isveglio · appuntamenti, Rfi ha ... scuola alla famiglia, sul lavoro come nel tempo libe- ......

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CHIVASSO - Si è aperto uno spiraglio importante nella defini- zione di una fermata intermedia tra Milano e Torino sulla linea ad Alta Velocità, che negli ultimi giorni aveva ani- mato il dibattito tra amministrazioni locali che rivendicano la primogenitura della richiesta. Due gli incontri che si sono svolti ieri a Roma al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ai quali ha partecipato l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco. In entrambe gli appuntamenti, Rfi ha ribadito la disponibilità ad approfondire il tema partecipando a un tavo- lo tecnico, promosso dalla Regione Piemonte e che vedrà il supporto del Politecnico di Torino e il contributo dei territori che coinvol- gono cinque province. (pag. 16) Settimanale Canavesano il isveg l io popolare Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma,1, DCB Torino - N. 15/2018 ANNO XCVIII - N° 15 - Esce il GIOVEDI - 12 Aprile 2018 - 1,00 La vignetta della settimana Un intero paese si mobilita per riavere la “storica” e amatissima impiegata Martina Tagliante, che Poste Italiane ha deciso di trasferire all’ufficio di Villareggia: contro il provvedimento è stata lanciata una raccolta di firme tra i residenti. Borgomasino: “rivolta” contro le Poste per riavere Martina (pag. 22) Elezioni Ivrea: Centrodestra (e liste civiche) scelgono Sertoli Fondazione di Comunità: i progetti per il territorio San Benigno: presto i lavori per la ciclabile (pag. 4) (pag. 15) (pag. 11) Chivasso: interventi per 150mila euro in due scuole (pag. 7) Temo che ci sfugga quo- tidianamente il pensiero che potremmo vivere ten- dendo alla santità. Primo perché, malgrado lo sforzo di tanti catechismi e ome- lie, non ci è troppo chiaro cosa vuol dire e come si fa. Secondo, perché già solo la parola - probabilmente non la più moderna nè la più usata nella comunicazione di oggi - fa pensare che è meglio che sia destinata a qualcun altro. Noi, in fondo si sta bene così… di grane ce ne sono già tante e la vita è complicata già di suo senza andare a metterci altre cose difficili tra i piedi. Poi, altro pensiero dila- gante, al massimo la san- tità è per chi nutre uno spi- rito religioso e coltiva senti- menti di fede. Tra l’altro, aggiungiamo noi, non è neppure così scontato che chi crede” abbia poi ben presente che tendere alla santità possa (o debba) essere un suo impegno: al massimo, essere buoni (il che non sarebbe già male). Un predicatore di tanti anni fa, raccontava come il processo canonico per la beatificazione di un grande santo rischiasse di incep- parsi perché costui non aveva fatto cose grandi, ma aveva fatto bene - semplice- mente - tutte le cose del suo quotidiano. Fu proprio con questa motivazione che venne finalmente procla- mato santo. Fare bene il proprio quotidiano. Ovunque; dalla scuola alla famiglia, sul lavoro come nel tempo libe- ro. Questo è alla portata di tutti, proprio di tutti. (continua a pag. 2) EDITORIALE SANTI. Ma proprio tutti? Carlo Maria Zorzi Al via un master di specializzazione in Telemedicina alle Officine H di Ivrea IVREA – E’ stato presentato ieri, alle Officine H, il nuovo master in Telemedicina del Politecnico di Torino, che si realizza in col- laborazione con l’Associazione per gli Insedia- menti Universitari e l’Alta Formazione nel Canavese ed è sostenuto dall’Asl To4 e dagli sponsor Althea Group, Medical Line Consul- ting, 3B srl e cooperativa sociale Ed&Rec. Il nuovo master è rivolto a più figure profes- sionali che lavorano a stretto contatto nell’ambi- to sanitario: l’ingegnere biomedico, che possiede le competenze sulla tecnologia e gli ambiti di uti- lizzo, e il professionista sanitario (medici, infer- mieri e altri profili sanitari), che conosce i bisogni di assistenza della popolazione e le caratteristiche dei pazienti che possono usufruire del servizio. Il master, che avrà sede al Polo Officina H, avrà durata di 18 mesi, per un totale di 60 cre- diti formativi. Il numero di partecipanti massi- mo è 25 studenti. (pag. 3) IERI CONFRONTO A ROMA SULLA FERMATA INTERMEDIA DELL ’ALTA VELOCITÀ Chivasso non vuole perdere il treno giusto Ma c’è la forte concorrenza di Santhià, Carisio e Biandrate Celebrati i 166 anni della Polizia di Stato (pag. 16) Ci sono delle cose che non si dimenticano: il primo amore, il primo bacio, il primo robottone. Già, quel Goldrake è stato il primo tra i robot ad arrivare nel nostro paese, quaranta anni fa, e ha segna- to un'epoca. Una generazione di ragazzi e ragazzini che ha sperimen- tato gesti e parole nuove, tutto tal- mente lontano dal mondo di oggi che io stessa non ho potuto far a meno di sorridere, tra me e me, riportando alla mente i ricordi di quel periodo. Perché io c'ero. Per alcuni è stato il primo carto- ne animato visto a colori... (pag. 29) Goldrake: il nostro eroe di tanti pomeriggi davanti alla tv

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CHIVASSO - Si èaperto uno spiraglioimportante nella defini-zione di una fermataintermedia tra Milanoe Torino sulla linea adAlta Velocità, che negliultimi giorni aveva ani-mato il dibattito traamministrazioni localiche rivendicano la primogenitura dellarichiesta.

Due gli incontri chesi sono svolti ieri aRoma al Ministerodelle Infrastrutture eTrasporti ai quali hapartecipato l’assessoreai Trasporti dellaRegione Piemonte,Francesco Balocco.

In entrambe gliappuntamenti, Rfi haribadito la disponibilitàad approfondire il temapartecipando a un tavo-lo tecnico, promossodalla Regione Piemontee che vedrà il supportodel Politecnico diTorino e il contributodei territori che coinvol-gono cinque province.

(pag. 16)

SettimanaleCanavesano

il isvegliopopolare

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma,1, DCB Torino - N. 15/2018

ANNO XCVIII - N° 15 - Esce il GIOVEDI - 12 Aprile 2018 - € 1,00

La vignetta della settimana

Un intero paese si mobilita per riavere

la “storica” e amatissimaimpiegata MartinaTagliante, che PosteItaliane ha deciso di

trasferire all’ufficio diVillareggia: contro il

provvedimento è statalanciata una raccolta di

firme tra i residenti.

Borgomasino: “rivolta” contro le Poste per riavere Martina

(pag. 22)

Elezioni Ivrea:Centrodestra

(e liste civiche)scelgono Sertoli

Fondazionedi Comunità:i progetti per il territorio

San Benigno:presto i lavori per la ciclabile

(pag. 4)

(pag. 15)

(pag. 11)

Chivasso:interventi per150mila euroin due scuole

(pag. 7)

Temo che ci sfugga quo-tidianamente il pensieroche potremmo vivere ten-dendo alla santità. Primoperché, malgrado lo sforzodi tanti catechismi e ome-lie, non ci è troppo chiarocosa vuol dire e come si fa.Secondo, perché già solo laparola - probabilmente nonla più moderna nè la piùusata nella comunicazionedi oggi - fa pensare che èmeglio che sia destinata aqualcun altro. Noi, in fondosi sta bene così… di granece ne sono già tante e lavita è complicata già di suosenza andare a mettercialtre cose difficili tra i piedi.

Poi, altro pensiero dila-gante, al massimo la san-tità è per chi nutre uno spi-rito religioso e coltiva senti-menti di fede. Tra l’altro,aggiungiamo noi, non èneppure così scontato che“chi crede” abbia poi benpresente che tendere allasantità possa (o debba)essere un suo impegno: almassimo, essere buoni (ilche non sarebbe già male).

Un predicatore di tantianni fa, raccontava come ilprocesso canonico per labeatificazione di un grandesanto rischiasse di incep-parsi perché costui nonaveva fatto cose grandi, maaveva fatto bene - semplice-mente - tutte le cose delsuo quotidiano. Fu propriocon questa motivazione chevenne finalmente procla-mato santo.

Fare bene il proprioquotidiano. Ovunque; dallascuola alla famiglia, sullavoro come nel tempo libe-ro. Questo è alla portata ditutti, proprio di tutti.

(continua a pag. 2)

EDITORIALE

SANTI.Ma propriotutti?

Carlo Maria Zorzi

Al via un master di specializzazione inTelemedicina alle Officine H di Ivrea

IVREA – E’ stato presentato ieri, alleOfficine H, il nuovo master in Telemedicinadel Politecnico di Torino, che si realizza in col-laborazione con l’Associazione per gli Insedia-menti Universitari e l’Alta Formazione nelCanavese ed è sostenuto dall’Asl To4 e daglisponsor Althea Group, Medical Line Consul-ting, 3B srl e cooperativa sociale Ed&Rec.

Il nuovo master è rivolto a più figure profes-sionali che lavorano a stretto contatto nell’ambi-to sanitario: l’ingegnere biomedico, che possiede

le competenze sulla tecnologia e gli ambiti di uti-lizzo, e il professionista sanitario (medici, infer-mieri e altri profili sanitari), che conosce i bisognidi assistenza della popolazione e le caratteristichedei pazienti che possono usufruire del servizio.

Il master, che avrà sede al Polo Officina H,avrà durata di 18 mesi, per un totale di 60 cre-diti formativi. Il numero di partecipanti massi-mo è 25 studenti.

(pag. 3)

IERI CONFRONTO A ROMA SULLA FERMATA INTERMEDIA DELL’ALTA VELOCITÀ

Chivasso non vuoleperdere il treno giustoMa c’è la forte concorrenza di Santhià, Carisio e Biandrate

Celebrati i 166 anni dellaPolizia di Stato

(pag. 16)

Ci sono delle cose che non sidimenticano: il primo amore, ilprimo bacio, il primo robottone.Già, quel Goldrake è stato il primotra i robot ad arrivare nel nostropaese, quaranta anni fa, e ha segna-to un'epoca. Una generazione diragazzi e ragazzini che ha sperimen-tato gesti e parole nuove, tutto tal-mente lontano dal mondo di oggiche io stessa non ho potuto far ameno di sorridere, tra me e me,riportando alla mente i ricordi diquel periodo. Perché io c'ero.

Per alcuni è stato il primo carto-ne animato visto a colori...

(pag. 29)

Goldrake: il nostro eroe di tanti pomeriggi davanti alla tv

il isvegliopopolare2 giovedì 12 aprile 2018• Primo piano

Tempi lunghi per la formazione del gover-no perché i partiti e i leader stanno privilegian-do interessi di parte anziché il bene comune diuna comunità con oltre 60 milioni di persone;e anche i grandi media hanno le responsabilitàdello stallo politico perché hanno messo suglialtari i due vincitori, senza precisare che nellarepubblica parlamentare occorre per governarela maggioranza assoluta delle due Camere. LaDc di Forlani e De Mita, con il 32% dei voti,dovette cedere Palazzo Chigi a Spadolini eCraxi, leader di partiti minori, mentre alQuirinale lo Scudo Crociato, anche con risul-tati bulgari, dovette accettare l’alternanza laicacon Einaudi, Saragat, Pertini.

Il giovane leader del M5S, l’onorevole LuigiDi Maio, vede solo se stesso a Palazzo Chigi,come se fossero state abrogate le prerogativedel Capo dello Stato. Inoltre, come l’intramon-tabile Andreotti, segue l’antica tattica dei “dueforni”, aprendo sia alla Lega sia al Pd: ma i duepartiti hanno programmi diversissimisull’Europa (Salvini è con Marine Le Pen, iDem con i Socialisti e democratici), sugliimmigrati (la Lega è per la linea dura comel’Ungheria di Orban, il Pd per l’accoglienza),sull’economia, sulla politica estera (Salvini stacon Putin, il sostenitore del “boia” Assad, il Pdcon la Nato). Qual è dunque la proposta politi-ca di Luigi Di Maio, a parte la richiesta, tipica-mente dorotea, del potere?

Matteo Salvini, leader del più antico partitodell’attuale Parlamento, rivendica anch’egli laleadership come capo della coalizione di centro-destra: ma il suo 37%, da solo, è inefficace,mentre le continue polemiche con Berlusconine attenuano il peso politico, offrendo spazio aiveti pentastellati. Di Maio e Salvini, i due “vin-citori dimezzati”, sono paralizzati da program-mi molto diversi e dalle divisioni interne: largaparte dei pentastellati contro Forza Italia, da unlato, Berlusconi e la Meloni contro Di Maiodall’altro. Se non accettano un terzo nome dimediazione e non rinunciano ai veti, Di Maio eSalvini resteranno al palo, con la prospettiva dielezioni anticipate a breve termine.

Il Pd, con il 18%, potrebbe essere la cartavincente, ma Renzi ha deciso di non far gioca-re il suo partito, collocandolo all’opposizione.Ma all’opposizione di chi, visto il vuoto delletrattative Lega-M5S? In un sistema proporzio-nale l’Aventino rischia di divenire uno stru-mento di paralisi delle istituzioni e una rinun-cia ad una efficace iniziativa politica; non puòessere indifferente, per la tradizione solidaristica(laica, socialista e cattolica) dei Dem un gover-no filo-russo, anti-europeo, contro i migranti,o una coalizione in sintonia con la Ue, apertaalla misericordia verso i più deboli, interessataal mondo del lavoro. Per questo voci autorevolidel Pd, come l’ex segretario Franceschini, pro-pongono di andare a vedere le carte dell’on. DiMaio, per una trattativa vera, politica e pro-grammatica, come avviene in tutte le coalizio-ni, come insegna la Germania della Merkel edei socialdemocratici.

Il Pd, dove continua lo scontro fratricidapro-contro Renzi, non può immaginare chenuove elezioni possano cambiare radicalmenteil quadro politico; quindi la questione dellealleanze resterebbe decisiva, non potendo pen-sare che una forza politica voglia la paralisipermanente delle istituzioni, come una sortadi punizione delle scelte degli elettori. Per laverità a Renzi alcuni media attribuiscono lapreferenza di un governo del Presidente, ovveroun modello Monti-bis, di breve durata; a partel’indisponibilità di Lega e M5S, il dovere dellascelta si riproporrebbe integralmente dopopochi mesi; per questo le sorti reali dellademocrazia repubblicana appaiono nelle manidei Democratici, chiamati tra breve a una durascadenza congressuale.

Il Pd, per le sue radici, non può continuarea dividersi sulle persone, ma deve indicare ilsuo modello di società: destra e sinistra (e cen-tro) esistono anche nell’era del web, i partitinon sono tutti eguali anche nella società post-ideologica.

di Mario Berardi

Di Maio-Salvini, vincitori dimezzati.Renzi all’opposizione di chi??

il commento

(segue da pag. 1)

Io spero che abbiate notato come larubrica dei “santi della settimana” chepubblichiamo ormai dal settembre scorso,vada alla ricerca di santi “minori” (che poidi fatto non sono minori in nulla, è soloun modo sgangherato per intenderci).Proponga cioè quei santi poco noti, pocofesteggiati, dai nomi non altisonanti (nes-sun dottorato, nessuna opera teologica,nessuna estasi...), ma che hanno vissutofacendo semplicemente bene il loro dovere;coniugi, padri e madri di famiglia, ragazzee ragazzi, consacrati…tutti fedeli alle loromansioni quotidiane, le più umili e appa-rentemente più insignificanti e più inutili.

Nella stessa rubrica ci piace poi elen-care quei santi e beati della nostra terrapiemontese. Nessun campanilismo, mala volontà di far conoscere non solo quan-to sia ricca la nostra terra, ma che anche“geograficamente” la santità non ci è poicosì lontana. Le nostre città e i nostri

paesi ne sentono il profumo. E questavicinanza sprona a fare altrettanto.

Per caso - ma nulla succede a caso -anche il Vescovo Edoardo, nella sua rubri-ca quindicinale Asterischi, collocata allapagina 24, oggi racconta di una ragazzache Papa Francesco ha dichiarato “vene-rabile” il 6 marzo scorso. Fidanzata, morìtragicamente a ventitré anni, ma vissefedele ai suoi impegni, al suo rapportocon Dio e gli altri, alle cose di tutti i gior-ni, semplicemente (che non è sinonimodi faciloneria). Diceva: “oggi c’è un’infla-zione di buoni cristiani, mentre il mondoha bisogno di santi”.

Oso pensare che Papa Francesco abbiapensato anche a lei quando ha scritto - ame, a te e a te… - la sua terza Esortazioneapostolica “Gaudete et Exsultate” per direche la santità non è per pochi eroi e nep-pure per persone eccezionali, ma è il modonormale di vivere l'ordinaria esistenza cri-stiana. Per chi si dice cristiano non vi èvita cristiana possibile al di fuori di questoquadro esigente e appassionante: c’è unsolo modo di essere cristiani, quello che sicolloca nella prospettiva della santità. Perchi si colloca fuori dalla prospettiva cristia-na ci sono tutti gli input per camminarecomunque su questa strada.

La prima cosa che colpisce nel testo èla convinzione con cui il Papa sostiene chela santità appartiene al “popolo di Diopaziente”, alle persone che hanno un’ordi-naria vita quotidiana fatta delle cose sem-

plici che sono la struttura dell’esistenza ditutti: nei “genitori che crescono con tantoamore i loro figli - scrive Papa Francesco -negli uomini e nelle donne che lavoranoper portare il pane a casa, nei malati, nellereligiose anziane che continuano a sorride-re”, in coloro che fanno delle beatitudini laloro carta di identità, che vivono la concre-ta misericordia verso il povero, che vivono“con amore e offrendo ciascuno la propriatestimonianza nelle occupazioni di ognigiorno”. Il Papa scrive della “santità dellaporta accanto”, del passare a gesti dicarità, di non ignorare l’ingiustizia, dellafermezza e solidità interiore necessarie perresistere all’aggressività che è dentro dinoi; della gioia e del senso dell’umorismo;della capacità di osare; della disponibilità afare un cammino in comunità e infinedella preghiera. Dice "no" a gnosticismo epelagianesimo e sprona ognuno a vivere lasantità come un itinerario fatto di “piccoligesti” quotidiani e “anche qualora l’esi-stenza di qualcuno sia stata un disastro,anche quando lo vediamo distrutto dai vizio dalle dipendenze, Dio è presente nellasua vita”, scrive Papa Francesco.

Nelle prossime edizioni del giornaleospiteremo importanti firme che ci aiute-ranno a comprendere l’Esortazione delPapa e soprattutto che a nessuno è tolta lapossibilità di essere santo. La santità,parola che ora potrebbe ritornare di moda,non senza significare qualcosa di più di unsolo modo di fare.

EDITORIALE

SANTI.Ma proprio tutti?

di Carlo Maria Zorzi

FOLLA (MA POCHI EPOREDIESI) ALLE OFFICINE H PER SUM#02: CAPIRE IL FUTURO

Ivrea può essere ancora la culladi una nuova ma concreta utopia?

IVREA - Per due volte nel girodi un anno Ivrea è stata catapulta-ta al centro della scena nazionalepolitica. E non per una kermessedi partito propriamente detta, maper una giornata di ricordo che unfiglio ha voluto organizzare per unpadre. Certo, si tratta di un padreun po’ speciale, quel GianrobertoCasaleggio che incarnava alcunicaratteri sognanti da utopia con-creta che anche in altri tempisegnarono la storia d’Italia, a parti-re da Ivrea. Dunque il figlioDavide costituisce un’associazio-ne per ricordare il padre in unamanifestazione chiamata “SUM#02: capire il futuro”.

In prima fila alcuni dei nomipiù importanti di questa nuovaformazione politica cheCasaleggio padre fondò, assieme aBeppe Grillo, oramai quasi 9 annifa, il Movimento 5 Stelle. Figurecentrali, mute però, senza neppu-re un saluto, senza nemmeno unricordo, un’onoranza. Mute, adascoltare chi da tempo cerca vie difuturo, nelle tecnologie, nellenuove professioni, nelle nuovemodalità di vivere la cultura, l’am-biente, ma anche i diritti, ladignità, la giustizia.

Ivrea ha osservato distante:sabato scorso pochi erano gli epo-rediesi nella sala piena dell’Offi-cina H. Forse un po’ come allora,quando un altro dei suoi figli simise in testa di sperimentarequella nuova tecnologia d’avan-guardia (la macchina per scrivere)contro tutto e contro tutti, quellanuova modalità di vedere il futuro(la fabbrica della Vecchia ICO),alla ricerca di nuovi lavori pervivere meglio, per uscire dalle vec-chie modalità di lavoro da schiavi,per restituire dignità alle personea cui era stata tolta. E intantomolti illuminati eporediesi lo can-zonavano, chiedendosi cosa maipensava di fare quello strano

tipetto di Camillo Olivetti. Noncosì i primi operai che entraronoin fabbrica, non così DomenicoBurzio. Poi la Fabbrica crebbe,costruendo e distribuendo ric-chezza, conoscenza, cultura, crea-tività, diritti, dignità, progetti divita, fino ad estendersi in tutto ilmondo, senza mai tradire la suaidea. Finché poté, certo, finchénonostante tutto venne distrutta.

E passando pure, il figlioAdriano che ne raccolse l’eredità,per un’esperienza politica, guardacaso contro le logiche dei partiti,creando anche allora un movi-mento: il Movimento Comunità,attento ai territori, federalista esolidale, libero e giusto. C’è chi sichiede se è un azzardo pensareche finalmente qualcuno stiaprendendo nuovamente in manoil testimone e se quel qualcunofinalmente è uscito dalla mortalelogica della nostalgia senza spe-ranza per passare oltre, e provare aripensare quegli stessi valori decli-nati all’oggi. La risposta della con-vention sembra essere che è anco-ra possibile “capire il futuro”.

il isvegliopopolare 3giovedì 12 aprile 2018 • Primo piano

Il “Mostricentro” di Ivrea è veramentebrutto. Quando porto a spasso gli studentitedeschi della Rhur in visita al Museo a cieloaperto dell'architettura moderna a Ivrea,usciamo da via Jervis e puntualmente michiedono cos'è il “Mostricentro”. E io mento.Tanto sono tedeschi e tra qualche giornoripartono. Gli dico che è un impianto siderur-gico trasformato in soprapasso, dove costrui-vano pezzi delle V2. Così non replicano maiperché quando tu gli parli di cose tedeschedella seconda guerra mondiale, tra insegnantie studenti tedeschi, cala il gelo.

Ieri sono andato alla biglietteria. Comesempre noi a Ivrea siamo più furbi del resto

del mondo: la stazione è di qua dei binari e labiglietteria dall'altra parte dei binari! E’ comeinventare un'automobile con il volante a sini-stra ma i pedali del freno, dell'acceleratore edella frizione sul lato passeggero. Comunquenon potendo prendere il biglietto nella mac-chinetta o al bar della stazione perché mi ser-viva un cumulativo per 44 studenti, ho dovu-to affrontare il Moloch, come quindici giornifa, per un’esigenza analoga.

Quindi lasciato il marciapiede della ferro-via di qua dei binari, con circospezione vadoverso l'ascensore che chiameremo "A". Miblocco perché è un campo minato. In manie-ra scientifica l'accesso è completamente "cac-cato" dai piccioni. Ma io ho male ad unacaviglia per via di una storta e impavido estoico, supero lo scudo "caccoso" e mi piom-bo sul tasto dell'ascensore. Si aprono le portecome un sipario si apre sul primo atto di uno

spettacolo di Bertold Brecht e una bottigliadi birra vuota rotola sul fondo per renderepiù realistica la scena che appare ottimamen-te decorata con scritte e sporcizia.

Entro in pieno nel personaggio e salgo diun piano: Luce! Aria! Siccome la caviglia èpiuttosto dolente, cerco di prendere l'ascen-sore "B" (quello della foto) esattamente come15 giorni prima. Faccio finta di dimenticaregli incidenti dell'8 e del 13 marzo dell'annoscorso quando della gente rimase bloccatanel trappolone. Ma il “genius loci” ha provve-duto sulle mie presunzioni di utilizzarlo: èdistrutto, c'è anche una porta leggermenteaperta per far capire senza ombra di dubbioche è proprio rotto. Appare come una tombavuota. Scendo zoppicando lo scalone lenta-mente, e goffamente, e penso.

Trovo una spiegazione certa: sicuramentec'entrano i tedeschi con le loro maledette V2.

Disavventure al“Mostricentro”

di Fabrizio Dassanoil dito nella piaga

IVREA – E’ stato presenta-to ieri, alle Officine H, ilnuovo master inTelemedicina del Politecnicodi Torino, che si realizza incollaborazione conl’Associazione per gliInsediamenti Universitari el’Alta Formazione nelCanavese ed è sostenutodall’Asl To4 e dagli sponsorAlthea Group, Medical LineConsulting, 3B srl e cooperati-va sociale Ed&Rec. E’ statopresentato – triste ironia dellasorte – proprio nel giorno incui uno dei suoi principali pro-motori è stato accompagnatonel suo ultimo viaggio terreno,a Banchette: Ugo Avalle, pio-niere del software libero,cofondatore dell'Accademia"Adriano Olivetti", associazio-ne impegnata nella promozio-ne e nella diffusione della filo-sofia open source nel mondodell'informatica. Un uomo cheha saputo coniugare magistral-mente competenze tecnico-scientifiche e vocazione uma-nistica del nuovo millennio.Per ricordarlo DiegoTarghetta, corresponsabile delPolo universitario e formativoOfficine H, ha chiesto unmomento di silenzio e rifles-sione, concluso da un calorosoapplauso. E’ toccato poi all’as-sessore all’Istruzione, AugustoVino, alla presidente dellaAssociazione InsediamentiUniversitari, Rita Bussi, e aldirettore generale dell’Asl To4,Lorenzo Ardissone, esprimeretutta la soddisfazione per lanascita del nuovo master, cheva ad arricchire ulteriormentela rinnovata offerta delleOfficine H.

Il rapporto tra i pazienti ele strutture di cura si modificagrazie all’uso crescente di tec-nologie digitali: questo è l’as-sunto da cui prende avvio lanuova iniziativa, che mira aformare specialisti dell’usodelle nuove tecnologie perfavorire la domiciliazione dellecure. A illustrarne filosofia econtenuti sono stati i professo-ri Carlo Rafele, direttore dellaScuola Master del Politecnicodi Torino, Enrico Vezzetti eGabriella Balestra.

“Ci attendiamo – ha detto

il primo - un rapido sviluppodell’adozione di strumentidigitali sanitari, sia rivolti alsingolo professionista che alleaziende ospedaliere e socio-assistenziali: da qui la neces-sità di personale sanitario for-mato, in grado di collaborarecon l’ingegnere biomedico perun corretto inserimento dellatecnologia nei processi socio-assistenziali”.

E in effetti il nuovo masterè rivolto a più figure professio-nali che lavorano a strettocontatto nell’ambito sanitario:l’ingegnere biomedico, chepossiede le competenze sullatecnologia e gli ambiti di uti-lizzo, e il professionista sanita-rio (medici, infermieri e altriprofili sanitari), che conosce ibisogni di assistenza dellapopolazione e le caratteristichedei pazienti che possono usu-fruire del servizio. “E’ frutto diuna contaminazione – haspiegato Vezzetti – che con-sente la crescita di entrambequelle professionalità, quellaingegneristica e quella medica.Questo master è improntatosoprattutto agli aspetti speri-mentali, a creare o a testarenuovi servizi di telemedicina”.

In effetti non è semplice

pianificare oggi l’evoluzionedelle richieste di queste com-petenze, in quanto attualmen-te i servizi che impiegano talitecnologie sono ancora relati-vamente pochi: è però chiaroche l’indirizzo dell’intera sferasanitaria si sta orientandoverso una medicina semprepiù “a domicilio”, potenzian-do l’assistenza che utilizzatecnologie proprie della tele-medicina; queste tecnologie,quindi, potranno offrire unsupporto che migliori la qua-lità del servizio fornito e dimi-nuisca i costi indiretti, contri-buendo a ridurre la richiestadi ospedalizzazione deipazienti. In futuro, le compe-tenze acquisite attraverso ilmaster diventeranno dunquesempre più necessarie per ilbuon funzionamento e l’ade-guata progettazione di serviziche saranno messi a disposi-zione dei pazienti in manierasempre più diffusa, riducendole distanze tra medico epaziente e ridisegnando il rap-porto con le strutture sanita-rie.

“Telemedicina, di per sé, èun termine che significa tuttoe niente - ha aggiunto la pro-fessoressa Balestra -. Nella

nostra proposta ci concentria-mo proprio sul monitoraggio eil supporto dell’assistenzadomiciliare. E questo significaanche approfondire discorsitecnologici (piattaforme, stru-mentazione) legati ai softwaremedicali, ma pure alla tra-smissione: se prendiamo inconsiderazione le valli canave-sene, scopriamo che raggiun-gerle per via telematica puòessere ancora un problema”.

E, per finire, qualchenumero: il master, che avràsede al Polo Officina H (perquanto riguarda le lezionifrontali, che saranno comun-que in numero minore rispet-to ai momenti dedicati allasperimentazione sul campo),avrà durata di 18 mesi, perun totale di 60 crediti forma-tivi. Il numero di partecipantimassimo è 25 studenti.Molto interessante l’aspettopecuniario: grazie all’inter-vento degli sponsor, chehanno coperto la metà degli80 mila euro di costi com-plessivi, ai partecipanti saràchiesto un contributo di 1700euro. “Quando per un mastersimile – ha chiarito Targhetta– le cifre si aggirano sui 4mila euro”.

Le iscrizioni, sul sitohttps://didattica.polito.it/master/telemedicina/2019/master_in_un_click, verrannoaperte tra fine maggio e ini-zio giugno, l’avvio dell’inizia-tiva è previsto per novembre.E se le richieste dovesseroessere particolarmentenumerose, non è esclusa unaseconda edizione.

m.s.

Narra Tito Livio nelle sue “Storie” che “mentre a Romasi discute, Sagunto viene espugnata”. L’episodio si riferiscealla seconda guerra punica, durante la quale la colonia spa-gnola assediata di Sagunto viene espugnata da Annibalementre a Roma si discute sul da farsi. Accadeva oltre 2300anni fa, ma quella vicenda potrebbe essere evocata nell’at-tuale congiuntura politica italiana nella quale a Roma sidiscute se sia possibile formare un governo o se non conven-ga tornare alle elezioni, con il rischio di trascinare ancora alungo le discussioni.

Intanto altrove il mondo non aspetta e non aspetta nem-meno l’Unione Europea, pure così abituata a tergiversare,quando in ballo sono gli interessi di Paesi come la Germaniae la Francia, insieme intenzionati ad espugnare Bruxelles e leIstituzioni comunitarie, prima che cedano sotto i colpi dirisultati elettorali favorevoli agli euroscettici in crescita, comenel caso recente dell’Ungheria di Orban, sulla scia dei risulta-ti prima austriaci e poi italiani. Dopo avere a lungo atteso persei mesi la formazione del governo di Angela Merkel, adessola coppia franco-tedesca sembra abbia deciso di accelerare nelprocesso di integrazione comunitaria, poco importa – anzi,meglio così – se la politica italiana è in mezzo al guado equella spagnola prigioniera del rompicapo catalano.

Di qui al Consiglio europeo di fine giugno ferveranno ipreparativi della “road map” che dovrebbe portare a unrafforzamento economico e politico dell’eurozona, in coinci-denza con l’avvio del negoziato per il “quadro finanziario2012-2027”, alla vigilia dell’uscita della Gran Bretagnadall’UE e delle elezioni per il Parlamento europeo nella pri-mavera 2019, dalle quali dipenderanno anche le nuovenomine, nella seconda metà dell’anno, dei massimi respon-sabili delle Istituzioni europee per i prossimi cinque anni.

E’ superfluo osservare che difficilmente un governodimissionario come quello di Gentiloni può affrontare conautorevolezza temi come questi, non proprio di ordinariaamministrazione; una difficoltà che avrebbe comunqueanche un nuovo governo appena insediato, tanto più se fossetentato da una rottura con la tradizionale linea filo-europeadell’Italia.

Proprio a questo proposito molti sono gli interrogativiche si pongono a Bruxelles sul futuro “europeo” dell’Italia,anche se sono stati progressivamente smorzati, già in cam-pagna elettorale, i toni aggressivi verso l’UE della Lega equelli, piuttosto confusi, dei Cinque Stelle.

Nel frattempo Bruxelles sta sorvegliano l’andamento deiconti pubblici dell’Italia, come testimonia il recente inter-vento di Eurostat, l’Ufficio statistico UE, che ha rilevato unavariazione in negativo del deficit e del debito consolidato ita-liano, a seguito dei costi sostenuti per i salvataggi bancari. E’solo un antipasto di quello che potrebbe diventare un menùmolto indigesto nel caso venisse avviata una procedura diinfrazione nei confronti dell’Italia in assenza di una possibilemanovra finanziaria correttiva, oggi sospesa come una spadadi Damocle sul nostro Paese.

Intanto a maggio dovrebbe chiarirsi anche per l’UE laminaccia di Trump di imporre dazi, con il rischio denun-ciato da più parti, Banca Centrale Europea compresa, diuna riduzione del commercio internazionale e di unacaduta della crescita di un punto percentuale che pesereb-be non poco sulla ripresa debole dell’Italia, Paese esporta-tore del tutto inerme se dovesse rispondere da solo allaminaccia americana.

Tutti rischi difficilmente sostenibili sul lungo periodoper l’Italia, se fosse tagliata fuori dalle nuove dinamiche incorso nell’UE, avviata verso un’Europa a più velocità, nellaquale il nostro Paese finirebbe per contare poco.

di Franco Chittolina

Mentre a Roma si discute...

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Pd, ‘gli 11’: “Dulla capolista sarebbe rinnovamento?”

Altromercato: impatto ambientale e sociale dell’abbigliamento

IIVREA - SANTA MARTA PIENA VENERDI’ SERA

Ricette a 5 Stelle peril commercio cittadino

STOP ALLE AMBIZIONI DEI SINGOLI, SI PUNTA SULL’IMPRENDITORE

E alla fine spunta SertoliSarà lui il candidato di centrodestra e civiche

IVREA – Il segretario del Pd Luca Spitale anticipa inun’intervista come sarà composta, a grandi linee, la listadel partito per le elezioni comunali. E il “Gruppo degliUndici”, ovvero la parte maggiore di quella che era l’areaballuriana dei “Democratici per Ivrea”, manifesta tutte lesue perplessità (per usare un eufemismo). “Abbiamoappreso da quell’intervista – dicono – che sarà capolistal’attuale capogruppo in Consiglio, Fabrizio Dulla (excompagno di strada nei “Democratici per Ivrea”, cheperò ha scelto di non abbandonare il direttivo, ndr). Nellastessa intervista si annuncia in lista il professor MauroSalizzoni, persona di alto profilo professionale, e si diceche i candidati saranno inseriti in ordine alfabetico: pernoi è una scelta di finto rinnovamento, l’ordine alfabeticoè un’ipocrisia; da sempre sono le persone di alto livelloquelle che vengono inserite in cima alla lista”.

Riferendosi a un altro articolo, segnalano la richiestadel candidato segretario Augusto Vino, poi uscito dal par-tito, e dell’ex segretario Dimitri Buracco, rivolta aMaurizio Perinetti, di fare un passo indietro, per poterindividuare un’altra persona in grado di tenere insiemetutte le anime della sinistra. “Le dimissioni di Vino dalpartito, una volta sconfitto nella corsa alla segreteria,erano state ampiamente pubblicizzate; e altrettanto pub-blicizzata era stata la foto dello stesso Vino che brindavaalla vittoria di Perinetti nelle primarie – chiosano ancoragli undici -. Sarebbe questo il rinnovamento del partito?”.

E si lanciano in quella che definiscono “facile profezia”:

“Alla fine voteranno Perinetti e, dopo le elezioni, rientre-ranno nel Pd”. Ne hanno anche per il segretario Spitale eper gli “ex compagni di strada” rimasti con lui nel diretti-vo. “Il congresso che ha eletto Spitale – ricordano – avevauna maggioranza costituita dalla lista ‘Democratici perIvrea’, e un programma che prevedeva il totale rinnova-mento del gruppo che ha gestito la cosa pubblica in Ivreanell’ultimo decennio. Di quella maggioranza di 30 perso-ne, 20 se ne sono andate (alcune addirittura dal partito)perché non d’accordo su un percorso di continuità deli-neatosi, percorso peraltro mai spiegato loro e ben diversoda quello per cui si erano presentate”.

Secondo i transfughi il direttivo è ora composto daparti diverse del partito, alcune neanche elette, e non hanulla a che vedere con il risultato del congresso: è unnuovo gruppo dirigente che porta avanti un programmadi continuità, sulla base di un compromesso internolontanissimo dalle idee dei “Democratici per Ivrea”. “Lostesso giornale che riporta l’intervista di Spitale – conti-nuano - scrive che la scelta del capogruppo è un puntodi compromesso tra anime diverse. Ma se il compromes-so determina la designazione del capolista, è evidenteche avviene sui posti, non sul rinnovamento. Se indemocrazia valgono ancora i numeri, e i due terzi diquello che era indicato come gruppo ‘balluriano’ se nesono andati perché non condividevano certi compro-messi, che non si dica che i ‘Democratici per Ivrea’fanno ancora parte della maggioranza e del direttivo...”.

il isvegliopopolare4 giovedì 12 aprile 2018• Ivrea

IVREA – Com’è, come non è...alla fine la coalizione di liste civichee partiti del centrodestra rompe gliindugi, e annuncia che il propriocandidato a sindaco della città diIvrea, alle elezioni del prossimo 10giugno, sarà – come ampiamentepronosticato - Stefano Sertoli. NonElisabetta Ballurio, dunque, che pernon essere stata candidata dal Pd hadeciso di lasciare il partito e farsi lasua lista (sì, certo, lo sappiamo che ilproblema non era la candidatura asindaco, ma il partito che non nevoleva sapere di rinnovarsi...); nonAlberto Tognoli, che almeno percinque minuti è parso essere il can-didato della coalizione, ma che allafine ha detto addio insieme a tutta, oquasi, la sua Lista dei Cittadini (sì,certo, lo sappiamo che il problemanon era la candidatura a sindaco,ma il ruolo eccessivo delle liste poli-ticamente connotate rispetto a quel-le genuinamente civiche...).

Com’è, come non è... tocca aSertoli. “Stefano – scrivono i referen-ti delle liste coalizzate - ha la passio-ne, l’entusiasmo e le competenze diun lungo percorso professionale perguidare il cambiamento di Ivrea. AStefano va il nostro sincero ringrazia-mento per aver accettato la sfida difar rinascere insieme la città chetutti amiamo, fermandone il decli-no”. Le firme sono quelle note:Elisabetta Ballurio, Giuliano Balzola,Diego Borla, Fabio Cordera, AntonioCuomo e Tommaso Gilardini.

Stefano Sertoli ha 58 anni, è spo-

sato, tre figli; libero professionista,ha una laurea in Scienze Politicheper le relazioni internazionali conse-guita a Ginevra, e una lunga carrieranel campo dell’editoria: tra i variincarichi, alcuni dei quali svoltianche a Ivrea, è stato direttore gene-rale per quindici anni della societàeditrice del quotidiano Tuttosport.

Oggi è presidente dell’IvreaCalcio, vicepresidente del CentroDirezione del Benessere e dell’asso-ciazione culturale (K)now Arte: inca-richi dai quali, nel momento in cuiha assunto la decisione di candidarsia sindaco, ha dichiarato l’intenzionedi dimettersi.

Per chi avesse perso la puntataprecedente, proviamo a spiegareperchè in calce all’annuncio dellacandidatura di Sertoli manca lafirma di Alberto Tognoli. Il motivodel ritiro dalla coalizione della suaLista dei Cittadini (di cui abbiamodetto) è sostanzialmente da ascrive-

re al “troppo poco civismo” all’in-terno della coalizione stessa:insomma, “paura” di essere indivi-duati come “quelli del centrode-stra”. Ora intendiamoci: non è cheil cuore di Tognoli non batta per ilcentrodestra, anzi, batte decisa-mente a destra; ma i suoi trascorsicon i partiti di quell’area politica sisono andati deteriorando neglianni, e così…

“La Lista dei Cittadini – hannoscritto nel loro comunicato AlbertoTognoli, Fabio Cecchin, GianlucaMotta, Gualtiero Serra e MaurizioFavetto –, dopo doverosa riflessione,evidenzia che i lavori svolti nell’in-contro di martedì 3 aprile nonhanno certamente suffragato lecondizioni necessarie ed indispen-sabili per identificare nel raggruppa-mento di componenti eterogeneequella ‘prevalente componente civi-ca’ che per noi costituisce, sin dalgiugno 2017, elemento essenzialeper la partecipazione alla competi-zione elettorale del prossimo 10giugno…”. Insomma, il rischio diessere fagocitati da Forza Italia edalla Lega è alto.

Quindi niente: o meglio, nientecoalizione. Poi, non è da escludereche alla fine la lista si presenti perconto proprio. Da sottolineare peròil fatto che, a differenza di Tognoli,non si è sfilato Tony Cuomo, notis-simo ristoratore, nel 2013 capolistadella Lista dei Cittadini: siamocuriosi di scoprire sotto quale simbo-lo si presenterà.

