VIA VAS Valutazione integrata

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VIA VAS Valutazione integrata Paolo Nicoletti 05 Giugno 2008 Arezzo

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VIA VAS Valutazione integrata. Paolo Nicoletti 05 Giugno 2008 Arezzo. Normativa in vigore in Europa. VIA Direttiva 85/377/CEE modificata e integrata dalla Direttiva 97/11/CE VAS Direttiva 2001/42/CE Accesso all’informazione e partecipazione Direttiva 2003/4/CE - PowerPoint PPT Presentation

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Paolo Nicoletti05 Giugno 2008Arezzo

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Normativa in vigore in Europa

VIADirettiva 85/377/CEE modificata e integrata dallaDirettiva 97/11/CE

VASDirettiva 2001/42/CE

Accesso all’informazione e partecipazioneDirettiva 2003/4/CE

riguarda l’accesso alle informazioni e alla giustizia

Direttiva 2003/35/CEregola la partecipazione

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Normativa in vigore in Italia e in Toscana

Normativa italianaVIA-VAS

Dlgs 16 gennaio 2008 n 4Normativa toscana

VIA Legge regionale 79/1998

VAS ovvero Valutazione integrata Dpgr 4/R del 9/02/07 Regolamento in attuazione

dell’art. 11 Legge regionale 1/2005 (Norme per il governo del territorio)

Dpgr 51/R del 2/11/06 Regolamento in attuazione dell’art. 16 della legge regionale 49/99 (Norme in materia di programmazione regionale) e dell’articolo 11 della legge 1/2005 (Norme per il governo del territorio)

Dgr 14/01/2008 n. 13 Indirizzi per l’applicazione in fase transitoria della normativa regionale in materia di VAS- Valutazione Ambientale Strategica - in attuazione della normativa nazionale vigente (parte II D. Lgs. 152/2006)

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VIA: la normativa europea La VIA è uno strumento preventivo: la direttiva dispone che, per quei

progetti per i quali si prevede un notevole impatto ambientale (puntualmente elencati negli allegati I e II), sia effettuata la valutazione di impatto ambientale. La procedura ha un valore vincolante ai fini della successiva realizzazione dei progetti in quanto l’iter si conclude con una decisione che prevede il rilascio o il diniego di un’autorizzazione

La VIA è una procedura obbligatoria: eventuali deroghe ed esclusioni di progetti dalla procedura devono essere motivate da circostanze eccezionali, singolarmente valutate e disposte, ed obbligatoriamente comunicate alla Commissione Europea

I progetti per i quali è sempre richiesta la VIA sono elencati nell’allegato I la VIA riguarda anche i progetti elencati all’allegato II, per i quali, gli Stati

membri definiscono adeguate (introduzione esplicita con la 11/97/CE) procedure finalizzate a stabilire in quali casi, o in base a quali criteri, un progetto debba essere assoggettato o meno a VIA. Tale selezione (che viene generalmente definita procedura di screening) può essere affidata a criteri generali predefiniti (ad es. soglie dimensionali) e/o a valutazioni caso per caso, sviluppate secondo i criteri esposti nell’allegato III

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VIA: la normativa europea Le informazioni e le elaborazioni devono essere prodotte e rese

disponibili a cura del committente che può richiedere (novità introdotta dalla 97/11/CE) un confronto preliminare all’avvio della procedura di VIA sui contenuti dello Studio di Impatto Ambientale e sugli approcci metodologici utilizzati (procedura di scoping)

Nell’ambito della procedura di VIA devono essere chiamate ad esprimersi tutte le autorità a diverso titolo competenti in materia ambientale che possono essere interessate dal progetto

La procedura di VIA è una procedura pubblica. Deve essere garantito l’accesso da parte del pubblico a tutte le informazioni e alla documentazione (Progetto, Studio di Impatto Ambientale, ecc.); deve inoltre essere garantita la possibilità di esprimere il proprio parere sulla documentazione. Tali pareri devono essere presi in considerazione nel quadro della procedura di autorizzazione, e la decisione adottata deve essere comunicata ai cittadini specificando:

il contenuto della decisione e le condizioni eventualmente aggiunte alla decisione

i motivi principali e le considerazioni su cui è basata la decisione eventualmente una descrizione delle principali misure utili per

pervenire, ridurre e, se possibile, compensare gli effetti negativi gravi05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

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VIA: la normativa europea

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Avvio della elaborazione del progettoIl proponente, o promotore, inizia le attività finalizzate a sviluppare il progetto

Comunicazione all'autorità competente in materia di VIA

Gli Stati Membri possono stabilire se, o in quale fase, il proponente o promotore debba dare comunicazione all'autorità compente dell'avvio delle attività di progettazione

Screening

Se il progetto appartiene ad una delle categorie elencate all'allegato II della direttiva, occorre staibilire se debba essere effettuata la VIA o no. Tale decisione può essere assunta in base: 1) a liste e/o criteri generali predefiniti; 2) in seguito a valutazioni preliminari fatte caso per caso. La decisione relativa allo screening deve essere motivata, formale e pubblica.

Scoping

La direttiva prevede che il proponente possa richiedere all'autorità compentente l'attivazione di una fase preliminare (scoping) finalizzata a identificare gli aspetti rilevanti ai fini della VIA del progetto (impatti potenzialmente significativi, componenti ambientali critiche o particolarmente sensibili, ecc.) nonchè a definire altri aspetti importanti ai fini della elaborazione degli studi ambientali (dati da elaborare, metodologie di analisi e previsione, ecc.).

Elaborazione degli studi ambientali (Studio di Impatto Ambientale)

A cura del proponente, ed anche in base alle conclusioni della eventuale fase di scoping, si procede all'acquisizione dei dati, alla loro elaborazione, alla individuazione e previsione degli impatti, alla stima della loro incidenza sull'ambiente coinvolto dal progetto.

Presentazione all'autorità competente delle informazioni e degli studi elaborati

da parte del proponente

Il proponente presenta all'Autorità compente il progetto e tutti gli elaborati necessari alla valutazione di impatto del progetto stesso (in alcuni stati membri si definiscono le informazioni ambientali come "Studio di Impatto Ambientale").

Revisione critica e valutazione dell'adeguatezza dello Studio di Impatto

L'Autorità competente analizza il progetto e lo studio di impatto, verifica la completezza e l'affidabilità delle informazioni trasmesse, richiede eventualmente ulteriori integrazioni e/o modifiche.

Consultazione con altre autorità competenti in materia ambientale, con

altre parti eventualmente interessate, con il pubblico.

L'Autorità competente garantisce che alla documentazione presentata dal proponente sia data adeguata pubblicità, e che chiunque possa consultarla. L'Autorità compentente deve acquisire i pareri e le osservazioni di altre autorità interessate dal progetto ed a diverso titolo competenti in materia ambientale, e deve garantire a chiunque la possibilità di formulare opinioni e osservazioni sul progetto e sullo studio di impatto.

Espressione di un parere conclusivo sulla base di tutte le informazioni raccolte

L'Autorità competente è chiamata ad esprimersi sull'autorizzazione, o sul diniego dell'autorizzazione, alla realizzazione del progetto. La decisione finale deve prendere in considerazione tutte le informazioni, i pareri e le osservazioni acquisite nel corso della procedura

Pubblicazione della decisioneLa decisione deve essere resa pubblica e deve essere adeguatamente motivata. La decisione può inoltre contenere le prescrizioni o le condizioni che accompagnano l'autorizzazione alla realizzazione del progetto.

