SE - icaldomorobonatesopra.it · "La Giornata Della Memoria E Dell'Impegno", promossa da Libe-ra....

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FUORICLASSE 26 maggio 2018 Anno I—Num. 1 La parola agli studenti delle classi terze Scuola Secondaria di Bonate Sopra “I.C. A. Moro” FALCONE E BORSELLI- NO. Il primo passo contro la mafia “È COSÌ LIEVE IL TUO BACIO SULLA FRONTE” “GIORNALISTI PER UN GIORNO” Non scordate di leggerlo a pag 4 E’ arrivato finalmente il tanto atteso giornalino! Una grande novità salutata con entusiasmo dagli stu- denti della nostra scuola. Sono stati coinvolti in prima battuta le classi terze che si sono sbizzarrite ad ideare diverse testate, successivamente votate dalle classi pri- me e seconde. “Fuoriclasse” ha vinto, anzi stravinto, così ha deciso il popolo scolastico dell’Aldo Moro. Nel trafiletto accanto potete visionare i titoli proposti con i punteggi ottenuti. Con la supervisione dei professori, i sei caporedattori si sono riuniti nel laboratorio informatico per creare que- sto editoriale. Il giornalino continuerà negli anni a venire con temi, ogni anno, diversi. L’argomento scelto per questa edizione è la mafia. Per realizzare il giornalino abbiamo sfruttato alcune ore scolastiche per scrivere gli articoli e le recensioni che leggerete di seguito, tra cui: lo spettacolo su Rita Atria e Pio la Torre nonché l’intervista agli attori e al regista, l’incontro con Libera, il film “Il Padrino”, le ecomafie, il narcotraffico e le recensioni su libri a tema mafioso e le biografie di alcuni personaggi che hanno combattuto la mafia e sono stati uccisi da essa: Falcone e Borsellino, Chinnici, Dalla Chiesa. Il nostro auspicio è che Fuori- classe nei prossimi anni approdi anche su Internet. BUONA LETTURA! 8 6 1 24 125 8 1

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FUORICLASSE

26 maggio 2018

Anno I—Num. 1 La parola agli studenti delle classi terze

Scuola Secondaria di Bonate Sopra “I.C. A. Moro”

FALCONE E BORSELLI-NO. Il primo passo contro la mafia

“È COSÌ LIEVE IL TUO BACIO

SULLA FRONTE”

“GIORNALISTI PER UN GIORNO”

Non scordate di leggerlo a pag 4

E’ arrivato finalmente il tanto atteso giornalino!

Una grande novità salutata con entusiasmo dagli stu-denti della nostra scuola. Sono stati coinvolti in prima battuta le classi terze che si sono sbizzarrite ad ideare diverse testate, successivamente votate dalle classi pri-me e seconde. “Fuoriclasse” ha vinto, anzi stravinto, così ha deciso il popolo scolastico dell’Aldo Moro. Nel trafiletto accanto potete visionare i titoli proposti con i punteggi ottenuti.

Con la supervisione dei professori, i sei caporedattori si sono riuniti nel laboratorio informatico per creare que-sto editoriale.

Il giornalino continuerà negli anni a venire con temi, ogni anno, diversi.

L’argomento scelto per questa edizione è la mafia. Per realizzare il giornalino abbiamo sfruttato alcune ore scolastiche per scrivere gli articoli e le recensioni che leggerete di seguito, tra cui: lo spettacolo su Rita Atria e Pio la Torre nonché l’intervista agli attori e al regista, l’incontro con Libera, il film “Il Padrino”, le ecomafie, il narcotraffico e le recensioni su libri a tema mafioso e le biografie di alcuni personaggi che hanno combattuto la mafia e sono stati uccisi da essa: Falcone e Borsellino, Chinnici, Dalla Chiesa. Il nostro auspicio è che Fuori-classe nei prossimi anni approdi anche su Internet.

BUONA LETTURA!

