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Rondo Cameron: STORIA ECONOMICA DEL MONDO -CAMERON - CAP1: Introduzione - storia economica e sviluppo CRESCITA ECONOMICA: Aumento sostenuto del PNL (impiego di maggiori quantità – fattori di produzione o miglior efficienza nell’utilizzo degli stessi) [è un processo reversibile] SVILUPPO ECONOMICO: Crescita economica accompagnata da un sostanziale cambiamento strutturale o organizzativo dell’economia (da economia locale al mercato o al commercio) [è un processo reversibile] Lo sviluppo economico è studiato in funzione dei seguenti parametri: 1) Popolazione; 2) Risorse; 3) Tecnologia; 4) Istituzioni sociali [ I fattori di produzione sono sempre: terra, lavoro, capitale, e imprenditorialità. PRODUZIONE: Processo di “trasformazione” dei fattori di produzione in beni servizi desiderati dalla popolazione misurata in unità fisiche (chilogrammi) o monetarie. PRODUTTIVITA’: Rapporto tra risultato utile di un processo di produzione e i fattori di produzione in esso impiegati, misurata in unità fisiche o monetarie. CAPITALE UMANO: Deriva dall’investimento in conoscenze e abilità o capacità (+ capitale umano, + produttività) Legge dei rendimenti decrescenti (o utilità marginale decrescente) = esempio del campo coltivato (pag. 28-29) (una popolazione finché cresce ed arriva ad utilizzare pienamente le sue risorse aumenta la produttività marginale poi decresce se ________________________________ Soluzione: innovazione tecnica) MALTHUS: Crescita geometrica della popolazione + crescita aritmetica della disponibilità di cibo + legge dei rendimenti decrescenti + guerre/carestie/malattie = una vita di mera 1

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Rondo Cameron: STORIA ECONOMICA DEL MONDO

-CAMERON-

CAP1: Introduzione - storia economica e sviluppo

CRESCITA ECONOMICA: Aumento sostenuto del PNL (impiego di maggiori

quantità – fattori di produzione o miglior efficienza

nell’utilizzo degli stessi) [è un processo reversibile]

SVILUPPO ECONOMICO: Crescita economica accompagnata da un

sostanziale cambiamento strutturale o organizzativo

dell’economia (da economia locale al mercato o al

commercio) [è un processo reversibile]

Lo sviluppo economico è studiato in funzione dei seguenti

parametri:

1) Popolazione; 2) Risorse; 3) Tecnologia; 4) Istituzioni sociali

[ I fattori di produzione sono sempre: terra, lavoro, capitale, e

imprenditorialità.

PRODUZIONE: Processo di “trasformazione” dei fattori di produzione

in beni servizi desiderati dalla popolazione misurata in unità

fisiche (chilogrammi) o monetarie.

PRODUTTIVITA’: Rapporto tra risultato utile di un processo di

produzione e i fattori di produzione in esso impiegati, misurata in

unità fisiche o monetarie.

CAPITALE UMANO: Deriva dall’investimento in conoscenze e abilità o

capacità (+ capitale umano, + produttività)

Legge dei rendimenti decrescenti (o utilità marginale decrescente)

= esempio del campo coltivato (pag. 28-29)

(una popolazione finché cresce ed arriva ad utilizzare pienamente le sue risorse

aumenta la produttività marginale poi decresce se ________________________________

Soluzione: innovazione tecnica)

MALTHUS: Crescita geometrica della popolazione + crescita

aritmetica della disponibilità di cibo + legge dei rendimenti

decrescenti + guerre/carestie/malattie = una vita di mera

sussistenza per la popolazione (1798) [vero per paesi del III°

Mondo falso per gli altri per contraccezione]

Passaggio da agricoltura a produzione di beni

Legge Engel pag. 31

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Aumenta la produttività Prodotti (numero) – Lavoro ( X offerta)

Aumenta il reddito consumatore % reddito usata per cibo scende(X domanda)

Passaggio da produzione di beni a produzione di servizi:

Aumenta il reddito del consumatore Aumenta la domanda di beni

qualsiasi (meno del reddito); Aumenta la domanda di beni e servizi

e tempo libero. (legge dei rendimenti decrescenti) Vedi pag. 37

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CAP 3: Lo sviluppo economico nell’Europa medievale

Il Medio Evo è caratterizzato da Economia agricola. La forma

economico-sociale da organizzazione (sotto livello feudale) è

costituito dalle “CURTIS” (miscela tra cooperazione e coercizione

non ne esiste una forma tipica). La società comprendeva 3 ordini:

I Signori (combattevano), Il Clero (pregava), I Contadini

(Lavoravano) discordi gli storici del feudalesimo (sul modo di

vivere)

I contadini erano tenuti solitamente ad effettuare delle

prestazioni d’opera gratuite sui terreni del signore, le quali

avevano la precedenza (in linea di principio) sulla coltivazione

delle loro strisce. La quantità e la natura di queste

prestazioni variavano da regione a regione, persino da curtis a

curtis, nel tempo, e a seconda della condizione sociale del

contadino o della natura della terra in suo possesso.

Miglioramenti in campo agricolo: rotazione ternaria, aratro pesante

a ruote, cavallo da tiro, attrezzi da lavoro in ferro,

fertilizzazione del terreno, innesto. Conseguenze di ciò: Crescita

demografica (per miglioramento alimentazione), Sviluppo economico,

Affermazione della città, Espansione fisica della civiltà europea.

L’Europa si espande Le crociate , a differenza della spinta dei

tedeschi verso oriente, non diedero come risultato un’espansione

geografica permanente della civiltà europea; le loro cause

furono più complesse, coinvolgendo motivazioni religiose e

politiche prima ancora che economiche. Ia crociata 1095 papa

Urbano II, terminarono di fatto con la lunga depressione

secolare del XIV sec. Se da un lato l’economia in espansione

rese possibile agli europei di intraprendere le crociate,

dall’altro queste ultime stimolarono la crescita del commercio e

della produzione.

