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MondoABB 05 Dicembre 2006 Spedizione in abbonamento postale 70%, sede di Roma. PERIODICO D’INFORMAZIONE QUADRIMESTRALE DEL GRUPPO ABB IN ITALIA

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MondoABB 05Dicembre 2006

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P E R I O D I C O D ’ I N F O R M A Z I O N E Q U A D R I M E S T R A L E D E L G R U P P O A B B I N I T A L I A

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Direttore responsabileMassimiliano Di Torrice

Coordinamento editorialeGian Filippo D’Oriano

Segreteria di redazioneMarianna Muscariello

RedazioneEliana BaruffiFederico CavalieriSilvio Della CasaGian Filippo D’OrianoCiro FrancavigliaStefania MascheroniGianluigi Valerin

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ABB (www.abb.com) èleader nelle tecnologie per l’energiae l’automazione che consentono alleutility ed alle industrie di migliorarele loro performance riducendo alcontempo l’impatto ambientale. Lesocietà del Gruppo ABB impieganocirca 107.000 dipendenti in oltre100 Paesi.

Gruppo ABB ItaliaVia L. Lama, 3320099 Sesto San Giovanni (MI)

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editoriale

Costi: una questione esistenziale

primo piano

È ora di passare ai fattiABB e l’efficienza energetica: la parola agli esperti

prodotti & soluzioni

Robot: perché conviene affidarsi ai miglioriLa testimonianza del cliente: Gruppo Fassi

dossier tecnologia

Efficienza energeticaRisparmiare energia si può, anche in fabbrica

focus

La sfida globale di Santa Palomba

news

... dall’Italia e dal mondo

In copertina:l’efficienza energe-tica è a portata dimano con i motorielettrici ABB.

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EDITORIALE

Costi: una questioneesistenziale

La capacita del “sistema Italia”di reggere alle sfide dellaglobalizzazione e di una concor-renza sempre più agguerrita èda tempo al centro di analisi evalutazioni. A fronte di unadominante visione pessimistica,che tende a identificare neiPaesi cosiddetti “low cost”avversari in prospettiva imbatti-bili per gran parte delle indu-strie nazionali, emergono ulti-mamente anche opinioni diffe-renti, espresse da autorevolieconomisti e studiosi.Soprattutto nelle imprese didimensioni medie e medio-piccole, spesso lontane dairiflettori mediatici, sembrainfatti si stia sempre piùradicando una notevole capacitàdi reazione e adattamento alle

mutate condizioni, una propensio-ne a diventare globali nel pensieroe nell’azione e a sviluppare stru-menti per competere ad armi pari.Data l’evidente capacità delleimprese italiane di produrrequalità, spesso ai più alti livelli,è comunque il differenziale delfattore costi - della manodopera,dell’energia ma anche dell’ormaicronica inadeguatezza delle nostreinfrastrutture - a rappresentare ilprincipale elemento di svantaggiodel sistema. Ma è proprio sui costiche si può agire, qui ed ora, pernon rassegnarsi al declino o allacompleta delocalizzazione produt-

tiva nei Paesi dell’Est Europa, inCina o in India.ABB si propone come il piùaffidabile partner per chi aspiriad abbattere i propri costi lungol’intera catena del valore, conuna gamma di soluzioni su misu-ra che spaziano dalla drasticariduzione dei consumi energeticial sistematico ricorso a forme diautomazione sempre più efficien-ti e flessibili. Ne trovate signifi-cativi - e concreti - esempi illu-strati nelle pagine di questonumero del nostro periodico.A cominciare proprio dal nostrointerno: la recentissima aperturadi una nuova fabbrica strategicadi ABB in Italia dimostra chesono i nostri costi per primi aessere tenuti sotto efficacecontrollo.

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EDITORIALE

Alessandro Clerici

È ora di passareai fatti

«L’Unione Europea stima che,con l’applicazione di tecnologieesistenti e con una più oculatagestione degli impianti e degliapparecchi utilizzati, in Europa sipotrebbero abbattere i consumienergetici del 20 per cento senzaridurre le attività» affermaAlessandro Clerici, senioradvisor del Country Manager diABB Italia e responsabile inConfindustria della task-force“Efficienza Energetica”. «Ancheper l’Italia vale lo stesso discor-so, forse enfatizzato rispetto adaltre realtà sia per un problemaculturale, sia per la criticità di unsistema in cui l’energia dipende

per l’85 per cento dalle importa-zioni. Un “sistema Paese” chedovrebbe quindi cercare diminimizzare la propria vulnerabi-lità in tutti i modi».

Soprattutto oggi, a frontedell’alto costo delchilowattora …

«Che è ancora destinato acrescere. La produzione dienergia elettrica in Italia dipendedal gas ormai per oltre il 50cento. Privatizzazioni e liberaliz-zazione hanno spinto gli opera-tori a puntare soprattutto sullecentrali a ciclo combinato -

interessanti per il valore dell’in-vestimento, per le ridotte emis-sioni e per l’alta efficienza - cheaccentuano ulteriormente ladipendenza da questa fonte. Congli attuali prezzi del petrolio equindi del gas, il costo dell’ener-gia elettrica per gli utenti indu-striali non può risultare inferiorea circa 100 /MWh e probabil-mente aumenterà. Grazie atecnologie nelle quali ABB vantauna leadership consolidata, però,molte soluzioni sono immediata-mente disponibili per i nostriclienti e per tutte le tipologie diutenze: grandi industrie, piccolee medie imprese, terziario eanche domestico, oltre natural-mente alle grandi infrastrutture».

Il concetto di “energyefficiency” è diventato uncavallo di battaglia per ABB.Come si declina in concreto?

«Prendiamo un esempio significa-tivo» risponde Antonino Sala,direttore commerciale per iProdotti e i Sistemi di BassaTensione di ABB Italia. «Anche sei consumi elettrici del terziario edei servizi sono in sensibileaumento, quelli industriali pesanotuttora per più del 50 per cento. Si

ABB punta sull’efficienzaenergetica: in tutti i settoriapplicativi esistono tecno-logie ben sperimentateper consumare meno emeglio.

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EDITORIALEstima che nelle industrie italianesiano installati circa dieci milionidi motori, per un consumo annuodi oltre 120 TWh, destinato nel2010 a superare i 140 TWh.Questi motori assorbono oltre idue terzi dei consumi elettriciindustriali, quindi il 30 per centocirca del totale nazionale».

E questi consumi potrebberoessere sensibilmente ridottigià oggi?

«Sì, in due modi: aumentandol’efficienza intrinseca dei motorioppure ottimizzandone il funzio-namento tramite gli inverter. Irisparmi che si possono consegui-re grazie alle nostre tecnologie,sul mercato già da alcuni anni,sono sostanziali, come dimostral’articolo che compare su questostesso numero di Mondo ABB.Malgrado ciò, le statisticheindicano che, mentre nell’Europasettentrionale e in Nord Americaqueste soluzioni sono state adotta-te nel 70 per cento dei casi, inItalia coprono oggi meno del 10per cento dei possibili utilizzi».

