Chandra Kar che gestisce l’edicola di via Domenico Savio, cerca adepti.Ha fondato una, anzi, due associazioni: I fiori del cricket e I fiori del Bangladesh. Ma non solo: il suo progetto è più am-bizioso.È arrivato 14 anni fa dal Bangladesh, ha sposato una milanese doc ed è in attesa del primo figlio. Ora si sta adoperando con entusiasmo alla possibilità di far conoscere il suo paese e la sua grande passione per questo sport.La prima cosa che ci ha colpito è l’en-tusiasmo per questa iniziativa: positi-vo, simpatico e innamorato dell’Italia. Pensate 14 anni fa era in viaggio di stu-dio come studente di letteratura ingle-se a Bruxelles, ma voleva venire in Italia e ci è riuscito!Prima ha trovato lavoro nei bar del-la movida sui Navigli e in un albergo, poi ha ripreso l’edicola di via Savio, l’ha ristrutturata a dovere e si è insediato nella nostra Zona.Ma il lavoro non gli bastava, voleva fare di più e ha messo in piedi le due as-sociazioni: I fiori del cricket e I fiori del Bangladesh.La squadra di cricket, I fiori del cricket, è associata al Coni, è in serie C, ma ha difficoltà a trovare gli spazi giusti per al-lenarsi. La maggior parte dei giocatori è del Bangladesh, ma ne fanno parte anche italiani e un inglese. Hanno pro-vato ad allenarsi all’anello di via dei Mis-saglia, ma i residenti hanno protestato. Ora sono ospitati dalla parrocchia di via Neera, ma lo spazio non è sufficiente e il cricket è senz’altro meno seguito dai ragazzi italiani del calcio.Si augurano che in consiglio di zona possano aiutarli a trovare una situazio-ne migliore e più stabile, che vorreb-bero condividere con altre associazioni di zona. Hanno infatti anche bisogno di una spazio dove riunirsi ed ora si ri-trovano in casa dell’uno o dell’altro o… all’edicola!Ci sono buone speranze per uno spa-zio vicino all’Hotel Quark ed incrocia-no le dita!Se volete praticare il cricket, sappiate che richiede certo agilità e forza, ma non tanto quanto il calcio.Come in tutte le associazioni volonta-rie ci si mette molto del proprio, ma c’è anche bisogno di aiuto e sostegno. La squadra cerca sponsor, giocatori e pos-sibili associati.Gli obiettivi dell’associazione I fiori del Bangladesh sono molteplici.Uno in particolare è quello di favori-re la scolarizzazione di 20 bambine in Bangladesh. Pensate, che ancor oggi una donna non può uscire di casa se non ha il consenso del marito!Con una piccola somma, 30/40 euro, si può sostenere una bambina per un anno! Provvedono direttamente al fi-nanziamento così non ci sono costi di intermediazione.Organizzano inoltre feste e incontri per favorire la reciproca conoscenza, anche culinaria! Se poi volete organizzare un buffet per una festa, loro possono!Ricordiamo quella dell’8 marzo al Gra-tosoglio, in collaborazione con altre as-sociazioni, rallegrata da balli, suoni e… ottima cucina!Se siete interessati a queste iniziative, i contatti sono:per il Cricket mail: [email protected]. Per I fiori del Bangladesh [email protected] e su facebook fioridelbangladesh. n dz

Allo Stadera 20 appartamenti potrebbero essere assegnati. SubitoAllo Stadera, tra Naviglio Pavese e via Montegani, ci sono più di 2 mila appartamenti dell’Aler. Venticinque di questi sono vuoti da tempo e po-trebbero essere assegnati subito, o a fronte di piccoli interventi. Cinque so-no in via Neera, 10 in via Barrili, 10 in via Palmieri.La denuncia viene dal Sunia che il 4 aprile ha organizzato sul luogo un in-contro con la stampa, con Aldo Ugliano, presidente del CdZ 5 e con il consiglie-re regionale Onorio Rosati. Per il Sunia c’erano il segretario milanese Stefano Chiappelli e Viviana De Filippis.Soprattutto c’erano, a raccontare le lo-ro storie, 3 dei 250 assegnatari che dal maggio 2013 hanno maturato il diritto di vedersi assegnata una casa. Diritto sulla carta perché sono ancora in attesa.Lucia, 70 anni, ha vissuto per 50 an-ni in via Meda, sfrattata per morosità

incolpevole. Con il marito gravemente malato, il suo reddito è precipitato.Maria, vedova sola, minimo di pen-sione, ha vissuto per 43 anni in via Neera. Maria è fuori casa da prima di novembre per finita locazione e, sulla carta, ha il diritto a una casa, col nu-mero 53 di graduatoria.Sabrina ha 45 anni, 4 figli ed è fuori ca-sa da quasi due mesi, dopo uno sfratto per morosità incolpevole. Cioè non ave-va soldi. È il n° 93 nella graduatoria.Non sono le sole persone che cercano casa avendone diritto. È così in tutta la città. Il sindacato ha in programma altri incontri simili negli altri quartieri di case popolari.La richiesta pressante alla Regione Lombardia è di sbloccare e autoriz-zare le assegnazioni in deroga per gli sfrattati. L’inerzia è scandalosa e grida vendetta. n vv

