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COMUNE DI SEGRATE Città Metropolitana di Milano REGIONE LOMBARDIA VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Valutazione Ambientale Strategica SINTESI DELLE OSSERVAZIONI PERVENUTE ALLA PROPOSTA DI RAPPORTO AMBIENTALE A SEGUITO DELLA MESSA A DISPOSIZIONE Autorità Procedente Dirigente della Direzione Ambiente e Territorio e LL.PP. Autorità competente Funzionario responsabile dell’Ufficio Ambiente ed Ecologia Supporto tecnico: DIEFFE AMBIENTE SRL Relazione: P136-R027_16 Rev. 1 11.05.2016

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COMUNE DI SEGRATE

Città Metropolitana di Milano

REGIONE LOMBARDIA

VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Valutazione Ambientale Strategica

SINTESI DELLE OSSERVAZIONI PERVENUTE ALLA PROPOSTA

DI RAPPORTO AMBIENTALE A SEGUITO DELLA MESSA A DISPOSIZIONE

Autorità Procedente Dirigente della Direzione Ambiente e Territorio e LL.PP.

Autorità competente

Funzionario responsabile dell’Ufficio Ambiente ed Ecologia

Supporto tecnico: DIEFFE AMBIENTE SRL

Relazione: P136-R027_16 Rev. 1 11.05.2016

VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Valutazione Ambientale Strategica - SINTESI DELLE OSSERVAZIONI PERVENUTE ALLA PROPOSTA DI RAPPORTO AMBIENTALE A SEGUITO DELLA MESSA A DISPOSIZIONE

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INDICE

1 SINTESI DELLE OSSERVAZIONI PERVENUTE AL RAPPORTO AM BIENTALE ...... 2

VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Valutazione Ambientale Strategica - SINTESI DELLE OSSERVAZIONI PERVENUTE ALLA PROPOSTA DI RAPPORTO AMBIENTALE A SEGUITO DELLA MESSA A DISPOSIZIONE

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1 SINTESI DELLE OSSERVAZIONI PERVENUTE AL RAPPORTO AMBIENTALE

Alla Proposta di Rapporto Ambientale sono pervenute, entro i termini, le seguenti osservazioni: - Comitato Golfo Agricolo, Osservazioni alla proposta di Variante del P.G.T. di Segrate

(Proposta del Documento di Piano, Bozza del Rapporto Ambientale, Bozza della Sintesi non Tecnica) prot. 0015190, 0015191, 0015192, 0015195, 0015217, 0015240, 0015241, 001242, 0015245 del 27.04.2016, prot. 0015267 del 28.04.2016, prot. 0017171 del 11.05.2016;

- WWF OA MARTESANA-SUD MILANO ONLUS, osservazioni documento di Piano VAS, prot. 0015230 del 27.04.2016,

- Dott. Cassinelli Giovanni, Contributo partecipativo al procedimento di variante al Piano di Governo del Territorio- P.G.T. del Comune di Segrate. Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0016522 del 05.05.2016;

- SECOMIND S.r.l., Contributo partecipativo al procedimento di variante al Piano di Governo del Territorio- P.G.T. del Comune di Segrate. Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0016521 del 05.05.2016;

- Parco Locale di Interesse Sovracomunale Media Valle Lambro, Variante al Piano di Governo Del Territorio del Comune di Segrate - Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0016930 del 09.05.2016;

- Dott. Ing. Simone Tisa, osservazioni alla VAS della variante al Piano di Governo del Territorio del Comune di Segrate, prot. 0016773 del 09.05.2016;

- Immobiliare 2C s.p.a., Contributo partecipativo al procedimento di variante al Piano di Governo del Territorio - P.G.T. del Comune di Segrate. Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0016524 del 05.05.2016;

- GEA S.r.l., Variante al Piano di Governo del Territorio, Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0016971 del 10.05.2016;

- Città Metropotitana di Milano, Settore Pianificazione Territoriale e programmazione delle Infrastrutture, Valutazione Ambientale Strategica della Variante al Piano di Governo del Territorio, Comune di Segrate, prot. 0016940 del 09.05.2016;

- SERENA S.r.l., Variante al Piano di Governo del Territorio vigente, Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) osservazioni ai sensi dell’art. 14, comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., prot. 0016046 del 10.05.2016;

- Città di Pioltello - Settore gestione e pianificazione territoriale e ambientale, Ufficio ecologia, osservazioni al Rapporto Ambientale – procedura VAS della variante al PGT, prot. 0017043 del 10.05.2016;

- LINDOS S.r.l., osservazioni e proposte alla proposta di Documento di Piano di PGT- bozza del Rapporto Ambientale - bozza di Sintesi Non Tecnica ai sensi dell'art. 14, comma 3, D.lgs. n° 152/06, prot. 0016983 del 10.05.2016;

- Sig. Cilenti Francesco, Istanza di presentazione Osservazione ai sensi dell'art. 13 L.R. n.12 dell’11/03/2005 e s.m.i., variante al Piano di Governo del Territorio (PGT), prot. 0016977 del 10.05.2016;

- Holcim Aggregati Calcestruzzi S.r.l., Variante al PGT di Segrate e procedimento VAS - Osservazioni ex articolo 14, comma 3, del D.lgs. 152/2006, prot. 0016974 del 10.05.2016;

- Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A., Variante P.G.T.: Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) Presentazione osservazioni, prot. 0017134 del 10.05.2016;

- Terminal Alptransit S.r.l., Osservazioni in merito alla proposta di Documento di Piano e della documentazione predisposta ai fini della VAS relativa alla Variante al Piano di Governo del Territorio, prot. 0017133 del 10.05.2016;

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- Europa 2000 S.r.l., Osservazioni ai sensi dell'art. 14, comma 3, d.lgs. n. 152/2006, a seguito dell'avviso di messa a disposizione al pubblico della proposta di documento di piano, della bozza del Rapporto Ambientale - della bozza di Sintesi Non Tecnica, prot. 0017140 del 10.05.2016;

- Monica Fiamberti, osservazioni alla variante di Piano di Governo del Territorio del Comune di Segrate, prot. 0017170 del 11.05.2016;

- Avv. Veronica Dini, Osservazioni alla variante al PGT, Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0017169 del 11.05.2016;

- TEND S.r.l., Oggetto: osservazioni al procedimento di variante al Piano di Governo del Territorio - P.G.T. del Comune di Segrate. Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0017168 del 11.05.2016;

- Roberto Nava, osservazioni sulla variante di P.G.T., prot. 0017156 e 0017157 del 10.05.2016; - Comune di Milano, SETTORE PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE MOBILITA',

SETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA GENERALE, SETTORE POLITICHE AMBIENTALI ED ENERGETICHE, PG 240678/2016 del 04/05/2016;

- ARPA Lombardia, REGISTROUFFICIALE.I.0017678.16-05-2016. Le osservazioni e i commenti sono riassunti nella tabella seguente: per ognuna di esse si riportano il documento di riferimento (Elaborati di PGT, Proposta di RA o SnT), le risposte oppure i riferimenti ai capitoli dei documenti nei quali l’argomento è trattato.

Osservazione Documenti di riferimento Risposta/Analisi

Città Metropolitana di Milano, Settore Pianificazio ne Territoriale e programmazione delle Infrastruttu re Quadro programmatico: inserire aggiornamenti riguardanti il quadro delle previsioni infrastrutturali e le fasce di rispetto dei corsi d'acqua Rapporto Ambientale Recepito

Alternative: Indicare in modo adeguato e motivato quale sia lo scenario sostenibile.

Elaborati PGT e Rapporto Ambientale

Recepito nel RA e nel DdP

Consumo di suolo: Fare riferimento alla “Scheda informativa e di attestazione per la valutazione di compatibilità con il PTCP vigente”, allegata ai “Criteri e indirizzi per l'attività istruttoria provinciale in ordine alla valutazione di compatibilità degli strumenti urbanistici comunali con il PTCP”, approvati dalla Giunta provinciale con delibera n. 318 del 28/10/14”, valutare l'attuazione del PGT e l'estensione del territorio urbanizzato.

Elaborati PGT Presa atto

Quadro conoscitivo e aspetti paesistici: porre attenzione alla ricostruzione delle frange urbane al confine con Pioltello (in corrispondenza degli “ambiti di rilevanza paesaggistica” individuati dal PTCP), introducendo apposite discipline per le trasformazioni previste.

Elaborati PGT Recepito

Vincoli: Verificare che la proposta di variante riporti tutti i vincoli di legge, anche con riferimento alla Tav.5 del PTCP. Elaborati PGT Recipito

Assetto idrogeologico: tenere conto del “Progetto di variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del bacino del fiume Po (PAI) – Integrazioni all'elaborato 7 (Norme di attuazione)” adottato dall'Autorità di Bacino del fiume Po con delibera n.5/2015 del 17/12/2015 e delle “mappe di pericolosità e di rischio di alluvioni” consultabili dal Geoportale.

Elaborati PGT (compreso Studio geologico) e Rapporto Ambientale

E’ in corso l’aggiornamento dello studio geologico, idrogeologico e sismico del PGT, ai sensi della L.R. 12/2005 e secondo i criteri della D.G.R. n. IX/2616/11

Infrastrutture: recepire puntualmente, sia nella “tavola dei vincoli”, sia negli elaborati delle previsioni di piano, i vincoli e le destinazioni funzionali delle aree necessarie alla realizzazione del progetto definitivo della variante alla Strada Provinciale 103 approvato dal CIPE, con particolare riferimento alle aree puntualmente individuate nel piano particellare di esproprio.

Elaborati PGT Recepito tavola PdR 08

Infrastrutture: considerare nel PGT la proposta, avanzata da privato, del progetto esecutivo della variante alla Strada Provinciale 103 che comprende un piano di compensazioni ambientali e formulare delle alternative.

Elaborati PGT Parzialmente recepito tavola PdS 03

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Osservazione Documenti di riferimento Risposta/Analisi

Qualificazione delle trasformazioni: porre particolare attenzione al tema della qualificazione architettonica e tecnologica delle trasformazioni (in particolare considerare il tema della minimizzazione dell’impermeabilizzazione dei suoli).

Elaborati PGT Recepito (BAF)

Città di Pioltello - Settore gestione e pianificazi one territoriale e ambientale Centro commerciale “Westfield”: analizzare il progetto in relazione alla coerenza con gli strumenti di pianificazione sovra comunale e del comune di Pioltello

Elaborati PGT

Progetto già processato in VAS e in VIA. Si rinvia alle prescrizioni contenute nei provvedimenti della AACC.

Percorrere il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica derivante dalla realizzazione dell'Hub metropolitano. Elaborati PGT

Il procedimento sarà di natura sovracomunale.

Sistema della mobilità: mancanza di connessione ciclabile tra l’abitato di Rugacesio e Segrate, l’abitato di Limito con Segrate, il collegamento lungo la SP 103 “Cassanese”.

Elaborati PGT Inserita nello scenario di piano

PLIS delle Cascine – Boffalora: valutare l’inserimento ambientale e paesaggistico del PII Boffalora nel PLIS delle Cascine, dimostrandone la sostenibilità ambientale Elaborati PGT

Recepito mediante individuazione di scenario di piano a maggiore sostenibilità ambientale

Comune di Milano - SETTORE PIANIFICAZIONE E PROGRAM MAZIONE MOBILITA', SETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA GENERALE, SETTORE POLITICHE AMBIENTALI ED ENERGETICHE

- Si chiede di modificare quanto contenuto nel Rapporto Ambientale relativamente al capitolo 5.1.2 Ambito lnfrastrutturale O.B. 2.2., A.Z.2.2.2: realizzazione di un sistema funicolare di collegamento tra l'aeroporto e la ferrovia con la dicitura "realizzazione di un collegamento innovativo di collegamento tra l'aeroporto e la ferrovia" in quanto, come è noto, le modalità realizzative sono ancora da approfondire.

Elaborati PGT e Rapporto Ambientale Recepito

Con riferimento a quanto contenuto nella documentazione messa a diposizione relativamente al cosiddetto HUB metropolitano si ritiene opportuno specificare che per hub metropolitano si intende un luogo nel quale vi sia l'interscambio tra servizio ferroviario di lunga percorrenza (LP/AV), servizio ferroviario a breve distanza (Regio Express e Linee S), servizi di trasporto pubblico locale di superficie, quali le linee urbane di Segrate, le linee di Area Urbana di Milano, le linee provinciali, le linee di lunga percorrenza, il sistema di trasporto innovativo con l'aeroporto e la linea M4, e il trasporto privato si ritiene utile che nei documenti oggetto di variante al PGT sia ben evidenziato tale complesso sistema di interscambio e che siano individuate aree destinate a tali servizi.

Elaborati PGT Recepito

Relativamente al sedime della linea metropolitana M4, attualmente in fase di realizzazione nella documentazione messa a disposizione nell'ambito della procedura di Vas non è chiaro se venga mantenuta la previsione di quanto contenuto nella Deliberazione CIPE del 2013 e del 2014, in considerazione del fatto che, ad oggi, sul territorio del Comune di Segrate non ci sono state variazioni rispetto a quanto già previsto nel Progetto Definitivo CIPE 2013 sopracitato, si chiede di mantenere tale previsione anche nella documentazione oggetto di variante, dal momento che l'impronta delle opere civili è, ad oggi, quasi completata.

Elaborati PGT Recepito

Si chiede di inserire la previsione di un adeguato sistema di accessibilità pedonale (possibilmente non un attraversamento a raso sulla SP Rivoltana) all'aeroporto e alla linea metropolitana M4 nell'intervento previsto dall'AdP2 e in particolare al sistema dei parcheggi

Elaborati PGT

In corso di definizione anche in relazione alla procedura di verifica di VIA in corso in Regione Lombardia

Ulteriore tema di attenzione nel Piano è l'integrazione tra le reti viarie di livello regionale e interregionale con la maglia viaria urbana. In tale contesto le opere viabilistiche indicate nei documenti rivestono particolare importanza in quanto modificano le condizioni di accesso alla maglia urbana dalle penetrazioni di via Forlanini, Corelli e Rombon.

Elaborati PGT Presa d’atto

ARPA LOMBARDIA Ambiti di Trasformazione Per gli ambiti di trasformazione ricadenti in aree verdi, tenuto conto dell'elevato consumo di suolo che caratterizza il territorio comunale, si propone di mantenerle totalmente inedificate, trasferendo eventualmente la volumetria generata in ambiti già urbanizzati. In subordine, qualora esigenze di riqualificazione urbanistica rendano necessario il consumo di suolo, si propone di prevedere che una parte consistente delle stesse sia mantenuta a verde drenante e che venga effettuata la compensazione ambientale per la parte di

Elaborati di PGT e Rapporto Ambientale

Il meccanismo di trasferimento è stato introdotto (ad esempio per il Golfo Agricolo e Centro Parco), come pure, in relazione al consumo di suolo e all’incremento della

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Osservazione Documenti di riferimento Risposta/Analisi

suolo consumata. Per l' AT denominato TR6, ricadendo in fascia C del Fiume Lambro, si ritiene opportuno che sia effettuata una verifica di dettaglio in merito al rischio idraulico. Per quanto riguarda la variante alla Monzese, nel caso in cui si ritenga opportuna la sua realizzazione, si propone che siano utilizzati il più possibile sedimi viabilistici esistenti e che non si creino aree intercluse.

impermeabilizzazione (ad esempio Boffalora)

Indirizzi e criteri per l'attuazione del DdP Al fine di agevolare l'individuazione degli obblighi discendenti dalla VAS, si propone di integrare il paragrafo -vincoli e condizioni generali", del documento -Indirizzi e criteri per l’attuazione del DdP", con le misure di mitigazione e compensazione derivanti dalla VAS (elencate nel paragrafo 6.7 e nelle schede di valutazione degli AT, entrambi contenuti nel Rapporto Ambientale) e con le seguenti proposte di mitigazione e compensazione, che in parte sono già contenute nel RA.

Parere ambientale motivato e Dichiarazione di sintesi

Recepito

ARIA, CLIMA ed ENERGIA Per ridurre le emissioni di inquinanti in atmosfera e i consumi di combustibili fossili si propone di: - dare priorità, nella progettazione degli edifici, ai criteri della architettura bioclimatica, ponendo particolare attenzione al loro orientamento, ai sistemi passivi di ottimizzazione del calore, ventilazione, raffrescamento, alla illuminazione naturale degli spazi, anche tramite pozzi di luce, in quanto dette modalità risultano essere meno impattanti di altre soluzioni che richiedono tecnologie e materiali la cui realizzazione comporta maggiori costi ambientali; massimizzare l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili;· conseguire una elevata classe energetica; adottare impianti centralizzati ad alta efficienza per la climatizzazione, abbinati all'uso di fonti rinnovabili di energia; - adottare accorgimenti finalizzati al risparmio dell'acqua calda (contatori di calore, valvole termostatiche, ecc.);

regolamento edilizio In fase di definizione

ACQUA Per un uso maggiormente sostenibile dell'acqua, si propone di: - provvedere al recupero delle acque meteoriche in apposite vasche per un successivo uso (irriguo, lavaggio di aree esterne., antincendio. ecc.); nel caso in cui non sia possibile del tutto o in parte procedere al riuso delle acque meteoriche, la destinazione finale delle stesse deve essere. in ordine di priorità: • lo smaltimento negli strati superficiali del suolo, ma fuori dalla zona di rispetto dei pozzi; • lo scarico In Corpo Idrico Superficiale; • il recapito in fognatura; massimizzare le superfici drenanti per aumentare l'apporto di acque utili per la ricorica della falda· (anche oltre le quantità previste dalla normativa) e per ridurre i deflussi superficiali (in funzione del ripristino della invarianza idraulica); adottare accorgimenti per ridurre il consumo dell'acqua di falda; verificare la possibilità di utilizzo delle acque grigie; fare in modo che i volumi interrati non comportino rischio di inquinamento della falda.

regolamento edilizio In fase di definizione

SUOLO Lo stato di qualità dei suoli deve essere idoneo o reso idoneo a ricevere le destinazioni d'uso previste. Nel caso in cui sia necessario intervenire per eliminare situazioni di inquinamento dei suoli, prima dell'Inizio dei lavori previsti dal Piano, dovrà essere certificata l'avvenuta bonifica. Il consumo di suolo dovrà trovare adeguate soluzioni compensative per risarcire l'ambiente generando nuova natura o migliorando lo stato di naturalità delle parti del territorio non destinate alla urbanizzazione. Le aree possono essere Individuate nelle parti di territorio che il PGT destina alla rinaturalizzazione.

Presa d’atto

BIODIVERSITA' Al fine di contribuire al mantenimento della biodiversità e per poter usufruire dei benefici delle aree verdi si propone di: - salvaguardare. nei limiti del possibile, la vegetazione esistente; - evitare la tombinatura dei corsi d 'acqua; - rinaturalizzare le sponde dei corsi d 'acqua; prevedere che i parcheggi a raso siano adeguatamente piantumati

Presa d’atto

RIFIUTI Prevedere che negli interventi edilizi siano individuati appositi spazi per favorire la raccolta differenziata dei rifiuti. Inoltre, al fine di ridurre la produzione futura di rifiuti, particolare attenzione va posta alla modalità di realizzazione degli edifici ovvero alla riusabilità o riciclabilità dei materiali utilizzati.

Presa d’atto

COMPATIBILITA' TRA FUNZIONI In relazione alle previsioni di piano che possono comportare la prossimità tra funzioni residenziali o assimilabili alla residenza e funzioni per attività, si ritiene opportuno inserire nelle norme del piano l'obbligo di verificare se sussistono eventuali condizioni moleste che possono rendere incompatibile la loro vicinanza.

NTA recepito

INQUINAMENTO LUMINOSO Presa d’atto

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Osservazione Documenti di riferimento Risposta/Analisi

Il progetto di Illuminazione delle aree esterne agli edifici deve porre attenzione alle tipologie dei corpi illuminanti, facendo riferimento ai requisiti previsti dalla Legge Regionale 05.10.2015, n. 31 -Misure di efficientamento dei sistemi di illuminazione esterna con finalità di risparmio energetico e di riduzione dell'inquinamento luminoso· .

MONITORAGGIO Si ricorda che l'art.18 del D. Lgs. 152/2006, prevede anche che: Il piano o programma individua le responsabilità e la sussistenza delle le risorse necessarie per la realizzazione e gestione del monitoraggio (comma 2). Le informazioni raccolte attraverso il monitoraggio sono tenute in conto nel caso di eventuali modifiche al piano o programma e comunque sempre incluse nel quadro conoscitivo dei successivi atti di pianificazione o programmazione (comma 4).

Rapporto Ambientale, dichiarazione di sintesi Recepito

Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A. A51 Autostrada Tangenziale Est alla Città di Milano - Viabilità di accesso al C.l. di Segrate – 1° Lotto – 1° Stralcio: predisporre, nello sviluppo dei previsti Piani Attuativi per le aree di trasformazione, idonea documentazione tecnica in merito ai carichi indotti dai previsti insediamenti e delle relative ricadute in termini di accessibilità

Elaborati PGT Recepito

A51 Autostrada Tangenziale Est alla Città di Milano - Viabilità di accesso al C.l. di Segrate – 1° Lotto – 1° Stralcio: specificare all'interno delle Norme Tecniche che, all'interno delle fasce di rispetto stradale, cosi come individuate dal Nuovo Codice della Strada, vige un vincolo totale ed assoluto di inedificabilità

NTA Recepito

A51 Autostrada Tangenziale Est alla Città di Milano - Viabilità di accesso al C.l. di Segrate – 1° Lotto – 1° Stralcio: specificare che all'interno delle fasce di rispetto stradale per gli edifici esistenti non è ammesso alcun cambio di destinazione d’uso

NTA Recepito

A51 Autostrada Tangenziale Est alla Città di Milano - Viabilità di accesso al C.l. di Segrate – 1° Lotto – 1° Stralcio: specificare che al fine di poter procedere alla posa di nuove linee elettriche e per ogni intervento impiantistico all’interno delle fasce di rispetto occorre ottenere il benestare della Società

NTA Recepito

PLIS Media Valle Lambro Proposta di adesione al PLIS, secondo le procedure previste dalla DGR 6148/2007, con conseguente identificazione all’interno del PGT di una proposta di perimetrazione delle aree comunali da inserire nel Parco.

Elaborati PGT Parzialmente recepito TAV. PdS 03

Comitato Golfo Agricolo Rischio sismico: Includere nei documenti una nuova componente sismica aggiornata alla D.G.R. n. 2129 dell’11/07/2014 e verificarne gli effetti in relazione alla presenza dell’Istituto delle Vitamine, industria a rischio di incidente rilevante.

Elaborati PGT

E’ in corso l’aggiornamento dello studio geologico, idrogeologico e sismico del PGT, ai sensi della L.R. 12/2005 e secondo i criteri della D.G.R. n. IX/2616/11.

Golfo Agricolo: Mantenere la destinazione d’uso agricola del “Golfo Agricolo” (area che comprende gli ambiti territoriali TR1, TR2, TR3 e TR4). Elaborati PGT Parzialmente recepita

Perizie qualità terreni: Nella proposta di Sintesi non tecnica a pag. 12 si legge che “Il suolo agricolo presente…è di modesta qualità ambientale e paesaggistica” Inoltre “Gli spazi aperti sono spazi di risulta allo stato senza vocazioni forti che gli consentano di opporsi alle pressioni urbanizzative”. Sostituire tali frasi con le seguenti “Il suolo agricolo presente…è di elevata qualità ambientale e paesaggistica” Inoltre “Gli spazi aperti sono spazi con vocazioni agricole forti che consentono di opporsi alle pressioni urbanizzative”.

Rapporto Ambientale e Sintesi Non Tecnica

In parte recepita nel RA e nella SnT.

Perizie qualità terreni: Nella Proposta di Rapporto Ambientale al paragrafo 4.3.1.3 Aree Agricole (pag. 99) si legge che “Il territorio di Segrate conserva ancora in alcune aree i caratteri tipici del paesaggio agricolo, ma esclusivamente per piccole porzioni, il cui valore è rilevante, sotto il profilo ambientale, in funzione della contiguità con i sistemi ambientali e agricoli di comuni limitrofi ”. Sostituire tale frase con la seguente:“Il territorio di Segrate conserva ancora in alcune aree i caratteri tipici del paesaggio agricolo il cui valore rilevante, sotto il profilo ambientale ed agricolo, potrebbe essere ulteriormente accresciuto in funzione della contiguità con altri sistemi ambientali e agricoli di Segrate e dei comuni limitrofi”.

Rapporto Ambientale e sintesi non tecnica

In parte recepita nel RA e nella SnT.

Perizie qualità terreni: Nella Proposta di Rapporto Ambientale al paragrafo 4.3.1.3 Aree Agricole (pag. 99) si legge “vi è poi il c.d. “Golfo Agricolo” costituito da aree un tempo agricole e comprese dal P.G.T. del 2012 negli ambiti di

Rapporto Ambientale In parte recepita nel RA e nella SnT.

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Osservazione Documenti di riferimento Risposta/Analisi

trasformazione denominati TR1, TR2, TR3 e TR4 in parte interessate da interventi di preverdissement. Tali previsioni insediative sono state annullate dal T.A.R. Milano con la sentenza n. 576/2015 (non sospesa sul punto dall’ordinanza del Consiglio di Stato n. 2047/2015).” Sostituire tale frase con la seguente: “vi è poi il c.d. “Golfo Agricolo” costituito da aree aventi destinazione agricola nel previgente P.R.G. e comprese dal P.G.T. del 2012 negli ambiti di trasformazione denominati TR1, TR2, TR3 e TR4 in parte interessate da interventi di preverdissement, dal risultato alquanto deludente come testimoniato nelle numerose perizie agronomiche del Prof. Marco Fabbri. Le previsioni insediative sono state annullate dal T.A.R. Milano con la sentenza n. 576/2015, non sospesa sul punto dall’ordinanza del Consiglio di Stato n. 2047/2015. Si è in attesa che il Consiglio di Stato esprima un giudizio di merito.” Preverdissement: Sostituire tale frase con la seguente: “vi è poi il c.d. “Golfo Agricolo” costituito da aree aventi destinazione agricola nel previgente P.R.G. e comprese dal P.G.T. del 2012 negli ambiti di trasformazione denominati TR1, TR2, TR3 e TR4 in parte interessate da interventi di preverdissement, dal risultato alquanto deludente come testimoniato nelle numerose perizie agronomiche del Prof. Marco Fabbri. Le previsioni insediative sono state annullate dal T.A.R. Milano con la sentenza n. 576/2015, non sospesa sul punto dall’ordinanza del Consiglio di Stato n. 2047/2015. Si è in attesa che il Consiglio di Stato esprima un giudizio di merito.”

