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Istituzioni di Filosofia (I)Analitici e Continentali

Giacomo Romanoa. a. 2006/2007: 3° Quarto, Modulo II

Introduzione alla Filosofia Teoretica

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Analitici e Continentali

• La ricerca filosofica ha natura vaga: disciplina scientifica o umanistica?

• Approcci metodologici differenti (a questioni filosofiche differenti): Platone e Aristotele; Tommaso d’Aquino, Lullo e Eckhart; Cartesio, Berkeley e Vico; Kant e Hegel; Kierkegaard, Marx e Nietsche

• Negli anni ’60 del XX sec., e spec. tra gli anni ’40 e ‘70: si impone la dicotomia tra filosofi Analitici e filosofi Continentali

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Una dicotomia bizzarra

• ‘Continentale’: si riferisce alla filosofia praticata in Europa continentale; ‘Analitico’: si riferisce ad un approccio nell’affrontare questioni filosofiche

• Per Bernard Williams è come classificare le macchine in giapponesi e a trazione anteriore: si oppone un criterio territoriale ad un criterio metodologico!

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Questioni di Stile (a)

La Filosofia Analitica si ispira ad un ideale di CHIAREZZA argomentativa:

• adotta strutture di ragionamento (formalmente) rigorose e confermabili;

• si occupa di temi circoscritti;• affronta i problemi filosofici con taglio

tematico/concettuale;• ha un rapporto di complementarietà

con le scienze naturali*

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Questioni di Stile (b)

La Filosofia Continentale si pone come RIFLESSIONE (suggestiva) sulla

Condizione Umana• adotta ragionamenti asistematici;• si occupa di temi generali;• segue un’impostazione

storico/testuale;• ha un rapporto privilegiato con le

discipline umanistiche

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Questioni di livelli e prospettive

1. La Filosofia Analitica attua una analisi concettuale di temi e problemi all’interno di un quadro teorico relativamente determinato

2. La Filosofia Continentale si interessa di problemi tendenzialmente interdisciplinari e ne propone una critica in linea di principio normativa

• Un’analogia: osservare un fenomeno al microscopio ed osservarlo con un telescopio

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Analitici e Continentali, Guelfi e Ghibellini

Carnap Vs. Heidegger (1932):“Il superamento della metafisica

mediante l’analisi logica del linguaggio”

Searle Vs. Derrida (1977)Barry Smith & Co. Vs. Derrida (1992):

‘Manifesto’ contro J. Derrida• La polemica sicuramente ha infuriato a

livello accademico

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Dipartimenti analitici e continentali

• In USA, UK e in molti altri Paesi anglofoni la filosofia è analitica (almeno fino agli anni ’70)

• Autori come Hegel, Foucault, Nietsche e Sartre si studiano nei dipartimenti di letteratura (Comparative Literature)

• Nel Continente di solito i filosofi analitici sono stati considerati prevalentemente nell’ambito della filosofia della scienza

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Diversità sostanziali

• L’approccio analitico fa appello ad una presunta OBIETTIVITA’ di tesi ed argomentazioni

• Di solito le idee analitiche sono espresse in maniera breve e concisa, in articoli simili a quelli scientifici e non in volumoni

• Le proposte dei filosofi analitici non sembrano risolutive, ma piuttosto tesi metateoriche

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L’appello alle Autorità

• Filosofia Analitica: Frege, (Tarski), Russell, Carnap, Quine, Ryle, Davidson, Austin, Grice, Strawson, Searle, ecc.

• WITTGENSTEIN• Filosofia Continentale: Hegel,

Nietzsche, Husserl, Heidegger, Sartre, Merleau-Ponty, Jaspers, Gadamer, Derrida, ecc.

• (Tugendhat, Rorty, Putnam)

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Naturalismo e Anti-Naturalismo

• La Filosofia Continentale tende a prendere le distanze dal richiamo alla concretezza e al realismo delle scienze naturali

• La Filosofia Analitica dialoga con le scienze naturali e ne assume l’atteggiamento incline al realismo e alla concretezza pragmatica

• Ma certo non tutti i filosofi analitici sono naturalisti

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Metafisica e Dogmatismo

• La Filosofia Analitica rifugge da atteggiamenti metafisici dogmatici

• Non prende le distanze da tutta la metafisica

• Si interessa di aspetti (necessari) della realtà di cui non si può avere esperienza

• La Filosofia Continentale si presenta tendenzialmente come conoscenza di una realtà assoluta cercando di fornire una spiegazione delle cause prime della realtà a prescindere dall’esperienza

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Divergenze e Convergenze

• Lo studio del linguaggio si pone come prioritario per la Filosofia Analitica: ogni questione è relativa al linguaggio in cui è formulata;

• Ma anche per alcune importanti correnti della Filosofia Continentale il linguaggio rappresenta una dimensione privilegiata, sia per il metodo che per i contenuti

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Linguaggio e Ontologia

• Nella seconda metà del ‘900 la ‘questione ontologica’ in entrambe le due aree si riafferma;

• Nella Filosofia Continentale la ‘questione ontologica’ è soggetta ad una interpretazione di tipo esistenziale;

• Nella Filosofia Analitica la questione dell’’essere’ è relativa alla teoria e ai termini con si parla di ‘ciò che è’

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Etica e Linguaggio

• Il linguaggio è lo strumento necessario con cui si esprimono considerazioni normative (morali, giuridiche, ecc.);

• Lo studio delle forme normative del linguaggio conduce ad una revisione dell’etica, anche se in ambito continentale la revisione continua ad avere una valenza prescrittiva; in ambito analitico ha invece prevalentemente una valenza descrittiva

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Quale Razionalità?