Crescita delle città: La popolazione in soprannumero delle campagne

emigra in città (ma solo meno del 50%) (creando un mercato nuovo per i

prodotti agricoli) ove di dedica ad attività artigianali. Cade il

sistema Curtense e Nascono i Comuni (1035, Milano).

Il tipo di traffico più prestigioso era senza dubbio quello che

stimolò la ripresa degli scambi commerciali tra l’Italia e il

Levante.

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Le Città Marinare cominciarono grandi commerci con l’oriente e

grazie alle crociate con l’Africa (beni non e di lusso). Il

commercio marittimo è sempre stato più sviluppato e meno costoso di

quello terrestre ma nel Medio Evo fu molto fiorente il commercio

terrestre tra Nord Europa e Sud Europa (Le Fiere). Nel XII° sec.

L’economia medievale cominciò a “specializzare” la produzione di

beni a livello regionale.

Nascono le prime Banche soprattutto legate al commercio Medievale.

Già alle fiere si faceva uso del credito per i pagamenti causa le

troppe diverse monete in circolazione. Nel 1252 viene coniato il

fiorino d’oro (Firenze): Moneta di paragone.

Le fiere delle Champagne si affermarono nel XII sec. Come il +

importante punto d’incontro per i mercanti meridionali e

settentrionali. Sotto la protezione dei Conti di Champagne, che

offrivano strutture per lo smercio dei prodotti e speciali

tribunali commerciali, nonché protezione sulle strade per i

mercanti in viaggio, le fiere ruotavano quasi continuamente nel

corso dell’anno tra le 4 città di Provins, Troyes, Lagny e Bart-

sur-Aube. Situate quasi a metà tra le 2 regioni economicamente +

sviluppate d’Europa, l’Italia settentrionale e i Paesi Bassi.

Tra la fine XIII sec e l’inizio del XIV queste fiere perdono di

importanza per Nuove rotte Mediterraneo Mare del Nord organizzate

da Genova e Venezia (Flotta delle Fiandre). Grandi società

commerciali e finanziarie, con sedi nelle maggiori città italiane e

filiali in tutta Europa, si sostituirono ai singoli mercanti come

principali motori del commercio <<rivoluzione commerciale>>.

<<commeda>> un mercante forniva il capitale ad un altro, che si

incaricava di affrontare il viaggio (avventura)108_112

Nel Medio Evo si è sviluppata anche l’industria

manifatturiera (panno e tessuti vari) grazie anche all’invenzione

di telai a pedale, mulinelli, macchine idrauliche per la

frollatura. L’industria metallurgica si sviluppò molto grazie ai

primi altiforni e nuovi giacimenti di minerali (ferro, carbone). Si

svilupparono anche l’industria del legno e del cuoio e l’industria

orologiaia. Molto importante fu lo sviluppo del mulino azionato

dalle varie forme di energia; acqua, maree, vento, ecc.

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L’Economia Medievale entrò in crisi perché colpita da: 1348

Malattie (morte nera); 1338-1453 Guerre (100 anni e Impero

Bizantino); 1315-17 Carestie, Clima. C’è sovrapopolazione in

rapporto alle risorse e alle tecnologie disponibili. Il XIV è un

secolo di grandi rivolte contadine (fallite per lo +), di fame e di

morte. Nel XV sec. Ricomincerà la crescita e lo sviluppo.

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CAP 5: La seconda logistica europea

Dal XV sec. Ci fu un’immensa espansione del confini geografici; I

principali centri economici europei cambiarono (l’Italia comincia a

decadere per importanza). Spagna e Portogallo ebbero successi

effimeri. Si rafforzarono Inglesi e Olandesi (nel commercio).

Questo fu un periodo di scarsi progressi tecnologici.

Nel XVI sec.vi fu un considerevole aumento della popolazione urbana

ma non seguì un grande sviluppo economico: le maggiori attività

manifatturiere erano in Campania e le città erano controllate da

corporazioni.

Con l’aumento della popolazione urbana aumenta la domando di

cereali aumento dei prezzi + dei salari.

Nel XVII sec. La popolazione tende a scendere per solite cause:

carestie, epidemie, guerre.

Le importazioni dalle colonie: oro, argento, avorio, cacao, thè,

caffè, tabacco, cotone, tessuti, porcellana, frutta, verdura.

Rivoluzione dei prezzi = Troppo oro e argento in circolazione dalle

colonie portò a un grande aumento dei prezzi ( i salari nominali

crebbero poco i salari reali crollarono) soprattutto dei generi

alimentari. Questa (R.d.P) causò redistribuzione del reddito e

della ricchezza.

La produttività agricola è diminuita sensibilmente (niente

progressi nella tecnologia agricola) porta la troppa

popolazione a non crescere + nel XVII sec.

Nell’Industria ci furono innovazioni ma a rilento

(ostacolate dalle autorità – creano disoccupazione – e dalle

corporazioni - creano concorrenza) : macchine per filare,

navi migliori, nuovi altiforni, ecc. Nonostante esistessero

molte ed eterogenee industrie, l’economia europea era poco

specializzata e molto dipendente dall’agricoltura in crisi e

poco produttiva.

Tra il XV e il XVII sec. Fiorì il commercio di lunga

distanza e internazionale (aumenta d’importanza il mare del

nord, cambiano i prodotti coinvolti, cambia la forma

dell’organizzazione commerciale); nascono le “compagnie”

(società di commercio tipo s.p.a) e le prime borse.

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CAP 6: Nazionalismo economico e imperialismo

Le politiche economiche miravano a :”costruire la potenza

economica per rafforzare lo stato ed avvalersi della potenza

dello stato per favorire la crescita economica”. Il governo

centrale tentava di unificare lo stato sia dal punto di

vista economico che politico.

