JazzOff 2010-02

40
Maggio 2010 - Anno 02 - n°02 IL PERIODICO PER CHI AMA E VIVE LA MUSICA JazzOff Magazine Periodico di musica, cultura e territorio. Reg. Tribunale Cassino N° 02/2010 all’interno Periodico a cura dell’ufficio stampa della ComagSales S.r.l. - Copie 8.000 Speciale Ornette Coleman I tre volti di un grande festival. AtinaJazz i prezzi dei biglietti. Il Concerto evento ECM. “Storie di piazza”. 2°Concorso fotografico.

description

Maggio 2010. JazzOff, un giornale dedicato alla musica jazz e non solo. Rivista ufficiale del Festival Internazionale Jazz di Atina.

Transcript of JazzOff 2010-02

Page 1: JazzOff 2010-02

Maggio 2010 - Anno 02 - n°02

il periodico per chi ama e vive la musica

JazzOff MagazinePeriodico di musica, cultura e territorio.

Reg. Tribunale CassinoN° 02/2010

all’interno

Perio

dico

a c

ura

dell’

uffic

io s

tam

pa d

ella

Com

agSa

les

S.r.l

. - C

opie

8.0

00

Speciale Ornette Coleman

I tre volti di un grande festival.

AtinaJazz i prezzi dei biglietti.

Il Concerto evento ECM.

“Storie di piazza”.

2°Concorso fotografico.

Page 2: JazzOff 2010-02

JazzOff MagazinePeriodico di musica, cultura e territorio a diffusione gratuita

Anno 2 - Numero 02reg. Trib cassino N° 02/2010

Direttore Responsabileelide di duca

Responsabile Editorialemaurizio Ghini

Hanno collaborato a questo numero:

ECM RecordsRadio1 Rai

Elisabetta CastiglioniFabiana CutranoBruna Marcelli

Ettore FioravantiMirko Guerrini

Giuseppe MartiniBernardo Pescosolido

Mario RomanoMichael PergolaniRenato Marengo

Foto:mirko macari Fabio pacitticarlo Terenzi

Staff Marketingcomagsales

Info: [email protected]

www.atinajazz.comtel: 392 95 45 762tel: 333 82 62 445

StampaTipografia Francati – Isola del Liri

Tiratura 8.000 copie

Page 3: JazzOff 2010-02

N°02/2010

magazine

Jazzoff magazineperiodico di musica, cultura e territorio.reg. Trib cassino

N° 02/2010

caseeVille o r g a n i z z a z i o n e

locationconcerti

eVentifeste

r i s t o r a n t eb a n q u e t i n g

Via enrico De nicola, 245 - 03043 cassino (fr)tel. fax: 0776 31 02 65 cell. 329 61 51 383

[email protected]

contattateci per un preventivo

congressi

cassino

semplicitàeQualità l e nostreregole

Questione di feeling…

L’editoriale di Elide Di Duca

-60! mancano circa due mesi all’inizio ufficiale di un’avventura che,

crediamo, sarà una delle cose più belle che la nostra Provincia ha vissuto negli ultimi anni.

Permetteteci, vi prego, questa presunzione: non esiste in questo momento in Italia una manifestazione che abbracci così tanti appuntamenti ed iniziative come la XXV edizione di AtinaJazz, sicuramente non in un paese di 5000 abitanti come atina.

siamo confusi, ma è una confusione sana, di quelle che derivano dall’eccitazione di sapere che tra poche settimane, tra i vicoli e le piazze del centro storico, avremo modo di incontrare ed ascoltare coloro che hanno fatto e che continuano a fare la storia della musica jazz.

Magari qualcuno di voi si imbatterà in ornette coleman o nella signora del jazz dee dee Bridgewater, altri incontreranno gli artisti ecm come dino saluzzi o surman o gli altri. Qualcuno sarà rapito dalle note di un pianoforte messo all’interno del cortile del palazzo ducale e troverà un artista mentre suona, magari, con i giovani jazzisti dei seminari…

Altri si divertiranno a fare scatti per il nostro concorso fotografico, magari durante il back stage o le prove del suono, cercando di carpire i volti, i suoni e le atmosfere che in quei giorni si respireranno ad AtinaJazz. Perché questa manifestazione è tutto questo: non è solo una serie di concerti o di appuntamenti musicali, è molto di più. È la passione di chi in passato l’ha ideata e l’entusiasmo di chi da qualche anno la organizza e la porta avanti; è l’amore per il posto in cui viviamo ed il tentativo di farlo crescere, spesso scontrandosi con una realtà più difficile di quello che ci si aspetta. È la voglia di portare AtinaJazz in giro per l’Italia e per il mondo, attraverso la musica dei giovani che sono cresciuti in quelle atmosfere e grazie alle quali hanno deciso di dedicare la loro vita all’arte.

Come diceva il grande Bill Evans, “il jazz non lo puoi spiegare a qualcuno senza averne

l’esperienza. Deve essere vissuto, perché non sente le parole. Le parole sono i fanciulli della ragione, e quindi, non possono spiegarlo. Queste non possono tradurre il feeling perché non ne sono parte. Ecco perché mi secca quando la gente cerca di analizzare il jazz come un teorema intellettuale. Non lo è. E’ feeling”.

e il compito degli organizzatori di manifestazioni come la nostra è mostrare questo feeling agli altri, farlo diventare contagioso, “educare” alla crescita culturale che diventa poi sociale, umana ed anche economica. Non semplice come compito, forse a volte “donchisciottesco”, ma ancora possibile.

In questi ultimi mesi, ci siamo resi conto che lavorare ad un progetto comune, a lungo termine, come il Festival, in un momento anche molto difficile economicamente, è un’esperienza estenuante, ma coinvolgente ed estremamente appagante.

sfogliare l’ultimo numero di Jazzoff ancora fresco di stampa, sentirne l’odore, il fruscio, pregustare e temere i commenti dei nostri lettori sono piccoli piaceri ormai difficili da sostituire per noi. E quando, come sta accadendo in questi ultimi mesi, gli artisti, i giornalisti di settore, i colleghi, ci fanno sentire il loro supporto per il lavoro di questi ultimi anni, allora ci sentiamo rassicurati e pieni di rinnovata energia:

Ci rendiamo conto che il nostro progetto sta funzionando!

il nostro sogno per l’edizione 2010 di atina Jazz? Lasciare una traccia ben visibile lungo un sentiero... un sentiero di emozioni.

In fondo, la gente dimentica presto quello che hai detto, quello che hai fatto, ma non dimenticherá mai quello che le hai fatto provare.

Questione di feeling.....

Page 4: JazzOff 2010-02

Pag.

04

VEUVE CLICQUOTYELLOW SUNSET

YOUR THURSDAY27TH MAY 201019.00

KONGVIA GIOSUE’ CARDUCCI 10CASSINO (FR)INFO - 0776 22374 / [email protected]

Animazione e degustazione Champagne

Res

tau

ran

t-L

oun

ge-

Bar

p r e s e n t s

MO

ET

HE

NE

SSY

IT

AL

IA p

rom

uove

il

cons

umo

resp

onsa

bile

di

alco

ol

l’appuntamento con i 25 anni di vita del Festival rappresenta un grande stimolo

ed in fondo una grande responsabilità.responsabilità nei confronti del pubblico,

dei sostenitori e partner istituzionali e commerciali, degli artisti e del territorio in generale.

Le aspettative, le nostre innanzitutto, sono molto alte e guidate da un entusiasmo che ormai ci ha coinvolto e travolto negli ultimi tre anni.

Tre anni come i tre volti del nostro “progetto per AtinaJazz” :

Qualità•Sperimentazione•Sinergia con il territorio•

Tre volti fondamentali per progettare un grande festival.

Qualità perché, in tutte le sue forme e a ogni livello, è fondamentale per cercare

di raggiungere l’obiettivo. Partendo dal livello degli artisti, crediamo di non smentire nessuno dicendo che mai così grandi nomi sono stati concentrati tutti insieme ad atina in una stessa edizione. Qualità in tutte le iniziative come il concorso per giovani formazioni jazz in collaborazione con

demo, il fortunato programma di radio1 rai, i seminari e le masterclass con grandi musicisti, il concorso fotografico con un ricco montepremi, il Villaggio Demo radio1 rai alla villa comunale di Cassino, le degustazioni di prodotti locali, ... ecc.

Sperimentazione perché i momenti topici del Festival, sono il frutto di una ricerca

che va oltre il semplice ingaggio del grande artista.

Partendo dal concerto dell’inventore del free jazz, Ornette Coleman ed arrivando al concerto evento ECM (vedi pag.18), realizzato in esclusiva per AtinaJazz, c’è nell’aria il sapore di qualcosa che va al di là delle gabbie tradizionali della musica e dei live abituali nei concerti di gran parte dei festival italiani.

il progetto “Two Bass Quartet” di coleman, per chi non avesse mai avuto il piacere di ascoltarlo dal vivo, rappresenta un’esperienza al di fuori dei confini musicali, in cui il concetto di musica “free” dell’ottantenne sassofonista americano trova la sua più alta espressione.

il concerto evento ECM del prossimo 25 luglio invece, sarà dedicato alle musiche di un altro grande anticonformista della musica internazionale: dino saluzzi, che giunto a

75 anni, sotto l’impulso creativo di Manfred Eicher, ha voluto questo appuntamento unico, tutto da sperimentare con altri sei grandi musicisti provenienti da tutta Europa.

Sarà la prima volta che i sette artisti si troveranno insieme su un palco in un concerto dal vivo per sperimentare, appunto, nuove sonorità e sondare i limiti della musica jazz, contemporanea e popolare.

Nuovi limiti come quelli che proveremo a sondare con “Storie di Piazza” spettacolo di teatro d’improvvisazione, organizzato da radio1 rai nel quale musicisti e attori coinvolgeranno il pubblico nel creare una storia in piazza.

Per finire con il DEMOJazzAward, concorso riservato a formazioni jazz con progetti inediti che porterà i vincitori ad esibirsi in Nord america.

AtinaJazz quindi come fucina di nuovi talenti e nuove esperienze... tutte ancora da sperimentare.

Sinergia con il territorio: questo il vero grande obiettivo di ogni manifestazione.

solo integrandosi e facendo “sistema” con il territorio c’è la possibilità di una crescita sana e proficua, non solo per il festival ma per tutto il territorio, coinvolgendo produttori

QUALITA’, SPERIMENTAZIONE,SINERGIA CON IL TERRITORIO.

TRE VOLTI DI UN GRANDE FESTIVAL.

Page 5: JazzOff 2010-02

locali, strutture ricettive, associazioni, altre manifestazioni ed in ultimo ma non in ultimo le istituzioni che diventano parte integrante del progetto di crescita.

ormai, possiamo affermare con soddisfazione, che AtinaJazz è diventato un marchio riconoscibile a livello locale e nazionale ed, in alcuni casi anche internazionale, tanto da riuscire a coinvolgere e trainare anche altri interessi come nel caso del sodalizio in corso con il Festival di Toronto.

AtinaJazz ormai ha assunto anche un ruolo di “consulente” musicale/organizzativo in diverse manifestazioni culturali dell’intera area, dove la sua presenza è considerata una garanzia di qualità.

Per citarne qualche esempio: la “Notte dei Musei” a cassino dello scorso 15 maggio, sempre a cassino, la manifestazione “In-Jazz” legata ad uno dei nostri partner commerciali del 2 giugno, i concerti sul mare a Sperlonga della prossima estate, “Jazz & Wine” a s.elia Fiumerapido il 12 agosto, “Hill in Jazz” a Gallinaro il 9 agosto, Cassino Jazz dal 28 luglio al 1° agosto e molti altri ancora.

Questa sinergia va al di là dei confini

locali, attraverso le collaborazioni oramai instaurate tra atinaJazz e il canada e gli stati uniti, in particolare con prestigiosi college come l’humber school di Toronto e festival internazionali come il Rochester Jazz e il Toronto Jazz Festival. A testimoniare tutto questo, la presenza di musicisti canadesi durante la prossima edizione sia per concerti che per i seminari.

sinergia con il territorio anche per gli aspetti sociali ad esso collegati, in quanto, per la prima volta, l’incasso di un concerto sarà integralmente devoluto in beneficenza, destinando 1/3 di quanto raccoglieremo ad un organizzazione locale, mentre i restanti 2/3 saranno destinati ad un organizzazione umanitaria internazionale.

insomma, il programma 2010, sarà un cuore pulsante di musica, creatività ed innovazione che darà vita ad un mese di grande jazz itinerante, nel segno di quella che siamo certi riuscirà ad essere la 25sima edizione di un GRANDE FESTIVAL.