Rapporto Ambientale In parte recepita nel RA e nella SnT.

Perizie qualità terreni: Aggiungere nella Proposta di Rapporto Ambientale al paragrafo 4.3.1.3 Aree Agricole (pag. 99) un quarto punto come segue: “vi sono poi altre aree aventi destinazione agricola nel previgente P.R.G. e comprese dal P.G.T. del 2012 negli ambiti di trasformazione denominati TR6 e TR8 in parte interessate da interventi di preverdissement, dal risultato alquanto deludente. Le previsioni insediative sono state annullate dal T.A.R. Milano con la sentenza n. 576/2015. Si è in attesa che il Consiglio di Stato esprima un giudizio di merito.”

Rapporto Ambientale In parte recepita nel RA e nella SnT.

Preverdissement: Nella bozza di Documento di Piano, nei quattro scenari previsti per il Golfo Agricolo (ex aree TR1, TR2, TR3 e TR4), si fa riferimento ad una supposta piantumazione di 15.000 alberi. Sostituire il numero 15.000 con il numero 93 come emerso a seguito delle perizie agronomiche eseguite.

Rapporto Ambientale Si veda scheda Golfo Agricolo

Perizie qualità terreni: Porre in essere azioni tali da ripristinare il valore agronomico dell’area del Golfo Agricolo. Elaborati PGT

Azioni successive in sede di attuazione del PGT

Comuni contermini: Milano. Esplicitare in cosa consistono le azioni di coordinamento per interventi insediativi con il contermine Comune di Milano e quali effetti potranno avere sull’abitato di Segrate. Qualora le pressioni insediative di Milano comportassero effetti sull’abitato o sulle imprese a Segrate, prevedere misure compensative o mitigative.

Elaborati PGT Presa d’atto

Comuni contermini: Milano. Esplicitare quali benefici potranno avere le azioni di coordinamento di tipo ambientale al confine con il Comune di Milano (per esempio la realizzazione del Grande Parco Forlanini e il quartiere di Novegro) e indicare come siano compatibili con gli interventi in itinere per l’ambito Adp2 (AdP, approvato con D.P.R.G. del 22/05/2009 n. 5095) e con l’ampliamento richiesto dalla proprietà (soggetto ad una procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. con codice VER 1973-RL in corso in Regione). Allo stato attuale tali azioni risultano essere irrealizzabili.

Elaborati PGT Presa d’atto

Comuni contermini: Milano. Estendere nel Ddp le azioni di coordinamento di tipo ambientale con il Comune di Milano in relazioni agli ambiti a est di Milano 2 ai fini della inclusione degli stessi nel PLIS Martesana.

Elaborati PGT Parzialmente recepita

Comuni contermini: Vimodrone. Inserire nelle tavole del Ddp (DdP 5.1 Scenari di Piano: sistema insediativo, Ddp 5.2 Scenario di Piano: sistema infrastrutturale, Ddp 5.3 Scenario di Piano: sistema ambientale e Ddp 9 Sensibilità paesaggistica) azioni di coordinamento di tipo ambientale con il contermine Comune di Vimodrone, dove è stata anche avviata un’istanza per un permesso di costruzione (prot. 388 del 12/01/2016).

Elaborati PGT Parzialmente recepita con riferimento al Golfo Agricolo

Comuni contermini: Vimodrone. Includere le azioni di cui al punto precedente tra gli obbiettivi strategici della scheda di sintesi del TR Golfo Agricolo nel Ddp 7.

Elaborati PGT Parzialmente recepita con riferimento al Golfo Agricolo

Comuni contermini: Vimodrone. Esplicitare il percorso con cui l’Amministrazione intende far confluire il Golfo Agricolo nel PLIS Martesana. Elaborati PGT Presa d’atto

Comuni contermini: Pioltello. Inserire nelle tavole del Ddp (DdP 5.1 Scenari di Piano: sistema insediativo, Ddp 5.2 Scenario di Piano: sistema infrastrutturale, Ddp 5.3 Scenario di Piano: sistema ambientale e Ddp 9 Sensibilità paesaggistica) azioni di coordinamento di tipo ambientale e azioni di

Elaborati PGT Presa d’atto

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Osservazione Documenti di riferimento Risposta/Analisi

coordinamento di tipo insediativo con il Comune di Vimodrone per indicare che la proposta urbanizzazione di Boffalora avrà ripercussioni sul PLIS confinante. Includere le azioni di cui al punto precedente tra gli obiettivi strategici della scheda di sintesi del TR Cascina Boffalora nel Ddp 7

Comuni contermini: Peschiera Borromeo. Verificare e approfondire quanto previsto dal PGT di Peschiera Borromeo per le aree contermini a Segrate. Rapporto Ambientale

Si conferma quanto indicato nella proposta di RA

Comuni contermini: Peschiera Borromeo. Inserire negli elaborati e tavole del Documento di Piano azioni di coordinamento con il Comune di Peschiera Borromeo.

Documento di Piano Presa d’atto

Analizzare nel futuro procedimento di VAS gli impatti "cumulativi", considerando gli interventi sulla viabilità speciale e la realizzazione del centro Westfield.

Rapporto Ambientale

Gli impatti cumulativi sono stati valutati a livello di scenari, come indicato al paragrafo 6.” del RA

Inserire nel futuro procedimento di VAS la valutazione comparata delle alternative di progetto.

Rapporto Ambientale

Le alternative per le aree di trasformazione sono state valutate in modo comparato come indicato al paragrafo 6.1 del RA.

Ottemperare, in merito agli ambiti del Golfo Agricolo, alla sentenza del T.A.R., all’ordinanza del Consiglio di Stato, delibera di Giunta Comunale n. 94 del 17.09.2015, al parere della Commissione Territorio.

Elaborati PGT

Il Golfo agricolo è stato oggetto di specifica valutazione ed istruttoria in sede di elaborazione e scelta degli scenari progettuali.

TR1, TR2, TR3 e TR4: Reintrodurre e declinare la Rete Ecologica Regionale nel redigendo Documento di Piano con puntuale osservanza della vigente normativa comunitaria, nazionale, regionale e provinciale, mediante la predisposizione di un elaborato costituente la carta della rete ecologica comunale e la normativa che prescriva la valutazione di incidenza per interventi posti in essere all’interno dei corridoi ecologici.

Elaborati PGT Parzialmente recepita

TR1, TR2, TR3 e TR4: eseguire un’analisi dello stato di fatto del consumo di suolo all’interno del nuovo Documento di Piano e prevedere la conformità con gli obiettivi provinciali di contenimento del consumo di suolo e potenziamento degli ambiti agricoli strategici.

Elaborati PGT Parzialmente recepita.

TR1, TR2, TR3 e TR4: Fissare una tempistica per i monitoraggi della VAS del PGT, con una scadenza annuale, con una previsione di impegno di spesa ad hoc e la partecipazione del pubblico, per verificare la coerenza delle azioni di piano con le previsioni e gli interventi di adeguamento.

Rapporto Ambientale Si veda RA Paragrafo 9.1.2

Bonifiche: Elencare le aree da bonificare del Centro Parco e riportarne gli aspetti più salienti. Rapporto Ambientale Recepito

Stock edilizio: Attuare le Linee Programmatiche 2015 – 2020 del Comune Specificare cosa si intende al Paragrafo 5.1.1 del RA Ambito Insediativo (pag. 205) con il macro-obiettivo “riduzione massima del consumo di suolo”; Ridefinire i perimetri degli ambiti di trasformazione agricola ai fini di un consumo di suolo zero; Verificare lo stock di patrimonio edilizio già realizzato ma invenduto, sfitto o non utilizzato ai fini di un consumo di suolo zero; Dettagliare lo stato di avanzamento dello stock edilizio pianificato ai fini di un consumo di suolo zero e in ottemperanza alle NTA del PTCP di Città Metropolitana; Rendere coerente la Tavola Ddp 4.2 che individua gli ambiti CP1a e il CP1b del Centro Parco come ambiti attuati, con la Tavola Ddp 4.1, nella quale tali ambiti sono indicati soltanto come convenzioni (senza Piani attuativi adottati); Correggere la Tavola Ddp 4.2, dove nell’elenco degli ambiti non attuati non è incluso l’ambito TR6 mentre è incluso l’ambito PII Redecesio Nord, per il quale è stato rilasciato un permesso di costruzione; Ridefinire gli ambiti di trasformazione in attuazione ai fini di un consumo di suolo zero

Elaborati PGT In fase di definizione

Variante Via Monzese stralciare il secondo lotto della Variante di Via Monzese; includere nel RA e nella SNT la sentenza n. 576/2015 del Tar Milano laddove si riferisce alla Variante di Via Monzese;

Elaborati PGT e Rapporto Ambientale

La scelta sulla variante è stata rinviata alle scelte che verranno attuate in sede di PUT e PUMS

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Osservazione Documenti di riferimento Risposta/Analisi

includere del Ddp7 scenari alternativi alla Variante valutandone gli effetti sull’ambiente e sulla salvaguardia del Golfo Agricolo; includere nei documenti la seguente frase, adattata dal PTCP di Milano: “La Variante di Via Monzese si pone come un nuovo potenziale determinante di consumo di suolo, non solo per l’infrastruttura in sé ma, soprattutto, per le dinamiche insediative che notoriamente le nuove strade innescano negli ambiti attraversati”.

Ambiti di Trasformazione TR6 e TR8: tenere in considerazione l’orientamento espresso dalla Commissione Territorio tenutasi in data 12/02/2016, che ha valutato come “non approvate” le richieste di trasformare tali ambiti in edificabili. inserire nella Tabella riepilogativa “Aree di trasformazione non attuate” dell’elaborato DdP 4.1 l’area TR6. valutare la scelta di proporre per il TR6 e TR8 solo lo scenario del PGT 2012 senza valutare gli effetti cumulativi delle trasformazioni degli ambiti agricoli. inserire anche per il TR6 e TR8 scenari alternativi tra cui l’opzione consumo di suolo zero. valutare gli effetti cumulativi della trasformazione degli ambiti agricoli in ambiti edificati.

Elaborati PGT

Parzialmente recepito mediante riduzione dei volumi previsti e delle ST interessate

Seveso III: aggiornare la Tavola Ddp 3, il paragrafo 3.3.5 Industrie a Rischio di Incidente Rilevante del Documento di Scoping e l’ERIR in base alle più recenti disposizioni legislative.

Elaborati PGT E’ in corso l’aggiornamento del documento ERIR

Integrare le bozze dei documenti proposti per la V.A.S. in particolare con riferimento all’impermeabilizzazione del suolo, all’inquinamento acustico ed atmosferico in relazione al progetto di ampliamento e potenziamento del Centro Intermodale di Segrate.

Rapporto Ambientale

Il progetto per la realizzazione del nuovo Terminale Intermodale di Milano Smistamento in comune di Segrate (MI), è stato oggetto di VIA regionale conclusasi il 25/6/2015 con pronuncia positiva di compatibilità ambientale con prescrizioni (si veda paragrafo 7.3 del decreto VIA). Tale progetto che non è oggetto della variante di PGT, rientra invece tra quelli che costituiscono lo scenario di riferimento, vale a dire l’evoluzione del territorio in assenza della variante di PGT.

WWF Calcolare correttamente le superfici urbanizzate e non urbanizzate. Aggiungere tali dati all’interno della cartografia comunale. Elaborati PGT Recepito

Fornire con precisione dati circa l’urbanizzazione dei singoli ambiti e la non urbanizzazione specificando ambiti agricoli da ambiti verdi o classificati verdi. Elaborati PGT Recepito

Inserire nella Tavola DdP3 – Vincoli di legge gli ambiti relativi alle canalizzazioni in pietra localizzate a nord della fabbrica della Soc. Lucchini Artoni. Tali reperti archeologici sono stati vincolati dalla Sopraintendenza di Milano dal 03/11/2011, prot 14506, DLgs 42/2004 art. 12 comma 1, soprintendente Dott. Artioli.

Elaborati PGT In fase di definizione

Inserire nella Tavola DdP3 – Vincoli di legge gli ambiti di Antica Formazione e quelli contenuti nell’elenco dei beni architettonici e ambientali censiti dalla Regione Lombardia (SIRBeC).

Elaborati PGT In fase di defiinizione

Rendere coerenti le tavole DdP3 e DdP6 riguardo all’Ambito RG9 – Cava Cassinella, che risulta appartenente al PLIS Martesana nella prima e area urbanizzata nella seconda.

Elaborati PGT Recepito

Specificare quali delle istanze presentate nella fase propedeutica di stesura del Documento di Scoping (elencate nel DdP1) siano state prese in considerazione e quali siano state respinte.

Rapporto Ambientale

Le proposte pervenute dopo la’vvio del procedimento, sono state utilizzate per la definizione degli obiettivi e delle azioni di piano. La proposta di rapporto ambientale ha poi tenuto in considerazione le

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Osservazione Documenti di riferimento Risposta/Analisi

osservazioni pervenute e riferite al documento di scoping e pervenute in fase successiva alla pubblicazione dello stesso sul sito SIVAS.

Reperire dati aggiornati in merito al territorio di Segrate relativi a: classificazione insediamenti industriali soggetti alla normativa Seveso, industrie insalubri di 1a classe, attività industriali e siti sensibili, resistività agricola, caratteristiche pedologiche dei terreni, inquinamento acustico, analisi del traffico da e per Milano e Brescia, resilienza (es. nei confronti di Westfield), Bacini di sensibilità paesaggistica, bacini di potenzialità ecologica, Rete Ecologica Comunale, bacini di cautela ambientale, indicatori di sensibilità (art. 86 cap. II delle NTA del PTCP di Milano).

Rapporto Ambientale

I dati utilizzati e riportati nel RA sono i più recenti tra quelli reperibili da fonti ufficiali.

Adeguare i documenti al Piano di Gestione del distretto idrografico del Po

Elaborati PGT

E’ in corso l’aggiornamento dello studio geologico, idrogeologico e sismico del PGT, ai sensi della L.R. 12/2005 e secondo i criteri della D.G.R. n. IX/2616/11

Prevedere un Piano di Monitoraggio con scadenze puntuali e impegno di spesa puntuale in modo da permettere la partecipazione e la trasparenza da implementare anche sul sito SIVAS.

Rapporto Ambientale Si veda RA Paragrafo 9.1.2

Prevedere un master plan di tutta l’area a verde del Golfo Agricolo per proporne la salvaguardia di ambito strategico, con la realizzazione attraverso gli antichi tracciati di strade poderali, trasformate in strade bianche, con accordi specifici con gli agricoltori, per uso anche pubblico, e recupero dei canali irrigui e dei fontanili.

Elaborati PGT Parzialmente recepito mediante previsione di un PA unitario

Applicare la Legge Galasso che comporta l’inedificabilità dei 300 m dai bacini di cava (Cava del Centro Parco e Cava Cassinella). Elaborati PGT Non recepito

Prendere in considerazione la relazione sullo stato di salute pubblica a cura dell’Istituto Negri redatta per Westfield (2015)

Rapporto Ambientale

Si tratta di documento già a sistema in quanto documento pubblico e caricato sul sistema informativo SILVIA della Regione Lombardia.

Cercare soluzioni innovative di green economy e Smart City - ZTL. Elaborati di PGT Presa d’atto. Rendere coerente i documenti della Variante (esempio tavola Ddp2) con quanto indicato dalla delibera del CIPE circa la Viabilità Speciale e tutelare i reperti archeologici siti sul territorio comunale.

Elaborati PGT In fase di definizione

Privato (Dott. Cassinelli Giovanni) Proposta di un programma di riqualificazione dell’ambito di proprietà nelle adiacenze del Quartiere di Milano 2 (lotti di terreno censiti al catasto Terreni del Comune al foglio 6, part. 126-128-134-136-138-140-141-143-145).

Elaborati PGT Presa d’atto

SECOMIND S.r.l. Proposta di insediamento di una Grande Struttura di Vendita mediante l’ampliamento della superficie di vendita autorizzata a complessivi 4000 mq (con un incremento di 1500 mq) all’interno dell’edificio esistente (in via Rinaldo Piaggio, foglio 26, mappali 241-242, 243 e 140).

Elaborati PGT Presa d’atto

Dott. Ing. Simone Tisa Inserire espressamente anche nello scenario A, per lo sviluppo del TR Cascina Boffalora, la previsione per la realizzazione di strutture al servizio del quartiere, quali centri civici e spazi di aggregazione, negozi di vicinato, parchi giochi e centri sportivi.

Elaborati PGT Presa d’atto

Inserire espressamente anche nello scenario A, per lo sviluppo del TR Cascina Boffalora, la previsione per la realizzazione di un plesso scolastico dimensionato alle esigente del nuovo quartiere, ma volto anche al miglioramento della distribuzione territoriale dei servizi scolastici nel Comune di Segrate, al fine di ridurre il corrispondente traffico indotto.

Elaborati PGT Presa d’atto

Vincolare in entrambi gli scenari previsti A e B, per lo sviluppo del TR Cascina Boffalora, un’adeguata quota degli oneri di urbanizzazione e degli standard qualitativi (previsti dalla normativa in funzione delle volumetrie realizzande) alla realizzazione dei servizi di quartiere e del plesso scolastico, prevedendo nel contempo che tali oneri e standard possano essere monetizzati o destinati ad

Elaborati PGT Presa d’atto

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Osservazione Documenti di riferimento Risposta/Analisi

altri usi nel territorio solo a seguito di una adeguata fornitura di servizi per il quartiere

Immobiliare 2C s.p.a. Proposta di Variante al Piano Attuativo Secomind apportando all’interno dell’ambito di Piano vigente nuovi diritti volumetrici. Elaborati PGT Presa d’atto

GEA S.r.l. Conferma la propria volontà di reiterazione dell’edificabilità sull’area individuata al Catasto Terreni al Foglio 15 mappali 6-133-393-425-438 cosi come previsto nel vigente PGT, anche a fronte della definitiva cessione delle aree attualmente in godimento del Comune della superficie di mq 73.479.

Elaborati PGT Presa d’atto

SERENA S.r.l. Previsioni di non realizzazione dei lavori di completamento della Variante alla Via Monzese, contenuta nella Proposta di Documento di Piano della Variante di PGT.

Elaborati PGT Presa d’atto

LINDOS S.r.l. Proposta di scorporo dell'Area, denominata TR4, dall'Ambito "Golfo Agricolo" individuato dal nuovo Documento di Piano. Elaborati PGT Presa d’atto

Sig. Cilenti Francesco Includere l’area di proprietà (individuata catastalmente al foglio 5 mapp. 273, 275 e 276) nelle aree di trasformazione (con eventuale conferma della denominazione 'TR3') ove, previa approvazione del relativo piano attuativo, sia consentita assegnare una capacità edificatoria in senso residenziale.

Elaborati PGT Presa d’atto

Holcim Aggregati Calcestruzzi S.r.l. Confermare l’insediamento avente destinazione produttiva, per un’estensione di slp non superiore a 4.000 mq, sui terreni di proprietà della scrivente ed all’interno del TRP1 (sottoambito CP1b ), ovvero anche nella sua attuale allocazione.

Elaborati PGT Presa d’atto

Terminal Alptransit S.r.l. Confermare, in sede di adozione della Variante di PGT, la previsione di realizzazione di un nuovo Terminale intermodale come intervento di rifunzionalizzazione - ristrutturazione dell'esistente scalo di Milano-Segrate (MISM), specificando che detto Terminale possa essere attuato mediante permesso di costruire convenzionato ai sensi dell'art 28-bis DPR 380/2001.

Elaborati PGT Presa d’atto

Europa 2000 S.r.l. Espungere dalla proposta di DdP in Variante gli Scenari A, B C di cui all’elaborato 7 – Indirizzi e criteri e confermare il solo Scenario insediativo D, coincidente con quello già contenuto e previsto dal PGT 2012.

Elaborati PGT

La variante al PGT ha condotta una valutazione comparata delle alternative definendo le condizioni di sostenibilità delle stesse, sottolineando, tra l’altro, le notevoli criticità dello scenario D.

Monica Fiamberti Industrie a “Rischio di Incidente Rilevante”: prevedere un divieto di costruzione nell’area adiacente all’Istituto delle Vitamine e revocare i PII eventualmente già autorizzati, come, ad esempio il c.d. TR4.

Elaborati PGT Presa d’atto

Casina Pessina: ritirare il PII con il quale è stata autorizzata la costruzione di un parcheggio nelle immediate vicinanze della Cascina Pessina, lasciando quell’area a verde

Elaborati PGT Presa d’atto

Westfield: modificare il progetto in maniera tale da evitare di costruire sull’area apparentemente pericolosa “classificata a Pericolosità Sismica Locale (PSL), corrispondente ad una zona con possibile presenza di terreni di fondazione particolarmente scadenti”.

Elaborati PGT Presa d’atto

Avv. Veronica Dini Area TR Redecesio Nord: rivedere le regole urbanistiche e ambientali dello Scenario C per l’ambito TR Redecesio Nord come l’indice di edificabilità, che appare minore rispetto a quello previsto nel PII Redecesio Nord in attuazione.

Elaborati PGT Presa d’atto

Area TR Redecesio Nord: prevedere la facoltà di procedere in via autonoma alla realizzazione di un Piano Attuativo unitario anche nel caso di scelta dello Scenario C

Elaborati PGT Presa d’atto

Area TR Redecesio Nord: nel caso di scelta dello Scenario C prevedere la possibilità per l'Operatore, di trasferire le volumetrie concordate nel PII Redecesio Nord, in altra area del territorio comunale.

Elaborati PGT Presa d’atto

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Osservazione Documenti di riferimento Risposta/Analisi

TEND S.r.l. Proposta di Variante al Piano Attuativo TEND Srl: rigettare le proposte avanzate relative alla proposta di variante del PA TEND Elaborati PGT Presa d’atto

Roberto Nava Golfo Agricolo: Stralciare l'ambito di cava "Cassinella" poiché la medesima risulta assoggettata a una specifica normativa e programmazione (il c.d. Piano Cave regionale), con appositi vincoli di riqualificazione paesistica all'esito dell'attività estrattiva.

Elaborati PGT Presa d’atto

Golfo Agricolo: Delocalizzare quanto più possibile i diritti edificatori introducendo, ad esempio, un meccanismo premiate che consenta di privilegiare lo spostamento dei volumi dal Golfo Agricolo (ambito di elevato valore ambientale) ad altri ambiti già compromessi aumentando tale possibilità almeno al 75% (rispetto al 60% ora indicato).

Elaborati PGT Presa d’atto

COMUNE DI SEGRATE

Città Metropolitana di Milano REGIONE LOMBARDIA

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Valutazione Ambientale Strategica

Sintesi Non Tecnica del Rapporto Ambientale

Autorità Procedente Dirigente della Direzione Ambiente e Territorio e LL.PP.