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VAS: la normativa europea

L’introduzione della valutazione ambientale strategica avviene con la direttiva europea 01/42/CE concernete la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente

L’obiettivo è quello di introdurre la ricerca delle condizioni di sostenibilità ambientale nella fase di elaborazione degli strumenti di pianificazione e programmazione e cioè: che venga verificata la coerenza degli obiettivi dei diversi

strumenti con quelli dello sviluppo sostenibile che le azioni definite in piani e programmi siano idonee al

loro raggiungimento e coerenti con le sensibilità e le criticità individuate in relazione alla risorse territoriali e ambientali

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VAS: principi fondamentali Rispetto ai contenuti della Direttiva 85/337/CEE (11/97/CE )

sulla Valutazione di Impatto Ambientale, la 2001/42/CE estende la possibilità di valutazione degli effetti ambientali dal singolo progetto ai piani e programmi che ne costituiscono il quadro di riferimento

La valutazione avviene durante l’elaborazione del piano o programma e prima della sua adozione: accompagna cioè l’iter pianificatorio o programmatico per condurre alla scelta dell’alternativa meno gravosa per l’ambiente

Viene individuato un livello qualitativo per le informazioni riportate nel rapporto ambientale in modo da garantire la completezza e l’attendibilità dei contenuti

La consultazione del pubblico e delle autorità ambientali viene considerata come parte inscindibile della valutazione: i risultati del coinvolgimento devono inoltre essere presi in debita considerazione al momento della decisione

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VAS: ambito di applicazione Rispetto ai contenuti della Direttiva 85/337/CEE (11/97/CE )

sulla Valutazione di Impatto Ambientale, la 2001/42/CE estende la possibilità di valutazione degli effetti ambientali dal singolo progetto ai piani e programmi che ne costituiscono il quadro di riferimento

La valutazione avviene durante l’elaborazione del piano o programma e prima della sua adozione: accompagna cioè l’iter pianificatorio o programmatico per condurre alla scelta dell’alternativa meno gravosa per l’ambiente

Viene individuato un livello qualitativo per le informazioni riportate nel rapporto ambientale in modo da garantire la completezza e l’attendibilità dei contenuti

La consultazione del pubblico e delle autorità ambientali viene considerata come parte inscindibile della valutazione: i risultati del coinvolgimento devono inoltre essere presi in debita considerazione al momento della decisione

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VAS: l’applicazione negli stati membri

Per poter essere riletta all’interno degli specifici ordinamenti nazionali, la Direttiva contiene passaggi e termini necessariamente generici e interpretabili in maniera estremamente diversa nei singoli Stati (dalla definizione stessa di “piani e programmi” a quella di “autorità ambientale”)

In qualità di supporto per il recepimento della Direttiva, nel 2003 sono state pubblicate le Linee guida per la sua attuazione, finalizzate a favorire la tempestiva risposta degli stati membri perseguendo nel contempo un elevato livello di coerenza in tutta la Comunità EuropeaUE-Linee Guida VAS

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VAS: le linee guida

1. INTRODUZIONE2. OBIETTIVI DELLA DIRETTIVA3. AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA

DIRETTIVA4. OBBLIGHI GENERALI5. IL RAPPORTO AMBIENTALE6. QUALITÀ DEL RAPPORTO AMBIENTALE7. CONSULTAZIONE8. MONITORAGGIO9. RELAZIONE CON LE ALTRE DISPOSIZIONI

DELLA NORMATIVA COMUNITARIA05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

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VAS: le fasi fondamentali Verifica della rispondenza del piano o programma ai requisiti

che rendono obbligatoria la valutazione, o della presenza di caratteristiche tali da rendere comunque necessaria la VAS

Redazione di un rapporto ambientale contenente la descrizione dello stato dell’ambiente e la sua tendenza evolutiva, le caratteristiche del piano o programma, le sue relazioni con altri strumenti, le alternative disponibili, gli effetti previsti sull’ambiente e le ragioni dell’alternativa scelta

Consultazione, estesa a tutte le fasi del processo di valutazione, con un livello che varia dalla messa a disposizione delle informazioni al vero e proprio coinvolgimento di pubblico e autorità

Redazione definitiva del piano o programma, basata sulla scelta dell’alternativa derivante anche dal processo di consultazione

Attuazione del piano o programma e monitoraggio, tale da consentire di individuare tempestivamente eventuali effetti negativi imprevisti e di adottare opportune misure correttive

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VAS: schema delle fasi fondamentali

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Fasi della procedura di valutazione ambientale ai sensi della direttiva 2001/42/CEtratto da: Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio. Che cosa è la VAS, www.miniambiente.it

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VAS: la questione della partecipazione

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Fase della VAS Obblighi di consultazione

Verifica della necessità della VAS per un piano o programma

Consultazione delle autorità con competenze ambientali Informazioni messe a disposizione del pubblico

Decisione sulla portata e sul livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto ambientale e cioè della valutazione

Consultazione delle autorità con competenze ambientali

Rapporto ambientale e proposta di piano o di programma

Informazioni messe a disposizione delle autorità con competenze ambientali e del pubblico Consultazione delle autorità con competenze ambientali e del pubblico interessato

Elaborazione del piano o del programma

Tenere conto del rapporto ambientale e dei pareri espressi da autorità e pubblico

Adozione del piano o programma

Informazioni (piano o programma adottato, dichiarazione di sintesi sul processo, misure adottate per il monitoraggio) messe a disposizione delle autorità e del pubblico

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VIA e VAS Dlgs 16 gennaio 2008 n. 4

Principi generali validi per VIA VAS Valutazione di incidenza e AIA

Art. 4 (finalità)1. Le norme del presente decreto costituiscono

recepimento ed attuazione: a) della direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e

del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli impatti di determinati piani e programmi sull'ambiente

b) della direttiva 85/337/CEE del Consiglio del 27 giugno 1985, concernente la valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, come modificata ed integrata con la direttiva 97/11/CE del Consiglio del 3 marzo 1997 e con la direttiva 2003/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 Maggio 2003

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VIA e VAS Art. 5 Definizionia)valutazione ambientale di piani e programmi , VAS - il processo che

comprende: lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l'elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni, l'espressione di un parere motivato, l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio

b)valutazione ambientale dei progetti , VIA - il processo che comprende : lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, la definizione dei contenuti dello studio d'impatto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del progetto, dello studio e degli esiti delle consultazioni l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio

e)piani e programmi: gli atti e provvedimenti di pianificazione e di programmazione comunque denominati, compresi quelli cofinanziati dalla Comunità europea, nonché le loro modifiche:

1.che sono elaborati e/o adottati da un'autorità a livello nazionale, regionale o locale oppure predisposti da un'autorità per essere approvati, mediante una procedura legislativa, amministrativa o negoziale

2.che sono previsti da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative

g)e h) progetto preliminare e progetto definitivo gli elaborati progettuali predisposti in conformità all'articolo 93 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (codice dei contratti pubblici), nel caso di opere pubbliche; negli altri casi, il progetto che presenta almeno un livello informativo e di dettaglio equivalente ai fini della valutazione ambientale