IVREA - La lunga marcia verso leelezioni amministrative del prossimo10 giugno non si sta limitando a regi-strare scontri o manovre delle forma-zioni in campo. Si comincia a parlaredi programmi, coinvolgendo i cittadi-ni. E’ il caso del Movimento CinqueStelle di Ivrea che ha nuovamenteincontrato il pubblico venerdì scorsoper il primo di una serie di momentidi approfondimento del programma,da condividere con i cittadini.

Tema della serata: il commercio;con il candidato sindaco di IvreaMassimo Fresc, Roberto Falcone eAntonio Scarano, rispettivamentesindaco e assessore al commercio diVenaria Reale, Giorgio Bertola, consi-gliere regionale, Davide Crippa, por-tavoce alla Camera dei Deputati, eGianluigi Paragone, portavoce alSenato della Repubblica.

Fresc ha introdotto la serata evi-denziando come il rilancio del com-mercio di Ivrea e del Canavese “siarealizzabile solo legandolo a un’ideadi futuro, ad un piano di svilupporeale e fattibile della nostra città, chepassa necessariamente dalla sinergiatra commercio, turismo e cultura”.“E questo deve partire - ha proseguitoil candidato sindaco - da una minu-ziosa riqualificazione della città, cheponga attenzione all’arredo urbano ealla cura degli edifici, capace di attrar-re le persone, ben oltre i confini loca-li. Una riqualificazione che passi peril recupero del Castello di Ivrea e delCentro culturale La Serra, oggientrambi inagibili, cosa che permet-terebbe di riportare in città una seriedi eventi culturali e non solo, capacidi coinvolgere ed interessare unavasta area di cittadini, non solo locali,in una città, Ivrea, sempre meno vis-suta e visitata”.

Fresc ha mostrato la volontà dialleggerire i tributi verso i commer-cianti, anche attraverso forme dirateizzazione soprattutto a sostegnodelle attività prossime alla chiusura,oltre ad interventi per calmierare ilcaro affitti. Quindi l’avvio di una fasedi sperimentazione con lo sposta-mento di alcune classi merceologichedal mercato settimanale nel centrocittadino, aiutato da un nuovomodello di trasporto pubblico che

permetta ai cittadini di muoversimeglio dalla periferia al centro dellacittà, e viceversa. “L’area del mercato– ha aggiunto - è in degrado, sononecessari interventi che la rendanocompetitiva: sistemazione dei par-cheggi, creazione di marciapiedi diraccordo, di aree verdi, miglioramen-to dei servizi igienici, riutilizzo delleparti coperte non utilizzate, ridefini-zione degli stalli, valorizzazione delleproduzioni locali”.

Gli amministratori ospiti diVenaria hanno raccontato la loroesperienza: facilitare la riapertura deinegozi sfitti con la riduzione dei tri-buti comunali per alcuni anni, soste-nere gli investimenti per l’abbelli-mento esterno degli esercizi commer-ciali e hanno evidenziato i margini dimanovra che ci sono ad Ivrea peraumentare la permanenza dei turistisul territorio partendo da una mag-giore ricettività che deve essere favori-ta. Bertola ha poi introdotto il temadel contrasto ai centri commerciali,che hanno duramente colpito il pic-colo commercio peggiorando le con-dizioni di lavoro degli addetti, e attac-cato duramente la direttivaBolkestein, mentre Davide Crippa haparlato, tra l’altro, della battaglia cheriguarda la chiusura dei centri com-merciali la domenica: in merito ilM5S aveva fatto propria da una pro-posta di Confesercenti, che è passataalla Camera con la sola astensione diForza Italia ma che poi, nei fatti, l’at-tuale maggioranza di governo ha fattoarenare al Senato.

Durante la serata sono stati invi-tati ad intervenire i lavoratori diComdata, che hanno sottolineatocome la grave crisi che si trovano adaffrontare non è dovuta a un proble-ma di mancanza di lavoro: si consi-deri che è di questi giorni l’acquisizio-ne, da parte di Comdata, di un’im-portante azienda di gestione docu-mentale in Francia.

Molti e ricchi gli interventi delpubblico, che hanno sottolineato lascarsa considerazione delle istituzionilocali verso i commercianti i quali sisarebbero sentiti, in questi anni, ina-scoltati, e hanno accolto quindi coninteresse questa nuova modalità diattenzione ai cittadini.

IVREA - La filiera del tessile e dell’ab-bigliamento è una catena lunga e com-plessa, ormai da tempo globalizzata, conoperazioni e processi ad altissimo impattoambientale e sociale: basti pensare al con-sumo enorme di acqua e di pesticidirichiesto dalla coltivazione del cotone con-venzionale presente sul mercato, all’usopesante della chimica nelle fasi di tratta-mento e tintura dei tessuti, all’impiegosistematico di manodopera sottopagata,spesso minorile, in condizioni di lavoropessime, nelle fasi di tessitura e confezio-ne degli abiti.

A queste problematiche cerca di

rispondere negli ultimi anni il movimentodella moda etica e sostenibile, che avràsabato 14 allo Zac! un’occasione di pre-sentarsi e farsi conoscere, grazie a un’edi-zione straordinaria di Altro-mercato. Lerisposte dei produttori più attenti al rispet-to dell’ambiente e dei diritti dell’uomovanno dall’uso di fibre rinnovabili e biolo-giche, trattate e tinte con metodi naturali,al riciclo di materiali o tessuti di scarto;una grande attenzione è posta alle condi-zioni di lavoro, con le sartorie sociali, veriluoghi di integrazione e riqualificazione, aicircuiti di scambio e rivitalizzazione degliabiti usati, per evitare sprechi e consumo

di risorse, alle produzioni tradizionali eequosolidali dei Paesi del sud del mondo.

Saranno presenti artigiani locali e alcu-ne realtà più note, provenienti dallaLombardia e dal Veneto. Il mercato saràaperto dalle 10 alle 18, e culminerà alle 17con una sfilata dei modelli più rappresen-tativi delle realtà ospiti. Durante tutta lagiornata sarà possibile partecipare a labo-ratori di tessitura, riparazione e adatta-mento di abiti usati e creazione di pupazziper bambini.

Come sempre ci saranno anche i pro-duttori biologici del territorio, a proporreuna spesa sana e gustosa a km 0.

APRI ONLUS INCONTRA GLI ALLIEVI CIAC

NNon vedenti: in negoziovanno accolti così...

IVREA

In vista del25 Aprile

il isvegliopopolare 5giovedì 12 aprile 2018 • Ivrea e dintorni

Auto elettrica?Parcheggigratis nellestrisce blu

IVREA - Per incoraggiare efavorire la mobilità sostenibile, lasocietà Ivrea Parcheggi ha direcente deciso di offrire la sostagratuita nei parcheggi a pagamen-to della città a tutte le auto a tra-zione elettrica (con esclusionedelle auto ibride).

La promozione darà dirittoalla sosta gratuita in tutte le zoneblu, con l’eccezione delle aree dicorso Cavour, via Paione, piazzaCredenza e dei parcheggi in strut-tura (quelli in via Di Vittorio el’autosilo di corso Garibaldi). Perusufruirne sarà necessario unapposito tagliando, richiedibileallo sportello Ivrea Parcheggiall’interno dell’Aci, presentandola carta di circolazione del veicoloelettrico e un documento di iden-tità; oppure on-line, con una mailindirizzata a [email protected] su cui sia indicato ilmotivo della richiesta, allegandocopia del libretto di circolazione einserendo i dati anagrafici del pro-prietario e l’indirizzo a cui inviarel’abbonamento.

L’abbonamento omaggioavrà la durata di tre anni: allascadenza dovrà essere richiestoil rinnovo.

IVREA – Il presidente di Apri(Associazione Pro Retinopatici eIpovedenti) onlus Marco Bongi e lapsicologa Sonia Allegro hanno incon-trato quattro classi della sede Ciac divia Varmondo, per sensibilizzare iragazzi sulle tematiche legate alladisabilità visiva. Già lo scorso annoBongi aveva proposto ai futuri parruc-chieri un costruttivo momento diconfronto su come si accoglie un nonvedente nel proprio negozio, comepresentare il lavoro al cliente e qualisono le tecniche giuste di accompa-gnamento. Visto l’interesse riscon-trato, in questo secondo anno si èpensato di far incontrare l’associazio-ne non solo con i futuri acconciatoridel primo e del secondo anno, ma,anche, con gli alunni del terzo annodi Sala e Cucina.

Nella mattina di giovedì 15marzo molto interesse è stato dimo-strato dagli allievi dell’indirizzo alber-ghiero, che hanno appreso come siaccoglie una persona con problemati-ca visiva e come disporre il cibo nelpiatto in modo da far sentire il cliente

tranquillo e a proprio agio. Venerdì16 la psicologa Sonia Allegro ha coin-volto i futuri acconciatori in simula-zioni d’accoglienza, prove di orienta-mento con il bastone bianco e mo-menti di sperimentazione sensorialedell’udito o dell’olfatto.

Durante entrambi gli incontrisono stati proposti filmati e testimo-

nianze. “Ho voluto ripetere l’espe-rienza anche in questo anno formati-vo - spiega la direttrice DanielaCappelletti -, coinvolgendo più classi,perché ritengo che sia un’ottimaoccasione per le nostre allieve e inostri allievi di venire a contatto conproblematiche che si potranno pre-sentare loro nella vita professionale.Gli allievi si stanno preparando adiventare professionisti in settori incui il cliente è ‘al centro’, ed è impor-tante porre la massima attenzione atutte le tipologie di cliente”.

“È molto bello – conferma il presi-dente di Apri, Bongi - costatare comei ragazzi dimostrino curiosità e inte-resse nei confronti della cecità. AlCiac ho ricevuto tante domande,anche di natura personale, che mihanno fatto comprendere che bisognaassolutamente proseguire lungo que-sta strada della sensibilizzazione sco-lastica. Anche i non vedenti vanno alristorante e si tagliano i capelli: trova-re professionisti sensibili e preparatiad accoglierli farà sicuramente piace-re ai futuri clienti disabili".

I primi dieci anni del Piccolo Carro

CHIAVERANO - L'associazione Piccolo Carroonlus festeggia i suoi primi 10 anni: dieci anni dicammino, che l'hanno vista crescere passo passo,e i cui risultati - di cui il sodalizio è particolarmen-te orgoglioso - verranno illustrati, dalle 15 alle18,30, domenica 15 aprile alla Casa dell'associa-zione, in via Casale Brac 7.

Bollengo, serata sul primo soccorso

BOLLENGO – Domani, venerdì 13, alle 21 nelsalone comunale di piazza Statuto (ingresso sulretro del Municipio), l’Unione nazionale ufficialiin congedo d’Italia (Unuci) nucleo di Ivrea el’Associazione nazionale finanzieri d’Italia (Anfi)sezione di Ivrea organizzano la serata “Primosoccorso, una speranza per la vita: come com-portarsi nell’emergenza e le responsabilità delsoccorritore”. Intervengono il dottor BrunoScapino, direttore di Anestesia e Rianimazionedell’ospedale di Ivrea, il dottor Massimo Valleroe la dottoressa Paola Perino, anestesisti dell’o-spedale eporediese, l’avvocato MonicaMorgando Vigna, la farmacista bollenghina ElsaBeata Getto, volontari del gruppo AssistenzaSoccorso di Caravino. L’iniziativa, a ingresso libe-ro sino a esaurimento posti, ha il patrocinio delComune di Bollengo. Sono gradite offerte, cosìcome la prenotazione all’[email protected].

Conferenza sulla “rivoluzione digitale” di Marco Mezzalama

IVREA – Oggi, giovedì 12, alle 21 al Polo for-mativo universitario Officina H, il ForumDemocratico del Canavese organizza un incon-tro-dibattito con Marco Mezzalama, già viceret-tore del Politecnico di Torino, docente ordinariodi Sistemi di elaborazione, dal titolo "La rivoluzio-ne digitale. Big data, tecnologie intelligenti, rischied opportunità”. Introduce e modera FrancescoDe Giacomi, del Forum.

Ultimo spettacolo di “Bambiniateatro”

IVREA - Domani, venerdì 13, alle 21 al Teatro“Giacosa”, si conclude la 23a edizione di“Bambiniateatro”, rassegna curata da PaolaElettro di Stilema-Unoteatro. I Teatri di Bari pre-sentano lo spettacolo “Ahia!”, vincitore dell’EoloAward 2017 per la miglior drammaturgia, che

racconta come imparare a superare la paura pertutti quegli scomodi “Ahia” in cui ci si puòimbattere, ma senza i quali sarebbe difficile rac-contare la gioia della vita. Biglietti 7 euro adulti,4 euro ragazzi. Ogni biglietto adulti dà diritto aun biglietto a 1 euro per un bambino o ragazzo(prenotazioni telefoniche allo 011/19.74.02.58).

Allo Zac! si parla di Piero Martinetti

IVREA - L’associazione Comunità Creativa,insieme all’Anpi e allo Zac!, organizza il ciclo diincontri “Antifascismo di ieri e di oggi”. Il terzoappuntamento si tiene domani, venerdì 13, apartire dalle 20,30 allo Zac! di via Dora Baltea40/b, e tratta di “Filosofi antifascisti: PieroMartinetti”; relaziona Davide Bombino, docen-te di Filosofia e Scienze umane. Al termine èprevisto il dibattito.

La Bosnia dopo la guerra balcanica

IVREA - La Libreria Mondadori di piazzaFreguglia 13 ospita domani, venerdì 13, alle 21Re.Te. ong che presenta il libro “Tra il bene e ilmale. La Bosnia, il dopoguerra, la battaglia con-tro tumori e inquinamento a Zenica”.Intervengono la presidente di Re.Te. ong CinziaMessineo, Luca Giliberti, referente dell’associa-zione per i Balcani, e Alessia Canzian, curatricedel libro. Ingresso libero, info 349/82.82.777.

Presentazione libraria al Museo “Garda”

IVREA – Sabato 14 aprile alle 17, al Museo“Garda” di piazza Ottinetti, viene presentato ilromanzo “Essere stati”: con l’autore MarcoSubbrizio intervengono Silvia Maria Ramasso el’assessore alla Cultura, Andrea Benedino. Unamadre, una figlia: una profonda storia di vita,ambientata in luoghi ispirati del paesaggiodell’Anfiteatro Morenico di Ivrea.

Nuovi incontri dell’Unitre eporediese

IVREA - Domani, venerdì 13, alle 15 all’orato-rio San Giuseppe, riprendono gli incontridell’Unitre di Ivrea: si parla di Veterinaria conCristina Vignolini; lunedì 16 (ma alle 14,30),Storia Militare con Alessandro Caresana che pre-senta “Operazione Barbarossa: la battaglia perMosca”. Mercoledì 18, nuovamente alle 15,Storia del Dopoguerra con Fabrizio Dassano, chetratta della Guerra d’Algeria.

In concerto il Coro di Verrès

IVREA - La Giovane Montagna sezione diIvrea organizza la sua ottava “Serata di cori"oggi, giovedì 12, alle 21 nella chiesa delSantissimo Salvatore di via Palestro: si esibisce ilCoro di Verrès, diretto da Albert Lanièce, chepresenta canti popolari, religiosi, della GrandeGuerra. Ingresso libero.

“I favolosi sabati in biblioteca”

IVREA - “I favolosi sabati in biblioteca”,incontri di lettura animata nella sala bambinidella Biblioteca civica di piazza Ottinetti 30, il14 aprile propongono dalle 10,30 alle 12 l’ap-puntamento “In viaggio”, per bambini da 3 a 5anni. E’ gradita e consigliata la presenza deigenitori durante il laboratorio. Partecipazionelibera e gratuita fino a esaurimento posti.L’iscrizione si effettua direttamente in bibliotecadurante la mezz’ora precedente l’inizio dellaboratorio. Informazioni 0125/41.03.08.

Incontri sulla salute all’auditorium “Mozart”

IVREA - All’auditorium “Mozart” di corsoMassimo d’Azeglio 69, per la seconda edizionedel ciclo “Incontri d’arte, storia e medicina”organizzato dalla Cittadella della Musica edella Cultura di Ivrea e del Canavese in collabo-razione con il Dipartimento oncologico dell’AslTo4 diretto dal dottor Lodovico Rosato, giovedì19 alle 17,30 si parla di “Attualità della patolo-gia urologica” con il dottor Massimo Ollino,assistito dai dottori Luca Bellei e MassimoMassarelli. Ingresso gratuito (l’accesso all’audi-torium è consentito ai soli soci: è possibileassociarsi sul momento versando la cifraannuale di 5 euro). Info 0125/42.51.23, dallunedì al venerdì dalle 14,30 alle 19.

L’arte di Rapetti Mogol alla galleria Ferrero

IVREA - La galleria d’arte contemporaneaFerrero di Villa Nesi (via Torino 29) ospita, finoal 15 giugno, la personale di Alfredo RapettiMogol, pittore affermato a livello internazio-nale e, con lo pseudonimo di Cheope, parolie-re come il padre Giulio Rapetti Mogol. Visitesu appuntamento: 347/14.14.200, [email protected].

appuntamenti

IVREA – Primi appuntamentiorganizzati dall’Anpi Ivrea eBasso Canavese (e non solo) invista della ricorrenza del 25Aprile. Mercoledì 18 il ciclo difilm “Resistenza e Liberazione”,promosso dal cinema Politeama,dal Centro DocumentazionePace e dal Circolo del Prc, pre-senta alle 19,15, alla sala di viaPiave 3, il film “La carrozzad’oro” di Jean Renoir del 1952, inomaggio ad Anna Magnani.L’ingresso è libero.

Due le iniziative messe incampo per la giornata di giovedì19. In primis abbiamo l’orientee-ring storico-culturale “Ivrea e laResistenza partigiana”, con ritro-vo allo Stadio della Canoa in viaDora Baltea e percorso nelle viedel centro storico: dalle 8,30 alle15 il percorso è riservato allescuole, dalle 16 alle 18 è inveceaperto a tutti. Nella stessa gior-nata, nell’atrio di Palazzo Civicoin piazza Ferruccio Nazionale,s’inaugura anche la mostra“Cinquanta sfumature di antifa-scismo”, che sarà visitabile finoal 19 maggio, dal lunedì al sabatodalle 8,30 alle 19.

Genitori: comunicare coi figli

L’elisoccorso a Quincinetto

CCAREMA - L’ANTICA CASAFORTE RISCHIAVA DI SOCCOMBERE AL DEGRADO

Si recupera la Gran MasunUn pezzo di storia diventerà centro per valorizzare il vino

il isvegliopopolare6 giovedì 12 aprile 2018• Eporediese

CAREMA - “Gran Masunsta tornando a essere un luogodi storia e cultura” ha spiegatoun entusiasta GiovanniAldighieri, sindaco di Carema,nella chiesa di San Matteodurante la conferenza di pre-sentazione del volume “LaGran Masun di Carema: inda-gine su una casaforte delprimo Quattrocento” dell’ar-chitetto e archeologo MauroCortelazzo. Un’interessante epiacevole serata, moderata dalgiornalista Amelio Ambrosi.

“La nostra amministrazio-ne è stata lungimirante - hacontinuato Aldighieri -, in 14anni si è impegnata al massi-mo per riscoprire le peculiaritàdel paese”. Il sindaco ha ricor-dato i restauri agli edifici effet-tuati durante il suo mandato,evidenziando soprattuttocome la chiesa di San Matteosia stata fruibile da subito perl’organizzazione di eventi (75,per la precisione!). “Non èquindi una cattedrale neldeserto” ha aggiunto Aldighie-ri con compiacimento.

Nel 2007 è iniziato illungo iter per l’acquisizione eil recupero della casafortemedievale Gran Masun, masolo nel 2015 è stato sotto-scritto l’accordo di programmacon la Regione Piemonte perdare avvio al progetto. Nelfrattempo i finanziamenti,purtroppo, sono stati drastica-mente ridotti. Solo la tenacia ela perseveranza di Aldighierihanno permesso che in tempistretti la casaforte venisseacquisita dal Comune (graziealla disponibilità dei privati) eche le progettazioni andasseroavanti a lotti funzionali.Insomma, un iter complesso earticolato! “Il progetto rientra

nel concetto valdostano diRéstitution - ha puntualizzatoil sindaco -: restituire allacomunità il proprio patrimo-nio culturale affinché i benisiano fruibili e accessibili dalmaggior numero di persone,nel quadro di valorizzazione edi promozione del territorionel suo insieme”.

“Quest’indagine è il risulta-to di una serie di vicende - haprecisato Cortelazzo -: l’équipeche ha lavorato su come inter-venire si è confrontata inmodo costruttivo”. L’edificioera, prima degli interventi,pressoché abbandonato, arischio di crolli, e gli internierano percorribili con estremadifficoltà. Cortelazzo ha sotto-lineato come la Gran Masunsia stata collocata in una posi-zione strategica, al centrodell’anfiteatro terrazzato, sul-l’asse della Via Francigena esullo stesso percorso che porta

al castello di Castruzzone. Unedificio isolato, dall’esposizio-ne favorevole e che rappresen-tava un punto di controllo ingrado di garantire visivamenteun’idea di potere.

E’ incredibile come gliimportanti rilievi dendrocro-nologici (eseguiti dai tecnicidel Laboratoire di Moudon)abbiano permesso di datare letravi in legno e di stabilire conprecisione il periodo di abbatti-

mento, avvenuto nell’autun-no-inverno 1404-1405. E’chiaro che nel lungo periododi utilizzo, gli ambienti dellacasaforte siano stati mano-messi (utilizzati per attività divinificazione e fienile) e com-pletamente trasformati,modificando così gli originaliaccessi. Grazie alle certosineopere di intervento e puliziasono emersi elementi impor-tanti: grafismi, figure e stem-mi di casate. L’esistenza dellalatrina, diametralmente oppo-sta rispetto alle aperture prin-cipali, sembrerebbe una sceltaprogettuale ponderata, di unlivello di “comfort elevato”.

“Per l’edificazione di GranMasun sono state reclutatefigure abili, mastri costruttoriitineranti, profondi conoscitoridel territorio e dei materiali”,ha aggiunto Cortelazzo. “SuGran Masun abbiamo progettimolto ambiziosi - ha conclusocon soddisfazione Aldighieri -:il recupero deve essere unrichiamo sia dal punto di vistaturistico che culturale, un pro-getto ad ampio respiro”.L’edificio, in effetti, ospiterà ilCentro valorizzazione del vinoCarema e un Museo multime-diale ed interattivo.

sara martinetti

QUINCINETTO – Con quella inaugurata a Quincinetto,salgono a 97, in tutto il Piemonte, le aree attrezzate per il volonotturno del servizio di elisoccorso 118. Ora nell’area della Cittàmetropolitana di Torino sono 25 le aree abilitate per il volo, inCanavese quelle di Castellamonte, Cuorgnè, Ivrea, Rivarolo,Torrazza Piemonte, Volpiano, Mazzè, Chivasso e Quincinetto.

Nel solo 2017 sono state inaugurate 20 aree, per un servizioche in Piemonte è attivo dal novembre 2014. 105 i voli notturnieffettuati nel 2015, 146 nel 2016 e 155 nel 2017. Il servizio ègestito dal 118 regionale (responsabile per il volo notturno dell’e-lisoccorso è il dottor Roberto Vacca della Città della Salute, nellafoto con il sindaco quincinettese Angelo Canale Clapetto) e vienesvolto dalla base operativa di Torino: è in estensione su tutto ilterritorio, con particolare attenzione alle zone periferiche e mon-tane del Piemonte, le più difficili da raggiungere.

Per il volo notturno i piloti sono due: l’equipe sanitaria è for-mata da un medico anestesista rianimatore e un infermiere diarea critica. I tempi di volo sono mediamente di 20 minuti: l’o-peratività è naturalmente subordinata alle condizioni meteo.

BUROLO - I sindaci diBollengo, Burolo, Chiaveranoe Cascinette, Comuni con-venzionati per la gestionedella scuola secondaria diprimo grado “Enrico Fermi” diBurolo, hanno attivato, con laconsulenza e la gestione delloStudio Sigrè di Ivrea, un ciclodi due incontri con i genitorivolti a supportarli rispetto alledifficoltà di comunicare con ifigli e di educarli insegnandoloro a stare nel mondo rispet-tando sé stessi e gli altri.

L’iniziativa è stata apprez-zata da molti genitori: l'adole-scenza è un periodo che mettea dura prova le relazioni all’in-terno della famiglia: ma èanche momento di grande tra-sformazione e crescita pertutti. Interrogarsi sui cambia-menti che i figli stanno affron-tando, e la ricaduta che questicomportano nelle dinamichefamiliari, è il fil rouge checaratterizza i temi che loStudio Sigrè ha proposto.

Figli che crescono, e chetalvolta “non si riconosconopiù”, impegnati in nuove rela-zioni sociali, rifugiati semprepiù in quelle virtuali, dentroun corpo in continua trasfor-

mazione: figli che si relaziona-no con i genitori in modonuovo, proponendo stimoli econflitti all’interno della fami-glia. Che fare? Quali modipossibili per accompagnarlinella loro crescita? Quali poli-tiche per la famiglia possonooggi supportare una genitoria-lità spesso in crisi?

A queste domande prova adare risposta il ciclo di incon-tri: il primo si è svolto lo scor-so 21 marzo, e ha visto unabuona partecipazione di geni-tori, oltre una cinquantina;l'altro è fissato per lunedì 16aprile alle 18, alla scuolamedia “Fermi”, ed è dedicatoal tema “Genitori e figli inconnessione. Quali possibilitàe quali confini nell’educazio-ne all’utilizzo di smartphone esocial?”. A relazionare sonoMassimo Giugler, psicologo epsico-genealogista, ed ErnaRestivo, piscologa e psicotera-peuta; referente del progetto èIlaria Pollono, pedagogista emediatrice familiare. Il tema èdi particolare attualità, inquanto i social sono oggi spes-so il rifugio di tanti adolescen-ti in un mondo virtuale checambia i rapporti genitori-figli.

Bajo Dora: le donne Partigiane

BORGOFRANCO - Nel salone del Coro Bajolese in viadei Ribelli 19 a Bajo Dora domani, venerdì 13, alle 21, sera-ta organizzata dal Centro Etnologico Canavesano sul tema“I nostri Partigiani: le donne coraggiose”, a cura della pro-fessoressa Paola Capra e dei suoi alunni. Ingresso libero egradito, info www.cec.bajodora.it

“Dame, cavalieri e carrozze”

ROMANO - Sabato 14 alle 16,30 il ristorante caffetterialiberty Le Jardin Fleuri di via Santa Teresina 25 ospita, nelSalone di Bacco, la conferenza “Dame, cavalieri e carroz-ze–Curiosità e storie dal Rinascimento al Liberty”, relatoreRenato Bruzzone. Segue alle 19,30, per chi lo desidera,una cena con piatti ispirati alla tradizione piemontese pro-posti dallo chef Denis Iaccarini: il costo, vini inclusi, è 45euro. Info e prenotazioni 0125/86.10.54 o [email protected].

A Euroflora con la Pro Loco di Samone

SAMONE – La Pro Loco, in occasione della Mostrainternazionale dei Fiori Euroflora, organizza per mercoledì25 aprile una gita a Genova: partenza da Rueglio alle 6,alle 6,15 da Samone; a Genova visita degli allestimenti flo-reali, sistemati per la prima volta nei parchi di Nervi.Possibilità di pranzare nei vari stand distribuiti in 6 o 7punti diversi e, con pranzo al sacco, nell’area pic-nic.Partenza per il rientro alle 17,30. Il costo (viaggio in pull-man e ingresso) è 48 euro per gli adulti, 25 per i bambinida 3 a 8 anni e 42 per i ragazzi da 9 a 13 anni.Prenotazioni entro domani, 13 aprile, al 347/07.95.398 oallo 0125/18.92.024.

Tavagnasco: “C’erano una volta i Salassi”

TAVAGNASCO - Lions Club Ivrea e Comune di Tava-gnasco propongono, domenica 15 dalle 15,45 nella pale-stra comunale in località Verney, l’iniziativa “C’erano unavolta i Salassi”. I ragazzi delle scuole elementari di Andra-te, Borgofranco, Carema, Quincinetto, Settimo Vittone eTavagnasco raccontano in un libro a fumetti la storia degliantichi abitanti del Canavese: i Salassi, per l’appunto. Ilbardo Ivor, la misteriosa Regina Ypa e altri personaggiaccolgono i ragazzi e le loro famiglie, mentre i volontaridell’Ugi (Unione genitori italiani per la lotta contro i tumoriinfantili) onlus, organizzano giochi per tutti. Il ricavatodella vendita dei fumetti, realizzati con la consulenza diDeelcomics, sarà devoluto all’Ugi Ivrea-Aosta (sulla cuipagina Facebook si trovano altre informazioni).

Camminata da Piverone a Cavaglià

PIVERONE - Camminata di una dozzina di chilometrisul tratto della Via Francigena Canavesana che da Piveroneconduce a Cavaglià, domenica 15, organizzata dall’asso-ciazione La Via Francigena di Sigerico. Ritrovo alle 8,30 inpiazza a Piverone, di fronte al monumento alla gallina. Alle9 partenza alla volta del Gesiun; alle 12 arrivo a Roppolo epranzo al sacco nei pressi del castello; incontro con laguida dell’associazione Via Francigena di Cavaglià, e alle14 ripresa del cammino. Alle 16 arrivo a Cavaglià e trasferi-mento in pullman a Santhià, per l’incontro con l’associa-zione locale che cura il percorso della Via Francigena;seguono la merenda e il rientro in pullman a Piverone.Iscrizioni entro domani, venerdì 13. Il costo è di 6-8 euro apersona (in base al numero dei partecipanti e a coperturadei costi di pullman e merenda). I non soci possono parte-cipare aderendo sul momento all’associazione, costo 10euro annuale. In caso di pioggia la camminata sarà riman-data. Informazioni e adesioni 328/00.45.913.

Mostra sull’Islanda in Biblioteca a Montalto

MONTALTO DORA - L’associazione Amici dellaBiblioteca civica “Carlo Levi” presenta una nuova mostra,nei locali della Biblioteca civica in piazza Prat: si trattadell’esposizione di fotografie di Nicoletta Gianotti “Islanda,natura magica”: apertura fino al 31 maggio, dal lunedì alvenerdì dalle 16,30 alle 18,30.

Trailaghi, trail alla sua sesta edizione

CHIAVERANO - Giunge alla sesta edizione, domenica15 aprile, uno dei trail primaverili più attesi del Canavese:Trailaghi. Da quest’anno le gare sono quattro e cambia lalocation dalla partenza, fissata nel centro di Chiaverano, inpiazza Ombre. La Trailaghi Classic (a coppie) di 25 kmparte alle 9, la Trailaghi Xl 50,5 km parte alle 7,30, il Traildei Mirtilli di 24,8 km parte alle 8,30 e il Trofeo Margut di11,4 km parte alle 9,15. Da aggiungere anche il TrofeoMargut Dog Endurance sullo stesso tracciato di 11,4 km,con partenza dieci minuti più tardi: questa è l’unica garanella quale è possibile correre con il proprio cane, secondole norme Fisc. Info e iscrizioni: www.trailaghi.it.

appuntamenti

CHIVASSO – Sabato mattina Casa Pound ètornata al mercato per distribuire volantini diprotesta contro i parcheggiatori abusivi. A pocopiù di un mese dal blitz di alcuni militanti - pre-senza non autorizzata -, i rappresentanti dellaformazione di estrema destra hanno portato dinuovo in piazza la protesta, con un presidioquesta volta autorizzato dalla Questura diTorino. Per vigilare e prevenire eventuali disor-dini è stato messo in campo uno spiegamentonon indifferente di forze dell’ordine - Carabinieridel Battaglione Mobile a presidiare piazzaD’Armi, agenti in divisa a pattugliare il merca-to, agenti in borghese della Digos agli ingressidel Foro Boario e diversi agenti della Poliziamunicipale che pattugliavano l’area -: uno sce-nario inedito per chi d’abitudine si reca al mer-cato settimanale per la spesa.

La novità, va detto, a molti non è dispiaciu-ta: soddisfatti parecchi ambulanti, che datempo denunciano la loro esasperazione per la

presenza costante di immigrati che chiedonocon insistenza l’elemosina a chi si ferma adacquistare alle bancarelle, soprattutto quelleposizionate lungo i viali; soddisfatti diversi chi-vassesi che hanno detto di aver percepito unmaggiore senso di sicurezza.

Fra un estremo e l’altro – da un lato ilrischio di disordini, dall’altro il mercato “milita-rizzato” – ci sarebbe una posizione intermediadettata dal buon senso e in grado di garantireun’atmosfera di serenità e non da “anni dipiombo”, come ha dichiarato un’insegnante,intervistata sabato mattina.

Articolata la situazione a livello politico. Ilconsigliere Matteo Doria sottolinea come datempo il centrodestra denunci la presenza deiposteggiatori abusivi; nel frattempo altre forze diopposizione chiedono all’amministrazione dichiarire la sua posizione, dal momento che unordine del giorno votato in Consiglio comunaleprevede che non si concedano spazi pubblici a

soggetti che presentino richiami all’ideologiafascista, alla sua simbologia e a discriminazionidi qualsiasi genere.

Netta anche la posizione dell’Anpi, forte-mente critica verso l’accaduto, come già avevaavuto modo di dichiarare il presidente dellasezione locale Vinicio Milani, dopo gli eventi diun mese fa: “La problematica degli immigratiche ‘aiutano’ a parcheggiare in cambio di qual-che spicciolo viene strumentalizzata da Casa

Pound, sdoganata all’ultima competizione elet-torale e la cui presenza è la dimostrazione chenon abbiamo veramente fatto i conti con ilfascismo, anche a livello istituzionale. Sbaglia, eha sbagliato, chi fino a ieri ha minimizzato laquestione: la loro presenza in città è l’ennesimacontraddizione di fondo, la ricerca del facile con-senso attraverso iniziative come quella contro imigranti, che mette in evidenza il loro pensierorazzista e fascista”.

SABATO SCORSO DURANTE IL MERCATO SETTIMANALE

CCittà blindata, parcheggiatorispariti: è arrivata Casa Pound

CHIVASSO – Investi-menti per oltre 250 mila euroche si sommano agli oltre duemilioni e 500 mila euro spesinei cinque anni passati.Questi i numeri che sottoli-neano l’attenzione verso l’edi-lizia scolastica da parte delleamministrazioni a guida Pd,prima con Libero Ciuffreda eoggi con Claudio Castello, chenegli scorsi cinque anni eraassessore ai Lavori pubblici.

In attesa dell’inaugurazio-ne di sabato 14, alle 10, quan-do verranno presentati i lavoridi riqualificazione del cortiledella primaria “Marconi”,Castello e l’assessore ai Lavoripubblici, Domenico Barengo,hanno illustrato gli interventiappena conclusi nei plessidella stessa “Marconi” e della“Mazzucchelli”. In quest’ulti-ma è stato realizzato uningresso indipendente per la

scuola materna, adatto a sod-disfare le esigenze di oraridiversi di ingresso e uscita deipiccoli alunni; quindi è statorifatto il cortile a prato percirca mille metri quadrati,ripristinate 11 piante (aceri eprugni da fiore) e posizionatigiochi a dondolo; infine è statorealizzato un camminamentocoperto, dall’ingresso dell’edifi-cio ai locali della sezione dellamaterna, che consentirà aibambini di raggiungere le clas-si in sicurezza e al riparo.L’intero intervento è costatocirca 70 mila euro.

Alla primaria “Marconi”,invece, si sono svolti in estate ilavori di messa in sicurezzadella palestra, per prevenire al-lagamenti: sdoppiato l’impian-to di rilascio delle fognature,che prima era in comune conquello del vicino campo sporti-vo “Pastore”. L’intero cortile èpoi stato riqualificato, con lamanutenzione dei giochi e laposa di particolari giochi disocietà in pietra (dama, la “set-timana” e il gioco dell’oca),realizzati su bozzetti deglialunni: l’intervento è costatocirca 80 mila euro.

il isvegliopopolare 7giovedì 12 aprile 2018 • Chivasso

CHIVASSO – Serata inte-ressante e ricca di spunti diriflessione quella che si ètenuta giovedì 5 aprile allabiblioteca MoviMente, nel-l’ambito del calendario delleattività della Libera Universitàdella Legalità. L’incontroaveva per titolo “La criminal-ità organizzata prospera inuna economia debole–L’andamento dell’economiachivassese nell’ultimo quin-quennio”. Vi hanno presoparte l’assessore al Bilancio,Chiara Casalino, l’assessore alCommercio e alle Attivitàproduttive, Pasquale Centin,

Maria Luisa Coppa, presi-dente Ascom Torino, DiegoDe Paoli di Cna, FabioSchena, responsabile UfficioApi Torino.

Questa sera, giovedì 12,

alle 18 in Sala del Consiglio sitiene invece l’incontro daltitolo “Giornata dellatrasparenza: applicazionenormativa regionale sulgioco d’azzardo patologico”.

Università della Legalità: si parla di economia debole e di gioco d’azzardo

Stagione del Benessere:le scuole e l’alimentazione

CHIVASSO – Prosegue la “Stagione del benessere” - promos-sa dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’AslTo4 e le associazioni locali - con la settimana dedicata al temadell’alimentazione. Molti i momenti formativi rivolti alle scuole,che proseguono domani, venerdì 13, dalle 9 alle 12 alla galleriacommerciale Coop Chivasso, con il laboratorio “Azione inMenSana”, dedicato agli alunni di terza della scuola secondaria diprimo grado del plesso di Castelrosso (Istituto comprensivo“Demetrio Cosola”) e a cura della Coop; invece alla“Mazzucchelli”, dalle 14 alle 16.30, stage su alimentazione e salu-te a cura di Euroristorazione; e alle 18, a Palazzo Einaudi, conve-gno a cura dell’AslTo4 su “Alimentazione e salute: attività-fisica-integrazione-doping”, con i dottori Giuseppe Barone, AlbertoMassasso, Francesco Pinneri, Alberto Franceschi ed Enrico Nada.

Sabato 14 e domenica 15, dalle 10 alle 18, in piazza dellaRepubblica, si svolge l’iniziativa “Il benessere attraverso lamanualità e le creazioni artistiche”, a cura dell’associazioneCreare con Cuore. Domenica 15, dalle 8.30 alle 14 in piazza dellaRepubblica, Marco Leone dell’associazione Arci Zeta racconta laVia Francigena da Chivasso a Torino, passo dopo passo.

Dal 16 al 22 aprile avrà poi luogo la settimana della Mon-tagna, con numerosi appuntamenti curati dalla sezione chivasse-se Cai. Programma dettagliato degli eventi sul sito del Comune.

‘Mazzucchelli’ e ‘Marconi’:lavori per 150 mila euro

Oncologia: la Samco ha avviato il progetto ‘Mivogliobene’CHIVASSO – “Nell’onco-

logia abbiamo finalmente ini-ziato a investigare altri aspetti,abbiamo cercato di ‘contami-nare’ la medicina con altrediscipline e i risultati sono statistraordinari. Questo ha co-stretto gli oncologi a rivederealcuni aspetti, a considerarecome oggi si parli sempre piùspesso di qualità della vita”.Parte da questa introduzionedel dottor Libero Ciuffreda, exsindaco chivassese, ma soprat-tutto oncologo e presidente diSamco onlus, la presentazionedel progetto “Mivogliobene”,promosso dall’associazione divolontariato che pur occupan-dosi dell’assistenza ai malati

cronici oncologici ha comepropria mission anche la pro-mozione della prevenzione.

Il progetto è patrocinatodall’Asl To4, rappresentatadurante l’incontro di presenta-zione dal dottor GiorgioVellani, direttore dei reparti

Oncologia e Day Hospitaldegli ospedali di Chivasso,Ivrea e Ciriè. Il progetto hapreso il via con il corso di este-tica tenuto da Silvia Grua,esperta di dermocosmesi, eproseguirà con l’attività psico-motoria condotta dalla profes-

soressa Milly Petrilli e dalladottoressa Sonia Soave, psico-terapeuta cognitiva.

La terza parte del progetto,illustrata da Miriam Mazzoni,direttrice dell’Istituto musicalecomunale “Leone Sinigaglia”,prevede una serie di incontriin cui è la musica ad aiutare aprendere coscienza del propriocorpo: le lezioni saranno gui-date dalla dottoressa MartaMusso, psicologa e psicotera-peuta cognitivo-comporta-mentale e dalla professoressaCamilla Bettenzoli, musicista.

Per informazioni ci si puòrivolgere alla segreteria dellaSamco, allo 011/91.02.430 oal 377/70.40.492.

LA FUNZIONE SI E’ PROTRATTA DALLA TARDA SERATA ALLE 4 DEL MATTINO

PPasqua ortodossa: in migliaiaGrande folla alla celebrazione guidata da padre Nicolae

A Oropa, percorrendo la Via della Luce

il isvegliopopolare8 giovedì 12 aprile 2018• Chivasso

CHIVASSO – Sono statioltre mille i fedeli e i pellegrinidella Comunità Ortodossaguidata da padre NicolaeVasilescu che sabato scorso sisono ritrovati per celebrare laPasqua nella chiesa di localitàBaraggino intitolata a SanGiorgio di Cernica. Quellapresente in città è una dellecomunità ortodosse piùnumerose e importanti delNord Italia, che può vantareuno straordinario numero digiovani famiglie.