Il risparmio sulla bollettaenergetica non dovrebbeessere un incentivo sufficien-te per sceglierle?

«In teoria sì, ma in pratica ilmercato tende a concentrarsisull’investimento iniziale e a“dimenticare” quanto i consumidi energia incidano sui costicomplessivi di esercizio» prose-gue Sala. «Considerando una vitautile del motore di almeno diecianni - e spesso sono molti di più -il prezzo iniziale pesa per menodel 2 per cento sul costo totale:tutto il resto sono consumielettrici. Pur con le ovvie diffe-renze, un problema analogo siavverte anche nel terziario e nelresidenziale, dove l’impiego didispositivi o sistemi evoluti, tuttigià ampiamente sperimentati,potrebbe portare a drasticheriduzioni dei consumi elettrici nellungo periodo anche nel caso diimpianti già esistenti. Sia in

questi settori, sia in campoindustriale, il problema è spessodeterminato dal fatto chel’impiantista o l’OEM (OriginalEquipment Manufacturer) tendo-no ovviamente a mantenerenell’immediato il prezzo piùbasso possibile e a relegare insecondo piano gli effetti di lungoperiodo. Tocca quindi a noisensibilizzare l’utente finale neiconfronti dei vantaggi derivantida una scelta basata sull’efficien-za energetica, che frena la costan-te lievitazione degli oneri diesercizio».«Nello specifico settore dell’effi-cienza energetica l’offerta diABB è molto ampia» puntualizzaClerici. «Le soluzioni innovativeper ottimizzare e rendere piùefficiente la catena del valoredell’energia elettrica coinvolgonola produzione, la trasmissione, ladistribuzione e l’utilizzo. ABB,peraltro, è leader per gli impiantie i componenti ad alta efficienzanel settore trasmissione e distri-buzione e per i sistemi di gestio-ne delle grandi infrastruttureelettriche, degli impianti indu-striali e di quelli del terziario edel residenziale. A proposito diquesti ultimi, vale la pena disottolineare che gli stand by ditelevisori, videoregistratori,computer e stampanti e icaricabatteria di cellulari e pcportatili lasciati collegati alla reteassorbono circa il 4% per centodei consumi elettrici totaliitaliani. ABB è presente conspecifiche soluzioni per ridurreanche questi sprechi».

Come si può indurre il mer-cato a recepire l’importanzae l’attualità del tema?

«È indispensabile un’efficacecampagna di informazione ecomunicazione per diffonderecapillarmente la cultura delrisparmio energetico a tutti isettori» risponde Sala. «Lapubblica amministrazione potreb-be dare l’esempio introducendol’efficienza energetica nelle

proprie infrastrutture. L’approc-cio volontaristico fin qui adottatoha dimostrato, almeno in Italia,una scarsissima efficacia eandrebbero perciò utilizzate altreleve, per esempio incentivi e/oleggi che stabiliscano regole perle nuove installazioni e favorisca-no la sostituzione delle vecchieapparecchiature che consumanotroppo».«In particolare nel nuovo disegnodi legge n. 691 sulla ristrutturazio-ne del settore energetico è impor-tante non limitarsi a consideraregli usi domestici» aggiungeClerici «ma inserire nel quadroanche i settori industriali, terziarioe delle infrastrutture. Occorreràinoltre stabilire meccanismi dicertificazione per gli apparecchiad alta efficienza e un sistema dicontrolli adeguati volti a evitarel’importazione di prodotti mar-chiati irregolarmente».«Dal canto nostro» conclude Sala«alla luce della progressivaliberalizzazione del mercatoenergetico che coinvolge ormaiquasi otto milioni di clienti inItalia e che da luglio 2007 com-prenderà anche i circa 30 milionidi clienti domestici, ci impegne-remo sempre di più per unaprogressiva sensibilizzazione delmercato, affiancandoci anche apartner selezionati per presentareai nostri clienti soluzioni comple-te basate su una visione a 360°del problema dell’efficienzaenergetica».

Antonino Sala

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Robot: perché convieneaffidarsi ai migliori

Da oltre trent’anni i robot ABB vengono impiegati neiprocessi industriali potenzialmente pericolosi, malsani,ripetitivi o eccessivamente onerosi per l’uomo. Ma nonsolo. Da oltre trent’anni contribuiscono in gran parte deisettori manifatturieri a migliorare la produttività, laqualità e la sicurezza. E soprattutto a contenere i costi.

Installato in configurazionisingole o multiple e sincronizza-te, il robot è ormai insostituibileper moltissime attività: saldatura,incollaggio e sigillatura,assemblaggio, pallettizzazione,asservimento macchine, vernicia-tura, movimentazione e manipo-lazione, confezionamento eimballaggio e altre ancora.

Nuove richieste, nuoverisposte

Era stata l’esigenza di produrredi più a indurre, all’inizio, legrandi aziende a introdurre irobot in fabbrica. Oggi il quadroè mutato e la scelta, che coinvol-ge ormai anche le piccoleaziende, è determinata soprattut-to dalla necessità di ridurre icosti e migliorare la qualità. Irobot, in sostanza, sono fonda-mentali strumenti di competitivi-tà, capaci di aiutare a vincere lesfide di un mercato globale.Anche perché l’evoluzione degliultimi anni ha messo a disposi-zione soluzioni complete,personalizzate e flessibili, oltre asistemi di controllo semplici eaccurati e a strumenti di pro-

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EDITORIALErappresentano ottime opportunitàper le aziende più piccole.L’efficacia dell’approccio diABB al mercato italiano è delresto dimostrata dai dati delprimo semestre del 2006: 450robot venduti contro i 350 dellostesso periodo del 2005. Oggi inItalia sono in funzione oltre 7.000robot ABB. Su questa solida baseè possibile affrontare le nuovesfide che si delineano: proporresoluzioni diversificate, facili erapide da adattare alle mutevolirichieste del mercato, per lagestione di lotti di produzionesempre più piccoli, con costisempre più bassi.

grammazione che permettono direagire in tempo reale all’evolu-zione della domanda.In Italia le attività di ABB sifocalizzano sia sulla realizzazio-ne di impianti completi chiavi inmano, in particolare nelle areedella verniciatura e della saldatu-ra a filo, sia nella distribuzione diprodotti a system integratorqualificati. Il tutto affiancato dauna gamma completa di servizipost-vendita, che vanno dallaformazione del personale all’assi-stenza tecnica e al revamping.