A ncora una promessa, e per di più relativa alla sola manuten-zione dei tetti e delle giunture esterne di 10 edifici, meno della metà dei 23 che richiederebbero opere di manutenzio-

ne. Per non parlare dell’intero lotto sud del Gratosoglio che deve essere complessivamente risanato, almeno quanto il nord.La stessa identica promessa è stata fatta altre tre volte, ed è stata sempre regolarmente disattesa. Al momento di chiudere questo ar-ticolo, e siamo ad aprile inoltrato, non si vedono tracce dell’inizio dei lavori.L’impegno a sistemare i primi 10 tetti è ciò che il Sunia, il Comitato di quartiere e altre associazioni attive nel quartiere sono riuscite a strappare all’assessora regionale alla casa Paola Bulbarelli, nell’in-contro del 18 marzo.Ecco il dettaglio degli edifici interessati alla riparazione dei tetti e dei giunti esterni.Secondo le promesse, entro aprile dovrebbero partire i lavori per un primo gruppo di 4 edifici, 3 dei quali in via Baroni (civici dal 212 al 216; dal 218 al 226; dal 246 al 250) e 1 in via Saponaro (civici dal 37 al 43).Entro ottobre dovrebbero invece cominciare i lavori per il secondo gruppo di 6 edifici, tutti in via Baroni (civici dal 240 al 244; dal 99 al 103; dal 174 al 180; dal 156 al 164; dal 150 al 154 e dal 53 al57).Ricordiamo che finora è stato riparato un solo tetto, quello di via Saponaro che comprende i civici 45, 47 e 49. Anche considerando l’unico tetto sistemato e i 10 promessi, restano per ora esclusi i tetti di altri 13 edifici, per non parlare delle torri e dell’intero lot-to sud.Questo è il quadro emerso all’assemblea degli asse-gnatari del lotto sud del 7 aprile al Cam del Grato-soglio, presieduta da Livio Manera, coordinatore del Comitato di quartiere e da Stefano Chiappelli, segre-tario provinciale del Sunia.Riassumiamo brevemente gli altri punti emersi dalla discussione.La prima cosa da dire è che i soldi per la riparazio-ne formalmente promessa dei 10 tetti ci sono, e vengono dai risparmi maturati nella ristruttu-razione del lotto nord. L’Aler dunque non può avanzar scuse. Se non ripara subito i 10 tetti vuol dire che ha dirottato questi soldi al-trove, per coprire uno dei suoi tanti buchi, magari quello nato dalle speculazioni libiche con Gheddafi.La seconda cosa è che le promesse fatte dalla Bulbarelli il 18 marzo valgono solo per 10 tetti. Su tutto il resto (i tetti che mancano all’ap-pello, le torri da sistemare e la riqualificazione complessiva del lotto sud) il sindacato ha ricevuto unicamente vaghe speranze.Questo significa che un futuro dignitoso per il Gratosoglio sud è tutto da conquistare. È il difficile impegno dei prossimi mesi. È la volontà del sindacato che “rivendica, senza se e senza ma la ristrut-turazione complessiva del lotto sud, almeno nella stessa misura di quanto è stato fatto per il nord”.A questo proposito Chiappelli ha pure ricordato la ragionevole e legittima proposta del Sunia di “riservare l’1% del bilancio regiona-le (oggi di 7 miliardi, ndr) all’ edilizia popolare”, modificando radi-calmente la vigente legge regionale che pretende che l’Aler possa completamente autofinanziarsi con gli affitti.Si è pure parlato durante l’assemblea dell’azione legale comune per chiedere all’Aler il risarcimento dei danni subiti. L’interesse tra i presenti è alto ed è stata sottolineata la necessità di ottenere un grande numero di adesioni, ricorrendo anche all’apertura di diversi banchetti per raccogliere le firme.Tuttavia l’assenza per malattia del legale del Sunia, l’avvocata Lina Colnaghi, ha consigliato di rinviare la discussione a un altro incon-tro previsto a giorni. Nel corso della riunione Chiappelli ha sollevato un’altra questione, antica quanto la storia dei movimenti popolari: la necessità della partecipazione attiva degli interessati alle lotte.“Alla manifestazione del 18 marzo sotto la Regione c’erano 12 inqui-lini del lotto sud su circa 1 500 assegnatari. Mi sono vergognato” ha detto Chiappelli.Parole dure, incassate in silenzio dai 50 e passa inquilini presenti.Facciamo però tutti attenzione a non interpretare male l’assentei-smo di coloro che sperano di raccogliere i frutti dell’impegno degli altri senza fare fatica.Dietro l’assenteismo ci sono anni e anni di delusioni, di promesse non mantenute, di corruzione dilagante, di mafia. Dobbiamo esse-re consapevoli che nel vuoto dell’iniziativa popolare e dell’impegno partecipativo si fanno strada solo risposte irrazionali e distruttive.Occorre dunque una maggiore consapevolezza della gravità della situazione. Probabilmente non farebbe male una maggiore spinta unitaria tra i sindacati degli inquilini. n

