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2003 2003 18 maggio 25 maggio La scuola adotta La scuola adotta 18 maggio 25 maggio “La scuola adotta un monumento” presenta la sesta edizione di TORINO PORTE APERTE un itinerario tra i monumenti della città adottati dai bambini e dai ragazzi delle scuole torinesi un monumento

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TORINOPORTEAPERTE

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T O R I N O P O R T E A P E R T E

Città di Torino

in collaborazione con:

Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte - Direzione Generale

Politecnico di Torino

Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte

Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte

Soprintendenza Archeologica del Piemonte

per informazioni:

Città di Torino

Divisione Servizi Educativi

Centro di Cultura “Torino da scoprire”

via Revello 18 - 10139 Torino

tel. 011.4429104 - 011.4429140 - fax 011.4429107

www.comune.torino.it/servizi-educativi/adotta

responsabile:

Umberto Magnoni

organizzazione:

Sofia Petrosino, Patrizia Folco

si ringraziano per le fotografie:

Scuole partecipanti all’iniziativa

Ufficio Documentazione

del Centro Multimediale di Documentazione Pedagogica

progetto grafico e cura redazionale:

Beppe Filosa, Rosella Fonsato

Sezioni Grafica e Redazione del Centro Promozione Servizi Educativi

stampa:

Tipografia Ianni - Santena (To)

edizione fuori commercio - © 2003 Città di Torino

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T O R I N O P O R T E A P E R T E

Torino è una città in trasformazione; grandi opere lastanno modellando per condurla ad una dimensioneinternazionale.Questi cambiamenti rendono necessario rielaborarel’identità con il territorio in cui si vive, recuperandonestoria e memoria, perché solo attraverso questo per-corso è possibile costruire un futuro che sia vicino allepersone.Non si tratta di un atteggiamento difensivo davanti alnuovo, ma di un modo di essere che, partendo dallaconoscenza del passato, visto come patrimonio comu-ne, affronta le sfide che la nostra società ci impone.Questo impegno vede i bambini e i ragazzi della nostracittà in prima fila, come testimoni della storia che riaf-fiora nei monumenti adottati: dalle scuole alle piazze,dalle fabbriche alle chiese.Un grazie sincero ai loro insegnanti che hanno favoritoquesta iniziativa con un lavoro di conoscenza storicache prevede non solo testi scritti ma, anche e soprattut-to, la voglia di scoprire il contesto sociale che ci circon-da, e da questo rivalutare l’importanza del luogo comespazio di vita e di cultura.Un grazie inoltre al Centro di Cultura Torino daScoprire e a quanti hanno permesso, con il loro lavo-ro, la realizzazione di questo progetto, importante stru-mento di crescita civile e culturale dei nostri cittadinipiù giovani.

L’Assessore al Sistema Educativoe alle Politiche di Pari Opportunità

Paola Pozzi

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T O R I N O P O R T E A P E R T E

INDICE DEI MONUMENTIe date di apertura alle visite

C I R C O S C R I Z I O N E 1Palazzo Birago di Vische 25 maggio pag. 09Ponte Vittorio Emanuele I e Murazzi di sinistra 25 maggio pag. 10Piazza Statuto pag. 11Area Romana: Porte Palatine, Teatro Romanoe piazza Emanuele Filiberto pag. 12Quartieri militari 25 maggio pag. 13Istituto Buon Pastore 25 maggio pag. 14Basilica dei Ss. Maurizio e Lazzaro 18 maggio pag. 15Casa del Senato 25 maggio pag. 16Casa del Pingone 25 maggio pag. 17Chiesa di Santa Pelagia 25 maggio pag. 18Bastione San Maurizio 25 maggio pag. 19Chiesa di San Rocco 18 maggio pag. 20Giardini Cavour 18 maggio pag. 21Museo Pietro Micca 18 maggio pag. 22Museo di Antropologia ed Etnografia 18 maggio pag. 23Area urbana di via Arquata 25 maggio pag. 24

C I R C O S C R I Z I O N E 2Chiesetta di via Gaidano 25 maggio pag. 25Cascina Giajone 25 maggio pag. 26

C I R C O S C R I Z I O N E 3Ex Fabbrica Italiana Pianoforti (F.I.P.) 25 maggio pag. 27Scuola Cesare Battisti 25 maggio pag. 28Bagni Pubblici di Borgo San Paolo 25 maggio pag. 29Scuola Pietro Baricco 25 maggio pag. 30Ex Casa della Giovine 25 maggio pag. 31Ex Educatorio Duchessa Isabella 18 maggio pag. 32

C I R C O S C R I Z I O N E 4Scuola Carlo Boncompagni 25 maggio pag. 33Ex scuola Alessandro Manzoni 25 maggio pag. 34Rifugio antiaereo di piazza Risorgimento 18 maggio pag. 35

C I R C O S C R I Z I O N E 5Scuola Giuseppe Allievo 25 maggio pag. 36Scuola Beata Vergine di Campagna 25 maggio pag. 37Chiesa Nostra Signora della Salute 25 maggio pag. 38Scuola Candido Viberti 25 maggio pag. 39Cascina Fossata 25 maggio pag. 40Scuola Margherita di Savoia 25 maggio pag. 41

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T O R I N O P O R T E A P E R T E

C I R C O S C R I Z I O N E 6Ex Istituto Cesare Lombroso 18 maggio pag. 42Scuola Aristide Gabelli 25 maggio pag. 43Manifattura Tabacchi 18 maggio pag. 44Abbadia San Giacomo di Stura 25 maggio pag. 45Piazza Crispi 25 maggio pag. 46

C I R C O S C R I Z I O N E 7Scuola Edmondo De Amicis 25 maggio pag. 47Cimitero Monumentale 25 maggio pag. 48Ex opificio militare 25 maggio pag. 49Stazione ferroviaria Porta Milano (ex Cirié - Lanzo) 18 maggio pag. 50Edificio ex Nebiolo 18 maggio pag. 51Scuola San Domenico Savio 25 maggio pag. 52Stazione Tranvia a Dentiera di Superga 25 maggio pag. 53

C I R C O S C R I Z I O N E 8Cappella del SS. Salvatore, detta Chiesa di San Salvario 18 maggio pag. 54Sommergibile Anrea Provana e Ponte Principessa Isabella 25 maggio pag. 55Ex Collegio delle Figlie dei Militari 18 maggio pag. 56Istituto Regina Margherita 25 maggio pag. 57Borgo Medioevale del Valentino 18 maggio pag. 58Il Fortino - Centro La Salle 25 maggio pag. 59Tempio Israelitico 18 maggio pag. 60Scuola Alessandro Manzoni 18 maggio pag. 61

C I R C O S C R I Z I O N E 9La Rotonda delle Locomotive Diesel 25 maggio pag. 62La Generala 18 maggio pag. 63Lingotto - La trasformazione da “I Portici” a “8 Gallery” 25 maggio pag. 64

C I R C O S C R I Z I O N E 1 0Chiesa della Visitazione di Maria Vergine 25 maggio pag. 65Parco Piemonte 25 maggio pag. 66

C A S T E L L A M O N T ECappella della Samaritana 18 maggio pag. 68Cappella della Veronica 18 maggio pag. 69

S A N M A U R O T O R I N E S EComplesso abbaziale di Pulcherada: Chiesa di Santa Maria 25 maggio pag. 70Ponte Vittorio Emanuele III 25 maggio pag. 71

P I A N E Z Z AMasso Gastaldi 25 maggio pag. 72

V I N O V OIl Castello della Rovere 25 maggio pag. 73

C H I V A S S OLa Mandria di Chivasso 25 maggio pag. 74

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T O R I N O P O R T E A P E R T E

SCUOLE PARTECIPANTI

Scuole dell'infanziaMillefonti corso Caduti sul Lavoro 5 tel. 011.6633896Viberti via Cambiano 10 tel. 011.250310

Scuole elementariAllievo via Vibò 62 tel. 011.290041Baricco corso Peschiera 380 tel. 011.7790915Battisti via Luserna di Rorà 14 tel. 011.4336626Beata Vergine di Campagna via Cardinal Massaia 113 tel. 011.2217840Carducci corso Matteotti 6 bis tel. 011.545656De Amicis via Masserano 4 tel. 011.4365512Dogliotti succursale via Flecchia 8/a tel. 011.612018Falletti di Barolo via Cassini 98 tel. 011.3186576Franchetti via Randaccio 60 tel. 011.259322Gabelli via Santhià 25 tel. 011.851031Gobetti via Romita 19 tel. 011.3112989Istituto Comprensivo PacinottiScuola Elementare Boncompagni via Galvani 7 tel. 011.480333Istituto Comprensivo TommaseoScuola Elementare Tommaseo via dei Mille 15 tel. 011.8122190Istituto Comprensivo TommaseoScuola Elementare D'Assisi via Giulia di Barolo 8 tel. 011.8178655Lessona corso Regio Parco 19 tel. 011.852341 Manzoni via Manzoni 3 (Pianezza) tel. 011.9676033Margherita di Savoia via Thouar 2 tel. 011.290148Montessori via Migliara 7 tel. 011.4375686Pestalozzi via Banfo 32 tel. 011.852641San Domenico Savio corso Casale 324 tel. 011.8980297Sclarandi via Baltimora 171 tel. 011.307585Sclopis via del Carmine 27 tel. 011.5214225Vittorino da Feltre via Finalmarina 5 tel. 011.6967809

Scuole medie inferioriAlvaro - Modigliani via Collino 4 tel. 011.3113029Artom via S. Anselmo 7 tel. 011.658587Croce - Morelli corso Novara 26 tel. 011.2481916 Dalla Chiesa via Speranza 40 (S. Mauro) tel. 011.8223326Drovetti succursale piazza Bernini 5 tel. 011.4470741Istituto Comprensivo Manzoni corso Marconi 28 tel. 011.6699446Istituto Comprensivo TommaseoScuola Media Calvino via S. Ottavio 7 tel. 011.885279 Istituto Comprensivo SperimentaleCastello di Mirafiori via Coggiola 22 tel. 011.3489868Foscolo via Piazzi 57 tel. 011.3185201Gioanetti via De amicis 13 (Vinovo) tel. 011.9620413Meucci via Revel 8 tel. 011.530543Nievo-Matteotti corso Sicilia 40 tel. 011.6614514Nigra succursale corso Svizzera 51 tel. 011.7492513Pellico via XXV Aprile 15 (San Mauro T.se) tel. 011.8223150Perotti via Tofane 22 tel. 011.332112Saba via Lorenzini 5 tel. 011.296470Scuola Media di via Santhià via Ancina 15 tel. 011.200148

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T O R I N O P O R T E A P E R T E