Mercantilismo(vedi per Schmoller che cos’è );politica di

costruzione dello stato[aumenta le entrate e tiene sotto

controllo le spese] (giudizio positivo).

Bullionismo = politica economica di trattenere tutto l’oro e

l’argento nelle cacce dello stato(non farlo uscire

all’estero) in caso di guerre future.

SITUAZIONE ECONOMICO-POLITICA DEI VARI STATI

SPAGNA: Impero vasto con grandi risorse agricole,

industriali e minerarie è misteramente fallito per

politiche economiche inadeguate e per capi incompetenti.

Ha fatto troppe guerre finanziate da tasse (sui più

poveri), oro americano (inflazione) e prestito

(bancarotta). Ha distrutto l’agricoltura favorendo la

pastorizia, i monopoli (cave e trasporto oro dalle

colonie), imponendo un prezzo max sui cereali e panno (

distrutti i migliori prodotti dell’economia importatore

di lana e panno) e lasciando barriere doganali tra le

varie regioni dell’impero. Tutto ciò per avere tributi.

L’espulsione di ebrei e mori (lavoratori e ricchi i

primi; ottimi agricoltori i secondi), il monopolio

governativo e un rigido controllo delle colonie (fiorisce

il contrabbando) hanno fatto il resto.

PORTOGALLO: Fortuna: Divisione ex paesi controllati dalle

colonie, abilità nautiche, uomini duri. Decadenza: Pochi

uomini per un impero troppo vasto: monopoli e pesante

tassazione su tutte le merci coinvolte nel commercio

internazionale. Corruzione e frodi nella

burocrazia+tassazione+evasioneprestito. L’insofferenza

religiosa causa la perdita di abili lavoratori e

professionisti.

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GERMANIA: Migliorò le sue condizioni con limitazioni al

commercio estero, incentivi alle manifatture locali,

banche e lavoro ai poveri. Utilizzò anche le Università.

PRUSSIA: (Hoenzoller) politica di centralizzazione e

mercantilismo (dazi protettivi, monopoli e sussidi

all’industria, incentivi a imprenditori stranieri e

specializzati (ugonotti), buona imposizione fiscale,

poche spese, ottimo esercito (ma no guerre) ; sussidi

(non presiti) da altri stati, buon uso possedimenti della

corona.

POLONIA: Sparisce per cause politico-economiche (spartita

dai vicini Austria-Russia-Prussia)

RUSSIA: (Pietro V il grande) rapida modernizzazione (da

arretratezza): nuova flotta, nuova amministrazione

centrale, nuovi tributi, nuove industrie militari(scarso

successo per manodopera operante) agricoltura di

sussistenza. (Caterina) prestiti e moneta (cartacea)

fiduciaria tracollo.

SVEZIA: Buone risorse naturali, Governatori saggi (no dazi

interni, standard di misurazione, tassazione uniforme),

si all’ingresso di manodopera straniera economia vola.

ITALIA: Continuamente invasa. Solo Venezia prospera più a

lungo ma poi decade nel XVII sec

FRANCIA: Troppe guerre e troppo lusso di Luigi XIV

(l’economia non dava denaro sufficiente, sistema

tributario inefficiente) Per attingere denaro si sfruttò:

tasse, prestiti, vendita uffici(personale incompetente,

inefficienza e corruzione). Esistevano dazi interni,

decreti e ingiunzioni per i manufatti e per la condotta

dei mercanti, create corporazioni, dati sussidi

all’industria, attuati dazi protettivi (bilancia

commerciale favorevole), favorito il centralismo politico

(permesse solo fiere nazionali, controllo della corona

sulle corporazioni). Nocive le guerre religiose (Dopo

Colbert). (Sully) controllo entrate e poca spesa;

tolleranza religiosa ed entrate dai monopoli.

PAESI PASSI: Repubblica dipendeva dal commercio (stati

regionali per politica estera, consigli cittadini per

quella interna). Libertà di commercio (via mare del

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nord), trasporto merci altrui, ottima agricoltura (burro

e formaggio e colture industriali), importazione materie

prime, industrie varie. [Libera immigrazione (libero

culto), non esistevano dazi sul impor-export, tasse

giuste libero commercio di metalli preziosi]. Monopoli:

industria aringhe, sfruttamento colonie (società indie

orientali/occidentali private spa)

GRANBRETAGNA: Monarchia costituzionale con controllo

parlamentare fin dal 1688. Punto di forza economica:

Parlamento controlla le finanze del Governo (migliore

tassazione, burocrazia + snella; nazionalismo economico

con l’estero, libertà verso l’interno). Creazione di:

Banca d’Inghilterra, moneta nuova, mercato dei titoli

pubblici/privati. Positivo: Navigation Acts : ogni merce

trasportata in Inghilterra su navi Inglesi protegge la

marina mercantile e la pesca; causa ribellione delle

colonie (USA). Negativo:Statuto dei mestieri, Progetto

Cokaynt (monopolio panno).

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CAP7: L’alba dell’industria moderna

Protoindustrializzazione: Forza lavoro dispersa (solitamente

rurale), organizzata da imprenditori urbani(mercanti-

manifatturieri) che la riforniscono di materia prima e

smerciano il prodotto in mercati lontani, cominciano a

nascere grandi(dimensioni) industrie tessili, del carbone,

ecc. La protoindustrializzazione e i termini ad essa

correlati fanno riferimento in primo luogo alle industrie

di prima necessità in particolare tessili.

Industrializzazione moderna: Agricoltura perde importanza ma

diventa molto più produttiva. Cresce il settore

secondario(estrattiva, manifatturiera, costruzioni) per forza

lavoro livelli di produzione. Nel periodo tra XVIII e XX sec.

Salgono industria estrattiva, manifatturiera e delle costruzioni

Nascita dell’industria moderna: Uso generalizzato di macchine

azionate da energia meccanica. Introduzione di nuove fonti

di energia (combustibili fossili), impiego diffuso di

materiali non reperibili in natura. (grandi dimensioni

industrie).