Alla base c’è l’eccellenzatecnologica

Lavorazione dei metalli, dellaplastica e del legno, fonderie,industrie automobilistiche edelettroniche, produttori di beni dilargo consumo: ABB proponemacchine per ogni esigenza. Siva dal potente IRB 7600, con 500chilogrammi di portata e 2,55metri di sbraccio, ai robot perfonderia FoundryPlus che resisto-no ai lavaggi ad alta pressione ealla corrosione; dal nuovo IRB260 a quattro assi, ideale perl’inscatolamento e lapallettizzazione leggera, al picco-lo l’IRB 340 Flex Picker, versati-le e veloce come richiedono leindustrie alimentari o elettroni-che.Macchine solide e affidabili,dotate di tutta l’intelligenzanecessaria. Il sistema di controllodi ultima generazione IRC5, confunzione Multimove, può coman-dare contemporaneamente piùrobot, posizionatori o altri dispo-sitivi per un totale di 36 assi.Oltre a ridurre i costi di installa-zione, apre nuove possibilitàapplicative, consentendo peresempio l’impiego in contempo-ranea di due robot di saldatura adarco nella stessa area. Il setup, ilcaricamento del programma diprocesso, il monitoraggio e lamanutenzione sono semplificati:un touch screen a colori mostrapagine che variano a seconda dellivello di conoscenza di chimanovra l’impianto.

ABB è all’avanguardia anche neisoftware di simulazione delfunzionamento del sistemarobotizzato, capaci di riprodurre icomportamenti delle macchine,oltre ai vari aspetti del processo.L’applicativo ABB RobotStudioassicura la totale aderenza fracontrollo virtuale e reale,permettendo un’accurata pro-grammazione fuori linea contempi e costi estremamenteridotti.

A fianco di clienti e partner

Le attività sistemistichefocalizzate hanno permesso aitecnici di ABB di raggiungere unelevato livello dispecializzazione. Utilizzandovernici ad acqua e riducendol’overspray, le soluzioni per laverniciatura riducono i consumi el’impatto ambientale, rendendosuperflua la presenza umana inambienti rischiosi. Anche nellasaldatura a filo i sistemirobotizzati ABB si collocano infasi critiche del processo erispondono pienamente alladomanda di qualità sempre piùelevata e omogenea.Le competenze dei migliorisystem integrator sono valorizza-te dalla collaborazione con la retetecnico-commerciale di ABB, checondivide l’impegno nellosviluppo di nuovi settori e, oltrealle macchine, fornisce loro ipacchetti applicativi e il supportocompleto per la realizzazione disoluzioni su misura. Gli strumentidi programmazione e simulazioneassicurano vantaggi importantisia ai clienti finali - per esempioalle aziende attive nellasubfornitura, che spesso non sonoin grado di fare previsioni al di làdel breve periodo - sia ai partnerstessi, che possono assumereimpegni più precisi riducendo irischi in fase di offerta e pre-progetto.Crescente importanza ha assuntonegli ultimi anni anche l’usato.È proprio la solidità dei robotABB a garantire loro una vitautile prolungata: opportunamenterevisionate, queste macchine

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Giovanni Fassi, amministratore delegato del Gruppo Fassi.

QualitàsenzacompromessiPer volume d’affari, il gruppo Fassi è il terzo produttoreal mondo di gru idrauliche: innovazione, qualità eflessibilità sono alla base del suo successo, integral-mente “made in Italy”.

«Abbiamo scelto di manteneretutte le nostre attività in Italiaperché siamo convinti che laqualità così come noi la intendia-mo sia difficile da ottenere neiPaesi con basso costo dellamanodopera» spiega GiovanniFassi, amministratore delegatodel gruppo. «In più, pensiamoche eventuali investimenti inRomania o in Bulgaria, peresempio, sarebbero a brevissimotermine perché i costi tenderannoa uniformarsi in tutta Europa».

Prima di approfondire il tema,facciamo un passo indietro:qual è oggi la situazione delmercato delle gru idrauliche?

«Viviamo una situazione favorevole.La domanda è tuttora in crescita,trainata soprattutto dal boomdell’edilizia, un settore che fa ampiouso delle gru articolate per autocarri.Il fenomeno interessa le due areeprincipali delle nostre attività,l’Europa e il Nord America, macoinvolge anche altri Paesi, peresempio il Medio Oriente. In tre annile nostre vendite sono aumentate del60 per cento e sarebbero cresciuteanche di più se la nostra capacitàproduttiva ce l’avesse permesso. Dal2001 a oggi l’area coperta dei nostristabilimenti - 11 legati alle gru e unoalle piattaforme aeree - è aumentatadi più del 50 per cento».

Con che tipo di concorrenti viconfrontate?

«Nel mondo ci sono due aziendeanaloghe alla nostra per dimensioni egamma di offerta, una austriaca e unasvedese. Poi ci sono molti produttoripiccoli, italiani e tedeschi, e altriattivi solo su mercati locali, inBrasile, in Russia, in Slovacchia enegli Stati Uniti. Per volumi diproduzione Fassi Group è il numerotre al mondo».

Quali sono le vostre aree dieccellenza?

«La prima è senza dubbio ladistribuzione. In tutti i Paesivantiamo una presenza capillare diimportatori e soprattutto di puntivendita e assistenza. Vogliamo esseresempre vicini ai nostri clienti. Ilsecondo fattore che ci distingue è lacapacità di innovazione, sostenuta dacontinui investimenti».

Che impatto ha l’innovazionesulle gru idrauliche?

«Coinvolge tutti gli aspetti, acominciare dalla meccanica:utilizziamo per esempio acciai emetalli speciali provenienti daimigliori produttori di lamiere adaltissimo limite elastico. Abbiamolavorato anche sui componentiidraulici, impiegando le miglioritecnologie capaci di garantire elevatepotenze e velocità. Infine, abbiamo

innovato nell’elettronica, cherazionalizza le interazioni di tutta lacomponentistica per assicurare unamigliore gestione sia dell’operatività,sia della sicurezza. Non voglio direche siamo un gradino avanti aglialtri, ma senza dubbio siamoriconosciuti come un marchiotecnologico. E la nostra innovazioneha impatto anche per ciò che riguardail rispetto delle normative».

In che modo?

«Faccio un esempio. Le normeprevedono che la gru si debbabloccare quando raggiunge determi-nati limiti di carico in relazione allosbraccio. E tutte, in effetti, lo fanno.Noi però abbiamo introdotto unlimitatore che rallenta in modoprogressivo la gru quando si avvicinaal massimo sbraccio o al massimocarico e che impedisce vibrazioni,oscillazioni e scossoni a tuttovantaggio della sicurezza. Anchequesto meccanismo, checontraddistingue i nostri prodotti nelpanorama competitivo, si basasull’elettronica, ora presente su tuttele gru tranne che su quelle moltopiccole».

Le differenze normative fra idiversi Paesi incidono suiprodotti?

«L’impatto si registra soprattutto allafine del processo produttivo, suicontrolli dei sistemi di limitazione e

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In quale direzione?