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VIA e VAS Art. 5 Definizionil)modifica: la variazione di un piano, programma o progetto approvato,

comprese, nel caso dei progetti, le variazioni delle loro caratteristiche o del loro funzionamento, ovvero un loro potenziamento, che possano produrre effetti sull'ambiente

l-bis) modifica sostanziale: la variazione di un piano, programma o progetto approvato, comprese, nel caso dei progetti, le variazioni delle loro caratteristiche o del loro funzionamento, ovvero un loro potenziamento, che possano produrre effetti negativi significativi sull'ambiente

m)verifica di assoggettabilità: la verifica attivata allo scopo di valutare, ove previsto, se piani, programmi o progetti possono avere un impatto significativo sull'ambiente e devono essere sottoposti alla fase di valutazione secondo le disposizioni del presente decreto

n)provvedimento di verifica: il provvedimento obbligatorio e vincolante dell'autorità competente che conclude la verifica di assoggettabilità

o)provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale: il provvedimento dell'autorità competente che conclude la fase di valutazione del processo di VIA. E' un provvedimento obbligatorio e vincolante che sostituisce o coordina, tutte le autorizzazioni, le intese, le concessioni, le licenze, i pareri, i nulla osta e gli assensi comunque denominati in materia ambientale e di patrimonio culturale

p)autorità competente: la pubblica amministrazione cui compete l'adozione del provvedimento di verifica di assoggettabilità l'elaborazione del parere motivato, nel caso di valutazione di piani e programmi, e l'adozione dei provvedimenti conclusivi in materia di VIA, nel caso di progetti

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VIA e VAS Art. 5 Definizioniq)autorità procedente: la pubblica amministrazione che elabora il piano,

programma soggetto alle disposizioni del presente decreto, ovvero nel caso in cui il soggetto che predispone il piano,o programma sia un diverso soggetto pubblico o privato, la pubblica amministrazione che recepisce, adotta o approva il piano, programma

r)proponente: il soggetto pubblico o privato che elabora il piano, programma o progetto soggetto alle disposizioni del presente decreto

s)soggetti competenti in materia ambientale: le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessate agli impatti sull'ambiente dovuti all'attuazione dei piani, programmi o progetti

t)consultazione: l'insieme delle forme di informazione e partecipazione, anche diretta, delle amministrazioni, del pubblico e del pubblico interessato nella raccolta dei dati e nella valutazione dei piani, programmi e progetti

u)pubblico: una o più persone fisiche o giuridiche nonché, ai sensi della legislazione vigente, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone

v)pubblico interessato: il pubblico che subisce o può subire gli effetti delle procedure decisionali in materia ambientale o che ha un interesse in tali procedure; ai fini della presente definizione le organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell'ambiente e che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa statale vigente, nonché le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, sono considerate come aventi interesse

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VIA e VAS Art. 6 Oggetto della disciplina

La VAS si applica ai piani e programmi: che riguardano: la qualità dell'aria ambiente, i settori agricolo,

forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e che definiscono il quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione dei progetti da sottoporre a VIA

per i quali si ritiene necessaria una valutazione d'incidenza per i piani rientranti fra quelli dei punti precedenti ma che

determinano l’uso di piccole aree o modifiche minori la valutazione si svolge se l’autorità competente valuta che possano avere impatti significativi (comma 3)

l'autorità competente valuta, se i piani e i programmi, diversi da quelli che definiscono il quadro di riferimento per l'autorizzazione dei progetti, possono avere effetti significativi sull'ambiente

La VAS non si applica ad alcune categorie05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

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VIA e VAS Art. 6 Oggetto della disciplina

La VIA si applica ai progetti: elencati nell’allegato II (progetti di competenza dello stato) e III (progetti di competenza delle regioni) e nell’allegato IV (progetti sottoposti alla verifica di assoggettabilità di competenza delle regioni) ricadenti anche parzialmente in aree protette

Le regioni possono definire, per determinate tipologie progettuali o aree predeterminate, sulla base degli elementi indicati nell'allegato V (criteri per la verifica di assoggettabilità), un incremento nella misura massima del trenta per cento o decremento delle soglie di cui all'allegato IV.

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VIA e VAS Art. 6 comma 9 Con riferimento ai progetti di cui all’allegato IV qualora

non ricadenti in aree protette, le regioni possono determinare, per specifiche categorie progettuali o in particolari situazioni ambientali e territoriali, sulla base degli elementi dell’allegato V, criteri e condizioni di esclusione dalla verifica di assoggettabilità Questa ultima previsione appare in contrasto con l’articolo 2

paragrafo 3 della direttiva 85/337 che non prevede l’esclusione di intere categorie di opere, inoltre i criteri per la procedura di verifica devono comunque essere utilizzati per le singole opere e non per escludere intere categorie progettuali

In caso di calamità, l’autorità competente può prevedere l’esclusione dalla VIA o un’altra forma di valutazione di taluni interventi mettendo a disposizione del pubblico il materiale raccolto e informando la Commissione Europea prima del rilascio dell’autorizzazione

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VIA e VAS Art. 7 Competenze Sono sottoposti a VAS secondo le disposizioni delle leggi regionali,

i piani e programmi, la cui approvazione compete alle regioni o agli enti locali

Sono sottoposti a VIA secondo le disposizioni delle leggi regionali, i progetti degli allegati III e IV

In sede regionale, l'autorità competente è la pubblica amministrazione con compiti di tutela, protezione e valorizzazione ambientale individuata secondo le disposizioni delle leggi regionali

Le regioni disciplinano con proprie leggi e regolamenti le competenze proprie e quelle degli altri enti locali. Disciplinano inoltre:a) i criteri per la individuazione degli enti locali territoriali interessatib) criteri specifici per l'individuazione dei soggetti competenti in materia

ambientalec) eventuali ulteriori modalità, rispetto a quelle indicate nel presente decreto, per

l'individuazione dei piani e programmi o progetti da sottoporre alla disciplina del presente decreto, e per lo svolgimento della consultazione

d) le modalità di partecipazione delle regioni e province autonome confinanti al processo di VAS

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Valutazioni ambientali interregionali Art. 30

Nel caso di piani o progetti che intessano più regioni il processo di valutazione è effettuato d’intesa tra le autorità competenti

Nel caso di piani o progetti che presentano impatti ambientali rilevanti su regioni confinanti l’autorità competente è tenuta ad acquisire anche il parere delle autorità competenti di tali regioni e degli enti locali territoriali interessati

Art. 31 Qualora si manifesti un conflitto tra le autorità competenti di

tali regioni il Presidente del Consiglio dei Ministri su conforme parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, può disporre che si applichino le procedure previste dal presente decreto per i piani, programmi e progetti di competenza statale

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VIA Modalità di Svolgimento Art. 19a) lo svolgimento di una verifica di assoggettabilitàb) la definizione dei contenuti dello studio di impatto

ambientalec) la presentazione e la pubblicazione del progettod) lo svolgimento di consultazionie) la valutazione dello studio ambientale e degli esiti delle

consultazionif) la decisioneg) l’informazione sulla decisioneh) il monitoraggio2. Per i progetti inseriti in piani o programmi per i quali si

e' conclusa positivamente la procedura di VAS, il giudizio di VIA negativo ovvero il contrasto di valutazione su elementi già oggetto della VAS e' adeguatamente motivato

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VIA Procedura e tempistica legge nazionale