Autorità competente

Funzionario responsabile dell’Ufficio Ambiente ed Ecologia

Supporto tecnico: DIEFFE AMBIENTE SRL

Relazione: P136-R016_16 Rev. 2 15.05.2016

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INDICE

1 INTRODUZIONE ...................................................................................................................... 3

1.1 PREMESSA ....................................................................................................................... 3

1.2 OBIETTIVI GENERALI DELLA PRESENTE VAS .............................................................. 3

1.3 FASI PROCEDURALI DELLA VAS .................................................................................... 3

2 LA PARTECIPAZIONE E LA CONSULTAZIONE .................................................................... 7

2.1 LA MAPPATURA DEI SOGGETTI COINVOLTI ................................................................. 7

2.2 LA COMUNICAZIONE PUBBLICA E GLI STRUMENTI UTILIZZATI.................................. 7

2.3 OSSERVAZIONI PERVENUTE E DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ CON CUI SONO STATE PRESE IN CONSIDERAZIONE ................................................................. 8

3 IL CONTESTO AMBIENTALE E TERRITORIALE DI RIFERIMENTO ................................... 10

3.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE .............................................................................. 10

3.2 ANALISI DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO ................................................................ 11

3.3 PRINCIPALI CRITICITÀ E VALENZE AMBIENTALI E TERRITORIALI ........................... 11

3.3.1 PRINCIPALI CRITICITÀ .............................................................................................................. 11 3.3.1.1 Sistema insediativo ............................................................................................................ 12 3.3.1.2 Sistema infrastrutturale ...................................................................................................... 12 3.3.1.3 Inquinamento atmosferico ................................................................................................. 12 3.3.1.4 Rumore .............................................................................................................................. 12 3.3.1.5 Risorse idriche ................................................................................................................... 12 3.3.1.6 Suolo e sottosuolo ............................................................................................................. 13 3.3.1.7 Paesaggio .......................................................................................................................... 13 3.3.1.8 Ecosistemi ......................................................................................................................... 13

3.3.2 PRINCIPALI VALENZE ................................................................................................................ 14 3.3.2.1 Risorse idriche ................................................................................................................... 14 3.3.2.2 Ecosistemi ......................................................................................................................... 14 3.3.2.3 Sistema infrastrutturale ...................................................................................................... 14

3.3.3 PRINCIPALI VULNERABILITA’ ................................................................................................... 14 3.3.4 OBIETTIVI DERIVANTI DALL’ANALISI DI CONTESTO ............................................................. 15

4 IL CONTESTO PROGRAMMATICO DI RIFERIMENTO ........................................................ 16

4.1 CRITERI/OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ DERIVANTI DAL QUADRO PROGRAMMATICO ........................................................................................................ 16

5 OBIETTIVI E AZIONI DELLA VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ......................................................................................................................... 19

5.1 APPORTO DELLA VAS ................................................................................................... 19

5.1.1 AMBITO INSEDIATIVO ............................................................................................................... 19

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Valutazione Ambientale Strategica - Sintesi Non Tecnica del Rapporto Ambientale

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5.1.2 AMBITO INFRASTRUTTURALE ................................................................................................. 21 5.1.3 AMBITO AMBIENTALE ................................................................................................................ 22

5.2 GLI SCENARI E LE ALTERNATIVE DI PIANO ............................................................... 23

6 STIMA DEGLI EFFETTI ATTESI E MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE ......... 24

6.1 EFFETTI DEGLI ATTESI NELLE AREE DI TRASFORMAZIONE, VALUTAZIONE COMPARATA DELLE ALTERNATIVE, MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE ......................................................................................................... 24

6.1.1 TR 6 .............................................................................................................................................. 25 6.1.2 TR 8 .............................................................................................................................................. 27 6.1.3 TR GOLFO AGRICOLO ............................................................................................................... 29 6.1.4 TR CASCINA BOFFALORA ......................................................................................................... 36 6.1.5 TR REDECESIO NORD ............................................................................................................... 39 6.1.6 ADP3 – CENTRO POLIFUNZIONALE WESTFIELD ................................................................... 42 6.1.7 TR CENTRO PARCO .................................................................................................................. 45 6.1.8 TR CENTRO PARCO - PA TEND................................................................................................ 48

6.2 STIMA DEGLI EFFETTI COMPLESSIVI DEGLI SCENARI, DEGLI EFFETTI CUMULATIVI E VALUTAZIONE COMPARATA .............................................................. 50

6.3 QUADRO SINOTTICO DEGLI EFFETTI ATTESI ............................................................ 51

6.4 DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI ATTESI ....................................................................... 59

6.4.1 ARIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI ............................................................................................ 59 6.4.2 ACQUA ......................................................................................................................................... 60 6.4.3 FLORA, FAUNA E BIODIVERSITÀ ............................................................................................. 60 6.4.4 SUOLO E SOTTOSUOLO ........................................................................................................... 60 6.4.5 POPOLAZIONE E ASPETTI ECONOMICI .................................................................................. 60 6.4.6 AGENTI FISICI ............................................................................................................................. 61 6.4.7 RIFIUTI ......................................................................................................................................... 61 6.4.8 MOBILITÀ E TRASPORTI ........................................................................................................... 61

6.5 VALUTAZIONE DELL’INCIDENZA ECOLOGICA DEL PIANO ........................................ 63

6.6 AZIONI CHE POSSONO AVERE EFFETTI OLTRE I CONFINI COMUNALI E RELATIVI IMPATTI ......................................................................................................... 63

6.7 AZIONI E MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE .......................................... 64

7 ANALISI DI COERENZA ....................................................................................................... 65

7.1 ANALISI DI COERENZA ESTERNA ............................................................................... 65

7.2 ANALISI DI COERENZA INTERNA ................................................................................. 65

8 IL PROCESSO ATTUATIVO E IL PIANO DI MONITORAGGIO ............................................ 66

8.1 STRUTTURAZIONE DEL PROGRAMMA DI MONITORAGGIO ...................................... 66

8.1.1 SISTEMA DEGLI INDICATORI .................................................................................................... 66 8.1.2 RELAZIONI PERIODICHE DI MONITORAGGIO E AZIONI CORRETTIVE ............................... 69

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1 INTRODUZIONE

1.1 PREMESSA Il presente rapporto costituisce la Sintesi Non Tecnica del Rapporto ambientale relativo alla Valutazione Ambientale Strategica (di seguito VAS) della variante al PGT del comune di Segrate. L’ambito procedurale in cui viene effettuata la Valutazione Ambientale Strategica è la predisposizione di Variante al Piano di Governo del Territorio (P.G.T.), il cui iter è stato avviato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 94 del 17 settembre 2015. Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 164 del 21 dicembre 2015 è stato avviato il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Documento di Piano della Variante al PGT e sono stati individuati i soggetti competenti per la VAS. In data 20.01.2016, l’avviso di avvio del procedimento di VAS è stato pubblicato all’Albo pretorio del Comune, sul sito web del Comune e sul sito SIVAS: la pubblicazione su SIVAS, a far data dal 1 gennaio 2010, tiene luogo alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia prevista dal D. Lgs n.4/2008. Il presente documento, predisposto dall’Autorità procedente in collaborazione con l’Autorità competente per la VAS, contiene una descrizione dello schema del percorso metodologico procedurale adottato, una descrizione del contesto programmatico, ambientale e territoriale di riferimento, l’analisi del documento di piano e la valutazione della coerenza interna ed esterna della proposta di Documento di Piano, la stima degli effetti attesi, anche cumulati, degli scenari di piano e una proposta di piano di monitoraggio.

1.2 OBIETTIVI GENERALI DELLA PRESENTE VAS La procedura di VAS ha lo scopo di evidenziare la congruità delle scelte pianificatorie rispetto agli obiettivi di sostenibilità e le possibili sinergie con altri strumenti di pianificazione sovra ordinati e di settore. Il processo di valutazione individua le alternative/scenari proposti nell’elaborazione del PGT, gli effetti potenziali, diretti, indiretti e cumulati, nonché le misure di mitigazione e compensazione. La VAS è stata avviata durante la fase preparatoria della variante del PGT e sarà estesa all’intero percorso decisionale, sino all’adozione e alla successiva approvazione della stessa. Essa rappresenta l’occasione per integrare nel processo di governo del territorio, sin dall’avvio delle attività, i seguenti elementi: - aspetti ambientali, costituenti il quadro di riferimento ambientale, ovvero lo scenario di

partenza rispetto al quale valutare gli effetti prodotti; - strumenti di valutazione degli scenari evolutivi e degli obiettivi introdotti dal piano, su cui

calibrare il sistema di monitoraggio. Inoltre, la presente VAS intende anche ripercorrere il processo valutativo del PGT vigente tenendo conto dei rilievi procedimentali sollevati dalla sentenza del TAR Lombardia n. 576/2015 e delle indicazioni scaturenti dall'ordinanza del Consiglio di Stato n. 2047/2015.

1.3 FASI PROCEDURALI DELLA VAS La Giunta Regionale ha disciplinato i procedimenti di VAS e verifica con Deliberazione del Consiglio Regionale n.351 del 13 marzo 2007 “Indirizzi generali per la valutazione di piani e

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programmi”, che presenta dettagliate indicazioni, in attuazione di quanto previsto dall’art. 4 della LR 12/2005. Il processo di VAS viene distinto in quattro fasi differenti: - FASE 1: Orientamento e impostazione; - FASE 2: Elaborazione e redazione del Rapporto ambientale; - FASE 3: Consultazione - adozione - approvazione – ratifica; - FASE 4: Attuazione e gestione del programma di monitoraggio e di eventuali interventi

correttivi.

Figura 1-1 – Regione Lombardia, Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi (D.G.R. n. VIII/351 del 13 marzo 2007).

La deliberazione di Giunta Regionale n. IX/761 del 10/11/2010 ha approvato i nuovi modelli metodologici-procedurali e organizzativi della valutazione ambientale di piani e programmi – VAS (Allegati da 1 a 1s), confermando gli allegati 2 e 4 approvati con DGR n. 8/6420 del 27/12/07 e gli allegati 3 e 5 approvati con DGR n. 8/10971 del 30/12/09.

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Nel caso specifico dei PGT, il modello metodologico organizzativo di riferimento utilizzato è quello indicato nell’Allegato 1a della DGR 761/2010. Le fasi, come individuate dal D.G.R. 761, sono schematizzate in Figura 1-2.

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Figura 1-2 - Fasi del procedimento di VAS.

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2 LA PARTECIPAZIONE E LA CONSULTAZIONE

2.1 LA MAPPATURA DEI SOGGETTI COINVOLTI L’Autorità Procedente, d’intesa con l’Autorità competente per la VAS, ha individuato con atto formale (Disposizione Dirigenziale n. 11 del 19.01.2016) gli Enti territorialmente interessati, i soggetti competenti in materia ambientale da invitare alla Conferenza di Valutazione (CdV) e ha definito le modalità di informazione e di partecipazione del pubblico, di diffusione e pubblicizzazione delle informazioni, organizzando e coordinando le conseguenti iniziative. La conferenza di valutazione è articolata nelle seguenti sedute: - conferenza di valutazione introduttiva, di avvio del confronto, finalizzata ad illustrare il

documento di scoping e la metodologia specifica che sarà adottata per la predisposizione del Rapporto ambientale e per lo svolgimento delle attività operative della VAS che si è svolta in data 10.02.1026;

- la seconda seduta, propriamente finalizzata alla valutazione ambientale della proposta di DdP, in occasione della quale è stata illustratala proposta di Rapporto ambientale, si è aperta il 3.05.2016 e si è chiusa il giortno 11.05.2016, termine ultimo per la presentazione delle osservazioni.

Alle conferenze di valutazione sono stati convolti i seguenti soggetti: - Proponente, nella persona del Sindaco; - Autorità Procedente, individuata nel Dirigente della Direzione Ambiente e Territorio e LL.PP.

l’Autorità Procedente; - Autorità competente, individuata nel funzionario responsabile dell’Ufficio Ambiente ed

Ecologia - Soggetti competenti in materia ambientale ed enti territorialmente interessati da invitare alle

Conferenze di valutazione: ARPA Lombardia, ASL Milano 2, Soprintendenza beni architettonici e paesaggistici provincia di Milano, Parco Agricolo Sud Milano, Autorità di bacino del fiume Po;

- Soggetti interessati al procedimento: Cittadini, comitati civici, associazioni e organizzazioni, ordini professionali, enti religiosi e scolastici, imprese, gestori reti e servizi.

Tra la Conferenza di valutazione introduttiva e quella finale sono state indette assemblee pubbliche estese alla cittadinanza e ai settori del pubblico interessati al procedimento. Le sedute si sono tenute il 26 e il 27 aprile 2016. Le date delle sedute della Conferenza di valutazione sono state rese note mediante pubblicazione sul sito web del Comune, sul sito SIVAS della Regione Lombardia, e comunicate ai soggetti sopraindicati mediante e-mail.

2.2 LA COMUNICAZIONE PUBBLICA E GLI STRUMENTI UTILIZZATI La comunicazione è avvenuta e avverrà: - a livello preliminare con la pubblicazione dell’avviso di avvio del procedimento della VAS sul

sito web del Comune, all’albo pretorio, e sul sito SIVAS della regione Lombardia; - pubblicazione degli avvisi di convocazione di assemblee pubbliche sul sito web del Comune

e sul siti SIVAS della Regione Lombardia; - pubblicazione sul sito web del Comune e sul sito SIVAS della Regione Lombardia della

documentazione indispensabile al reperimento di pareri ed osservazioni;

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- presentazione della documentazione predisposta nell’ambito delle sedute della conferenza di valutazione;

- presentazione della documentazione nell’ambito di incontri tematici con gli enti competenti. La documentazione ma mano disponibile, è caricata sul sito web dell’amministrazione comunale e sul sito SIVAS della Regione Lombardia.

2.3 OSSERVAZIONI PERVENUTE E DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ CON CUI SONO STATE PRESE IN CONSIDERAZIONE

La presente versione del Rapporto Ambientale ha tenuto conto delle osservazioni pervenute a seguito della messa a disposizione, che sono state le seguenti: - Comitato Golfo Agricolo, Osservazioni alla proposta di Variante del P.G.T. di Segrate

(Proposta del Documento di Piano, Bozza del Rapporto Ambientale, Bozza della Sintesi non Tecnica) prot. 0015190, 0015191, 0015192, 0015195, 0015217, 0015240, 0015241, 001242, 0015245 del 27.04.2016, prot. 0015267 del 28.04.2016, prot. 0017171 del 11.05.2016;

- WWF OA MARTESANA-SUD MILANO ONLUS, osservazioni documento di Piano VAS, prot. 0015230 del 27.04.2016,

- Dott. Cassinelli Giovanni, Contributo partecipativo al procedimento di variante al Piano di Governo del Territorio- P.G.T. del Comune di Segrate. Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0016522 del 05.05.2016;

- SECOMIND S.r.l., Contributo partecipativo al procedimento di variante al Piano di Governo del Territorio- P.G.T. del Comune di Segrate. Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0016521 del 05.05.2016;

- Parco Locale di Interesse Sovracomunale Media Valle Lambro, Variante al Piano di Governo Del Territorio del Comune di Segrate - Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0016930 del 09.05.2016;

- Dott. Ing. Simone Tisa, osservazioni alla VAS della variante al Piano di Governo del Territorio del Comune di Segrate, prot. 0016773 del 09.05.2016;

- Immobiliare 2C s.p.a., Contributo partecipativo al procedimento di variante al Piano di Governo del Territorio - P.G.T. del Comune di Segrate. Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0016524 del 05.05.2016;

- GEA S.r.l., Variante al Piano di Governo del Territorio, Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0016971 del 10.05.2016;

- Città Metropotitana di Milano, Settore Pianificazione Territoriale e programmazione delle Infrastrutture, Valutazione Ambientale Strategica della Variante al Piano di Governo del Territorio, Comune di Segrate, prot. 0016940 del 09.05.2016;

- SERENA S.r.l., Variante al Piano di Governo del Territorio vigente, Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) osservazioni ai sensi dell’art. 14, comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., prot. 0016046 del 10.05.2016;

- Città di Pioltello - Settore gestione e pianificazione territoriale e ambientale, Ufficio ecologia, osservazioni al Rapporto Ambientale – procedura VAS della variante al PGT, prot. 0017043 del 10.05.2016;

- LINDOS S.r.l., osservazioni e proposte alla proposta di Documento di Piano di PGT- bozza del Rapporto Ambientale - bozza di Sintesi Non Tecnica ai sensi dell'art. 14, comma 3, D.lgs. n° 152/06, prot. 0016983 del 10.05.2016;

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- Sig. Cilenti Francesco, Istanza di presentazione Osservazione ai sensi dell'art. 13 L.R. n.12 dell’11/03/2005 e s.m.i., variante al Piano di Governo del Territorio (PGT), prot. 0016977 del 10.05.2016;

- Holcim Aggregati Calcestruzzi S.r.l., Variante al PGT di Segrate e procedimento VAS - Osservazioni ex articolo 14, comma 3, del D.lgs. 152/2006, prot. 0016974 del 10.05.2016;

- Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A., Variante P.G.T.: Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) Presentazione osservazioni, prot. 0017134 del 10.05.2016;

- Terminal Alptransit S.r.l., Osservazioni in merito alla proposta di Documento di Piano e della documentazione predisposta ai fini della VAS relativa alla Variante al Piano di Governo del Territorio, prot. 0017133 del 10.05.2016;

- Europa 2000 S.r.l., Osservazioni ai sensi dell'art. 14, comma 3, d.lgs. n. 152/2006, a seguito dell'avviso di messa a disposizione al pubblico della proposta di documento di piano, della bozza del Rapporto Ambientale - della bozza di Sintesi Non Tecnica, prot. 0017140 del 10.05.2016;

- Monica Fiamberti, osservazioni alla variante di Piano di Governo del Territorio del Comune di Segrate, prot. 0017170 del 11.05.2016;

- Avv. Veronica Dini, Osservazioni alla variante al PGT, Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0017169 del 11.05.2016;

- TEND S.r.l., Oggetto: osservazioni al procedimento di variante al Piano di Governo del Territorio - P.G.T. del Comune di Segrate. Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prot. 0017168 del 11.05.2016;

- Roberto Nava, osservazioni sulla variante di P.G.T., prot. 0017156 e 0017157 del 10.05.2016;

- Comune di Milano, SETTORE PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE MOBILITA', SETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA GENERALE, SETTORE POLITICHE AMBIENTALI ED ENERGETICHE, PG 240678/2016 del 04/05/2016.

Per il dettaglio di come queste sono state prese in considerazione, si rimanda al documento “Sintesi delle osservazioni pervenute e descrizione delle modalità con cui sono state prese in considerazione”, allegato al Parere Ambientale e alla Dichiarazione di Sintesi.

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3 IL CONTESTO AMBIENTALE E TERRITORIALE DI RIFERIMENTO

3.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Segrate è uno dei comuni che compongo la “cintura” di Milano, capoluogo regionale, la cui area metropolitana costituisce la conurbazione urbana più estesa, popolosa e ricca d'Italia. Il comune si presenta suddiviso in nuclei abitati che costituiscono frazioni e quartieri separati tra loro da importanti elementi infrastrutturali (ferrovia, aeroporto, strade provinciali, centro intermodale, idroscalo). Il comune di Segrate confina a: - nord, con Vimodrone; - est, con Pioltello; - sud, con Peschiera Borromeo; - ovest, con Milano.

Figura 3-1 - Collocazione spaziale del comune di Segrate.

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3.2 ANALISI DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO All’interno del Rapporto Ambientale è stata condotta un’analisi del contesto antropico e ambientale del territorio comunale. In particolare per il sistema antropico sono stati esaminati i seguenti aspetti: - sistema insediativo; - sistema infrastrutturale; - rumore; - produzione e gestione dei rifiuti; - industrie a rischio incidente rilevante (RIR); - radiazioni ionizzanti e non ionizzanti; - salute pubblica. Per il sistema ambientale sono, invece, state approfondite le seguenti componenti: - inquinamento atmosferico; - acque superficiali; - acque sotterranee; - suolo, sottosuolo e ambiti estrattivi; - flora, fauna ed ecosistemi; - paesaggio ed elementi storico-architettonici. Dalle analisi condotte sono stati individuati gli elementi di sensibilità ambientale locali. Tali elementi sono descritti nel paragrafo seguente.

3.3 PRINCIPALI CRITICITÀ E VALENZE AMBIENTALI E TERRITORIALI

Nel presente paragrafo si riporta una sintesi dei principali elementi di sensibilità ambientale di livello locale, desunte dai capitoli precedenti e suddivise per tema ambientale e territoriale, con i quali il PGT deve relazionarsi. Si tratta di un quadro non esaustivo di tutti gli aspetti del territorio degni di attenzione sotto il profilo ambientale, ma di quelli emersi sulla base dei dati e delle informazioni disponibili. Si distinguono: Criticità ambientali: Elementi a cui può essere attribuito un livello più o meno significativo di indesiderabilità per la presenza di situazioni di degrado attuale, o in quanto sorgente di pressioni (attuali o potenziali) significative sull’ambiente circostante. Valenze ambientali: Elementi (areali, lineari, puntuali) a cui può essere attribuito un significativo valore intrinseco sotto il profilo naturalistico o paesaggistico, o importanza per il sistema delle relazioni ecosistemiche. Vulnerabilità specifiche: Elementi ambientali che presentano qualche grado di rilevanza ai fini delle valutazioni, esposti a rischi di compromissione qualora si producano determinati fattori di pressione effettivamente o potenzialmente presenti sulle aree in oggetto.

3.3.1 PRINCIPALI CRITICITÀ Le criticità ambientali sono riconducibili principalmente ai problemi che caratterizzano i territori fortemente antropizzati. Si riporta nel seguito un’analisi di tali elementi, siddivisa per temi.

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3.3.1.1 Sistema insediativo Il sistema insediativo è policentrico e caratterizzato da un contesto fortemente urbanizzato ed infrastrutturato nel quale sono presenti importanti barriere infrastrutturali. Numerosi sono i progetti urbanistici non ultimati (ad es., PII Boffalora; PII Redecesio Nord) o caratterizzati da forti tasso di invenduto. Il tessuto urbanizzato costituisce spesso un continuum con l’urbanizzato dei comuni contermini e sono presenti commistioni tra tessuti insediativi di carattere differenziato e talvolta in contrasto tra loro. Da sottolineare, in connessione soprattutto con l’attuazione del PGT 2012 (fatte salve le considerazioni connesse al suo annullamento per opera della sentenza TAR Milano n. 576/2015), la scarsa presenza di spazi aperti non urbanizzati.

3.3.1.2 Sistema infrastrutturale Il sistema è caratterizzato dalla presenza di importanti assi viari in direzione est-ovest fortemente trafficati nelle ore di punta e con elevati valori di T.G.M. Alcuni progetti, che saranno dotati di rilevante impatto, sono in fase di definizione amministrativa (es. Cassanese bis). Risulta difficoltoso l’attraversamento nord-sud. Da segnalare, inoltre, la perdurante assenza di collegamenti del Centro Intermodale di Viale Lazio con la viabilità principale.

3.3.1.3 Inquinamento atmosferico Il Comune di Segrate è compreso in Agglomerato di Milano. L’Agglomerato di Milano è caratterizzato da: - popolazione superiore a 250.000 abitanti, oppure inferiore a 250.000 abitanti e densità di

popolazione per km2 superiore a 3.000 abitanti; - più elevata densità di emissioni di PM10 primario, PM2,5, NOX e COV. Superamenti delle

soglie di ozono; - situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti (velocità del vento

limitata, frequenti casi di inversione termica, lunghi periodi di stabilità atmosferica caratterizzata da alta pressione);

- alta densità abitativa, di attività industriali e di traffico. - prossimità di obiettivi sensibili (es. scuole) ad arterie di traffico.

3.3.1.4 Rumore La principale fonte sonora presente nel territorio comunale è costituita dal traffico stradale e in particolare da quello transitante lungo la strada ex provinciale Cassanese, lungo la strada provinciale Rivoltana e lungo la circonvallazione dell’Idroscalo (S.P. n° 15 bis), tratte caratterizzate da T.G.M.(traffico giornaliero medio) molto elevato con alte percentuali di mezzi pesanti. Permane una situazione di criticità (e di conseguente contenzioso giudiziale con l’Amministrazione comunale) per gli edifici residenziali di Tregarezzo, a causa del rumore derivante dalle attività del nodo intermodale. Un ulteriore elemento di criticità è la rumorosità a terra del traffico aereo, percepito come un elemento di maggiore disturbo rispetto al traffico veicolare.

3.3.1.5 Risorse idriche Gli elementi idrografici minori di origine naturale o artificiale sono spesso sottoposti a forti azioni antropiche che ne causano la tombinatura o addirittura la scomparsa.

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Sussistono rogge, talvolta di origine storica, di valore ambientale e paesaggistico.

3.3.1.6 Suolo e sottosuolo Lo sviluppo della vegetazione naturale è ridotto e frammentato ed è caratterizzato dall’assenza di macchie boscate di rilevanti dimensioni che si dispongono prevalentemente in filari (anche in ambiti di cui è prevista la trasformazione urbanistica). Sono presenti·diversi siti potenzialmente contaminati e/o soggetti a procedimento di caratterizzazione e bonifica. La dispersione territoriale del costruito ha determinato la saldatura tra ambiti urbanizzati, in parte recentemente gestita tramite la creazione di PLIS (delle Cascine; Media Valle del Lambro; Martesana). Il suolo agricolo presente, anche ad esito di un processo di forte frammentazione è soggetto a forti pressioni urbanizzative. Gli spazi aperti sono spazi di risulta allo stato senza vocazioni forti che gli consentano di opporsi alle pressioni urbanizzative.

3.3.1.7 Paesaggio Sono pochi e isolati gli elementi di rilievo architettonico in un territorio densamente urbanizzato. Vi sono, comunque, elementi storici residui (es. cascine) ed elementi di rilevanza mondiale dell’architettura contemporanea (es. sede Mondadori). La percezione del paesaggio è fortemente condizionata dalla presenza di aree intensamente edificate, spesso di modesta o nulla qualità architettonica, e di sistemi di infrastrutture molto rilevanti. Le aree che conservano i caratteri tipici del paesaggio agricolo sono poche, e il loro valore potrebbe essere ulteriormente incrementato dalla creazione di una connessione con le aree agricole e/o di valore ambientale dei comuni limitrofi. Sono presenti numerose situazioni di frangia urbana da rivalorizzare e sono presenti incisive cesure territoriali causate dalla rete infrastrutturale.

3.3.1.8 Ecosistemi Il territorio comunale è fortemente urbanizzato e le infrastrutture costituiscono barriere rilevanti che ostacolano le connessioni ecologiche, ma si segnalano processi di attuazione della rete ecologica su scala sovracomunale che potrebbero interessare Segrate (es. lungo l’asse del Lambro). La biodiversità è molto limitata. Le formazioni arboree si presentano soprattutto in filari, che presentano spesso una condizione di isolamento. Non sono presenti formazioni di essenze autoctone tipiche del bosco planiziale (querco-carpineto) di estensioni rilevanti. Non si rileva la presenza di singoli corsi d’acqua superficiali di particolare rilevanza che, allo stato, possano da soli assurgere ad assi di rilievo per lo sviluppo di reti ecologiche quanto ad una fitta rete irrigua sopravvissuta all’urbanizzazione e caratterizzata anche dalla presenza di canali deputati a convogliare le acque del Naviglio Martesana verso sud (Lodigiano e Pavese)”. Si rileva una certa difficoltà di integrazione delle aree residuali non urbanizzate in un sistema organico di reti ecologiche a causa di un territorio diffusamente antropizzato, della scarsità delle aree naturaliformi e della presenza di una rete infrastrutturale molto ramificata.

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3.3.2 PRINCIPALI VALENZE

3.3.2.1 Risorse idriche Il sistema idrico è caratterizzato dai seguenti aspetti: - lo stato ambientale delle acque sotterranee è “buono”; - lo stato quantitativo delle acque sotterrane ricadente in classe A (impatto antropico nullo o

trascurabile con condizioni di equilibrio idrogeologico); - sono presenti numerosi elementi idrografici, anche se non ve ne sono di importanza

primaria; - sono presenti numerosi fontanili, anche se in buona parte non più attivi.

3.3.2.2 Ecosistemi Le uniche aree in cui sono presenti alcuni nuclei vegetazionali sono le aree boscate interne al parco dell’Idroscalo. La Rete Ecologica Provinciale individua nell’area del territorio comunale delle zone extraurbane con presupposti per l’attivazione di progetti di consolidamento ecologico, mentre la Rete Ecologica Regionale individua un elemento di primo livello a sud – est ed esternamente, a ovest del confine, il corridoio primario del Lambro (quest’ultimo oggetto di uno studio di fattibilità del 2015 e di un finanziamento per interventi puntuali da parte di Fondazione Cariplo, anche in aree prossime al Comune di Segrate). Circa il 14% del territorio comunale è interessato dalla presenza del Parco Agricolo Sud Milano. La porzione nord-est del comune è contigua alle aree agricole del Parco Locale di Interesse Sovracomunale delle Cascine, nel comune di Pioltello, ora in fase di conferimento nel PLIS della Martesana. La porzione ovest del comune è contigua al PLIS Media Valle del Lambro (recentemente ampliato al comune di Milano). Una piccola porzione del territorio comunale ricade all’interno dell’area prioritaria per la biodiversità AP27 “Fascia dei Fontanili”.

3.3.2.3 Sistema infrastrutturale Il territorio comunale è caratterizzato da accessibilità ad arterie stradali di carattere regionale ed è presente una fermata del Sistema Ferroviario Suburbano (Passante di Milano). Da sottolineare la presenza del Terminal di Segrate di Terminali Italia S.p.a., in località Redecesio e del terminale Milano Smistamento nei pressi della Rivoltana, per il quale è in fase di progettazione l’ampliamento; l’attività dei due terminali potrebbe essere messa a sistema per ridurre gli impatti attuali. Nei prossimi anni il territorio sarà, inoltre, interessato da importanti opere e interventi tra i quali la Cassanese bis, la Rivoltana, la MM4 con capolinea a Linate, la trasformazione dell’area ex Dogana per la realizzazione del Centro Commerciale Westfield (procedimento di VIA conclusosi alla fine del 2015).

