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n. 221 8 aprile 2013 STELLA D’ORIENTE Il GP di Cina compie dieci anni e dopo il successo 2012 di Rosberg a Shanghai la Mercedes cerca la definitiva consacrazione: sportiva e di mercato... FORMULA 1

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È online il Magazine Italiaracing 221 disponibile anche per Ipad e Iphone, interamente gratuito. Su questo numero ampi servizi F.1 di Anteprima al GP Cina, i commenti delle gare Moto GP, Indycar, World Series Renault, Auto GP, WTCC, F.Renault ALPS, Superstars, Clio Cup, Targa Porsche. Federico Leo presenta il campionato ELMS, Michela Cerruti presenta il Blancpain Endurance.

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n. 2218 aprile2013

STELLAD’ORIENTEIl GP di Cina compie dieci annie dopo il successo 2012 di Rosberga Shanghai la Mercedes cerca la definitiva consacrazione:sportiva e di mercato...

FORMULA 1

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Registrazione al tribunale Civile di Bolognacon il numero 4/06 del 30/04/2003

Diret tore responsabi le : Massimo Costa ( in fo@ita l iarac ing.net )

Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghet t i

Col laborano: Car lo Baf f iAnton io Carucc ioMarco Cor tes iA l f redo F i l ipponeDar io LuccheseClaudio P i l iaGuido Rancat iDar io Sa la

Tecnica: Paolo D’A less io

Produzione: Marco Mare l l i

Fotograf ie : Photo4Actua l fo toStud io Mazz iPhoto Pe l legr in iMorAle

Real izzazione: Inpagina sr l V ia G iambologna, 2 40138 Bologna

Tel . 051 6013841Fax 051 5880321info@inpagina-bo. i t

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Il graffio di Baffi

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FORMULA 1ANTEPRIMA SHANGHAI

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MURAGLIA TEDESCA

Questo fine settimana in Cina si svolgerà il terzo Gran Premio stagionale. Un anno fa, dominò la Mercedes. Riuscirà la formazione tedesca a ripetersioppure assisteremo al solito duelloFerrari-Red Bull con magari McLaren e Lotus pronte a dire la loro?

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FORMULA 1ANTEPRIMA SHANGHAI

“A Shanghai ci sono state spesso gare emozionanti, e la strategia ha sempre giocato un ruolo di rilievo. Quest’anno le nostre mescole sonovolutamente più morbide, ma il circuito cinese è meno abrasivo rispetto aquello di Sepang e comunque i team sanno imparare in fretta come regolarsianche se noi ogni anno variamo il tipo di pneumatici. E il modo in cui proprioRosberg ha gestito le gomme finendo per vincere il GP di Cina l’anno scorsoè stata la miglior dimostrazione di come ci si debba comportare

”PAUL HEMBERY

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Stefano Semeraro

Sembra ieri, ma sono già passati 10 annida quando la F.1 è sbarcata in Cina per laprima volta. Sembrava l’ultima frontiera,eppure dopo sono arrivate altre locationinconsuete per il Circus, dalla Turchiaall’India. L’ex celeste impero restacomunque uno degli orizzonti più sugge-stivi per il motorsport – anzi, per tutto losport – del futuro, vincere sulle rive delloHuang-Po non significa solo alzare unacoppa, ma impressionare un miliardo etrecento milioni di persone. Un pubblicoenorme, e un mercato davvero impressio-nante. Lo sa bene Ross Brawn, il teamprincipal della squadra che a Shanghaiarriva per rinnovare ottimi ricordi. «L’an-no scorso Nico Rosberg e Mercedes han-no colto il primo successo, qualcosa che ciha reso tutti molto orgogliosi», haammesso Brawn. «Il nostro obiettivo èripeterci. La stagione è iniziata meglio dicome ci fossimo aspettati, ma dopo laMalesia abbiamo lavorato duramente permigliorare ancora e avremo delle novità.La Cina è un mercato molto importante,sia per la Formula 1 in generale sia per laMercedes-Benz, non dimentichiamocelo.Mi aspetto di fare bene su questo circuitoche mette alla prova tutti con le sue cur-ve veloci e impegnative, e che richiedevelocità di punta, stabilità in frenata e tra-

zione».La Mercedes, dopo la discussa decisione diBrawn di stoppare Rosberg dietro a LewisHamilton in Malesia, è finita nel mirinodelle polemiche insieme al “bullo” Seba-stian Vettel, ma rispetto alla Red Bull que-st’anno ha la pressione di “dover” vincerea tutti i costi, per dimostrare alla dirigen-za di Stoccarda – un po’ divisa a dare ret-ta alle voci di contrasto interni fra TotoWolff e Niki Lauda… - che gli investimen-ti nel Circus sono giustificati. Shanghaipuò diventare un trampolino di lancio: ilcircuito, per le sue caratteristiche, secon-do Brawn dovrebbe comportare menodegrado per le ruote posteriori, da sempreuno dei talloni d’Achille delle monopostoanglo-tedesche. E il precedente di Rosbergregala un filo d’ottimismo alle frecce d’ar-gento. «A Shanghai ho vinto l’anno scorsoe negli ultimi tre anni sono sempre statoin testa alla gara a tratti, ho davvero unbuon feeling con quella pista», ha detto iltedesco lanciando la sfida. In casa di Red Bull si tratterà di vederecome è stata assorbita la sanguinosa faidafra Vettel, Webber e la squadra, e che stra-scichi ha lasciato sul team l’insubordina-zione di Sepang. La Ferrari è alle prese conuna situazione inconsueta, con FernandoAlonso 4 punti dietro Felipe Massa (e ben22 nei confronti del leader) nella classifi-ca di campionato, la McLaren pare inten-

ta soprattutto a leccarsi le ferite cercandodi non perdere altro distacco dalle sue treconcorrenti, mentre la Lotus, con KimiRaikkonen vincitore a sorpresa a Mel-bourne, ma un po’ in ombra a Sepang, gio-ca da outsider di lusso. Nel “secondo cam-pionato” la Force India scalpita, mentresarà interessante vedere se Jules Bianchiriuscirà ad essere il primo dei driver deinuovi team a finire a punti. In previsione c’è una gara con tre pit-stop,come ha fatto sapere Paul Hembery. LaPirelli porterà in Cina gomme medium esoft: «A Shanghai ci sono state spesso gareemozionanti, e la strategia ha sempre gio-cato un ruolo di rilievo. Quest’anno lenostre mescole sono volutamente piùmorbide, ma il circuito cinese è menoabrasivo rispetto a quello di Sepang – haspiegato Hembery – e comunque i teamsanno imparare in fretta come regolarsianche se noi ogni anno variamo il tipo dipneumatici. E il modo in cui proprioRosberg ha gestito le gomme finendo pervincere il GP di Cina l’anno scorso è statala miglior dimostrazione di come ci si deb-ba comportare». Anche le temperature diShanghai, meno elevate di quelle malesi, ela chance di pioggia dovrebbero ridurre ilrischio di un degrado troppo estremo del-le coperture. Condizioni ideali, insomma,per Hamilton, Rosberg & Co. La sfidatedesca è lanciata

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FORMULA 1ANTEPRIMA SHANGHAI

WOLFF: «IO E LAUDA?

MAI LITIGATO...»

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Mentre la Mercedes AMG ha pre-sentato il nuovo motore che mon-teranno le frecce d’argento nelcampionato del mondo 2014, daBrackley arriva la smentita da par-te del numero 1 del team TotoWolff alle voci di un conflitto dipotere fra lui e Niki Lauda, e ingenerale fra la la metà tedesca equella inglese della Mercedes, chesi sarebbe palesato con diversipareri sulla scelta di Ross Brawn difermare Nico Rosberg in Malesia.«E’ la più grande stupidaggine cheabbia mai sentito, e lo dico usandole parole di Niki. Da pilota e da tifo-so non condivido gli ordini di scu-deria, dal punto del managementperò, non posso fare a meno diessere d’accordo con la decisionepresa. Se avessimo lasciato Nico eLewis liberi di battagliare avrem-mo rischiato di finire la benzina suentrambe le vetture e di fare lafigura degli idioti».

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FORMULA 1ROMAIN GROSJEAN

«IN CINA MI SIl pilota della Lotus, dopo due GP positivi, ma disputati insordina, vuole rompere gli indugi e cominciare a farsi vederenelle posizioni che contano… sperando di non fare danni

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SBLOCCHERÒ»

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FORMULA 1ROMAIN GROSJEAN

Lo sportivo che più ammiro è...

«Ce ne sono molti: Roger Federer

(tennista), Didier Cuche (sciatore),

Sebastien Loeb (pilota di rally) e Yannick

Noah (ex tennista)».

Il migliore attore al mondo è...

«Jean Reno»

Il sorpasso più indimenticabile della mia

carriera è stato...

«In GP2 a Barcellona nel 2011. Superai tre

macchine in due curve, alla 4 e alla 5. Due

all’esterno e una all’interno».

La più bella canzone di sempre è...

« Mi piacciono le canzoni di Adele».

La cosa migliore dell’off-season è...

«Che puoi dormire quanto vuoi».

L’ultima volta che ho perso il controllo è

stata...«Credo a dicembre. Ho lanciato

praticamente tutto quello che avevo tra le

mani, il telefono, il portafoglio...»

Il mio primo animale domestico è stato...

«Milou, un Jack Russell».

L’oggetto cui tengo di più è...

«Il mio anello di matrimonio».

La persona più divertente che conosco è...

«Hughes Trevennec dello champagne

Mumm».

La mia bibita preferita è...

«Lo champagne sul podio».

Non mi vedrete mai indossare...

«Pantaloni a fiori».

La migliore scusa da raccontare al capo

dopo aver distrutto l’auto è...

«Mi spiace, ho spinto sul pedale

sbagliato».

L’ultima volta che persi qualcosa fu...

«Tocco ferro ma io difficilmente perdo

qualcosa».

La meta prediletta delle mie vacanze è...

«Mauritius».

Il momento migliore della giornata è...

«La cena».

La voce più strana che ho sentito sul mio

conto fu...«Che mia moglie era incinta, due anni fa.

Allora non era vero ma lo è adesso...».

Il più bel regalo che ho ricevuto da un fan è

stato...«Una statuina che mi raffigurava, intagliata

nel legno e dipinta».

La miglior cura per una sbornia è...

«Il tempo!»

Il suo idolo è Federer

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Dopo le “bravate” dello scorso anno, Romain Grosjean è un pilota costantementesotto esame. Il talento non si discute, la capacità di gestirlo quando intorno la situa-zione si fa calda un po’ meno. In inverno il francese/svizzero ha rischiato seria-mente di perdere il sedile, non è un mistero che il nostro Davide Valsecchi scalpi-ti dietro di lui. E correre a fianco di un fenomeno assoluto come Kimi Raikkonen,in una scuderia che quest’anno punta decisamente al salto di qualità, non è situa-zione che aiuta a distendere i nervi. «Non credo di aver ancora dimostrato il miopotenziale in queste mie prime due gare», sostiene Romain. «E’ stato un po’ fru-strante, perché sono state due gare difficili, ho veramente bisogno di un weekendin cui poter mostrare cosa posso fare quest’anno. Il potenziale c’è, ma non lo abbia-mo ancora sbloccato. Speriamo accada in Cina».

Credi che in Malesia sarebbe stato possibile fare qualcosa di più?«Se avessimo avuto a disposizione la macchina che volevamo per tutto il weekend,sì. Partire in cima alla griglia avrebbe aiutato, ma dirlo dopo è sempre facile. Ingara sono rimasto a lungo bloccato dietro a Massa, se fossi riuscito a passarlo pri-ma le cose sarebbero andate meglio. Alla fine poi, le gomme erano andate e hopensato bene che fosse meglio lasciarlo andare per non compromettere ulterior-mente la gara».

La E21 è una vettura che ti piace?«Sicuramente è un passo in avanti rispetto alla E20. A volte la macchina mi dàquello che voglio, altre volte no, eppure i set-up sono simili: è un po’ frustrante, loammetto. Con i meccanici abbiamo però lavorato molto e abbiamo capito che lavettura è molto sensibile e richiede un bilanciamento perfetto per funzionare almeglio. Inoltre la nuova ala si è dimostrata utile, e in Cina dovrei poter utilizzarela nuova versione degli scarichi che Kimi ha portato in pista a Sepang».

In Cina l’anno scorso hai segnato i tuoi primi punti in F.1: ritorna-re laggiù ti fa sentire ottimista?

«Rompere il digiuno è sempre una bella cosa, più punti arrivano meglioè. L’anno scorso ricordo che a Shanghai fu un weekend difficile, all’ini-

zio non avevamo la macchina che volevamo, ma grazie alla stra-tegia e alla gestione delle gomme siamo riusciti ad otte-

nere un buon risultato. Speriamo di fare anchemeglio quest’anno».

Cosa ne pensi del circuito di Shanghai?«E’ impressionante, solo quando la vedi dal vivola prima volta ti rendi conto di quanto è grande.Il disegno del tracciato è bello, e ci sono alcunedifficoltà tecniche che lo rendono interessante,come certe curve a raggio variabile e altre conun po’ di pendenza. Ci sono staccate più deciserispetto alle ultime due piste e anche un retti-lineo molto lungo, quindi c’è di che tenersioccupati».

Quale è il tuo obiettivo per il prossimoGP?«Voglio più punti possibile. Sono finitodecimo a Melbourne, sesto a Sepang,sarei soddisfatto di un secondo posto aShanghai. Ma anche un primo posto mifarebbe felice! Aspettiamo di ari are lìe capire come vanno le cose, speran-do che non arrivi la pioggia a rovina-re tutto perché la nostra vettura nonrende al meglio sul bagnato».

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FORMULA 1FERRARI

Risorto dopo un lungo difficile periodo, ora ilbrasiliano precede il compagno di squadra nellaclassifica iridata, che ha anche battuto nelle primedue qualifiche stagionali. Che accadrà in Cina?Proseguirà nel suo cammino che sembra volermettere in ombra quello del capo squadra?

L’ANTI ALONSOÈ LUI?