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Possibili impatti significati o se il progetto costituisce

modifica sostanziale

Avviso dell’avvenuto deposito a cura del proponente sul BURT

Osservazioni del pubblico

Decisione

VIAEsclusione dalla

procedura di valutazione con eventuali prescrizioni

Nessun impatto apprezzabile sull’ambiente

45 gg

45 gg

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’Trasmissione del progetto

preliminare all’autorità competente

Deposito elaborati presso Autorità competente:1. progetto preliminare2. studio preliminare ambientale

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VIA Procedura e tempistica legge nazionale

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Verifica completezza documentazione da parte dell’autorità competente

Osservazioni del pubblico e presentazioni di eventuali

osservazioni (*)

Decisione

Richiesta di integrazioni in un’unica soluzione da parte dell’autorità competente

PROCEDURA DI VIA

Presentazione dell’istanza all’autorità competente

T1

Presentazioni delle modifiche

T2 entro 30gg da T1

T3 entro 60gg da T1

T5 entro 60gg + 60gg (su istanza proponente) da T4

T6 entro 90gg da T5

T4 entro 30gg da T3

T4 entro 150gg + eventuali ulteriori 60gg espressamente motivati da T1

T4 entro 120gg da T1

Presentazioni delle integrazioni

T5 entro 60gg + 60gg su istanza proponente da T4

Richiesta modifiche da parte del proponente

(*)L’autorità competente può disporre che la consultazione avvenga con un’inchiesta pubblica senza che ciò comporti interruzioni o sospensioni dei termini dell’istruttoria

Deposito elaborati presso Autorità competente, regioni, provincie, comuni interessati:1. progetto definitivo2. studio di impatto ambientale3. sintesi non tecnica4. avviso a mezzo stampaAllegati:elenco autorizzazioni necessarieAvviso dell’avvenuto deposito a cura del proponente su

un quotidiano a diffusione regionale

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VAS Modalità di Svolgimento Art. 11La VAS è avviata dall’autorità procedente contestualmente al processo di formazione del piano e comprende:a)lo svolgimento di una verifica di assoggettabilitàb)l’elaborazione del rapporto ambientalec)lo svolgimento di consultazionid)la valutazione del rapporto ambientale e gli esiti delle consultazionie)la decisionef)l’informazione sulla decisioneg)il monitoraggioLa VAS costituisce parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione altrimenti i provvedimenti sono annullabili per violazione di legge

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VAS Procedura e tempistica legge nazionale

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Trasmissione del documento ai soggetti con competenze ambientali individuati dall’autorità competente in

collaborazione con l’autorità procedente

Decisione

Esclusione della VASSoggetto a VAS con

eventuali prescrizioni

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’Trasmissione da parte

dell’autorità procedente del piano all’autorità competente

Parere trasmesso all’autorità competente e a quella

procedente

T1

T2 entro 30gg da T1

T3 entro 90gg da T1

Pubblicazione della decisione

Deposito di un rapporto preliminare :1. descrizione del piano o programma2. informazione e dati per verifica degli impatti

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VAS Procedura e tempistica legge nazionale

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Fine fase di consultazione

Decisione con parere motivato

PROCEDURA di VASConsultazione tra proponente e/o

procedente con autorità competente e altri soggetti competenti in materia ambientale per fase di scoping

Comunicazione della proposta di piano o programma all’autorità

competente

T1

T2 entro 90gg da T1salvo accordi differenti

T3 inizio istruttoria

Pubblicazione della decisione

L’autorità competente e quella procedente mettono a disposizione del pubblico :1. la proposta di piano e/o programma2. il rapporto ambientale

T3 entro 60gg da T3

Deposito :1. Rapporto ambientale2. Sintesi non tecnica

Avviso a cura del l’autorità procedente sul BURT

Presentazioni osservazioni del pubblico

T4 entro 90gg da T3 Pubblicazione della decisione sul BURT e indicazione della sede dove è visionabile la documentazione e il materialeSono rese pubbliche inoltre:1. il parere motivato2. una dichiarazione di sintesi che illustri di come si è tenuto conto delle osservazioni pervenute3. le misure di monitoraggio adottate

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Norme per il coordinamento Art. 103. La VAS e la VIA comprendono le procedure di valutazione d’incidenza

di cui all’articolo 5 del decreto n. 357 del 1997; a tal fine, il rapporto ambientale, lo studio preliminare ambientale o lo studio di impatto ambientale contengono gli elementi di cui all’allegato G dello stesso decreto n. 357 del 1997 e la valutazione dell’autorità competente si estende alle finalità di conservazione proprie della valutazione d’incidenza oppure dovrà dare atto degli esiti della valutazione di incidenza. Le modalità di informazione del pubblico danno specifica evidenza della integrazione procedurale

4. La verifica di assoggettabilità di cui all’articolo 20 può essere condotta, nel rispetto delle disposizioni contenute nel presente decreto, nell’ambito della VAS. In tal caso le modalità di informazione del pubblico danno specifica evidenza della integrazione procedurale

5. Nella redazione dello studio di impatto ambientale di cui all’articolo 22, relativo a progetti previsti da piani o programmi già sottoposti a valutazione ambientale, possono essere utilizzate le informazioni e le analisi contenute nel rapporto ambientale. Nel corso della redazione dei progetti e nella fase della loro valutazione, sono tenute in considerazione la documentazione e le conclusioni della VAS

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Disposizioni transitorie e finali Art. 35

1. Le regioni adeguano il proprio ordinamento alle disposizioni del presente decreto, entro dodici mesi dall’entrata in vigore

2. Trascorso il termine di cui al comma 1, trovano diretta applicazione le disposizioni del presente decreto, ovvero le disposizioni regionali vigenti in quanto compatibili

2. ter. Le procedure di VAS e di VIA avviate precedentemente all’entrata in vigore del presente decreto sono concluse ai sensi delle norme vigenti al momento dell’avvio del procedimento

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Provincia di Arezzo

VIA Procedura e tempistica legge regionale

05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

Impatti negativi significativi

Impatti sconosciutiForte preoccupazione

pubblico

Verifica completezza elaborati

Istruttoria

Decisione

Misure di mitigazione e monitoraggio

VIAProgetto prosegue

il suo iterNessun impatto

significativo

Domanda attivazione procedura di verifica

Impatti significativi mitigabili

Impatti significativi non mitigabili

Modifiche al progetto

T1

T3 30gg da T1 senza integrazioni

altrimenti da T3

T2 entro 15gg da T1 Deposito elaborati presso strutture operative e Amministrazioni interessate

PROCEDURA di VERIFICA

Richieste integrazioni

T3 entro 15gg da T2

T4 60gg da T1 senza integrazioni

altrimenti da T3

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Provincia di Arezzo

VIA Procedura e tempistica legge regionale

05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

Avviso dell’avvenuto deposito su almeno due quotidiani a diffusione regionale

Rapporto finale istruttoria interdisciplinare ex art. 16

Domanda di avvio della procedura di VIA

inchiesta pubblica

Autorità competente e strutture operative

Proponente

Termine deposito della domanda di avvio della procedura di VIA

Presentazione pubblica del progetto e del SIA

10 gg

15 gg

45 gg Presentazione osservazioni

Parere delle Amministrazioni interessate di cui all’art. 8

60 gg

Nomina Garante dell’informazione

15 gg

15 gg

SI NO

Nomina del Comitato inchiesta pubblica

15 gg

90 gg da inizio procedimento

Rapporto e parere finale inchiesta pubblica

150 gg

Presentazione osservazioni

Rapporto finale istruttoria interdisciplinare ex art. 16

Pronuncia di compatibilità ambientale

150 gg da inizio procedimento

210 gg da inizio procedimento

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VIA: legge nazionale vs legge regionale