Rivoluzione Industriale: Periodo della storia britannica che

vide l’introduzione di macchine a energia meccanica

(industrie tessili), innovazione della macchina a vapore,

sistema di fabbrica nella produzione. Utilizzo di macchine

produttività lavoro, lavoro infantile, eliminazione

abilità personale, pessimo igiene.

La rivoluzione industriale fu un periodo di mutamento

industriale-sociale-intellettuale (commerciale agricolo)-

progressi ottenuti spesso per tentativi.

Grandi miglioramenti si ebbero in: Agricoltura (campi

recitati, grandi fattorie,migliori prodotti, rotazione)

[+produttività popolazione nutrita]. Commercio, attività

finanziarie (banca d’Inghilterra + piccole banche).

Industria (iniziativa privata più monopoli concessi) vie di

trasporto (canali e strade da privati). Finanza capitali

investiti in , debito pubblico in . Tassazione (capitali

investiti).

Sfruttamento del carbone coke (G.B. divenne esportatore

netto ferro) si ebbero miglioramenti nella chimica e prime

locomotive - ferrovia.

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Le fabbriche si svilupparono prima in campagna (vicino a

fiumi o giacimenti) poi in città.

Punti focali della rivoluzione Industriale : innovazioni

tecniche in industria cotone –siderurgica; uso macchina a

vapore (in certi casi anche specializzazione e divisione del

lavoro).

Sviluppo Industriale : Inghilterra (alto), Scozia(basso poi molto

alto), Galles(basso), Irlanda (bassissimo)

Popolazione in aumento perché il progresso economico,

vaccinazioni, natalità mortalità igiene, alimentazione

migliora così come emigrazione e immigrazione. Città a

scapito di igiene e sanità.

Conclusione: Graduale miglioramento del modello di vita

delle classi lavoratrici; aumento disuguaglianza nella

distribuzione del reddito.

Sullo sfondo della pesante situazione produttiva e commerciale tra la seconda metà del 1866 e la prima del 1868 , già nel 1864 proposta di ricorrere all’imposta per redimere il disavanzo.

Già nel XVI sec Londra aveva cominciato a svolgere la funzione

di polo di crescita.

La commercializzazione interagì con la nascente organizzazione

finanziaria della Nazione. Le Origini del sistema bancario

Britannico sono oscure, ma sappiamo che negli anni successivi

alla restaurazione del 1660 diversi grandi orefici londinesi

svolsero funzioni di banchieri; rilasciavano ricevute di

deposito che circolavano come banconote e concedevano prestiti.

La fondazione della Banca d’Inghilterra nel 1694 col suo monopolio

legale costrinse i banchieri privati a rinunciare all’emissione di

banconote. La banca centrale non istituì filiali in provincia e

banconote di grosso taglio circolavano principalmente a Londra. In

più la Zecca reale era inefficiente e il valore della moneta d’oro

troppo elevata per pagare salari o nel commercio mentre argento e

rame erano insufficienti. iniziativa privata di titoli cartacei,

naquero le banche di provincia.

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CAP8: Lo sviluppo economico nell’Ottocento fattori

determinanti

Popolazione in aumento (nel 1740) perché migliore

agricoltura, migliori industrie, immigrazione/emigrazione

(città).

Risorse : carbone (per industria pesante), energia

idroelettrica, sfruttate le colonie.

Innovazioni tecniche: Si diffusero dall’Inghilterra in tutta

Europa e oltre. Le industrie si avvalsero col tempo di

macchine a vapore. Si passò poi all’elettricità e a tutti

i suoi vantaggi. Si utilizzò il petrolio e tutti i suoi

derivati fina al motore a scoppio. Molto utili

l’introduzione in ogni settore dell’acciaio (più a buon

mercato), grande sviluppo delle ferrovie (quasi ovunque)

e delle navi a vapore(prima) a elica (poi). Enorme

sviluppo della stampa, fotografia, telegrafia, telefonia,

radio e macchine da scrivere, ecc.

Contesto istituzionale favorevole: Libertà di iniziativa

industriale, scelta in campo occupazionale (si alla

mobilità) geografica (sociale), proprietà privata, stato

di diritto, uso della ragione della scienza nel

perseguire fini materiali.

Diritto Comune in Gran Bretagna: (sistema giuridico) Natura

evolutiva, flessibilità, basata su precedenti (decisioni

legali scritte). Protegge la proprietà e gli interessi

privati dallo stato, l’interesse se pubblico da quello

privato. Ha assorbito il diritto mercantile. Base del

diritto comune delle colonie.

Dichiarazione dei Diritti dell’uomo: (ex rivoluzione

francese) (libertà –proprietà – sicurezza –resistenza

oppressione) con uguali diritti e doveri. Tolti i

monopoli e dazi interni, tolta tassazione iniqua.

Influenzo i paesi conquistati.

Diritto Comune in Gran BretagnaRivoluzione USA(e

colonie)Costituzione USA Rivoluzione Francia Dichiarazione

dei diritti dell’uomoImpero NapoleonicoCodici Napoleonici

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Codici Napoleonici: Mix di diritto Romano e Rivoluzione,

Solite libertà concesse e soliti diritti riconosciuti. Code

Civil (1804)=proprietà (diritto assoluto sacro inviolabile),

libertà contrattuale (con forza di legge), riconosciute

cambiali e prestiti a interesse. Code de Commerce (1807)=

Regola le forme di impresa. 1)Società semplice (soci

rischiano per debiti della ditta) 2)Società en commandité

(responsabilità per gli affari della ditta, rischio solo il

capitale sottoscritto)(migliore perché più semplice da

costituire) 3)Società Anonymes (srl dove i soci hanno

responsabilità per quote conferite).

