Jackson Sorensen teorie delle relazioni internazionali

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CAP 1 : BREVE CENNO STORICO SUL SISTEMA DEGLI STATI Il sistema degli stati e’ un’ISTITUZIONE STORICA→ l’hanno creato cerƟ popoli in un det periodo storico → E’ UN’ORGANIZZAZIONE SOCIALE. b Non sempre i popoli hanno vissuto in STATI SOVRANI; essi hanno organizzato la vita politica in modi differenti e alcuni modi di organizzare la vita politica sono stati via via abbandonati : CITTA’-STATO, FEUDALESIMO, COLONIALISMO… Stati sovrani non si sono formati PRIMA DEL XVI SECOLO, qnd essi comparvero per la prima volta nell’EUROPA OCCIDENTALE. Questo sistema si è poi diffuso progressivamente. L’ERA DELLO STATO SOVRANO COINCIDE CON L’ERA MODERNA, sistema degli stati e modernità sono correlati sul piano storico : la tendenza all’agglomerazione di stati territoriali si manifestò in europa all’inizio dell’era moderna. Lo stato sovrano è nato in EUROPA e si è poi diffuso in america settentrionale (fine del 18 secolo) e all’america meridionale (inizi del 19 secolo) L’ORIGINE STORICA DELLO RELAZIONI INTERNAZIONALI = affonda le radici in EPOCHE REMOTE. Su di essa possiamo SOLO FARE CONGETTURE →in linea conceƩuale, ciò avvenne quando gli individui si insediarono sul territorio , dando vita a comunità politiche separate (i primi esempi risalgono a 5000 anni fa). Ciascun gruppo dovette fronteggiare il problema di COESISTERE CON GRUPPI VICINI , ma il più delle volte la VICINANZA COMPORTAVA : rispetto reciproco, cooperazione, commerci, dialogo→ RELAZIONI AMICHEVOLI E PACIFICHE → infaƫ la DIPLOMAZIA ha radici anƟche. Le relazioni tra GRUPPI POLITICI INDIPENDENTI rappresentano il PROBLEMA CONTRALE DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI. Queste relazioni ci consentono di formulare una definizione di <<sistema degli stati>> : complesso delle relazioni tra raggruppamento umani politicamente organizzati che occupano territori distinti, non sono soggetti a alcun potere superiore ed esercitano un certo grado di indipendenza l’uno rispetto all’altro. Le RI sono RELAZIONI TRA GRUPPI INDIPENDENTI CHE PRESENTANO QUESTE CARATTERISTICHE. Il primo esempio storico di un sistema di stati è quella dell’ANTICA GRECIA (chiamato Ellade) → composta da numerose città-stato. La grecia antica era un SISTEMA DI CITTA’-STATO→ atene era la più grande, poi vi era Sparto, Corinto ed altre. Le relazioni che intrattenevano erano prive della diplomazia e non erano regolate dal diritto internazionale. Il SISTEMA DI STATI DELL’ELLADE si basava su : lingua e una comune religione. Il sistema greco di citta-stato fu DISTRUTTO DA POTENTI IMPERO CONFINANTI e i GRECI FURONO POI ASSOGGETTATI DALL’IMPERO ROMANO. I Romani edificarono un immenso impero e nei confronti delle tante comunità politiche residenti presenti nelle zone occupate adottarono una POLITICA DI ASSOGGETTAMENTO. Esse quindi potevano decidere se essere sottomesse a Roma oppure ribellarsi. Con il tempo. Le COMUNITA’ RESIDENTI ALLA PERIFERIADELL’IMPERO cominciarono a ribellarsi → l’esercito romano cominciò a ritirarsi e la città di Roma fu invasa e danneggiata dai barbari. L’impero romani così scomparve dalla scena. L’IMPERO = modalità di organizzazione politica che gradualmente emerse nell’EUROPA CRISTIANA e che prevalse per molto dopo la caduta dell’impero romano. I successori di Roma in EUROPA furono IMPERI : In EUROPA OCCIDENTALE l’impero medievale cattolico, incentrato su Roma Nell’EUROPA ORIENTALE l’impero bizantino ortodosso incentrato su Costantinopoli

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appunti. manuale di teorie delle relazioni internazionalil

Transcript of Jackson Sorensen teorie delle relazioni internazionali

  • CAP 1 : BREVE CENNO STORICO SUL SISTEMA DEGLI STATI

    Il sistema degli stati e unISTITUZIONE STORICA lhanno creato cer popoli in un det periodo storico E UNORGANIZZAZIONE SOCIALE. b

    Non sempre i popoli hanno vissuto in STATI SOVRANI; essi hanno organizzato la vita politica in modi differenti e alcuni modi di organizzare la vita politica sono stati via via abbandonati : CITTA-STATO, FEUDALESIMO, COLONIALISMO

    Stati sovrani non si sono formati PRIMA DEL XVI SECOLO, qnd essi comparvero per la prima volta nellEUROPA OCCIDENTALE. Questo sistema si poi diffuso progressivamente. LERA DELLO STATO SOVRANO COINCIDE CON LERA MODERNA, sistema degli stati e modernit sono correlati sul piano storico : la tendenza allagglomerazione di stati territoriali si manifest in europa allinizio dellera moderna. Lo stato sovrano nato in EUROPA e si poi diffuso in america settentrionale (fine del 18 secolo) e allamerica meridionale (inizi del 19 secolo)

    LORIGINE STORICA DELLO RELAZIONI INTERNAZIONALI = affonda le radici in EPOCHE REMOTE. Su di essa possiamo SOLO FARE CONGETTURE in linea conceuale, ci avvenne quando gli individui si insediarono sul territorio , dando vita a comunit politiche separate (i primi esempi risalgono a 5000 anni fa). Ciascun gruppo dovette fronteggiare il problema di COESISTERE CON GRUPPI VICINI , ma il pi delle volte la VICINANZA COMPORTAVA : rispetto reciproco, cooperazione, commerci, dialogo RELAZIONI AMICHEVOLI E PACIFICHE infa la DIPLOMAZIA ha radici anche.

    Le relazioni tra GRUPPI POLITICI INDIPENDENTI rappresentano il PROBLEMA CONTRALE DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI. Queste relazioni ci consentono di formulare una definizione di : complesso delle relazioni tra raggruppamento umani politicamente organizzati che occupano territori distinti, non sono soggetti a alcun potere superiore ed esercitano un certo grado di indipendenza luno rispetto allaltro. Le RI sono RELAZIONI TRA GRUPPI INDIPENDENTI CHE PRESENTANO QUESTE CARATTERISTICHE.

    Il primo esempio storico di un sistema di stati quella dellANTICA GRECIA (chiamato Ellade) composta da numerose citt-stato. La grecia antica era un SISTEMA DI CITTA-STATO atene era la pi grande, poi vi era Sparto, Corinto ed altre. Le relazioni che intrattenevano erano prive della diplomazia e non erano regolate dal diritto internazionale. Il SISTEMA DI STATI DELLELLADE si basava su : lingua e una comune religione. Il sistema greco di citta-stato fu DISTRUTTO DA POTENTI IMPERO CONFINANTI e i GRECI FURONO POI ASSOGGETTATI DALLIMPERO ROMANO. I Romani edificarono un immenso impero e nei confronti delle tante comunit politiche residenti presenti nelle zone occupate adottarono una POLITICA DI ASSOGGETTAMENTO. Esse quindi potevano decidere se essere sottomesse a Roma oppure ribellarsi. Con il tempo. Le COMUNITA RESIDENTI ALLA PERIFERIADELLIMPERO cominciarono a ribellarsi lesercito romano cominci a ritirarsi e la citt di Roma fu invasa e danneggiata dai barbari. Limpero romani cos scomparve dalla scena.

    LIMPERO = modalit di organizzazione politica che gradualmente emerse nellEUROPA CRISTIANA e che prevalse per molto dopo la caduta dellimpero romano. I successori di Roma in EUROPA furono IMPERI :

    In EUROPA OCCIDENTALE limpero medievale cattolico, incentrato su Roma NellEUROPA ORIENTALE limpero bizantino ortodosso incentrato su Costantinopoli

  • Ai confini di questi due imperi, esistevano altri sistemi politici e imperi : nellafrica settentrionale e in medio oriente si era propagata la CIVILTA ISLAMICA (nata nel VII secolo). Poi cera lIMPERO CINESE che sopravvisse per 4000 anni fino allinizio del XX secolo. Nel Medioevo per i contatti tra i vari imperi erano SPORADICI : comunicazioni lente, trasporti difficoltosi. Quindi gli impero erano MONDI A SE STANTI.

    E LECITO PARLARE DI RELAZIONI INTERNAZIONALI NELLEUROPA OCCIDENTALE DURANTE IL MEDIOEVO? Con difficolt perch nel medioevo vi erano imperi e non sistemi di stati. Di stati ne esistevano ma NON ERANO SOVRANI O INDIPENDENTI non vi erano territori deni da conni. Il potere era organizzato su basi religiose e politiche : il PAPA e lIMPERATORE erano ai vertici di due gerarchie , una religiosa e una politica. Durante il medioevo vi furono anche DISORDINI, CONFLITTI E VIOLENZE a causa di mancanza di chiare linee di organizzazione e controllo politico territoriale. I re non controllavano la guerra, ma la capacit di fare guerra appartenevano ai cavalieri armati e i loro capi che combattevano talvolta per il papa o per limperatore o per il re. Non esisteva ununica organizzazione politica che si occupasse dei valori connessi con la statualit sovrana, ma a essi badavano organizzazioni differenti.

    Quale fu la conseguenza del passaggio dal medioevo allera moderna? SI CONSOLIDO LA SALVAGUARDIA DI QUESTI VALORI NELLAMBITO DI UNUNICA ORGANIZZAZIONE SOCIALE UNIFICATA E INDIPENDENTE : lo STATO SOVRANO. Potere e autorit si concentrarono in un unico punto : il RE E IL SUO GOVERNO. Il re ora governava un territorio chiuso da confini , difesi dalle interferenze esterne. Il re esercitava lautorit suprema su tutto il popolo del regno questo segna lAVVENTO DELLERA MODERNA. Il re divenne lunico centro di potere.

    Successivamente molti re cominciarono a guardare OLTRE I PROPRI CONFINI CON LAMBIZIONE DI ESPANDERE I PROPRI TERRITORI. Avvennero cos delle RIVALITA INTERNAZIONALI CHE SPESSO SFOCIARONO IN GUERRE / AMPLIAMENTO DI PAESI A SPESE DI ALTRI. La guerra divent unistituzione internazionale chiave per la risoluzione dei conflitti tra stati sovrani.

    Dunque, il CAMBIAMENTO POLITICO CHE DENOTA IL PASSAGGIO ALLERA MODERNA E STATO LA COSTRUZIONE DI STATI TERRITORIALMENTE INDIPENDENTI lo stato si approprio del territorio e della popolazione residente in quel territorio e la trasform in sudditi, poi in cittadini. Il territorio ora DELIMINATO, UNIFICATO, CENTRALIZZATO sotto un governo sovrano.

    Levento che segno la FINE DEL MEDIOEVO e LINIZIO DEL MODERNO SISTEMA DI INTERNAZIONALE viene identificato con la GUERRA DEI TRENTANNI (1618-48) E CON LA PACE DI VESTFALIA che la concluse.

    Caratteristiche del NUOVO SISTEMA DEGLI STATI:

    Gli stati limitrofi riconoscevano la legittimit e indipendenza degli stati

    Questo riconoscimento non si estendeva al di fuori del SISTEMA DEGLI STATI EUROPEO i sistemi politici non europei non facevano parte del sistema degli stati xch ritenuto inferiori sotto il profilo politico e furono subordinati al dominio imperiale europeo.

    Le relazioni fra gli stati europei non erano soggette a diritto internazionale e alla diplomazia

    Fra gli stati esisteva un equilibrio di potere volto a impedire che qualsiasi di essi facesse saltare lo status quo tentando di conseguire una posizione egemonica.