TRE VOLTI DI UN GRANDE FESTIVAL.Pag.6 Atina Jazz, ma quanto mi costi!

Pag.8,9 FidelityCard -Essere soci conviene!

Pag.10,16 Speciale Ornette Coleman

Pag.18,21 ECM l’unicità delle emozioni

Pag.22 Ritorno al cuore - MarioRomano & Friends.

Pag.24 “Storie di piazza” Radio1 Rai

Pag.26 Demo Jazz Award la parola a Michael e Renato

Pag.28 Le immagini del suono 2°ConcorsoFotografico

Pag.30 JazzOff collection

Pag.32 In-Jazz

Pag.35 Il suono dei libri

Pag.36,37 Il programma della XXV Edizione

Pag.38 Adesso rilassiamoci

Pag.39 Scelti da noi

Sommario

Un suggestivo scatto durante la “Notte dei Musei” all’interno del mausoleo di ummidia Quadratilla a cassino

Page 6: JazzOff 2010-02

Anche quest’anno molti gli appuntamenti gratuiti ed una particolare attenzione per il sociale con sconti per studenti e famiglie.Da segnalare il concerto della ECM Records il 25 luglio, evento clou dell’intera programmazione, il cui ricavato sarà integralmentedevolutoinbeneficenza.

16 luglio h 21.30 - GRAND FOUR “Tour d’Italie” ingresso gratuito 17 luglio h 21.30 - Enrico Pieranunzi ingresso € 10.00 18 luglio h 21.30 - Paolo Damiani e Rita Marcotulli ingresso € 10.00

i biglietti saranno disponibili entro la fine di maggio presso tutte le sedi della Banca popolare del cassinate e sul sito

docmaTica.iT dove sarà possibile effettuare anche la prenotazione dei posti per i concerti di piazza marconi ad Atina (tutte le prenotazioni saranno valide fino a 5 minuti prima dell’orario ufficiale di inizio dei concerti).

al botteghino saranno inoltre disponibili biglietti omaggio per i portatori di handicap ed il loro accompagnatore, biglietti ridotti del 50% per gli studenti iscritti all’università di Cassino, previa presentazione del tesserino.

i bambini di età inferiore ad anni 12 potranno usufruire della medesima riduzione del 50%.

per le famiglie con più bambini al seguito paga solo il primo, sarà però cura dei genitori garantire l’osservazione di un comportamento adeguato dei propri figli, specie i più piccoli, per consentire agli altri spettatori un ascolto tranquillo dei concerti.

Non sono previste riduzioni di nessun tipo per il concerto evento del 25 luglio il cui incasso sarà integralmente devoluto in beneficenza.

la tariffa ridotta non da diritto alla prenotazione del posto a sedere.

AtinaJazz... ma quanto mi costi?

Anteprima Atina Jazz -

28-31 luglio h 21.00 - DEMOJazz Award ingresso gratuito

1 agosto h 21.30 - Enrico RAVA e Stefano BOLLANI - ingresso € 25.00 Prevendita € 20.00

21 luglio h 21.30 - “Storie di piazza” - Radio1 Rai ingresso gratuito

22 luglio h 21.30 - DEE DEE BRIDGEWATER ingresso € 22.00 Prevendita € 18.0023 luglio h 21.30 - MARIO ROMANO & friends ingresso € 15.00 Prevendita € 10.0024 luglio h 21.30 - ORNETTE COLEMAN ingresso € 28.00 Prevendita € 24.0025 luglio h 21.30 - CONCERTO EVENTO ECM Biglietto unico € 15.00*

XXV Festival jazz di Atina -

II Edizione Cassino Jazz

Pag.

06

Abbonamento VIPcon poltronissima riservata + N°2 cd della

Collection in omaggio: € 100.00

Abbonamento TOP valido per tutte le serate in programmazione ad atina e cassino. € 75.00

Abbonamento 25°valido per i soli appuntamenti di atina € 55.00

ABBONAMENTI

*Sconti ed abbonamenti non sono validi per la serata del 25 luglio il cui incasso sarà integralmente devoluto in beneficenza.

Page 7: JazzOff 2010-02

Il manifesto della xxV Edizione. In anteprima la grafica di AtinaJazz 2010.

Come ormai abitudine, da 3 anni a questa parte, la mente grafica di AtinaJazz è Salvatore Lala, titolare dello studio Lala Design, non a caso considerato uno dei più eleganti e creativi designer pubblicitari in circolazione.

l’immagine di ornette coleman in primo piano con il suo mitico sax in grande risalto, contorniato da una miriade di nomi ed eventi che sembrano messi lì per caso...

Questo il concept di questa straordinaria edizione del festival, in cui i grandi nomi del jazz mondiale ed italiano si incontrano in un’atmosfera quasi casuale, dove eventi e concerti si susseguono nel corso di tre lunghi weekend di fine luglio, dove formazioni emergenti scelte appositamente per atinaJazz da demo, la fortunatissima trasmissione radiofonica di radio1 rai, si intrecciano con artisti di livello assoluto, dove si passa dal raffinatissimo concerto per solo piano di Enrico Pieranunzi alla travolgente esibizione di Giovanni Guidi con la “Unknown Rebel Band”, dal Free jazz di Ornette alla divina interpretazione di Billy Holiday di DeeDee Bridgewater.... per poi farsi trasportare nelle atmosfere andine di Dino Saluzzi, per finire con le magie della collaudatissima coppia Rava-Bollani.

Nulla di meglio delle macchie di colore disegnate da Salvatore Lala per esprimere questa enorme varietà di suoni, sensazioni, emozioni... rimandando per i dettagli dei vari appuntamenti alla consultazione del sito.

A noi è veramente piaciuto....Maurizio Ghini

Pag.

07

Page 8: JazzOff 2010-02

Fin dalla presentazione avevamo annunciato che i vantaggi riservati ai possessori della

Fidelitycard sarebbero stati un’opportunità unica per gli appassionati.Ecco quindi le principali iniziative ed i prezzi riservati ai soci.

Sconti sui biglietti per i concerti di Atina Jazz (vedi • tabella);Masterclass e seminari gratuiti;• Accesso alle aree riservate;• Condizioni particolari per l’iscrizione al concorso • fotografico (vedi regolamento);Scontistiche presso i locali convenzionati.• Extra sconti sul materiale in esposizione presso lo • stand di JAZZ.IT

Una delle novità di quest’edizione sarà l’utilizzo del cortile del Palazzo Ducale di Atina come area hospitality, dove al termine del concerto principale sarà possibile incontrare gli artisti e continuare ad ascoltare buona musica.

L’ingresso all’area hospitality nel dopo concerto sarà riservata ai possessori della Fidelitycard ed agli sponsor.

inoltre, prenotando, sarà possibile acquistare, a condizioni estremamente particolari, pacchetti “cena-concerto” con posti riservati nelle prime file e brindisi di saluto finale sempre all’interno del cortile del palazzo ducale.

sempre per gli associati, previa prenotazione, sono previsti extra sconti sulla biglietteria nel caso in cui vogliano intrattenersi a cena,

prima del concerto, in uno dei ristoranti convenzionati di atina.

la Fidelitycard da diritto ad acquistare in occasione del festival, tutti i gadget del festival con il 50% di sconto, comprese le nuove pubblicazioni dell’etichetta

Collection.Avere la Fidelitycard è estremamente semplice: è

sufficiente complilare il modulo di iscrizione che troverete nella pagina del sito www.atinajazz.com e provvederemo a recapitarvi direttamente a casa la tessera con il primo numero della rivista in uscita.

L’obiettivo di 2000 card, di 2000 SOCI nel primo anno sembra alla nostra portata vista la calorosa accoglienza fino ad oggi avuta, con oltre 200 adesioni.

la Fidelitycard costa soltanto € 10.00 (dieci) annui e, per ogni sottoscrizione, verranno donati € 2.00 (due) ad iniziative benefiche di volta in volta collegate con AtinaJazz Festival.

Pag.

08

Biglietteria riservata ai possessori della

Fidelitycard

concerto enrico pieranunzi € 5.00concerto damiani marcotulli € 5.00concerto deedee Bridgewater €18.00concerto mario romano & friends € 6.00concerto ornette coleman €20.00Concerto Rava Bollani €20.00I prezzi sono validi solo per l’acquisto in prevendita presso la sede di o presso la sede della Bpc in corso della repubblica di cassino. per info telefonare dalle ore 9.00 alle 13.00 presso i nostri uffici allo 0776 28 34 92

Essere sociconviene Sempre di più!

FidelityCardla FidelityCard è nominativa e consente di ricevere direttamente a casa gratuitamente la rivista JazzOff, inoltre consente di accedere a tutti i concerti,le rassegne ed i festival organizzati da AtinaJazz, con sconti indicati di volta in volta secondo la tipologia della manifestazione.

il periodiCo per Chi ama e vive la musiCa

Page 9: JazzOff 2010-02

CALENDARIO2010MASTER CLASS&SEMINARI16 luglio h 14-18 Seminario di sassofono con MIRKO GUERRINI

17-18 luglio h 15-17 Seminario di pianoforte con ENRICO PIERANUNZI

21-22 luglio h 15-17 Seminario di contrabbasso con ROBERTO OCCHIPINTI (Humber School Toronto)

22-24 luglio h 15-17 Seminario di sassofono con PAT LABARBERA (Humber School Toronto)

21-24 luglio h 15-17 Masterclass di batteria con MARK KELSO (Humber School Toronto) Gli aggiornamenti saranno presto disponibili sul sito www.atinajazz.com.per info: 333/ 8262445 oppure [email protected]

un appuntamento davvero da non perdere per musicisti ed appassionati di jazz quello

dei seminari e delle masterclass di atina, che quest’anno ospiterà insegnanti d’eccezione, sia italiani che stranieri.

Un’iniziativa ancora più interessante sottolineata dal fatto che la quota di partecipazione di soli €10.00 per ogni lezione, sarà effettivamente solo simbolica (addirittura gratuita per i possessori della Fidelitycard che faranno pervenire la loro iscrizione entro il 20 giugno), per dare la possibilità a tutti di non perdere questa preziosa occasione di crescita musicale e personale.

ad aprire il primo dei 5 momenti didattici in programma, il talentuoso sassofonista Mirko Guerrini, musicista e compositore che ha avuto modo di collaborare nella sua carriera con artisti come Gaber, Fossati, Bollani e con jazzisti internazionali di grande calibro (ndr. la sera avremo modo di ascoltarlo nel progetto dei Grand Four dal titolo Tour d’Italie).

Nei giorni successivi, salirà in cattedra il grande e raffinatissimo pianista Enrico Pieranunzi, che avremo modo di ascoltare in concerto di piano solo proprio in questa XXV edizione di AtinaJazz. Pieranunzi, ormai docente di Conservatorio dal 1973, ha una visione davvero originale del jazz, provenendo dal mondo classico e avendo avuto modo di suonare con musicisti come Chet Baker, art Farmer, irio de paula, lee Konitz, Marc Johnson, Joey Baron, Paul Motian, Charlie haden.

Ma i seminari di AtinaJazz quest’anno hanno anche un sapore internazionale vista la collaborazione tra il Festival e l’Humber School di Toronto, prestigiosa scuola di musica canadese. Tre docenti di questo istituto ed affermati jazzisti, saranno protagonisti di tre appuntamenti dedicati rispettivamente al contrabbasso con Roberto Occhipinti, al sassofono con lo storico Pat LaBarbera e alla batteria con Mark Kelso.

LEZIONI SPECIALI AD ATINA JAZZ Al via i seminari di AtinaJazz 2010 riservati ai possessori della Fidelitycard.

Per iscriversi è sufficiente contattarci presso la nostra redazione allo 0776/283492 o tramite mail [email protected] dando il riferimento della propria Fidelitycard.