3.3.3 PRINCIPALI VULNERABILITA’ La presenza di numerosi elementi idrografici e fontanili e del Parco Agricolo Sud Milano rappresentano oltre che una valenza anche una vulnerabilità in quanto si tratta di elementi esposti a rischi di compromissione, qualora si producano determinati fattori di pressione. In particolare, per il territorio di Segrate, bisognerà porre attenzione al degrado conseguente i processi di infrastrutturazione e le trasformazioni urbanistiche.

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Sarà inoltre necessario porre attenzione ai bersagli sensibili esistenti ed a quelli che verranno realizzati in seguito alle trasformazioni (come ad esempio le nuove residenze) sia per quanto riguarda gli aspetti legati all’inquinamento atmosferico che, soprattutto, a quello acustico.

3.3.4 OBIETTIVI DERIVANTI DALL’ANALISI DI CONTESTO Per ognuna delle criticità, valenze e vulnerabilità individuate dall’analisi di contesto sono stati definiti i seguenti obiettivi di sostenibilità ambientale:

Obiettivi ambientali che emergono dall’analisi di contesto Migliorare la qualità ambientale complessiva del territorio, incentivando interventi di riqualificazione urbanistica e ambientale, ultimando i progetti urbanistici in corso e migliorandola qualità del costruito Preservare per quanto possibile il territorio evitandone inutili sprechi, privilegiando gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, rispetto alle espansioni programmate Preservare le aree residenziali e naturali dagli impatti del sistema infrastrutturale esistente e degli interventi previsti, riducendo l’effetto barriera Prevedere interventi di mitigazione dell’inquinamento acustico derivante dalle infrastrutture stradali e dal nodo intermodale Migliorare dal punto di vista viabilistico l’attraversamento nord-sud e i collegamenti con il Centro Intermodale di Viale Lazio Valorizzare gli elementi del reticolo idrografico presenti sul territorio comunale Tutelare le aree di suolo agricolo ancora presenti, anche creando delle connessioni con quelle dei Comuni contermini, e valorizzare gli spazi aperti non urbanizzati Risolvere le criticità dovute alla presenza di siti potenzialmente contaminati Incentivare sistemi di risparmio energetico

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4 IL CONTESTO PROGRAMMATICO DI RIFERIMENTO

4.1 CRITERI/OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ DERIVANTI DAL QUADRO PROGRAMMATICO

Dall’analisi degli strumenti di governo sovra ordinati al PGT, eseguita all’interno del Rapporto Ambientale, sono stati estratti degli obiettivi di sostenibilità con i quali confrontare e valutare gli obiettivi del PGT. In particolare sono stati presi in considerazione: - gli obiettivi indicati dal Consiglio Europeo di Barcellona 2002; - gli obiettivi indicati dalla Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia

(Del CIPE 2.8.2002). - gli obiettivi degli strumenti di programmazione e pianificazione di maggiore rilevanza: Piano

Territoriale Regionale, Piano Paesaggistico Regionale, Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria, Programma di Tutela e Uso delle Acque, Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, Piano di Coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano, Piano Faunistico Venatorio Provinciale, Piano Regionale delle Aree Protette, Piano Stralcio per l’assetto Idrogeologico e Rete Ecologica Regionale.

In una prima fase sono stati estratti tutti gli obiettivi pertinenti per una situazione quale quella in oggetto. In una seconda fase tali obiettivi sono stati selezionati e adattati alle criticità/valenze/vulnerabilità emerse dall’analisi del contesto. Gli obiettivi selezionati (indicati con la sigla OS seguita da numerazione) sono stati organizzati per componenti e sono riassunti in Tabella 4-1. Per ogni obiettivo sono inoltre indicati gli strumenti di pianificazione (tra quelli analizzati nel RA) che riportano tali indicazioni.

Tabella 4-1 - Criteri e obiettivi di sostenibilità.

Obiettivi di sostenibilità Fonte

ARIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI

OS.1 Riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti CIPE, CEB,

PTR

OS.2 Mantenimento delle concentrazioni di inquinanti al di sotto dei limiti che escludono danni alla salute umana, agli ecosistemi e al patrimonio monumentale CIPE

ACQUA

OS.3 Garantire la conservazione quali-quantitativa della risorsa idrica agendo sulla regolazione degli usi, la depurazione delle acque e degli scarichi

CIPE, PTR, PTC, PASM

OS.4 Recupero degli ambiti fluviali e del sistema delle acque, anche per usi ricreativi

CIPE, PAI, PTR, PPR,

PTCP, PASM

FLORA, FAUNA, BIODIVERSITA’

OS.5 Tutelare e valorizzare la biodiversità, anche ponendo particolare attenzione al sistema delle Aree Protette CIPE, PTR, PTCP, PRAP

OS.6 Mantenere e costruire una rete ecologica polivalente, attraverso la realizzazione di fasce di connessione arboree, arbustive, di zone umide e di varchi anche in occasione della ridefinizione del sistema comunale PTR, PPR,

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Obiettivi di sostenibilità Fonte

degli spazi pubblici e del verde PTCP, RER

OS.7 Tutelare e salvaguardare i sistemi naturali, le superfici a bosco e forestali e le aree agricole esistenti (anche residue lungo Cassanese e Rivoltana)

CIPE, PTCP, PASM

OS.8 Tutelare i parchi pubblici e privati salvaguardando le essenze arboree e favorirne la fruizione PASM

OS.9 Conservare la fauna selvatica attraverso azioni di tutela e di gestione PFV

SUOLO e SOTTOSOULO

OS.10 Contenere il consumo di suolo ed evitare la dispersione urbana PTR, PPR, PTCP

OS.11 Favorire interventi di riqualificazione e riuso del patrimonio edilizio e di aree dismesse PTR, PPR, PTCP

OS.12 Contenere inquinamento dei suoli CIPE, PTR

OS.13 Proteggere il territorio dai rischi idrogeologici e sismici e dai danni di piena CIPE, PASM, PAI

POPOLAZIONE e ASPETTI ECONOMICI

OS.14 Garantire il mantenimento dell’attività agricola minimizzando l’impatto PPR, PTCP

OS.15 Mirare al rafforzamento del polo sportivo – ricreativo dell’Idroscalo e migliorarne l’accessibilità (anche con percorsi ciclopedonali) PASM

OS.16 Garantire lo sviluppo economico basato sulla creazione di infrastrutture e di condizioni territoriali adatte a favorire una crescita equilibrata PTR, PTCP

OS.17 Miglioramento della qualità sociale, contenimento dei fenomeni di degrado e fruizione dell’ambiente urbano da parte della popolazione CIPE, PTR

OS.18 Incrementare l’housing sociale in risposta al fabbisogno abitativo PTCP

AGENTI FISICI

OS.19 Riduzione dell’inquinamento acustico e riduzione della popolazione esposta CIPE, PTR

OS.20 Riduzione dell’esposizione a campi elettromagnetici in tutte le situazioni a rischio per la salute umana e l’ambiente naturale CIPE, PTR

OS.21 Contenere l’inquinamento luminoso PTR

RIFIUTI

OS.22 Riduzione della produzione, recupero di materia e recupero energetico dei rifiuti CIPE

MOBILITA’ e TRASPORTI

OS.23 Ridurre la congestione del traffico privato, favorendo il trasporto pubblico e le modalità sostenibili CEB, PTR, PTCP

OS.24 Favorire uno sviluppo e riassetto territoriale di tipo policentrico (centrato sulla città di Milano) e l'integrazione con le reti infrastrutturali europee PTR

OS.26 Riorganizzare il sistema del trasporto merci PTR

ENERGIA

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Obiettivi di sostenibilità Fonte

OS.27 Promozione del risparmio energetico PTCP

OS.28 Riduzione della dipendenza da fonti fossili, uso sostenibile delle risorse ambientali e utilizzo di tecnologie innovative ecocompatibili

CEB, CIPE, PTCP

BENI CULTURALI e PAESAGGIO

OS.29 Migliorare la qualità dell’ambiente urbano (anche favorendo un corretto rapporto tra insediamenti e servizi) e delle trasformazioni e applicare modalità e criteri di sviluppo e edilizia sostenibile

CIPE, CEB, PTR, PPR,

PTCP

OS.30 Tutela delle testimonianze storiche, culturali e artistiche PTR, PPR

OS.31 Riqualificazione e valorizzazione del paesaggio, dei suoi elementi strutturali, delle trame storiche e conservazione dei caratteri del luogo

PTR, PPR, PTCP

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5 OBIETTIVI E AZIONI DELLA VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

5.1 APPORTO DELLA VAS Gli obiettivi e le azioni della Variante al PGT sono stati strutturati secondo tre ambiti: - Ambito infrastrutturale; - Ambito ambientale; - Ambito insediativo; Per ogni ambito è stato formulato un macro obiettivo che è stato poi declinato in obiettivi di Piano aumentandone il livello di dettaglio e la contestualizzazione nella realtà del Comune di Segrate. Gli obiettivi di Piano sono stati inizialmente individuati per far fronte alle necessità di sviluppo del territorio sulla base di considerazioni socioeconomiche e territoriali. La prima formulazione degli obiettivi è stata integrata dalla VAS attraverso gli obiettivi di sostenibilità, illustrati nel paragrafo precedente. In questo modo alcuni obiettivi di Piano hanno subito una “contaminazione” da parte degli obiettivi di sostenibilità e contemporaneamente alcuni obiettivi di sostenibilità, ulteriormente contestualizzati nella realtà locale, sono diventati parte integrante degli obiettivi di Piano. In questo modo i criteri di protezione dell’ambiente, vengono trattati come un motore alla pianificazione territoriale, alla pari di considerazioni di carattere economico, sociale e territoriale, e non solo come un modo per valutare la sostenibilità del Piano a posteriori. Gli obiettivi vengono perseguiti attraverso delle azioni, che non vanno intese necessariamente come interventi strutturali, ma possono anche comprendere delle indicazioni che il comune inserisce nelle Norme Tecniche di Attuazione al fine di raggiungere un determinato obiettivo. Nel seguito del paragrafo vengono presentati gli obiettivi e le azioni di Piano, raggruppati secondo i macro obiettivi di riferimento. Si sottolinea che alcune delle azioni proposte concorrono al perseguimento di più di un obiettivo di Piano. Le azioni di piano per i tre ambiti sono rappresentate negli elaborati del DdP.

5.1.1 AMBITO INSEDIATIVO Macrobiettivo: ridisegno della città attraverso la riduzione massima del consumo di suolo, il raggiungimento di elevati standard qualitativi, il ridisegno degli spazi pubblici OB.1.1: riduzione massima del consumo di suolo AZ 1.1.1: ridefinizione dei perimetri individuati come “ambiti di trasformazione”; AZ 1.1.2: verifica ed eventuale ridefinizione delle potenzialità edificatorie degli ambiti di trasformazione introdotti o riconosciuti dal PGT 2012 anche in relazione al patrimonio edilizio invenduto, non ultimato o abbandonato; AZ 1.1.3: predisposizione di un apparato normativo in grado di programmare nel tempo gli interventi (anche di uso temporaneo) sulla base del patrimonio edificato, invenduto o abbandonato. OB.1.2: raggiungimento di standard qualitativi diffusi alla scala europea. AZ 1.2.1: Promuovere con le politiche urbanistiche, attraverso riduzioni mirate degli oneri di urbanizzazione e misure di incentivazione urbanistica, standard prestazionali degli edifici maggiori di quelli dettati dalla normativa vigente.

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AZ 1.2.2: costruzione di un apparato normativo che mira all’aumento della qualità di uso del suolo urbanizzato attraverso l’utilizzazione di indici parametrici (quali ad esempio il Biotope Area Factor - BAF) per misurare la capacità biotopica del suolo urbanizzato e la introduzione di specifica normativa che obbliga l’aumento di Biotope Area Factor per qualsiasi intervento di riqualificazione urbana. AZ 1.2.3 Prevedere per le zone carrabili e per quelle ciclabili/pedonali corpi illuminanti di diversa altezza, seguendo accorgimenti che riducano al minimo le dispersioni verso l’alto e il riflesso sugli edifici. AZ 1.2.4: ridefinizione dei parametri di incentivazione rispetto alle classi energetiche degli edifici (anche in base alla nuova normativa regionale) OB.1.3: mantenimento o aumento dell’occupazione. AZ 1.3.1: implementazione di misure opportune per incentivare la permanenza delle attività produttive e terziarie all’interno del Comune di Segrate. AZ 1.3.2: valorizzazione e integrazioni funzionale delle aree produttive e artigianali anche mediante l’insediamento di funzioni di eccellenza e facilitazione dell’attivazione di attività creative per i giovani AZ 1.3.3 : ampliamento dei margini operativi agendo sull’elasticità delle norme, a favore di processi di ampliamento e riconversione delle attività esistenti. OB.1.4: Riduzione dei fattori inquinanti (inquinamento atmosferico e acustico) e allontanamento dei fattori di rischio AZ 1.4.1 Definizione delle fasce di rispetto dalle linee elettriche esistenti secondo le più recenti disposizioni in collaborazione con gli enti gestori AZ 1.4.2 interramento di linee alta e media tensione AZ 1.4.3 Mitigazione del rischio di idraulico di allagamento ad opera delle acque superficiali incanalate. Tale aspetto potrà essere raggiunto anche attraverso la riduzione degli apporti di acque meteoriche provenienti dalle superfici impermeabilizzate, con differenziazione dei recapiti finali a seconda dello stato qualitativo delle acque, favorendo, ove consentito dalla normativa vigente, lo smaltimento nel sottosuolo. Per le aree urbanizzate residenziali e produttive a basso impatto esistenti e per i nuovi interventi di urbanizzazione, la minimizzazione degli apporti ai corsi d’acqua superficiali e alla rete fognaria comunale può avvenire favorendo lo smaltimento, tramite pozzi disperdenti, delle acque nel sottosuolo a differenti profondità a seconda delle diverse aree di appartenenza. AZ 1.4.4 Salvaguardia dell’acquifero a protezione dei pozzi di approvvigionamento idrico potabile. Il Piano indica delle strategie per la pianificazione dell’uso delle acque, che potrà avvenire: - differenziando l’utilizzo delle risorse in funzione della valenza ai fini idropotabili e della

potenzialità idrica; - limitando al fabbisogno potabile in senso stretto l’utilizzo di fonti di pregio (acquedotto ed

acquiferi profondi); - prevedendo l’utilizzo di fonti distinte ed alternative al pubblico acquedotto (esempio pozzi

autonomi di falda ad uso irriguo, igienico-sanitario, industriale e antincendio, recupero e riutilizzo di acque meteoriche).

AZ 1.4.5 Individuazione delle aree di trasformazione urbana compatibili con il PZA. Le aree di trasformazione urbana sono state scelte in aree compatibili dal punto di vista acustico, in coerenza con il Piano di Zonizzazione Acustica in vigore.

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AZ 1.4.6 Individuazione degli ambiti ricettori sensibili all’inquinamento atmosferico (es. scuole)

5.1.2 AMBITO INFRASTRUTTURALE Macrobiettivo: implementazione e integrazione del sistema infrastrutturale in un’ottica sovracomunale anche in considerazione del ruolo che la città di Segrate sta assumendo all’interno della città metropolitana e promuovere soluzione per le principali criticità viabilistiche e della mobilità, sostenendo modalità integrate di servizi ed interventi (pubblico-privato, ferro-gomma-ciclopedonale) e favorendo gli interscambi tra infrastrutture di categoria e gerarchie diverse OB.2.1: Integrare il sistema comunale e sovracomunale di mobilità dolce (percorsi ciclopedonali) AZ 2.1.1 :Progettazione e realizzazione di percorsi ciclopedonali urbani, che colleghino tutte le attrezzature verdi e di interesse comune presenti sul territorio urbanizzato, nonché che garantiscano gli spostamenti sovracomunali (es. spostamenti casa / lavoro verso Milano).. AZ 2.1.2: realizzazione di nuovi ponti verdi e di passerelle OB.2.2: Favorire gli interscambi fra infrastrutture di categorie e gerarchi diverse AZ 2.2.1: realizzazione del cosiddetto HUB Metropolitano. Per HUB metropolitano, si intende un luogo nel quale vi sia l'interscambio tra servizio ferroviario di lunga percorrenza (LP/AV), servizio ferroviario a breve distanza (Regio Express e Linee S), servizi di trasporto pubblico locale di superficie, quali le linee urbane di Segrate, le linee di Area Urbana di Milano, le linee provinciali, le linee di lunga percorrenza, il sistema di trasporto innovativo con l'aeroporto e la linea M4, e il trasporto privato. La sua realizzazione non dipende unicamente dalla volontà Comunale, ma da una condivisione di interessi pubblici che coinvolgono una moltitudine di Enti e sulla quale è già in corso un confronto operativa tra tutti i soggetti coinvolti. La messa a sistema di tutte le principali infrastrutture trasportistiche è sicuramente auspicabile, ma sicuramente dovrà essere assoggettata ad una VAS specifica. AZ 2.2.2: realizzazione di un sistema di collegamento innovativo tra l’aeroporto e la ferrovia. Tale infrastruttura, ancorché possa essere autonoma rispetto all’HUB, è da vedere in un’ottica integrata con la stessa. OB.2.3: Migliorare il sistema di mobilità su gomma dal punto di vista della congestione e delle condizioni di sicurezza della rete AZ 2.3.1: riqualificazione ambientale e paesaggistica della Cassanese Con la realizzazione della Cassanese Bis si creano i presupposti per la riqualificazione dell’attuale strada Cassanese, creando corsie preferenziali per il trasporto pubblico e la massiccia introduzione di verde di mitigazione. Dovranno essere previsti interventi per favorire la ricucitura tra parti di città poste a Nord e sud dell’attuale Cassanese e verificata la possibilità di ridurre la velocità di transito. AZ 2.3.2: riqualificazione e valorizzazione della viabilità all’interno del centro abitato Da attuare mediante di riqualificazione di ampi tratti stradali creando ZTL e realizzando interventi di riqualificazione degli spazi aperti antistanti alle strade .

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5.1.3 AMBITO AMBIENTALE Macrobiettivo: individuazione di ambiti territoriali e di beni ambientali e storici puntuali da salvaguardare e da inserire in una più ampia visione di recupero delle valenze ambientali e paesaggistiche OB.3.1: restituzione della destinazione principalmente agricola al Golfo Agricolo AZ 3.1.1 (AZ 1.1.1): ridefinizione dei perimetri individuati come “ambiti di trasformazione”; AZ 3.1.2: delocalizzazione di eventuali volumetrie su aree di ricaduta esterne AZ 3.1.3: valorizzazione degli elementi paesaggistici più rilevanti e individuazione delle eventuali funzioni pubbliche accessorie (es. fruitive) per l’ambito OB.3.2: possibilità di inserire le aree a parco della città all’interno di ambiti territoriali di rilevanza sovralocale. AZ 3.2.1 istituzione del sistema dei 3 parchi come “infrastruttura verde” di Segrate. In particolare: a. Nord, con destinazione agricola (a titolo esemplificativo, vi rientreranno i suoli liberi del cosiddetto Golfo Agricolo); b. Centro, con destinazione di rinaturalizzazione e fruitiva (a titolo esemplificativo, vi rientreranno i suoli liberi del cosiddetto Centro Parco); c. Sud, con destinazione ambientale e fruitiva (a titolo esemplificativo, vi rientrerà l’Idroscalo). AZ 3.2.2 adesione al Grande PLIS Martesana Con deliberazione di Giunta Comunale il comune di Segrate ha inteso aderire al Grande PLIS della Martesana nel quale si auspica che partecipi anche il PLIS delle Cascine di Pioltello. Il DdP individua la struttura principale di una REC e di azioni di Piano che, attraverso la valorizzazione di varchi e aree libere esistenti pone a sistema il Plis Media Valle del Lambro, della Martesana e anche delle Cascine. Le connessioni puntuali tra Plis delle Cascine e il tessuto urbano di Segrate dovranno essere risolte in fase di ridefinizione del piano urbanistico “Boffalora”. OB.3.3. Ridefinizione del rapporto tra tessuto urbanizzato ed ambiti naturali, paranaturali, agricoli e destinati a parco AZ 3.3.1 Individuazione di corridoi ecologici di primo e secondo livello da realizzarsi mediante interconnessioni tra ambiti non urbanizzati e a verde urbano segratesi e dei comuni confinanti. Da conseguire mediante la realizzazione di connessioni verdi in direzione est-ovest (verso il Parco Forlanini e la costituenda direttrice di rete ecologica del Lambro, verso il parco Lambro, verso il Plis delle Cascine) che in direzione sud verso il Parco Agricolo Sud Milano, anche attraverso azioni di coordinamento con i comuni confinanti. La rete di primo livello (purtroppo interrotta a terra dalla frattura generata dal terminal ferroviario di Milano Smistamento) racchiude il sistema dei parchi, protendendosi a Nord verso il Plis della Martesana e a Sud-Est e Sud-Ovest rispettivamente verso il Parco Forlanini e il Parco Sud. La rete di secondo livello che percorre parchi esistenti, nuovi ponti verdi, rogge e fontanili (da riattivare) e consente di percorrere il “primo livello” in ogni direzione raggiungendo anche il Parco Lambro e il Plis delle Cascine di Pioltello. AZ 3.3.2 Realizzazione della continuità ambientale del sistema del verde urbano, anche agli attraversamenti delle barriere infrastrutturali. AZ 3.3.3 Potenziamento del ruolo ecologico e ambientale delle aree a verde (anche privato) assegnando funzioni ecologiche e paesaggistiche per la rigenerazione dell’aria, la protezione di alcune forme di inquinamento (ad esempio acustico) e l’influenza positiva sul microclima urbano, valorizzando la rete di percorsi ciclo-pedonali di connessione delle aree anche per finalità fruitive.

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AZ 3.3.4: azioni di coordinamento con il comune di Milano Queste riguardano la connessione Lambro che dovrà coniugare la pressione generata della presenza delle strutture ospedaliere e di ricerca del S. Raffale e del centro direzionale Fininvest in Milano 2 con la necessità di potenziare la valenza ambientale del parco Lambro in termini dimensionali, ambientali, fruitivi, paesaggistici e percettivi; la connessione Forlanini – il delinearsi del progetto “Grande Forlanini” e la necessità di riorganizzare e rilanciare il Parco Idroscalo sono i motivi che devono portare al coordinamento delle scelte pianificatorie tra i due comuni per garantire continuità tra i due parchi. Con riferimento all’ambito Rubattino, nei punti di connessione dei tessuti edificati, ovvero tra il margine del PRU Rubattino e la nuova zona commerciale di Segrate, occorre cogliere l’opportunità offerta dalla non ancora avvenuta trasformazione di parte del PRU e del ex CISE per garantire la sinergica fusione delle parti. AZ 3.3.5 ridisegno dei margini urbani e loro connessione OB.3.4. compensazione dell’impatto ambientale del sistema edificato e dei flussi di traffico AZ 3.4.1 interventi di mitigazione e compensazione complessiva dell’impronta urbanistica esistente con la previsione di specifici ambiti di rinaturalizzazione e/o di nuove piantumazioni, anche in frange attualmente marginali, incolte o non fruibili, per aumentare la capacità di assorbimento di CO2 dei sistemi naturali. AZ 3.4.2 Prevedere norme per il corretto inserimento paesistico-ambientale di nuovi insediamenti, anche attraverso consistenti dotazioni arboree ed arbustive tali da impedire la rottura completa, già compromessa, delle connessioni comunali e intercomunali. AZ 3.4.3 (AZ 1.2.2): costruzione di un apparato normativo che mira all’aumento della qualità di uso del suolo urbanizzato attraverso l’utilizzazione di indici parametrici (quali ad esempio il Biotope Area Factor - BAF) per misurare la capacità biotopica del suolo urbanizzato e la introduzione di specifica normativa che obbliga l’aumento di Biotope Area Factor per qualsiasi intervento di riqualificazione urbana. AZ 3.4.4 (AZ 1.3.2): riqualificazione ambientale e paesaggistica della Cassanese

5.2 GLI SCENARI E LE ALTERNATIVE DI PIANO Nel RA sono stati presi in considerazione e confrontati in termini di potenziali effetti ambientali, anche cumulati, i seguenti scenari di trasformazione del territorio: - scenario programmatico (anche scenario di riferimento o alternativa zero),

comprendente le trasformazioni urbanistiche/progetti già approvate o in corso di approvazione, quali quelli elencati al paragrafo 3.4.1 del RA. Corrisponde allo scenario riferimento, vale a dire di trasformazione del territorio e dell’ambiente indipendentemente, cioè in assenza di attuazione della presente variante di PGT;

- scenario PGT vigente (2012), comprendente, in aggiunta allo scenario programmatico, le trasformazioni in esso previste anche in relazione agli ambiti TR1, TR2, TR3, TR4 (oggetto di censura giudiziale);

- scenariovariante PGT sostenibile, che deriva dall’inviluppo delle capacità edificatorie previste per le aree di trasformazione illustrate nell’elaborato DdP07.

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6 STIMA DEGLI EFFETTI ATTESI E MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE

L’analisi degli effetti ambientali ha tenuto conto del percorso valutativo che, a partire dalla caratterizzazione del contesto ambientale, dagli obiettivi specifici e dalle azioni del Piano, hanno portato alla stima quali-quantitativa degli effetti ambientali dello stesso, ponendoli in relazione all’evoluzione dello stato dell’ambiente. La valutazione degli effetti ambientali del Piano costituisce un’attività fondamentale dell’intero percorso di VAS, da cui dipende la possibilità di definire misure adeguate per il monitoraggio ambientale e, quindi, di introdurre elementi correttivi in grado di garantirne la sostenibilità ambientale, e di individuare adeguate misure di mitigazione e compensazione degli eventuali effetti negativi sull’ambiente. Nel presente capitolo è illustrata la stima degli effetti delle azioni della variante di PGT. In particolare, nel paragrafo 6.1 si riporta una stima degli effetti ambientali e la comparazione degli effetti delle alternative per le aree di trasformazione, anche al fine di individuare quelle più coerenti con i criteri di sostenibilità e con gli obiettivi del piano. Per ogni area è descritta la localizzazione, gli elementi ambientali di criticità o attenzione, la presenza di eventuali vincoli sovra ordinati, gli effetti attesi, l’analisi comparativa delle alternative, le mitigazioni e compensazioni proposte. Nel paragrafo 6.2 sono presentati, in termini quantitativi, gli effetti complessivi dello scenario di piano, anche in comparazione con lo scenario programmatico e con lo stato attuale. Nel paragrafo 6.3 gli effetti sono presentati in termini qualitativi attraverso la costruzione di un quadro sinottico di correlazione tra le azioni di piano e le componenti ambientali interessate. Per una descrizione più approfondita degli effetti, si rimanda invece al paragrafo 6.4, dove sono descritti sia gli effetti diretti, indiretti e cumulativi prodotti dalle varie azioni di Piano. Gli effetti delle azioni sono cumulati per componente ambientale impattata o migliorata. Grazie a questa aggregazione è possibile individuare quali elementi dell’ambiente sono maggiormente interessati dal Piano, attraverso azioni che creano impatti positivi e/o negativi. Laddove applicabile, sono stati valutati anche gli effetti cumulativi, vale dire gli effetti incrementali dovuti ad una o più azioni quando aggiunti agli effetti di altre azioni passate, presenti e future ragionevolmente prevedibili.