Con la cultura non si mangia, soprat-tutto se ciò che ti permette di guada-gnare viene sottratto in un pomerig-gio di primavera. Lo scorso 23 marzo è stato rubato Leggiù, il furgoncino li-breria che si trovava a Milano per par-tecipare all’evento Fa’ la cosa giusta.Il suo proprietario, Filippo Nicosia, un giorno decise d’inventarsi un nuovo lavoro. Partì dalla Sicilia con l’obietti-vo di diffondere la cultura dove la cul-tura non arriva. I milanesi sono fortunati perché la loro città è ben fornita di biblioteche, librerie e centri culturali ma nel Paese esistono altre realtà in cui trovare un libro è un’impresa. Per questo motivo, un bel giorno Nicosia si è convinto che qualcuno dovesse tentare di avvi-cinare i libri ai lettori. Acquistò un fur-goncino, per la precisione un Fiat 900 Panorama, bianco come le pagine di un tascabile. Organizzò il vano dietro i sedili di guida in modo tale che po-tesse ospitare una libreria itinerante. Nel catalogo di Nicosia sono presen-ti volumi per bambini e monografie per palati più raffinati pubblicate per lo più da case editrici indipendenti. Grazie a questo furgoncino molte persone hanno avuto l’opportunità di sfogliare libri che spesso non avreb-bero trovato nella libreria del paese. Leggiù ha risalito l’Italia e nel mese di marzo è giunto fino in Lombardia, dove avrebbe continuato il suo viaggio verso i lettori della periferia. Ma nel capoluogo lombardo il Fiat Panora-ma è stato rubato in piazza Arcole da sconosciuti. Il mezzo è stato sottratto

in pieno giorno a Milano senza che nessuno abbia visto nulla. Nicosia disperato, non sapeva cosa fare e ha aggiornato i fan con un messaggio sul profilo Facebook su quanto era acca-duto. Da quel momento si è scatena-to un tam tam mediatico che non ha interessato solo gli utenti anonimi ma anche importanti radio nazionali. Tutti alla ricerca di Leggiù. I milanesi final-mente aprono gli occhi. Qualche ora dopo lo scattato allarme, un cinquan-tenne, assicuratore, si è messo in con-tatto con Nicosia e gli ha riferito che il furgone bianco era posteggiato dietro ad una palazzina sull’Alzaia Naviglio Pavese, in zona 5. Nicosia si è precipi-tato sul posto e con grande stupore si è accorto che Leggiù era li davanti a lui e che il suo lavoro per il momento era salvo. Ovviamente il furgoncino non è uscito incolume da questa brutta esperienza: la portiera è stata chiusa per mezzo di una corda dopo esser stata forzata. Inoltre il proprietario si è accorto della mancanza di uno scaf-fale di libri. Come ogni storia, simile a quelle raccontate dai libri presenti nel ventre di Leggiù, il furgoncino libreria ha dovuto affrontare diverse peripe-zie ma alla fine tutto si è risolto in un lieto fine. Nicosia insieme al suo fido Fiat Panorama è stato nelle zone più pericolose del sud senza subire alcun danno ma per ironia della sorte il lo-ro futuro è stato messo in pericolo da alcuni ladri della città industriale più importante d’Italia. Grazie all’atten-zione della cittadinanza si è riuscita a vendicare un’ingiustizia. n pc

Nuove promesse per i tetti del Gratosoglio sud

L’assessora regionale Paola Bulbarelli promette: a fine

aprile sarà indetto l’appalto per i tetti dei primi 4 edifici.

