ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini...

48
1 ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI CHIARAVALLE SCUOLA DELL’INFANZIA MARIO LODI PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA A.S. 2018/2019 A SPASSO CON ELMER… ELMER VA IN CITTÀ 1°TEAM: 2°TEAM: 1°, 2°, 5°, 8° SEZIONE 3°,4°,6°,7° SEZIONE

Transcript of ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini...

Page 1: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

1

ISTITUTO COMPRENSIVO

RITA LEVI-MONTALCINI

CHIARAVALLE

SCUOLA DELL’INFANZIA MARIO LODI

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA

A.S. 2018/2019

A SPASSO CON ELMER…

ELMER VA IN CITTÀ

1°TEAM: 2°TEAM:

1°, 2°, 5°, 8° SEZIONE 3°,4°,6°,7° SEZIONE

Page 2: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

2

ORARIO DI FUNZIONAMENTO

Dal lunedì al venerdì

dalle h.8:00 alle h.16:00

ORARIO INGRESSO/USCITA BAMBINI

ENTRATA : 8.00/9.10

USCITA: I° 12.05/12.15 II° 13.30/14.00 III° 15.30/16.00

Page 3: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

3

IMPIANTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO

1° 2° 5° E 8°SEZIONE

La scuola dell’infanzia Mario Lodi, quest’anno le sono state assegnate una

sezione antimeridiana e un ‘insegnante di potenziamento. Con tali risorse il

team di insegnanti ha scelto di organizzare due team di 4 ° sezioni

ciascuno. I team così costituiti utilizzano le insegnanti aggiunte e possono

organizzare le attività, favorendo la formazione di gruppi

numerosamente più piccoli. Inoltre non avendo formato la 9° sezione,

possono tutti usufruire di tutti gli spazi comuni.

L’impianto didattico-organizzativo del team 1° 2° 5° e 8° per l‘anno

scolastico 2018/2019, prevede una formulazione di orario nel rispetto

della flessibilità, punto di forza dell’autonomia.

Attraverso una gestione più flessibile delle risorse, le insegnanti sono

convinte di poter migliorare l’offerta didattica, garantendo una maggiore

compresenza durante i momenti della giornata in cui si svolgono le attività

didattiche previste nella programmazione (dalle h. 10.45 alle h. 12.00/

dalle h.14.15 alle h.15.15).

Tale compresenza permette la formazione di gruppi omogenei e attività

diversificate.

Pertanto le insegnanti che effettuano il turno antimeridiano seguono il

seguente orario:

3 INSEGNANTI 8.00/13.00

1 INSEGNANTE 8.30/13.00

Page 4: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

4

Le insegnanti che, invece, effettuano il turno pomeridiano seguono il

seguente orario:

1 INSEGNANTE 10.30/16.00

2 INSEGNANTE 10.45/15.45

1 INSEGNANTE* 10.40/16.00( il lunedì12.20/16.00)

1 INSEGNANTE lunedì. e venerdì 8.00/13.00

mart.-merc.-giov. 10.30/15.30

Sono presenti inoltre 4 INSEGNANTI DI SOSTEGNO

L’insegnante I.R.C. svolgerà il seguente orario, a rotazione nelle 4

sezioni:

lunedì 9-12.30 e 14.00-15.00 e venerdì 14.00 15,30

Page 5: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

2

IMPIANTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO

3°-4° e 6°-7° SEZIONE

L’impianto didattico organizzativo delle 4 sezioni della scuola dell’infanzia

“Lodi” per l’anno scolastico 2018/2019, prevede una formulazione di

orario nel rispetto della flessibilità, punto di forza dell’autonomia, e

un’intersezione a coppie :3°/4°sez. e 6°/7°sez.

Attraverso una gestione più flessibile delle risorse, le insegnanti sono

convinte di poter migliorare l’offerta didattica, garantendo una maggiore

compresenza durante i momenti della giornata in cui si svolgono le attività

didattiche previste nella programmazione (dalle h. 10,30 alle h 12,00).

Tale compresenza permette la formazione di gruppi omogenei e attività

diversificate.

Pertanto le insegnanti che effettuano il turno antimeridiano seguono il

seguente orario:

2 INSEGNANTI 8.00/13.00

2 INSEGNANTE 8.15/13.00

Le insegnanti che, invece, effettuano il turno pomeridiano seguono il

seguente orario:

1 INSEGNANTE 10.15/15.15

2 INSEGNANTE 10.30/15.45

2 INSEGNANTE10,30 /16,00*

*mercoledì 12.30-16.00

Rita Rotatori: part-time 15 h verticale 3 giorni / 2

Dal lunedì al mercoledì

Rocchini M.Cecilia: par-time 10 h 3 giorni/3 giovedì e venerdì .

