Kel 12 Magazine Marzo 2015

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1 magazine PERù Regni antichi tra le Ande ARRIVO A BETAMPONA Taccuini dalla foresta pluviale del Madagascar DOLOMITI Istruzioni per l’uso

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Kel 12 Magazine Marzo 2015Un vero e proprio magazine dedicato ai viaggi. www.kel12.com

Transcript of Kel 12 Magazine Marzo 2015

  • 1magazine

    Perregni antichi tra le Ande

    ArrIVO A BeTAMPONATaccuini dalla foresta pluviale del Madagascar

    DOLOMITIIstruzioni per luso

  • 2PEOPLE IN THE WILDChi, oggi, vive in the wild? Kel 12 e Parallelozero rispondono a questa domanda con una mostra

    fotografica. Alcuni uomini, inconsapevolmente eroici, sono impermeabili a stili di vita in apparenza

    pi comodi e continuano a vivere secondo riti e ritmi antichi, forse primordiali, sicuramente adattati

    ad un ambiente severo, con una creativit frutto di un ingegno istintivo, quasi animalesco ma anche

    molto umano. Deserti, ghiacci, foreste e savane continuano a rappresentare per alcune comunit

    la forza ancestrale da tenere a bada, ma anche la casa che d cibo e protezione. Letere per

    pieno di immagini che prima o dopo raggiungono anche coloro che non sono ancora globalizzati e li

    costringono a misurare la propria vita con quella degli altri. Molti soccombono sedotti da richiami - un

    cellulare, un pasto facile da procurarsi, una medicina banale come unaspirina che noi consideria-

    mo residuali, necessari ma non sufficienti. Solo dopo arriveranno gli altri richiami molto pi complessi

    e difficili da decifrare per chi, lungi dallessere un nativo digitale, non neanche un nativo urbano.

    Come questi giovani Hadza della Tanzania, che riprendono la via del villaggio, gli archi ormai scarichi,

    dopo una caccia fruttuosa. Sono i rappresentanti di una fra le pi antiche stirpi dellumanit e la loro

    lingua non ha relazione con nessunaltra sulla Terra. Vivono senza preoccuparsi del futuro e non usa-

    no il denaro. Se fossero coetanei europei, tornerebbero dal supermercato con la carne avvolta nella

    plastica e si preoccuperebbero di tenersi qualche soldo come mancia. Ogni secolo produce i suoi

    propri uomini primitivi, affermava Karl Marx; ma primitivo, applicato al genere umano, sembra avere

    un significato liquido, variabile secondo il contesto. Tutto da scoprire.

    Mostra fotografica realizzata da Parallelozero in collaborazione con Kel 12

    Tanzania, Hadza

  • 3Borneo Malese, Bajau Laut

    Per, Quechua

  • 4Isole Cook, Maori

    Mongolia, Tzaatan

  • 5Papua Nuova Guinea, Asmat

    Venezuela, Warao

  • 6PEOPLE IN THE WILD

    Per, QuechuaVenezuela, Yanomami

    Per, Uros

  • 7Marzo

    15Editoriale

    DIREZIONE E REDAZIONEKel 12 Tour Operator

    Via Santa Maria Valle, 7 - 20123 MilanoTel. 02 2818111 - fax 02 28181140

    A cura di Paola Artico

    HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Elena BiancoPaolo BrovelliAnna Canuto

    Filippo CasadeiCesare Cesa BianchiStefano FaravelliOmar FragomeniPaolo GhirelliAnna MasperoLorenzo NaddeiNicola PaganoParallelozero

    Gianluca RanziniMarco RestelliMario RomualdiAndrea SempliciMarco Stoppato

    PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVAAd Pharm Communications Via F. Olgiati, 30 Milano

    Pubblicazione distribuita gratuitamente

    kel12.com

    Il mondo viene in Italia. Anzi a Milano. Il 2015 lanno dellExpo, evento epocale. Oggi? diventato tematico, soste-nibile, tecnologico. Dal 1 maggio al 31 ottobre, 144 paesi (e 20 milioni di visitatori previsti) si confronteranno su una delle

    principali sfide dellumanit: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Un problema che riguarda tutti gli uomini e la terra su cui vivono. La salvaguardia dellambiente, leducazione alimentare, le risorse a livello planetario non sono vuoti slogan, ma luni-ca via alla sopravvivenza, e soprattutto a una sempre migliore qualit della vita. A casa nostra e nellaltrove. Un mondo aper-to che mantiene differenze e specificit di culture e tradizioni. Ma che, tutto insieme, punta sulla sostenibilit, parola chiave di oggi e di domani.

    Nellera della flessibilit e della globalizzazione, lavventura quotidiana, perch limmobilit mostra ovunque segni di cedi-mento. Lorizzonte dei mercati oggi il pianeta, e le migrazioni di consumo, cultura, lavoro diventano giornaliere. Nel mondo che verr, e che in parte gi , nulla ostacola la partenza (salvo luomo nemico delluomo). E il viaggio non pi solo edonismo o semplice vacanza, ma si trasforma in profondit individuale, aspirazione alla conoscenza e allincontro, arricchimento emo-tivo. Superando confini e stereotipi, mescolando gusti, climi, esperienze, per diventare disinibiti e aperti a ogni possibilit.

    Ed proprio questo il mondo che Kel 12 propone ai suoi viag-giatori. Itinerari e continenti differenti, ma uniti da un filo fatto di quel tessuto forte e resistente che si chiama consapevolezza, responsabilit, fascinazione per il diverso, stimolo alla creati-vit. Che attraversa il globo in un unico abbraccio. E, come in una Torre di Babele, parla infiniti linguaggi, mostra variegate espressioni. Declinati paese per paese, cultura per cultura. Perch il viaggio sia sempre libert, conoscenza, vacanza, re-lax, incontri, emozioni, idee.

    Nelle pagine che seguono, le tante proposte, gli spunti di viaggio dallAfrica allAsia, dallOceania alle Americhe per arrivare a Ve-nezia. Uno per tutti, il Per, scelto per il reportage di copertina. Un mondo in un paese: per andare dalle Ande al deserto, da Ma-chu Picchu allIsola del Sol. E percorrere pianure coltivate, pra-terie, terrazzamenti, lande sconfinate, aspre alture, riserve naturali, foreste, canyon, strade che rievocano miti di viaggi come la Carretera Panameri-cana. Sempre accompagnati da uno sfondo dominato da vulcani altissimi. Che solleticano i piedi di Dio.

    I viaggi: energia della vita

    PEOPLE IN THE WILD

    Per, Quechua

  • 8sommario

    10In vIaggIo con lesperto

    16Il MonDo cHe caMBIa

    27sFUMatUre

    67sUDaFrIca

    62aFrIca eqUatorIale

    55In vIaggIo con Il FotograFo

    72costa rIca

    20per

    37on tHe roaD

    43notIzIe Dal cIelo

    58carnet De voyage

    47MoUntaIn KIngDoM

  • 9105vIaggIatrIcI vIaggIantI

    82InDonesIa

    96IslanDa

    92KIrgHIzIstan - cIna

    87gIappone

    108I MIlle voltI Del pIaneta terra

    110raccontare Il vIaggIo

    100norvegIa

    77aUstralIa

  • 10

    in viaggio con l'esperto

    Una forma di esplorazione nuova, studiata per il viaggiato-re del terzo millennio, che se anche non scopre nuove ter-re ormai impossibile sul nostro pianeta - riscopre terre gi calcate da altri con occhio nuovo, quello della com-prensione autentica. questo il senso dei viaggi con le-sperto che noi di Kel 12 abbiamo ormai da tempo lanciato. esperire, cio provare, sperimentare, il significato che abbiamo voluto dare a una serie di proposte di viaggio che abbracciano lintero globo terrestre con un comune fil rouge: affondare la mente e i sensi nei luoghi che si visita-

    no, per scoprire il gusto profondo del viaggio. viaggiare in modo totalizzante, grazie ad accompagnatori culturali che sanno trasmettere tutti gli aspetti del luogo, da quel-li dellarte a quelli della civilt che lo abita, filtrati dalla propria esperienza di vita vissuta. In questo senso tutto il Mondo nuovo, e nuovi sono molti degli itinerari proposti, nella costante ricerca di Kel 12 di accompagnare con pie-de leggero i viaggiatori attraverso le meraviglie naturali e delluomo, la conoscenza rispettosa e la scoperta curiosa dellambiente e della vita reale dei popoli.

    Malesia, Mount Kinabalu (foto Ente Turismo Malesia)

    Tanzania, Ngorongoro (foto Archivio Kel 12)

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    UgANdA, RwANdA, CoNgo (R.d.C.), BURUNdIAFRICA MoN AMoUR: LINCoNTRo CoN I goRILLA dI MoNTAgNA E I goRILLA dI PIANURA - 15 giorni PARTENZA 15/08/2015

    una prima assoluta Kel 12, alla scoperta di nuovi confini. La perla dAfrica: cos Winston Churchill descriveva lUganda, magico punto di incontro di foreste, laghi, savane con unincredibile biodiversit. Qui il Parco Nazionale Bwindi ospita 10 famiglie di gorilla (stima del 2012). Oggi le famiglie, distribuite allinterno della foresta protetta, sono acces-sibili da quattro diversi trekking point: Buhoma, nel Nord-Ovest; Ruhija nel Nord-Est; Rushaga, nel sud-est; Nkuringo, nel Sud-Ovest. Il congo, invece, lhabitat del gorilla di pianura, che si pu vedere nel Parco Nazionale Kahuzi Biega. Si stimano 140 individui, di cui solo tre famiglie abituate a incontrare luomo. Quando realizzi il valore della vita, ti preoccupi di meno di discutere del passato e ti concentri di pi sulla conservazione del futuro, scrisse Dian Fossey nellultima pagina del suo diario. Attraversando il rwanda, si giunger in uno dei paesi pi piccoli ma paesaggisticamente pi vari, il Burundi: pianure, foreste incontaminate, alture e corsi dacqua in unalternanza di scenari mozzafiato e il mitico lago Tanganyka.

    TANZANIA - I SELVAggI PARCHI dEL SUd: dA MIKUMI AL SELoUS - 11 giorni - PARTENZA 15/08/2015Dalloceano alla savana, in un ambiente nel quale si inseguono monti, foreste, valli e depressioni, boscaglie e grandi distese. Dagli scenari forti dei Monti Uluguru al Selous. Le piste, difficili, lungo un percorso affascinante, fino al Ruaha National Park, una delle riserve meglio preservate e ancora poco frequentate della Tanzania: uno scrigno na-turale con tutta la grande fauna africana.Il Selous: grandi spazi e natura lussureggiante. Nella quiete del Ru-fiji Camp, affacciati su un fiume brulicante di vita, alloggiati in grandi tende con servizi privati, a dominarvi sar una natura grandiosa e forte; lemozione dei safari in barca, in jeep e a piedi, tra ecosistemi che rendono unica questa riserva. Un viaggio dedicato alla scoperta delle meno conosciute regioni del sud attraverso paesaggi selvaggi e spettacolari. Un viaggio nella cultura e storia Kiswahili. Un viaggio per chi vuole approfondire la conoscenza di questo Paese lontano dai percorsi pi battuti, per chi cerca qualcosa di autentico, per scoprire il richiamo di una natura incontaminata.

    NAMIBIA gRANd ToUR: dAL FISH RIVER CANYoN ALLE TERRE dEL PoPoLo HIMBA - 16 giorni PARTENZE 13/06, 11/07 E 08/08/2015 Se un Paese merita la denominazione di molte Afriche questo la Namibia, che ha tutto nelle sue forme migliori e a volte pi estreme: le dune pi alte del mondo, sabbie di forme e colori differenti, deserto che precipita nel mare, animali che vanno a scorazzare sulla battigia delloceano, colonie di otarie ed elefanti sulle dune, popoli stanziali ed etnie che rifiutano caparbiamente ogni contaminazione e occidenta-lizzazione. Un itinerario completo che percorre il Paese da sud a nord, dal Fish River Canyon non distante dal Sud Africa, al Kaokoland, terra del popolo Himba. Un itinerario che nulla tralascia degli ambienti na-mibiani: il deserto Kalahari, Keetmanshoop e la foresta di kokerboom, Luderitz e la citt fantasma di Kolmanskop, il deserto del Namib e le dune rosse di Sossusvlei, Swakopmund e il Damaraland, il Parco Etosha. Un viaggio straordinario, per viaggiatori instancabili e con spirito di adattamento.