«Abbiamo a catalogo 45 diversimodelli di gru e abbiamo l’esigenzadi tenerli tutti costantemente inproduzione per rispondere conprontezza alle richieste. Nonpossiamo far aspettare giorni osettimane ai nostri clienti conurgenze particolari o che ci chiedonopezzi di ricambio. Dobbiamosuperare i vincoli della lavorazioneper grandi lotti e per questo stiamopensando di adottare gli FMS, isistemi manifatturieri flessibili chetrattano più di un tipo di produzionealla volta, che ci consentiranno nonsolo di aumentare i volumi ma anchedi lavorare il singolo pezzo. Conl’automazione, in sostanza, potremorecuperare una capacità di rispostaquasi artigianale, senza gravare suicosti».

Quali sono gli aspetti determi-nanti per Fassi nella scelta di unfornitore strategico?

«Prima di tutto la qualità delprodotto o del servizio, naturalmen-te. Poi il prezzo e, con pari impor-tanza, l’assistenza. Se per qualsiasimotivo un processo si ferma, deveessere in grado di ripartire entro 12ore, 24 al massimo. Cerchiamofornitori preparati, disponibili,vicini».

Come viene visto il fornitoreABB?

«Gli ultimi robot acquistati sono tuttiABB e con ciò credo di aver risposto.Per ogni nuovo investimento,naturalmente, ci guardiamo intorno,ma le nostre persone hanno ormaiuna buona conoscenza dei robotABB e l’introduzione nelle linee èfacilitata. Abbiamo iniziato a usarecon soddisfazione anche il softwaredi simulazione RobotStudio eintendiamo farlo ancora di più.Gli interlocutori che troviamo sonocompetenti e disponibili: d’altrocanto, è nel primo contatto che sigioca tutto. Un’unica pecca: lagamma dei robot manipolatori èampia, ma manca ancora qualcosache a noi potrebbe servire».

Gruppo FassiFassi progetta e produce gru idrauliche per autocarro e piattaforme aeree presso ipropri stabilimenti dislocati all’imbocco della valle Seriana, alle porte di Bergamo,oltre che a Reggio Emilia e a Modena. Il centro direzionale e le principali unità R&Shanno sede ad Albino (Bergamo). Dal 1965 a oggi, le gru prodotte sono oltre 60mila. Esperienza specialistica e scelte produttive hanno consentito all’azienda, natacome impresa familiare, di trasformarsi in una realtà attiva su tutti i mercati mondiali.

stabilità. In teoria, in Europa lenormative sono armonizzate ma inpratica non è proprio così e cipossono essere differenze nellerichieste degli ispettori anche alivello locale, per esempio tra Milanoe Roma. Altro è il discorso per gliStati Uniti, che esigono controllialquanto diversi».

Torniamo al tema iniziale: qualivantaggi e quali sfide derivanodalla scelta di mantenere laproduzione in un Paese ad altocosto della manodopera

«Anche per gli investimenti piùrecenti abbiamo continuato a puntaresull’Italia perché siamo convinti chein questo Paese si possa tuttoraprodurre bene. Il problema dei costinaturalmente esiste e noi l’abbiamoaffrontato già da parecchi anni conl’automazione. Abbiamo introdottosistemi robotizzati di saldatura e diverniciatura, macchine utensilipraticamente automatiche, tagli laserattivi sulle 24 ore alimentatiautomaticamente per il carico e loscarico dei pezzi. In questo modosiamo riusciti a mantenerci competi-tivi senza scendere a compromessisul fronte della qualità, come recita ilnostro slogan».

Ha detto che non crede nelledelocalizzazioni nell’Europadell’est: di Cina e India che cosapensa?

«Sono mercati per noi poco impor-tanti proprio perché, avendo bassicosti di manodopera, molte mansioniche qui sono affidate alle gru làvengono ancora svolte a mano.Nell’edilizia cinese, per esempio, ilconcetto di pallettizzazione deimateriali è ancora quasi sconosciuto.Per noi, quindi, si tratterebbeeventualmente di produrre là pervendere poi in Occidente, con tuttociò che ne consegue in termini dicosti di trasporto e di perdita delcontrollo diretto sulla produzione.Non riteniamo che ne valga la pena».

Come e quanto l’automazioneha inciso sui processi produttivi?

«Dato che abbiamo sposato lafilosofia della robotizzazione ormaida molti anni è quasi impossibile fareun paragone rispetto ai nostri costi diun tempo, ma la differenza è senzadubbio enorme. In più, abbiamoaumentato la produttività grazie amacchinari che lavorano 16 o 24 oreal giorno. Oggi però dobbiamo fareun altro passo avanti».

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Schema 1.

Potenza (kW)

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dim

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Risparmiare energiasi può, anchein fabbricaÈ noto che, in quasi tutti i settori di attività, una quotaelevata dell’energia elettrica utilizzata viene assorbitadai motori. Nell’industria questa quota è pari al 70/80per cento circa dei consumi totali. Motori ad alta effi-cienza e convertitori di frequenza ABB consentono diridurre fortemente tali consumi.

Un primo efficace metodo perottenere riduzioni assai significa-tive dei consumi energeticiconsiste nell’utilizzo di nuovimotori ad alta efficienza. Il passosuccessivo è il controllo dellaloro velocità secondo le realiesigenze di ogni applicazione,che ne evita il funzionamento allamassima potenza quando non èrichiesto. Oggi, invece, è ancoratroppo diffusa la consuetudine digestire i motori con la semplicemodalità on-off, oppure regolan-do i parametri dell’impianto conaltri dispositivi, come valvole,serrande, eccetera, che nonpermettono alcun tipo di rispar-mio energetico. Il controllo di taliparametri si ottiene in modo assaipiù razionale ed efficace agendosulla velocità del motore tramitel’applicazione dei moderniconvertitori di frequenza (comu-nemente noti anche come“inverter”), così da farlo funzio-nare alla potenza necessaria inogni fase delle lavorazionianziché costantemente almassimo regime.

I motori ad alta efficienza

Le moderne tecnologie deimateriali e una più attenta proget-tazione, in grado di ottimizzare leparti attive, consentono oggi dicostruire motori con un’efficien-za più elevata che in passato.In Europa, dove non è ancorastata promulgata una legge chedefinisca degli standard minimiaccettabili, esiste un accordovolontario tra i più importantiproduttori, in base al quale è statadefinita una classificazione deimotori in tre diverse categorie in

funzione della potenza, delnumero di poli e dell’efficienza:Eff1, Eff2, Eff3 (schema 1).Come si può notare dal grafico, imotori a più alta efficienza sonoquelli in classe Eff1.Dal punto di vista dell’immissio-ne sul mercato di motori nuovi,possiamo fare un primo bilanciodell’iniziativa. Nel 1998 inEuropa i motori equivalentiall’attuale Eff3 rappresentavanorispettivamente il 43,5 per centodei motori a 2 poli e il 68,4 percento dei motori a 4 poli delmercato del nuovo installato.