Chi dovesse esserne sprovvisto può richiedere la tessera contestualmente.

riassumendo per partecipare è necessario essere in possesso della

Fidelitycard e per chi confermerà la propria iscrizione entro il 20 giugno 2010 la partecipazione ai seminari, fino ad un massimo di 2 corsi è gratuita.

Per chi dovesse iscriversi successivamente a questa data la quota di ogni seminario è di €10.00.

per maggiori chiarimenti potete contattare la dott.ssa elide di duca, responsabile del progetto al 333/8262445 oppure scrivere all’indirizzo e-mail [email protected].

Questi musicisti saranno inoltre protagonisti, insieme al pianista italo-canadese Mario romano, del concerto del 23 luglio in piazza marconi.

le location saranno distribuite tra il palazzo Ducale, l’ex Convento dei Frati Minori e la Biblioteca comunale di atina. ogni 4 ore di seminario daranno diritto ad 1 cFu.

vi lasciamo con una citazione del poeta e critico musicale Amiri Baraka e vi aspettiamo per questo nuovo e stimolante appuntamento tra tutti quelli organizzati all’interno della XXV edizione di atinaJazz:

“ Il jazz è musica della venuta, musica che crea”.

Noi condividiamo questo spirito di creazione, così come crediamo lo condividano i giovani (e meno giovani) artisti che parteciperanno ai nostri seminari.

Elide Di Duca

COME ISCRIVERSI

Pag.

09

Essere sociconviene Sempre di più!

Page 10: JazzOff 2010-02

24 luglio: segnate questa data sulla vostra agenda perché sarà

un appuntamento unico nella storia di AtinaJazz Festival. Ornette Coleman, con il suo progetto “Two bass quartet”, in una originale formazione composta da Tony Falanga al contrabbasso, Al McDowell al basso elettrico e il figlio Denardo Coleman alla batteria, si esibirà sul grande palco di piazza marconi in un concerto che si preannuncia carico di “libere” emozioni.

straordinario è pensare che lo scorso 9 marzo il leggendario sassofonista ha compiuto 80 anni.

ad oggi, coleman è innegabilmente ed universalmente riconosciuto come il padre del “free jazz”, che viene normalmente descritta come la musica più astratta e fuori degli schemi partita dagli Stati Uniti ma che, mantenendosi fedele a qualità come la libertà di espressione, la voglia di mobilità e di individualità, ha ben rappresentato peculiarità tipiche della cultura americana che l’hanno resa grande nel mondo.

il sassofonista texano ancora oggi, alla sua veneranda età, è un artista che, a differenza di molti suoi colleghi coetanei che preferiscono “riposare sugli allori”, ancora produce e suona una musica impegnativa ed ama sfidare le convenzioni. Proprio con la formazione “Two bass quartet” sta lavorando su progetti che puntano ad integrare senza soluzione di continuità strumenti elettronici ed acustici.

in tutto il mondo sono state molte le celebrazioni per gli ottanta anni di Coleman; una delle più interessanti è l’articolo pubblicato sul sito della rivista “The Dallas Morning”, integrato con una rara intervista del musicista. l’articolo esordisce con l’affermazione che una conversazione con Ornette Coleman può sì iniziare con una domanda semplice, ma la risposta sarà come una sorta di dardo che va in una direzione inaspettata, su un terreno imprevedibile.

È affascinante, esasperante e in un certo senso quasi una visione tremenda il modo in cui questo

ORNETTE

18

La PROCOGE S.r.l. è oggi una realtà con un consolidato patrimonio di esperienza e una solida organizzazione in costante progresso, che si avvale di personale esperto e motivato per l’esecuzione e la direzione dei cantieri, che rivolge le proprie attenzioni alla valorizzazione delle risorse umane ed agli investimenti; è dotata della Certificazione di Qualità a norma UNI EN ISO 9001-200, ed in possesso dell’Attestazione SOA.

La profonda conoscenza degli aspetti tecnologici legati all’edilizia che derivano dalla continua attenzione verso i nuovi strumenti informatici applicati, l’analisi approfondita del mercato e del suo andamento, colloca l’impresa in posizioni d’avanguardia in sintonia con le attuali esigenze della committenza che richiedono capacità di intervento più articolate e specializzate.

Corso L.M. Planco, 221 Atina (Fr) 03040 - Tel 0776 610277 - fax 0776 610277www.procoge.eu/com

L“ARMOLODICO” UOMO LIBERO…

Pag.

10

Page 11: JazzOff 2010-02

innovativo sassofonista, compositore avant-garde e innovatore free-jazz si avvicina al suo lavoro e alla sua prospettiva sulla vita. ogni parola ha un peso, un significato nascosto all’interno di una iniziale insospettabile linearità.

“la razza umana ha una qualità che nessuna altra forma di vita ha e non è qualcosa che ha acquisito con lo stesso vivere, è qualcosa di innato”, dice coleman, appollaiato su un divano in pelle nera nel suo loft nel Garment district. “e una condizione abbastanza pesante.”

Ben poco circa il nativo di Fort Worth è convenzionale. Basti pensare alla sua ascesa improbabile da un’infanzia poverissima (sale di culto, scuole superiori e esperienze musicali per lo più popolari) fino ad esibirsi al fianco di alcune delle figure più famose della musica - John Coltrane, Pat Metheny e Lou Reed – in tutto il mondo.

Il suo misto di gentilezza e tranquillità oggigiorno possono essere considerati quasi gesti audaci; una sua conversazione, anche se costellata di riferimenti fuori colore, un ritratto di moderazione e inquieta curiosità intellettuale.

Anche il modo in cui Coleman fa musica sfida la tradizione, utilizzando la filosofia harmolodics,

termine da lui coniato nei primi anni ‘70. proprio la sua “armolodia” ha lasciato nel corso della sua scia una massa di critici musicali scettici e appassionati di jazz anche perplessi, che hanno dovuto lottare per capire che cosa questo straordinario pacato compositore è riuscito a fare con le melodie, con le note, con il ritmo.

Coleman è arrivato sulla scena nel 1959 con il disco opportunamente intitolato “The shape of Jazz to come”, considerato il suo primo sforzo per la

segue...

Page 12: JazzOff 2010-02

Atlantic Records.

Ha fatto parte di quell’avanguardia che ha spinto la musica come forma d’arte in vertiginose nuove direzioni. ma il musicista coleman, autodidatta per eccellenza, continua a lottare per suoni che apparentemente nessun altro può sentire e ancor meno capire.

«credo che ogni essere umano ha un momento in cui produce qualcosa che nessuno capisce, rivolto in un certo senso a se stesso. io non sono un fantasma o qualcosa di diverso da chiunque altro.”

Ma molto probabilmente fin dall’inizio, la storia del quarto figlio di randolph e rosa coleman, cresciuto

in una cittadina del Texas e strappato alla segregazione razziale, era segnata. Nel 1943, ornette ha sentito il suono di un sassofono per la prima volta. L’impatto fu talmente forte che tracciò dentro di lui un percorso che lo avrebbe visto tornare nella sua città natale, circa 40 anni più tardi, con una composizione rielaborata con la Fort Worth Symphony Orchestra. in quei quaranta anni, c’erano tutti i tipi di scoperte e digressioni possibili. Non è un’esagerazione affermare che coleman è una delle pochissime persone che hanno veramente lasciato un segno duraturo su una forma d’arte.

“ornette sempre stato piuttosto riflessivo” - dice James Jordan,

Dolceamaro srl - Confetti PapaVia S.S. 85 Venafrana Km 32,869 - 86075 - Monteroduni (IS) ITALY

Tel. 0865 49 30 05 Fax 0865 49 30 04 [email protected]

CORNETTI AL CIOCCOLATO

Cioccolato che quaglia...energetico

...adrenalitico...amaro...Free

Cioccolato che cola...fondente

...lavico...nero...Free...sullo spartito

come un dripping di Pollock.

È con gli spartitiche si incartano i dolci

alla... C “ornette” RIA...al cioccolato...COLEMAN.

(pesber)

Pag.

12

Il nostro carissimo amico Bernardo non ha mancato di farci pervenire il suo originalissimo omaggio al grande Ornette Colemann

Page 13: JazzOff 2010-02

La Ferriera Srl Azienda AgricolaAtina · ItaliaTel 0776 610413 · Fax 0776 610972www.laferriera.it - E-mail: [email protected]

L“ARMOLODICO” UOMO LIBERO…

segue...

fratellastro di coleman e suo manager. “Quando aveva 10 anni, ha detto a sua madre che voleva un sassofono. Lei gli disse: ok, puoi averne uno se ottieni un po’ di soldi. così fece”.

Nel 1983, Coleman definì l’armolodia nella rivista DownBeat come “l’uso fisico e mentale della propria logica, rappresentata in un’espressione di suono per ottenere la sensazione di unisono musicale eseguito da una sola persona o con un gruppo. Armonia, melodia, velocità, ritmo, tempo e fraseggio hanno tutte la posizione di parità nei risultati che provengono dall’immissione e dalla spaziatura delle idee”.

affascinante, sconcertante e saggio, coleman ha costruito una carriera in cui il rifiuto del compromesso artistico è un punto fermo il che, in un’epoca in cui l’industria musicale continua a crollare, continua a maggior ragione ad essere una scelta audace.

La sfida permanente della convinzione di Coleman non sembra essere semplicemente il suo modo di dare un senso nel caos intorno a lui in questa vita ma anche nella prossima.

“Io non so per quanto tempo vivrò”, dice, “ma preferirei morire piuttosto che vivere per morire.”

e ancora, sulla musica: “alcune persone pensano che la musica sia qualcosa di elevato, ma

fondamentalmente si riduce al fatto che le persone ricevono piacere dal suono. e non dall’argomento raccontato dalla musica”. “dice coleman: “penso che in america la quinta diminuita sia probabilmente uno dei suoni piu’ versatili, che può essere usato in ogni chiave. Per me, altre note hanno bisogno di altre chiavi, piu’ o meno per il medesimo scopo”. Nell’intervista sopra citata gli ritorna anche in mente il momento in cui trovò ciò che stava cercando nella musica, quando si rese conto “che la chiave è più importante delle note”. Questo approccio gli permise e gli permette tutt’oggi di suonare ogni nota con ogni tempo, facendo combaciare la chiave con l’emozione, piuttosto che le note con l’accordo come si fa di solito. il sound che ne risultava era diverso da qualunque altro udito fino ad allora.

Per molti versi Coleman è ancora un mistero, avvolto da un’enigma, celato da una coltre di parole impenetrabili. ciò che le persone afferrano, che gli piaccia o no, è il suo sound. la musica di coleman è ancora capace di suscitare una forte reazione da chiunque lo ascolti, a prescindere dal background musicale. in effetti, tutto in lui sembra studiato per spiccare. il suo marchio di fabbrica, un sax alto di plastica, il suo gusto nel vestire, i titoli decisamente “out” dei suoi album — tutto ciò ha consolidato la leggenda che sta dietro alla sua musica.

Pag.

13

Page 14: JazzOff 2010-02

L“ARMOLODICO” UOMO LIBERO…

Pag.

14Ad oggi, Coleman ha all’attivo

qualcosa come 57 album a suo nome. Nonostante alcuni periodi di assenza dalle scene, lui insiste nel dire che la vita musicale non è mai stata abbastanza per lui. “Non ho mai perso alcun interesse nel sapere cos’è una nota,” afferma.

La sua influenza non si discute. Ha oltrepassato i confini del jazz, suonando con musicisti tanto diversi tra loro quali Jerry Garcia e i Grateful dead, lou reed, e The roots. Qualche storico della musica lo addita persino come uno degli ispiratori della rivoluzione punk. E innumerevoli protagonisti della scena musicale contemporanea, jazz, rock e di avanguardia, quali Keith Jarret, Joshua Redman, Sonic Youth, patti smith e John Zorn, gli riconoscono un’influenza centrale nel loro modo di comporre e di suonare.

coleman è affascinato dall’umanità in tutti i suoi aspetti. per lui l’umanità è musica, e la musica è umanità. l’una è un’altra forma dell’altra, come la materia e l’energia. Forse per questo motivo, le differenti sfaccettature della cultura e dell’etnicità lo affascinano, in particolare le sfumature del linguaggio che trasmettono emozioni.