    AFrICA

    parco nazionale Bwindi (foto archivio Kel 12)

    Ruaha National Park (foto Archivio Kel 12)

    Kaokoland, popolo Himba (foto Archivio Kel 12)

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    PER - REgNI ANTICHI TRA LE ANdE 16 giorni PARTENZA 13/08/2015 Viaggio-novit per chi desidera un panorama completo del Per tra natura, etnografia e soprattutto archeologia. Intorno al 1200 d.C., pe-riodo convenzionalmente ritenuto di fondazione dellimpero incaico, infatti, un tessuto di piccoli regni e signorie si dividevano i territori dellattuale Per. Popoli belligeranti tra loro, che gli Incas sottomise-ro iniziando un processo di unificazione politica e culturale. Gli antichi regni lasciarono eredit preziose ai nuovi signori che acquisirono va-lori spirituali e religiosi, capacit espressive ed artistiche, competen-ze tecniche ed artigianali che portarono con loro a Cuzco. Il viaggio va dal Nord del Paese al Sud andino per conoscere la storia peruviana pi remota, ma di recente scoperta, delle principali e pi

    importanti culture preincaiche. Si scopriranno cos citt pi antiche di Machu Picchu e culture anteriori a quella degli Incas. Dalle tombe Moche di Sipan e Sican alla Huacas della Luna, dai tesori esposti allinteressante Museo Tumbas Reales di Chiclayo fino alla cittadella di Machu Picchu: un percorso inedito tra capolavori umani e bellezze naturali.

    HAwAII - VULCANI ATTIVI E doRMIENTI 13 giorni PARTENZE 03/05/2015 e 17/10/2015

    Le isole Hawaii, dal 1959 50 stato federale degli Stati Uniti, sono un affascinante crogiolo di etnie diverse: polinesiani, europei, americani, asiatici che vivono in un clima rilassato. Ma il vero focus del viaggio sar la geologia straordinaria delle isole, le rocce stratificate di di-versi colori, le bizzarre formazioni, i fenomeni geotermici, gli sfiati di vapore, i condotti magmatici, guidati da un vulcanologo e geologo. Di origine vulcanica, le Hawaii si sono infatti formate da un punto caldo nel mantello terrestre che mantiene attivi vulcani sottomarini e in su-perficie. Si scopriranno la Big Island, con le superbe valli di Kohala e Pololu, il vulcano dormiente di Hualalai, nel grandioso Volcanoes National Park, lantico Mauna Loa e il pi giovane e attivo, Kilauea.

    Nellisola di Maui, si visiter lo Haleakala, il vulcano inattivo pi grande del mondo e la spettacolare strada per Hana, con i suoi cinquantaquattro ponti a una sola corsia da attraversare.

    BRASILE, ARgENTINA, PARAgUAY, BoLIVIA - IN VIAggIo CoN LINFAME - 15 giorni PARTENZA 04/07/2015Un viaggio inedito che segue, in parte, le tracce di Antonio Raposo Tavares, linfame, come lo chiamavano i gesuiti. Portoghese, av-venturiero e spregiudicato, il bainderante (il bandito) che lungo il Rio delle Amazzoni si inoltr alla ricerca di ricchezze e schiavi devastando villaggi e missioni a cavallo fra il XVI e il XVII secolo. Seguendolo si viagger in ben 4 paesi, attraversando diverse frontiere terrestri. Tra i punti forti del viaggio, oltre a Rio e alle missioni che sono uno degli obiettivi principali, vi il Pantanal, straordinario ecosistema umido, dove il treno della morte - in realt un treno moderno che per viaggia su una linea un po obsoleta e dunque viaggia lento - passa in mezzo a

    savane e acquitrini, per molte ore. Interessante la sfilata della gente che sale e scende, e il panorama intorno. Un viaggio esclusivo in un Sud America, tutto allinterno. Niente spiagge, niente calcio solo un po di samba.

    AMerICHe

    Eruzione a Big Island (foto Archivio Kel 12)

    Il sito archeologico di Chan Chan (foto Archivio Kel 12)

    Iguass dallalto (foto Archivio Kel 12)

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    MALESIA - INCoNTRo CoN I PRIMATI dEL BoRNEo MALESE 16 giorni - PARTENZE 13 e 27/06/2015Il nostro itinerario, accompagnato da unetologa e primatologa, ini-zia dal Sarawak, una vera esperienza dellesotico Borneo Malese: giungla e trib lungo i fiumi o allinterno della foresta. Si visiteranno i nomadi Penan, le spettacolari grotte di Mulu a cui si accede con un piccolo aereo, ma soprattutto gli Orang Utan, simpaticissime scimmie antropomorfe che qui sono autoctone. Si prosegue poi per il Sabah, con ampie e bellissime spiagge e il divertimento di une-splorazione in barca sui fiumi nella giungla per avvistare le famose Scimmie Proboscidate e per ammirare una fra le vette pi imponenti del Sud-Est Asiatico, il Mount Kinabalu, patrimonio mondiale dellUNESCO dal 2000. Sukau, il fiume Kinabatangan e la Danum Valley daranno lopportunit di incontrare elefanti pigmei che vivono nella giungla pi fitta, coccodrilli e primati di ogni genere. E alla fine di questo appassionante viaggio nella natura, un po di relax nelle spettacolari acque a Pom Pom Island, vero para-diso marino.

    gIAPPoNE- SUI VULCANI dEL SoL LEVANTE 14 giorni - PARTENZA 05/09/2015 Un viaggio che percorrer mete meno frequentate dagli europei, ma ben note ai giapponesi. Un cammino naturalistico che non mancher di offrire anche spunti storici e culturali. Un itinera-rio che si snoda lungo una parte della cintura circumpacifica o anello di fuoco, la linea immaginaria che unisce i luoghi geolo-gicamente pi attivi del pianeta dove si concentrano i vulcani pi famosi del mondo. Scopriremo cos i vulcani Sakurajima, lAso, lUnzen fino al mitico Fuji; compiremo brevi trekking per prepa-rarci alla faticosa ma facile salita al Fujiyama alto ben 3776 metri. Vedremo come le terme, i fanghi bollenti o le sabbie calde, siano intrecciati con la vita quotidiana dei giapponesi. Cammineremo su terreni colorati dai gas, su colate laviche raffreddate e potremo osservare quali sono i moderni sistemi di sicurezza utilizzati per minimizzare il rischio sismico e quello vulcanologico.

    INdoNESIA - IN VELIERo TRA LE ISoLE dELLA SoNdA 19 gIoRNI - PARTENZE: 26/07 e 20/08/2015Un viaggio attraverso alcune isole orientali dellIndonesia che stu-piscono per la loro bellezza e diversit. Poche regioni al mondo sono in grado di competere con Nusa Tenggara (nome che rag-gruppa le isole ad est di Bali e che in occidente sono conosciute come Piccole Isole della Sonda). Flores, unisola montuosa con una morfologia vulcanica che a lungo ne ha plasmato il destino. Una catena di vulcani attraversa questisola verdeggiante, dei quali il pi spettacolare sicuramente il Kelimutu che ospita tre laghi di diversi colori. Lincontro con le popolazioni Ngada, dalle forti cre-denze animiste, che abitano laltopiano di questisola rappresenta un momento dal forte impatto antropologico. Komodo e Rinca sono isole collinari, dove vive un rettile gigantesco: il leggendario drago di Komodo. Per visitare larcipelago di Komodo e Rinca, utilizzeremo il motoveliero in legno a due alberi, Aurora, con otto cabine, in esclusiva per Kel12. Sullisola di Sumba, le co-munit ci stupiranno per la loro viva tradizione tribale.

    ASIA

    scimmie nasiche (foto ente turismo Malesia)

    Monte Fuji (foto Marco Stoppato)

    Il veliero Aurora (foto Anna Canuto)

  • 14

    ALBANIA, MACEdoNIA, KoSoVo - IL CUoRE dEI BALCANI - 10 giorni - PARTENZE 07/05 e 17/09/2015Una prima esclusiva per Kel 12 che, in linea con la sua naturale pro-pensione alla scoperta, desidera far conoscere un area affascinante e poco nota dellEuropa. Tre piccoli paesi con un ricco patrimonio storico, culturale e paesaggistico che si propongono come destinazioni nuove e non intaccate dal turismo di massa. Larea, ora sicura politicamente, rappresenta un vero ponte culturale, attraversato nei secoli passati da numerosi popoli, che hanno lasciato impronte del loro cammino. Le tracce pi significative sono proprie della cultura bizantina e della fede ortodossa e rivelano spettacolari monasteri, le loro preziose iconostasi dorate, mosaici e affreschi perlopi risalenti al tardo Medioevo. Culmi-ne del viaggio saranno le chiese di Ohrid in Macedonia con la spettaco-

    lare scenografia del lago omonimo, sulle cui sponde dal X secolo inizi la fioritura artistica. Concluderemo il nostro viaggio in Alba-nia, con la sua variet non solo storica ma anche paesaggistica. UnEuropa a volte data per scontata, ma che sa ancora sorprendere e affascinare, anche il viaggiatore pi consumato.

    ARMENIA - VENEZIA E LARMENIA - 10 giorni PARTENZE 11/06 e 24/09/2015Venezia, linea 20 da San Zaccaria per lisola di San Lazzaro degli Arme-ni. Esiste un legame antichissimo fra Venezia e lArmenia, che le rende in qualche modo speculari. Lisola di San Lazzaro larca-rifugio dona-ta dalla Repubblica veneziana ai monaci scappati dai saccheggi delle terre armene, primo centro di diffusione della stampa. Da qui partiamo verso Oriente, verso quella terra che ha adottato il culto cristiano molto prima che lo facesse limpero romano, con un passato martoriato e glorioso di lotte di sopravvivenza. LArmenia la patria di uno dei popoli pi antichi del Vicino Oriente, con una sua distinta fisionomia etnica, linguistica, politica e culturale, con venticinque secoli di storia e un grande patrimonio di cultura e di arte. Le chiese e i monasteri, abbar-

    bicati sulle rocce, adorni delle croci in pietra finemente cesellate, le fortezze e i caravanserragli sono ora oggetto di molti restauri. LArmenia, terra dalle pietre urlanti, non solo rocce: da canyon a strapiombo su stretti corsi dacqua, ad ampi pianori brulli in cui pascolano cavalli ed ovini; da boschi di conifere a steppe. A dominare tutto, limmenso cono biblico dellArarat.

    KIRgHIZISTAN, CINA, PAKISTAN - KARAKoRUM HIgHwAY - 19 giorni - PARTENZE 04/08 e 08/09/2015Finalmente la Karakoram Highway! un viaggio sul tetto del mondo, su e gi per le montagne pi alte e le vallate pi scoscese, lungo una rotta che collega lAsia centrale, quella nomade ex sovietica, con il ba-cino del Tarim e il deserto del Taklamakan, e poi questo con le propag-gini pi settentrionali del subcontinente indiano, dove le vette aguzze dellHimalaya si stemperano nelle pianure dellIndo. Sono i luoghi del Great Game, la guerra di spionaggio consumatasi a cavallo tra il XIX e il XX secolo tra Regno Unito e Russia per il controllo dellAsia Centrale. Luoghi del sogno e del mistero. Tocca il Pakistan, rifugio di forze tale-bane. Passa per la Cina degli uighuri, letnia minoritaria turca e mu-sulmana che si guarda di traverso con i padroni cinesi, han. Sinerpica

    fino a 4693 m e pu mancare il fiato. Ma in quei paesaggi il fiato pu mancare anche per la maestosa bellezza, per limponenza.