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ESEMPIO 1: NUOVA INSTALLAZIONEOggi possiamo considerare imotori Eff3 scomparsi nellenuove forniture.Purtroppo, però, non si è verifica-to un uguale travaso verso lafascia di efficienza più elevata.Nel 1998 i motori equivalentiall’attuale Eff1 rappresentavanoil 5 per cento del mercato delnuovo nel caso dei motori a 2poli e il 2,1 per cento per i motoria 4 poli. A distanza di diversianni, si registra un miglioramentomolto modesto, inferiore ai duepunti percentuali.Le ragioni principali di quelloche potremmo definire un “suc-cesso solo parziale” risiedono nelprezzo dei motori a più altaefficienza e nelle consolidateabitudini d’acquisto, che tendonoa privilegiare un piccolo rispar-mio oggi rispetto ad uno moltopiù consistente domani.Il costo di un motore Eff2 ètipicamente solo del 2/3 per centosuperiore a quello di un equiva-lente Eff3. Il costo di un motoreEff1, invece, è tuttora superioredel 20/30 per cento rispettoall’equivalente Eff2. Questabarriera di costo, in presenza disoli accordi volontari, rallenta ilcompletamento dell’auspicato enecessario processo di migrazio-ne.Chi rinuncia all’efficienza infavore di un risparmio immedia-to, trascura però, o comunquesottovaluta un elemento moltoimportante: i costi di eserciziodel motore. Bastano pochi numeriper chiarire la rilevanza di questoaspetto.Una recente analisi condottadall’ENEA dimostra che, consi-derando un motore “classico” da15 kW con un normale ciclo dicarico giornaliero, un costodell’energia pari a circa 0,10 /kWh e una vita media del motoredi 10 anni, si ottiene che il costod’acquisto è solo l’1,3 per centodel suo costo di vita complessivo.Lo 0,3 per cento è rappresentatodai costi di manutenzione, mentrei costi dell’energia elettrica

Vantaggi di un motore Eff1 da 3 kW rispetto ad un motore Eff2

✓ Prezzo medio motore Eff1 = 280 efficienza (Eff1) = 87,6%

✓ Prezzo medio motore Eff2 = 220 efficienza (Eff2) = 85%

✓ Numero annuo di ore di funzionamento = 3.840Costo medio del kWh = 0,10 /kWh(valore minimo attuale, previsto in aumento)

Risultato:

✓ Risparmio annuo = 40

✓ Payback = 1,5 anni

Vantaggi della sostituzione di un motore da 3 kW in condizioni dicarico gravosoMotore esistente:

✓ efficienza = 81% (stima conservativa)

Motore nuovo:

✓ Prezzo medio motore Eff1 = 280 efficienza (Eff1) = 87,6%

✓ Numero annuo di ore di funzionamento = 7.680Costo medio del kWh = 0,10 /kWh(valore minimo attuale, previsto in aumento)

Risultato:

✓ Risparmio annuo = 214

✓ Payback = 1,3 anni

ESEMPIO 2: SOSTITUZIONE DI UN VECCHIO MOTORE

Il consumo annuo del motorIl consumo annuo del motorIl consumo annuo del motorIl consumo annuo del motorIl consumo annuo del motoreeeeein kWh è dato dalla forin kWh è dato dalla forin kWh è dato dalla forin kWh è dato dalla forin kWh è dato dalla formula:mula:mula:mula:mula:

P x C x hP x C x hP x C x hP x C x hP x C x hconsumo = ----------------------------------

ηηηηη

Dove:Dove:Dove:Dove:Dove:

PPPPP = potenza motoreCCCCC = coefficente di carico

(negli esempi consideratopari a 1)

hhhhh = ore di funzionamentoannue

ηηηηη = rendimento

Il consumo annuo del motorIl consumo annuo del motorIl consumo annuo del motorIl consumo annuo del motorIl consumo annuo del motoreeeeein kWh è dato dalla forin kWh è dato dalla forin kWh è dato dalla forin kWh è dato dalla forin kWh è dato dalla formula:mula:mula:mula:mula:

P x C x hP x C x hP x C x hP x C x hP x C x hconsumo = ----------------------------------

ηηηηη

Dove:Dove:Dove:Dove:Dove:

PPPPP = potenza motoreCCCCC = coefficente di carico

(negli esempi consideratopari a 1)

hhhhh = ore di funzionamentoannue

ηηηηη = rendimento

consumata assommano al 98,4per cento totale.Nell’esempio 1, abbiamo unasituazione tipica di utilizzo in cuiil maggiore costo di un nuovomotore Eff1 rispetto a un nuovomotore Eff2 è recuperato in unperiodo di tempo di un anno emezzo circa.Nei casi più complessi si può farericorso a opportuni software,come per esempio il programmadi calcolo messo a disposizioneda ABB (Energy Efficiency kit).Un discorso analogo vale ancheper la sostituzione dei vecchimotori. Si stima che in Italia oggisiano installati e funzionanti oltre12,5 milioni di motori e, proprioper l’intrinseca robustezza esolidità del motore elettrico ainduzione, è ragionevole assume-re che una parte significativa diquesti sia di concezione superatae quindi a bassa efficienza. Sonomotori vecchi, qualche volta sonostati anche riavvolti e hanno

quindi subito una considerevoleulteriore perdita in efficienza. Mafunzionano, sono affidabili enessuno in azienda si preoccupapiù di tanto dei loro consumi edel potenziale di risparmio ener-getico connesso.Nell’esempio 2 si considera lasituazione di un motore vecchio eriavvolto. A prima vista nonsembrerebbe esserci alcunaragione per cambiare un motoreche funziona. Ma, soprattutto seil ciclo di lavoro è particolarmen-te oneroso, la situazione puòcambiare radicalmente se sitengono in conto i costi di eserci-zio.Nell’esempio, pur sostituendo unmotore funzionante, per via dellecondizioni di lavoro particolar-mente gravose riusciamo a recu-perare i costi dell’investimentogià dopo un anno e mezzo. Que-sto risultato è, tra l’altro, frutto diuna stima prudente, che riconosceun rendimento molto

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Schema 2.

Pompa con controllo a Valvola

Potenza necessaria 285%

Perdite delTrasformatore

Perdite delMotore

Perdite dellaPompa

Perdite dellaValvola

Potenza Utile

Pompa con Inverter

Potenza necessaria 160%

Perdite delTrasformatore

Perditedell’Inverter

Perdite delMotore

Perdite dellaPompa

Potenza Utile

elevato (81%) al motore esisten-te. In generale, considerando unmotore con almeno una decina dianni di vita e magari riavvolto,troveremmo un tempo di paybackdi circa un anno.Per qualsiasi tipo di azienda uncensimento del parco installato -che consideri il numero deimotori, i carichi di lavoro, irendimenti, l’età, lo stato e lecondizioni - può rivelarsi moltoutile: è più che probabile che siscoprano interessanti opportunitàdi risparmio energetico.