Nella tarda serata di sabatoi fedeli si sono ritrovati nelcortile antistante la chiesa,dove la funzione è stata cele-brata all’aperto, proprio perconsentire alle centinaia e cen-tinaia di pellegrini sopraggiun-ti da molti centri della provin-cia di seguire la Messa. Quasitutte le famiglie hanno portatoil cestino pasquale per la tradi-zionale benedizione, e le

coreografiche composizionisono state raccolte nella strut-tura allestita a lato della chie-sa: ogni nucleo familiare halasciato un cesto con alimentie vino, che hanno poi allietatoil banchetto finale.

Una piccola cappella ester-

na ha ospitato le fiammellevotive, uno dei momenti piùsuggestivi della Pasqua orto-dossa. Iniziata intorno allamezzanotte, la funzione è pro-

seguita fino alle quattro delladomenica mattina: i fedelihanno atteso insieme il sorge-re della luce, simbolo dellaResurrezione.

CHIVASSO - Penultimo appuntamento domani, ve-nerdì 13 aprile, per l’Università del Dialogo. Alle 18, nelSalone parrocchiale di via don Dublino 16, Elsa Biancooffrirà una testimonianza speciale dal titolo “La via delBuddha, un cammino di consapevolezza e di compas-sione”. La relatrice, che è anche docente all’Uni3 diCasalborgone, è psicoanalista junghiana, già presidentedell’Unione Buddhista Italiana, co-fondatrice del gruppointerreligioso “Insieme per la Pace” di Torino ed è stataconsulente del Centro interculturale del Comune diTorino per il Laboratorio sulle Religioni. Bianco è anchemembro del Centro interuniversitario Iris (Istituto diricerche interdisciplinari sulla sostenibilità) e la sua testi-monianza offre una luce su una sensibilità religiosa nonappartenente alle religioni monoteiste di cui si è parlatonelle precedenti conferenze, ma che raccoglie notevoleconsenso un po’ in tutta Italia.

Elsa Bianco illustra “La via del Buddha”

‘Tappe di avvicinamento’ alla ricorrenza del 25 AprileCHIVASSO – La sezione “Boris

Bradac” dell’Anpi si appresta a celebrarela ricorrenza del 25 Aprile con un calen-dario ricco di eventi. Domani, venerdì 13,si tiene il secondo degli incontri di forma-zione - alle 16 nella saletta “I Care”, all’exconvento dei Cappuccini in via Mazzè -sul tema “La galassia nera: per una storiadei neofascismi e dei neonazismi”.Mercoledì 18, alle 15 a Castelrosso, verràinaugurata la lapide dedicata a LeandroSavia, cui sono intitolare la scuola prima-ria e secondaria di primo grado della

frazione. Giovedì 19, ancora a Castel-rosso, alla Casa di Carità Arti e Mestieriin via Don Bosco, incontro con il partigia-no Cesare Alvazzi del Frate, con la proie-zione del video “I giorni del sole nero”.

Inoltre l’Anpi promuove l’iniziativa“Percorsi di Resistenza”, due camminatesui sentieri partigiani e i percorsi dellaResistenza in collina, nei luoghi teatrodella guerra di Liberazione. Si tratta di duepercorsi storico-naturalistico ad anello daeffettuare in giorni distinti, con partenza earrivo a Casalborgone: sabato 21 percorso

da Casalborgone a Berzano San Pietro,Piazzo e Lauriano, domenica 22 daCasalborgone a Castagneto e ritorno.

Il 25 Aprile a Chivasso, dopo la com-memorazione ufficiale cui interverrà investe di oratore la presidente pronvincialedell’Anpi Torino Maria Grazia Sestero, siterrà il pranzo della Liberazione al risto-rante Dopo Lavoro Ferroviario, con preno-tazioni al 339/59.12.943 entro sabato 21:la quota è di 20 euro per gli iscritti Anpi,23 per i simpatizzanti, mentre i bambinifino a 10 anni non pagano.

CHIVASSO - Nato comeidea degli animatori dell’orato-rio “Beato Angelo Carletti”, ilpellegrinaggio a Oropa è diven-tato una grande festa per gio-vani e diversamente giovani.

Sabato 7 aprile, alle 4 delmattino un folto gruppo dichivassesi e di parrocchiani diMosche, Boschetto e Betlem-me, si è ritrovato in piazzad’Armi per partire in autobusalla volta di Andrate, da dovepoi raggiungere a piedi Oropa.Don Davide, aiutato da donValerio e dal diacono Gio-vanni, ha egregiamente prepa-rato una Via Lucis da vivere epregare nel sabato dell’Ottavadi Pasqua. Un centinaio dipellegrini sono stati distribuitisu un pullman grande, sulpulmino generosamente pre-stato alla parrocchia dallamadre superiora dell’asilo“Carletti” e sul mezzo dellaCroce Rossa chivassese che haseguito tutto il percorso daAndrate ad Oropa.

Giunti nel paese sopraIvrea, da dove si snoda nelmese di agosto la processionenotturna alla volta del famoso

santuario biellese, nell’oratoriodi San Rocco si è pregata laprima stazione della Via Lucise il parroco ha fornito infor-mazioni circa il percorso dacompiere. Allo scoccare dellesei, il folto gruppo si è direttoverso il “tracciolino” e si èdiviso a seconda della velocità.

La prima tappa è stata laborgata alpina di San Giaco-mo, dove il gruppo si è ricom-pattato e rifocillato al bar. Altermine della sosta, nello spa-zio antistante il locale, si èpregata la seconda stazione,meditando il Vangelo dellaPrima domenica di Pasqua, enella tappa a seguire, la pre-ghiera del Rosario con la

meditazione dei Misteri dellaLuce. Alle 10 nuovo ricom-pattamento del gruppo al tor-rente Elvo, e poi via verso gliultimi 10 chilometri prima diOropa.

Alle 12,30 nella BasilicaAntica è stata celebrata laMessa. Erano presenti anche ipellegrini che non hannocamminato, ma con un altroautobus e mezzi propri sono

saliti fino al Santuario perfesteggiare chi ha percorso 26chilometri per andare ad ono-rare la Madonna Nera. DonDavide nell’omelia ha invitatotutti a pregare la Madonna eoffrirle tutte le pene e i proble-mi che ognuno porta con sé,perché interceda per tuttipresso il suo figlio. Primadella benedizione si è pregatala terza stazione. Quindi, nel

locale dell’Oftal, si è tenuto ilpranzo preparato e servito daivolontari giunti appositamen-te da Chivasso. Un granderingraziamento, in particolare,alla mitica Tiziana che, con lasua semplicità e competenza,ha dato ulteriore prova dellesue capacità organizzative.Alle 17 il ritorno a casa conl’arrivederci al 27 aprile 2019dato da don Davide

E’ stata una bellissimaesperienza, a detta di tutti:anche se molti, mentre scen-devano dal pullman a Chi-vasso, erano piuttosto provatidai chilometri macinatidurante la giornata. Fra i pel-legrini anche sei suore diSanta Maria di Leuca, chehanno affrontato l’interocammino.

franca sarasso

RUOTA INTORNO ALL’ALTA VELOCITA’

‘Progetto Chivasso’per tutto il territorio

CCASTELROSSO - GRUPPO IN FESTA DOMENICA

Penne nere, 85 anni a servizio della comunità

il isvegliopopolare 9giovedì 12 aprile 2018 • Chivassese

CASTELROSSO – GliAlpini, cuore pulsante di unacomunità e aiuto prezioso perle istituzioni. Si fonda su taleprincipio la storia del Gruppocastelrossese delle Penne nere,oggi guidato da Renato Lusso,che domenica 8 ha celebratol’85° anniversario di fondazio-ne e il 20° di beatificazione didon Secondo Pollo.

Dopo la cerimonia dell’al-zabandiera, gli Alpini hannopresenziato alla Messa officia-ta da don Gianpiero Valerio,che al termine della funzioneha impartito la benedizione alsacello votivo di don Pollo.

Don Valerio ha ricordatodon Secondo Pollo, beatificato

il 23 maggio 1998 a Vercellida Giovanni Paolo II che lodefinì “il primo Alpino beato eil primo cappellano militareelevato agli onori degli altari.Per gli Alpini sarà un modelloe un protettore dal cielo”.

Al sacello, il primo cittadi-no Claudio Castello ha ricor-dato come le Penne nere sianosempre state una preziosarisorsa per amministratori ecittadini: gli Alpini rispondonocon cordialità ed entusiasmo

alle iniziative proposte, e neimomenti drammatici chehanno segnato la storia dellacittà si sono sempre messi alservizio della comunità.

Alla celebrazione hannopreso parte anche il presidentedella sezione di Torino, GuidoVercellino, il vice AlessandroTrovant, il generale GuidoFrancesco Santa, la madrinadel Gruppo, Michela SantaDonato, e la madrina delsacello, Antonella De Gasperi.Tanti i vessilli di Gruppi dellesezioni di Torino, Ivrea,Vercelli e Asti. Dopo la bene-dizione del sacello, la celebra-zione si è chiusa con l’omaggioagli Alpini caduti.

CHIVASSO – Si terrà sabato 14,dalle 14.30 a Palazzo Einaudi, il con-vegno “Un giorno di studi e di musicadedicati a Leone Sinigaglia-La musicapopolare intesa come cultura tradizio-nale”, evento nell’ambito degli appun-tamenti per il 45° anniversario dellafondazione dell’Istituto musicale.

Interverranno Lidia Benone Giaco-letto, biografa di Leone Sinigaglia,Amerigo Vigliermo, fondatore del CoroBajolese, Massimiliano Genot che par-

lerà dell’opera pianistica di Sinigaglia eRinaldo Doro che proporrà una mostradi strumenti popolari antichi.

Sempre sabato, alle 21 al TeatroCarletti, concerto di musica popolarecon il Coro Bajolese diretto da AmerigoVigliermo, l’ensemble Umbra Gajadiretta da Rinaldo Doro e il gruppo diballo Balastorie.

Domenica 15, alle 21 al TeatrinoCivico, concerto della pianista MarinaScalafiotti. Lunedì 16, mercoledì 18 e

venerdì 20 aprile, alle 14 al“Sinigaglia”, masterclass di pianoforte(per maggiori informazioni e periscrizioni 011/91.14.914, [email protected]).

La masterclass, tenuta dalla profes-soressa Marina Scalafiottti, si conclud-erà con un concerto dei partecipanti,venerdì 20 alle 18 al Teatrino Civico. Aseguire, alle 21, concerto di alcuniallievi del Conservatorio “GiuseppeVerdi” di Torino.

Giornata di studi (e concerti) dedicata a Leone Sinigaglia, nel 45° di fondazione del ‘suo’ Istituto musicale

CHIVASSO – Cresce, di giorno, in giorno, l’attenzione verso ilprogetto Porta Canavese-Monferrato, promosso dall’associazioneculturale Identità Comune con il sostegno di Sempre Avanti!come importante volano per il rilancio del territorio.

Il 6 aprile, alla sala convegni del residence Sant’Antonio, sisono ritrovati i rappresentanti di alcuni sodalizia chivassesi: CarloFontana, Tomas Carini e Silvana Benco di Identità Comune,Giuseppe Vijno di Sempre Avanti!, Giovanni Micca e MarioFatibene del Rotary Club, Aldo Pepino del Lions Host, MarinellaZanda del Lions Duomo, Luca Graziano di AscomConfcommercio, Stefano Pipino e Davide Balbo di Confesercenti.

Preso atto del declino che attraversa la città, è stata espressa lavolontà unanime di rilanciarla con un “Progetto Chivasso” che larenda polo di attrazione, per sostenere l’economia e il commerciocittadino. Si tratta in primo luogo di cogliere l’occasione della sta-zione Porta Canavese-Monferrato: per tutti è un’opera vitale perla città ed è indispensabile che le istituzioni mettano tutto il loroimpegno affinché sia realizzata al più presto.

Sarebbe questa la precondizione necessaria per mettere in attoiniziative che rivitalizzino Chivasso come centro di servizi e metaturistica non solo del territorio circostante, ma anche a livellonazionale e, perché no?, internazionale. La città e il Chivassesedovranno, contemporaneamente alla realizzazione della stazione,attrezzarsi per promuoversi turisticamente, sfruttando sia l’acces-so dall’Alta Velocità sia le notevoli risorse storico-artistiche, eno-gastronomiche, artigianali e paesaggistiche e il fatto di essere “cer-niera” fra due territori con grande potenziale turistico.

Questa promozione va realizzata con i moderni strumenti dicomunicazione, per cogliere le tendenze del turismo attuale edev’essere organizzata con professionalità, anche attraverso unportale web specifico per il Chivassese. In questa prospettiva è giàprevisto un ulteriore incontro entro un mese, e l’allargamento adaltre associazioni interessate al progetto di promozione diChivasso e del Chivassese, nonché l’apertura al confronto con leistituzioni.

Chivasso Città dei Bambini

CHIVASSO – Secondo appuntamento domani, venerdì 13, del ciclo pro-mosso dal progetto “Chivasso Città dei Bambini”, dal titolo “Crescita: nuovesfide”: si parla di alimentazione e movimento, un binomio di salute nei primianni di vita. Intervengono la dottoressa Giusy Famiglietti, psicoterapeuta, e ildottor Aldo Ravaglia, pediatra e referente scientifico del progetto. L’incontro sitiene alla scuola materna “Beato Angelo Carletti”, in via Borla 6(011/91.01.200) dalle 20.30 alle 22.30.

Sulla Giornata della TrasparenzaCHIVASSO – E’ previsto per oggi, giovedì 12, alle 18 in sala consiliare, il

quinto appuntamento dell’anno accademico 2017-2018 della LiberaUniversità della Legalità dedicato alla “Giornata della Trasparenza: applicazionedella normativa regionale sul gioco d’azzardo patologico”. Gianna Pentenero,assessore regionale a Istruzione, Lavoro e Formazione, tratta del Piano regio-nale integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi e cura delgioco d’azzardo patologico, mentre Maria Josè Fava, referente di LiberaPiemonte, interviene sulle connessioni fra il gioco d’azzardo legale e illegale ele strategie di contrasto; Diego Sarno, referente regionale di Avviso Pubblico,presenta la Legge Regionale 9/2016, mentre il focus sulla patologia ha comerelatrici la dottoressa Angela Debernardis, direttore del Dipartimento diPatologia delle Dipendenze dell’Asl To4, e la dottoressa Isabella Delsedime,dirigente Asl del SerD Caluso, che presenta i nuovi dati sulla patologia dagioco d’azzardo. L’incontro si apre con alcuni spezzoni tratti dallo spettacolointerattivo “Le avventure di Pinocchio”, a cura del Teatro a Canone.

Festa di Primavera Creativa

CHIVASSO – Si svolgerà sabato 14 e domenica 15, nell'isola pedonale di viaTorino e nelle piazze della Repubblica e Carletti, la Festa di Primavera Creativa,promossa dall’associazione Creare con Cuore, con il patrocinio della Città diChivasso. Sabato dalle 10 alle 19 mercatino creativo con la partecipazione delBorgo San Pietro e pomeriggio latino in compagnia di Passion Dance, conmusica e teatro. Domenica mercatino creativo ed esibizione delle majorettesdel gruppo di San Mauro, flash-mob di lindy-hop a cura dell'Officina Culturalee, dalle 16.45 alle 17.30, giochi a cura di Eureka Kids; in piazza dellaRepubblica laboratori creativi. I negozi del centro rimarranno aperti.

appuntamenti Mostra doppia: in Municipio e al Caffé FirenzeCHIVASSO – L'associazione

Prisma fa il pieno di presenze, conben due mostre inaugurate nell'ar-co della settimana. Giovedì è statala volta della collettiva degli inse-gnanti dei corsi di disegno perbambini e ragazzi, allestita aPalazzo Santa Chiara; sabato 7passaggio di testimone fra giovaniartisti al Caffè Firenze di via delCollegio. “Questa volta abbiamodeciso di dedicare uno spazio allecreazioni dei nostri ragazzi di tuttele età, che mettono a disposizioneil loro tempo per insegnare ai piùpiccoli – ha detto Stella Sottile,docente e presidente di Prismadurante l'inaugurazione nellaGalleria Santa Chiara -. Voglio rin-graziarli tutti per la preziosa colla-borazione. Alcuni dei ragazzi sonocon noi da quando avevano 9 o 10

anni e hanno iniziato a seguire inostri corsi: per noi rappresentanoil futuro di Prisma e ci auguriamoche un giorno portino avanti ilnostro lavoro. Altri, invece, sonostudenti del Liceo artistico e stan-no affrontando il percorso di alter-nanza scuola-lavoro: sono quoti-

dianamente a contatto con lediverse espressioni pittoriche e pernoi si tratta di una presenza moltointeressante”.

I disegni esposti portano lafirma di Gaia Frola, NorvinMakaya, Giacomo Rizzo, SilviaPattaro, Rebecca Noardo, GiuliaTurano, Sofia Leuci, Luca Carta,Anna Maria Nobile e MarcoChianale. La mostra proseguiràfino al 27 aprile e potrà essere visi-tata, a ingresso libero, lunedì, mer-coledì e venerdì dalle 9 alle 12,martedì e giovedì dalle 14 alle 17.

Ancora Gaia Frola e GabrieleVaudano sono, invece, i protagoni-sti del progetto espositivo checoinvolge nuovamente lo spazioinedito del Caffè Firenze, graziealla disponibilità dei titolariMassimo e Carla. Le opere saran-no in mostra fino al 4 maggio.

Alla Cantina Gnavi ritorna “Alice in Canavese”

Arca d’Argento, la forza della terza etàUn’associazione ‘sana’ e molto attiva

CCALUSO - LA MANIFESTAZIONE SI TERRA’ SABATO NELL’AREA MERCATALE

Guida sì, ma consapevoleImportante campagna sociale Lions, aperta a tutti

il isvegliopopolare10 giovedì 12 aprile 2018• Caluso e dintorni

A tu per tu con la dietista

CALUSO - Viene aperto mercoledì 18 aprile, nellaSala Riunioni al primo piano del Palazzo Comunale, loSportello della Dietista rivolto a insegnanti, genitori eragazzi iscritti al servizio mensa scolastico, per rispon-dere ai loro quesiti circa la ristorazione scolastica. E’presente la dietista di Elior Ristorazione, società checura le mense scolastiche calusiesi. Per fissare unappuntamento telefonare, dalle 9 alle 12,30, dal lunedìal venerdì, allo 011/98.94.930.

Gli 85 anni del Gruppo Alpini di Montanaro

MONTANARO - Il Gruppo Alpini “Lorenzo Ferrero”festeggia gli 85 anni di vita iniziando domani, venerdì13, alle 21 in chiesa parrocchiale, con il concerto del pre-stigioso Coro Cai Uget di Torino; sabato 14 altra esibizio-ne canora, ma alle 15.30 nei locali della casa di riposoAnni Azzurri in strada Crosa 32, protagonista il CoroCittà di Chivasso; alle 18,30 Messa solenne in chiesa par-rocchiale, e alle 21, nella sede di via Dante, commemora-zione della Grande Guerra, serata a base di canti e lettu-re. Domenica 15 alle 10,30 la sfilata per le vie del paese,con la partecipazione della Fanfara Montenero; quindi ilpranzo nei locali della Cooperativa Aurora di strada Vallodove, alle 17, la Fanfara tiene il proprio concerto, primadella cerimonia dell’ammainabandiera.

Mazzè, s’inaugura la rinnovata residenza sanitaria assistenziale

MAZZE’ – S’inaugura domani, venerdì 13, alle 11 larinnovata struttura della residenza sanitaria assistenzialeCasa protetta e Centro diurno di via Dora 2. L’annuncioarriva dal Comune di Mazzè, dal Consorzio per i servizisocio-assistenziali Ciss-ac e dalla C.M. Service srl, cui èaffidata la gestione della struttura.

E’ festa alla Rocca di Villareggia

VILLAREGGIA - Da domani, venerdì 13, a domenica15 è in festa la frazione Rocca. Si parte domani, alle19,30 al padiglione, con la cena a base di pesce e la suc-cessiva serata danzante con l’orchestra di Paola Dami.Sabato 14 dalle 19,30 grigliata mista e la musica daballo di Marco Zeta, Gigi Chiappin e l’Orchestra delCuore. Domenica 15 alle 11,30 la Messa, celebrata dadon Alberto Carlevato sul piazzale della chiesa di SantaBarbara e animata dalla Corale Villareggese. Festa diPrimavera, nel pomeriggio al padiglione, animata dairagazzi degli oratori EmmeTiVi; chiusura, alle 19,30, con“Apericenando”: pasta all’amatriciana, stinco arrostocon patata e dolce; e, a seguire, tutti in pista con i d.j.della discoteca Explosion.

Soggiorno marino con Arca d’Argento

MONTALENGHE – Il Comune di Montalenghe, incollaborazione con Arca d’Argento, organizza il consue-to soggiorno marino per la terza età all’hotel Le Palmedi San Bartolomeo a Mare (Imperia) da 14 al 28 mag-gio. La quota individuale giornaliera, pensione comple-ta, è 43 euro con sistemazione in camera doppia, 55 incamera singola. Comprese nel prezzo, le sedie a sdraioda sistemare sulla spiaggia antistante l’hotel. Per quan-to riguarda il trasporto, il Comune contribuirà con lacifra forfettaria di 600 euro, la parte restante sarà equa-mente suddivisa tra i partecipanti. Info ai numeri377/24.83.255 o 349/72.75.873.

appuntamenti

CALUSO – Importante evento promossodal Lions Club Caluso Canavese Sud Est, presieduto da Ernesto Rossi, in collaborazionecon i Lions Club Candia Lago, Chivasso Host,Chivasso Duomo, Alto Canavese, TorinoCittadella Ducale, Leo Club Caluso CanaveseSud Est, Comune di Caluso, Pro Loco diCaluso e Volontari del Soccorso Sud Canavese.

Stiamo parlando di “Guidare consapevol-mente salva la vita”, iniziativa aperta al pubblicopromossa in collaborazione con Motor OasiPiemonte (Centro di guida sicura), che si tienesabato 14 dalle 9,30 alle 18 nell’area mercatale.Durante la giornata i neo patentati, ma anche ipatentati da più lunga data, possono effettuareprove pratiche di guida sicura con automobilimesse appositamente a disposizione e istruttori.

Le prove consistono nel riconoscere e preve-nire situazioni di rischio, riconoscere le reazionidell’automobile, in frenate di emergenza emanovre di scampo, uscite in sicurezza dall’au-tomobile ribaltata, nel confrontarsi con unsimulatore di impatto frontale con persone abordo e con simulatori di guida per verificare itempi di reazione.

Durante la giornata è possibile effettuareprove pratiche di Pronto Soccorso e rianimazio-ne a cura dei Volontari del Soccorso SudCanavese. Inoltre funziona il catering della ProLoco di Caluso. Un ringraziamento particolaredagli organizzatori va agli sponsor FondazioneBanca del Canavese e Banca d’Alba,Autocentauro e UnipolSai.

MONTANARO – Sem-bra un cartellone pubbli-citario… e in effetti lo è,ma non pubblicizza unprodotto da acquistare:pubblicizza una buonapratica, quella del donodel sangue. Lo ha posi-zionato, all’ingresso delpaese provenendo daChivasso, il gruppodonatori locale dellaFidas per invogliarenuove persone ad acco-starsi a questa pratica:un gesto gratuito, volon-tario, anonimo e fonda-mentale per la vita dimolte persone che nebeneficiano. Il gruppomontanarese è forte dioltre 220 donatori effet-tivi nell’ultimo anno, peroltre 440 donazioni disangue: numeri impor-tanti, ma che potrebberoesserlo ancora di più, sequalcun altro volesseavvicinarsi alla Fidas. C’èspazio per tutti!

Montanaro: “Dona sangue”, una pubblicità che ci piace!

CALUSO – Dopo il posi-tivo riscontro ottenuto al suoesordio, il mese scorso, ritor-na “Alice in Canavese” –sabato 14 e domenica 15 allaCantina Carlo Gnavi di viaCesare Battisti 8, info348/22.31.844 –, manifesta-zione che chiarisce, fin dalsottotitolo, quali sono le sueambizioni: dar vita a una“festa delle meraviglie” grazieai “meravigliosi” prodotti dieccellenza, e alle altrettantoeccellenti caratteristiche arti-stiche, ambientali e paesaggi-stiche, che il Canavese è ingrado di offrire.

Sabato, a partire dalle 17per poi proseguire al chiaro diluna, è in programma la“merenda CanaveSinoira”,con degustazione di cibi ebevande del territorio, prepa-razione di cocktail con vini,amari e distillati canavesani:

una festa nell’aia per riscopri-re antiche usanze e i gustidella tradizione.

Domenica, dalle 11 al tra-monto, Carlo Gnavi (nellafoto) e il nipote Giorgio accol-gono i partecipanti con uncalice del loro Erbaluce docg,proponendo l’esposizionedegli artisti Elena Mirandola(opere pittoriche e di grafica),Brenno Pesci e Nino Ventura

(bassorilievi e sculture in ter-racotta di Castellamonte),Galliano Gallo (opere e pitto-riche), Sognoametista (alchi-mie di carta, orologi e gioiel-li), Fiorire (... e la tavola fiori-sce), Il Salotto Parrucchiera(“Metti un fiore tra i capelli”).

Da provare la colomba alPassito di Cascina Bonasera,la cipolla di Leinì rielaboratacon fantasia dell’azienda agri-

cola Viola, i distillati del GranParadiso di L’Ort deTchampiy e l’amaro di erbeArduino del Consorzio opera-tori turistici Valli delCanavese; l’hipster BarBunprepara i cocktail in unamixology canavesana, LaCascinassa porta formaggicaprini e insaccati, mentrel’azienda agricola L. Gnavipresenta lo zafferano in filidel Canavese; e poi MatteoVilla e le sue tome, il ciocco-lato di Giordano, Pasta & Co.con la sua pasta ripiena,Cascina Torrione con le fari-ne, gli oli e i semi (nonché ilprogetto di agriasilo), i vinivalsusini di Prever e tantoaltro ancora.

All’organizzazione dell’e-vento contribuisce in modoimportante il Consorzio ope-ratori turistici Valli delCanavese.

MONTALENGHE – Unbel “Pranzo di primavera”ha riunito una trentina dicommensali: soddisfatti perla partecipazione gli orga-nizzatori di Arca d’Argentoche hanno presentato, nel-l’occasione, il bilancio del-l’anno appena trascorso eillustrato il programma dibase delle attività del 2018da poco iniziato.

Presente al convivioanche il parroco padre Mario,che ha offerto una preghieradi ringraziamento al Signore.Si è trattato del secondoappuntamento dell’anno perl’associazione, dopo la “bagnacauda” di febbraio. Il sodalizio

presieduto da Lina Blanchiettipropone nei dodici mesi unadecina d’iniziative, fra pranzie trasferte. “Anche per il 2017il bilancio è stato positivo –sottolinea la presidente –, conun computo positivo fraentrate (4 mila 813,77 euro)e uscite (4 mila 587,10 euro),cui si aggiungono altri introitigrazie al proseguimento deitesseramenti. Quest’annoavremo una gita a giugno conmeta ancora da definire (lagodi Como o Bergamo), postici-pata al 16 del mese essendocile Cresime sabato 9 giugno.Ci sono il consueto soggiornomarino a maggio in Liguria, ilpranzo di Ferragosto che pun-

tualmente organizziamo e acui invitiamo chiunque vogliaaggregarsi, uno spettacolo tea-trale con il Farfacoro sullaGrande Guerra e la presenta-zione d’un libro storico suMontalenghe. Ci prepariamo,inoltre, al trasferimento dellasede nei nuovi locali al plu-riuso di piazza XXV Aprile,quando sarà pronto: è giàarredato, con cucina, salone eservizi, con più spazio adisposizione. Se necessario,acquisteremo altra attrezza-tura per i nuovi locali”.

Altri appuntamenti, tradi-zionali da anni, si sussegui-ranno durante i mesi: a set-tembre il pranzo di fine estate

e la Fungalenghe, più avantiquello d’autunno e Festin-sieme. Poi le consuete attivitàassociative portate avanti ilsabato: “Ci ritroviamo ognifine settimana per giocare acarte e stare insieme, conuna tombola a premi almese. Purtroppo vorremmo

più partecipazione, ma andia-mo avanti fiduciose. Neipranzi, invece, c’è parecchiagente, anche quest’ultimo èstato positivo. I soci sono incalo (106 nel 2012, 70 nel2017), ma è fisiologico, essen-doci diversi stati richiamatialla Casa del Padre. Coi tesse-

ramenti andiamo avanti:nuovi e vecchi soci possonosottoscrivere la tessera ognimercoledì mattina pressol’ambulatorio medico oppureil sabato pomeriggio diretta-mente in sede”. Per informa-zioni: 377/24.83.255 o349/77.84.807.

Comune diSan Giorgio:il nuovo sitoweb ‘a norma’

Festa alla chiesetta dei Templariche era stata sottratta al degrado

TRE IPOTESI DI TRACCIATO TRA SS. BENIGNO E VOLPIANO

La ciclabile del NetUnirà i Comuni a nord est di Torino

il isvegliopopolare 11giovedì 12 aprile 2018 • Basso Canavese

SAN GIORGIO – Dal 5aprile è on line il nuovo sitoweb del Comune di SanGiorgio (www.comune.san-giorgiocanavese.to.it), realizza-to secondo le linee guida didesign per i siti web della pub-blica amministrazione. Leinformazioni contenute nelsito sono esattamente le stes-se di prima, solo presentate inun modo diverso. In generale icontenuti ora sono molto piùchiari e leggibili avendo mag-giori dimensioni del carattere,spaziature aumentate edimmagini grandi e ben identi-ficabili. Le nuove linee guidaredatte dall'AgID (Agenzia perl'Italia Digitale) hanno l’obiet-tivo di definire standard webdi usabilità e design condivisida tutta la pubblica ammini-strazione: il nuovo sito webfornisce una grafica coerente,un’architettura dell’informa-zione semplificata e funziona-le e una standardizzazione deiprincipali elementi. Il sitoapplica inoltre la tecnologia"responsive web design" (rwd),ovvero è in grado di modifica-re la propria grafica al fine diadattarsi in modo automaticoe ottimale al dispositivo concui viene visualizzato (compu-ter, tablet, smartphone...).

SAN BENIGNO -Il Net (Consorzio Co-muni Nord-Est To-rino) sta proponendoun progetto di pistaciclabile che colleghi ivari Comuni: perquanto riguarda SanBenigno, si pensa direalizzarla a partiredalla stazione fino aVolpiano (di lì poidovrebbe partire unulteriore tratto condestinazione SettimoTorinese).

L'idea non è tantomalvagia, in quanto lastrada che collega San Benigno a Volpiano èstrettissima e pericolosa e scoraggia decisa-mente chi voglia affrontare pedalando i trescarsi chilometri di percorso.

L'impegno di spesa totale è di 1 milione800 mila euro, di cui 800 mila a carico deiComuni: fatte le debite ripartizioni, la spesa acarico del Comune di San benigno sarebbe dicirca 25 mila euro. E’ però da tenere presenteche comunque in questa cifra è anche com-presa la realizzazione di un bike-parking percomplessivi trenta posti vicino alla stazioneferroviaria.

Quanto al tracciato della pista, sono stateelaborate al momento tre ipotesi. La primaprevedeva di fiancheggiare la ferrovia e arriva-re al San Michele di Volpiano: il vantaggiopiù evidente è che il percorso sarebbe statorealizzato su una linea retta, senza nessun

attraversamento di strade provinciali; l'unica,ma non certo indifferente, controindicazioneproveniva dal fatto che si sarebbe dovutobucare la rampa del cavalcaferrovia.

La seconda ipotesi è stata effettuata spo-standosi dalla parte opposta della strada,giungendo in pratica alla zona "Fiore vivai": ilguaio è che a questo punto si sarebbe dovutoattraversare la provinciale proprio vicino allarotonda, cosa tecnicamente non possibile.

L'opzione scelta in terza istanza prevedeinvece la partenza sulla cosiddetta strada"Brassaglia-Cravan" (nella foto, all'inizio diviale Lombardore, subito dopo il passaggio alivello), passando tra i campi, per arrivare invia Cervino a Volpiano. Di lì, probabilmenteda piazza Madonna, partirà poi la stradaciclabile per Settimo.

m.n.

Divieto di transito in via Berchiatti e via Molino

SAN GIORGIO – Divieto di sosta e transito in viaBerchiatti e via Molino, sino alla conclusione dei lavori diasfaltatura nelle due vie messi in cantiere dall’ammini-strazione comunale di San Giorgio.

Il Gruppo anziani “Battista Milano” a Euroflora

SAN GIORGIO – Il Gruppo anziani “BattistaMilano” organizza per domenica 22 aprile una gita aGenova in occasione di Euroflora: alle 7 ritrovo in viadel Paschetto, all’arrivo ingresso ai parchi di Nervidove si svolge la rassegna; pranzo libero quindi pas-seggiata in via Garibaldi e visita al santuario dellaMadonnetta; ripartenza alle 18.30 circa, con arrivoverso le 21.30. Il costo è di 50 euro (comprensivo diviaggio e ingresso a Euroflora), le adesioni si ricevonoentro il 15 aprile in sede, aperta tutti i giorni dalle 15alle18. Info: 0124-32.328 o 339-33.71.080.

“Festa della donna, del papà e della mamma”

SAN GIUSTO – Sono aperte del prenotazioni per ilpranzo della “Festa della donna, del papà e dellamamma”, organizzata dal Centro anziani “Enrico Tino” alsalone “Gioannini” per domenica 15 aprile. Il convivioinizierà alle 12.45: a seguire un pomeriggio allietato damusica dal vivo di Cristian Balletto. Info: 340-59.38.605.

Al Forte di Bard con il Circolo Donna

SAN BENIGNO - Sabato 21 aprile, al pomeriggio, ilCircolo Donna ha messo in cantiere una gita al forte diBard con guida e apericena finale. Si parte alle 14 dapiazza Italia e si rientra per le 20. Il costo, 38 euro, è com-prensivo di bus e visita alla mostra "Luci del Nord" dedica-ta agli impressionisti in Normandia.

Tour della Calabria

SAN BENIGNO - L'Associazione Pensionati organizzaun tour della Calabria dal 5 al 10 giugno. Il programmaprevede la partenza in aereo da Caselle per LameziaTerme e nella stessa giornata (5 giugno) visita di ReggioCalabria e Scilla; quindi bus per Vibo Valentia e visita (6giugno) di Pizzo, Capo Vaticano, Tropea. Il 7 si andrà aSerra San Bruno, Stilo e Soverato; l'8 a Gerace e Locri; il 9a Le Castella, Santa Severina e Camigliatello sulla Sila. Cisarà ancora tempo di visitare Cosenza e Paola il 10 giu-gno, prima del rientro in aereo.

Giornata per le famiglie in Biblioteca

SAN BENIGNO - E’ una giornata tutta dedicata allefamiglie quella che si tiene domani, venerdì 13, inBiblioteca. Si incomincia alle 17 con lettura animata perbambini da parte del "Kamishibai": in compagnia diBombetta le storie vengono lette con un originale edefficace strumento per l'animazione, un teatro d'imma-gini di origine giapponese utilizzato fin dall'antichità daicantastorie: ingresso libero e gratuito. Segue alle 19.30un aperitivo offerto dalla ditta Elior, per giungere alle20 alla proiezione del film di animazione "Il GGG" (“IlGrande Gigante Gentile”), per ragazzi e bambini.

Pellegrinaggio a Fatima

SAN BENIGNO - Sono ancora aperte le iscrizioni alpellegrinaggio a Fatima che, in collaborazione con laVicaria, si terrà dal 7 al 10 maggio. Ricordiamo il pro-gramma. Lunedì 7, al mattino, volo Malpensa-Lisbona; alpomeriggio visita alla capitale lusitana e alla sera sistema-zione in hotel a Fatima. Martedì 8, giornata dedicata alsantuario e ai luoghi dei tre pastorelli, con processioneserale. Mercoledì 9, al pomeriggio, visita a Coimbra e alMemoriale di Suor Lucia. Alla sera ritorno a Fatima e ilgiorno 10, in tarda mattinata, volo di rientro da Lisbona.Quota individuale: 590 euro.

appuntamenti

SAN GIUSTO – In unasplendida giornata di sole, dal-l’aria fresca d’un principiar diprimavera, è stata celebrata lafunzione alla cappella di SanGiacomo, patrono delle vigne,come vuole la tradizione: unachiesetta millenaria immersanel verde della Val Morella,con la croce di Malta deiTemplari sulla facciata rivoltaverso le lontane Alpi.

Riqualificata recentemen-te - i restauri sono stati com-pletati alcuni anni fa -, grazieall’impegno dell’associazioneGerbo Grande e alle lotte deisangiustesi per sottrarla aldegrado, ora sfoggia nuova-mente il suo antico splendore.

Ogni anno, nel giornodell’Angelo, la celebrazionedella Messa nel suo internoridipinto: dove si trova ancheuna poesia forse non cono-

sciuta da tutti i sangiustesi,scritta da Carlo De Marchi inoccasione della celebrazionedel vescovo Arrigo Miglionella Pasquetta del 13 aprile2009: “Sempre caro mi fuquest’ermo colle e questachiesa fra boschi e radure, ertae svettante, superba di storia,di Cavalieri Templari già sede.Erano armati di Croce e

spade, ma qui la terra, dissoltaper prima, forti li rese allalotta in difesa della Ruspagliafra genti nemiche. Poi qui sulcolle, rimasto in attesa, laprece a Dio saliva frequente,mentre presaga in futuro lamente vedeva nuovo unpaese in arrivo. Or son passatialla storia più antica le anti-che gesta di queste rovine, che

i sangiustesi ricordano fieriogni anno al colle tornandofestanti”.

Quest’anno l’interno erailluminato da ceri e c’eranofiori freschi, il crocifisso svet-tante, in alto. “Celebriamooggi l’Eucaristia – ha esorditoil parroco don MarcoMarchiando – in questa chie-setta dedicata a San Giacomoa cui chiediamo intercessionein questo giorno in cui la gioiapasquale si prolunga…”.Nell’omelia, l’importanzadell’incontro con Cristo attra-verso gli occhi della fede e ilprolungamento della gioia peril Risorto. s.t.

SAN BENIGNO - Quarantaquattro bambiniche seguono gli itinerari di educazione allafede della Parrocchia di Santa Maria Assuntahanno ricevuto - domenica 8 aprile, esatta-

mente otto giorni dopo il loro primo incontrocon Gesù avvenuto durante la Veglia Pasquale- la "Consegna della Domenica", ovvero l’impe-gno alla frequenza, con comunione eucaristi-

ca settimanale, con il Signore: una bella festainsieme alle famiglie e a tutta la Comunità (dicui proponiamo due foto, sempre gentilmen-te offerteci dal fotografo Marco Costa). Un

ringraziamento particolare alle catechiste, checon la loro pazienza, il loro impegno e la lorodisponibilità hanno accompagnato i ragazzi inquesto importante percorso. e.b.

San Benigno: quarantaquattro bambini, dopo la Prima Comunione, hanno ricevuto ufficialmente la “Consegna della Domenica”

QUASI 5 MILA I LITRI DI SANGUE RACCOLTI DAL GRUPPO DI BBOSCONERO

I donatori Fidas in festaPremiati i soci benemeriti e il presidente Vittorio Tonso

il isvegliopopolare12 giovedì 12 aprile 2018• Rivarolo e dintorni

BOSCONERO - I donatori di sanguedella Fidas hanno festeggiato domenica 8aprile la propria ricorrenza sociale.Direttivo e soci hanno accolto verso le 9.30davanti al Municipio i rappresentanti delleassociazioni consorelle dei paesi vicini(Agliè, Ciriè-San Carlo, Corio, Feletto,Forno, Levone, Locana, Lombardore-Rivarossa, Montanaro, Pont, Rivara,Rivarolo, San Giusto, Valperga–Salassa-Pertusio), prima di entrare nella chiesa par-rocchiale per partecipare alla Messa delle10 in suffragio dei donatori defunti, cele-brata dal parroco don Pierfranco Chiadò eanimata da alcuni membri del gruppo.Attorno all’altare i rappresentanti dei grup-pi Fidas con i loro gagliardetti concedevanoalla funzione una colorata e suggestiva sce-nografia.

All’uscita dalla chiesa il presidente delgruppo bosconerese Vittorio Tonso, ricon-fermato nella carica anche dopo il recenterinnovo del direttivo, ha salutato e ringra-ziato tutti i presenti, in particolare i soci perla loro generosa e disinteressata attività. Ilgruppo Fidas di Bosconero conta attual-mente 124 soci attivi e nel biennio appenatrascorso ha raccolto 309 sacche di sangue.Dalla fondazione ad oggi si tratta di ben 12mila 421 sacche, corrispondenti a 4 mila968 litri di sangue! “Sono numeri impor-tanti, soprattutto perché la necessità di san-gue è sempre elevata - ha detto Tonso -.Per questo ringrazio sia i donatori sia imembri del direttivo, che consentono diportare avanti questa meritoria attività”.

Le elezioni svoltesi a fine 2017 hannoportato nel nuovo direttivo alcune forze fre-sche e questo fa ben sperare per incremen-tare la propaganda della donazione del san-gue presso altri giovani; in questi ultimitempi qualcuno di essi si è avvicinato, mane occorrerebbero molti di più per sostitui-re i vecchi donatori che debbono abbando-nare l’attività per raggiunti limiti di età.