La verifica di assoggettabilità o procedura di verifica nella legge toscana: Coinvolgimento del pubblico non previsto nella legge regionale previsto in quella

nazionale Tempistica dell’istruttoria da 60 gg nella legge regionale a 90 gg nella legge

nazionale

La procedura di VIA Tempistica massima 210 nella legge regionale 330 nella legge nazionale

Alcune differenze negli allegati in particolare su alcune categorie di opere per esempio sulla parte energetica: Impianti termici superiori a 150 MW sono sottoposti a VIA secondo la legge

nazionale non inclusi nella legge regionale Impianti industriali non termici per la produzione di energia sono sottoposti alla

verifica di assoggettabilità non elencati nella normativa regionale Impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata

superiore a 100 KW sono sottoposti alla verifica di assoggettabilità non elencati nella normativa regionale

Gli elaborati da predisporre per la verifica di assoggettabilità sono molto meno complessi di quelli richiesti dalla procedura di verifica

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Page 35: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

VAS: legge nazionale vs legge regionale

Il regolamento regionale sulla valutazione integrata non prevede: una verifica di assoggettabilità in quanto la norma indica già quali piani devono essere

soggetti a VI o almeno devono contenere il rapporto ambientale secondo la 2001/42CE una autorità competente e di conseguenza l’elaborazione del parer motivato una tempistica di svolgimento della procedura compreso il percorso partecipativo

In particolare il regolamento (Art 2. comma 3 e 4) prevede la possibilità di esclusione dalla valutazione integrata debitamente motivata di atti di governo del territorio (fra cui devono essere considerate le varianti agli strumenti urbanistici vigenti nei comuni in cui è stato approvato il Ps ma non ancora il Ru secondo la circolare Dgr 21_02_2005 n 289) sulla base di criteri elencati nell’Art. 14 della legge regionale 1 del 2005 che ricalcano grosso modo i contenuti dell’allegato I del Dlgs 4 del 2008 il quale elenca i criteri per la verifica di assoggettabilità. In pratica ai fini dell’esclusione dalla Valutazione integrata e dalla VAS così come definita dalle norme nazionali ed europee è necessario indicare una motivazione che deve evidentemente basarsi su dati e documentazione verosimilmente tecnica e cioè è necessario svolgere una sorta di verifica di assoggettabilità anche se questa non è esplicitamente prevista dalle disposizioni regionali

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Page 36: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

VAS regolamento regionale Art. 2

3. Gli atti comunali di governo del territorio che determinano l’uso di piccole aree a livello locale e le modifiche minori agli atti comunali di governo del territorio possono essere esclusi dalla valutazione integrata sulla base dei criteri di cui all’articolo 14 della l. r. 1/2005. L’esclusione dalla valutazione integrata è soggetta a motivazione.

4. Gli strumenti della pianificazione territoriale di competenza comunale e provinciale e gli atti di governo del territorio di competenza comunale sono soggetti alla valutazione ambientale in attuazione della dir. 2001/42/CE per le parti rientranti nel suo ambito di applicazione

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Page 37: VIA VAS Valutazione integrata

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VAS regolamento regionale Art. 11 comma 4

1. Per le varianti agli strumenti della pianificazione territoriale e agli atti di governo del territorio che determinano l’uso di piccole aree a livello locale, in deroga all’articolo 2 comma 3. anche in caso di valutazione secondo la modalità semplificata di cui al comma 1 del presente regolamento, sono comunque soggetti a valutazione degli effetti ambientali, in attuazione della dir. 2001/42/CE:a) le varianti agli strumenti e gli atti di governo del territorio che

presentano entrambi i seguenti requisiti:1)concernono i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei

trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico2)contengono la definizione del quadro di riferimento per l’approvazione,

l’autorizzazione, l’area di localizzazione o comunque la realizzazione di interventi i cui progetti sono sottoposti a valutazione di impatto ambientale (VIA) secondo la normativa vigente di livello comunitario, nazionale e regionale, che deve essere comunque effettuata tenendo conto della valutazione precedente, evitando reiterazioni di procedimenti già svolti

In questo caso si evidenzia ancora una difformità con la legge nazionale perché in tali situazioni la legge nazionale prevede che sia effettuata una verifica di assoggettabilità come abbiamo già visto non prevista dal regolamento regionale

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Page 38: VIA VAS Valutazione integrata

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VAS Legge nazionale e regionale

05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

Art. 14Criteri per l’applicabilità della valutazione integrata1. Ai fini dell’effettuazione o meno della valutazione integrata di cui all’articolo 11, deve tenersi conto, prioritariamente, della misura in cui l’atto di cui si tratti costituisca quadro di riferimento di progetti ed altre attività, sia in relazione all’ubicazione che alla natura, alle dimensioni e alle condizioni operative di esse, sia con riferimento alla ripartizione di risorse2. Fermo restando quanto disposto dal comma 1, deve essere inoltre valutato il rapporto di influenza e reciproca interrelazione tra il piano o programma di settore di cui si tratti, e gli altri eventuali atti di programma correlati, ivi compresi quelli gerarchicamente ordinati rispetto ad esso. Relativamente agli effetti derivanti dal piano o programma, deve esserne preso in considerazione:a) l’eventuale carattere cumulativo;b) la natura sovracomunale;c) l’entità ed estensione nello spazio, tenendo conto dell’area geografica e della popolazione potenzialmente interessata.3. Ai fini dell’effettuazione della valutazione integrata, forma oggetto di specifica considerazione l’intensità degli effetti collegati al piano o programma di cui si tratti, rispetto agli obiettivi dello sviluppo sostenibile, definiti dal titolo I, capo I, della presente legge, con particolare riguardo:a) alla sussistenza di problematiche ambientali pertinenti al piano o al programma di cui si tratti;b) alla rilevanza del piano o del programma ai fini dell’attuazione della normativa comunitaria in materia di tutela dell’ambiente;c) alla probabilità, alla durata, alla frequenza ed alla reversibilità degli effetti prodotti;d) ai rischi per la salute umana o per l’ambiente;e) al valore ed alla vulnerabilità dell’area interessata, in ragione delle speciali caratteristiche naturali, dell’eventuale superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite normativamente previsti, dell’utilizzo intensivo del suolo;f) al patrimonio culturale presente nella medesima area;g) agli effetti eventuali su aree o paesaggi riconosciuti come oggetto di tutela a livello nazionale, comunitario o internazionale

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La legge toscana e la valutazione

La legge regionale toscana 3 gennaio 2005 n. 1 “Norme per il governo del Territorio” ha introdotto la novità della Valutazione Integrata (art. 11)

La Valutazione Integrata comprende la valutazione degli effetti territoriali, ambientali sociali ed economici e sulla salute umana

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Ambito di applicazione della VI

Strumenti della pianificazione territorialePit Piano di indirizzo territoriale regionalePtcp Piani territoriali di coordinamento provincialiPs Piani strutturali comunali

Atti di governo del territorioRegolamento urbanisticoPiani complessi di interventoPiani attuativialtri strumenti modificativi degli strumenti

urbanisticipiani e programmi di settore (piani di gestione dei rifiuti)accordi di programma e altri atti della programmazione

negoziata (patti territoriali)05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