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O

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FORMULA 1FERRARI

Stefano Semeraro

Il più vicino al Paradiso, per il momento, è lui. Sarà che il Circus sta per sbarcare in Cina e laggiù, sisa, succedono letteralmente cose dell’altro mondo, ma di fatto dopo due gare Felipe Massa è davan-ti a Fernando Alonso nella classifica mondiale, e se contate anche le ultime due gare del 2012 vi accor-gerete che sono quattro GP di fila che Felipe si mette dietro il suo blasonatissimo compagno di squa-dra. Tanto che qualcuno – è un paradosso, va bene, va bene… - ha iniziato a chiedersi: ma se anchea Shanghai Massa dovesse finire davanti ad Alonso, magari di parecchio, a Maranello si rovescereb-bero gli equilibri e il team potrebbe decidere di puntare sul brasiliano? Fantaformula 1, penserete, eprobabilmente è così. Alonso è il conducator intoccabile, l’uomo che ha tenuto a galla la traballantebarca Rossa negli ultimi due anni, solo pensare di sacrificarlo alla contingenza della classifica parefolle. Felipe, però, appare un pilota diverso, rinato, trasformato rispetto alla larva di campione vistoin gara nelle ultime due edizioni del mondiale. Anzi: pare lo stesso pilota, o quasi, che nel 2008arrivò a 500 metri dal titolo mondiale. Soprattutto in qualifica, una specialità nella quale il Mas-sa pre-incidente non se la cavava affatto male: nel 2008 fu ad esempio capace di battere persei volte di fila il suo compagno di squadra, che allora era Kimi Raikkonen.Dopo il terribile incidente all’Hungaroring nel 2009, il mondo di Felipe sembrava davve-ro andato in frantumi. Non solo un trauma fisico, ma anche uno scardinamento men-tale, una botta alla fiducia in se stesso che è la prima forza di un pilota. Sarà in gra-do di tornare lo stesso di prima, ci eravamo chiesti un po’ tutti. E se lo era inevi-tabilmente chiesto anche lui. La risposta per due anni era stata molto dubitati-va.Dalla scorsa estate però, qualcosa è cambiato in Felipe. Se riguardate il suotabellino di marcia potete notare che prima della pausa Massa aveva gua-dagnato 25 punti in 11 gare, dopo ben 97 in 9 GP. Prima o poi doveva suc-cedere, hanno sempre sostenuto i suoi tifosi, ma in realtà non era affat-to scontato. Le continue critiche, i continui dubbi lo avevano ammor-bato, depresso, e proprio attorno all’estate Massa si è trovato ad unbivio: continuare a tormentarsi, a cercare scuse, a fare paragonifra quello che era stato e quello che era; o scuotersi, darsi unamossa, ricominciare a svuotare la testa dai cattivi pensieri. Lariconferma da parte della Ferrari, affettuosa e giusta, ma nonscontata, insieme alle parole di critica e di incoraggiamentodi Montezemolo, lo hanno rimesso sulla strada giusta.Quest’anno la nuova macchina è meno difficile da guidare,serve più talento che grinta, e Felipe piano piano ha inizia-to a togliersi la scimmia dalla spalla. Con una Rossa tuttada domare Alonso gli è nettamente superiore, con una mac-china più docile le differenze di rendimento calano.Soprattutto in qualifica. E così alla vigilia della Cina, unagara che per molti piloti e molti team potrebbe segnare laprima parte della stagione (in bene e in male), Felipe siritrova primo ferrarista in classifica, e con la chance di tor-nare a sognare. Il suo futuro, a partire dal 2014, non è cer-to in una botta di ferro, attorno a Maranello si addensanocome sempre tanti voci sul suo possibile sostituto, da NicoHulkenberg a Jules Bianchi. Ma dalla sua parte il brasilia-no, che ormai da otto anni siede nell’abitacolo Rossa, ha unaconsiderazione non da poco. In una F.1 sempre più legata aigiochi di squadra, nessuno ha dimostrato come lui di saper-si adattare alle esigenze del team. E se confermerà di averritrovato anche tutta la qualità, la classe di un tempo, sonodavvero pochissime – forse nessuna – le seconde guide che pos-sono vantare i suoi titoli e il suo talento. Se è vero che la soffe-renza è insieme un insegnamento e una strada per la maturità,Felipe si merita un 2013 da protagonista.

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FORMULA 1LA CURIOSITÀ

DONNE CON LLe quota rosa nel motorsport sono in continuo aumento, nei giorni scorsi Frank Williamsha promosso a un incarico di comando la figlia mentre già da tempo la Kaltenborn dirigela Sauber. E c’è un certo movimento anche all’interno delle vetture da corsa…

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LE GOMMEDanica Patrick festeggia la pole di Daytonacon il suo team owner Tony Stewart.Nei mesi scorsi si era parlato di un suo possibile sbarco in F.1, ma la pilotessa americana ha smentitoil suo interessamento

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FORMULA 1LA CURIOSITÀ

Stefano Semeraro

Donne e motori non sono più i due poli diun motto un po’ stantio (e molto maschili-sta), le due entità che fino a qualche annofa parevano destinate – tranne qualcherara eccezione – a destini inconciliabili.Alessandro Zanardi sostiene che l’unicacosa che i maschi sanno ancora fare megliodell’altra metà del cielo «è parcheggiare,per il resto le donne ci danno sei zero in tut-to», e i sospetti che abbia ragione comin-ciano a montare. Anche perché le donnestanno dando davvero l’assalto alle ultimecittadelle del potere maschile: lo sport.Nello sci, Lindsey Vonn vorrebbe correrecon i suoi colleghi gare miste, nel basketNba il padrone dei Dallas Mavericks dellaNba, Mark Cuban, sta pensando di ingag-giare la cestista fenomeno del campionatouniversitario, Brittney Griner (vedi l’arti-colo su curiosidisport.wordpress.com).Danica Patrick ha appena stupito il mondocon la sua pole a Daytona nella serieNascar, ma nel motorsport l’offensiva fem-minile non si ferma alla pista, anzi: ormaiha raggiunto le scrivanie che contano. Laprima a mettere le mani su un consiglio diamministrazione, e poi sul ruolo di teamprincipal in F.1, è stata Monisha Kalten-born, straordinaria indiana-austriaca chedal 2010 è la donna che prende le decisio-ni alla Sauber Motorsport AG, e che dal2012 è diventata a tutti gli effetti ancheteam principal e azionista (al 33 per cento)

della scuderia fondata da Herr Peter. Mada quest’anno Monisha – che fra l’altro faanche parte della commissione per le don-ne e il motorsport della FIA, presiedutadalla indimenticabile ex rallista MichelleMouton – non è più sola. Da poco infatti,uno dei patriarchi del Circus, Frank Wil-liams, ha deciso di consegnare nelle manidi sua figlia Claire le sorti di una delle scu-derie che hanno scolpito la storia della F.1.Non è ancora la team principal a tutti glieffetti, la bruna Claire, ma è desinata adiventarlo, e nel frattempo dovrà gestire inprima persona il marketing, le sponsoriz-zazioni e la comunicazioni della squadra.Mica male, no?Non si tratta di quote rosa, né di banalenepotismo, ma di qualifiche guadagnatesul campo, questa è la novità. E anche l’ideasbandierata da qualche tempo da BernieEcclestone di volere in pista una donnapilota in grado di tenere a bada la concor-renza maschile, probabilmente esorcizza lapaura di ritrovarsi una erede in gonnella acapo della FOA. Se una donna può gover-nare il fondo monetario mondiale (Christi-ne Lagardere), il governo dell’economiapiù potente d’Europa (Angela Merkel),dirigere il New York Times (Jill Abram-son) o capitanare Facebook (Sheryl San-dberg) e Yahoo! (Marissa Meyer), perchémai non potrebbe far rigare dritta la For-mula 1? Dalle donne con le gonne alle don-ne con le gomme. Quanto alla possibilitàdi vedere una campionessa del mondo del-

la massima serie in tacchi alti e rimmel, lapossibilità potrebbe anche non essere lon-tanissima. L’erede delle varie Maria Tere-sa De Filippis, Lella Lombardi, GiovannaAmati non sarà quasi certamente la bellaDanica Patrick, che peraltro grazie alle suedoti sia tecniche sia muliebri è riuscita atrasformarsi in una icona delle gare madein USA. Ma potrebbe uscire presto da unodei programmi di addestramento dellescuderie di F.1. La prima a puntare su unadriver donna è stata – come d’abitudine –la Red Bull, che ha ingaggiato la diciotten-ne olandese Beitske Visser. La biondaBeitske, con il suo faccino alla Pippi Calze-lunghe disegnato attorno ad uni sguardocannibale, l’anno scorso ha vinto due garee quest’anno correrà nell’Adac FormelMasters. A sceglierla è stato Helmut Mar-ko, uno che di solito non si fa troppo inte-nerire quando si tratta di firmare contrat-ti. «Noi cerchiamo piloti sulla base delleprestazioni, non delle dichiarazioni», ave-va detto quando era iniziato a circolare ilnome della Patrick per la F.1 del 2014. Sedobbiamo dargli retta, donne e motorisaranno presto gioie per tutti, e dolorisoprattutto per i maschi. In Italia abbiamoMichela Cerruti che corre nell’impegnati-vo FIA F.3 European Championship e Vic-ky Piria che si cimenterà nella F.3 Openspagnola mentre in GP3 troviamo la spa-gnola Carmen Jordà, che tanto piace a Ber-nie Ecclestone, ma che a differenza delledue italiane, proprio non va…

Claire Williams con il boss della F.1Bernie Ecclestone

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BRANSON, DA TEAM OWNER A… HOSTESSVolete farvi servire salatini e prosec-chino da uno degli uomini più ricchidel mondo vestito e truccato dahostess? Be’, allora non vi resta cheprenotare un volo della AirAsia il pros-simo 12 maggio sulla tratta Perth-Kua-la Lumpur. A fungere da particolaris-sima assistente di volo quel giorno saràinfatti Richard Branson, il multimi-liardario inventore del marchio Virgin,che onorerà così una scommessa fattacon il suo ex-dipendente Tony Fernan-des, il patron della Caterham, ai tempiin cui la Marussia si chiamava Virgin eil suo proprietario era per l’appuntoBranson. Nel 2010 i due scommiseroche nel caso la scuderia dell’amico-rivale li avesse preceduti in classificaavrebbero pagato pegno sulla lineaaerea del rivale. La Lotus (oggi Cater-ham) finì decima, la Virgin dodicesi-ma, e da allora il destino per il danaro-so businessman britannico era segna-to. «Il giorno della resa dei conti perSir Richard è arrivato – ha detto ridac-chiando Fernandes, proprietario dellaAirAsia – è divertente tornare allamemoria ai tempi in cui io lavoravo perlui e pensare che adesso sarà lui un miodipendente per un giorno, nei panni diuna procace assistente di volo». Bran-son, per la cronaca, salirà a bordo contanto di uniforme, trucco e tacchialti. Il prezzo del biglietto, se vi inte-ressa, è di 399 dollari australiani, di cui100 saranno devoluti in beneficenza.

La giovanissimaolandeseBeitske Visser

Michela Cerrutiimpegnata nelFIA F.3 EuropeanChampionship

Vicky Piria quest’annoimpegnatanella F.3 Open spagnola

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MOTO GPGARA A LOSAIL

COSÌ

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Ì CI DIVERTIAMO!ROSSI Valentino nella sua prima corsa con la Yamaha ha dato spettacolorimediando a una deludente qualifica con il secondo posto finale. Il successo è finito nelle mani del suo compagno di marca Lorenzoche ha letteralmente dominato. Eccezionale il debutto di Marquez,terzo. Settima la prima Ducati, quella di Dovizioso

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MOTO GPGARA A LOSAIL

Stefano Semeraro

E’ arrivato primo Jorge Lorenzo, ma ha vintoValentino Rossi. Il verdetto, sintetico e spietatocome una staccata del Dottore, è questo. Dopodue anni di limbo, purgatorio e a tratti di picco-lo inferno alla corte della Ducati, nella primagara del Mondiale MotoGP 2013, la prima dopoil ritorno alla sua amata Yamaha, in pista si è rivi-sto il Cannibale di un tempo. Merito, certo, diuna Yamaha che per ora in mano a Lorenzo sem-bra decisamente superiore – e lo testimonia lafacilità con cui lo spagnolo in Qatar ha salutatola compagnia, riducendo il ritmo solo quandoormai la vittoria ormai era in cascina – ma anchedella voglia, dell’orgoglio, a tratti della rabbia(adolescenziale?) che Vale ha messo in campo.Trentaquattro anni e non sentirli più, dopo lecupezze del recente passato. Il Doctor in Qatar èarrivato secondo, davanti al bimbo Marc Mar-quez con cui ha lottato come al kindergarden,buttando Dani Pedrosa giù dal podio e addizio-nando il piazzamento numero 178 alla sua giàricchissima collezione. Gli ultimi due li avevaottenuti – ed erano sembrati miracoli – l’annoscorso a Magny-Cours e a Misano, ma se som-miamo le ultime gare con la Yamaha del 2010,diventano sei di fila con la Casa giapponese: que-stione di feeling, c’è poco da fare. In Qatar è arri-vata soltanto la conferma. Alla Ducati, settimacon Andrea Dovizioso e ottava con Nicky Hay-den (nono Andrea Iannone) per ora non restache piangere sugli errori versati nel rapporto conil fenomeno. Dopo le qualifiche così così e un warm-up inco-raggiante, Valentino è scattato sulla griglia comeun diciottenne rabbioso. Lorenzo già puntaval’orizzonte, lui si è tuffato in picchiata su Pedro-sa dopo aver bruciato Dovizioso, e ha rischiatodi compromettere tutto subito con un “lungo”che avrebbe potuto costargli molto di più. «Scu-sate, mi si è stretta la vena», ha ammesso, madel resto alla vigilia lo aveva detto che l’obiettivoera «fare il matto» nei primi giri. Per dare unascossa all’ambiente e a se stesso. Per dimostraredi essere sempre lui. Per far capire che non èdisposto a recitare da vecchio saggio della com-pagnia. «Pedrosa è entrato un po’ lento in curva– ha raccontato – io ho sbagliato e ci siamo anchetoccati con il parafreno, potevamo finire a terratutti e due. Lì la gara si è un po’ complicata, e hoperso tempo anche con Bradl». La parte centra-le del GP, Vale l’ha navigata nelle immediateretrovie, mentre Lorenzo veleggiava in solitariae dietro di lui si ingarellavano Pedrosa, Marqueze Crutchlow. Poi il Rossi Old Style si è rimesso ilpugnale fra i denti, o sarebbe meglio dire il mar-tello in mano, vista la ferocia con cui ha iniziatoa picchiare sul cronometro prima riducendo epoi annullando il gap con i primi.

«La Yamaha andava che era un piacere – ha spie-gato - e io con le gomme che scivolavano mi diver-tivo sempre di più». Morale: tre staccate da urloper infilare il terzetto degli inseguitori, e poi unsupplemento di battaglia all’arma bianca con ilnino Marquez, irriverente al punto giusto da risor-passare il campione, ma saggio a sufficienza daaccorgersi nel finale che la battaglia era persa e nonvaleva la pena rischiare inutilmente. «Ho fatto ilcento per cento – ha ammesso il catalano – maRossi è Rossi». Come a dire: ne ho ancora da man-giare, di paella. «Senza l’errore all’inizio avreianche potuto lottare per la vittoria – ha aggiuntoVale, felicemente ganassa come un tempo – oravoglio ringraziare la Yamaha che mi ha dato que-sta nuova possibilità. Con la moto non c’è ancorail feeling migliore (ah, davvero?, ndr) però sonoconvinto che quest’anno ci divertiremo parec-chio». Per il momento si è divertito un sacco ancheLorenzo, che dopo un problemuccio con la visieradel casco nel warm-up non ha più visto gli avver-sari. «Sono contento soprattutto per Valentino –ha dichiarato alla fine – ha passato due stagionidifficili ma è sempre forte. Già dal prossimo GP adAustin per me sarà dura». Inutile dire che ce loauguriamo tutti, non solo lui.