Tonso ha anche accennato alle nuovedirettive che chiedono sempre più impe-gno e pazienza per compilare ogni volta iquestionari prolissi e capire le sospensionitemporanee legate magari a soggiorni indeterminati luoghi, ricordando che “sideve avere pazienza sapendo che tuttiquesti scrupoli hanno il solo scopo di riu-scire a fornire ai malati un sangue sempresicuro e sono al tempo stesso una garan-zia per gli stessi donatori”. Ha quindipreso velocemente la parola il sindacoPaola Forneris, nella duplice veste diprima cittadina e donatrice di sangue; ilmicrofono è poi passato alla consiglieraregionale e capozona Valentina Massa. Intutti gli interventi è stata ribadita conforza la calda raccomandazione ai giovaniad unirsi ai soci attuali per donare il lorosangue, così utile e mai sufficiente allevarie necessità.

L’annuale festa della Fidas è stataanche l’occasione per la consegna deiriconoscimenti ai soci del gruppo che nelcorso del 2017 hanno raggiunto traguardinotevoli in quanto a numero di donazio-ni. In particolare, il diploma di beneme-renza (8 donazioni per gli uomi, 6 per ledonne) è stato conferito a Cinzia Auda

Giori, Daniele Buglia, Monica Finotto,Andrea Pescara, Alessia Maresa Roggero eAnna Tonso; il distintivo di bronzo (16donazioni per gli uomini, 13 per ledonne) è andato a Enzo Barberis, AndreaCerutti, Monica Ferraro, GianfrancoGrazio, Simone Leandro, VittorioNapoleone, Emiliano Pescara e GiselaSchwenzfeier, mentre Fabrizio Beltrami,Giancarlo Giovannini, Licia Gomiero,Gualtiero Peila e Salvatore Sanfilippo sisono guadagnati il distintivo d'argento (24donazioni per gli uomini, 20 per ledonne); inoltre, Mario Bianco ha ottenutola prima medaglia d’oro (50 donazioni),Dario Rizzo la seconda (75 donazioni) eMarco Errichello la terza (100 donazioni);infine, lo storico presidente VittorioTonso è stato insignito della prestigiosaonorificenza Alessandra Re Rebaudengo.

La solenne cerimonia è proseguita alcimitero, dove tutti i presenti si sono reca-ti in corteo, accompagnati dallaFilarmonica Bosconerese, deponendo unomaggio floreale al monumento ai donato-ri defunti. La festa è terminata con il pran-zo conviviale, per ritemprare le forze edare nuova linfa al sangue di tutti i soci.

g.d.

Corso per aspiranti volontari Cri

RIVAROLO - Il Comitato di Rivarolo dellaCroce Rossa Italiana, presieduto da DavideDoglio, organizza un corso per aspiranti volon-tari, mirato a preparare chi desidera conoscerele tecniche di base del primo soccorso e a valu-tare la possibilità di svolgere le attività propriedella Cri. La prima lezione si terrà lunedì 16aprile, alle 21 nei locali della sede cittadina divia Montenero 20. Per ulteriori informazioni èpossibile telefonare al numero 0124-25.000.

Le poesie di Anna Maria Quaglia

RIVAROLO - Nella sala consiliare delMunicipio, in via Ivrea 60, Anna Maria Quagliapresenta domani, venerdì 13, alle 21 la raccol-ta di poesie “Come una farfalla”, con la parte-cipazione di Alessandro Bianchi e DavideGherzi; interviene l’assessore alla CulturaCostanza Conta Canova. Ingresso libero.L’iniziativa è organizzata dalla Biblioteca civica“Domenico Besso Marcheis”.

Mostra fotografica dedicata agli Antinomia

RIVAROLO - Nello spazio espositivo dellaBiblioteca civica “Domenico Besso Marcheis” divia Palma di Cesnola 20 è possibile visitare finoal 31 maggio, dal martedì al sabato dalle 15alle 18, la mostra fotografica di Patrizia Rizzidedicata ai dieci anni di attività musicale degliAntinomia, gruppo rock alto canavesano.Ingresso libero

Favria, un libro sugli internati italiani

FAVRIA – Nella sala del Consiglio inMunicipio, oggi, giovedì 12, alle 21, la sezioneAnpi di Rivarolo-Favria-Oglianico e la Bibliotecadi Favria ospitano Ida Viviani che presenta il suolibro “Imi-I soldati italiani che dissero no”, cheracconta le vicende di Antonio Viviani, internatomilitare italiano. Conduce la serata Tiziano PiccaPiccon, interviene Claudia Audi, autrice del fil-mato proiettato durante l’intervista.

Pranzo sociale e camminata a Belmonte per l’associazione Ginestrese

RIVAROLO - E’ aperto il tesseramento socialeper l’anno 2018 (la tessera costa 10 euro)dell’Associazione Ginestrese, che per domenica15 aprile propone una passeggiata campestre alsantuario di Belmonte, con pranzo sociale allocale ristorante alle 12.30. L’appuntamentoconviviale è aperto a soci e simpatizzanti: per iprimi la quota di partecipazione è di 28 euro,per gli altri di 30 euro (la metà per i minori di 9anni), info 333-49.34.591 o 0124-29.532. Ai piùmotivati è proposta anche la possibilità di rag-giungere il santuario a piedi, partendo alle 10.30dalla chiesa parrocchiale di Valperga lungo unpercorso facile e adatto anche ai bambini; all’ar-rivo, chi lo vorrà potrà partecipare alla Messadelle 11 al Santuario.

Si presentano le Idi di Maggio di Oglianico

OGLIANICO - La Pro Loco presenta, sabato14 alle 14,30 a Casa Gilda in piazza Statuto 1, la38a edizione della rievocazione storica medievaledelle Idi di Maggio; segue, alle 19,30, la cenad’auspicio curata dall’Abbadia dei Compagni.Info 348/07.19.794, [email protected].

appuntamenti

RIVAROLO - Valigie pronteper 13 studenti polacchi chedomani, venerdì 13, partirannoda Swidnica alla volta diRivarolo. Le famiglie di altret-tanti ragazzi e ragazze del Liceo“Aldo Moro”, che erano statiospiti in Polonia in ottobre,accoglieranno nelle loro case iragazzi stranieri per una setti-mana all’insegna della scopertadella cultura italiana e delle tra-dizioni locali piemontesi.

Non solo lezioni di italiano,latino e laboratorio di scienze,ma un programma fitto di atti-vità extra scolastiche è statoideato dai ragazzi della 3a B conla professoressa Maria ElenaCoha, in collaborazione con il

Centro locale Intercultura diIvrea e Canavese, per permette-re ai ragazzi di conoscere l’Italia,le tradizioni millenarie e le abi-tudini di ciascuna famiglia.

Tra i numerosi impegnirisalta l’incontro con le autoritàche si svolgerà sabato 14 aprilealle 10 in Municipio a Rivarolo:il sindaco Alberto Rostagno,insieme agli assessori allaCultura e alle Politiche giovani-li, incontrerà la classe polacca egli studenti dell’Istituto “Moro”,riconoscendo l’importanza dellaloro esperienza e i valori che ilprogetto di Intercultura racchiu-de. Numerose le gite in pro-gramma in località storiche eculturali come Torino e

Milano, oltre che di grandeimportanza naturalistica comele Alpi a Ceresole. L’obiettivo,però, non sarà tanto quello dimostrare il nostro patrimonioartistico-culturale, ma piuttostofar entrare i ragazzi in direttocontatto con la nostra culturaattraverso attività mirate adapprofondire certi aspetti dellanostra quotidianità, come adesempio la serata dedicata alcibo locale (“Try our speciali-ties!”) organizzata dai genitoridelle famiglie ospitanti.

Il progetto dell'Istituto“Moro” – realizzato grazie alsostegno del Centro localeIntercultura di Ivrea – è partedei programmi gestiti dall’asso-

ciazione, che dal 1955 promuo-ve i programmi di studio da eper l’estero in oltre 60 Paesi.“Col programma ‘Scambi diclasse’, gli studenti hanno lapossibilità di vivere una primaesperienza interculturale, par-tendo per un paese straniero ediventando famiglia ospitanteper una settimana – spiega lapresidente della sede eporediesedi Intercultura, Isa Rancan -.Questo, dopotutto, è di fatto ilvero obiettivo dell’associazioneIntercultura: far crescere neigiovani e nelle famiglie la com-prensione internazionale, incu-riosirli e far nascere in loro unsentimento di condivisione escambio interculturale”.

RIVAROLO - Uno spazio a libero accessodedicato specificamente alle mamme, perconsentire di cambiare il pannolino al bebè,far scaldare il biberon e dare l’opportunità diallattare i neonati con la comodità e la pri-vacy necessaria: è quanto l’amministrazionecomunale di Rivarolo ha realizzato in un pic-colo locale all’interno della Biblioteca civica“Besso Marcheis” di via Palma di Cesnola,grazie anche alla collaborazione della vicinaFarmacia Garelli che ha fornito l’occorrenteper la cura dei bebè e delle mamme.

L’iniziativa rivarolese accoglie e realizzaquella denominata “Piemonte FamilyFriendly”, nata in collaborazione tra ilConsiglio regionale del Piemonte, laConsulta Femminile regionale e il Consiglio

delle Elette: l’intento è quello di sensibilizza-re le istituzioni verso le esigenze della fami-glia, intesa nel senso più ampio del termine.“Tutte motivazioni che troviamo valide egiuste: così abbiamo deciso di realizzare lospazio bebè nei locali, seppur contenutidella biblioteca comunale, con l’intento ditrovare appena possibile una sistemazionepiù proporzionata al progetto”, spiega il sin-daco Alberto Rostagno nel manifesto cheannuncia l’inaugurazione del nuovo spazio,in programma domani, venerdì 13 aprile,alle 14.30.

L’individuazione della Biblioteca comeiniziale sede del Punto Mamme è legata alfatto che da tempo la struttura di viaPalma di Cesnola si propone come luogo “a

misura di bambino” (si pensi ai progetti“Nati per leggere”, ai pomeriggi di lettureanimate ad alta voce, ai laboratori tematicie allo spazio riservato alla lettura per la pri-missima infanzia). A vantaggio della sceltavi sono poi ragioni più prettamente logisti-che: la centralità della Biblioteca e la facilitàe libertà di accesso, grazie al’apertura gior-naliera in orario pomeridiano, oltre chenelle mattine del mercoledì e del sabato(giorni di mercato), l’hanno fatta preferirerispetto a qualsiasi altro spazio comunale.Per contro, la Biblioteca cittadina soffreormai da tempo di severi problemi di spa-zio per ospitare i libri e di conseguenzaanche la stanzetta destinata a divenire“punto bebè” è piccola (“senza grandi pre-

tese”, è definita nello stesso manifesto chene annuncia l’apertura): se l’iniziativa avràsuccesso, si potrà comunque pensare acome (e dove) ricollocarla e migliorarla.

m.v.

Domani pomeriggio l’inaugurazione, in biblioteca, dello spazio bebè “Rivarolo Family Friendly”

13 studenti polacchi ospiti del Liceo ‘Moro’ per una settimana

SI APRE IN VALLE SOANA LA POSITIVA “COMPETIZIONE” CON LA VICINA IINGRIA

Anche Ronco “Comune Fiorito”La Giunta delibera la partecipazione al concorso di Asproflor

il isvegliopopolare 13giovedì 12 aprile 2018 • Alto Canavese

SARÀ UN SUCCESSO PER TUTTI.

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del Sostegno Economico alla Chiesa cattolica.

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Ceresole: in appalto la gestione del rifugio “Mila”

CERESOLE REALE - Dal prossimomese di ottobre cambierà la gestio-ne del rifugio “Massimo Mila”, nelcuore del versante piemontese delParco Nazionale Gran Paradiso. Chifosse interessato a conoscere lemodalità dell’appalto e a partecipar-vi, può inviare la propria disponibi-lità all’indirizzo [email protected] allegando un breve curricu-lum professionale.

Pont: rimedi e medicamenti di una volta

PONT CANAVESE - ”1700: rimedie medicamenti di altri tempi” è iltitolo della conferenza che terrannoEnrico Chiades ed Elena Vittolosabato 14 aprile, alle 21 alla SocietàOperaia di Mutuo Soccorso di viaDestefanis 9 a Pont. La serata èorganizzata proprio dalla Soms, incollaborazione con l’associazioneculturale Tellanda.

Sabato riapre la riserva di pesca di Valprato

VALPRATO SOANA - Dopo l’aper-tura due settimane fa di quella diForzo, sabato 14 aprile anche lariserva di pesca turistica di ValpratoSoana riapre i battenti per la nuovastagione: le trote presenti sonoquelle immesse nell’anno 2017,visto che la nuova “semina” saràeffettuata a inizio maggio. I buonipesca indispensabili per poter fruiredella riserva (il Comune ricorda chegli organi competenti effettuanoattività di vigilanza) sono reperibilinei locali commerciali della ValleSoana e agli Uffici municipali diValprato Soana.

appuntamenti

RONCO CANAVESE – Se lofanno – e con ottimi risultati! – inostri vicini di Ingria, perché nonnoi? E così venerdì della scorsa set-timana la giunta comunale diRonco Canavese, guidata dalprimo cittadino Danilo Crosasso,ha deliberato per la prima volta lapartecipazione del Comune al con-corso nazionale Comuni Fioriti.

L'adesione all'iniziativa orga-nizzata da Asproflor vuole essereun'occasione per l'intera comu-nità di Ronco, in quanto promuo-verà fattivamente la cura del terri-torio e la qualità degli spazi apertidel capoluogo e delle frazioni.Sarà inoltre un importante mezzodi qualificazione e promozioneturistica e un efficace strumentoper l'amministrazione comunale,utile allo scambio di buone prati-che con le altre realtà del proget-to, per la gran parte piemontesi,regione nella quale dieci anni fa ènata l’iniziativa.

“L'esperienza dei nostri vicini diIngria – spiega il sindaco Crosasso -,Comune che nel 2018 sarà candi-dato italiano al concorso europeodei Comuni Fioriti organizzatodall'Entente Florale Europe, nonpotrà che essere di aiuto e suppor-to a quella che qui da noi dovràessere vissuta come un'attivitàcontinuativa nel tempo, volta allacura degli spazi pubblici e privati eper la quale da oggi il nostro paeseha deciso di impegnarsi”.

Dall'amministrazione roncheseribadiscono inoltre che "la cura del

giardino, del sentiero o della piaz-zetta contribuiscono alla nostraqualità della vita, fanno e manten-gono viva la comunità e sono allabase della strategia turistica diRonco, località alpina all'interno delprimo Parco nazionale italiano".

Al motto ormai conosciuto di"Fiorire è accogliere", il paese alcentro della Valle Soana si apprestaad avventurarsi nella prossima sta-gione con un occhio di riguardo alverde e al "bello": nelle prossimesettimane sarà presentata ufficial-mente l'iniziativa alla popolazione,con la partecipazione dei responsa-bili di Asproflor.

INGRIA – Una amministrazione comunale a trazio-ne esplicitamente leghista, non poteva che esprimersicontro il Comprehensive Economic and TradeAgreement (ai più noto con l’acronimo Ceta): cosache ha fatto, all’unanimità, nel corso dell’ultima sedu-ta di Consiglio comunale.

"Il Ceta – ha spiegato il sindaco Igor De Santis - èun trattato di libero scambio tra Canada e Unioneeuropea, in fase di ratifica da parte degli stati mem-bri dell'Ue. L’accordo è entrato in vigore il 21 settem-bre 2017 in via provvisoria e deve essere comunqueratificato dai parlamenti nazionali, per poter entrarepienamente in vigore. Se anche un solo parlamentonazionale o regionale dell'Ue bocciasse l'accordo,l'applicazione definitiva del Ceta non sarebbe piùpossibile e, di conseguenza, il trattato non entrereb-be in vigore”.

Il che è, in sostanza, quello che è stato chiestocon il voto del Consiglio comunale: perché il Ceta, trale conseguenze che porta con sé, ha anche quella dideterminare la perdita della specificità di tanti pro-

dotti a denominazione d’origine (“ad esempio lafontina”, cita De Santis).

"La Coldiretti di Torino – ha aggiunto il consigliereAndrea Cane - ha chiesto alle amministrazioni comu-nali l’approvazione di una delibera che approvi l’or-dine del giorno al fine di tutelare gli interessi dei cit-tadini e delle imprese agricole del territorio. Conquesta votazione condivisa da tutti i consiglieriabbiamo voluto sollecitare Parlamento e Governo adimpedire l’entrata in vigore nel nostro Paese delCeta, adottando ogni iniziativa necessaria a ostacola-re l’applicazione del trattato anche in via provvisoria.Siamo consapevoli di essere un minuscolo Comune,ma continuiamo fortemente a credere che la spintaper le grandi rivoluzioni sociali e politiche debba arri-vare dal territorio e da chi lo conosce meglio: aIngria abbiamo da tempo accettato questa sfida aessere di stimolo per tutti gli enti locali". L’ordine delgiorno è stato presentato con la collaborazione delneoeletto parlamentare leghista canavesanoAlessandro Giglio Vigna.

Il Consiglio comunale di Ingria prende posizione contro l’accordo Ceta

il isvegliopopolare14 giovedì 12 aprile 2018• Castellamonte e dintorni

CASTELLAMONTE - Il Comune,in collaborazione con Teknoservice(l’azienda subentrata a suo tempoad Asa nel servizio di raccolta esmaltimento dei rifiuti), ha avviatouna campagna di sensibilizzazioneper divulgare nuovamente lenorme per differenziare i rifiuti, alfine di incrementare la percentualedi raccolta.

Con questo progetto si è partitidai “piccoli cittadini”, perché con-vinti che trasmettere fin da piccoliun buon senso civico sia fonda-mentale, affinché i giovanissimicastellamontesi diventino adulti

responsabili e più attenti all’am-biente. Attraverso attività ludico-didattiche, visite guidate e lezionidi educazione ambientale, si cer-cherà di sviluppare nei bambini unsenso di responsabilità tale daindurli al recupero e al riciclo deimateriali, al loro conferimento inmodo adeguato laddove non èpossibile il riutilizzo, a non acqui-stare “rifiuti” durante la spesa e anon abbandonarli ovunque.

I progetti pensati per le variefasce d’età sono quattro. “Io dovemi metto” si rivolge ai bimbi dellescuole dell’infanzia. Giocando con i

colori dei contenitori e un saccopieno di rifiuti, verrà insegnato lorodove vanno buttati. TeknoBusMarket è per i bambini della scuolaprimaria: un vero e proprio auto-bus di città dotato di pannelli solarie di impianto video e audio. Il bus,al suo interno, è allestito con unamostra dedicata allo spreco ali-mentare e alla spesa intelligente,mostra realizzata con materiale direcupero. Attraverso il TeknoBusMarket i bambini imparerannoalcune regole pratiche per unaspesa intelligente che porterà a unsicuro vantaggio sia per l’ambiente

che per i portafogli di casa.Altra iniziativa è la visita guidata

all’impianto di Castellamonte per iragazzi della scuola secondaria diprimo grado. La visita ha lo scopo dimostrare ai ragazzi cosa avviene airifiuti successivamente alla raccoltaporta a porta. Quindi i ragazzi, divisiin gruppi, parteciperanno al“Raccoglila per bene” e giocandoprenderanno coscienza del lorolivello di bravura nel separare i rifiu-ti. Durante la visita verranno distri-buite copie del “Riciclabolario”, unvero e proprio dizionario dei rifiuti.Ultima possibilità, offerta ai ragazzi

della scuola secondaria di secondogrado, è la visita guidata allaCartiera, che ha lo scopo di mostra-re i vari processi di trasformazionedi tutto il materiale raccolto attra-verso la differenziata.

Primi appuntamenti già fissati,per questa campagna di sensibiliz-zazione, sono quelli di domani,venerdì 13 aprile, alle 10,30 (lavisita guidata alla sede castella-montese della Teknoservice), e delsuccessivo venerdì 20 quando, alle14, il TeknoBus Market raggiun-gerà la scuola elementare dellafrazione Spineto.

Parte dagli allievi delle scuole cittadine la nuova campagna studiata da Comune di Castellamonte e TeknoService per rilanciare la differenziata

CUORGNÉ - LA GIUNTA PEZZETTO: “UN ESPERIMENTO”

Al via la “zona blu”In metà piazza Martiri e in altre 3 piazze

CUORGNÈ - Mezzibianchi e mezzi blu: così daqualche giorno appaiono glistalli per la sosta delle autoin Piazza d’Armi a Cuorgnè,per lo straniamento degliautomobilisti di passaggio.Le strisce blu sono apparseanche in piazza Morgando,piazza Rebuffo e piazzaleAldo Maggi, come annuncia-to già a fine 2017 dallaGiunta guidata da BeppePezzetto che ha deciso diintrodurre in via sperimenta-le - dal 15 aprile al 31 dicem-bre prossimo - il provvedi-mento, “frutto di uno studioeffettuato dagli uffici comu-nali per tentare di dare rispo-sta alla necessità di gestire inmodo più ordinato i parcheg-gi, migliorando la viabilità ela fruibilità degli spazi nelcentro della città”.

A partire dalla prossimasettimana, dunque, si dovràpagare per lasciare l’autonelle quattro piazze succitatedalle ore 8 alle ore 19 deigiorni feriali dal lunedì alvenerdì, esclusi dunque isabati, le domeniche e i gior-ni festivi infrasettimanali,

oltre all’intero mese di agostoe, ovviamente, il giovedìnelle aree e nelle ore interes-sate dal mercato settimanale(quando piazza Martiri èinteramente occupata dallebancarelle).

La tariffa imposta per ilparcheggio è contenuta: 0.50euro l’ora. “E ciò a dimostra-zione che non si tratta di unadecisione presa per farecassa, ma esclusivamenteper favorire una maggiormobilità e rotazione delleauto, agevolando l’accessoagli esercizi commerciali nelcentro storico”, dicono aPalazzo comunale, quasi avoler anticipare le critiche.

Critiche che invece stannogià cominciando ad arrivare,non solo per la naturale resi-stenza di ciascuno ai cambia-menti d’abitudine, ma ancheperché in molti ritengonoche tra i centri della zona(Castellamonte e Rivarolo,per esempio) Cuorgnè fossel’unico dove un problemaparcheggi non sussisteva.

“Ribadisco che si tratta diun test, che coinvolge unaminima parte dei parcheggicittadini: valuteremo concalma i risultati e se nonsaranno soddisfacenti decide-remo il da farsi”, ha dichiara-to il sindaco Pezzetto.

m.v.

Nel fine settimana ritorna a Aglièla “Sagra del Torcetto”

AGLIE’ - Non è solo un biscotto: è una pic-cola opera d’arte il Torcetto, piccolo grissinorotolato nello zucchero e ripiegato per unire ledue estremità, a dare la caratteristica forma agoccia. La sua origine è incerta, ma riferimential torcetto si trovano nel “ConfetturierePiemontese” del 1790 e nel “Trattato diCucina, Pasticceria moderna, Credenza e rela-tiva Confettureria” di Giovanni Vialardi, capo-cuoco di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II,datato 1854. Anche se la sua versione attual-mente più celebre, quella di Agliè, si fa risalirea un pasticcere del primo ‘900.

Per il trentesimo anno il torcetto viene cele-brato dalla Pro Loco alladiese con l’attesissimaSagra, cui s’abbina l’8a Fiera enogastronomica.Domani, venerdì 13, s’inizia con la cena delTorcetto, alle 19,30 al salone Alladium di stra-da Bairo, caratterizzata dalla formula “Scegli,paghi e mangi” (info 393/89.21.826), seguitadalla serata danzante in compagnia dell’orche-stra Acquamarina. Sabato 14, nella chiesa diSanta Marta in via Marconi, alle 11 s’inaugurala mostra di pittura di Roberto Anselmi “Terredi vini” (visitabile anche il giorno successivo);alle 14,30 il ritrovo in piazza Castello per l’av-vio della divertente caccia al tesoro “Trova ilTorcetto”, organizzata in collaborazione conl’oratorio alladiese.

La Sagra vera e propria si apre, alle 9 didomenica 15, sotto gli antichi portici del cen-tro: in esposizione (e vendita) oltre ai torcetti cisono altri dolci tipici piemontesi, salumi e for-maggi caratteristici e i vini del territorio. Inpiazza Castello, a mezzogiorno, si pranza con ipiatti tipici proposti dalle Pro Loco della zona.Inizia alle 14, nelle vie del borgo antico, l’esibi-zione itinerante della corale Les Hirondelles diAosta, i cui canti tradizionali e popolari sonoaccompagnati da fisarmonica e fléyés. In largoRomano, alle 14,30, il rione San Gaudenziopropone infine a grandi e piccini laboratoricreativi dal significativo titolo “Se il Torcettovuoi mangiare tu lo devi preparare”.

“Gruppi dicammino”

in partenza aCastellamonte

CASTELLAMONTE –Esiste un’ampia e dettagliataletteratura scientifica che loevidenzia: l’inattività fisica ela sedentarietà sono da consi-derarsi tra le cause principalidelle malattie croniche e dege-nerative nei Paesi industrializ-zati. Il territorio dell’Asl To4non fa eccezione rispetto aquesta tendenza.

Proprio al fine di limitarela portata di questi fenomeni,l’azienda sanitaria canavesanaha definito un programma diformazione per i cosiddettiwalking leader, soggetti adultiche volontariamente si rendo-no disponibili a organizzaregruppi di cammino, in colla-borazione con la stessa Asl,ma anche con le amministra-zioni comunali e l’associazio-nismo locale.

A Castellamonte si stacostituendo un gruppo dicamminatori: la partecipazio-ne è aperta a chiunque, avario titolo e in manieraassolutamente gratuita,voglia sperimentare un usoattivo del proprio tempo libe-ro per mezzo della cammina-ta o che, a causa del propriostile di vita o della propriapatologia, siano invitati apraticare l’escursione dalmedico curante.

Il gruppo di cammino siincontrerà ogni sabato dalle17 alle 18 a partire dal 5 mag-gio (con ritrovo in piazzaGenerale Franco Romano,ovvero la piazza dell’exStazione ferroviaria). Tutti gliinteressati sono invitati a par-tecipare all’incontro di presen-tazione del progetto sabato 14aprile alle 10,30, nella SalaConsiliare del Municipio inpiazza Martiri 28: alla matti-nata intervengono i rappre-sentanti dell’amministrazionecomunale, la dottoressa CarlaFrancone del ServizioPromozione della Salutedell’Asl e alcuni dei walkingleader che accompagnerannoil gruppo a camminare.

E’ possibile ottenere infor-mazioni anche rivolgendosiall’Ufficio Cultura delComune (piano terra), apertoil lunedì dalle 9,30 alle 12,30e dalle 15 alle 17,30, martedìe venerdì dalle 10 alle 12,30,giovedì dalle 15 alle 17,30.Per contatti telefonici c’è lo0124/51.87.214.

Castellamonte: Amato ha ricordato Pertini

CASTELLAMONTE – Folla delle grandi occasioni giovedìscorso in sala consiliare a Castellamonte per il convegno su“Pertini e la Costituzione Italiana”, organizzato dal ClubTurati del Canavese presieduto da Orazio MorgandoVigna. Ospiti d’onore erano l’ex-senatore socialista e piùvolte sindaco della Città della Ceramica Eugenio Bozzello(che di Pertini fu amico personale), il docente universitariodi diritto costituzionale Enrico Cuccodoro e soprattuttol’ex-premier ed attuale Giudice costituzionale GiulianoAmato. Quest’ultimo ha tenuto una “lectio magistralis”sottolineando lo stretto legame tra Pertini e la CartaCostituzionale: non solo perché l’ex-presidente dellaRepubblica fu tra coloro che la scrissero, ma perchéentrambi - il politico socialista ex-partigiano e la Legge-madre della nostra Repubblica - “parlano la stessa lingua,chiara e semplice, che coniuga libertà e giustizia sociale”.

Uomini e animali di montagna” in Biblioteca

CASTELLAMONTE - Alle 21 di domani, venerdì 13,alla Biblioteca civica “Carlo Trabucco” in via Caneva 1,serata dal titolo “Uomini e animali di montagna”, prota-goniste le storie dello scrittore Ruggero Casse (autoredel libro “Cuor di camoscio e altri racconti”, edito daBaima & Ronchetti), con letture di Roberto Micali eRenato Sibille dell’associazione Artemuda. Durante laserata proiezione del filmato “Uomini e animali di mon-tagna”. Ingresso libero.

Visita al Villaggio Leumann e alla Sala Gonin

CASTELLAMONTE – Per il 14 aprile l’associazione cul-turale Terra Mia organizza una giornata di visita al fia-besco Villaggio Leumann (quartiere operaio edificato instile liberty tra il 1875 e il 1907) a Collegno e alla SalaGonin, piccolo gioiello della Torino Barocca, aperto invia eccezionale per l’occasione. La partenza è previstaper le ore 8, con rientro serale; il costo complessivo dellagita è di 25 euro. Ulteriori informazioni e prenotazionirivolgendosi al negozio Pat Record di via Educ 58.

Cuorgnè, “aperibook” con Cavaletto e Giachetto

CUORGNÈ - Sabato 14 alle 10,30, nel nuovo salottoletterario della Biblioteca civica di piazza Morgando 2, èin programma uno degli “aperibook”, previsti per ognisecondo sabato del mese: Andrea Cavaletto, fumettista,sceneggiatore e graphic designer, e Fabio Giachetto,scrittore, chiacchierano intorno al tema “Un po’ di hor-ror, un po’ di odio, un po’ di amore, emozioni forti”.L’aperitivo è offerto da Caffè Umberto di via Garibaldi 1.Partecipazione gratuita sino a esaurimento posti: perinfo e prenotazioni 0124-65.52.52.

Proiezione speciale per “Due città al cinema”

CUORGNÈ - Proiezione speciale fuori abbonamento,nell'ambito della 36a rassegna “Due città al cinema”, mar-tedì 17 e mercoledì 18 alle 21,30 alla sala Margherita divia Ivrea 101: viene proposto il film “La terra buona” diEmanuele Caruso (biglietti a 7 euro, 5 euro i ridotti).

appuntamenti

il isvegliopopolare 15giovedì 12 aprile 2018 • Economia e Lavoro

IVREA – Mentre andiamo in stampa sista tenendo, in sala Santa Marta, l'assem-blea dei sostenitori di Fondazione diComunità del Canavese: si tratta del prin-cipale momento di incontro e confrontotra i consiglieri di amministrazione e isostenitori, ed è pensata per orientare laprogrammazione degli interventi dellaFondazione nei mesi a venire.

“Fondazione di Comunità – ci ha dettola sua presidente Vittoria Burton (nellafoto), sottolineando l’importanza dell’even-to - ha dato prova in questi due anni diessere uno strumento in grado di mobilita-re, aggregare e moltiplicare le risorse che ilCanavese può mettere a disposizione deisuoi abitanti più fragili, creando unacomunità più equa e vivibile per tutti.Tramite la Fondazione, il Canavese è ingrado di attrarre anche ricchezze dall'ester-no, da altri donatori a livello nazionale einternazionale. E' uno strumento di cuitutti dobbiamo prenderci cura, per coinvol-gere attivamente più persone nella suagestione; e, dal momento che l’attualeConsiglio di amministrazione scade trameno di un anno, abbiamo deciso di avvia-re incontri regolari con la cittadinanza, perinstaurare un dialogo più serrato e costrut-tivo con la comunità. L’assemblea di que-sta sera (ieri per chi legge, ndr) è il primopasso in questa direzione”.

Nel corso dell’assemblea è stato presen-tato il Bilancio consuntivo 2017, insieme auna relazione sulle attività erogative e disostegno alle organizzazioni no-profit svol-te nel corso dell'anno passato. “Sebbenel'assemblea sia soprattutto rivolta ai soste-nitori – ha spiegato la consigliera OttaviaMermoz -, è comunque un evento pubbli-co a cui possono partecipare anche coloroche non hanno ancora aderito allaFondazione, ma desiderano conoscerne ilfunzionamento e gli interventi”.

E Valeria Cavagnetto, responsabile dellasegreteria organizzativa ha aggiunto che “perl’assemblea abbiamo voluto riproporre il for-mat, risultato molto efficace, dell'anno scor-so, invitando alcune organizzazioni benefi-ciarie di contributi a presentarsi ai sostenitorie a descrivere il loro progetto. L'anno scorsoquesta parte dell'assemblea aveva dato vita aun vivace dibattito sulle necessità, ma anchee soprattutto sulle risorse, del nostro territo-rio. Creare relazioni positive e produttive tra

i soggetti che sosteniamo, e tra loro e i dona-tori, è uno degli obiettivi principali dellaFondazione”. La parola, dunque, ieri sera èandata anche a L’Albero della Speranza perl’iniziativa “Contadini per caso”, a“INsuperabili Reset Academy, 1+1=11”della Società Agricola e di Previdenza diCuorgnè, “Indovina chi viene a cena” di

Equality Aps, e ai progetti dell’ambulatorioinfermieristico del Quartiere Bellavista

Prima dell'assemblea, il consiglio diamministrazione, insieme alla Compagniadi San Paolo, si è posto un altro obiettivo.Ne ha parlato la vicepresidente ManuelaSemenzin: “Puntiamo ad avere 200 sosteni-tori, ce ne mancano ancora 8: 200 è unnumero simbolico, rappresenta sia un puntodi arrivo che di partenza per la Fondazione.L'incremento nel numero di sostenitori èstato significativo e costante in questi dueanni, ma siamo una Fondazione di parteci-pazione, una delle uniche in Italia, e voglia-mo continuare a coinvolgere sempre piùdonatori e sostenitori: anche perché laCompagnia di San Paolo, che ci ha aiutato anascere con un primo contributo di 80 milaeuro, ci chiederà presto di camminare con lenostre gambe, e lo potremo fare solo con ilpieno appoggio del Canavese”.

Le informazioni su come aderire suwww.fondazionecomunitacanavese.it o scri-vere all’indirizzo email [email protected].

IERI A IVREA L’ASSEMBLEA PER DELINEARE GLI INTERVENTI DEI PROSSIMI MESI

Una Comunità più equa e vivibile“Mobilitare, aggregare, moltiplicare le risorse per il Canavese”

IVREA - Sabato 14 aprile alle10 il Codacons incontra i rispar-miatori coinvolti in qualità di azio-nisti-obbligazionisti della BancaCarige. All’incontro, che si terràpresso la sede della società OmeCatella, in via Giuseppe di Vittorio9, sarà presente lo staff locale epresenzierà il vicepresidente nazio-nale Bruno Barbieri, responsabiledell’Area del Credito bancario, cheillustrerà le iniziative avviate dalCodacons sul contenzioso banca-rio, e le procedure per aderireall’azione promossa dall’associa-zione entro il 24 aprile.

Barbieri risponderà alledomande dei presenti e informeràsulle nuove regole bancarie intro-dotte dalla Mifid2 a garanzia degliinvestitori-risparmiatori. Sarà l’oc-casione per il Codacons di fornireinformazioni sui nuovi servizi chela sezione del Canavese offre aisoci e alla collettività. L’ingressoall’incontro è gratuito. Per ulterioriinformazioni è attivo il numerotelefonico 0125/42.57.89.

Vicenda Banca Carige:incontro del Codacons

con i risparmiatori

CUNEO - A distanza di tre annidalla firma del Protocollo d’intesa traAcri (Associazione delle Fondazionidi origine bancaria) e il Mef(Ministero dell’Economia), che invita-va le 88 Fondazioni italiane a soste-nere processi di integrazione permigliorare gestione e servizi, le primea muoversi in questa direzione sonostate quelle piemontesi. Ne parliamocon Giandomenico Genta, presiden-te della Fondazione CRC (Cassa diRisparmio Cuneo. )

Dottor Genta, dalla firma delprotocollo di intesa Acri-Mef nel2015 quali passi sono stati compiu-ti in Piemonte?

Il primo riguarda la gestione delpatrimonio, il “motore” attraverso cuile Fondazioni generano la redditivitànecessaria per svolgere la loro “mis-sion erogativa”: il documento sanci-sce che il patrimonio non possa esse-re impiegato, per più di un terzo, inun unico investimento. MolteFondazioni, soprattutto quelle piùpiccole stanno in questo periodo ridu-

cendo l’esposizione su queste parteci-pazioni, non senza difficoltà.

Le Fondazioni piemontesi hannopoi fatto da apripista in tema di ridu-zione dei componenti gli Organi:Compagnia di San Paolo ha portato ilConsiglio d’indirizzo da 21 a 17Consiglieri, Fondazione CRT da 24 a18, e la nostra consorella diAlessandria si è addirittura spintaoltre, scendendo a quota 11 compo-nenti il Consiglio d’indirizzo. Analogariflessione sta facendo la nostraFondazione, con la Commissione perle modifiche dello Statuto.

La forza delle Fondazione banca-rie risiede nel loro radicamento sulterritorio. Unioni o accorpamentinon rischiano di impoverire edisperdere questo patrimonio? Equindi la loro identità?

In Italia ci sono Fondazioni, alcu-ne di queste anche in provincia diCuneo, che non hanno una dimen-sione e una struttura adeguata arispondere alle necessità delle comu-nità di riferimento. Le Fondazioni di

Saluzzo, Savigliano e Bra, quelle chehanno firmato il Protocollo, hannopatrimoni che raggiungono, tuttiinsieme, circa il 10% di quello dellaFondazione CRC. Proprio a partire daquesto dato, la nostra Fondazione si èdimostrata disponibile ad attuarestrategie che abbandonino le logichedi condominio e superino gli steccatiche spesso bloccano azioni di siste-ma. L’obiettivo è mettere in piediuno strumento nuovo ed incisivo: ilmodello potrebbe ispirarsi alleFondazioni di comunità, senza spo-gliare il territorio di riferimento dellaFondazione locale, ma capace di atti-rare risorse, proprio a partire dallepeculiarità delle comunità, con ilmeccanismo della “cultura deldono”, il progetto innovativo che laFondazione CRC sta promuovendo.

Quali sono le reazioni a questaapertura?

Molte sono le Fondazioni chevogliono monitorare l’operazione percapire come replicarla sul loro territo-rio. In provincia di Cuneo, quella di

Bra è la prima che ha volutoapprofondire questo percorso: conloro abbiamo attivato una commis-sione congiunta che è già operativa eabbiamo ricevuto dalla Fondazione diSavigliano la richiesta di iniziare unpercorso simile. Andare avanti dasoli, come al momento ritiene di fareFondazione CR Saluzzo, significa noncogliere i benefici di un’azione inte-grata a livello provinciale. Dallasocietà civile e dagli enti del territorionon abbiamo ad oggi particolari rea-zioni: tuttavia, abbiamo sensazionimolto positive, il valore del percorsointrapreso è stato pienamente colto.L’unico ostacolo può essere la logicacampanilistica, che però ci sembragià superata nella quotidianità.

chiara genisio

GENTA (FONDAZIONE CRC) FA IL PUNTO A 3 ANNI DAL PROTOCOLLO ACRI-MEF

Fondazioni bancarie, si cambia

IVREA - Attraverso un “Sillabo” costruito con il coin-volgimento di circa 40 stakeholder (ovvero soggetti porta-tori di interesse diretto o indiretto) e suddiviso in 5 macro-aree di contenuto, per la prima volta nella scuola italianaviene introdotta l’educazione all’imprenditorialità. IlMinistero dell’Istruzione ha recentemente inviato alle isti-tuzioni scolastiche il materiale: il Sillabo è intitolato“Promozione di un percorso di educazione all’imprendito-rialità nelle scuole di II grado statali e paritarie in Italia eall’estero” e gli istituti saranno accompagnati nella costru-zione di percorsi strutturati per dare agli studenti la capa-cità di trasformare le idee in azioni attraverso la creatività,l’innovazione, la valutazione e l’assunzione del rischio, lacapacità di pianificare e gestire progetti imprenditoriali.Abbiamo chiesto qualche anticipazione in merito a questanuova iniziativa alla dirigente degli istituti superiori“Botta” e “Cena” di Ivrea Lucia Mongiano.

Professoressa Mongiano, è arrivato il documentonelle vostre scuole?

C’era la news sul sito del MIUR e la diffusione stam-pa... Il documento vero e proprio non ci è ancora stato tra-smesso. Ma arriverà.

Ritiene che sarà uno strumento utile?L’intenzione è assolutamente buona e ha senso forma-

tivo. Si vuole in tal modo sollecitare lo sviluppo delle “softskills”, coniugandolo con la crescita e la conoscenza di sécome persona e come cittadino. Si inserisce certo facil-mente nel filone destinato agli ultimi anni delle superiori esi muove in parallelo con il macroambito dell’AlternanzaScuola-Lavoro, anzi ne fa parte. A dire il vero è una delleforme di educazione che, tarata sui percorsi formativi e sul-l’età dei discenti, si potrebbe applicare in tutti i momentidell’apprendimento. Diciamo che essendo documento ispi-rato da Confindustria si applica ovviamente sull’ultimaparte del percorso di istruzione, laddove poi è previsto losbocco nel mondo del lavoro o comunque un prosieguo distudi orientato al futuro lavoro.