A ottobre sarà il turno di altri 6 edifici. Sarà la volta

buona? Il Sunia incassa l’ennesima promessa, ma

chiede che sia risanato tutto il lotto sud, com’è stato fatto

per il nord. Gli inquilini preparano un’azione legale

comune per chiedere all’Aler il risarcimento dei danni

di Vittore Vezzoli

Ladri di libri

I lavori di ristrutturazione di piazza XXIV Maggio hanno fatto deviare il percorso della linea tramviaria 3 che, anziché proseguire per corso di Porta Ticinese, svolta in viale Col di Lana, e raggiunge il nuovo capolinea di via Dogana passando per Porta Lodovica, Corso Italia, piazza Missori, via Mazzi-ni e via Cappellari. Il nuovo itinerario lascia scoperta dal servizio la direttrice corso di Porta Ticinese-Carrobbio-via Torino. Un gruppo di residenti della zona di via Meda-corso San Gottardo ha pre-sentato al Consiglio di Zona 5 una petizione, firmata da oltre duecento persone, per chiedere un servizio so-stitutivo. Ne beneficerebbero sia le persone anziane sia gli studenti che frequentano le numerose scuole si-tuate attorno al Carrobbio (tra gli altri i licei Manzoni e Tito Livio, l’Istituto Cattaneo, l’Università Cattolica). Ma anche chi lavorando tra piazza XXIV Maggio e via Torino, insegnanti in

primis, lo utilizzerebbe per recarsi al lavoro senza dover fare il giro largo della deviazione. Essi pongono l’accento in particola-re sulle esigenze dei molti studenti che fanno questo percorso più volte al giorno, spesso con zaini pesanti. Suggeriscono l’istituzione di un ser-vizio di minibus che colleghi piazza S. Eustorgio al Carrobbio, almeno fino alla fine dell’anno scolastico e che ri-prenda poi a settembre, alla riapertu-ra delle scuole.Il Consiglio della Zona 5 ha recepito ed approvato la richiesta dei cittadi-ni, coinvolgendo anche il Consiglio della Zona 1. Esponenti di quest’ul-timo hanno, per ora in via informale ed ufficiosa, espresso il loro assenso al progetto, sollecitati anche da ana-loga richiesta formulata da commer-cianti della zona. La parola dovrà poi passare agli uffici tecnici centrali del Comune per la concreta realizzazione del servizio. n gc

Il 3 cambia percorso, chiesto servizio sostitutivo

Page 7: La Conca Aprile 2014

numero 4 * aprile 2014 7la conca

programma delle attività della biblioteca chiesa rossamaggio 20145 maggio dalle ore 18.00 alle ore 20.00Ciclo di quattro incontri sui diversi tipi di scrittura e linguaggi a cura di ATIR3° incontroFabrizio Montecchi

6 maggio ore 21.00In preparazione del convegno Latte & Linguaggio proiezione del filmNuovomondo di Emanuele Crialese

10 maggio dalle 14.30 alle 17.30Affabulazioniletture animate, laboratori creativi e merende per tutte le età a cura di Unfilmaivisto

10 maggio ore 18.30Presentazione del libro La cucina della memoria di Marcelo Caroche (Rayuela edizioni)

12maggio ore 21.00Incontro sulle fobie sociali Barricati in casa a cura dell’Associazione Legami

16 maggio ore 17.30Inaugurazione della mostra Arte da mangiare -L’Orto d’Artista dalla Semina al Raccolto -Il silenzioa cura di Arte da mangiare mangiare Arte

16 maggio dalle ore 18.00 alle ore 20.00Ciclo di quattro incontri sui diversi tipi di scrittura e linguaggi a cura di ATIR4° incontroRenato Gabrielli

17 e 18 maggioSeconda edizione del convegno Latte & Linguaggiocon degustazioni letterario-casearie

20 maggio ore 16.30Favole di gusto a cura di CIAI

23 maggio ore 21.00Gli arti fantasma per una ri-lettura dell’opera di Michel Tourniera cura di Cecilia Zaini e Stella Monestier

24 maggio ore 16.00I MangiafavoleLettura di favole con accompagnamento musicale

tutte le iniziative sono gratuite e a ingresso libero fino ad esaurimento posti

EL.DAT. di Cosenza StefaniaSERVIZIO C.A.F., GESTIONE CONTABILITÀ e

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giovedì dalle 17,30 alle 19.00 presso i locali di via Barrili 21.

Per informazioni: 3396104535 - [email protected]