Scuole medie superioriIstituto Istruzione Superiore Bodoni via Ponchielli 54 tel. 011.2481711Istituto Istruzione Superiore Einstein via Bologna 183 tel. 011.280668Istituto Istruzione Superiore Faccio via Pullino 3 (Castellamonte) tel. 0124.515432Istituto Fellini via Luserna 13 tel. 011.4345224Istituto d'Arte Passoni via Cittadella 3 tel. 011.5611634Istituto Tecnico La Salle via Lodovica 14 tel. 011.8195255Istituto Istruzione Superiore Europa Unita via Paleologi 22 (Chivasso) tel. 011.9112236Istituto Istruzione Superiore Regina Margherita via Valperga Caluso 12 tel. 011.6505491Istituto Professionale Birago corso Novara 65 tel. 011.2482089Istituto Professionale Gobetti Marchesini via Figlie dei Militari 25 tel. 011.8197040Istituto Professionale Vigliardi - Paravia via Ponchielli 54 tel. 011.2481711Liceo Classico Alfieri corso Dante 80 tel. 011.6631941Liceo Scientifico Majorana sezione tecnica corso Tazzoli 209 tel. 011.3114113Primo Liceo Artistico via Carcano 31 tel. 011.285931

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

Intorno al 1830 la parte settentrionaledell’isolato di S. Valeriano apparteneva alComune e veniva usata come “mercato deicommestibili”.Si decise di dividerla in due lotti e di venderla(1840). Il lotto occidentale fu acquistato dalmarchese Carlo Emanuele Birago di Vische,che fece progettare all’architetto AntonioTalentino un palazzo, in gran parte d’affitto,con dimensioni e caratteristiche architettonichedi prestigio eccezionali per la città: un cortiled’onore e due cortili di servizio accessibili insequenza, fronti esterne ed avancorpi congrandi lesene e mezze colonne corinzie.Il palazzo sorse in un momento in cui ladomanda di nuove unità edilizie era urgente ecostante, dato il notevole aumento dellapopolazione tra gli anni ’30 e ’60dell’Ottocento.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

COMPRENSIVO

TOMMASEO

SCUOLA

ELEMENTARE

D’ASSISI

PALAZZO BIRAGO DI VISCHE via Vanchiglia 6

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

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Il ponte sul Po (chiamato “Vittorio Emanuele I”)ed i Murazzi furono costruiti dal governonapoleonico fra il 1810 ed il 1819 insostituzione dell’antico ponte della Porta di Po.Inizialmente detto “Ponte di Pietra”, dopo ilrientro dei Savoia a Torino fu intitolato aVittorio Emanuele I. All’epoca della suacostruzione il nuovo ponte divenne il grandiosoingresso di Torino dalla strada di Genova.La presenza di strade di accesso e di percorsipedonali lungo il fiume, rendono singolare ecaratteristico il paesaggio dei Murazzi,purtroppo oggi lasciato all’abbandono e aldegrado.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

COMPRENSIVO

TOMMASEO

SCUOLA

MEDIA

CALVINO

PONTEVITTORIO EMANUELE I

E MURAZZI DI SINISTRA

fiume Po, sull’asse di piazza Vittorio

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

Nel 1863, in seguito all’elezione di Torinocapitale d’Italia, il Comune fu costretto a farfronte ad un incremento nella richiesta delleabitazioni. Per questo motivo stipulò uncontratto con una società inglese perl’edificazione di sette isolati abitativi “performare una piazza da intitolare allo Statuto”(Statuto Albertino, promulgato il 4 marzo 1848).La piazza fu progettata sull’asse di via Garibaldi,di cui costituisce l’elegante ingresso per chiproviene dalla zona ovest della città. La suacostruzione, iniziata nel 1864 su progettodell’architetto Bollati, si protrasse a lungo per lacrisi che scoppiò a Torino in seguito altrasferimento della capitale d’Italia a Firenze.È un’area ampia e simmetrica contornata daedifici particolari. Al centro, circondatodall’acqua, sorge il monumentocommemorativo al traforo del Frejus chesimboleggia il trionfo del Genio della Scienza(intelligenza) su Titano (forza bruta).

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

MONTESSORI

11

PIAZZA STATUTO

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

La forma di Augusta Taurinorum, fondatapresumibilmente verso il 27 a.C. come castrum,era un rettangolo di 770 metri con uno smussodi 15 metri all’angolo Nord-Est del PalazzoReale. La cortina muraria correva per il latonord dal Giardino Reale a via della Consolatalungo via Giulio; per il lato est dal GiardinoReale a via Maria Vittoria per una lineamediana tra via Roma e via Accademia delleScienze; per il lato sud lungo via Maria Vittoriafino all’angolo di via Cernaia con corsoSiccardi; per il lato ovest lungo corso Siccardi evia della Consolata. Le mura furono“inaugurate” sotto Tiberio verso il 25 d.C.,come dimostrano i recentissimi scavi in piazzaCastello: quattro anfore con i resti del sacrificiorituale con cui si celebrava la nascita di ognicittà romana. Dalla metà dell’Ottocento siscoprirono e rilevarono tratti delle mura e restidelle torri che nel corso degli anni furonorestaurate e rese visibili.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

PROF.LE PER

L’INDUSTRIA E

L’ARTIGIANATO

BIRAGO

12

AREA ROMANA:PORTE PALATINE, TEATRO ROMANOE PIAZZA EMANUELE FILIBERTO

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

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I Quartieri Militari (caserme di San Celso e diSan Daniele), che chiudono in modosimmetrico l’attuale via del Carmine all’angolocon corso Valdocco, furono fatti costruire daVittorio Amedeo II nel 1716. A tale datarisalgono i primi lavori per il terzoampliamento urbanistico di Torino, progettatoed eseguito dall’architetto Filippo Juvarra, chevedeva nell’asse composto da via del Carmine,piazza Savoia, piazza di Porta Susina il punto disaldatura tra l’antico abitato e la nuova capitaledel regno Sabaudo comprensivo di nuovoingresso occidentale alla città e di collegamentocon lo “Stradone Reale” (corso Francia) cheuniva Torino al castello di Rivoli.Progettati funzionalmente come caserme peralloggiare le truppe, diventati sede di ufficigiudiziari e comunali, oggi importanti lavori direstauro stanno interessando l’isolato di SanCelso che dal 2003 ospiterà l’IstitutoPiemontese per la storia della Resistenza. Perl’altro edificio, la caserma di San Daniele, ildegrado continua e coinvolge la storia dellanostra scuola che ha avuto sede in questabellissima struttura dal 1932 al 2001.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

PROF.LE

VIGLIARDI -

PARAVIA

QUARTIERIMILITARIvia Del Carmine 13 - 14

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

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L’area dell’istituto Buon Pastore è situata inBorgo San Donato tra il viale di corso PrincipeEugenio e via Giuseppe Morris. All’interno di questa vasta area, completamentedelimitata da un alto muro, si trovano alcuniedifici di inizio Ottocento che si affacciano suun ampio giardino interno.L’istituto fu fondato il 5 Luglio 1844 da suorMaria di Sant’Olimpio d’Aumas, superioragenerale delle religiose del Buon Pastore, conlo scopo di educare “fanciulle traviate e di nonagiate condizioni”. La casa del Buon Pastore comprendeva:le Penitenti, cioè “giovani traviate e convertite”,le Maddalene, cioè “giovani convertite cheaspirano alla professione monastica”,le Preservande, cioè “giovani povere che sonoin pericolo”,le Educande, cioè “giovani oneste di famigliecivili che per lo stato della loro mente avesserobisogno di speciali cure”.L’istituto rimase attivo fino alla fine degli anniSettanta.Attualmente alcuni edifici sono occupati dauffici della Regione, altri tre, tra cui unachiesetta, sono in stato di abbandono. Di notevole interesse il giardino interno chepurtroppo è totalmente inutilizzato.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

SCLOPIS

ISTITUTOBUON PASTOREvia del Carmine 27

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

D’ARTE

PASSONI

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BASILICA DEISS. MAURIZIO E LAZZARO

via Milano 20

La facciata e la cupola, in stile Neoclassico,dell’architetto Carlo Mosca, sono della primametà dell’Ottocento.La Chiesa fu definita dal Craveri“d’un’ampiezza assai grande e spaziosa in formaottangolare, bislunga, di nobile e sodaArchitettura, ornata… maestrevolmente distucchi”, “abbellita con un’altissima Cupola” edotata di “un bellissimo Coro con Voltadipinta, ornata di stucchi”.Le pitture che ornavano l’ambiente sono inparte scomparse: gli evangelisti (di FrancescoMeiler e Mattia Franceschini) nei pennacchidella cupola, l’Assunzione della Vergine nellavolta del coro, la Vergine con il bambino fra lesante Corona, Serafina e Orsola (del milaneseScotti) sull’altare destro, il Francesco di Sales inpreghiera sul sinistro, e in coro un’ovale delFranceschini con la Resurrezione e i santiMaurizio e Lazzaro.

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

La Casa del Senato si trova all’interno diun’area ricostruita nel 1893 in seguito alladistruzione di interi isolati medievali. L’edificioè uno dei più antichi della nostra città: le duefinestre guelfe a crociera risalgono alla fine delXV secolo, ma la presenza di una finestragotica ad arco acuto fa supporre un’originepiù antica.Presenta tre piani di cantine sovrapposte, al piùprofondo dei quali si accede solo attraverso unabotola. Le cantine e l’ingresso sembrano esserestati costruiti su un edificio di età romana.La Casa del Senato è detta anche PalazzoLongobardo: si suppone sia stata la sede deiduchi torinesi durante la dominazionelongobarda, come sembrerebbe testimoniare ilfatto che in questa zona, fino al XVIII secolo, sitrovava la chiesa di San Pietro in “curte duci”(“nella corte del duca”).La casa è a quattro piani, tre dei quali risalgonoal XV secolo ed il quarto al successivo.Era dunque un palazzo “alto” rispetto allamedia dell’epoca: solitamente gli edifici nonsuperavano i due piani.La casa fu in parte restaurata intorno al 1890 daR. Brayda, attualmente l’edificio è di proprietàprivata.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

MEUCCI

16

CASA DEL SENATOlargo IV Marzo 17

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

Questa casa, che è uno dei più antichi edificitorinesi, fu l’abitazione di Emanuele FilibertoPingone, uno storico vissuto alla corte diEmanuele Filiberto di Savoia nella secondametà del Cinquecento. Pingone scrisse la primastoria della nostra città dal titolo “AugustaTaurinorum”, fu inoltre un appassionatocollezionista di reperti archeologici, inparticolare di epigrafi latine.L’edificio, che necessita con urgenza diun’opera di restauro radicale, presenta alcuniresti di finestre del XVI secolo, visibili da viaPorta Palatina, ma merita di essere valorizzatosoprattutto perché conserva l’unica torremedievale rimasta a Torino.Nonostante le sovrapposizioni edilizie piùrecenti, da via Egidi si possono scorgere ancoraalcuni merli a coda di rondine fra una finestra el’altra. Le torri furono un elementoparticolarmente importante nella vita cittadinamedievale, in quanto punto di riferimento edemblema delle famiglie più importanti eprotagoniste dell’attività politica.Attualmente la casa è di proprietà privata.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA NIEVO -