Come intendete usarlo? Già negli anni passati il liceo Botta ha ospitato inter-

venti di Confindustria Canavese Giovani di cui uno moltointeressante dal titolo esemplificativo “Talento, Passione,Azione”. E’ chiara una finalità “utilitaristica” considerata laprovenienza, ma la parola “educazione” spinge a fare con-siderazioni di più ampio raggio: la scuola superiore è scuoladi completamento-consolidamento di una formazione dibase: è qui che i giovani adolescenti devono scoprire i lorointeressi, le loro inclinazioni e le loro capacità e abilità. Unpercorso così indirizzato, come ne stiamo sperimentandotanti nel filone “learning by doing” può servire ad aiutarli aconoscersi e a misurarsi con se stessi e con gli altri, puòessere un’opportunità di crescita della persona.

Che aspettative per insegnanti, studenti e genitori?Questo è forse presto per dirlo. Sarà bene prima legge-

re bene i documenti.

Un “Sillabo” insegneràl’imprenditoria

agli studenti delleScuole Superiori

TORINO - L'Italia pubblica (Stato edEnti territoriali) costa sempre più cara; ma,l'aumento delle sue spese è inferiore aquello delle sue entrate. Il gettito derivan-te da imposte, tasse, tributi e contributi aInps e Inail è infatti sempre più copioso,nonostante tutto. Lo dimostrano anche idati di gennaio e febbraio. Nel primobimestre di quest'anno, infatti, le entratetributarie erariali sono ammontate a 66,8miliardi, il 3,6% in più rispetto allo stessoperiodo del 2017. Inoltre, le entrate terri-toriali e degli enti locali sono cresciute del5,8%, raggiungendo quasi i 3,9 miliardi.

Come comunicato dal ministerodell'Economia e delle Finanze (Mef), leimposte dirette sono risultate pari a 40,8miliardi, con un incremento del 3,6% sulprimo bimestre dell'anno scorso, pari aquello delle indirette salite a 26 miliardi. Igiochi hanno fatto incassare allo Statocirca 2,5 miliardi (+6,9%) e la lotta all'eva-sione ha reso, sempre nel primo bimestre2018, poco meno di 1,4 miliardi (+5,4%).In particolare, le entrate conseguentiall'Irpef sui lavoratori dipendenti e sui pen-sionati sono aumentate di 880 milioni

(+2,7% rispetto a gennaio-febbraio 2017)e di 554 milioni (+3,9%) quelle derivantidall'Iva. Quanto alle entrate territoriali edegli enti locali – Regioni, Comuni,Province e Città Metropolitane – i primidue mesi 2018 hanno fatto registrare 950milioni come addizionale regionale Irpef(+1,5%), 287 milioni come addizionalecomunale Irpef (+3,2%), 2,315 miliardicome Irap (+4,6%), 307 milioni comeImu-Imis di pertinenza dei Comuni(+38,9%) e 15 milioni come Tasi (+7,1%).

A sua volta l'Istat ha recentemente pre-sentato il conto economico consolidatodelle amministrazioni pubbliche relativa-mente agli anni 2013-2017. Dal prospettoemergono entrate complessive per 799,9miliardi nel 2017 a fronte dei 772,5 del2013 e uscite per 839,6 miliardi l'anno pas-sato contro gli 819,4 miliardi del 2013.Negli ultimi cinque anni, pertanto, l'insiemedelle amministrazioni pubbliche italiane haaumentato le uscite di poco più di 20miliardi, ma il bilancio resta postivo essen-do in contemporanea aumentate di quasi27,5 miliardi le entrate. rodolfo bosio

(https://enordovest.blogspot.it)

Quanto costa il settore pubblico in Italia: crescono entrate e spese

Polizia di Stato: il 166° anniversariocelebrato alla Reggia di Venaria Reale

DUE INCONTRI IERI AL MINISTERO A RROMA

Alta Velocità: Chivassose la gioca con Carisio

il isvegliopopolare16 giovedì 12 aprile 2018• Ultim’ora

CHIVASSO - Si è aperto uno spira-glio importante nella definizione di unafermata intermedia tra Milano e Torinosulla linea ad Alta velocità, che negliultimi giorni aveva animato il dibattitotra amministrazioni locali che rivendi-cano la primogenitura della richiesta.

Due gli incontri che si sono svoltiieri a Roma al Ministero delleInfrastrutture e Trasporti ai quali hapartecipato l’assessore ai Trasporti dellaRegione Piemonte, Francesco Balocco.Il primo in mattinata con il capo digabinetto del ministero MauroBonaretti e dell’amministratore delega-to di Rfi Maurizio Gentile, promossodal senatore Luigi Bobba e dai sindacidi Santhià Angelo Cappuccio e diCarisio Pietro Pasquino.

Il secondo nel pomeriggio con ilviceministro Riccardo Nencini, il coor-dinatore dell’associazione IdentitàComune Tomas Carini, sostenitricedel progetto “Porta del Canavese-Monferrato”, i sindaci di ChivassoClaudio Castello, di Gassino PaoloCugini, di Bollengo Luigi Sergio Ricca,

Marco Marocco vicesindaco di Cittàmetropolitana, i parlamentariFrancesca Bonomo, Davide Gariglio,Carlo Giacometto e Andrea Gavazza inrappresentanza dell’assessore regionaleGianna Pentenero.

In entrambe gli appuntamenti, Rfiha ribadito la disponibilità adapprofondire il tema partecipando aun tavolo tecnico, promosso daRegione Piemonte e che vedrà il sup-porto del Politecnico di Torino e ilcontributo dei territori che coinvolgo-no cinque province.

“A questo punto - ha affermatol’assessore Balocco – in esito all’analisicosti-benefici, è importante che l’e-ventuale scelta sulla localizzazionedella fermata avvenga sulla base di cri-teri oggettivi che tengano conto degliaspetti tecnici e del reale bacino diutenza afferente a quella fermata,nonché le valutazioni commerciali deigestori del servizio dell’Alta Velocità.Ringrazio tutti i soggetti che si sonoattivati per raggiungere questo primoimportante risultato”.

“GLI HO CHIESTO SE AVEVA FATTO DEL MALE A GLORIA...”

Abbattista si chiama fuoriProcesso Rosboch, parla la mamma di Gabriele

IVREA – Nuova seduta delprocesso per l’omicidio della pro-fessoressa Gloria Rosboch, inTribunale a Ivrea. A parlare èsempre Caterina Abbattista,madre di Gabriele Defilippi, con-dannato insieme al compliceRoberto Obert per l’assassiniodella donna.

La Abbattista ha ricostruito,dal suo punto di vista, quantoaccadde la sera del 13 gennaio didue anni fa, quando la professo-ressa fu uccisa, strangolata conun laccio stendibiancheria e poigettata in una cisterna nellecampagne di Rivara.

Alla fine turno di lavoro all’o-spedale di Ivrea – ha detto - edopo aver ricevuto un messaggioda una comune amica preoccu-pata per la scomparsa di Gloria,Caterina era rientrata a casa aGassino, e lì aveva trovatoGabriele, il fratello più piccolo eObert. Con Gabriele e Obertavrebbe avuto un duro confron-to, chiedendo loro se avesserofatto qualcosa di male a Gloria.La loro risposta fu che non nesapevano nulla. “Erano tranquilli

– ha detto la donna -, ridevano,scherzavano”.

Adesso la parola passa allaCorte d’Assise, che entro finemaggio dovrà stabilire se –come sostiene l’accusa - laAbbattista è l’istigatrice dell’o-micidio, una donna assetata didenaro che progettava truffe aidanni di deboli vittime, facili dasoggiogare per sbarazzarseneuna volta ottenuto lo scopo;oppure è una madre vittima esuccube di un figlio gelido emanipolatore. E su questo si èlevata la protesta dell’avvocatoGiampaolo Zancan, uno dei

difensori della Abbattista, cheha sottolineato come, a suo giu-dizio, si stia procedendo in unprocesso non a fatti criminosi,ma alla vita di una persona:cosa del tutto inaccettabile.

Nelle quattro ore di interro-gatorio il pubblico ministero haindagato a fondo nella vita delladonna, dal primo matrimonio,con il padre di Defilippi (mortoda poco), alla storia con SergioManca, padre del secondo figlio.E sui rapporti con EfisiaRossignoli, la finta centralinistache aveva avuto un ruolo nellatruffa da 187 mila euro ai dannidella professoressa, con la stessaRosboch e i suoi famigliari, conSofia Sabouh, sua principaleaccusatrice. Raccontano tuttimenzogne, secondo la Abbattistamentono tutti. E riguardo alfiglio più piccolo, che ai magi-strati aveva detto di sapere deisoldi truffati a Gloria, dell’esi-stenza di una pistola e del fattoche l’insegnante avesse fatto unabrutta fine, secondo la madresarebbe stato condizionato daimedia.

CANDIA - Cinque reti dapesca lunghe 50 metri ciascu-na, per un valore di circa 300euro, rubate in una notte delloscorso weekend a un pescatoreche, munito di regolare auto-rizzazione per la pesca conces-sa dal Comune, aveva steso nel

lago di Candia. L’uomo si è affrettato a

denunciare l’accaduto aiCarabinieri di Caluso, ma non èstato in grado di fornire ele-menti utili alle indagini.

Diverse le ipotesi che siavanzano: atto vandalico, furto

per incamerare il pesce giàpescato, azione dimostrativa dipersone contrarie alla pesca. Lapesca nelle acque del lago diCandia è disciplinata da unregolamento comunale, rivistoed approvato nel 2016 dalConsiglio comunale.

Furto di reti da pesca la scorsa settimana al lago di Candia

Borgiallo, denuncia per guida in stato di ebbrezza

BORGIALLO - Denunciato un quaran-taseienne borgiallese per guida in statodi ebbrezza, fermato in paese, domenicanotte, dai Carabinieri di Cuorgnè che sta-vano effettuando controlli di routine.Sottoposto al test dell’etilometro, il risul-tato ha evidenziato un tasso alcolemicosei volte superiore ai limiti di legge. Neiconfronti dell’uomo è scattata la denun-cia alla Procura di Ivrea, mentre i militaridell'Arma hanno provveduto al ritirodella patente e al sequestro dell’auto.Dall’inizio dell’anno i Carabinieri dellaCompagnia di Ivrea, nel corso dei con-trolli periodici sulle strade del Canavesesoprattutto nel corso dei fine settimana,hanno segnalato alle autorità competen-ti 41 persone per guida in stato d’eb-brezza e tre per guida sotto l’effetto disostanze stupefacenti.

Arresti a Brandizzo per tentata estorsione

CHIVASSO – Elicotteri in volo suChivasso, ieri mattina: erano quelli deiCarabinieri che si recavano a Brandizzo,dove all’alba era stata eseguita un’ordi-nanza di custodia cautelare in carcereemessa dal giudice per le indagini preli-minari del Tribunale di Novara, su richie-sta della locale Procura della Repubblica.Gli indagati sono i fratell i Guido eGiuseppe Carbone, Francesco Ierardi eDavide Visentin, età comprese tra i 29 e i36 anni. Ierardi ha anche cercato di sfug-gire all’arresto scappando per le vieintorno alla sua abitazione, ma è statorintracciato e fermato grazie all’interven-to dell’elicottero dell’Arma dell’elinucleo

di Volpiano. I quattro sono accusati di tentata estorsione aggravata in concor-so, detenzione e porto abusivo di pistola.L’indagine era partita dopo gli spari con-tro la casa di un imprenditore, esplosi daun’auto di passaggio la sera di mercoledì10 gennaio, a Tornaco, nel novarese.Proprio da quelle pallottole calibro 9erano partite le indagini, che hannoanche messo in evidenza collegamenti elegami di parentela con alcuni soggettiappartenenti alla ‘ndrangheta.

Ha provato a rubare tubi di rameall’ex Olivetti: condannato a 6 mesi

IVREA – Condannato a sei mesi direclusione e 200 euro di multa dal giudi-ce Claudia Colangelo, del Tribunale diIvrea: questa la pena inflitta a CiroMedici, oggi cinquantaquattrenne. I fattirisalgono al 2011: in un periodo in cui sitrovava in mutua per infortunio, accom-pagnato dal figlio (all’epoca minorenne),si era recato nel complesso ex Olivetti diScarmagno tentando di rubare 2 quintalidi rame. Medici lavorava proprio in quellostabilimento, e vi era recato con la scusadi recuperare oggetti personali dal pro-prio armadietto: il sorvegliante all’ingres-so lo aveva fatto entrare, e così insieme alfiglio era sceso nei sotterranei del capan-none, dove si trovavano tubature di ramelunghe 80 metri. Evidentemente l’opera-zione si era protratta troppo a lungo,tanto da insospettire il sorvegliante, cheaveva chiamato il 112. L’intervento deiCarabinieri di Strambino aveva condottoalla cattura dei due. Ora, dopo quasisette anni, è arrivata la sentenza per CiroMedici, mentre il figlio, che come dettoallora era minorenne, è ancora a giudiziopresso il Tribunale dei minori di Torino.

in breve

VENARIA – E’ stato celebratomartedì il 166° anniversario dellafondazione della Polizia. Quest’annola cerimonia ha avuto luogo in unacornice inedita: la meravigliosaReggia di Venaria Reale con i suoisontuosi giardini e con un gradevoleaccompagnamento musicale offertodall’Orchestra sinfonica Mozart.L’intento era quello di condividere lacelebrazione con i cittadini, ai quali èrivolto l’operato quotidiano delledonne e degli uomini della Polizia diStato, guidati dal claim #essercisem-pre. La cerimonia ha avuto luogonella Galleria di Diana della Reggia,preceduta al mattino, presso ilReparto Mobile della Polizia di Stato,dalla deposizione di una corona almonumento ai Caduti, da parte delPrefetto di Torino e del Questore diTorino. All’evento hanno preso partetutte le rappresentanze della Poliziadi Stato e sono stati letti i messaggi di salutodel presidente della Repubblica, del ministrodell’Interno e del capo della Polizia, direttoregenerale della Pubblica sicurezza. Il presidenteMattarella ha concesso, quest’anno, la meda-glia d’oro al merito civile alla bandiera dellaPolizia di Stato per l’operato della PoliziaScientifica. Il questore Francesco Messina haesposto l’attività svolta nella provincia diTorino, sia per i profili della polizia di preven-zione sia per quanto concerne l’azione di con-trasto alla criminalità. I delitti commessi neltorinese dal 1° marzo 2017 al 28 febbraio 2018ammontano a 124 mila 215, con una diminu-zione del 6,74% rispetto all’anno precedente.Per oltre l’80% si tratta di reati contro il patri-monio, per il resto sono reati contro la persona(5,90%) e “altri delitti” (13,95%).

I delitti contro la persona (7 mila 326)sono in calo del 7,05%. In diminuzione anchegli atti persecutori e i maltrattamenti in fami-glia. In lieve aumento, invece, gli omicidivolontari (da 8 a 9), i tentati omicidi (aumentodel 38,71%), le lesioni dolose (+5,60%) e leviolenze sessuali (+25,95%).

Scendono decisamente i furti (-11,95%),soprattutto quelli di autovetture (-15,56%),aumentano le rapine (+1,26%), in particolarequelle alle banche (+12,50%), in esercizi com-merciali (+10,37) e in pubblica via (+4,70%).

All’illustrazione dei dati è seguito l’inter-vento del direttore centrale per gli Affari gene-rali della Polizia di Stato e la consegna degliattestati agli operatori di Polizia che si sonodistinti in particolari e significative attività diservizio.

Eugenio Pacchioli presotra Mahler e Nietzsche

IIVREA - IN CONCERTO AL “GIACOSA”

Allevi: genio o no?Il fatto è che piace

RIVAROLO - STEFANIA LONGO E VALENTINA TREVISAN: “A PROPOSITO D”

Fuoridaltunnel... si va in scenaLa compagnia teatrale esordisce sabato al San Michele

Castellamonte: in mostra ‘Visioni urbane ed extraurbane’

il isvegliopopolare18 giovedì 12 aprile 2018• Cultura

RIVAROLO - Si chiama Fuoridal-tunnel ed è una neonata associazioneculturale dedita al teatro e alla promozio-ne dell’arte attraverso proposte diverse,innovative e multidisciplinari ([email protected]). Il nucleo origi-nario è formato dalle attrici StefaniaLongo e Valentina Trevisan – entrambecon una ormai consistente esperienza inpalcoscenico – e dal tecnico NisioGismondi. Allo scorso Natale risale illoro primo spettacolo-mostra, realizzatoinsieme al pittore di origini toscane, tra-piantato in Canavese, Eugenio Guarini.

Ora sta per vedere la luce un nuovoprogetto, “A proposito D”: uno spettacolotutto al femminile, che esordisce sabato14 alle 21 al Teatro dell’Oratorio SanMichele di via Fiume a Rivarolo, peressere poi replicato al Teatro Espace divia Mantova a Torino il 26 maggio.

Tre personaggi, tre donne, tre epo-che. Leontina (Stefania Longo) è unadonna borghese di inizio ‘900, e tornadal passato per raccontare al marito unsegreto che le pesa sulla coscienza: sco-prirà un segreto molto più grande delsuo. Beatrice, proprio quella di Dante(Valentina Trevisan): donna avvolta daun’aura angelica, cantata dal maggioredei nostri poeti… ma lei è una donnagiovane e bella, che sprizza voglia di vive-re e si presenterà al pubblico in tutta lasua freschezza. Infine Gilda (StefaniaLongo), clochard dei nostri giorni, donnafragile e forte al tempo stesso; vive in unmondo tutto suo, con il distacco di una

diva del cinema in compagnia di James,della Signorinalisopra e di personaggiimmaginari che la circondano: immagi-nari per gli altri, quanto mai reali per lei.

In questi mesi i tre soci fondatoristanno inoltre lavorando, insieme adiversi collaboratori esterni, per presenta-re nelle scuole o a privati percorsi di avvi-cinamento al teatro e alla comunicazio-ne, indirizzati ai giovani o agli adulti.Percorsi utili a persone che devono parla-re in pubblico, per adulti che non hannoperso la voglia di mettersi in gioco, osemplicemente per chi, da spettatore,vorrebbe saperne di più sul "dietro lequinte" di uno spettacolo. L’inizio deipercorsi sarà in ottobre.

Ma chi sono i fondatori diFuoridaltunnel? Valentina Trevisan,attrice da quasi un ventennio, si è forma-ta alla scuola di Oreste Valente “Il muli-no di Amleto”, partecipando inoltre stage

e seminari con attori e registi di fama, tracui Lina Bernardi.

Stefania Longo ha studiato recita-zione alla Teatranza Artedrama, halavorato con numerosi attori e registi(tra gli altri Maurizio Tropea, MicheleGentile, Matteo Vitanza, MarinaJuele), ha ideato e diretto la manifesta-zione “Pinocchio a Ivrea”, per la qualeha appositamente scritto il testo“Pinocchiologia: analogie tra Pinocchioe Adriano Olivetti”, che è stato replica-to in prestigiose location come SanBernardino a Ivrea o i castelli diMercenasco e Banchette.

Nisio Gismondi, imprenditore diIvrea, ha grande esperienza nella orga-nizzazione di eventi e gusto raffinatoper le scenografie e i costumi. Si occupada 30 anni di turismo, e da quattro annicollabora con Stefania Longo nella orga-nizzazione di eventi culturali.

IVREA - E’ affermato daanni, eppure le diatribe sulsuo conto non accennano asopirsi: musicista classico oabile entertainer, pianista digran talento e tecnica sopraf-fina o personaggio costruito atavolino, che sfrutta il suocarisma un po’ nevrotico pergigioneggiare sul palco inmodo lezioso e autoreferen-ziale, catturando la benevo-lenza del pubblico?

Ma è poi così importantedirimere la questione? Lamusica di Allevi piace a tanti,riscuote un successo che attra-versa le generazioni, i suoiconcerti sono quasi sempresold out: non glielo si puòimputare come colpa.

Allevi – pianista, composi-tore, direttore d’orchestra -sarà lunedì 16 alle 20,45all’auditorium Officina H divia Montenavale (biglietti 35,27, 20 euro, prenotazioni0125/64.11.61), accompagna-to dagli Archi dell’OrchestraSinfonica Italiana, ennesimatappa del tour di presentazio-ne del suo ultimo lavoro,“Equilibrium”: un doppioalbum di inediti in cui, piùche mai, si fondono le sue dueanime, quella rockeggiante eun po’ ribelle e quella classica,

di stampo accademico. Nelprimo disco Allevi si manife-sta come solista in cinquebrani, mentre negli altri cin-que è accompagnato dagliArchi dell’Orchestra SinfonicaItaliana; nel secondo dirige lamedesima Orchestra in unasua articolata composizione, ilConcerto per Pianoforte eOrchestra n. 1, affidando ilpianoforte – ed è la primavolta che accade – a un altrogrande virtuoso, l’americanoJeffrey Biegel.

E’ proprio in questoConcerto in tre movimentiche, più che altrove, emergel’idea di “musica classicacontemporanea” di GiovanniAllevi, lontana da dodecafo-nia e minimalismo, e cheinvece attinge alla tradizionemelodica europea, innervan-dola di suoni del presente.

TORINO - Un librod’artista, un portfolio,esemplare unico realizzatoda Eugenio Pacchioli, undicifogli con immagini dedicatea ciascun versetto del "Lieddi mezzanotte di Zaratu-stra", l’altissima meditazio-ne di Friedrich Nietzscheche Gustav Mahler hamusicato nel quarto movi-mento della sua TerzaSinfonia: è questo “O men-sch! Gib acht!” (Uomo!Stai attento!) in mostra daieri, mercoledì 11, a lunedì23 aprile alla BibliotecaCivica Centrale in via dellaCittadella 5 a Torino.

L’interpretazione dellied “O mensch! Gib acht!”è affidata interamente daMahler al contralto solista.Nietzsche-Zaratustra com-pone una meditazionesenza tempo sulla profon-dità e sul mistero della vita

e dell’universo, con l’uomoal centro e due versanti infi-niti che da lui si dipartono:il primo che vede l’uomonella sua accezione di soffe-renza e fatica, il secondoche all’uomo suggerisce pro-spettive di serenità e felicità.

Ed è proprio sul fascinodi questa potente medita-zione che l’artista eporedie-se Eugenio Pacchioli ha svi-luppato un’ampia serie dicomposizioni pittoriche,tutte imperniate su quegliundici versetti di poesiaaltissima: undici fogli conimmagini dedicate a cia-scun versetto e realizzatecon la tecnica del monoti-po, e gli stessi versetti sonopoi riproposti in un’ampiaserie di dipinti realizzati incolori acrilici su carta.

La mostra è a ingressolibero; per info e orari011/01.12.98.36.

CASTELLAMONTE -“Visioni urbane ed extraurba-ne” (progetto di MariangelaRedolfini e Elena Piacentini; acura di Anna Tabbia; notaintroduttiva di PasqualeMazza e Claudio Bethaz) è iltitolo della mostra collettivad’arte contemporanea che siinaugura sabato 14 aprile alle16 al centro congressi “PieroMartinetti” di via Educ 59, eche potrà essere visitata fino asabato 5 maggio, il sabato e ladomenica dalle 10 alle 12,30e dalle 15 alle 18,30.

Organizzano l’assessoratoalla Cultura del Comune e ilCantiere delle Arti diCastellamonte, espongono gliartisti Hudesa Kaganow,Mariangela Redolfini, ElenaPiacentini, GuglielmoMarthyn, Sandra Baruzzi.Info e prenotazioni visite inorari diversi da quelli indicati:340/37.55.732.

Il progetto “Visioni urba-ne ed extraurbane nasce”dalle riflessioni di MariangelaRedolfini e Elena Piacentinisu questo tema: le due pittri-ci hanno voluto confrontare iloro pensieri con altri artistiche condividessero il signifi-cato profondo e sviscerasserocon strumenti multiformi levarie sfaccettature di un sog-getto così ricco di stimoli.Ecco la novità: un progettocollettivo, armonico, univer-sale, con una visione ampia econdivisa, sottolineata dallaqualità tecnica e dalla ricercaartistica pluriennale di ogniartista.

Hudesa Kaganow, archi-tetto ed artista visiva di origi-ne franco-brasiliana, lavora da

molti anni sul tema dell’an-tropizzazione mettendo inluce il complesso rapportoesistente tra uomo e natura.Suo obiettivo è offrire un viag-gio attraverso paesaggi urbanied extraurbani dove potervisionare minimi segni, testi-moni del passaggio dell’uo-mo, fino a spazi densamenteurbanizzati che hanno com-pletamente alterato gli ele-menti naturali preesistenti.

Mariangela Redolfini, pit-trice e insegnante, a partiredall’esperienza nel campoarchitettonico sceglie di raffi-gurare paesaggi urbani attra-verso cristalli di forma, ordinee esattezza. Dipingere è perlei operazione di sintesi, didistillazione del reale; l’obiet-tivo dei suoi lavori è “ricrearevere e proprie zone d’ordine:

spazi di equilibrio estetico ecromatico, baluardi logici incui difendersi dall’irrazionalee dal brutto che dilaga nellaquotidianità”.

Elena Piacentini, artista,restauratrice di decorazioniurbane del secolo XX e gior-nalista, trae dalla sua perso-nale esperienza l’ispirazioneper questo evento: in un con-tinuo collegamento trasver-sale tra le due attività e leinevitabili ricerche da leicompiute sugli effetti deglispazi metropolitani neglistati emozionali.

Guglielmo Marthyn, rea-lizza sculture in gres cerami-co dal grande potere affabula-torio, dove una rigorosaricerca dei materiali ceramicisi sposa a uno stile onirico-fiabesco. Le sue opere sem-

brano ispirate ai protagonistidi una fiaba antica, un uni-verso popolato di simboli,metafore e parabole che cipermettono di entrare inprofondo contatto con ilnostro mondo emotivo.

Sandra Baruzzi, artista,ceramista e docente, attraver-so la figurazione di sculture inceramica colorata fonda ilprincipio delle “Geometrieurbane”: architetture di colo-ri, di segni, di volumi, di pienie di vuoti. Edifici in “terre diconfine” dove prende formal’immagine di una vita aimargini, nelle periferie, negliagglomerati urbani, un luogodove viene conservato uncarattere randagio, un luogodove si accumulano conteni-tori di energie, forze, forme,geometrie, luci ed ombre.

Babele di Mariangela Redolfini e Fiori di Strada di Sandra Baruzzi

Dalla Costa Azzurra un gruppo d’archi davvero affiatato

UN CONVEGNO CELEBRA IL DIPLOMATICO (E STUDIOSO) CANAVESANO

EE Nigra “si riprende” ParigiLa Sorbona omaggia il tessitore dell’incontro di Plombières

CHIVASSO - IL TEATRO A CANONE

Come riusciremo afuggire da Mozart?

il isvegliopopolare 19giovedì 12 aprile 2018 • Cultura

IVREA - Si tiene martedì 17 alle 21, all’au-ditorium “Mozart” di corso Massimo d’Aze-glio 69, l’undicesimo e ultimo concerto dellastagione musicale 2017-18 dell’OrchestraSinfonica Giovanile del Piemonte.

La formazione eporediese, nella circostan-

za diretta dal maestro Mario Renato Cappel-lin, propone un programma intitolato“Vincere facile”, che prevede le Variazioni suun tema originale, op. 36 (Variazioni“Enigma”) di Edward Elgar e la Sinfonia n. 5 inmi minore, op. 64 di Piotr Ilic Ciajkòvskij.

“Ebbene sì, ci piace vincere facile - com-menta con una buona dose di humor il“papà” dell’Orchestra eporediese, il maestroGianni Monte -: ci separiamo per qualchemese, prima della prossima stagione, salutan-dovi e ringraziandovi con questo programma,

davvero strepitoso. Sappiate che siete autoriz-zati a spellarvi le mani”.

Biglietti 15 euro, prenotazioni dalle 14,30alle 19 allo 0125/42.51.23; gli ultimi tagliandidisponibili vengono messi in vendita la seradel concerto a partire dalle 20 al botteghino.

Ultimo concerto di stagione per l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte: Cappellin la dirige in brani di Elgar e di Ciaijkòvsklij

PARIGI – Alla prestigiosauniversità parigina dellaSorbona sabato 14 si omaggiala figura di Costantino Nigra,artefice dell'alleanza tra Regnodi Sardegna e Impero diFrancia che portò alla secondaguerra di Indipendenza italia-na. In occasione del 160° anni-versario dello storico incontrodi Plombières tra Cavour eNapoleone III, l'AssociazioneCostantino Nigra ha organiz-zato un convegno storico -"L'alleanza tra Regno diSardegna e Impero di Francianel percorso di unificazionedell'Italia" - che ha coinvolto ilrettorato della Sorbona,l'Ambasciata d'Italia a Parigi,l'Istituto di Cultura e laMaison d'Italie di Parigi, inte-ressando alla fase organizzati-va anche i Lions Club delDistretto parigino.

L'Associazione CostantinoNigra, presieduta da RobertoFavero, e il Lions Club AltoCanavese, guidato da MicheleNastro, hanno promosso que-sto importante evento, orga-nizzando anche un viaggio aParigi per l'occasione.

Dopo l'apertura del conve-gno alle 10, con il messaggiodel direttore della Maisond'Italie Roberto Giacone, ci

saranno i saluti istituzionalidel rettore de La Sorbonne,professor Gilles Pecout, del-l'ambasciatrice d'Italia TeresaCastaldo, del presidentedell'Associazione CostantinoNigra, del presidente dellaFondazione Camillo CavourNerio Nesi e quelli di benve-nuto del presidente del LionsClub italiano, del past gover-natore Aron Bengio, del gover-natore del Distretto franceseDominique Maillard.

Quindi seguiranno gl’inter-venti di Georges Virlogeuxdell'Università di Marsiglia(“Costantino Nigra inventatoda Massimo d’Azeglio”), deldirettore del Centro StudiCavouriani Pierangelo Gentile

("160 anni dopo lo storicoincontro di Plombières traCavour e Napoleone III: consi-derazioni e riflessioni”), delrettore Gilles Pecout ("Costan-tino Nigra nel cuore delladiplomazia parallela cavouria-na: la preparazione dell’unitàd’Italia a Parigi”), del professorEdoardo Greppi dell'Universitàdi Torino ("Aspetti giuridici delprocesso di unificazione del-l’Italia”), del già ambasciatored'Italia a Parigi Luigi Guido-bono Cavalchini ("I rapportitra il ministro plenipotenziariod'Italia a Parigi CostantinoNigra e l'imperatore di FranciaNapoleone III"). Moderatoredel convegno sarà GeorgesHenri Soutou, membro della

Académie Française e presi-dente della FondazioneThiers. All’incontro di studiofaranno seguito diversi altrimomenti: un intermeetingcon i Lions parigini, la conse-gna di un onorificenza Mjf allafamiglia del rimpianto amicocanavesano Jacques Clerico,patron del Moulin Rouge, perfinire in una serata in questostorico locale parigino da luirilanciato.

Per la giornata di domeni-ca 15 è invece organizzata unavisita organizzata al Muséed'Orsay, famoso anche perchérestaurato su progetto dell'ar-chitetto italiano Gae Aulenti,e una al castello di Compiegneper scoprire il prestigiosoMuseo del Secondo Imperofrancese, quello in cui Nigra fuapprezzato per le sue grandidoti di uomo di cultura e didiplomatico insigne, e dove laContessa di Castiglione seppesedurre l'Imperatore.

Canavesani in terra diFrancia, quindi, per ribadirel'auspicio che italiani e francesipossano stringere una fortealleanza nel contesto dell’U-nione europea, come avvennenel 1859, e affermare l'intelli-genza latina nella gestionedell'Europa di oggi e domani.

CHIVASSO – Si avvia verso la sua conclusione la 19a edi-zione della rassegna “Il teatro dei passi perduti”, allestita dal-l’associazione culturale Foravia. Il penultimo appuntamento,sabato 14 alle 21 al Teatrino Civico, vede la compagnia chivas-sese Teatro a Canone proporre il suo nuovo spettacolo “Fugada Mozart. Un funerale e una festa in teatro e in musica”: conAnna Fantozzi e Luca Vonella, drammaturgia e regia di LucaVonella, realizzazione video di Chiara Crupi, musiche dal vivoeseguite dall’ensemble ClariMozart.

Quando si incontra un personaggio del calibro di Mozart,bisogna fuggire da tutto ciò che di lui è stato già detto: il rischioè correre fino all’esaurimento, senza mai vedere cosa c’è oltre losteccato dello stereotipo. L’unica strada è la ricerca di un altropunto di vista. Per fare ciò, bisogna digerire tutto ciò che è statodetto e ripetuto, e guardarlo con i propri occhi superando ilrischio di esserne abbagliati fino alla nausea.

Questo fece Ingeborg Bachmann che, nel ‘56, nello scritto“Musica impura” si domandò: perché ascoltarlo ancora,Mozart? Qual è la sua vitalità? Cos’altro poteva dare agliaustriaci, agli europei? Domande e risposte espresse, daBachmann, in una prosa poetica. Festa e morte: di questo sonofatte la vita e le creazioni di Mozart.

Lo spettacolo inizia con un angelo caduto sulla terra e undirettore d’orchestra innamorato. Due bambini giocano spen-sierati. Sono le anime di Mozart che popolano il palcoscenicoattraverso dei quadri in movimento. Mozart è il protagonistaassente dello spettacolo: è presente con la sua musica, interpre-tata dal vivo da un ensemble di quattro clarinettisti. Mozart, sisa, adorava il clarinetto.

“Un uomo e una donna si incontrano, si scontrano - spiegail regista Vonella -; si attraggono e si respingono. Si amano evorrebbero uccidersi. Sussurrano e gridano parole romantiche.Camminano insieme e da soli al passo della musica: sonoPamina e Tamino i due eroi nell’opera musicata da Mozart ‘Ilflauto magico’. Attraversano un percorso a ostacoli: la vita. Nelloro cammino incontrano un bizzarro direttore d’orchestra chespiega che senso ha ascoltare oggi la musica classica. Come unconiglio dal cilindro, spunta Papageno, l’uccellatore. Buffo egrottesco, saltella in cerca della sua Papagena. Ognuno di noi cisi può rispecchiare. Poi arriva un Pierrot dei nostri giorni, dolcee malconcio. E’ un mondo immaginario, quello di Mozart chesviluppa una trama dove gli uomini soffrono, sperano e hannobisogno semplicemente di amore”.

Biglietti a 10 euro; info e prenotazioni alla BibliotecaMoviMente (011/04.69.920), da lunedì a giovedì dalle 9 alle19, venerdì dalle 13 alle 19, sabato dalle 9 alle 13.

IVREA - Il decimo concerto stagionaledell’Orchestra Sinfonica Giovanile delPiemonte, venerdì 6 aprile, ha riportatosul palco dell’auditorium “Mozart” ungruppo della Costa Azzurra già noto alpubblico eporediese, che l’aveva ascoltatoe applaudito con piacere l’anno scorso: sitratta dell’Orchestre de chambre de SaintRaphael, diretta da Jean-SébastienHubert, che funge anche da primo violinoe da violino solista.

Un gruppo d’archi affiatato, simpati-co, che suona, oltre che con notevole bra-vura, anche con molta gioia e desiderio difar divertire gli ascoltatori: come si evincedal programma, di tipo antologico, com-prendente brani noti, antichi e moderni,orecchiabili e sempre piacevoli…

All’inizio la bellissima Serenata in mimaggiore per archi op. 22 di Dvorak, arti-colata in cinque movimenti, morbidi e

carezzevoli, eseguiti con una partecipazio-ne emotiva che dava calore al fervidometodizzare tipico del compositoreboemo, facendo risaltare, al contempo,l’intreccio strumentale e il discorso polifo-nico. Seguiva, di Elgar, “Salut d’amour”op. 12 e una serie di pezzi brevi, diversitra di loro, anche lontani nel tempo:estratti dall’opera “Aida” di Verdi,“Méditation” dall’opera “Thais” diMassenet, l’Ave Maria di Schubert, “Poruna cabeza” di Carlos Gardel, “Oblivion”di Piazzolla, estratti dall’opera “Il Barbieredi Siviglia” di Rossini, “In the mood forlove” di Galasso, Concerto di Berlino diVladimir Cosma e Aria di JohannSebastian Bach.

Una carrellata di autori, epoche e stilimolto vari, brani offerti ognuno con ade-renza espressiva, molto trascinanti ecoinvolgenti per il pubblico, che ha

apprezzato la perizia e la verve degli ese-cutori, insieme e singolarmente; in parti-colare il direttore – violinista pieno di brioe di apertura dialogante verso il pubblico egli orchestrali.

Se qualche appunto si può fare riguar-da il programma, che, accanto a branitutti godibili, ha presentato brani unpo’… strani: come, ad esempio, la Marciatrionfale dell’Aida (trasposta per archiperde tutto il suo mordente), o Il Barbieredi Siviglia (che ha, tra l’altro, una splendi-da Sinfonia), di cui è stata eseguita solouna brevissima parte dalla Cavatina diFigaro, che tutti conosciamo cantata dauna profonda voce baritonale.

Ma suonavano bene, e il concerto èrisultato piacevole e distensivo per gliascoltatori, che hanno tributato applausicalorosi.

carla zanetti occleppo

‘Assaggi di musica e parole’ del FaberCASALBORGONE – Si chiude sabato

14, alle 21 al Teatro San Carlo in piazzaCarlo Bruna, la rassegna “Il teatro ritro-vato” allestita da Faber Teater, che erastata inaugurata lo scorso dicembre. E’ lostesso Faber Teater a presentare “Assaggidi musica e parole”, in una edizione spe-ciale ideata appositamente per l'Abbadiadi Casalborgone: è una serata teatrale emusicale nata per omaggiare questa asso-ciazione, nata nel 1680, una tra lepochissime Abbadie del Piemonte cheancora sopravvivono. Una serata di testi,musiche e canzoni accompagnati da duefisarmoniche, una chitarra e le polifonievocali del Faber Teater.

La rassegna “Il teatro ritrovato” è natagrazie alla collaborazione dell'ammini-strazione comunale con Faber Teater econ la Fondazione Piemonte dal Vivo,con l'obiettivo di portare nel Comunecollinare spettacoli di qualità e di rilevan-za artistica. L’ingresso è libero, per inforivolgersi al 338/20.00.758.

A necessità, è disponibile il servizio dibaby caring grazie alla collaborazione conil micronido “Il paperotto” di Casal-bor-gone, a partire da 30 minuti prima dell’i-nizio dello spettacolo (per un minimo ditre bambini), da prenotarsi entro oggi,giovedì 12 aprile, telefonando al345/45.96.706.

Dopo oltre 60 anni una grande mostra dedicata a Gaudenzio Ferrari

CCUNEO - INCONTRO ALLA FONDAZIONE CRC CON OSPITE PAOLO VERRI, DIRETTORE DI MATERA ‘19

La cinquina del Bottari Lattes GrinzaneSarà annunciata sabato; 400 studenti a ottobre sceglieranno il vincitore

il isvegliopopolare20 giovedì 12 aprile 2018• Cultura

CUNEO - Saranno annunciatisabato 14, alle 10,30 alla sede diFondazione Crc in via Roma 15 aCuneo, i titoli dei cinque romanzi fina-listi dell’ottava edizione del PremioBottari Lattes Grinzane per la sezione“Il Germoglio”, il riconoscimentointernazionale che fa concorrere insie-me autori italiani e stranieri ed è dedi-cato ai migliori libri di narrativa pub-blicati nell’ultimo anno. La cerimoniadi designazione è aperta al pubblico e aingresso gratuito.

La giornalista Rai Chiara Pottinicondurrà l’incontro, che vedrà inprima fila gli studenti delle scuole pie-montesi facenti parte delle giurie scola-stiche del Premio: Liceo classico e lin-guistico “Carlo Alberto” di Novara;Istituto di istruzione superiore “PrimoLevi” di Torino; Liceo classico“Porporato” di Pinerolo; Liceo lingui-stico e di scienze umane “Leonardo daVinci” di Alba. Ospite d'onore saràPaolo Verri, direttore di Matera 2019Capitale Europea della Cultura, chesarà intervistato dai giovani in sala.Verri racconterà come è nato e si è svi-luppato il progetto di Matera CapitaleEuropea della Cultura, condividendocon i giovani e il pubblico le idee, lesfide e le competenze che l’iniziativaha messo in gioco e porta avanti.

Ad annunciare i cinque romanzifinalisti saranno i componenti dellagiuria tecnica, che si riuniranno il gior-no prima per la valutazione finale deilibri: il presidente Gian Luigi Beccaria(linguista, critico letterario e saggista),Valter Boggione (docente), VittorioColetti (linguista e consiglieredell'Accademia della Crusca), RosarioEsposito La Rossa (libraio a Scampia),Giulio Ferroni (critico letterario e stu-dioso della letteratura italiana), LauraPariani (scrittrice), Sandra Petrignani(scrittrice, giornalista), Enzo Restagno(critico e musicologo), AlbertoSinigaglia (giornalista e presidentedell’Ordine dei Giornalisti del

Piemonte), Marco Vallora (critico). Icinque titoli saranno resi noti intempo reale sull’account Twitter@BottariLattes e sulla paginaFacebook della Fondazione BottariLattes. La parola passerà quindi ai gio-vani: tra aprile e giugno i cinque librisaranno letti e discussi dai 400 studen-ti delle 25 giurie scolastiche.Ventiquattro giurie sono state scelte inmodo da coprire tutto il territorio dellaPenisola: quattro in Piemonte e unaciascuna delle altre regioni d’Italia. A

esse si aggiunge la giuria della ScuolaItaliana Statale di Atene.