contiamo sul tuo sostegno

Coordinamento sezioni ANPI Zona 5

iniziative per il 25 aprile 2014Martedì 22/4 ore 20.30 - Aula Consiliare del Consiglio di Zona 5, via Tibaldi 41: Spetta-colo teatrale Di sana Costituzione, del Gruppo ComTeatro, serata organizzata dal Coor-dinamento ANPI Milano Zona 5 in collaborazione e con il patrocinio del Consiglio di Zona 5. A seguire: corteo per la posa delle corone sulla lapide dei Martiri di via Tibaldi e sulle altre lapidi della zona Tibaldi, organizzato dalla sezione ANPI Martiri di via TibaldiMartedì 22/4 ore 12.30 - ARCI Bellezza: Inaugurazione della mostra Fumetti Resistenti (22/4 – 4/5), organizzata dalla sezione ANPI Vigentina Venerdi 25/4 ore 10 - via Neera, 7: ritrovo e partenza del corteo per la posa delle corone sulle lapidi dei caduti del quartiere Stadera, organizzato dalla sezione ANPI P. Garanzini L. Fiore Stadera. A seguire, incontro presso il CAM di via Palmieri per la posa della coro-na al Sacrario dei Caduti e la lettura di testi sulla Resistenza con il Laboratorio di Parole diretto da Ester GranciniVenerdì 25/4 ore 10 - corteo per la posa delle corone sulle lapidi dei Caduti della zona Vigentina, organizzato dalla sezione ANPI VigentinaLunedì 28/4 ore 10.00 - incontro con gli insegnanti e gli studenti della scuola media del Quartiere Torretta, organizzato dalla sezione ANPI P. Garanzini L. Fiore Stadera in colla-borazione con la Biblioteca Comunale Fra CristoforoDomenica 4/5 - visita al Museo della Resistenza di Cevo in Val Saviore (BS), organizzato dal Centro Culturale Conca Fallata in collaborazione con la sezione ANPI P. Garanzini L. Fiore Stadera e con l’Associazione Centro Puecher

L’ autunno scorso, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) accettò finalmente di partecipare al tavolo tecnico costituito con i rappresentanti dell’Ammi-nistrazione comunale e del Comitato (dei cittadini) ferrovia Milano-

Mortara delle zone 4,5 e 6. In quella sede fu stabilito il cronoprogramma delle attività da svolgere verso una possibile soluzione dei problemi posti dal po-tenziamento della linea ferroviaria. Una prima verifica del lavoro compiu-to è stata fatta lo scorso 25 marzo presso la sala consiliare del CdZ5 duran-te un’assemblea aperta organizzata dai Consigli delle zone 4 e 5. Vi hanno partecipato, oltre ai i presidenti delle commissioni mobilità di entrambe le zone, diversi consiglieri di maggioranza e opposizione, rappresentanti dell’Assessorato mobilità e ambiente, dell’Agenzia per la mobilità (Amat) e del Comitato ferrovia Milano-Mortara. Numerosi i cittadini in sala.Come peraltro è già noto ai nostri lettori, l’intensificazione del traffico ferroviario ha posto l’esigenza di proteggere nel miglior modo possibile i residenti delle case lungo i binari, dai rumori e dalle vibrazioni causati dal passaggio dei convogli.Il lavoro fin qui svolto dal tavolo tecnico, è valso in primo luogo ad in-tegrare nel progetto il tratto della linea compreso tra lo Scalo Romana e viale Puglie, in precedenza, per varie ragioni, escluso. È seguita una verifica degli impianti (binari, giunti, traversine) ed uno studio sui co-siddetti recettori critici (asili, scuole, nosocomi, ospizi). In questo periodo è in corso una verifica fonometrica intesa ad aggiornare ed integrare un precedente studio acustico. Curiosamente le misurazioni sono state affidate a Italferr, azienda che a giudizio dei tecnici del Comune offre le migliori garanzie di competenza ed affidabilità. Non si può dire, a nostro giudizio, che offra uguale garanzia d’imparzialità, data l’appar-tenenza di Italferr al gruppo Ferrovie dello Stato, cui appartiene anche RFI: il conflitto d’interessi è palese ed oggettivo.

Lo studio acustico definitivo dovrebbe essere presentato entro fine aprile. Nei successivi otto mesi dovrà essere elaborata la progettazione conclusiva da attuare entro il 2019. Questo in sintesi lo stato dell’arte. Singolare il fatto che il tavolo tecnico abbia limitato le proprie compe-tenze al fattore acustico, escludendo il fattore vibrazioni. Un limite che po-trebbe rivelarsi foriero di risultati non all’altezza delle aspettative. Viene alla mente un vecchio detto popolare: manca sempre trenta per far trentuno.Dalla discussione che è seguita, è emerso che la situazione reale è fon-te di crescente insoddisfazione per chi abita lungo la linea ferroviaria, quotidianamente costretto a sopportare le scosse e lo sferragliamento dei treni che passano. Sembra inoltre definitivamente tramontata l’ipo-tesi di costruire un tunnel fonoassorbente, sia per i costi che comporta sia per la asserita incompatibilità dell’opera con il contesto urbano in cui si situerebbe, da parte degli uffici tecnici del Comune. Particolare preoccupazione è stata espressa da alcuni abitanti che hanno osservato su certi vagoni in transito segnali indicanti carichi pericolosi. Se questa circostanza fosse confermata, rappresenterebbe un atto di gravissima irresponsabilità. Il passaggio in una zona urbana densamente popolata, a pochi metri dalle abitazioni, di convogli con materiali pericolosi, in caso d’incidente potrebbe avere conseguenze catastrofiche, come il di-sastro di Viareggio ha purtroppo ampiamente dimostrato.La richiesta di far ridurre la velocità dei treni nel tratto urbano è stata avanzata pressoché da tutti gli intervenuti. Infatti, la bassa velocità ridu-ce considerevolmente sia il rumore che le vibrazioni e questa potrebbe essere un’accettabile soluzione transitoria in attesa del piano conclusivo.C’è da augurarsi che le esigenze espresse dagli abitanti siano recepite da tutti i componenti del tavolo tecnico e trovino un’adeguata soluzione nel progetto definitivo. n gc