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La VI in Toscana

Regolamento attuativo della legge 1 del 2005 approvato con delibera del presidente della giunta regionale (DPRGT) del 9 febbraio 2007 n. 4/R

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Che cos’è la valutazione integrata

Non è solo uno strumento ma anche e soprattutto un processo che integra e completa l’intero iter di formazione degli strumenti a cui si applica

Accompagna il percorso di pianificazione dalla fase iniziale all’approvazione

Comprende aspetti tecnici e aspetti relativi al coinvolgimento della comunità locale

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Aspetti tecnici

Valutazione di coerenzaEsterna

verticale: con i piani di competenza di altri enti orizzontale: con i piani di competenza del medesimo

ente titolare dell’atto di pianificazione

Interna fra obiettivi fissati dal piano e scelte previste

Valutazione integrata degli effetti attesiterritorialiambientalisociali ed economicisulla salute umana

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Page 44: VIA VAS Valutazione integrata

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Partecipazione

Forme di coinvolgimentodi altre amministrazioni (di vario livello)di enti in vario modo interessatidel pubblico inteso come associazioni o singoli

cittadini

Non solo informazione ma effettiva opportunità di esprimere pareri, fornire contributi e formulare proposte in grado di integrare la proposta di piano

Ai fini della decisione finale le risultanze del processo partecipativo debbono essere prese in considerazione prima di assumere le determinazioni

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Page 45: VIA VAS Valutazione integrata

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Come si svolge

In più fasiuna inizialeuna intermediauna conclusiva in cui è prevista la

predisposizione della relazione di sintesi

Anche la fase iniziale e quella intermedia sono corredate da adeguate documentazioni per lo più di tipo tecnico

In ognuna delle fasi sono previste forme di coinvolgimento di soggetti esterni al gruppo di pianificazione

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Valutazione iniziale

Prende in considerazione il quadro analitico nel quale si colloca il piano oggetto della valutazione, gli scenari di riferimento e gli obiettivi che si prefigge di raggiungere. In tale fase deve essere:valutata la fattibilità tecnica, amministrativa ed

economica degli obiettivi e indicata l’eventuale necessità di impegnare risorse dell’amministrazione procedente

valutata la coerenza degli obiettivi con quelli degli altri strumenti e/o atti di pianificazione che interessano il medesimo territorio (compresi i piani di settore)

indicata la procedura di valutazione che si intende seguire e il relativo percorso partecipativo05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

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Valutazione intermedia

E’ necessario:definire un quadro conoscitivo specificoindividuare gli obiettivi specifici quale

declinazione di quelli più generali indicati nella fase iniziale

definire le azioni per il loro conseguimentoindividuare le possibili soluzioni alternativevalutare la coerenza degli obiettivi specifici e

delle azioni con gli altri strumenti o atti di pianificazione (coerenza esterna) e, per qual che riguarda le azioni, con le linee di indirizzo, gli obiettivi, gli scenari e le eventuali alternative dallo stesso piano oggetto della valutazione (coerenza Interna)

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Valutazione intermedia (continua)

Si dovrà valutare:la probabilità di realizzazione e l’efficacia delle

azioni previstel’effetto atteso sotto il profilo ambientale,

economico, sociale, territoriale e sulla salute umana delle medesime azioni

le eventuali alternative

Coinvolgimento del pubblico e delle autorità rendendo disponibile il materiale e i contenuti della proposta

Eventuale modifica della proposta sulla base di segnalazioni, pareri e contributi pervenuti

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Page 49: VIA VAS Valutazione integrata

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Fase conclusiva

Al termine del processo è predisposta una relazione di sintesi da mettere a disposizione, preliminarmente agli atti di adozione, di tutti i soggetti coinvolti nel percorso partecipativo. Deve contenere:i risultati delle valutazioni, la verifica della

fattibilità e della coerenza esterna e internala motivazione della scelta della soluzione

adottatail rapporto ambientale secondo quanto previsto

dall’allegato 1 della direttiva europea sulla VAS (direttiva 2001/42/CE)

la definizione di un appropriato sistema di monitoraggio05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

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Schema del processo di VI

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Obiettivi e indicatoriObiettivi della variante al regolamento urbanistico Indicatori e criteri per la valutazione e il monitoraggio

Incrementare, razionalizzare e sviluppare l’attuale offerta di strumenti, programmi, servizi e attività di orientamento e di formazione a supporto dell'innovazione per la piccola e media impresa operando nell'ambito dell'evoluzione e del consolidamento del Parco Scientifico e Tecnologico della Toscana occidentale, assicurando lo sviluppo edilizio e infrastrutturale dell’attuale struttura

Superfici occupate dai nuovi edifici in rapporto alla superficie dell’attuale struttura

Orientare le iniziative imprenditoriali secondo il principio di economia ed efficienza al fine di garantire ulteriore qualificazione degli strumenti di supporto all'innovazione della piccola e media impresa

Numero di nuove aziende e di nuove imprese previste nell’incubatore

Recuperare aree marginali interne all'edificato creando una "nuova centralità urbana" fondata sulla ridefinizione degli spazi aperti e qualificata dalla presenza di attrezzature pubbliche, quali la Chiesa di S. Prospero, la canonica e la scuola materna, incrementando contemporaneamente la dotazione di spazi pubblici e gli standard urbanistici a servizio del nuovo insediamento e della struttura esistente e riqualificando gli spazi urbani con la delocalizzazione dell’esistente attività produttiva

Superfici destinate ai servizi per la popolazione residente (parcheggi, attività di servizio ecc..)

Caratteristiche delle aree recuperate

Attuazione del programma "Il nuovo patto per lo sviluppo qualificato e maggiori e migliori lavori in Toscana" sottoscritto in data 30 marzo 2004 tra la Regione Toscana, le istituzioni locali e le rappresentanze dei lavoratori e degli imprenditori che individua tra le aree progettuali la n. 6 "Riorganizzazione dei distretti industriali e dei sistemi produttivi locali". Tra i beneficiari del finanziamento regionale rientra il Comune di Cascina candidatosi con lo studio di fattibilità relativo al progetto "Ampliamento dell'incubatore" sul quale la Regione Toscana, con propri decreti dirigenziali, ha espresso parere favorevole

Criteri per assicurare la rispondenza al programma

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Page 52: VIA VAS Valutazione integrata

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Fattibilità tecnica amministrativa Per il processo di formazione del RU, le risorse messe

in campo prevedono un organizzazione composta da diverse professionalità sia interne che esterne. I soggetti che operano all’interno della struttura contribuiscono, con la propria competenza e conoscenza alla formazione dello strumento. I professionisti esterni completano le competenze non presenti all’interno dell’amministrazioneGruppo di CoordinamentoGruppo operativoConsulenti tematiciGruppo di supportoGruppo di direzione politicaGarante della comunicazione

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Valutazione di coerenza esterna

▲ Coerente ◄► Indifferente ▼ Non coerente © Coerenza condizionata

Legenda

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Page 54: VIA VAS Valutazione integrata

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Obiettivi strategici e specifici

Obiettivi strategici Obiettivi specifici

Lotta ai processi di cambiamento climatico

Riduzione emissioni di CO2

Razionalizzare e ridurre i consumi energetici

Incremento di energia prodotta da fonti rinnovabili

Salvaguardia della natura e delle biodiversità Mantenimento e recupero dell’equilibrio idrogeologico