MATTEOTTI

17

CASA DEL PINGONEvia Basilica angolo via Egidi

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

La chiesa di Santa Pelagia venne costruita neglianni 1769-72 per le suore Agostiniane suprogetto di Filippo Nicolis di Robilant.L’edificio, tra barocco e neoclassico, è a piantacentrale; intorno ad un vano centrale circolaresi innestano 4 vani ellittici che formanol’ingresso, le cappelle laterali, il presbiterio.Dalla cappella sinistra si accede al suggestivocoro a forma di conchiglia con stalli ligneiperfettamente conservati.Il vano centrale è sormontato da una cupolacon finta prospettiva al centro nella quale siinnestano le cupole che sovrastano gli altari.L’elegante decorazione pittorica, che accentuagli elementi architettonici, è in continuodegrado. Agli inizi dell’800, in seguito allasoppressione dell’Ordine delle suore Agostiniane,la chiesa venne affidata all’Opera dellaMendicità Istruita, un’opera pia nata all’iniziodel ’700 per istruire e soccorrere i ragazzipoveri e che operò molto attivamente nelcampo dell’educazione, istituendo, tra l’altro,le prime scuole serali ancora attive finoa pochi anni fa.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

COMPRENSIVO

TOMMASEO

SCUOLA

MEDIA

CALVINO

18

CHIESA DI SANTA PELAGIA via San Massimo 21

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

Il Bastione venne costruito durante il secondoampliamento della città, su progetto di Amedeodi Castellamonte, ed è uno dei 16 bastioni che,con le mura e la Cittadella, costituivano nel1700 la difesa esterna di Torino, smantellata daNapoleone nel 1800.Di tutta la cinta muraria rimangono solo untratto di mura e due bastioni ai Giardini Reali:il Bastione S. Lorenzo detto “Bastion verde”,che ha subito dei restauri negli anni passati ed ilBastione S. Maurizio che è invece in avanzatostato di degrado. Quest’ultimo è sormontato dal“Garittone”, una costruzione pentagonaleprotesa verso l’esterno, che necessiterebbe diurgenti opere di risanamento. Osservando ilbastione dobbiamo immaginarlo circondato daun fossato profondo 7-8 metri, ora interrato,che rendeva il suo aspetto molto più imponentee minaccioso.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

COMPRENSIVO

TOMMASEO

SCUOLA

MEDIA

CALVINO

19

BASTIONESAN MAURIZIOGiardini Reali angolo viale dei Partigiani

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

Sorta sulle fondamentadella chiesa medievaleintitolata a San Gregorio,la chiesa di San Rocco fuedificata nel 1667 (sudisegno di FrancescoLanfranchi) dallaConfraternita omonimatuttora presente edistituita a Torino nel 1598con lo scopo di daresepoltura ai morti di pesteabbandonati per le viecittadine.Nel 1890 venne demolitala parte anteriore perconsentire l'allargamentodella via San Francescod'Assisi; questamanomissione comportòla perdita della facciatacostruita nel 1669 erielaborata, con il

contributo di Vittorio Amedeo III, nel 1780. Lafacciata che vediamo oggi, infatti, vennericostruita alla fine del 1800: risalgono al 1924le due statue di S. Rocco e S. Espeditocollocate nelle nicchie. Negli anni '80 la chiesaè stata cornice ideale ai concerti di "SettembreMusica". Oggi, aperta solamente per le funzionidomenicali, consente a pochi cittadini diammirare l'armonia delle proporzioni, loslancio della luminosa cupola centrale e l'altaredel '700, impreziosito da marmi colorati delPiemonte, opera del Vittone.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

CARDUCCI

20

CHIESA DI SAN ROCCO via San Francesco d'Assisi 1

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

I giardini Cavour (detti delle “Montagnole”) sitrovano nell’area un tempo occupata dal“Giardino dei Ripari”, così chiamato perchéedificato su un terreno irregolare che eral’antico sito dei bastioni della città.In seguito questo spazio venne suddiviso nelleattuali piazze Cavour, Bodoni, Maria Teresa eAiuola Balbo. Piazza Cavour è caratterizzata daquesti giardini a collinette alberate ed ècircondata su tre lati da palazzine ottocentesche,tra cui Palazzo Biscaretti di Ruffia e il Conventodelle Monache Sacramentine.Su un lato, all’angolo con via Giolitti, si trova laChiesa di San Michele Arcangelo (1784) di ritogreco-ortodosso, che apparteneva all’AnticoOspizio della Maternità, attualmente sededell’Istituto dell’Arte Bianca.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

COMPRENSIVO

TOMMASEO

SCUOLA

ELEMENTARE

TOMMASEO

21

GIARDINI CAVOURpiazza Cavour

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

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Il Museo ha sede inun edificio a duepiani, uno dei qualiinterrato.La costruzione furealizzata nel 1961per il centenariodell’Unità d’Italia edè collegata allegallerie sotterraneedella Cittadella.Il Salone Superioreospita, oltre adocumenti e reperti,il monumento aPietro Micca ed unplastico dell’assediodi Torino. NelSalone Sotterraneo,è esposto un plasticodella Cittadella alla

fine dell’assedio del 1706. Dal Salone Inferioresi accede alla scala che conduce alle galleriesotterranee. Percorso il primo tratto, si giungealla galleria “magistrale” che, attraverso uncamminamento lungo e tortuoso, collegava tuttele gallerie del livello alto denominate “capitali”;proseguendo, si osservano le gallerie laterali,più basse, che terminavano in un piccolo localechiamato “fornello”, dove i minatori ponevano ibarilotti contenenti l’esplosivo. Nella notte tra il 29 e il 30 agosto del 1706, ungruppetto di granatieri francesi penetrò nellagalleria “capitale” alta e tentò di abbattere laporta che dava sulla scala di comunicazione conla galleria “capitale” bassa, ma fu bloccato daltempestivo ed eroico intervento di PietroMicca, il quale, correndo un rischio mortale,non esitò ad accendere la cortissima miccia cheprovocò il crollo della scala, ed impedì alnemico l’accesso alla galleria.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

FOSCOLO

MUSEOPIETRO MICCAvia Guicciardini 7

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La nascita delMuseo risale al1923, grazieall’opera del prof.Giovanni Marro. Iprimi repertitrovarono sede negliammezzati di piazzaCarignano. Solo nel1936 si trasferìnell’attuale sede diPalazzo SanGiovanni.Nel periodo che vadal 1962 al 1968,sotto la guida delprof. Chiarelli, siebbe un riordinoteso a caratterizzarlo

come Museo di Storia Naturale dell’Uomo.Il 1973 è l’anno in cui venne inaugurato in unaveste che rimase sostanzialmente immutata sinoal 1984. Da allora è chiuso al pubblico perquestioni di sicurezza. Vi sono conservatireperti di qualità eccezionale, come lacollezione di 650 scheletri egizi completi e loZemi in cotone, unico esempio di Zemiantillano di epoca precolombiana. Le collezionipresenti si suddividono in: Primatologiche,Antropologiche, Paletnologiche, Etnografiche.Visto il suo alto valore scientifico e didattico, siauspica che al più presto si trovino i fondinecessari per una sua riapertura.Attualmente sono operanti l'Associazione diAntropologia ed Etnologia 'Amici del Museo',che organizza annualmente cicli di conferenzedi interesse antropo-etnografico, ed il LionsClub International, che contribuisce attraversoiniziative alla valorizzazione del Museo ed allaconservazione dei reperti.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

FOSCOLO

MUSEO DI ANTROPOLOGIAED ETNOGRAFIAvia Accademia Albertina 17

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c i r c o s c r i z i o n e 1T O R I N O P O R T E A P E R T E

Il quartiere, delimitato dalle vie Pagano eRapallo e dai corsi Turati e Dante, è di uncerto pregio e tutelato dalla Soprintendenza peri Beni Ambientali e Architettonici (valoreambientale e documentario). Si è formato neglianni '20 quando furono costruite le numerosepalazzine di edilizia popolare che locompongono e che connotano l'insediamento.L'Istituto Autonomo Case Popolari (IACP) siera infatti impegnato, in quegli anni, asoddisfare le richieste abitative in particolaredelle famiglie operaie, artigiane, impiegatizie(quartiere 10), ma anche dei liberi professionistie degli impiegati statali (quartiere 11).La disposizione delle palazzine attorno a seiampi cortili verdi con alberi di alto fusto rivelauno spirito progettuale coerente con lavocazione sociale dell'IACP e particolarmenteattento al disegno urbano (verso l'ideazione diuna microcittà nella città). Le numerose e variedecorazioni intonacate degli edificitestimoniano un semplificato richiamo a tardivesuggestioni Liberty.Nel 1968 la costruzione del moderno palazzoATC ha modificato l'assetto edilizio in corsoDante angolo via Roccabruna.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

FALLETTI DI

BAROLO

24

AREA URBANADI VIA ARQUATAisolato tra le vie Pagano e Rapalloed i corsi Turati e Dante

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La Chiesetta di via Gaidano è una cappellapadronale che faceva parte del più vastocomplesso settecentesco Villa CascinaAnselmetti. L’ingresso principale dell’edificionon è rivolto verso l’interno della corte, cometutti gli altri fabbricati della cascina, ma sullastrada antica di Moncalieri, ora via Gaidano,per offrire un servizio religioso anche aiviandanti e agli altri abitanti del contado.Nel 1975 il lotto sul quale era ubicato l’interocomplesso fu dichiarato di pubblica utilità e fudemolito dal Comune di Torino, ad eccezionedella Cappella, tutelata dalla Soprintendenza aiMonumenti in Piemonte. Allo stato attuale lacappella, con l’annessa sacrestia, risultaclassificata nel nuovo piano regolatore generalecome edificio di particolare interesse storicoappartenente alla classe I di gran prestigio. Lademolizione dell’intera Cascina Anselmetti hadi fatto cancellato dal territorio una preziosatestimonianza, ormai affidata alla sola cappellasuperstite.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

ALVARO -

MODIGLIANI

E DAL LICEO

SCIENTIFICO

MAJORANA

SEZ. TECNICA

25

CHIESETTA DI VIA GAIDANOvia Gaidano 71

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La cascina risulta essere la ristrutturazione di unprecedente insediamento del ’600, avvenutanell’ultimo quarto del ’700. Essa si componevadi tre ali di fabbricato, un cortile rettangolarechiuso sul quarto lato da un muro di recinzionee parecchi terreni circostanti, il tutto destinatoad attività di allevamento del bestiame ed allosfruttamento del suolo.Ognuna delle due ali comprendeva un edificioabitativo a due piani, uno per i contadinifittavoli e l’altro per la presenza saltuaria deiproprietari. A queste erano annesse le stallesovrastate da fienili e granai; il terzo lato,composto da un ampio porticato, era utilizzatoper il ricovero degli attrezzi.È ancora presente una torretta adibita acolombaia e nello scantinato “la ghiacciaia”,rara struttura interrata di 4 – 5 metri, depositocilindrico in mattoni ove veniva pressata la neveper tenere freschi burro e formaggi.Oggi è una bella e funzionale struttura cheaccoglie il Centro Civico, sede dellaCircoscrizione 2, con uffici, biblioteca, anagrafe,centro d’incontro, ufficio postale ed un’areaattrezzata a parco-giochi per bambini.