Il periodo Napoleonico fu basato su nazionalismo e

imperialismo econom. (in Francia, Gran Bretagna).

In G.B. presero a diffondersi le teorie di A.Smith sulla

libertà economica e libera concorrenza come mezzi per

aumentare la ricchezza delle nazioni. [approvate leggi pro-

lavoratori]

Liberismo economico = libero scambio e ruolo minore delle

stato nell’economia. Laister- Faire ( o Let do) Gli uomini

d’affari restrizioni (tranne penali) per seguire i propri

interessi.

Diffusione del Liberismo: G.B. (molto), Francia e comunemente

(poco lo stato controlla l’economia)

Karl Marx: Sopravvivono solo 2 classi: Capitalisti e

Proletari. Questi ultimi sconfiggeranno i primi con un moto

rivoluzionario.

Operai e lavoratori vennero tutelati da sindacati

(inizialmente osteggiati) e partiti politici. Si evidenzia

un lento (e spesso osteggiato dalla classe dominante)

progetto dell’istruzione e diminuzione nell’analfabetismo.

Con Congresso di Vienna del 1814-1815 si chiude l’era

Napoleonica e comincia un periodo di Rivoluzioni ispirate

dal nazionalismo: nascono nuovi stati (Belgio, Italia) e si

migliorano altri. Alla fine del secolo però si tornerà

all’Imperialismo con un’espansione del mercato Monidiale con

l’Europa al centro.

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CAP9: Modelli di sviluppo:i primi paesi industriali

I primi paesi industriali furono:

Gran Bretagna : Prima del 1870 ha la migliore economia del

mondo in ogni settore. Dopo il 1870 viene superata da USA e

Germania(causa probabile:fallimento della strategia

imprenditoriale e poca istruzione scolastica). L’economia

dipende molto da importazioni ed esportazionibilancia

commerciale negativadeficit coperto da marina mercantile

e investimenti all’estero.

Stati Uniti : Ricchi di risorse naturali e di terre, molta

manodopera (troppo costosa uso di macchine) immigrati e

nativi, progresso tecnologico e specializzazione regionale.

Il vasto territorio degli USA rappresenta un grandissimo

mercato interno (migliorate le vie di comunicazione dai

privati), per molto tempo però rimane rurale. Nel 1890 gli

USA erano la maggiore nazione industriale del mondo.

Belgio : Copia il modello inglese. Molti giacimenti minerari

(carbone in primis), buona industria del panno, lunga

tradizione industriale ricevette importanti infusioni di

tecnologia, capitali stranieri e favoritismo in certi

mercati stranieri (Francia). Dopo la depressione post-

rivoluzione l’economia rifiorì (costruita rete ferroviaria

a spese di stato; innovazioni ,investimento). Dipese molto

dalle esportazioni (principalmente in Francia). Nel 1840

era il paese più industrializzati del continente.

Francia : (Molta importanza ai beni di consumo) Povera di

materie prime(carbone), lenta crescita demografica, ma

attiva nel campo delle innovazioni tecnologiche.

Inizialmente l’economia era basata sull’industria di tipo

artigianale e domestica per poi passare a:tessile,

siderurgia, chimica, cartacea ecc. Migliorate le vie di

comunicazione ( e di conseguenza commercio

interno/esterno). Investimenti all’estero. Nel 1848-1851

depressione; 1851-1881 ripresa (sotto il II° Impero); 1882

grande depressione; 1898 Bel Epoque (prosperità socio-

economico-culturale). Basso ritmo di urbanizzazione (molti

impiegati nell’agricoltura e bassa crescita demografica),

imprese medio-piccole dimensioni (tranne pochissime

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Rondo Cameron: STORIA ECONOMICA DEL MONDO

eccezioni) e molto sparpagliate conseguenze della

scarsità di carbone e utilizzo di energia idraulica.

Germania : Da paese povero e agricolo divenne una super

potenza in 3 fasi : 1)1800-1833 vedono i cambiamenti dei

paesi guida 2)1833-1870 copiano e prendono a prestito

(assumono capitali, tecnologie ed iniziative estere)

3)1870-1913 espansione dell’industria tedesca sui mercati

esteri. L’editto del 1807 (e seguenti) abrogarono le

limitazioni al commercio e all’industria, migliorarono la

tassazione, amministrazione centrale. Nel 1833 Zollverein

(unione doganale), abolì i dazi interni e le barriere

interne, determinò una tariffa comune per l’estero,

politiche liberali (basse tariffe) permette un’economia

unificata (molto aiutata dallo sviluppo delle ferrovie).

Il bacino carbonifero della Ruhr fu di grande aiuto nello

sviluppo delle industrie ad esso collegate (grazie aiuti

esteri dal 1850 in poi) e quello della Lorena per la

produzione di acciaio. Nel 1870-71 con la vittoria sulla

Francia e la proclamazione dell’Impero c’è il boom

economico; vengono ricomprate le azioni in mano straniera;

si investe all’estero; si sviluppano le industrie chimiche

ed elettricità. Le industrie di grandi dimensioni (per

sfruttare le economie di scala) aiutate dall’utilizzo di

“cartelli” monopolistici prezzi più alti in Germania,

bassi all’estero quindi esportazioni altissime. Le molte

Università contribuirono allo sviluppo dell’economia.

CAP10: Modelli di sviluppo: ritardatari e assenti

I Paesi che si svilupparono più lentamente erano

caratterizzati da scarsa o del tutto assente presenza di

giacimenti carboniferi. L’aumento dell’uso di carbone

tramite importazioni è conseguenza di un processo di

industrializzazione già in atto.