  • IL SISTEMA DEGLI STATI GLOBALE E LECONOMIA MONDIALE

    Gli europei si impegnarono per edificare VASTI IMPERI OLTREMARE e UNECONOMIA MONDIALE che li mise in grado di sottomettere al proprio controllo molte comunit politiche non europee. La spinta al controllo del mondo non europeo da parte degli europei cominci con lera moderna nel XVI secolo. Tale spinta dur fino alla met del 1800 quando gli ultimi popoli non occidentali riuscirono a liberarsi del colonialismo arrivando allindipendenza politica.

    La STORIA DELLEUROPA MODERNA una storia di conflitti e guerre politiche tra i suoi stati sovrani : gli stati europei competevano tra loro per invadere e controllare militarmente regioni utili ed economicamente appetibili nel resto del mondo. Lespansione imperiale occidentale rese possibile la formazione di uneconomia globale e di una rete di governo globale.

    Lespansione degli scambi commerciali tra mondo occidentale e non occidentale ebbe inizio intorno allanno 1500 grazie allimpiego di grandi velieri capaci di navigare per lunghe distanze e armati, di cui gli europei si servivano per trasportare merci sia proiettare lontano la proprio potenza militare / politica. Fu con queste navi che gli stati europei si spinsero oltre i propri confini europei. I russi invece si espandevano via terra e limpero russo si basava sul commercio delle pelli, attraverso la siberia, lalaska e la costa occidentale degli USA.

    Per comprendere il il funzionamento del sistema degli stati nei SECOLI DELLIMPERIALISMO ECONOMICO E POLITICO DI MATRICE EUROPEA , occorre tenere presente alcuni punti :

    gli stati europei strinsero alleanze di comodo con sistemi politici non europei

    gli stati europei conquistarono e colonizzarono quei sistemi politici non occidentali e li trasformarono in componenti subalterne dei rispettivi imperi

    quei lontani imperi divennero una fonte di ricchezza e di potenza per molti secoli.

    Lo sviluppo deuropa si bas sul controllo di vasti territori fuori dalleuropa e sullo sfruttamento delle loro risorse naturali e umane.

    Per tutta la fase dellimperialismo occidentale non si manifest mai alcun interesse di incorporare i sistemi politici non occidentali nel sistema degli stati su una base di pari sovranit (ci avvenne dopo la 2GM)

    Prima fase della GLOBALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEGLI STATI = si svilupp mediante laccorpamento di stati non occidentali che loccidentale non riusciva a colonizzare. I paesi che sfuggirono alla colonizzazione furono obbligati ad accettare le regole del sistema degli stati occidentale.

    La seconda fase della globalizzazione del sistema degli stati ebbe luogo per effetto delle RIVOLTE ANTICOLONIALI ATTUATE DA SUDDITI COLONIALI DEGLI IMPERI COLONIALI.

    La fase finale della globalizzazione del sistema degli stati fu segnata dalla dissoluzione dellURSS e dalla simultanea disgregazione della Jugoslavia e della Cecoslovacchia alla fine della guerra fredda. Alla fine del XX secolo gli stati membri delONU erano quasi 200.

    CAPITOLO 2 LE RELAZIONI INTERNAZIONALI COME DISCIPLINA ACCADEMICA-

  • LIBERALISMO UTOPICO : I PRIMI STUDI SULLE RI

    Prima spinta alla definizione delle RI come DISCIPLINA ACCADEMICA venne dalla prima guerra mondiale , cio la consapevolezza della necessit di impedire il ripetersi di sofferenze umane. PERCHE QUELLA GUERRA EBBE INIZIO? La prima teoria accademica nelle RI venne fuori dal tentativo di trovare delle risposte connesse con il primo conflitto mondiale. La nuova disciplina fu influenzata dalle IDEE LIBERALI : per i liberali la responsabilit della 1GM era attribuibile ai calcoli egoistici dei governanti autocratici al potere nei paesi militarizzati , in particolari austria e germania.

    Perch i primi passi nelle RI furono influenzati dal LIBERALISMO? Nel 1917 furono trascinati in guerra anche gli USA (det. lesito : vittoria degli alleati democratici e sconfitta delle potenze centrali autocratiche). Gli USA avevano Wilson come presidente pensava che la sua missione fosse portare i valori liberali e democratici in europa e nel mondo, in modo tale da prevenire unaltra guerra. I pensatori liberali pensavano che per impedire un altro conflitto mondiale occorreva : riformare il sistema internazionale e le strutture interne dei paesi autocratici. Lidea di wilson era formulata in un PROGRAMMA DI 14 PUNTI presentato al congresso nel 1918 . le sue idee influenzarono la CONFERENZA DI PARIGI che segu la fine della guerra. Il programma per la pace di wilson :

    Auspicava la fine diplomazia segreta Garantita la libert di navigazione sui mari Rimozione ostacoli al libero commercio Armamenti ridotti al minimo x garantire sicurezza interna Le rivendicazioni coloniali risolte in base al principio dellautodeterminazione dei popoli Occorreva creare una associazione delle nazioni basate su accordi, al fine di fornire reciproche

    garanzie di indipendenza reciproca e integrit territoriale

    NORMAN ANGELL (liberale) nel 1909 pubblic la grande illusione lillusione di mol stas ancora convinti che la guerra abbia scopi utili e che il successo in guerra arrechi benefici al vincitore.

    Il RAGIONAMENTO DI WILSON E ANGELL si basa sulla concezione liberale degli individui e societ umana : gli individui sono razionali , quando applicano la razionalit alle RI possono creare organizzazioni destinate a operare a vantaggio di tutti. LOPINIONE PUBBLICA E UNA FORZA COSTRUTTIVA = esponendo ogni trattativa al vaglio del pubblico giudizio si otterranno accordi intelligenti ed equi.

    PERCHE ALLORA SI ETICHETTANO QUESTE IDEE CON LESPRESSIONE ? Per colpa degli sviluppi storici negli anni 20 e 30 ; la democrazia liberale sub duri colpi con AVVENTO DELLA DITTATURA NAZIFASCISTA IN ITALIA, GERMANIA, SPAGNA e lautoritarismo si rafforz in molti stati nuovi delleuropa centrale/orientale che avrebbero dovuto diventare delle democrazie. Contrariamente alle speranze di Wilson non si verific una diffusione della democrazia, anzi accadde il contrario.

    IL REALISMO E LA CRISI DEGLI ANNI VENTI

    Lidealismo liberale non era lo strumento teorico adatto per governare le RI negli anni 30, e gli studiosi delle RI cominciarono a parlare il classico linguaggio realista di TUCIDIDE, MACHIAVELLI E HOBBES. La critica pi esaustiva allidealismo liberale fu quella formulata dallinglese Carr contestava ai liberali il pensiero liberale secondo cui le relazioni internazionale si basavano su unarmonica coesistenza di interessi tra valori e individui. CARR : tra paesi e individui ESISTONO MOLTI CONFLITTI DINTERESSE. Alcuni paesi e individui stanno meglio di altri essi difenderanno la loro posizione privilegiata i non abbien invece, vorranno

  • rovesciare questa situazione le RI riguardano la loa tra ques interessi coniuali. Le RI allora riguardano pi il CONFLITTO CHE LA COOPERAZIONE. Carr = definisce la sua teoria realista e laltra utopica

    HANS J. MORGENTHAU = port il realismo in USA con gran successo. Alla base delle RI c la natura umana , gli individui sono egoisti / desiderosi di potere il loro comportamento tende a essere aggressivo. Verso gli anni 30 vi erano prove a sostegno di ci (germania di hitler, italia di mussilini, giappone imperiale). PERCHE LE RI DOVREBBERO ESSERE EGOISTICHE ED AGGRESSIVE?

    Einsten scrisse a freud che ci deve essere una propensione umana per lodio e la distruzione Freud conferm che tale impulso aggressivo esiste ed difficile tenerlo a bada.

    Seconda spiegazione : RELIGIONE CRISTIANA ; secondo la Bibbia gli individui hanno dentro s il peccato originale e la tendenza al male da quando adamo e eva furono cacciati dal paradiso terreste. Il primo omicidio nella storia fu commesso da caino che uccise il fratello abele per invidia la natura umana semplicemente malvagia.

    Altro fondamento della CONCEZIONE REALISTA riguarda la natura delle RI = la politica internazionale una lotta per il potere, la finalit sempre il potere. Non esiste alcun governo mondiale, ma c un sistema di stati sovrani e armati che si fronteggiano la polica mondiale unanarchia internazionale. Cos essenziale mantenere un efficace EQUILIBRIO DI POTERE per preservare la pace e prevenire la guerra .

    Terza componente : VISIONE CICLICA DELLA STORIA il realismo pone accento sulla CONTINUITA E RIPETIZIONE , ogni nuova generazione commetter gli stessi tipi di errori delle generazioni precedenti.

    LA VOCE DEL BEHAVIORISMO NELLE RI

    SECONDO DIBATTITO NELLE RI = riguarda la METODOLOGIA. Dopo la 2GM limportanza della disciplina accademica delle RI crebbe, specialmente in USA dove ENTI GOVERNATIVI / FONDAZIONI PRIVATE supportarono ricerche scientifiche nel campo delle RI. Quel supporto fece nascere una nuova generazione di studiosi di RI i quali adottavano un approccio metodologico. Questa nuova metodologia si sforzava di essere scientifica gli studiosi si scienze naturali riescono a formulare LEGGI OBIETTIVE E VERIFICABILI X SPIEGARE IL MONDO FISICO lambizione dei BEHAVIRISTI fare altrettanto per il mondo delle RI. Raccoglieranno dati empirici sulle RI da usare poi a scopi di misurazione, classificazione, generalizzazione, e validazione delle ipotesi. Cosa interessa al behaviorismo? FATTI OSSERVABILI / DATI MISURABILI / RACCOLTA DI DATI. Per essi, i fatti sono dai valori i valori infa sono si possono spiegare scientificamente.

    LAPPROCCIO TRADIZIONALE e molto diverso dallAPPROCCIO BEHAVIORISTA :

    APPROCCIO TRADIZIONALE = approccio olistico, interpreta le RI come componente del mondo umano e cerca di comprenderlo in un modo umanistico studiandolo dallinterno. Per studiare le RI secondo qst approccio, lo studioso deve conoscere la storia e la diplomazia, il diritto internazionale e la teoria politica dello stato sovrano.

    Per il BEHAVIORISMO non c spazio per letica perch essa comprende VALORI e i valori non possono essere studiate scientificamente.

    NEOLIBERALISMO : ISTITUZIONI E INTERDIPENDENZA

  • Il realismo ha prevalso nel primo grande dibattito e quindi rimase lapproccio dominante nelle RI. Durante gli ANNI 50, 60, 70 gran parte delle RI riguard SCAMBI COMMERCIALI, INVESTIMENTI, VIAGGI , COMUNICAZIONI su queste RELAZIONI si bas un nuovo tentativo dei liberali di formulare una teoria alternativa al pensiero realista, CHE EVITASSE GLI ECCESSI UTOPICI DEL VECCHIO LIBERALISMO il cd neoliberalismo:

    Idea del progresso e cambiamento , ma RIPUDIAVANO LIDEALISMO Tentarono di formulare TEORIE e applicare METODI NUOVI CON CARATTERI SCIENTIFICI

    anni 50 europa occidentale = processo di integrazione regionale , che stimol la riflessione dei neoliberalisti. Termine = forma di cooperazione internazionale molto intensa. I primi teorici dellintegrazione studiarono i modi in cui alcune attivit transfrontaliere impiegavano le parti interessata a una cooperazione mutualmente vantaggiosa. Da questi sviluppi nacque il LIBERALISMO SOCIOLOGICO = pone accento sullimpatto dellaumento di tali attivit transnazionali. I collegamenti che vi nascono aiutano a creare valori e identit condivisi tra i popoli di stati diversi e aprono la strada a relazioni pacifiche. Queste rendono la guerra sempre meno probabile

    anni 70= alcuni studiosi svilupparono questo concetto , sostenendo che le relazioni tra stati occidentali sono caratterizzati da COMPLETA INTERDIPENDENZA vi sono molte forme di connessione tra societ, inclusi i legami transnazionali tra grandi imprese LIBERALISMO DELLINTERDIPENDENZA

    quando si arriva a un ALTO GRADO DI INTERDIPENDENZA probabile che gli stati diano vita a ISTITUZIONI INTERNAZIONALI che aiutano a risolvere problemi comuni. Queste istituzioni possono essere organizzazioni internazionali come lUE LIBERALISMO ISTITUZIONALE

    La quarta componente del neoliberalismo , il LIBERALISMO REPUBBLICANO , riprende un tema sviluppato dal vecchi pensiero liberale : idea che le democrazie liberali promuovono la pace perch non scendono in guerra luna con laltra . secondo Doyle la pace democratica poggia su 3 pilastri : la pacifica risoluzione conflitti, valori condivisi, la cooperazione economica.