Sabato 20 ottobre, al castello diGrinzane Cavour, gli studenti espri-meranno in diretta il loro voto per pro-clamare il vincitore nel corso della ceri-monia di premiazione, cui sarannopresenti tutti i finalisti. Gli scrittori ingara incontreranno inoltre gli studenti.I cinque finalisti riceveranno un pre-mio in denaro di 2 mila 500 euro cia-scuno. Al vincitore andrà un ulteriorepremio di 2 mila 500 euro. Negli anni

scorsi i vincitori sono stati LaurentMauvignier (Francia) nel 2017;Joachim Meyerhoff (Austria) nel 2016;Morten Brask (Danimarca) nel 2015;Andrew Sean Greer (Usa) nel 2014;Melania Mazzucco nel 2013; RomanaPetri nel 2012; Colum McCann(Irlanda) nel 2011.

L’altra sezione del Premio BottariLattes Grinzane è “La Quercia”, dedi-cata a Mario Lattes (editore, pittore,scrittore, scomparso nel 2001): segnalaun autore internazionale che, nel corsodel tempo, si sia dimostrato meritevoledi apprezzamento da parte di critica edi pubblico. Il vincitore sarà scelto ainsindacabile giudizio della giuria tec-nica. Venerdì 19 ottobre, giorno prece-dente la cerimonia di premiazione,l'autore terrà una lectio magistralis. Leprecedenti edizioni sono state vinte daIan McEwan (2017), Amos Oz (2016),Javier Marías (2015), Martin Amis(2014), Alberto Arbasino (2013),Patrick Modiano (2012), PremioNobel 2014, Enrique Vila-Matas(2011). Il vincitore della sezione “LaQuercia” riceverà un premio di 10mila euro.

MONFORTE D’ALBA – “Il pennello di Lattes segue gliimpulsi, le emozioni, gli abbandoni di una irrimediabileinquietudine”: così Vittorio Sgarbi nel 1988 aveva descrit-to i lavori di Mario Lattes, editore, pittore, incisore e scrit-tore, ma anche ideatore di iniziative culturali, scomparsonel 2001. Una selezione delle opere più rappresentativedella pittura e della poetica di questo eclettico artistasono esposte nella mostra “Mario Lattes dalla pitturainformale all’arte figurativa” alla Fondazione BottariLattes di Monforte, nata nel 2009 proprio per ricordarlo epromuovere cultura e arte sulla scia della sua multiformeattività. L’ingresso alla mostra, aperta fino a sabato 12maggio, è gratuito. Orario: da lunedì a venerdì dalle 10alle 12 e dalle 14,30 alle 17, sabato dalle 15,30 alle 18,30(per informazioni 0173/78.92,82).

La mostra, che presenta una trentina di opere, riper-corre un’avventura artistica poliedrica che abbracciamezzo secolo di attività pittorica, dagli anni ‘50 agli

anni ‘90, e documenta i diversi modi espressivi e inumerosi interessi del maestro.

Artista raffinato, capace di dare vita a immagini oni-riche, Lattes ha sperimentato tecniche e linguaggi ete-rogenei, con i quali ha espresso il dolore dell'esistenza ela propria rivendicazione di libertà da ogni pregiudizio.La sua opera racchiude momenti d'ispirazione oraastratta, ora espressionista, ora visionaria, per approda-re a suggestioni visive, senza mai essere imprigionata incategorie o movimenti.

Tra le opere in esposizione: Il giro dei Serafin, 1958,olio su tela; Il vagone dei deportati, 1959, china;Paesaggio con specchio d’acqua, 1961, tecnica mista;Interno rosso, 1969, olio su tela; La famiglia, 1978, acrili-co; Ritratto di Caterina, 1982, pastello; L’incendio delRegio, 1983, olio su tela; Marionette, ‘89, tecnica mista;Marionette e manichino, 1990, tecnica mista su carta;Autoritratto, 1990, olio su tela.

Mario Lattes, artista eclettico e inquieto: dalla pittura informale all’arte figurativa

VARALLO SESIA - E' dal 1956che non veniva più dedicata una signi-ficativa mostra a Gaudenzio Ferrari, ilpiù grande artista del '500 piemonte-se, riconosciuto a livello nazionale einternazionale, nato intorno al 1480in Valsesia, a Valduggia, e indicatonel 1584 da Giovanni Paolo Lomazzo,per l'eccezionale talento, insieme aMantegna, Michelangelo, Polidoro daCaravaggio, Leonardo, Raffaello eTiziano, come uno dei sette “governa-tori” del “Tempio della Pittura”.

L'esposizione, inaugurata il 24marzo scorso e aperta fino al 1° luglio,colma questa grande lacuna e riunisceper la prima volta le più importantiopere, circa 120 tra dipinti, sculture edisegni ottenuti da prestiti italiani estranieri. Essa si svolge in tre sedi:Varallo Sesia vero epicentro del gau-denzianesimo (Pinacoteca e SacroMonte), Vercelli (chiesa di SanCristoforo e Museo Borgogna) eNovara (Broletto e Santa Maria dellaPassione), dove Gaudenzio Ferrari fuattivo e operante.

Questa importante rassegna, volu-ta dall'assessorato alla Cultura dellaRegione, con il fattivo contributo diCompagnia di San Paolo, FondazioneCrt e Cariplo, costituisce un'iniziativaculturale di particolare rilievo, ancheperchè ha coinvolto alcune realtà dieccellenza locale come l'associazioneAbbonamento Musei e soprattutto il

Centro di conservazione e restaurodella Venaria Reale, che ha provvedu-to al restauro di buona parte delleopere in rassegna.

Si tratta, inoltre, di un'esposizioneche non è stata realizzata da societàspecializzate in grandi eventi, ma èfrutto di un progetto innovativo e diun lungo percorso di ricerca che havisto, in particolare, il coinvolgimentodel professor Gianni Romano, storicodell'arte, che insieme ai professoriGiovanni Agosti e Jacopo Stoppa èstato il curatore della mostra. I trehanno messo in luce il messaggio piùattuale dell'artista: la sua tensioneetica. Il suo problema non era la fama,ma le scelte figurative e quelle com-portamentali.

Altra particolarità di questo grandeevento culturale sta nella capacità dicoinvolgere il territorio, poiché i visita-tori debbono andare a vedere le operedirettamente nei luoghi dove sonostate pensate e realizzate, inserite nelloro contesto ambientale: molte diesse, peraltro, sono inamovibili.

La mostra ha visto anche un fortecoinvolgimento di giovani, studenti,assegnisti delle Università delPiemonte e della Lombardia chehanno disegnato e progettato, nell'am-bito del Politecnico, un logo di grandeimpatto: il nome “Gaudenzio”, con lesue lettere, compone un quadrato cheviene utilizzato per il materiale infor-

mativo, i dépliant e per tutta l'oggetti-stica legata alla rassegna.

Qualche nota biografica suGaudenzio Ferrari. Di lui ebbe a scri-vere Giorgio Vasari nel 1568, nel suovolume “Vite dei più eccellenti pitto-ri, scultori e architetti”: “... Pittoreeccellentissimo, pratico et espedito,che a fresco fece per Milano molteopere... Lavorò ancora ad olio eccel-lentemente, e di suo sono assai operea Vercelli et a Varalla molto stimateda chi le possiede”.

Iniziò il suo apprendistato nellabottega milanese di Stefano Scotto,prendendo come riferimento il suocontemporaneo Bramantino. Fu attivoall'inizio del suo percorso artistico nel-l'area valsesiana e nei cantieri france-scani di Varallo, da dove proviene latavola raffigurante la Crocefissioneconservata nella locale Pinacoteca. Sirecò poi a Firenze e a Roma per com-pletare la sua formazione artistica, maritornò all'inizio del nuovo secolo aVercelli, Arona, Novara e a Varallo,ove lasciò le sue opere: polittici, paled'altare, affreschi di forte intensitàdevozionale. Si ricorda a questo propo-sito la parete a scomparti della chiesadi Santa Maria delle Grazie di Varallo,eseguita entro il 1513.

L'artista si rivelò anche grandeinnovatore dell'allestimento teatrale,come emerge dalle cappelle delSacro Monte in cui diede vita a

capolavori dell'arte rinascimentale,come la cappella della Crocefissionee dell'Adorazione dei Magi. Pur lega-to alla Valsesia, dalla fine del terzodecennio si spostò a Vercelli, dovelavorò per diversi committentidipingendo due cappelle della chiesadi San Cristoforo.

Nella prima metà degli anni ‘30,chiamato dall'ultimo duca Sforza,Francesco II, si recò a CasaleMonferrato, Como e Vigevano. Lascomparsa di Bramantino nel 1530 edi Bernardino Luini nel 1532 loavvantaggiò, poiché venne chiamato asostituire Luini per gli affreschi deicori angelici che circondanol'Assunzione della Vergine nella cupo-la del Santuario di Santa Maria deiMiracoli a Saronno.

Dal 1537 al 1546 (anno della suamorte) Gaudenzio Ferrari visse aMilano, aggiornandosi sulle novità delmanierismo di cui fu sperimentatore,relazionandosi a quello di Parmigia-nino, Rosso Fiorentino, GiulioRomano, Tiziano e Tintoretto.

La sua bottega fu molto frequenta-ta e attiva. Vi lavorarono infattiBernardino Luini, Giovan Battistadella Cerva e Giovanni PaoloLomazzo, che lo consacrò anche alivello letterario. Prossimamente tor-neremo a parlare della mostra, perillustrarne le diverse sedi espositive.

luisa marucco

Bruna Bertoloe Pandiani

per “I luoghidelle parole”

VOLPIANO - Prosegue “Iluoghi delle parole”, festivalinternazionale di letteraturanato a Chivasso e che negliultimi anni si è esteso a variComuni del territorio. Il festi-val è organizzato da associa-zione Novecento in collabora-zione con Comuni di Chi-vasso e Volpiano, SistemaBibliotecario Metropolitano, iComuni aderenti all’iniziativae la Biblioteca di Chivasso, epropone incontri con autori,mostre e laboratori per pro-muovere la lettura. Gli appun-tamenti sono a ingresso gra-tuito fino a esaurimento posti.

Nei prossimi giorni sisegnalano due appuntamenti aVolpiano. Domani, venerdì13, alle 21 alla Biblioteca civi-ca di via Carlo Botta, è in pro-gramma un incontro conBruna Bertolo, autrice di“Maestre d’Italia”, introdottada Gaspara Pajetta.

Le “maestre d’Italia”hanno contribuito in modofondamentale alla trasforma-zione del tessuto culturale delPaese nel post-Risorgimento edi una popolazione che dapoco aveva una identità nazio-nale, una lingua comune, unastoria condivisa. Nelle suericerche l’autrice ha incontratodiverse maestre che hannoavuto un ruolo importantenon solo nell’ambito educati-vo, ma sono state le primedonne che con il lavoro hannoiniziato un percorso di indi-pendenza e di lotta per queidiritti che oggi chiamiamo“pari opportunità”.

Bruna Bertolo, rivolese,laureata in filosofia e inse-gnante per ventisei anni nellescuole della sua città, ha pub-blicato numerosi libri di argo-mento storico, incentrando lasua ricerca sull’800 e soprat-tutto sulla storia al femminile.

Mercoledì 18, stessi luogoe ora, sarà invece la volta del-l’incontro con Enrico Pandianiche, introdotto da FedericaFurbatto, presenterà il suolibro “Polvere”.

Pietro Clostermann halasciato che sulla propria vitala polvere si accumulasse peranni e non ha alcuna intenzio-ne di scrollarsela di dosso: mail destino, a volte, lo incontriproprio sulla strada che stavifacendo per evitarlo. Pochiscrittori sanno spingere losguardo del noir dentro le pie-ghe nascoste della realtà edella psicologia come Pan-diani, che racconta un pugnodi esistenze che cercano di rea-gire al male, sullo sfondo diuna Torino multietnica e po-stindustriale che ricorda i sob-borghi delle grandi metropoli.

Pandiani ha iniziato il suoapprendistato di narratore sce-neggiando e scrivendo fumettipresso le riviste Il Mago eOrient Express. Ha esorditonella narrativa nel 2009 con ilromanzo "Les italiens" con cuiha inaugurato la saga del com-missario Jean Pierre Mordenti,arrivata al sesto capitolo nel2017 con "Un giorno di festa".

“Abbiamo bisogno di... a Nairobi”

Al centro di riabilitazione del Tromponegli studenti del master di “Deglutologia”

CCOLLERETTO GIACOSA - MOSTRA E ALCUNI INCONTRI

Il “sogno coloniale” e ciòche ha lasciato in Etiopia

NEL TESTO DI SANDRO RONCHETTI

Parlate tipiche, traMarche e Canavese

La Bosnia deldopoguerranel libro diRe.Te. ong

il isvegliopopolare 21giovedì 12 aprile 2018 • Attualità

STRAMBINO - Si sa che Sandro Ronchetti è persona di spi-rito salace e battuta pronta. Venerdì 6 aprile, serata di presenta-zione della sua ultima fatica "Poemétto" in dialetto Collamatese-Le "Parlate" dello Strambinese, ne ha dato ampiamente prova,validamente supportato da una provocatoria Debora Bocchiardo(a farne le spese il “povero” Domenico Foghino, colpevole di averfatto troppo attendere la prefazione del volume: i tre protagonistidel siparietto sono ritratti nella foto).

Nel Salone d'onore del Municipio si sono visti molti sindacidei Comuni dei dintorni i cui carnevali sono citati nel libro;naturalmente c’era la padrona di casa, la sindaca SoniaCambursano, che ha introdotto la serata, mentre l'assessoreregionale Gianna Pentenero ha espresso apprezzamento perun'opera che parla di tradizioni che appartengono al territorio.

Dal canto suo Ronchetti ha rievocato la natia Collamato ealcuni dei personaggi, immortalati da foto d'epoca, che nel suoPoemètto stanno festeggiando la patronale in Paradiso, sbattendole alucce. A rappresentare i carnevali, da Cerone tre giovani pro-tagonisti – Generale, Vivandiera e Segretario – hanno dato letturadelle caratteristiche "Satire" in dialetto ceronese e di due lirichedella compianta poetessa Rina ‘d Giorgio, sempre sul filone dellatestimonianza della tradizione che non deve morire.

Attaccamento alle radici tramite il dialetto: un riuscito con-nubio che - è stato provocatoriamente proposto alle autorità pre-senti -, potrebbe sfociare in un gemellaggio tra Collamato e ilCanavese. Chissà se il suggerimento verrà accolto…

Da segnalare che domani, venerdì 13, alle 21 nel salone dellaex scuola elementare di Mercenasco, Ronchetti presenta il suolibro accompagnato da Domenico Foghino.

paola ghigo

COLLERETTO GIACO-SA – L’associazione Il Sognodi Tsige, con Comune diColleretto Giacosa e ArchivioAudiovisivo Canavesano,presenta fino a domenica 24(il sabato e la domenica dalle15 alle 18 per tutti, in altrigiorni per gruppi e scolare-sche, su prenotazione ainumeri 340/27.56.013,0125/76.125), nel salone“Piero Venesia”, la mostra“Memorie coloniali”, che inuna cinquantina di pannelliillustra il “sogno dell'’impe-ro” accarezzato da Mussolininel 1936: nei volti di uomini,donne e bambini (e nei videopresenti in mostra) vienerichiamato un periododimenticato della nostraStoria, quello della conquistaarmata di un Paese, l’Etiopia,e il tentativo di colonizzarlo.

In mostra troviamo letestimonianze di uomini edonne del territorio piemon-tese che, emigrati dall'Italia,hanno vissuto in Etiopia ildisagio della migrazione, lasperanza di una nascenteimprenditoria, il traumadella guerra e l’efferatezzadella prigionia. Nel libro“Vite di ricordi, memorie diuna storia” edito a cura de IlSogno di Tsige in collabora-zione con l’ArchivioAudiovisivo Canavesano(libro che può essere acqui-stato nel corso della mostra)sono riportate molte di que-

ste storie, ricostruite attraver-so lettere e pagine di diario.

L’esposizione, insieme aidue eventi di sabato 14 aprilealle 21 e di venerdì 20 allastessa ora, costituisce il pro-getto “Etiopia: voci del passa-to con uno sguardo all’oggi”.Questo sabato vengono illu-strate le attività svolte, i pro-getti avviati dall’associazionead Adwa, nel Tigray (costru-zione di edifici e un ponte,trivellazione di un pozzo eimpianto di irrigazione, sco-larizzazione di bambini,sostentamento di anziani,creazione della prima bandadi ragazzi non vedenti diEtiopia, aiuto a un ragazzoche rischiava di rimanereinvalido) e quelli futuri(ampliamento dell’area colti-vabile e nuovo impianto d’irrigazione, dare la possibi-lità a una delle scuole più evo-lute di stampare libri per lesue attività, fornire una car-

rozzella a motore a un ragaz-zo affetto da poliomielite).

Nel corso della serataviene anche presentato l'inte-ro Paese con i suoi siti storici,i suoi laghi e parchi e il ric-chissimo patrimonio di esseriviventi che lo popolano. Dasegnalare, infine, il rito delcaffè etiope e l’esposizione diprodotti etnici a scopo di rac-colta fondi.

Il Sogno di Tsige è proba-bilmente la prima organizza-zione occidentale a cooperarecon una associazione africa-na senza assumere la guidadel progetto, ma ponendosinella situazione di aiutare,consigliare, collaborare persostenere a 360 gradi l’atti-vità che Tsige RomanGobezie Goshu nativa diAdwa, prima donna etiope alaurearsi in farmacia, svolgeper sostenere anziani nonautosufficienti e inviare ascuola più di mille bambini.

IVREA - La LibreriaMondadori di piazzaFreguglia 13 ospita domani,venerdì 13, alle 21 Re.Te.ong per la presentazione dellibro “Tra il bene e il male.La Bosnia, il dopoguerra, labattaglia contro tumori einquinamento a Zenica”.Intervengono la presidente diRe.Te. ong Cinzia Messineo,Luca Giliberti, referentedell’associazione per iBalcani, e Alessia Canzian,curatrice del libro. Ingressolibero, info 349/82.82.777.

Un bel percorso, fatto disegnali, di bisogni, di doman-de e di risposte, lega la comu-nità piemontese a quella delCantone bosniaco-erzegove-se di Zenica-Doboj. Moltisono i protagonisti di questastoria, cominciata subitodopo la fine della guerra inBosnia Erzegovina (1992-’95)e ancora non del tutto con-clusa. È la storia di donne edi uomini che hanno investi-to una parte della loro vitaper realizzare un desiderio disviluppo equo.

Tutto è cominciato inun paesino, Breza, con l’at-tivazione di un programmadi screening contro i tumorifemminili e un sostegnovero all'associazionismo.Da qui si è arrivati a crearea Zenica, grazie all'impegnodella Regione Piemonte edell’ospedale “Molinette” diTorino, prima il reparto diOncologia del locale ospe-dale cantonale, poi quellodi Radioterapia: una doppiachance insperata di avereuna possibilità di cura con-tro i tumori per i cittadinidi una delle città più inqui-nate e a rischio sociale del-l’intero Paese.

Re.Te. ong è una organiz-zazione non governativa ita-liana, da trent’anni impegna-ta in un percorso che accom-pagna i processi di migliora-mento della qualità della vitadelle comunità in Africa,America Latina, Balcani edEuropa, per restituire dignitàa quella parte di popolazioneche vede negati i propri dirittial cibo, all’istruzione, all’in-fanzia, alla salute, a un lavo-ro degno, alla terra.

MONCRIVELLO – Nelle scorsesettimane il centro di riabilitazionedel Trompone è stato oggetto divisite tecniche di studio da partedegli studenti del master universita-rio specialistico di primo livello in“Deglutologia” istituito dalDipartimento di Scienze chirurgichedell'Università degli studi di Torino.

Il master, di cui è direttore ilprofessor Roberto Albera (direttoredella clinica Orl della Facoltà diMedicina di Torino) prepara laurea-ti in Medicina e in Logopedia for-nendo loro un'accurata e approfon-dita formazione sui disturbi delladeglutizione causati da patologie

neurologiche, o post chirurgiche, oanche di natura disfunzionale,caratterizzanti sia l'età adulta o seni-le sia l'età evolutiva o della primainfanzia.

Il centro riabilitativo delTrompone è stato scelto, con altricentri di eccellenza del Piemonte, inquanto in grado di presentare aglispecializzandi l'intera gamma dipatologie oggetto di studio: la disfa-gia neurologica dell'adulto trattatanei pazienti ricoverati nei posti lettodi riabilitazione, la disfagia neurolo-gica dell'anziano (presbifagia) nellaRsa, i disturbi della deglutizione neipazienti con gravi cerebrolesioni

acquisite o in stato vegetativo rico-verati alla Rsa “Virgo Potens”, infinei disturbi disfunzionali della degluti-zione nell'età evolutiva trattati pres-so l'ambulatorio dedicato ai pazientiesterni.

Le logopediste in servizio al cen-tro riabilitativo e alla Rsa “VirgoPotens” hanno accolto e presentatoai colleghi in visita di studio lemetodologie applicate, le nuove tec-niche di trattamento, la strumenta-zione utilizzata condividendo la pro-pria esperienza professionale e leproprie competenze. Complessiva-mente sono stati 20 i corsisti ospita-ti, provenienti da ogni parte d'Italia.

CASTELROSSO – Ancora un viag-gio in Kenya per Sergio Sosso, referen-te Sucos, il gruppo di volontari chesostiene progetti di solidarietà, svilup-po e cooperazione internazionale neiPaesi meno avanzati. Durante il suoultimo soggiorno in Africa, nei sobbor-ghi di Nairobi, Sosso ha potuto consta-tare come le recenti piogge abbianocolpito in modo anomalo una zonatendenzialmente secca, e abbianoimpedito per alcuni giorni l’accesso,sia all’ospedale che alla scuola.

“Le strade sono in terra battuta e ilfango le ha rese impraticabili – raccon-ta Sosso -. Ora la situazione è miglio-rata e abbiamo provveduto a far porta-re ghiaia su tutto il percorso. Anche lecolture ne hanno sofferto, ma si stacercando di recuperare il possibile.

L’ospedale, con la nuova sterilizzatricee i nuovi computer installati, è quasicompletamente autosufficiente, al paridi un qualsiasi ospedale statale. Cimanca unicamente un’apparecchia-tura, la “resuscitation machine”, per ibimbi che alla nascita presentanodeficit cardio-respiratori e il cui costosi aggira sui 7 mila euro. Dovremoacquistarla, anche perché tale stru-mentazione ci viene imposta dalMinistero della Salute locale. Se qual-cuno avesse notizia di una simileapparecchiatura, anche usata e cheprovvederemo a ricondizionare, è pre-gato di comunicarcelo. La certificazio-ne europea ci dà molte più garanziedi una equivalente macchina cineseche si trova sul mercato locale”.

Sosso conclude ricordando che

nella scuola locale si è provveduto ainstallare Skype e, con grande soddi-sfazione, c’è stato un primo collega-mento in diretta con la scuola diTorrazza Piemonte: le scolaresche

hanno potuto reciprocamente fare unaprima conoscenza e dialogare per alcu-ni minuti. L’auspicio è che questi col-legamenti possano estendersi anche adaltre scuole del chivassese.

BBORGOMASINO - SI MOBILITA IL PAESE

Ridateci l’impiegatadell’Ufficio postale

SERATA A SUSA

Comunitàalpine

il isvegliopopolare22 giovedì 12 aprile 2018• Attualità

BORGOMASINO – Tutto il paese è mobilitato per riavereMartina Tagliante, l’impiegata dell’Ufficio postale. Borgomasino haappreso (“con immenso dispiacere”, viene riferito), il trasferimentodella dipendente dall’Ufficio postale del paese a quello di Villareggia: esi è immediatamente mobilitato per provare a far cambiare idea airesponsabili di Poste Italiane.

“Per poter meglio rappresentare alla direzione centrale di PosteItaliane la necessità di rivalutare questo trasferimento, e per sapernele ragioni – ci scrive un gruppo di residenti -, in paese ci siamo attivaticon una raccolta firme che sta ottenendo un grandissimo successo”.

Nei dieci anni del suo servizio a Borgomasino, Martina ha saputoconquistare la fiducia e l’apprezzamento degli utenti grazie alla suaprofessionalità, all’umanità e alla gentilezza, in particolar modo versole persone anziane, che hanno riposto in lei la fiducia che si può attri-buire a una persona cara, a una figlia, a una nipote.

“Da quando è arrivata – ci viene riferito -, la situazione dell’ufficioè notevolmente migliorata: i servizi sono più celeri ed efficienti e laclientela è notevolmente aumentata, procurando un beneficio all’en-te Poste in primis; senza sottovalutare il fatto che il nostro ufficioserve un vasto territorio, compresi i paesi vicini: Martina, da sola, riu-sciva a far fronte a una mole di lavoro che, normalmente, avrebberichiesto due impiegati”.

“E’ una che non guarda l’orologio – si dice in paese -; a lei noninteressano né promozioni né altro, preferisce coltivare rapportiumani. Per tutte queste ragioni chiediamo che venga reintegrataall’ufficio del suo e del nostro paese”. Diverse persone, addirittura,hanno manifestato la volontà di chiudere i rapporti con Poste Italiane,se Martina non tornerà nel suo ufficio.

L’appello dei residenti, oltre che alle Poste, è rivolto ancheall’amministrazione comunale, affinché si faccia portatrice presso ivertici societari della richiesta dei borgomasinesi, contribuendo cosìal reintegro di Martina.

REALIZZATO DAI RAGAZZI DELLE QUINTE PER IL CONCORSO DEL MIUR

Tullio e i Giusti del CanaveseIl lavoro dell’I.c. di Verolengo oggi al Polo del ‘900

TORINO – Oggi, giovedì12 aprile, alle 17 al Polo del‘900 in corso Valdocco 4, sisvolge l’incontro conclusivodel progetto “Infanzia e No-vecento”, intitolato “Via dascuola. La discriminazione ela persecuzione razzialedell’infanzia nell’Italia fasci-sta”. Il primo degli interventiprevisti è quello di Ileana Or-sini, dell’Istituto comprensi-vo di Verolengo, che presen-ta il volume “Tullio e i Giu-sti del Canavese”, scritto eillustrato dagli alunni delleclassi quinte dei tre plessidell’istituto, con il contribu-to delle loro insegnanti.

Il libro, presentato nellescorse settimane negli spazidella Comunità Ebraica diTorino, è stato realizzato perpartecipare al concorso “Igiovani ricordano la Shoah” eracconta la storia di Tullio eRiccardo Levi, bambini ebreidurante la persecuzione raz-ziale, salvati dalla famigliacanavesana degli Antoniono.

Il progetto ha coinvoltoin tutto 85 studenti e le loroinsegnanti di italiano, mate-matica e arte e immagine,per il coordinamento delladocente di religione IleanaOrsini: eccellente il risultato,dal momento che è statopremiato come miglior lavo-ro per la categoria ScuolaPrimaria del Piemonte.

All’incontro torinesesono intervenuti DanilaFranco e David Sorani inrappresentanza della Comu-nità Ebraica, i sindaci dei

Comuni di Rondissone,Miriam De Ros, e Torrazza,Massimo Rozzino, l'assesso-re alla Cultura del Comunedi Verolengo, Ilaria Alberti,la dirigente scolastica ChiaraProfumo, Tullio e RiccardoLevi e gli eredi della famigliaAntoniono. Ha concluso lapresentazione don RenzoGamerro, responsabile deidocenti di religione cattolicadella diocesi di Ivrea, che hasottolineato l'importanza delvalore della vita e della sal-vezza e – rivolgendosi aibambini – ha ricordato l’im-portanza dell'insegnamento,“che vuol proprio dire lascia-re un segno nel discente”.

Particolarmente interes-sante è stato il confronto deibambini con gli eredi degliAntoniono, la famiglia cri-stiana che ha salvato la fami-glia Levi ed è stata ricono-sciuta Giusta fra le Nazionidal Museo Yad Vashem diGerusalemme. I bambinihanno spiegato agli interve-nuti il lavoro svolto sotto la

guida delle insegnanti: dopoun’adeguata preparazionestorica affrontata nel corsodelle settimane, l’eventoprincipale del progetto èstato l’incontro con TullioLevi, testimone e superstitedella Shoah: sulla base deisuoi ricordi di bambino(all’epoca dei fatti aveva 5 o 6anni) gli studenti hanno poipotuto “costruire” il libro.

“Incontrare Tullio –hanno scritto i bambini - èstato molto interessante. Lasua testimonianza è stataper noi una lezione di vita:abbiamo imparato cherischiare la vita per gli altri èmolto pericoloso, ma è ungesto di grande affetto, èqualcosa di straordinario,perché fa nascere legami diamicizia bellissimi […].Siamo stati colpiti dal corag-gio, dalla sensibilità e dall'a-pertura mentale della fami-glia Antoniono […]. Abbia-mo inoltre imparato chetutte le volte che escludia-mo dal gioco un nostro

compagno stiamo facendoun'ingiustizia”. Ai ragazzi ègiunto anche un messaggiodi ringraziamento da partedella ministra dell’Istruzione,Valeria Fedeli, e della presi-dente dell’Unione delleComunità Ebraiche Italiane,Noemi Di Segni, che hannoricordato come sul loro pro-getto la Commissione giudi-catrice ha espresso pareri digrande considerazione, per lasensibilità e la profonditàcon le quali sono stateaffrontate tematiche tantodelicate e coinvolgenti.“Riteniamo che il lavorosulla Memoria, fatto proprioda e assieme a voi, educatorie ragazzi, contribuisca a tra-smettere la conoscenza diquanto avvenuto e la rile-vanza di tali valori e principiuniversali per la formazioneumana, etica e civile, dellenuove generazioni. Percorsieducativi e di cultura, resipossibili grazie al vostro fon-damentale impegno”, hannoconcluso.

SUSA - Prosegue il ciclod'incontri “Alla scoperta dellacosa pubblica: dieci piccolelezioni di politica amministra-tiva” ideato dall'associazioneculturale Segno (presieduta daFabrizio Zandonatti, canave-sano trapiantato in Valsusa).Domani, venerdì 13 aprile,alle 21 alla Libreria Panassi divia Roma 46 a Susa, si parladi “Comunità alpine che rina-scono”: sono previsti gli inter-venti di Giacomo Lombardo,sindaco di Ostana, e AndreaFerretti, sindaco di Usseaux.Introduce il giornalistaGiorgio Brezzo.

L'associazione senza fini dilucro Segno, nata a Susa nel-l’ottobre del 2014, ha lo scopodi diffondere e favorire iniziati-ve in ambito culturale e dellacooperazione nello sviluppoculturale e artistico, nel campodei diritti umani, della difesapopolare non violenta, dellapace, del disarmo e del serviziocivile, promuovendo attività intale direzione e creandomomenti sociali di ritrovo, diconfronto e di aggregazione.

Maggiori informazioni sipossono avere scrivendo [email protected]

Quanto è moderno l’abate Spallanzani!...COLLERETTO GIACOSA -

Mercoledì 18 alle 21, alBioindustry Park “SilvanoFumero” di via Ribes 5, nel-l’ambito dell’iniziativa “Kiteby night” viene presentato lospettacolo teatrale “La verità diSpallanzani: ‘prove’ al micro-scopio”, scritto e diretto daAlice Fumero: con OmarRamero, Giulia Brenna eMarco Panzanaro. Ingressolibero e gratuito, per maggioriinformazioni [email protected], 340/45.77.702.

“Ci sono storie – spiegaAlice Fumero - che hannosignificato solo se contestualiz-zate nella loro epoca, e ci sonostorie portatrici di valori asso-luti e di questioni universali.Le vicende di LazzaroSpallanzani appartengono aquesta ultima categoria: sep-pur avvenute tra 1729 e 1799,i problemi sollevati dalle suescoperte scientifiche sonosenza tempo. Domande come‘che cos’è la vita, come nasce,come si sviluppa’, sono parteintegrante della nostra esisten-za e del nostro futuro. L’idea diraccontare la vita dell’abateemiliano, docente di Storianaturale alla Università di Pa-via, nasce proprio dal fascinoancora così attuale che questastoria porta in sé”.

Per questo si è scelto di

usare la forma teatrale, peraccompagnare lo spettatorelungo la linea del tempo,mostrando come la ricercascientifica, nonostante il tra-scorrere degli anni, rivestasempre un ruolo contradditto-rio, in bilico fra ammirazionee paura.

E la figura dell’abateSpallanzani, ricercatore d’avanguardia per l’epoca, èil miglior esempio per illu-strare un’idea moderna delfare scienza.

Quel prete, allo stessotempo passionale e freddo, bef-fardo e pungente, si muovevaagli estremi confini filosoficidella scienza, ricorrendosoprattutto a quei fenomenisingolari e ambigui dove piùfacilmente si tocca con mano

il mistero del mondo e la bel-lezza della natura. Mozzava leteste delle lumache per osser-varne poi la rigenerazione,demoliva l’antica dottrinadella generazione spontanea esoprattutto affrontava, conmetodo scientifico, il proble-ma della fecondazione, realiz-zando l’inseminazione artifi-ciale di un mammifero.

Esperimenti che facevanosensazione nei circoli cultura-li europei e che proiettavanosu di lui un fascino inquie-tante, dipingendolo come unmago che, con l’astuzia scien-tifica, era in grado di domina-re le leggi più elusive dellanatura. Ma la verità custoditanella sua storia, è una veritàsu cui, allora come oggi,dovremmo riflettere tutti.

Il Ministero dellaSalute, in occasionedella Settimana mondia-le di sensibilizzazioneper la riduzione del con-sumo di sale, ha dirama-to i risultati di una ricer-ca sul consumo di salenel nostro Paese. Risultache ne siamo dei consu-matori accaniti: il 90%degli adulti supera laquantità consigliata perla salute, così come fal’85% degli ipertesi e il91% dei giovani tra i 6 ei 18 anni.

La quantità di assun-zione raccomandatadall’Oms (Organizzazio-ne Mondiale dellaSanità) è una dose mas-sima giornaliera di 5grammi. Troppo salecausa un aumento dellapressione del sangue, lapossibilità di incorrere inpatologie cardio-cere-bro-vascolari comeinfarto e ictus, di am-malarsi di tumori del-l’apparato digerente, dipatire osteoporosi eproblemi renali.

Per ridurre il consu-mo di sale al massimo

ai 5 grammi giornalierisi possono avviare alcu-ne azioni concrete. E’consigliabile nutrirsi difrutta e verdure fresche,in caso di verdure efagioli in scatola biso-gna scolare e sciacquarebene il prodotto. Unaperseverante, gradualediminuzione della sala-tura dei cibi dovrebbeabituare il palato arichiederne di meno.Inoltre si può sostituireil sale con erbe, spezie,aglio e limone. Almomento dell’acquistodi prodotti alimentari èopportuno leggerebene le etichette e sce-gliere quelli con minorecontenuto di sale.

Per quanto riguardagli interventi a livelloglobale, infine, si inten-de iniziare una campa-gna presso le multina-zionali alimentari perridurre il sale nelle loropreparazioni e perindurre i governi a usareuna strategia per la ridu-zione del consumo disale da parte dellapopolazione.

dalla parte del consumatore

Gli italiani e il sale

DUE “PASSIONI” COSTRUITE SU TESTI E SUGGESTIONI MEDIEVALI: TRA FEDE, CULTURA E RICHIAMO TURISTICO

LLe Sacre Rappresentazioni a confrontoHanno trovato ottima accoglienza sia l’allestimento di Pavone che quello di Ivrea

il isvegliopopolare 23giovedì 12 aprile 2018 • Attualità

Pont-Saint-Martin: timbro nuovo di zeccaper i pellegrini della Via Francigena

PONT SAINT MARTIN -L'amministrazione comunaledi Pont-Saint-Martin ha deci-so di realizzare un nuovo tim-bro, che verrà utilizzato pervidimare le credenziali dei pel-legrini in transito sulla ViaFrancigena. La richiesta, emer-sa proprio dai viaggiatori cheattraversano il territorio pon-sammartinese, ha portato all’i-deazione di un timbro la cuigrafica pone in evidenza ilPonte romano, il Pellegrinosimbolo della via e il richiamoalla Associazione Europeadella Via Francigena e alComune di Pont-Saint-Martin, quale sede di tappa(tappa che, lo ricordiamo,inaugura il tratto canavesano

della Via). I timbri saranno adisposizione presso il Museodel Ponte romano in piazza IVNovembre, alla receptiondell'Ostello Saint Martin, inMunicipio, in Parrocchia epresso l'Ufficio del Turismo invia Circonvallazione.

L ' A m m i n i s t r a z i o n ecomunale, per offrire un ser-vizio omogeneo e coordinatoall'accoglienza dei pellegrinisul territorio, mette a disposi-zione degli operatori turistici,a richiesta presso gli ufficicomunali, la copia grafica del

timbro. La presentazione delnuovo timbro per vidimare lecredenziali è avvenuta dome-nica mattina, su iniziativa delvicesindaco Ornella Badery edell’assessore Ennio Pedrini,in occasione del ricevimentodi una delegazione dell'asso-

ciazione La Via Francigena diSigerico di Ivrea composta dacirca 60 persone guidate dalpresidente Paolo Facchin cheintraprendevano il percorsoda Pont-Saint-Martin a Ivrea,inaugurando di fatto la stagio-ne 2018.

L'importanza di questofenomeno turistico risultaogni anno in crescita: oltre700 pellegrini hanno sog-giornato a Pont-Saint-Martin e oltre 2000 sonotransitati sul territorio nellascorsa stagione.

PAVONE – La prima dellesacre rappresentazioni dellaPassione di Cristo, che sonostate realizzate nell’eporediesenei giorni che hanno precedu-to la Pasqua, è quella che si ètenuta sabato 17 marzo nelsuggestivo scenario offerto dalcentro storico di Pavone, orga-nizzata dall’associazionePassio Christi Canavese instretta collaborazione con ilComune e diverse associazionicanavesane. L'evento si è svol-to come da programma, nono-stante il tempo rimasto forte-mente incerto sino alle primeore del pomeriggio.

Quella a cui si è assistito èstata un'opera del tutto nuova,rispetto al passato: nuovo ilcopione recitato, nuova la sce-nografia, nuovo il numero distazioni messe in scena e, nonultimo, nuova anche la partemusicale. Ciò che ha contrad-distinto l’evento è stata lameticolosità nella ricerca enella scelta di ogni particolare,dalle stoffe, ai modelli, finan-che nelle calzature, per ricrea-re il più fedelmente possibilequella che poteva essere

Gerusalemme al tempo diGesù. Circa cento figuranti,tra attori amatoriali e semplicicomparse, hanno dato vita auna rappresentazione itine-rante che si è snodata lungo levie del borgo di Pavone, ilquale ha garantito, con le suenaturali scenografie, una con-notazione ancora più realisticae intensa dell'opera.

Diciotto le stazioni rappre-sentate, dall'ultima cena all'ar-resto di Gesù, dalla sua appari-zione di fronte a Sinedrio algiudizio di Pilato prima, diErode poi; per concludersi conla condanna definitiva delCristo da parte del procuratore

romano. Quindi la Via Crucisripercorsa fedelmente in ognisuo singolo momento, in ognisingola caduta di Gesù, in ognisuo incontro lungo la via che loconduceva al patibolo finale,quello delle croce. E lì si è assi-stito alla fase saliente dell'ope-ra. A ridosso del Castello diPavone, che con la sua maestàè riuscito a non sovrastare lascena, ma a fornirle ancora piùsolennità, il Cristo è morto incroce, issata da corde pesanti eda uomini di fatica, invocandoil perdono del Padre, in un sus-seguirsi di effetti musicali esonori che hanno accompagna-to il Signore nel sepolcro, nel-l'attesa della sua resurrezione.

L'associazione PassioChristi Canavese ha lavoratoscrupolosamente per rappre-sentare l'opera al meglio e pernon lasciare nessun dettaglioal caso: il successo, in terminidi pubblico presente, e i lusin-ghieri giudizi espressi hannodecretato vincente la scelta dirivedere l'opera nel suo com-plesso. Il nuovo appuntamentosarà tra due anni, in vista dellaPasqua 2020.

IVREA - Oltre 1500 persone hannoseguito la quinta Sacra Rappresentazioneproposta a Ivrea dall'associazione IlDiamante, terza edizione della Passione diCristo: un progetto a carattere storico, arti-stico e culturale ideato e organizzato sotto ladirezione artistica di Davide Mindo. 300figuranti in abito storico hanno dato vita aun interminabile corteo, volto a ricreare ilcontesto medievale in cui la Passione diIvrea trova magnifica collocazione. La molti-tudine di gruppi e associazioni ha raggiuntoil centro partendo da diversi punti di accesso,accompagnata dai bravissimi tamburi deigruppi storici Ij Ruset, Contado deiCastellamonte e Castellata di Chiaverano.

Anche quest'anno il castello dalle rossetorri ha fornito un ottimo sfondo per metterein scena, avvolta in un religioso silenzio, lacrocefissione del Cristo e dei due ladroni;sotto le tre croci, una sfilata di figurantimedievali ha dato vita a un lungo corridoioumano, all'interno del quale il corpo delCristo è stato trasportato sino al sepolcro.