    Il monastero di Khor Virap (foto Archivio Kel 12)

    Kashgar, viso (foto paolo Brovelli)

    ohrid, monastero di s. naum (foto archivio Kel 12)

    MeDIO OrIeNTe e ASIA CeNTrALe

  • 15

    ISLANdA - CIRCUMNAVIgAZIoNE dELLISLANdA A BoRdo dI MS FRAM 14 giorni - PARTENZA 21/05/2015 LIslanda come un libro di geologia da sfogliare, tra inverni bui ed estati baciate dal sole di mezzanotte, tra paesaggi di lava ed altri di ghiaccio, tra elfi e troll delle antiche saghe popolari. Un modo unico di visitare il Paese: a bordo della MS Fram, circumnavigando lisola e scoprendola con un esperto KEL 12 capace di ridisegnare la mappa esistenziale del viaggio. Le escursioni approfondiranno i mille contrasti dellisola. La pe-nisola di Snaefellsnes, con la sua variet di paesaggi, formazioni di lava e rocce, ghiacciai, sorgenti dacqua calda e fredda, nota per il famoso ghiacciaio Snaefellsjokull, sulla sommit del vulcano descritto da Jules Verne nel Viaggio al centro della Terra. Presso il lago Myvatn si trovano le Cascate degli Dei (Godafoss), il labirinto di lava di Dimmu-borgir e sulfuree caldere colorate. Il ghiacciaio Vatnajkull, il pi grande dEuropa, si affaccia sullOceano con la Laguna di Ghiaccio, navigabile tra immensi Iceberg alla deriva. E poi la meraviglia delle Hornbjerg Cliff popolate da migliaia di uccelli marini, la Laguna blu, le Westman Islands.

    gRoENLANdIA - TERRA dEgLI UoMINI 10 giorni PARTENZA 08/06/2015

    Una prima Kel 12. La Groenlandia, lisola pi grande del mondo rico-perta per l80% dalla calotta di ghiacci perenni, non ha strade e ci si spo-sta con elicotteri, barche e slitte trainate dagli huskies. Scoperta circa mille anni fa dal vichingo Erik il Rosso, abitata da oltre quattromila anni dagli Inuit. La nostra crociera si svolge a bordo del vascello Rembrandt van Rijn, nel confort di cabine con servizi privati. Il vascello ideale per raggiungere le isole minori ed fornito di due zodiac che permettono lo sbarco in zone altrimenti inaccessibili. La natura infatti protagonista nelle sue forme pi estreme: sterminati ghiacciai, iceberg di ogni forma e dimensione, sistemi di fiordi, una ricca fauna marina e terrestre, il sole di mezzanotte. Un viaggio ai confini della Terra, in un ambiente selvaggio e sconfinato difficile anche solo da immaginare.

    SVALBARd, gRoENLANdIA, ISLANdA SULLA RoTTA dEI gRANdI ESPLoRAToRI - 18 giorni PARTENZA 25/08/2015

    Una prima Kel 12, un viaggio che pi di un viaggio, a bordo di MS Fram, fra imponenti ghiacciai, enormi iceberg alla deriva e locea-no sconfinato. Si ascolter il ruggito di un orso polare, il richiamo silenzioso di una megattera, il rollio delle onde, sulla rotta di esplo-ratori che per secoli hanno tentato di scoprire i segreti dellArtico. Volpi artiche, foche e trichechi. Qui si scopriranno i fragili ecosiste-mi delle isole, note anche come Spitsbergen per via delle appuntite catene montuose. In Groenlandia si visiteranno le coste del Parco nazionale della Groenlandia nordorientale, il pi grande al mondo e riserva della biosfera terrestre UNESCO. La sua tundra ospita i buoi muschiati, i carib e il raro lupo artico. LIslanda un microcosmo variopinto a cui lattivit vulcanica e i fenomeni geotermici hanno do-nato un fascino irresistibile. Si navigher lungo i fiordi di nord ovest e la penisola di Snaefellsnes fra residui lavici, ghiacciai, terme calde e risorgive fredde, fino a sbarcare a Reykjavik, la capitale pi a Nord del mondo, dove rilassarsi tra musei e negozi.

    ArTIDe Panorama islandese (foto omar Fragomeni)

    Balena tra i ghiacci (foto Per Lillehagen)

    orsi polari (foto dominic Barrington)

  • 16 il mondo che cambia

    PALeSTINA - Surfing Gaza alessandro gandolfi / parallelozero Mi sono organizzato per incontrare dei ra-gazzi sulla spiaggia nel pomeriggio, una volta terminato il loro lavoro. Un fornaio, un costruttore, un pescatore di sardine e uno studente dellUniversit di Al-Azhar. Sorri-dono mentre passeggiano con le loro tavo-le da surf sottobraccio, come se fossero a Biarritz o in California. Ma siamo a Gaza, capitale della striscia di terra pi tormen-tata del mondo. Comunque le onde sono le stesse qui come a 20 km pi a nord, in Israele, spiegano i giovani del Gaza Surf Club che girano con le loro vecchie tavole da surf, tenute insieme con nastro adesivo e colla da scarpe. La situazione a Gaza disperata, questo isolamento lha tagliata fuori dal resto del mondo e i Palestinesi della Striscia sono prigionieri in casa pro-pria. Questo il motivo per cui il surf la nostra via di fuga, spiegano, lunico modo in cui possiamo sognare di libert.

  • 17il mondo che cambia

  • 18 il mondo che cambia

  • 19

    etiopia - Harenna, ultimi raccoglitori di caffalessandro gandolfi/parallelozero

    In un mondo in cui lattenzione verso il cibo addirittura oggetto di unesposizione universale - EXPO 2015 a Milano - la storia di una microeconomia africana in piena evoluzione nonostante i cambiamenti climatici, politici e sociali, davvero degna di nota. Un paio di anni fa il caff raccolto nella regione di Harenna in Etiopia stato riconosciuto come uno dei 5 migliori caff africani. Oggi una comunit di quasi 5 mila persone - che ha vissuto isolata per secoli sino allapertura della prima strada costruita dallesercito di Menghistu qualche decade fa - sopravvive e prospera grazie alla raccolta artigianale del caff che cresce a un altitudine media di 4 mila metri.

  • Lisola di Suasi

    20

    Il fantasma dellisola suasi qual il paese pi bello del mondo? a questa domanda impossibile, risponde lombra di Francisco pizarro, in unisola sul lago titicaca

    Qual il paese pi bello del mondo ? Tu che hai viaggiato tanto lo saprai.... Eccola, la doman-da tormentone. Il classico quesito impossibile, come chiedere a un padre a quale dei suoi figli

    voglia pi bene. come sanno tutti i viaggiatori, il paese pi bello del mondo uno stato danimo. qualcosa che ti succede, anche vicino a casa e dura da pochi istanti a qualche minuto: sei l, e senti di essere nel posto pi bello del mondo. Quindi, se proprio insistete, non risponder io che non ci riesco, ma riferisco un parere autorevole che ho udito, anzi lo racconto al tempo presente perch le-sperienza stata talmente coinvolgente da non aver alcun velo di polvere sui miei ricordi.

    Unisola alla fine del mondo la met di Giugno, sul lago titicaca, il lago dacqua dolce pi grande di tutto il sud america, a 3812 metri di quota. talmente grande che sembra loceano a me che sto sa-lendo una collina e vedo acqua grigia e solenne ovunque, ma laggi in fondo vedo montagne innevate, vedo il Per, vedo la Bolivia. Sono sullisola Suasi. Tanti viaggi passano dal Titicaca, ma alla fine, su quaranta e pi isole, se ne vede una, o addirittura ci si ferma solo su una di quelle de-gli Uros, che sono finte, enormi zatteroni di canne palustri fabbricate dai pescatori.

    Ma a suasi, chi ci arriva si ferma, ci mangia e ci dorme, e insomma vive il titicaca. E vale la pena: la vera sensa-zione da fine del mondo lho avuta qui, di notte. Sar per-ch queste sono le isole pi vicine al cielo, e questa Suasi a vederla conficcata cos, nel silenzio del cielo notturno, mi ha sempre fatto pensare a una bellezza siderale, lontanis-sima dal mondo, a un luogo per gli di. O per i fantasmi.

    Questa sera a cena, in questa posada di pietra, hanno servito bistecche di alpaca, che quel morbidissimo cam-mellino andino famoso per leccellente lana e gli hanno reso giustizia con un cabernet forte, che ha dato tono alla conversazione. Poi davanti al caminetto acceso mi hanno chiesto di finire la storia e di raccontare di lui, Francisco pizarro, conquistador del per. Una vita meglio di un ro-manzo, eppure tutto vero: un pugno di soldatacci male

    Racconti impossibi l i

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    in arnese conquista un enorme impero, lultima gran-de civilt del Nuovo Mondo e a capo di tutto, a guidarli in questa impresa poco plausibile c un uomo che partito dal niente e che si guadagnato quello che probabilmente resta il tesoro pi favoloso mai radunato al cospetto di un vincitore. Non mi simpatico: ne avrei di accuse da fargli, e anche tante delle domande, ma si sa che non sapeva scri-

    vere e per di pi era taciturno. Sarebbe bello avere risposte su questo personaggio, con questo pensiero vado a letto e lascio aperta la finestra perch entri un po di luce di luna, e non tardo a prendere sonno, perch Suasi silenzio.

    due chiacchiere con PizarroPoi arriva quella che forse la vendetta postuma dellal-paca, perch qualcosa mi opprime, il sonno si fa inquieto, e infine apro gli occhi. Ma che strano, sulla poltrona c qualcosa, o...qualcuno ?! No, sar unombra creata dalla luce lunare con la tenda della finestra, eppure... mi par di vedere un farsetto di velluto nero, e se fosse lui ci sar anche la croce vermiglia dellOrdine di Santiago, e un collo di pizzo... Habla, entonces ! un sibilo, pi che una voce umana e sento il cuore che comincia a rotolare impazzito.

    Lombra si mossa, inclinandosi verso di me come spa-zientita, ed un ordine il suo: Parla, dunque ! inutile che cerchi di svegliarmi, lombra sempre l, cos faccio uno sforzo per gettar fuori delle parole: Excelencia, se-nor Marqus.... Che cosa vuoi sapere ? Un fantasma non pu certo ammazzarmi e qui sembra essere arrivato il mio momento: Eccellenza, sappiamo che gli storici non sono stati teneri con Lei, e daltra parte la Signoria Vostra ha sempre preferito non indulgere nel creare unimmagi-ne pubblica accattivante di se stessa. una questione di carattere, e su ci non la rimprovero, anzi. Ma stanotte io voglio la verit dalle sue labbra: chi Francisco pizarro?

    sono sempre stato un soldato, anche dopo essermi guadagnato il titolo di Marchese. Forse il migliore che sia mai nato nella mia terra, lestremadura. Ho voluto essere un soldato, ho vissuto come tale, e sono morto da soldato,

    Lisola di Suasi

    Il lago Titicaca

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    con la spada in mano . Eccellenza, tutti pensano a Pi-zarro conquistador, ma a me invece interessa quel Pizarro che bambino, che ragazzo: sognava gi allora di fare il soldato?. La voce si addolcita. Sono nato a Trujillo, ai primi di Aprile del 1478. Abitavo con mia madre e mia nonna in Calle de Tintoreros, eravamo servi del padrone di casa. Da bambino salivo sino alla fortezza con i miei com-pagni e andavamo a giocare alla guerra di Moros y Cri-stianos, per giornate intere. Dovevamo fare i turni, nessu-no voleva fare sempre il moro perch i moros perdevano, e poi noi eravamo tutti cristiani. Cera sole e vento sugli spalti della fortezza, da lass lo sguardo andava lontano, l dove mio padre combatteva per davvero contro i mori.