Ferrovia Milano Mortara, continua la trattativa

Sfiduciati dalla rete, i due eletti del Movimento 5 Stelle proseguono il lavoro in CDZ

Aria di tempesta in casa del Movimento 5 stelle del-la zona 5. I due consiglieri Giuseppe D’apote e Mas-similiano Toscano non sono infatti stati confermati dal meetup della zona 5, la “sede virtuale” degli atti-visti della zona. Anche se i motivi che hanno portato alla loro sfiducia sono profondamente diversi, en-trambi gli eletti hanno deciso di non dimettersi dal Consiglio di Zona e di continuare la loro attività po-litica. D’Apote è stato sfiduciato poiché reo di aver appoggiato una mozione della maggioranza che esprimeva solidarietà nei confronti del Presidente della Repubblica, chiamato “boia” da un cittadino-deputato del Movimento 5 Stelle. Toscano, invece, è stato sfiduciato perché ritenuto individualista e po-co in sintonia con uno dei principi cardine del Mo-vimento, quello del costante coinvolgimento della base attiva. Da due anni le posizioni del consigliere si erano mostrate critiche nei confronti dei metodi

utilizzati dal Movimento, in particolare in consiglio comunale. Afferma infatti Toscano che: “in quasi 3 anni di attività da consigliere non ho mai visto il Sig. Mattia Calise nei quartieri della nostra zona. Nonostante le mie segnalazioni sui numerosi casi ambientali che ho trattato, come l’amianto, l’inqui-namento del Parco Sud e delle rogge, e il degrado di quartieri come Gratosoglio e Borgo di Chia-ravalle mi sono spesso sentito dire da Calise che ‘non aveva tempo’. Non ho mai ricevuto risposte né supporto alle iniziative, semplicemente non se ne è mai interessato. Ho visto solo da parte sua una frequentazione dell’aula consiliare del Comu-ne, ma non una politica concreta verso i singoli problemi dei cittadini, nè l’intenzione di suppor-tare i consigleri di zona interagendo con le dire-zioni centrali di settore del comune. Ho sempre cercato di essere il più concreto possibile rispetto alle esigenze dei cittadini che rappresento, come ad esempio nel caso della discarica di via Selva-nesco, un problema che ho portato avanti al me-

glio che potevo, grazie anche alla collaborazione dei deputati del movimento. Spero che in futuro il Movimento si riveli vicino ai problemi concreti dei cittadini e si preoccupi di ottenere migliora-menti. A tutti i livelli vedo troppo tempo dedicato alla polemica politica o alle conferenze: occorre invece agire sui fatti”. Toscano riferisce inoltre che la votazione che l’ha sfiduciato è stata effettuata uti-lizzando un metodo diverso rispetto a quelle prece-denti, cosa che avrebbe impedito a molti attivisti di esprimere consenso al suo operato.A prescindere da tutto bisogna rilevare che le de-cisioni sono state prese da 19 persone (15 contrari e 4 favorevoli) nel caso di Toscano, e da 14 perso-ne (11 contrari, 3 favorevoli) nel caso di D’Apote. Uno dei fondamenti del M5S è la democrazia di-retta, ma è davvero democratica la decisione di 20 persone a fronte delle migliaia di elettori che hanno sostenuto i 5 stelle alle elezioni circoscri-zionali? E lo è di fronte alle preferenze nominali ricevute dai conisglieri? Noi crediamo di no. n

di Alessandro Santini

Page 8: La Conca Aprile 2014

numero 4 * aprile 2014la conca8

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Ciclabilità in Zona 5Spett.le Conca,Abbiamo letto i vostri artico-li sull’incontro avvenuto in zona 5 con l’assessore Ma-ran in data 2 marzo.