ADOTTATO

DALLE

SCUOLE

ELEMENTARI

GOBETTI

E SCLARANDI

CASCINA GIAJONE via Guido Reni 114

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Tra le numerose architetture industriali diBorgo San Paolo emerge per dimensione e perqualità strutturali e architettoniche la mole dellafabbrica italiana di pianoforti (FIP). Costruita nel 1917 su progetto di EnricoBonicelli, essa si sviluppa su cinque piani construttura a vista in cemento armato etamponature totalmente finestrate, conl'eliminazione di ogni elemento decorativo senon il frontone che segna l'asse di simmetria.L'edificio conferma l'adozione dei principirazionalisti che si erano affermati con maggiorerilevanza nella coeva costruzione del Lingotto.La suggestiva presenza della fabbrica di 8000mq si colloca in una zona di forte densitàabitativa e caratterizzata dall'adiacente mercatorionale. Attualmente la FIP è di proprietà del comunedi Torino; la parte situata tra via Vigone e corsoRacconigi è stata recentemente ristrutturata eaccoglie uffici comunali, la restante parte, ora indegrado, verrà presto ristrutturata.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

FEDERICO

FELLINI

EX FABBRICA ITALIANAPIANOFORTI (F.I.P.)

corso Racconigi 51

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La Scuola, sorta nei primi anni del 1900, ècompresa nell’isolato tra le vie Luserna di Rorà(di fronte alle case popolari), Verzuolo(prospiciente la chiesa parrocchiale di “GesùAdolescente”) Vigone e Revello ed è inseritanel quartiere Cenisia.Inizialmente, nel 1903, era composta di un soloedificio collocato in via Luserna di Rorà,realizzato su due piani. Un primo intervento diampliamento (nel 1906) aggiunse un’ala sul latodi via Verzuolo.Successivamente, nel 1909, l’intero edificiovenne sopraelevato di un piano, raggiungendol’altezza attuale. Nel 1968, consideratol’aumento della popolazione scolastica e peraccogliere adeguatamente tutti gli alunniresidenti, venne edificata, su progettodell’architetto Bersia, l’ala più recente di viaVerzuolo. L’edificio, denominato “Villetta”, diquattro piani fuori terra e una palestra,raggiunse le dimensioni attuali.Nella parte interna dell’isolato c’è un ampiocortile circondato da una cancellata metallica.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

BATTISTI

SCUOLACESARE BATTISTI via Luserna di Rorà 14

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Il fabbricato nacque nel periodo compreso trail 1930 ed il 1940 e testimonia del gustoarchitettonico dei primi del ‘900. La suarealizzazione fu dettata dalla necessità dicompletare i servizi offerti dalla città ad unquartiere popolare progettato nel 1908,ricompreso tra via Lucerna di Rorà, viaVerzuolo, via Revello e via Perrero.L’immobile è composto di due saloni al pianoseminterrato destinati, in parte ad attività diintrattenimento per persone disabili ed in partead accogliere il comitato di quartierespontaneo; al primo piano sono ubicate ledocce per il pubblico, un bell’esempio diarchitettura che ha saputo modularesapientemente gli spazi, mediante paretimonolitiche in lastre di marmo bianco Carrarae zoccolo in Serpentino. All’esterno delfabbricato, nel cortile, si trova la ciminiera cheun tempo serviva ad evacuare i fumi dellecaldaie a carbone. L’edificio ha valoreambientale e documentario e contribuisce acaratterizzare il borgo San Paolo.I bagni pubblici sono stati adottati in quantotestimonianza del gusto del Novecentonell’edilizia dei servizi pubblici.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

BATTISTI

29

BAGNI PUBBLICIDI BORGO SAN PAOLO

via Luserna di Rorà 8

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Nel 1871 la scuola fu istituita nei locali a fiancodella parrocchia di Pozzo Strada, nome con ilquale venne identificata fino al maggio 1887; inquella data il Podestà deliberò di intitolarla aPietro Baricco, come recita l'atto: "P. Baricco …amministratore sagace della Città, prepostoall'istruzione pubblica … dotto educatore che haonorato la Città con l'opera del suo chiaroingegno." ( dagli Atti Municipali 1886-1887dell'Archivio Storico di Torino).Nel 1924 fu costruita la nuova sede dellascuola, che iniziò a funzionare nel 1926-'27;l'edificio comprendeva solo il piano terra, edaveva sei aule ed il servizio. Nel 1930 fuapprovato il progetto di ampliamentodell'edificio scolastico, considerato il notevoleaumento della popolazione.Nella notte del 26 novembre 1942 una bombacolpì l'edificio provocando lievi danni.Nel 1948 la scuola fu ampliata, vennesopraelevata di due piani, con un totale di ventiaule disponibili. Nel 1961 furono costruiti i duebracci verso il cortile interno.L'edificio è tuttora sede della scuolaelementare.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

BARICCO

SCUOLA PIETRO BARICCOcorso Peschiera 380

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L’edificio fu costruito nel 1936. Negli anniprecedenti la seconda guerra mondiale fuconcesso un terreno di 2325 mq, in uso gratuitopluriennale, all’ex Opera Nazionale Balilla, peressere utilizzato per la costruzione della casarionale del balilla, con annessa scuolad’economia domestica per piccole e giovaniitaliane (delibera Podestà 22 marzo 1937).Costituito da un seminterrato e da due pianifuori terra, il complesso accoglie cinque aule eun salone – laboratorio (teatro), due magazzini,cinque locali ad uso cucina, spogliatoi edirezione, e tre locali utilizzati per l’alloggio delcustode. La costruzione è in cemento armato emuratura, coperta da un tetto piano.Nel 1946 fu adattata a succursale dell’adiacentescuola elementare Baricco.Una lapide, collocata sulla facciata, ricorda ipartigiani del quartiere.Attualmente l’edificio, dopo un intervento direcupero volto al risanamento e allavalorizzazione architettonica, accoglie il Centromultimediale di documentazione pedagogicadei Servizi Educativi della Città di Torino.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

BARICCO

EX CASA DELLA GIOVINEcorso Francia 285

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L'origine dell'edificio di piazza Bernini risale anumerosi secoli fa: già dal XVI secolo laCompagnia di San Paolo iniziò ad occuparsidell'assistenza e dell'educazione delle giovani,istituendo quattro scuole, che nel 1883,unendosi, assunsero il nome di “EducatorioDuchessa Isabella”. Nel 1893 l'istituto si trasferìda via Maria Vittoria all'attuale piazza Bernini.Il nuovo edificio, costruito su progettodell'architetto Giuseppe Davicini, era dotato diampi e numerosi locali, e di un giardino di7000 mq.Durante la I Guerra Mondiale l'Istituto venneadibito ad ospedale militare. Nel 1926 alcunilocali furono utilizzati dall'Istituto MagistraleBerti; nel 1942, durante un bombardamento,una parte della costruzione venne distrutta. Laparte prospiciente la piazza subì danni limitati,e proprio in quegli anni, vi si stabilì la scuolamedia statale Giovanni Pascoli, che utilizzòl'edificio come sede.Dallo scorso anno, la scuola Pascoli si è unitaalla Drovetti, adottandone il nome.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

DROVETTI

SUCCURSALE

DI PIAZZA

BERNINI

EX EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLApiazza Bernini 5

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L’edificio sorse nel quartiere San Donato persoddisfare le esigenze del Borgo che, purconservando un aspetto prevalentemente rurale,si stava ampliando in conseguenza dellosviluppo industriale. Il primo nucleo della scuola risale al1880–1882 ad opera del Comune, inottemperanza alla legge Coppino.Venne intitolata al conte Carlo Bonconpagni diMombello, uomo di stato e filantropo morto inquel periodo, per celebrare l’autore della leggeche poneva l’insegnamento sotto il controllodello stato sabaudo.La struttura subì numerosi ampliamenti fino al1926, quando il numero delle aule raggiunse leattuali 33.Durante i due conflitti mondiali lo stabile venneoccupato per esigenze belliche. Alcune lapidi,tuttora presenti nella scuola, ricordano ilsacrificio dei caduti.L’edificio scolastico ha valore ambientale edocumentario e contribuisce a caratterizzare ilBorgo San Donato.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

COMPRENSIVO

PACINOTTI

SCUOLA

ELEMENTARE

BONCOMPAGNI

SCUOLA CARLOBONCOMPAGNIvia Galvani 7

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L'edificio, originariamente sede della scuolaelementare Alessandro Manzoni, è situato nelcuore del quartiere Campidoglio in corsoSvizzera tra le vie Nicola Fabrizi e Balme e fuprogettato per rispondere all'esigenza di unascuola elementare per la borgata, sviluppatasinell'ultima metà dell'800 quando, conl'incremento dell'industria e il conseguenteinurbamento, la città si allargò verso ovest.Progettato nel 1907 dall'ingegnere Ghiotti, fucostruito nella parte prospiciente il corso (alloradenominato Altacomba) ed in quelle sulle vielaterali negli anni 1911-1913, per conto delComune di Torino, e successivamente ampliatocon la sopraelevazione di due piani del corpocentrale.Occupato per esigenze belliche, l'edificio è digrande valore documentario per le lapidi deisoldati caduti nella prima guerra mondialetuttora presenti nella scuola; la costruzione, cheospita la scuola media Nigra succursale,costituisce inoltre un elemento di abbellimentoarchitettonico del corso.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

NIGRA

SUCCURSALE

EX SCUOLA ALESSANDRO MANZONIcorso Svizzera 51

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Il rifugio antiaereo di piazza Risorgimento èuno dei 21 ricoveri pubblici costruiti a cura delComune di Torino con tecniche antibomba edè uno dei più grandi per dimensioni: circa 700mq di superficie.Costruito in cemento armato a 12 metri diprofondità, si articola in 3 gallerie parallelelunghe 40 metri e larghe 4, collegate da 8passaggi.All’interno si sono conservati i sedili e sipossono ancora leggere sulle pareti le scrittecon le indicazioni del comportamento daadottare durante i bombardamenti.È stato riaperto nel 1995 a curadell’associazione “Comitato di riqualificazioneurbana Campidoglio Borgo Vecchio”. Èvisitabile nell’ambito delle celebrazioni per il 25aprile.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

PEROTTI

SUCCURSALE

MARITANO

RIFUGIO ANTIAEREODI PIAZZA RISORGIMENTO

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La scuola Giuseppe Allievo sorge nel cuore diBorgo Vittoria e la sua costruzione risale agliinizi del '900; avrebbe dovuto entrare infunzione nel 1914, ma durante la prima guerramondiale venne usata come infermeria e solodal 1918 ospitò i primi alunni.Consta di tre piani e di tre ingressi, è affiancatada una palestra, con corpo a sé stante, eall'interno vi è un cortile con una parte alberata.È situata di fronte ai giardinetti che danno suvia Stradella, ed ai giardini con i giochi per ibimbi.Nel 1960 fu costruita una nuova ala verso viaCardinal Massaia per sopperire alla necessità diaule, poiché, per il fenomenodell'immigrazione, la popolazione stavacrescendo; a quei tempi si facevano infatti i"doppi turni".