I convertitori di frequenza

I motori a più alto rendimentoEff1 rappresentano un’importantesoluzione offerta da ABB per ri-durre considerevolmente, fino al20 per cento, i consumi di energiarispetto alle soluzioni tradiziona-li. Con l’utilizzo degli inverter, lariduzione dei consumi può peròraggiungere il 60 per cento. Leapplicazioni in cui tale risparmioè particolarmente rilevante sonoquelle, molto diffuse nell’indu-stria, relative a pompe, ventilatorie compressori. L’inserimento diun convertitore di frequenza tra

la rete di alimentazione e il moto-re consente di regolare la portatadel fluido (acqua o aria) variandodirettamente il numero di giri del-la pompa o del ventilatore e sosti-tuendo, in tal modo, i sistemimeccanici fortemente dissipativioggi presenti in campo, comevalvole, serrande, by-pass.Immaginando di richiedere al si-stema, in alcuni periodi del suofunzionamento, solo la metà dellaportata nominale, il convertitoredi frequenza comanderà al moto-re di dimezzare la velocità e, sic-come la potenza richiesta dal ca-rico varia con il cubo della velo-cità, l’assorbimento energeticoscenderà dal 100 per cento a soloun ottavo di quello nominale.Nello schema 2 si evidenzia ladifferenza di energia elettrica ne-cessaria a monte del trasformato-re per fornire pari lavoro utile suuna pompa centrifuga, valutandola soluzione con regolazione avalvola (a sinistra) rispetto quellaa inverter (a destra). Tenendoconto dell’efficienza di tutti icomponenti e delle relative perdi-te di carico, risulta che, fatta 100la potenza utile che in entrambi icasi la pompa deve erogare, con

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Applicazione tipica dipompe azionatemediante inverter.

Applicazione Potenza Riduzione consumi Riduzione Tempo di paybackemissioni (senza valorizzazione

CO2 della riduzione di CO2)

Ventilatore 7,5 kW -9.997 kWh/anno -4.999 0,8 anni(-44%) kg/anno

Pompa 11 kW -18.974 kWh/anno -9.487 0,6 anni(-36%) kg/anno

ESEMPIO 3: UTILIZZO DI INVERTER

la soluzione a valvola saràimpiegata un’energia pari al 285per cento mentre con quella ainverter basterà una potenza del160 per cento. Come si vede, sitratta di una riduzione deiconsumi del 44 per cento,tutt’altro che trascurabile.Gli inverter consentono anche dielaborare la portata in funzione diun parametro specifico d’impian-to, come per esempio la tempera-tura, la pressione o la fascia ora-ria; inoltre, permettono di ridurrei costi di manutenzione, abbatterela rumorosità dell’impianto erifasare il carico a un valore delfattore di potenza (cosϕ) prossi-mo a 1 (tipicamente 0,98). Benpoche sono oggi le tecnologie ingrado di garantire risparmienergetici di questo livello ed èproprio su questa base chel’inverter stesso è stato inserito,come i motori Eff1, nelle schedeper il rilascio dei titoli di efficien-za energetica (TEE).L’esempio 3 indica i risparmi chesi possono conseguire con appli-cazioni concrete di inverter inpresenza di queste condizioni:

6.000 h/annue di funzionamentocosto dell’energia elettrica 0,10

/kWhciclo di carico come da Studiodella Comunità Europeaconfronto con regolazione ser-randa per il ventilatoreconfronto con regolazione on/off per la pompa.

Come si vede da questi dati, l’or-dine di grandezza del tempo dipayback è tale che qualunque uti-lizzatore finale, se adeguatamenteinformato in fase di progetto, sa-rebbe indubbiamente ben dispo-

sto ad adottare questa tecnologia.Il tempo di ritorno sull’investi-mento sarebbe ulteriormente ri-dotto considerando la valorizza-zione della CO2, non ancora“interiorizzata” nel costo del-l’energia.I dati sopra riportati sono facil-mente trasferibili a sistemi conpotenze superiori dove, ai benefi-ci ancor più evidenti in termini diminori consumi di energia elettri-ca, dato che aumentano gli ordinidi grandezza, si aggiungono tan-gibili benefici impiantistici, spe-cie nella drastica riduzione dellamanutenzione (fino al 97 per cen-to in meno).Per esempio, nel recente caso diun cementificio negli Stati Uniti,l’impiego di due inverter ABB da1.000 HP ciascuno ha consentitoun risparmio energetico annualequantificato e misurato in 260mila dollari, con un tempo dipayback di soli sei mesi.

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... dall’Italia edal mondo

Un impegno riconosciutoNella terza edizione del Premio Nazionale Mondo del Lavoro, istituitonel 2004 per valorizzare i casi d’eccellenza nella gestione delleRisorse Umane, ABB Italia ha ricevuto la nomination nella categoria“Impresa”. Il riconoscimento della giuria è andato al sostegno cheABB assicura fin dal 2000 al progetto “DAIA - Diversamente Abile InAzienda”, che si propone l’inserimento nel mondo lavorativo didisabili attraverso un processo innovativo. La prima fase di questoprogetto si è conclusa con successo e il metodo è stato adottato dallaRegione Lombardia che ne estenderà l’applicazione. Il Premio è natosu iniziativa dell’Associazione Nazionale Direttori Risorse UmaneGIDP/HRDA in partnership con Manpower.

Domotica ABBin tour con MicrosoftProsegue la collaborazione traABB e Microsoft Italia. Fino agennaio 2007, ABB sponsorizzainfatti lo Starting Innovation Tourdi Microsoft, un ciclo di eventiche tocca nove città italiane perpresentare i nuovi prodottiMicrosoft a partner, professionistiIT, OEM, scuole ed enti pubblici.ABB Sace partecipa con unostand dedicato all’offerta comple-

ta per il mercato civile e residen-ziale: in primo piano il sistemaDomusTech che, tramite l’appli-cazione DomusCenter sviluppataper Windows Media Center,consente di governare l’impiantoelettrico di casa attraverso iltelevisore.

Tecnologie ABBper Perini NaviLe soluzioni ideate e realizzateda ABB PS&S per Heritagediventeranno standard sulleprossime costruzioni di Perini.Per questo splendido 44 metri aun albero, ABB ha fornito “chiaviin mano” l’impianto elettrico el’automazione di bordo. Lasofisticata applicazione compren-de il sistema velico, interamente

comandato da un singolocruscotto con joystick, lagestione in automatico dellacentrale elettrica, il monitoraggiodella propulsione, la gestionedelle sentine, dei livelli casse edegli allarmi. Anche il controllodell’illuminazione e dellefunzioni di comfort, realizzatoutilizzando i prodotti ABB Sacei-bus EIB/KNX e interruttoriBusch Triton, è integrato nelsoftware di monitoraggio.