    NEOREALISMO : BIPOLARISMO E CONTRAPPOSIZIONE

    WALTZ tent una nuova via , proponendo una TEORIA REALISTA diversa dalla precedente, in quanto inspirata alle ambizioni scientifiche del behaviorismo il NEOREALISMO. Waltz :

    Si allontana dal realismo classico non si interessa delleca del governare / del dilemma morale della politica estera

    Concentra lattenzione sulla STRUTTURA DEL SISTEMA INTERNZIONALE :1) waltz rileva che il sistema internazionale unANARCHIA (non c un governo su scala mondiale). 2) il sistema internazionale composto di unit simili (tutti gli stati svolgono analoghe funzioni di governo. Gli stati si differenziano solo per la FORZA , che waltz chiama capacit relativa)

    Sistema internazionale dopo la 2GM = dominato da due superpotenze USA e URSS sistema bipolare. Dal crollo dellurss emerse un sistema diverso con altre grandi potenze ma solo una superpotenza, gli USA. Waltz sottolinea alcuni punti : le grandi potenze tenderanno sempre a bilanciarsi. Inoltre, gli stati pi piccoli e deboli tendono a allinearsi con le grandi potenze x preservare la propria autonomia per waltz gli sta adottano POLITICHE DI POTENZA e di RICERCA DELLA SICUREZZA xch la struttura del sistema internazionale li costringe a comportarsi cos.

  • SOCIETA INTERNAZIONALE (SI) : LA SCUOLA INGLESE

    nel RU per tutta la guerra fredda, prevalse una scuola di RI :

    Che rifiutava la sfida behaviorista

    Inoltre rifiutava ogni rigida distinzione tra un approccio realista e un approccio liberale allo studio delle RI

    Qst filone di pensiero detto , ma siccome i suoi esponenti di maggiore spicco erano australiani, americani, canadesi, sudafricani, la chiameremo SOCIETA INTERNAZIONALE (SI). I due teorici della SI sono

    Martin Wight

    Hedley Bull

    I teorici SI:

    Si focalizzano sul fattore FORZA nel sistema internazionale, sullo STATO e sul SISTEMA DEGLI STATI maaaaaaaa, respingono il pensiero realista secondo cui la politica mondiale uno stato di natura hobbesiano in cui non esistono norme internazionali.

    Secondo i teorici SI : lo stato al tempo stesso uno STATO DI FORZA e uno STATO DI DIRITTO forza e diritto sono importante nelle RI

    Riconoscono limportanza degli individui ma considerano le organizzazioni intergovernative e non-governative come aspetti marginali della politica mondiale i teorici SI quindi ridimensionano limportanza delle RELAZIONI TRANSNAZIONALI.

    I teorici SI non puntano a formulare e verificare ipotesi con lobiettivo di costruire leggi scientifiche sulle RI, ma cercano di comprenderle e interpretarle assumendo un approccio pi storico e filosofico

    ECONOMIA POLITICA INTERNZIONALE (EPI)

    I dibattiti sulle RI fino ad ora hanno riguardato la POLITICA INTERNAZIONALE in gli affari economici svolgono un ruolo secondario non ci si occupa del terzo mondo.

    I decenni seguiti alla 2GM furono un PERIODO DI DECOLONIZZAZIONE Comparvero mol sta nuovi molti di questi sono talmente deboli sotto il profilo economico da occupare gli ultimi posti della gerarchia economica globale sono un terzo mondo. Negli anni 70 emerse il NEOMARXISMO come tentativo di spiegare il SOTTOSVILUPPO ECONOMICO DEL TERZO MONDO.

    Questo fu lo spunto per un TERZO DIBATTITO NEL CAMPO DELLE RI, incentrato su RICCHEZZA e POVERTA A LIVELLO INTERNZIONALE, cio sullECONOMIA POLITICA INTERNZIONALE.

    Approccio EPI = si occupa di chi ottiene che cosa nel sistema economico /politica internazionale.

    Neomarxismo = analizza la situazione del terzo mondo usando gli strumenti analitici di Marx per indagare il funzionamento del capitalismo in europa. Secondo marx = la classe borghese (capitalistica) usava il suo potere economico x sfruttare il proletariato (o classe lavoratrice). I neomarxisti estesero quellanalisi al

  • TERZO MONDO, sostenendo che leconomia capitalistica globale controllata dai ricchi stati capitalistici che se ne servono x impoverire i paesi poveri. = concetto chiave dei neomarxisti i paesi del terzo mondo non sono poveri xch sono arretrati, ma xch i paesi ricchi del primo mondo li hanno sospinti in quella condizione.

    I paesi terzo mondo sono soggetti allo SCAMBIO INEGUALE = devono vendere a buon mercato le loro materie prime, e acquistare a caro prezzo i prodotti finiti di cui hanno bisogno. Per i paesi ricchi accade il contrario: comprano a prezzi bassissimi e vendono a tantissimo. Qst situazione imposta ai paesi poveri.

    WALLERSTEIN sostiene che qualche paese del terzo mondo possa salire nella gerarchia capitalistica globale ma in cima non c posto per tutti.

    VERSIONE LIBERALE DELLEPI = la prosperit umana potr essere realizzata grazie alla libera espansione globale del capitalismo oltre i confini dello stato sovrano. I liberali si rifanno ad Adam Smith e altri liberali classici, secondo i quali : liberi mercati, propriet privata e libert individuale sono i 3 fattori che possono promuovere il PROGRESSO ECONOMICO PER TUTTE LE PARTI COINVOLTE.

    NEOMARXISTI EPI = considerano il capitalismo internazionale uno strumento , di cui i paesi sviluppati si servono x sfruttare il terzo mondo.

    LIBERALI EPI = vedono nel capitalismo internazionale la premessa di una evoluzione positiva per tutti i paesi indipendentemente dal loro livello di sviluppo

    REALISTI EPI = si rifanno al pensiero dalleconomista List e ritengono che lattivit economica dovrebbe essere posta al servizio della costruzione di uno stato forte. La ricchezza prodotta dovrebbe essere CONTROLLATA e GESTISTA dallo stato; questo approccio stato anche detto MERCANTILISMO per i mercantilisti la creazione di ricchezza condizione necessaria per accrescere la forza di uno stato. La produzione di ricchezza strumentale al perseguimento della sicurezza nazionale/benessere nazionale.

    IL REALISMO GLI ELEMENTI DEL REALISMO Idee e ipotesi su cui si basa il realismo :

    Visione pessimistica della natura umana Convinzione che le RI sono conflittuali e che i conflitti internazionale sfociano in guerre Alto valore attribuito alla sicurezza nazionale e alla sopravvivenza degli stati Scetticismo in merito alla possibilit che nella politica internazionale possa verificarsi un processo

    evolutivo analogo a quello che avviene nella politica interna SECONDO I REALISTI : la natura umana caratterizzata dalla preoccupazione per il proprio benessere nel quadro di relazioni reciproche competitive visione pessimistica che emerge nella teoria delle RI di Margenthau. Tucidide, Machiavelli e Hobbes (e tutti i realisti classici) condividono questa opinione la politica internazionale vista da essi come POLITICA DI POTENZA : perenne clima di rivalit, conflitti e guerre tra gli stati. La politica internazionale sinonimo di ANARCHIA INTERNAZIONALE = sistema senza nessuna autorit sovrastante, senza nessun governo mondiale. Lo stato il protagonista nella politica mondiale, ma essi non

  • sono tutti uguali : quelli pi impo sono le grandi potenze che lottano tra loro per conquistare predominio e sicurezza. Valori che ispirano la dottrina realista : sicurezza nazionale e sopravvivenza dello stato. Stato pensato come un protettore del proprio territorio, degli individui che vi abitano e dei loro particolari modi di vivere. Lunica responsabilit degli statisti quella di PROMUOVERE E DIFENDERE LINTERESSE NAZIONALE (gli accordi internazionali sono tutti provvisori e non esistono obblighi internazionali). Distinzione tra REALISMO CLASSICO e REALISMO CONTEMPORANEO :

    CLASSICO = quello degli approcci tradizionali alle RI che dominava il campo prima della rivoluzione behaviorista degli anni 50/60. Concentra attenzione sui valori politici della sicurezza nazionale e della sopravvivenza dello stato

    CONTEMPORANEO = dottrina recente, concentra attenzione sul sistema internazionale. Origini americane.

    REALISMO CLASSICO TUCIDIDE = le RI sono le contrapposizione e i conflitti inevitabili tra le antiche citt stato greche e tra Ellade e i limitrofi imperi non grechi. Cerano poche grandi potenze e molte potenze pi piccole e questa diseguaglianza era considerata inevitabile e naturale. Tutti gli stati devono adattarsi alla realt della forza diseguale. Le possibilit di scelta sono limitate per gli uomini di stati nella conduzione della politica estera. Tucidide raccomanda unetica della cautela e della prudenza nella conduzione di ci in un mondo internazionale caratterizzato da diseguaglianze , ridotte possibilit di scelta e presenza di pericoli. Lungimiranza, prudenza, cautela, discernimento tra delleca polica del realismo classico MACHIAVELLI = la forza (il leone) e linganno (la volpe) strumenti della politica estera. Valore politico supremo : libert nazionale (=indipendenza) ; responsabilit di chi governa = perseguire e difendere gli interessi dello stato (=garantire la sopravvivenza) cos indispensabile la forza. Il governante deve essere un leone, ma al tempo stesso volpe (astuzia e fermezza). Presupposto del pensiero di machiavelli : il mondo un posto pericoloso ma anche pieno di opportunit; la conduzione della politica estera unATTIVITA OPPORTUNISTICA o basata sul calcolo della propria forza e dei propri interessi in quanto contrapposti a quelli di rivali. Secondo M, chi governa lo stato non deve operare seguendo i principi delletica cristiana. HOBBES E IL = pensa che per capire la natura della vita politica bisogna immaginarsi di vivere in una situazione naturale stato di natura. Per Hobbes lo stato di naura si caratterizza per un permanente stato di guerra (ogni uomo contro ogni altro uomo) stato di paura perenne. Per arrivare a condizioni di vita civile bisogna creare e difendere lo STATO SOVRANO gli individui devono collaborare e sottoscrivere un patto di sicurezza che garantisce lintegrit di ognuno. Ci che li spinge a istituire lo stato sovrano la passione, non la ragione. Questo atto per crea un altro stato di natura tra sta.. : non c la possibilit di creare uno stato globale o un governo mondiale. IL REALISMO NEOCLASSICO DI MORGENTHAU