Ma non si è chiusa qui la rappresentazio-ne: dopo la deposizione del corpo, nel cieloprivo di nubi è comparsa una fiammella,segno di fiducia e speranza, pegno di ricono-scenza nei confronti dell'agnello di Dio.Accompagnata dal suono delle campane, la

folla si è dunque diretta in Duomo dove donGiuseppe Sciavilla ha officiato la Messa,accompagnata dai canti del Coro dellaCattedrale. Prima di iniziare la funzione,però, i figuranti hanno portato i "misteri"(ovvero i simboli del sacrificio del Cristo), dal"calice amaro" sino al "sacro lenzuolo".

L'attenzione al particolare e la cura deidettagli hanno raccolto la soddisfazione delfolto pubblico, che in ben due occasioni hadato vita a un grande applauso liberatorio. "Ilbilancio emozionale, più che mai positivo, fasì questa Passione abbia a tutti gli effetti untocco di partecipazione e trasporto che larendono speciale e difficilmente riproducibilealtrove", sostiene Mindo.

Significativa, quest'anno, la presenza diappuntamenti collaterali, come la mostra diArteinFuga in piazza Ottinetti - dove, alle17, la madonnara Alessandra Bellini e gliartisti del gruppo hanno realizzato un'operacon l'accompagnamento canoro di AcademiaCantus - e la mostra fotografica, in SantaCroce, nata dal gemellaggio con la Passionedi Sordevolo. Molto importante è stata lacollaborazione con gli alunni degli istitutisuperiori del territorio (Liceo "Botta" e Iis"Olivetti" di Ivrea, Liceo artistico "Faccio" diCastellamonte), senza dimenticare le Spilled'Oro Olivetti e i Croass del Borghetto.

il isvegliopopolare24 giovedì 12 aprile 2018• Attualità

Leggendo ildocumento finaledella riunione pre-sinodale del 19-24marzo (300 giovaniconvocati a dire checosa si aspettanodalla Chiesa), cerca-vo di immaginare diche cosa avrebbeparlato Sandra. Chiè questa ragazza?

“Quando hoamato davvero, hosentito che Dio riem-piva tutto e tutti”:così scriveva Sandra Sabattini, dichiarata “Venerabile” il 6marzo scorso da papa Francesco. Sandra ringraziava Dio perché“...sei con me. E’ una gioia paragonabile a nessun’altra quellache sento in me”.

Di lei don Oreste Benzi, che ne ha promosso la causa di beati-ficazione ed è lui stesso ora in cammino verso questo traguardo,disse: “Sandra ha compiuto ciò che Dio desiderava da lei e percui l'ha mandata. Il Signore l’aveva condotta per mano a confor-mare la sua vita a Cristo Gesù. L’affanno del mondo è in propor-zione alla povertà del rapporto con Dio. Sandra, ricorderemo latua semplicità, le gioie semplici che si possono accogliere soltan-to quando gradualmente non si è più posseduti dalle cose.Quando la persona non è più posseduta da niente, è libera e siapre a quella semplicità che costituisce uno degli elementi piùbelli dell’essere poveri. Ricorderemo di te la ricerca del Signore”.

Era nata a Riccione il 19 agosto 1961; quando Sandra avevaquattro anni, la famiglia si trasferì a Rimini, presso la canonicadella parrocchia retta dallo zio don Giuseppe Bonini. Crescecome una ragazza normale: fa sport, suona il pianoforte, cantain un coro, sprizza vita da tutti i pori. Ma il suo cammino spiritua-le è intenso: “La vita vissuta senza Dio è un passatempo, noiosoo divertente, con cui giocare in attesa della morte”, confida alsuo “diario”: fogli, biglietti, agende che don Benzi ha raccolto.

A 12 anni conobbe don Oreste e la “Comunità Papa GiovanniXXIII”. Nell’estate del 1974 partecipa a un soggiorno estivo sulleDolomiti, insieme a ragazzi con gravi disabilità: “Ci siamo spezzatele ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai”, ne rac-conterà alla madre. Allo stesso tempo matura una sempre piùintensa relazione con Dio: prende sul serio i Sacramenti, prega, facompagnia a Gesù nascosto nel tabernacolo, legge i Salmi, medi-ta sulle Sacre Scritture e comprende di dover offrire a Dio la pro-pria miseria. “Signore, sento che Tu mi stai dando una mano peravvicinarmi a Te; mi dai la forza per fare un passo in avanti.Accettarti io vorrei, prima però devo sconfiggere me stessa, ilmio orgoglio, le mie falsità. Non ho umiltà e non voglio ricono-scerlo, mi lascio condizionare terribilmente dagli altri, ho paura diciò che possono pensare di me. […] Dio, mi sai accettare cosìcome sono, piena di limiti, paure, speranze?”. Dedica il suotempo libero ad aiutare i disabili e i tossicodipendenti assistitidalla Comunità e va a cercare i bisognosi.

Nel 1979 il fidanzamento con Guido, conosciuto l’annoprima a una festa di Carnevale: “La prima immagine che ho dilei è mentre sta ballando a quella festa”, ricorda lui, che primadi conoscerla viveva la propria fede cristiana quasi come un“tappabuchi filosofico”, al contrario di Sandra per cui la fedeera tutto e perciò andava vissuta in tutto, anche nel rapportocasto con il fidanzato, noncurante della cultura sessantottinache aveva pervaso la società. “Fidanzamento: qualcosa di inte-grante con la vocazione. Ciò che vivo di disponibilità e d’amorenei confronti degli altri, è ciò che vivo anche per Guido…Liberi... liberi dalla carne, dalle cose materiali, dalle emozioni,dalle passioni: cioè vivere queste cose senza restarne imbriglia-ti, per aprirsi a Dio, al suo Amore, che è spazio infinito”.

Sogna di fare il medico missionario in Africa e vorrebbe par-tire dopo la maturità scientifica, ma ascolta il padre che la indu-ce a fare un passo alla volta. Si iscrive a Medicina. “La verità –scrive – è che dobbiamo imparare nella fede l’attesa di Dio, equesto non è un piccolo sforzo. Questo attendere, non prepa-rare i piani, scrutare il cielo, fare silenzio è la cosa più interes-sante che compete a noi. Poi verrà anche l’ora della chiamata,ma ciechi se in tale ora penseremo di essere gli attori di talimeraviglie: la meraviglia semmai è Dio che si serve di noi cosìmiserabili e poveri”.

La mattina del 29 aprile 1984, mentre scende dalla macchinaper andare a un’assemblea della “Comunità Papa Giovanni XXIII”con il fidanzato e un amico, viene investita da un’auto. Nonaveva ancora ventitré anni. “Oggi – diceva – c’è un’inflazione dibuoni cristiani, mentre il mondo ha bisogno di santi”.

† Edoardo, vescovo

asterischi*TORINO - E’ stato presentato a

Torino il 14 marzo scorso l’ultimolibro del cardinale Tarcisio Bertone,dal titolo: “I miei Papi”. “Una storiadi incontri, un percorso concreto chetestimonia il suo desiderio di incon-trare i Papi - scrive nella prefazione ilcardinale Gianfranco Ravasi -.Diciamo subito che l’aspetto autobio-grafico non prevarica talmente dagenerare un racconto solo autorefe-renziale: possiamo, anzi, dire che deisette Papi che sfilano nelle pagine siha sempre un ritratto autonomo,basato sulle loro vicende, sul loroinsegnamento, sulla loro testimonian-za come successori di Pietro. Tuttaviaè suggestivo l’angolo di visuale del-l’autore che è squisitamente persona-le. Lo stesso linguaggio è quasi confi-denziale nella sua semplicità edessenzialità, la narrazione è tutta affi-data a eventi, date, testimonianze, lastoria è in crescendo e in progressofino a una vera e propria meta di inti-mità”.

Abbiamo rivolto al cardinaleBertone alcune domande sul suo ulti-mo libro.

Eminenza, perché ha voluto scri-vere un libro ricordando i "suoi"Papi.

Per un ragazzo educatonell’Azione Cattolica fin da “aspiran-te” ed entusiasmato dal “BiancoPadre che da Roma è meta, luce eguida”, cresciuto poi all’OratorioSalesiano di Valdocco (ove si respira-vano i tre grandi amori inculcati da Dio a Don Bosco: l’amoreall’Eucarestia, alla Madonna e alPapa), è stato naturale rievocare,dopo oltre 40 anni di servizio allaSanta Sede, la prossimità ai Papi chesi sono succeduti, come un privilegioda custodire nel cuore e da comuni-care a quanti più possibile. Così avreipotuto ripetere ciò che scrive S.Giovanni nella sua prima letterasulla sublime esperienza del Figlio diDio fatto carne: “Ciò che era fin daprincipio, ciò che noi abbiamo udito,ciò che noi abbiamo veduto con inostri occhi, ciò che noi abbiamocontemplato e ciò che le nostre manihanno toccato, ossia il Verbo dellavita… noi lo annunziamo anche avoi, perché anche voi siate in comu-nione con noi… perché la nostragioia sia perfetta”. Ecco, nella stagio-ne che stiamo vivendo nella quale leimmagini e i ricordi si incalzano e sicancellano con rapidità impressio-nante, è importante incidere in unoscritto e offrire alla calma della lettu-ra e della riflessione gli sprazzi lumi-nosi che hanno guidato il secolo pas-sato dando coraggio e speranza anchenei momenti più bui della storia.

Come questi Papi hanno incisosulla sua missione pastorale e diplo-matica?

Dalla descrizione della conoscen-za in certo modo devozionale e deisuccessivi rapporti di collaborazionesempre più ravvicinata, si può perce-pire il diverso e crescente influsso chei papi hanno avuto sulla mia spiritua-lità, sulla mia formazione umana ecristiana, sulla mia missione pastora-le, inclusi gli incarichi sempre piùimportanti e impegnativi che mi sonostati affidati. Mano a mano che miavvicinavo a Roma e ai dicasteri dellaSanta Sede si intensificavano gliincontri diretti, gli indirizzi, gli orien-tamenti per le Chiese particolari e perla Chiesa universale al cui servizio ero

impegnato. E dalla collaborazioneobbediente e fedele si trascorreva aduna condivisione di ideali e di proget-ti, ad una comunione vera e propria,all’“amicizia”. Credo che “amicizia”,soprattutto da S. Giovanni Paolo II aPapa Benedetto, a Papa Francesco, siala parola più evocativa che disvelauna realtà vissuta ed una emozionesperimentata negli anni romani.

Quale contributo lei ha dato allamissione dei "suoi" Papi?

I Superiori responsabili degli orga-nismi ecclesiastici e dei dicasteriromani hanno progressivamentechiesto la consulenza e la collabora-zione del sottoscritto in base allacompetenza intellettuale acquisita eall’esperienza svolta in diversi settoripastorali. Ad esempio mi è graditocitare la collaborazione con la diocesidi Ivrea e con il “Risveglio” quandoero Professore di Teologia Morale aBollengo, per l’applicazione delConcilio Vaticano II (ricordo i pagino-ni redatti con il Vescovo AlbinoMensa ed il Vicario Generale Can.Pittarelli per il rinnovamento dellacatechesi). Dai contributi che ho for-nito alla Congregazione per la Dottrina della Fede, allaCongregazione per l’EducazioneCattolica ed al Pontificio Consiglioper l’Unità dei Cristiani, con la parte-cipazione alle sessioni ordinarie deirispettivi dicasteri, sono passato poiall’accompagnamento dei SommiPontefici nelle udienze e negli incon-tri con i Capi di Stato e con gli espo-nenti più rappresentativi della ChiesaCattolica, delle Confessioni cristianee delle Religioni mondiali. I miei duevolumi che raccolgono i discorsi pro-nunciati negli anni scorsi sia di carat-tere diplomatico, sia di caratteresociale, rappresentano bene lo spettrodei compiti che un Segretario di Statodel nostro tempo è chiamato a svol-gere. Papa Benedetto XVI esprimecon acutezza e profondità la sua con-vinzione al proposito in una lettera ame rivolta: «Così, mi è risultatoanche nuovamente evidente che lanostra collaborazione non potevalimitarsi unicamente a concreti attidi governo, ma spingersi più inprofondità, fino all’impegno di servireoggi nel modo più giusto la Parola diDio, il Logos di Dio».

Eminenza, il ricordo più belloche si porta nel cuore del suo esserestato accanto ai Papi.

Il libro raccoglie tanti aneddoti esvela particolari inediti dei rapporti edella convivenza con i Papi, anche perla facilità di comunicazione internadiretta con l’appartamento papale checonsentiva di memorizzare reazioniimmediate e spontanee a problemi,eventi, sorprese liete e tristi di personee comunità sparse nel mondo. Vorrei

sottolineare però come speciale ricor-do la preghiera dei Papi. Con la novitàdei mezzi di comunicazione socialeabbiamo potuto ammirare la preghie-ra pubblica dei Papi come SommiSacerdoti a presiedere con atteggia-mento di concentrata devozione econ la Parola ispirata le celebrazionisolenni delle feste cristiane con ilPopolo di Dio, sia in piazza SanPietro, sia nelle ancor più vaste piazzedel mondo diventate templi a cieloaperto della lode del Signore. Ma ciòche mi ha impressionato maggior-mente è lo spirito di preghiera perso-nale dei singoli Papi o durante i viaggiapostolici o durante le udienze parti-colari di fronte ad una urgente neces-sità e intenzione, di fronte ad unammalato, ad un appello accorato diuna mamma o di una comunità insofferenza. Conosciamo l’abitudine diSan Giovanni Paolo II e di BenedettoXVI di collocare sull’inginocchiatoiodella cappella privata i bigliettini con inomi delle persone bisognose persegnalarle al Signore nella preghieramattutina. Papa Francesco da partesua è un apostolo della preghiera e unmodello che incanta il popolo quandolo vede. I Papi sono autentici interces-sori presso Dio in privato ed in pubbli-co; sentono profondamente questainvestitura (come i personaggi biblici)e la impersonano con abbandono eintensità di emozione. Affidiamoci econfidiamo nell’efficacia della loropreghiera.

Come riscoprire e comprenderemeglio la missione del Papa nelmondo di oggi?

Per i credenti il Papa è, secondo labella definizione di Santa Caterina daSiena, «Il dolce Cristo in terra», equindi merita la venerazione e l’obbe-dienza dei fedeli. Il Papa è colui chericonosce e interpreta i “segni deitempi” e, oltre i dettami della federeligiosa, propone un’antropologia avalenza universale, il principio delpersonalismo, il progetto di benecomune, i criteri di giudizio e didiscernimento nell’agire secondo lafamosa trilogia di Giovanni XXIII:vedere, giudicare, agire. Nessun altroal mondo è capace di assumere inizia-tive planetarie per la promozionedella pace o per la cura del creato,come ha fatto nei primi cinque annidel suo pontificato Papa Francesco.Oggi c’è una sola autorità al mondoche non si stanca di ripresentare la“grammatica etica” scritta nel cuoredi ogni uomo: la dignità della personaumana, la solidarietà, la sussidiarietà,la qualità della vita. La missione delPapa, pur nella varietà dei carismi edello stile proprio di ciascuno, illumi-na e guida tutti gli uomini di buonavolontà verso mete di speranza e difraternità. c.m.z.

DA PIOXII A FRANCESCO: PER GUIDARE L’UMANITA’ VERSO LA SPERANZA

Bertone e i “suoi” papiIl porporato rievoca il suo lavoro coi pontefici

IIVREA - BEL CONCORSO PER LE SCUOLE

Come “Conoscere ilCanavese per amarlo”

il isvegliopopolare 25giovedì 12 aprile 2018 • Attualità

IVREA - L’appuntamento, ormai fisso, con la direttasulla pagina Facebook de Il Risveglio Popolare, lunedìscorso ha condotto i “visualizzatori” del video all’internodella perla di Ivrea: la chiesa di San Nicola da Tolentino.

L’itinerario era guidato dagli studenti del Liceo Bottadi Ivrea, che si impegnano ad accogliere i turisti durantele aperture della chiesa da maggio a fine estate, peraccompagnarli tra le meraviglie della chiesa.

Trovate il video integrale sulla nostra paginaFacebook: ma qui di seguito, vogliamo illustrare perimmagini le tappe principali di questo percorso.

Lorenzo Gavinelli, classe V H, descrive le formelledecorative dei battenti del portale tardo settecentescoin riferimento agli episodi del battesimo di SanGiovanni Battista e del miracolo del trafugamento dellereliquie di San Nicola da Tolentino.

Elena Suardi, classe IV H, presenta la navata centraleillustrando, tra i numerosi affreschi che decorano levolte, il miracoloso episodio della granata inesplosa, sca-gliata sulla chiesa nel 1704.

Valentina Rosiglioni, classe V H, all'interno dellazona absidale, descrive il polittico cinquecentesco conte-nente il raro episodio in cui il piccolo San GiovanniBattista gioca con Gesù Bambino.

Luca Vitale, classe V M, illustra le decorazioni deglistalli del coro ligneo, in riferimento all'episodio in cuiSan Nicola resiste alle tentazioni da parte dei duedemoni

Il gruppo di lavoro, docenti organizzatori e studenti,chiudono la loro diretta indicando obiettivi e finalitàdell'iniziativa e presentare le future proposte del LiceoBotta riguardo alle giornate dedicate al Progetto A.M.I.

Ciceroni del ‘Botta’ perSan Nicola da Tolentino

IVREA - “Conoscere il Canaveseper amarlo” è il titolo del progetto,promosso dall'associazione GessettiColorati e dal Rotary Club di Ivrea,legato a un concorso, che sta coinvol-gendo più di trecento ragazzi delleScuole dell'Infanzia, Elementari eMedie dell'eporediese (Ivrea,Banchette, Piverone, Bollengo,Settimo Vittone, Parella). Ognunadelle classi coinvolte ha scelto un sitoe verrà condotta a visitarlo dalleguide messe a disposizione dagliorganizzatori, la professoressaBarbara Manucci e l'archeologaLorenza Boni; la scelta spazia dagliaffreschi di San Bernardino alChiostro della Cattedrale, fino alGesiun di Piverone e al Castello diParella. I ragazzi documenterannocon scritti e fotograficamente le con-dizioni ambientali e la manutenzionedel sito e del contesto, anche nellaprospettiva di fornire stimoli e criti-che costruttive agli enti che hanno incarico la gestione dei siti stessi.

Tutti i materiali raccolti sarannoesposti martedì 5 giugno, grazie allacollaborazione e sensibilità dell'ammi-nistrazione Comunale, in una mostraospitata presso la Sala della NuovaTorre di Bollengo. Alle classi parteci-panti e ai migliori lavori saranno attri-buiti premi, e il Rotary Club, in accor-do con Gessetti Colorati, valuterà seriprodurre e diffondere nelle scuole

eventuali materiali meritevoli. “E’un’occasione per le scuole di conosce-re e studiare meglio il nostro patrimo-nio”, sottolinea Reginaldo Palermo,responsabile di Gessetti Colorati.“Obiettivo di iniziative del genere è diavvicinare gli studenti per sensibilizza-re sul problema territorio e paesaggio,che non va danneggiato e non sporca-to, ma va invece amato e tutelato” èstato ribadito da Alfredo dell'Amico,che ha portato i saluti di LuigiBauchiero, presidente del Rotary ClubIvrea. Infine Maria Aprile, presidentedel Gruppo Turismo di Confin-dustria, ha ribadito che “inculcare ilvalore del territorio è la base percostruire un'economia turistica”.

paola ghigo

UNA PRESTIGIOSA BORSA DI STUDIO ALL’ALLIEVA DEL ‘BOTTA’

Giorgia volerà a Madrid perdiventare ballerina classica

PAVONE – Si chiamaGiorgia, ha 16 anni, fre-quenta la 2a H del Liceointernazionale “CarloBotta” a opzione spagno-lo: resterà al “Botta” solofino alla fine di quest’an-no scolastico. E certo nonperché non sia brava. E’una storia singolare quel-la di Giorgia Enrico, gio-vane e brillante pavonese,che la prossima estate sitrasferirà a Madrid, dalmomento che in quellacittà ha vinto una borsadi studio all’Accademiadella prestigiosa compa-gnia di balletto di VíctorUllate, fondata nel 1988e una delle più importan-ti della capitale spagnola.

Già in precedenzaUllate godeva di grandeprestigio, sulla scorta diuna carriera internazio-nale davvero brillante; nel1997 la Comunidad deMadrid gli ha permessodi associare alla compa-gnia di ballo una scuolastabile, che reca il suostesso nome, finalizzataalla formazione di balleri-

ni pronti a immettersinel mercato del lavorocoreutico spagnolo: nonsolo nel gruppo di Ullate,ma anche nel BalletNacional de España e inaltri complessi nazionalispagnoli e internazionali.

“Lo scorso 3 marzo –racconta Giorgia - hosostenuto la prova diselezione insieme adaltri 25 aspiranti prove-nienti da mezza Europa.Non ho ricevuto alcunarisposta immediata, madopo più di una settima-

na mi è arrivata unamail che mi annunciavadi essere stata accettatanell’Accademia, insiemea un altro ragazzo: siamostati gli unici due su 25candidati, e io ero la solaitaliana. Mi è stata asse-gnata una borsa di studioe potrò continuare a fre-quentare un Liceo aMadrid”.

Giorgia ricorda diaver iniziato l’attivitàsportiva, senza troppaconvinzione, all’età di 7anni. “Poi mia mammami ha iscritta all’Acca-demia di danza e spetta-colo di Ivrea diretta daCristina Taschi – ricorda -.Onestamente, all’inizionon ho trovato che l’at-tività fosse così entusia-smante, e quindi il mioimpegno era conseguen-te. A quel punto miamamma mi ha messo difronte alla scelta: o con-tinuavo impegnandomiseriamente, oppure miavrebbe ritirata, perché icorsi di danza hanno illoro costo. Avevo più o

meno 10 anni, e ho scel-to di impegnarmi”. Unabella prova di volontà,per una bambina: e l’im-pegno di Giorgia ha datoi suoi risultati.

Prima importanteconquista, il quintoposto su venti aspirantial Concorso internazio-nale di danza a Genova;e di lì è stato un cre-scendo. Nel frattempoha iniziato le scuolesuperiori: e aver sceltodi studiare spagnolo einglese al “Botta” si èrivelata una decisioneparticolarmente azzec-cata, in questo modo aMadrid non si troverà apartire completamenteda zero.

Dal momento che lavita è fatta di scelte – eGiorgia ha iniziato acapirlo fin da quand’erapiccola -, la nostra giova-ne ballerina si è da pocotrovata a dover affrontareun bel dilemma, avendovinto l’audizione per unaborsa di studio completaal Balletto di Toscana:ma ha detto di no, essen-do più interessata allaformazione classica chericeverà a Madrid.

E i genitori, cosa dico-no? Il papà è orgoglioso eallo stesso tempo un po’preoccupato.

La mamma… lei nonc’è più, purtroppo, daquando Giorgia era in 5a

elementare: ha potutovederla solo una voltadanzare da solista. Masiamo certi che, dal cielo,guarda a lei con ammira-zione e tenerezza.

VOLPIANO - Chi l'avrebbe mai detto? La celebre mae-strina della penna rossa di Edmondo De Amicis ha insegna-to a Volpiano. Ne fa fede un registro del 1913-14, scovatodalla appassionata di storia locale Giusi Ferrero Merlino.Sono state ritrovate anche foto di questa insegnante,Giuseppina Eugenia Barruero, e forse di una sua classe.

La maestra, resa celebre in "Cuore", nata nel 1859, ini-ziò il suo impegno scolastico a Volpiano il 15 ottobre 1886e a Volpiano insegnò sino alla fine della sua carriera, nel1921-22 (con una parentesi di due anni a Leinì).

A onor del vero, alcuni intervistati di una certa età,ricordando a loro volta le testimonianze di genitori e nonni,ne riportano un'immagine piuttosto severa e... decisamentemeno deamicisiana. marco notario

La maestrina della Penna Rossa? Ha insegnato per una vita a Volpiano

IIVREA - TANTI I PRESBITERI FESTEGGIATI DURANTE LA MESSA CRISMALE

I giubilei sacerdotaliCelebrati gli anniversari di ordinazione di 3 vescovi

MONCRIVELLO - CON MONS. ARNOLFO

Grande e bella festa al Santuario del Trompone

il isvegliopopolare26 giovedì 12 aprile 2018• Vita della Chiesa

At 3,13-15.17-19 - 1Gv 2,1-5Lc 24,35-48

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano

con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.

Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».

Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nelvostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!

Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.

Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?».

Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».

Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro:«Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno,

e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversionee il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.

Di questo voi siete testimoni».

Una caratteristica unifica tutte le prime apparizio-ni di Gesù risorto: nessuno lo riconosce! Gli “Undici egli altri” prevalentemente stavano a Gerusalemme.

Due di loro, il terzo giorno, si misero in cam-mino da Gerusalemme verso Gerico, conversava-no tra di loro, su quanto era accaduto nei giorniprecedenti a Gerusalemme. A loro insaputa, Gesùin persona, si unì a loro: finse di ignorare gli even-ti e li interrogò sull’accaduto. Seguì un lungodiscorso da parte di Gesù, un rimando alleScritture che lo riguardavano. Neanche questobastò per aprire loro gli occhi. Prevaleva in loro lapreoccupazione, che si faceva sera, e il buioavrebbe reso più insicuro il loro cammino.

Lo invitarono a fermarsi con loro a cena. In quelmomento conviviale Gesù mentre erano a tavola simanifesta loro nello “spezzare il pane”. I due pren-dono coscienza che Gesù, risorto, aveva cammina-to con loro, senza che se ne fossero accorti. Scrivel’evangelista che subentrò in loro il rimorso pernon averlo riconosciuto.

Tornati a Gerusalemme, trovarono gli Undici egli altri, riuniti a commentare l’apparizione aSimone, non solo alle donne! Loro aggiunsero unaprova in più, con loro “aveva benedetto e spezzatoil pane”. Si ricordarono di quel gesto affidato allacomunità dei discepoli: fate questo in memoria di

me. Fino a quel momento, Gesù era apparso apochi: alle donne prima, e in seguito agli uomini.

Diverse le reazioni di accoglienza: Maria diMagdala, lo riconobbe quando si sentì chiamataper nome. I due discepoli, lo avevano riconosciutomentre cenava con loro. Amicizia e condivisionesono i primi segni della risurrezione di Gesù. Inquesti incontri prevale un rapporto personale eumano, prima che istituzionale.

Mentre erano riuniti nel cenacolo, Gesù in per-sona apparve in mezzo a loro con il saluto: “Pace avoi!”. Fra i presenti prevale stupore e spavento,pensavano di avere a che fare con un fantasma.Gesù li incoraggia: “Perché siete turbati, perchésorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le miemani e i miei piedi, sono proprio io”.

Dopo queste rassicurazioni comincia il “disge-lo” fra i discepoli e Gesù, e subentra gradualmenteuna grande gioia. Per rassicurarli ulteriormentechiede qualche cosa da mangiare. E’ in quel conte-sto di umanità, misto di incredulità e gioia che, iericome oggi, Gesù richiama le Scritture e affida lapredicazione nel suo nome.

Promettendo loro l’aiuto del Padre, chiede aquella prima comunità, e a tutti noi oggi, di esseresuoi testimoni.

ezio actis perino

Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno 15 aprile - III DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)

MONCRIVELLO (VC) - L'8 aprile, domenica della DivinaMisericordia, la prima dopo Pasqua, al Santuario del Trompone diMoncrivello si è svolta, come da tradizione, la Festa patronale. Perl'occasione, i Silenziosi Operai della Croce hanno organizzato cin-que giorni di incontri e preghiere per celebrare l'apparizione dellaMadonna a Domenica Millianotto, una donna ricurva e ammala-ta proveniente da Cigliano, guarita miracolosamente dalla BeataVergine la prima domenica dopo Pasqua del 1562.

“Gesù si fa riconoscere dagli Apostoli mostrando le propriepiaghe. Ed è innalzando le proprie sofferenze e offrendole al Padreche ha fatto risplendere la potenza dell'amore”. Con queste paro-le, monsignor Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, ha com-mentato l'episodio del Vangelo sull'incredulità di san Tommaso.Durante la Messa pomeridiana, il presule ha sottolineato la pre-senza delle “stampelle” del beato Luigi Novarese, “segno tangibiledella sua testimonianza di amore per i sofferenti”.

La giornata di domenica scorsa, iniziata con la Messa presie-duta da don Janusz Malski, moderatore generale dei SilenziosiOperai della Croce, ha visto la partecipazione di moltissime perso-ne del territorio che hanno visitato i locali del Trompone e aderitoalle iniziative organizzate per raccogliere fondi per la realizzazionedel “Giardino delle Stagioni” adiacente al Santuario. Nel pomerig-gio, dopo la messa dell'arcivescovo, in un salone gremito e plau-dente, si è tenuto il concerto “In…Canto” del coro della scuolaprimaria dell'Istituto “Don Evasio Ferraris” di Cigliano.

Lunedì 9 aprile, c'è stata la funzione eucaristica con i sacerdotivercellesi, presieduta da monsignor Eusebio Regis, presidente delcapitolo della Cattedrale di Vercelli, dedicata agli ex alunni delSeminario minore diocesano (sino a qualche decennio fa accoltiproprio nella grande struttura adiacente il Santuario delTrompone, oggi riconvertita in luogo di cura e riabilitazione). “E'bello vedere quello che c'è qui oggi, in questo che un tempo eraun luogo ai margini, un po' dimenticato dalla vita della diocesi”.Ancora una volta i Silenziosi Operai, a cui è affidata la cura delSantuario e sono i responsabili delle diverse attività sorte sotto ilsorriso della Madonna, hanno sottolineato l'affetto che ogni annoporta tanti fedeli ai piedi della Vergine Potente del Trompone.

IVREA - La mattina di giovedì 29marzo, vigilia del Triduo pasquale, prati-camente tutto il presbiterio della diocesisi è riunito nella cattedrale di Ivrea perconcelebrare la Santa Messa crismalepresieduta dal vescovo monsignorEdoardo Cerrato.

Come sempre, l’occasione è stataopportuna per festeggiare i sacerdoti chericordano quest’anno anniversari notevo-li del loro ministero. A riguardo, parolemolto affettuose sono state rivolte inapertura della celebrazione da monsignor

Edoardo per i confratelli, a partire dai 3vescovi di cui si sono ricordati i significa-tivi anniversari: come il 55° dall’ordina-zione episcopale dell’emerito monsignorLuigi Bettazzi e il 50° di quella di monsi-gnor Alessandro Staccioli, ex missionariooblato in Laos dove fu anche vescovo;commemorato anche il ventennale di epi-scopato del canavesano Pier GiorgioDebernardi, che nel 1998 divenne vesco-vo di Pinerolo e da qualche mese, divenu-to emerito, si è trasferito in una missionein Burkina Faso.

Tra i sacerdoti, il più longevo peranzianità di ordinazione è padre MarioAndreotti, ordinato prete nel 1958 nellaCongregazione degli Oblati e ospite oggidella loro casa di San Giorgio Canavesecome pure padre Piergiorgio Scarpellini(ordinato nel 1963). 55 anni di sacerdo-zio sono pure quelli festeggiati dai“nostri” don Luciano Bardesono (parro-co di Lusigliè) e don Bartolomeo Quilico(parroco di Agliè), mentre a celebrare il50° dall’ordinazione sono stati donGenesio Berghino, don Dario Bertone,don Giuseppe Scapino, i canonici donGiancarlo Boffa Tarlatta e don ClaudioEnriello, e il “fidei donum” attualmentein Mozambico don Giuseppe Bergesio.

Ecco i nomi degli altri festeggiati:don Piero Agrano, don PierfrancoChiadò Cutin, don Aldo Vallero e l’altromissionario (in Brasile) don GiulianoFantini per il 45° (ordinati nel 1973),don Angelo Bianchi per il 40° (ordinatonel 1978), Don Ernesto Vavassori e isalesiani don Gianfranco Perona e donMario Pertile per il 35°; don LuigiCasardi, don Camillo Meroni e donMatteo Somà per il 30°; don MauroAgreste, don Alberto Carlevato, donGianmario Cuffia e don PatriceMunyentwali per il 25°; don JacekPeleszyk e il canonico Stefano Teisaper il 20°; don Raffaele Roffino per il15°; don Angelo Musica e donGiampiero Valerio per i loro primi 10anni di Messa.

L’Ufficio Famiglia invita a un incontro sulla Notadei Vescovi piemontesi alla “Amoris Laetitia”

IVREA - Nel mese di gennaio, in continuità con quan-to scritto da Papa Francesco nella Esortazione ApostolicaAmoris Laetitia, i vescovi del Piemonte hanno diffusouna loro riflessione su quei fedeli che, dopo una separa-zione o un divorzio, vivono una nuova unione. I Vescovidella Cep hanno intitolato il loro documento “Il Signoreè vicino a chi ha il cuore ferito”. Chi è interessato a leg-gere insieme questo testo è invitato dall’Ufficio dellaPastorale della Famiglia, retto da don Silvio Faga, ad unincontro in programma sabato 21 aprile, alle ore 21, neilocali dell’Oratorio di Strambino (in corso Torino, angoloPiazza della Repubblica). Per chi vuole, c’è la possibilitàdi cenare insieme, alle ore 19.30, condividendo quantociascuno porta.

Lunedì l’incontro dell’Oratorio in Vescovado

IVREA - E’ in programma la sera di lunedì 16 aprile,alle 20.45 in Vescovado, l’ultimo incontro del ciclo inver-nale-primaverile dell’Oratorio del vescovo Edoardo: mon-signor Cerrato e i chierici della Congregazione filippinainvitano tutti a partecipare all’incontro, che proseguirà lariflessione sulla preghiera del “Credo” apostolico.

L’agenda del Vescovo Edoardo

IVREA - Oggi, 12 aprile, il Vescovo Edoardo presiedein mattinata la riunione del Consiglio Presbiterale eincontra in serata i membri dell’Istituto DiocesanoSostentamento Clero. Sabato 14 aprile il vescovo confe-rirà la Cresima ai un gruppo di candidati di Rivarolo (alle18, chiesa di San Giacomo), mentre domenica 15 (alle16), farà lo stesso nella parrocchia di Verolengo.

appuntamenti

il isvegliopopolare 27giovedì 12 aprile 2018 • Vita della Chiesa

IVREA - “ANDATE IN TUTTO IL MONDO E PROCLAMATE IL VANGELO A OGNI CREATURA”: APPELLO ACCOLTO DAL RNS

“Vita nuova” anche in carcereCiclo di incontri coi detenuti per l’annuncio del Kerigma

IVREA - A seguito delProgetto Sicomoro (un per-corso di giustizia riparativache mette a confronto vitti-me di reati con coloro che lihanno commessi), nelle scor-se settimane alcuni aderential Movimento Rinnova-mento nello Spirito Santohanno portato anche all’in-terno delle carceri di Ivreal’annuncio del kerigma aidetenuti che vi hanno parte-cipato. A partire dalledomande di senso che ogniuomo si è posto da chemondo è mondo, è stato por-tato l’annuncio della buonanotizia che Gesù è venuto arivelare in pienezza con lasua morte e risurrezione, conun percorso esperienziale cheha toccato tutti i temi sensi-bili della nostra fede.

Lo scorso 5 aprile, cometutti i giovedì di questa stra-na primavera che alterna ilcaldo e il freddo, l’équipe di12 volontari si è ritrovata nelparcheggio della casa circon-dariale di Ivrea per l’ultimoincontro del “Seminario diVita Nuova”: dopo una brevepreghiera e i controlli di rou-tine, hanno cominciato a var-care uno dopo l’altro i pesanticancelli azzurri del carcere.Giunti nell’atrio del secondopiano, c’erano già alcunidetenuti nel corridoio del lorobraccio in attesa che venisseaperto il cancello e potesserocosì incontrare “gli amici” delRinnovamento nello Spirito.Il loro saluto è stato caloroso:“Ciao, finalmente siete arri-vati! Sono state lunghe duesettimane senza vedervi!”.

La saletta è luminosa ecalda, subito ci si organizzaper disporre le sedie in cerchioe per preparare le chitarre e glispartiti, distribuire i foglietti

con i canti di guida alla pre-ghiera e alla riflessione. Nelfrattempo arrivano anche glialtri ormai-amici: sono intutto dieci, ci si scambia uncaloroso benvenuto canoro(“Dài la mano al tuo fratello,dài la mano…”) e viene subitoletta la Parola data per l’incon-tro: la parabola dei dieci leb-brosi (Lc 17, 11-19). Perchélebbrosi siamo tutti: ognunoha qualcosa da cui essere gua-rito dalla Bontà divina.

La discussione entraimmediatamente nel vivo,diventa calda come l’aria chesi respira e scava nel profon-do l’anima e la coscienza ditutti i presenti perché ledomande sono stringenti erichiedono una risposta pre-cisa: “Ma tu, quando haiincontrato nella tua vita Dio?Quando hai avuto la certez-za che Dio esiste? Cosa èsuccesso dopo?”… Comeavvenne nelle prime comu-nità cristiane, siamo statichiamati a rendere contodella nostra fede con la testi-monianza della nostra espe-rienza, soprattutto col desi-derio di comunicare e potercondividere la serenità con-quistata proprio grazie aquell’incontro.

Le richieste più pressan-ti di spiegazione vengono daun fratello musulmano cheha svolto con puntiglio il“compito” che era statoassegnato, riflettere sulladomanda di Gesù “Voi, chidite che io sia?”, egli hascritto lunghe pagine diriflessioni personali dallequali emerge lo sforzo dicapire e confrontare la suafede islamica con quella cri-stiana. Ammira Gesù-Lucedel mondo, è alla ricercadella Verità… ha imparato

che Gesù è la Pace che luidesidera.

Come sono cambiati que-sti amici! Erano diffidenti efreddi come le giornate inver-nali in cui abbiamo comin-ciato ad incontrarli e a parla-re con loro, a raccontare lanostra esperienza dell’Amoredi Dio, della fede, del pecca-to, della signoria di Gesù,dello Spirito Santo… Poi èarrivata la primavera, ilghiaccio si è sciolto e anchechi si proclamava profonda-mente ateo, soddisfatto di sée della propria vita, chi affer-mava di non aver bisogno diDio né di altri, alla conclu-sione del seminario si èdimostrato amico sensibileed ha richiesto e ricevuto lapreghiera, almeno per lafamiglia.

La famiglia: ecco il dolorepiù profondo che lacera l’esi-stenza di chi è dietro le sbar-re. L’apparente spensieratez-za o durezza nasconde inrealtà una grande nostalgiaper coloro che sono lontani:per i figli, per i nipoti, per lacompagna o la mamma… Iloro racconti possono esserepiù o meno contraddittori,più o meno sinceri, più omeno lacunosi, ma quandoparlano dei loro affetti, allorasì emerge il rimpianto perquello che hanno perso(almeno per il momento), perquelli che hanno dovutolasciare oltre le sbarre.

La difficoltà più grande?Spesso, per non dire sempre,è quella di diventare capaci diperdonare sé stessi.

m.g.

ALBIANO D’IVREA - Domenica 8aprile il Centro d’Incontro Anziani diAlbiano ha ricordato il trentesimoanniversario della sua costituzione,avvenuta ufficialmente il 27 marzo1988. Come da programma, alle 10.30una piccola folla si è radunata pressola sede del Centro, per poi spostarsinella chiesa parrocchiale per la SantaMessa presieduta dal vescovo emeritomonsignor Luigi Bettazzi e concelebra-ta dal parroco don Gianni Giachino,durante la quale si sono ricordati tutti isoci defunti del Centro.

Subito dopo la celebrazione eucari-stica si è svolta una breve cerimonia nelcorso della quale l’attuale presidenteGlorianna Godardi su mandato dei sociha conferito il riconoscimento di presi-dente onorario alla signora MargheritaAlberto, che ha guidato il sodalizio perben 22 anni, dal 1° gennaio 1996 al 31dicembre 2017. Un ricordo della festa èpure stato consegnato a monsignorBettazzi e a don Gianni, oltre che aGiancarlo Ghirardi (che nel 1988 era

sindaco del paese) e all’attuale primacittadina Venerina Tezzon, che nel suobreve intervento ha avuto parole di rin-graziamento e gratitudine verso ilCentro Anziani, per l’attività che svolgea beneficio della collettività.

Il Centro d’Incontro di Albianoconta 270 soci: oltre alla quotidiana

attività aggregativa e sociale rivolta aisoci, svolge anche attività settimanaledi patronato, fornisce servizi di misura-zione di pressione e glicemia, oltre amettere a disposizione temporanea-mente e gratuitamente materiale orto-pedico di prima necessità.

giovanni oderio

Anche monsignor Luigi Bettazzi alla festa per i primi 30 anni del Centro d’Incontro Anziani di Albiano

STRAMBINO - PROTAGONISTI I BAMBINI E I GIOVANI, MA TUTTA LA COMUNITÀ E’ STATA COINVOLTA DALLA VIA CRUCIS

Tutte le celebrazioni della Settimana SantaSTRAMBINO – L’ultima

di marzo è stata una settima-na densa di impegni nella par-rocchia di Strambino in pre-parazione della Pasqua. Sottol’attenta regia del parroco donSilvio Faga, animatori, cate-chisti, bambini e ragazzihanno dato vita ai tantiappuntamenti che a partiredalla Domenica delle Palme,hanno condotto i fedeli finoalla Messa della Pasqua diResurrezione. Senza dimenti-care il prezioso lavoro svoltodalle famiglie dell’Oratorionel preparare e distribuireconiglietti e ovetti pasquali,che grazie alla generosità ditutti contribuiranno come alsolito ad aiutare le tante atti-vità dell’Oratorio.