    Dopo pochi anni, per, non mi lasciarono pi giocare: mia ma-dre e mia nonna erano contadine senza terra e dovevo lavorare come contadino . Ecco, ora lombra tace. Ma ora voglio sape-re delle radici di figlio illegittimo che giocava alla guerra ed arrivato a sconvolgere la storia del sud america. Eccellen-za, sua madre le parlava mai di suo padre ?

    Passa qualche istante: S, mi raccontava di lui, ma quan-do non ci ascoltava nessuno, la sera, come per farmi ad-dormentare. Era il nostro segreto, mi fece giurare di non

    dire mai niente a nessuno. Pronunciava il nome di mio pa-dre sottovoce. Aveva incontrato mio padre poche volte, da ragazza, quando faceva la domestica nel Monastero di San Francisco el Real, a Trujillo. Mio padre era una leggen-da a Trujillo: hidalgo, quindi nobile, una schiatta di gente darmi e un gigante di statura, per cui lo chiamavano El Largo. Me lo ricordo sempre in guerra. Ascoltavo avida-mente quando in piazza uomini e ragazzi raccontavano di

    Firma di Francisco Pizarro

    Trujillo, monumento equestre a Francisco Pizarro

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    quando per tre volte i moros lo avevano sfidato a duello e per tre volte lui aveva vinto. Poi per, Eccellenza, le ri-usc di incontrare Gonzalo Pizarro y Rodriguez de Aguilar, suo padre, vero?

    Un incontro fataleS, e fu grazie al padre di mio padre, lhidalgo Hernando Alonso Pizarro. Un giorno, avr avuto nove anni, a Trujillo non si parlava daltro: era il 1487 e i nostri sovrani Isabella e Ferdinando avevano preso Malaga ai moros, quando un vecchio alto e solenne mi ferm. Sei tu Francisco, figlio di Maria Gonzalez? Vieni con me.

    Pensavo a che cosa potevo aver combinato mentre lo se-guivo: la casa avita dei Pizarro era vicinissima, e lui mi fece entrare. Cera una stanza con un grande camino e uno stemma con un albero e due orsi rampanti, e mi dis-se che quello era lemblema della sua famiglia, alla quale appartenevo anchio. Tu sei mio nipote, Francisco. Non ho mai dimenticato quel momento. Gli chiesi di mio padre e lui mi promise che un giorno ci avrebbe presentati. Poi mi conged: Sii degno del tuo nome, Francisco Pizarro. Mio padre lo incontrai cinque anni dopo, nel 1492, quando fin cos la guerra.

    Lo aspettavo con mio nonno e questuomo enorme e cari-co di gloria mi fiss serio, senza parlare. In quel momen-to non osavo nemmeno aprire bocca davanti a quelluo-

    Trujillo, la fortezza - Foto sotto - Trujillo, casa di Gonzalo Pizarro El Largo

  • mo che aveva ammazzato nemici del re per davvero. Poi mi mise una mano sulla spalla e strinse. Cos tu sei Francisco Pizarro... Vedremo se sei buono a qualcosa. Da quel giorno promisi a me stesso che sarei stato buono a qualcosa veramente e che persino quelleroe di mio padre avrebbe dovuto ammetterlo. A diciassette anni combatte-vo con una picca nella compagnia di fanteria di mio padre, tutto quello che possedevo a quei tempi era il mio nome.

    Marchese, qui in Per lei ha rovesciato un enorme im-pero con una manciata di soldati,. Ma non ha mai avuto paura, mai avuto dubbi ? Lombra con tono tranquillo mi dice: S, io ho avuto una paura maledetta e proprio in Ita-lia a Seminara, in Calabria. Avevamo ripreso quella pic-cola citt. Il re di Francia voleva il regno di Napoli per s, e il giovane re di Napoli, cugino del nostro re Ferdinando dAragona, venne aiutato da noi spagnoli contro i francesi.

    Ma quel giorno lesercito francese aveva deciso che era tempo di regolare i conti in campo aperto e cos il giovane re napoletano accett la sfida. I Francesi non erano pi numerosi di noi, ma erano splendidi. Quando ci videro si mossero tutti insieme e in poco tempo ci furono addosso.

    La nostra cavalleria era pi veloce dei gendarmes ma guai se i nostri si facevano toccare, in un istante di loro restava una macchia rossa sul terreno. I volontari calabresi nostri

    24

    Tramonto sul Lago Titicaca

    alleati fuggirono, poi la compagnia di fanteria spagnola venne schiacciata ai fianchi dai gendarmes.

    Sarei morto in quella polvere: una paura bestiale mi face-va tremare e mi bloccava il respiro. In quellinferno sentii la voce di mio padre che gridava ordini e la compagnia inizi a muoversi, seguendolo, ad arretrare rapida ma te-nendo sempre la fronte al nemico e le picche puntate. I gendarmes ci erano gi addosso ed ecco che ad un suo or-dine dovevamo fare due passi avanti allimprovviso e pian-tare le picche per terra, presentando come una palizzata inclinata con le punte di ferro verso il nemico.

    E i gendarmes si fermarono, altrimenti finivano impala-ti sulle nostre picche, ma cerano ancora gli svizzeri che avanzavano. Mio padre continuava a urlare ordini, e io mi aggrappavo alla sua voce, e mi convinsi che finch avessi udito quegli ordini e li avessi eseguiti non sarei morto

    La nostra compagnia si salv e io imparai la mia prima lezione su come si comandano gli uomini. E anche sulla tattica: quella notte mio padre mi venne a cercare mentre montavo la guardia sulle mura e mi chiese che cosa avevo capito della battaglia.

    Siamo sopravvissuti, perch abbiamo tenuto lo schiera-mento, Signore. Non conoscevamo le forze del nemico,

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    Ritratto di Francisco Pizarro

    e cos siamo andati a incontrare cavalleria pesante con ca-valleria e fanteria leggere in un bel campo aperto scelto dal nemico. Che te ne pare?.

    Dobbiamo scegliere noi il campo di battaglia e avere pi notizie possibili. Non dimenticarlo mai, ragazzo. Il giorno dopo mio padre mi diede una spada, dicendomi di trattarla come se fosse mia figlia. stato lunico regalo ri-cevuto da mio padre, ma mi ha servito bene per tanti anni.

    La verit di PizarroMarchese, credevo che la paura pi grande fosse stata quella di Cajamarca, qui in Per, quando cattur limpe-ratore, il Sapa Inca Atahualpa in mezzo alle sue truppe!

    No, cajamarca stato il mio capolavoro: non avevo nemmeno cento uomini e le colline intorno brulicavano per un esercito immenso. Le cose erano molto semplici: o vincevamo, o morivamo tutti, ero al di l della paura. Rovesciare un re nella polvere e metterlo in catene mentre intorno c il suo esercito di molte migliaia di uomini, que-sta era la cosa inverosimile. Ma nessuno spagnolo avreb-be rotto lo schieramento. Qualcuno dei miei si pisciava addosso nellarmatura e io dicevo che il loro coraggio li rendeva tutti uguali, hidalgos e plebei, cavalieri e fanti.

    Peccato che la Signoria Vostra se ne sia poi dimentica-ta al momento della spartizione dellimmenso riscatto di Atahualpa, vero ?

    Lombra ha uno scatto di stizza. Difficile rovesciare certe consuetudini. Insomma, Marchese, dopo aver fatto versa-re un riscatto immenso ad Atahualpa promettendogli la vita salva lei lo ha condannato al rogo con accuse di tradimento.

    No, non ho condannato io atahualpa, molti tra i miei uf-ficiali chiedevano che lInca venisse giustiziato per aver tradito e complottato contro di noi. Io lo avrei anche tenu-to in vita, ma con una battaglia in vista il sovrano diventava un simbolo troppo importante per il nemico.

    Dopo Cajamarca, per una storia di bottino, il suo eserciti-no era come spezzato in due, una parte legata a lei, unal-tra ad Almagro, suo socio che non aveva ricevuto parte del riscatto. E questa cosa, alla fine, le costata la pelle.

    Ha preso la sua parte di bottino chi il bottino ha rischiato la vita per prenderlo. Almagro arriv a Cajamarca a cose fatte. Adesso il Marchese alterato. Allora mi dica, che cosa ha fatto ad Azarpay, sorella del sovrano Inca ? ha fat-to mettere alla garrota la povera ragazza.

    Ora lombra sembra triste, ma non demorde: la guerra sempre crudele. chi ha il comando sa che si trover, pur-troppo, anche a spargere sangue innocente. Io ho arrestato il mio vecchio comandante, ladelantado Vasco Nunez de Bal-

    boa, lo scopritore delloceano Pacifico. Ma lordine di arresto mi arriv dal mio superiore e non potevo disobbedire. Balboa era un grande uomo, pieno di virt, ma aveva un difetto che gli costato la vita: non sapeva valutare chi il pi forte.

    Lei non venuto qui per loro. diventato Governatore del Per, Marchese, ha superato di gran lunga la fama di tanti valorosi soldati, ma nessuno lha vista mai godersi le ricchezze. Che cosa voleva, Marchese ?

    Lombra aspetta un poco a rispondere: Volevo il Per. Nientaltro. volevo essere un bravo soldato come mio pa-dre, ma in un paese mio. con me il per diventato par-te del mondo. Per generazioni i miei compatrioti hanno affrontato loceano volendo venire proprio qui e non sono mai pi ritornati nella terra natale, anche quando non han-no trovato quello che sognavano, perch questo paese pi grande, vario, ricco e pieno di possibilit degli altri. Ho fonda-to citt in questo paese e ora sono grandissime, ho ordinato leggi, con me il sangue di Spagna e il nome di Cristo sono

  • Picotani un piccolo villaggio che si trova a circa 80 chilometri da Juliaca, non lontano dal confine bolivia-no e dal Lago Titicaca.

    Le popolazioni andine che vivono in questa regione si radunano ogni anno in occasione della tosatura delle vigogne per celebrare una grande festa denominata Chaccu, che diventa occasione di incontro e lavoro, condivisione delle tradizioni nonch omaggio ai tesori della Madre Terra.

    Per

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    arrivati sulle montagne e nelle foreste. La terra stata misurata, ed ha consegnato le sue ricchezze.

    Ve le siete prese con la forza, Eccellenza! Cer-tamente, e per diritto di conquista! Credete forse che il nostro re si sarebbe compiaciuto di un semplice viaggio da turisti, come si usa adesso? Tutto il me-tallo prezioso doveva portare il marchio reale a te-

    stimonianza del tributo pagato. Ma qui ho trovato qualcosa di molto pi prezioso. Il per, il paese pi bello del mondo. E questo ancora il mio paese e lo sar sempre. Buena suerte para ustedes, caballero. Il cielo impallidito e quando rivolgo unaltra domanda al Marchese mi accorgo di parlare solo alla mia vecchia giacca a vento che ieri ho gettato sulla poltrona.

    Paolo Ghirelli - Esperto Kel 12

    IN VIAggIo CoN PAoLo gHIRELLI

    per, la festa degli Inti raymi PARTENZA 14/06/2015

    Il sacro e il bello, da gerusalemme a petra - PARTENZA 04/04/2015

    Iran e armenia, passaggio da oriente a occidente - PARTENZE 01/05 E 18/09/2015

    trittico indonesiano, tra natura e cultura -PARTENZE 15/07 E 02/08/2015

    visita il sito kel12.com

    in copertina

    Tutte le foto di questo articolo sono di Paolo Ghirelli

    Foto Alessandro Gandolfi/Parallelozero

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    di Mario romualdi

    Panorama andino (foto Parallelozero)

    La bancarellaNon vendiamo mele. Proponiamo viaggi. Ma, come per le mele, per venderle bene abbiamo bisogno di mettere sul mercato una merce appetibile, con un rapporto tra qualit e prezzo che regga il confronto con la concorrenza. Mercato, un termine poco elegante. Per, se lo sfrondia-mo da ogni interpretazione dispregiativa o ideologica, cor-rettamente inteso, indica semplicemente il meccanismo attraverso il quale domanda e offerta possono confrontar-si. Non regala nulla, non penalizza senza motivo e costi-tuisce una delle occasioni in cui, in genere e alla lunga, le proposte pi allettanti possono trovare spazio.