Page 6: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

3

LE SEZIONI E LE SUE INSEGNANTI

1° SEZIONE: DOLCI MARIA CRISTINA E SAVINI MARICA

2° SEZIONE: CECCARELLI AGNES E DI PIETRO ROSSANA

3° SEZIONE: ALBINI SIMONETTA E GAGGIOTTI STEFANIA

4°SEZIONE: PRINCIPI SILVIA E

ROTATORI RITA/ ROCCHINI MARIA CECILIA

5° SEZIONE: AQUILI ROSITA E CONTI CATERINA

6° SEZIONE: LITURRI MARISA E PERGOLINI SILVIA

7° SEZIONE: AGOSTINELLI GIADA E TOGNI PAOLA

8° SEZIONE: PRIORI GIUSEPPINA E TUFANO MARIANNA

GAMBINI LORENZA PERELLA ELISA

GIROLIMINI ILARIA

INS. SOSTEGNO

SIMONETTI TAMARA

INS. SOSTEGNO

VIGNOLI MASCIA

INS. SOSTEGNO

ROCCHINI MARIA CECILIA

INS.SOSTEGNO

FILONZI VALENTINA

INS. SOSTEGNO

MALUCCI ISABELLA

INS. SOSTEGNO

DISCEPOLI ROBERTA

INS. SOSTEGNO

ZEZZA CAROLINA

INS. SOSTEGNO

TUFANO MARIA TERESA

INS. SOSTEGNO

ZAGARELLA FRANCESCA

INS. I.R.C.

Page 7: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

2

IL NOSTRO TEAM: 1°2°5°e 8° SEZIONE

1^SEZIONE N° 26 Alunni

INSEGNANTI: Savini Marica E Dolci M.Cristina

2^SEZIONE N° 25 Alunni

INSEGNANTI: Ceccarelli Agnes E Di Pietro Rossana

Ins. Sostegno Girolimini Ilaria

5^SEZIONE N° 28 Alunni

INSEGNANTI: Aquili Rosita E Conti Caterina

Ins. sostegno Filonzi Valentina

8^SEZIONE N° 27 Alunni

INSEGNATI: Priori Giuseppina e Tufano Maria Anna

ins. sostegno Zezza Carolina e Tufano Maria Teresa

Ins. Perella Elisa

Ins. I.R.C. Zagarella Francesca

Totale Alunni N° 106 Totale Insegnanti N°13

RIPARTIZIONE DEGLI ALUNNI PER GRUPPI DI ETÀ OMOGENEA

3 ANNI TOT 39 B. 4 ANNI TOT 31 B. 5 ANNI TOT 36 B.

L’attività per gruppi omogenei d’età si svolge dal martedì al venerdì, dalle

h 10.45 alle h 12.00 e dalle h 14.15 alle h 15.15, escluso il lunedì e il

venerdì pomeriggio.

Page 8: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

3

IL NOSTRO TEAM: 3°,4°E 6°,7° SEZIONE

3° SEZIONE N° 26 Alunni

INSEGNANTI: Albini Simonetta e Gaggiotti Stefania

ins. sostegno Simonetti Tamara

4° SEZIONE N° 26 Alunni

INSEGNANTI: Principi Silvia e Rotatori Rita/Rocchini M.Cecilia

ins. sostegno Vignoli Mascia e ins. sostegno Rocchini M. Cecilia

6° SEZIONE N° 26 Alunni

INSEGNANTI: Liturri Marisa e Pergolini Silvia

ins.sostegno Malucci Isabella

7° SEZIONE N° 27 Alunni

INSEGNANTI: Agostinelli Giada e Togni Paola

ins.Sostegno Discepoli Roberta

insegnante Gambini Lorenza

insegnante di R.C. Zagarella Francesca

TOTALE ALUNNI N°103 TOTALE INSEGNANTI N°15

RIPARTIZIONE ALUNNI PER GRUPPI DI ETA’ OMOGENEA

3 ANNI TOT 31 4 ANNI TOT. 35 5 ANNI TOT. 39

L’attività dei gruppi omogenei si svolge dalle h. 10,30 alle h. 1

Page 9: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

4

GIORNATA SCOLASTICA

ORARIO ATTIVITA’

8.00/9.10 La giornata inizia con l’accoglienza dei bambini.