Svizzera : dopo il 1850 creò l’unione doganale e monetaria,

sistema postale centralizzato e un o standard uniforme di

pesi e misure, scarsità di carbone e risorse naturali

(tranne acqua e legname) fece fortuna con un mix di

tecnologie avanzate e industrie ad alta intensità di lavoro

specializzato. Prodotti di valore elevato e alto valore

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aggiunto (orologi, formaggi,cioccolata, macchinari,

tessuti), ciò era permesso da un ottimo sistema scolastico

e di apprendistato (manodopera a salari bassi). L’economia

dipendeva molto dalle esportazioni e importando materie

prime sviluppò un importante industria di trasformazione

dei metalli e un’industria farmaceutica. Le ferrovie non

ebbero molta fortuna (fatte da ditte straniere). Pur

entrando in ritardo sul mercato mondiale solo verso la metà

del XIX sec. Con l’esportazione di materie prime e di beni

di consumo semiraffinati con industrie raffinate

Paesi Bassi + Scandinavia : (1850-1914) Poca popolazione ma

colta; niente carbone e pochi giacimenti minerari, molta

energia idraulica. Posizione geografica favorevole Svezia-

Norvegia-P.B.- Danimarca. Aperti al mare svilupparono la

pesca, il commercio e il trasporto marittimo [industria

navale], le ferrovie sono governate saggiamente. Punti di

forza : 1)Specializzazione su mercati adatti(dipendenza da

mercati esteri ma alto profitto) e divisione del lavoro.

2)Uso delle poche materie prime per creare semilavorati da

esportare. Ragioni della crescita: A) prosperità generale

prezzi e domanda. B)Massiccia importazione di

capitale. C)Affermazione industria elettrica(per

macchine/prodotto elettrici) D) Adattarsi.

Impero Austro-Ungarico : Servaggio fino al 1848 poi libera

proprietà della terra per i contadini e tasse allo Stato.

Economicamente ben messo a ovest(Austria) ma arretrati a

est(Ungheria + paesi Slavi) paga una brutta topografia

(difficili e costosi i trasporti interni/internazionali;

brutta collocazione dei giacimenti minerari, carbone su

tutti) e istituzioni sociali avverse alla crescita (vedi la

politica commerciale estera rigidamente protezionista

esclusi dallo Zollvereinlimitazioni dell’import-

export[controbilanciato dall’unione doganale interna; vedi

il persistente analfabetismo). Male il servizio dei

trasporti. L’Ungheria fiorì con la macinatura del grano,

con prodotti di consumo e con macchine elettriche.

L’Austria aveva i tessuti, siderurgia, ferro e chimica.

Europa Meridionale + Orientale : Insufficiente

industrializzazione + povertà fino al 1914 causata da:

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Rondo Cameron: STORIA ECONOMICA DEL MONDO

analfabetismo, istituzione scolastica a zero, assenza di

riforma agraria (produttività agricola molto bassa). Regimi

autocratici, autoritari, corrotti, inefficienti.

Penisola Iberica : Spagna diversi giacimenti di carbone ma

non sfuttati. Percorsa da guerre civili e con una finanza

pubblica in condizioni pessime. La perdita delle colonie

portò minori entrate statali, inflazione monetaria dovuta

ad indebitamento sui mercati esteri (prestiti troppo

onerosi) unita a una produttività agricola molto bassa,

discrete industrie cotone e vinicole(vino-.brandy), buone

miniere di piombo (ma non redditizie).

Italia : Fino al 1860 non esisteva un’economia italiana.

Divisa in staterelli, solo Lombardia e Veneto (sotto

Austria) e Piemonte(Savoia) sono più avanzate. Sotto Cavour

e con aiuti[per guerre 1848-49 sfortunata e 1859 vittoria

contro Austria] Francesi (militari e monetari) si arriva

all’unificazione italiana (1861) ma la situazione non

cambia.

Europa sud-orientale : Costituita da paesi rurali-agrari con

scarsa tecnologia. Il boom demografico porta

all’emigrazione. Unica risorsa il petrolio Rumeno (estratto

da stranieri). Esportatore di prodotti agricoli (frutta

vino), importati prodotti finiti. Si svilupparono le banche

e il prestito estero (per costruire le ferrovie poi

fallite).

Russia Imperiale : Nonostante l’industria molto

estesa(pesante e non), molte materie prime e molta

manodopera. La Russia è un paese prevalentemente agricolo

con scarsa produttività, scarsi capitali e tecnologia

primitiva. Abolizione del servaggio, costruzioni

ferroviarie e un nuovo sistema finanziario e bancario,

rilanciarono l’economia. Le ferrovie (transiberiana)

permisero lo sfruttamento dei giacimenti minerari e

l’introduzione di industrie pesanti (con capitale

straniero) ma rimase molto indietro rispetto ad altri

paesi.

Giappone : Isolato dal resto del mondo, colto,dal 1853 fu

costretto a commerciare con gli USA e con altri paesi. Dal

1858 al 1912 è l’epoca Meiji che porta il Giappone al suo

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stato moderno prendendo spunto dalla Francia (burocrazia),

Prussia (esercito), Gran Bretagna (flotta), Economia (USA)

[anche con studi all’estero e stages in patria]. Istituì

una tassa sulla terra basata sulla potenzialità potenziale

dei terreni agricoli; creò nuove banche, cercò di ricreare

tutte le più importanti industrie occidentali ed esportò

riso, seta, tè.

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Rondo Cameron: STORIA ECONOMICA DEL MONDO

CAP11: Settori strategici

Agricoltura: Produttività

agricolaproduzionetrasferimento forza lavoro da

agricoltura in industria sviluppo economico.

Per comprendere adeguatamente il processo di industrializzazione

è necessario esaminare nel dettaglio tre aree di attività:

1)AGRICOLTURA, 2)FINANZA, 3)SISTEMA BANCARIO.

1)Il mutamento strutturale dell’economia del XIX sec fu la

diminuzione del peso relativo del settore agricolo. In G.B.

all’inizio 800 agricoltura + produttiva d’Europa in stretto

rapporto con

settore industriale.