    Anche noi in tale mercato abbiamo una bancarella. In questo spazio propositivo offriamo viaggi con caratteristiche molto diverse, che vogliono rivolgersi e attrarre un viaggiatore an-chesso disomogeneo con esigenze altrettanto variegate.La scommessa di sfumature che abbiamo lanciato oramai

    da due anni, ha avuto una risposta cer-tamente positiva che ci stimola a conti-nuare convintamente.

    Nel filone di viaggi sfumature, propo-niamo non pi di tre o quattro iniziati-ve lanno, caratterizzate da aspetti che solo noi includiamo in Italia. Infatti, in questa impresa il nostro lavoro si con-centra, oltre che nello sforzo di cercare di costruire itinerari che crediamo siano adeguatamente curati, proprio nel porre speciale attenzione a certi dettagli.

    sfumature, quindi, come valore ag-giunto per accentuare il piacere din-contrarsi con altri compagni di viaggio, per stare insieme e realizzare feste KEL 12 in posti particolarmente signi-ficativi.

    Wadi Rum (foto Parallelozero)

    Il bilancio delle prime esperienze molto molto soddisfa-cente perch, pensiamo, siano risultate originali interes-santi e gratificanti. Ne abbiamo avuto conferma dalla quan-tit e qualit di partecipazione riscontrata.

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    Bagni rituali durante il Kumbh Mela (foto Anna Canuto)

    Ci piace ricordare le iniziative svolte in Birmania, Guatemala e vari Paesi centroamericani, Nepal, Vietnam, Cambogia, Laos. In questi Paesi ci sia-mo, in genere per una notte, appropriati di siti ar-cheologici e luoghi che fanno certo parte dei de-sideri di un gran numero di viaggiatori. E cos, la Gran Plaza di Tikal, una barca lungo lIrrawady in Birmania, piazza Taumadhi a Bhaktapur in Nepal, il Bayon di Angkor in Cambogia, sono divenute occasioni di eventi che abbiamo potuto assaporare in modo particolare, anche grazie al rapporto con lUNESCO.

    Li abbiamo avuti a disposizione in modo esclu-sivo, assorbendo atmosfere e suggestioni che possono derivare solo dal trovarsi in luoghi assai famosi in tutto il mondo, col privilegio dellessere gli unici a fruirne. Candele, torce, tavole imbandite, suoni ovattati ci hanno accompagnato per entrare e gustare siti generalmente chiusi di notte che sono stati illuminati, aper-ti e arredati solo per noi. Solo quella volta. Iniziative cui, an-che chi come noi per mestiere gira il mondo, mai avrebbe pensato di poter partecipare.

    Non volevamo semplicemente presenziare ad avvenimenti noti a livello planetario, cui volentieri comunque parteci-piamo, come lInti Raymi in Per o il Naadam in Mongo-lia, ma accessibili a tutti. Puntavamo, e puntiamo, anche a ideare qualcosa da dedicare esclusivamente ai nostri compagni di valigia, nei posti in assoluto pi rappresenta-tivi di quanto la mano antica delluomo e la natura abbiano saputo architettare.

    E, anche nelle proposte in cui includiamo eventi non creati da noi, come nel caso del Ardh Kumbh Mela del marzo 2016, lo facciamo con programmi itinerari e servizi che rendono questi viaggi effettivamente un poco diversi da al-tre pur valide proposte presenti sul mercato.

    Siamo lieti di impegnarci in queste iniziative perch pen-siamo che, pur non costituendo una comunit, chi viaggi con noi lo faccia perch sceglie non solo un itinerario ben confezionato, ma ritenga pure di far parte di un insieme di donne e uomini con cui abbia qualcosa in comune, perch attratti da un altrove che custodisce terre e facce diverse.

    Crediamo, inoltre, che questo senso della condivisione trovi ambiente adatto per manifestarsi in particolari con-dizioni di viaggio. Quando, oltre a generali modalit di par-tecipazione interessanti, come in questi itinerari, creiamo quei dettagli e sfumature, che accentuino la sensazione di prendere parte a qualcosa di speciale. Ci accresciuto proprio dallessere con altri, condividendo unoccasione che moltiplica per ognuno le sensazioni.

    Perch, a volte, ci che non trasmetti agli altri appare un po meno vero. Per questo proponiamo iniziative che diano la pos-sibilit di vivere unesperienza con sfumature normalmente impossibili da apprezzare, se non in circostanze come questa.

    Sfumature in Giordania e Israele Ad aprile programmiamo tre gruppi con itinerari diversi in giordania e Israele giordania, che si incontrano a Petra due sere per due particolari eventi.Una visita notturna di Petra aperta e illuminata solo per noi, e una esclusiva cena nella Piccola Petra trasformata in un salotto per accoglierci a lume di candela.

    Tomba nabatea (foto Parallelozero)

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    chi ha immaginato di recarsi a petra, ma anche chi vi gi stato, potrebbe avere un desiderio. poterla vedere anche di notte, possibilmente in pochi.

    Chi, come noi, conosce bene la Piccola Petra, ne ha pure un altro. Trasformare quello spazio di architetture nabatee in un salotto con torce e candele che illuminano tappeti e tavole imbandite, accolti da un flautare discreto che non si sa bene dove origini. In occasione dei tre particolari viaggi, materia-lizziamo tali piccoli privilegi, esclusivamente per i tre gruppi.

    Stavolta, in rapporto con lUNESCO, ci appropriamo di Pe-tra e della Piccola Petra, per due notti unicamente nostre, incontrandole al lume di torce, accese per noi.

    Campo nel Wadi Rum (foto Parallelozero)

    giordania Tra pietre, sabbie, sale, facce. 8 giorni 7 notti dal 10 al 17 aprile.

    Israele e giordania Il Sacro e il Bello, da gerusalemme a Petra. 11 giorni dal 4 al 14 aprile.

    giordania Le due Petra, e non solo. 5 giorni, dall11 al 15 aprile.

    Petra di notte (foto Jordan Tourism Board)

    Conosciamo bene la Giordania e i suoi siti pi famosi, ma anche gli aspetti meno noti. Per questo solo noi possia-mo proporre unesperienza per scoprire, con due giorni interi di visite, che Petra non ha ancora rivelato tutti i suoi segreti perch vi una Petra che non tutti quelli che vi si sono recati hanno avuto modo di conoscere. Ne percor-riamo ogni sentiero per osservare la citt scavata nella-renaria anche dallalto, da dove pochi lhanno vista in cui incontrare turisti davvero raro, ma dove ancora vivono i discendenti degli ultimi nabatei.

    A Petra trascorriamo due o tre notti nellhotel il cui in-gresso coincide di fatto con quello del sito. Possiamo cos ottimizzare i tempi di visita, entrare nel sito prima degli altri e uscirne quando il luogo sar gi deserto. Se Petra pi nota dogni altro luogo in Giordania, la Piccola Petra , banalmente, uno scrigno piccolo e aggraziato, dove arte e capacit fantastiche si mostrano in modo pi intimo.

    Ci siamo impegnati molto con UNESCO e autorit locali per svolgere gli eventi di sfumature proprio qui. Non si tratta, infatti, di organizzare tra le altre cose solo una cena allaperto. Torce e candele, impianti elettrici, tappeti, guide a terra e arredo dei tavoli, musici e came-rieri, men, osservanza delle norme UNESCO per gustare di notte unoccasione cos rara, hanno necessitato un im-pegno notevole che siamo davvero lieti di offrire ai compa-gni di viaggio. E a noi stessi. Certi di non poter facilmente rivivere un momento cos.

    La festa comune inizia entrando a Petra accolti da torce e candele gi la prima sera dellarrivo a Petra, per avere immediatamente un impatto forte con uno dei siti pi de-cantati al mondo. Entrare a Petra aperta e illuminata per noi, un aspetto non trascurabile di viaggi che pure hanno tanto da proporre.

    Avremo difronte, nel silenzio aggraziato dal suono di un flauto che non si sa da dove venga, la facciata debolmente

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    illuminata del Tesoro. E, nonostante quello che ci aspet-tiamo di poter gustare nei giorni successivi, potremo aver voglia di terminare il viaggio in quel momento.

    gIoRdANIA TRA PIETRE, SABBIE, SALE, FACCE. 8 gIoRNI 7 NoTTI dAL 10 AL 17 APRILE.

    Programma schematico: Amman 2 notti, Jerash, Madaba, Shobak; Petra 3 notti nellhotel il cui ingresso coincide con quello del sito, tomba di Aronne, eventi a Petra e Piccola Petra; Wadi Rum 1 notte in campo tendato solo nostro, non in semplici tende ma in stanze ben arredate nel deserto; Mar Morto 1 notte nel suo aspro scenario.

    ISRAELE E gIoRdANIA IL SACRo E IL BELLo,

    dA gERUSALEMME A PETRA. 11 gIoRNI dAL 4 AL 14 APRILE.

    Itinerario schematico: Tel Aviv 1 notte; Gerusalemme 4 not-ti, Masada, Betlemme, Ein Kerem, Qumran, Gerico; Am-man 1 notte, Jerash, Madaba; Mar Morto 1 notte su quello strano mare; Wadi Rum 1 notte in accoglientissime stanze nel deserto; Petra 2 notti nellhotel pi vicino al sito, eventi a Petra e Piccola Petra. Lintenso itinerario inizia in Israe-le, dove ancora oggi lOccidente, anche quello pi laicizza-to, pu stupirsi di un connubio irripetibile in altre parti del mondo tra spiritualit e materialit.Se potessimo consigliare chi sceglier questo tragitto, di-remmo di osservare le pietre che segnano fatti religiosi in modo sfumato. La bellezza di quelle pietre non va cerca-ta tanto nel valore artistico, ma in ci che rappresentano, manipolate dalluomo a memoria di eventi che la tradizione

    assegna loro. Gerusalemme non si presen-ter come entit astratta lontana e concen-trato di amori e conflitti. Non sar neppure solo insieme di architetture che glorificano diverse sfaccettature di quel Dio comunque supposto unico.Le pietre del Muro del Pianto, del Santo Sepolcro e della Moschea di Al-Aqsa ci parleranno di passioni nobilissime che an-cor oggi scaldano i cuori, ma rinfocolano pure atteggiamenti non lodevoli.In ogni caso Salomone Cristo e Maometto continuano ad apprezzare linteresse che dopo migliaia di anni il luogo suscita nel-le persone che giungono da ogni parte del mondo, non importa se spinte dal credo o da sana curiosit culturale, dotate non solo di videocamere ma dalla voglia di ten-tare di comprendere. Poi, la Giordania.

    gIoRdANIA BREVE LE dUE PETRA, E NoN SoLo. 5 gIoRNI, dALL11 AL 15 APRILE.

    A Petra stiamo tre notti nellhotel proprio accanto al sito. Ma, andiamo pure a Jerash, Madaba e in un posto trascu-rato ma interessantissimo, Shobak, col castello pi affasci-nante del Paese. Litinerario breve e corposo, con tempi ottimizzati per visite e trasferimenti, senza fretta, aiutati da giornate molto lunghe.

    Uomo in Israele (foto Parallelozero)

    Jerash (foto Parallelozero)

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    Cuzco (foto Parallelozero)

    Sfumature in Per e Bolivia due gruppi a ottobre

    certi di proporre qualcosa di gradito ai nostri compagni di valigia, prevediamo un incontro notturno accanto ai maci-gni di sacsaywaman a cuzco, dove ogni anno si svolge la festa dellInti raymi. Ma, non saremo l lo stesso giorno assieme alle tante mi-gliaia di persone che assistono allevento. Vi andremo dal tramonto, impossessandoci di quella ra-dura per una cena che celebra lormai famosa arte cu-linaria peruviana. Dallalto, solo noi potremo osservare, con un pizzico di soddisfatta superiorit, le infinite luci dellOmbelico del Mondo. Sar la Sfumatura che, assieme ad altri non marginali dettagli tra cui lIsola del Sole nella parte boliviana del Titicaca, far incrociare gli itinerari di due gruppi. Uno percorre il Per, laltro la Bolivia. Questo pezzo di mondo possiede una diversificata realt che non solo il Machu Picchu e, per fortuna, non si pu compri-mere in una cartolina in cui compaiono delle rovine sparse in un prato verde sovrastato da un dentone roccioso.