Tale momento rappresenta un’opportunità di dialogo, incontro, scambio di

informazioni tra le insegnanti e le famiglie.

9.10/10.30-

10.45

Il cerchio: è un momento di incontro-conversazione in cui, in maniera ludica,

si vive il senso di appartenenza e di identificazione nel gruppo.

Attività di routine: colazione, appello, calendario, canti, giochi collettivi etc…

10.30-

1045/12.00

Vengono attivati gruppi di età omogenea 3-4-5 anni, secondo l’organizzazione

dei vari team:

team 1° 2° 5° 8° laboratori n.8 gruppi

team 3° 4° laboratori n.4 gruppi

team 6° 7° laboratori n. 4 gruppi

12.05/12.15 1° uscita

Si ritorna in sezione e ci si prepara per il pranzo.

L’uscita per i bambini che non usufruiscono del servizio mensa

12.15/13.15 Pranzo. Dopo il pranzo si riordina l’aula , i bambini si riuniscono nell’angolo

dell’ascolto per cantare e per ascoltare storie e racconti…

13.30/14.00 Gioco libero 2° uscita

14.00-

14.15/15.15

Attività varie e guidate. I bambini vengono suddivisi per età omogenea.

Progetti di team e di plesso

15.15/15.30 Rientro in sezione e sistemazione della stanza in previsione dell’uscita. Giochi

di gruppo , letture.

15.30/16.00 Uscita

Page 10: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

5

PIANO DI LAVORO ANNUALE

IL SE’ E L’ALTRO COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

IMPARARE A IMPARARE –COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA- COMPETENZE

SOCIALI E CIVICHE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

IL BAMBINO:

- gioca in modo costruttivo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie

ragioni con adulti e bambini;

-sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti,

sa esprimerli in modo sempre più adeguato

-sa di avere una storia personale e famigliare, conosce le tradizioni della famiglia, della

comunità e sviluppa un senso di appartenenza

-riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri, si rende conto che esistono punti

di vista diversi e sa tenerne conto

-pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o

male, sulla giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti

degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 ANNI

● Accettare con serenità il distacco dalla famiglia

● Scoprire la realtà scolastica: ambienti e persone che vi abitano

● Ascoltare e comprendere brevi messaggi e semplici consegne

● Scoprire e condividere le prime regole di vita comunitaria

● Raccontare il proprio vissuto con l’uso di semplici parole

● Riconoscersi nel proprio gruppo di appartenenza

● Scoprire la presenza degli altri bambini come fonte di gioco, sperimentando anche il

conflitto

● Partecipare, esprimersi e interagire in piccolo gruppo

● Esprimere il proprio stato emotivo

● Instaurare relazioni d’amicizia

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 4 ANNI

● Prendere coscienza della duplice realtà: scuola – famiglia

● Muoversi con destrezza negli ambienti scolastici

● Intervenire in modo adeguato nel racconto delle esperienze altrui

● Riconoscere e condividere le regole scolastiche

● Raccontare esperienze, rielaborare vissuti

● Controllare le proprie emozioni in situazioni conflittuali

● Riconoscersi nella propria etnia e religiosità

● Scoprire la diversità e imparare a rispettarla

● Stabilire e riferire le relazioni vissuti negli spazzi di gioco

● Autoregolare le proprie emozioni riconoscendo l’altro

● Riconoscere gli interessi comuni

● Formulare domande sul proprio ambiente di vita

Page 11: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

6

● Riconoscere alcuni simboli del proprio paese di origini e/o ospitante

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 5 ANNI

● Collaborare e cooperare attivamente nelle attività di routine

● Manifestare e controllare le proprie emozioni primarie (rabbia, gioia, paura, tristezza)

● Accettare, condividere, avanzare proposte risolutive dei conflitti

● Imparare ad ascoltare le opinioni altrui, seppur diverse dalle proprie

● Interpretare e documentare il proprio vissuto e quello famigliare

● Sviluppare il senso di appartenenza al territorio e condivide i valori della comunità

● Consolidare i valori dell’amicizia, dell’amore, della solidarietà, della pace

● Conoscere i momenti particolari della religione e delle festività

● Condividere regole

● Adottare strategie di aiuto

● Sviluppare un atteggiamento di aiuto

● Riflettere sui diritti e doveri dei protagonisti della scuola

● Capire le regole di convivenza

● Riconoscersi come cittadini

IL CORPO E IL MOVIMENTO

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

IMPARARE A IMPARARE – COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE- CONSAPEVOLEZZA ED

ESPRESSIONE CULTURALE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

IL BAMBINO:

-vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,

matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola;

-riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta

pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione;

-prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi

individuali e di gruppo anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle

situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto;

-controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di

movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva;

-riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 ANNI

● Saper indicare le principali parti del corpo

● Essere autonomo in bagno, nell’alimentazione e nella cura di sé

● Iniziare a controllare le proprie emozioni

● Esprimersi con il corpo con fiducia

● Collaborare con gli altri e a condividere esperienze

● Sviluppare una motricità globale dinamica e coordinata

● Coordinare i movimenti

● Sviluppare la motricità delle diverse parti del corpo

● Sentirsi attivi e partecipare nel gruppo con tutto il corpo

● Esplorare nuovi modi di giocare con il corpo

Page 12: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

7

● Affinare la capacità di coordinazione globale

● Partecipare ai giochi motori in diversi contesti

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 4 ANNI

● Sapersi muovere e orientare nello spazio

● Riconoscere e utilizzare stimoli senso-percettivi vissuti con il proprio corpo

● Riuscire a interagire nelle dinamiche di gruppo in modo appropriato

● Utilizzare lo spazio del foglio per rielaborare un’esperienza motoria vissuta

● Maturare una coscienza corporea e della propria identità sessuale

● Riprodurre graficamente la figura umana

● Riconoscere l’importanza di una sana alimentazione e di una corretta igiene personale

● Consolidare gli schemi dinamici di base

● Consolidare gli schemi motori del camminare, correre, saltare

● Mettersi alla prova in situazioni motorie e spaziali diverse

● Interpretare esperienze, sensazioni e sentimenti in movimento

● Ricercare e provare col corpo diverse forme di espressione non verbale

● Sviluppare la coordinazione oculo-manuale

● Sviluppare immaginazione e fantasia attraverso il movimento

● Coordinare movimenti con uno o più compagni

● Identificare comportamenti idonei a prevenire incidenti

● Riconoscere e riprodurre stati emotivi attraverso la mimica.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 5 ANNI

● Rappresentare lo schema corporeo in maniera analitica

● Riconoscere e utilizza parametri spaziali

● Compiere percorsi complessi

● Rispettare le regole di gioco e di comportamenti

● Comunicare in modo personale e creativo le proprie esperienze motorie

● Controllare l’equilibrio in situazioni statiche e dinamiche

● Sviluppare la lateralità relativa al proprio corpo e all’ambiente circostante

● Migliorare la consapevolezza delle proprie capacità motorie

● Coordinare movimenti di precisione per realizzare un compito

● Coordinare i movimenti con i compagni seguendo delle consegne

● Controllare l’intensità del movimento nell’interazione con gli altri

● Si muove nello spazio in base a comandi sonori e visivi

● Esprime emozioni e sentimenti attraverso il corpo

● Comprende e riproduce messaggi mimico- gestuali

● Identifica e rispetta il proprio e l’altrui spazio di movimento

● Mettere in relazione il gesto, la musica e la drammatizzazione

● Sapersi rilassare e concentrare

● Conoscere e adottare comportamenti idonei a prevenire incidenti

● Rappresentare con diversi linguaggi le esperienze sensoriali e motorie

● Sperimentare movimenti/posizioni/schemi motori e collegarli a stati d’animo

Page 13: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

8

IMMAGINI, SUONI E COLORI

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

IMPARARE A IMPARARE – COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE- SPIRITO DI INIZIATIVA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

IL BAMBINO:

-comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del

corpo consente;

-inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre

attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le

potenzialità offerte dalle tecnologie;

-segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi di animazione..);

sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte;

-scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale,

utilizzando voce, corpo e oggetti:

-sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-

musicali

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 ANNI

● Riuscire ad esprimere i suoi bisogni primari

● Sperimentare con curiosità le tecniche grafiche, espressivo-motorie e manipolative