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

ALLIEVO

SCUOLA GIUSEPPE ALLIEVOvia Vibò 62

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c i r c o s c r i z i o n e 5T O R I N O P O R T E A P E R T E

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L’edificio venne costruito dal Comune diTorino nel 1882, durante la fase di sviluppo epotenziamento dell’istruzione primaria nellacittà, su richiesta dei Frati Cappuccinidell’attigua parrocchia dell’Annunziata, a cuiinizialmente fu affidata la conduzione. Inprecedenza i frati svolgevano la loro opera neilocali della Piccola Casa della DivinaProvvidenza, in via Stradella 205 (sede ora deiservizi neuro-psichiatrici della Circoscrizione 5),che divennero insufficienti a causa della fortecrescita demografica determinata dallo sviluppoindustriale del territorio. L’edificio continua adessere utilizzato come scuola elementare statalee svolge ancora oggi il suo ruolo di formazione,istruzione, promozione umana e socializzazione,nel contesto di un quartiere da semprecaratterizzato da fenomeni d’immigrazione.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

BEATA

VERGINE DI

CAMPAGNA

SCUOLA BEATA VERGINE DI CAMPAGNAvia Cardinal Massaia 113

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Nel 1880 un gruppo di cittadini decise dicostruire una cappella per rispondere alleesigenze spirituali degli abitanti di BorgoVittoria. Il 29 luglio del 1887 padre BernardinoSabena (parroco di Madonna di Campagna)benedisse una statuina della Madonna, che saràin seguito invocata dal popolo “Nostra Signoradella Salute”. Il 23 giugno 1892 venne costruitoil primo oratorio festivo dedicato ai ragazzi.Nel 1895 mons. Riccardi, arcivescovo diTorino, benedisse la prima pietra fondamentaledel Santuario.Nel giugno del 1950 vennero terminati ilBattistero, il nudo pulpito in noce, due nuoviportali, il pavimento in marmo e la scuola.Il 17 ottobre del 1992 fu benedetto il nuovoaltare, posto su una base semicircolare, quasi alcentro della cupola.Il 24 ottobre il cardinale Saldarini inauguròl’urna di S. Leonardo Murialdo, sormontata dauna vetrata policroma, una delle più imponentid’Europa.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

SABA

CHIESA NOSTRA SIGNORADELLA SALUTE via Vibò 24

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La scuola nacque nel 1886 per iniziativa di ungruppo di proprietari, industriali ed operai,avendo necessità di una scuola per l’infanzia nelborgo. Si proponeva di dare ai bambiniun’educazione fisica, morale ed intellettuale.Nel 1908 cambiò il nome diventando asiloinfantile “Vittorio Emanuele III”; durante laseconda guerra mondiale subì gravi danni, evenne restaurata nel 1947 per iniziativa delcavaliere del lavoro Candido Viberti. In seguitoa tale intervento la scuola modificò nuovamenteil proprio nome, diventando l’attuale scuolamaterna “Candido Viberti”.Il 9 giugno 1979 l'immobile venne donato alComune di Torino, con l’unico vincolo che lostesso venisse destinato ad uso perpetuo ascuola dell'infanzia, e che non venissero rimossila lapide in marmo, in memoria dei benefattori,ed il busto in bronzo, a perenne riconoscenzadel cav. Candido Viberti.Dal 1979 ad oggi la scuola è rimasta immutata,ma ne è prevista una prossima ristrutturazione.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

DELL’INFANZIA

VIBERTI

SCUOLACANDIDO VIBERTIvia Cambiano 10

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La Fossata è una cascina situata fra le vieFossata, Randaccio, Sospello e Coppino ed ècomposta da un edificio rurale, esempio tipicodi cascina di pianura, assai diffuso nella zonanel '700, e da un'area (ormai ridotta) ad usoagricolo. La costruzione è precedente al 1683;venne ristrutturata fra il 1776 ed il 1791 suprogetto di G.B. Ravelli e sotto la cura del ducadi Chiablese, proprietario fin dal 1774. Lacascina, ereditata dalla regina Cristina, vedovadi Carlo Felice, passò, come tutti i beni deiSavoia, al ramo cadetto dei Carignano e infinefu venduta a privati. Oltre all'edificio civile erurale sono presenti una ghiacciaia, unacappella e la stalla, purtroppo in stato didegrado, ma ancora recuperabili.La Fossata è ormai uno degli ultimi esempi dicascina nella periferia urbana.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

FRANCHETTI

CASCINA FOSSATAvia Fossata angolo via Randaccio

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Il perimetro urbano di borgata Lucento èdefinito da: corso Potenza, sponda sinistra dellaDora, via Pianezza, via Givoletto. I tessutiedilizi sviluppati lungo i tracciati viaripresentano edifici a due o tre piani, legatiall’impianto pseudorurale sette-ottocentesco. La scuola Margherita di Savoia, con sede edirezione in strada Lucento 21, iniziò afunzionare nel 1876. L’attuale edificio vennecostruito nel 1929, in piena epoca fascista. A testimonianza di questo periodo la scuolapossiede alcune circolari; sono inoltreconservati gli arredi dell’antica direzione ed unaricca biblioteca con testi datati tra il 1745 e il1850. La scuola, sorta in seguito all’aumentodella popolazione scolastica, dovuta ancheall’insediamento di numerose fabbriche emanifatture oggi trasferite, serve, per la suaposizione ambientale, i residenti e le famiglieche dalla cintura si spostano nella zona perlavoro.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

MARGHERITA

DI SAVOIA

SCUOLA MARGHERITA DI SAVOIAvia Thouar 2

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EX ISTITUTOCESARE LOMBROSOpiazza Croce Rossa 163

L'edificio, definito di"interessedocumentario eambientale", fucostruito nel 1926 suprogettodell'ingegnereBonicelli, per contodella Società dieducazione correttivadei minorenni, peressere sededell'Istituto dicorrezione Cesare

Lombroso. Trasformato nel 1968 su progettodell'architetto Casalegno, venne ristrutturato dalComune di Torino nel 1978 con destinazionead istituto magistrale, senza adduzioni oriduzioni di consistenza.La Società Reale per l'Educazione correttiva deiminorenni dell'Antico Regno Sardo, costituitacon Regio Decreto il 21 novembre 1846, aveval'intento di "ricoverare, educare ed istruire iminorenni discoli appartenenti alle provincedell'antico Regno Sardo che avessero l'etàcompresa tra 9 e 12 anni".All'interno del ciclo di scuola elementare nelquale erano inseriti i giovani, erano presentimaterie come ginnastica, disegno e canto; "ilcanto e lo studio della musica, in questi istituti,si riallaccia al concetto del '400 e '600 deiconservatori per orfani che vengono avviati allostudio della musica". I più grandi (12 anni)"erano addetti ai vari laboratori interni o pressoindustriali (litografi, fabbri, falegnami, legatori,fonditori e sellai), ed erano, all'uscitadell'Istituto in possesso di una piccola dote e diuna sufficiente preparazione professionale".Attualmente l'edificio è sede dell'IstitutoSuperiore Einstein, liceo socio-psico-pedagogico di via Bologna 183.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

SUPERIORE

EINSTEIN

LICEO

SOCIO-PSICO-

PEDAGOGICO

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L'edificio fu costruito dal Comune di Torino inseguito allo sviluppo del sobborgo di Barrieradi Milano e al conseguente aumento dellapopolazione scolastica.Su progetto dell'ufficio tecnico comunale, conl'apporto dell'ingegnere Dolza, la scuola fuedificata tra il 1914 ed il 1915 (primo blocco di27 aule con palestra) ed ampliata nel 1925, conun secondo blocco che trasformò l'inizialepianta a manica semplice in isolato chiuso, coni bassi fabbricati delle palestre a saldatura tra ilprimo ed il secondo intervento.L'edificio, multipiano con sotterranei, ha valoredocumentario ed ambientale e costituisce unraro esempio di scuola - isolato per l'istruzioneelementare.La scuola, compresa tra le vie Monte Rosa,Scarlatti, Santhià e Feletto, possiede un ampiocortile interno in cui crescono viti, alberi dafrutto e tigli.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

GABELLI

43

SCUOLA ARISTIDE GABELLI via Santhià 25

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44

Il Regio Parco vanta una storia molto antica:prende nome dal bellissimo parco nel qualeaveva sede il Palazzo del Viboccone, fattocostruire intorno al 1568 da EmanueleFiliberto. Del grande parco, ricco di giochid’acqua e fontane, restano solo i ruderi dellecascine che delimitavano i terreni circostanti.Il graduale declino, iniziato a partire dal 1629,culminò nel 1706, con la “Battaglia di Torino”,durante la quale vennero distrutti parco ePalazzo. Nel 1768 i Savoia commissionarono lacostruzione, sui ruderi del Palazzo, di unedificio destinato ad ospitare sia la RegiaManifattura Tabacchi che la Cartiera, l’unica inTorino a fabbricare anche carte da gioco, dabollo e filigrane.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA DI

VIA SANTHIÀ

MANIFATTURATABACCHIcorso Regio Parco 142

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Dal lontano 1146, l’abbadia San Giacomo diStura prosperò per quasi tre secoli, durante iquali i frati benedettini, fondatori, si dedicaronoalle attività previste dal loro ordine: preghiera,orto, farmaci, ospitalità ai pellegrini,assicurando anche il traghettamento in barcadel fiume Stura. Nel XIV secolo cominciò ladecadenza, che culminò nel 1867, anno in cuilo Stato incamerò i beni dell’abbadia e livendette con asta pubblica: le aree furonoassegnate all’industria.Dell’insieme di costruzioni ed edificisopravvivono la torre, in stile gotico piemonteseprimitivo, e la chiesa, riedificata nel 1760 informe barocche.Dichiarata inagibile nel 1954, fu sconsacrata nel1960, e nel 1972 subì un incendio. Oggil’abbadia sembra non resistere più ad un lentoed inesorabile oblio.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

DI ISTRUZIONE

SUPERIORE

BODONI

ABBADIA SAN GIACOMO DI STURA

strada Settimo 254

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46

ADOTTATA

DALLA SCUOLA

ELEMENTARE

PESTALOZZI

PIAZZA CRISPIPiazza Crispi si colloca nel quartiere Barriera diMilano. La piazza e le zone circostanti, con alcuneabitazioni, edifici pubblici (scuole elementari ematerne) e vecchi stabilimenti, rivelano leorigini di borgo operaio che si sviluppa acavallo tra XIX e XX secolo.Attualmente l’area è interessata da lavori diristrutturazione che, nel lato sinistro, lamodificheranno profondamente.è previsto infatti un mercato coperto con lospazio per una trentina di bancarelle; lastruttura permetterà l’allestimento di mostre el’esposizione di prodotti biologici, oltre adeventuali momenti fieristici.