Un impegno che è statoprofuso da tutti con la consa-pevolezza del profondo signi-ficato della Pasqua, ma ancheall’insegna del divertimento edella gioia di stare insieme,che rendono ancora più pre-

ziosi questi momenti. Al cen-tro di tutti gli appuntamenti,come fortemente voluto dadon Silvio, i bambini e iragazzi, in particolare quelliche si apprestano a ricevere laPrima Comunione e laCresima. Così, tanti bambinihanno affollato la chiesa par-rocchiale per la celebrazionedella Domenica delle Palme eper la messa in CoenaDomini del Giovedì Santo,durante la quale sono stati

protagonisti i bambini dellaPrima Comunione: dodici diloro hanno ricevuto da donSilvio la lavanda dei piedi,altri hanno letto le intenzionidi preghiera e tutti insiemehanno infine accompagnatoin processione l’Eucarestiaalla Cappella della Madonnadel Rosario.

La liturgia eucaristica èripresa durante la Veglia delsabato sera, animata dai cantie dalle letture eseguite dai

ragazzi cresimandi e dallabenedizione dell’acqua e illu-minata dall’accensione delcero pasquale, segno dellaRisurrezione di Gesù e dellarinnovata speranza.

Tra le due Messe di gio-vedì e sabato, appuntamentocentrale è stata anchequest’anno la Via Crucisrappresentata nella chiesaparrocchiale dagli Animatoridell’Oratorio. Due voci nar-ranti, musicisti e un nutrito

gruppo di ragazzi hannodato vita ad una celebrazio-ne intensa e a tratti commo-vente del percorso di Gesùverso la croce. Un percorsocomplesso, difficile da accet-tare… un percorso che incerti momenti vorremmopoter interrompere per daresollievo a Gesù e a noi stes-si, che in qualche modo stia-mo camminando con lui.Un percorso che ci ricordatutte le nostre fragilità e la

nostra fatica, ma che ci con-sente anche di riflettere sullanostra forza e sulle possibi-lità che abbiamo per aiutarequotidianamente chi è indifficoltà.

La via della croce ci si pre-senta come metafora dellavita che affrontiamo giornodopo giorno cadendo, rialzan-doci, aiutando il nostro vici-no a rialzarsi, con l’obiettivodi arrivare in fondo al nostropercorso migliori di comesiamo partiti, capaci di rico-noscere il bene che ci vienedato e di restituirlo alle per-sone che incontriamo sullanostra strada.

Chi ha incontrato Gesùsulla via della croce nonpotrà dimenticare le suelacrime e la sua sofferenza,ma avrà capito la forza dellapietà che non si piega al ran-core. Chi ha riconosciutoGesù risorto avrà imparatoche sull’odio e sulla mortepuò vincere l’amore. g.c.

il isvegliopopolare28 giovedì 12 aprile 2018• La pagina degli annunci

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Servizio ContinuoNotturno Festivo

IVREA

Giovedì 12 aprile: Andrate - Caluso (Vietti)* - Crescentino(Gorrino) - Feletto* - Ivrea (Piovera) - Pont C.se (Brannetti).

Venerdì 13 aprile: Bollengo - Candia* - Chivasso (Semeria) -Quincinetto - Sparone* - Spineto.

Sabato 14 aprile: Fontanetto Po - Forno* - Pavone - RivaroloC.se (Corso Arduino) - Settimo Vittone - Verolengo - Vische*.

Domenica 15 aprile: Chivasso (Croce 8.30-12.30) - Cuorgnè(Rosboch) - Fontanetto Po - Ivrea (Linda) - Ronco C.se* -Strambino - Verolengo.

Lunedì 16 aprile: Burolo - Chivasso (Amione) - Loranzè -Montalenghe* - Rivarolo C.se (Garelli) - Vidracco*.

Martedì 17 aprile: Banchette - Casalborgone - Romano C.se -Rueglio* - Salassa - Saluggia.

Mercoledì 18 aprile: Borgomasino - Caluso (Vietti)* - Ivrea(Gaida) - Rivarolo C.se (Centrale) - Rivarossa* - Verolengo.

Giovedì 19 aprile: Castellamonte (Mazzini) - Crescentino(Centrale) - Ivrea (Stragiotti) - Mercenasco - Vistrorio*.

I turni delle farmacie sono quelli indicati sul sitodell’Asl To4, e possono subire variazioni dell’ultimomomento.Il turno inizia alle ore 8,30 del mattino e termina alle ore8,30 del mattino successivo. Fa eccezione la farmacia con-trassegnata con l'asterisco (*), che chiude alle ore 22,30.

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il isvegliopopolare 29giovedì 12 aprile 2018 • Storia e ricordi

Ci sono delle cose che non sidimenticano: il primo amore, ilprimo bacio, il primo robottone.Già, quel Goldrake è stato ilprimo tra i robot ad arrivare nelnostro paese, quaranta anni fa, eha segnato un'epoca. Una gene-razione di ragazzi e ragazzini cheha sperimentato gesti e parolenuove, tutto talmente lontanodal mondo di oggi che io stessanon ho potuto far a meno di sor-ridere, tra me e me, riportandoalla mente i ricordi di quel perio-do. Perché io c'ero.

Per alcuni è stato il primocartone animato visto a colori, latelevisioni nelle case erano anco-ra in bianco e nero, si tornava dascuola con la cartella e si faceva-no in fretta i compiti altrimenti

non si sarebbe potuto vedere l'e-pisodio. Non c'era la possibilitàdi rivedere le trasmissioni instreaming, non c'erano ancora levideocassette, quella puntata eraunica ed era attesa perché lalotta contro i “Vegani” riguarda-va tutti noi. Se Goldrake man-giava insalate di matematica noifacevamo merenda con il paninopreparato da nonna e la sigla siascoltava nel mangiadischi conil 45 giri. Tutti i bambini a scuo-la avrebbero parlato della punta-ta vista, avrebbero unito i pugniper avviare la trasformazione enoi bambine, per la prima volta,avremmo potuto interpretare iruoli femminili, altrettantoimportanti. Venusia non è solola fidanzata di Actarus è anche

la ragazza che lo affianca neicombattimenti, per la qualeviene costruito il delfino spazialein grado di immergersi e che,alla fine, sarà fondamentale,insieme a Goldrake, per la scon-fitta di Re Vega. Perché anchequesta era una novità, la sceneg-giatura, i personaggi maschili efemminili, i buoni ed i cattivi.Tutto era completamente diver-so da quei personaggi animativisti in passato.

Si andava a cercare sulmappamondo o sulle carte geo-grafiche appese alle pareti inclasse dove fosse il Giappone,d'altro canto non c'erano tutti iristoranti cinesi e giapponesi dioggi (il primo ristorante giappo-nese in Italia venne aperto a

Roma nel 1974), così come cisi interessava, a volte per laprima volta, delle costellazioniper ritrovare, nelle stelle, inomi degli eroi o dei nemici,anche questo si faceva attraver-so le enciclopedie e gli atlantiperché non c'era internet.

Si cominciano ad usare ter-mini nuovi, quelli delle temibiliarmi di Goldrake: l'alabarda spa-ziale, il maglio perforante, idisintegratori paralleli, il campomagnetico, la velocità subfotoni-ca, il raggio ottico e tanti altri.

Oggi fanno appunto tenerez-za, così come invece allorahanno fatto impensierire moltefamiglie. Fu la prima volta, eancora lontana dal diventare unapsicologa, che sentivo le mammepreoccupate che l'aggressività deirobot potesse influenzare negati-vamente i figli. All'epoca nonsapevo che ci fu anche chi simobilitò per bloccarne la visione.Così come cominciarono le cam-pagne di informazioni false, checercavano di svalutare il lavorodei disegnatori giapponesi, asse-rendo che Goldrake era frutto diun'elaborazione al computer.

A noi bambini interessavasapere che c'era un ragazzo, uneroe che veniva dallo spazio, unmiracolo di elettronica con uncuore umano, che difendeva unmondo non suo da un nemicocattivissimo. I bambini si senti-vano protetti, dormivano con ilposter del loro eroe sulla paretedella cameretta. Quell'eroe bellis-simo (le bambine avevano tutteuna “cybercotta”), accompagnatodalla meravigliosa voce diRomano Malaspina, vigilava sututti perché tra le stelle sprinta eva. Perché, come ci ha insegnatoChesterton, “Le fiabe non rac-contano ai bambini che i draghiesistono. I bambini lo sanno giàche i draghi esistono. Le fiaberaccontano ai bambini che i dra-ghi possono essere uccisi.”

GIOVEDI’ 12 APRILESan Giuseppe Moscati (1880 – 1927)

Nacque a Benevento ma visse a Napoli.Straordinaria figura di laico cristiano, siiscrisse a medicina «unicamente per poterlenire il dolore dei sofferenti - disse - il mioposto è accanto all'ammalato!». Salvò imalati durante l'eruzione del Vesuvio del1906, prestò servizio durante l’epidemia dicolera del 1911, fu direttore del reparto mili-tare durante la grande guerra, assistenteordinario nell'istituto di chimica fisiologica,aiuto ordinario negli Ospedali riuniti, liberodocente di chimica fisiologica e medica.

VENERDI’ 13 APRILEBeato Rolando Rivi (1931 – 1945)

Dalla provincia di Reggio Emilia, crebbe inuna famiglia profondamente cattolica.Brillante e vivace, di lui si diceva: «o diventeràun mascalzone o un santo! Non può percor-rere una via di mezzo». Si alzava presto perservire Messa e ricevere la Comunione.Terminate le scuole elementari entrò inSeminario, e si distinse subito per la suaprofonda fede. Amante della musica, cantavanella corale e suonava l’armonium e l’organo.Quando i tedeschi occuparono il Seminario,gli studenti furono mandati a casa, ma conti-nuò a sentirsi seminarista e a praticarecostantemente la chiesa e i sacramenti. La suapubblica appartenenza a Cristo gli fu fatale;sequestrato dai partigiani, torturato, condan-nato a morte e obbligato a scavare la suafossa. Gli spararono un colpo al cuore e l’altroalla fronte. Aveva quattordici anni.

SABATO 14 APRILEBeato Filippo di Vercelli († 1266 )

Nacque a Carisio, fu canonico del duomodi Vercelli e poi a Bologna, tra i domenicani.Fondò un convento a Vercelli e per tre voltefu provinciale della Lombardia. Con il suoesempio e la sua predicazione convertì molteanime.

DOMENICA 15 APRILESante Anastasia e Basilissa († 68 )

Nobili matrone romane, furono discepoledi Pietro e Paolo. Professarono sempre la lorofede e, dopo esser stata loro tagliata la linguaed essere state percosse con la spada, furonomartirizzate sotto l’imperatore Nerone.

LUNEDI’ 16 APRILESanta Bernardetta Soubirous

(1844 - 1879)

Le apparve più volte la Vergine presso larupe di Massabielle, da quando aveva quattor-dici anni. Povera, analfabeta, ma dedita con ilcuore al Rosario. Nel 1866 decide di rifugiarsidalla fama a Saint-Gildard, casa madre dellaCongregazione delle Suore della Carità diNevers. Ci rimarrà per tredici anni, costretta aletto da asma, tubercolosi, tumore osseo alginocchio; si spegne a soli trentacinque anni.

MARTEDI’ 17 APRILESanta Caterina Tekakwitha (1656 – 1680)

E’ la prima santa pellerossa d'America.Figlia di una coppia mista: padre irochesepagano e madre algonchina cristiana.Battezzata dai missionari francesi, scappò inCanada per sfuggire alle ire dei parenti paga-ni. Fu sfigurata dal vaiolo. Vergine, visse nellapreghiera e morì a soli ventiquattro anni.

MERCOLEDI’ 18 APRILEBeata Savina Petrilli (1851 - 1923)

Da Siena. A quindici anni entra nellaCongregazione delle Figlie di Maria. Dopo ivoti, l’arcivescovo le concede il permesso diiniziare un'opera per i poveri che chiama“Congregazione sorelle dei poveri di SantaCaterina da Siena”. Nel 1881 nasce la primafondazione a Onano e, nel 1903, la prima mis-sione in Brasile, a Belem.

I Santi dellaSettimana

Qui accanto la prima pagina de “IlRisveglio Popolare” del 14 aprile 1988,trent’anni fa. La nota politica del giornale sifocalizza sulla prossima formazione del nuovogoverno di De Mita e sulla novità che esso nonrappresentava. Il fatto descritto ai lettori eraappunto quello di un governo definito tradi-zionale, i cui obiettivi erano il mezzogiorno, ildebito pubblico, le riforme istituzionali, lascuola e la formazione. Non sembrano passatii trent’anni di cui sopra. Nel programma anchela scuola per tutti a 16 anni, l’accordo su gior-nali e TV private. De Mita si presenta, critica ilgiornale, con la stessa coalizione dal 1981 equindi con la stessa opposizione, sinonimi,forse per l’epoca, di una scommessa che que-sto governo avrebbe fatto con gli italiani sullasua capacità di autoriformarsi senza “ricorrerea percorsi eccezionali”. L’Africa chiama Ivrea,sembra un po’ grande il divario tra queste dueentità, ma l’editoriale non esita a presentarlecosì richiamandosi alla recente (per queltempo) Enciclica Sollicitudo rei socialis diGiovanni Paolo II che, secondo l’editoriale, ilpiù evidente segno dei tempi è l’interdipen-denza dei popoli. Colonizzazione e restituzionesono due temi legati e presentati nell’editoria-le, per poi approdare all’interdipendenza traIvrea e alcuni luoghi della grande Africa, seb-bene in quel tempo, viene ricordato, la diocesiera maggiormente impegnata in AmericaLatina. Lavoratori in Sud Africa, missionari inEtiopia, nunzi apostolici in Angola, Algeria,Tunisia, Ghana, Togo, Benin e studenti, diven-tati poi sacerdoti, in Burundi.

(cmz)

Pillole di missionarietà (in città) di Filippo Ciantia

Piccolo grande uomoÈ un uomo semplice, schivo, non si impone

con la statura e non alza mai la voce. Si laureain Medicina, si sposa e inizia a lavorare nellaindustria farmaceutica nella ricerca, specialistain Farmacologia Clinica. Impegnati nella parroc-chia milanese, non fanno poca fatica a trasferir-si a Firenze per le crescenti responsabilità dilavoro

Nel settembre ‘87 arrivano nel paesino diLantello presso Firenze. Si presentano dal par-roco don Renato, che affida loro un gruppo digiovani, che per quattro anni portano al matri-monio e poi i loro figli al battesimo. La lorocasa diventa una succursale dell’oratorio. Il rap-porto con don Renato cresce e, soprattutto lamoglie, esprime il desiderio di accogliere attra-verso l’adozione. “Macché adozioni, ho io tantibambini per voi!”, risponde il prete, con laschietta e diretta sincerità toscana. Così nell’89per l’estate ricevono dai servizi sociali l’affida-mento di quattro bambine. Poi arriva Cristianoche da allora diventa uno dei figli. Poi arrivauna giovane nigeriana, con il piccolo bambinoUgo. Quindi la casa non basta più. Il vescovoaccetta di dare in comodato d’uso un’anticapieve abbandonata. La ristrutturano a proprie

spese. Da allora ai tre figli si aggiungono 6 affi-damenti, portati avanti fino alla maturitàumana e sociale. Poi 3 mamme sole con varifigli. Una strappata alla strada.

L’attrattiva dell’accoglienza è contagiosa: silegano a loro altre famiglie. La coscienza dellasproporzione tra quello che possono offrire e ilbisogno di tante persone fragili e abbandona-te, porta a chiamare l’associazione ”Cinquepani e tre pesci”. Possono offrire quello chehanno, ma il resto ce lo deve mettere il buonDio. Il quale, generoso con chi dà, fa crescere ilgruppo fino a oltre 50 famiglie, con quattrocase che accolgono.

Oggi lei non c’è più, ma il vuoto che halasciato è stato riempito dal ritorno a casa di unfiglio, con moglie e tre bimbe. Un altro figlio hapreso casa lì vicino alla pieve assieme al primofiglio donato in modo speciale, l’infermiereCristiano. La comunità cresce e l’accoglienzacontinua.

Il piccolo grande uomo è il mio “capo” sullavoro. A te, capitano, mio capitano, va il 110 elode che Ugo ha meritato per la laurea inMedicina e che ora frequenta la specialità inChirurgia maxillo-facciale.

Il mondo ha bisogno di piccoli, grandiuomini (e donne). Santi feriali.

Memorie e nostalgie dei “bambini di ieri”: Goldrake a velocità subfotonica di Cristina Terribili

Atletica: buone prove dei canavesani nei meeting regionali

VVOLLEY - DOPO IL KO DI GENOVA

Anche Ivrea ormaiè quasi retrocessa

BASKET - SERIE C SILVER, RIVAROLO AI PIANI ALTI

Lettera 22, lo sguardoora è rivolto ai playout

Rugby: l’Ivrea non vince piùCalcio Promozione, giornata ok

CANAVESE - Nell'11a giornata diritorno del campionato di serie C Silver, ilformat per le canavesane non cambia:Lettera 22 perde e Rivarolo vince. Nullada fare per l’eporediese Lettera 22 aSaluzzo, che cede alla forte Aba per 83-57.Partita già decisa nei primi venti minuti digioco, con i padroni di casa avanti di 25punti. Dopo l'intervallo coach Sandroneimpegna la sua panchina e così fa anchecoach Cossavella: troppa la differenza tec-nica tra le due squadre, inutile insisteresui titolari. La Lettera 22 nelle ultime duedi campionato dovrà affrontare, anche sein casa al "Cena", due corazzate: prima ilSerravalle e poi il Kolbe (3° in classifica,causa l'ultimo passo falso ad Arona). Iquattro punti necessari per la salvezzasono un miraggio e lo spareggio play-out èda darsi ormai per scontato: andrà affron-tato dagli uomini di Cossavella con spiritopositivo, credendo nelle proprie possibilità,contro squadre alla loro portata.

Altro scenario per l'altra squadra di CSilver, il Rivarolo (nella foto lo staff degliallenatori), che supera 78-68 il VercelliRices e consolida il suo 5° posto della clas-sifica, ambendo addirittura al 4° in vistadei play-off. L’Usac, privo di Corrado eLongoni squalificati, gioca un'ottima parti-ta e, anche se non di molto, resta sempre

avanti. Il Vercelli si dimostra squadra nonfacile e agguerrita, mettendo in campoottime pedine (Martinetti, Danna,Tamarindo, Castano) e impegna i padronidi casa sino alla fine. Per l’Usac di TittoPorcelli restano due incontri: uno difficileesterno a Ghemme (prima in classifica),l'altro in chiusura di campionato in casacontro la Cestistica Pinerolo (terzultima),contro la quale i due punti sono d’obbligo.

In serie D maschile la capolistaChivasso ha la meglio su Amici di SanMauro (65-47). Gli uomini di Iannetti ini-ziano la gara sotto tono, con leggerezza. Lapartita era sicuramente sulla carta facile,ma comunque delicata, essendo il SanMauro in lotta per la salvezza. E c'è volutala sveglia suonata dal coach, per recupera-re un parziale iniziale di 10-0. QuandoVai e C. ci hanno messo impegno, la par-tita si è indirizzata sul binario giusto. Vai(10), Morello (17) e Baldin (14) hannoripreso in mano le redini dell'incontro eper San Mauro non c’è stato nulla da fare.Geneabiomed Chivasso rimane salda-mente in testa alla classifica, con il Trinoche non lo molla. Restano due giornatealla fine: la prima gara sarà in casa controVictoria Novara e la seconda in trasferta aCossato; due partite da 4 punti in tutto.

Nella trasferta contro un VictoriaNovara penalizzato dall'assenza di duegiocatori importanti, il Montalto non rie-sce a sfruttare l'occasione pur giocandouna discreta gara, e non trova la preziosis-sima vittoria in trasferta che sarebbe servi-ta per evitare i play out. Dopo un primoquarto in cui il Montalto fatica a difendere

contro i novaresi che si portano sul +10,il secondo vede protagonista sia una effica-ce difesa a zona, sia un super Bellinazzo,che con 5 su 6 da tre punti riporta i ragaz-zi di coach Perenchio a stretto contattocon gli avversari all'intervallo lungo. Lapartita prosegue in equilibrio nel terzoquarto e anche nell'ultimo periodo, fino aun minuto dalla fine, con Novara sempreavanti ma solo di una manciata di punti.Nel finale, però, il tentativo di fallo siste-matico non premia i ragazzi di Montalto,che chiudono con una immeritata sconfit-ta. Buone prove, oltre che di Bellinazzo, diGillio Tos sotto canestro e di Monfroglio.Prossimo incontro in casa contro TeenBasket Cossato.

RIVALTA - Prima giornata degli spa-reggi play-out in C femminile, e per laLettera22 l’esordio in trasferta a Rivalta,contro Pasta, è stato nuovamente negativo(58-38). Coach Biamonti ha cercato diimpiegare Elisa Angela, ferma da un mese,ma la capitana eporediese non ha potutodare il suo apporto (stagione per lei finita).Assente anche Paola Pace, il coach nonpoteva pretendere di più dalle sue giovani.Pasta domina l'incontro e rallenta solodopo tre quarti, quando è avanti di 27punti. Le ragazze eporediesi non sono riu-scite a entrare in categoria. Da segnalare labuona prova di Elisabetta Sabolo (1998) edella giovanissima Martina Pilo (2001),un po' sotto tono Ludovica Angarano. Ilritorno ad Ivrea il 13 aprile sarà assoluta-mente da vincere, per poter andare nuova-mente a Rivalta il 22 per la bella.

eugenio cacciola

il isvegliopopolare30 giovedì 12 aprile 2018• Sport

IVREA - Eccellenza agrodolceper le nostre due squadre: all’ap-prezzabile pareggio esternodell’Alicese (2-2 a Settimo) sicontrappone il ko casalingodell’Orizzonti United: 1-3, adopera del blasonato Verbania. Edomenica prossima c’è il derbyAlicese-Orizzonti United.

In Promozione, giornata posi-tiva: vincono e convincono ilBanchette Ivrea, corsaro in casadel Settimo (1-2), il Chivasso, 2-1sulla Nolese, e soprattutto la

Rivarolese (3-2 a Venaria) e ilQuincitava, bravo a superare net-tamente (3-0) il Saint Vincent inuna sfida cruciale per la salvezza.Il Bollengo, ora allenato daMirko Monetta, rimedia unbuon pareggio (2-2) a San Mauro.

Nel turno imminente, in pro-gramma un accattivante derbyBollengo-Quincitava, quindiBanchette Ivrea-San Mauro,Rivarolese-Settimo, Pianese-Chivasso.

aldo sesselego

SAVONA - Nella prima gior-nata di ritorno della poule pro-mozione di serie C1, l'Ivrea cedeal Savona per 27-23 (10-6). Dopoun inizio di poule davvero esal-tante, gli eporediesi dopo la sostahanno infilato alcuni risultatinegativi: da ora in poi, nelle pros-sime partite, per poter conquista-re il diritto al salto di categorianon si potrà più perdere.

La gara di Savona è statamolto equilibrata, ma solo nelsecondo tempo l'Ivrea è riuscita

ad andare in meta tre volte conPizzitelli, Cardella e Sanfilippo:purtroppo non è bastato. I quin-dici di Mingione non sono riusci-ti a contenere gli attacchi deiliguri, che salgono così in classifi-ca a 12 punti. L’Ivrea è a quota16 e, come detto, dovrà assoluta-mente vincere domenica prossi-ma in casa, sul campo "DiegoSanti" del quartiere SanGiovanni, contro il VII RugbyTorino, ultimo in classifica.

e.c.

CANAVESE - La 22a giornata del campionato di serie B2femminile vede la sconfitta, a Genova, dell'Abi Canavese e lafacile vittoria del Rivarolo contro Lilliput.

Trasferta difficile a Genova per le eporediesi, che vengonosconfitte 3-1 dalla Norvac Avb: così la salvezza diventa semprepiù lontana (occorrerebbero almeno 7 punti a 4 giornate dallafine: una chimera). Partita difficile, sotto la Lanterna, pregiudica-ta da un inizio disastroso (26-11) che viene parzialmente riscatta-to nel 2° set (19-25). Coach Colombo prova svariati assetti, malo strapotere delle liguri, con in testa l’attaccante di banda, GiuliaBilamour, non lascia scampo. Da parte eporediese non si sonoancora visti i miglioramenti sperati. Il calendario prevede ora l'in-contro casalingo contro il Lingotto Torino, che di punti ne ha 37ed è in piena zona play-off. Un match molto importante saràquello successivo a Busto Arsizio, contro il Progetto V. Orago,anch'egli in lotta per la salvezza.

Nell'altra partita di B2 arrivano finalmente i 3 punti per laFinimpianti Rivarolo, contro il Lilliput di Settimo Torineseormai retrocesso. Massimo Campia, vista la facilità dell'incon-tro, prova sul rettangolo nuove soluzioni di gioco. Il Rivarolovince nettamente i tre set e si prepara al meglio per il prossimoincontro che lo vedrà ad Albisola contro l'Iglina, squadra d'altaclassifica. e.c.

ECCELLENZA A (7a rit.): Erre Costruzioni-Fe-letto 3-1; Segretari Comunali-Baldissero 2-2; Riva-ra-Chivasso 0-0; Amstaff-Newcastell 3-1; Sette-bello-Leinì 1-0; Esperimenta-Speciale Calcio rinv.

ECCELLENZA B (7a ritorno recuperi):Borgomasino-Bellavista 3-2; Piverone-CanottieriLago Sirio 3-0; Andrate-Valperga 2-1; Frossini-Cuceglio 2-1; Lago Just Blu-Rivarolese 0-0; RealChivasso-Busignetto 2-2.

OPEN AMATORI CANAVESE (7a ritorno):Pertusio-Sangiovannese 0-3; Vistrorio Red-Ivrea 2-2; Lauriano-HDemia 1-1; Foglizzese-Mezzese 1-0;Videohouse-Verolengo 0-5; Real Ivrea-Montalenghe 1-1.

CALCIO A 7 (8a ritorno): Bracellona-Chatemont4-3; Settimo Vittone-Isarenas 3-3; Ottica MiO-CubaLibre 8-2; Stile Libero-Cab Frasinej 4-1; La Favorita-Rivarolese 5-5; Samone Real-Borgonuovo Caffè 4-0.

VETERANI ECCELLENZA A (5a ritorno):Tronzano-Ivrea 0-0; Bellavista-Orizzonti Rosso 1-1;Virtus Meroni-Front rinv.; Piverone-Caravino 0-2;Team Careca-Rivarolese 4-4; Pavonese-Volpiano 6-4.

VETERANI ECCELLENZA B (rec.): ValleSacra-San Giorgio 3-1; (5a ritorno): Bollengo-Leinì 3-1; Pont-San Giorgio 2-0; Orizzonti Blu-Real Mamerto 1-3; Gassino-Forno 3-1;Valperga-Baldissero 1-2; Panigaccio-Foglizzese1-1; Canottieri-Valle Sacra 1-2.

RR II SS UU LLTTAA TT II CC .. SS .. II ..SERRAVALLE SCRIVIA -

Giorgio Gueli si è aggiudicato lagara di marcia Allievi della 21a

Coppa Città di Serravalle Scriviavalevole come seconda prova delMarciaPiemonte e Trofeo “UgoFrigerio”. Sull’impegnativo per-corso alessandrino il marciatoredell’Azimut Canavesana haregolato gli avversari grazie aduna tattica accorta, che lo havisto andare in progressionerecuperando dalla terza allaprima posizione. Nelle categoriegiovanili cinque i marciatoriEsordienti in erba dell’AvisAtletica Ivrea, seguiti dal vice-presidente Marco Maino.Miglior piazzamento perAlessandra Rocca terza nellacategoria C-B.

SANTHIÀ - Prima prova delGrand Prix di prove multipleFidal Piemonte. Nelle categoriegiovanili terzo posto per StefanoDemo nel triathlon Cadetti. Perl’Avis Atletica Ivrea 13° postoper Yuri Lacitignola. Tra leCadette in evidenza Veronica

Gamba (Avis), quinta. Nellafoto, le squadre Cadetti. ZakariaAbourida, sesto, e Rebecca DiBernardo, ottava, i migliori piaz-zamenti dell’Azimut AtleticaCanavesana nel tetrathlonAllievi/e.

BUSTO ARSIZIO - Esordiostagionale di Samuele Gaschinonel giavellotto, in un meetingregionale. Il lanciatore dell’Azi-mut si è piazzato al terzo postonella gara Allievi con un migliorlancio a 45,56 metri.

PINEROLO - L’AtleticaRivarolo si è aggiudicata il tito-lo provinciale di staffetta nellasvedese 100-200-300-400Ragazzi a Pinerolo: protagoni-sti Fabrizio Demo, GiacomoVota, Luca Perona edAlessandro Morini. Sesto postoper la formazione Cadetti della4x100 e ottavo per la 4x100Ragazzi.

ASTI - Quattro i portacolo-ri dell’Azimut in gara per laseconda prova del campionatodi specialità Assoluto di corsa,valevole per l’assegnazione deititoli piemontesi sulla 30minuti su pista. Miglior piaz-zamento per i canavesani diNiccolò Biazzetti, quinto con8060 metri percorsi. Netto ilsuo miglioramento rispetto allapassata edizione, nella quale siera piazzato in ottava posizio-ne. Discreta prestazione diAlessio Allazzetta, sesto davan-ti ai compagni di squadraAndrea Scrivani, ottavo, eLorenzo Riva, nono.

SSulla Via Romea Canavesana, da Cuceglio a S. Giorgio

La ‘Ernesto Ollino’ chiude la stagione di teatro popolare

il isvegliopopolare

31giovedì 12 aprile 2018 • Tempo libero

IvreaBOARO-GUASTI 0125.64.14.80Dal 13 al 16 aprileA QUIET PLACE-UN POSTO TRANQUILLOOrario: feriali 20-22;

domenica 19.45-21.30SHERLOCK GNOMESOrario: feriali 18; sabato e domenica 16-18CINECLUBMartedì 17 e mercoledì 18 aprile MANCHESTER BY THE SEAOrario: martedì 14.45-17.10-19.35-22 mercoledì 15.30-18

POLITEAMA 0125.64.15.71Dal 13 al 17 aprileNELLA TANA DEI LUPIOrario: feriali 21,15 sabato 18.30-21.30

domenica 16-18.20-21.15EFFETTO CINEMA Mercoledì 18 e giovedì 19 aprile LADY MACBETHOrario: mercoledì 15-17.30-21.30 giovedì 19-21.30

ValpergaAMBRA 0124.61.71.22Sala 1 Dal 12 al 15 aprileRAMPAGE-FURIA ANIMALEOrario: feriali 21.30 sabato 18.30-21.30 festivi 16-18.30-21.30RASSEGNA CINEMA D’ESSAIGiovedì 12 aprilePOESIA SENZA FINEGiovedì 19 aprileCHIAMAMI COL TUO NOMEOrario: 21.30Sala 2 Dal 13 al 15 aprileTHE HAPPY PRINCEOrario: feriali 21.30, festivi 17.30Sabato 14 e domenica 15 aprileRUDOLF-ALLA RICERCA DELLA FELICITA’Orario: sabato 18.30, domenica 15.30Domenica 15 aprileNELLA TANA DEI LUPIOrario: 21.30

Da quanto tempo dura la guerra in Siria? Forse è difficiletrovare una data precisa, ma i combattimenti proseguonoormai da sette anni: più a lungo di quanto sia durata laseconda guerra mondiale. Pare quasi incredibile che ci siaancora qualche persona viva o che almeno conservi qualchesperanza, per noi che viviamo il conflitto sfogliando le pagi-ne dei quotidiani e osserviamo le macerie di città comeAleppo, sullo sfondo blu del telegiornale.

Il regista belga Van Leeuw, impegnato sul piano sociale,non ha voluto lanciare un atto d’accusa, ma descrivere laguerra dal punto di vista della quotidianità, introducendo glispettatori all’interno di una casa di Damasco: in trappola,come i protagonisti della pellicola.

Oum Yazan è la donna di casa, è rimasta sola con trefigli e il vecchio suocero, fuori nel cortile non si può uscire,oltre ai combattenti, ci sono i ladri e gli sciacalli e dall’alto sisentono i rumori degli elicotteri, gli spari dei cecchini, i fra-gori delle bombe. Ma Oum non si arrende: organizza l’ap-partamento in modo che tutto possa proseguire con le abi-tudini consuete, ospita una coppia di giovani amici con unpiccolo bimbo e controlla che ci siano cibo e acqua a suffi-cienza. Tutti devono avere un posto per dormire e un picco-lo angolo dove conservare la propria dignità. La violenzadeve rimanere dietro la porta sbarrata.

Le sequenze della pellicola si susseguono alternando ilfuori campo della macchina da presa (essenziale nel ritmodella storia, insieme agli effetti sonori) e i volti dei personag-gi che agiscono all’interno delle quattro mura, claustrofobi-che; sopra tutti emerge la presenza della bravissima attriceHiam Abbass. La lettura atroce di questa barbarie quotidia-na è ben sottolineata dallo scrittore siriano Khaled Khalifache ha intitolato, non a caso, il suo ultimo libro “Non ci sonocoltelli nelle cucine di questa città”. graziella cortese

Dietro lo schermoInsyriated

di Philippe Van Leeuwpaese: Belgio-Francia, 2017genere: drammaticointerpreti: Hiam Abbass, Diamand Abou Abboud,Juliette Navis, Monsen Abbasdurata: 1 ora e 25 minuti giudizio: bello

CUCEGLIO - L’associazione ViaRomea Canavesana è da quasi dieci anniuna realtà attiva sul territorio, nata conl’obiettivo di rivalorizzare un percorso,ormai dimenticato, utilizzato dai pellegri-ni medievali (insieme alle varie rilevanzeromaniche ad esso legate), e di riproporneil progetto ai neo–pellegrini del 21° seco-lo. L’associazione, in collaborazione conil castello di San Giorgio, come primoitinerario per la stagione 2018 proponeuna visita alle terre dei Biandrate: unagiornata dal titolo “Andando per colline,boschi e vigneti”, in programma dome-nica 15 aprile, tra vigneti e santuari,contadini e pellegrini, in un territoriosituato tra Cuceglio e San Giorgio. Ilpercorso è di circa 10 chilometri, conlimitato dislivello e senza particolari dif-ficoltà, dunque adatto a tutti.

Il luogo di ritrovo, da cui alle 8,30prende il via la camminata, è il parcheg-gio del cimitero di Cuceglio, il rientro èprevisto per le 17,30-18. Durante la gior-

nata c’è la possibilità di visitare più di unachiesa medievale, e di ammirare lo splendi-do paesaggio delle Alpi Cozie e Graie dalsantuario dell’Immacolata, tra i rigogliosivigneti e gli estesi prati

La prima tappa, 3 km circa, in partecollinare e in parte pianeggiante, conduceda Cuceglio a Misobolo, dove è prevista lavisita della chiesa, di origine medievale macompletamente ricostruita nel 18° secolo,ricca di ex voto che testimoniano la devo-zione delle genti del luogo e dei pellegrini.Seconda tappa: percorso pianeggiante traprati e vigneti, di altri 3 km, da Misobolo aSan Giorgio dove si consuma il pranzo alsacco e si visitano il Museo della civiltàcontadina Nossi Rais, la parrocchialedell’Assunta, di origine medievale ma rico-struita tra il 15° e il 16° secolo e successi-vamente rimaneggiata, il castello deiBiandrate. Poi ritorno a Cuceglio per unastrada che si snoda ancora tra prati evigneti. Per maggiori informazioni334/65.09.288 o 338/61.00.809.

IVREA – Sabato 14 alle 21e domenica 15 alle 15,30,all’auditorium “Mozart” dicorso Massimo d’Azeglio 69,viene presentato l’ottavo eultimo spettacolo dell’undice-sima stagione di teatro orga-nizzata dalla Cittadella dellaMusica e della Cultura diIvrea e del Canavese.

Sul palco torna la compa-gnia teatrale “Ernesto Ollino”,

specializzata nel teatro dialet-tale piemontese, con lo spetta-colo “Gav-te mach da sota!”,commedia in due atti di LivioGentile, che cura anche laregia. Biglietti 13 euro (saba-to), 11 euro (domenica); perinfo e prenotazioni (oggi edomani) 0125/42.51.23, dalle14,30 alle 19. Gli ultimibiglietti disponibili sarannomessi in vendita al botteghino

un’ora prima dell’inizio deglispettacoli.

Con furbizia a prima vistainnocente, il protagonistatrova la maniera di “scrocca-re” allo Stato un po’ di soldi,che man mano diventanouna montagna… E più cercadi uscire dal meccanismo, piùne viene avviluppato, in unvortice che coinvolgerà fami-glia, amici e una serie di per-

sonaggi bizzarri. Una diver-tente e frizzante commediadegli equivoci.

Fondata nel 1967 dall’alpi-no Pino Danieli e da ErnestoOllino, la compagnia haormai oltre 50 anni di attivitàininterrotta; a partire dalluglio 2002 prende il nomedello scomparso Ollino e con-tinua il suo impegno artistico,culturale e benefico. Il reperto-rio del gruppo propone, accan-to a testi classici del teatropiemontese, novità, traduzio-ni e adattamenti di testi bril-lanti italiani e stranieri.

Rigorosamente dilettanti,gli attori della compagniasono legati da una grande pas-sione per il teatro e da profon-da amicizia, che consente loroun affiatamento del tutto spe-ciale. Il legame con il GruppoAlpini di Borgata Parella si ali-menta della condivisione deivalori tipici di cui le pennenere sono portatrici: amicizia,allegria, concreta solidarietàverso chi ha bisogno.

MONTALTO DORA - Va in scenaall’anfiteatro comunale “AngeloBurbatti” oggi, giovedì 12, alle20,45, “La Bibbia” nella rilettura delcabarettista Paolo Cevoli. Regia diDaniele Sala, cantanti Daniela Galli,Silvia Donati, Cristina Montanari,

arrangiamenti musicali di DavideBelviso. Biglietti 25 euro, informa-zioni e prenotazioni 0125/64.11.61.

La Bibbia, il Libro dei Libri. Datutti conosciuto anche se, probabil-

mente non da tutti letto. Ma sicura-mente anche quelli che non l’hannomai sfogliato hanno qualche nozio-ne su Adamo ed Eva, Caino e Abele,Noè e l’arca...

Paolo Cevoli vuole rileggere que-ste storie come una grande rappre-sentazione teatrale dove Dio è il“capocomico”, che si vuole rappre-sentare e far conoscere sul palcosce-

nico dell’universo. Dio è il “primoattore” che convoca come interpretii grandi personaggi della Bibbia. Eforse anche ognuno di noi è prota-gonista e attore, e può scoprireanche l’ironia e la comicità di quellaGrande Storia.

La Bibbia nella versione surreale di Paolo Cevoli questa sera all’anfiteatro di Montalto

POLITEAMA 011.910.14.33Dal 13 al 17 aprileLA TERRA BUONAOrario: feriali 21 sabato 20-22.05 festivi 15.30-17.50-21Mercoledì 18 aprileIL PREMIOOrario: 21

Cuorgnè

MARGHERITA 0124.65.75.23Dal 13 al 16 aprileA QUIET PLACE–UN POSTO TRANQUILLOOrario: feriali 21.30; sabato 22

festivi 18-21.30Sabato 14 e domenica 15 aprileSHERLOCK GNOMESOrario: sabato 20.30; domenica 15-16.30DUE CITTA’ AL CINEMAMartedì 17 e mercoledì 18 aprileLA TERRA BUONA Orario: 21.30

Chivasso

Al Cinema“Scoprimasino” domenica al castello

CARAVINO – Sesta edizione di “Scoprimasino.Curiosando dietro porte chiuse”, al castello diMasino. Tutte le domeniche dal 15 aprile al 30 set-tembre (tranne il 6 maggio) e mercoledì 15 agosto,dalle 10 alle 18, si va alla scoperta dei luoghi piùnascosti del maniero, per svelare i più piccoli segretidi una residenza millenaria tra locali normalmenteinaccessibili e passaggi segreti, le cantine, l’anticotorchio e i camminamenti sotterranei. Le visite sonoguidate ed esclusive per piccoli gruppi. In considera-zione di passaggi sotterranei stretti, gradini e disli-velli, il percorso non è consentito a bambini e perso-ne con difficoltà in spazi chiusi o con ridotta mobi-lità. Prenotazione obbligatoria allo 0125/77.81.00.

I “Giovedì dei piccoli” in Biblioteca a Ivrea

IVREA – “Giovedì dei piccoli” alla Biblioteca civi-ca, incontri dedicati alle letture per bambini. Oggi,giovedì 12 aprile, alle 10,30 “Facciamo le ombrecinesi”, per bambini da 1 a 3 anni. Giovedì 19“Slurp, Sniff, Smack!”, per bambini entro il primoanno di età. La partecipazione è libera e gratuita,fino a esaurimento dei 15 posti disponibili; iscrizioniin Biblioteca, mezz’ora prima di iniziare il laborato-rio. Gradita la presenza dei genitori.

appuntamenti

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14 e 15 APRILE dalle 15.00 alle 19.00

TORO MECCANICO