Baci e abbraccitra i due fenomeni di Casa Yamahaa fine gara

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L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 7 APRILE 20131. Jorge Lorenzo (Yamaha) - 42'39"8022. Valentino Rossi (Yamaha) - 5"9903. Marc Marquez (Honda) - 6"2014. Dani Pedrosa (Honda) - 9"473 5. Cal Crutchlow (Yamaha) - 18"7646. Alvaro Bautista (Honda) - 22"148 7. Andrea Dovizioso (Ducati) - 24"3558. Nicky Hayden (Ducati) - 24"920 9. Andrea Iannone (Ducati) - 37"12410. Ben Spies - (Ducati) - 44"90811. Aleix Espargaro (ART-Aprilia) - 49"809 12. Randy De Puniet (ART-Aprilia) - 56"49513. Hector Barbera (FTR-Kawasaki) - 1'09"59914. Yonny Hernandez (ART-Aprilia) - 1'10"74215. Hiroshi Aoyama (FTR-Kawasaki) - 1'13"600 16. Claudio Corti (FTR-Kawasaki) - 129"444 17. Michael Laverty (ART-Aprilia) - 1'34"341 18. Lukas Pesek (Suter-BMW) - 1'34"683

Giro più veloce: Marc Marquez 1'55"445

Non classificatiColin Edwards (FTR-Kawasaki) Danilo Petrucci (Suter-BMW) Stefan Bradl (Honda) Bradley Smith (Yamaha) Bryan Staring (FTR-Honda) Karel Abraham (ART-Aprilia)

Il campionato (Top Ten): 1. Lorenzo 25, 2. Rossi 20, 3. Marquez 16, 4. Pedrosa 13, 5.Crutchlow 11, 6. Bautista 10, 7. Dovizioso 9, 8, Hayden 8, 9. Iannone 7, 10. Spies 6.

Il duello tra Marquez e Rossi che ha infiammato il pubbliconegli ultimi giri

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INDYCARGARA A BIRMINGHAM

SI RIVEDE IL CAMPIONE

Hunter-Reay, vincitore della stagione 2012, nella prima prova di St.Petersburg non aveva onorato il numero 1, ma sul tracciato di Birmingham ha ritrovato la via per il successo battendo Dixon

e Castroneves mantenendo al vertice il team Andretti

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Successo storico per Hunter-Reay: il duecentesimo per un telaio Dallara nella sera americana

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Le pagelleRyan Hunter-Reay: 10Scott Dixon: 8Charlie Kimball: 8Tristan Vautier: 8Hélio Castroneves: 7Marco Andretti: 7Tony Kanaan: 7Josef Newgarden: 7Will Power: 6Justin Wilson: 6E. J. Viso: 6Simona de Silvestro: 6Simon Pagenaud: 6Sébastien Bourdais: 6Oriol Servià: 6Ed Carpenter: 6James Jakes: 6A. J. Allmendinger: 6Takuma Sato: 5Alex Tagliani: 5Sebastián Saavedra: 5Graham Rahal: 4J. R. Hildebrand: 4Ana Beatriz: 4James Hinchcliffe: s.v.Dario Franchitti: s.v.

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INDYCARGARA A BIRMINGHAM

Marco Cortesi

Approfittando della maggiore performance delle gomme morbi-de, Ryan Hunter-Reay ha cancellato un primo weekend della sta-gione (St. Petersburg) da dimenticare tornando al successo nelsecondo round IndyCar del 2013 a Birmingham, Alabama. Ilcampione in carica, ha passato Helio Castroneves a 14 giri dallaconclusione. Il brasiliano, che aveva già sfruttato le coperture softe si trovava con gomme dure, nulla ha potuto per rispondereall'attacco e si è trovato presto preda anche di Scott Dixon. Hun-ter-Reay, partito dalla pole, è stato l'uomo da battere per tutta lagiornata, dando sempre l'impressione di poter fare il passo deci-sivo verso la vittoria. Per Dixon un nuovo risultato utile dopo laquinta piazza di St. Petersburg in una corsa che ha riportato mag-giore equilibro tra vetture motorizzate Chevrolet e Honda. Allespalle di Castroneves ha centrato il proprio miglior risultato incarriera Charlie Kimball, finalmente in grado di trovarsi alla paricon i "veri Ganassisti". Quinta piazza per Will Power, che si è tro-vato a dover recuperare fin dal primo giro dopo una leggera usci-ta nelle concitate fasi iniziali. Gara opaca comunque per l'austra-liano, che dopo aver brevemente recuperato la vetta si è vistorisucchiare da diversi piloti. In sesta posizione Simon Pagenaud,ancora battuto dal giovane compagno Tristan Vautier in qualifi-ca, ma in grado di riportarsi davanti quando è stato il momento.Strategie da dimenticare per diversi piloti, a partire da SimonaDe Silvestro, diciottesima, e AJ Allmendinger, che ha completa-to la gara alle sue spalle. Giornata devastante invece per JamesHinchcliffe, vincitore a St. Petersburg, ma coinvolto in una tam-ponata tra Graham Rahal ed Oriol Servia nelle primissime fasi.Non è durata molto di più l'avventura di Dario Franchitti, ferma-to da un guaio tecnico riconducibile al propulsore. In campiona-to, al comando si è portato Castroneves, forte di due podi, davan-ti a Dixon e Hunter-Reay.

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L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 7 APRILE 20131 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 90 giri2 - Scott Dixon (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 0"63633 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 17"68214 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 20"61665 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 26"64696 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 27"29957 - Marco Andretti (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 27"71758 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 30"55049 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) - Fisher - 41"102910 - Tristan Vautier (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 50"644911 - Alex Tagliani (Dallara DW12-Honda) - Herta - 58"045812 - Ernesto Viso (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 1'01"433413 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - KV - 1'01"683414 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) - Foyt - 1'03"115115 - Oriol Servia (Dallara DW12-Chevy) - Panther DRR - 1'03"149516 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) - Dragon - 1'07"688017 - JR Hildebrand (Dallara DW12-Chevy) - Panther - 1'09"744718 - Simona de Silvestro (Dallara DW12-Chevy) - KV - 1'09"913019 - AJ Allmendinger (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 1'11"055820 - Sebastian Saavedra (Dallara DW12-Chevy) - Dragon - 1'11"652321 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 1'14"038522 - Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) - Carpenter - 1 giro23 - James Jakes (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 4 giri

Giro veloce: James Jakes 1'08"9918

Ritirati66° giro - Ana Beatriz 43° giro - Dario Franchitti 4° giro - James Hinchcliffe

Il campionato: 1. Castroneves 79; 2. Dixon 70; 3. Hunter-Reay 66; 4. Andretti 61; 5.Hinchcliffe 56; 6. Kimball 51; 7. Kanaan 49; 8. Power 47; 9. Wilson 46; 10. Viso 44.

Gli addetto alla pista recuperano la monoposto di Hinchclifferimasta incidentata dopo una una tamponata tra Graham Rahal ed Oriol Servia ad inizio gara

Will Power in difficoltàha dovuto faticare per recupaerare il terreno perduto

Helio Castronevesal pit-stop

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AUTO GPGARE A MARRAKECH

SATO A TESTA BAS

Il giapponese continua a essere il leaderdel campionato e anche in Marocco hamostrato ottime qualità agonistiche. BeneCampana che si è imposto in gara 1, poiritiratosi per incidente nella seconda

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SSA

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AUTO GPGARE A MARRAKECH

Claudio Pilia

Ancora Sergio Campana sul gradino piùalto del podio, ancora Kimiya Sato alcomando del campionato, poi la novità diLuciano Bacheta vincitore di gara 2 e laconferma nelle posizioni da podio, o din-torni, di Vittorio Ghirelli. L’appuntamen-to di Marrakech dell’Auto GP ha divertitoe proposto al vertice assoluto i protagoni-sti di Monza. Segno che la prima tappastagionale aveva rispecchiato in pienoquelli che saranno i valori assoluti nel cor-so della stagione. Campana ha capitalizzato la pole positiondominando la prima gara in lungo e in lar-go, partendo bene allo spegnimento deisemafori e guadagnando un buon margi-ne giro dopo giro. Una vittoria netta e deci-sa che, però, ha rischiato di finire male.Nel finale, la rottura di un tubo di scaricoha danneggiato il radiatore, causando unaperdita d’olio manifestatasi con una lungafumata dalla bancata destra. Sotto la ban-diera a scacchi, il sospiro di sollievo è giun-to per appena 1 secondo e 6 decimi suDaniel De Jong. La gara del pilota di casaMP, impegnato quest’anno anche in GP2,non è però stata più facile di quella di Cam-pana: l’olandese è stato infatti costretto acambiare compound di gomme prima delvia, passando dalle soft alle supersoft,dopo aver riscontrato una foratura causa-ta da una determinante... graffetta da uffi-

cio! Tra i sicuri protagonisti, quest’oggi,c’è stato sicuramente Sato. Scattato dallasesta posizione in griglia, ha dato battagliaper tutti i 19 giri, rischiando anche di fini-re la sua corsa contro i muretti all’ultimachicane, salendo fino al terzo gradino delpodio. Per lui, si allunga un’importantestriscia positiva: è il terzo podio in tre garefinora disputate! Podio però a rischio per-ché Sato ha effettuato il pit-stop all'ultimatornata, cosa non proprio prevista dalregolamento e il giapponese è stato pena-lizzato. Il team ha quindi interposto appel-lo e la classifica non è cambiata divenen-do sub-judice. Molto bene anche l’altropilota MP, Riccardo Agostini: autore diuna leggera toccata sulle protezioni, colposteriore della sua Lola e rientrato ai boxal 7mo giro, il padovano si è rimboccato lemaniche, risalendo la classifica e finendo,al traguardo, davanti al connazionaleAntonio Spavone. Caotica la gara di Karti-keyan. Il pilota indiano, nonostante unerrore in una chicane, ha ingaggiato unalunga lotta per il podio con Agostini ed ilpilota del team Ghinzani, Robert Visoiu.Proprio Visoiu, con un errore in frenatanel tornante che immette nel rettifilo dipartenza, si è fatto sopravanzare da Kar-thikeyan, perdendo la posizione all’ingres-so dei box e ritirandosi successivamenteper problemi meccanici, quando manca-vano appena due giri alla bandiera a scac-chi.

Sergio Campanavincitore della gara 1di Monza

Daniel De Jong

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Sergio Campanasorridente dopo il successo ottenuto in gara 1

Antonio Spavone

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AUTO GPGARE A MARRAKECH

In gara 2, il campione in carica della For-mula 2 ha sfruttato bene la pole positionper sfuggire alla bagarre del primo giro, incui è successo davvero di tutto. Al via, Satoha urtato – danneggiandogli una sospen-sione - all’interno il modenese Campana,con il vincitore di gara-1 che ha inevitabil-mente stretto su Agostini e Cipriani; que-sti ultimi due non sono riusciti a riparti-re, lasciando le auto in pista e – a causa didifficoltà nel rimuoverle dal tracciato –chiamando l’ingresso della Safety Car alsesto giro. Con oltre metà dello schiera-mento eliminato in diversi episodi,Bacheta ha tenuta alta l’attenzione, tenen-dosi alle spalle uno scatenato Roda, con ilquale è stato protagonista di un duelloruota a ruota, prima di essere – ingiusta-

mente, come ammesso dagli stessi com-missari – penalizzato con un drivethrough per un contatto con Spavone. Ilcompagno Ghirelli, con l’altra monopostodella Super Nova, ha trovato un’ottimaseconda posizione, scalando la classificadalla nona posizione in griglia e suggel-lando il risultato anche con il giro piùveloce in gara. Bene anche Sato, autore diun sorpasso sul romeno Robert Visoiu asei giri dal traguardo e promosso in terzapiazza dopo la penalità a Roda. Nelleretrovie, invece, altri incidenti hanno con-tribuito ad ampliare il numero di ritiri.L’attacco di De Jong su Kartikeyan si èrivelato fatale, danneggiando il posterio-re della monoposto di casa Zele Racing eha posto fine alla gara di entrambi.

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L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1SABATO 6 APRILE 20131 - Sergio Campana - Ibiza - 19 giri in 29'06"1792 - Daniel De Jong - Manor GP - 1"0333 - Kimiya Sato – Euronova – 1"7784 - Riccardo Agostini – Manor MP – 3"7525 - Antonio Spavone – Super Nova – 10"9066 - Narain Kartikeyan - Zele - 14"8107 - Vittorio Ghirelli – Super Nova – 35"9478 - Andrea Roda – Virtuosi – 36"7679 - Luciano Bacheta – Zele - 37"05410 - Giuseppe Cipriani – Ibiza – 38"03411 - Yoshitaka Kuroda – Euronova – 42"95412 - Michele La Rosa – MLR71 – 44"33613 - Max Snegirev – Virtuosi – 50"69614 - Robert Visoiu – Ghinzani – 2 giri

Giro più veloce: Narain Kartikeyan 1'28"450

Ritirati1° giro - Meindert Van Buuren

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2DOMENICA 7 APRILE 20131 - Luciano Bacheta – Zele - 19 giri in 32'29"9632 - Vittorio Ghirelli – Super Nova – 1"9213 - Kimiya Sato – Euronova – 2"7794 - Robert Visoiu – Ghinzani – 4"4825 - Max Snegirev – Virtuosi – 10"8046 - Meindert Van Buuren – Manor MP – 12"0477 - Andrea Roda – Virtuosi – 18"2768 - Yoshitaka Kuroda – Euronova – 2 giri9 - Antonio Spavone – Super Nova – 9 giri10 - Michele La Rosa – MLR71 – 10 giri

Giro più veloce: Vittorio Ghirelli in 1'29"528

Ritirati1° giro - Daniel De Jong1° giro - Riccardo Agostini1° giro - Giuseppe Cipriani1° giro - Sergio Campana1° giro - Narain Kartikeyan

Il campionato1.Sato 66 punti; 2.Campana 62; 3.Bacheta 43; 4.Ghirelli 42; 5.Visoiu 31; 6.Agostini27; 7.Spavone 22; 8.Karthikeyan 19; 9.De Jong 18; 10.Roda 10.