● Accettare di manipolare i diversi materiali

● Scoprire nuovi modi di comporre

● Sperimentare tecniche espressive su consegna

● Sperimentare tecniche espressive in modo libero

● Usare segni e impronte per decorare

● Sperimentare tecniche grafiche con materiali vari

● Scoprire le caratteristiche dei colori e dei materiali naturali

● Usare in modo appropriato materiali e strumenti su consegna

● Riuscire a mettere in atto giochi simbolici e di ruolo

● Mostrare interesse di fronte a linguaggi multimediali

● Provare piacere nell’ascolto di vari generi musicali

● Esprimersi attraverso vari linguaggi mimico-gestuali

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 4 ANNI

● Raccontare il proprio vissuto

● Utilizzare individualmente e in gruppo le diverse tecniche espressive

● Utilizzare in modo creativo i vari materiali

● Sperimentare tecniche costruttive

● Manipolare, trasformare materiali e accostarli in modo originale

● Esplorare, sperimentare tecniche inusuali da soli e in gruppo

● Riconoscere e rappresentare forme e scritture

● Esprimersi attraverso linguaggi mimico-gestuali e sonoro-musicali

● Conoscere e utilizzare i mezzi multimediali

● Provare piacere nel canto e nel produrre suoni

● Condividere esperienze teatrali di gruppo

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 5 ANNI

● Essere consapevoli che i colori fanno parte della realtà che ci circonda

Page 14: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

9

● Esprimere graficamente i propri vissuti

● Effettuare confronti cromatici e creare combinazioni

● Esercitare l’uso controllato e finalizzato della mano (prensione e motricità fine )

● Controllare l’intensità della voce e riconoscere i timbri sonori

● Usare oggetti e strumenti musicali per riprodurre moduli ritmici

● Mimare l’andamento ritmico di un brano

● Sviluppare il senso critico

● Saper usare autonomamente travestimenti e rappresentare situazioni con burattini e

marionette

● Esplorare e rappresentare l’ambiente circostante

● Usare programmi software per realizzare le proprie composizioni

● Riconoscere e descrivere accostamenti

● Usare tecniche costruttive diverse

● Comporre seguendo criteri

● Avvalersi di tecniche in modo originale

● Acquisire la capacità di decodificare semplici

● Osservare e descrivere un’opera d’arte esprimendo opinioni

● Interpretare in modo personale una tecnica compositiva

I DISCORSI E LE PAROLE

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

IMPARARE A IMPARARE – COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA-

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

IL BAMBINO:

-sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico,

comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati;

-sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il

linguaggio verbale che utilizza in diverse situazioni comunicative;

-sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e

analogie tra i suoni e i significati;

-ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il

linguaggio per progettare attività e per definirne regole;

-ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità

dei linguaggi, si misura con la creatività.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 ANNI

● Riuscire a farsi comprendere, esprimendo i propri bisogni

● Strutturare semplici frasi in modo corretto e appropriato alle situazioni

● Memorizzare canti, poesie e filastrocche

● Provare piacere nel raccontare, nell’ascoltare, nell’inventare e nel dialogare

● Conoscere la lingua materna e mostra curiosità verso lingue diverse

● Mostrare interesse di fronte a linguaggi multimediali

● Arricchire il lessico e la struttura della frase

● Parlare di sé e raccontarsi

● Coinvolgersi nei giochi mimico-gestuali e verbali

Page 15: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

10

● Avvicinarsi al libro e al piacere della lettura

● Ascoltare e comprendere testi in rima

● Raccontare scoperte e azioni fatte

● Esprimersi e comunicare con molteplici linguaggi

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 4 ANNI

● Riferire le proprie necessità

● Raccontare e rielaborare un’esperienza

● Attendere il proprio turno per parlare

● Riuscire a contestualizzare vocaboli nuovi

● Partecipare alle discussioni di gruppo con iniziativa personale

● Inventare piccole storie

● Decodificare simboli grafici noti

● Ascoltare ed esprimere sentimenti e pensieri

● Formulare ipotesi e scegliere parole stabilendo associazioni logiche

● Ascoltare e comprendere storie e racconti

● Descrivere un’immagine con ricchezza di particolari

● Ampliare il lessico e la capacità di formulare frasi

● Riorganizzare le fasi di una storia

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 5 ANNI

● Possiede un lessico adeguato all’età

● Esprimere con termini adeguati pensieri e sentimenti

● Riferire esperienze e vissuti, comunicare riflessioni personali

● Chiedere e dare spiegazioni durante il gioco o le attività

● Adeguare la comunicazione alle diverse situazioni

● Ascoltare e comprende narrazioni, informazioni e descrizioni di crescente complessità