  • Uomini e donne sono per natura animali politici nati x perseguire il potere e goderne i frutti ; la smania di potere spinge gli individui a ricercare una posizione di vantaggio e uno spazio politico entro il quale vivere. Lo spazio politico massimo lo STATO INDIPENDENTE. Gli individui sono in conflitto tra di loro concezione della polica di potenza nocciolo del realismo di Morgenthau, degli approcci realisti classici e neoclassici. Gli individui devono dispiegare le loro forze per conquistare qst spazio politico il sistema degli sta conduce (a livello internazionale) allANARCHIA e al CONFLITTO. La lotta tra gli stati fa nascere il problema di giustificare il potere nelle relazioni umane : per egli ce una moralit per la sfera privata e unaltra per la sfera pubblica. Riconosce limportante differenza tra sfera pubblica e sfera privata e anche per i realisti classici tale differenza importante. Per Morgenthau larte di governare si collega alla consapevolezza chge etica politica e etica privata sono cose diverse; il segreto di unefficace attivit di governo : governare nel modo auspicato da Machiavelli e difendere lo stato e linteresse nazionale raccomandato da Hobbes. Morgenthau compendia la sua teoria RI in

    o La politica inserita nella natura umana i cui tratti sono : egocentrismo, amor proprio, ricerca tornaconto personale

    o La politica una sfera autonoma che non si pu ridurre alleconomia o alletica o Ricerca del tornaconto = tipica della condizione umana. La politica larena dove qst interessi si

    confrontano e successivamente si scontrano degenerando in conflitti. La politica intern larena dove si fronteggiano gli interessi conflittuali degli stati

    o Etica delle RI = unetica politica o situazionale, diversa dalla morale privata o Governare unattivit prudente e prosaica che si basa sulla consapevolezza dei limiti e delle

    imperfezioni umane SCHELLING E IL REALISMO STRATEGICO Anni 50/60 = emersi nuovi approcci realisti. Realismo strategico = attenzioni sui processi decisionali della politica estera. Qnd affronta questioni diplomatiche importanti, il leader di uno stato non pu far a meno di ragionare strategicamente se vuole ottenere un successo. Considera la diplomazia unattivit razionale-strumentale che pu essere compresa con laiuto di un tipo di analisi logica la . Concetti pi usati da Shelling = MINACCIA la sua analisi riguarda i modi in cui gli statisti possono affrontare la minaccia e i pericoli di una guerra nucleare. Esempio di realismo strategico : chiedersi come usare in modo intelligente la propria forza per indurre lavversario militare a fare ci che si ritiene auspicabile e dal dissuaderlo dal fare ci che si ritiene deprecabile. Per schelling la conduzione della politica estera STRUMENTALE cio libera da considerazioni di carattere morale che cosa dobbiamo fare perch la nostra polica abbia successo? idenca alcune mosse e stratagemmi che possono promuovere la collaborazione ed evitare le guerre in un mondo conflittuale di stati dotati di armi nucleari. Materia di indagine del (-) : uso della forza militare nella politica estera. Shelling differenzia la forza bruta dalla coercizione. La forza bruta ha successo quando viene usata ; la capacit di colpire pi efficace quando viene tenuta in serbo. Per rendere efficace lapparato coercitivo dobbiamo sapere cosa teme di pi lavversario e che lo spaventa; dobbiamo poi fargli capire cosa ci spinger a colpirlo e cosa invece ci tratterr dal farlo.

  • Altro concetto : affinch la coercizione sia efficace come strumento di politica estera necessario che i nostri interessi e quelli del nostro avversario non siano totalmente contrapposti. La coercizione un terreno di contrattazione. Differenze tra il realismo di Machiavelli e quello Shelling schelling non esplora leca della politica estera, presuppone solo certi obiettivi senza commentarli. Il (-) presuppone valori e comporta conseguenze normative ma non le esamina n esplora. I realismo classici forniscono una teoria RI al tempo stesso politica ed etica. I realisti contemporanei sono silenziosi sulla questione dei valori e non si preoccupano di incorporarli nelle loro teorie. WALTZ E IL NEOREALISMO Pi illustre pensatore neorealista contemporaneo : Kenneh Waltz ignora le preoccupazione normave del realismo classico e neoclassico. Il suo approccio esplicativo influenzato dai modelli economici di ispirazione positivista. Secondo W la miglior teoria RI una teoria neorealista che concentri lattenzione sulla struttura del sistema , sulle sue unit interagenti, sui suoi aspetti pertinenti ed evolutivi. Nel NEOREALISMO : struttura del sistema al centro danalisi + equilibro di potere tra i suoi componenti. Caratteristica impo delle RI : STRUTTURA DECENTRATA DELLANARCHIA DEGLI STATI gli sta svolgono tutti gli stessi compiti fondamentali , si differenziano solo per ci che concerne la capacit di assolvere i propri compiti. Waltz = differenzia i SISTEMI BIPOLARI (es. durante la guerra fredda) e SISTEMI MULTIPOLARI (es. prima della guerra fredda e dopo).

    SISTEMA BIPOLARI = pi stabili (ipotesi storicamente discutibile) Waltz parte dal realismo classico e neoclassico sviluppandone alcune idee :

    Adotta il concetto di anarchia e si concentra sugli stati Obiettivi prioritari degli stati = sicurezza e sopravvivenza (pone al centro della sue analisi la politica

    di potenza) Il maggior problema delle grandi potenze : la guerra. Compito delle RI tra grandi potenze :

    preservare pace e sicurezza Si allontana per dal realismo classico:

    No riflessioni sulla natura umana Lapproccio di W non fornisce alcuna guida agli uomini di governo poich hanno poca libert di

    scelta CONCETTO DI INTERESSE NAZIONALE Realisti classici = concetto morale che i governanti devono difendere e promuovere

    Waltz = funziona come un segnalatore automatico che impone ai governatori quando e come agire

    LA TEORIA NEOREALISTA DELLA STABILITA Sia il realismo strategico (schelling) che il neorealismo (Waltz) sono connessi con la guerra fredda : si tratta di risposte teoriche diverse a quella situazione storica Shelling = dimostra come un concetto di strategia basato sulle teoria dei giochi possa gettare luce sulla rivalit nucleare delle 2 superpotenze

    Waltz = chiarisce come unanalisi strutturale pu spiegare la prodotta dalla contrapposizione Usa-Urss.

  • John Mearsheimer = parte dal ragionamento di Waltz in merito alla maggiore stabilit dei sistemi bipolari per 3 ragioni : numero dei conflitti tra grandi potenze minore; pi facile gestire un sistema efficace di deterrenza; il rischio di errori di valutazione e di incidenti fortuiti inferiore. La distribuzione e la natura della forza militare = fattori che determinano il prevalere di condizioni di pace o di guerra ; la tra il 1945 e il 1990 frutto di 3 elementi:

    1. Bipolarismo della forza militare in europa 2. Equivalenza, in termini di forza militare, tra usa e urss 3. Imponenti arsenali nucleari in possesso di ambedue le superpotenze rivali

    Il ritiro delle 2 superpotenza dalleuropa darebbe origini a un sistema multipolare formato da 5 potenze maggiori (germania, francia, gran bretagna, russia, italia) sistema incline allinstabilit + smantellamento degli arsenali nucleari di Usa e Urss in europa che hanno un effetto pacificatore in europa Come i realisti dovrebbero interpretare lera post-guerra fredda? Sono in corso due dibattiti:

    Espansione della Nato verso est Ruolo predominante degli usa sulla scena internazionale e possibilit che atri stati tentino di

    contrastarla IL REALISMO DOPO LA GUERRA FREDDA : LA QUESTIONE DELLALLARGAMENTO DELLA NATO La fine della guerra fredda offriva lopportunit, per la Nato, di accrescere la sicurezza e la stabilit della regione euro-atlantica. Lallargamento della Nato avrebbe poi promosso le riforme democratiche nelleuropa orientale e relazioni volte a conquistare il consenso tra i membri dellalleanza dando impulso a rapporti di buon vicinato. 1949 creazione Nato; 1952 primo processo di allargamento; 1955 repubblica federale di germania; 1982 Spagna compito primario : tenere a bada lUrss e il Pao di Varsavia. Fine della guerra fredda = ulteriore espansione in europa orientale . Riguardo allespansione della Nato nelleuropa orientale si sono manifestate due argomentazioni contrapposte:

    FAVOREVOLI ALLESPANSIONE DELLA NATO IN EUROPA ORIENTALE : lobiettivo primario una maggiore sicurezza della regione. Promuoverebbe stabilit e sicurezza e terrebbe a bada il revisionismo territoriale della Russia

    OPPOSITORI DELLALLARGAMENTO DELLA NATO : 4 questioni o Metterebbe i discussione lintero assetto post-guerra fredda preoccupante possibilit di

    una riapertura della contrapposizione est-ovest o Nuova linea di divisione tra gli ex paesi satelliti dellurss ammessi alla Nato e quelli rimasti

    fuori o Si riduce la credibilit dellalleanza per quanto riguarda limpegno a difendere qualsiasi

    paese membro in caso di attacco o Lallargamento in aree pi instabili e pi difficili da difendere mette in pericolo limpegno

    degli usa nellambito dellalleanza. EGEMONIA ED EQUILIBRIO DI POTERE La fine della guerra fredda sollev una serie di interrogativi riguardo allapplicabilit del realismo in quanto teoria RI. Il dibattito si concretato sulle argomentazioni realiste di Mearsheimer egli riene che lo stato

  • il protagonista della politica internazionale e gli stati danno importanza allequilibrio di potere. Egli ritiene che il comportamento degli stati sia influenzato dalla struttura anarchica delle RI. Waltz : un eccesso di potere controproducente perch spinge gli stati a stringere alleanze ostili Mearsheimer lo denisce REALISMO DIFENSIVO Mearsheimer = gli stati ambiscono allEGEMONIA e sono pi aggressivi di come li descrive Waltz (obiettivo degli Usa = posizione di predominio sullintero sistema). La massima aspirazione di un paese, secondo Mearsheimer, quella di diventare egemone nella propria regione. Cos la Germania finir per assumere un ruolo predominante in europa e la cina diventer lo stato egemone in Asia qnd questo avverr gli usa reagiranno cercando di impedirlo REALISMO OFFENSIVO : le grandi potenze sono sempre alla caccia di opportunit per acquisire potere a danno dei loro rivali puntando allegemonia. Critiche alla teoria del realismo offensivo :

    Almeno uno dei potenziali aspiranti allegemonia regionale stato coinvolto nel processo di unificazione europea

    Incapacit di cogliere differenze sostanziali tra situazioni diverse. DUE CRITICHE AL REALISMO La scuola Si critica il realismo per 2 aspetti :

    o Il suo carattere monodimensionale (visione ristretta della realt) o Incapacit di cogliere la misura in cui la politica intern un dialogo tra punti di vista diversi in

    merito alle RI Martin Wight : carattere della politica intern come dialogo storico fra le 3 importanti filosofie/ideologie : realismo (machiavelli), razionalismo (grozio) e rivoluzioniamo (kant) per una comprensione olisca delle Ri necessario comprendere i rapporti dialettici tra questi 3 punti di vista Altra critica quella della TEORIA EMANCIPAZIONISTA. Secondo gli emancipazionisti : le Ri dovrebbero capire come mai uomini e donne sono prigionieri delle strutture intern esistenti e di trovare un modo per liberarli dalle altre strutture delle politica mondiale che gli impediscono di essere felici. Scopo che si prefiggono gli emancipazionisti : processo di liberazioni umana Ken Booth = critica il realismo strategico di Shellinh. Sostiene che il gioco realista della politica di potenza e della strategia nucleare obsoleto xch oggi la sicurezza un problema locale. Dallemancipazione scaturisce la vera sicurezza; nel suo ragionamento implicito limperativo categorico kantiano (trattare le persone come fini e non come mezzi) Andrew Linklater = contesta la visione realista delle RI proponendo di sostituirla con una prospettiva di tipo emancipazioni sta. Visione emancipazioni sta della politica globale di Linklater:

    o Costruzione di un sistema giuridico che offra protezione a tutti gli esseri umani o Declino dellegoismo e della competitivit o Affermarsi della generosit umana e si estenda a tutti gli uomini o Sviluppo di una comunit del genere umani a cui tutti dovranno la propria lealt

