Progetto a cura di Elisa Mantovani3°F Tecnico Grafico a.s. 2016/17

JULIA MARGARET CAMERON

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Julia Margaret Pattle, nota con il cognome Cameron, è stata una fo-tografa inglese, esponente del pittoricismo.Era la figlia di James Pattle, un ufficiale inglese della British East India Company, e di Adeline de l’Etang, figlia di aristocratici francesi. Visse in Francia sino al 1838, quindi tornò in India per sposare Charles Hay Cameron.

Si trasferì a Londra nel 1848 quando il marito si ritirò dagli affari. era nata nei pressi di Calcutta, nel 1815. Nel 1836 conosce Charles Ca-meron, con il quale avrà sei figli e altrettanti ne adotterà. Nel 1863 i figli sono ormai grandi e il marito deve rientrare a Ceylon per seguire gli affari.La vita di Julia si svuota aprendo spazio alla noia, allora la figlia mag-giore, le regala un apparecchio fotografico con l’idea che un hobby possa aiutarla a distrarsi.La fotografia, per la Cameron, si trasforma in una vera e propria pas-sione, senza alcun fine redditizio nè interesse a mostrare le sue foto-grafie al di fuori dei familiari e degli amici.

La sua tecnica veniva considerata carente, e in effetti spesso i suoi negativi sono rovinati e mal preparati, ma il gusto compositivo era fuori discussione. Scelse di dedicarsi al ritratto interpretato a suo modo, che poi rispecchiava molto quello della pit-tura preraffaellita a lei contamporanea.I suoi soggetti preferiti erano i bambini e gli adolescenti. Le fanciulle della Cameron avevano sem-pre un aspetto sognante e pensoso, a volte tormentato, tipico del romanticismo.

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Ciò che caratterizza più di ogni altra cosa la sua fotografia è la tecnica con cui Julia raggiunge il risultato. Le sue fotografie sono volontariamente sfuocate, ombrose, poco delineate e spesso ovali.Lei non si limita a riprodurre il reale: lo interpreta cosi per come effettivamente appare alla mente.

La sua idea rivoluzionaria è che la fotografia deve allontanarsi dall’essere uno strumento di riprodu-zione meccanica, che il fotografo deve avere la libertà di interpretare e creare la propria visione del mondo; vuole nelle fotografie avvicinarsi il più possibile a come i nostri occhi effettivamente vedono.

Con la Cameron nasce cosi la ricerca artistica nella fotografia. La fotografia si allontana dalla commercializzazione e dalla ricerca del consenso, ma viene realiz-zata per sè e per chi può comprenderla.

La prima che coglie le potenzialità di espressione artistica è una donna, quando fino a pochi anni prima si sosteneva che, a causa dei laboriosi procedimenti, mai una donna sarebbe stata fotogra-fa.

Nel 1875 la famiglia Cameron tornò a Ceylon, ma la sua attività fotografica fu impedita dal difficile reperimento dei materiali fotografici. Nessuna fotografia di quest’ultimo periodo è giunta fino a noi.

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