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EDITORIALEPiù gas e petrolio dall’AlgeriaL’ente petrolifero statale algerino Sonatrach ha affidato all’italiana ABB PS&S e a Sarpi (joint venture traABB PS&S e la stessa Sonatrach) la realizzazione di due grandi progetti. Il primo riguarda l’espansione ditre stazioni di compressione gas e dei relativi sistemi elettrici nell’area di Hassi R’Mel, che porterà a unincremento delle esportazioni di gas verso l’Europa di 30 miliardi di metri cubi all’anno. Il secondo proget-to prevede la realizzazione di due nuove stazioni di pompaggio per l’oleodotto NK-1, la cui capacità annuadi trasporto aumenterà di circa 18 milioni di tonnellate.ABB PS&S è responsabile dell’ingegneria, degli approvvigionamenti, della costruzione e della messa inservizio. Per il secondo progetto la società fornirà anche il sistema di controllo SCADA, la strumentazionee le apparecchiature elettriche.

La Ricevitrice AEM si rinnovaIl potenziamento della Ricevitrice Nord, storica stazione di AEM chesorge nella periferia settentrionale di Milano e alimenta circa 180.000tra utenze civili e industriali, è stato affidato ad ABB. Il progettocomprende l’ampliamento del sistema a 220 kV, il nuovo sistema a23 kV costituito da un quadro di media tensione completo di protezio-ne e controllo, il sistema di trasformazione e distribuzione dei serviziausiliari e il sistema di supervisione. Di particolare rilievo è il quadrodi media tensione, estremamente compatto rispetto alle caratteristicheelettriche. La soluzione adottata è un UniGear ZS1 a tenuta d’arcointerno, isolato in aria, con interruttori in gas a 24 kV, 3.150 A,31,5 kA di corto circuito, a singolo sistema di sbarre. Si comporrà di118 pannelli disposti su due file lunghe 54 metri.

Il più grande progetto italiano di analisi delle emissioniLa multiutility Hera e ABB hanno firmato un accordo quadro del valore di circa 10 milioni di euro perla fornitura di sistemi di monitoraggio delle emissioni, controllo di processo e servizi di manutenzione.Per i fumi prodotti dagli impianti di termovalorizzazione di Ferrara, Forlì, Modena, Ravenna e Rimini,ABB PS&S fornirà gli analizzatori in continuo FTIR che misureranno le concentrazioni inquinanti nelprocesso e al camino. L’elevata affidabilità dei nuovi sistemi ABB, conformi ai requisiti della normaEN 14181, consentirà di ridurre i tempi di fermo impianto. Inoltre, la regolazione precisa dei reagentipermetterà di ottimizzarne l’utilizzo. L’ordine è il più grande mai assegnato in Italia nel campo delleapplicazioni di analisi gas.

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Azipod e non soloABB ha acquisito in settembre ordini per oltre 100 milioni di dollariper la fornitura di sistemi di propulsione, generazione e distribuzioneper quattro nuove navi. Due navi da crociera in costruzione pressoFincantieri, una per Holland American Line e una per Costa Crociere,saranno equipaggiate con due unità Azipod da 17,6 megawatt ciascu-na, generatori di media tensione, quadri elettrici principali, convertito-ri di frequenza, motori per eliche di manovra e trasformatori. Duenavi da trasporto artico costruite da Admiralty Shipyard di SanPietroburgo per la società russa Sovcomflot saranno invece equipag-giate con unità Azipod da 8,5 megawatt.

Building automation al servizio dell’arteLa nuova sede di Vecchiato New Art Galleries di Padova ha adottatoun sistema di gestione e controllo che utilizza i componenti ABB i-bus EIB/KNX per l’automazione e la gestione degli impianti audio-video e di illuminazione. Il sistema di automazione gestisce inmaniera flessibile tutte le funzionalità grazie al controllo centralizza-to mediante un touch screen e pulsantiere locali che comandanoscenari specifici.

Reti collegate inCanadaHydro-Québec, uno dei maggioriproduttori di energia idroelettricadel mondo e gestore del più vastosistema di trasmissione del NordAmerica, ha affidato ad ABB larealizzazione di una nuovastazione di conversione HVDC.

L’ordine ha un valore di 180milioni di dollari. La stazioneaccrescerà di 1.250 megawatt lacapacità di trasmissione fra larete a 315 kV del Québec e quellaa 230 kV dell’Ontario, aumentan-do l’affidabilità di entrambe epermettendo una maggiorevalorizzazione degli impiantiidroelettrici che sorgono nellostato francofono.

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EDITORIALEAlta tensionein MessicoL’ente statale messicanoComisión Federal de Electricidadha avviato vari progetti di espan-sione delle rete di trasmissione edistribuzione dell’energia elettri-ca che vedono la partecipazionedi ABB. Il Gruppo fornirà infattisei sottostazioni a 400 kV isolatein aria e altre apparecchiature inalta tensione per gli stati diAguascalientes, Chapas,Coahuila, Veracruz e Zacatecas.Per un secondo progetto, avviatonello stato di Oaxaca, ABBfornirà invece un GIS a 115 kVper una sottostazione che saràcompletata in soli 13 mesi.

Sistemi di analisi ABB sarannoinstallati in uno dei più grandicomplessi petrolchimici nell’areadel Golfo, in corso di realizzazio-ne da parte di Tecnimont perconto di Q-Chem, joint venturetra Qatar Petroleum e la statuni-tense Chevron Phillips Chemical.Il complesso comprende treimpianti, il primo destinato allaproduzione di Olefine “Normal-Alpha”, il secondo alla produzio-ne di polietilene ed il terzo “Off-Site” destinato alla fornitura diacqua, aria e azoto. L’unitàAnalytics & Advanced Solutionsdi ABB PS&S fornirà un sistemadi analisi integrato per il control-lo di processo di tutto il comples-so del valore 4,6 milioni di euro.

Analisi di processo per Q-Chem II

Scenari di luce inThailandiaInaugurato il 28 settembre, ilnuovo aeroporto Suvarnabhumidi Bangkok non è solo il piùgrande del mondo: è anche quelloilluminato nel modo più creativo

ed efficiente. L’impianto diilluminazione del terminal - checomprende 460 banchi di check-in, 27 nastri trasportatori dibagagli, 260 punti di controllopassaporti e 120 gate - è infatticontrollato e monitorato da unsistema intelligente basato sucomponenti ABB i-bus EIB/

KNX. La soluzione permette dicreare e gestire gli scenariluminosi per questa grandestruttura utilizzata da 120 milapasseggeri al giorno. Anche icomponenti dell’impiantoelettrico, dai trasformatori dellasottostazione fino a tutti disposi-tivi in bassa tensione, sono ABB.