    IL LIBERALISMO

  • I PRINCIPIALE PRESUPPOSTI LIBERALI Il pessimismo dei realisti contro lottimisti dei liberali. Lapproccio liberale alle RI connesso allemergere del moderno stato liberale. I FILOSOFI LIBERALI (come Locke) vedevano grandi potenzialit per il progresso umano nella moderna societ civile e nelleconomia capitalista. Entrambe destinate a prosperare negli stati che garantivano la libert individuale. Processo di modernizzazione e rivoluzione intellettuale liberale = su queste si fonda la fede liberale nel progresso. I liberali hanno una visione ottimistica della natura umana conflitti e guerre non sono inevitabili : quando si avvalgono della ragioni gli individui possono cooperare negli stati e a livello internazionale. La cooperazione tender a prevalere. Lampiezza e il grado dellottimismo liberale in merito al progresso hanno subito negli anni forti oscillazioni

    Primi liberali = ottimismo assoluto stroncato dalla 2GM Fine della guerra fredda = nuova ondata di ottimismo liberale prevista vioria della democrazia

    liberale e sconfitta del comunismo. Attacco terroristico 11 sett 2001 = duro colpo allottimismo liberale

    Cosa interessa al liberalismo? Felicit e appagamento dei singoli individui. John Locke = gli stati esistono per garantire la libert ai loro cittadini. Per i realisti lo stato un Machstaat (strumento di potere), per i liberali un Rechtsstaat (entit costituzionale) tesi ripresa da Bentham e da Kant (un mondo di sta costituzionali col tempo istituir una pace perpetua) LIBERALISMO POST-BELLICO (dopo la 2GM) = liberalismo sociologico, liberalismo dellinterdipendenza, liberalismo istituzionale, liberalismo repubblicano. Liberalismo sociologico = per i realisti le relazioni internazionali consistono nello studio delle relazioni tra i governi di stati sovrani i (-) respingono ci (tesi troppo ristretta) , le RI riguardano anche le relazioni tra persone, gruppi organizzazioni appartenenti a paesi diversi le cd RELAZIONI TRANSNAZIONALI. Secondo Deutsch un alto livello di legami transnazionali tra societ determina un consolidamento di relazioni pacifiche : fa nascere una comunit di siurezza, un gruppi di individui integrati. INTEGRAZIONE = raggiungimento di un senso di comunit da parte di individui che sono giunti a convenire che i loro conflitti possono essere risolti senza ricorrere alluso della forza fisica. John Burton = propone un modello a ragnatela di relazioni transnazionali vuol dimostrare che ogni stato-nazione consiste di molti gruppi differenti di individui con diversi interessi (i realisti invece descrivono il mondo come un sistema di stati simile a un set di bilie da biliardo). James Rosenau = le transazioni individuali esercitano ripercussioni impo sulle questioni globali il mondo odierno un mondo di individui pi informati e pi mobili, molto meno legati ai loro stati (rispetto al passato). Sta avvenendo una profonda trasformazione del sistema internazionale. Sostiene la tesi che un mondo pi pluralista, caratterizzato da reti transnazionali di individui e gruppi, sar pi pacifico Liberalismo dellinterdipendenza = interdipendenza significa MUTUA DIPENDENZA popoli e governi risentono di ci che accade altrove x opera delle loro controparti di altri paesi. Per i paesi industrializzati gli strumenti meno costosi x acquisire peso politico e prosperit sono : sviluppo economico e commercio estero. I paesi che nel secondo dopoguerra hanno ottenuto maggiori successi sul piano economico sono gli STATI COMMERCIANTI (giappone e germania) non hanno puntato sullopzione polico militare ma lopzione commerciale legata alla divisione intern del lavoro e allaumento dellinterdipendenza.

  • Durante la 2GM Mitrany propose una TEORIA FUNZIONALISTA DELLINTEGRAZIONE = la maggior interdipendenza dovrebbe condurre alla pace. Qst cooperazione dovrebbe essere gestita anche da esperti. Ernst Haas = TEORIA NEOFUNZIONALISTA DELLINTEGRAZIONE INTERNAZIONALE = egli per rifiuta il fatto che queste questioni tecniche possano essere separata dalla politica. Per promuovere lintegrazione necessario indurre le elit politiche a intensificare i rapporti di cooperazione. Qst processo funzionale dellintegrazione dipende dal CONCETTO DI SPILLOVER un aumento della cooperazione in unarea determina un simile aumento in altre aree. Dal 1965 la politica di cooperazione tra i paesi europa occ entr in una fase di ristagno, di arretramento anche a causa della contrariet di De Gaulle. 1970 = Keohan e Nye tentarono di elaborare una teoria generale in quella che essi chiamavano ; in precedenza il ricorso alla forza militare era una opzione sempre possibile in caso di conflitti tra capi di stato , ma in situazioni di interdipendenza complessa le cose cambiano : le relazioni internazionale di oggi non sono solo relazioni tra capi di stato (esistono relazioni a livelli differenti) + innumerevoli sono le relazioni transnazionali portate avanti da individui e gruppi al di fuori dei canali statuali. Infine in regime di interdipendenza complessa gli stati devono occuparsi del benessere (bassa politica) e meno della sicurezza nazionale (alta politica) Dimensione temporale dellinterdipendenza complessa : correlata con la modernizzazione sociale ossia lo sviluppo dello stato del benessere. Dimensione spaziale : si riscontra in europa occidentale , america settentrionale, giappone, austrialia, nuova zelanda (paesi industrializzati e pluralisti) Liberalismo istituzionale = che cos unistituzione internazionale? Secondo i liberali istituzionali unorganizzazione internazionale (Nato) o uninsieme di regole che governano il comportamento degli stati in settori particolari. Tali complessi di regole sono anche definiti . I liberali istituzionali affermano che le ISTITUZIONI INTERNAZIONALI CONTRIBUISCONO A PROMUOVERE LA COOPERAZIONE TRA GLI STATI per avvalorare qst loro tesi si servono di un approccio behaviorisco (scientifico) proponendo una misura empirica del livello di istituzionalizzazione dei rapporti tra gli stati e valutando poi quanto esse hanno contribuito a far crescere una politica di cooperazione. Come si misura il LIVELLO DI ISTITUZIONALIZZAZIONE? Ampiezza e profondit

    o Ampiezza = numero di settori in cui sono presenti istituzioni internazionali o Profondit = 3 parametri comunanza (grado in cui gli sta condividono le aspeave di

    comportamenti appropriati e i criteri x interpretarli) , specificit (grado in cui qst aspettative sono esplicite sotto forma di regole) , autonomia (grado in cui listituzione pu modificare le proprie regole)

    E molto difficile determinare con precisione il livello di istituzionalizzazione. Un gruppo di stato con alto livello di istituzionalizzazione in termini sia di ampiezza che di profondit leuropa occidentale soprattutto lUE . Tesi dei liberali istituzionali : alto tasso di istituzionalizzazione riduce gli effetti dellanarchia multipolare individuata da Mearsheimer . le istituzioni compensano le diffidenze tra stati alimentando un flusso di info grazie al quale gli stati sono meno alloscuro su ci che gli stanno facendo. Contribuiscono a ridurre le reciproche paure. Liberalismo repubblicano = presupposto che le democrazie liberali siano pi pacifiche e rispettose delle legge rispetto agli altri sistemi politici. La tesi che le democrazie non si combattono tra loro riessione enunciata da Kant con riferimento agli stati repubblicani. Su questa tesi si basa lattuale ottimismo riguardo alle prospettive di una pace durevole mondiale. Perch le democrazie vivono in pace? Ci risp DOYLE il quale individua 3 fattori :

  • 1. Esistenza di una cultura politica interna che crede nella risoluzione pacifica dei conflitti 2. Presenza di valori morali comuni che determinano la formazione di ununione pacifica 3. Cooperazione e interdipendenza economica

    Fine della guerra fredda = nuova ondata di democratizzazione e qst rafforz il loro ottimismo. Ma qst processo democratico molto fragile. LE CRITICHE NEOREALISTE AL LIBERALISMO Principale antagonista del liberalismo = neorealismo. La natura umana non pi il tema centrale del dibattito poich sia i neorealisti sia i liberali sono convinti che la natura umana molto complessa capace di cose buone ma anche di cose cattive. In pi la rivoluzione behaviorista indusse molti studiosi a tralasciare lo studio delle azioni umane e concentrare lazione sullanalisi dei fatti osservabili e dei dati misurabili circa le modalit del comportamento umano. STORIA : REALISTI = concezione non progressiva della storia. Lanarchia porta al self-help : ogni stato bada a se stesso corsa al riarmo che sfocer in una guerra

    LIBERALI = la storia progressiva

    Cosa criticano i neorealisti? Il ruolo che i liberali attribuiscono alle istituzioni internazionali (la cooperazione che gli stati praticano attraverso istituzione internazionale frutto di loro decisioni) per i neorealis i veri attori sono sempre gli stati ; criticano anche il liberalismo repubblicano : c sempre la possibilit che uno stato liberale/democratico regredisca allautoritarismo LA RITIRATA SULLA LINEA DEL LIBERALISMO DEBOLE a queste critiche i liberali hanno reagito in due modi diversi :

    o Un gruppo ha adottato una strategia difensiva accettando molte argomentazioni realiste (es. persistenza dellanarchia)

    o = ribadiscono che nel mondo di stanno verificando dei cambiamenti in linea con le loro aspettative.

    Robert Keohane = esempio di come un liberale pu ritoccare la propria visione tenendo conto delle critiche realiste. Il suo primo lavoro con Nye inquadrabile nel filone del liberalismo sociologico. Essi tracciano una distinzione tra un (attenzione sulle interazioni interstatali : influenze reciproche tra stati) e un (interazioni transnazionali:attori diversi dal governo svolgono un ruolo impo). La conseguenza che la politica mondiale si sta trasformando da un sistema di stati a un sistema politico transnazionale esempio di liberalismo forte. Keohane decise di concentrare la sua attenzione di nuovo sugli stati teoria dellinterdipendenza complessa. Si apriva verso il realismo perch riconosceva limportanza degli stati. Focalizz sempre pi lattenzione sulle istituzioni internazionale (passo verso il neorealismo) i realis per sono insoddisfatti di questa versione. Keohane infatti sta trascurando i vantaggi relativi (benefici procurati dalla cooperazione a coloro che la praticano). Keohane allora precisa che se due stati hanno interessi in comune non si preoccupano dei vantaggi relativi qst risposta porta il liberalismo sempre pi vicino al neorealismo. IL CONTRATTACCO DEL LIBERALISMO FORTE Contrattacco dei liberali forti nei confronti del neorealismo : nella storia recente sono avvenuti importante cambiamenti. I liberali forti contestano la permanenza dellanarchia . A sostegno delle loro tesi essi indicano le RI delle democrazie liberali pi consolidate dove si ritrovano gli elementi del liberalismo

  • sociologico, dellinterdipendenza, istituzionale e repubblicano. Per i liberali forti la guerra ormai screditata perch se ne percepisce lorrore e la futilit. Nel mondo contemporaneo ci sono 2 tipi di pace :

    1. Quella tra potenze nucleari x le quali guerra significherebbe autodistruzione si basa sullequilibrio della forza militare ed la pace meno sicura

    2. Pace tra le democrazie consolidate dellOCSE, una pace liberale e pi sicura fondata su valori democratici e liberali , alto livello interdipendenza economica e istituzioni che agevolano la cooperazione queste sono le ragioni x cui i liberali restano ottimisti x il futuro.