“vorrei suonare un tipo di musica dalla quale ogni essere umano, a prescindere dal linguaggio usato, possa trarre godimento,” dice. “Questo è ciò che tento di ottenere sul palco, ciò che continuamente tento di perfezionare —

concentrarsi su quelle che sono le reali qualità senza preoccuparsi del linguaggio della razza umana”.

Forse è questo il punto: una specie di suono equalizzante che accetti le differenze anche se le trascende. Un linguaggio universale attraverso un sax alto di plastica… L’esibirsi dal vivo rappresenta ancora per lui un’opportunità di fare un passo avanti, di abbracciare ed essere abbracciato. per un musicista come lui, che ha sopportato polemiche e critiche per la musica che suona e per il modo di suonarla, l’approccio sembra essere lo stesso di un qualunque altro musicista che sale su di un palco.

ma reali o meno reali, le critiche non hanno mai fermato coleman. il

suo ultimo album in studio, Sound Grammar (2006), ha vinto il premio pulitzer per la musica. recentemente è stato ammesso alla Nesuhi Ertegun Jazz Hall of Fame e nel 2007 ha ricevuto un Grammy Award alla carriera. ciò nonostante, coleman tiene sempre un basso profilo quando parla di ciò che ha fatto e di quel che vuole ancora fare.

“penso che la possibilità che ho di rimanere originale,” dice, “derivi dal fatto che non sono nato milionario, e non penso che lascerò questa terra da milionario. così l’unica cosa che posso fare è migliorarmi sempre più come essere umano”.

“immaginate,” dice, “di poter andare e suonare una musica — una

musica, spero per voi, che nessuno ha mai udito prima — a quel punto all’improvviso tutti sorridono, ballano e stanno insieme. È come una buona medicina, no? È davvero una buona cosa”.

Elide Di Duca

Page 15: JazzOff 2010-02

Non c’è nulla di sbagliato nella musica. siamo noi che non

siamo pronti, siamo viziati, come se lo scopo dell’arte dei suoni fosse solo quello di affascinare.

la “musica libera” è un libero spazio dove ogni pensiero è libero, dove non ci sono limiti alle cose che si fanno, e ogni respiro di vita ne guadagna. La musica libera assolve così una funzione sociale “debanalizzante” per la vita stessa; la nota giusta non è più dettata da un idioma o da una struttura melodica affinché assolva ad un mero godimento estetico, la nota giusta è quella che appare più convincente per chi la suona, quindi in piena libertà creativa ed espressiva.

Niente viene imposto dall’alto, l’individualità si afferma per sostenere e rafforzare la tensione creativa tra i musicisti impedendo

ad ognuno di ripetere q u e l l o suonato da altri… e come nella vita, ci poniamo di fronte agli “imprevisti” e al bisogno di non poter fare a meno degli altri.

e allora, il “free jazz”, più del “jazz”, possiamo considerarlo musica “sovversiva” proprio perché si prendono decisioni individuali all’interno di un gruppo, perché evoca autonomia culturale e dignità sociale, e questa musica lo urla con ferocia, lo rivendica.

Giuseppe Martini

FREE JAZZ LIBERA MUSICA IN LIBERE MENTIin una recente intervista

ornette risponde a una domanda sul tipo di pubblico che preferisce dicendo che non è interessato a dove suona la musica ma alla qualità della stessa. ornette è così. lo prendi a scatola chiusa, o ti piace o non lo sopporti. e se ti piace è bene non porsi troppe domande sul perché. Goditelo e basta. Gusta anche il mistero di questa alchimia, un po’ come una ricetta di cucina dove c’è quell’ingrediente che

non riconosci, ma di cui ricordi benissimo il sapore. È un pregio? un difetto? Non lo so, proprio perché evito di pormi domande.

ornette si ascolta facendo passare il suono dalle

orecchie e spedendolo direttamente in pancia, senza passare dal cervello. Qualcosa di arcaico, di estremamente istintivo, che gioca da più di 50 anni con il nostro irrefrenabile desiderio (tutto occidentale) di “voler capire”. Nella stessa intervista dice anche: “credo sia importante suonare qualcosa che hai nella testa ma che non vedi, è una bella cosa questa”. come dargli torto?

Mirko Guerrini

Pag.

15la ricetta di ornette...

mirko Guerrini in una delle sue abituali performances con stefano Bollani

COPAGELCONCESSIONARIOVIA OLIVELLA 1 - 03049 SANT’ELIA FIUMERAPIDO (FR)

Page 16: JazzOff 2010-02

Pag.

16

Quando mi sono avvicinato al jazz, per forza di cose attraverso stadi intermedi, facevo timide scoperte che erano spesso stimolate dai libri e dalle riviste specializzate che incensavano il musicista tale e screditavano il talaltro o viceversa, a seconda delle mode del momento e dei (sacrosanti) gusti di chi scriveva.

Ma di Ornette tutti sembravano innamorati: e allora mi gettai anch’io nella giostra gioiosa della sua musica e ne fui catturato. in essa c’era un mix di elementi che, per chi come me aveva un background bastardo (dal pop alla classica, dal bebop all’elettronica), pareva veramente un uovo di Colombo.

innanzi tutto c’era il suono, originale e tradizionale insieme, una sorta di rivoluzione in famiglia: vi amo, papà e mamma, mangio il cibo che mi date e vivo nella vostra casa, ma sono costretto a mettere in continua discussione le regole che mi ponete, per rivitalizzarle. Magari sbaglio ma devo. E la prima cosa che uso a tale scopo è la voce, che dovrà essere limpida perché ci credo, forte perché non posso fare prigionieri e tenera perché vi amo.

c’è poi il senso di complicità fra i musicisti dei gruppi di coleman: vivevano insieme e suonavano moltissimo, illuminati dalle idee carismatiche del leader. erano così bravi a suonare che qualità e cooperazione si avviluppavano senza dare apparente preminenza al virtuosismo del solista a scapito della coerenza stilistica di gruppo.

ancora: le composizioni e le improvvisazioni parevano essere giochi di bimbi, tanto sgorgavano felici e briose, e anche nei momenti

più pensosi trasudava un apparentemente ingenuo spirito naif che alleggeriva la tensione, spazzando via ogni rischio di retorica.

Eppure andando a scavare anche in superficie (come potevo fare io, viste le mie scarse conoscenze tecniche) si capiva che le relazioni tra gli elementi fondanti (melodia, armonia, ritmo e timbro) scaturivano sia da una profonda coscienza collettiva delle regole tradizionali che da nuove pulsioni,

la cui sorgente primaria era certamente la creatività di Ornette, ma credo che egli non avrebbe ottenuto tali risultati senza l’incessante lavoro di improvvisazione collettiva che lui e i sui partner storici hanno svolto con inossidabile energia.

per la mia parte posso aggiungere che la musica di coleman è sempre stata una delle mie principali fonti di ispirazione, più per il fascino dell’unità stilistica che per il sistema compositivo di per sé. Ricordo un

pomeriggio a trascrivere a memoria le note del tema di “Blues connotation” sotto un albero davanti a casa mia, credo sia stata una delle migliori lezioni di dettato musicale della mia vita.

Anche per ripagare quella lezione, l’occasione di poter consegnare un riconoscimento ufficiale a Ornette Coleman da parte del Conservatorio dove insegno (e in cui da anni un nutrito gruppo di docenti interni ed esterni tiene corsi di Jazz di triennio e biennio, a cui partecipano tanti e bravi studenti) mi è sembrata da non perdere a nessun costo: quel 23 luglio potrò finalmente dire ad Ornette quanto bene la sua musica ha fatto a me e a tutta la storia della musica che verrà.

Ettore Fioravanti

maggio 2010

Perché la musica di Ornette mi fa vibrare...Il 23 luglio, in uno dei tanti incontri con gli artisti presenti ad AtinaJazz, il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, consegnerà un riconoscimento ufficiale al maestro Ornette Coleman.

Ettore Fioravanticoordinatore corsi Jazz e popular music

Conservatorio di Frosinone

Page 17: JazzOff 2010-02
Page 18: JazzOff 2010-02

Pag.

18 il Concerto Evento ECM.

Dino Saluzzi & friendsDino Saluzzi: bandoneonAnja Lechner: violoncelloFelix Saluzzi: sax tenore, clarinettoJohn Surman: sax soprano, clarinetto bassoPalle Mikkelborg: tromba, flicornoRosario Bonaccorso: contrabbassoUT Gandhi: batteria

Un concerto unico per AtinaJazz, una chiusura in grande stile con un pensiero anche per chi è meno fortunato.

Ne è passato di tempo dai primi di settembre scorso, dal nostro viaggio

a monaco in cui, timorosi e carichi di progetti, andavamo a conoscere il più importante produttore di musica jazz e contemporanea europea: manfred eicher, fondatore della ecm records.

Quell’incontro ci ha portato ad intavolare con l’etichetta di Monaco una collaborazione con la i edizione di atina Jazz Winter.

In questa occasione abbiamo messo a fuoco quello che era il nostro sogno: l’idea di poter festeggiare i primi 25 anni di vita del Festival con un evento irripetibile.

senza neanche pensarci ci siamo rimessi nelle sapienti mani dello staff di manfred eicher che ha messo in piedi un’ensemble fantastico con sette straordinari musicisti guidati da un maestro d’eccezione: dino saluzzi.

Questo vero e proprio “evento” non poteva che arrivare al termine del cartellone di atina, a suggellare un’edizione che si preannuncia unica.

per noi che, da pochi anni, siamo immersi nell’organizzazione di AtinaJazz, questo concerto rappresenta un grandissimo riconoscimento della credibilità e professionalità che stiamo mettendo nel nostro lavoro quotidiano, con l’obiettivo di far crescere AtinaJazz dandogli una collocazione di tutto rispetto all’interno del panorama dei festival jazz italiani ed europei.

per sottolineare ulteriormente l’importanza di questo evento, abbiamo deciso di devolvere in beneficenza l’intero incasso del concerto, in parte ad organizzazioni presenti sul territorio ed in parte ad un’associazione di grande valore internazionale.

la stima che la ecm ci ha mostrato, ci ripaga dei sacrifici che come organizzatori facciamo rispetto al progetto atinaJazz, dandoci quella visibilità a livello internazionale che crediamo la nostra manifestazione meriti. Non soltanto per il cartellone, ma soprattutto per l’idea di sviluppo culturale che cerchiamo di portare avanti.

La condivisione degli intenti e di una progettualità è qualcosa che va al di là di una serie di semplici nomi o date su un calendario, è il riconoscimento di uno spirito comune di crescita e amore per la musica.

Elide Di Duca

Page 19: JazzOff 2010-02

il prossimo 25 luglio potremo assistere ad un progetto davvero speciale per celebrare il 25° anniversario di

atinaJazz, commissionato dalla direzione del Festival, Maurizio Ghini e Elide Di Duca, ed ideato appositamente dal fondatore della ecm manfred eicher.

Ponendo l’accento sull’improvvisazione e sulla linea melodica, questo speciale “Concerto Evento ECM” mette in rilievo la musica del bandoneonista argentino dino saluzzi e si propone allo stesso tempo di mettere in scena gli aspetti estetico-musicali prioritari dell’ecm.

dino saluzzi, che ha compiuto 75 anni quest’anno, è uno dei musicisti più originali della scena internazionale e, in alcuni aspetti significativi, un musicista ECM archetipico. Un compositore le cui radici sono nella musica popolare e un improvvisatore di genio, che ha speso una vita al di fuori delle categorie convenzionali.

molto probabilmente non possiamo definire Saluzzi né un musicista jazz né un musicista classico, ma sicuramente queste due dimensioni sono state sempre presenti nella sua vita artistica, sottolineate con le collaborazioni che per decenni ha portato avanti con musicisti di tutto il mondo.