Safety car in pistadopo un contatto tra Agostini e Cipriani (sotto)

RobertVisoiu

Luciano Bachetaprimo in gara 2

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RENAULT 3.5GARE A MONZA

VANDOORNDA URLOIl belga della Fortec, al debutto nella categoria, ha guadagnato la testadella classifica generale cogliendo un bel successo in gara 1 e il terzoposto nella seconda. Ma Da Costa e Magnussen non sono lontani

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RENAULT 3.5GARE A MONZA

Massimo Costa

Chi ci legge con attenzione non si sarà stu-pito nell’aver visto quel che ha offerto la atte-sa prima prova del campionato World SeriesRenault 3.5. Il rookie Stoffel Vandoorne havinto gara 1 (con qualche brivido per unagomma anteriore spiattellata), si è preso ilterzo posto nella seconda e una pole in qua-lifica 1. Ed ora comanda la classifica genera-le. Nessuna sorpresa insomma, l’unico dub-bio che circondava il belga del team Fortecriguardava la pressione, la sua abilità neiduelli ravvicinati in gara con monopostopotenti. Dubbi cancellati in un attimo. Van-doorne ricorda tanto Robin Frijns, come luicampione Renault 2.0 Europa l’anno prece-dente al debutto in Renault 3.5 che ha poi

vinto lo scorso anno. Frijns se l’era dovutavedere con due piloti esperti come JulesBianchi e Sam Bird, tra l’altro provenientidalla GP2 e tester in F.1 e li aveva battuti.Vandoorne a sua volta deve combattere conpiloti come Antonio Felix Da Costa e KevinMagnussen che hanno già corso in F.3 e GP3,che hanno già un anno di chilometri con laRenault 3.5. Insomma, sembra un film giàvisto. Il belga ha l’appoggio pieno, ancheeconomico non solo “morale”, della federa-zione nazionale e da poche settimane fa par-te del programma Junior McLaren, propriocome Magnussen. Anche Da Costa non hasmentito se stesso oltre che i pronostici. Ilsecondo posto in gara 1 poteva essere suo seun camber esagerato voluto dai tecnici dellaArden Caterham, non avesse distrutto la

gomma posteriore destra. Inconvenienteoccorso anche a Pietro Fantin, suo compa-gno di squadra. Prese le giuste misure, DaCosta è stato grande in qualifica 2 e nellaseconda corsa ha vinto con grande meritodopo aver dato vita a una bella battaglia pri-ma proprio con Vandoorne (che in partenzadalla prima fila aveva sorpreso il portoghe-se), poi con Magnussen. Tra i due, il divarionon è mai salito sopra il secondo e il confron-to è stato di alto livello. Il danese della Dams,ha portato a casa due secondi posti. Un finesettimana molto positivo per Kevin che hasaputo rimediare a due qualifiche (disputa-te entrambe con pista bagnata) non partico-larmente “cattive”. Dunque, Vandoorne, DaCosta e Magnussen sono stati i grandi mat-tatori dell’appuntamento monzese.

Il lungo di Vandoorne in gara 2 e Da Costa va in testa

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Le pagelleStoffel Vandoorne – 10Antonio Felix Da Costa – 10Kevin Magnussen – 9Arthur Pic – 9Mihai Marinescu – 9Norman Nato – 7,5Oliver Webb – 7,5Christopher Zanella – 7,5Nico Muller – 7Pietro Fantin – 7Emmanuel Piget – 7Sergey Sirotkin – 6,5Nigel Melker – 6,5Will Stevens – 6,5Nikolay Martsenko – 6,5Mikhail Aleshin – 6Andre Negrao – 6Matias Laine – 6Jazeman Jaafar – 6Zoel Amberg – 5,5Carlos Huertas – 5Yann Cunha – 4Daniil Move – 4Marco Sorensen – 4Marlon Stockinger – 4Lucas Foresti – 4

Incredibilile rimonte di Marinescu

Subito a podio Zanella

Anche Pic si è reso autore di belle rimonte

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RENAULT 3.5GARE A MONZA

Degli altri, chi ha compiuto due corse incre-dibili è stato Arthur Pic, protagonista dirimonte a dir poco incredibili dopo pessimequalifiche. A dimostrazione che su piste bencongegnate, se si azzecca il set-up per la garae si dispone di un pilota con piede pesante,tutto è possibile. Pic ha concluso sesto equarto dopo essere partito ventunesimo esedicesimo con la Dallara della AV Formu-la. Come lui, Mihai Marinescu, male inqualifica (ventiduesimo e ventiseiesimo),ma ottavo e decimo per Zeta Corse. Que-sti avvenimenti, bellissimi da vedersi, pur-troppo non si potranno certo verificare supiste come Budapest o Monaco, tanto percitare due tracciati dove i sorpassi nonsono particolarmente fattibili. Belle cosehanno mostrato i piloti ISR Sergey Sirot-kin e Christopher Zanella. Molto incisivoin qualifica Sirotkin, nelle due partenzeperò non è stato un fulmine (problemi nel-

le cambiate?) e ne ha pagato le conseguen-ze, venendo tamponato alla prima curva digara 1 e ritrovandosi lontano dal podio ingara 2, fino al ritiro per noia alla frizione.Zanella invece ha ottenuto uno splendidoterzo posto nella prima corsa rimontandoforte nella seconda dopo una qualifica nonfelice. Bene anche Oliver Webb, eccellen-te il suo rientro nella categoria, e NicoMuller, protagonista vero in gara 2 colteam Draco. Tra i rookie ha impressiona-to Norman Nato, due volte a punti e ancheFantin ha detto la sua. E’ invece comple-tamente mancato Marco Sorensen, unodei possibili candidati nel dar fastidio alterzetto che ha dominato Monza. Il dane-se del team Lotus ha pagato una erratastrategia in qualifica 1, ha sofferto proble-mi di motore in gara 1 mentre in gara 2qualcuno gli ha subito tagliato la gommaposteriore. Un weekend terribile per lui.

Un momento difficile per Aleshin in qualifica

Photo Pellegrini

Il momento del cedimento della gomma di Da Costa

Photo Pellegrini

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L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1SABATO 6 APRILE 20131 - Stoffel Vandoorne - Fortec - 29 giri 46'48"4742 - Kevin Magnussen - Dams - 7"0533 - Christopher Zanella - ISR - 8"5964 - Oliver Webb - Fortec - 8"9915 - Nigel Melker - Tech 1 - 16"4616 - Arthur Pic - AV Formula - 17"0877 - Jazeman Jaafar - Carlin - 17"8388 - Mihai Marinescu - Zeta - 18"4749 - Matias Laine - P1 Motorsport - 19"93210 - Norman Nato - Dams - 25"45611 - Andre Negrao - Draco - 29"40812 - Zoel Amberg - Pons - 38"13713 - Nico Muller - Draco - 38"14414 - Marlon Stockinger - Lotus - 38"98815 - Mikhail Aleshin - Tech 1 - 45"24716 - Carlos Huertas - Carlin - 45"65017 - Emmanuel Piget - Zeta - 49"85918 - Will Stevens - P1 Motorsport - 56"31019 - Marco Sorensen - Lotus - 1 giro

Giro più veloce: Will Stevens 1'34"899

Ritirati0 giri - Yann Cunha0 giri - Daniil Move1° giro - Sergey Sirotkin1° giro - Lucas Foresti6° giro - Nikolay Martsenko13° giro - Antonio Felix Da Costa23° giro - Pietro Fantin

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2DOMENICA 7 APRILE 20131 - Antonio Felix Da Costa - Arden Caterham - 29 giri 46'24"4052 - Kevin Magnussen - Dams - 2"7673 - Stoffel Vandoorne - Fortec - 5"9224 - Arthur Pic - AV Formula - 11"6005 - Nico Muller - Draco - 16"8056 - Norman Nato - Dams - 28"4677 - Pietro Fantin - Arden Caterham - 29"1068 - Christopher Zanella - ISR - 37"5249 - Oliver Webb - Fortec - 41"31410 - Mihai Marinescu - Zeta - 51"73711 - Nigel Melker - Tech 1 - 52"01812 - Marlon Stockinger - Lotus - 52"25013 - Andre Negrao - Draco - 52"92114 - Mikhail Aleshin - Tech 1 - 1'01"439 **15 - Yann Cunha - AV Formula - 1'06"62916 - Carlos Huertas - Carlin - 1'09"42617 - Emmanuel Piget - Zeta - 1'11"81118 - Marco Sorensen - Lotus - 1 giro19 - Sergey Sirotkin - ISR - 3 giri20 - Zoel Amberg - Pons - 3 giri

Giro più veloce: Arthur Pic 1'34"934

Ritirati0 giri - Matias Laine0 giri - Lucas Foresti6° giro - Jazeman Jaafar17° giro - Nikolay Martsenko17° giro - Will Stevens

** Penalizzato di 10"

Il campionato1.Vandoorne 40; 2.Magnussen 36; 3.Da Costa 25; 4.Pic 20; 5.Zanella 19; 6.Webb 14;7.Melker, Muller 10; 9.Nato 9; 10.Jaafar, Fantin 6; 12.Marinescu 5; 13.Laine 2.

Magnussen e Zanella testa a testa

Photo Pellegrini

Due secondi posti per Magnussen

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ALPSGARE A VALLELUNGA

IL FUOCO È AAl debutto nella categoria ilpilota del team Prema e delFerrari Driver Academy havissuto un fine settimana magicocogliendo la prima vittoria, ilsecondo posto e ritrovandosi intesta al campionato

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ACCESO

Antonio Fuoco

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ALPSGARE A VALLELUNGA

Stefano Semeraro

Il Fuoco è acceso e ora speriamo che con-tinui a bruciare a lungo. Un italiano capa-ce di vincere all’esordio nella FormulaRenault 2.0 Alps è una rarità assoluta, unevento da festeggiare, quindi brindiamopure all’epifania di Antonio Fuoco daCariati, provincia di Cosenza, classe 1996,che a Vallelunga nella prima gara della sta-gione ha letteralmente spento la concor-renza, in primis quella del piccolo fenome-no olandese Nyck De Vries, già in orbitaMcLaren, con un secondo e un primo postonelle due gare di sabato e domenica, instal-landosi solidamente al primo posto dellaclassifica. Figlio di Gabriele, titolare di unaditta di costruzioni e appassionato di cor-se, fratello minore di Leonardo, di due annipiù grande e anche lui con il pallino delleauto, Antonio fa già parte della Driver Aca-demy della Ferrari e ha iniziato ad alimen-tare le speranze di tutto l’ambiente, ma eraquasi al debutto in una Formula (avevapartecipato a una tappa della Abarth PanAm) dopo i successi nel kart, e un primo“ballo” così entusiasmante forse non se loaspettava neppure lui. E’ stato, oltre che ilsuo, il weekend della Prema, che ha piaz-zato due doppiette dominando il fine set-timana sin dalle qualifiche, dove ai primidue posti si erano piazzati il brasiliano Bru-no Bonifacio e lo stesso Fuoco.

Una soddisfazione non da poco (anche se ilteam di Angelo Rosin può addirittura recri-minare qualcosa, considerato l’andamentodi gara 2), considerato che in pista sonoscese 36 vetture, con piloti provenienti da18 nazioni, insomma un concentrato dispettacolo per una categoria che ha inizia-to davvero con il passo giusto.Dopo le libere monopolizzate da De Vries,che ha già il piglio del superprofessionistanonostante la corporatura gracile, e le qua-lifiche tutte targate Prema, nella primagara Bonifacio ha guidato la gara dal primoal 17esimo giro, precedendo Fuoco – che loha incalzato all’inizio per mollare solo negliultimi quattro passasggi - e il francese Pier-re Gasly, che aveva dovuto duellare a lun-go con l’altro italiano della Prema, il vene-to Luca Ghiotto, poi finito quinto alle spal-le di un De Vries non apparso in formasmagliante, mentre i due francesini Wil-liam Vermont e Matthieu Vaxiviere si era-no toccati alla prima tornata. Decisamentepiù movimentata gara 2: Bonifacio è scat-tato di nuovo bene – mentre Dario Capita-nio, della Bvm non riusciva neanche aprendere via per un problema al cambio -ma la gara è stata sospesa per un botto a treall’uscita del semaforo che ha coinvoltoGachet, Korneev e il “principino” Schaum-burg-Lippe. Al restart Fuoco si è fattosoprendere da De Vries, che si è lanciatoall’inseguimento di Bonifacio.

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Pierre Gaslyterzonella gara del sabato

Vermont eGhiottoai ferri corti

Bonifacio precedeDe Vries

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ALPSGARE A VALLELUNGA

L’olandese però, forse voglioso di rifar-si, a nove minuti dal termine si è fattotravolgere dall’impeto e al tornantino hacentrato in pieno Bonifacio, che dal can-to suo aveva forse lasciato un po’ apertala porta. I due sono precipitati in fondoalla classifica, e Fuoco ha potuto cosìraccogliere l’insperato regalo meritan-dosi però la vittoria con la freddezza concui, da debuttante, ha saputo mantene-re il sangue freddo e controllare la gara,mentre alle sue spalle Ghiotto rimonta-va prepotentemente e passava anche ilbrasiliano della Koiranen, Silva. «Da una parte è andata come ci aspet-tavamo – ha raccontato, ancora bagna-to di champagne Fuoco – dall’altra for-se abbiamo un po’ di fortuna. Io avevosbagliato la partenza e l’incidente diBruno e Nick mi ha dato una mano. Allafine ho visto che Luca si stava avvicinan-do ma ero sicuro del mio passo. Un gra-

zie a tutti i meccanici e una dedica spe-ciale per Francesco Principe, il miomanager che oggi compie gli anni». Feli-ce, ma con qualche recriminazioneanche Ghiotto («in inverno non ho qua-si potuto fare test, e in qualifica si è visto.Sabato non ero riuscito a passare DeVries, oggi ho fatto una buona partenzae buoni sorpassi, per la vittoria vedere-mo la prossima voglia»), un po’ di delu-sione per De Vries, che come Silva conla Koiranen parteciperà solo a tre garedella Alps, essendo anche impegnatonell’europeo. Note positive infine per laTech 1, con Gasly bravo a lottare in tut-te due le gare, e relativamente a gara 1per l’indiano della Bvm Ghorpade,nono. Weekend difficile infine per ilcampione della renault Italia, KevinGilardoni, alle prese con problemi allascocca che per l’intero weekend hannoreso problematici i set-up.