• La razionalità è un altro aspetto comune ai due schieramenti, ma si tratta della medesima nozione?

• La Filosofia Analitica si ispira al modello di razionalità scientifica (teoria delle decisioni, teoria dei giochi, ecc.);

• La razionalità continentale è un concetto più ampio e meno definito.

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Quale Soggetto?

• Nella Filosofia Continentale il soggetto è da considerarsi come l’ “Io Penso” cartesiano, che sia criticata oppure che assurga a fondamento di ogni aspetto dello scibile;

• Nella Filosofia Analitica il soggetto è concepito come fenomeno psicologico di cui si devono chiarire i presupposti ontologici

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Esperienza e Azione

• Nella Filosofia Continentale il Soggetto è definito dalla sua contrapposizione con quello che esperisce, è definito dalla sua diversità rispetto a tutto il resto; il Soggetto coincide con la Persona, responsabile delle sue azioni nei confronti degli altri;

• Nella Filosofia Analitica il Soggetto è decostruito, frammentato in una serie di attività psicologiche; solo rendendole esplicite si può comprendere la dinamica dell’azione personale

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Pro e Contro il Relativismo

• Entrambi i campi affrontano il problema del relativismo (della conoscenza, della morale, ecc.);

• La Filosofia Continentale si sforza di superare il problema implicito nell’antifondazionalismo con un richiamo all’intersoggettività;

• La Filosofia Analitica vi si oppone con un approccio naturalistico, pragmatico, formalistico

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Una divisione chiara e distinta?

• Grazie a questi criteri è possibile stabilire la differenza tra Analitici e Continentali?

• La distinzione c’è, ma è sempre approssimata;

• Non tutta la Filosofia Analitica presenta le caratteristiche che le sono state attribuite come distintive; lo stesso vale per la Filosofia Continentale: i fronti non sono compatti!

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Quale filosofia Analitica?

• Nella Filosofia Analitica c’è una originaria dicotomia tra filosofi del linguaggio ideale e filosofi del linguaggio comune;

• Nella Filosofia Analitica comunque, a partire dalla metà degli anni ’70 comincia il progressivo slittamento d’interesse dal Linguaggio alla Mente

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Naturalismo e Anti-Naturalismo Post-Analitico

• Lo sviluppo degli Studi Cognitivi rinsalda il vincolo tra scienza e filosofia (analitica), ma non in modo unitario;

• Ci sono (post)analitici che adottano un atteggiamento naturalistico e riduzionista (Dennett, Churchland, Stich, ecc.); quelli che abbracciano il naturalismo, ma non il riduzionismo (Searle, Goldman); quelli che prendono le distanze da entrambi (Dummett, Wiggins, McDowell)

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Quale Filosofia Continentale?

• I tratti distintivi del modo di fare filosofia nel Continente non emergono in modo omogeneo;

• La Fenomenologia (Husserl) per quanto si distingua dall’approccio analitico in maniera significativa preserva un rigore analitico nello studio della coscienza; Austin (filosofo analitico) ha sostenuto di fare della “fenomenologia linguistica”

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La varietà Continentale (I)

• L’Ermeneutica Filosofica si pone come pratica filosofica dell’interpretazione dell’esperienza umana nelle sue varie sfaccettature, ma oltre a riconoscerne la contingenza storica ne sottolinea la dipendenza dal LINGUAGGIO

• {Lo Strutturalismo e il Post-Strutturalismo (Lévi-Strauss, M. Foucault; G. Deleuze, J. Derrida) enfatizzano le strutture sociali, che vanno a fondare la base del pensiero in opposizione al suo aspetto soggettivo, privilegiato nella storia delle idee.}

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La Varietà Continentale (II)

• {Il Post-Modernismo (J. F. Lyotard, J. Baudrillard) fa leva sul fallimento delle aspettative e dei vari programmi modernisti del XX secolo}

• {La Scuola di Francoforte e la Teoria Critica (M. Horkheimer, H. Marcuse, T. Adorno) applicano criteri aggiornati del Marxismo e della filosofia Marxista ad una griglia esplicativa di impostazione sociologica dell’esperienza umana}

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Conclusione

• Il giudice statunitense Stewart Potter (1964) non sapeva definire la “pornografia”, ma avrebbe saputo sicuramente riconoscerla

###Riferimenti Bibliografici

D’Agostini, F. 1997: Analitici e Continentali. Guida alla filosofia degli ultimi trent’anni, Raffaello Cortina (Milano) [I: 2, 3, 4, 5; II: 3, 4]