6.1 EFFETTI DEGLI ATTESI NELLE AREE DI TRASFORMAZIONE, VALUTAZIONE COMPARATA DELLE ALTERNATIVE, MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE

Di seguito si riporta l’individuazione degli effetti attesi sull’ambiente nelle Aree di Trasformazione previsti dal DdP. Per ogni azione sono stati considerati i seguenti aspetti: - localizzazione territoriale dell’ambito; - elementi di attenzione ambientale sottesi e potenzialmente interferiti; - principali effetti potenziali attesi; - indicazioni di mitigazione/compensazione; - valutazione comparata. Per una visione complessiva e di dettaglio della localizzazione degli ambiti e definizione degli interventi previsti, si rimanda alla carta e alla documentazione di Piano (schede ambiti di trasformazione).

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6.1.1 TR 6 TR 6 Localizzazione

L’area si trova al margine Sud - Ovest del territorio comunale ed è finalizzato al completamento del quartiere. Elementi ambientali di attenzione e criticità L’area è posta nella porzione occidentale del territorio comunale, tra la ferrovia e Redecesio. L’area si affaccia su aree agricole a ovest e su un’area boscata a nord ovest. Una formazione longitudinale corre sul confine occidentale dell’area. La porzione più settentrionale ricade all’interno della fascia di rispetto di un pozzo, mentre la gran parte dell’ambito è interessato dalla fascia di rispetto del Laghetto di Redecesio. Un elettrodotto con la relativa fascia di rispetto attraversa la porzione settentrionale dell’area. L’intero ambito ricade in fascia C del PAI relativamente al Fiume Lambro. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l’area ricade principalmente in classe 2 (“modeste limitazioni”), ad eccezione delle aree di rispetto delle captazioni ad uso potabile (classe 3ZR). A sud, l’ambito confina con una zona in classe 3b “aree condizionate da attività antropiche”. Potenziali effetti attesi Nella proposta di DdP si prevedeva l’insediamento di una SLP di circa 16.700 mq con un minimo di residenza pari al 70%, oltre che terziario, direzionale, commerciale, ricettivo e servizi pubblici. I prevedibili effetti sono riconducibili a: - effetti sulla mobilità e viabilità in relazione ai flussi di traffico indotti dalla realizzazione degli

interventi, anche in relazione al futuro sistema viabilistico e di mobilità (nuova domanda di mobilità e nuova rete viaria) locale e sovralocale;

- effetti sulla qualità dell’aria derivante dal traffico autoeveicolare aggiuntivo e dal sistema locale di produzione dell’energia;

- impatto acustico delle nuove realizzazioni in relazione alle nuove tipologie di insediamento e in considerazione della viabilità futura prevista per l’area, nei confronti delle destinazioni

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TR 6 d’uso attuali e future;

- effetti sull’ambiente idrico derivanti dagli scarichi delle acque reflue; - effetti derivanti dall’impermeabilizzazione del suoloe dalla modifica al regime locale delle

acque; - da un punto di vista paesaggistico la posizione delle fondiarie non sembra tale da alterare i

caratteri morfologici del luogo, la continuita’ delle relazioni tra elementi architettonici e/o tra elementi naturalistici, è ragionavolmente modesto dal punto di vista dell’incidenza visiva (ingombro visivo, occultamento di visuali rilevanti, prospetto su spazi pubblici), e non interferisce con i valori simbolici attribuiti dalla comunità locale al luogo.

Nello sviluppo del piano attuativo, dovrà comunque essere prodotta idonea documentazione tecnica in merito ai carichi indotti dai previsti insediamenti e delle relative ricadute in termini di accessibilità, inquinamento atmosferico e acustico. Valutazione comparata Al fine di ridurre il carico insediativo potenziale e il consumo di suolo, la slp dell’ambito è stata ridotta nella misura del 40% e quindi pari a circa 10.000 mq, anche in ragione del mancato completamento del preverdissement nei termini previsti dal PGT 2012. Indicazioni di mitigazioni e compensazioni Per ridurre l’impatto negativo legato all’impermeabilizzazione dell’area, si propone l’impiego di materiali permeabili (ove compatibile) per le pavimentazioni e la previsione di sistemi di reinfiltrazione in loco delle acque meteoriche potenzialmente non inquinate. Andranno definiti specifici progetti per il riutilizzo delle acque meteoriche (non inquinate) per l’irrigazione del verde pertinenziale. Si dovrà prevedere l’utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Gli allacciamenti alla rete stradale degli impianti gas, energia elettrica, acqua e fognatura (come previsto) dovranno rispettare tutte le norme e prescrizioni previste dai soggetti gestori. Dovrà pertanto essere verificata la capacità delle reti di smaltimento delle acque meteoriche in relazione alle superfici impermeabilizzate previste. Gli edifici dovranno essere realizzati con requisiti energetici almeno in classe A. Dovranno essere tutelate le essenze arboree di pregio situate a est dell’area.

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6.1.2 TR 8 TR 8 Localizzazione

L’area si trova al margine est del tessuto residenziale di Segrate Centro. L’intervento era in origine suddiviso in due sub ambiti e aveva il fine di compensare i costi di esproprio di parte delle aree necessarie per la realizzazione della Cassanese bis. Elementi ambientali di attenzione e criticità L’area è posta su suolo attualmente agricolo al margine sud-orientale del nucleo di Segrate Centro al confine con un comparto residenziale. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l’area ricade principalmente in classe 2 (“modeste limitazioni”), dove la vulnerabilità della falda idrica è elevata. La classe di sensibilità paesistica del comparto è “ALTA” e confina a est con aree a sensibilità paesaggistica “MOLTO ALTA”. All’interno dell’ambito sono presenti le canalizzazioni Simonetta in pietra del 170, tutelati dalla sovraintendenza, e il fontanile Borromeo. Potenziali effetti attesi La proposta di DdP prevedeva l’insediamento di una SLP di circa 5.000 mq con un minimo di residenza pari al 70%, oltre che terziario, direzionale, commerciale, ricettivo e servizi pubblici. I prevedibili effetti sono riconducibili a: - effetti sulla mobilità e viabilità in relazione ai flussi di traffico indotti dalla realizzazione degli

interventi, anche in relazione al futuro sistema viabilistico e di mobilità (nuova domanda di mobilità e nuova rete viaria) locale e sovralocale;

- effetti sulla qualità dell’aria derivante dal traffico autoeveicolare aggiuntivo e dal sistema locale di produzione dell’energia;

- impatto acustico delle nuove realizzazioni in relazione alle nuove tipologie di insediamento e in considerazione della viabilità futura prevista per l’area, nei confronti delle destinazioni d’uso attuali e future;

- effetti sull’ambiente idrico derivanti dagli scarichi delle acque reflue; - effetti derivanti dall’impermeabilizzazione del suoloe dalla modifica al regime locale delle

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TR 8 acque;

- da un punto di vista paesaggistico la posizione delle fondiarie non sembra tale da alterare i caratteri morfologici del luogo, la continuita’ delle relazioni tra elementi architettonici e/o tra elementi naturalistici, è ragionavolmente modesto dal punto di vista dell’incidenza visiva (ingombro visivo, occultamento di visuali rilevanti, prospetto su spazi pubblici), e non interferisce con i valori simbolici attribuiti dalla comunità locale al luogo.

- Nello sviluppo del piano attuativo, dovrà comunque essere prodotta idonea documentazione tecnica in merito ai carichi indotti dai previsti insediamenti e delle relative ricadute in termini di accessibilità, inquinamento atmosferico e acustico.

Valutazione comparata Al fine di ridurre il carico insediativo potenziale e il consumo di suolo, la slp dell’ambito è stata ridotta nella misura del 20% e quindi pari a circa 4.000 mq. Indicazioni di mitigazioni e compensazioni Per ridurre l’impatto negativo legato all’impermeabilizzazione dell’area, si propone l’impiego di materiali permeabili (ove compatibile) per le pavimentazioni e la previsione di sistemi di re-infiltrazione in loco delle acque meteoriche potenzialmente non inquinate. Andranno definiti specifici progetti per il riutilizzo delle acque meteoriche (non inquinate) per l’irrigazione del verde pertinenziale. Si dovrà prevedere l’utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Gli allacciamenti alla rete stradale degli impianti gas, energia elettrica, acqua e fognatura (come previsto) dovranno rispettare tutte le norme e prescrizioni previste dai soggetti gestori. Dovrà pertanto essere verificata la capacità delle reti di smaltimento delle acque meteoriche in relazione alle superfici impermeabilizzate previste. Gli edifici dovranno essere realizzati con requisiti energetici almeno in classe A.

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6.1.3 TR GOLFO AGRICOLO TR Golfo agricolo Localizzazione

L’ambito afferente al “Golfo Agricolo” comprende una vasta area posta a Nord del territorio comunale al confine con i Comuni di Milano e Vimodrone, che costituisce ancora oggi – nonostante un evidente fenomeno di conurbazione – un ampio sistema verde sostanzialmente inedificato. Esso confina con il Parco Alhambra e con la zona industriale Marconi. Il PGT del 2012 ne prevedeva un’ulteriore frammentazione su quattro aree di trasformazione, nelle quali era prevista un’ingente edificazione (pari a quasi 300.000,00 mq. di s.l.p.), che in sede di pianificazione attuativa era stata in buona parte localizzata proprio al centro dell’ambito, eliminandone le valenze paesistiche storiche e obliterandone le potenzialità ecosistemiche. In attuazione del PGT 2012 sono stati realizzati interventi di “preverdissement” con la piantumazione di circa 11.710 alberi (dei quali peraltro ne risultano oggi già morti 2.880) in ampia porzione non autoctoni1.

1 Verifiche al maggio 2016 Numero alberature vive (al netto di ogni valutazione di merito sull'impianto arboreo vivente) TR1: 9.032 alberature (di cui oggi 2.377 morti, pari al 26%; il 40% delle alberature residue non ha i supporti previsti, né vi sono impianti di irrigazione; non risulta attivata la piantumazione a biomasse) – trivellamenti per i pozzi (non funzionanti) – parte a biomasse non seminata? – 40% degli esistenti sono senza palo TR2: 2090 alberature (di cui oggi 412 morti, pari al, 20%; non vi sono no impianti idrici e la piantumazione a biomasse attivata in minima parte) TR3: 429 alberature (di cui oggi 72 morti, pari al 16%) TR4: 159 alberature e 156 arbusti (di cui oggi 19 alberi morti, pari al 12%) Piante autoctone

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TR Golfo agricolo L’intento della pianificazione attuale è quello di considerare il Golfo Agricolo nel suo insieme, al fine di tutelarne la vocazione agricola (preservandone la trama rurale e le preesistenze, oltre ai percorsi interpoderali, anch’essi di origine storica) e le valenze paesistiche (i coni visuali, i prati, i sistemi delle rogge storiche e dei fontanili), individuando forme leggere di fruizione cittadina. Il Golfo Agricolo parteciperà al sistema comunale dei parchi insieme al Centroparco e al Parco Idroscalo. Una progettualità in tal senso è necessaria, anche al fine di operare una ricostruzione ambientale e paesistica dell’ambito, che ne rafforzi e consolidi le enormi potenzialità (a partire dal valore agronomico del suolo). Anche al fine di garantire una continuità di sistemi paesaggistici di scala sovracomunale, una porzione sostanziale di questo ambito è integrato nel perimetro dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (Plis) esistenti o in definizione con i Comuni vicini (in primis, il Plis Martesana in fase di definizione; nell’orizzonte più breve potrà essere il Plis delle Cascine di Pioltello, di cui è stata ipotizzata l’integrazione nel Plis Martesana). Oltre all’attività agricola (eventualmente declinata anche nelle forme dell’agricoltura sociale o di servizio alla cittadinanza), all’interno delle aree verdi potranno essere convenzionati con i privati servizi di supporto alla fruizione pubblica. E’ prevista l’assegnazione di una ridotta capacità edificatoria: (i) localizzabile nelle porzioni più esterne o degradate dell’ambito (previa verifica puntuale delle valenze paesistiche e delle connessioni ecologiche, da tutelare), al fine di completare e definire i margini urbani circostanti; (ii) delocalizzabile in ambiti esterni di ricaduta, con l’attribuzione di un meccanismo premiale, al fine di tutelare ulteriori porzioni dell’ambito. Ai fini dell’attuazione delle trasformazioni programmate, occorrerà predisporre un piano attuativo unitario per tutto l'ambito TR Golfo Agricolo. In caso di proposte riferite a singoli lotti, l’Amministrazione predisporrà, sulla scorta delle predette proposte, un documento di progettazione unitario dell’intero ambito di trasformazione. Tale documento metterà in luce le ricadute pubbliche, il disegno complessivo dell’ambito, le sue relazioni funzionali con il sistema ecologico e paesaggistico, le norme di perequazione tra i lotti. Per garantire coerenza, anche il progetto di sistemazione finale della Cava di Recupero Rg9 (Cava Cassinella – non compresa nel TR Golfo Agricolo) dovrà coordinarsi con il disegno dell’ambito Golfo Agricolo e rafforzarne i valori ambientali e paesistici.

TR1: percentuale autoctone su alberature piantumate progetto nel 2013 = 76% percentuale autoctone vive su alberature controllo nel 2016 = 78% TR2: percentuale autoctone su alberature piantumate progetto nel 2013 = 55% percentuale autoctone vive su alberature controllo nel 2016 = 59% TR3: percentuale autoctone su alberature piantumate progetto nel 2013 = 85% percentuale autoctone vive su alberature controllo nel 2016 = 90% TR4: percentuale autoctone su alberature piantumate progetto nel 2013 = 65% percentuale autoctone vive su alberature controllo nel 2016 = 68%

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TR Golfo agricolo Elementi ambientali di attenzione e criticità L’area è posta a nord del territorio comunale ed è delimitata a sud dal tracciato della Cassanese e dal tessuto urbano di Rovagnasco, a nord dal confine con Vimodrone e Milano. La porzione est è attraversata da Via Monzese. L’ambito costituisce un importantissimo elemento di riequilibrio territoriale, anche al fine di evitare una saldatura, sia interna tra quartieri dotati di una propria morfologia (es. Milano Due), sia esterna con gli abitati circostanti (a partire da Vimodrone). Il Golfo Agricolo, considerati il suo stato di fatto naturale (rogge, quali la Ottolino Seminario, altri spazi umidi, fasce boscate, ambiti naturali continui, presenza di fauna), la sua posizione e le sue potenzialità supporterà la rete ecologica comunale. A nord - ovest l’area ricade all’interno della fascia di rispetto di tre pozzi, mentre a sud è interessata dalla presenza della fascia di rispetto stradale della Strada “Cassanese”. L’area è attraversata da quattro elettrodotti, tre nella porzione corrispondente all’ex TR2 e uno nella porzione centrale dell’ex TR1. La porzione ovest è attraversata da un metanodotto in corrispondenza degli ex ambiti TR1 e TR2. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l’area ricade principalmente in classe 2 (“modeste limitazioni”), ad eccezione di alcune fasce relative all’idrografia, che sono caratterizzate dalla classe 3c (“consistenti limitazioni”), dove la vulnerabilità della falda idrica è estremamente elevata. Nella porzione nord - ovest, inoltre, l’area è classificata come “classe 3ZR”, in quanto zona di rispetto per le captazioni ad uso potabile. Dal punto di vista acustico l’area è inserita quasi completamente in Classe III ad eccezione di una fascia in classe IV in prossimità del comparto industriale/artigianale. E’ inoltre presente a sud la fascia di pertinenza acustica della Cassanese. Le aree, seppur limitrofe ad aree antropizzate, conservano ancora caratteri pregevoli dovuti all'opera dell'uomo, quali la tessitura storica delle "partiture poderali", il sistema irriguo dei prati, comprensivo di schermature arboree "a filare", le strade carrerecce, ed elementi storico-testimoniali di antica formazione e di notevole valore paesaggistico. Sono inoltre presentile Cascine Olgetta, Olgettina e Verde: queste ultime due, seppur in territorio di Milano, sono strettamente legate a Segrate e sono sedi di attività agricole (per la presenza di un maneggio) e sociali (per l’attività di recupero di tossicodipendenti). Si segnala la presenza del Fontanile Commendino. La sensibilità paesaggistica è “ALTA”. Potenziali effetti attesi Nella proposta di DdP sono state prese in considerazione le alternative di seguito sinteticamente descritte. Alternativa A: non è prevista edificazione sull’area in quanto l’ambito possiede una destinazione agricola per la quale si prevede l’applicazione degli indici e delle regole edificatori previsti dal titolo III (artt. 59-62) della L.R. n. 12/2005. L’ambito assume una valenza di compensazione delle azioni di piano in quanto si prevede la riattivazione agricola dell’ambito, la realizzazione di corridoio ecologico di 1° livello e la realizzazione di aree di rinaturalizzazione. In tale scenario, tuttavia, è prevedibile che gli impianti esistenti di preverdissment debbano essere in tutto o in parte rimossi, se non compatibili con l’attività agricola. Alternativa B: non è prevista edificazione sull’area, in quanto la capacità edificatoria residua – che pure viene riconosciuta a tutto il comparto (indice 0,05 mq/mq), dovrà essere localizzata in

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TR Golfo agricolo altre aree di ricaduta. L’ambito assume una valenza di compensazione delle azioni di piano in quanto si prevede il recupero e il mantenimento del preverdissement, compatibilmente con la riattivazione agricola dell’ambito, la realizzazione di corridoio ecologico di 1° livello e la realizzazione di aree di rinaturalizzazione. Alternativa C: prevedeva un indice territoriale compreso tra 0,10 e 0,25, da calcolarsi sulle aree di cessione e fondiaria (corrispondente ad una SLP media di 68.000 mq circa), prevedendo altresì una sua parziale delocalizzazione. La posizione delle fondiarie – da definire nell’ambito una progettazione unitaria con finalità paesistiche, che consenta di individuare le modalità di salvaguardia dei valori ambientali dell’area – dovrà tenere conto dei vincoli presenti sulle aree quali gli elettrodotti e le fasce di pertinenza e acustica della Cassanese. Potrà essere prevista una perequazione di comparto, al fine di un’equa distribuzione di indice ed aree. Seppure degli effetti ambientali sono prevedibili (e sono di seguito indicati), ove l’edificazione avvenisse nelle quantità più ridotte previste dallo scenario, gli stessi potrebbero essere mitigati o compensati: - da un punto di vista paesaggistico la quantità delle fondiarie, in particolare nello scenario

minimo, ove correttamente localizzata (nell’ambito di progettazione unitaria, che preveda una mappatura degli elementi di maggiore valore paesistico percepito dalla cittadinanza), non sembra tale da alterare i caratteri morfologici del luogo, la continuita’ delle relazioni tra elementi architettonici e/o tra elementi naturalistici, e potrebbe essere ragionavolmente modesta dal punto di vista dell’incidenza visiva (ingombro visivo, occultamento di visuali rilevanti, prospetto su spazi pubblici). Cio potrebbe consentire di interferire con i valori simbolici attribuiti dalla comunità locale al luogo.

- effetti sulle reti ecologiche, che dovrebbero essere adeguatamente approfonditi in sede di progettazione unitaria, previa mappatura degli elementi di maggior valore e delle interferenze oggi esistenti;

- effetti sulla mobilità e viabilità in relazione ai flussi di traffico indotti dalla realizzazione degli interventi, anche in relazione al futuro sistema viabilistico e di mobilità (nuova domanda di mobilità e nuova rete viaria) locale e sovralocale;

- effetti sulla qualità dell’aria derivante dal traffico autoeveicolare aggiuntivo e dal sistema locale di produzione dell’energia;

- impatto acustico delle nuove realizzazioni in relazione alle nuove tipologie di insediamento e in considerazione della viabilità futura prevista per l’area, nei confronti delle destinazioni d’uso attuali e future;

- effetti sull’ambiente idrico derivanti dagli scarichi delle acque reflue; - effetti derivanti dall’impermeabilizzazione del suolo e dalla modifica al regime locale delle

acque. Alternativa D: prevede la riproposizione dello scenario insediativo previsto dal PGT 2012 (annullato) con una SLP sull’ambito di circa 295.000 mq suddivisa in quattro ambiti (con maggiore presenza nella porzione occidentale del comparto). I prevedibili effetti delle ampie edificazioni diffuse su tutto l’ambito, molto difficilmente mitigabili o compensabili, sono riconducibili a: - da un punto di vista paesaggistico la posizione delle fondiarie è tale da avere un impatto

paesistico elevato, tale da alterare in modo irreversibile i caratteri morfologici del luogo, con la frammentazione di un ambito (Golfo Agricolo) che è oggi percepito in una sua unitarietà. La somma degli interventi previsti sul TR1,2,3,4 comporterà una rottura della continuita’ delle relazioni tra elementi architettonici e/o tra elementi naturalistici, una probabile

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TR Golfo agricolo impossibilità di riconnessione delle reti ecologiche, nonché un impatto importante dal punto di vista dell’incidenza visiva (ingombro visivo, occultamento di visuali rilevanti, prospetto su spazi pubblici). Pertanto, vi sarà un’interfenza molto forte sui valori simbolici attribuiti dalla comunità locale al Golfo Agricolo quale luogo a vocazione agricolo/ambientale, nonché di fruizione paesistica. L’edificazione diffusa comporterebbe anche una diversa percezione dei luoghi edificati esistenti, a causa di una modificazione degli attuali rapporti tra spazi edificati e spazi aperti.

- importanti effetti sulla mobilità e viabilità in relazione ai flussi di traffico indotti dalla realizzazione degli interventi, anche in relazione al futuro sistema viabilistico e di mobilità (nuova domanda di mobilità e nuova rete viaria) locale e sovralocale;

- effetti sulla qualità dell’aria derivante dal traffico autoeveicolare aggiuntivo e dal sistema locale di produzione dell’energia;

- impatto acustico delle nuove realizzazioni in relazione alle nuove tipologie di insediamento e in considerazione della viabilità futura prevista per l’area, nei confronti delle destinazioni d’uso attuali e future;

- effetti sull’ambiente idrico derivanti dagli scarichi delle acque reflue; - effetti derivanti dall’importante impermeabilizzazione del suoloe dalla modifica al regime

locale delle acque. - - Nello sviluppo del piano attuativo, dovrà comunque essere prodotta idonea

documentazione tecnica in merito ai carichi indotti dai previsti insediamenti e delle relative ricadute in termini di accessibilità, inquinamento atmosferico e acustico.

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TR Golfo agricolo Valutazione comparata L’alternativa D è in contrasto con i principali obiettivi di Piano, quali: - OB.1.1: riduzione massima del consumo di suolo; - OB.2.3: Migliorare il sistema di mobilità su gomma dal punto di vista della congestione e

delle condizioni di sicurezza della rete; - OB.3.1: restituzione della destinazione principalmente agricola al Golfo Agricolo; - OB.3.2: possibilità di inserire le aree a parco della città all’interno di ambiti territoriali di

rilevanza sovralocale; - OB.3.3. Ridefinizione del rapporto tra tessuto urbanizzato ed ambiti naturali, paranaturali,

agricoli e destinati a parco; - OB.3.4. compensazione dell’impatto ambientale del sistema edificato e dei flussi di traffico. A ciò si aggiungono le seguenti considerazioni, evidenziate anche dal Decreto di assoggettamento a VIA (provvedimento 1127 del 27.11.2014). Le aree oggetto di trasformazione, seppur limitrofe ad aree antropizzate, conservano ancora caratteri pregevoli dovuti all'opera dell'uomo, quali la tessitura storica delle "partiture poderali", il sistema irriguo dei prati, comprensivo di schermature arboree "a filare", le strade carrerecce, ed elementi storico-testimoniali di antica formazione e di notevole valore paesaggistico, nonché un suolo di cui è stato evidenziato un elevato valore agronomico. Pertanto, sotto il profilo paesaggistico, sebbene l'ambito di trasformazione non risulti sottoposto a specifica tutela paesistica, la sua trasformazione risulta essere in contrasto con gli indirizzi e la più generale tutela del Piano Paesaggistico Regionale della Lombardia, approvato con DCR 19 gennaio 2010, n. VIII/951. Relativamente al comparto viabilistico, i carichi aggiuntivi generati possono produrre un decadimento dei livelli di servizio sull'itinerario della S.P. 103, anche in presenza della futura variante alla S.P. 103-Viabilità Speciale, e per la quale è in previsione una riqualificazione. Una trasformazione diffusa rischia di alterare in maniera permanente il sistema idrico superficiale (di notevole valenza anche ai fini della rete ecologica) e la tessitura poderale esistente, nonché gli elementi storico-testimoniali di valore paesaggistico oggi presenti e parzialmente già fruiti ed apprezzati dalla popolazione locale (ad es., il percorso interpoderale di Cascina Olgetta, che è uno dei percorsi ciclopedonali più apprezzati e conosciuti). A ciò si aggiunge in rischio che la nuova edificazione, visti i volumi complessivi, si sviluppi notevolmente in altezza, e possa risultare eccessivamente incombente, e non coerente con gli assetti dei nuclei residenziali limitrofi, peraltro andando ad occludere preziosi coni visivi. Le aree oggetto di trasformazione si configurano, inoltre, come "aree verdi", meritevoli di salvaguardia, in quanto fungono da "cuscinetto" tra i nuclei residenziali di Milano 2, a Ovest, di via Sandro Pertini e dell'area industriale di Via Enrico Fermi a Est. Le alternative A e B, non prevedendo edificazione sull’ambito, sono in piena coerenza con gli obiettivi di carattere ambientale del piano. Per quanto riguarda l’alternativa C, al fine di renderla del tutto coerente con gli obiettivi ambientali di piano, di ridurre ulteriormente il carico insediativo potenziale e il consumo di suolo, è opportuno definire indici che comportino una riduzione degli indici edificatori complessivi e, soprattutto, delle superfici fondiarie. Indicazioni di mitigazioni e compensazioni

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TR Golfo agricolo Esclusa l’alternativa D, per le ragioni sopra esposte, per le alternative che prevedono edificazione sul comparto sono comunque da prevedere le seguenti tipologie di interventi/misure di mitigazione. Per ridurre l’impatto negativo legato all’impermeabilizzazione dell’area, l’impiego di materiali permeabili (ove compatibile) per le pavimentazioni e la previsione di sistemi di reinfiltrazione in loco delle acque meteoriche potenzialmente non inquinate. Andranno definiti specifici progetti per il riutilizzo delle acque meteoriche (non inquinate) per l’irrigazione del verde pertinenziale. Si dovrà prevedere l’utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Gli allacciamenti alla rete stradale degli impianti gas, energia elettrica, acqua e fognatura dovranno rispettare tutte le norme e prescrizioni previste dai soggetti gestori. Dovrà pertanto essere verificata la capacità delle reti di smaltimento delle acque meteoriche in relazione alle superfici impermeabilizzate previste. Gli edifici dovranno essere realizzati con requisiti energetici almeno in classe A. Sotto il profilo paesaggistico, la nuova edificazione dovrà essere coerente con i nuclei abitati presenti e dovrà garantire il mantenimento della tessitura storica.