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Contattotropporavvicinatotra Nardo e Di Folco

Alberto Di Folco

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1SABATO 6 APRILE 20131 - Bruno Bonifacio - Prema - 17 giri 26'43”3282 - Antonio Fuoco - Prema - 1”5053 - Pierre Gasly - Tech 1 - 6”6164 - Nyck De Vries - Koiranen - 13”3615 - Luca Ghiotto - Prema - 15”5586 - Guilherme Silva - Koiranen - 19”4687 - Gregor Ramsay - Euronova - 20”2128 - Ukyo Sasahara - Euronova - 20”7289 - Parth Ghoparde - BVM - 24”12110 - Kevin Gilardoni - GSK - 25”44411 - Kevin Joerg - Jenzer - 25”86612 - Andrew Tang - Jenzer - 29”27313 - Ivan Taranov - Tech 1 - 30”58914 - Egor Orudzhev - Tech 1 - 32”73015 - Francisco Mora - Interwetten - 42”37416 - Simon Gachet - ARTA - 43”06817 - Konstantin Tereshchenko - Interwetten - 45”07918 - Alberto Di Folco - Torino - 46”79519 - Luke Chudleigh - Tech 1 - 48”05520 - Max Schaumburg-Lippe - Jenzer - 48”70121 - Josh Raneri - Torino - 52”91022 - Alehandro Abogado - Interwetten - 57”54023 - Alex Bosak - Koiranen - 58”47324 - Pietro Peccenini - TS Corse - 58”86125 - Nikita Zlobin - Koiranen - 59”72826 - Dzhon Simonyan - GSK - 1'00”76427 - Simon Tirman - ARTA - 1 giro28 - Daniele Cazzaniga - Viola - 1 giro

Ritirati

9° giro - Hans Villemi 4° giro - Joffrey De Narda 3° giro - Javier Amado 3° giro - Semen Evstigneev 1° giro - Matthieu Vaxiviere 1° giro - William Vermont 0 giri - Dario Capitanio

Non partitoDenis Korneev

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2DOMENICA 7 APRILE 20131 - Antonio Fuoco - Prema - 13 giri 20’39”4502 - Luca Ghiotto - Prema - 1”1173 - Guilherme Silva - Koiranen - 2”2284 - Pierre Gasly - Tech - 2”5885 - Matthieu Vaxiviere - Tech - 6”6186 - William Vermont - ARTA - 10”4137 - Dario Capitanio - BVM - 11”8218 - Ukyo Sasahara - Euronova - 12”4199 - Kevin Gilardoni - GSK - 14”18710 - Kevin Joerg - Jenzer - 14”37511 - Alberto Di Folco - Torino - 21”25412 - Josh Raneri - Torino - 28”59813 - Francisco Mora - Interwetten - 29”67114 - Dzhon Simonyan - GSK - 34”59215 - Andrew Tang - Jenzer - 34”73516 - Konstantin Tereshchenko - Interwetten - 34”92817 - Luke Chudleigh - Tech - 35”56718 - Alex Bosak - Koiranen - 35”80419 - Nikita Zlobin - Koiranen - 41”22520 - Alehandro Abogado - Interwetten - 42”68921 - Javier Amado - Euronova - 42”99022 - Daniele Cazzaniga - Viola - 49”51323 - Pietro Peccenini - TS Corse - 51”04324 - Gregor Ramsay - Euronova - 2 giri25 - Ivan Taranov - Tech - 3 giri26 - Egor Orudzhev - Tech - 3 giri

Ritirati0 giri - Max Schaumburg-Lippe - Jenzer0 giri - Denis Korneev - Jenzer0 giri - Simon Tirman - ARTA0 giri - Joffrey De Narda - ARTA0 giri - Simon Gachet - ARTA7° giro - Bruno Bonifacio - Prema7° giro - Semen Evstigneev - Koiranen8° giro - Nyck De Vries - Koiranen11° giro - Hans Villemi - Koiranen12° giro - Parth Ghoparde – BVM

Campionato1. Fuoco 43; 2. Ghiotto 28; 3. Gasly 27; 4. Bonifacio 25; 5. Silva 23; 6. De Vries 12;7. Vaxiviere 10; 8. Sasahara 8; 8. Vermont 8; 10. Capitanio 6; 10. Ramsay 6; 12.Gilardoni 3; 13. Ghoparde 2; 14. Joerg 1.

Guilherme Silva terzo al traguardoin gara 2

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CLIO CUPGARE A VALLELUNGA

MARCHETTI SENZA DIFETTI

Stefano Semeraro

Più forte della crisi, la Clio Cup ha bagnato il suo debutto stagionale a Vallelunga con una doppiet-ta di Ronnie Marchetti, da domenica scorsa autentico capitano della corazzata Composit Racing,scuderia che ha deciso di reinvestire sul titolo raggiunto lo scorso anno con Stefano Comini, schie-rando quest’anno alla partenza ben sei vetture. Sono state due vittorie nette, che Marchetti ha por-tato a casa senza commettere errori, ma che non devono dare l’idea di una scarsa competitività. Ingara 1 infatti, sono saliti sul podio ben tre team diversi, unificati solo dalla provenienza dei tre dri-ver, tutti marchigiani. Nella prima uscita, a piazzarsi alle spalle di Marchetti erano stati infatti Simo-ne Melatini, della omonima scuderia, e Roberto Gironacci della GM Motorsport, terzo anche ingara 2 alle spalle di Nicola Rinaldi e dello stesso Marchetti.In pista si sono visti duelli interessanti, colpi di scena in entrambe le gare. Nella prima, fino alleultime battute di gara si era pensato ad un en-plein di Composit, ma Luciano Gioia ha dovuto salu-tare il podio per problemi tecnici scivolando alla fine in ottava posizione, mentre la sfortuna ave-va perseguitato anche Nicola Rinaldi, costretto precocemente al ritiro. “Daniele” e Simone Melati-ni avevano poi dato luogo ad un duello acceso, che aveva favorito il marchigiano. Rinaldi, autoredi una entusiasmante rimonta dal fondo, si è rifatto in gara 2, nella quale anche Gioia, pur fallen-do di nuovo il podio, si è riscattato con un ottimo quarto posto alle spalle di Gironacci, decisamen-te abbonato alla terza piazza e passato nel finale proprio da Rinaldi. Da segnalare che a Vallelun-ga ha esordito in gara anche la giovane svizzera Luana Kattinger, settima in gara 1 e costretta alritiro in gara 2. Con Marchetti saldamente in sella alla classifica, ma che dovrà con tutta probabi-lità guardarsi dagli assalti degli agguerriti avversari nel resto del campionato, l’appuntamento è fis-sato dunque per il weekend dell’11-12 maggio a Imola.

Il pilota della Composit ha conquistatodue vittorie racimolando il massimo dei punti, ma non ha avuto vita facile e il campionato si annuncia agguerrito

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L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1DOMENICA 7 APRILE 20131 - Ronnie Marchetti - Composit - 14 giri 26’44”2002 - Simone Melatini - Melatini - 3”7273 - Roberto Gironacci - GMC - 10”0324 - Daniele Pasquali - Composit - 15”8205 - Alessio Alcidi - One - 18”3326 - Guglielmo Pipolo - GMC - 20”6197 - Luana Krattiger - Composit - 21”1808 - Luciano Gioia - Composit - 25”4899 - Daniele Perfetti - Composit - 30”99010 - Matteo Bergonzini - Monolite - 36”55011 - Stefano Zanotti - Monolite - 50”09112 - Luigi Luzio – One - 51”278

Ritirati11° giro - Massimo Ferraro 11° giro Davide Padovani 13° giro Nicola Rinaldi

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2DOMENICA 7 APRILE 20131 - Ronnie Marchetti - Composit - 14 giri 26’46”8772 - Nicola Rinaldi - GMC - 5”0963 - Roberto Gironacci - GMC - 7”0114 - Luciano Gioia - Composit - 8”0385 - Matteo Bergonzini – Monolitemotorsport - 12”4546 - Massimo Ferraro - Melatini Veregra - 12”8807 - “Daniele” - Composit - 15”177 8 - Daniele Pasquali – Composit - 17”0869 - Simone Melatini - Melatini Veregra - 17”94410 - Davide Padovani – Composit - 42”44011 – Luana Krattiger – Composit – 57”545

Ritirati9° giro – Luigi Luzio6° giro – Stefano Zanotti5° giro – Guglielmo Pipolo5° giro – Alessio Alcidi

Il vincitore Ronnie Marchetti

Duello tra 49Perfetti e Gironacci

Luciano Gioia

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TARGA TRICOLORE PORSCHEGARE A VALLELUNGA

Si è aperta sul circuito di Vallelunga lastagione della Targa Tricolore Porsche2013. Angelo Proietti e Christian Passu-ti si sono imposti nella combattuta GTOpen Cup, dove fino all’ultimo giro cisono stati cambi di posizioni. Il roma-gnolo Pierluigi Alessandri si è inveceaggiudicato la gara inaugurale dellaGT3 Cup, dopo una rocambolesca lottadurata per tutti i 18 giri della competi-zione. Alessandri (Antonelli Motor-sport) si è imposto nel Trofeo GT3 Cupdavanti al velocissimo Stefano Sala(Heaven Motorsport), che ha cercatogenerosamente una gran rimonta dopoessere stato penalizzato da un drivethrough per partenza anticipata. Com-pleta il podio il pilota di casa MassimoValentini (Autorlando Sport) che con-quista anche la vittoria in classe r09dopo un confronto serratissimo conMarco Foresio (Vago Racing), quartoassoluto. Sfortunato il dominatore delweekend Angelo Proietti (AntonelliMotorsport) fuori causa al nono giro per

una foratura, dopo essere stato il piùlesto al via, mettendo a frutto la poleposition. Buon terzo posto di classe GT3r013 di Gianni Alessandria (HeavenMotorsport), autore di una pessimapartenza è riuscito a concludere sestoassoluto. Alle spalle dei piloti della clas-se GT3 r013, la battaglia per la classer09, ha premiato il campione in caricaValentini, abile a contenere gli attacchidi Foresio e del compagno di squadraEnrico Di Leo (Vago Racing). EnricoMartini (Bellspeed) si aggiudica il suc-cesso di classe r07.Risultato rotondo dunque per ChristianPassuti e Angelo Proietti nella primaprova della GT Open Cup, con un suc-cesso che assicura bottino pieno allaAntonelli Motorsport. La vittoria del-l'equipaggio corona una gara faticosa,segnata da ritiri e colpi di scena, conAlessandro Baccani-Paolo Venerosi,sempre in forza al team bolognese, cheagguantano la piazza d'onore con unarabbiosa risalita dopo essere rimasti

attardati nella prima parte di gara.Imponendosi un ritmo da qualifica,Baccani ha raggiunto la seconda posi-zione, piegando al 23° passaggio la stre-nua resistenza di Alberto Petrini-Stefa-no Sala (Heaven Motorsport). Vale qua-si quanto una vittoria assoluta il quartoposto di Fabio Babini-Marco Foresio(Vago Racing) che, corredato dal bestlap assoluto in 1'40”342, riafferma ilprimato della coppia nella classe GT3r09. Buona la prova dei modenesi Lucae Nicola Pastorelli (Krypton Motor-sport) che hanno completato la top five,mentre alle loro spalle infuriava la bat-taglia tra Pierluigi Alessandri-MarcoMacori (Antonelli Motorsport) e Alber-to Caneva-Alessandro Lovato (KryptonMotorsport) giunti, rispettivamente,sesti e settimi sotto la bandiera a scac-chi. Sfortunato Stefano Pezzucchi-LivioSelva (Krypton Motorsport), costrettoad abbandonare la competizione per uncontatto con un avversario mentre erain lizza per la seconda posizione.

NEL SEGNO DI PROIETTI-PASSUTI

La prima prova delcampionato ha vistoprevalere il duo dellaAntonelli Motorsport,squadra che ha piazzatoal secondo postol’equipaggio Baccani-Venerosi.In GT3 cup successo di Alessandri che ha preceduto Sala

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L'ORDINE DI ARRIVO GT3 CUPDOMENICA 7 APRILE 20131. Pierluigi Alessandri, 18 giri in 30'32”431 alla media di 144.457 km/h (1. classe GT3 r013)2. Stefano Sala a 8”533;3. Massimo Valentini a 30”113 (1. classe GT3 r09);4. Marco Foresio a 32”428;5. Enrico Di Leo a 32”910;6. Gianni Alessandria a 59”811;7. Enrico Martini a 2 giri (1. classe GT3 r07);

Giro più veloce: il 2. di Proietti 1'40”001, alla media di 147,058 km/h.

Ritirati8° giro – Angelo Proietti3° giro – Carlo Scanzi

Non PartitiLivio SelvaDavide Roda

Classifica Trofeo GT3 Cup (dopo gara 1)Classe r013: 1. Pierluigi Alessandri 20 punti; 2. Sala 15; 3. Alessandria12; 4. Proietti 2.Classe r09: 1. Massimo Valentini 21 punti; 2. Foresio 16; 3. Di Leo 12Classe r07: 1. Enrico Martini 22 punti.GT3-A: 1. Carlo Scanzi 2 punti.

L'ORDINE DI ARRIVO GT OPEN CUPDOMENICA 7 APRILE 20131. Christian Passuti-Angelo Proietti, giri in 50'30”812 alla media di 140,712 km/h 1. classe GT3 r013);2. Alessandro Baccani-Paolo Venerosi a 13”176;3. Alberto Petrini-Stefano Sala a 20”766;4. Fabio Babini- Marco Foresio a 22”440 (1. classe GT3 r09)5. Luca Pastorelli-Nicola Pastorelli a 36”781;6. Pierluigi Alessandri-Marco Macori a 1'22”112;7. Alberto Caneva-Alessandro Lovato a 1'23”615;8. Eugenio Besana-Roberto Minetti a 1 giro;9. Roberto Bosio-Sebastiano Caldarella a 1 giro;10. Stefano Barbieri-Carlo Scanzi a 1 giro; (1. classe GT3 Cup-A)11. Gianni Alessandria-Christian Pigionanti a 1 giro;12. Alberto Lucherini a 3 giri

Giro più veloce: il 14. di Fabio Babini in 1'40”342,alla media di 146,588 km/h

Ritirati7° giro – Livio Selva-Stefano Pezzucchi

Classifica Trofeo GT Open (dopo gara 1)Classe r013: 1. Christian Passuti e Angelo Proietti 21 punti; 2. Venerosi-Baccani 16; 3. Sala-Petrini 12; 4. L.Pastorelli-N.Pastorelli 10; 5. Alessan-dri-Macori 8; 6. Caneva-Lovato 6; 7.Bosio-Caldarella 5; 8. Alessandria-Pigionanti 4; 9. Lucherini 3.Classe r09: 1. Fabio Babini e Marco Foresio 22 punti; 2. Minetti-Besana15;Classe GT3 Cup-A: 1. Stefano Barbieri e Carlo Scanzi 22 punti.