    LIBERALISMO E ORDINE MONDIALE Un altro tentativo dei liberali forti quello della teoria del di Deudney e Ikenberry idencano le caraerische delle relazioni tra le democrazie liberali delloccidente. Elementi prescelti :

    1. Vincoli di sicurezza = prassi liberale per cui gli stati si legano tra di loro in istituzioni mutualmente vincolanti (Nato)

    2. Egemonia reciproca e pervasiva = modalit con cui gli Usa detengono la guida delloccidente 3. Potenze semisovrane e semigrandi = status particolare di giappone e germania 4. Apertura economica 5. Identit civica = supporto dei valori delle libert politiche e civili, delleconomia di mercato e delle

    tolleranza etnica. Per i due studiosi lordine liberale poggia su fondamenta liberali non su un equilibrio di potere.

    LA SOCIETA INTERNAZIONALE

    I TRATTI FONDAMENTALI DELLAPPROCCIO SI

    I teorici SI concepiscono le RI come una branca delle relazioni umane. Rifiuta la visione pessimista dei realisti classici : rifiutano di considerare le RI dome un sistema di stati incline alla discordia al conflitto e alla guerra. Ma neppure li convince la visione ottimistica del liberalismo classico. Il filone SI una via di mezzo che si ricavata un proprio spazio tra realismo classico e liberalismo classico.

    Concepiscono le RI come una societ di stati in cui gli attori protagonisti sono uomini specializzati nella pratica dellarte di governare. Questarte molto impo e comprende politica estera, militare, commerciale, rapporti diplomatici, creazione di nuove alleanze La politica internazionale pensata come una branca della politica caratterizzata dallassenza di una autorit gerarchica. Esistono regole, istituzioni e organizzazioni comuni create e condivise dagli stati che determinano le relazioni tra di essi. Bull introduce una distinzione tra sistema internazionale e societ internazionale il un concetto realista, la invece liberale. Altre distinzioni tra i concetti : realismo, razionalismo e rivoluzioniamo. Alle relazioni tra stati si pu guardare in 3 modi:

    Concepirli come enti di potere che perseguono i propri interessi (visione realista Machiavelli) Considerare gli stati organizzazioni legali che rispettano il diritto internazionale e la

    diplomazia(visione razionalista Grozio) Importanza degli stati e degli esseri umani (visione rivoluzionista Kant)

    Questi modi sono complementari , e lapproccio SI consiste in unesplorazione del dialogo tra queste 3 prospettive teoriche. Bull dedica attenzione allORDINE INTERNAZIONALE e la GIUSTIZIA INTERNAZIONALE

  • ORDINE INTERNAZIONALE = modalit dellattivit internazionale che sostiene le finalit della societ degli stati

    GIUSTIZIA INTER = regole morali che conferiscono diritti e doveri a stati e nazioni

    John Vincent assegna importanza alla SOVRANITA STATALE e i DIRITTI UMANI

    I TRE FILONI : LA TEORIA

    Wight : le idee dei pi impo tra i teorici classici delle RI sono classificabili in 3 categorie : REALISTE, RAZIONALISTE, RIVOLUZIONISTE:

    Studiosi realisti = accento sullaspetto dellanarchia internazionale Razionalisti = aspetto del dialogo internazionale Rivoluzionisti = aspetto dellunit morale della societ internazionale

    Le tre R non sono isolate tra loro, al contrario, e gli studiosi SI devono ascoltare tutte e 3 le loro voci. Queste tre prese nel loro insieme svolgono un ruolo indispensabile nello studio delle RI.

    REALISMO = rivalit e conflittualit tra gli stati sono connaturati alle loro relazioni . il realismo concentra attenzione sul reale piuttosto che sullideale quindi rifugge da quelle pie illusioni propugnando lesplicita accettazione degli aspetti sgradevoli della vita. Pessimisti circa la natura umana

    RAZIONALISTI = esseri umani ragionevoli, capaci di imparare dai propri errori. Il razionalismo ipotizza un mondo perfetto basato sul mutuo rispetto, sulla concordia e sul ruolo centrale del diritto nelle relazioni tra stati.

    RIVOLUZIONISTI = credono nellumanit morale della societ umana indipendentemente dagli stati. La loro teoria inter ha carattere progressivo e si pongono di cambiare il mondo in meglio. La storia ha uno scopo e gli esseri umani un destino; sono ottimisti circa la natura umana. Lo scopo della storia internazionale mettere in condizione ogni individuo di conseguire lautorealizzazione e la libert. KANT = la rivoluzione doveva portare allistituzione di un sistema di stati costituzionali in grado di costruire una pace perpetua. MARX = rivoluzione significava abbattimento dello stato capitalista, rovesciamento del sistema classicista e istituzione di una societ senza classi.

    I TRE FILONI : LA PRASSI

    Accanto al realismo, Wight individua altre due versione : una moderata e una estrema. REALISTI ESTREMI = negano che esista una societ internazionale , nelle RI essi scorgono solo una condizione strumentale tra stati sovrani. REALISTI MODERATI = riconoscono importanza del diritto internale.

    RIVOLUZIONISMO = dottrina fautrice del rovesciamento e dello sradicamento dei regimi esistenti, se necessario con la violenza. I si battono x la distruzione violenta del sistema degli stati sovrani e per la sua sostituzione con un governo mondiale (es. Lenin). Versione del rivoluzioniamo : sogna una societ mondiale di individui che cancella gli stati.. e afferma che lunica societ internazionale una societ di individui.

    ORDINE E GIUSTIZIA

  • Bull = il punto cruciale della societ anarchica costituito dalla promozione e difesa dellORDINE INTERNAZIONALE modalit dellattivit internazionale che promuove il raggiungimento di quelle finalit della societ di stati che sono primarie. Finalit fondamentali della societ anarchica per Bull :

    Preservazione della societ internazionale Difesa dellindipendenza degli stati membri Mantenimento pace e delle promesse

    Bull distingue 3 tipi di ordine :

    1. Ordine della vita sociale 2. Ordine internazionale 3. Ordine mondiale

    Responsabilit di preservare lordine internazionale = spetta alle grandi potenze. Argomentazioni di Bull sullequilibrio di potere : distingue tra equilibrio di potere semplice e equilibrio di potere complesso. Equilibrio di potere semplice = corrisponde al concetto realista di bipolarismo, laltro al multipolarismo. Distinzione tra equilibrio di potere oggettivo ( una realt fattuale) e soggettivo (questione di convinzione o di fede).

    Secondo Bull societ internazionale significa preoccupazione non solo per lordine ma anche per la giustizia disngue tra giuszia commutava (riguarda procedure e reciprocit e comporta un processo di rivendicazione e contro-rivendicazione tra stati) dalla giustizia distributiva (riguarda i criteri che dovrebbero presiedere alla ripartizione dei beni tra gli stati). Inoltre distingue 3 livelli di giustizia nelle politica mondiale

    Giustizia internazionale o interstatale (riguarda il concetto di = sovranit statale Giustizia individuale o umana ( concetto di diritto umani) Giustizia cosmopolita o mondiale (ci che giusto per il mondo)

    Confronto ordine-giustizia = lordine prioritario rispetto alla giustizia.

    ARTE DI GOVERNO E RESPONSABILITA

    Lapproccio SI conduce allo studio delle scelte morale in politica estera che gli stati devono fronteggiare; 3 sono i livelli di responsabilit (corrispondono ai 3 filoni)

    1. Dedizione alla propria nazione e al benessere cittadini 2. Rispetto degli interessi e diritti di altri stati e norme diritto internazionale 3. Rispetto diritti umani

    La responsabilit nazionale = secondo qst concezione gli statisti sono responsabili del benessere dei loro concittadini sicurezza nazionale valore che sono tenu a proteggere. Queste considerazioni normave sono tipiche di un sistema autonomo di stato, cio del realismo (machiavelli)

    La responsabilit internazionale= uno statista ha degli obblighi che gli derivano dallappartenenza del suo stato alla societ internazionale, ed essa definisce diritti e dovere definiti dal dir intern. ..Tipiche di una societ pluralista di stati, basata sul diritto internazionale, cio del razionalismo (grozio)

  • La responsabilit umanitaria = gli statisti sono in primis essere umani, soggetti alobbligo di rispettare i diritti umani in ogni angolo del mondo. ..tipiche di una societ mondiale solidaristica basata sulla comunit comprendente lintero genere umano, cio del rivoluzioniamo (kant)

    Nessun criterio pu battere tutti gli altri in tutte le circostanze. Per ogni decisione esiste un pluralismo normativo cui gli stati non possono sottrarsi ed ci cui si riferisce Wight quando ammette di battersi in tutti e 3 i livelli di responsabilit ogni volta che vaglia questioni di politica estera. Tutti e 3 i criteri dellarte di governare si manifestano in occasione della guerra del Golfo.

    CRITICHE ALLA SI

    Critiche dei realisti = le prove dellinfluenza delle norme internazionali sulla politica e sul comportamento degli stati sono deboli o inesistenti. Critiche dei liberali = sottovalutano la politica interna e non sanno spiegare levoluzione nella politica internazionale. Crtiche degli studiosi EPI = ignorano i rapporti economici internazionali. Critiche della corrente solidarista = ne sottolinea i limiti in quanto teoria delle modernit politica incapace di rendere ragione di un emergente mondo post moderno.

    CRITICA DEI REALISTI= poggia sul loro scetticismo in merito allesistenza di una societ internazionale come la concepisce Bull. Secondo i realismi ci che vincola gli stati sono i loro interessi nazionali e non un insieme di regole. Quando insorge un conflitti, per i realisti, gli interessi nazionali prevalgono sulle regole, xh agli stati interesse sempre la loro sicurezza e sopravvivenza.

    CRITICA DEI LIBERALI= rimproverano i teorici SI x il loro disinteresse nei confronti del ruolo della politica interna nelle RI; inoltre i SI tendono ad ignorare il fatto che le democrazie liberali sono pi pacifiche rispetto ai sistemi politici non liberali. Inoltre, incapacit dellapproccio SI di spiegare levoluzione che si registra nelle RI

    CRITICA STUDIOSI EPI= disinteresse x gli aspetti economici delle RI. In effetti Bull e Wight concentrano la loro attenzione quasi esclusivamente alla politica internazionale. In realt per leconomia non del tutto trascurata : Wight include nella sua definizione di razionalismo lidea che il commercio rappresenti una delle principali relazioni tra stati sovrani. Bull esplora il ruolo dei fattori economici nelle RI

    CRITICA MOSSA DAL FILONE = il concetto di societ internazionale pensata come una societ di stati carente xch ignora le attivit transnazionali di individui, aziende, gruppi sociali. Essi coesistono con gli stati sovrani e con le relazioni interstatali.

    CRITICHE MOSSA DEI TEORIA DELLA = approccio SI carente xch considera gli stati come attori simili agli individui e trascura le complesse relazioni sociali che legano individui e stati. Essa ignora anche la societ mondiale xch non dispone degli strumenti concettuali di cui avrebbe bisogno x occuparsene. Nocciolo di qst critica : tesi marxista dellesistenza di una societ mondiale primaria rispetto alla quale la societ degli stati ha un ruolo secondario; la societ mondiale la struttura portante : i teorici Si fingono di non vedere qst realt sottostante e quindi esprimono unideologia del primato dello stato, dellinteresse nazionale eccecc..

    IL COSTRUTTIVISMO SOCIALE

    INTRODUZIONE

    Focalizza la propria attenzione sulla consapevolezza umana ; le teorie RI sono perlopi materiali nel senso che definiscono i rapporti di forza tra gli stati e spiegano il loro comportamento. Il (-) rifiuta tale

  • imposizione e sostiene che laspetto pi impo delle RI sociale e non materiale. Inoltre la realt sociale e politica non unentit fisica estera alla consapevolezza umana.

    Il sistema internazionale costituito da IDEE non da forze materiali. E una invenzione umana quindi ha natura intellettuale e ideazionale. E un insieme di idee , un corpo di riflessioni, un insieme di norme messo insieme da det individui in un tale periodo e in un tale luogo. Improvvisamente il mondo delle R cessa di ess congelato in una struttura di anarchia.