    Noi proponiamo due itinerari differenti per quelli che Que-chua non solo un marchio di abbigliamento sportivo, e per coloro che vogliano guardare e vedere la realt locale senza far diventare invisibile, come invece succede a Ga-rabombo nel romanzo di Scorza, tutto ci che contrasti i nostri schemi mentali e che non gratifichi il gusto esteti-co degli obiettivi fotografici. Una delle particolarit della proposta sar il lago Titicaca che non identifichiamo con le affollate isole di Taquile e degli Uros, ma con lisola del

    Sole in Bolivia dove nasce tutto il mito Inca. Qui prevedia-mo altra occasione dincontro per tutti quelli che pensano che il Pisco sour sia pi di un miscuglio di acquavite, albu-me, lime, zucchero, e che Mama Coca non sia una grassa popolana pusher. Per questi, organizziamo itinerari che confluiscono una notte a Sacsaywaman. Per quella notte solo nostra.

    In Per ci gratifichiamo con hotel di grande suggestione, non a caso chiamiamo questo viaggio Per Charme, per assorbire meglio, anche dai luoghi in cui pernotteremo, le suggestioni dei luoghi attraversati. Ci concediamo an-che una notte su una barca solo nostra nel Lago Titicaca. Scegliamo di usare il bus per i trasferimenti e superare gradualmente i dislivelli tra le varie localit per non ri-sentire dellaltitudine. Lima, Paracas, Nazca, Arequipa, Colca Canyon, Yanque, Sillustani, Puno, Lago Titicaca con pernottamento in una nostra barca, Isla del Sol, Pucar, Sicuani, Raqchi, Andahuaylillas, Cuzco, Sacsaywaman, Pisac, Valle Sacra, Aguas Calientes, Moray, Maras, Ollan-taytambo, Machu Picchu, Lima.

    Quindici giorni intensi ma senza fretta, con pi pernotta-menti in alcune localit per non rifare la valigia tutti i giorni.

    La Bolivia, a torto, ma per buona sorte, tralasciata dalle rotte del grande turismo internazionale perch presuppo-sta parente povera del pi noto Per. Infatti, a differenza di questultimo, non possiede un Machu Picchu e quindi meno in grado di proporre unimmagine che immediata-mente la renda riconoscibile, attraente (e affollata). Ci ha permesso che la destinazione resti ancora di nicchia, un po pi esclusiva di tante altre, offrendosi a quei viaggiatori che apprezzino aspetti architettonici, culturali e naturali-stici non famosi come quelli daltri Paesi ma certo degni di grande interesse.

    Noi la proponiamo con un finale allettante a Cuzco per i particolari eventi previsti incontrando laltro gruppo che percorre solo il Per.

    Un altro aspetto della Bolivia che pur essendo un luogo vergine dal punto di vista della massificazione, non lo per i servizi perch in grado di offrire soluzioni adeguate, e a volte sorprendenti, per un viaggio confor-tevole. Allo stesso tempo, mostra i tratti allettanti di re-gioni non edulcorate da un turismo superficiale attratto essenzialmente dal gi noto. Per questo nel nostro iti-nerario potremo incontrare persone e non solo folclore.

    Ci avvicineremo a storia cultura religione e architettura non limitandoci a identificarle con una chiesetta colo-niale ma riferendoci ad un originale sincretismo che ancor oggi impregna la realt. Ci convinceremo che la Bolivia paesaggio e non cartolina.

  • 33

    Salar (foto Parallelozero)

    Qui, il bianco abbacinante dei salares e della cordigliera, i toni dorati dellaltipia-no, il blu del Titicaca, il rosa dei fenicotteri e i colori dellabbigliamento dei locali non sono artificiose correzioni da Photoshop. Quello che scorrer per pi di due setti-mane davanti ai nostri occhi, finalmente abbandoner le pagine delle riviste illu-strate, per diventare pura emozione da riportare a casa non solo in alcuni scatti fotografici.

    Litinerario schematico ci porta a Santa Cruz de la Sierra. Poi, Sucre, gli acciot-tolati, il neoclassico e coloniale, chiese e musei, comunit di nativi, torni e telai. Potos, ricolma di splendori e decadenza, dargento e tra-gedie, con le viscere scarnificate in cui ci introdurremo, il barocco andino, la vecchia zecca.

    A Uyuni giungiamo attraverso panorami aspri ed estremi delle terre alte. Vecchie locomotive, il Salar de Tunupa, i pic-coni che spaccano le incrostazioni di sale, lisola di Incahuasi, le grotte Galaxias. Tra le varie localit, scorrono monti, diste-se, lama, zone desertiche, Salar de Chiguana, lagune, feni-cotteri, vigogne, canyon. Ancora lagune, rocce, il deserto di Siloli con lAlbor de Piedra, la Laguna Colorada, il mirador, le fumarole e pozze di fango del Sol de la Maana.

    Poi, la Laguna Polques, le terme di Aguas Calientes, le Rocas de Salvador Dal, il Vulcano Licandabur, la Laguna

    Paracas, il candelabro (foto Parallelozero)

    Verde, la Valle de las Rocas, i villaggi di Villa Alota e San Cristobal. Un itinerario attorniato da paesaggi in bilico tra inferno e paradiso. Con una tappa nellhotel Luna Salada, fatto interamente di sale inclusi i mobili, che affaccia sulla desolante bellezza del salar.

    Per ultimo, prima del gran finale sul Lago Titicaca e Cuzco, andiamo a La Paz, nella Valle della Luna e Tiwanaku, il pi importante sito archeologico boliviano. Sul Titicaca, navigando verso lIsola del Sole, incontriamo laltro gruppo proveniente dal Per, per visite ed eventi che precedono cuzco, un luogo che si presta ad essere vissuto nuovamente anche da chi vi sia gi stato. Qui, trascorriamo due giorni per approfondire aspetti particolari dellOmbelico del Mondo e suoi dintorni con la cena a Sacsaywaman. Saremo soli. Non ci saranno le tan-te persone che di giorno fotografano quelle ciclopiche pie-tre pensando che non sono certo arrivate qua trasportate da esseri umani. Ma, la suggestione del luogo sar tale che anche qualcuno di noi sar tentato di pensare non vero, ma ci credo.

    E il tempo, che per secoli passato su quelle pietre mo-dellate e, non si sa come, trascinate sin qui dalluomo, vor-remmo che in questa occasione rallentasse un poco per far durare di pi un momento che risulter troppo breve.

  • 34

    Sfumature in India

    INIZIA IL CoNTo ALLA RoVESCIA PER LARdH KUMBH MELA dEL MARZo 2016

    vero, ci sono le mie Indie, le vostre, queste, quelle. non ve n una sola.

    Tra le tantissime possibili questa volta abbiamo scelto quel-la che ne racchiude molte. Ogni sei anni, milioni e milioni di fedeli superando ataviche divisioni di casta, filoni religiosi del vasto panorama induista, regioni di provenienza, sin-contrano sul Fiume Sacro per definizione, il Gange. Per al-cune settimane larea di Haridwar, si trasforma in enorme appuntamento spirituale e caotico.

    Il cuore del viaggio sar la festa Ardh Kumbh Mela, ma nelle nostre proposte includiamo la conoscenza di vari altri

    pezzi molto significativi dellIndia. Non solo un viaggio di approfondimento per chi gi conosca il Subcontinente In-diano. unoccasione per partecipare ad uno straordinario (il termine, pur abusato, in questo caso opportuno) incon-tro, e visitare altre localit degne del nostro interesse. Pi gruppi, con itinerari diversi si incontreranno tre giorni a Haridwar per prendere parte attiva a questa occasione. E, proprio per essere non semplici spettatori ai margini delle ritualit, prevediamo sistemazioni nel cuore delle-vento, fruendo di tre notti in tende davvero confortevoli in unarea a noi riservata. (Non solo comode tende ma pi ambienti con bagno, doccia).

    L8 marzo previsto il momento pi importante e parteci-pato, con le processioni e il bagno sacro che ci coinvolge-ranno sino allalba. Ma, noi avremo modo di immergerci letteralmente in quelle particolari atmosfere per tre gior-ni. Potremo cos, non solo entrare un poco nellintimo vero dellIndia che accosta i propri dei e le loro rappresenta-zioni terrestri, ma anche approfondire con la presenza di esperti, filosofie e ritualit per meglio incontrare e capire tale pezzo di mondo. Intorno al Ardh Kumbh Mela costru-iamo cinque o sei itinerari diversi in varie regioni indiane, ma anche in Nepal e Sri Lanka. Teniamo particolarmente al Ardh Kumbh Mela e siamo gi impegnati nella fase or-ganizzativa per garantire al meglio la possibilit di parte-cipare a tale occasione di conoscenza.

    Per questo, iniziamo sul nostro sito un conto alla rovescia che scandir lavvicinarsi dell8 marzo 2016, momento cul-minate della festa. A breve saranno disponibili i programmi

    dettagliati, ma gli eventuali inte-ressati possono gi darci un cen-no, perch prevediamo, come in precedenti occasioni, un numero di partecipanti superiore alle di-sponibilit.

    Nellestremo nord dellIndia, dove il Gange ancora impetuoso viene generato dallHimalaya, assistiamo allarrivo e fondersi del ritmo che sospinge fedeli e sadhu, yogi e maghi, danzatori e asceti, auto e camion, animali e biciclette, pellegrini e risci, uomini vestiti di cielo e altri pi o meno nudi colorati ipnotizzati, mendicanti e treni, vacche sacre e ricchi uomini, autobus e mala-tiad avvicinarsi allacqua che redime.

    E, proprio qui a Haridwar, il moto rallenta, un poco pi in l delle rive. Tutto ci, uomini, ani-mali e cose che sembrano in moto perpetuo, sempre, giorno e notte, in vicinanza del liquido sacro, pare che vadano pi piano. Le atmosfere che vivremo in altre par-ti dellIndia, che la fanno apparire un fiume in piena, sul fiume vero, quello della Madre Gange, perdono velocit e violenza emotiva, quasi frenate dalla particolare sacralit del Ardh Kumbh Mela.

    Ma, forse, proprio Gangadhara, Shiva nelle vesti di colui che porta il Gange, parola non a caso suadente e musicale, a far si che sul Gange lIndia si rilassi e della sua carica emotiva ci arrivi e si viva un eco pi pacato.

    Abluzioni nel sacro fiume (foto Anna Canuto)

  • 35

    Sulle rive pur affollate e ammassate, tutto si fa pi dolce e si trova persino la fantasia per sentire lodore di incenso offerto dai fedeli. E, pur non esistendo una sola India, quel-la fecondata dal Gange ci appiccica addosso un briciolo di emozione in pi di quella che si pu assorbire in altri spicchi di mondo e in altre regioni della stessa India.

    Haridwar non uno dei tanti posti in cui gli indiani trovino sacralit. Haridwar uno dei quattro luoghi pi sacri dellIn-dia perch legata alla tradizione pi sentita e vissuta. Perch proprio qui cadde una delle quattro gocce di Nettare dellIm-mortalit, disperse sulla terra durante la battaglia combattuta nei cieli tra le forze del Bene e del Male, che si contendevano lurna sacra dentro cui era conservato il prezioso nettare.

    Laccavallarsi del ronzio e delleco di immagini, colori, suoni, parole, urla, odori, colori, preghiere, disperazioni, richieste, colori, speranze, delusioni, rassegnazioni, colori, che avremo negli occhi naso e orecchie, non ci lasceranno neppure quan-do ci allontaneremo da l per avvicinare altre facce, quotidiani-t e luoghi. Sono i diversi volti di un Paese che, per quanto lo si frequenti, non consente mai di dire che lo si conosca.