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6.1.4 TR CASCINA BOFFALORA TR Cascina Boffalora Localizzazione

L’area in esame, situata ai margini settentrionali dell’abitato di Segrate, confina con ambiti agricoli ricompresi nel Plis delle Cascine (futuro Plis della Martesana). Si tratta di un ambito assoggettato nel 2004 a un Programma Integrato di Intervento ai sensi della L.R. n. 9/1999 (Documento di Inquadramento del 2001), rilevato nel PGT 2012, ma non attuato. L’ambito è riperimetrato, comprendendo le aree degli ambiti residuali dell’ex Piano Attuativo denominato “PE29”. Gli interventi progettuali sono finalizzati al completamento del nuovo quartiere a prevalente destinazione residenziale, con nuovi indici urbanistici più bassi rispetto a quelli del precedente strumento urbanistico. L’intento è quello di dare vita ad un “quartiere giardino”, impostato sulla logica del minimo consumo di suolo e integrato nell’adiacente Plis. Elementi ambientali di attenzione e criticità L’area è situata nella zona Nord-Est del comune, caratterizzata da una parte dalla zona residenziale di tipo estensivo del Villaggio Ambrosiano, che costituisce la prima vera espansione residenziale di Segrate, dall’altra da alcune zone produttive, terziarie o per la logistica delle merci, situate attorno ai principali assi infrastrutturali della Cassanese in direzione Est-Ovest e della via Di Vittorio in direzione Nord-Sud di connessione fra la Strada Padana Superiore e la Cassanese stessa, con proseguimento verso Sud in modo sfalsato sulla via Morandi e sul viale Europa. Ad Est le aree sono prevalentemente agricole, di buona qualità paesaggistica ancorché non più mantenute, tutelate come tali dal PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Parco delle Cascine di Pioltello. A Nord in Comune di Vimodrone è presente, all’intersezione fra la via Di Vittorio e la Strada Padana Superiore, un centro commerciale per la grande distribuzione (Auchan). La porzione nord dell’area è interessata dall’area di danno IDHL della azienda RIR Istituto delle Vitamine. L’area è attraversata da due elettrodotti. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l’area ricade principalmente in classe 2 (“modeste limitazioni”). Dal punto di vista acustico l’area è inserita quasi completamente in Classe III. E’ inoltre presente a sud la fascia di pertinenza acustica della Cassanese e sul lato ovest di Via Di Vittorio. Si segnala la presenza di Cascina Boffalora (sono inoltre presenti cascine attive nell’adiacente Plis).

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TR Cascina Boffalora La sensibilità paesaggistica è ovunque “MEDIA”. Potenziali effetti attesi Nella proposta di DdP sono state prese in considerazione le alternative di seguito sinteticamente descritte. Alternativa A: prevede la presenza di SLP sull’ambito nella misura di circa 91.000 mq oltre a 28.000 di SLP aggiuntiva, concentrata nella porzione sud del comparto. La posizione delle fondiarie dovrà tenere conto dei vincoli presenti sulle aree quali gli elettrodotti e le fasce di pertinenza acustica della Cassanese. I prevedibili effetti sono riconducibili a: - effetti sulla mobilità e viabilità in relazione ai flussi di traffico indotti dalla realizzazione degli

interventi, anche in relazione al futuro sistema viabilistico e di mobilità (nuova domanda di mobilità e nuova rete viaria) locale e sovralocale;

- effetti sulla qualità dell’aria derivante dal traffico autoeveicolare aggiuntivo e dal sistema locale di produzione dell’energia;

- impatto acustico delle nuove realizzazioni in relazione alle nuove tipologie di insediamento e in considerazione della viabilità futura prevista per l’area, nei confronti delle destinazioni d’uso attuali e future;

- effetti sull’ambiente idrico derivanti dagli scarichi delle acque reflue; - effetti derivanti dall’impermeabilizzazione del suolo, ancorché modesta, e dalla modifica al

regime locale delle acque; - da un punto di vista paesaggistico l’alternativa è tale da avere un impatto paesistico medio

in quanto tale da alterare i caratteri morfologici del luogo, da avere un impatto non trascurabile dal punto di vista dell’incidenza visiva (ingombro visivo, occultamento di visuali rilevanti, prospetto su spazi pubblici), e tale da interferire con i valori simbolici attribuiti dalla comunità locale al luogo a vocazione agricola.

Alternative B: valgono, anche se in termini quantitativi differenti le stesse considerazioni fatte per l’Alternativa A. Nello sviluppo del piano attuativo, dovrà comunque essere prodotta idonea documentazione tecnica in merito ai carichi indotti dai previsti insediamenti e delle relative ricadute in termini di accessibilità, inquinamento atmosferico e acustico. Valutazione comparata L’alternativa B – che ripropone uno scenario di programmazione urbanistica risalente nel tempo (documento di inquadramento del 2001 e PII in variante al PRG del 2004), si pone in contrasto con alcuni dei principali obiettivi di piano, quali: - OB.1.1: riduzione massima del consumo di suolo; - OB.2.3: Migliorare il sistema di mobilità su gomma dal punto di vista della congestione e

delle condizioni di sicurezza della rete; - OB.3.2: possibilità di inserire le aree a parco della città all’interno di ambiti territoriali di

rilevanza sovralocale; - OB.3.3. Ridefinizione del rapporto tra tessuto urbanizzato ed ambiti naturali, paranaturali,

agricoli e destinati a parco; - OB.3.4. compensazione dell’impatto ambientale del sistema edificato e dei flussi di traffico.

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TR Cascina Boffalora A ciò si aggiunge che l’alternativa B risulta essere più problematica in termini di compatibilità di funzioni per la vicinanza del nuovo tessuto residenziale agli elementi di criticità e di attenzione presenti sull’ambito e nelle vicinanze. Indicazioni di mitigazioni e compensazioni Per ridurre l’impatto negativo legato all’impermeabilizzazione dell’area, si propone l’impiego di materiali permeabili (ove compatibile) per le pavimentazioni e la previsione di sistemi di reinfiltrazione in loco delle acque meteoriche potenzialmente non inquinate. Andranno definiti specifici progetti per il riutilizzo delle acque meteoriche (non inquinate) per l’irrigazione del verde pertinenziale. Si dovrà prevedere l’utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Gli allacciamenti alla rete stradale degli impianti gas, energia elettrica, acqua e fognatura (come previsto) dovranno rispettare tutte le norme e prescrizioni previste dai soggetti gestori. Dovrà pertanto essere verificata la capacità delle reti di smaltimento delle acque meteoriche in relazione alle superfici impermeabilizzate previste. Gli edifici dovranno essere realizzati con requisiti energetici almeno in classe A. La distribuzione e la localizzazione degli edifici dovranno essere progettate privilegiando i rapporti tra il tessuto urbano esistente e le preesistenze naturali dell’area, favorendo i collegamenti pedonali, i percorsi ciclabili, interni e per l’esterno. Possibilmente tutti i percorsi stradali interni all’area dovranno essere posti a una quota inferiore rispetto alle aree verdi di pertinenza degli edifici. Dovranno essere adottati sistemi di modellazione del terreno e di sistemazioni esterne a verde tali da mitigare l’impatto visivo, anche al fine di separare fisicamente e visivamente la mobilità dolce (ciclabile e pedonale) dal traffico veicolare. Per le aree perimetrali dovranno essere inserite fasce verdi al fine di schermare la vista, e ridurre al minimo le esigenze manutentive creando un popolamento arboreo molto fitto senza soluzione di continuità.

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6.1.5 TR REDECESIO NORD TR Redecesio Nord Localizzazione

L’area a destinazione produttiva è attualmente dismessa (ex area CISE- ex TR7 nel PGT 2012). Si colloca a nord di un tessuto prevalentemente produttivo, a est di una nuova zona commerciale e a sud del tracciato della Cassanese Bis. Elementi ambientali di attenzione e criticità Dal punto di vista della fattibilità geologica, l’area ricade principalmente in classe 3R1a (“consistenti limitazioni”) in quanto in fascia di esondazione. Si segnalala presenza di due pozzi privati. Dal punto di vista acustico l’area è inserita quasi completamente in Classe IV e V ed è interessata dalle fasce di pertinenza acustica della cassanese bis. La sensibilità paesaggistica è ovunque MEDIA. L’attivazione delle trasformazioni è subordinata alla bonifica ambientale dell’inquinamento di isotopi radioattivi. Da segnalare la presenza di essenze arboree di pregio situate a sud dell’area da tutelare. Potenziali effetti attesi Alternativa A: prevede la presenza di SLP sull’ambito nella misura di circa 21.600 mq con un minimo di residenza pari al 70%, oltre che terziario, direzionale, commerciale, ricettivo e servizi pubblici, con concentrazione della fondiaria nella porzione centrale dell’ambito. I prevedibili effetti sono riconducibili a: - effetti sulla mobilità e viabilità in relazione ai flussi di traffico indotti dalla realizzazione degli

interventi, anche in relazione al futuro sistema viabilistico e di mobilità (nuova domanda di mobilità e nuova rete viaria) locale e sovralocale;

- effetti sulla qualità dell’aria derivante dal traffico autoeveicolare aggiuntivo e dal sistema locale di produzione dell’energia;

- impatto acustico delle nuove realizzazioni in relazione alle nuove tipologie di insediamento e in considerazione della viabilità futura prevista per l’area, nei confronti delle destinazioni d’uso attuali e future;

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TR Redecesio Nord - effetti sull’ambiente idrico derivanti dagli scarichi delle acque reflue; - effetti derivanti dall’impermeabilizzazione del suolo, ancorché modesta e probabilmente

inferiore rispetto alla situazione attuale, e dalla modifica al regime locale delle acque; - da un punto di vista paesaggistico la trasformazione dell’area porta sicuramente un

mmiglioramento rispetto alla situazione attuale di area dismessa e di degrado. Alternativa B: prevede la destinazione produttiva al fine di potenziare il sistema produttivo locale e consolidare il comparto esistente. In termini di potenziali effetti valgono, anche se in termini quantitativi differenti le stesse considerazioni fatte per l’alternativa A. Alternativa C: l’ambito viene riperimetrato comprendendo le aree del PII denominato “Redecesio Nord”, assumendone il nome. In termini di potenziali effetti valgono, anche se in termini quantitativi differenti le stesse considerazioni fatte per l’alternativa A. Nello sviluppo del piano attuativo, dovrà comunque essere prodotta idonea documentazione tecnica in merito ai carichi indotti dai previsti insediamenti e delle relative ricadute in termini di accessibilità, inquinamento atmosferico e acustico. Valutazione comparata In termini di compatibilità di funzioni, le alternative A e C, che prevedono anche residenza, risultano potenzialmente problematiche per la vicinanza di tessuti e funzioni prevalentemente produttivi e commerciale e per la presenza del tracciato della Cassanese Bis. L’alternativa B (produttiva) risulta essere la più adatta vista la destinazione attuale delle aree adiacenti. L’alternativa C potrebbe consentire di localizzare la residenza prevista nel P.I.I. Redecesio Nord, in posizione maggiormente compatibile con le funzioni e le infrastrutture presenti e in realizazione.

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TR Redecesio Nord Indicazioni di mitigazioni e compensazioni Per tutte le alternative Per ridurre l’impatto negativo legato all’impermeabilizzazione dell’area, si propone l’impiego di materiali permeabili (ove compatibile) per le pavimentazioni e la previsione di sistemi di reinfiltrazione in loco delle acque meteoriche potenzialmente non inquinate. Andranno definiti specifici progetti per il riutilizzo delle acque meteoriche (non inquinate) per l’irrigazione del verde pertinenziale. Si dovrà prevedere l’utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Gli allacciamenti alla rete stradale degli impianti gas, energia elettrica, acqua e fognatura (come previsto) dovranno rispettare tutte le norme e prescrizioni previste dai soggetti gestori. Dovrà pertanto essere verificata la capacità delle reti di smaltimento delle acque meteoriche in relazione alle superfici impermeabilizzate previste. Gli edifici dovranno essere realizzati con requisiti energetici almeno in classe A. Dovranno essere tutelate le essenze arboree di pregio situate a sud dell’area; sono da prevedere adeguamenti della viabilità esistente Via Piaggio e Via Lambretta e dovrà essere verificata la capacità ricettiva dei plessi scolastici. Gli oneri urbanizzativi dovranno essere destinati alla riqualificazione del Viale delle Regioni.

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6.1.6 ADP3 – CENTRO POLIFUNZIONALE WESTFIELD ADP3 – CENTRO POLIFUNZIONALE WESTFIELD Localizzazione

Attualmente il progetto, che ha ottenuto parere positivo di compatibilità ambientale con prescrizioni nel 2015, prevede la realizzazione di un edificio a destinazione polifunzionale, costituito da una grande struttura di vendita con superficie di vendita di mq. 130.000, di cui mq. 15.000 per il settore alimentare e mq. 115.000 per il settore non alimentare, da medie strutture di vendita, oltre a negozi di vicinato, produzione di servizi privati alle persone ed alle aziende, intrattenimento, strutture ricettive e servizi vari per una S.l.p. totale di progetto di 286.564 mq. L’intervento include l’adeguamento viabilistico comunale e provinciale con dotazione di aree da adibire a parcheggi funzionalmente connessi all’intervento. Sono previste aree laterali adibite a parcheggi multipiano con accessi diretti o collegati verticalmente con l’interno della galleria commerciale. L’intervento prevede inoltre la realizzazione di un parco commerciale di medie strutture di vendita, esterne all’edificio polifunzionale, posto ad est dell’ambito. Nel caso in cui venga dato corpo all’HUB Metropolitano, l’area di cui all’ambito ADP3, nella quale è prevista la realizzazione del Centro polifunzionale Westfield, diventerà un nodo fondamentale dei sistemi di relazione regionali e nazionali, con un forte rafforzamento dei sistemi di trasporto pubblico. Con questa prospettiva si prefigura uno scenario nel quale è possibile prevedere un ulteriore sviluppo insediativo dell’ambito (SLP di 100.000 mq, di cui 50.000 mq da ricaduta di capacità edificatoria), compensato anche negli impatti ambientali, al fine di cogliere tutte le opportunità che deriveranno dalla presenza di queste infrastrutture. Elementi ambientali di attenzione e criticità L’area è localizzata nell’area “ex dogana”, compresa tra il sedime dello scalo ferroviario della linea ferroviaria Milano - Venezia, il sedime dello scalo intermodale, le zone industriali e gli interventi di sviluppo territoriale residenziali quali “Segrate Village” e “Segrate Centro”. L’intervento fronteggia sul lato nord la viabilità in corso di realizzazione detta “Viabilità Speciale” di Segrate, che costituisce la variante alla S.P.103 Antica di Cassano. Tale rete si inserisce in un più ampio contesto interessato da diversi interventi di potenziamento infrastrutturale tra cui la Tangenziale Est Esterna e la Bre.Be.Mi con relative opere connesse. L’ambito presenta con consistenti limitazioni dal punto di vista della fattibilità geologica, ed è inserito in classe di fattibilità geologica 3b, e marginalmente su un’area con modeste

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ADP3 – CENTRO POLIFUNZIONALE WESTFIELD limitazioni, inserita in classe di fattibilità geologica 2. Una piccola porzione di superficie territoriale è classificata a Pericolosità Sismica Locale (PSL), corrispondente ad una zona con possibile presenza di terreni di fondazione particolarmente scadenti. Dal punto di vista acustico l’area è inserita in classe III, IV e V ed è interessata, a nord, dalla fascia di pertinenza acustica della Cassanese bis. La porzione ovest del comparto è interessato dalla fascia corrispondente al rumore aeroportuale pari a LVA 60 dB(A). La sensibilità paesaggistica è ovunque “BASSA”. Potenziali effetti attesi Progetto attuale: è stato oggetto di procedura di VIA di competenza regionale conclusasi con parere positivo con prescrizioni con Decreto N. 8325 del 12/10/2015, cui si rimanda per i dettagli. Alternativa: l’incremento potenziale della SLP di 100.000 mq è importante e tale da rendere opportuna una nuova procedura di VAS e di VIA. Le tipologie degli effetti attesi sono le stesse del progetto attuale e sono riconducibili a: - effetti della cantierizzazione anche in termini di produzione di rifiuti; - effetti sulla mobilità e viabilità in relazione ai flussi di traffico indotti dalla realizzazione degli

interventi, anche in relazione al futuro sistema viabilistico e di mobilità (nuova domanda di mobilità e nuova rete viaria) locale e sovralocale;

- effetti sulla qualità dell’aria derivante dal traffico autoeveicolare aggiuntivo e dal sistema locale di produzione dell’energia;

- impatto acustico delle nuove realizzazioni in relazione alle nuove tipologie di insediamento e in considerazione della viabilità futura prevista per l’area, nei confronti delle destinazioni d’uso attuali e future;

- effetti sull’ambiente idrico derivanti dagli scarichi delle acque reflue; - effetti derivanti dall’impermeabilizzazione del suolo e dalla modifica al regime locale delle

acque. L’entità degli impatti comulativi dovrà essere valutata in sede di VAS e di VIA anche alla luce delle criticità emerse in sede di Valutazione di Impatto Ambientale e messe in evidenza nel decreto VIA. Valutazione comparata Progetto attuale: è stato oggetto di procedura di VIA di competenza regionale conclusasi con parere positivo con prescrizioni con Decreto N. 8325 del 12/10/2015, cui si rimanda per i dettagli. Alternativa: un incremento sostanziale di SLP, quale quello di 100.000 mq.dello scenario di piano, è di importanza tale da rendere opportuno un ulteriore approfondimento di VAS / VIA nelle fasi progettuali successive. Le tipologie degli effetti attesi sono le stesse del progetto attuale e sono riconducibili a: - effetti sulla mobilità e viabilità in relazione ai flussi di traffico indotti dalla realizzazione degli

interventi, anche in relazione al futuro sistema viabilistico e di mobilità (nuova domanda di mobilità e nuova rete viaria) locale e sovralocale;

- effetti sulla qualità dell’aria derivante dal traffico veicolare aggiuntivo e dal sistema locale di produzione dell’energia (si veda al riguardo il rapporto dell’Istituto Mario Negri su qualità dell’aria e salute pubblica prodotto in sede di VIA);

- effetti della cantierizzazione anche in termini di produzione di rifiuti; - impatto acustico delle nuove realizzazioni in relazione alle nuove tipologie di insediamento

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ADP3 – CENTRO POLIFUNZIONALE WESTFIELD e in considerazione della viabilità futura prevista per l’area, nei confronti delle destinazioni d’uso attuali e future;

- effetti sull’ambiente idrico derivanti dagli scarichi delle acque reflue; - effetti derivanti dall’impermeabilizzazione del suolo e dalla modifica al regime locale delle

acque (pur se sul punto compensati dalla riduzione di consumo di suolo per le quantità di diritti edificatori importati sull’ambito da altre aree di elevato valore ambientale dove siano previste edificazioni, quali il Centroparco o il Golfo Agricolo).

L’entità degli impatti comulativi dovrà essere valutata in sede di VAS e di VIA anche alla luce delle criticità emerse in sede di Valutazione di Impatto Ambientale e messe in evidenza nel decreto VIA. Indicazioni di mitigazioni e compensazioni Alla luce della procedura già consolidata per la realizzazione della struttura, è prevedibile che gli elementi infrastrutturali (in primis per l’accesso, anche alla luce degli scenari di rafforzamento già ipotizzati) e ambientali da rafforzare debbano essere definiti in sede di programmazione negoziata. Per la fase di cantiere sono da prevedere azioni di contenimento e mitigazione degli impatti relativamente alle seguenti componenti ambientali e di progetto: aree di stoccaggio; polveri; depositi materiali; acque reflue; macchinari; traffico; rumore; atmosfera; rifiuti; ripristino delle aree. A regime sono da prevedere masse boschive compatte al fine di garantire un adeguato distacco dai sistemi infrastrutturali e costituire un sistema naturalistico localizzato tra le reti ecologiche comunali principali, proponendo altresì la presenza di aree umide a Sud-Est e la riqualificazione a cielo aperto di parte delle rogge attualmente interrate, rinaturalizzando e risagomando alcune sponde. Le masse arboreo – arbustive di mitigazione sono, a loro volta, suddivise in ulteriori sottocategorie a seconda della loro funzione e tipologia, ovvero masse arboreo-arbustive di mitigazione lungo la Cassanese, boschetti lungo i margini dell'area di intervento, mitigazioni arbustive negli spazi interstiziali tra le strade, rotatorie e scarpate e filare stratificato con prevalente valenza naturalistica al fine di creare doppia schermatura verso le aree esterne industriali, oltre a prati fioriti con alberi singoli o a gruppi.

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6.1.7 TR CENTRO PARCO TR Centro parco Localizzazione

Grande area posta al centro del territorio comunale per la quale è da anni in corso un progetto di recupero e valorizzazione comunemente noto come Centroparco, con lo scopo di creare il nuovo centro verde della città. Altra nuova finalità è quella di connettere il Centroparco ai sistemi infrastrutturali e naturalistici esistenti e di progetto. Il Centroparco si sta realizzando in funzione di alcuni PII approvati negli anni passati e di un Piano attuativo previsto dal PGT vigente denominato “TRP1 Centroparco” anch’esso in fase di attuazione. La distribuzione della capacità edificatoria all’interno del suddetto Piano TRP1 è coerente con le convenzioni già sottoscritte e con gli accordi già stipulati tra il Comune di Segrate e i proprietari di molte aree comprese nel perimetro. All’interno dell’area di trasformazione pubblica TRP1 è localizzato l’ambito di trasformazione denominato CP1. Elementi ambientali di attenzione e criticità L’area è attraversata da un elettrodotto ad alta tensione nord-sud. Si trova in zona di rispetto aeroportuale - curve isofoniche (D. Lgs. 09/05/2005 n. 96 art. 707 D. Lgs. 15/03/2006 n. 151. L’ambito è caratterizzato dalla presenza di due bacini lacustri artificiali, di rogge e fontanili. Dal punto di vista della fattibilità geologica, l’area ricade in classe 3, “consistenti limitazioni”, dovute alla possibilità di riscontrare terreni fini litogicamente disomogenei e con scaderti caratteristiche geotecniche, utilizzati per riempimento e ripristino morfologico. Rischio potenziale elevato per l’acquifero e alla possibilità di trovare aree degratate, con accumuli di materiale di varia composizione. Necessità di approfondimenti e verifiche di carattere geotecnico, idrogeologico, ambientale e di pericolosità sismica del sito. Dal punto di vista acustico l’area ricade dalla Classe II, all’interno, alla classe V in corrispondenza delle aree ancora produttive. Sono inoltre presenti le fasce di pertinenza acustica della Cassanese e della cassanese bis. La sensibilità paesaggistica è ovunque “ALTA”. Potenziali effetti attesi La proposta di DdP prevedeva le alternative di seguito sinteticamente descritte.

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TR Centro parco Alternativa A: prevede una Spl totale = 100.000 mq così suddivisa. Di pertinenza privata: CP1a = 8.750 mq, CP1b = 20.000 mq, CP1c = 8.250 mq, CP1d = 1.550 mq. Nella disponibilità del Comune di Segrate: - da localizzare all’interno dell’ambito = 3.600 mq - da localizzare all’esterno dell’ambito= 57.850 mq, di cui già destinata 27.850 mq (piano Secomind e Tend); disponibili per aree di ricadute esterna 30.000 mq. La posizione delle fondiarie, da posizionare comunque ai margini del perimetro del Centroparco, dovrà tenere conto dei vincoli presenti sulle aree quali gli elettrodotti e le fasce di pertinenza acustica della Cassanese e della cassanese bis. I prevedibili effetti sono riconducibili a: - effetti sulla mobilità e viabilità in relazione ai flussi di traffico indotti dalla realizzazione degli

interventi, anche in relazione al futuro sistema viabilistico e di mobilità (nuova domanda di mobilità e nuova rete viaria) locale e sovralocale;

- effetti sulla qualità dell’aria derivante dal traffico autoeveicolare aggiuntivo e dal sistema locale di produzione dell’energia;

- impatto acustico delle nuove realizzazioni in relazione alle nuove tipologie di insediamento e in considerazione della viabilità futura prevista per l’area, nei confronti delle destinazioni d’uso attuali e future;

- effetti sull’ambiente idrico derivanti dagli scarichi delle acque reflue; - effetti derivanti dall’impermeabilizzazione del suolo e dalla modifica al regime locale delle

acque; - da un punto di vista paesaggistico la posizione delle fondiarie non sembra tale da alterare i

caratteri morfologici dei luoghi, la continuita’ delle relazioni tra elementi architettonici e/o tra elementi naturalistici, con effetti modesti dal punto di vista dell’incidenza visiva (ingombro visivo, occultamento di visuali rilevanti, prospetto su spazi pubblici), e non interferisce con i valori simbolici attribuiti dalla comunità locale al luogo.