Tutela dell'ambiente e della salute

Riduzione della popolazione esposta ad inquinamento atmosferico

Riduzione della popolazione esposta ad inquinamento acustico

Uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti

Riduzione della produzione di rifiuti, e diminuzione dei quantitativi conferiti in discarica

Miglioramento del sistema di raccolta

Tutela qualità delle acque ed uso sostenibile della risorsa idrica

Aspetti socio economici e territoriali

Contenimento del consumo di suolo e dei fenomeni di dispersione urbana

Tutela degli aspetti paesaggistici

Incremento tasso di occupazione

Aumento offerta servizi

Aumento delle aree a verde

Aumento dotazioni di parcheggi

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Page 55: VIA VAS Valutazione integrata

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Formazione del quadro conoscitivo

Ricognizione dati e informazioni sullo stato dell’ambiente

Elaborazione di indicatori e costruzione di un Rapporto sullo stato dell’ambiente

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Page 56: VIA VAS Valutazione integrata

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Emissioni totali per sorgente di inquinamento - IRSE 2003

L’area oggetto della variante attualmente è caratterizzata da un limitato flusso di traffico, derivante da una mobilità di tipo residenziale. Con l’attuazione del progetto di variante, sicuramente si assisterà ad un aumento di traffico, legato all’insediamento di attività produttive e di servizi, e probabilmente ad un aumento delle emissioni

0%

20%

40%

60%

80%

100%

CO COV NOX PM10 SOX

Combustione - Terziario ed Agricoltura Combustione - IndustriaProcessi Produttivi Estrazione,distribuzione combustibili fossiliUso di solventi Trasporti StradaliTrattamento e Smaltimento Rifiuti Agricoltura

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Consumi idrici nel 2005

Utenze domest iche87%

Utenze domest iche non resident i

3%

Utenze non domest iche

7%

Utenze pubbliche2%

Allevamento 1%

Utenze domest iche Utenze domest iche non resident i Utenze non domest iche

Utenze pubbliche Allevamento

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Servizio acquedottistico Il piano d’ambito si poneva l’obiettivo del raggiungimento di una

dotazione di 150 l/ab/giorno in tutti i comuni dell’Ambito entro il 2005 e di una copertura della rete acquedottistica superiore al 90% entro il 2010

Alcuni dati raccolti direttamente nella struttura esistente indicano un consumo medio per addetto di circa 30 litri al giorno. Su questa base si stima che l’attuazione delle previsioni della variante creerebbe un ulteriore fabbisogno idrico annuale di circa 6.000 mc per un totale annuale di circa 10.500 mc (incluso il consumo attribuibile all’attuale struttura)

Dati riferiti all’anno 2006

% Popolazione servita

Dotazione lorda (l/ab/giorno)

Dotazione nettal/ab/giorno)

Cascina 91 170 154

ATO 2 91 154 -

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Servizio depurazione

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Provincia di Arezzo

Numero di autovetture circolanti

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

Euro I Euro II Euro III Non catalizzato

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Page 61: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

Veicoli in transito nella fascia oraria 17.30-18.30

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Page 62: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

Provenienza degli attuali addetti

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Provincia di Arezzo

Composizione della tipologia di accessi in viaggi/giorno

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Modalità di trasporto

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Provincia di Arezzo

Tempi medi di spostamento casa lavoro

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Provincia di Arezzo

Addetti e numero di viaggi

La realizzazione della variante produrrà necessariamente un incremento della domanda di mobilità e di sosta

E’ possibile stimare un numero totale di viaggi/giorno potenziale di 2390

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Provincia di Arezzo

Criticità

Senza modifiche alla geometria stradale non è sostenibile un ulteriore incremento degli attuali flussi di traffico pari a 972 viaggi/giorno

Scelta di permettere l’accesso a tutti i visitatori occasionali 335 (14% di 2390)

Per gli addetti rimangono a disposizione circa 640 viaggi/giorno cioè 320 auto

I parcheggi per gli addetti non devono eccedere 320

Devono essere reperite aree per parcheggio, esterne all’area del Polo Tecnologico

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Page 68: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

Valutazione di coerenza InternaLegenda

▲ Coerente ▼ Non coerente ◄► Indifferente

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Page 69: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

Effetti attesi

Effetti sull’aria e sul clima determinatidai consumi di combustibili a fini energeticidall’aumento significativo del flusso di traffico

Effetti sulla risorsa idrica e sul sistema di approvvigionamento e smaltimento dei refluipur non risultando quantitativamente molto

significativi, incidono in maniera rilevante sul servizio di approvvigionamento e depurazione

Effetti sul sistema suoloconsumo di suolo

Effetti sul clima acustico derivantidall’aumento flusso di traffico

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Provincia di Arezzo

Effetti attesi (continua)

Effetti sul sistema energeticoaumento fabbisogni

Effetti sulla produzione e sulla raccolta rifiutiaumento produzione di urbani e speciali

Effetti sulla mobilitàincremento del traffico veicolare in una

situazione che non è in grado di sopportare aumenti rispetto al carico attuale senza creare ulteriori e insostenibili problemi di circolazione

Effetti sulla salutel’aumento del flusso di traffico potrebbe incidere

sul clima acustico e sulla qualità dell’aria05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

Page 71: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

Effetti attesi (continua)

Effetti sugli aspetti sociali economici e territorialil’insediamento di nuove attività produrrà un

incremento sia dal punto di vista occupazionale che da quello dell’offerta di servizi. Dal punto di vista territoriale potrà essere previsto il recupero di aree interne marginali e una riqualificazione degli spazi urbani con la delocalizzazione del magazzino alimentare e con l’incremento dell’offerta di servizi anche per la comunità locale. Dal punto di vista paesaggistico la realizzazione degli interventi potrebbe produrre un effetto significativo in relazione alla percezione degli scenari paesaggistici delineati dalla presenza degli manufatti culturali soggetti a vincolo monumentali

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Page 72: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

Valutazione degli effetti attesiLegenda ▲ Effetto potenzialmente positivo ▼ Effetto potenzialmente negativo

Effetto con esito incerto Effetto atteso non significativo

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Page 73: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

Misure per impedire, ridurre e compensare gli effetti: condizioni alle

trasformazioni (1)Tutela della qualità dell’aria

indicazioni del PUT (piano urbano del traffico) e disposizioni relative alla mobilità

indicazioni del PCCA (piano comunale di classificazione acustica)

Tutela della risorsa idricarealizzazione di reti idriche dualirealizzazione di sistemi di captazione e accumulo di

acqua piovana per gli usi irrigui degli spazi a verdela realizzazione delle fognature in modo da garantire

che fenomeni di rigurgito non provochino allagamentil’uso di adeguate apparecchiature per il

risparmio idrico05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

Page 74: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

Misure per impedire, ridurre e compensare gli effetti: condizioni alle

trasformazioni (2)Tutela del suolo

ai fin i di ridurre al minimo l’impermeabilizzazione del suolo saranno adottate misure atte a limitare l’impermeabilizzazione superficiale, in particolare attraverso la realizzazione di pavimentazioni permeabili

ai fini di armonizzare gli interventi con il contesto circostante, la scelta della tipologia e della disposizione delle essenze vegetali sarà effettuata secondo criteri consoni al paesaggio esistente

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Page 75: VIA VAS Valutazione integrata