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Improvvisamente l'inferno. In un sabato di Maggio un'e-splosione squarcia l'autostrada nei pressi di Capaci: cinque quintali di tritolo distruggono cento metri di asfalto. Muore Giovanni Falcone, magistrato simbolo della lotta antimafia. E' il 23 Maggio 1992. Cinquantasette giorni dopo, il 19 Lu-glio, Paolo Borsellino, impegnato insieme a Falcone nella lotta contro la mafia, verrà fatto saltare in aria mentre si recava, con la sua scorta, a trovare la madre in Via D'Ame-lio. Entrambi nacquero a Palermo, tra il 1939 e il 1940 ed entrambi frequentarono il liceo classico conseguendo la laurea negli studi di Legge a pieni voti. Nel 1981 era inizia-ta una guerra di mafia, durata fino al 1983, nella quale mo-rirono Pio la Torre e Dalla Chiesa. Solo in seguito a questa guerra nascerà, per volere dei due giudici, il pool antimafia e sarà proprio grazie ad esso che Riina verrà sconfitto nel Maxiprocesso che gli costerà l'ergastolo nel 1992. Dopo questo importante avvenimento la mafia non rimase in si-lenzio uccidendo i due magistrati e assieme a loro la speran-za di molti italiani. La lotta alla mafia è ancora molto lunga ma come sosteneva Falcone: “La mafia è un fatto umano e come tutti ha un inizio e una fine”.

"La memoria deve diventare impegno, non parole di circostanza" Questa è la frase pronunciata da Don Luigi Ciotti, il fondatore dell'associazione "Libera".

A causa dei frequenti episodi riguardanti la mafia e le sue attività criminose, si sente sempre più l'impellente esigenza di diffondere una cultura fondata sulla legalità e sulla giustizia sociale. Questo è l'obiettivo di Libera: educare le persone a fare della lotta alla mafia il proprio vessillo.

Don Ciotti fondò l’associazione il 25 marzo 1995, subito dopo le stragi di via d'Amelio e di Capaci, con l'intento di avvicinare i civi-li alla lotta alle mafie.

Libera vuole inoltre aiutare le nuove generazioni ad avvicinarsi alla lotta alle organizzazioni criminali, per questo motivo essa pro-muove diverse attività e incontri nelle scuole.

In ricordo di tutte le vittime della mafia si svolge ogni 21 Marzo "La Giornata Della Memoria E Dell'Impegno", promossa da Libe-ra. Solo facendo della memoria uno strumento d'impegno e di re-sponsabilità, si pone il seme di una nuova speranza.

The Godfather is a very famous film about mafia in the U.S.A. The film is based on a book “The Godfather” written by Mario Puzo . The film is a set in New York during in the years 1947- 1955. The film director is Francis Ford Coppola . It tells the story of a very powerful mafia family in the U.S.A , the Corleone family .

Marlon Brando and Al Pacino star as Don Vito Corleone and Mi-cheal Corleone, his son. Our favourite character is Al Pacino who, after the death of his father, replaced him and overtook the power-ful illegal market.

This film got 3 Oscars and 10 nominations- best film ,Marlon Brando got the Oscar for best actor and the film got the trophy for the best script .

We think this is an ideal film for people who like drama films full of suspense. It is a bit sad, but the story is very interesting and exciting . There are a lots of crime and actions scenes .We give ”The Godfather” four stars.

Don’t miss it ! It’s a cult movie..

“Il settore delle energie rinnovabili, essendo un contesto di grosso rilievo economico, non poteva non suscitare gli inte-ressi della mafia”. Sono le parole del procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, a conclusione dell’operazio-ne Mandamento, che nel 2012 ha portato all’arresto di sei persone accusate di lavorare per la famiglia mafiosa della provincia di Trapani. Brindisi, Trapani, Messina, Catanzaro, Isola Di Capo Riz-zuto: è qui che le mafie in questi anni hanno trovato il terre-no più fertile per seminare i loro interessi in campo energe-tico, ma anche dove la magistratura ha messo il freno a mol-ti business illegali. A dicembre del 2016, dopo mesi di appostamenti e intercet-tazioni, due cittadini pugliesi che da un paio d’anni chiede-vano il pizzo a colpi di kalashnikov sono stati finalmente arrestati grazie alle indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Avellino e della compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi. Cosa si può fare per combattere l’eco-mafia? Le Istituzioni non sono certo le uniche che possono aiutare a debellare la piaga dell’eco-mafia: anche i cittadini, infatti, possono contribuire denunciando queste pratiche, qualora ne venissero a conoscenza, per rompere il muro dell’omertà che circonda queste organizzazioni criminali.

LE NUOVE FRONTIERE DELLE ECOMAFIE

THE GODFATHER

FALCONE E BORSELLINO: IL PRIMO PASSO CONTRO LA MAFIA

LIBERA .ASSOCIAZIONI ,NOMI, NUMERI CONTRO LE MAFIE

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Giovedì 15 Marzo 2018 al cineteatro “Giuseppe Verdi” di Bonate

Sopra abbiamo assistito alla visione dello spettacolo teatrale “A

TESTA ALTA… Pio la Torre e Rita Atria”. L’attività è stata pro-

posta dai nostri insegnanti e lo spettacolo è stato prodotto da

SOUND POWER Service. Gli attori hanno interpretato la vita di

Pio la Torre e di Rita Atria, due personaggi che hanno lottato con-

tro la mafia. Pio la Torre è stato un politico e un sindacalista che ha

presentato una proposta di legge, poi convertita in legge (la cosid-

detta Rognoni-La Torre) il 13 settembre 1982, che introdusse il

reato di associazione per delinquere di tipo mafioso nel codice pe-

nale italiano. Rita Atria era una testimone di giustizia che si suicidò

a Roma nel 1992, dopo la morte del giudice Paolo Borsellino, con-

siderato da lei come un padre. Lo spettacolo teatrale ci ha lasciato

un messaggio importante: “la libertà va difesa, non venduta né con-

cessa”. A una delle tante domande rivolte da noi studenti, gli attori

hanno risposto con una frase molto significativa: se si fa qualcosa

nel proprio piccolo per cercare di risolvere un problema, prima o

poi si otterranno dei risultati. Lottare contro ciò che ci impedisce di

essere liberi è stato lo scopo comune che ci ha uniti durante la gior-

nata. Crediamo sia un’attività da ripetere, perché attraverso uno

strumento efficace come il teatro si può spiegare e combattere un

fenomeno così complesso e drammatico.

Ri-

ta

Atria e Pio La Torre

UN GIORNO A TEATRO RECENSIONE DEL LIBRO: “È COSÌ LIEVE IL TUO BACIO SULLA FRONTE”

Il libro, scritto da Caterina Chinnici e pubblicato per la prima volta nel 2015, è una biografia in cui l’autrice, figlia del giudice Rocco Chinnici, ci racconta la sua storia. Il padre viene descritto come un eroe, nonostante in vita egli pensasse di essere un uomo qualunque che ha lottato fino alla fine, accettando anche di mori-re per le sue idee. Si può ammirare il coraggio di questa donna e della sua famiglia poiché, nonostante la tragedia familiare da cui sono stati colpiti, non hanno mai rinunciato a vivere con coraggio e hanno compreso l’importanza di perdonare. Essi hanno com-preso che solo attraverso il perdono avrebbero potuto sentirsi degni del messaggio di un uomo come Rocco, infatti una delle frasi più apprezzabili del libro è stata quella di Caterina che in memoria del padre disse: “Ci ha insegnato ad accettare il dolore e ci ha trasmesso la forza di proseguire su quella stessa strada”. Rocco Chinnici viene descritto come un uomo amorevole, sem-pre presente per i figli e capace di trasmettere tutta quella forza che ha permesso alla sua famiglia di non arrendersi neppure dopo la sua morte. Un libro autentico: Caterina ha aperto la sua anima ai lettori e senza interruzioni, ma con discrezione, ha raccontato il suo dolore e le sue emozioni, riuscendo a creare un’intimità emo-tiva col lettore.

(nella foto Cateri-na e Rocco Chinni-ci)

THE SILENT MAFIA IN THE UK

England is the most corrupt country in the world but not a corrup-tion that concerns public administrators, policemen, mayors, but a corruption that is in the economic system. London is a refuge for secret capital and dirty money but the British government and the people have not really realized the emergency that is going through the country. The reason is simple: except for very rare cases, in England the Mafia can not be seen and heard. There are no corpses on the streets or shootings. In London the mafia exists but it is silent, it acts in the shadow. And above all, it does not have the acrid smell of blood, but the reassuring smell of money.

IL NARCOTRAFFICO

Il traffico di droga o narcotraffico è il sistema di compravendita illegale delle sostanze stupefacenti. Negli ultimi anni il narcotraf-fico si è globalizzato. Le organizzazioni criminali si muovono in giro per il mondo: producono e “lavano” il denaro sporco in atti-vità “legali”, ricavando così denaro pulito.

L’Italia, sia per la sua posizione geografica che per la presenza di organizzazioni criminali che da parecchio hanno raggiunto una dimensione transnazionale, è indubbiamente uno dei Paesi chiave per il narcotraffico in Europa.

Da tempo, le organizzazioni criminali hanno cominciato a con-trabbandare di tutto, dando origine ai “politraffici” ovvero una

cooperazione tra più organizzazioni. Ad esempio, un filippino

in trasferta da Modena a Primavalle per rifornire di me-

tanfetamina il mercato locale è stato arrestato dalla poli-

zia lo scorso 4 febbraio. Questo è uno dei tanti episodi di spac-cio sventati grazie all’intervento della polizia. Proprio grazie ad essa, in collaborazione con le dogane, sono stati sequestrati, all’Aereoporto di Fiumicino, oltre 30 kg di eroina nascosti in fla-coni di shampoo, in scatole di tè o nei fondi delle valigie. Gli spacciatori che vennero arrestati dalla polizia di Pescara possede-vano mezzo chilogrammo di marijuana e alcune decine di grammi di eroina e cocaina. Droghe che, ormai, si vendono un po’ dap-pertutto.

Vi presentiamo l’intervista realizzata con gli attori e il regista dello spettacolo teatrale ‘’A testa alta… Pio La Torre e Rita Atria’’. G: “Cos’è la mafia per voi?’’ A: ‘’E’ qualsiasi atteggiamento che cerca di cancellare il tuo essere e le tue idee, tutto ciò che ti opprime.’’ A: La mafia toglie la libertà di vivere.’’ G:"Che ruolo ha la donna nella mafia?" A: “Prima la donna supportava l'uomo di mafia e lavorava dietro alle quinte aiutandolo; adesso le donne stanno pren-dendo i posti dei mariti e dei figli.” G: “Secondo voi, è più giusto seguire la legge dell'omertà o denunciare?” R/A: “Si deve assolutamente denunciare e non bisogna stare zitti.” G: “Perché avete scelto di recitare questi due personag-gi?” A: “Perché la loro storia è affa-scinante e poco nota.’’ G: “Cosa avete provato nell’immedesimarvi in Rita Atria e Pio La Torre?” A: “Non è stato facile interpre-tare Rita Atria perché era una ragazzina ed era difficile pen-sare come un’adolescente che

aveva contro tutto il mondo.’’ A: “Ho scoperto un grande uomo di fama nazionale e in-ternazionale che prima non conoscevo.’’ G: “Pensate di avere qualcosa in comune con i personaggi da voi interpretati? Se sì, cosa?’’ A: “Ci proviamo cercando di combattere nel nostro piccolo le prevaricazioni.’’ G: “Ritenete che il teatro sia più efficace rispetto ad altri linguaggi nel sensibilizzare il tema dell’antimafia?’’ A: “Il teatro è efficace perché la recitazione permette di par-lare con il pubblico consenten-do un confronto diretto e una riflessione.”

GIORNALISTI PER UN GIORNO

“Chiunque pensasse di combattere la mafia nel “pascolo” pa-lermitano e non nel resto d’Italia non farebbe che perdere tem-po”. Questa è una frase detta da Carlo Alberto Dalla Chiesa. Nato il 27 settembre 1920, dal 1973 diventa carabiniere e in seguito ottiene il grado di generale. Si impegna nella lotta con-tro le Brigate Rosse, fondando il Nucleo Speciale Antiterrori-smo, grazie a cui cattura i fondatori delle BR. Un’impresa mol-to importante che porta la gente ad ammirarlo. La sua nomina a prefetto di Palermo ha l’obiettivo di sconfiggere “Cosa No-stra”. Purtroppo non ci riesce. Totò Riina ha la meglio. Il gene-rale viene ucciso nella strage di via Carini a Palermo il 3 set-tembre 1982 insieme alla moglie e all’agente di scorta. “Qui è morta la speranza dei palermitani onesti”, recita la frase con cui i cittadini salutano per l’ultima volta Dalla Chiesa. Un giorno pieno di lacrime, rabbia e tensioni verso le autorità pre-senti ai funerali che sono accusate di aver voltato fin da subito le spalle al generale. Un boccone amaro che Palermo ancora oggi non ha digerito…

“QUI E’ MORTA LA SPERANZA DEI PALERMITANI ONESTI”

Dallo smaltimento dei rifiuti agli scavi clandestini, l’Ecomafia è

sempre più presente in svariati settori dell’ambiente: un gigante-

sco business gestito da clan mafiosi che rende circa 3/4 miliardi

di euro all’anno.

Lo smaltimento dei rifiuti è il più pericoloso campo d’attività

delle Ecomafie. I rifiuti speciali vengono nascosti e così avvele-

nano l’ aria, contaminano le falde acquifere, inquinano i fiumi e

le coltivazioni, minacciano la salute dei cittadini. I reati in que-

sto campo possono avvenire in ogni fase del ciclo: produzione,

trasporto e smaltimento.

Ma il settore in cui la mafia maggiormente agisce è quello

agroalimentare. L’Agromafia ha messo le mani sull’intera filie-

ra agroalimentare accaparrandosi terreni, gestendo manodopera

agricola in nero, occupandosi di produzione, trasporto e stoccag-

gio della merce. Per non parlare delle sofisticazioni e frodi lega-

te alla produzione e commercio di olio di oliva e pomodoro. Tra

le categorie contraffatte il primato negativo spetta ai formaggi

Dop come la mozzarella di bufala

Anche lo sfruttamento illegale di animali ad opera della Zooma-

fia genera un grande ritorno economico. Gli interessi della cri-

minalità organizzata sono cani aizzati a combattere tra loro spes-

so all’ultimo sangue, cavalli costretti a correre su superfici ina-

datte e pericolose, cuccioli trattati come merce e importati in

Italia dopo un distacco prematuro dalla madre, specie protette

uccise illegalmente, animali macellati clandestinamente e tante

altre atrocità.

Scavi clandestini, furto e traffico di opere d’arte e di reperti ar-cheologici è il business delle organizzazioni criminali che opera-no nel redditizio settore dei beni culturali. L’Archeomafia è anche un’occasione unica per riciclare denaro, utilizzare i beni trafugati come moneta di scambio per partite di droga e armi, come mezzo di ricatto nei confronti dello Stato.

L’AMBIENTE CADE

NELLE MANI DELLA MAFIA

THE STRUCTURE OF THE AMERICAN MAFIA

The American mafia or Italian-American mafia is a highly orga-nized criminal society and it operates on a strict hierarchical structure. It is divided in families. The families are divided in six classes: Boss, underboss, consigliere, caporegime, soldiers and associate. Boss – The boss is the head of the family, sometimes called the Don or "Godfather". Underboss – The underboss, usually appointed by the boss, is the second in command of the family. Consigliere – A consigliere is an advisor to the family and some-times seen as the boss's "right-hand man". Caporegime (or Capo) – A caporegime is in charge of a crew, a group of soldiers who report directly to him. A capo is appointed by the boss and reports to him or the underboss, he is responsi-ble for any tasks assigned, including murder. Soldier – Soldiers are the main workers of the family, usually committing crimes like assault, extortion, intimidation. They are occasionally ordered to beat or kill the associates of rival families. Associate – An associate is not a member of the Mafia, but works for a crime family nonetheless. Associates can include a wide range of people who work for the family.

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