    LASCESA DEL COSTRUTIVISMO NELLE RI

    A partire dal 1980 il (-) ha assunto un ruolo impo nel campo delle ricerche RI specialmente negli Usa. Con la fine della guerra fredda apparve infatti chiaro che lapproccio neorealista non era esaustivo in merito allevoluzione futura dellequilibrio delle forze. Logica neorealista gli sta cercheranno di contrapporsi agli Usa ma ci non accaduto! I costruttivisti giudicano le tesi neorealista troppo anguste e materialistiche. Essi invece pongono maggior attenzione alle idee

    Alcuni liberali hanno accettato le ipotesi neorealiste come punto di partenza per le loro analisi; altri liberali cominciarono a dedicare attenzione al ruolo delle idee dopo la fine della GF. 1989 = Fukuyama, proclamando riconosceva implicitamente limportanza delle idee e il progredire delle idee liberali nel mondo. Ma ci che interessa ai liberali la concreta espansione di forme di governo liberali. Costruttivisti = ruolo del pensiero e delle idee.

    Il (-) trov ispirazione anche nella filosofia e nella sociologia. Campo sociologico = Giddens formul il CONCETTO DI STRUTTURAZIONE come strumento per analizzare la relazione tra strutture e attori. Secondo lui le strutture (regole che guidano azioni sociale) non determinano meccanicamente il comportamento degli attori. La relazioni tra strutture e attori comporta : conoscenze e scopi intersoggettivi. Le strutture condizionano gli attori ma anche gli attori trasformano le strutture, agendo su di esse in modi nuovi. Questo concetto conduce a una visione meno rigida e pi dinamica della relazione struttura-attori.

    Le radici di qst approccio affondano in unantica metodologia che risale agli scritti del filosofo italiano Giambattista Vico. Vico = il mondo naturale opera di Dio ma il mondo storico delluomo. Uomini e donne costituiscono la propria storia; gli stati sono creazioni artificiali e il sistema degli stati e il prodotto delle azioni di uomini e donne. Altro anticipatore del (-) : Kant noi possiamo acquisire conoscenze sul mondo che ci circonda ma saranno sempre conoscenze soggettive in quanto filtrate attraverso la coscienza umana. Max Weber = il mondo sociale diverso dal mondo naturale dei fenomeni fisici. Per comprendere linterazioni umana noi possiamo limitarci a descriverla nello stesso modo in cui descriviamo un fenomeno fisico.

    IL COSTRUTTIVISMO COME TEORIA SOCIALE

    Il costruttivismo al contempo una teoria sociale e un insieme di teorie RI. Secondo la filosofia costruttivista il mondo sociale non qualcosa che sta l fuori, che esiste indipendentemente dal pensiero e dalle idee degli individui in esso coinvolti non una realt esterna le cui leggi possono essere scoperte mediante la ricerca scientifica la sociologica, economica, scienze poliche non possono essere scienze. Ogni aspetto del mondo sociale opera degli uomini che vi operano ed ha un senso per gli individui che lhanno fatto e che ci vivono. La componente pi impo costituita dalle idee. Gli elementi fisici ci sono ma il loro ruolo secondario.

    Concezione materialistica dei neorealisti e neoliberali VR concezione idealista dei costruttivisti :

  • Secondo la prima : interesse nazionale il desiderio degli stati si conseguire potenza, sicurezza, benessere. Potenza e interesse = fattori materiali e sono entit oggettive nel senso che lanarchia costringe gli stati a preoccuparsene

    I costruttivisti focalizzazione attenzione : credenze (idee, concetti, ipotesi) intersoggettive, condivise tra gli individui . esistono 4 tipi di idee (Nina Tannenwald) : ideologie o sistemi di convinzioni condivise, convinzioni normative, convinzione causa effetto, prescrizione di indirizzo politico. I costruttivisti puntano a indagare ci che si nasconde allinterno delle palle da biliardo x una comprensione pi profonda di tali conflitti.

    In generale i costruttivisti condividono lopinione di Max Weber : x analizzare lazione sociale occorre impiegare la comprensione interpretativa. Non sono daccordo di produrre spiegazioni scientifiche basate su ipotesi, raccolta dati, generalizzazioni

    LE TEORIE COSTRUTTIVISTE DELLE RI

    Fu Nicolas Onuf ha introdurre nel campo delle Ri il costruttivismo; ebbe poi un seguito tra gli studiosi grazie ad articoli e un libro di Wendt. Ragionamento di WENDT = rifiuto della tesi neorealista secondo cui dallanarchia non pu che scaturire la tendenza a fare affidamento sulle proprie forze. Tutto infatti dipende dallinterazione tra stati perch in tali processi di formano le identit e i loro interessi. Per Wendt proprio linterazione che crea e sostanzia una struttura di certe identit e certi interessi. Al di fuori di qst processi una struttura non ha esistenza n poteri causali.

    Anche i costruttivisti pensano che a uno stato preme 2 cose : sopravvivenza e sicurezza.

    Nel suo libro del 1999 Wendt sviluppa un altro ragionamento partendo dal ragionamento di Waltz : linterazione tra stati in un sistema caratterizzato dallanarchia. Non detto per che lanarchia conduca a una politica di autosufficienza. Wendt classifica lanarchia in 3 tipi ideali : hobbesiana, lockiana, kantiana

    Hobbesiana = ogni stato vede negli altri stati altrettanti nemici. Logica anarchia hobbesiana : guerra di tutti contro tutti. Wendt : qst anarchia fu predominante fino al 17 secolo

    Cultura Lockiana = ogni stato considera rivali tutti gli altri ma con una limitazione : ne riconosce infatti il diritto allesistenza. Qst anarchia divenne una caratteristica del moderno sistema di stati dopo Pace Westfalia (1648)

    Cultura kantiana = gli stati si considerano amici, cercano di risolvere pacificamente le controversie e si alleano in caso di minaccia da parte di terzi. Si affermata dopo la 2GM tra le democrazie liberali consolidate

    Wendt propone 3 livelli di

    1. Grado debole di impegno nei confronti di idee condivise 2. 3. Forte impegno

    Si determina una matrice di 3 gradi di cooperazione per 3 gradi di interiorizzazione quella di wendt unanalisi sistemica che focalizza attenzione sull interazione tra stati e ignora il ruolo dei fattori interni ai singoli stati.

  • Martha Finnemore propone unaltra variante dellanalisi sistemica costruttivista analizza le norme della societ internazionale e il modo in cui identit e interessi sono sa esse influenzati. Comportamento di uno stato determinato da identit e interessi questi sn determinati da forze internazionali ovvero dalle norme di comportamento inglobate nella societ internazionale. Le norme della societ internazionale modellano le politiche nazionali insegnando agli stati quali dovrebbero ess i loro interessi. Lanalisi di Finnemore contiene 3 studi riguardanti :

    Creazione di organismi statali a carattere scientifico dopo il 1955 Accettazione di norme sulla condotta delle operazioni belliche e accettazione di limitazioni alla

    sovranit economica derivanti dal riconoscimento della priorit da assegnare a criteri di redistribuzione rispetto a quello connessi ai valori di produzione.

    CRITICHE AL COSTRUTTIVISMO

    Critiche mosse dai neorealisti : viene criticano limportanza che i costruttivisti attribuiscono alle norme in particolare a quelle internazionali. Per i neorealisti il problema che gli stati devono fronteggiare a causa dellanarchia non analizzato a sufficienza dai costruttivisti : il problema dellincertezza incertezza riguarda le intenzioni di altri stati. Per loro lanalisi di Wendt sottovaluta il fatto che per uno stato difficile procurarsi info sui moventi e sulle intenzioni degli altri. Il problema dellincertezza aggravato poi dalla diffusa pratica della dissimulazione. Come rispondono i costruttivisti ? lanarchia unentit pi complessa di come la dipingono i neorealisti e che non sempre sfocia nel self-help, in atteggiamenti aggressivi e nel rischio di conflitti armati.

    Altra critica (sempre da parte neorealisti) : concezione costruttivista del cambiamento non riescono a spiegare come si formano le norme come si modellano le identit e come si det gli interessi.

    I costruttivisti invece possono andare daccordo con i teorici della SI (esistenza negli stati di valori comune con i liberali.

    ECONOMIA POLITICA INTERNAZIONALE : LE TEORIE CLASSICHE

    CHE COSE LEPI?

    Il funzionamento di un mercato moderno si basa su regole politiche; regole politiche costituiscono al cornice entro la quale il mercato pu operare. Le interazioni tra economia e politica costituiscono il nocciolo dellEPI. EPI = attenzione su questioni di ricchezza e povert, e su chi ottiene che cosa nel sistema internazionale. Per molto tempo nel campo delle RI , economia e politica furono considerate come isolate luna dallaltra. A partire anni 70 questa netta distinzione cominci a essere messa in discussione perch qst cambiamento? Il sistema di Bretton Woods era entrato in crisi + crisi petrolifera del 1973 + la decolonizzazione aveva immesso nel sistema internazionale molto stati politicamente deboli ed economicamente poveri dagli anni 70 ques paesi cominciarono a chiedere proposte poliche x migliorare la posizione economica del terzo mondo.

    Vi sono 3 teorie EPI : MERCANTILISMO, LIBERALISMO ECONOMICO, MARXISMO

    IL MERCANTILISMO

    Teoria connessa con instaurazione del moderno stato sovrano (16-17 sec); esprime la visione del mondo delle elit politiche protagoniste delle costruzione dello stato moderno. Lattivit economica deve essere subordinata allobiettivo primario di costruire uno stato forte economia come strumento della polica.

  • Economia internazionale = vista come un terreno di scontro tra interessi nazionali opposti. Gli stati devono preoccuparsi dellUTILE ECONOMICO RELATIVO x ch la ricchezza pu rafforzare un potere politico-militare contro altri stati. La rivalit economica tra stati assume 2 forme diverse :

    1. MERCANTILISMO DIFENSIVO o BENIGNO = gli stati badano ai loro interessi economici xch tale politica impo per la sicurezza nazionale quindi non detto che comporti ripercussioni negative x altri stati

    2. MERCANTILISMO AGGRESSIVO o RIPROVEVOLE = gli stati sfruttano leconomia internazionale attraverso politiche espansionistiche (es. imperialismo delle potenze coloniali)

    Visione dei mercantilisti in netto contrasto con i liberali. I mercantili : accrescere la ricchezza nazionale e rafforzare il potere politico-militare sono utili x il RAFFORZAMENTO DELLO STATO. Leconomia inoltre deve essere subordinata alla finalit primaria di accrescere il POTERE DELLO STATO LA POLITICA HA IL PRIMATO SULLECONOMIA.

    LIBERALISMO ECONOMICO

    Nasce come critica al TOTALE PREDOMINIO DEL CONTROLLO POLITICO SUGLI AFFARI ECONOMICO (come critica del mercantilismo). Concetto chiave : mercato come fonte di progresso, cooperazione le interferenza politiche diseconomica, regressiva e foriera di conflitti. Lasciata a se stessa, leconomia di mercato funziona spontaneamente in conformit ai propri meccanismi. Per i liberalisti economici il vero protagonista lINDIVIDUO in quanto consumatore e produttore. Lo scambio economico (attraverso mercato) = gioco a somma positiva individui e societ sono attivi perch desiderosi di guadagnate teoria della scelta razionale respingono lidea mercanlista del gioco a somma zero nel quale il guadagno economico di uno stato significa una perdita economica per un altro stato

    Tra i liberali economici vi tuttavia un dibattito sulla misura in cui le interferenze politiche da patrte dei governi, possono essere necessarie. Agli inizi tutti supportavano il LAISSEZ-FAIRE (libert del mercato da restrizioni e regolamentazioni politiche) lo stato deve limitarsi a predisporre dei pale che sono necessari affinch il mercato posso funzionare. Qst la visione classica del liberalismo economico.