Sistema Bancario Francese: Creato da Napoleone nel 1800 (Banca

di Francia), monopolio assoluto bloccando le altre iniziative

presentate al governo fin dal 1848. Nella prima metà del XIX

sec. “HAUTE BANQUE PARISIENNE” banche d’affari simili a quelle

Londinesi con principali attività finanziamento degli scambi

internazionali.

Belgio: favoriscono l’industrializzazione.

Olanda: Copia i sistemi belgi

Svizzera: non importante prima del 1914

Germania: Nelle banche private aspetto distintivo si sviluppa

nella seconda metà del XIX la banca “universale” o “mista” per

attività di credito commerciale a breve e lungo termine.

Italia: 1860 Attraverso Cavour, “Cassa del Commercio e delle

Industrie” prima banca del genere autorizzata in Piemonte.

Cattivo andamento , in seguito si identifico con ogni nuova

iniziativa: fonderie, acciaierie, ferrovie. Durante la crisi del

1893 messa a liquidazione per scandali

Sviluppo economico grazie all’agricoltura perché :

1) sostenuta popolazione eccedente che si occupa d’altro.

2) produce commestibili per sfamare la popolazione in

eccesso

3) è un mercato per prodotti industriali

4) fornisce capitali (tramite investimenti volontari e

tasse) da investire in altri settori

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5) esportando prodotti agricoli, si ottiene valuta estera

necessaria per importazioni di beni non disponibili in

patria.

Tutti i paesi più industrializzati del mondo avevano

un’ottima produttività agricola (e viceversa) Necessità di

una riforma agraria era il punto di partenza per rilanciare

l’economia (non sempre funzionava).

Banche e finanza: G.B. Irlanda e Scozia sistema bancario

separato fino alla metà del XIX sec., quello del Galles

appendice. “Bank act” del 1844 cedeva il suo monopolio come

banca a capitale azionario in cambio del monopolio

dell’emissione di carta moneta.

L’industrializzazione del 1800 fu accompagnata dalla

proliferazione di banche e istituzioni finanziarie che

garantivano i necessari servizi finanziari. Ciò contribuì al

miglioramento economico (G.B. e Germania), contribuì solo in

parte(Francia) o non contribuì affatto (Portogallo) [in

Italia sviluppo banche in Piemonte grazie a Inglesi

(Rothchild) 1860; Francesi(Periére) 1863-1893; Tedeschi

1894-1900 ]. Benché le banche siano necessarie alla crescita

economica delle società industriali complete, non è

indispensabile un sistema bancario razionale (vedi USA) .

Ruolo dello stato = funzione fondamentale del governo nella

sfera economica: Determinazione del contesto legale e

iniziativa economica (può variare dalla “non ingerenza” a un

controllo statale totale in attività di regolamentazione) –

(salute, sicurezza lavoratori e controllo prezzi salari di

produzione), impegno in attività direttamente produttive

(servizi educativi, enti statali).

[tutte le funzioni soprariportate, non portano sempre a una

crescita economica]

CAP12: La crescita dell’economia mondiale

Da metà 1800 a tutto il 1900 si sviluppa il commercio

mondiale (favorito dai miglioramenti nei trasporti e

dall’annullamento delle tariffe sulle importazioni ed

esportazioni, tra tutti i continenti ma con l’Europa in

primo piano.

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In Gran Bretagna grazie alle teorie di Smith (libero

scambio) e Ricardo (vantaggio relativo), [Unito all’ascesa dei

“Tory” in Inghilterra il cui obiettivo era la modernizzazione] si

arrivò all’abolizione delle “Corn Laws” (dazi sulle

importazioni - leggi sul grano) permettendo così l’adozione

del libero scambio per l’economia con un enorme incremento

per le entrate (nonostante l’abbattimento dei dazi e

tariffe).

Nel 1860 fu stipulato un trattato anglo-francese (coaden-

chevalier) sul modello liberazionista, che prevedeva: 1) Gran

Bretagna cancella tutti i dazi sull’importazione di merci

francesi (tranne vino e brandy) 2) La Francia abbassa i dazi

sulle importazioni di merce Inglese 3)Introdotta la clausola

della nazione più favorita. Se una delle due parti avesse

negoziato con un 3a paese la controparte ne avrebbe

beneficiato automaticamente.

Conseguenze: 1) La Francia non è più proibizionista 2)La

clausola della Nazione più favorita si estende in tutta

Europa (grazie ai trattati stipulati dalla Francia) e di

conseguenza si diffonde il libero scambio aumenta il

commercio internazionale maggiore concorrenza costringe le

industrie a migliorarsi.

Grande depressione: (1873) = un panico finanziario a New

York e Vienna portò alla caduta dei prezzi e favori il

ritorno al protezionismo (sia in agricoltura, in industria e

nel commercio)

I prezzi risalirono con la scoperta di giacimenti di oro in

varie parti del mondo.

I paesi che rimasero al protezionismo furono : Germania

(1879), Francia (1881 e 1892 legge M?), Italia (1887-1898

guerre prezzi VS Francia), (estremismo in) Austria, -

Ungheria e Russia, USA (secessione).

I paesi che rimasero liberisti furono: Gran Bretagna, Paesi

Bassi, Belgio, Danimarca

Regime Aureo: Sotto l’influenza della Gran Bretagna (prima)

e della Germania (poi) tutti i paesi adottarono l’oro come

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Rondo Cameron: STORIA ECONOMICA DEL MONDO

misura di (unità di conversione) della moneta. Durerà meno

di 20 anni.

Il XIX sec. Vide l’emigrazione di massa dall’Europa verso

l’America principalmente e ciò comportò: depressione

demografica dal paese di partenza, salari reali + alti e

investimenti e manodopera nei paesi di arrivo. Oltre a

questo ci fu l’integrazione dell’economia internazionale.

Investimento all’estero:

1) Fonti: Bilancia commerciale favorevole o

esportazione invisibili (es.: Servizi spedizioni,

profitti attività bancarie internazionali).