Alternativa B: prevede il trasferimento di tutta la slp prevista da CP1 all’esterno dell’ambito TRP1 e all’interno delle aree di ricaduta previste dalla variante al PGT: non è pertanto prevista edificazione. L’ambito assume una valenza di compensazione delle azioni di piano. Nello sviluppo del piano attuativo, dovrà comunque essere prodotta idonea documentazione tecnica in merito ai carichi indotti dai previsti insediamenti e delle relative ricadute in termini di accessibilità, inquinamento atmosferico e acustico. Valutazione comparata L’alternativa B è preferibile in quanto risulta coerente con i principali obiettivi di Piano, quali: - OB.1.1: riduzione massima del consumo di suolo; - OB.3.2: possibilità di inserire le aree a parco della città all’interno di ambiti territoriali di

rilevanza sovralocale; - OB.3.3. ridefinizione del rapporto tra tessuto urbanizzato ed ambiti naturali, paranaturali,

agricoli e destinati a parco; - OB.3.4. compensazione dell’impatto ambientale del sistema edificato e dei flussi di traffico. Indicazioni di mitigazioni e compensazioni Alternativa A Per ridurre l’impatto negativo legato all’impermeabilizzazione dell’area, si propone l’impiego di materiali permeabili (ove compatibile) per le pavimentazioni e la previsione di sistemi di

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TR Centro parco reinfiltrazione in loco delle acque meteoriche potenzialmente non inquinate. Andranno definiti specifici progetti per il riutilizzo delle acque meteoriche (non inquinate) per l’irrigazione del verde pertinenziale. Si dovrà prevedere l’utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Gli allacciamenti alla rete stradale degli impianti gas, energia elettrica, acqua e fognatura (come previsto) dovranno rispettare tutte le norme e prescrizioni previste dai soggetti gestori. Dovrà pertanto essere verificata la capacità delle reti di smaltimento delle acque meteoriche in relazione alle superfici impermeabilizzate previste. Gli edifici dovranno essere realizzati con requisiti energetici almeno in classe A. E’ in ogni caso prevedere la ricucitura dei sistemi del verde, la riattivazione dei fontanili, la realizzazione di bosco planiziale, realizzazione di zona umida anche con funzioni di fitodepurazione e regimazione delle acque, la realizzazione ponti di connessione, l’urbanizzazione a parco pubblico di tutta l’area.

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6.1.8 TR CENTRO PARCO - PA TEND TR Centro parco – PA Tend Localizzazione

L’ambito si estende su una superficie di circa 11.585 mq ed è localizzato all’ingresso ovest del Comune di Segrate a confine con il Comune di Milano, lungo Via Cassanese ed in prossimità di Via F.lli Cervi, all’ingresso di Milano Due, confina con l’ambito urbano di Milano Due a nord, e con il limitrofo quartiere di Lavanderie a sud-est. Lungo il margine meridionale risulta intercluso con l’asse infrastrutturale della Via Cassanese. Il Piano dei servizi caratterizza l’ambito come “aree verdi di compensazione ecologica”. Su detto ambito è stata prevista la localizzazione di volumetrie del TRP1 per la realizzazione di un insediamento commerciale per medie strutture di vendita. Elementi ambientali di attenzione e criticità L’ambito si inserisce in un comparto caratterizzato dalla presenza di importanti assi viari interessati da elevati flussi di traffico e da elevato inquinamento atmosferico. L’ambito interessa un’area che, ai sensi del Piano di Governo del Territorio (PGT) - Piano dei Servizi, Tavola 3 (Azzonamento), è qualificata quale “Area verde di riqualificazione ecologica”, sottoposta all’articolo 7 delle norme del citato piano, ai sensi del quale tali aree “svolgono uno specifico ruolo ecologico funzionale alla qualità degli insediamenti e alla vita degli abitanti, nonché consentono la creazione di una continuità delle aree verdi di rilevanza sovra comunale” L’ambito, seppure incolto, è uno dei pochi spazi aperti residui, che assume una forte valenza simbolica per i cittadini (che, tra l’altro, per la sua tutela hanno raccolto firme protocollate in data 9 novembre 2015 prot. 39732), costituendo il principale “ingresso” alla città venendo da Milano. Pur non essendo presenti elementi di rilievo dal punto di vista paesaggistico, la classe di sensibilità paesistica dell’ambito è qualificata come “ALTA”. Potenziali effetti attesi Alternativa A: prevede tutta la slp prevista dal Piano Attuativo possa essere delocalizzata in ambiti di ricaduta e che l’area possa essere interamente ceduta al comune come verde e trattata a bosco. L’ambito assume una valenza di compensazione delle azioni di piano. Alternativa B: prevede che una parte (50%) della slp prevista dal Piano Attuativo possa essere

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TR Centro parco – PA Tend delocalizzata in ambiti di ricaduta, mantenendo a verde l’area residua. La posizione delle fondiarie, da posizionare comunque ai margini del perimetro del Centroparco, dovrà tenere conto dei vincoli presenti sulle aree quali gli elettrodotti e le fasce di pertinenza acustica della Cassanese e della cassanese bis. I prevedibili effetti sono riconducibili a: - effetti sulla mobilità e viabilità in relazione ai flussi di traffico indotti dalla realizzazione degli

interventi, anche in relazione al futuro sistema viabilistico e di mobilità (nuova domanda di mobilità e nuova rete viaria) locale e sovralocale;

- effetti sulla qualità dell’aria derivante dal traffico autoeveicolare aggiuntivo e dal sistema locale di produzione dell’energia;

- impatto acustico delle nuove realizzazioni in relazione alle nuove tipologie di insediamento e in considerazione della viabilità futura prevista per l’area, nei confronti delle destinazioni d’uso attuali e future;

- effetti sull’ambiente idrico derivanti dagli scarichi delle acque reflue; - effetti derivanti dall’impermeabilizzazione del suolo e dalla modifica al regime locale delle

acque; - da un punto di vista paesaggistico la posizione la rtipologia di intervento non sembra tale da

alterare i caratteri morfologici dei luoghi, la continuita’ delle relazioni tra elementi architettonici e/o tra elementi naturalistici, con effetti modesti dal punto di vista dell’incidenza visiva (ingombro visivo, occultamento di visuali rilevanti, prospetto su spazi pubblici), e non interferisce con i valori simbolici attribuiti dalla comunità locale al luogo.

Alternativa C: prevede che tutta la slp prevista dal Piano Attuativo venga localizzata nell’ambito (conferma della convenzione del 29 maggio 2015). Valgono le stesse considerazioni dell’alternativa B anche se, quantitativamente, il carico insediativo è maggiore. Nello sviluppo del piano attuativo, dovrà comunque essere prodotta idonea documentazione tecnica in merito ai carichi indotti dai previsti insediamenti e delle relative ricadute in termini di accessibilità, inquinamento atmosferico e acustico. Valutazione comparata In data 22 ottobre 2015 è stato dato l’avvio del procedimento di verifica del Piano attuativo Tend, nell’ambito del quale in data 29.02.2016 l’AC ha ritenuto di avviare autonomo procedimento di verifica di assoggettabilità a VAS, in corso di svolgimento, i cui esiti dovranno essere recepiti nel procedimento della variante di PGT. Indicazioni di mitigazioni e compensazioni Alternativa B e C (in fase esecutiva) Per ridurre l’impatto negativo legato all’impermeabilizzazione dell’area, si propone l’impiego di materiali permeabili (ove compatibile) per le pavimentazioni e la previsione di sistemi di reinfiltrazione in loco delle acque meteoriche potenzialmente non inquinate. Andranno definiti specifici progetti per il riutilizzo delle acque meteoriche (non inquinate) per l’irrigazione del verde pertinenziale. Si dovrà prevedere l’utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico, secondo LR 17/2000 e LR 38/2004. Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici necessari al massimo contenimento dei consumi di risorse ambientali (acqua, fonti energetiche non rinnovabili ecc.). Si dovranno prevedere tutti i provvedimenti tecnici per la massima riduzione della generazione

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TR Centro parco – PA Tend di inquinanti e di riduzione del carico sulle reti dei servizi. Gli allacciamenti alla rete stradale degli impianti gas, energia elettrica, acqua e fognatura (come previsto) dovranno rispettare tutte le norme e prescrizioni previste dai soggetti gestori. Dovrà pertanto essere verificata la capacità dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche in relazione alle superfici impermeabilizzate previste. Gli edifici dovranno essere realizzati con requisiti energetici almeno in classe A. L’intervento dovrà comunque essere orientato a minimizzare il consumo di suolo prevedendo la realizzazione dei parcheggi nel sottosuolo e a trattare a verde le aree libere.

6.2 STIMA DEGLI EFFETTI COMPLESSIVI DEGLI SCENARI, DEGLI EFFETTI CUMULATIVI E VALUTAZIONE COMPARATA

Per la stima parametrica degli effetti, in termini di Determinanti e Pressioni, sono stati utilizzati i seguenti metodi. Per la produzione di rifiuti sono stati utilizzati indici di produzione dei rifiuti unitari, ricavati da dati di natura statistica della Camera di commercio di Milano in relazione alle diverse categorie di attività economiche. Per quanto riguarda la destinazione residenziale è stato utilizzato il dato attuale di produzione pro capite dell’ultimo anno disponibile. Per la stima degli scarichi idrici e dei fabbisogni idrici è stato utilizzato il metodo degli "abitanti equivalenti teorici", come indicato nelle “Linee guida ARPA Regione Lombardia”. Per la stima dei consumi energetici e delle relative emissioni teoriche si sono ipotizzati i valori di Eph pari a 30 kWh/m2*anno per le residenze, 5 kWh/m3*anno per le altre tipologie di edifici, e i valori di Epc 60 kWh/m2*anno per le residenze, 10 kWh/m3*anno per le altre tipologie di edifici. Per la stima delle emissioni derivanti dai nuovi consumi energetici sono stati utilizzati i fattori di emissione del Manuale dei fattori di emissione nazionali redatto dal Centro Tematico Nazionale Atmosfera Clima ed Emissioni in Aria (APAT) a partire dai fabbisogni complessivi di energia primaria. Infine, per la stima del traffico indotto e delle relative emissioni sono stati utilizzati fattori di generazione del traffico normalmente utilizzati (in particolare per il settore commerciale sono stati utilizzati i fattori di generazione della D.G.R. 20 dicembre 2013 - n. X/1193) e i fattori di emissione dell’inventario CORINAIR. I numeri sotto riportati sono stati ricavati per via parametrica e al solo fine di dare un ordine di grandezza degli pressioni attese e allo scopo del confronto tra gli scenari.

Le stime sopra riportate, permettono di avere un’idea degli effetti cumulativi, calcolati come se avessero caratteristiche di semplice additività, vale a dire supponendo che l’effetto complessivo sia pari alla somma degli effetti delle singole azioni. Questo è vero per alcuni dei parametri,

ScenarioSLP complessiva

(mq)

Fabbisogno energetico

annuo (GWh)

Produzione totale di

rifiuti RU+speciali

(t/anno)

% rifiuti su produzione comunale

2014 (RU+speciali)

Abitanti equivalenti

(A.E.)

% su abitanti

equivalenti (A.E.)

Movimenti indotti

giornalieri complessivi

Emissioni complessive

CO2

% su CO2 comunale INEMAR

0) Programmatico 672.000 59,38 13.439 20% 12.876 29% 15.030 30,79 15%1) PGT Vigente 1.121.473 96,16 19.614 29% 23.381 52% 20.828 41,79 21%2) PGT Variante 861.167 74,98 16.078 24% 16.472 37% 18.700 37,86 19%

1)-0) 66,89% 61,95% 45,95% 81,59% 38,58% 35,71%2)-0) 28,15% 26,28% 19,64% 27,93% 24,42% 22,96%2)-1) -23,21% -22,02% -18,03% -29,55% -10,22% -9,39%

Differenza tra gli scenari

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quali ad esempio il fabbisogno energetico e la produzione di rifiuti; per altri parametri di pressione, quali ad esempio i movimenti indotti e le conseguenti emissioni in atmosfera, l’effetto complessivo potrebbe anche essere antagonistico (effetto complessivo inferiore alla somma degli effetti delle singole azioni), si pensi ad esempio al fenomeno della “cross visitation” relativo alle strutture commerciali. Viceversa, sempre in relazione alle emissioni in atmosfera vi potrebbero essere degli effetti complessivi sinergici (effetto complessivo superiore alla somma degli effetti delle singole azioni) in funzione degli inquinanti emessi (ad esempio emissioni di inquinanti precursori di altri), al momento però di difficile quantificazione. Per quanto riguarda il consumo di suolo la variante di PGT punta a salvaguardare le aree ancora libere evitando processi di trasformazione urbanistica si pone in linea con scelte strategiche assunte anche a livello di Regione Lombardia. Con la promulgazione della Legge Regionale n.31 del 28 novembre 2014 “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato” si sono gettate le basi affinché gli strumenti di governo del territorio, nel rispetto dei criteri di sostenibilità, orientino gli interventi urbanisti ed edilizi prioritariamente verso le aree già urbanizzate, degradate o dismesse. Nelle more di adeguamento degli strumenti sovraordinati, tutt’oggi non ancora avvenuta (solo sul PTR è in corso il processo di adeguamento), i PGT possono essere variati solo a condizione che le variazioni non comportino incrementi di consumo di suolo (art.5 comma 4 LR n.31/2014). L’elaborato del DdP 3 riassume lo stato di attuazione del PGT Vigente ai sensi dell’articolo 70 delle norme di attuazione del PTCP 2014 (i cui criteri e indirizzi applicativi, peraltro, sono oggetto della Delibera di Giunta Provinciale n. 318 del 28 ottobre 2014). Il territorio urbanizzato determinato in funzione del PTCP 2014 è illustrato nell’elaborato DdP 6 e assomma a 13.254.903 mq. su una superficie complessiva del territorio di 16.361.502 mq. (al netto degli specchi d’acqua principali2). Di conseguenza: - il tessuto urbanizzato è pari a 13.254.903 mq. (81 %) - il tessuto non urbanizzato è pari a: 3.106.599 mq. (19 %)

6.3 QUADRO SINOTTICO DEGLI EFFETTI ATTESI Per una descrizione sintetica degli effetti del PGT è stata elaborata una matrice che valuta gli effetti di ogni azione di Piano (riportate nelle righe)su tutte le componenti ambientali e antropiche analizzate (riportati nelle colonne, cfr. Tabella 6-2 ). Per ogni casella della matrice è proposta una indicazione qualitativa degli effetti negativi, positivi o incerti che le singole azioni hanno nei confronti delle varie componenti. Questa matrice fornisce un quadro sinottico degli effetti delle azioni di Piano importante per la comunicabilità della valutazione.

2 Idroscalo: 635.248

Binella: 316.775 Redecesio: 57.977 Cassinella: 48.679 TOTALE 1.058.679

Il territorio comunale, comprensivo dei suddetti specchi d’acqua, è pari a 17.420.181 mq.

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Per le Azioni di piano (raggruppate secondo gli obiettivi specifici di piano e secondo i diversi ambiti di riferimento), oltre che il codice identificativo individuato ai paragrafi precedenti, si riporta anche una breve descrizione per rendere più immediata la lettura della matrice. Per dettagli si rimanda al Paragrafo 5.1. Gli effetti positivi e negativi sono indicati utilizzando i colori riportati nella tabella seguente.

Tabella 6-1 - Legenda per la lettura del quadro sinottico degli effetti attesi.

VALUTAZIONE DELLE VARIAZIONI

Effetto positivo

Effetto neutro

Effetto negativo

Effetto critico

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Tabella 6-2 - Quadro sinottico degli effetti attesi dall’attuazione degli obiettivi specifici ed azioni di Piano.

Ambito

COMPONENTI

AZIONI DEL P.G.T.

Aria

Acq

ua

Flor

a, fa

una,

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dive

rsità

Suol

o e

sotto

suol

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Popo

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Rifi

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Mob

ilità

e tr

aspo

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Ener

gia

Ben

i cul

tura

li e

paes

aggi

o

1. INSEDIATIVO

OB.1.1: riduzione massima del consumo di suolo

AZ 1.1.1 ridefinizione dei perimetri individuati come “ambiti di trasformazione”

AZ 1.1.2 verifica ed eventuale ridefinizione delle potenzialità edificatorie degli ambiti di trasformazione introdotti o riconosciuti dal PGT 2012 anche in relazione al patrimonio edilizio invenduto, non ultimato o abbandonato

AZ 1.1.3 predisposizione di un apparato normativo in grado di programmare nel tempo gli interventi sulla base del patrimonio edificato, invenduto o abbandonato

OB.1.2: raggiungimento di standard qualitativi diffusi alla scala europea

AZ 1.2.1 promuoverestandard prestazionali degli edifici maggiori di quelli dettati dalla normativa vigente

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Ambito

COMPONENTI

AZIONI DEL P.G.T.

Aria

Acq

ua

Flor

a, fa

una,

bio

dive

rsità

Suol

o e

sotto

suol

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onom

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Age

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Rifi

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Ben

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1. INSEDIATIVO

AZ 1.2.2 costruzione di un apparato normativo che mira all’aumento della qualità di uso del suolo urbanizzato attraverso l’utilizzazione di indici parametrici (quali ad esempio il Biotope Area Factor - BAF) per misurare la capacità biotopica del suolo urbanizzato e l’introduzione di specifica normativa che obbliga l’aumento di Biotope Area Factor per qualsiasi intervento di riqualificazione urbana

AZ 1.2.3 prevedere per le zone carrabili e per quelle ciclabili/pedonali corpi illuminanti di diversa altezza, seguendo accorgimenti che riducano al minimo le dispersioni verso l’alto e il riflesso sugli edifici.

AZ 1.2.4 ridefinizione dei parametri di incentivazione rispetto alle classi energetiche degli edifici (anche in base alla nuova normativa regionale)

OB.1.3: mantenimento o aumento dell’occupazione

AZ 1.3.1 implementazione di misure opportune per incentivare la permanenza delle attività produttive e terziarie all’interno del Comune di Segrate

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AZ 1.3.2 valorizzazione e integrazioni funzionale delle aree produttive e artigianali anche mediante l’insediamento di funzioni di eccellenza

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AZ 1.3.3 ampliamento dei margini operativi agendo sull’elasticità delle norme, a favore di processi di riconversione delle attività esistenti

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OB.1.4: Riduzione dei fattori inquinanti (atmosferici e acustici) e allontanamento dei fattori di rischio

AZ 1.4.1 definizione delle fasce di rispetto dalle linee elettriche esistenti secondo le più recenti disposizioni in collaborazione con gli enti gestori

AZ 1.4.2 interramento di linee alta e media tensione

1. INSEDIATIVO

AZ 1.4.3 mitigazione del rischio idraulico di allagamento ad opera delle acque superficiali incanalate

AZ 1.4.4 salvaguardia dell’acquifero a protezione dei pozzi di approvvigionamento idrico potabile

AZ 1.4.5 individuazione delle aree di trasformazione urbana compatibili con il PZA

2. INFRASTRUTTURALE

OB.2.1: Integrare il sistema comunale di mobilità dolce (percorsi ciclopedonali)

AZ 2.1.1 progettazione e realizzazione di percorsi ciclopedonali urbani, che colleghino tutte le attrezzature verdi e di interesse comune presenti sul territorio urbanizzato

AZ 2.1.2 realizzazione di nuovi ponti verdi e di passerelle

OB.2.2: Favorire gli interscambi fra infrastrutture di categorie e gerarchi diverse

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2. INFRASTRUTTURALE

AZ 2.2.1 realizzazione del cosiddetto HUB Metropolitano

AZ2.2.2 realizzazione di un sistema di collegamento innovativo tra l’aeroporto e la ferrovia

OB.2.3: Migliorare il sistema di mobilità su gomma dal punto di vista della congestione e delle condizioni di sicurezza della rete

AZ 2.3.2 riqualificazione ambientale e paesaggistica della Cassanese

AZ 2.3.3: riqualificazione e valorizzazione della viabilità all’interno del centro abitato

3. AMBIENTALE

OB.3.1: restituzione della destinazione principalmente agricola al Golfo Agricolo

AZ 3.1.1 (AZ 1.1.1): ridefinizione dei perimetri individuati come “ambiti di trasformazione”

AZ 3.1.2 delocalizzazione di eventuali volumetrie su aree di ricaduta esterne

OB.3.2: inserire le aree a parco della città all’interno di ambiti territoriali di rilevanza sovralocale

AZ 3.2.1 istituzione del sistema dei 3 parchi come “infrastruttura verde” di Segrate

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3. AMBIENTALE

AZ 3.2.2adesione al Grande PLIS Martesana

OB.3.3: Ridefinizione del rapporto tra tessuto urbanizzato ed ambiti naturali, para-naturali, agricoli e destinati a parco

AZ 3.3.1 Individuazione di corridoi ecologici di primo e secondo livello da realizzarsi mediante interconnessioni tra ambiti non urbanizzati e a verde urbano segratesi e dei comuni confinanti

AZ 3.3.2 Realizzazione della continuità ambientale del sistema del verde urbano, anche agli attraversamenti delle barriere infrastrutturali.

AZ 3.3.3 Potenziamento del ruolo ecologico e ambientale delle aree a verde (anche privato) assegnando funzioni ecologiche e paesaggistiche per la rigenerazione dell’aria, la protezione di alcune forme di inquinamento (ad esempio acustico) e l’influenza positiva sul microclima urbano

AZ 3.3.4: azioni di coordinamento con il comune di Milano

AZ 3.3.5 ridisegno dei margini urbani e loro connessione

OB.3.4: compensazione dell’impatto ambientale del sistema edificato e dei flussi di traffico

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3. AMBIENTALE

AZ 3.4.1 previsione di specifici ambiti di rinaturalizzazione e/o di nuove piantumazioni, anche in frange attualmente marginali, incolte o non fruibili, per aumentare la capacità di assorbimento di CO2 dei sistemi naturali

AZ 3.4.2 Prevedere norme per il corretto inserimento paesistico-ambientale di nuovi insediamenti, anche attraverso consistenti dotazioni arboree ed arbustive tali da impedire la rottura completa, già compromessa, delle connessioni comunali e intercomunali

AZ 3.4.3 (AZ 1.2.2): costruzione di un apparato normativo che mira all’aumento della qualità di uso del suolo urbanizzato attraverso l’utilizzazione di indici parametrici (quali ad esempio il Biotope Area Factor - BAF) per misurare la capacità biotopica del suolo urbanizzato e la introduzione di specifica normativa che obbliga l’aumento di Biotope Area Factor per qualsiasi intervento di riqualificazione urbana

AZ 3.4.4 (AZ 2.3.2): riqualificazione ambientale e paesaggistica della Cassanese

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6.4 DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI ATTESI Nel presente Paragrafo è fornita una descrizione più approfondita delle informazioni rappresentate dalla matrice di individuazione dei potenziali effetti. Gli effetti delle azioni sono cumulati per componente ambientale impattata o migliorata. Grazie a questa aggregazione è possibile individuare quali elementi dell’ambiente sono maggiormente interessati dal Piano, attraverso azioni che creano impatti positivi e/o negativi.

6.4.1 ARIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI Le emissioni di inquinanti e di gas serra in atmosfera potranno subire variazioni nei prossimi anni a causa di molteplici fattori, anche indipendenti dalle azioni previste dalla variante di PGT: lo scenario di riferimento prevede, infatti, importanti trasformazioni che, potenzialmente, comportano un aumento significativo delle emissioni a livello comunale. La sola trasformazione Westfield, secondo quanto riportato nello Studio di Impatto Ambientale del nuovo polo commerciale, potrebbe comportare, rispetto alle emissioni comunali desunte da INEMAR (sia totali sia per il settore trasporto su strada), con riferimento ad una rete una rete stradale che si estende nei comuni di Segrate, Milano, Vimodrone, Pioltello e Peschiera Borromeo, variazioni percentuali piuttosto significative per l’insieme dei 5 comuni, con aumenti delle emissioni da traffico del comune di Segrate che variano, per le sostanze considerate, fra il 12 e il 27% circa; il secondo contributo percentualmente più importante si verifica sul comune di Pioltello (fra il 5 e l’11% circa) e in termini assoluti sul comune di Milano (sul quale, vista l’estensione della città, le percentuali sono invece più basse, fino a un massimo di 0,8% circa); aumenti più contenuti sono previsti per i comuni di Peschiera e Vimodrone. A livello comunale, la potenziale crescita della popolazione insediata, comporterà, inevitabilmente, un aumento dei mezzi motorizzati circolanti e dei sistemi di produzione di energia termica, frigorifera ed elettrica. La variante di PGT, tuttavia, cerca di compensare tale effetto negativo con la promozione nelle NTA di interventi di ammodernamento e miglioramento degli edifici, prevedendo ove possibile lo sfruttamento di energie rinnovabili e promuovendo la costruzione di edifici di classe energetica elevata. Anche la realizzazione di adeguati percorsi ciclabili (anche di scala sovracomunale per facilitare gli spostamenti casa - lavoro) e le misure finalizzate a favorire gli interscambi fra infrastrutture, possono portare alla progressiva riduzione nell’uso del mezzo privato, per una parte della popolazione, con una conseguente diminuzione delle emissioni in atmosfera rispetto alla situazione attuale. Le opere di miglioramento della viabilità hanno invece l’effetto duplice di ridurre i tempi di spostamento e, potenzialmente, di attirare nuovi utenti della strada. L’effetto complessivo è di difficile stima e dipenderà dalle tempistiche di realizzazione dei vari interventi, dalla risposta dei cittadini alle modifiche del sistema viabilistico e dall’utilizzo di criteri di mitigazione degli impatti ambientali in fase di cantiere e di gestione. Per garantire una buona protezione dell’ambiente è di particolare importanza che le opere stradali siano rapidamente dotate di barriere costituite da filari alberati e da interventi di ricostruzione del paesaggio a margine del sedime stradale delle nuove infrastrutture e che gli interventi per l’utilizzo di mezzi alternativi all’automobile siano realizzati tempestivamente e adeguatamente promossi tra i cittadini. Per tale motivo le caselle corrispondenti nella matrice di stima degli effetti sono contrassegnate da un punto interrogativo. La creazione di aree boscate nelle aree di compensazione, di filari lungo le infrastrutture e gli interventi di riqualificazione della viabilità esistente, avranno come obiettivo anche quello di produzione di ossigeno da un lato e assorbimento di anidride carbonica dall’altro. Anche la realizzazione del cosiddetto HUB Metropolitano potrà avere un duplice effetto: da una parte potrà attirerà un più grande numero di utilizzatori della stazione provenienti anche da altri comuni (con conseguente aumento del traffico e quindi delle emissioni a livello locale),

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dall’altra, a livello globale, l’utilizzo di modalità di spostamento alternativo alla gomma comporterà una diminuzione dei km percorsi con mezzi su gomma. Anche la creazione di aree pedonali e di zone a traffico limitato hanno effetti migliorativi sulla qualità dell’aria perlomeno a livello locale (effetto sul “black carbon”) e possono aiutare la tutela degli obiettivi più sensibili (es. scuole).