● Riferire in modo logico e consequenziale il contenuto di un racconto

● Dare spiegazione adeguata di un comportamento o di un evento

● Riconoscere, scomporre e comporre i suoni delle parole

● Usare segni alfabetici nella scrittura spontanea

● Formulare ipotesi e scegliere parole stabilendo associazioni logiche

● Comunicare agli altri preferenze e conoscenze

● Partecipare alla conversazione in modo pertinente

● Partecipare verbalmente alle drammatizzazioni

● Acquisire familiarità con i libri e rispettarli

● Osservare e distinguere disegni e lettere scritte

● Capire e produrre testi in rima

● Usare creativamente il linguaggio verbale, gestuale e grafico

● Mostrare interesse per il codice scritto

● Discriminare e riprodurre lettere e parole

Page 16: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

11

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Numero e spazio

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

IMPARARE A IMPARARE – COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE- SPIRITO DI INIZIATIVA

E IMPRENDITORIALITÀ-COMPETENZA MATEMATICA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

IL BAMBINO:

-Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà,

confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle ed esegue misurazioni usando

strumenti alla sua portata;

-ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle

necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi ed altre quantità;

-individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro,

sopra/sotto, subito ecc…; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 ANNI

● Raggruppare in base ad una caratteristica (o colore, o forma, o grandezza)

● Comporre semplici puzzles

● Eseguire semplici percorsi motori

● Affinare le personali abilità del conteggio;

● Aggiungere, togliere piccole quantità

● Confrontare per trovare differenze ed uguaglianze

● Orientarsi nello spazio seguendo facili consegne

● Scoprire le caratteristiche di una forma

● Risolvere semplici problemi

● Ordinare secondo un criterio

● Riconoscere e denominare le forme geometriche cerchio e quadrato

● Operare con grandezze diverse

● Saper utilizzare concetti topologici: aperto-chiuso/dentro-fuori, spaziali:soprpa-

sotto,grandezze:grande-piccololungo-corto/alto-basso, quantità: pochi-molti

● Saper quantificare

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 4 ANNI

● Raggruppare e ordinare in base a più caratteristiche (forma e colore)

● Compiere semplici misurazioni mediante metodi non convenzionali

● Cogliere differenze e uguaglianze

● Riconoscere ed utilizzare le forme principali in modo personale e creativo

● Riconoscere le caratteristiche di una forma

● Riordinare tre - quattro immagini in sequenza logica

● Saper mettere in relazione oggetti con una o più caratteristiche

● Saper distinguere e verbalizzare le quantità uno-pochi-molti

● Saper riconoscere e riprodurre cerchio-triangolo-quadrato

● Comprendere le relazioni spaziali: davanti/dietro, dentro/fuori, vicino/lontano

● Muoversi nello spazio con consapevolezza topologica

● Riconoscere la quantità e stabilire la corrispondenza uno ad uno

● Riconoscere la relazione tra numero e quantità

● Confrontare e interpretare i dati di una misurazione

Page 17: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

12

● Individuare e usare strategie adeguate per risolvere problemi

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 5 ANNI

● Operare quantificazioni di tipo numerico fino a dieci

● Confrontare e operare corrispondenze tra gruppi di quantità diversi

● Seriare oggetti per grandezza, lunghezza, altezza, larghezza

● Riconoscere e riprodurre graficamente le principali figure geometriche

● Operare con figure geometriche, grandezze e misure, trovare relazioni e spiegazioni

● Conoscere e discriminare le relazioni

● Contare, confrontare, quantificare operando adeguatamente

● Affinare le abilità di conteggio

● Riconoscere la posizione, la direzione, l’ordine sequenziale

● Osservare, descrivere, confrontare la forma geometrica

● Riconoscere e rappresentare una linea aperta-chiusa orizzontale-verticale-obliqua

● Muoversi e orientarsi nello spazio su consegna

● Raccontare e motivare le scelte operate

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Oggetti, fenomeni, viventi

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

IMPARARE A IMPARARE – COMPETENZA DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

IL BAMBINO

-sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana;

-osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,

accorgendosi dei loro cambiamenti;

-riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un

futuro immediato e prossimo;

-si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi;

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 ANNI

● Utilizza i propri sensi per rapportarsi agli altri, alle cose, all’ambiente

● Esplorare l’ambiente con i sensi e descrivere

● Manipolare materiali diversi usando i sensi e denominarli

● Osservare e individuare caratteristiche percettive

● Osservare l’ambiente naturale e i mutamenti stagionali

● Osservare l’alternanza giorno e notte

● Riesce a comprendere l’evolversi del tempo scolastico

● Riconosce le componenti ambientali, animali e vegetali nelle loro trasformazioni