Pierluiìgi Alessandrivincitore della GT3 Cup

Proietti e Passutiprimi nella GT Open Cup

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SUPERSTARSGARE A MONZA

La Mercedes ha letteralmente dominato il primoappuntamento 2013 vincendo con Liuzzi e Biagi,ottenendo due triplette grazie anche a Ferrara.Primo degli altri, Morbidelli con l’Audi, disastroso ilrientro della Porsche Panamera

TRIS DI

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STELLE

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Thomas Biagiincalzato da Vitantonio Liuzzi e Luigi Ferrara: le tre Mercedes che hanno monopolizzatole gare di Monza

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SUPERSTARSGARE A MONZA

Massimo Costa

Mercedes, Mercedes, Mercedes. La primatappa del campionato Superstars ha esal-tato le qualità velocistiche delle MercedesC63 AMG, e non poteva essere diversa-mente sul circuito di Monza. Erano lefavorite, con i loro 540 cavalli e così è sta-to. Le due vetture di Stoccarda, gestite dalteam Romeo Ferraris che ha “strappato”alla Caal i gradi di ufficiale per la marcain Italia, si sono rese irreperibili in gara 1grazie a Vitantonio Liuzzi e Thomas Bia-gi, cavalli aggiunti a quelli del motore.Poco ha infatti potuto tentare il pur gene-roso Luigi Ferrara, con la terza Mercedes,ma privata, del Roma Racing Team terzoe osservatore da lontano (dopo però unabella bagarre nei primi giri di gara 2) diquel che combinavano i due colleghi dimarca. Liuzzi si è imposto nella primacorsa dopo essere partito dalla poletenendo un ritmo che Biagi non è riusci-to a colmare. Ma l’emiliano, nella secon-da gara con schieramento ribaltato per iprimi otto della prima frazione, ha indo-vinato un grande avvio e in breve si è por-tato in testa tenendola fin sotto il traguar-do. Liuzzi ci ha messo un po’ di più nel

Morbidelli,il primo degli “umani”con l’Audi RS5

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Liuzzi e Biaggisi sono divisi gli onori

Il via di gara 1con Bacci davanti a tutti

liberarsi degli avversari, stupendo in pro-posito il sorpasso alla Roggia su Ferrara,e quando ha avuto pista libera, Biagi eraormai irreperibile. Mercedes super dun-que, con Andrea Bacci che con la C63 del-la Caal non è stato in grado di tenere ilpasso del trio sopra citato, venendoinghiottito dal gruppo. Primo degli altri,Gianni Morbidelli con l’Audi, la vetturache proprio Liuzzi teme di più per le pros-sime piste in quanto sa bene che un trion-fo come quello monzese difficilmente siripeterà. Le quattro ruote motrici dellaRS5 infatti, torneranno utili nei prossimiappuntamenti. Morbidelli ha guidato for-te per togliersi di torno chi voleva strap-pargli il quarto posto, in particolare Bac-ci in gara 2. Inesistenti le BMW, marchio che il teamDinamic porta in pista con coraggio, mache appare in difficoltà. Giovanni Bertone Max Mugelli hanno dato il massimo, maquest’ultimo ha poi commesso un errorefatale e l’impressione è che neanche ilmiglior Liuzzi potrebbe fare molto alvolante di una M3. Anche la Jaguar appa-re in difficoltà, non sviluppata a dovereper tenere testa a Mercedes e Audi anche

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SUPERSTARSGARE A MONZA

Buon week-enddi Sini con 3la Camaro

Corpo a corpo tra la BMW di Berton e la Jaguar di Larini

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L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1DOMENICA 7 APRILE 20131 - Vitantonio Liuzzi (Mercedes C63 AMG) - Romeo Ferraris - 14 giri 27'05"0422 - Thomas Biagi (Mercedes C63 AMG) - Romeo Ferraris - 0"5893 - Luigi Ferrara (Mercedes C63 AMG) - RRT - 13"6394 - Gianni Morbidelli (Audi RS5) - Audi Italia - 23"2005 - Francesco Sini (Chevy Camaro) - Solaris - 34"4236 - Giovanni Berton (BMW M3) - Dinamic - 34"9357 - Andrea Bacci (Mercedes C63 AMG) - CAAL - 42"3438 - Andrea Larini (Jaguar XFR) - Ferlito - 50"0889 - Mauro Trentin (BMW M3) - Dinamic - 50"70310 - Leonardo Baccarelli (Mercedes C63 AMG) - CAAL - 1'05"08911 - Roberto Benedetti (Cadillac CTS-V) - RC - 1'07"67912 - Francesco Ascani (BMW M3) - Todi - 1'23"25113 - Gianni Giudici (BMW M3) - Giudici - 1'35"528

Giro più veloce: Vitantonio Liuzzi 1'54"729

Ritirati7° giro - Gianmaria Gabbiani7° giro - Ferdinando Geri12° giro - Max Giudici

Non partitiJohan KristofferssonMassimiliano FantiniAlessandro Battaglin

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2DOMENICA 7 APRILE 20131 - Thomas Biagi (Mercedes C63 AMG) - Romeo Ferraris - 14 giri2 - Vitantonio Liuzzi (Mercedes C63 AMG) - Romeo Ferraris - 0"5893 - Luigi Ferrara (Mercedes C63 AMG) - RRT - 13"6394 - Gianni Morbidelli (Audi RS5) - Audi Italia - 23"2005 - Andrea Bacci (Mercedes C63 AMG) - CAAL - 34"4236 - Francesco Sini (Chevy Camaro) - Solaris - 34"9357 - Diabolik (Jaguar XFR) - Ferlito - 42"3438 - Giovanni Berton (BMW M3) - Dinamic - 50"0889 - Francesco Ascani (BMW M3) - Todi - 50"70310 - Roberto Benedetti (Cadillac CTS-V) - RC - 1'05"08911 - Leonardo Baccarelli (Mercedes C63 AMG) - CAAL - 1'07"69712 - Mauro Trentin (BMW M3) - Dinamic - 1'23"25113 - Ferdinando Geri (Audi RS5) - Audi Italia - 1'35"526

Ritirati6° giro - Andrea Larini 2° giro - Max Fantini

Non partitiJohan Kristoffersson Alessandro Battaglin Gianni Giudici Max Mugelli

Il campionato1.Liuzzi 39; 2.Biagi 36; 3.Ferrara 25; 4.Morbidelli 21; 5.Sini 15.

su altre piste. Andrea Larini, indiavola-to come sempre, ha recuperato solo unottavo posto, poco meglio ha fattoGianmaria Gabbiani, travestito da Dia-bolik, con l’altra Jaguar di Ferlito. Inte-ressante è parsa la Chevrolet Camaracondotta da Francesco Sini, quinta ingara 1 e sesta nella seconda mentre undisastro senza precedenti ha coinvoltole Porsche Panamera che la Petri Corseha affidato a Johan Kristoffersson eMax Fantini dopo averle rilevate dallaN Technology che le impiegò nel lonta-no 2010. Lo svedese campione 2012non ha partecipato alle due corse per larottura grave del differenziale in quali-fica, Fantini si è visto per un solo giroin gara 2. Per il resto, il campionato èparso molto vivo nel paddock, comesempre del resto, dove non mancano leiniziative per convogliare il pubbliconei vari angoli del retrobox, per creareeventi interessanti come quello cheGabbiani ha portato in pista, ovvero ilmarchio Diabolik.

La bellissima livrea Diabolikportata in pista da Gabbiani

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WTCCGARE A MARRAKECH

ARIA FRESCATarquini e la Honda avevano illuso in qualifica, segnando la pole, poi sono emersi i giovani Nykjaer e Oriola che rispettivamente hanno portato al successola Cruze privata del team Nike e la vetusta Seat

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La gioiadi Pepe Oriolaprimo in gara 2a Marrakech

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WTCCGARE A MARRAKECH

Dario Sala

C'è voluto il circuito Moulay El Hassan diMarrakech, con i suoi pro e i suoi contro,per vedere due nomi nuovi salire sui gradi-ni più alti del podio del WTCC. Michel Nyk-jaer e Pepe Oriola hanno rotto il ghiaccioin una serie che li ha sempre visti autori dibuone prestazioni, ma mai così in alto. Unbene per la serie che nel Paese nordafrica-no ha vissuto un'altra giornata epica su uncircuito che, come sempre, ha fatto e faràdiscutere. Una pista densa di tranelli che inteoria avrebbe dovuto favorire le “vecchievolpi” capaci con la loro esperienza di sta-re lontano dai guai. Niente di più sbaglia-to. A dare una bella rinfrescata all'ambien-te sono stati proprio i giovani. Accanto aidue vincitori infatti, piloti come Tom Chil-ton e James Nash si sono messi in mostrasalendo sul podio in maniera più che meri-tata. A salvare l'onore della vecchia guardiaci sono riusciti solamente Yvan Muller eGabriele Tarquini con quest'ultimo che havissuto una domenica a due facce.

NYKJAER E ORIOLAGIORNATA STORICAMichel Nykjaer ha vinto la prima frazionegrazie ad un ottima partenza che lo ha por-tato al secondo posto. Ha seguito Tarquinicome un'ombra poi, quando questi ha com-messo una piccola sbavatura, il danese è

passato ed ha comandato le operazionifino al traguardo. Una grande gara quelladi Nykjaer che è rientrato nella serie sola-mente quest'anno. Dopo i deludenti annicon la Seat, è passato alla Chevrolet e si èrifatto una carriera. Prima nel Turismoscandinavo ed ora nel mondiale. Il tuttocon una squadra debuttante, la Nika, chenon aveva mai visto nulla del WTCC, tan-to meno la pista marocchina. Il loro suc-cesso vale davvero molto. Esattamentecome quello di Pepe Oriola il cui successoè in parte figlio della griglia invertita e del-la safety-car entrata per la botta di Tarqui-ni. Lo spagnolo, che sulla macchina e sul-la tuta porta mantra buddisti, ha sfruttatobene la pole ed ha guidato in manieraimpeccabile tenendosi dietro un mostrosacro come Muller che ha cercato varchi adogni curva. Quando la sua sorte sembravainevitabilmente segnata, è intervenuta lasafety car che ha congelato la gara lascian-do a Muller solamente un ultimo “dram-matico” giro per provarci. Oriola ha peròtenuto i nervi saldi ed è volato verso il gra-dino più alto del podio. Un successo meri-tato che riporta alla vittoria anche la SeatLeon. Una vettura fuori produzione e cheha ben sette anni sulle spalle. Una macchi-na che dispone di un gran bel motore conil quale Oriola ha potuto contrastare laCruze campione. Ovviamente ora tuttisperano che questo successo acceleri i pen-sieri della Seat circa un possibile rientro informa ufficiale.

Splendido vincitoredi gara 1 Michel Nykjaer

Gabriele Tarquiniottimo in gara 1dopo la pole del sabato

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James Nashterzo in gara 1

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WTCCGARE A MARRAKECH

Tom Coronelprimo tra i pilotia disporre di una BMW

Duello tra Muller e Huffvecchi compagni in Chevrolet

MULLER SALVA I “VECCHI”CHE VANNO A MUROCome detto, i vecchi marpioni non hannobrillato. Robert Huff, il campione del mon-do in carica, dopo il quinto posto in garauno ottenuto combattendo molto bene, hapensato bene di venie in contatto con Fer-nando Monje e rompere la sospensione.Tiago Monteiro ha sbattuto violentementein prova e si è ripetuto in gara uno saltan-do così gara due. Tom Coronel in prova hatamponato il compagno Darryl O'Young.James Thompson è stato buttato fuori daMonje mentre Tom Boardman ha distrut-to la sua Seat (causa un problema ai freni)nel warm up. Tarquini dopo il secondoposto di gara uno è andato a sbattere vio-lentemente in gara due. Alla fine, l'unicoche ha riso è stato il solito Muller che haportato a casa un quarto ed un secondoposto, che gli anno consentito di aumenta-re suo vantaggio in classifica. La Cruze inMarocco era sicuramente molto valida, maviste le caratteristiche del circuito, decisa-mente avvicinabile. Chi voleva stare in scia

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L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 DOMENICA 7 APRILE 20131 - Michel Nykjaer (Chevrolet Cruze) – Nika – 13 giri in 28'51"5612 - Gabriele Tarquini (Honda Civic) – Honda Jas – 0"5663 - James Nash (Chevrolet Cruze) – Bamboo - 1"6124 - Yvan Muller (Chevrolet Cruze) – RML – 2"2245 - Rob Huff (Seat Leon) – Munnich – 2"2486 - Alex MacDowall (Chevrolet Cruze) – Bamboo – 2"4767 - Marc Basseng (Seat Leon) – Munnich - 3"2018 - Pepe Oriola (Seat Leon) – Tuenti - 3"5659 - Tom Coronel (BMW 320 TC) – Roal – 5"27010 - James Thompson (Lada Granta) – Lada – 5"88111 - Fernando Monje (Seat Leon) – Campos – 7"07812 - Darryl O'Young (BMW 320 TC) – Roal - 7"87913 - Fredy Barth (BMW 320 TC) – Wiechers – 8"48514 - Charles Ng (BMW 320 TC) – Engtler - 9"29815 - Rene Munnich (Seat Leon) – Munnich – 14"19216 - Mikhail Kozlovskiy (Lada Granta) - Lada - 15"33317 - Franz Engstler (BMW 320 TC) – Engstler – 33"24618 - Mehdi Bennani (BMW 320 TC) – Proteam - 1 giro

Ritirati5° giro - Tiago Monteiro5° giro - Norbert Michelisz5° giro - Tom Chilton1° giro - Stefano D'Aste

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 7 APRILE 20131 - Pepe Oriola (Seat Leon) – Tuenti - 13 giri in 28'8"7512 - Yvan Muller (Chevrolet Cruze) – RML – 0"4303 - Tom Chilton (Chevrolet Cruze) - RML - 0"6774 - James Nash (Chevrolet Cruze) – Bamboo - 0"9485 - Marc Basseng (Seat Leon) – Munnich - 1"8086 - Tom Coronel (BMW 320 TC) – Roal – 2"0287 - Michel Nykjaer (Chevrolet Cruze) – Nika – 2"3268 - Franz Engstler (BMW 320 TC) – Engstler – 4"3779 - Darryl O'Young (BMW 320 TC) – Roal - 4"88910 - Charles Ng (BMW 320 TC) – Engtler - 6"27311 - Mehdi Bennani (BMW 320 TC) – Proteam - 6"34912 - Fredy Barth (BMW 320 TC) – Wiechers – 6"38513 - Mikhail Kozlovskiy (Lada Granta) - Lada - 7"03714 - Stefano D'Aste (BMW 320 TC) – PB - 7"69815 - Norbert Michelisz (Honda Civic) – Zengo – 4 giri

Giro più veloce: Tom Chilton in 1'45"545

Ritirati7° giro - Gabriele Tarquini7° giro - Alex MacDowall3° giro - Rene Munnich1° giro - Robert Huff1° giro - James Thompson1° giro - Fernando Monje

Il campionato1.Muller 88 punti; 2.Nykjaer 51; 3.Tarquini 51; 4.Chilton 48; 5.Nash 43; 6.Oriola 39;7.Basseng 28; 8.MacDowall 26; 9.Huff 19; 10.Monteiro 14.

al campione ha perso un'occasione. In pri-mis la Honda, che torna a casa con duemacchine da ricostruire. Un vero peccatoperché la Civic in Marocco ha mostratograndi progressi nel suo lato debole ovverola velocità di punta. I tecnici della JAS han-no lavorato duramente e in soli tre giornihanno riprogettato e costruito una presad'aria tutta nuova. Questo aspetto, unito adun telaio che si è adattato alla perfezione aicordoli marocchini e ad una frenata decisa-mente efficace, ha contribuito ad ottenerela prima inaspettata pole position. In garapoi, Tarquini si è piegato solamente a Nyk-jaer portando a casa un altro gran bel podio.Il secondo in quattro gare. In gara due inve-ce, proprio quei cordoli che hanno esaltatoil telaio della Civic lo hanno tradito facen-dolo sbattere violentemente. Una sorte toc-cata per due volte al compagno Monteiroche ha picchiato nella prima frazione dopoun problema all'ammortizzatore.