Premesso che eravamo presenti all’incontro, pur osservando la correttezza del vostro resoconto, ci permettiamo di segnalare che una delle principali rimo-stranze riguarda il fatto che la pista ciclabile che il comune ha proposto di realizzare (a parziale modifica del percorso approvato in consiglio di zona, come da voi corret-tamente indicato) tra il quartiere di Grato-soglio e il centro città, non attraversereb-be Piazza Abbiategrasso. Come segnalato durante l’incontro, riteniamo molto grave che si voglia costruire una infrastruttura ci-clabile che non attraversa un grande nodo stradale e ferroviario (in quanto capolinea della MM2), soprattutto se consideriamo che proprio in tale piazza il comune inten-de realizzare in futuro una stazione del bike sharing.Non abbiamo avuto il modo di replicare all’intervento dell’assessore per motivi di tempo, ma ci permettiamo di segnalare che non condividiamo la tesi dell’assessore secondo la quale non si può realizzare una tale infrastruttura in una zona densamente popolata a causa della riduzione dei par-cheggi che provocherebbe contestazioni da parte dei cittadini. Infatti:- il numero dei parcheggi da eliminare se-condo la proposta approvata dalla zona 5 riguardavano parcheggi sui marciapiedi, quindi parcheggi abusivi, che in tutta Mila-no si sta progressivamente procedendo ad eliminarli;- avevamo anche proposto che, visto che si vogliono realizzare le strisce blu, conte-

stualmente si passasse alla eliminazione di tali parcheggi sui marciapiedi e alla realiz-zazione dei percorsi ciclabili approvati dal-la zona. Infatti, come affermato anche da Ugliano recentemente, le strisce blu ridur-rebbero sicuramente il numero di auto nel-la zona, in tal modo i residenti avrebbero da un lato meno posti ma solo a loro riservati, dall’altro un’infrastruttura che permette-rebbe loro di arrivare in centro in sicurezza con la bici;- come Comitato Stadera, abbiamo negli scorsi mesi intervistato alcuni commercian-ti di via Montegani sulla possibilità di un percorso ciclabile di fronte al loro negozio e quello che ci stupì furono delle posizioni molto variegate, anche con alcuni favorevoli e disposti a firmare la nostra proposta, con-trariamente ai pregiudizi che circolano tra i politici della zona e del comune che vedono i commercianti contrari sempre e comunque alle piste ciclabili.Contestiamo quindi la posizione secondo la quale un’opera come questa innesche-rebbe al sindrome del “non nel mio giar-dino”. Inoltre riteniamo che un lavoro di confronto con i cittadini del quartiere (sia residenti che commercianti) preliminare a un’opera come questa, aumenterebbe in maniera significativa la comprensione dei benefici di quest’opera (ripetiamo, da attuare contestualmente al ridisegno dei parcheggi della zona) e porterebbe sicuri miglioramenti alla qualità della vita.Concludiamo segnalando un articolo che dimostra come a New York (zona ben più popolata di Milano) non solo hanno realiz-zato le piste ciclabili, ma queste hanno por-tato benefici anche ai commercianti.http://www.rinnovabili.it/mobilita/piste-ciclabili-scaccia-crisi-negozi-newyork-983/

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I n perfetta sintonia con il tema di Expo 2015 (Nutrire il pianeta, energia per la vita), il Parco delle risaie sta prendendo vita. Pro-

mosso dall’omonima associazione, riguarda una vasta area agricola del sud-ovest milanese (di cui solo un piccolo spicchio appartiene al-la Zona 5). Quasi 700 ettari che si estendono tra il Lambro meridionale e i Navigli Pavese e Grande, per il 70% nel comune di Milano, la parte rimanente nei comuni di Assago e Buc-cinasco. Pressoché interamente compresa nel Parco Agricolo Sud Milano, quest’area, attra-versata da una fitta rete di rogge, è caratteriz-zata dalla coltivazione del riso. Disseminata di cascine e borghi agricoli, nel mese di aprile si trasforma: uno dopo l’altro compaiono spec-chi d’acqua a comporre il mosaico delle risa-ie. Gli appezzamenti non sono più, come una volta, suddivisi a riquadri delimitati da argini, ma a campo intero. Da quando le moderne macchine agricole sono in grado di livellare il suolo come un tavolo da bigliardo, ogni an-golo di terreno viene sfruttato per produrre la preziosa graminacea. Numerose aziende agricole in attività vi realizzano un’agricoltura di prossimità alla metropoli milanese e alla sua cintura che riduce i passaggi della filiera alimentare. Offrendo prodotti di alta qualità, rappresentano anche un autentico esempio di forniture a km 0. Alle porte di Milano, il Parco delle risaie è sta-to concepito come un grande parco agricolo urbano che esalti la tradizione risicola della bassa milanese, proponendo un concreto pro-gramma d’integrazione di aspetti culturali e ambientali. La strada del riso, il Percorso storico, equestre e ciclopedonale, i Percorsi jogging, gli Orti del Parco, i Frutteti antichi, i Giochi agresti, le Rog-ge, i Laghetti e Piscina naturale, il Recupero cascine e manufatti del mondo rurale, il Mulino antico e la riseria moderna, sono esempi di ciò che s’in-tende realizzare.