● Riesce a riferire un vissuto tentando di collocarlo nel tempo e nello spazio

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 4 ANNI

● Riconosce la sequenzialità della giornata e della settimana

● Su indicazioni verbali è in grado di collocare adeguatamente nello spazio se stesso,

oggetti e persone

● Presta attenzione alle problematiche ecologiche ed ambientali

Page 18: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

13

● Dimostra interesse verso semplici sperimentazioni scientifiche

● E’ in grado di proporre semplici soluzioni ad un problema

● Saper distinguere i ritmi della scansione della giornata

● Saper ricostruire l’ordine di un’azione vissuta

● Saper riconoscere il cambiamento delle stagioni

● Esplorare l’ambiente con i sensi e descrivere

● Affinare la percezione visiva, tattile e olfattiva

● Raccogliere e organizzare informazioni dall’ambiente

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 5 ANNI

● Rappresentare e verbalizzare la successione temporale di eventi e azioni

● Collocare situazioni ed eventi nel tempo

● Riflettere sugli aspetti ciclici del tempo e sugli organizzatori temporali (calendari,

tabelle ecc)

● Rappresentare simbolicamente le stagioni

● Partecipare a processi di ricerca intorno a fenomeni e materiali

● Osservare i cambiamenti a cui sono soggetti tutti gli elementi dell’ambiente

● Porre domande, chiedere spiegazioni, guardarsi attorno, esplorare

● Formulare domande, interpretazioni e opinioni su fatti e fenomeni

Page 19: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

14

Progetto Educativo-Didattico

A SPASSO CON ELMER…

ELMER VA IN CITTÀ

Il progetto nasce con la motivazione di guidare il bambino alla scoperta della città,

come ambiente, al fine di “porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente

orientato, aperto al futuro” (da Indicazioni per il Curricolo). La scuola, infatti, è la

prima comunità dopo la famiglia, in cui i bambini, attraverso l’esperienza e il gioco,

comunicano, crescono e diventano cittadini attivi. Tale progettazione si pone come

obiettivo quello di presentare ai bambini la propria città, farli familiarizzare con gli

elementi che la compongono (case, strade, biblioteca, negozi, …), esplorarla nel suo

aspetto istituzionale (municipio, polizia municipale, …) per sviluppare un sentimento di

appartenenza al territorio. Vivere la propria città significa, ancora, conoscere le

principali regole, sapersi muovere all’interno di essa (educazione stradale)

rispettandone l’ambiente (educazione ecologica). L'intervento educativo della scuola,

promuovendo “una pedagogia attiva” di mediazione che valorizza “l'esperienza,

l'esplorazione, il rapporto con i coetanei, con la natura, gli oggetti, l'arte, il territorio”

(da Indicazioni per il curricolo), risulta fondamentale affinché il bambino possa

integrare i diversi aspetti della realtà e riflettere sui comportamenti corretti per la

tutela dell'ambiente e delle sue risorse. In una fase storica in cui le condizioni umane

ed ecologiche, sia locali che globali, richiamano tutti ad un forte senso di

responsabilità e sobrietà, la scuola riveste un ruolo primario nell'educare alle “buone

pratiche” per uno “sviluppo sostenibile”. Diventa sempre più importante ri-educare,

adulti e bambini insieme, ad una logica che abbia a cuore la natura e le sue risorse per

evitare danni all'ecosistema, ma anche sprechi, consumi eccessivi ed immotivati che

Page 20: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

15

già nelle piccole azioni di ogni giorno possono essere evitati. Anche la consapevolezza

dei crescenti problemi di inquinamento ci porta ad educare i bambini ad una cultura

dell'attenzione e del rispetto di regole condivise per la tutela del mondo e delle sue

fonti: naturali, energetiche, vegetali, animali. Verranno coinvolte in questo lavoro

anche le famiglie che saranno stimolate ad assumere il loro primario ruolo educativo a

fianco della scuola in un percorso di arricchimento reciproco per la crescita dei bimbi.

La scuola, inoltre, rimane aperta alle collaborazioni con gli enti territoriali per la

partecipazione a progetti e iniziative che contribuiscono alla crescita e alla

formazione dei “piccoli cittadini”.

FINALITÀ EDUCATIVE

Sviluppare l’autostima per consolidare la capacità per vivere nuove esperienze in

un contesto sociale e ambientale allargato.

Favorire la conoscenza del proprio ambiente di vita, rafforzando il legame con il

territorio di appartenenza.

Saper sviluppare le capacità di attenzione e di orientamento spaziale.