CIRCUITO ESIGENTEO AUTO E PILOTI INADATTI?Questi incidenti così come gli altri hannoriaperto le discussioni sul circuito. I dannialla fine sono stati veramente tanti cosìcome sono tante le vetture da ricostruire.Alcuni botti sono stati dovuti all'imperiziadei piloti, ma altri sono stati innescati daapparenti rotture e guasti ai freni mandatiin crisi da un circuito molto esigente daquesto punto di vista. Altre colpe sono sta-te addossate ai nuovi cordoli messi per sco-raggiare i piloti a tagliare le varianti. L'ef-fetto è stato quello di far decollare le vettu-re che inevitabilmente sono finite contro imuri. La lentezza dei commissari che han-no fatto quel che potevano in quel budello,ha fatto il resto. E così i lunghi periodi disafety-car hanno inciso sui risultati di gara.Insomma niente di nuovo. Gli anni passatihanno mostrato più volte che questo puòaccadere tranquillamente in Marocco.Lamentarsi dopo non serve a nulla.

Tom Chiltona podio in gara 2

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ELMSFEDERICO LEO

NON C’È DUE SEN

Massimo Costa

Quando alla fine del 2010 Federico Leo halasciato le monoposto dopo due anni diWorld Series Renault per abbracciare il mon-do delle vetture Gran Turismo, pochi poteva-no prevedere che Federico Leo divenisserapidamente un vero punto di riferimentoper le vetture a ruote coperte. Il suo approc-cio alla categoria è stato graduale, intelligen-te, misurato. Certo, non sono mancati glierrori, ma Leo ha saputo trarne vantaggiotanto da vincere due campionati in fila. Unvero record, un percorso netto che pochi pos-sono vantare dopo aver fatto il passaggiodiretto dalle formule. Campione FIA GT3 nel2011 con Francesco Castellacci come compa-gno, campione GT Open nel 2012 con Gian-maria Bruni al suo fianco e in una sola occa-sione Toni Vilander. Prima con una Ferrari

GT3, poi con una GT2, Leo ha scritto il pro-prio nome su due diversi albi d’oro. Ora èpronto per una nuova sfida nell’European LeMans Series. Salirà su una Ferrari GT2, chedunque conosce bene, in un campionato didurata, al quale non è abituato. Sarannoinfatti due, e non più uno, i suoi compagni diabitacolo: Marco Cioci e Giuseppe Perazzini.“Una ulteriore esperienza che mi permetteràdi crescere ancora”, spiega Leo, che abbiamorintracciato tra una pausa e l’altra mentre siallenava con un go-kart sulla pista di Castel-letto. “Per me sarà la prima volta in una com-petizione di tre ore, FIA GT3 e GT Open era-no praticamente corse sprint al confronto.Non ho mai guidato una Ferrari GT perun’ora intera, questo il tempo in cui staremoal volante dividendoci gli stint. Un pieno dibenzina ci permette di percorrere circa 65minuti, quindi faremo una ora piena a testa,

Campione nel 2011 del FIAGT3, campione nel 2012 delGT Open, il pilota milanese

tenta ora l’assalto alla serieeuropea di durata, che

scatterà questo finesettimana a Silverstone,

rimanendo legato allaFerrari e alla AF Corse

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NZA TRE!

o magari 55 minuti o 65. Poco cambia. Perquesto motivo mi sto allenando duramentetenendo poi conto che con gli abitacoli chiu-si bisogna fare i conti con le alte temperatu-re e nelle gare estive non sarà certamentefacile”. Leo è contento dei compagni di vet-tura che troverà in AF Corse: “Cioci è un veroprofessionista, un pilota che conosce benel’auto e che va molto forte, mentre Perazziniè un gentleman, ma sicuramente uno dei piùforti. Non poteva andarmi meglio”. Il rappor-to con la squadra di Amato Ferrari è uno deipunti di forza per Leo: “Mi trovo benissimoe intendo rimanere a lungo con loro, stovivendo un momento della mia carriera fan-tastico grazie a loro. E ne approfitto per direche devo molto anche a Coletta e Michelot-to che credono tanto in me ed hanno fatto ditutto per trovarmi una sistemazione impor-tante per questo 2013”. Il campionato ELMS

vedrà in pista sia vetture GT sia LMP2, unanovità per Federico: “Senza dubbio, dovre-mo stare molto attenti perché i prototipisono molto veloci. Nel misto e in frenata, leprestazioni della nostra vettura si avvicina-no a quelle delle LMP, ma è nel veloce, neicurvoni, che il divario si allarga notevolmen-te a loro vantaggio. Mi è capitato nel 2010 diguidare in un paio di gare endurance unaLMP2 e ricordo bene come le Gran Turismofossero effettivamente lente creando situa-zioni non facili nei doppiaggi. Quindi, ragio-nando al contrario, dovremo guardare glispecchietti con attenzione”. Le gare dellaELMS sono soltanto cinque: “In effetti nonsono tante, mi piacerebbe poter correre dipiù. Il mio sogno è poter essere al via della24 Ore di Le Mans con una Ferrari, ma i postiliberi sono pochi, vediamo se succede qual-cosa…”. Leo correrà nella classe LMGTE,

quali saranno i principali rivali? “Sicura-mente ci dovremo guardare dalla FerrariRAM di Mowlem-Griffin, ma anche dallePorsche, come quella del Proton di Ried-Roda-Tandy. Non si conosce ancora l’equi-paggio della Ferrari del team JMW, unasquadra sempre molto competitiva. Atten-zione anche alle GT3, che saranno sicura-mente molto veloci in qualifica, ma in garasaranno un po’ penalizzati perché usure-ranno maggiormente le gomme e nei pit-stop, per una limitazione nelle pompe ben-zina, saranno più lenti. Ma la battaglia, nesono certo, non mancherà”. Intanto, Leo èdivenuto anche un ottimo istruttore: “Lavo-ro per la Ferrari, sulle piste di Fiorano eVarano, ma per altre attività legate al mar-chio si va anche in giro per il mondo. Sonoanche istruttore per De Adamich con le AlfaRomeo e le Maserati”.

13 aprile – Silverstone18 maggio – Imola20 luglio – Spielberg14 settembre – Budapest28 settembre – Le Castellet

Il calendario 2013

NOVE LE LMP2 AL VIAIl campionato ELMS partirà questo fine settimana,

precisamente sabato, sulla pista di Silverstone in con-

comitanza con il WEC, che Italiaracing vi ha già pre-

sentato sul numero 217 del Magazine. Quattro le clas-

si impegnate: LMP2, LMPC, LMGTE e GTC. I prototi-

pi al via saranno nove per nove diversi team ed avre-

mo marchi come Oreca, Zytek, Signatech, Lola e Mor-

gan. Tra i piloti di spicco, figurano Chris Dyson, Bren-

don Hartley, Patric Niederhauser (che sarà impegna-

to anche con le formule in GP3), Nelson Panciatici, Oli-

ver Turvey, Frank Mailleux. Tre le Formula Le Mans

Oreca, dove spicca il nome di Soheil Ayari oltre che del

giovane Paul-Loup Chatin, al debutto. Nella classe GT,

il confronto è tutto tra Ferrari e Porsche con la AF Cor-

se, la RAM e il JMW che difenderanno i colori di Mara-

nello. La novità della stagione sarà l’inserimento di tre

appuntamenti (il terzo, il quarto e il quinto) nei wee-

kend della World Series Renault.

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BLANCPAIN GTMICHELA CERRUTI

IN MEZZO AL

La ragazza milanese vivrà questo fine settimana

una nuova avventura nella serie endurance dove

guiderà la BMW del team Roal in mezzo a uno

schieramento che prevede sessanta vetture e

nove diversi marchi

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BRANCO

Massimo Costa

Servirà una pattuglia di “ghisa” per regolare il traffico in

pista nella prima prova del Blancpain Endurance Series

che vivrà il primo appuntamento stagionale domenica 14

aprile a Monza e che vedrà al via almeno sessanta vettu-

re! La stagione si dipanerà lungo sei tappe, tra le quali la

mitica 24 Ore di Spa a fine luglio, che contraddistingue-

ranno la serie di durata che tanto piace ai piloti, ai team

e ai costruttori. Sono infatti ben nove i marchi che parte-

ciperanno al campionato. Tra i partecipanti, con la BMW

Z4 della ROAL Motorsport di Roberto Ravaglia, spicca il

nome di Michela Cerruti. La milanese è pronta per l’en-

nesima eccitante avventura dopo avere intrapreso anche

la via delle formule nel FIA F.3 European Championship,

che proprio a Monza l’ha vista protagonista qualche set-

timana fa. Ma non è finita qui perché la Cerruti nel 2013

sarà anche ai nastri di partenza del GT Italia, sempre con

la Z4 ROAL. Insomma, non si annoierà di certo Michela:

“Proprio no, non mi faccio mancare niente”, sorride, “e

anche come campionati devo dire che li ho scelti belli

tosti”. Del resto, per una “tosta” come lei non poteva esse-

re diversamente. Troppo semplice andare a cercare faci-

li successi in categorie di scarsa qualità, la sfida non è bel-

la e soprattutto vera se non è disseminata di ostacoli che

devono far emergere le tue qualità, ma anche i tuoi pun-

ti deboli: “A me piace così”, ama ripetere la Cerruti. E

come non darle ragione.

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BLANCPAIN GTMICHELA CERRUTI

Per ora, dimenticata la prima tappa dellaF.3 europea, Michela salirà sulla BMW Z4per la tappa iniziale del Blancpain, catego-ria ProAm: “Quella di Monza non sembraessere una pista favorevole alla nostra mac-china, lo scorso anno la prima BMW si eraqualificata al diciassettesimo posto, ma conla pioggia ha vinto… Dunque, speriamo chesi verifichino le medesime condizionimeteo magari anche già in qualifica. AMonza ci saranno sessanta vetture, unnumero incredibile. Lo scorso anno a Spa,l’unica prova del Blancpain alla quale hopartecipato, vi erano settanta macchine,ma quella era una 24 Ore e quasi non sem-brava vi fosse traffico in pista anche perchéil circuito è più lungo di quello di Monza.Dunque, domenica ci sarà un bel caos esarà molto importante partire il più avantipossibile”. La Roal ha già deciso che sarà Michela adaffrontare la prima ora di gara, delle treprogrammate. Una bella responsabilità,l’ennesima nuova sfida: “Sono contenta diquesta situazione, la squadra si fida di me.Arrivare alla prima staccata dopo il via inmezzo a un gruppone del genere non saràmale, dopo di che sono certa che non avròproblemi nel prendere il giusto ritmo. Mi

dicono che non sono una ‘testa calda’ e chenei primi giri, quelli sempre più difficili, soleggere bene le varie situazioni e in garelunghe come queste è molto importante pernon rovinare tutto il lavoro del weekend”.Con lei sulla BMW Z4 saliranno anche Edo-ardo Liberati e Romeo Ferraris, due pilotiestremamente affidabili e veloci. Nei gior-ni precedenti Monza, Michela si è allenatacon i suoi compagni per rendere il più velo-ci possibili le soste ai box: “Abbiamo fattotante prove di cambio pilota e gomme, i pit-stop nell’endurance sono un elemento fon-damentale e occorre non avere mai esita-zioni”. Sessanta macchine in pista: “AMonza vuol dire, praticamente, una vettu-ra ogni cinquanta metri. Servirà la massi-ma concentrazione”. Questo fine settima-na, a Silverstone si corre anche la secondaprova della F.3 europea che Michela saràcostretta a saltare: “Mi dispiace, ma questoera già previsto, il mio impegno primariorimangono le ruote coperte. Il team Ferra-ris avrà comunque la possibilità di progre-dire dopo il debutto di Monza, spero chevengano risolti un po’ di problemi. Io tor-nerò nel quarto appuntamento, a BrandsHatch, salterò anche Hockenheim in quan-to concomitante con il GT Italia”.

Team e costruttori al viaAston MartinAMR – Frey AudiWRT – Phoenix – SaintelocBMWMarc VDS – ROAL – TDS – Vita4OneFerrariAF Corse – Insight with Flex Box – Kessel – Mtech – SMP – Sofrev – Sport Garage – UkraineLamborghiniBlancpain – GrasserMcLarenART – Boutsen Ginion – Gulf – Hexis – MRS – Von RyanMercedesBlack Falcon – Fortec – Preci SparkNissanJRM – RJNPorscheARC Bratislava – Delahaye – Haribo – Almeras – Prospeed

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15 aprile – Monza3 giugno – Silverstone1 luglio – Le Castellet29 luglio – Spa23 settembre – Nurburgring14 ottobre – Navarra

Il calendario 2013

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PRODUZIONESHANGHAI AUTO 2013

L'automobile continua la sua inarrestabile corsa in Asia. Tutta l'industria automobilistica è attratta da questo immenso mercato. Così i saloni che li si tengono sono quelli oggi più ricchi e più frequentati. Tra due settimane si apre il salone di Shanghai e già fioccano anticipazioni

MA VAI IN...CINA

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Non è più come ieri". "Il mondo è propriocambiato." Quante volte, sempre più spesso,si sentono ripetere queste frasi. Anche nelmondo dell'automobile. Così se fino a pochianni fa in primavera c'era d'importante soloil salone di Ginevra ora c'è quello di NewYork e poco dopo quello di Shanghai o Pechi-no. Quest'anno l'edizione del salone dell'au-tomobile in Cina si tiene a Shanghai. Il salo-ne nato nel 1985 con cadenza biennale, chia-ma a raccolta quasi 10 mila giornalisti da tut-to il mondo ed è sempre più importante,soprattutto per le Case tedesche. In questaedizione sono previste le nuove berline A3 diAudi, la BMW X4 e la Mercedes GLA. Maattenzione anche Citroen reciterà un ruoloda super star: è prevista infatti la prima suv-crossover con il brand DS. Importante saràanche la presenza di Ford grazie al SUV Eco-sport e alla nuova Mondeo. Tornando ai

tedeschi Porsche presenterà la Panamerarestyling e Skoda la Superb sempre restyling.Meno forte la presenza dei giapponesi che sisa non sono ben visti in Cina. Per quantoriguarda i marchi italiani i riflettori verran-no tutti puntati sulla nuova Maserati Ghibli,la prima Maserati che dovrebbe fare numeriimportanti di vendita perché prima Masera-ti diesel della storia, perché prima Maseratipensata per il ricco ma anche difficile seg-mento E. La Ghibli sarà prodotta nello stabi-limento Maserati di Grugliasco e proporrà,per la prima volta nella storia del Tridente,una motorizzazione V6 a gasolio della VM.Da questa base al 99% dovrebbe nascere lanuova ammiraglia dell'Alfa Romeo. Tornan-do alla BMW X4 altro non è che la versionemignon della X6. La lunghezza è di 464 cm,poco più di 20 in meno rispetto alla sorellamaggiore.