    Infatti, per esemplificare, in India qual il punto di equilibrio individuale, sociale, etico tra il valore della vacca e delluo-mo? Molto difficile per noi individuarlo. A meno di non sco-prire che il loro punto di equilibrio stia proprio in ci che non condividiamo o, a volte, non capiamo.

    Grandiosa, coinvolgente, eccessiva, caotica, spirituale, in-comprensibile, folgorante, ascetica, formicolante, interes-sante, trascendente, strumentale, folcloristica, rinunciata-ria, liberatoria, consolatoria, la scena del Ardh Kumbh Mela che attraverseremo non come spettatori che guardano da lontano, ci si offrir cos. Ricca e contraddittoria. Lontana da ogni sfumatura di banalit. Ci sono esperienze che si presentano solo in alcuni luoghi e non frequentemente.

    Ci sono pochi momenti di esistenza terrena e spi-rituale che si mescolino in modo cos vero sceni-co ed eclatante come lArdh Kumbh Mela. una sintesi di quella perenne e onnipresente aspira-zione alla spiritualit connessa a teorie e pratiche sconosciute al cristianesimo e pi in generale alla morale, alla filosofia e cultura occidentale che tendono a separare nettamente il sacro dal profa-no, la terra dal cielo, il godimento dalla sofferenza, la vita dalla morte.

    Ad Haridwar, limmersione nel Gange, consente la liberazione dal ciclo delle reincarnazioni, specie durante questo Kumbh Mela. Ovviamente anche qui tale palcoscenico di vita reale piena di quelle comparse che garantiscono il folclore a ogni for-ma di religiosit. Venditori di benedizioni e asceti a pagamento, santi uomini, impostori e sempli-

    ci fumatori di hashish a buon mercato, pellegrini e tardo hippy, tuttavia nulla tolgono al valore del luogo e dellevento.

    Qui tutto sembra possibile. Il miracolo, la liberazione, non pi occasione straordinaria riservata a pochi, ma quoti-dianit accessibile a tutti, effetto del carattere popolare e universale dellinduismo, capace di coinvolgere in maniera attiva da millenni una molti-tudine infinita di indiani.

    Ma, pure curiosi e sensibili viaggiatori, che giungono sino a Haridwar armati di macchi-ne fotografiche e dal deside-rio di capire. Almeno un po.

    Ritualit (foto Anna Canuto)

    Sadhu (foto Anna Canuto)

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    sentire il viaggio, cucirselo addosso come un abito su misura, trasformando in unopportunit di conoscenza tutto ci che sulla strada accade, ad un mercato di un villaggio piuttosto che in una sala dattesa di una picco-la stazione ferroviaria. Interagire per capire la popolazione locale, decidere del proprio tempo per fare un giro in ri-sci, sedersi ad un caff o andare ad un hammam pubblico. con viaggiavventura, Kel 12 vuole dare lopportunit di tornare a viaggiare seguendo le proprie emozioni a tutti coloro che ricordano con un po di nostalgia le loro prime esplorazioni del Mondo, fatte con molte letture ed entu-siasmo e poche prenotazioni.Una formula flessibile, che offre la tranquillit dellor-ganizzazione Kel 12 e di servizi di buon livello, ma che regaler la libert di momenti personali, in cui decidere autonomamente la consistenza da dare allesperienza dei luoghi in cui ci si trova. con il valore aggiunto dello spirito davventura di un accompagnatore blogger, un moderno

    viaggiatore che ha sostituito il taccuino con il racconto online, ma che mantiene intatta la curiosit e lanelito ro-mantico della scoperta del nuovo.

    VIAggIAVVENTURAscoprire il mondo oN THE RoAd

    www.viaggiavventura.it 37

    (foto Andrea Rinone)

    salvador de Bahia (foto Massimo viale)

  • www.viaggiavventura.it38

    gran toUr Del West - 14 gIornIpartenze: 14 febbraio - 24 aprile - 25 luglio - 15 agosto - 12 settembreUn viaggio on the road fatto di contrasti a tinte forti, cos come limmaginario suggerisce per una terra che da sem-

    Guatemala - Honduras - el Salvador - Nicaragua - Costa rica - Panamatraversata centroaMerIcana 19 gIornIpartenze: 9 agosto 6 settembreUna prima, con il fascino delle grandi attraversate: vi sentirete come i grandi viaggiatori del passato, quando il tempo del cammino era dilatato. Ogni giorno sar un momento di scoperta, tra civilt precolombiane, foreste lussureggianti, imponenti vulcani, laghi color cobalto, cittadine coloniali, mare caraibico. Lungo i 2500 chilo-metri utilizzeremo anche barche pubbliche per tratti di navigazione, a stretto contatto con la popolazione locale. Latmosfera coloniale di Antigua in Guatemala, la vecchia come dice il suo nome e come confermano le bellissime ar-chitetture barocche, oggi patrimonio UNESCO, il fascino di Suchitoto a El Salvador, con le vie di ciottoli e la bianchissi-ma chiesa settecentesca, fanno da contrappunto alle testi-monianze della civilt Maya di Copan in Honduras e della salvadoregna Joya de Cern, sepolta nel 590 dalleruzione del vulcano Loma. Non mancher la natura lussureggiante

    dei tropici, nei parchi della Costa Rica e nellarcipelago di Bocas del Toro a Panama, con il mare cristallino che tra-scolora dal blu al bianco, le spiagge caraibiche e la serena convivenza delle diverse etnie indigene che lo abitano.

    pre stata di frontiera e territorio dei nativi americani. Le distese a perdita docchio del deserto californiano, lincomparabile bellezza della Monument Valley, icona as-soluta del cinema Western, lemozione dei 1200 metri di strapiombo sul Grand Canyon, con la sua maestosa gola lunga 450 chilometri.

    E poi le sequoie giganti allo Yosemite Park sulla Sierra Nevada, le cascate, la ricca fauna. Nonostante sia il parco degli Usa pi antico (sottoposto a tutela da Lincoln nel 1864) e pi visitato, ben l89% della-rea considerata ancora allo stato selvaggio e rega-la emozioni forti, come il famoso El Capitan, roccia granitica alta 900 metri, sacra per i nativi e mag-gior richiamo al mondo per esperti scalatori e base jumper. Queste immersioni nella natura saranno infram-mezzate dallesplorazione di tre fra le pi eccitanti metropoli americane: Las Vegas, con i suoi hotel e casin, San Francisco, con il suo fascino culturale e europeo e Los Angeles con le spiagge di Santa Monica, Venice, Malibu.

    STATI UNITI

    CeNTrOAMerICAcivilt Maya (foto parallelozero)

    Monument valley (foto archivio Kel 12)

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    www.viaggiavventura.it

    Cubagran MoJIto - 16 gIornIpartenze: 13 febbraio - 24 aprile - 24 luglio - 14 agosto - 11 settembreLHabana non poteva essere che lincipit e il termine di que-sto viaggio attraverso Cuba. Con il suo centro storico (Ha-bana Vieja) patrimonio UNESCO, costituisce forse il pi bel complesso architettonico coloniale del mondo. Passeggian-do lentamente sul Malecon, il viale che corre lungo la costa nord, respirerete a pieni polmoni la sua atmosfera e il suo

    AMerICA LATINA

    fascino, fatto di esplosioni di gioia di vivere e una sottile malin-conia. Un viaggio fatto della bellezza dellisola, ma soprattutto della storia del popolo cubano e della sua meravigliosa alle-gria. E un itinerario per la Cuba colonial, nel cuore dei Carai-bi, a Trinidad, dichiarata Patrimonio UNESCO per lo splendido centro coloniale, a Camaguey, a Baracoa il primo insediamen-to spagnolo e punta estrema dellisola. E un itinerario anche nella storia recente, a Santa Clara, fulcro della rivoluzione con il museo dedicato al Che.

    Ma non mancheremo di concederci un po di relax sulle splen-dide spiagge, fra mare, musica e Mojito.

    Brasile

    transaMazzonIca 16 gIornIpartenze: 16 luglio 13 agosto 10 settembre

    Unavventura ricca di colori a contatto con la realt locale. Si viagger su veicoli 4X4, ma anche su bus e battelli pubblici, alla scoperta della grande anima del Brasile.Da Manaus, lantica citt portoghese dei coloni cresciuta con la febbre del cauc-

    Sorriso brasiliano (foto Massimo Viale)

    lHabana (foto lino ghilardi)

  • ci, ci si inoltra nel polmone verde della terra, la foresta Amazzonica. La navigazione fluviale il modo migliore per scoprire il complicato labirinto acquatico: a un cer-to punto vedrete le acque scure del Rio Negro incrociarsi a quelle rosso terra del Rio Solimes, senza mescolarsi ma creando per chilometri fantasmagorici disegno liquidi. E dal fiume vedrete scorrere la vita quotidiana sulle sue rive. LAmazzonia riuscir sempre a sorprendervi. Nel

    Parco Nazionale Lenis Maranhenses un mare di dune di sabbia bianca e mangrovie nascondono lagune dalle acque limpide in cui tuffarsi. A Jericoacoara troveremo laghi dacqua dolce o salata, grotte e cactus. Ma il Brasile anche musica, ballo, ritmo, cucina: a Salvador De Bahia la cucina, la capoeira e le danze afro-brasiliane, saranno ancora pi ammalianti nel Pelourinho, il centro storico di chiese e vicoli.

    Argentina - Cile - BoliviaDesertI DI sale e lagUne colorate- 15 gIornIpartenze: 19 luglio 9 agosto 23 agostoUn viaggio che attraverser scenari di incomparabi-le bellezza, partendo da Buenos Aires fino al Salar de Uyuni, il pi grande deserto di sale, a 3.650 metri di altitudine sullaltipiano andino meridionale del-la Bolivia, Paese che sapr sorprenderci con i suoi deserti bianchi che si alternano a lagune colorate. Attraverseremo il deserto di Atacama, dove laria estremamente secca e il cielo il pi limpido del pianeta. Posizionato nel cuore della cordigliera delle Ande, sul confine fra Cile e Bolivia, raggiunge altitu-dini superiori a 4500 metri. Imperdibili le lagune al-topianiche del Salar che nutrono grandi colonie di fe-nicotteri rosa e offrono dei panorami mozzafiato, cos come il geyser del Tatio. Si viagger sia con mezzi 4X4 sia con bus di linea, per gustare fino in fondo latmosfera delle Ande.

    MaroccocItt IMperIalI e KasBaH - 11 gIornIpartenze: 18 marzo 25 aprile 16 maggio 13 giu-gno 25 luglio - 8 agosto 5 settembreUn viaggio in Marocco sempre sorprendente. A Marrakesh, nei vi-coli della mellah, la zona ebraica, i profumi delle spezie sono cos in-tensi da essere materici e la sug-gestione della grande Jemaa el-

    AFrICA

    E al termine di un cammino affascinante, lincanto di Buenos Aires e dei suoi quartieri, i barrios, dove ci si mescoler nei locali agli abitanti i Porteos, condividendone le abitudini.