6.4.2 ACQUA Per il comparto acque, l’effetto negativo principale sarà costituito dall’aumento dei consumi idrici dovuti all’incremento della popolazione e delle attività localizzate sul territorio comunale. Tale effetto potrà essere mitigato dall’obiettivo di ridurre l’uso di acqua potabile governando il drenaggio del deflusso delle acque meteoriche e adottando sistemi di riuso delle stesse (attraverso sistemi di captazione, filtro ed accumulo) e adottando sistemi di riuso delle acque grigie.

6.4.3 FLORA, FAUNA E BIODIVERSITÀ Il piano si è posto una serie di obiettivi molto importanti in relazione alla componente ambiente naturale e l’insieme delle azioni previste puntano alla salvaguardia del territorio e alla creazione di nuove valenze ambientali anche con funzioni ecologiche. Effetti positivi potranno derivare dalle singole azioni previste dal piano, effetti positivi che potranno essere molto maggiori con la completa attuazione delle azioni previste quali: la restituzione della destinazione principalmente agricola al Golfo Agricolo, l’istituzione del sistema dei 3 parchi come “infrastruttura verde” di Segrate, l’adesione al Grande PLIS Martesana, l’individuazione di corridoi ecologici di primo e secondo livello da realizzarsi mediante interconnessioni tra ambiti non urbanizzati e a verde urbano segratesi e dei comuni confinanti, la realizzazione della continuità ambientale del sistema del verde urbano anche mediante la realizzazione di attraversamenti delle barriere infrastrutturali, il potenziamento del ruolo ecologico e ambientale delle aree a verde (anche privato) assegnando funzioni ecologiche e paesaggistiche per la rigenerazione dell’aria.

6.4.4 SUOLO E SOTTOSUOLO La variante di PGT si pone come obiettivo prioritario quello di non consumare nuovo suolo. Le azioni di piano relative al comparto insediativo prevedono infatti la ridefinizione dei perimetri individuati come “ambiti di trasformazione” e la verifica, ed eventuale ridefinizione, delle potenzialità edificatorie degli ambiti di trasformazione introdotti o riconosciuti dal PGT 2012 anche in relazione al patrimonio edilizio invenduto o non ultimato, prevedendo anche meccanismi di ricaduta delle volumetrie su aree già urbanizzate. Un consumo di suolo naturale potrà derivare dalla realizzazione degli interventi previsti nella aree di trasformazione che insistono su ambiti non urbanizzati (TR6, TR8, TR PA TEND, TR Boffalora, TR Golfo agricolo in caso di non annullamento degli ex TR1, TR2, TR3, TR4) e dalla realizzazione della variante a Via Monzese, che interesserà il Golfo agricolo e per la quale sono da prevedere misure di mitigazione e compensazione mediante introduzione di barriera verde e ricostruzione del paesaggio agrario a margine del sedime della strada.

6.4.5 POPOLAZIONE E ASPETTI ECONOMICI Uno degli obiettivi primari impliciti del PGT è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Le azioni proposte hanno, infatti, quasi esclusivamente effetti positivi per la salute, la sicurezza della popolazione e per il suo benessere economico. La realizzazione della Variante Monzese, sulla quale la scelta potrà essere fatta soltanto a valle di approfondimenti sugli aspetti viabilistici legati anche al Piano Urbano del traffico e della mobilità Sostenibile, potrà contribuire a deviare il traffico in direzione nord sud che oggi attraversa le frazioni Villaggio Ambrosiano e Rovagnasco, diminuendo l’inquinamento acustico

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e atmosferico in queste frazioni e permettendo una riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’attuale Via Monzese e di Via San Carlo. Lo stesso effetto ha la creazione di zone a traffico limitato e pedonali. Dal punto di vista della fruibilità degli spazi, la situazione attuale potrà essere migliorata grazie alla realizzazione percorsi ciclopedonali urbani e di cintura, dall’ampliamento delle aree verdi sia in ambito urbano, dalla creazione del sistema dei 3 parchi dalla costituzione della rete ecologica comunale e dalle azioni di potenziamento del ruolo ecologico e ambientale delle aree a verde anche privato, dalla restituzione alla destinazione prevalentemente agricola al Golfo Agricolo. La coesione sociale potrà essere migliorata grazie all’aumento dell’offerta di luoghi d’incontro e di svago, tra cui centri sportivi e luoghi naturali attrezzati, la valorizzazione del sistema degli spazi pubblici quali luoghi di incontro e territori di comunicazione, scambio, manifestazioni e iniziative.

6.4.6 AGENTI FISICI Le infrastrutture viarie interessate da aumenti dei flussi di traffico generati e attratti potrebbero subire un peggioramento dal punto di vista dell’inquinamento acustico, che potrà essere ridotto adottando opportune misure di mitigazione. Effetti positivi potranno invece derivare dagli interventi viabilistici all’interno dell’urbanizzato, grazie alla riduzione del traffico automobilistico di attraversamento e alla creazione di zone a traffico limitato. Per quanto riguarda i campi elettromagnetici, il Comune si impegna all’individuazione delle fasce di rispetto delle linee elettriche esistenti secondo le più recenti disposizioni in accordo con gli Enti gestori e alla programmazione di interventi di interramento di alcune delle linee ad alta tensione.

6.4.7 RIFIUTI La produzione di rifiuti, urbani e speciali, subirà un complessivo incremento dovuto all’aumento della popolazione e delle attività economiche insediate. Tale aumento dovrà essere compensato da azioni di risposta dell’amministrazione comunale per aumentare la percentuale di raccolta differenziata.

6.4.8 MOBILITÀ E TRASPORTI Il piano prevede una serie di azioni aventi potenziali effetti positivi in termini di sostenibilità del sistema della mobilità, riconducibili a: - realizzazione di percorsi ciclopedonali urbani, che colleghino tutte le attrezzature verdi e di

interesse comune presenti sul territorio urbanizzato; - realizzazione di nuovi ponti verdi e di passerelle; - riqualificazione ambientale e paesaggistica della Cassanese, mediante la creazione di

corsie preferenziali per il trasporto pubblico e la massiccia introduzione di verde di mitigazione oltre che interventi di ricucitura tra parti di città poste a Nord e sud dell’attuale Cassanese.

L’unica possibile nuova infrastruttura stradale di competenza comunale è costituita dalla variante di via Monzese. Si ricorda che la strada di collegamento tra Via Corelli e Viale Forlanini, pur non essendo stata ancora realizzata, non è oggetto della variante di PGT in quanto già prevista dall’AdP Westfield. La realizzazione della cosiddetta “Variante di Via Monzese”, prevista con l’approvazione del P.I.I. “Vecchia Olghia”, interessa il “Golfo Agricolo” con conseguenti effetti sulle componenti suolo e acque. E’ opportuno che decisioni in merito alla necessità o meno dell’opera, siano

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prese a valle di approfondimenti sugli aspetti viabilistici legati anche al Piano Urbano del Traffico e della Mobilità Sostenibile. Dal punto di vista ambientale, la sua eventuale realizzazione dovrà comunque essere accompagnata da opportune misure di mitigazione e compensazione, permette però l’attuazione di politiche di riqualificazione del sistema della viabilità interna a Rovagnasco e sugli assi principali del Villaggio Ambrosiano (zone ZTL, arredo urbano), con conseguente diminuzione dell’inquinamento atmosferico e acustico locale, e costituisce un ulteriore presupposto per la riqualificazione dell’attuale strada Cassanese.

Viceversa, la mancata realizzazione della variante di Via Monzese, non consentirebbe la completa attuazione delle politiche di riqualificazione del sistema della viabilità interna a Rovagnasco e sugli assi principali del Villaggio Ambrosiano (zone ZTL, arredo urbano) e non consente di mettere in atto il risanamento acustico dell’area, per la quale le misurazioni effettuate nell’ambito della predisposizione del PZA, hanno messo in evidenza il superamento dei limiti sia per il periodo diurno che per quello notturno.

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6.5 VALUTAZIONE DELL’INCIDENZA ECOLOGICA DEL PIANO Sul territorio del comune di Segrate non sono presenti né Siti di Importanza Comunitaria (aree riconosciute dall’Unione Europea, nel quadro della direttiva "Habitat" per la tutela degli ambienti naturali e delle specie di maggiore vulnerabilità e rilevanza a livello continentale) né Zone di Protezione Speciale (ai sensi dell’art. 1 comma 5 della Legge n° 157/1992 sono zone di protezione scelte lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione di idonei habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori). L’elemento della Rete Natura 2000 più vicino al comune di Segrate è il SIC “Sorgenti della Muzzetta” (Cod. IT2050009) situato a circa 4 km a est sui comuni di Settala, Rodano e Pantigliate. Su tale area è presente anche l’omonima riserva naturale (piano approvato con D.G.R. 5/36311 del 18/05/1993). Il S.I.C. “Sorgenti della Muzzetta” è caratterizzato da una serie di canali naturali e artificiali che vengono alimentati dalla falda idrica superficiale e dai corsi d’acqua superficiali (Ticino e Lambro) e presenta una serie di criticità ambientali legate alla falda acquifera sotterranea. L’unica interferenza possibile tra le azioni del piano e il S.I.C. potrebbe essere connessa all’interconnessione idrogeologica. Considerando che il Piano non prevede azioni e interventi che incidono sul sistema idrogeologico e che il territorio del comune di Segrate, pur trovandosi in parte idrogeologicamente a monte, è a oltre 4 km e di distanza dal S.I.C., è possibile escludere una possibile incidenza del piano sul S.I.C. stesso.

6.6 AZIONI CHE POSSONO AVERE EFFETTI OLTRE I CONFINI COMUNALI E RELATIVI IMPATTI

In generale le trasformazioni previste dal piano, considerate le dimensioni, possono nel loro complesso, avere effetti anche alla scala vasta per quanto riguarda la generazione del traffico e l’inquinamento atmosferico. Per tutte le altre componenti gli effetti si esauriscono normalmente a livello locale.

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Il Piano prevede azioni di coordinamento di natura edilizia e ambientale ad ovest con il confine del comune di Milano, che hanno proprio la funzione di evitare che si possano verificare situazioni di conflitto e di incompatibilità di funzioni. Per quanto riguarda i confini comunali a sud con Peschiera Borromeo, l’unico intervento di trasformazione è un ambito di trasformazione pubblico a destinazione sportiva collegato al sistema dell’Idroscalo. A est l’unica area di trasformazione prevista è TR Cascina Boffalora per la quale sono state considerate tre alternative di sviluppo accomunate dall’obiettivo di limitare gli effetti verso il PLIS delle Cascine e anzi di connettere l’ambito al PLIS stesso. Non si segnalano altre azioni di Piano che possono avere effetti oltre i confini comunali.

6.7 AZIONI E MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE Al fine di mitigare i potenziali effetti negativi derivanti dall’incremento delle emissioni e dei consumi, il DdP ha previsto una serie di interventi/misure/azioni di compensazione e di mitigazione riconducibili prevalentemente: - alla creazione di nuovi elementi di qualità naturalistica diffusa e alla previsione di specifici

ambiti di rinaturalizzazione e/o di nuove piantumazioni, anche in frange attualmente marginali, incolte o non fruibili, per aumentare la capacità di assorbimento di CO2 dei sistemi naturali;

- alla creazione del sistema dei tre parchi; - alla realizzazione di connessioni verdi verso i parchi esistenti esterni al territorio comunale; - al potenziamento delle rete ciclopedonale e in generale al potenziamento delle infrastruttre

per la mobilità lenta; - alla realizzazione della continuità ambientale del sistema del verde urbano, anche agli

attraversamenti delle barriere infrastrutturali; - alla riqualificazione ambientale e paesaggistica della Cassanese; - alla previsione di norme per il corretto inserimento paesistico-ambientale di nuovi

insediamenti, anche attraverso consistenti dotazioni arboree ed arbustive tali da impedire la rottura completa, già compromessa, delle connessioni comunali e intercomunali.

- alla costruzione di un apparato normativo che mira all’aumento della qualità di uso del suolo urbanizzato attraverso l’utilizzazione di indici parametrici (quali ad esempio il Biotope Area Factor - BAF) per misurare la capacità biotopica del suolo urbanizzato e la introduzione di specifica normativa che obbliga l’aumento di Biotope Area Factor per qualsiasi intervento di riqualificazione urbana.

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7 ANALISI DI COERENZA

7.1 ANALISI DI COERENZA ESTERNA L’analisi di coerenza esterna è volta a indagare il grado di accordo tra il PGT di Segrate e i piani e programmi vigenti sul territorio con cui esso immediatamente si relaziona, con particolare riguardo ai suoi contenuti ambientali. L’analisi parte dalla considerazione dei sistemi di obiettivi dei diversi strumenti di pianificazione e programmazione ed è svolta su due direttrici principali: verticale, al fine di prendere in esame politiche, piani e programmi relativi a territori più ampi di quello comunale (strumenti sovraordinati) e orizzontale, allo scopo di esaminare la coerenza con gli strumenti di pianificazione comunale dei Comuni contermini. Gli obiettivi e le azioni di Piano sono risultati sostanzialmente coerenti con gli obiettivi di sostenibilità. Inoltre non si sono evidenziate incongruenze con le previsioni dei piani comunali vigenti nei comuni contermini.

7.2 ANALISI DI COERENZA INTERNA L’analisi di coerenza interna ha lo scopo di rendere trasparente e leggibile in tutti i suoi aspetti il Piano, contribuendo ad evidenziare il legame tra macro obiettivi, obiettivi, azioni ed indicatori di Piano. Nel Rapporto Ambientale è stata valutata la coerenza tra macro obiettivi, obiettivi e azioni attraverso una gerarchizzazione (cfr. Capitolo 5.1). E’ stata inoltre verificata la corrispondenza tra obiettivi, azioni e indicatori (cfr. Paragrafo 8.1). Nel Rapporto Ambientale viene mostrato chiaramente come ad ogni obiettivo corrisponda almeno un indicatore che permetta di misurarne il livello di raggiungimento e come ad ogni azione siano associati indicatori attraverso i quali è possibile stimarne gli effetti significativi. Si sottolinea che l’insieme di obiettivi e azioni e il set di indicatori finali sono il risultato di un percorso iterativo durante il quale è stato necessario ripercorrere alcuni passi del processo di elaborazione del Piano, ristrutturando il sistema degli obiettivi, ridefinendo l’insieme degli indicatori, ricostruendo il legame tra le azioni costituenti le alternative di Piano e gli obiettivi al fine di raggiungere l’esaustività.

VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

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66

8 IL PROCESSO ATTUATIVO E IL PIANO DI MONITORAGGIO

8.1 STRUTTURAZIONE DEL PROGRAMMA DI MONITORAGGIO Il sistema di monitoraggio deve consentire di raccogliere, elaborare e pubblicare le informazioni relative all’andamento dello stato dell’ambiente nell’area nella quale si possono manifestare gli effetti degli interventi previsti dal Piano e quelle relative al perseguimento degli obiettivi e all’attuazione delle azioni che il Piano si è posto anche in funzione degli orientamenti/indicazioni di carattere ambientale proposti dal Rapporto Ambientale, in modo da individuare e interpretare eventuali scostamenti rispetto alle previsioni. In tal caso sarà necessario formulare una proposta di nuovo orientamento del Piano attraverso azioni correttive al fine di far fronte alle problematiche emerse in fase di analisi. Il Piano di Monitoraggio è articolato in diverse fasi: - individuazione degli indicatori: costituiscono il mezzo attraverso il quale sono misurati gli

effetti degli interventi previsti dal Piano, il perseguimento degli obiettivi e l’effettiva attuazione delle azioni. Costituiscono l’elemento portante del sistema di monitoraggio e vengono stabiliti in fase di redazione del Rapporto Ambientale.

- redazione di relazioni periodiche di monitoraggio: sono redatte a cura dell’Amministrazione comunale con frequenza annuale a partire dalla approvazione del Piano e devono informare circa l’andamento degli indicatori individuati nel Rapporto Ambientale.

- forum di monitoraggio del Piano: rappresenta il momento durante il quale i soggetti interessati (soggetti con competenze ambientali, cittadini…) possono discutere e valutare i contenuti delle relazioni periodiche di monitoraggio;

- definizione degli intenti dell’Amministrazione comunale: in base ai risultati del forum l’Amministrazione Comunale può attuare un riorientamento del Piano.

8.1.1 SISTEMA DEGLI INDICATORI Nel presente Paragrafo sono proposti una serie di indicatori del Piano di Monitoraggio, organizzati secondo lo schema DPSIR, in modo da descrivere: - - l'andamento delle azioni del piano che determinano effetti sull'ambiente (la popolazione, le

attività, la mobilità); - le pressioni che queste azioni determinano sulle componenti ambientali (il consumo e/o il

degrado delle stesse); - lo stato delle componenti ambientali interessate; - gli impatti sulle componenti ambientale; - le risposte della VAS agli impatti sull'ambiente (mitigazioni e compensazioni ambientali).

Tabella 8-1 - Elenco degli indicatori proposti.

INDICATORI FONTE DEI DATI TIPO DI

INDICATORI (DPSIR)

OBIETTIVO DI PIANO

DEMOGRAFIA

Popolazione residente (ab.) Popolazione residente al 31 dicembre. Comune D

Densità abitativa (ab./km2) Rapporto tra la popolazione residente e la superficie territoriale Comune D

Densità abitativa su superficie urbanizzata (ab./km2) Rapporto tra la popolazione residente e la superficie urbanizzata Comune D

VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Valutazione Ambientale Strategica - Sintesi Non Tecnica del Rapporto Ambientale

67

ATTIVITA' ECONOMICHE

Unità locali (n.) Numero di unità locali, ( Censimenti Industria e Servizi dell’ISTAT)

Camera di commercio D OB.1.3

Unità locali per settore di attività economica (%) Ripartizione nei settori primario, secondario e terziario

Camera di commercio D OB.1.3

Unità locali assoggettate a procedure: VIA, AIA e RIR, totale e per tipologia (n.) Provincia e ARPA D OB.1.3

MOBILITA'

Traffico giornaliero medio – TGM (veicoli/giorno) Gestore dell’infrastruttura D OB.2.3

Numero medio di veicoli transitanti lungo la rete stradale. D OB.2.3

Incidenza della rete di Trasporto Pubblico Locale (TPL) (Km/Km2) Rapporto tra la lunghezza della rete di TPL e la superficie territoriale. Gestore del servizio R OB.2.3

Utilizzo del Trasporto Pubblico Locale (TPL) (passeggeri*km/anno)

Numero annuo di utenti del trasporto pubblico locale. Gestore del servizio R OB.2.3

Lunghezza aste stradali riqualificate (km) Lunghezza degli assi stradali riqualificati Comune R OB.2.3

Lunghezza piste ciclabili (km) Lunghezza della rete di piste ciclabili esistenti Comune R OB.2.1

Lunghezza infrastrutture mobilità dolce (km) Lunghezza delle infrastrutture dedicate alla mobilità dolce Comune R OB.2.1

TERRITORIO, AMBIENTE URBANO E PAESAGGIO

Superficie urbanizzata (km2) somma delle superfici relative ai livelli informativi “tessuto urbano

consolidato” e “nuclei di antica formazione”, così come definiti nel D.d.u.o. n. 12520/20067.

Comune P OB1.1, OB.3.1, OB.3.2, OB.3.3

Incidenza superficie urbanizzata (%) Rapporto tra la superficie del territorio urbanizzato e la superficie del

territorio comunale. Comune P OB1.1, OB.3.1,

OB.3.2, OB.3.3

Superficie non drenante (km2) La superficie non drenante, complementare della superficie drenante Comune P OB1.1, OB.3.1,

OB.3.2, OB.3.3

Incidenza superficie non drenante (%) Rapporto tra la superficie non drenante e la superficie territoriale. Comune P OB1.1, OB.3.1,

OB.3.2, OB.3.3

Superficie aree dismesse (km2) Comune P OB1.1, OB.3.1, OB.3.2, OB.3.3

Habitat standard (HS) Procapite - Rapporto Habitat Umano / abitanti espresso in mq/ab Comune S OB1.1, OB.3.1,

OB.3.2, OB.3.3

Habitat Standard Funzioni (HS) Scomposizione dell’HS in apparati ecologico-funzionali espresso in mq/ab Comune S OB1.1, OB.3.1,

OB.3.2, OB.3.3

Biopotenzialità territoriale (BTC) – espresso in [Mcal/m2/anno] Indica la capacità biologica del territorio, è una grandezza in funzione del metabolismo degli ecosistemi presenti in un certo territorio e delle capacità

di autoregolazione degli stessi

Comune S OB1.1, OB.3.1, OB.3.2, OB.3.3

Aree verdi pro capite e per tipologia (m2/ab. e m2) Rapporto tra la superficie della dotazione a verde e il numero di abitanti

residenti Comune R OB1.1, OB.3.1,

OB.3.2, OB.3.3

ACQUE

Consumo idrico pro capite (l/ab*anno) Gestore P

Consumo idrico per tipo di utenza (m3/anno e %) Gestore P

VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Valutazione Ambientale Strategica - Sintesi Non Tecnica del Rapporto Ambientale

68

Scarichi autorizzati in corpi idrici superficiali e su suolo per tipologia (n.) Provincia P

Abitanti equivalenti (AE) complessivi Gestore P

Stato Chimico delle Acque Sotterranee – SCAS ARPA S OB.1.4

Stato delle acque superficiali – SCAS ARPA S OB.1.4

Capacità impianti di depurazione pubblici AE Gestore R OB.1.4

Capacità residua impianto depurazione AE Gestore R OB.1.4

RIFIUTI

Produzione di rifiuti urbani (t) Quantitativo annuo di rifiuti urbani prodotti Comune P

Produzione di rifiuti urbani pro capite (kg/ ab.) Rapporto tra la produzione di rifiuti urbani e gli abitanti residenti Comune P

Raccolta differenziata (%) Percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato Comune R OB.1.2

ARIA

Ripartizione per macrosettore delle emissioni di gas serra (CO2, NH4 e N2O), sostanze acidificanti (SO2, NOX e NH3) e precursori dell’ozono

(NOX, COV, NH4 e CO).

Regione – inventario INEMAR P OB.1.4

Concentrazione media mensile dei principali inquinanti (μg/m3) La concentrazione media mensile di PM10, NO2, CO, SO2, O3, come rilevata dalle stazioni di rilevamento della qualità dell’aria, ove presenti

ARPA S OB.1.4

Concentrazione media stagionale dei principali inquinanti(μg/m3) La concentrazione media stagionale di PM10, NO2, CO, SO2, O3, come rilevata dalle stazioni di rilevamento della qualità dell’aria, ove presenti

ARPA S OB.1.4

Superamento dei livelli di attenzione e allarme per i principali inquinanti (n.) Il numero di superamenti dei livelli di attenzione e allarme per PM10, NO2,

CO, SO2, O3, in relazione alle concentrazioni rilevate dalle stazioni di rilevamento della qualità dell’aria, ove presenti.

ARPA S OB.1.4

AMBIENTE NATURALE - BIODIVERSITA'

Superficie delle aree a bosco (km2) Superficie delle aree a bosco DUSAF R OB.3.3

Superficie aree naturali (km2) Superficie delle aree naturali (boschi, filari, siepi, arbusteti, prati, zone

umide, corpi idrici) non soggette a specifici regimi di tutela DUSAF R OB.3.4

ENERGIA

Consumo di energia per vettore (%) Ripartizione del consumo di energia per i diversi vettori impiegati (es.

energia elettrica, gas naturale, gasolio, benzina, biomasse

Erogatore - PEC (Comune) P OB.1.2

Consumo di energia per settore (%) Ripartizione del consumo di energia nei principali settori (civile, industriale,

agricoltura, trasporti)

Erogatore - PEC (Comune) P OB.1.2

Produzione di energia da fonti rinnovabili (KWh) Quantitativo di energia prodotta da fonti rinnovabili. PEC (Comune) R OB.1.2

Edifici con certificazione energetica (%) Numero di edifici pubblici o a uso pubblico con certificazione energetica PEC (Comune) R OB.1.2

Edifici in Classe A e B (%) Numero di edifici con certificazione energetica in classe A

Catasto Regionale (Comune) R OB.1.2

VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Valutazione Ambientale Strategica - Sintesi Non Tecnica del Rapporto Ambientale

69

N. impianti di illuminazione conformi ai criteri di antinquinamento luminoso sostituiti/totale esistenti Comune R OB.1.2

N. di interventi con caratteristiche finalizzate al risparmio nel consumo idrico, riutilizzo delle acque grigie e meteoriche, risparmio energetico, uso

di energie alternative Comune R OB.1.2

N. di edifici dotati di sistemi di riscaldamento a fonti rinnovabili Comune R OB.1.2

RUMORE

Incidenza superficie classificata in classe IV – V – VI (%) Rapporto tra la superficie ricadente nelle classi IV,V e VI della zonizzazione

acustica prevista dalla L. 447/1995 e la superficie territoriale Comune P OB.1.4

Popolazione esposta (ab.) Regione I OB.1.4

Piani di risanamento acustico (n.) previsti e attuati Comune - Regione R OB.1.4

RADIAZIONI

Sviluppo delle linee elettriche distinte per tensione (Km) Comune P

Impianti per la telecomunicazione e la radiotelevisione (n.) ARPA P

Interramento linee elettriche (Km) Comune R OB.1.4

RISCHI

Numero di aziende a rischio di incidente rilevante ARPA P OB.1.4

Superficie delle aree contaminate (Km2) Comune/ARPA P OB.1.4

Numero di procedimenti di bonifica in corso Comune/ARPA R OB.1.4

8.1.2 RELAZIONI PERIODICHE DI MONITORAGGIO E AZIONI CORRETTIVE A seguito delle indicazioni emerse dalla Relazione di Monitoraggio, che potranno avere frequenza annuale, e dal forum pubblico che segue la pubblicazione, l’amministrazione comunale deve decidere le azioni da intraprendere e formalizzare le scelte effettuate. A seconda della portata delle indicazioni emerse, il nuovo orientamento del Piano può consistere in: - conferma delle azioni previste con accentuazione dei criteri ambientali/misure di mitigazione

da perseguire; - riorientamento/modifica delle azioni previste in modo da limitarne l’impatto sull’ambiente; - annullamento di eventuali azioni dimostratesi insostenibili; - proposta di una variante al PGT.