Pur avendo avuto una grande influenza dallo sviluppo del nuevo tango, egli è ben lungi dall’essere un musicista di tango tradizionale: “Avevo bisogno di libertà dal modulo di tango. Al tempo stesso, sento anche la responsabilità di conservare la tradizione; è pericoloso

muoversi, ma dobbiamo muoverci”. Quando gli si chiede di descrivere il suo lavoro, Dino dice spesso: “Io sono solo un cantastorie”. ma le sue “storie” hanno preso molte forme nel corso degli anni e questo progetto speciale, avviato dal produttore Manfred Eicher, cerca di raccontare proprio alcune di queste, ponendo come protagonisti sette grandi musicisti provenienti da Argentina, Germania, inghilterra, danimarca e italia, raggruppati in una formazione del tutto inedita.

di tutte le collaborazioni riconoscibili all’interno del progetto, la più lunga è sicuramente quella con il fratello Felix Saluzzi, che ha iniziato a fare musica con Dino quando entrambi erano bambini, nel villaggio di campo santo nel nord argentina. “Ci siamo raccolti attorno al tavolo da pranzo con gli strumenti - racconta dino - è stato come un gioco. Originariamente lo abbiamo fatto per così tanto tempo che è diventato ormai un linguaggio comune.” Felix svolge oggi un ruolo importante nella famiglia musicale dei saluzzi (che comprende anche i figli Matias e José al basso e alla chitarra), come testimoniato dal recente album Juan Condori. inoltre, Felix è anche parte di un nuovo trio con Dino e la violoncellista Anja Lechner, i quali appaiono come solisti nell’album di musica orchestrale di dino “ll incuentro” (L’incontro).

La violoncellista Anja Lechner ascoltò per la prima volta Dino Saluzzi suonare in un festival di tango a Monaco di Baviera nei primi anni 1980: “La musica che suonava era diversa da qualsiasi cosa che avevo sentito prima, eppure stranamente familiare. Ho sviluppato

In esclusiva mondiale per AtinaJazz sette straordinari musicisti messi insieme per l’occasione da Manfred Eicher.Protagonisti d’eccezione Dino Saluzzi&Friends.

Felix Saluzzi

John Surman

Palle Mikkelborg

segue...

L’unicità delle emozioni.

Page 20: JazzOff 2010-02

shoppiNGuomo

shoppiNG doNNa

shoppingnew generation

SHOPPINGsporT

26

marilynshoppingjunior

Page 21: JazzOff 2010-02

in quel momento un apparentemente utopico desiderio di suonare con lui un giorno”.

ECM ha reso possibile questo quindici anni dopo, con l’incontro musicale di Saluzzi e Lechner nel lavoro comune sul progetto Kultrum e con la collaborazione di saluzzi con il Quartetto Rosamunde, seguito anche da un tour in duo in europa e Nord e sud america. il loro album Ojos Negros è stato registrato nel 2006. della lechner saluzzi ci dice: “Anja è diventata parte della mia musica senza perdere la propria identità.

Credo che questo sia molto importante. Lei non cerca di imitare i suonatori di tango, ha il suo proprio suono e carattere e questo rende il nostro progetto comune molto più ricco”.

John surman e dino saluzzi hanno suonato per la prima volta nel 1997 durante il Festival ECM a Badenweiller in Germania, dove, tra i punti di riferimento del programma, manfred eicher decise di impostare alcune sessioni di improvvisazione proprio come farà, in linea anche con lo stesso spirito della manifestazione, ad atinaJazz.

liberamente ispirato alla tower music, includendo brani di Komeda, con Tomasz stanko, John surman, dino saluzzi e Michelle Makarski si esibirono in quel concerto tra i balconi delle Kuppelsaal dell’Hotel Römerbad, fluttuando nello spazio del suono...

(Alcuni momenti di questo evento sono stati documentati nel film “Music Hotel” di Pierre Yves Borgeaud). Il successo di questo esperimento ha portato alla partecipazione di surman e saluzzi nell’album di Tomasz stanko del 1998 “From the green hill”.

palle mikkelborg e dino hanno suonato per la prima volta insieme invece come sideman nel “George Gruntz concert Band” dei primi anni ‘80, trovando subito

una profonda intesa musicale che hanno sviluppato felicemente in “Once Upon A Time - Far away in the south”, il primo disco targato ecm di dino saluzzi (registrato nel 1985), nel quale figuravano anche Charlie Haden e Pierre Favre.

La componente italiana di questo progetto speciale per atinaJazz comprende la sezione ritmica, con il contrabbassista rosario Bonaccorso e il batterista uT Gandhi. i due hanno suonato insieme in vari contesti, compreso il progetto con Enrico Rava. Ultimamente Gandhi ha suonato con la band della famiglia saluzzi. “E’ un musicista molto aperto e sensibile”- ha dichiarato dino di Gandhi dopo la sessione per il disco condori - “Suona in modo diverso da noi, ma lavoriamo molto bene insieme”. Gandhi suona anche nel trio “melos” con anja lechner e il pianista greco vassilis Tsabropoulos. (splendido concerto della scorsa estate a sora in occasione delle anteprime di AtinaJazz, ndr).

Rosario Bonaccorso, invece, è presente nel disco ecm Easy Living del quintetto di Enrico Rava.

In occasione dell’evento ECM ad Atina del prossimo 25 luglio, molto probabilmente radio1rai trasmetterà il live, mentre ECM registrerà il concerto per una possibile produzione di un cd live.

a cura di ECM Records.

il Concerto Evento ECM. Anja Lechner

Rosario Bonaccorso

UT Gandhi

Page 22: JazzOff 2010-02

Pag.

22

MarioRomano&Friends

Ritornoal cuore

Questo il titolo del progetto di questa inedita formazine canadese che, siamo certi,

rappresenterà una delle grandi sorprese del prossimo AtinaJazz Festival.

Tre musicisti di grande esperienza accomunati dall’amore per la musica e per l’italia di mario romano, eccezionale pianista che, dopo anni di silenzio torna a cimentarsi con il palco e lo fa con un progetto

estremamente curato e di grande livello, in cui riversa tutto il suo cuore.

mario romano non è infatti il leader della formazione, ma piuttosto ne è il cuore, un gruppo di amici, gran parte con evidenti origini italiane, che si incontrano, o meglio dire si rincontrano, in una sorta di festa dove la musica, il jazz, non è altro che il collante per condividere il piacere dello stare insieme.

Questa è la sensazione palpabile che arriva ascoltando il loro ultimo lavoro “Back to the heart “ dove l’amore per il jazz viene condiviso con chi ascolta creando una magica armonia di piacere e trasporto...

Come appare dall’intervista rilasciata alla radio della York University di Toronto nella pagina a lato, e ancor di più andando a scorrere la sua biografia sul sito (www.marioromano.ca), Mario Romano è un personaggio eclettico e poliedrico, animato da una profonda fede in dio che lo ha portato a grandi opere di beneficenza.

Nel sentirlo suonare poi appare veramente difficile pensare che per lui sia solo un hobby, visto che è uno dei più grandi costruttori edili canadesi, membro di

spicco della comunità italiana di Toronto.Ma la sua musica viene dal cuore, anzi ritorna al

cuore dopo una lunga pausa di oltre 25 anni... 25 anni come le edizioni di AtinaJazz dove, siamo certi, Mario romano ed i suoi amici sapranno regalarci momenti unici di grande jazz.

Maurizio Ghini

Toronto 5 Maggio 2010 - York University.

Mariochesignificatohalamusicaperte?Citando Beethoven: “è il mio amore eterno” e, come tutti i grandi amori, si può mettere da parte o rimandare, ma non si può mai abbandonare.

Qualèstatalatuaesperienzamusicalenellavita?Fino all’età di circa 25 anni la musica era tutto il mio mon-do. Ho studiato musica all’Università di York a Toronto e ho avuto il piacere di suonare insieme a grandi musicisti come Freddie Stone, Pat LaBarbera e Dave Young. Poi però il destino mi ha separato dalla musica fino ad un paio di anni fa, quando la musica che avevo dentro al

Page 23: JazzOff 2010-02

MarioRomano&Friends

Pag.

23cuore è diventata troppo forte!Pensavo che dopo oltre 25 anni senza suonare il piano, il mio piano, si fosse allontanato da me… ma come tutti gli “amori eterni”, giorno dopo giorno è riemerso e grazie all’incorag-giamento degli amici, con alcuni dei quali avevo suonato in gioventù, ho trovato la forza di ricominciare con convinzione e passione. È stato così che dopo poco tempo ho suonato in alcuni con-certi qui a Toronto e gli applausi del pubblico mi hanno spinto ancor più a riprendere il mio cammino nel mondo della musi-ca con lo stesso entusiasmo dei miei 25 anni. Alla base della mia vita e della mia musica, c’è un profondo amore per dio, e la possibilità di esibirmi con i miei amici in un festival così prestigioso come AtinaJazz, in fondo, per una serie di coincidenze è un regalo del destino, un regalo ca-pitato per caso e, forse proprio per questo, particolarmente apprezzato.L’opportunità di suonare ad AtinaJazz, infatti è nata quasi per caso lo scorso anno quando, in occasione di un viaggio in Ita-lia per un’udienza con il santo padre, ho conosciuto gli orga-nizzatori del festival ed abbiamo cominciato a parlare di jazz, di progetti futuri… devo dire che il primo approccio è stato un po’ distaccato da parte loro e, fin tanto che non hanno avuto modo di ascoltare qualche mio lavoro, non si sono mostrati particolarmente disponibili.Non vedo l’ora di poter salire sul palco di Atina e, con la mia musica, ricambiare questo grande regalo. Nelle prime uscite del nuovo lavoro qui a Toronto abbiamo avuto un notevole apprezzamento dal pubblico e speriamo di coinvolgere an-che il pubblico in italia, paese a me tanto caro e che porto sempre nel cuore.

Quali sono i tuoi sentimenti verso i membri del quartet-toecomevisieteconosciuti?Il quartetto è la mia famiglia musicale, infatti con loro ritrovo tutti gli elementi di comunione tipici di una vera famiglia.Pat LaBarbera: lo conosco da quando ero giovane e suona-

vamo insieme. È per questo che per me è un privilegio asso-luto ed una grande fonte di ispirazione poter suonare con un musicista di fama internazionale come lui che è, allo stesso tempo, anche un grande amico. Non avrei mai pensato di poter tornare a suonare accanto ad un musicista del suo calibro, ma la sua umiltà ed eccellenza, non solo come performer ma anche come persona, lo hanno spinto a darmi questa possibilità.Mark Kelso: è per me la definizione di lealtà ed amicizia. È un eccezionale batterista, il più richiesto qui a Toronto, e lo si capisce subito non appena si ascolta la sua musica. il suo modo di suonare porta sia me che il quartetto a dare il meglio di noi stessi. sono grato per il suo contributo.Roberto Occhipinti: è una persona molto speciale. Non solo è un grande musicista, compositore ed arrangiatore, ma an-che una persona di qualità rare. Ha dato un forte contributo aiutando noi tutti a fonderci fino ad ottenere un suono unico. Potrei definirlo il mio mentore musicale. Da quando suono con lui la mia musica è migliorata tanto e per questo gli sono davvero molto grato.voglio fare un ringraziamento particolare al nostro produttore Peter Cardinale, un produttore di fama internazionale con la sua etichetta discografica “ALMA RECORDS”. È stato Peter ad ispirarci e a dirigere questo progetto e a farmi conoscere Roberto e Mark. Sua figlia Kristy canta sul nostro CD che uscirà a breve. Devo dire che anche Peter, oltre ad essere un grande musicista, arrangiatore e compositore, è un grande amico.

ChesignificatohaperteATINAJAZZ?aTiNaJaZZ per me sarà l’altare della mia espressione musi-cale, ed è per questo che aspetto con tanta ansia la sera del 23 Luglio, in cui suonerò la mia musica per quel pubblico che già porto nel cuore.

Page 24: JazzOff 2010-02

Pag.

24

cosa hanno a che fare la musica jazz con il teatro d’improvvisazione?

Forse apparentemente nulla, ma ad atina stiamo lavorando perché questa convinzione sia smentita.

E infatti è un appuntamento importante quello del 21 luglio 2010, non solo perché è la data ufficiale di apertura del Festival, ma perché il cartellone si arricchisce ancora di più con un evento speciale, prodotto da Radio1 Rai, che darà il via alla cinque giorni artistica in piazza marconi, dal titolo “Storie di Piazza”.

Siamo particolarmente felici perché proprio questo appuntamento segna in un certo senso l’incontro tra AtinaJazz ed il teatro, sottolineando quanto la sinergia tra le arti sia una peculiarità ed un punto di forza della XXV edizione della manifestazione.