    Laguna verde (foto Archivio Kel 12)

    Fes, vasche per la concia (foto Fabio Piona)

  • 4141

    Fnaa indescrivibile: la sera risuona di mille bancarelle dai cibi insoliti, di incantatori di serpenti e di cantastorie. La regalit di Fes si percepisce inoltrandosi nella sua Me-dina, oggi il pi grande centro abitato senza auto del Pia-neta. Il grandioso sito archeologico di Volubilis racconta di un passato lontano.Poi ci inoltreremo nel deserto, a Merzouga con le sue dune di sabbia finissima e attraverso le montagne dellAtlante

    Sud Africacape, garDen & KrUger saFarI 13 gIornIpartenze: 16 giugno - 14 luglio - 4 agosto 8 settembreLAfrica australe in un viaggio che unisce lincontro con una natura varia, spettacolare, selvaggia, alla visita del-le zone metropolitane pi suggestive. Come Cape Town, affascinante citt allestremit del continente africano, ai piedi della famosa Table Mountain e affacciata su una splendida baia. Da qui, inizieremo ad esplorare la Peni-sola fino al Capo di Buona Speranza, risalendo poi verso i vigneti di Paarl superando la False Bay (perch spesso i naviganti la scambiavano per la Table Bay). Ad Her-manus, in base al periodo dellanno, si potr avvistare dalla riva il passaggio delle balene. Seguiremo la Garden Route, un sinuoso percorso tra le scogliere a picco sul mare e lussureggianti foreste dellentroterra. La Panoramic Route, invece, nella regione di Mpumalanga il luogo dove sorge il sole conduce ad altri spettacoli della natura: il Bly-de River Canyon, i Pinnacles, le cascate Mac Mac, i Gorghi

    fra i villaggi dei berberi, gente fiera e caparbiamente adat-tata alla natura. Varcheremo le gole del Todra e del Dads, con le rocce color porpora e visiteremo Ait Ben Haddou, la ksar, la citt fortificata lungo la via carovaniera tra il Sahara e Marrakesh. Arriveremo allAtlantico, nel vento che spira a Essaouira lantica Mogador e al El Jadida, lantica Mazagan, con le loro cittadelle portoghesi fortificate, lam-bite dalle onde delloceano.

    di Bourke e Gods Windows, una delle pi suggestive viste della regione. Non poteva mancare un safari nellarea della Korongwe Game Reserve, per scoprire laffascinante mondo animale africano.

    IndiaraJastHan, agra e varanasI 15 gIornIpartenze: 18 aprile - 1 agosto - 12 settembreLe straordinarie suggestioni dellIndia del Nord. Nello Shekawati alla scoperta dei palazzi dei Marwari, i mercanti del Rajasthan che gestivano le vie carovaniere della seta. Ora le loro case abbandonate sono per noi fonte di meraviglia: abituati a viaggiare per lavoro, al ritorno raccontavano quello che avevano visto ai pittori incaricati delle decorazioni. E per questo che in una di esse si vedono immagini di Venezia. Una lacrima di marmo ferma sulla guancia del tempo scrisse

    ASIA

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    Fes, vasche per la concia (foto Fabio Piona)

    leopardo (foto okavango expeditions)

    Sadhu a Varanasi (foto Andrea Rinone)

  • 42 www.viaggiavventura.it42

    OCeANIA

    Tagore del Taj Mahal, summa dello stile Mughal costruito dallimperatore musulmano Shah Jahan come tomba della moglie. A vederlo nella luce del mattino sembra galleggiare impalpabile nellaria. Linduismo ha invece il suo Vaticano in Varanasi o Benares, la citt pi antica al mondo ancora abi-tata. Latmosfera che si respira sui ghat, le cento scalinate

    che scendono verso il Gange, indefinibile. Il misticismo palpabile e pervade tutto, le acque torbide in cui la gente si immerge in un bagno salvifico, i fiori arancioni che ondeg-giano nellacqua insieme ai lumini, il Manikarnika, il ghat delle cremazioni, la puja serale che rende omaggio alla ma-dre Ganga, il fiume divino.

    AustraliaBIllaBong 24 gIornIpartenze: 4 luglio 1 agosto - 5 settembreUn coast to coast alla scoperta di questo giovane continen-te, selvaggio e spettacolare. 3000 km on the road partendo da Perth, verso il deserto dei Pinnacoli, il Parco Nazionale di Kalbarry, la Shark Bay con i suoi incredibili delfini di Monkey Mia. La grande barriera corallina del West Australia, il Nin-galoo Reef, invita allo snorkeling nelle lagune di Coral Bay e Exmouth, tra squali balena (da Aprile e Giugno), mante gi-ganti, tartarughe marine, dugonghi e milioni di pesci colorati.

    La Grande Barriera Corallina del Queensland, invece, la pi vasta del mondo con i suoi 2.500 km, sar il pezzo forte del-la costa orientale.Ma il fascino dellAustralia anche nei suoi deserti: il Karijini National Park nel Pilbara, con i canyon, le gallerie di roccia striata e le piscine naturali verde smeraldo e lOutback, immenso deserto rosso, dal quale si alza il miste-rioso Uluru (Ayers Rock), il monolite pi grande del mondo, sacro agli aborigeni. Da Darwin e dal Kakadu National Park si entra nel mondo aborigeno e nelle aree di arte rupestre nel Kakadu National Park, dichiarato Patrimonio dellUmanit. Sydney e la sagoma dellOpera House il suo edificio simbolo, saranno un ritorno alla modernit affascinante.

    Nuova ZelandasUlle orMe DI aBel tasMan 22 gIornIpartenze: 2 febbraio 16 marzoAlla scoperta delle grandi isole della Nuova Zelanda, Nor-th e South Islands, tra i parchi naturali, geyser, vulcani, foreste primarie, fiordi e ghiacciai. Partiremo da suggestioni molto british: a Christchurch, citt vittoriana; nelle Canterbury Plains, caratterizzate dal Norwest arch lo spettacolare arco di nubi bianche nel cie-lo terso e ventoso; nella scozzese Dunedin . Al Fiordland National Park esploreremo il mitico Milford Sound, il fior-do ottava meraviglia del Mondo secondo Rudyard Kipling che dal mar di Tasmania si addentra per 15 km fra ripide pareti di roccia. Vicino alla cittadina alpina di Queenstown ci attendono grandi spettacoli naturali: il Franz Josef, imponente ghiac-ciaio, unico al mondo a queste latitudini a spingersi cos vicino al mare; lAbel Tasman National Park, con le sue spiagge dorate e le sue sculture di granito. Dallo stretto di Cook passeremo allisola del Nord. Da Wellington sa-liremo al Tongariro National Park e i suoi temibili vulcani e a Rotorua, cuore della cultura Maori. Poi Auckland, al centro di una baia punteggiata da numerose isole.

    Abel Tasman N. P. (foto Ente Turismo Nuova Zelanda)

  • 43

    notizie dal cielo

    Per esempio, se ci spostiamo verso nord, andando in Scan-dinavia settentrionale o alle propaggini estreme del Cana-da e dellAlaska, superiamo il circolo polare artico. Questa linea ideale, situata a 66 33, delimita la regione del Sole di mezzanotte. Il 21 di giugno, inizio dellestate boreale, infatti il giorno in cui il Sole sul circolo polare artico non tramonta per 24 ore. Ma andando pi a nord il fenomeno si accentua: per esempio a 70 N (poco sotto Capo Nord), il Sole non tramonta per circa 65 giorni consecutivi, pi o meno da met maggio a met luglio. A 80 N, dalle parti delle isole Svalbard, la nostra stella rimane sopra loriz-zonte per ben 130 giorni. Il fenomeno ha il suo estremo al Polo Nord (dove per pi complicato andare da turisti), in cui si rimane al Sole per 6 mesi consecutivi, dallequino-zio di primavera (il 20 marzo) a quello dautunno (il 23 set-tembre). In questi luoghi, e in questi periodi dellanno, non esiste quindi la notte. Si pu per assistere alla danza del

    I cieli della primavera e dellestate

    Sole, che raggiunge la sua massima altezza sullorizzonte a sud a mezzogiorno per poi abbassarsi fino alla sua altezza minima quando passa sopra il nord, a mezzanotte.

    Per chi cerca notti stellate, conviene quindi rimanere a la-titudini intermedie come le nostre, che equivalgono anche a quelle degli Stati Uniti dAmerica e della Cina. Nelle notti di primavera potremo allora prendere come riferimento la figura del Leone, facilmente identificabile in cielo come una specie di trapezio di stelle brillanti, che passa a sud verso le ore 22. Questa costellazione zodiacale rappresen-ta il leone di Nemea, che secondo la tradizione viene uc-ciso da Ercole nella prima delle sue 12 fatiche. In basso a sinistra del Leone si trova la Vergine, anchessa visibile sotto forma di quadrilatero irregolare. La stella pi meri-dionale anche la pi brillante: si chiama Spica, che signi-fica la spiga di grano. In molte rappresentazioni, infatti, la figura della Vergine tiene in mano un fascio di spighe.

    Lassociazione tra questa stella brillante (che si trova a circa 250 anni luce da noi) e il grano si perde nella notte dei tempi; deriva dal fat-to che questa stella era visibile a occidente, subito dopo il tramonto del Sole, nel periodo dellanno in cui si mietevano i campi.

    Andando avanti nei mesi, il riferimento per il cielo della bella stagione alle latitudini me-die boreali diventa il cosiddetto Triangolo Estivo, formato da tre stelle luminosis-sime: Vega, nella Lira, Deneb, nel Cigno e Altair, nellAquila. Individuare questa figura, allinizio della notte verso sud, facilissimo, anche se ci si trova immersi nelle luci di una citt. Ma se ci troviamo in un luogo isolato, privo di inquinamento luminoso, allora pos-

    viaggiare anche loccasione per vedere cieli diversi ri-spetto a quelli ai quali siamo abituati da casa nostra: la porzione di cielo visibile, in una certa notte dellanno e a una certa ora, dipende infatti dalla latitudine del luogo

    in cui ci troviamo a osservare. e anche per sperimentare in prima persona fenomeni astronomici di cui non pos-siamo avere esperienza dalle latitudini medie europee (lItalia compresa tra circa 37 e 47 n).

    Unillustrazione della costellazione del Leone

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    siamo notare che il Triangolo Estivo si staglia proprio sopra la Via Lattea. Questo tenue arco di chiarore diffuso uno degli spettacoli pi affascinanti del cielo. composto dalla luce di moltissime stelle, troppo deboli per essere viste sin-golarmente, ma che sono cos addensate e vicine le une alle altre da dare una sensazione di luminosit diffusa. La Via Lattea, di fatto, ci dice in quale dire-zione del cielo ci sono pi stelle, dato che esse non sono distribuite in modo uniforme in tutte le direzioni del cielo ma si concentrano in un cerchio (la Via Lattea, appunto) che rappresenta il piano della nostra galassia.

    In particolare, la massima concentrazione si ha in direzione della costellazione del Sagittario, dove si trova il centro della galassia. Purtroppo alle nostre lati-tudini il Sagittario si presenta sempre molto basso nel cielo estivo, e si apprez-za meglio quando abbiamo la possibilit di recarci a latitudini pi meridionali delle nostre. Avvicinandoci al Tropico del Cancro, questa costellazione (che per gli anglosassoni ha la forma di una teiera) sale nel cielo e si rende visibile al meglio. Basta un buon binocolo o un piccolo telescopio per rivelare al suo

    La Via Lattea ripresa dal deserto di Atacama, in Cile (foto www.eso.org/public/images/milkyway)Particolare della Via Lattea

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    interno una quantit di stelle ravvicinate, nebulose brillanti, ammassi stellari.Andare verso sud significa anche, in primavera e in estate, godere di un Sole altissimo nel cielo, e quindi di giornate particolarmente calde. Allequinozio di primavera, il Sole a perpendicolo sopra tutte le regioni della Terra che si trovano a cavallo dellequatore, dallEcuador allIndonesia, passando per lA-frica centrale. Significa, a mezzogiorno, avere il Sole che passa a picco sopra le nostre teste (cio allo zenit), senza proiettare alcuna ombra. Anche que-sto un fenomeno inusuale per noi, perch in Europa non si pu osservare. Unaltra particolarit delle regioni a cavallo dellequatore che in quei luoghi il d e la notte hanno sempre la stessa durata di 12 ore, tutti i giorni dellanno. Ci sono cio 12 ore di luce e 12 di buio indipendentemente dalla stagione. I Paesi situati sullequatore godono anche di un altro privilegio: da quella posizione possibile osservare lintera sfera celeste, dal polo nord a quello sud.

    Per quanto riguarda gli oggetti del sistema solare, per tutta la primavera sar possibile osservare facilmente Giove, nella costellazione del Cancro. Non ci

    Particolare della Via Lattea

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    si pu sbagliare: