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ABB Jokab Safety Varlabergsvägen 11, SE-434 39 Kungsbacka, Svezia www.abb.com/jokabsafety Istruzioni originali Orion1 Extended Barriere di sicurezza Dispositivo di protezione opto-elettronico attivo (AOPD) di tipo 4

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ABB Jokab Safety Varlabergsvägen 11, SE-434 39 Kungsbacka, Svezia

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Istruzioni originali

Orion1 Extended Barriere di sicurezza

Dispositivo di protezione opto-elettronico attivo (AOPD) di tipo 4

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IDONEITÀ ALL'USO

ABB JOKAB SAFETY non è responsabile della conformità a standard, codici o normative applicabili alla combinazione di prodotti dell'applicazione del cliente o all'utilizzo del prodotto. Su richiesta del cliente, ABB JOKAB SAFETY fornirà i documenti di certificazione di terzi pertinenti indicanti i valori nominali e le limitazioni di utilizzo. Tali informazioni di per sé non sono sufficienti a stabilire in modo completo l'idoneità dei prodotti in combinazione con il prodotto, la macchina o il sistema finale, né con altre applicazioni o utilizzi.

Di seguito sono riportati alcuni esempi di applicazioni che richiedono di prestare particolare attenzione. Non si tratta di un elenco esaustivo di tutti i possibili utilizzi dei prodotti, né viene sottinteso che gli utilizzi in elenco possano essere adatti ai prodotti :

Utilizzo in esterni, utilizzi comportanti una possibile contaminazione chimica o interferenza elettrica, oppure condizioni o utilizzi non descritti in questo documento.

Sistemi di controllo dell'energia nucleare, sistemi di combustione, sistemi ferroviari, sistemi aeronautici, attrezzature per uso medico, macchine, veicoli e installazioni per divertimenti soggetti a particolari normative settoriali o statali.

Sistemi, macchine e attrezzature comportanti un potenziale rischio per la vita o per le cose.

Si prega di informarsi e di osservare tutti i divieti di utilizzo applicabili ai prodotti.

NON UTILIZZARE MAI I PRODOTTI PER APPLICAZIONI CHE COMPORTANO GRAVI RISCHI PER LA VITA O LE COSE SENZA PRIMA ACCERTARSI CHE IL SISTEMA NEL SUO INSIEME SIA STATO PROGETTATO PER AFFRONTARE TALI RISCHI, E CHE IL PRODOTTO DI ABB JOKAB SAFETY POSSEGGA IDONEE CARATTERISTICHE E SIA INSTALLATO CORRETTAMENTE PER L'UTILIZZO PREVISTO ALL'INTERNO DELL'ATTREZZATURA O DEL SISTEMA NEL SUO INSIEME.

DATI SULLE PRESTAZIONI

Nonostante abbia messo la massima cura nel far sì che le informazioni contenute in questo manuale siano accurate, ABB JOKAB SAFETY non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori o omissioni e si riserva il diritto di apportare modifiche e migliorie senza preavviso. I dati sulle prestazioni forniti in questo documento hanno lo scopo di guidare l'utente nello stabilire l'idoneità e non costituiscono una garanzia. Tali dati potrebbero essere la conseguenza delle condizioni dei test effettuati da ABB JOKAB SAFETY e gli utenti devono correlarli agli effettivi requisiti delle loro applicazioni. Le prestazioni effettive sono soggette alla garanzia e alle limitazioni di responsabilità di ABB JOKAB SAFETY.

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Sommario

1 Introduzione ......................................................................................................................................... 6

1.1 Ambito ............................................................................................................................................................... 6

1.2 Destinatari ......................................................................................................................................................... 6

1.3 Prerequisiti ........................................................................................................................................................ 6

1.4 Abbreviazioni ..................................................................................................................................................... 6

1.5 Note speciali ...................................................................................................................................................... 6

2 Introduzione ......................................................................................................................................... 7

2.1 Descrizione generale ........................................................................................................................................ 7

2.2 Risoluzione ........................................................................................................................................................ 8

2.3 Altezza protetta ................................................................................................................................................. 9

2.4 Distanza minima di installazione ..................................................................................................................... 10

2.4.1 AOPD montato verticalmente .................................................................................................................... 10

2.4.2 AOPD montato orizzontalmente ................................................................................................................ 11

2.4.3 AOPD montato ad angolo ......................................................................................................................... 11

2.4.4 Esempi pratici. ........................................................................................................................................... 11

2.5 Informazioni di sicurezza ................................................................................................................................. 12

3 Installazione ....................................................................................................................................... 13

3.1 Precauzioni da osservare per la scelta e l'installazione dell'AOPD ................................................................ 13

3.2 Informazioni generali sul posizionamento dell'AOPD ..................................................................................... 13

3.2.1 Distanza minima di installazione ............................................................................................................... 14

3.2.2 Distanza minima da superfici riflettenti ...................................................................................................... 14

3.2.3 Distanza minima tra dispositivi vicini ......................................................................................................... 15

3.2.4 Installazione di più dispositivi vicini ........................................................................................................... 16

3.2.5 Orientamento del trasmettitore e del ricevitore ......................................................................................... 17

3.2.6 Utilizzo di specchi deviaraggio .................................................................................................................. 18

3.3 Verifiche dopo la prima installazione............................................................................................................... 19

4 Montaggio meccanico ....................................................................................................................... 20

4.1 Montaggio con staffe angolate ........................................................................................................................ 20

5 Collegamenti elettrici ........................................................................................................................ 21

5.1 Trasmettitore, cavo M12-C02PT2T ................................................................................................................. 21

5.2 Ricevitore, cavo per muting, M12-C02PT62RM ............................................................................................. 22

5.2.1 Cavo ricevitore per muting, connettore M12-12 ........................................................................................ 22

5.2.2 Cavo ricevitore per muting, connettore M12-5 .......................................................................................... 23

5.3 Ricevitore, cavo per blanking, M12-C02PT6RB ............................................................................................. 24

5.4 Note importanti sui collegamenti ..................................................................................................................... 25

5.5 Esempi di collegamenti ................................................................................................................................... 26

6 Procedura di allineamento ................................................................................................................ 30

6.1 Modalità di allineamento ................................................................................................................................. 30

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6.2 Procedura di allineamento corretta ................................................................................................................. 31

7 Configurazione delle funzioni ........................................................................................................... 32

7.1 Modalità configurazione di base (BCM) .......................................................................................................... 32

7.2 Ripristino della configurazione di fabbrica ...................................................................................................... 32

7.3 Elenco delle funzioni ....................................................................................................................................... 33

7.3.1 Elenco delle funzioni sul ricevitore in modalità muting (LED 3 giallo ON (attivato)) ................................. 33

7.3.2 Elenco delle funzioni sul ricevitore in modalità blanking (LED 3 OFF (disattivato)) .................................. 34

7.3.3 Elenco delle funzioni sul trasmettitore ....................................................................................................... 34

8 Funzioni ............................................................................................................................................. 35

8.1 Funzione di reset ............................................................................................................................................. 35

8.1.1 Reset automatico....................................................................................................................................... 35

8.1.2 Reset manuale .......................................................................................................................................... 36

8.1.3 Configurazione della funzione di reset ...................................................................................................... 37

8.2 Funzione di test ............................................................................................................................................... 37

8.3 Funzione Riconoscimento ............................................................................................................................... 37

8.4 EDM ................................................................................................................................................................ 38

8.4.1 EDM attivato .............................................................................................................................................. 38

8.4.2 EDM disattivato ......................................................................................................................................... 39

8.4.3 Configurazione della funzione EDM .......................................................................................................... 39

8.5 Riduzione del range ........................................................................................................................................ 40

8.5.1 Configurazione della funzione di selezione del range ............................................................................... 40

8.6 Muting .............................................................................................................................................................. 41

8.6.1 Abilitazione della funzione di muting ......................................................................................................... 42

8.6.2 Indicatori di muting .................................................................................................................................... 42

8.6.3 Tipica applicazione del muting e collegamento dell'AOPD ....................................................................... 42

8.6.4 Direzione di muting .................................................................................................................................... 42

8.6.5 Timeout di muting ...................................................................................................................................... 47

8.7 Esclusione ....................................................................................................................................................... 47

8.7.1 Innesco esclusione .................................................................................................................................... 48

8.7.2 Timeout di esclusione ................................................................................................................................ 50

8.7.3 Reset dell'esclusione ................................................................................................................................. 50

8.8 Blanking ........................................................................................................................................................... 51

8.8.1 Attivazione della funzione di blanking ....................................................................................................... 51

8.8.2 Blanking fisso ............................................................................................................................................ 52

8.8.3 Blanking flottante ....................................................................................................................................... 53

8.9 Cascata ........................................................................................................................................................... 54

8.10 Funzione di codifica ........................................................................................................................................ 55

8.10.1 Nessun codice ....................................................................................................................................... 55

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8.10.2 Codice 1 o codice 2 ............................................................................................................................... 55

9 Funzioni diagnostiche ....................................................................................................................... 57

9.1 Display ............................................................................................................................................................. 57

9.1.1 Trasmettitore ............................................................................................................................................. 57

9.1.2 Ricevitore ................................................................................................................................................... 58

10 Verifiche periodiche .......................................................................................................................... 61

11 Manutenzione del dispositivo ........................................................................................................... 62

12 Dati tecnici ......................................................................................................................................... 63

13 Introduzione modelli ......................................................................................................................... 65

14 Dimensioni ......................................................................................................................................... 67

14.1 Profili ............................................................................................................................................................... 67

14.2 Staffa angolata ................................................................................................................................................ 68

14.3 Staffa con profilo ............................................................................................................................................. 68

14.4 Strumento per configurazione in BCM ............................................................................................................ 69

14.5 Cavi di collegamento ....................................................................................................................................... 69

14.5.1 Cavo trasmettitore ................................................................................................................................. 69

14.5.2 Cavo per blanking ricevitore ................................................................................................................. 70

14.5.3 Cavo per muting ricevitore .................................................................................................................... 71

15 Dichiarazione di conformità CE ........................................................................................................ 72

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1 Introduzione

1.1 Ambito

Scopo di queste istruzioni è descrivere le barriere di sicurezza Orion1 Extended e fornire le informazioni necessarie a

selezionare, installare e far funzionare i dispositivi di sicurezza.

1.2 Destinatari

Questo documento è rivolto al personale di installazione autorizzato.

1.3 Prerequisiti

Si presuppone che chi legge questo documento sia in possesso dei seguenti prerequisiti:

Conoscenza di base dei prodotti ABB Jokab Safety.

Conoscenza della sicurezza inerente le macchine.

1.4 Abbreviazioni

AOPD: (Active Opto-electronic Protective Device) Dispositivo di protezione opto-elettronico attivo

BCM: (Basic Configuration Mode) Modalità di configurazione di base

EDM: (External Device Monitoring) Monitoraggio del dispositivo esterno

MPCE: (Machine Primary Control Element) Elemento di comando primario della macchina

OSSD: (Output Signal Switching Device (switching output)) Dispositivo di commutazione del segnale di uscita

(commutazione dell'uscita)

RX: Ricevitore

TX: Trasmettitore

1.5 Note speciali

Prestare attenzione alle seguenti note speciali contenute nel presente documento:

Avvertenza!

Pericolo di gravi lesioni fisiche!

Istruzione o procedura che, se non eseguita correttamente, può causare lesioni all'operatore o ad altri membri del personale.

Attenzione! Pericolo di danni ai macchinari!

Istruzione o procedura che, se non eseguita correttamente, può causare danni alle attrezzature.

N.B. Le note sono utilizzate per fornire importanti informazioni o spiegazioni.

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2 Introduzione

2.1 Descrizione generale

Le barriere di sicurezza Orion1 Extended sono dispositivi di protezione opto-elettronici attivi (AOPD) utilizzati per

proteggere le aree di lavoro che, in presenza di macchine, robot e sistemi automatici in generale, possono diventare

pericolose per gli operatori i quali, anche accidentalmente, possono entrare in contatto con le parti in movimento.

Le barriere di sicurezza Orion1 Extended sono dei sistemi di sicurezza intrinseca di tipo 4, utilizzati come dispositivi di

protezione per la prevenzione degli incidenti e costruiti in conformità agli standard internazionali di sicurezza in vigore,

in particolare:

EN 61496-1:2013 Sicurezza dei macchinari – Apparecchi elettrosensibili di protezione – Parte 1: Requisiti generali e test

IEC 61496-2:2013 Sicurezza dei macchinari – Apparecchi elettrosensibili di protezione – Parte 2: Requisiti particolari per le attrezzature che utilizzano dispositivi di protezione opto-elettronici attivi (AOPD)

EN ISO 13849-1:2008 Sicurezza dei macchinari – Sistemi di controllo di componenti legati alla sicurezza – Parte 1: Principi generali di progettazione

EN 61508-1:2010 Sicurezza funzionale dei sistemi di sicurezza elettrici/elettronici/elettronici programmabili – Parte 1: Requisiti generali

EN 61508-2:2010 Sicurezza funzionale dei sistemi di sicurezza elettrici/elettronici/elettronici programmabili – Parte 2: Requisiti dei sistemi di sicurezza elettrici/elettronici/elettronici programmabili

EN 61508-3:2010 Sicurezza funzionale dei sistemi di sicurezza elettrici/elettronici/elettronici programmabili – Parte 3: Requisiti software

EN 61508-4:2010 Sicurezza funzionale dei sistemi di sicurezza elettrici/elettronici/elettronici programmabili – Parte 4: Definizioni e abbreviazioni

EN 62061:2005/A1:2013 Sicurezza dei macchinari – Sicurezza funzionale dei sistemi di controllo elettrici, elettronici ed elettronici programmabili

Il dispositivo, costituito da un trasmettitore e da un ricevitore alloggiati all'interno di robusti profili in alluminio, genera

raggi infrarossi e rileva eventuali oggetti opachi che li interrompono. Le 2 unità sono composte da uno o più moduli

trasmittenti e riceventi.

Il trasmettitore e il ricevitore sono dotati di funzioni di comando e controllo. Il ricevitore verifica le operazioni di

controllo e le misure di sicurezza.

La sincronizzazione tra il trasmettitore e il ricevitore avviene per via ottica, pertanto non è necessario alcun

collegamento elettrico tra le due unità.

I collegamenti sono realizzati mediante un connettore M12 situato nella parte inferiore del profilo.

I microprocessori provvedono a verificare e a gestire i raggi inviati e ricevuti; inoltre, informano l'operatore sulle

condizioni generali dell'AOPD, inclusi eventuali errori (vedere il paragrafo 9 “Funzioni diagnostiche”).

Durante l'installazione, un display facilita l'allineamento delle due unità (vedere il paragrafo 6 “Procedura di

allineamento”).

Non appena un oggetto, un arto o il corpo dell'operatore interrompono accidentalmente uno o più raggi infrarossi

inviati dal trasmettitore, le uscite OSSD si disattivano e bloccano l'elemento di comando primario della macchina

(MPCE) (se correttamente collegato alle uscite OSSD).

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2.2 Risoluzione

La risoluzione dell'AOPD è la dimensione minima che un oggetto opaco deve avere per interrompere almeno uno dei

raggi che costituiscono la zona di rilevamento.

La risoluzione da scegliere dipende dalla parte del corpo da proteggere:

R = 14 mm Protezione dita

R = 30 mm Protezione mani

La risoluzione R viene calcolata utilizzando la formula seguente:

R = I + d

dove:

I Distanza tra i centri di due ottiche adiacenti.

d Diametro delle lenti

Figura 1 – Risoluzione

Quindi, la risoluzione dipende solamente dalle caratteristiche geometriche delle lenti, dal diametro e dalla distanza tra

i centri ed è indipendente da qualsivoglia condizione ambientale e operativa dell'AOPD.

Vedere il paragrafo 13 "Introduzione modelli" per la risoluzione di ciascun modello.

Type 4

Type 4

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2.3 Altezza protetta

Figura 2 – Altezza protetta

L'altezza protetta dall'Orion1 Extended è l'altezza totale dell'AOPD. In riferimento alla figura sopra, l'altezza protetta è

riportata nella tabella sottostante.

Modello Altezza protetta (mm)

Orion1-4-xx-030-E 300

Orion1-4-xx-045-E 450

Orion1-4-xx-060-E 600

Orion1-4-xx-075-E 750

Orion1-4-xx-090-E 900

Orion1-4-xx-105-E 1050

Orion1-4-xx-120-E 1200

Orion1-4-xx-135-E 1350

Orion1-4-xx-150-E 1500

Orion1-4-xx-165-E 1650

Orion1-4-xx-180-E 1800

xx = Risoluzione (14 mm – 30 mm)

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2.4 Distanza minima di installazione

Avvertenza! Le informazioni fornite in questo capitolo sono da considerarsi come un'introduzione. Per un corretto

posizionamento, fare riferimento all'ultima versione della norma completa EN ISO 13855 "Sicurezza dei macchinari –

Posizionamento dei dispositivi di protezione in funzione delle velocità di avvicinamento di parti del corpo”.

Il dispositivo di sicurezza deve essere posizionato a una distanza tale da impedire a una persona o a una parte del

corpo di raggiungere la zona di rischio prima che il movimento pericoloso della macchina sia stato arrestato

dall'AOPD.

In conformità alla norma EN ISO 13855:2010, la distanza minima dalla zona di rischio viene calcolata utilizzando:

S = (K × T) + C

S Distanza minima (mm) tra la protezione e la zona di rischio.

K Velocità di avvicinamento delle parti del corpo alla zona di rischio (mm/s). Vedere i valori di seguito.

T Prestazioni di arresto complessive del sistema (s) con T = T1 + T2, in cui:

T1 = tempo di risposta dell'AOPD (s).

T2 = tempo di arresto della macchina, incluso il tempo di risposta del sistema di controllo di sicurezza (s).

C Distanza di intrusione (mm). C dipende dalla risoluzione d e dalla posizione della zona di rilevamento. Vedere

di seguito.

2.4.1 AOPD montato verticalmente

La distanza minima S per un AOPD montato verticalmente viene determinata in tre passaggi:

a) Calcolo della distanza minima di estensione attraverso la zona di rilevamento, SRT.

b) Calcolo della distanza minima di estensione sopra la zona di rilevamento, SRO.

c) Comparazione tra SRT e SRO. La distanza minima S è la maggiore delle due.

N.B. Se si può escludere che alla zona di rischio sia possibile accedere estendendosi sopra l'AOPD (ad es.

utilizzando ripari o altre misure protettive), i passaggi b) e c) non sono necessari.

Figura 3 – Distanza minima per un AOPD montato verticalmente

S = distanza minima in mm

H1 = altezza del raggio più basso

H2 = altezza del raggio più alto

H1 ≤ 300 mm*

H2 ≥ 900 mm

* Può essere utilizzata un'altezza di 400 mm per

2 raggi se il rischio stimato lo consente.

a) SRT = (K × T) + CRT

CRT = 8 × (d-14) mm per dispositivi con risoluzione d ≤ 40 mm

CRT = 850 mm per dispositivi con risoluzione d > 40 mm

N.B. Il blanking flottante influisce sulla risoluzione. Si prega di verificare la correttezza del valore

Se la risoluzione è ≤ 40 mm, utilizzare per primo K = 2000 mm/s.

In questo caso, il valore minimo è di S = 100 mm, tranne in modalità di interruzione singola/doppia con

risoluzione d > 14 mm quando S deve essere > 150 mm.

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Se la risoluzione è > 40 mm o se il valore di S calcolato in precedenza è > 500 mm, utilizzare K = 1600

mm/s. In questo caso, il valore minimo è di S = 500 mm.

b) SRO = (K × T) + CRO

K e T in conformità ad a).

CRO = Distanza di intrusione quando ci si estende al di sopra dell'AOPD verso la zona di rischio prima

dell'attivazione dell'AOPD. Questo valore dipende dall'altezza della zona di rischio e dall'altezza del

raggio più alto; vedere EN ISO 13855:2010.

2.4.2 AOPD montato orizzontalmente

In questo caso, S è la distanza minima dal macchinario pericoloso al raggio più lontano:

Figura 4 – Distanza minima per un AOPD montato orizzontalmente

S = distanza minima in mm

H = altezza della zona di rilevamento.

Vedere il calcolo riportato di seguito.

S = (K × T) + C

K = 1600 mm/s.

C = 1200 - 0,4 × H, in cui H è l'altezza della zona di rilevamento in mm. S non deve essere inferiore a 850 mm.

L'altezza minima consentita della zona di rilevamento sopra il piano di riferimento viene calcolata utilizzando H = 15 ×

(d - 50), in cui d è la risoluzione. H non deve essere inferiore a 0 né superiore a 1000.

2.4.3 AOPD montato ad angolo

Vedere l'ultima versione della norma EN ISO 13855.

2.4.4 Esempi pratici.

Si supponga di avere un Orion1-4-xx-060 in posizione verticale, senza il rischio rappresentato dall'estensione al di

sopra di esso.

S = K × (T1 + T2) + 8 × (d -14)

Orion1-4-14-060-E Orion1-4-30-060-E

T1, tempo di risposta dell'AOPD (vedere paragrafo 13 “Introduzione modelli”)

0,019 s 0,015 s

T2, tempo di arresto della macchina + sistema di controllo di sicurezza (valore come es.)

0,379 s 0,379 s

d, risoluzione dell'AOPD 14 mm 30 mm

SK = 2000, distanza minima con K = 2000 mm/s 796 mm 914 mm

In entrambi i casi, S è maggiore di 500 mm e può essere ricalcolato con K = 1600 mm/s.

SK = 1600, distanza minima con K = 1600 mm/s 637 mm 759 mm

S è ancora maggiore di 500 mm ed è quindi OK.

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2.5 Informazioni di sicurezza

Avvertenza!

Per un utilizzo corretto e sicuro delle barriere di sicurezza Orion1 Extended, osservare i seguenti punti:

Il sistema di arresto della macchina deve essere controllato elettricamente.

Il sistema di controllo deve essere in grado di arrestare il movimento pericoloso della macchina entro il tempo

totale di arresto macchina T come da paragrafo 2.4 “Distanza minima di installazione”, e durante tutte le fasi

del ciclo di lavoro

Il montaggio e il collegamento dell'AOPD devono essere eseguiti esclusivamente da personale qualificato, in

base alle indicazioni incluse nelle sezioni speciali (fare riferimento ai paragrafi 3, 4, 5, 6) e negli standard in

vigore

L'AOPD deve essere collocato in una posizione sicura, dalla quale non sia possibile accedere alla zona di

rischio senza interrompere i raggi (vedere i paragrafi 3, 4)

Il personale operante nella zona di rischio deve essere opportunamente formato e deve possedere

un'adeguata conoscenza di tutte le procedure operative dell'AOPD.

Il pulsante TEST deve essere collocato al di fuori della zona di rischio, poiché l'operatore deve poter tenere

tale zona sotto controllo durante tutte le operazioni di test.

Il pulsante RICONOSCI/RESET deve essere collocato al di fuori della zona di rischio, poiché l'operatore deve

poter tenere tale zona sotto controllo durante tutte le operazioni di riconoscimento/reset. Deve essere

impossibile raggiungere il pulsante dalla zona di rischio.

Se viene utilizzata la funzione di monitoraggio del dispositivo esterno (EDM), questa deve essere attivata.

Si prega di leggere attentamente le istruzioni per il corretto funzionamento prima di alimentare l'AOPD.

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3 Installazione

3.1 Precauzioni da osservare per la scelta e l'installazione dell'AOPD

Utilizzare solo una coppia appaiata con il medesimo numero di serie.

Le uscite (OSSD) dell'AOPD devono essere utilizzate come dispositivi di arresto della macchina, non come

dispositivi di comando. La macchina deve avere un proprio comando di avvio.

Le dimensioni dell'oggetto più piccolo da rilevare devono essere maggiori della risoluzione dell'AOPD.

L'AOPD deve essere installato in un locale conforme alle caratteristiche tecniche indicate nel paragrafo 12

“Dati tecnici”.

Non collocare l'AOPD in prossimità di fonti luminose forti e/o lampeggianti o dispositivi analoghi.

Forti interferenze elettromagnetiche possono compromettere il funzionamento dell'AOPD. Per consigli,

rivolgersi al proprio rappresentante ABB Jokab Safety.

La distanza operativa del dispositivo può essere ridotta in presenza di smog, nebbia o polveri nell'aria.

Un'improvvisa variazione della temperatura ambiente, con picchi minimi molto bassi, può generare un piccolo

strato di condensa sulle lenti e comprometterne il funzionamento.

3.2 Informazioni generali sul posizionamento dell'AOPD

L'AOPD deve essere posizionato con cura per garantire una protezione efficace: deve essere possibile accedere alla

zona di rischio solo attraversando la zona di rilevamento dell'AOPD.

Avvertenza! Figura 5 mostra alcuni esempi di possibile accesso alla macchina dal lato superiore e inferiore. Queste

situazioni possono essere molto pericolose, pertanto l'AOPD deve essere installato a un'altezza corretta per coprire

interamente l'accesso alla zona di rischio (Figura 6).

Figura 5 – Posizionamento non corretto del dispositivo

Figura 6 – Posizionamento corretto del dispositivo

In condizioni operative normali, deve essere impossibile avviare la macchina mentre gli operatori si trovano all'interno

della zona di rischio.

NO

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Quando non è possibile installare l'AOPD in stretta prossimità della zona di rischio, è necessario montare un secondo

AOPD in posizione orizzontale per prevenire l'eventuale accesso laterale; vedere Figura 8.

Avvertenza! Se l'operatore è in grado di entrare nella zona di rischio, è indispensabile montare un'ulteriore protezione

meccanica per prevenire l'accesso.

Figura 7 – Installazione non corretta

Figura 8 – Installazione corretta

3.2.1 Distanza minima di installazione

Vedere il paragrafo 2.4 “Distanza minima di installazione”.

3.2.2 Distanza minima da superfici riflettenti

Eventuali superfici riflettenti collocate in prossimità dei raggi luminosi dell'AOPD (sopra, sotto o di lato) possono

causare riflessioni passive. Tali riflessioni possono compromettere il riconoscimento di un oggetto all'interno della

zona di rilevamento.

Ad esempio, se il ricevitore (RX) rileva un raggio secondario (riflesso dalla superficie riflettente laterale), l'oggetto

potrebbe non essere rilevato, anche nel caso in cui interrompa il raggio principale.

Figura 9 – Distanza da superfici riflettenti

NO SÌ

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Pertanto, è importante rispettare una distanza minima tra l'AOPD e le superfici riflettenti. La distanza minima, Dsr,

dipende:

dalla distanza operativa tra il trasmettitore (TX) e il ricevitore (RX),

dall'angolo di apertura reale (EAA) dell'AOPD:

Per un AOPD di tipo 4, EAAMAX = 5° (α = ±2,5°).

Il diagramma sottostante mostra la distanza minima dalla superficie riflettente (Dsr), sulla base della distanza operativa

per un AOPD di tipo 4:

Figura 10 – Distanza da una superficie riflettente come funzione della distanza operativa

La formula per ottenere Dsr per un AOPD di tipo 4 è la seguente:

Dsr (m) = 0,15 per distanze operative < 3 m

Dsr (m) = 0,5 x distanza operativa (m) × tan (2α) per distanze operative 3 m

3.2.3 Distanza minima tra dispositivi vicini

Quando è necessario installare diversi AOPD uno vicino all'altro, il trasmettitore di un dispositivo non deve interferire

pericolosamente con il ricevitore dell'altro dispositivo.

Il dispositivo interferente TXB deve essere collocato al di fuori di una distanza minima Ddo dall'asse della coppia

trasmettitore-ricevitore TXA – RXA; vedere la figura riportata di seguito.

Figura 11 – Distanza tra dispositivi vicini

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Tale distanza minima Ddo dipende:

dalla distanza operativa tra il trasmettitore (TXA) e il ricevitore (RXA),

dall'angolo di apertura reale dell'AOPD (EAA).

Per un AOPD di tipo 4, EAAMAX = 5° (α = ±2,5°).

Il diagramma sottostante mostra la distanza dai dispositivi interferenti (Ddo) sulla base della distanza operativa (Dop)

della coppia (TXA – RXA) per un AOPD di tipo 4.

Figura 12 – Distanza minima da un dispositivo vicino come funzione della distanza operativa

La formula per ottenere Ddo per un AOPD di tipo 4 è la seguente:

Ddo (m) = 0,3 per una distanza operativa < 3 m

Ddo (m) = distanza operativa (m) × tan (2α) per una distanza operativa ≥ 3 m

Avvertenza! Si ricorda che TXA può interferire con RXB allo stesso modo in cui TXB può interferire con RXA e che se le

due coppie di AOPD hanno distanze operative diverse, quella più lunga deve essere utilizzata per il calcolo di Ddo.

3.2.4 Installazione di più dispositivi vicini

Quando occorre installare più AOPD uno vicino all'altro, è necessario evitare le interferenze tra il trasmettitore di un

dispositivo e il ricevitore dell'altro.

Figura 13 contiene alcuni esempi di installazioni corrette e non corrette per quanto riguarda le interferenze.

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Figura 13 – Installazione di più dispositivi uno vicino all'altro

Se occorre montare due AOPD uno vicino all'altro, come nel primo esempio di Figura 13, una soluzione può essere la

funzione di codifica (fare riferimento al paragrafo 8.10 “Funzione di codifica”).

3.2.5 Orientamento del trasmettitore e del ricevitore

Le due unità vanno montate parallelamente l'una all'altra, con i raggi ad angolo retto rispetto alla superficie

trasmittente e ricevente, e con i connettori rivolti nella medesima direzione.

Evitare le configurazioni illustrate in Figura 14.

Figura 14 – Orientamento non corretto

NO

NO

NO

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3.2.6 Utilizzo di specchi deviaraggio

Il controllo di un'eventuale zona di rischio, con più lati di accesso adiacenti, è possibile utilizzando un solo AOPD e

specchi deviaraggio correttamente posizionati.

Figura 15 mostra una possibile soluzione per il controllo di tre diversi lati di accesso, utilizzando due specchi

posizionati a 45° rispetto ai raggi.

Figura 15 – Utilizzo di specchi deviaraggio

N.B. Quando si utilizzano specchi deviaraggio, è indispensabile adottare le seguenti precauzioni:

L'allineamento del trasmettitore e del ricevitore può essere un'operazione critica, se si utilizzano specchi

deviaraggio. Persino uno spostamento minimo dello specchio è sufficiente a far perdere l'allineamento. In

queste condizioni, si raccomanda l'utilizzo di un puntatore Orion Laser (disponibile come accessorio).

La distanza minima (S) deve essere rispettata per ogni singola sezione dei raggi.

Il range operativo effettivo diminuisce circa del 15% se si utilizza un solo specchio deviaraggio; la percentuale

diminuisce ulteriormente se si utilizzano due o più specchi (per maggiori dettagli, fare riferimento alle

specifiche tecniche degli specchi utilizzati).

Non utilizzare più di tre specchi per ciascun dispositivo.

La presenza di polvere o sporcizia sulla superficie riflettente dello specchio provoca una drastica riduzione del

range.

La seguente tabella mostra le distanze operative in rapporto al numero di specchi utilizzati.

Numero di specchi Distanza operativa (14 mm) Distanza operativa (30 mm)

0 7 m 20 m

1 5,1 m 16,5 m

2 4,3 m 13,7 m

3 3,7 m 11,6 m

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3.3 Verifiche dopo la prima installazione

Le operazioni di controllo da effettuare dopo la prima installazione e prima dell'avvio della macchina sono elencate di

seguito. I controlli devono essere eseguiti da personale qualificato, o direttamente o sotto la stretta supervisione della

persona responsabile della sicurezza dei macchinari.

Verificare che:

L'AOPD rimanga in stato OSSD OFF (disattivato) durante l'interruzione del raggio lungo l'intera zona di

rilevamento, utilizzando l'apposito “pezzo di prova” come da schema Figura 16. Il "pezzo di prova" adatto ha

una dimensione identica alla risoluzione dell'AOPD, un cilindro con diametro di 14 mm per una barriera di

sicurezza con una risoluzione di 14 mm, ad esempio.

Figura 16 – Schema per la verifica del funzionamento

L'AOPD sia allineato correttamente: premere leggermente il prodotto sul lato, in entrambe le direzioni, e

verificare che il LED rosso (denominato “OSSD” sul ricevitore) non si illumini.

Le uscite OSSD si disattivino (il LED rosso “OSSD” sul ricevitore si illumina e la macchina controllata si

arresta) quando la funzione di test (sul trasmettitore) viene attivata.

Il tempo di arresto della macchina, inclusi i tempi di risposta dell'AOPD e della macchina, sia entro i limiti

definiti durante il calcolo della distanza minima di installazione (fare riferimento al paragrafo 2.4 “Distanza

minima di installazione”).

La distanza minima di installazione tra la zona di rischio e l'AOPD sia conforme alle istruzioni incluse nel

paragrafo 2.4 “Distanza minima di installazione”.

Non sia possibile per una persona accedere all'area compresa tra l'AOPD e la zona di rischio della macchina,

né rimanervi senza essere rilevato.

Non sia possibile accedere alla zona di rischio della macchina da una qualunque area non protetta.

L'AOPD non sia disturbato da fonti luminose esterne: deve rimanere in stato OSSD ON (attivato) per almeno

10-15 minuti e, dopo aver collocato lo specifico pezzo di prova nella zona di rilevamento, deve rimanere in

stato OSSD OFF (disattivato) per lo stesso tempo.

Tutte le funzioni aggiuntive si comportino come previsto quando vengono attivate nelle varie condizioni

operative.

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4 Montaggio meccanico

Il trasmettitore (TX) e il ricevitore (RX) devono essere installati con le relative superfici sensibili rivolte l'una di fronte

all'altra. I connettori devono essere posizionati sullo stesso lato. La distanza deve essere compresa nel range

operativo del modello utilizzato (vedere il paragrafo 12 “Dati tecnici”).

Le due unità devono essere allineate e il più possibile parallele. La fase successiva è l'allineamento fine, come

illustrato nel paragrafo 6 "Procedura di allineamento".

4.1 Montaggio con staffe angolate

Le staffe angolate sono in dotazione con tutti i modelli Orion1 Extended.

Per montare l'AOPD, inserire i perni filettati in dotazione nell'apposita sede del cappelletto di chiusura (vedere la figura

sottostante). A questo punto far scivolare i perni verso la scanalatura metallica. Fissare la staffa contro il profilo

serrando i dadi esagonali M5.

Allentare i dadi per far scivolare il gruppo staffa lungo la scanalatura e serrarli per fissarli nuovamente.

Figura 17 – Montaggio della staffa angolata

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5 Collegamenti elettrici

Tutti i collegamenti elettrici al trasmettitore e al ricevitore sono realizzati mediante specifici cavi con connettore

rettangolare a 18 piedini sul lato dell'AOPD e uno o più connettori maschio M12 sull'altro lato.

Vi è un solo tipo di cavo per il trasmettitore, mentre ve ne sono due diversi per il ricevitore: uno per la funzione di

muting e uno per la funzione di blanking. Vedere qui di seguito la descrizione del cavo.

I cavi devono essere collegati sul lato del display dell'AOPD dopo aver rimosso il cappelletto di chiusura bianco.

Figura 18 – Collegamento dei cavi sul lato del display dell'AOPD

Accertarsi che il tappo terminale sull'altro lato sia al suo posto. Se non è presente, le unità master e slave vanno in

avaria di comunicazione critica.

N.B. Poiché i collegamenti dell'RX sono diversi per il connettore M12 a 12 poli del cavo di muting e per il connettore

M12 a 12 a poli del cavo di blanking, è importante utilizzare il cavo corretto per ciascuna configurazione (cavo con due

connettori M12 per la funzione di muting e cavo con un connettore M12 per la funzione di blanking).

5.1 Trasmettitore, cavo M12-C02PT2T

Piedino Filo1 Funzione Collegamento a Fare riferimento a

1 Marrone Alimentazione +24 V CC

2 Bianco TEST Contatto NO (normalmente aperto) a +24 V CC

8.2

3 Blu Alimentazione 0 V

4 Nero MASSA Massa

5 Grigio Non utilizzato - 1 Colori come da cavi standard ABB Jokab Safety

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5.2 Ricevitore, cavo per muting, M12-C02PT62RM

5.2.1 Cavo ricevitore per muting, connettore M12-12

Piedino Filo1 Funzione Collegamento a Fare riferimento a

1 Marrone Alimentazione +24 V CC

2 Blu Alimentazione 0 V

3 Bianco RESET/ RICONOSCI/ ALLINEA

Automatico. Reset senza funzione

Non collegato

8.1

8.3

6

Automatico. Reset con funzione Riconoscimento o modalità di allineamento

Contatto NO (normalmente aperto) a +24 V CC

Reset manuale Contatto NO (normalmente aperto) a +24 V CC

4 Verde ESCLUSIONE1 Contatto NO (normalmente aperto) a +24 V CC

8.7

5 Rosa OSSD2 Modulo di controllo di sicurezza per es.

6 Giallo EDM Funzione utilizzata/attivata

Contatto NC di un relè a guida forzata

8.4 Funzione non utilizzata/disattivata

Non collegato

7 Nero SELEZIONE MUTING

Possibilità di disabilitare la funzione di muting durante il funzionamento

Contatto NO (normalmente aperto) a +24 V CC

8.6 Nessuna possibilità di disabilitare la funzione di muting durante il funzionamento

Non collegato

8 Grigio OSSD1 Modulo di controllo di sicurezza per es.

9 Rosso ESCLUSIONE2 Contatto NO a 0 V 8.7

10 Viola LAMPADINA MUTING

Lampadina tra l'uscita e +24 V CC

- ON (attivato) quando il muting è attivato - Lampeggiante durante l'esclusione

11 Grigio-rosa

STATO ESCLUSIONE

Lampadina, entrata PLC, HMI, ecc.

- Alto quando l'esclusione è attiva - Basso quando l'esclusione è inattiva

N.B. questa uscita può flottare all'avvio indipendentemente dalla funzione di esclusione.

12 Rosso-blu

MASSA Massa

1Colori come da cavi standard ABB Jokab Safety

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5.2.2 Cavo ricevitore per muting, connettore M12-5

Piedino Filo1 Funzione Collegamento a Fare riferimento a

1 Marrone Alimentazione

24 V CC

2 Bianco MUTING2 Sensore di muting Alto in presenza di un oggetto 8.6

3 Blu Alimentazione

0 V

4 Nero MUTING1 Sensore di muting Alto in presenza di un oggetto 8.6

5 Grigio Non utilizzato

-

1 Colori come da cavi standard ABB Jokab Safety

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5.3 Ricevitore, cavo per blanking, M12-C02PT6RB

Piedino Filo1 Funzione Collegamento a Fare riferimento a

1 Marrone Alimentazione +24 V CC

2 Blu Alimentazione 0 V

3 Bianco RESET/ RICONOSCI/ ALLINEA

Automatico. Reset senza funzione Non collegato

8.1

8.3

6

Automatico. Reset con funzione Riconoscimento o modalità di allineamento

Contatto NO (normalmente aperto) a +24 V CC

Reset manuale Contatto NO (normalmente aperto) a +24 V CC

4 Verde TEACH IN Se è necessario usare il "Teach-in" della zona di blanking

Contatto NO (normalmente aperto) a +24 V CC

8.8.2.1

5 Rosa OSSD 2 Modulo di controllo di sicurezza per es.

6 Giallo EDM Funzione utilizzata/attivata

Contatto NC di un relè a guida forzata 8.4

Funzione non utilizzata/disattivata Non collegato

7 Nero Non utilizzato

8 Grigio OSSD 1 Modulo di controllo di sicurezza per es.

9 Rosso TOLLERANZA Attiva la funzione "Tolleranza del blanking fisso"

Contatto NO (normalmente aperto) a +24 V CC

8.8.2.2

10 Viola LAMPADINA

Lampadina tra l'uscita e +24 V CC

- ON (attivato) quando il blanking è attivato

- Lampeggiante in caso di errore di blanking, ad es. se è presente un raggio in più rispetto a quanto configurato.

11 Grigio-rosa

Non utilizzato

12 Rosso-blu

MASSA Massa

1 Colori come da cavi standard ABB Jokab Safety

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5.4 Note importanti sui collegamenti

Per il corretto funzionamento delle barriere di sicurezza Orion1 Extended, è necessario adottare le seguenti

precauzioni relative ai collegamenti elettrici:

Utilizzare un sistema di alimentazione a bassa tensione, isolato in modo idoneo, di tipo SELV o PELV.

Non mettere in contatto i cavi di collegamento né collocarli vicino a cavi ad alta tensione e/o a cavi sottoposti

a elevate variazioni di corrente (ad es. gruppi di alimentazione di motori, inverter, ecc.).

Non collegare i fili OSSD di AOPD diversi nello stesso cavo multipolo.

Il pulsante TEST deve essere un contatto NO (normalmente aperto) collegato a +24 V CC.

Avvertenza! Il pulsante TEST deve essere posizionato in modo che l'operatore possa tenere sotto controllo l'intera

zona di rischio durante eventuali test.

Avvertenza! Il pulsante RICONOSCI/RESET/ALLINEA deve essere posizionato in modo che l'operatore possa tenere

sotto controllo l'intera zona di rischio durante eventuali operazioni di reset.

Il dispositivo è già dotato di dispositivi interni di soppressione della sovratensione e della sovracorrente. Si

sconsiglia l'utilizzo di altri componenti esterni.

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5.5 Esempi di collegamenti

Figura 19 – Collegamento a un relè di sicurezza RT9

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Figura 20 – Collegamento a un PLC di sicurezza Pluto B20

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Le figure mostrano il collegamento tra l'Orion1 Extended e il relè di sicurezza RT9/il PLC di sicurezza Pluto B20,

quando l'AOPD è in funzione reset manuale con un pulsante reset collegato all'AOPD.

N.B. Non utilizzare varistori, circuiti RC o LED in parallelo con entrate di relè o in serie con uscite OSSD.

N.B. I contatti di sicurezza OSSD1 e OSSD2 non possono essere collegati in serie o in parallelo, ma possono essere

utilizzati separatamente in conformità ai requisiti di sicurezza dell'impianto.

Se viene utilizzata per errore una di queste configurazioni, il dispositivo entra in modalità errore OSSD (vedere il

paragrafo 9 – “Funzioni diagnostiche”).

N.B. Collegare entrambe le uscite OSSD al dispositivo di attuazione. Il mancato collegamento di un OSSD al

dispositivo di attuazione compromette il SIL e/o il PL del sistema controllato dall'AOPD.

Figura 21 – Collegamento corretto delle uscite OSSD

Figura 22 – Collegamento errato delle uscite OSSD

NO NO NO

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Figura 23 – Grafico temporale delle uscite OSSD

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6 Procedura di allineamento

L'allineamento tra il trasmettitore e il ricevitore è necessario per assicurare il corretto funzionamento dell'AOPD. Un

buon allineamento previene l'instabilità delle uscite causata dalla polvere o dalle vibrazioni.

L'allineamento è perfetto se gli assi ottici del primo e dell'ultimo raggio del trasmettitore coincidono con gli assi ottici

dei corrispondenti elementi del ricevitore.

La figura mostra il primo raggio posizionato nella parte inferiore dell'AOPD, in prossimità del display. L'ultimo raggio è

sul lato opposto, in prossimità del tappo terminale. Questi due raggi vengono utilizzati anche come raggi di

sincronizzazione.

Figura 24 – Primo e ultimo raggio

6.1 Modalità di allineamento

La modalità di allineamento viene attivata premendo il contatto NO (normalmente aperto) esterno (pulsante

RICONOSCI/RESET/ALLINEA, piedino 3 del connettore a 12 piedini M12 sul ricevitore) ad alimentazione attivata,

finché il secondo LED (rosso) inizia a lampeggiare indicando l'attivazione della modalità di allineamento, come

illustrato nel seguente grafico temporale.

Figura 25 – Grafico temporale della funzione ausiliaria di allineamento

Una volta raggiunto l'allineamento ottimale, il dispositivo può essere riportato al funzionamento normale spegnendo e

riaccendendo il dispositivo.

N.B. In modalità di allineamento le uscite OSSD sono disattivate.

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6.2 Procedura di allineamento corretta

L'allineamento viene effettuato dopo aver completato l'installazione meccanica e i collegamenti elettrici, come

descritto sopra.

Attivare la modalità di allineamento come descritto sopra.

In modalità di allineamento, il display informa l'utente sul livello di allineamento raggiunto.

Indicazione Visualizzazione sul ricevitore

Stato di allineamento

Stato dell'uscita in modalità di funzionamento standard

Nessuna sincronizzazione, verificare PRIMO

NESSUNO

OSSD OFF (disattivato)

PRIMO allineato

NESSUNO OSSD OFF (disattivato)

ULTIMO allineato

NESSUNO OSSD OFF (disattivato)

Uno o più raggi intermedi non allineati

NESSUNO OSSD OFF (disattivato)

Tutti i raggi allineati

CATTIVO OSSD ON (attivato)

Tutti i raggi allineati

OSSD ON (attivato)

Tutti i raggi allineati

OSSD ON (attivato)

Tutti i raggi allineati

ECCELLENTE OSSD ON (attivato)

A. Mantenere il ricevitore in una posizione stabile e regolare il trasmettitore finché il terzo LED (giallo) non si

spegne. Questa condizione mostra l'allineamento del primo raggio di sincronizzazione.

B. Ruotare il trasmettitore intorno all'asse dell'ottica inferiore, finché il quarto LED (giallo) non si spegne. Questa

condizione mostra l'allineamento dell'ultimo raggio di sincronizzazione.

C. Ruotare leggermente entrambe le unità in entrambi i sensi per individuare i limiti dell'area del massimo livello

di allineamento (). Collocare entrambe le unità al centro di tale area.

D. Fissare saldamente le due unità per mezzo di staffe.

Verificare che il livello di allineamento sul ricevitore sia al massimo quando i raggi non vengono interrotti.

Verificare quindi che tutti i LED di livello si spengano quando un singolo raggio viene interrotto. Tale verifica

deve essere effettuata con lo speciale “pezzo di prova” cilindrico avente dimensioni idonee per la risoluzione

del dispositivo utilizzato (vedere il paragrafo 3.3 “Verifiche dopo la prima installazione”).

E. Spegnere il dispositivo e riaccenderlo in modalità di funzionamento standard.

Il livello di allineamento viene monitorato anche durante la modalità di funzionamento standard e visualizzato sul

display (vedere il paragrafo 9.1 “Display”).

Una volta che l'AOPD è stato allineato e assicurato correttamente, il segnale sul display è utile sia per verificare

l'allineamento sia per segnalare un'eventuale modifica delle condizioni ambientali (presenza di polvere, disturbi

luminosi, ecc.).

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7 Configurazione delle funzioni

È possibile effettuare la configurazione delle funzioni e dei parametri dell'AOPD con l'aiuto di pulsanti e di un display a

LED (disponibile sia sui ricevitori sia sui trasmettitori).

Per la configurazione di base viene utilizzato un display costituito da 8 LED e 3 pulsanti protetti. I LED vengono

utilizzati anche in modalità di funzionamento standard per le informazioni sullo stato. Per attivare i pulsanti deve

essere utilizzato uno speciale strumento fornito con il dispositivo (vedere il paragrafo 14.4 “Strumento per

configurazione in BCM”). Ciò previene gli accessi accidentali alla configurazione di sicurezza.

CONFIRM SELECT ENABLE

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

RECEIVER

LEVEL

Figura 26 – Visualizzazione sul ricevitore Figura 27 – Visualizzazione sul trasmettitore

7.1 Modalità configurazione di base (BCM)

Sul lato destro del display del trasmettitore e del ricevitore, 3 pulsanti consentono all'utente di configurare l'AOPD.

I tre pulsanti sono i seguenti:

Pulsante CONFIRM per entrare in modalità BCM e confermare la configurazione selezionata,

Pulsante SELECT per spostarsi tra le varie funzioni,

Pulsante ENABLE per attivare/disattivare la funzione corrente.

Configurazione in BCM:

1. Mantenere premuto il pulsante CONFIRM per entrare in modalità BCM.

2. Verificare di essere in modalità BCM: tutti i LED si illuminano in sequenza da 2 a 8, segnalando all'utente la

configurazione corrente.

3. Selezionare la funzione da configurare con il pulsante SELECT; il LED corrispondente si illumina.

4. Attivare la funzione selezionata con il pulsante ENABLE (LED dell'interruttore illuminato/spento).

5. Ripetere i passaggi 3 e 4 finché la configurazione desiderata viene visualizzata.

6. Tenere premuto il pulsante CONFIRM per attivare la nuova configurazione.

7.2 Ripristino della configurazione di fabbrica

L'utente può anche resettare l'AOPD, ripristinando le impostazioni della configurazione di fabbrica, utilizzando la

seguente procedura:

Premere il pulsante CONFIRM e tenerlo premuto per almeno 9 s, ma meno di 30 s, altrimenti l'AOPD entra in

modalità errore.

I LED lampeggiano per un po', dopodiché l'AOPD viene resettato.

Dopo il reset, l'AOPD ritorna alla modalità di funzionamento standard con la configurazione di fabbrica.

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7.3 Elenco delle funzioni

L'Orion1 Extended ha due modalità di funzionamento principali: il blanking e il muting. I LED dal 5 all'8 hanno funzioni

diverse in modalità muting e blanking.

N.B. La configurazione di default è indicata in grassetto.

N.B. Gli ultimi 3 LED non cambiano di stato quando di passa dalla modalità muting a quella blanking (e viceversa).

Poiché questi tre LED hanno un significato diverso a seconda della modalità utilizzata, l'utente deve prestare attenzione

alle impostazioni di configurazione prima di cambiare modo.

7.3.1 Elenco delle funzioni sul ricevitore in modalità muting (LED 3 giallo ON (attivato))

Funzione Numero

LED Impostazione1

Stato LED

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M LEVEL

1 2 3 4 5 6 7 8

Codifica 2 Codice 1

Codice 2

Nessun codice

Selezione muting/blanking 3 Muting

Blanking

EDM2 4 Abilitato

Disabilitato

Funzione di reset 5 Automatico

Manuale

Direzione di muting 6 T/X (bidirezionale)

L (monodirezionale)

Timeout di muting 7 10 min

Infinito

Innesco esclusione 8 Livello

Transizione 1 La configurazione di default (alla consegna) è indicata in grassetto. 2 Fare riferimento al 4° LED, non a quello denominato "EDM".

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7.3.2 Elenco delle funzioni sul ricevitore in modalità blanking (LED 3 OFF (disattivato))

Funzione Numero

LED Impostazione1

Stato LED

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M LEVEL

1 2 3 4 5 6 7 8

Codifica 2 Codice 1

Codice 2

Nessun codice

Selezione muting/blanking 3 Muting

Blanking

EDM2 4 Abilitato

Disabilitato

Funzione di reset 5 Automatico

Manuale

Selezione blanking flottante 6-7 Blanking flottante disabilitato

Blanking flottante 1 raggio

Blanking flottante 2 raggi

Risoluzione ridotta 4 raggi

Selezione blanking fisso 8 1 zona di blanking fisso

2 zone di blanking fisse 1 La configurazione di default (alla consegna) è indicata in grassetto. 2 Fare riferimento al 4° LED, non a quello denominato “EDM”.

7.3.3 Elenco delle funzioni sul trasmettitore

Funzione Numero LED

Impostazione1 Stato LED

PW

R

TS

T

SR

LR

CODE

1 2 3 4 5 6 7 8

Codifica 2 Codice 1

Codice 2

Nessun codice

Selezione range 3 Lungo

Corto

1 La configurazione di default (alla consegna) è indicata in grassetto..

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8 Funzioni

8.1 Funzione di reset

L'interruzione di un raggio da parte di un oggetto opaco causa la disattivazione delle uscite OSSD.

Esistono due modi per resettare l'AOPD e ripristinarne lo stato OSSD ON (attivato).

Il reset automatico è l'impostazione di default. La funzione di reset può essere configurata; vedere 8.1.3.

8.1.1 Reset automatico

Quando è attivato, l'AOPD ritorna nello stato OSSD ON (attivato) dopo che l'oggetto è stato rimosso dalla zona di

rilevamento.

Il tempo di risposta è il tempo che trascorre tra l'introduzione dell'oggetto nella zona di rilevamento e la disattivazione

delle uscite OSSD. Il tempo di riarmo è il tempo che trascorre tra la rimozione dell'oggetto dalla zona di rilevamento e

l'attivazione delle uscite OSSD.

Questi tempi dipendono dall'altezza dell'AOPD. Vedere il paragrafo 13 – “Introduzione modelli” per maggiori

informazioni.

Figura 28 – Grafico temporale della funzione di reset automatico

Per il reset automatico, l'entrata Riconosci/Reset/Allinea (piedino 3 del connettore M12 a 12 poli sul ricevitore) deve

essere mantenuta flottante (o collegata a un pulsante NO (normalmente aperto) per ALLINEA/RICONOSCI).

Figura 29 – Collegamento del reset automatico

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8.1.2 Reset manuale

Quando è attivato, l'AOPD ritorna nello stato OSSD ON (attivato) dopo aver premuto il pulsante RESET, a condizione

che l'oggetto sia stato rimosso dalla zona di rilevamento.

Il pulsante RESET deve essere mantenuto premuto per almeno 500 ms, ma meno di 5 s, altrimenti l'AOPD entra in

modalità errore.

Quando il pulsante RESET viene rilasciato, le uscite OSSD si attivano.

Figura 30 – Grafico temporale della funzione di reset manuale

Per il reset manuale, l'entrata Riconosci/Reset/Allinea (piedino 3 del connettore M12 a 12 poli sul ricevitore) deve

essere collegata a +24 V CC mediante un contatto normalmente aperto.

Figura 31 – Collegamento del reset manuale

Avvertenza! Valutare attentamente le condizioni di rischio e le modalità di reset. Nelle applicazioni che

proteggono l'accesso alle zone di rischio, la funzione di reset automatico non è sicura se l'operatore può stare in piedi

nella zona di rischio senza essere rilevato. In questo caso, è necessario il reset manuale dell'AOPD o del relè di

sicurezza (vedere il paragrafo 5.4 “Note importanti sui collegamenti”)

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8.1.3 Configurazione della funzione di reset

Configurazione della funzione di reset

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

1 2 3 4 5 6 7 8

Automatico LED 5 rosso ON (illuminato)

Manuale LED 5 OFF (spento)

8.2 Funzione di test

La funzione di test viene attivata premendo un contatto NO (normalmente aperto) esterno (pulsante TEST, piedino 2

del connettore M12 a 5 poli sul trasmettitore) per almeno 0,5 s.

Il test arresta l'emissione, il ricevitore rileva l'interruzione di tutti i raggi e le uscite OSSD si disattivano entro il tempo di

risposta. Come illustrato nel grafico temporale sottostante, le uscite OSSD si disattivano dopo oltre 500 ms.

Figura 32 – Grafico temporale della funzione di test

8.3 Funzione Riconoscimento

La funzione Riconoscimento viene utilizzata in presenza di un errore interno non critico.

La funzione Riconoscimento viene attivata premendo un contatto NO (normalmente aperto) esterno (pulsante

RICONOSCI/RESET/ALLINEA, piedino 3 del connettore M12 a 12 poli sul ricevitore) per almeno 5 s. L'AOPD ritorna

quindi in modalità di funzionamento standard.

Per tutti gli errori critici, come ad es. l'avaria di un microprocessore, è necessario un ciclo di potenza.

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Figura 33 – Grafico temporale della funzione Riconoscimento

8.4 EDM

L'AOPD è dotato di una funzione di monitoraggio dell'attivazione di dispositivi esterni (EDM). Tale funzione può

essere attivata o disattivata, vedere il paragrafo 8.4.3.

8.4.1 EDM attivato

Quando la funzione EDM è attivata, collegare l'ingresso EDM (piedino 6 del connettore M12 a 12 poli sul ricevitore) a

+24 V CC mediante i contatti normalmente chiusi dei dispositivi da monitorare.

N.B. In modalità di funzionamento standard, il terzo LED sul display è illuminato quando la funzione è attivata.

La figura sottostante mostra come collegare l'ingresso EDM.

Figura 34 – Collegamento EDM

Tale funzione verifica che i contatti normalmente chiusi cambino di stato contemporaneamente con le uscite OSSD.

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Figura 35 – Grafico temporale della funzione EDM

TC e T0 sono i tempi tra il cambio di stato delle uscite OSSD e il cambio di stato del contatto NC (normalmente chiuso)

del dispositivo esterno.

TC ≤ 350 ms: i contatti NC (normalmente chiusi) esterni devono aprirsi entro questo tempo dopo che le uscite OSSD

sono state attivate.

T0 ≤ 100 ms: i contatti NC (normalmente chiusi) esterni devono chiudersi entro questo tempo dopo che le uscite

OSSD sono state disattivate.

8.4.2 EDM disattivato

Quando l'EDM è disattivato, è necessario mantenere flottante l'ingresso EDM.

Figura 36 – Collegamento EDM disattivato

8.4.3 Configurazione della funzione EDM

Tale funzione consente all'utente di attivare o disattivare il monitoraggio dei dispositivi di commutazione esterni.

Configurazione della funzione EDM

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

Attivato LED 4 giallo ON (illuminato)

Disattivato LED 4 OFF (spento)

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Per aumentare il livello di sicurezza, l'AOPD verifica che l'ingresso EDM sia flottante all'avvio quando la funzione EDM

è disattivata.

8.5 Riduzione del range

Tale funzione consente all'utente di selezionare la distanza operativa massima dell'AOPD.

Un range più corto è preferibile quando è necessario montare diversi AOPD uno vicino all'altro e non viene utilizzato

nessun codice.

Per il trasmettitore (TX) è necessario scegliere un range corto/lungo che offre distanze operative massime diverse,

come indicato di seguito:

Modelli con una risoluzione di 30 mm

TX con range lungo 20 m

TX con range corto 12 m

Modelli con una risoluzione di 14 mm

TX con range lungo 7 m

TX con range corto 4 m

Figura 37– Riduzione del range

8.5.1 Configurazione della funzione di selezione del range

Configurazione della riduzione della funzione range sul trasmettitore

PW

R

TS

T

SR

LR

CODE

1 2 3 4 5 6 7 8

Lungo LED 3 giallo ON (illuminato)

Corto LED 3 OFF (spento)

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8.6 Muting

La funzione di muting consente di bypassare automaticamente la funzione di sicurezza per la totalità o per una parte

dell'altezza protetta, allo scopo di effettuare specifiche operazioni senza arrestare la macchina.

L'applicazione più comune è fare entrare e uscire il materiale. I sensori di muting devono essere in grado di

riconoscere il materiale in transito (pallet, veicoli, ecc.), e la loro collocazione dipende dalla lunghezza e dalla velocità

di tale materiale. In caso di velocità di trasporto differenti nell'area di muting, occorre considerare il loro effetto sulla

durata totale del muting.

Figura 38 – Esempio di un'applicazione di muting

Per l'attivazione di questa funzione l'AOPD dispone di due entrate (MUTING1 e MUTING2), a seconda degli

standard correnti.

Tale funzione è particolarmente indicata quando un oggetto, ma non una persona, deve transitare per la zona

di rischio, in determinate condizioni.

È importante ricordare che la funzione di muting rappresenta una condizione forzata del sistema e deve

quindi essere utilizzata con le necessarie precauzioni.

Se le entrate MUTING1 e MUTING2 sono attivate da due sensori di muting o attuatori, questi ultimi devono

essere collegati e posizionati correttamente per evitare condizioni di muting indesiderate o potenzialmente

pericolose per l'operatore.

Le entrate MUTING1 e MUTING2 non possono essere attivate simultaneamente.

L'attivazione della funzione di muting è segnalata da una lampadina di muting esterna collegata al piedino 10

del connettore M12 a 12 poli e dai LED sul display. Quando la funzione di muting è attivata, la lampadina e i

LED iniziano a lampeggiare.

La lampadina deve essere il più possibile visibile.

Se la lampadina di muting è guasta e/o scollegata, la richiesta di muting fa sì che l'AOPD entri in modalità

errore e che le uscite OSSD si disattivino. Viene allora indicato l'errore corrispondente.

Se sia il primo raggio sia il secondo vengono interrotti dal materiale in transito, il tempo di riarmo dell'AOPD

potrebbe risultare più lungo. Un materiale con una velocità maggiore di 1 m/s potrebbe provocare la

disattivazione delle uscite OSSD al termine della sequenza di muting.

Avvertenza! Selezionare attentamente la configurazione: una configurazione non corretta può causare una riduzione

del SIL/PL raggiunto dal sistema. Per un utilizzo corretto del muting, fare riferimento ai relativi standard.

Avvertenza! I sensori di muting devono essere posizionati in modo che la funzione di muting non possa essere

attivata dal transito accidentale di una persona. Occorre prestare particolare attenzione all'utilizzo della modalità di L-

muting a una via: i sensori di muting devono essere posizionati in modo da permettere il passaggio del materiale che

esce dalla zona di rischio protetta dall'AOPD.

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8.6.1 Abilitazione della funzione di muting

La funzione di muting è abilitata di default (alla consegna). Può essere abilitata e disabilitata dinamicamente durante il

funzionamento dell'Orion1 Extended. Quando è disabilitata, sulle entrate MUTING non vengono accettate richieste di

muting valide e la funzione di sicurezza non viene mai bypassata.

L'utente può disabilitare la funzione di muting durante il tempo di esecuzione impostando un livello elevato sull'entrata

MUTING SELECTION (piedino 7 del connettore M12 a 12 poli del cavo di muting del ricevitore).

8.6.2 Indicatori di muting

Per poter utilizzare la funzione di muting, è necessario collegare all'AOPD un indicatore dedicato (lampadina); senza

di esso, l'AOPD entra in modalità errore.

È possibile utilizzare sia lampadine a incandescenza sia lampadine a LED. Quando si utilizza una lampadina a LED,

fare attenzione alla polarità.

La lampadina viene testata ciclicamente quando è accesa per riscontrare eventuali carenze funzionali. Se viene

rilevata una lampadina guasta, l'AOPD entra in modalità errore (avaria lampadina) e visualizza un messaggio sul

display (vedere il paragrafo 12 – “Dati tecnici” per informazioni sulla lampadina).

8.6.3 Tipica applicazione del muting e collegamento dell'AOPD

Figura 39 – Tipica applicazione del muting

La figura sopra mostra una tipica applicazione del muting: la scatola del trasportatore può transitare attraverso l'AOPD

senza arrestare la macchina. Il passaggio del lavoratore, invece, ne causa l'arresto. In seguito a una sequenza di

attivazione corretta dei sensori A1, B1, A2 e B2 , l'AOPD viene temporaneamente bypassato.

L'uscita dei sensori di muting (A1, B1, A2 e B2) deve essere elevata quando l'oggetto viene rilevato. I sensori di

muting possono essere ottici, meccanici, di prossimità, ecc.

8.6.4 Direzione di muting

L'AOPD può essere utilizzato con:

T/X-muting quando le “scatole” possono muoversi in entrambe le direzioni. Questa è l'impostazione di default.

Il T-muting richiede quattro sensori, l'X-muting solo due.

L-muting quando le “scatole” si muovono in una sola direzione. L'L-muting richiede due sensori.

La direzione di muting può essere scelta, vedere 8.6.4.3

8.6.4.1 T-muting e X-muting

Con il T-muting vengono utilizzati quattro sensori: A1, B1, A2 e B2.

Con l'X-muting vengono utilizzati due sensori: A1 e B2.

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I sensori denominati A1/A2 sono collegati a MUTING1, mentre i sensori denominati B1/B2 sono collegati a MUTING2.

I sensori che terminano con “1” sono sullo stesso lato dell'AOPD e sono sul lato opposto dei sensori che terminano

con “2”.

Vedere la figura sottostante.

Figura 40 – Collegamento del T-muting e dell'X-muting

Se

L = Lunghezza della “scatola”.

D = Distanza alla quale devono essere montati i sensori A1/A2 o B1/B2

(D dipende da L; vedere di seguito).

V = Velocità della “scatola”.

d1 = Distanza massima tra i sensori di muting (d1 dipende da V; vedere di seguito).

d2 = Distanza massima affinché la richiesta di muting possa essere accettata (d2 dipende da V; vedere

di seguito).

T12max = Ritardo di attivazione massimo consentito tra MUTING1 e MUTING2.

Allora

D deve essere inferiore a L, D < L

d1max [cm] = V [m/s] × T12max [s] × 100

d2max [cm] = V [m/s] × T12max [s] × 100

Nel T/X-muting, la funzione di muting viene attivata quando il segnale su MUTING2 diviene elevato entro un tempo

T12max fisso dopo l'aumento del segnale su MUTING1 o viceversa. Trascorso tale tempo (T12max), per attivare la

funzione di muting, una delle entrate di muting deve divenire bassa e la sequenza deve iniziare da capo.

La funzione di muting viene disattivata trascorso un certo tempo (Tdelay) da quando uno dei segnali su MUTING1 o

MUTING2 è divenuto basso.

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Figura 41 – Grafico temporale del T-muting e dell'X-muting

T-muting e X-muting

T12max 4 s

Tdelay 0

Termine del muting Non appena A o B divengono bassi

Timeout di muting vedere 8.6.5

10 min o infinito

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8.6.4.2 L-muting

Il sensore denominato A è il più lontano dall'AOPD e deve essere attivato per primo. Se il sensore denominato B

viene attivato per primo, la funzione di muting non viene attivata. Nella seguente figura, ciò significa che la “scatola”

deve muoversi da destra verso sinistra.

Figura 42 – Collegamento dell'L-muting

Se

L = Lunghezza della “scatola”.

V = Velocità della “scatola”.

d1 = Distanza massima tra i sensori di muting (d1 dipende da V; vedere di seguito).

T12max = Ritardo di attivazione massimo consentito tra MUTING1 e MUTING2.

Allora

d1max [cm] = V [m/s] × T12max [s] × 100

In modalità L-muting, la funzione di muting viene attivata quando il segnale su MUTING2 diviene elevato entro un

tempo T12max fisso dopo l'aumento del segnale su MUTING1. Trascorso tale tempo (T12max), per attivare la

funzione di muting, una delle entrate di muting deve divenire bassa e la sequenza deve iniziare da capo.

N.B. MUTING1 deve divenire alto per primo. Se MUTING2 diviene alto prima di MUTING1, la funzione di muting non

viene attivata. La funzione di muting termina dopo un tempo che è un multiplo del ritardo di attivazione tra i due

sensori (m × T12).

Avvertenza! L'L-muting deve essere utilizzato esclusivamente per i materiali in uscita dalla zona di rischio.

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Figura 43 – Grafico temporale dell'L-muting

L-muting

T12max 4 s

Tdelay 0

Termine del muting1

dopo la disattivazione di MUTING1 Dopo 2 × T12

Timeout di muting vedere 8.6.5 10 min o infinito

1 T12 è il tempo di attivazione effettivo tra MUTING1 e MUTING2.

8.6.4.3 Configurazione della direzione di muting

Configurazione della direzione di muting

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

1 2 3 4 5 6 7 8

T e X (due direzioni) LED 6 verde ON (illuminato)

L (una direzione) LED 6 OFF (spento)

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8.6.5 Timeout di muting

Il timeout di muting definisce la durata massima della funzione di muting; il muting termina alla fine del timeout.

È possibile impostare il tempo.

L'utente può selezionare un timeout di 10 minuti o infinito; “infinito” significa che il muting potrebbe non avere mai

termine: la funzione di muting viene attivata fintanto che permangono le condizioni di muting.

Avvertenza! Il muting infinito non è conforme alla norma EN 61496-1/AC:2010.

Figura 44 – Timeout della funzione di muting

8.6.5.1 Configurazione del timeout di muting

Configurazione del timeout di muting

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

1 2 3 4 5 6 7 8

10 min LED 7 verde ON (illuminato)

infinito LED 7 OFF (spento)

Avvertenza! Il muting infinito non è conforme alla norma EN 61496-1:2013.

8.7 Esclusione

La funzione di esclusione viene utilizzata per bypassare completamente l'AOPD e attivare le uscite OSSD quando è

necessario avviare la macchina nonostante uno o più raggi dell'AOPD siano interrotti. Di solito lo scopo è sgomberare

la zona di rilevamento e spostare una “scatola” che si è arrestata in tale posizione a causa di un'anomalia del ciclo.

Le due entrate OVERRIDE devono essere collegate, OVERRIDE1 (piedino 4 del connettore M12 a 12 poli sul

ricevitore) a +24 V CC mediante un contatto NO (normalmente aperto) e OVERRIDE2 (piedino 9 del connettore M12

a 12 poli sul ricevitore) a 0 V mediante un contatto NO (normalmente aperto).

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Figura 45 – Collegamento delle entrate OVERRIDE

Le seguenti condizioni sono necessarie affinché la richiesta di esclusione possa essere accettata:

L'AOPD è in stato OSSD OFF (disattivato),

È attivato almeno un sensore di muting,

è collegata una lampadina funzionante.

Quando le prime due condizioni sono soddisfatte, il display mostra lo “stato di attenzione esclusione” con il LED

OSSD rosso e il LED di allineamento rosso lampeggianti.

Stato di attenzione esclusione

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

La funzione di esclusione viene terminata automaticamente quando è presente una delle seguenti condizioni:

In T/X-muting, tutti i sensori di muting sono disattivati.

In L-muting, tutti i sensori di muting sono disattivati E nessun raggio è interrotto.

Il limite temporale predeterminato è scaduto.

I requisiti per l'attivazione non sono più soddisfatti (ad esempio, un'entrata OVERRIDE è disattivata).

Vedere di seguito i grafici temporali della funzione di esclusione.

8.7.1 Innesco esclusione

È possibile scegliere l'innesco delle entrate OVERRIDE, a livello o a transizione; vedere il paragrafo 8.7.1.3 –

"Configurazione dell'innesco di esclusione".

Come illustrato dai diagrammi sottostanti, sulle entrate OVERRIDE vengono accettati due tipi di sequenza di innesco

di esclusione.

8.7.1.1 Esclusione - Innesco a livello

La funzione di esclusione viene attivata quando entrambi i contatti sono chiusi E almeno un sensore di muting è

attivato.

OVERRIDE STATUS è un segnale di uscita che è elevato quando le entrate OVERRIDE sono attive e le condizioni di

esclusione sono soddisfatte.

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Figura 46 – Grafico temporale della funzione di esclusione con innesco a livello

8.7.1.2 Esclusione - Innesco a transizione

La funzione di esclusione viene attivata dalla chiusura dei contatti di esclusione quando almeno un sensore di muting

è attivato. In questo caso, la funzione di esclusione resta attivata quando i contatti di esclusione vengono rilasciati. La

funzione viene disattivata quando si verifica uno dei seguenti eventi:

I sensori di muting vengono disattivati (T-muting) o i sensori di muting sono disattivati E nessun raggio è

interrotto (L-muting),

Il timeout scade.

OVERRIDE STATUS è un segnale di uscita che è elevato quando le entrate OVERRIDE sono attive e le condizioni di

esclusione sono soddisfatte.

Figura 47 – Grafico temporale della funzione di esclusione con innesco a transizione

Avvertenza! L'innesco a transizione dell'esclusione non è conforme alla norma EN 61496-1:2013.

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8.7.1.3 Configurazione dell'innesco di esclusione

Configurazione dell'innesco di esclusione

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

Livello LED 8 verde ON (illuminato)

Transizione LED 8 OFF (spento)

8.7.2 Timeout di esclusione

Il timeout di esclusione è la durata massima dell'esclusione.

Il timeout di esclusione è 120 s sia con l'innesco a livello sia con l'innesco a transizione: la funzione di esclusione

viene disattivata al massimo dopo 120 s, anche se le condizioni di esclusione sono ancora soddisfatte ed entrambi i

contatti di esclusione sono ancora chiusi (questa condizione vale solo con l'innesco a livello).

Figura 48 – Timeout della funzione di esclusione

8.7.3 Reset dell'esclusione

L'entrata RICONOSCI/RESET/ALLINEA (piedino 3 del connettore M12 a 12 poli sul ricevitore) deve essere collegata

a +24 V CC mediante un contatto normalmente aperto.

Figura 49 – Collegamento del reset dell'esclusione

2TLC172290M0901 Rev B 51 www.abb.com/jokabsafety

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Quando l'esclusione ha termine, le uscite OSSD si disattivano ed è necessario effettuare un reset per riattivarle.

Figura 50 – Grafico temporale del reset dell'esclusione

8.8 Blanking

La funzione di blanking permette alle uscite OSSD dell'AOPD di restare attive e alla macchina di funzionare, anche se

un numero predeterminato di raggi all'interno della zona di rilevamento viene interrotto. Di solito la funzione di

blanking viene utilizzata quando la zona di rilevamento dell'AOPD viene interrotta dal materiale in corso di lavorazione

o da una parte fissa o mobile della macchina.

Il blanking è possibile solo in presenza di determinate condizioni di sicurezza. Ad esempio, l'utilizzo della funzione di

blanking modifica la risoluzione dell'AOPD e può incrementare la distanza minima di installazione. Potrebbe essere

necessario anche un riparo fisso aggiuntivo.

È possibile collegare una lampadina (vedere le caratteristiche nel paragrafo 12 – “Dati tecnici”) a indicare che la

funzione di blanking è attiva. L'utilizzo della lampadina non è obbligatorio. La lampadina inizia a lampeggiare nei

seguenti casi:

l'AOPD è in una qualunque modalità di blanking fisso e l'oggetto viene rimosso dalla zona sottoposta a

blanking,

l'AOPD è in modalità flottante con sorveglianza totale e le dimensioni dell'oggetto insegnato cambiano oppure

l'oggetto viene rimosso dalla zona sottoposta a blanking.

Esistono due tipi di funzioni di blanking: blanking fisso e blanking flottante. Queste due funzioni possono essere

attivate singolarmente o simultaneamente.

8.8.1 Attivazione della funzione di blanking

Selezione muting/blanking

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

1 2 3 4 5 6 7 8

Muting LED 3 GIALLO ON (illuminato)

Blanking LED 3 OFF (spento)

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8.8.2 Blanking fisso

Il blanking fisso consente di occupare una porzione fissa della zona di rilevamento (ossia una serie fissa di raggi),

mentre tutti gli altri raggi funzionano normalmente.

Nel blanking fisso, i raggi della zona sottoposta a blanking devono restare interrotti, altrimenti le uscite OSSD

dell'AOPD si disattiveranno.

Il blanking fisso può essere combinato con il blanking flottante: almeno un raggio di sincronizzazione deve essere

libero.

È possibile impostare fino a due zone come zone di blanking.

Configurazione: Blanking fisso

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

1 2 3 4 5 6 7 8

1 zona di blanking fisso LED 8 verde ON (illuminato)

2 zone di blanking fisse LED 8 OFF (spento)

- 1 zona di blanking fisso: È possibile configurare come zona di blanking solo 1 zona.

- 2 zone di blanking fisse: È possibile configurare come zone di blanking 2 zone.

8.8.2.1 Blanking fisso – Teach-in (autoapprendimento)

La zona di blanking viene definita mediante un'operazione di teach-in (autoapprendimento): l'utente mantiene premuto

il contatto normalmente aperto TEACH IN (piedino 4 del connettore M12 a 12 poli sul ricevitore) per almeno 3 s

mentre lo/gli oggetto/i a cui dovrebbe essere consentito di trovarsi nella zona di rilevamento è/sono presente/i nella

zona da sottoporre a blanking. La zona di blanking diviene attiva quando il contatto TEACH IN viene rilasciato.

Se il contatto TEACH IN viene mantenuto premuto per più di 1 minuto, l'AOPD entra in modalità errore.

La configurazione del teach-in (autoapprendimento) viene mantenuta fino all'autoapprendimento successivo, anche

se l'AOPD viene disattivato o resettato. Per eliminare una configurazione, eseguire un'operazione di teach-in

(autoapprendimento) con la zona di rilevamento libera da oggetti.

In caso di errore di blanking, la configurazione del teach-in viene eliminata dopo il riconoscimento.

Se l'utente cambia modalità da blanking a muting e quindi di nuovo a blanking, tutte le zone di teach-in autoapprese

all'inizio andranno perdute.

8.8.2.2 Blanking fisso – Tolleranza

Quando la funzione di tolleranza è attiva, l'oggetto può spostarsi di 1 raggio al di sopra o al di sotto della zona di

blanking. Se l'oggetto si sposta per più di 1 raggio al di fuori della zona di blanking, l'AOPD entra in modalità errore

(errore di blanking).

La funzione di tolleranza è utile quando vi è il rischio che l'oggetto si sposti leggermente dalla sua posizione iniziale.

La funzione di tolleranza può essere attivata mantenendo premuto all'avvio il contatto TOLERANCE normalmente

aperto (piedino 9 del connettore M12 a 12 poli sul ricevitore).

Se l'AOPD è disattivato, la funzione di tolleranza viene disattivata e deve essere riattivata come descritto sopra.

Quando la funzione di tolleranza è attiva, almeno due raggi non sottoposti a blanking devono separare due zone di

blanking.

L'attivazione della tolleranza è indicata dal lampeggiamento di un LED sul display; vedere di seguito.

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Indicazione della tolleranza

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

1 2 3 4 5 6 7 8

Tolleranza attiva LED 3 GIALLO lampeggiante

Avvertenza! La tolleranza influisce sulla risoluzione effettiva dell'AOPD. Tenere conto della nuova risoluzione nel

calcolare la distanza minima di installazione.

8.8.3 Blanking flottante

Il blanking flottante consente all'oggetto di spostarsi liberamente all'interno della zona di rilevamento dell'AOPD.

Il blanking flottante è disattivato di default e deve essere attivato.

Configurazione del blanking flottante

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

1 2 3 4 5 6 7 8

Blanking flottante disattivato

LED 6 verde ON (illuminato) LED 7 verde ON (illuminato)

Blanking flottante a 1 raggio (a sorveglianza parziale)

LED 6 verde ON (illuminato) LED 7 OFF (spento)

Blanking flottante a 2 raggi (a sorveglianza parziale)

LED 6 OFF (spento) LED 7 verde ON (illuminato)

- Blanking flottante disattivato: Il blanking flottante non è consentito.

- Blanking flottante 1 raggio: L'AOPD rimane in stato OSSD ON (attivato) se 0 o 1 raggi sono interrotti.

- Blanking flottante 2 raggi: L'AOPD rimane in stato OSSD ON (attivato) se 0, 1 o 2 raggi vicini sono

interrotti.

"Sorveglianza parziale" indica che l'oggetto può essere rimosso dalla zona di rilevamento senza causare la

disattivazione delle uscite OSSD.

8.8.3.1 Risoluzione ridotta

La risoluzione ridotta è un tipo particolare di blanking flottante, in cui ciascun oggetto di una serie può interrompere

uno specifico numero di raggi con l'AOPD mantenuto in stato OSSD ON (attivato).

I quattro raggi vicini possono essere interrotti dall'oggetto mentre l'AOPD viene mantenuto in stato OSSD ON

(attivato). L'oggetto può interrompere 0, 1, 2, 3 o 4 raggi mentre l'AOPD viene mantenuto in stato OSSD ON (attivato).

La risoluzione effettiva dell'AOPD subisce delle modifiche. La distanza minima di installazione deve essere calcolata

utilizzando la risoluzione effettiva.

Numero di raggi in Risoluzione ridotta.

AOPD con una risoluzione di 14 mm

Risoluzione effettiva quando ridotta

AOPD con una risoluzione di 30 mm

Risoluzione effettiva quando ridotta

4 51 mm 105 mm

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Risoluzione ridotta

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

1 2 3 4 5 6 7 8

Risoluzione ridotta 4* LED 6 OFF (spento) LED 7 OFF (spento)

* Risoluzione ridotta 4: L'AOPD passa in stato OSSD OFF (disattivato) se più di 4 raggi vicini vengono interrotti.

8.9 Cascata

È possibile collegare fino a tre unità – un master e due slave – in una configurazione a cascata. Il dispositivo collegato

all'alimentazione è il master (primo dispositivo). Il trasmettitore è collegato al trasmettitore e il ricevitore al ricevitore: la

parte alta del dispositivo è collegata alla parte bassa del dispositivo successivo (la parte bassa è il lato del display).

Il numero massimo di raggi è 160 per i modelli di risoluzione a 30 mm e 320 per i modelli di risoluzione a 14

mm.

La lunghezza massima dell'unità master è 1800 mm, mentre la lunghezza massima di ciascuno slave è 1200

mm.

Per il corretto collegamento delle unità, devono essere utilizzati cavi specifici; vedere il paragrafo 14.5 – “Cavi

di collegamento”.

Anche se solitamente i dispositivi sono vicini l'uno all'altro, non è necessario utilizzare una codifica, perché i raggi dei

dispositivi collegati vengono scansionati uno dopo l'altro. Il tempo di risposta è quindi più lungo; vedere il paragrafo

13 ̶ “Introduzione modelli”.

La modalità BCM è possibile solo sul master. Il blanking si applica solo al master e tutte le altre funzioni al master e

agli slave.

Un bus dedicato assicura il collegamento tra l'unità master e le unità slave.

Un protocollo di comunicazione proprietario viene utilizzato per comunicare agli slave informazioni inerenti la

sicurezza e lo stato.

Le uscite OSSD sono fisicamente collegate alla sola unità master; solo l'unità master può controllare il loro stato.

In caso di errore di comunicazione dovuto a un guasto di tipo "stuck-at" o alla degradazione del segnale, le unità

master e slave entrano in modalità errore.

Una procedura di autoriconoscimento sicuro viene implementata all'avvio. Serve a rilevare automaticamente la

topologia del collegamento a cascata e delle unità correttamente indirizzate. Per consentire l'autoriconoscimento, i

tappi terminali in dotazione devono essere montati sul connettore di coda dell'ultima unità a cascata, sia sull'unità

trasmettitore sia sull'unità ricevitore. In caso contrario, le unità master e slave entrano in modalità errore (errore di

comunicazione critico).

2TLC172290M0901 Rev B 55 www.abb.com/jokabsafety

2015-09-18

8.10 Funzione di codifica

Tale funzione è utile quando occorre installare due AOPD a una distanza inferiore alla distanza minima consentita con

entrambi i ricevitori sullo stesso lato; vedere il paragrafo 3.2.3 – “Distanza minima tra dispositivi vicini”. I due AOPD

vengono quindi configurati con due codici diversi, in modo che non interferiscano l'uno con l'altro.

8.10.1 Nessun codice

Quando non è selezionato nessun codice, l'AOPD deve essere installato a una certa distanza da altri AOPD senza

codice, per evitare possibili interferenze in grado di causare situazioni pericolose. Vedere il paragrafo 3.2.3.

Se due AOPD devono essere installati a una distanza inferiore alla distanza minima consentita, il trasmettitore del

primo AOPD deve essere installato sullo stesso lato del ricevitore del secondo AOPD.

Figura 51 – Nessun codice

8.10.2 Codice 1 o codice 2

Gli AOPD installati a una distanza inferiore a quella minima per i dispositivi vicini e che hanno i ricevitori sullo stesso

lato possono interferire l'uno con l'altro e devono essere configurati con codici diversi.

Il trasmettitore deve essere configurato con lo stesso codice del ricevitore.

Figura 52 – Codice 1 e codice 2

2TLC172290M0901 Rev B 56 www.abb.com/jokabsafety

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Il tipo di codifica scelto può essere visualizzato sul display quando i raggi vengono interrotti:

Modalità di funzionamento standard – Visualizzazione sul ricevitore quando un raggio viene interrotto

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

1 2 3 4 5 6 7 8

Nessun codice LED 5 e 6 OFF (spenti)

Codice 1 LED 5 rosso ON (illuminato), LED 6 OFF (spento)

Codice 2 LED 5 OFF (spento), LED 6 verde ON (illuminato)

Modalità di funzionamento standard – Visualizzazione sul trasmettitore quando un raggio viene interrotto

PW

R

TS

T

SR

LR

CODE

1 2 3 4 5 6 7 8

Nessun codice LED 5 e 6 OFF (spenti)

Codice 1 LED 5 rosso ON (illuminato), LED 6 OFF (spento)

Codice 2 LED 5 OFF (spento), LED 6 verde ON (illuminato)

8.10.2.1 Configurazione dei codici

Sono disponibili due codici, il codice 1 e il codice 2. Un AOPD senza codice può subire un'interferenza da qualunque

altro AOPD.

Configurazione dei codici – Trasmettitore e ricevitore

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

PW

R

TS

T

SR

LR

CODE

1 2 3 4 5 6 7 8

Nessun codice LED 2 OFF (spento)

Codice 1 LED 2 rosso ON (illuminato)

Codice 2 LED 2 verde ON (illuminato)

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9 Funzioni diagnostiche

9.1 Display

Sul display del ricevitore e del trasmettitore, 8 LED assistono l'utente nel controllare e monitorare lo stato dell'AOPD,

in modalità di allineamento, modalità di funzionamento standard e modalità di errore. Il display informa inoltre l'utente

sulla configurazione impostata mediante i pulsanti.

9.1.1 Trasmettitore

Non è possibile riconoscere un errore critico. È necessario spegnere e riaccendere il dispositivo. Se l'errore persiste,

contattare il rappresentante ABB Jokab Safety.

PW

R

TS

T

SR

LR

CODE

Modalità AOPD Stato Configurazione LED

Azione

Funzionamento standard

Emissione range corto

Emissione range lungo

Nessun codice

Codice 1

Codice 2

Test

In caso di test non richiesto, verificare il cablaggio e i collegamenti dell'entrata di test.

Emissione

Errore

Errore microprocessore

Riconoscere. Se l'errore persiste, contattare il rappresentante ABB Jokab Safety.

Errore ottico

Riconoscere. Se l'errore persiste, contattare il rappresentante ABB Jokab Safety.

Errore di configurazione in BCM

Eseguire una nuova configurazione in BCM. Se l'errore persiste, contattare il rappresentante ABB Jokab Safety.

Errore di comunicazione

Verificare il collegamento a cascata e la presenza dei tappi terminali.

Riconoscere.

Errore critico

Spegnere e riaccendere l'AOPD Se l'errore persiste, contattare il rappresentante ABB Jokab Safety

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9.1.2 Ricevitore

PW

R

OS

SD

ED

M

AC

M

LEVEL

Modalità AOPD Stato Configurazione LED

Azione

Allineamento

Non allineato

Vedere il paragrafo 6 ̶ “Procedura di allineamento”.

PRIMO allineato

Vedere il paragrafo 6 ̶ “Procedura di allineamento”.

ULTIMO allineato

Vedere il paragrafo 6 ̶ “Procedura di allineamento”.

Livello minimo del segnale di allineamento

Vedere il paragrafo 6 ̶ “Procedura di allineamento”.

Livello massimo del segnale di allineamento

Vedere il paragrafo 6 ̶ “Procedura di allineamento”.

Funzionamento standard

Solo reset manuale

Interblocco

Raggi liberi AOPD in attesa di reset. Premere il pulsante RESET.

Interblocco

Raggi interrotti

Sgombrare la zona di rilevamento e premere il pulsante RESET.

Funzionamento standard

OSSD ON (attivato) (allineamento massimo)

OSSD OFF (disattivato)

Codice 1

OSSD OFF (disattivato)

Codice 2

OSSD OFF (disattivato)

Nessun codice

Livello di segnale sui raggi

None

Insufficient

Low

Good

Best

EDM attivato

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Modalità AOPD Stato Configurazione LED

Azione

Funzionamento standard

Solo blanking

Blanking valido (OSSD ON (attivati))

Blanking non valido (OSSD OFF (disattivati))

Zone di blanking non rispettate.

Riconfigurare blanking (teach-in).

Tolleranza BCM attiva

Verificare la risoluzione effettiva dell'AOPD e se è necessario attivare la funzione di tolleranza.

Funzionamento standard

Solo muting

Muting attivo

Se l'OSSD è inaspettatamente OFF (disattivato) con il muting attivo, verificare la configurazione del muting parziale.

Esclusione attiva

OSSD ON (attivato), lampadina di muting lampeggiante.

Stato di attenzione esclusione

Premere il pulsante di ESCLUSIONE per forzare l'attivazione delle uscite OSSD.

Errore temporizzazione esclusione

Verificare e ripetere la sequenza di attivazione dell'esclusione.

Verificare i collegamenti e il cablaggio della funzione di esclusione.

Errore lampadina

Verificare i collegamenti e il cablaggio della lampadina e/o se la lampadina è guasta.

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Modalità AOPD Stato Configurazione LED

Azione

Errore

Errore OSSD

Verificare il cablaggio e i collegamenti delle uscite OSSD. Accertarsi che non vi siano cortocircuiti tra di esse né con l'alimentazione. Quindi riconoscere. Se l'errore persiste, contattare il rappresentante ABB Jokab Safety.

Errore microprocessore

Riconoscere. Se l'errore persiste, contattare il rappresentante ABB Jokab Safety.

Errore ottico

Riconoscere. Se l'errore persiste, contattare il rappresentante ABB Jokab Safety.

Errore EDM

Verificare i collegamenti e il cablaggio della funzione EDM, inclusa la selezione EDM. Verificare la sequenza temporale (vedere il grafico temporale Figura 35).

Riconoscere.

Errore di reset

Verificare i collegamenti e il cablaggio della funzione di reset.

Riconoscere.

Errore di comunicazione

Verificare il collegamento a cascata e la presenza dei tappi terminali.

Riconoscere.

Errore di configurazione in BCM

Eseguire una nuova configurazione in BCM. Se l'errore persiste, contattare il rappresentante ABB Jokab Safety.

Errore critico

Spegnere e riaccendere l'AOPD Se l'errore persiste, contattare il rappresentante ABB Jokab Safety

Errore alimentazione

Verificare i collegamenti e il cablaggio dell'alimentazione. Se l'errore persiste, contattare il rappresentante ABB Jokab Safety

Non è possibile riconoscere un errore critico. È necessario spegnere e riaccendere il dispositivo. Se l'errore persiste,

contattare il rappresentante ABB Jokab Safety.

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2015-09-18

10 Verifiche periodiche

Quello che segue è un elenco delle verifiche e degli interventi di manutenzione raccomandati che devono essere

effettuati periodicamente da personale qualificato.

Verificare che:

L'AOPD rimanga in stato OSSD OFF (disattivato) durante l'interruzione del raggio lungo l'intera zona di

rilevamento, utilizzando l'apposito “pezzo di prova” come da schema Figura 16 (paragrafo 3.3 “Verifiche dopo

la prima installazione”).

L'AOPD sia allineato correttamente: premere leggermente il prodotto sul lato, in entrambe le direzioni, e

verificare che il LED rosso (denominato “OSSD” sul ricevitore) non si illumini.

Le uscite OSSD si disattivino (il LED rosso “OSSD” sul ricevitore si illumina e la macchina controllata si

arresta) quando la funzione TEST viene attivata.

Il tempo di arresto della macchina, inclusi i tempi di risposta dell'AOPD e della macchina, sia entro i limiti

definiti durante il calcolo della distanza minima di installazione (vedere il paragrafo 2.4 “Distanza minima di

installazione”).

La distanza minima di installazione tra la zona di rischio e l'AOPD sia conforme alle istruzioni contenute nel

paragrafo 2.4 "Distanza minima di installazione".

Non sia possibile per una persona accedere all'area compresa tra l'AOPD e la zona di rischio della macchina,

né rimanervi senza essere rilevato.

Non sia possibile accedere alla zona di rischio della macchina da una qualunque area non protetta.

L'AOPD e i collegamenti elettrici esterni non siano danneggiati.

L'AOPD non sia disturbato da fonti luminose esterne: deve rimanere in stato OSSD ON (attivato) per almeno

10-15 minuti e, dopo aver collocato lo specifico pezzo di prova nella zona di rilevamento, deve rimanere in

stato OSSD OFF (disattivato) per lo stesso tempo.

Tutte le funzioni aggiuntive si comportino come previsto quando vengono attivate nelle varie condizioni

operative.

La frequenza delle verifiche dipende dalla particolare applicazione e dalle condizioni operative dell'AOPD.

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11 Manutenzione del dispositivo

Le barriere di sicurezza Orion1 Extended non richiedono speciali interventi di manutenzione.

Per evitare la riduzione della distanza operativa, le superfici protettive ottiche anteriori devono essere pulite a intervalli

regolari. Utilizzare panni di cotone morbidi inumiditi con acqua. Non esercitare una pressione eccessiva sulla

superficie per evitare di opacizzarla.

Sulle superfici in plastica o verniciate, non utilizzare i seguenti prodotti:

Alcool o solventi

Lana o panni sintetici

Carta o altri materiali abrasivi

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12 Dati tecnici

Produttore

Indirizzo ABB JOKAB SAFETY Varlabergsvägen 11 SE-434 39 Kungsbacka, Svezia

Dati elettrici

Alimentazione (V CC): +24 V CC ± 20%

Assorbimento di corrente unità (TX): 3 W max.

Assorbimento di corrente unità (RX): 5 W max. (senza carico)

Uscite: 2 PNP

Protezione da cortocircuiti: 1,4 A max.

Corrente di uscita: 0,5 A max./ciascuna uscita

Tensione di uscita – stato ON (attivata): V CC – 1 V min.

Tensione di uscita – stato OFF (disattivata): 0,2 V max.

Carico capacitivo 2,2 µF @ +24 V CC max.

Tempi di risposta: Vedere tabella sottostante

Tempo di riarmo: Generalmente 100 ms ̶ Il tempo di riarmo può essere più lungo se il primo e l'ultimo raggio sono interrotti.

Altezza protetta: 300... 1800 mm

Protezione elettrica: Classe III - utilizzare SELV/PELV

Corrente per lampadina esterna: 20 mA min.; 300 mA max.

Collegamenti: RX (modelli di muting): Connettore maschio a 12 poli M12

+ Connettore maschio a 5 poli M12

RX (modelli di blanking): Connettore maschio a 12 poli M12

TX (per entrambi i modelli): Connettore maschio a 5 poli M12

Lunghezza dei cavi (per l'alimentazione): 50 m max.

Dati ottici

Luce emessa (λ): Infrarossi, LED (950 nm)

Risoluzione: 14 – 30 mm

Distanza operativa: 0,2… 20 m per 30 mm

0,2… 7 m per 14 mm

Respingimento luce ambiente: In conformità a IEC-61496-2:2013

Dati meccanici e ambientali

Temperatura di esercizio: 0…+ 50 °C

Temperatura di stoccaggio: - 25… + 70 °C

Classe di temperatura: T6

Umidità: 15… 95% (nessuna condensa)

Protezione meccanica: IP65 (EN 60529: 2000)

Vibrazioni: Ampiezza 0,35 mm, frequenza 10… 55 Hz

20 perlustrazioni per asse, 1 ottavo/min (EN 60068-2-6:2008)

Resistenza agli urti: 16 ms (10 G) 103 urti per asse (EN 60068-2-29: 2008)

Materiale corpo: Alluminio verniciato (giallo RAL 1003)

Materiale lato anteriore: PMMA

Materiale tappi: PBT Valox 508 (Pantone 072C)

Materiale coperchio: PC LEXAN

Peso: 1,35 kg per metro lineare per singola unità

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Dati di sicurezza funzionale

EN 61496-1:2013 Tipo 4

EN ISO 13849-1:2008 PL e, Cat 4

EN IEC 61508-1:2010

EN IEC 61508-2:2010

EN IEC 61508-3:2010

EN IEC 61508-4:2010

SIL 3

EN IEC 62061:2005/A1:2013 SIL CL 3

Probabilità di avaria pericolosa/ora (1/h) PFHd 2,64 x10-9

Durata (anni) T1 20

Tempo medio fino ad avaria pericolosa (anni) MTTFd 444

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13 Introduzione modelli

Modello Numero articolo Altezza protetta

(mm)

Numero di raggi

Tempo di risposta nessun

codice (ms)

Tempo di risposta

con codice (ms)

Risoluzione (mm)

Orion1-4-14-030-E 2TLA022301R0100 300 32 15 20 14

Orion1-4-14-045-E 2TLA022301R0200 450 48 17 25 14

Orion1-4-14-060-E 2TLA022301R0300 600 64 19 29 14

Orion1-4-14-075-E 2TLA022301R0400 750 80 20 34 14

Orion1-4-14-090-E 2TLA022301R0500 900 96 22 38 14

Orion1-4-14-105-E 2TLA022301R0600 1050 112 24 43 14

Orion1-4-14-120-E 2TLA022301R0700 1200 128 26 47 14

Orion1-4-14-135-E 2TLA022301R0800 1350 144 27 52 14

Orion1-4-14-150-E 2TLA022301R0900 1500 160 29 56 14

Orion1-4-14-165-E 2TLA022301R1000 1650 176 31 61 14

Orion1-4-14-180-E 2TLA022301R1100 1800 192 33 65 14

Orion1-4-30-030-E 2TLA022303R0100 300 16 13 16 30

Orion1-4-30-045-E 2TLA022303R0200 450 24 14 18 30

Orion1-4-30-060-E 2TLA022303R0300 600 32 15 20 30

Orion1-4-30-075-E 2TLA022303R0400 750 40 16 23 30

Orion1-4-30-090-E 2TLA022303R0500 900 48 17 25 30

Orion1-4-30-105-E 2TLA022303R0600 1050 56 18 27 30

Orion1-4-30-120-E 2TLA022303R0700 1200 64 19 29 30

Orion1-4-30-135-E 2TLA022303R0800 1350 72 19 32 30

Orion1-4-30-150-E 2TLA022303R0900 1500 80 20 34 30

Orion1-4-30-165-E 2TLA022303R1000 1650 88 21 36 30

Orion1-4-30-180-E 2TLA022303R1100 1800 96 22 38 30

Per i tempi di risposta delle soluzioni a cascata, vedere la pagina successiva.

2TLC172290M0901 Rev B 66 www.abb.com/jokabsafety

2015-09-18

Con le seguenti formule l'utente può calcolare il tempo di risposta di qualunque cascata da lui creata, facendo

riferimento ai tempi di risposta indicati nelle seguenti tabelle:

Nessun codice Tcascata [ms] = Tmaster + Tslave1 + Tslave2 + 7,5

Con codice Tcascata [ms] = Tcodice master + Tcodice slave1 + Tcodice slave2 + 7,5

Modello

Tempo di risposta master nessun

codice (ms)

Tmaster

Tempo di risposta slave nessun

codice (ms)

Tslave

Tempo di risposta master con codice

(ms)

Tcodice master

Tempo di risposta slave con codice

(ms)

Tcodice slave

Orion1-4-14-030-E 13.7 13.7 19.1 19.1

Orion1-4-14-045-E 15.4 15.4 23.6 23.6

Orion1-4-14-060-E 17.2 17.2 28.1 28.1

Orion1-4-14-075-E 18.9 18.9 32.6 32.6

Orion1-4-14-090-E 20.7 20.7 37.1 37.1

Orion1-4-14-105-E 22.4 22.4 41.6 41.6

Orion1-4-14-120-E 24.2 24.2 46.0 46

Orion1-4-14-135-E 26.0 - 50.5 -

Orion1-4-14-150-E 27.7 - 55.0 -

Orion1-4-14-165-E 29.5 - 59.5 -

Orion1-4-14-180-E 31.2 - 64.0 -

Orion1-4-30-030-E 11.9 11.9 14.6 15

Orion1-4-30-045-E 12.8 12.8 16.8 17

Orion1-4-30-060-E 13.7 13.7 19.1 19

Orion1-4-30-075-E 14.5 14.5 21.3 21

Orion1-4-30-090-E 15.4 15.4 23.6 24

Orion1-4-30-105-E 16.3 16.3 25.8 26

Orion1-4-30-120-E 17.2 17.2 28.1 28

Orion1-4-30-135-E 18.0 - 30.3 -

Orion1-4-30-150-E 18.9 - 32.6 -

Orion1-4-30-165-E 19.8 - 34.8 -

Orion1-4-30-180-E 20.7 - 37.1 -

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14 Dimensioni

14.1 Profili

Figura 53 – Dimensioni dei profili

N.B. Tutte le dimensioni sono espresse in millimetri.

Modello Lt (mm) L (mm)

Orion1-4-xx-030-E 150 306.3

Orion1-4-xx-045-E 300 456.3

Orion1-4-xx-060-E 450 606.3

Orion1-4-xx-075-E 600 756.3

Orion1-4-xx-090-E 750 906.3

Orion1-4-xx-105-E 900 1056.3

Orion1-4-xx-120-E 1050 1206.3

Orion1-4-xx-135-E 1200 1356.3

Orion1-4-xx-150-E 1350 1506.3

Orion1-4-xx-165-E 1500 1656.3

Orion1-4-xx-180-E 1650 1806.3

xx = Risoluzione (14 mm - 30 mm)

2TLC172290M0901 Rev B 68 www.abb.com/jokabsafety

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14.2 Staffa angolata

Figura 54 – Dimensioni della staffa angolata

14.3 Staffa con profilo

Figura 55 – Staffa angolata

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14.4 Strumento per configurazione in BCM

Figura 56 – Strumento per configurazione in BCM

Quando non viene utilizzato, lo strumento per la configurazione in BCM può essere riposto nella scanalatura del

profilo inserendolo dalla parte alta dell'AOPD.

14.5 Cavi di collegamento

14.5.1 Cavo trasmettitore

Figura 57 – Cavo trasmettitore

Questo cavo deve sempre essere utilizzato con un trasmettitore Orion1 Extended. È dotato di un connettore a 18 poli

su un lato e di un connettore M12 maschio a 5 poli sull'altro lato.

Modello Descrizione Numero articolo

M12-C02PT2T Orion1 Extended TX 0,2m 2TLA022315R0100

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14.5.2 Cavo per blanking ricevitore

Figura 58 – Cavo per blanking ricevitore

Questo cavo deve essere utilizzato con un ricevitore Orion1 Extended configurato in modalità blanking. È dotato di un

connettore a 18 poli su un lato e di un connettore M12 maschio a 12 poli sull'altro lato.

Modello Descrizione Numero articolo

M12-C02PT6RB Cavo per blanking RX Orion1 Extended

0,2 m 2TLA022315R0200

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14.5.3 Cavo per muting ricevitore

Figura 59 – Cavo per muting ricevitore

Questo cavo deve essere utilizzato con un ricevitore Orion1 Extended configurato in modalità muting. È dotato di un

connettore a 18 poli su un lato e di due connettori M12 maschio sull'altro lato, un M12 a 5 poli e un M12 a 12 poli.

Modello Descrizione Numero articolo

M12-C02PT62RM Cavo per muting RX Orion1 Extended 0,2 m 2TLA022315R0300

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15 Dichiarazione di conformità CE