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Misure per impedire, ridurre e compensare gli effetti: condizioni alle

trasformazioni (3/1)Risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabilinel progetto degli interventi dovranno essere adottate

soluzioni che consentano la realizzazione di edifici ad “alta efficienza energetica” con tendenza a raggiungere le caratteristiche di “edificio passivo” dandone esplicitamente le ragioni tecnico-economiche nel caso non sia possibile raggiungere tale limite

l’intero involucro edilizio dovrà essere realizzato con materiali aventi caratteristiche di isolamento in grado di raggiungere il livello prestazionale richiesto e con proprietà certificata in opera

l’intera superficie dello stesso involucro edilizio dovrà garantire prestazioni di inerzia termica adeguata al relativo livello prestazionale prescelto in relazione alla frequenza spazio-temporale di uso dei locali e pertanto si dovrà scegliere materiali con valori relativi alla densità e al calore specifico accertata con certificazioni rilasciate da istituti accreditati dall’Unione Europea

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Page 76: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

Misure per impedire, ridurre e compensare gli effetti: condizioni alle

trasformazioni (3/3) si dovranno adottare soluzioni progettuali che privilegino il

massimo utilizzo della illuminazione naturale si studieranno gli indici prestazionali adeguati inerenti

l’ombreggiamento estivo e l’irraggiamento invernale per mitigare/utilizzare gli effetti relativi

dovranno essere individuati sistemi per il riscaldamento ed il raffrescamento degli ambienti che tengono conto della utilizzazione di energie alternative quali la captazione di energia solare, utilizzandone gli apporti attivi e passivi, e/o l’energia proveniente dal sottosuolo prelevata mediante scambiatori interrati in profondità, prevedendo un “affiancamento integrativo” con i tradizionali combustibili

la progettazione degli impianti di distribuzione interna seguirà le scelte impiantistiche legate alla produzione del calore e del fresco valutando la opportunità di utilizzare fra le varie soluzioni (radiatori, solai termoattivi, ecc.) quella più confacente in relazione anche al benessere ambientale e all’eventuale fenomeno della stratificazione dell’aria nell’ambiente. Comunque dovrà prevedere singole termoregolazioni e precisi sistemi di contabilizzazione05/06/08 VIA VAS Valutazione integrata

Page 77: VIA VAS Valutazione integrata

Provincia di Arezzo

Misure per impedire, ridurre e compensare gli effetti: condizioni alle

trasformazioni (3/4) dovranno essere adottate modalità esecutive impiantistiche e

utilizzate apparecchiature certificate in grado di assicurare al sistema la massima efficienza termica e rendimento di produzione

si dovrà provvedere al recupero del calore proveniente dalla ventilazione degli ambienti

alla produzione di acqua calda sanitaria si dovrà provvedere o utilizzando il calore proveniente dall’impianto di aspirazione forzosa dell’aria dagli ambienti per la ventilazione oppure con il ricorso agli impianti solari termici dandone motivazione della scelta

nel periodo estivo l’impianto di ventilazione dovrà automaticamente procedere all’idoneo raffrescamento notturno degli ambienti

almeno la quota di energia elettrica necessaria per gli usi comuni (impianti e spazi) dovrà essere prodotta mediante lo sfruttamento attivo di fonti alternative (es. fotovoltaico)

dovrà essere redatta la certificazione energetica di ogni edificio dovrà essere previsto l’utilizzo di lampadine a basso consumo

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Provincia di Arezzo

Misure per impedire, ridurre e compensare gli effetti: condizioni alle

trasformazioni (4/1)Mobilità e traffico

al fine di evitare un aumento del carico di traffico lungo via Giuntini eliminando contemporaneamente una quota di quello attuale, contestualmente all’attuazione degli interventi deve essere prevista la realizzazione e/o la messa a disposizione di aree attrezzate per la sosta pertinenziale (ex Legge 122/1989) e a servizio delle attuali e future attività insediate e insediabili nel Polo tecnologico in zone che non prevedano l’accesso con il mezzo privato da via Giuntini o da via di Mezzo Sud

al fine di migliorare la mobilità veicolare nelle parti delle frazioni di Navacchio e San Propsero interessate dall’intervento dovranno essere previste adeguate misure di regolamentazione della circolazione e della sosta

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trasformazioni (4/2)al fine di limitare l’utilizzo dell’auto privata per il

raggiungimento della struttura del Polo da parte degli addetti nonché di prevedere una eventuale e contestuale riduzione delle aree di sosta pertinenziali di cui al precedente punto, deve essere perseguita e favorita l’adozione di misure mirate a introdurre una mobilità sostenibile, tra cui sono da annoverare le seguenti: predisposizione di uno strumento per la formazione

degli equipaggi (carpooling) istituzione di una figura di mobility manager adozione del car-sharing

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trasformazioni (5)Gestione dei rifiutinella sistemazione degli spazi pertinenziali

saranno adeguatamente considerate le esigenze del servizio di gestione (raccolta, recupero e smaltimento) dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali, pericolosi e non, in particolare individuando appositi e adeguati spazi per l’organizzazione del servizio di raccolta differenziata, commisurati agli obiettivi definiti dalle vigenti disposizioni normative e dai pertinenti piani sovracomunali e in accordo con il gestore del servizio

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trasformazioni (6)Riqualificazione dei tessuti urbanial fine di riqualificare i tessuti urbani delle frazioni di

San Prospero e di Navacchio, una porzione consistente del nuovo parcheggio lungo la ferrovia deve essere riservato per la sosta dei residenti liberando in tal modo dalle auto le aree antistanti le Chiese di San Prospero e Navacchio

Tutela del paesaggioai fini di conservare l’integrità percettiva degli

scenari paesaggistici, il progetto architettonico dovrà garantire una elevata qualità estetico-percettiva per tutelare e valorizzare i caratteri paesaggistici del contesto. A tale scopo dovrà essere previsto uno specifico studio nel quale indicare le soluzioni progettuali ed i caratteri spaziali e planivolumetrici coerenti con le caratteristiche ambientali del luogo

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Misure per impedire, ridurre e compensare gli effetti: condizioni alle

trasformazioni (7)

Tutela della salute umana le misure previste al paragrafo 7.5, finalizzate al

contenimento dei flussi di traffico producendo effetti positivi sulla qualità dell’aria e sul clima acustico, comporteranno un indubbio beneficio alla qualità complessiva della vita dei residenti

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Sistema di monitoraggio

Durante l’attuazione del piano e nella successiva fase di gestione dovranno essere previsti: momenti finalizzati alla verifica dell’efficacia delle soluzioni

adottate soprattutto per quanto riguarda gli aspetti relativi alla mobilità, attraverso la predisposizione di controlli simili a quelli effettuati per la definizione del piano stesso, con lo scopo di valutare la necessità di attivare ulteriori azioni, qualora la pressione dei flussi di traffico risultasse ancora troppo impattante sulla vivibilità della zona sia del punti di vista strettamente ambientale che da quello territoriale

verifica del numero e della tipologia delle aziende effettivamente insediate

verifica della compatibilità del progetto sotto il profilo ambientale e architettonico in particolare legato all’utilizzo dei materiali e delle essenze vegetali coerenti con il contesto

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Relazione di sintesi

Fasi del processo di valutazioneOggetto e obiettivi del piano e/o

programmaEsiti della valutazione di coerenza esterna e

internaMotivazione ella scelta adottataRapporto ambientale: effetti attesi e misure

da adottareMisure di monitoraggio previste

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