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L’edificio scolasticoha valore ambientalee documentario econtribuisce acaratterizzare laquinta di edifici lungol’asse di corso ReginaMargherita.Venne costruito neglianni 1903-1904 suprogettodell’ingegnere Prinettiper conto delComune di Torino.Il ConsiglioComunale cittadino,già nella seduta del23/11/1898, avevaautorizzatol’esproprio dei terreni

tra corso Regina Margherita, via Biella e viaCottolengo, per costruire la “scuola elementaredi Valdocco”, destinata ad un quartiere in via diespansione e sempre più popoloso. La scuoladoveva servire anche a dare una sede definitivaalle scuole della Consolata e di via SantaChiara, ormai fatiscenti. A causa delle lunghepratiche inerenti all’esproprio dei terreni,soggetti a vincoli speciali, i lavori di costruzioneiniziarono solo cinque anni più tardi.La scuola venne intitolata a Edmondo DeAmicis, autore del libro “Cuore”, nel 1908,anno della sua morte.La struttura venne ampliata nel 1914 con lacostruzione delle palestre nel cortile lungo ilmuro di confine.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

EDMONDO

DE AMICIS

SCUOLA EDMONDO DE AMICISvia Masserano 4

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I lavori per gettare le fondamenta del nuovoCimitero di Torino iniziarono il 17 maggio1928 e terminarono nel novembre 1929.Si trattava di un campo ottagonale, diviso inquattro campi identici da due larghi vialialberati. Inizialmente il cimitero non ebbel'appellativo di monumentale che assunsesuccessivamente.Le opere commemorative, scultoree, pittoricheche si trovano al suo interno lo collocano tra iCamposanti più belli del mondo.All'interno delle mura che lo circondano e per iviali alberati che lo percorrono si possono faredelle lunghe passeggiate immersi in tanto verdee in un silenzio quasi irreale.La passeggiata al Cimitero monumentale potràessere motivo per ricordare i personaggi illustriche vi sono sepolti e per conoscere edammirare i capolavori architettonici che loabbelliscono.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

LESSONA

CIMITERO MONUMENTALEcorso Novara 137

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L’opificio militare, ex Venchi Unica, furealizzato agli inizi del 1900 da Pietro Fenoglio,e rappresenta un interessante documento distudio proprio per la sua particolaredestinazione d’uso.Pietro Fenoglio, ha lavorato a Torinorealizzando alcuni edifici in straordinariasintonia con i caratteri tipici dello Stile Floreale,fenomeno di sapore europeo, che trova, inparticolare nel Palazzo La Fleur sito in corsoFrancia, una delle espressioni più eleganti.L’opificio militare presenta caratteristicheuniche, poiché la struttura portante fu costruitadalla Ditta Porcheddu in cemento armato,brevetto Hennebique; questa ditta realizzò, inPiemonte, edifici industriali importanti, adesempio la struttura del Lingotto. L’indagine consente, quindi, di ripercorrerealcune interessanti tappe della storiadell’archeologia industriale ed offre lo spunto,agli allievi della scuola, per una riflessione sualcune ipotesi di riqualificazione del tessutourbano che ne consenta una valorizzazione.

ADOTTATO

DAL PRIMO

LICEO

ARTISTICO

EX OPIFICIOMILITARE corso Regina Margherita 16

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L’edificio (scalo di testa per la linea Torino-Cirié) è opera dell’ing. Cappuccio; la suacostruzione risale agli anni 1866-69. Lo stilerivela la volontà di quegli anni di celebrarel’importanza della Società Ferroviaria. Dovendocostituire un polo di richiamo, ha mutuato dalletipologie urbane pubbliche e religiose elementiclassicheggianti ed eclettici. L’impiantoarchitettonico è simmetrico, con il corpocentrale verso strada adibito ad atrio. Lafacciata è decorata con timpani neoclassici eliberty. I colori rosso scuro e beige sono glielementi cromatici comuni ad alcune stazioni inTorino e agli scali dei paesi limitrofi. Risalgono al 1914 i progetti di elettrificazionedella linea, resa possibile anche da un buonassorbimento di traffico passeggeri e merci,legato alle imprese tessili raccordate alla linea.La stazione è stata da poco restaurata nelle partiedificate e la linea è stata rimodernata nellatratta per Caselle, in base agli elevati livelli dimobilità della valle di Lanzo (neopendolarismo)che potrebbero generare una ripresa del trafficorotabile in rete regionale.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

CROCE -

MORELLI

STAZIONE FERROVIARIAPORTA MILANO(EX CIRIÉ-LANZO)

corso Giulio Cesare 15

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L’edificio Ex Nebiolo è collocato tra le vieBologna, Padova, Como e corso Novara.Occupa pertanto un’area di considerevolidimensioni, non lontana dal centro cittadino.Fu sede delle Officine Nebiolo, note in Italia eall’estero per le loro lavorazioni di alta qualitàin campo tipografico.La scuola Benedetto Croce ha seguito levicende relative al progetto di riqualificazionedella struttura, considerata di pregio da docentidel Politecnico di Torino, che hanno effettuatosu di essa uno studio, in quanto testimonianzadi costruzione industriale.La parte antistante via Bologna e via Padova,ove attualmente si colloca l’ingresso ed il corpoprincipale della fabbrica, verrà ristrutturata edadibita a servizi.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

CROCE -

MORELLI

EDIFICIO EX NEBIOLOisolato tra le vie Bologna, Padova,Como e corso Novara

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L’edificio sorge di fronte alla stazione dellatranvia a dentiera Sassi-Superga.Il beato don Michele Rua, successore di donBosco, acquistò nel 1889 il ristorante conalloggio “Soperga” e lo trasformò in unpensionato che divenne nel primo dopoguerraun collegio per orfani. Negli anni seguentil’edificio venne ampliato, modificato e dedicatoa Domenico Savio. Nel 1943 i bambini dellascuola Vittorio Amedeo II, trasformata inospedale, vennero trasferiti nell’istituto perpotervi svolgere le lezioni. Nel tempo l’istitutofu trasformato in scuola statale e nel 1991-1992divenne scuola non statale salesiana.Fin dall’inizio nell’istituto operarono le Figlie diMaria Ausiliatrice che, attualmente, sonocoadiuvate per l’offerta educativa e scolastica dainsegnanti laiche.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

SAN

DOMENICO

SAVIO

SCUOLA SAN DOMENICO SAVIO

corso Casale 324

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La storica tranvia a dentiera Sassi-Superga,unica in Italia nel suo genere, è ritornata inattività dall’ottobre 2001. Continua così unatradizione ultracentenaria iniziata il 26 aprile1884 con la prima corsa effettuata dallafunicolare costruita con il sistema Agudio: iltrenino era mosso da un motore trainante unafune d’acciaio che scorreva parallelamente albinario su pulegge sistemate lungo il percorso.La linea fu trasformata nel 1934 in tranvia adentiera con trazione a rotaia centrale.Oggi la linea, completamente ripristinata, offreai visitatori un viaggio d’altri tempi sullecarrozze originali e un panoramaindimenticabile. L’ammodernamento della tranvia a dentierapermette di valorizzare la linea in un’otticastorico-culturale e turistica, quale sistema ditrasporto alternativo per il collegamento tra lacittà e la collina di Superga, attrazione pertorinesi e turisti per la presenza della Basilicacostruita da Filippo Juvarra e del parcoregionale.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

SAN

DOMENICO

SAVIO

STAZIONE TRANVIA A DENTIERA

DI SUPERGApiazza Modena

c i r c o s c r i z i o n e 7T O R I N O P O R T E A P E R T E

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Sin dal 1116, trapiazza MadamaCristina e viaNizza, sorgevauna chiesetta,detta di SanSalvatore diCampagna. Nel 1640,durante la guerracivile traMadamisti ePrincipisti, lachiesa fu distruttae nel 1646 laduchessa Cristinadi Francia,riprendendo le

costruzioni di abbellimento del Castello delValentino iniziate nel 1633, decise di farricostruire anche la chiesa di S. Salvatore, perservirsene come Cappella Regia. Artefici della nuova chiesa furono gli architettiCarlo e Amedeo di Castellamonte con lacollaborazione di Francesco del Cairo, G. S.Robatto, Giacomo e Andrea Casella. La chiesavenne donata nel 1653 ai Servi di Maria, chealloggiavano nell’attiguo convento costruito daAmedeo di Castellamonte. L’11 marzo 1821,davanti alla chiesa, scoppiarono i moticarbonari guidati da Santorre di Santarosa eCesare Balbo, ora ricordati da una stelecommemorativa. Dal 1865 fu soppressa comeparrocchia e divenne proprietà delle Suore diCarità di S. Vincenzo de’ Paoli, che la chiuseroal culto nel 1987.Oggi la Cappella è di nuovo utilizzata comeluogo di culto.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