Radio1 Rai, la prima radio italiana, in collaborazione con palco reale, organizzerà infatti nel mese di Luglio, in piazze di notevole richiamo artistico (ecco perché Atina è stata scelta!), 4

radio1 rai per Atina ed il suo Festival.

AtinaJazz e l’incontro con il teatro.

“STORIE DI PIAZZA” una produzione

Page 25: JazzOff 2010-02

spettacolari serate evento, inserite proprio nell’ambito di prestigiose manifestazioni culturali e musicali che rappresentano un punto di forza per la città.

il concept dello spettacolo è basato su un incipit scelto dalla redazione, dove si chiederà al pubblico presente di creare, collettivamente passo dopo passo, una nuova storia, ambientata proprio nello stesso paese, che verrà man mano letta e drammatizzata da una coppia di attori professionisti sul palco ed arricchita dalla presenza di attori dilettanti, o amanti del teatro, presenti durante la serata tra il pubblico e che contribuiranno, senza dubbio, a far sì che questa storia improvvisata diventi più verosimile e coinvolgente possibile.

Proprio per questo, per facilitare la più ampia partecipazione degli spettatori, il testo verrà digitato e proiettato su un mega schermo e gli interventi del pubblico, mediante microfoni, saranno sollecitati e coordinati dal conduttore Vito Cioce, vicedirettore di Radio1 Rai.

la scelta fra le proposte sul seguito della storia, provenienti dal pubblico presente, verrà decisa dalla sceneggiatrice Maria rosaria de medici.

Nelle prime file si darà spazio ai gruppi formati da rappresentanti di associazioni culturali, biblioteche, compagnie teatrali,

organizzazioni artistiche locali. inoltre, durante la creazione della storia, grazie alla presenza di ospiti musicali, verrà eseguito un accompagnamento musicale, una vera e propria colonna sonora live della trama. le esibizioni musicali saranno una costante durante tutto lo spettacolo ed ecco che il legame tra la musica e il teatro verrà fuori nella maniera più completa e spontanea possibile.

protagonista della serata, oltre agli attori e ai musicisti, sarà anche il direttore di radio1 rai Gian Maurizio Foderaro.

Ad Ottobre, infine, in una grande serata organizzata a Roma, verrà scelta la storia della ‘piazza’ vincitrice da una giuria di registi, scrittori, giornalisti, attori, sceneggiatori e cantanti. Ogni Comune invierà per questo evento una rappresentanza che darà vita a un sequel della propria trama in base ad un nuovo colpo di scena scelto dalla redazione e interpretato da una coppia di attori.

lo spettacolo del 21 luglio, nell’ambito di atinaJazz, sarà trasmesso in differita su radio1 rai il 1° agosto, dalle 21 alle 23. verranno inoltre creati un sito ed un blog ad hoc sul dominio di radio1 rai, che verrà curato e aggiornato quotidianamente durante tutto il mese di luglio e fino alla serata conclusiva di Ottobre, per consentire agli internauti di intervenire esprimendo il

proprio giudizio sulle singole storie create durante gli eventi.

un altro bel successo dell’organizzazione di AtinaJazz dunque, che rafforza il legame già creato con la RAI per quanto riguarda la sezione del Demo Jazz Award per i giovani talenti che si terrà dal 28 al 31 luglio presso la villa comunale di cassino e che speriamo possa segnare in un certo senso l’inizio di una nuova tradizione e sperimentazione all’interno del Festival, da ripetersi ogni anno coinvolgendo sempre più soggetti a livello locale e nazionale.

all’appuntamento “storie di piazza” che avrà inizio alle ore 21.00, seguirà il concerto ufficiale in programma per la serata, quello di UT Gandhi e del suo sestetto, previsto per le ore 22.45 circa.

Via Casilina Sud Km 140.250 - presso centro commerciale gli Archi CASSINO

Pag.

25

Page 26: JazzOff 2010-02

Pag.

26

DemO Jazz aWaRD: a CHe PUnTO SiamO…Alla vigilia delle selezioni dei giovani artisti che

chiuderanno la prossima edizione di AtinaJazz, e che coinciderà con la II edizione di Cassino Jazz, abbiamo incontrato michael Pergolani e Renato marengo, autori e conduttori di DemO, il programma “Acchiappatalenti” di Radio1 Rai. Il loro compito è infatti quello di selezionare quindici formazioni jazz scelte tra le migliori che hanno inviato un demo alla redazione della trasmissione.

allora michael, come sta andando la cernita?Come puoi vedere, l’ufficio è strapieno di CD indirizzati al

Demo Jazz award. E solo questi 2 sacconi pieni di demo sono le spedizioni dell’ultima settimana! Non ci aspettavamo questo successo da parte dei giovani e, soprattutto, l’interesse nei confronti di un genere musicale così particolare…

e’ la prima volta che avete a che fare col jazz?Assolutamente no, ma è sicuramente la prima volta che

possiamo partecipare attivamente alla selezione di un concorso

che, professionalmente parlando, aiuterà i veri talenti in questo ambito, viste e considerate le occasioni che AtinaJazz offre ai vincitori.

aggiunge Renato:Sono anni che ascoltiamo demo di ogni genere e moltissimi

lavori arrivati in redazione appartengono a generi misti, in cui il jazz si integra alla fusion, alla musica etnica, ai generi latino-americani. Ascoltiamo davvero di tutto ma abbiamo notato una preparazione ineccepibile soprattutto nei musicisti che si occupano di jazz. Siamo, in questo, felici che il festival di Atina ci abbia proposto di collaborare a questa importante selezione!

awardDEMO Jazz

2010

rigeneraZione toner - Via piscopagno 7 - 03045 esperia (Fr) tel 0776 90 80 65 - Fax 0776 18 00 138 - [email protected] - www.sgtoner.com

s.g. toner srl

rigenerazione toner

Attenti a quei due

Page 27: JazzOff 2010-02

in collaborazione con :

Ci potete dare qualche anticipazione?Sono tantissime le produzioni che

qualitativamente parlando hanno lasciato un segno e abbiamo veramente l’imbarazzo della scelta con i brani inediti. Quello che ci piacerebbe sottolineare è la grande capacità di alcuni di produrre un sound unico e caratteristico proprio con l’ausilio della fusione tra jazz tradizionale ed altri generi. Questo senz’altro crea la novità!

Che tipo di jazz vi piacerebbe portare al contest?

Un jazz il piu’ possibile “compromesso”, ossia il meno possibile standardizzato, il meno possibile classico, molto mischiato con gli altri generi. Staremo a vedere…

Non ci possono rivelare di più i nostri amici di DEMO, anche perché il tempo è tiranno e sarà lungo l’ascolto delle decine e decine di dischi pervenuti insieme al gruppo d’ascolto di AtinaJazz Festival. Ma sappiamo che, come loro solito, sapranno cavarsela al meglio e saranno in prima linea dal 28 al 31 luglio presso la Villa Comunale di Cassino, a presentare il primo DemO Jazz aWaRD 2010, all’interno della rassegna Cassino Jazz che costituisce parte integrante della XXV Edizione di AtinaJazz Festival.

Per l’occasione, ricordiamo che sarà anche allestito il villaggio DEMO RAI, con stand e rappresentanze di addetti al settore, istituzioni musicali, enti locali e associazioni nazionali e del territorio.

Un’ importante occasione di richiamo per la città, che vivrà un’intensa 4 giorni di grande musica e darà la possibilità ai più talentuosi giovani jazzisti italiani di esibirsi. La formazione vincitrice del DEMO JAZZ AWARD vincerà un tour in Nord America, tra Canada e Stati Uniti, con la possibilità di suonare in prestigiosi Festival e Jazz Club (Rochester, Toronto, Cleveland).

Inoltre, ai 15 semifinalisti verrà dedicata una raccolta jazz di 15 brani che verrà prodotta dalla neonata etichetta discografica JAZZOFF COLLECTION, creata proprio in seno all’esperienza di AtinaJazz, e da RAI TRADE.

Una bella possibilità per i giovani che vogliono affacciarsi nel panorama musicale italiano e fare di questa loro passione un vero e proprio mestiere.

Saranno presenti inoltre, durante le serate del Contest, anche musicisti di fama nazionale ed internazionale, che renderanno questi momenti ancora più ricchi.

Ultimo focus, non per ordine di importanza, il grande concerto finale di chiusura di questa estate in jazz, che si terrà il 1° agosto nella cornice del Teatro Romano e vedrà protagonisti due miti del jazz italiano: STEFANO BOLLANI ed ENRICO RAVA.

Elisabetta Castiglioni

Page 28: JazzOff 2010-02

Pag.

28 LE IMMAGINI DEL SUONO

Protagonisti gli scatti più suggestivi della XXV edizione del Festival jazz di Atina.

la 25sima edizione sarà un’edizione speciale in tutti i sensi e, non solo per le nozze d’argento del Jazz con atina, basti pensare agli

innumerevoli appuntamenti tra concerti, jam, seminari, concorsi musicali, premi agli artisti, degustazioni ecc., senza considerare la straordinaria e prolungata presenza dei principali artisti per gran parte della manifestazione atinate, tanto che per noi tutti sarà impossibile fissarne tutti i magici momenti.

Da qui l’idea di ripetere, possibilmente migliorandola ed arricchendola, la fortunata esperienza del concorso fotografico della scorsa edizione, con “l’obiettivo” di immortalare quelli che, anche grazie alle vostre messe a fuoco, saranno gli attimi più significativi della manifestazione. Tutte le foto saranno esposte in occasione della prossima edizione di AtinaJazz Winter Festival e gli scatti biù belli saranno selezionati per la realizzazione di una pubblicazione fotografica dedicata alle NOZZE D’ARGENTO tra il Jazz ed atina.

Quest’anno abbiamo quindi pensato di anticipare un po’ i tempi rispetto all’anno scorso, presentando fin da ora il regolamento per

partecipare al concorso. Abbiamo voluto anche arricchire il montepremi per la foto vincitrice

del concorso che sale a ben € 1.000,00 (in materiale fotografico), premio assegnato dalla giuria tecnica, e ben € 400,00 per il premio assegnato dalla giuria popolare.

Crediamo che questa possa essere una nuova stimolante sfida per fotografi professionisti e non, per gli appassionati e per il pubblico di atinaJazz.

Per garantire la maggior trasparenza possibile nelle votazioni sarà richiesto ad ogni autore di garantire il massimo anonimato delle foto, pena l’esclusione dal concorso.

Speriamo che molti di voi abbiano già inserito nella propria agenda il calendario di AtinaJazz Festival 2010.

2°CONCORSO FOTOGRAFICO il periodico per chi ama e vive la musica

Una macchina fotografica “nuda” ... così sarebbe un

festival senza foto.

Page 29: JazzOff 2010-02

La rivista JazzOff ha ideato, in riferimento alla XXV edizione di AtinaJazz, il 2° Concorso fotografico per gli scatti più belli dell’estate 2010, riferiti sia ai concerti ufficiali che al backstage.

il concorso, la cui iscrizione ammonta ad € 25,00, è aperta a tutti e premierà i migliori due scatti dell’edizione 2010: uno assegnato dalla Giuria tecnica ed uno dalla Giuria popolare che potrà votare nel corso di un’apposita Mostra nella quale sarà esposta una selezione delle foto degli iscritti, allestita presso la sala consiliare del palazzo ducale di atina, in occasione della ii edizione di atinaJazz Winter 2010.

L’iscrizione al concorso fotografico dà diritto anche allo sconto del 50% sul costo dell’abbonamento di atinaJazz 2010.

Il materiale fotografico, da un minimo di 5 a un massimo di 10 scatti, dovrà pervenire presso la redazione del JazzOff entro e non oltre il 10 ottobre 2010, in formato digitale (CD contenente file in alta risoluzione) e formato stampa 20x30 cm. Non sono ammesse alla partecipazione foto riportanti il nome dell’autore mentre potrà essere riportato, a discrezione dell’artista, un titolo che in tutti i casi non dovrà essere inserito sullo scatto inviato.