L’ambito interessato dal progetto è inserito nell’agglomerato urbano milanese e dei co-muni di Assago e Buccinasco, caratterizzato da un costante consumo di suolo agricolo determinato da spinte insediative e specula-tive. Pertanto, oltre alla valorizzarne gli aspetti produttivi, paesaggistici e storici, obiettivo primario del Parco delle risaie, è la tutela del territorio che impedisca lo spreco di terreno agricolo. Al contrario, il progetto prevede di riqualificare le situazioni di degrado, rendere l’ambiente accessibile alla cittadinanza e faci-litare l’utilizzo dei suoi molteplici servizi.Un primo importante passo, reso possibile dall’assegnazione di un finanziamento della Fondazione Cariplo, sarà la realizzazione, proprio nella Zona 5, di una pista ciclope-donale che collegherà il quartiere Basmet-to al ponte sul Lambro di Gratosoglio-sud. I vecchi abitanti della zona lo chiamavano ponte Ieff, nome di origine misteriosa che aveva un’antica trattoria esistente sull’argi-ne sinistro a lato del ponte. Qualcuno so-stiene che in realtà – ma non c’è da giurarci - il nome originario derivasse dal milanese i eff (in italiano: le effe) con riferimento alle proverbiali quattro effe meneghine: famm, fum, frecc’ e fastidi. Almeno così si raccon-tava al tempo in cui, nelle sere d’estate, la gente usciva in strada con una seggiola a raccontarsi i fatti della vita. n

Le risaie diventano Parco

D i questi tempi si parla molto di demo-crazia diretta. Ma che cos’è la demo-crazia? Se apriamo un dizionario ci è

subito spiegato: governo del popolo. Il Diritto a partecipare alla vita pubblica (votando) però comporta anche alcuni doveri, per esempio salvaguardare la condizione della propria città facendosi sentinella di malumori e discutendo di problemi quotidiani. Non è un obbligo ma una necessità. Il cittadino modello dovrebbe essere informato e informarsi correttamente per divenire un ente attivo nella società. Come diceva il cantautore Giorgio Gaber: la libertà non è star sopra un albero o il volo d’un mo-scone. La libertà non è neanche uno spazio libero: libertà è partecipazione. Proprio in que-sta direzione sono nati gli incontri e dibattiti  organizzati semestralmente all’interno dello spazio del Sole e della Luna (via Ulisse Dini 7) da Giuseppe Deiana, filosofo, ex professore liceale nonché presidente dell’Associazione Centro Comunitario Puecher.Qual è il filo conduttore di queste iniziative?Il nucleo di base è rappresentato dal concet-to di Resistenza ma in una prospettiva nuova in cui non è violenta, incarnata nella figura di Puecher. C’è la necessità di stimolare la memoria a causa dell’allontanamento degli italiani da questi temi perché l’80% di loro sono nati dopo quell’esperienza. Esercita-re la memoria è fondamentale soprattutto in tempi di negazionismo e revisionismo e

ritengo che raccontare le testimonianze di persone che hanno vissuto in prima perso-na quei drammatici anni sia costruttivo: un antidoto al pensiero ideologico strumentale. Nei dibattiti non facciamo discorsi monote-matici anzi raccogliamo anche le proposte dei cittadini perché l’espressione della cultura è molteplice. Trattiamo non solo temi interni o locali ma anche internazionali. Abbiamo co-niato questo nuovo termine Glocale. Gli even-ti culturali incrementano la conoscenza della Zona 5 cogliendo le trasformazioni della città. Possiamo dire che queste iniziative rappresen-tino una resistenza in senso lato: una resisten-za culturale. Senza cultura non c’è una buona cittadinanza e per rinnovare la società e la poli-tica è necessario istruirsi e sviluppare un senso critico.I cittadini milanesi hanno intuito il potenziale di questi dibattiti?Certo. Dipende anche dal periodo, ma in linea generale sono molto interessati ai temi che pro-poniamo. Un esempio su tutti è stato l’evento sulla Palestina a cui hanno partecipato molte persone. C’è anche un buon seguito di studenti provenienti in gran parte dal liceo Allende.Vuole dare qualche anticipazione dei prossimi dibattiti?Gli incontri termineranno a luglio e ripren-deranno a settembre. Il 5 dicembre nell’ambi-to della letteratura dialettale milanese ci sarà l’evento su Delio Tessa. Oppure per il 21 di-cembre abbiamo organizzato un  dibattito sul poeta nicaraguense Ernesto Cardenal. Il ciclo del 2014 terminerà con la serata di poesia. n

Resistenza culturale al Puecher

di Gabriele Cigognini

di Paolo Castellano