2) Motivazione: profitto più elevato che in patria.

3) Meccanismi: Strumenti internazionali per

trasferire fondi da paese a paese (es.: banche e

mercato dei cambi).

Tra i paesi che investirono maggiormente all’estero vi

furono: Gran Bretagna, Francia, Germania, USA. Gran parte

degli investimenti erano volti alla costruzione di strutture

e sovrastrutture che permettessero alle economie di

partecipare alle econom. Internazionali.

Verso la fine dell’800 ricomincia l’espansionismo

territoriale in Africa e Asia (imperialismo) provocato dal

nuovi giacimenti (Oro e diamanti), questioni politiche

(Francia), economiche (Gran Bretagna –Suez), Invidia (Italia

– Libia). Presto tutta l’Africa fu occupata (tranne Etiopia

e Liberia) e sfruttata. In Asia crollo l’impero cinese

sfruttato economicamente dalle potenze europee, dal

Giappone, dalla Russia e dagli USA. Gran Bretagna e Francia

occuparono l’Indocina e il Giappone la Corea.

[Imperatore =colui che domina un popolo straniero senza il

suo consenso]

Cause dell’Imperialismo:

1)Imperialismo economico:

a)concorrenzagrandi impresepiccole

b)capitaledomandasaggio profitto

c)scorte nuovi mercatiimperialismo

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2) opportunismo politico e aggressivo nazionalismo unite alla

politica di potenza e all’opportunità militare; favorito dal

clima intellettualedarwinismo sociale.

CAP13: Panorama dell’economia mondiale nel XX secolo

L’Economia del XX sec. Ha un nuovo volto soprattutto per

quel che riguarda:

Popolazione: Aumenti del reddito procapite, dei livelli di

alimentazione e della qualità dell’assistenza

sanitaria hanno portato al boom demografico. Le

città aumentano di dimensioni e solitamente sono il

centro economico e culturale del paese(aiutati dal

fenomeni di immigrazione)

Risorse: L’integrazione tra scienza – economia –tecnologia ha

permesso di migliorare e nuovo sfruttamento delle

risorse. Molto importante il passaggio dal carbone

al petrolio e al gas naturale.

Tecnologie: “Abilità di manipolare l’ambiente e adattarlo

alle esigenze della società” tramite l’uso della

scienza. Il progresso scientifico e tecnologico ha

aiutato il cambiamento sociale del XX sec.

(trasporti e telecomunicazioni)

Istituzioni: Sono cambiate principalmente le relazioni

internazionali, le istituzioni nazionali, il ruolo

dello stato, natura e dimensione d’impresa, il ruolo

dell’istruzione.

CAP14

La I Guerra Mondiale causò all’economia gravi danni (sia

nazionale : perdita manodopera, interi settori distrutti,

inflazione; internazionale : perdita mercati esteri e

investimenti esteri, aumento dei prezzi).

La pace di Parigi vive lo smembramento della Germania ma non

la soluzione di due gravi problemi: la crescita del

nazionalismo economico e problemi monetari e finanziari.

La Germania fu costretta a pagare ingenti riparazioni di

guerra agli “Alleati” ma con l’economia in crisi non ne

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Rondo Cameron: STORIA ECONOMICA DEL MONDO

aveva i mezzi. Francia e G.B. avevano grandi debiti con gli

USAinvestimenti USA in Germania favorirono la ripresa

economica tedescavennero pagate le riparazioni agli altri

statiFrancia e G.B. pagarono i debiti VS USA . Dal 22 al 29

fu un periodo di ripresa economica.

La Grande depressione del 29(New York) vide un crollo dei

prezzi, diminuzione della produzione, aumento della

disoccupazione (e sospensione dei pagamenti delle

riparazioni) che si propagò in tutto il mondo.

Le decisioni di Politica economica furono prese

unilateralmente dai singoli paesi e di debiti di Guerra

vennero fatti cadere nel dimenticatoio. Ogni paese pensa a

risollevare la propria economia e non pensa proprio a una

cooperazione internazionale.

Cause della depressione: 1)Monetarie(diminuzione quantità denaro

disponibile nelle maggiori econom. industriali)

2) Contrazione della spesa dei consumi

e investimenti.

3)Depressione agricola e scarsità o

cattiva distribuzione delle risorse

mondiali di oro.

In questo periodo si assiste alla rinuncia al sistema aureo

(convertibilità delle monete) e alla nascita di regimi totalitari in

Germania(Nazisti) , Italia(Fascisti), Spagna(Franchisti),

Russia(Comunisti), ecc. Sotto il nazismo la Germania ha un

vero e proprio boom economico.

CAP15

Dal II conflitto mondiale escono economicamente vincitori

USA, Canada, l’America Latina e in paesi non devastati dalla

guerra.

Il ritorno alla pace vide nuovi volti sulla scena politica e

furono fatte molte riforme politiche, economiche

(nazionalizzazione settori chiave) e sociali(previdenza, pensioni,

assistenza medica, istruzione).

Piano Marshall : Piano di aiuti e sovvenzioni dagli USA di

paesi europei per aiutarli a uscire dalla crisi post-

bellica(associazioni quali ero, eca, oece)grazie a ciò l’econom.

Mondiale riprese vita.

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Rondo Cameron: STORIA ECONOMICA DEL MONDO

Nelle democrazie occidentali (a economia mista o

assistenziale) lo stato controlla e assicura la stabilità

generale, un clima favorevole alla crescita e un minimo di

protezione agli individui economicamente deboli e sfavoriti;

l’impresa privata e la popolazione hanno il compito di

produrre beni e i servizi desiderati.

L’Unione Sovietica, visto il successo dell’ Ero, creò il

COMECOM teoricamente per sviluppare una economia comune tra

stati dell’est ma praticamente per tenerli ancora più

controllati.

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