Tale disposizione tassativa è necessaria al fine di garantire l’anonimato delle foto fino al termine delle votazioni.

le foto potranno essere utilizzate prima della mostra, durante i mesi di ottobre e novembre 2010, per l’allestimento di vetrine e showcase presso esercizi commerciali sponsor del Festival.

Ogni partecipante dovrà, in sede di iscrizione, firmare una liberatoria per l’utilizzo delle immagini, per l’allestimento della mostra, e per eventuale utilizzo futuro legato alle attività editoriali e di comunicazione della rivista e del festival, con indicazione, naturalmente, dell’autore dello scatto.

la Giuria tecnica, i cui componenti saranno musicisti, giornalisti, fotografi professionisti dello spettacolo, sarà supportata anche dagli artisti che si esibiranno nell’edizione di atinaJazz Winter 2010.

Il premio consisterà in materiale fotografico professionale del valore di € 1000,00 (mille) più la partecipazione gratuita ad un workshop di fotografia dello spettacolo organizzato da una delle più prestigiose photo agency d’Italia.

Il miglior scatto votato dalla Giuria popolare sarà premiato con materiale multifunzione fotografico del valore di € 400,00 (quattrocento).

L’indirizzo a cui far pervenire il materiale fotografico per il concorso, entro il 10 ottobre 2010, è

Redazione JazzOff Magazinec/o Comag Sales - Via Lombardia, 5803043 – Cassino (FR)[email protected]

DAMIANI MIMI

COGGIO

Corso della Repubblica, 8 - CassInoLargo Marconi, 3 - PonTECoRVo

Pag.

29

R E G O L A m E N t O

magazine

2°CONCORSO FOTOGRAFICO

1°pRemIO€ 1,000,00(euro mille iN

maTeriale Fo-

TOGRAFICO)

2°pRemIO€ 400,00(euro QuaT-

TroceNTo iN

maTeriale Fo-

TOGRAFICO)

Page 30: JazzOff 2010-02

Nello scorso numero della nostra rivista, vi abbiamo anticipato quella che è per noi una grande novità e una grande sfida: quella dell’etichetta discografica JAZZOFF COLLECTION, che presto

vedrà la luce con due prime produzioni: il disco Tour d’Italie dei GraNd Four, formazione composta da Giorgio Ferrera al piano, mirko Guerrini al sax, alessandro del signore al contrabbasso, Giulio marcelli alla batteria, ed il disco Migrazioni del loKomoTive Trio, composto dal pianista Tommaso Folchetti, dal contrabbassista mario mazzenga e dal batterista marcelli.

Entrambi i progetti discografici sono stati registrati poche settimane fa, il primo presso lo studio ENTROPYA di Perugia, sotto la supervisione di Gabriele Ballabio e con il missaggio di roberto lioli, il secondo presso lo studio arTesuoNo di udine, sotto la guida tecnica e con il missaggio di stefano d’amerio. Questo, crediamo, è un fattore importante per la qualità delle nostre produzioni: affidarsi a studi affermati e a professionisti esperti che possono dare sicuramente un grande contributo al suono e all’assetto generale del lavoro.

Il battesimo di Collection

con le prime registrazioni.

Pag.

30

Page 31: JazzOff 2010-02

Pag.

31

i dischi saranno presentati in anteprima nazionale durante l’edizione di atinaJazz 2010, in particolare il 16 luglio Tour d’Italie e il 24 luglio Migrazioni. una grande emozione per i musicisti e una grande soddisfazione per l’etichetta Jazzoff collection. sono due produzioni di carattere completamente

diverso, che sottolineano anche la nostra idea di produrre musica jazz di varia natura, che abbia qualcosa di interessante da dire, che riesca a catturare un pubblico a livello nazionale e, ci auguriamo, internazionale.

in effetti, già il disco dei GraNd Four sarà presentato in occasione del Rochester Festival (NY) il prossimo 14 giugno. Da lì partirà un tour in Nord america e canada che speriamo possa portare tanta fortuna ai musicisti e alla nostra etichetta.

Insomma, siamo pronti per una nuova grande avventura e crediamo che sia importante, a livello nazionale, avere un punto di riferimento del territorio proprio nell’ambito della produzione discografica. Siamo fiduciosi che la nostra JAZZOFF COLLECTION possa avere nel suo futuro tante altre fortunate produzioni. Seguiteci!

Kunoichi

Agenzia di promozione e produzione musicale+39 333 82 62 445 - +39 0776. 69 12 43 - [email protected]

info: Elide Di Duca

Promotion Agency

Page 32: JazzOff 2010-02

Pag.

32INjAzz

Interessante connubio tra il jazz, la moda ed i profumi promosso da IN STORE e la profumeria LA GARDENIA che il prossimo 2 giugno organizzeranno un happening musicale con la direzione artistica del festival jazz di Atina.

lo abbiamo detto molte volte: ci piace sperimentare e ci piace interagire in modo

creativo e produttivo con i nostri sostenitori. Crediamo sia importante per la credibilità dell’organizzazione e per continuare con la convinzione che il jazz è un linguaggio universale che può essere accostato a molte cose con intelligenza.

e senza dubbio sarà interessante il connubio tra il jazz, la moda ed i profumi promosso da iN sTore (notare il gioco di parole del tema dell’appuntamento) e la profumeria la GardeNia, entrambi esercizi commerciali di cassino, che il prossimo 2 giugno organizzerenno un happening musicale con la

direzione artistica del festival jazz di Atina, e della nostra rivista JazzOff.

Suoni, colori e profumi...ne abbiamo a sufficienza per stimolare tutti i sensi e passare qualche ora in compagnia di musica di qualità che si sposa con altre realtà di cui siamo circondati.

Un appuntamento da non perdere visto che proprio quel giorno sarà festa nazionale e sarà ancora più facile e piacevole dedicarsi un po’ a se stessi…

2 GIUGNO: UN GIORNO DI FESTA, UN GIORNO DI “IN JAZZ”…

Cassino - Corso della Repubblica. 233 - Tel 0776 91 12 40

Page 33: JazzOff 2010-02

Via Cinquepietre, loc. Calabritto81045 Galluccio (CE)

Tel.: 0823 925841

www.vinitelaro. i t

produttori di vini

Via Arigni (ex esattoria)03043 Cassino (FR)

Tel. 0776.311346

Via Tullia n° 1704023 Formia (LT)

Tel. 0771.22795

Sabato 22 Maggio all’interno dei vigneti si svolgerà la manifestazione

“ jazz &wine” organizzata dall’Azienda

Agrituristica “la STARZA” e dalle cantine TELARO in collaborazione

con il Festival Internazionale di musica Jazz di Atina.

Page 34: JazzOff 2010-02

Via L ione - At ina In f . (FR) . Te l 0776 691241

Abbigliamento - Uomo Donna - Bambino

Page 35: JazzOff 2010-02

segue...

suggestiva location per il concerto del Lokomotive Trio, immersi tra i libri ci hanno “letto” la loro

suggestiva musica migrante, carica di atmosfere di viaggi in paesi lontani. Il trio, composto da Tommaso Folchetti al piano, Mario Mazzenga al contrabbasso e Giulio Marcelli alla batteria, lo scorso 27 marzo ha presentato il suo ultimo lavoro prima di entrare in sala di registrazione, una prova generale in un’atmosfera e in un ’ambientaz ione e s t r e m a m e n t e particolare.“Bibliotè - questo il nome della nuova libreria di sora. ndr - è davvero un luogo interessante, carico di stimoli creativi. Suonare circondato dai libri mi ha dato una sensazione particolare di grande concentrazione...” queste le parole al termine del concerto Tommaso Folchetti, pianista dei LoKomotive .

Scaffali pieni di libri, tavolini dove poter gustare un buon tè o un caffè caldo mentre si rimugina su quale libro scegliere.

È in questa atmosfera che si è tenuto il concerto

dei tre musicisti, luogo nel quale si sono trovati perfettamente a loro agio, suonando le loro nuove composizioni sotto gli sguardi di gente attenta e rapita.

L’atmosfera è stata davvero incantevole e mentre le loro note suggestive

si diffondevano nell’aria, i contorni del locale si facevano più morbidi, gli scaffali più accoglienti ed i libri risaltavano nelle loro copertine dai diversi colori.

ambizioso il loro nuovo progetto, Migrazioni, con pezzi davvero appassionati ed incalzanti come Sonaria e Alekim. un progetto musicale che è capace davvero

di catturare l’ascoltatore e di portarlo in luoghi lontani e quasi mistici.

un’esibizione che ha deliziato gli ascoltatori, che non erano certo pochi, che hanno saputo silenziosamente ascoltare quasi trattenendo il fiato e che al momento giusto hanno saputo richiedere i meritati bis.

Bruna marcelli

LOKOMOTIVETRIO: IL SUONO DEI L IBRI

Pag.

35

Page 36: JazzOff 2010-02

Pag.

36

www.confidifrosinone.itFROSINONE - Via mastruccia 1214

0775.270796 - 0775 822052REGGIO CALABRIA - Via Gebbione 86

0965.54276CASSINO - Via Pascoli 1100776.311335 - 0776.320639

ROmA - Via F.Negri 1106.5780356

NAPOLI - Corso Giuseppe Garibaldi, 49081. 5549212

21 luglio h 21.30 - “STORIE DI PIAZZA” teatro d’improvvisazione e jazz - una produzione Radio1 Rai

h 23.45 - U.T. GANDHI Fearless six “Travellers”

22 luglio h 21.30 - DEE DEE BRIDGEWATER - A Celebration of “Lady Day”

23 luglio h 21.30 - MARIO ROMANO & friends “back to the heart”

24 luglio h 21.30 - ORNETTE COLEMAN “Two Bass Quartet”

h 23.45 - LOKOMOTIVE TRIO “Migrazioni” (cortile palazzo Ducale)

25 luglio h 21.30 - DINO SALUZZI & FRIENDS - CONCERTO ECM in esclusiva mondiale per AtinaJazz

16 luglio h 21.30 - GRAND FOUR “Tour d’italie”

17 luglio h 21.30 - Enrico Pieranunzi - piano solo

18 luglio h 21.30 - Paolo Damiani e Rita Marcotulli

Ecco il programma definitivo della 25sima edizione di AtinaJazz, gran parte del quale già presentato sullo scorso numero di JazzOff.Grande novità sarà l’apertura della sezione principale il 21 luglio con uno

spettacolo particolarissimo prodotto da radio1 rai che mixa il jazz con il teatro d’improvvisazione... connubio particolarmente azzeccato con il jazz.

ANTEPRIMA ATINAJAZZCortile palazzo Ducale - Atina (FR)

XXV Edizione FESTIVAL JAZZ DI ATINA Piazza Marconi - Atina (FR)

Page 37: JazzOff 2010-02

28 luglio h 21.30 - 1a SEMIFINALE DEMO Jazzaward h 23.45 - Rossana Casale 4et

29 luglio h 21.30 - 2a SEMIFINALE DEMO Jazzaward

h 23.45 - Mario Romano & friends

30 luglio h 21.30 - 3a SEMIFINALE DEMO Jazzaward h 23.45 - Giovanni Guidi “UNKNOWN REBEL BAND”

31 luglio h 21.30 - FINALE DEMO Jazzaward h 23.45 - Baybira project

01 agosto h 21.30 - ENRICO RAVA e STEFANO BOLLANI Teatro romano cassino

awardDEMO Jazz

2010

CASSINO AZZ

RISTORANTE - PIZZERIABRACERIA

Via L.Tosti, 36 - 03043 CASSINO (FR)Tel. 0776.351037 - Cell. 347.9257651

II Edizione CASSINO JAZZVilla comunale - Cassino (FR)

Tutte le serate del demo JaZZ aWard saranno presentate e condotte daalla coppia di acchiappatalenti di radio1 rai, Michael Pergolani e Renato Marengo.Da ogni serata sarà ricavato uno special che andrà in onda durante le serate della programmazione di demo

manifestazione gemellata con il Festival Internazionale di musica jazz di Atina e realizzata in collaborazione con demo, la nota trasmissione acchiappatalenti condotta ogni sera su radio1 rai da Michael Pergolani e Renato Marengo.

in collaborazione con :

Page 38: JazzOff 2010-02

Pag.

38Adesso rilassiamoci...