NIEVO-

MATTEOTTI

CAPPELLA DEL SS. SALVATOREDETTA CHIESA DI S.SALVARIO

via Nizza 20

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Situato sulla sponda sinistra del Po incoincidenza con ponte Isabella, il sommergibilearrivò a Torino nel 1928, in occasione dellamostra organizzata per il decimo anniversariodella vittoria nella grande guerra e per il quartocentenario della nascita di Emanuele Filibertodi Savoia.Alla fine della mostra il sommergibile Provanarimase a Torino e nel 1933 venne affidato allecure dell'associazione “Marinai d'Italia”, cheancora oggi se ne occupa.La scelta, da parte della scuola, di adottarequesto “monumento” è stata dettata dallacuriosità di scoprire il motivo per cui èconservato un sommergibile proprio a Torino,conoscerne le caratteristiche e farle conoscereanche agli altri.La costruzione del Ponte Principessa Isabella fuiniziata nel 1876 e terminata nel 1880, suprogetto di Ernesto Ghiotti. Nel 1944 fu teatrodi uno degli episodi più dolorosi dellaResistenza torinese; alla fine del mese di marzovenne ucciso un militare tedesco, l’episodioscatenò la rappresaglia nazista e, in seguito adun rastrellamento, i Tedeschi fucilaronoventisette civili al Pian del Lot.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

NIEVO-

MATTEOTTI

SOMMERGIBILE ANDREA PROVANAE PONTE PRINCIPESSA ISABELLA

viale Marinai d’Italia 1

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ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

PROF.LE PER

L’INDUSTRIA E

L’ARTIGIANATO

GOBETTI

MARCHESINI

EX COLLEGIODELLE FIGLIEDEI MILITARIvia Figlie dei Militari 25

Il progetto del grandioso edificio è operadell’ingegnere Angelo Reycend, nato a Torinonel 1843 e progettista di numerose ville epalazzine torinesi. Sorge su un’area di 1800 mq.ed è un palazzo di chiara matrice eclettica, instile Rinascimento italiano alla manierafiorentina del XVI secolo; la pianta èessenzialmente un quadrilatero di circa 80metri di lato, all’interno del quale vi è un ampiocortile.Nell’area verde che circonda l’edificio sonoancora visibili piante d’alto fusto tipiche deigiardini classici di fine ‘800: ippocastani, tigli,carpini, taxodium…Dal 1888 al 1945 fu sede dell’Istituto Nazionaledelle Figlie dei Militari, sorto su iniziativa dellaMarchesa Luisa del Carretto, che ne sollecitò lafondazione da parte del re Vittorio Emanuele II.Dal 1970 in poi è diventato sede di tre scuolemedie superiori.

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L'edificio scolastico si trova nel quartiere SanSalvario. L'isolato, delimitato dalle vie Belfiore,Bidone, Valperga Caluso e Saluzzo, venneinteressato dalla costruzione e dal successivoampliamento di un collegio internazionale,demolito nel 1935. L'edificio attuale fucostruito tra il 1936 ed il 1937 per ospitarel'istituto Regina Margherita, fondato nel 1933con sede, prima in via Verdi 25 e poi in viaParma 48.Nel 1938 l'istituto venne trasferito in viaBelfiore dove rimase fino al 1942, quandol'edificio fu bombardato. Dopo una serie dispostamenti, nel 1959 l'istituto rientrò nellasede attuale.Nell'edificio oltre all'istituto Regina Margheritaha sede parte dell'istituto Giulio. L'utenzariflette l'eterogeneità del quartiere, caratterizzatoda importanti fenomeni di immigrazione.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

DI ISTRUZIONE

SUPERIORE

REGINA

MARGHERITA

ISTITUTOREGINA MARGHERITAvia Valperga Caluso 12

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Il complesso del borgo, che ricostruisce unaserie di tipologie architettoniche proprie delMedioevo, sorge quasi al limite sud del parcodel Valentino, in una posizione estremamentesuggestiva. L’opera fu realizzata perl’Esposizione Generale Italiana del 1884, laterza organizzata in Italia dopo l’Unità. Questa,come le precedenti edizioni, voleva offrire unadimostrazione non soltanto dello sviluppoindustriale della nazione, ma anche dell’attivitàculturale del nostro paese. Anche la rassegna,allestita al Valentino, ebbe quindi una sezionededicata alle “Belle Arti”. Promotore eresponsabile maggiore della realizzazione ful’architetto Alfredo D’Andrade (1839-1915), ilquale con l’aiuto di vari collaboratori vollericostruire un castello feudale quattrocentesco eil suo borgo. La rievocazione trae ispirazione daalcuni famosi edifici dell’architetturamedioevale piemontese e valdostana, neltentativo di far rivivere alcuni aspetti delcostume e della vita sociale di quei secoli. Ilcomplesso ci appare oggi interessante cometestimonianza concreta del gusto e dell’indirizzodegli studi storici negli ultimi decennidell’Ottocento.

ADOTTATO

DAL LICEO

CLASSICO

ALFIERI

BORGO MEDIOEVALE DEL VALENTINO viale Virgilio, parco del Valentino

c i r c o s c r i z i o n e 8T O R I N O P O R T E A P E R T E

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c i r c o s c r i z i o n e 8T O R I N O P O R T E A P E R T E

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Nel 1875 circa, sulla cima del colle Monveglio,dove sorgeva un antico Fortino, il canonicoGiuseppe Ortalda iniziò la costruzione di ungrandioso tempio dedicato a San Giuseppe, suprogetto dell'architetto G. Bertinaria. Nel 1880 ilavori furono interrotti e per oltre mezzo secololo scheletro dei tempio rimase abbandonato finquando, alla fine degli anni '60 del XX secolo,l'edificio passò ai Fratelli delle Scuole Cristiane. L’edificio, dichiarato monumento nazionale, èinserito in un suggestivo contesto storico enaturalistico, sulla collina torinese tra la Villadella Regina ed il parco di Villa Genero.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

TECNICO

COMMERCIALE

LA SALLE

IL FORTINOCENTRO LA SALLE strada Santa Margherita 132

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c i r c o s c r i z i o n e 8T O R I N O P O R T E A P E R T E

Le prime notizieriguardanti unapresenza ebraica aTorino risalgono al1424. La zona diresidenza era quelladello Studium. Da undocumento del 1702risulta che viabitavano 752persone; nei secoliseguenti la comunitàdivenne sempre piùnumerosa. La zonadel “ghetto vecchio”verso la fine del ‘700si espanse finoall’isolato oggicompreso fra piazzaCarlo Emanuele II,

via Des Ambrois, via San Francesco da Paola evia Maria Vittoria, detto “ghetto nuovo”.Ottenuta l’emancipazione, gli ebrei di Torinodecisero di costruire una grandiosa sinagoga e sirivolsero all’architetto più ambito all’epoca,Alessandro Antonelli, che progettò la MoleAntonelliana ma l’edificio, oggi simbolo diTorino, non divenne luogo di preghiera.L’attuale edificio, progettato in stile moresco daEnrico Petiti, fu inaugurato nel 1884,bombardato nel 1942 e ricostruito nel 1949. Iltempio può contenere 1400 persone,all’esterno quattro cupole a cipolla coprono i torrioni,all’interno il matroneo gira al primo piano sutre lati.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

ARTOM

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TEMPIO ISRAELITICOpiazzetta Primo Levi 12

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c i r c o s c r i z i o n e 8T O R I N O P O R T E A P E R T E

L’edificio dell’istitutocomprensivo“AlessandroManzoni” occupa lospazio urbanocompreso tra le vieOrmea, Giacosa,Madama Cristina edil corso Marconi.Costruito negli anni1881- ‘82 per contodel Comune, suprogettodell’ingegnere Pecco,fu ampliato nel 1889con il prolungamentodei corpi di fabbricasu via Giacosa ecorso Valentino (oggicorso Marconi),saldati mediante lacostruzione delle

palestre. Nel 1902 si provvide al rifacimentodelle stesse. L’edificio faceva parte del piano digrandi opere progettate dal Comune di Torinoper avviare la riforma scolastica che, a partiredal 1822, avrebbe dovuto istruire gratuitamentei fanciulli nella lettura, scrittura e dottrinacristiana.Inizialmente adibito a scuola elementare emedia, con classi maschili e femminilinettamente separate, successivamente accolseuna sezione del Liceo Classico “VittorioAlfieri”.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

COMPRENSIVO

MANZONI

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SCUOLA ALESSANDRO MANZONI

corso Marconi 28

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c i r c o s c r i z i o n e 9T O R I N O P O R T E A P E R T E

Il deposito locomotive di Torino Smistamento,nel quartiere Lingotto Millefonti, contiene unavera rarità!Una magnifica piattaforma girevole per ilrimessaggio dei locomotori diesel.Tutti però la chiamano “la rotonda” per la suaforma circolare che permette la manovra deilocomotori in spazi ridotti.L’impianto dello Smistamento fu costruito neiprimi anni del ‘900 distinguendosi subito comeimpianto d’avanguardia che ben rappresentavala cultura tecnologica e le competenzeprofessionali della città di Torino.Il deposito cominciò a funzionare nel 1910, econtinuò ininterrottamente fino alla secondaguerra mondiale. Fu più volte bombardato evenne ricostruito quasi interamente negli annidel dopoguerra. Oggi è ancora operativo eospita alcune officine di manutenzione deilocomotori oltre ad uffici e ad una scuola diformazione dei macchinisti.L’adozione della “Rotonda” intendepromuovere le visite al deposito inserendolonei circuiti di conoscenza storica della città.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

VITTORINO

DA FELTRE

LA ROTONDA DELLE LOCOMOTIVE DIESELvia Chisola

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c i r c o s c r i z i o n e 9T O R I N O P O R T E A P E R T E

Nel 1673 il duca Carlo Emanuele II investì ilconte G.B. Trucchi della “Baronia dellaGenerala”, un feudo comprendente le proprietàgià acquisite da Trucchi attorno al VecchioLingotto. Lì il conte fece edificare la suastupenda dimora, che derivò la denominazionedi “La Generala” dalla carica del proprietario(generale delle finanze di Carlo Emanuele II).Famosissima in quei tempi per la sua bellezza,fu anche riprodotta, con un’immaginefantastica, nel celebre “Theatrum Sabaudiae”(Amsterdam 1682). In seguito l’edificio fuutilizzato per gli usi più disparati: fabbrica per ilvestiario delle Regie Truppe, ospizio perragazze povere ed invalide, ospedale militare,ospedale per malati di tifo petecchiale, ospedaleper malattie contagiose, fabbrica chimica diindaco, reclusorio per “donne di mala vita”,fino al 1838 quando il Governo lo destinò asede di “Correzionale de’ giovani discoli”,nuovo esempio in Italia di carcere agricolo.Attualmente mantiene la funzione di carcereminorile col nome di Ferrante Aporti.