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PRODUZIONEMINI COUNTRYMAN JCW

FA LA CATTI

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IVA MA NON LO ÈÈ la versione più potente ma le prestazioni non sono da primato: la VW Polo GTI è più brillante! In rilascio borbotta come quando sulleCooper S c'erano i mitici carburatori SU H4, l'assetto invece...La Countryman è un’auto dai molteplici primati: è stata laprima Mini a quattro porte. E’ stata la prima Mini a tra-zione integrale. E’ stata anche la prima Mini non mini, nel-le dimensioni. E’ lunga ben più di quattro metri.Nonostante non pesi poco (1405 kg) e sia massiccia laCountryman ha comunque incontrato un ottimo successoanche perché aveva ben poche rivali.Ora però che il mercato è cambiato, deve cercare di rima-nere sulla cresta dell’onda e per far ciò inizia a proporsi inversioni più “intriganti”.Arriva quindi firmata John Cooper Works e subito ha unprimato: è la Mini più cara. Ma è anche la prima John Coo-per Works a trazione integrale permanente ALL4.Spinta da un nuovo motore quattro cilindri ad iniezione

diretta di benzina da 160 kW e 218 CV, la MINI Country-man John Cooper Works non è però energia pura e lodimostra accelerando da 0 a 100 km/h in 7 secondi e toc-cando una velocità massima di 225 km/h. Prestazioni infe-riori a quelle di una Volkswagen Polo GTI! La trazione inte-grale permette di viaggiare sempre in assoluta sicurezzaqualunque sia il tempo e il fondo stradale. Non è molto piùalta di una Mini normale, come meccanica, pertanto atten-

zione quando si lascia l’asfalto.La trazione integrale è efficiente e quindi è molto utile d’in-verno e in montagna. Non è molto silenziosa. Come tuttele JWC presenta spoiler e alettoni evidenti, può avere cer-chi da 18 pollici, pedaliera specifica, battitacco…Le sospensioni sono abbastanza frenate per tenerla piat-

ta tra le curve grazie a barre più grosse e ammortizzatoripiù rigidi ma qualcuno la vorrebbe ancora più… assettata.Il motore è pronto e brillante anche ai bassi regimi, allun-ga ma la macchina pesa quindi prestazioni e consumi nerisentono. Se si sta con il piede leggero si percorrono anche12 chilometri litro, se si corre le percorrenze si dimezzano.Con il tasto sport si aumenta la coppia, cambia il sound delmotore e in fase di rilascio ci sono i borbottii come sulleMini a carburatori degli anni sessanta. I freni sono statimaggiorati: dischi da 307 mm. Lo sterzo è sempre diretto come su tutte le Mini ma si sen-te l’inerzia del corpo vettura. Discreto il cambio. Da farnotare che il motore è più potente rispetto a quello dellealtre JWC ed è più pronto grazie al turbo twinscroll. Que-sta tecnologia permette di ridurre le inerzie in quanto iflussi sono doppi e non singoli nella turbina.

Scheda tecnica Mini Countryman JCWLunghezza 411 cmLarghezza 179 cmAltezza 156 cmCapacità bagagliaio 350/1170 litriVelocità massima 225 km/h Accelerazione 0-100 7”0 Consumo medio 13,5 km/l Prezzo 36.150 euro Garanzia 3 anni/100 mila km

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PRODUZIONECHEVROLET CRUZE SW

UNA STATION DAL BUON PREZZONasce in Corea. Deriva dalla Cruze berlina che comunque ha semprecinque porte. Rispetto alla berlina è più lunga di 17 centimetri e piùpesante di 50 kg. La versione manuale ha pedale della frizione pesante.Peccato che quando si ribalta lo schienale del divano...

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Aperta la portiera colpisce la leggerezza maanche lo spazio.La plancia ha forme moderne a V e si prolun-ga tra i due sedili. Sull’elemento centrale sonoraccolti i comandi di radio e clima, essendoavanzati sono facili da raggiungere. Moltobuona quindi l’ergonomia. Davanti a condu-cente e passeggero la plancia arretra quindic’è molto spazio. Anche dietro non manca siaper i passeggeri sia per i loro bagagli.A proposito di bagagliaio: ottima la tendinache si ritrae automaticamente al semplice toc-co; male il divano perché quando si ripiega loschienale non va giù tutto lasciando un pianoinclinato che da fastidio quando si stivanooggetti pesanti e voluminosi.L’accessibilità al bagagliaio è agevolata siadall’ampia apertura del portellone sia dallabassa soglia di carico (meno di 60 cm). Il vanoha una forma regolare, utili i vani sui lati e ildoppio fondo. Da notare i due ganci perappendere le borse della spesa e la vasca die-tro i poggiatesta.Ottima la visibilità, c’è pure una efficiente tele-camera posteriore.Riuscita la linea semplice ma di effetto conuna smodata ricerca di curve.

Sue rivali la Golf Variant, la Ford Focus SW ela Hyundai i30 sw.In poche parole vale tutti i soldi che costa.Il quattro cilindri a gasolio riprende semprebene. Ha una erogazione brillante e quandoentra il turbo spinge forte grazie ai 300 Nm dicoppia. Il diesel tira fino a 4 mila giri, poi sisiede e obbliga a intervenire sul cambio.Il cambio manuale a sei marce si muove bene,ha solo una posizione un po’ arretrata dellaleva che non convincerà tutte le taglie. Il peda-le della frizione non è una piuma, quindi si faginnastica prendendola con filosofia…Bene lo sterzo molto leggero e buoni i freni.Lo sterzo leggero si apprezza in città ma risul-ta pure soddisfacente come precisione in velo-cità. Per quanto riguarda i consumi le mediesono interessanti ma non da primato: lamedia è attorno ai 14 chilometri con un litro.Grazie al serbatoio da ben 60 litri si ha un’au-tonomia di oltre 800 chilometri. Al minimo sisente il diesel e nelle fasi di riavviamento ilsistema Star&Stop non è dei più silenziosi.La tenuta di strada è buona complici le ruoteda 17 pollici.Il motore a 130 km/h gira a 2300 giri, un regi-me di riposo.

Scheda tecnica Chevrolet Cruze SWLunghezza 468 cmLarghezza 180 cmAltezza 152 cmCapacità bagagliaio 500/1478 litriVelocità massima 203 km/h Accelerazione 0-100 10”4 Consumo medio 22,2 km/l Prezzo 22.050 euro Garanzia 3 anni/100 mila km

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I CALENDARI 2013DOMENICA PER DOMENICA

10 febbraioMondiale Rally in Svezia

2 marzoGrand Am ad Austin

10 marzoMondiale Rally in Messico

17 marzoF.1 a Melbourne

24 marzoF.1 a SepangGP2 a SepangIndycar a St.PetersburgWTCC a MonzaAuto GP a MonzaF.3 European a MonzaEuropean Rally - CanarieItaliano Rally – Il Ciocco

1 aprileFIA GT Series a Nogaro

7 aprileMoto GP a LosailIndycar a BarberGrand Am a BarberWorld Series Renault a MonzaSuperstars a MonzaWTCC a MarrakechAuto GP a MarrakechSuper GT a OkayamaF.Renault ALPS a VallelungaClio Cup a VallelungaF.Renault NEC a HockenheimF.Renault NEC Junior a Hockenheim

14 aprileF.1 a ShanghaiSuper Formula a SuzukaWEC a SilverstoneELMS a SilverstoneBlancpain GT Endurance a Monza2000 Light a VaranoMondiale Rally in PortogalloItaliano Rally – 1000 Miglia

21 aprileF.1 ad Al SakhirGP2 ad Al SakhirMiddle East Series ad Al SakhirMoto GP ad AustinIndycar a Long BeachGrand Am a Road AtlantaF.3 European a SilverstoneFIA GT Series a ZolderF.Renault NEC al Nurburgring

28 aprileWorld Series Renault ad AlcanizEurocup F.Renault ad AlcanizEurocup Megane ad AlcanizSuper GT al FujiGT Open a Le CastelletF.3 Open a Le CastelletWTCC al Slovakia RingF.3 tedesca a OscherslebenF.Abarth a VallelungaEuropean Rally - Portogallo

5 maggioMondiale Rally in ArgentinaMoto GP a JerezIndycar a San PaoloWEC a SpaDTM a HockenheimF.3 European a HockenheimWTCC a BudapestAuto GP a Budapest

12 maggioF.1 a BarcellonaGP2 a BarcellonaGP3 a BarcellonaGT Open a PortimaoF.3 Open a PortimaoF.3 tedesca a SpaF.Renault ALPS a ImolaEurocup Clio a ImolaClio Cup a Imola

19 maggioMoto GP a Le MansDTM a Brands HatchF.3 European a Brands HatchSuper GT a Yeongam (extra campionato)WTCC al SalzburgringF.3 tedesca al Nurburgring24 Ore del NurburgringELMS a ImolaSuperstars a BrnoF.Renault Extra a PauF.Renault NEC Junior a Zandvoort2000 Light a FranciacortaEuropean Rally - CorsicaItaliano Rally - Adriatico

26 maggioF.1 a MontecarloGP2 a MontecarloWorld Series Renault a MontecarloIndycar a IndianapolisBritish F.3 a SilverstoneF.Abarth ad Adria

2 giugnoMondiale Rally in GreciaMoto GP al MugelloIndycar a DetroitGrand Am a DetroitSuper Formula ad AutopolisWorld Series Renault a SpaEurocup Renault a SpaEurocup Megane a SpaEurocup Clio a SpaAuto GP a SilverstoneBlancpain GT Endurance a SilverstoneDTM a SpielbergF.3 European a SpielbergGT Open al NurburgringF.3 Open al NurburgringF.Renault NEC a Silverstone2000 Light ad Adria

9 giugnoF.1 a MontrealIndycar a Fort WorthWTCC a MoscaSuperstars a BratislavaF.3 tedesca a SachsenringF.Renault ALPS a SpaItaliano Rally - Gubbio

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16 giugnoMoto GP a MontmelòIndycar a MilwaukeeGrand Am a LexingtonDTM a LausitzringGP3 a ValenciaF.3 tedesca al LausitzringGT Open a BudapestF.3 Open a Budapest

23 giugnoMondiale Rally in ItaliaIndycar a Iowa24 Ore di Le MansWorld Series Renault a MoscaEurocup F.Renault a MoscaEurocup Megane a MoscaSuper GT a SepangSuperstars a Zolder2000 Light a Varano

30 giugnoF.1 a SilverstoneGP2 a SilverstoneGP3 a SilverstoneMoto GP ad AssenBlancpain GT Endurance a Le CastelletWTCC a PortoGrand Am a Watkins GlenEuropean Rally - Belgio

7 luglioF.1 al NurburgringGP2 al NurburgringGP3 al NurburgringMoto GP al SachsenringIndycar a PoconoF.Renault ALPS a Monza

14 luglioIndycar a TorontoSuper Formula al FujiDTM a NorisringF.3 European a NorisringFIA GT Series a ZandvoortGT Open a SilverstoneF.3 Open a SilverstoneF.Abarth al MugelloF.Renault NEC Junior a SpaEuropean Rally – San MarinoItaliano Rally – San Marino

21 luglioMoto GP a Laguna SecaWorld Series Renault a SpielbergEurocup F.Renault a SpielbergEurocup Megane a SpielbergEurocup Clio a SpielbergELMS a SpielbergSuperstars a PortimaoF.3 tedesca al Nurburgring

28 luglioF.1 a BudapestGP2 a BudapestGP3 a BudapestSuper GT a SugoWTCC a CuritibaBritish F.3 a SpaF.Renault NEC a SpaBlancpain GT Endurance a SpaF.Renault ALPS a Misano2000 Light a MisanoGrand Am a IndianapolisEuropean Rally - Romania

4 agostoMondiale Rally in FinlandiaIndycar a LexingtonSuper Formula a MotegiDTM a MoscaF.Renault NEC ad AssenF.Renault NEC Junior ad Assen

11 agostoBritish F.3 a Brands HatchGrand Am a Elkhart Lake

18 agostoMondiale Rally in Germania (?)Moto GP a IndianapolisSuper GT a SuzukaGrand Am a Kansas CityDTM al NurburgringAuto GP al NurburgringF.3 European al NurburgringFIA GT Series a Bratislava

25 agostoF.1 a SpaGP2 a SpaGP3 a SpaMoto GP a BrnoIndycar a SonomaSuper Formula a Yeongam

1 settembreMoto GP a SilverstoneIndycar a BaltimoraWEC a San PaoloSuperstars a DoningtonAuto GP a DoningtonF.3 tedesca al LausitzringF.Renault NEC a MostF.Abarth a ImolaEuropean Rally – Repubblica CecaItaliano Rally – Alpi Orientali

8 settembreF.1 a MonzaGP2 a MonzaGP3 a MonzaSuper GT al FujiWTCC a SonomaGT Open a SpaF.3 Open a SpaF.Renault ALPS al MugelloGrand Am a Laguna Seca

15 settembreMondiale Rally in AustraliaMoto GP a MisanoWorld Series Renault a BudapestEurocup Renault a BudapestEurocup Megane a BudapestELMS a BudapestDTM a OscherslebenF.3 tedesca a OscherslebenEuropean Rally - Polonia

22 settembreF.1 a SingaporeGP2 a SingaporeWEC ad AustinWTCC a SuzukaBlancpain GT Endurance al NurburgringBritish F.3 al NurburgringF.Abarth a MisanoF.Abarth a MisanoF.Renault NEC Junior a Zolder

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I CALENDARI 2013DOMENICA PER DOMENICA

29 settembreMoto GP ad AlcanizWorld Series Renault a Le CastelletEurocup F.Renault a Le CastelletEurocup Megane a Le CastelletEurocup Clio a Le CastelletELMS a Le CastelletSuper Formula a SugoSuper GT ad AutopolisDTM a ZandvoortF.3 European a ZandvoortSuperstars a ImolaF.3 tedesca a HockenheimGrand Am a Lime RockEuropean Rally - CroaziaItaliano Rally – Targa Florio

6 ottobreF.1 a SuzukaMondiale Rally in FranciaIndycar a HoustonAuto GP a BrnoGT Open a MonzaF.3 Open a Monza2000 Light a MonzaF.Renault ALPS a Imola

13 ottobreF.1 a YeongamMoto GP a SepangFIA GT Series a NavarraSuperstars a VallelungaF.Renault NEC a ZandvoortF.Renault NEC Junior a ZandvoortEuropean Rally - SanremoItaliano Rally - Sanremo

20 ottobreMoto GP a Phillip IslandIndycar a FontanaWEC al FujiWorld Series Renault a BarcellonaEurocup Renault a BarcellonaEurocup Megane a BarcellonaEurocup Clio a BarcellonaDTM a HockenheimF.3 European a HockenheimF.Abarth a Monza

27 ottobreF.1 a New DelhiF.3 European a Le CastelletMondiale Rally in SpagnaMoto GP a Motegi

3 novembreFF.1 ad Abu DhabiGP2 ad Abu DhabiGP3 ad Abu DhabiSuper GT a MotegiWTCC a ShanghaiEurocup Clio ad Alcaniz

10 novembreMoto GP a ValenciaSuper Formula a SuzukaWEC a ShanghaiGT Open a MontmelòF.3 Open a MontmelòEuropean Rally - Svizzera

17 novembreF.1 ad AustinMondiale Rally in Gran BretagnaFIA GT Series a Emirati ArabiSuper GT al Fuji (extra campionato)Super Formula al Fuji (extra campionato)F.3 Internazionale a MacaoWTCC a Macao

24 novembreF.1 a San Paolo

30 novembreWEC ad Al Sakhir

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