El Amor Brujo - Bruna Marcelli 2010 Editrice Edimond - pp.76 - 12 euro - sconto 25% per gli associati della JAZZOFF FIDELITY CARD

Cosa c’è di meglio di un buon libro, un goccio di rum, mentre in sottofondo ascoltiamo la nostra

musica preferita?

EL AMOR BRUJOBRUNA MARCELLI

«Non importa», continuai, «non importa se non potrai amarmi

come desidero. e poi, non so cosa desidero Federico. che tu continui a parlarmi, a cercarmi, a guardarmi come mi guardi, questo desidero. Perché tu sai guardarmi. Ma ho l’illusione inquieta di un domani impossibile, con l’inquietudine vicina al color della carne». A quel punto mi chinai e presi il suo volto tra le mie mani. Lui era seduto e con le mani si reggeva le ginocchia. «Ascoltami», conclusi, tu sei questo: una freccia d’oro, senza bersaglio, nel vento».

Questo lo stralcio contenuto nella quarta di copertina del nuovo romanzo di Bruna Marcelli, “El Amor Brujo”, pubblicato dalla casa editrice edimond di città di castello (Pg) e presentato qualche settimana fa presso il Palazzo ducale di atina.

un’opera che è un omaggio al genio artistico e all’anima libera ed eterna di Federico Garcia lorca, realizzato da questa giovane scrittrice atinate che ha sicuramente tutte la carte in regola per affacciarsi a pieno titolo nel panorama letterario italiano. Nata nel 1980 a Sora, attualmente vive, studia e lavora ad Atina. Laureata in Filosofia, frequenta il dottorato di ricerca in Studi filosofici presso l’Università degli studi di cassino. oltre agli interessi di ricerca ha pubblicato nel 2002 il suo primo lavoro dal titolo Il centro del cielo per la Fondazione lions international.

leggendo tra le pagine di El Amor Brujo, la prima cosa che viene da pensare è che l’autrice sia vissuta un lungo periodo nei luoghi dell’ambientazione. le descrizioni dei colori, dei rumori, dei suoni, dei volti dell’Andalucia sono talmente minuziosi e passionali, che solo una persona che

è stata in simbiosi con quei posti è in grado di riportare. Eppure Bruna in quei luoghi non c’è mai stata, almeno

non fisicamente, e questo deve far riflettere: quanto può spingersi l’immaginazione di uno scrittore? Quanto l’esigenza di raccontare una storia può trasportarti totalmente in una ambientazione fino ad allora sconosciuta? Senza dubbio quando ciò si realizza, abbiamo a che fare con un talento narrativo in grado di farci vedere luoghi e farci provare emozioni, in questo caso accompagnandoci nel racconto amoroso dei due protagonisti del romanzo, che va anche al di là della morte.

Come scrive il prof. Fausto Pellecchia nella sua prefazione, “l’esperimento narrativo di Bruna Marcelli appare come il tentativo di comporre una lunga razo per i versi di un poeta contemporaneo come Federico Garcìa lorca, nella forma di un diario intimo che ripete e intenzionalmente reiventa i topoi dell’amore cortese: l’incontro, il commiato, il saluto, la serenata, il commiato e il ritorno, fino alla morte tragica dell’amato, il tutto elaborato come materia autobiografica e sentimentale tratta dai versi del poeta andaluso”.

Ci viene da pensare, dopo aver letto El amor Brujo, che un giorno la scrittrice, quando visiterà in prima persona i luoghi del suo romanzo, si sentirà un po’ anche a casa sua, e anche lì riconoscerà il “suo” Federico, a cui il libro è dedicato.

El amor brujo, ovvero, storia dell’amore eterno.

Page 39: JazzOff 2010-02

Artista: Enrico PieranunziTitolo: Pieranunzi plays Domenico ScarlattiEtichetta: Cam JazzAnno: 2008

Artista: Dino Saluzzi e Anja LechnerTitolo: Ojos NegrosEtichetta: ECM RecordsAnno: 2007

Artista: Ornette ColemanTitolo: Sound GrammarEtichetta: Sound GrammarAnno: 2006

Di fronte a quello che in genere - forse troppo spesso - viene definito ‘evento discografico’ sarebbe sempre bene mantenere un certo distacco. Diffidare delle ro-boanti presentazioni, per non rischiare di appiattire il proprio ascolto su piani tracciati da altri per altri meno nobili scopi. Perché di ‘evento discografico’ indubbiamente qui si tratta. Una nuova registrazione a dieci anni dalla precedente; una nuova formazione (la cui formula in realtà era già stata sperimentata sul finire degli anni ’60); nuove composizioni (terri-bilmente fedeli comunque a quella medesima idea che informava quelle vecchie). Difficile poi mante-nere un distacco emotivo da questo disco di fronte alla caratura del personaggio, uno dei ‘padri’ come si dovrebbe dire perdendo quel distacco che inve-ce ci interessa conservare; e tra i padri, quello che indubbiamente più si avvicina all’Adamo della crea-tive music. Come reagiremmo se Sound Grammar non recasse la firma di Ornette Coleman, ma fosse l’opera di un illustre sconosciuto? ebbene, probabil-mente, il giudizio già eccellente diverrebbe assoluta-mente superlativo. Nessun timore quindi di cadere in facili entusiasmi: Sound Grammar è un disco per cui ci si può sprecare in complimenti, per cui ci si può rilassare e rallegrare.E questo perché la registrazione riprende il filo tutt’al-tro che infeltrito della poetica ornettiana, là dove si era smesso di tesserlo; perché la nuova formazione, rodata da un numero ormai cospicuo di esibizioni live, funziona alla perfezione; perché alcune delle nuove composizioni hanno un carattere talmente deciso da proporsi come nuovi classici e temi di stu-dio; e, soprattutto, perché Ornette Coleman torna a far sentire in quell’anno la propria voce immutata per carisma e bellezza, e le proprie idee fedelmente tra-sfigurate se non in qualcosa di nuovo, in qualcosa che vale sicuramente la pena di definire ‘evento’.Preziosi sono i momenti in cui - senza apparente concertazione - i diversi piani dell’architettura armo-lodica cozzano mirabilmente fra loro dando origine a contrordini, controtempi, contrappunti e contrappas-si che suonano incredibilmente salutari, scatenando immediatamente una riorganizzazione delle priorità e delle direzioni di marcia, tanto nel senso della rotta quanto in quella del conducente: Ornette dimostra contro la scienza politica che la democrazia totale può dare buoni frutti.

“scarlatti è un musicista che ho sempre profonda-mente amato, i libri con le sue sonate sono sempre stati accanto al mio pianoforte. potrei elencare molte ragioni per spiegare questa sorta di “innamoramen-to”: fantasia formale, vitalismo ritmico, passionalità, mediterraneità. dentro i suoi suoni ci sono i colori del nostro cielo e del nostro mare, la voglia di vivere e di amare e lo struggimento di un attimo...”. Questo racconta Pieranunzi in una sua recente intervista. Proprio ascoltanto questo disco, si conosce la dop-pia attività del pianista romano, sia come jazzista che come interprete classico, ma questa è la prima registrazione in cui il repertorio è interamente di ma-trice barocca. enrico mostra profondo rispetto per le composizioni (esercizi, come ebbe a scrivere lo stes-so Scarlatti) e la sua è una interpretazione a lungo meditata e per niente classificabile. Non c’è per for-tuna nessuna forzatura verso una “modernizzazione jazzata”, lo spettro dei pastiches alla Jacques Lous-sier o di certo Third stream è molto lontano. anzi, pare che l’intenzione sia molto prossima nello spirito a quelle magnifiche interpreti del pianismo classico contemporaneo: helene Grimaud, marta agerich e Gabriela Montero, capaci di improvvisare su mate-riale scritto rimanendone fedeli pur in una visione molto personale. Ecco, qui Pieranunzi da sfoggio alla sua sensibilità e cultura, partendo da “esercizi” scritti 270 anni fa, rimanendo perfettamente in equilibrio tra lo spirito improvvisatore da jazzista ante litteram di Domenico scarlatti e completandolo senza forzature con istan-ze proprie e allusioni ad ambientazioni più moderne, Bartok in particolare. I brani vengono affrontati con rigore, praticamente tutti nella stesura originale, per poi cabrare armonicamente o ritmicamente in un gio-co sottile e progressivo. Dinamica e ritmo sono gli ingredienti personali che il pianista romano ha ap-portato in questa rilettura. Ne esce uno Scarlatti mo-dernissimo, funambolico e ammaliatore. un album senza etichette, per tutti coloro che amano la musica senza barriere né pregiudizi.

I lavori di Dino Saluzzi sono sempre qualcosa di uni-co e raramente mancano di suscitare nell’ascoltatore stupore e fascinazione. Tuttavia è vero che, di solito, i suoi concerti in solo hanno qualcosa in più, perché è nelle sue meditazioni sul proprio bandoneon che il musicista argentino è capace di trarre con mag-giore profondità e coerenza il messaggio musicale che lo caratterizza (avremo modo di scoprirlo la sera del 25 luglio prossimo nel concerto evento ECM ad AtinaJazz).Dopo questo lavoro, però, crediamo si sia rivelato un altro contesto nel quale Saluzzi è in grado di espri-mersi al meglio: il duo con Anja Lechner. La violon-cellista tedesca (formazione classica, interessi e col-laborazioni eclettiche, interessata al tango da oltre vent’anni) aveva in realtà già lavorato con Saluzzi, ma in un contesto più ampio (all’interno del rosa-munde Quartet, nel CD Kultrum del 1996). Qui, in semplice dialogo con il maestro, il feeling tra i due, la straordinaria integrazione dei suoni dei loro stru-menti, le profonde affinità delle sensibilità si mostra-no appieno, con risultati a dir poco straordinari.Ciò è dovuto a più motivi, che mettono in gioco an-che il modo - diverso nelle modalità, analogo nell’in-tensità creativa - in cui i due musicisti si pongono personalmente di fronte al fenomeno del tango. se Saluzzi - cresciuto lontano dalle scene sulle quali si sviluppava la storia di questo stile - ha con il tango un rapporto di mediazione con la musica argentina di tradizione contadina, che lo porta a darne inter-pretazioni inaudite e profondamente personali, anja Lechner lo studia e lo rivisita con l’orecchio colto oc-cidentale - così che la sentiamo sovente (“Esquina”, “Duetto”, “El t?-tere”) inserirvi passaggi che proven-gono dalla tradizione classica, ora contemporanea, ora perfino barocca.Da ciò si può capire perché questo disco sia un pic-colo capolavoro, da ascoltare con sempre rinnovati interesse e piacere, e sia uno dei cd più importanti usciti per la ecm negli ultimi tempi.

Page 40: JazzOff 2010-02

consulta il regolamento su www.atinajazz.com.per info e preiscrizioni contattare i numeri 333/8262445 o 392/9545762 o l’indirizzo mail [email protected].

Parti per la tua tournee in NordAmerica con...

alla formazione vincitrice sarà organizzata una tournee in nord america nell’estate 2011 con la partecipazione ad un festival tra quelli gemellati con atinaJazz (Rochester nY o Toronto) e presso alcuni dei più prestigiosi jazz club di TOROnTO, inoltre sarà invitata ad aprire il concerto finale della 25sima edizione del Festival Jazz di Atina con Enrico Rava e Stefano Bollani.non sono previsti limiti di provenienza per gli artisti, non sono previste spese d’iscrizione e le spese di partecipazione alla

fase finale saranno rimborsate secondo quanto indicato nello specifico allegato del regolamento che potrete consultare su www.atinajazz.com o sulla rivista JAZZOFF.Le selezioni dei demo, che saranno guidate dal gruppo di ascolto di Radio1 Rai e di AtinaJazz, porteranno a 15 finalisti che si

esibiranno dal 28 al 31 luglio 2010 nell’ambito del JazzContest del 25° Festival Jazz di Atina, che si terrà a Cassino, presso la Villa Comunale.

DemOJazzaward è una produzione

Manda un demo a DEMO...

Partecipa al DEMO Jazzaward organizzato in collaborazione con la nota trasmissione acchiappatalenti DEMO in onda su radio1 rai, condotta da Michael Pergolani e Renato Marengo, e vola in NordAmerica! award

DEMO Jazz2010