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Produrre tanto e bene

L'attività è focalizzata suidifferenziali puri, per i quali lacapacità produttiva è di 2,5milioni di pezzi l'anno su dueturni, che può arrivare fino a unmassimo di 3,5 milioni di pezzi, esui blocchi differenziali, per iquali la capacità produttiva va da1,5 a 2 milioni di pezzi l'anno.Altri prodotti realizzati nellanuova fabbrica sono l’interruttoreS9 e vari interruttorimagnetotermici differenziali(circa 4 milioni di pezzi l'anno)La produttività è molto elevata -oltre 800 pezzi l'ora - e i tempi diciclo sono estremamente ridotti:si parla infatti di soli tre secondiper i differenziali puri/interruttorie di cinque per i blocchi. Questisignificativi risultati sono statiottenuti grazie all'accuratadefinizione dei processi, all'atten-to studio del lay-out delle linee eall'alto livello di automazione:per ottimizzare la produzione, il

design dei nuovi prodotti è statocondotto in parallelo con laprogettazione delle linee.L'avvio dei singoli lotti diproduzione non richiede specialiattività di set up: dispositivi ecomponenti vengono infattiidentificati automaticamentetramite un codice di processo,"Data Matrix" marcato a laser.Tutte le apparecchiature diproduzione sono in rete e sonosoggette a controllo remoto.Le tecnologie più critiche sottoil profilo del consumo di temposono state ridotte. Le proceduredi manutenzione sono diretta-mente disponibili sul display dicontrollo di tutti i macchinari."Gestiamo quasi 500 codici diprodotto finito e dobbiamomantenere la massima flessibilità,un fattore determinante perseguire in tempo reale la doman-da con un adeguato mix diprodotti" spiega il responsabiledella fabbrica Erminio Cristini."Adottando il concetto di "onepiece flow", abbiamo standardiz-zato i componenti comuni ecollocato le attività di"customizzazione" nelle fasifinali del processo. Grazie a unsistema di buffer automatici, imontaggi comuni dei differenzia-li puri e dei blocchi differenzialisi svolgono sulle stesse apparec-chiature".Fiore all'occhiello della nuovafabbrica è la qualità, garantita dacontrolli e collaudi che copronole attività al 100 per cento, oltre

La sfidaglobaledi SantaPalomba

Una nuova fabbrica, una nuova impegnativa scommes-sa. Inaugurato ufficialmente solo due mesi fa, il sitoproduttivo ABB Sace di Santa Palomba, a pochi chilo-metri da Roma, conferma il ruolo strategico assegnatoalle realtà italiane nell'ambito del Gruppo: lo stabilimen-to è infatti centro di eccellenza mondiale ABB per laproduzione di interruttori differenziali modulari perimpianti elettrici.

Il taglio del nastro ha rappresen-tato una tappa significativa nelpiano di razionalizzazione delleattività produttive di ABB nellabassa tensione, che ha comporta-to significativi investimenti enuove definizioni di responsabili-tà, in Italia e nel mondo. Nellafabbrica, che si estende su unasuperficie coperta di 28 milametri quadrati, lavorano oltre 350persone altamente qualificate.

Hanspeter Faessler,Country Manager diABB Italia e Thorolf

Damén, AmministratoreDelegato di ABB Sace.

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che da innovativi sistemi ditracciabilità dei prodotti finiti edei sottoassiemi. Tutti i meccani-smi sono testati e ognisottoassieme è codificato con ladata di produzione. I test dicontrollo sono effettuati dacinque a dieci volte su ogniprodotto finito"Controlliamo idati di processo e produzione intempo reale grazie a uno specifi-co software di supervisione"prosegue Cristini. "I numeri diserie, immagazzinati nel DataMatrix e stampati sul dispositivoe sulla sua confezione, assicuranola totale tracciabilità di ognilotto: associati con i dati diproduzione e di qualità, sonoinfatti conservati nel nostrodatabase centrale".La gestione dei materiali è stataottimizzata mediante l'usoestensivo della gestione a vista ela creazione di aree di stoccaggioe transito dedicate per le forniturein entrata, il magazzino, le lineedi produzione, la spedizione deiprodotti finiti. I grandi volumi diproduzione sono affidati allelinee automatiche, direttamenterifornite di componenti e materia-li, mentre unità di montaggio piùpiccole e flessibili sono dedicateai prodotti speciali. È stato estesol'impiego di metodi kanban esono state introdotte nuovefunzionalità di IndustrialIT. Laproduzione è organizzata inCentri Tecnologici Integrati, unitàorganizzative autonome respon-sabili del rispetto dei tempi diconsegna ai clienti, della qualitàtotale, dell'efficienza e delmiglioramento continuo.

Grandi opportunità, grandeimpegno

"Essere single source del GruppoABB per queste tipologie didispositivi ci garantisce grandivolumi di produzione e ci offrequindi l'opportunità di realizzareeconomie di scala e automazionispinte, aumentando la nostracompetitività anche a fronte deicosiddetti Paesi low cost"commenta Thorolf Damén,amministratore delegato di ABBSace. "Ci carica però di nuoveresponsabilità soprattutto sulfronte della Ricerca e Sviluppo.Dobbiamo assicurare e conserva-re la leadership mondiale di ABBnel campo specifico offrendo coni nostri prodotti un valore in piùai clienti".Non a caso, la fabbrica di SantaPalomba ha lanciato quest'announ progetto strategicodenominato "Lean Production",che consentirà di incrementareulteriormente l'efficienza eottimizzare i processi produttivianalizzando l'intera catena delvalore - in termini sia dimateriali, sia di informazioni -per eliminare qualsiasi spreco dimateriali, risorse e tempo. "Aseconda delle aree di potenzialemiglioramento, abbiamo sceltodifferenti strumenti fra cui lasettimana Kaizen (settimana dimiglioramento) e la metodologia6 Sigma" aggiunge Damén. "Nelcorso del 2007 la "Lean Produc-tion" sarà estesa a tutta lafabbrica".

"In fabbrica oggi si respira unclima positivo e dicoinvolgimento: abbiamocompiuto con successo il primopasso ma non c'è tempo perriposare sugli allori perchésappiamo di essere soloall'inizio" conclude Cristini."Siamo tutti già proiettati verso laprossima generazione di prodotti,che arriverà dal 2008, e nellostesso tempo siamo impegnati nelprogetto di "Lean Production",che ha già iniziato a dare i primifrutti in termini di efficienza eulteriore riduzione degli scarti".Il sito di Santa Palomba haottenuto a maggio 2006 lacertificazione integrata per isistemi di gestione di qualità,ambiente e sicurezza inconformità agli standard ISO9001, ISO 14001 e OHSAS18001. Il Gruppo ABB è giàpresente nel Lazio con i propristabilimenti di Frosinone ePatrica.

Il nuovo stabilimentoABB di Santa Palomba,Roma.