    Da sempre per i liberali economici tengono in mente i (casi in cui il mercato funzione in modo difforme dalle aspettative di mutuo guadagno) x prevenirli o x porvi rimedio : grado pi alto di interferenze dello stato nel mercato. Addirittura Keynes era fautore dellidea di un mercato gestito dallo stato questa idea spian la strada a una teoria liberale riformata con un grado di interferenza e controllo dello stato. Anni 80 = si torn per allidea del liberalismo classico del laissez-faire per la convinzione che la globalizzazione economica avrebbe significato prosperit per tutti.

    IL MARXISMO

    il pensiero di Marx in merito alleconomia politica rappresenta una critica radicale del liberalismo economico i liberali econ considerano leconomia un gioco a somma maggiore di zero (dove tu guadagnano). Marx applica invece il gioco a somma zero alle relazioni tra classi e indica nelleconomia un terreno di sfruttamento umano e di disuguaglianze di classe. Marx dalla part e dei mercantilisti : economica e stato sono legate ma i marxisti assegnano il PRIMATO ALLECONOMIA.

    Leconomia capitalista si basa su 2 classi sociali : la borghesia (possiede i mezzi di produzione) e il proletariato (possiede solo la sua forza lavoro che costretto a vendere alla borghesia); il proletariato

  • fornisce in termini di lavoro di pi di quanto riceve indietro come retribuzione Leconomia capitalista controllata dalla borghesia si basa sullo sfruttamento forza-lavoro. Per Marx capitalismo significa progresso

    Distrugge i precedenti rapporti di produzione

    Apre la strada a una rivoluzione socialista che porr i mezzi di produzione sotto il controllo della collettivit a vantaggio del proletariato (che di quella collettivit costituisce la maggioranza). E a questa finalit rivoluzionaria che punta il pensiero economico marxista.

    Visione marxista = MATERIALISTICA la produzione economica la base di tutte le attivit umane compresa la politica. Questa base economica caratterizzata : forze di produzione e rapporti di produzione considerate insieme queste formano un dato modo di produzione (es, il capitalismo).

    VISIONE MARXISTA DELLEPI = Gli stati non sono autonomi: il comportamento degli stati capitalisti determinato dagli interessi delle borghesie. Le guerre tra stati devono ess interpretate nel contesto economico delle concorrenza tra classi capitaliste di diversi stati. Per i marxisti la lotta di classe pi impo della lotta tra stati. Lo lotta di classe, non essendo confinata allinterno degli stati, si espande intorno al mondo. Dapprima qst espansione si manifest sotto forma di IMPERIALISMO e COLONIZZAZIONE ma continuata anche dopo lindipendenza delle colonie. Oggi = si manifesta cm globalizzazione economica guidata da grandi societ multinazionali . Per i marxisti = la storia EPI la storia dellespansione capitalista in tutto il mondo.

    LENIN analizz qst processo : lespansione capitalista crea disuguaglianze tra paesi, industrie, imprese legge dello sviluppo diseguale. Nozione di sviluppo diseguale = richiede analisi storica dellespansione capitalista. Tra lanalisi marxista e quella realista vi una differenza :

    Realisti = gli stati vivono in una perenne condizione di concorrenza e conflitto perch sulla scena internaz vi sono sta indipendenti che si trovano in una situazione di anarchia. I marxisti dicono di ci che astratta e astorica

    Marxisti = la natura dei conflitti tra stati cambia nella storia. I realisti ribattono : sbagliato concepire lo stato come strumento nelle mani delle classi dominanti una recente analisi marxista ha riconosciuto la fondatezza di ci. Lo stato in effetti ha un grado di autonomia nei confronti delle classi dominanti ma cmq unautonomia relativa.

    Robert Cox : approfondisce qst punto. Parte dal concetto di STRUTTURE STORICHE costuite da 3 categorie di forze che interagiscono : capacit materiali, idee, istituzioni (introduce nellanalisi idee e istituzioni a differenza di Marx). Successivamente queste strutture sn identificate a 3 livelli diversi : , e

    Forze sociali=indica il processo di produzione capitalistico

    Forme di stato= modi in cui gli stati cambiano x effetto dellinterazione con le forze sociali dello sviluppo capitalistico

  • Ordine mondiale= attuale organizzazione delle RI

    Cox teorizza cos una complessa interazione tra politica ed economia precisata come interazione tra forze sociali, forme di stato e ordine mondiale. Compito dello studioso = scoprire come si svolgono qst relazioni.

    Altro recente approccio neomarxista : Wallerstein punto di partenza : conceo di sistema mondo. Cosa sono i sistema mondo? Aree unificate che hanno strutture economiche e politiche particolari. Economia e politica connesse. Nella storia vi sn stati 2 tipi di sistema mondo :

    IMPERI-MONDO= controllo politico e economico concentrato in un unico centro

    ECONOMIE-MONDO= sn unificate economicamente da una unica divisione del lavoro. Autorit politica decentrata in diverse forme di governo, in un sistema di stati.

    Centro analisi Wallerstein : moderna economia-mondo, caratterizzata dal capitalismo. ECONOMIA-MONDO CAPITALISTICA = si consolid durante 1450-1640. Basata su una divisione internazionale del lavoro che si estese sullinterno emisfero occidentale. Essa si articola in una gerarchia di aree centrali, aree periferiche e aree semiperiferiche.

    AREE CENTRALI = attivit economiche pi complesse gestire da una borghesia locale

    AREE PERIFERICHE = in fondo alla gerarchia, producono merci di base (cereali, zucchero) sfruttando schiavi

    AREE SEMIPERIFERICHE = via di mezzo, a met strada tra lo strato superiore dei paesi centrali e quello inferiore dei paesi periferici.

    Meccanismo delleconomia-mondo capitalista = scambio diseguale che consente il trasferimento di plusvalore dalla periferia al centro. Il processo dello scambio diseguale genera tensioni allinterno del sistema la semiperiferia svolge un compito impo perch costuisce un faore di stabilit politica fungendo da ammortizzare.

    Wallerstein interpreta la fine della GF come una conseguenza dello sviluppo delleconomia-mondo capitalista. Vi sono analogie tra lanalisi di Wallerstein e quella neorealista del sistema internazionale elaborata da Waltz : attenzione sul sistema piuttosto che sui paesi; descrivono il sistema come una struttura gerarchica con stati forti al vertice e deboli alla base.

    ECONOMIA INTERNAZIONALE : DIBATTITI CONTEMPORANEI

    LA RELAZIONE TRA POLITICA ED ECONOMIA : IL DIBATTITO SULLA STABILITA EGEMONICA IN USA

    Pi impo dibattito scaturito dal mercantilismo riguarda la necessit dellesistenza di uno stato forte per garantire il buon funzionamento delleconomia internazionale liberale. Una POTENZA ECONOMIA EGEMONE (dominante sul piano militare e economico) necessaria al pieno sviluppo su scala mondiale di uneconomia di mercato liberale teoria della stabilit egemonica teoria mercanlista che contiene un elemento liberale : la potenza dominante contribuisce a creare uneconomia mondiale aperta.

    Quale tipo di risorse di potere necessario affinch un paese egemone possa esplicare il proprio ruolo? Entra in balla la questione della fungibilit (intercambiabilit) del potere una risorsa di potere fungibile

  • se pu essere sfruttata in diverse aree, come la forza militare. Uno stato dominante ha bisogna di alcune differenti risorse di potere x poter svolgere il ruolo di stato egemone. Secondo Keohane oltre alla potenza militare necessario il controllo su 4 risorse economiche mondiali :

    Materie prime, capitali, mercati e vantaggio competitivo nella produzione di merci di valore elevato

    Perch lesistenza di uno stato egemone indispensabile per consolidare uneconomia liberale su scala mondiale? Economia liberale su scala mondiale = appartiene alla categoria dei BENI PUBBLICI O COLLETTIVI (categoria nella quale vi sono beni e servizi, che creano vantaggi x tutti. Caratteristica della non-escludibilit : a nessuno pu essere negato il diritto di accedervi) problemi con qst beni : disponibilit insufficiente e il free riding (possibilit di usarla senza pagarli) OCCORRE COS UNA POTENZA DOMINANTE CHE GARANTIRE LA DISPONIBILITA DI QUEI BENI E CHE SI OCCUPI DEI PROBLEMI CREATI DAI FREE-RIDING. Due esempi storici di PAESI EGEMONI LIBERALI : la GB agli inizi del XX sec e gli Usa dopo la 2GM.

    E davvero necessario che esista un paese egemone disposto a sostenere uneconomia liberale mondiale? Keohane : presenza di una potenza egemone ha aiutato a far prevalere uno spirito di cooperazione internazionale in aree come il petrolio, scambi commerciali.. la presenza di qst potenza importante per avviare la cooperazione, ma una volta creare le istituzioni internazionali queste sono in grado di reggersi da sole anche in presenza di declino del paese egemone.

    Posizione marxista : legemonia impo , ma la collega ai cicli lunghi della crescita economica. Legemonia Usa era solo uno strumento di cui le borghesia degli Usa e degli altri paesi occidentali si servivano, per tenere sotto controllo stati pi deboli secondo modalit che avvantaggiavano economicamente e politicamente loccidente.

    SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO NEL TERZO MONDO

    Dibattito pi impo (innescato dal marxismo) : tra sviluppo e sottosviluppo nel terzo mondo. Prima degli anni 50 : nessuno si poneva il problema dello sviluppo nel terzo mondo. Quasi tutti i paesi del terzo mondo erano colonie di stati europei. Dagli anni 50 = processo di decolonizzazione i nuovi sta dafrica e dasia cominciarono a far sentire la loro voce sulla necessit di concentrare attenzione sul tema dello sviluppo.

    Furono i liberali economici a inaugurare in occidente la ricerca sullo sviluppo proponenti vari contributi accumunati sotto il nome . Idea base : i paesi del terzo mondo avrebbero seguito la stessa strada gi percorsi dai paesi sviluppati doccidente. Sforzi dei liberali economici = rivolti a identificare quei fattori che impediscono la modernizzazione e di quelli che la favoriscono. Sottolineano : economia aperta, libera da interferenze politiche..

    Rapporto dei paesi terzo mondo con mercato mondiale : stretti rapporti dei paesi terzo mondo con mercato mondiale si ripercuoto positivamente in termini di sviluppo.. Commercio estero = fattore decisivo x espansione del mercato.

    Anni 70e 80 = critiche verso queste teorie perch non si registr nessun progresso in quei paesi. Critica pi radicale : quella mossa degli esponenti della teoria neomarxista del sottosviluppo o TEORIA DELLA DIPENDENZA : critica la forma di dipendenza che lo sviluppo capitalistico tende a determinare nel terzo mondo. Attacca il tardo capitalismo, un tentativo di elaborare strumenti teorici che consentano ai paesi

  • terzo mondo di difendersi dal capitalismo globalizzante. La teoria della dipendenza afferma che il punto di partenza il SOTTOSVILUPPO processo che stato imposto a quei paesi. Processo mediante il quale le forze capitaliste si espandono, per soggiogare e impoverire il terzo mondo.

    In condizione globali cos avverse, come si pu trasferire lo sviluppo nel terzo mondo? I pi radicali della teoria della dipendenza : il paesi terzo mondo dovrebbe tagliare i legami con il mercato capitalistico mondiale.

    Anni 70 : teoria radicale della dipendenza in fase declino tan paesi del sud est asiaci sperimentarono una rapida crescita economica e integrazione nel mercato mondiale.

    Anni 90 = ritorno di idee ispirate al pensiero mercantilista. I mercantilisti moderni suggeriscono un compromesso tra gli estremi dellautonomia economica e della totale integrazione nelleconomia capitalista globale. Essi raccomandano di trovare un compromesso anche nei rapporti tra stato e mercato. Inoltre un eccessivo intervento dello stato pu provocare fallimenti burocratici. Le multinazionali possono favorire lo sviluppo del terzo mondo ma