ADOTTATO

DALLA SCUOLA

ELEMENTARE

DOGLIOTTI

SUCCURSALE

LA GENERALAcorso Unione Sovietica 327

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c i r c o s c r i z i o n e 9T O R I N O P O R T E A P E R T E

Il Lingotto, primo grande stabilimento dellaFIAT per la produzione di auto, fu realizzatotra il 1917 ed il 1920 su progetto di GiacomoMattè Trucco.Ideata, progettata e realizzata all'insegna dellapiù rigorosa funzionalità, la fabbrica delLingotto presentava soluzioni in linea con la piùaccurata cultura ingegneristica del tempo.Dopo la chiusura degli impianti di produzione,nel 1985 l’edificio è diventato, su progetto diRenzo Piano, un modernissimo centropolifunzionale.Il complesso ospita oggi il Centro Fiere, ilCentro Congressi, il Centro per l’innovazione,Business Centre, un albergo, l'Auditorium,foresteria, Politecnico, galleria commerciale eDental School.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

DELL’INFANZIA

MILLEFONTI

LINGOTTOLA TRASFORMAZIONE DA “I PORTICI” A “8 GALLERY”

via Nizza 262

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c i r c o s c r i z i o n e 1 0T O R I N O P O R T E A P E R T E

La Chiesa e l’annesso monastero furonoedificati nel 1617 per volontà di VittorioAmedeo I duca di Savoia, a 525 metri a ovestdella Reggia di Miraflores. Il complesso venneaffidato ai monaci Cistercensi che dovevanoprovvedere al servizio della chiesa a beneficiodegli abitanti delle campagne di Mirafiori. Al monastero appartenevano terreni chedavano una buona rendita ai monaci, ma tutti ibeni furono incamerati ai tempi dellarivoluzione francese e il convento fu soppresso.La Chiesa conobbe nuova gloria quando, il 1°gennaio 1866, la “Bela Rosin”, divenutacontessa di Mirafiori, fece concedere unarendita da Vittorio Emanuele II e la chiesadivenne parrocchia. L’amata Rosa Vercellana,contessa di Mirafiori, fu sepolta nella chiesa il31 dicembre 1885 e vi rimase fino al momentodella traslazione nel Pantheon, fatto costruireda Umberto I poco distante. Il blasone dellacontessa è dipinto sul soffitto della chiesa.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

COMPRENSIVO

SPERIMENTALE

CASTELLO

DI MIRAFIORI

SEZIONE

MEDIA

CHIESA DELLA VISITAZIONEDI MARIA VERGINE strada Castello di Mirafiori 42

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c i r c o s c r i z i o n e 1 0T O R I N O P O R T E A P E R T E

La borgata di Mirafiori, che comprende, oltre alvecchio borgo, la chiesa della Visitazione el’annesso monastero, testimonia l’esistenza diun favoloso “Castello di Miraflores” (ammira ifiori), di cui rimane traccia nel toponimo dellavia Castello di Mirafiori. Nell’immenso giardinodel Castello il Duca Carlo Emanuele I, espertobotanico, aveva messo a dimora fiori e piante diogni varietà, di cui rimangono tracce lungo lesponde del Sangone. Il Parco Piemonte ci legasimbolicamente al verde giardino della reggia di Miraflores. Questo territorio, untempo luogo di delizie, è oggi un sito degradatopur conservando intatte le potenzialità storichee paesaggistiche.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

COMPRENSIVO

SPERIMENTALE

CASTELLO

DI MIRAFIORI

SEZIONE

MEDIA

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PARCO PIEMONTE

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IN PROVINCIA

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C a s t e l l a m o n t e ( T o )T O R I N O P O R T E A P E R T E

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Il Santuario di Belmonte domina la pianuracanavesana. L’area comprende: il percorso deiPiloni che percorrendo il sentiero da Valpergasale al Santuario; la Cappella della Samaritana;le Cappelle della Via Crucis.La Cappella della Samaritana venne eretta fra il1877 ed il 1880 a metà della vecchia strada cheda Valperga conduce al Santuario di Belmonte.Il cammino era scandito da 15 tabernacoli (aforma di pilone) dedicati ai misteri del rosario eposti ad intervalli regolari, calcolati sul ritmodelle preghiere. Poiché la salita era faticosa ecostantemente esposta a mezzogiorno, a metàpercorso venne costruita la cappella con atriocoperto e sedili in cemento, per offrire pausa erefrigerio ai pellegrini. Attualmente i piloni e la Cappella sono moltodeteriorati e sarebbero necessari lavori urgenti.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

ISTRUZIONE

SUPERIORE

FACCIO

CAPPELLADELLA SAMARITANASacro Monte di Belmonte

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C a s t e l l a m o n t e ( T o )T O R I N O P O R T E A P E R T E

A metà circa del percorso della Via Crucis, checollega le varie Cappelle del Sacro Monte diBelmonte, è collocata la Cappella dellaVeronica. Costruita nel 1772 dalla comunità diPratiglione secondo la tipologia delle altreCappelle, nei primi anni del ‘900 fu trasformatain Cappella di famiglia e le furono aggiunti unabside, un altare ed un campanile.La costruzione si trova più isolata delle altre evi si accede tramite un piccolo sentiero,passando davanti a una casa privata a sinistra ea un sito longobardo a destra. L’edificio ècollocato su uno sperone roccioso con vistapanoramica e, come le altre Cappelle, è beninserita nell’ambiente naturale. Purtroppo hasubito numerosi atti vandalici.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

ISTRUZIONE

SUPERIORE

FACCIO

CAPPELLADELLA VERONICASacro Monte di Belmonte

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La chiesa romanica di Santa Maria, dell’anticaAbbazia di Pulcherada, sorta su costruzioniantecedenti di epoca romana, fu più voltedistrutta e ricostruita nel X secolo d.C.Rimpicciolita nel 1665, la chiesa ha conservatouna sola navata, con l’abside centrale originale,che nella parte inferiore ingloba laterizi diorigine romana. All’interno presentarivestimenti, fregi e la volta in stile Barocco, earredi sacri provenienti da altre chiese,aggiuntisi nel tempo. È stata rilevata la presenzadi affreschi trecenteschi.La facciata della chiesa, più volte restaurata, sipresenta oggi come era nel 1665. Il campanile,a base quadrata, risale al XIII secolo.Dell’intero complesso abbaziale sono presentipochi resti, incorporati nell’oratorio. Uncunicolo forse collegava la chiesa con la vicinaCappella della Madonnina, settecentesca, di cuisi è scoperta recentemente la parte originaria,seminterrata, con resti di epoca romana.Quest’ultima parte non è visitabile, in quantorisulta pericolante.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

DALLA CHIESA

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S a n M a u r o T o r i n e s e ( T o )T O R I N O P O R T E A P E R T E

COMPLESSO ABBAZIALEDI PULCHERADA:CHIESA DI SANTA MARIA

via San Francesco - San Mauro Torinese

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Il ponte Vittorio Emanuele III, denominatoponte "vecchio", fu inaugurato il giorno 8settembre 1912. Costruito 50 metri più a valledel ponte di barche, entrò a far parte del rilievofisico del territorio.È lungo 257 metri, largo 8 ed è composto diotto arcate a 20 metri l'una dall'altra. Irivestimenti delle fronti e dei fianchi sono inmattoni. Fu costruito inizialmente per collegarela zona Bertolla, sulla sponda sinistra, con ilcentro della città.Il ponte vecchio è il simbolo di San Mauro erappresenta, realmente ed idealmente, l'unionetra le due sponde opposte, facilitando lecomunicazioni. Diventa così testimonianzastorica e luogo di ritrovo.Oggi, in seguito alla costruzione a pochi metridi distanza del cosiddetto ponte "nuovo", haperso la funzione di ponte per i trasporti, hainvece acquistato il ruolo della piazza, ovveroarea pedonale di ritrovo e pista ciclabile, unasorta di "lungomare fluviale".

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

PELLICO

S a n M a u r o T o r i n e s e ( T o )T O R I N O P O R T E A P E R T E

PONTE VITTORIO EMANUELE III

ponte “vecchio” di San Mauro

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P i a n e z z a ( T o )T O R I N O P O R T E A P E R T E

È un masso erratico che misura 26 metri dilunghezza, 16 di larghezza e 14 di altezza. Circaquattrocentomila anni fa, durante la primaglaciazione, un ghiacciaio raggiunse Pianezza ele zone limitrofe, abbandonando lungo la Valledi Susa materiale morenico.Nel 1800 sulla sommità fu edificata unacappelletta dedicata a San Michele.Il masso è famoso in Pianezza, ed esercita unparticolare fascino sui bambini. La scalinata e lacappelletta sono state da poco restaurate ed ilmasso è oggi punto di riferimento e di incontroper i Pianezzesi.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

ELEMENTARE

MANZONI

MASSO GASTALDIvia Masso Gastaldi

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V i n o v o ( T o )T O R I N O P O R T E A P E R T E

Il castello venne costruito in stile rinascimentalenei primi anni del secolo XVI dalla famigliaDella Rovere quale prestigiosa dimora dellacasata; originariamente era a pianta quadratacon le quattro torri agli angoli ed un cortile alcentro. Alla fine del XVII secolo, estinta la famigliaDella Rovere, il castello passò ai Delle Lanze,che vi apportarono notevoli modifiche: fucostruito il quarto piano, le torri a nord e a estvennero mozzate, quelle a sud e a ovestvennero ricostruite. Inoltre fu rifatta la facciatanord in stile barocco e furono aggiunte duegrandiose scalinate a completamentodell’edificio. Nonostante i notevoli cambiamenti apportatinel corso del tempo, la costruzione è degna dinota per l’armonia della composizionearchitettonica e per la sua collocazioneall’interno di un bel parco. Di particolareimportanza artistica il cortile interno conporticato ornato di lesene con capitelli fregi edecorazioni in cotto di stile rinascimentale.Attualmente il castello è proprietà del comunedi Vinovo.

ADOTTATO

DALLA

SCUOLA

MEDIA

GIOANETTI

IL CASTELLO DELLA ROVEREvia del Castello

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C h i v a s s o ( T o )T O R I N O P O R T E A P E R T E

Mirabile esempio della razionalità settecentescaapplicata alla costruzione di edifici d’impattoambientale, la Mandria di Chivasso, voluta daCarlo Emanuele III per incrementare erazionalizzare l’allevamento dei cavalli, fuconcepita come “tenimento” dipendentedall’Azienda economica di Venaria Reale. Nel1767 il Re chiese al Vescovo di Ivrea di istituireuna parrocchia, che venne progettatadall’architetto Baijs e dedicata a Sant’Eligio.Con la Restaurazione iniziò per la Mandria diChivasso, così come per quella di Venaria, unlento degrado. Nel dicembre del 1919 la tenuta fu lottizzata eacquistata soprattutto da agricoltori. Oggi ildegrado e l’incuria hanno avuto la megliosull’integrità del complesso architettonico.

ADOTTATO

DALL’ISTITUTO

MAGISTRALE

EUROPA

UNITA

LA MANDRIA MONUMENTALEDI CHIVASSO

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finito di stamparenel mese di aprile 2003

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