Sviluppare la capacità di osservazione ed esplorazione dell’ambiente

esercitando le potenzialità sensoriali, relazionali ed espressive.

Riconoscere, rispettare, condividere ed interiorizzare semplici regole di

convivenza e vita quotidiana, assumendo comportamenti sempre più responsabili.

Favorire atteggiamenti e comportamenti etici rispettosi delle diversità, degli

ambienti cittadini, valorizzando i sani stili di vita e la tutela dell’ambiente in cui

si vive.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO - riconoscere e nominare gli elementi che costituiscono la città

- prendere coscienza di sé e dello spazio

- conoscere le caratteristiche di un ambiente naturale e non

- interpretare simboli e scritte

- vivere feste e tradizioni nel contesto sociale della città

- orientarsi nello spazio fisico seguendo indicazioni

- scoprire i mestieri della città

- evitare comportamenti, atteggiamenti non ecologici

- acquisire una graduale e adeguata autonomia nella strada e garantire la

sicurezza

Page 21: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

16

I LABORATORI PERCHÉ ?

I laboratori sono spazi organizzati nei quali possiamo attivare

proposte e strategie adatte al potenziamento di uno specifico linguaggio

(verbale, matematico, scientifico, motorio, teatrale…). In essi operiamo in

modo intenzionale e mirato per lo sviluppo delle competenze legate al

linguaggio prescelto. Per realizzare un laboratorio, occorrono materiali

occasionali e strutturati utili per le attività che vi si compiono e messi a

disposizione dei bambini in spazi che restano fissi per l’intera durata del

laboratorio.

L’attività del laboratorio, rispetto ad altre modalità didattiche, è

caratterizzata dalla metodologia di lavoro, che prevede:

❖ di operare con gruppi poco numerosi;

❖ di favorire inizialmente un approccio libero ai materiali e

alle attività;

❖ di osservare le scoperte che i bambini fanno;

❖ di proporre attività più strutturate che amplino e

arricchiscano le esperienze, permettendo al bambino di

passare da una conoscenza di tipo percettivo a una

rappresentazione iconica, verbale e simbolica dei

problemi e dei concetti sperimentati.

Page 22: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

17

“Il laboratorio linguistico” Il laboratorio linguistico permette al bambino di sviluppare e consolidare competenze

linguistiche e comunicative e potenziare le conoscenze della lingua nelle sue varie

forme al fine di agevolare gli apprendimenti nei diversi campi di esperienza. Tale

laboratorio mira all’apprendimento di competenze riguardanti cinque aree linguistiche;

lessicale, narrativa, pragmatica, morfosintattica, fonologica.

L’area fonologica riguarda la capacità di discriminare i suoni che compongono le parole.

L’area pragmatica è volta alle conoscenze pragmatiche di alfabetizzazione riguardante

gli usi e le funzioni del codice scritto in relazione ai contenuti in cui è utilizzato.

Nell’area lessicale il bambino riflette sulle parole e amplia il suo vocabolario. L’area

morfosintattica mira alla costruzione della frase attraverso varie parole, la cui

sequenza è governata da regole fondamentali. Infine l’area narrativa che raccorda

tutte le altre fasi che, per mezzo della comprensione e produzione, attivi le

conoscenze linguistiche di vario tipo e le integri con processi come la memoria

episodica, quella semantica e il problem solving.

Nel laboratorio linguistico vengono attuati i percorsi individuali o di gruppo in

riferimento ad obiettivi specifici e trasversali ai vari ambiti.

L’organizzazione di questo spazio deve permettere a ciascun bambino di apprendere

secondo ritmi, tempi ed esigenze in armonia con il proprio sviluppo. Sarà possibile

perciò attuare un lavoro individuale oppure fruire di questo spazio in piccoli gruppi,

omogenei ( per la fase della concettualizzazione della lingua scritta).

FINALITÀ

1. Migliorare le capacità di ascolto e comprensione e, a sua volta, stimolare i

bambini a divenire costruttori e narratori di brevi storie;

2. Approfondire le competenze fonologiche, lessicali e sintattiche che servono a

costruire il linguaggio;

3. Avvicinare i bambini al mondo della lingua scritta.

OBIETTIVI DEL LABORATORIO

1. Giocare con i fonemi, le sillabe e le parole

2. Effettuare ipotesi di letto-scrittura

3. Avvicinarsi all’apprendimento della lettura e della scrittura

4. Favorire l’acquisizione e l’uso della competenza linguistica

Tutto questo avverrà attraverso il gioco e in particolare nel rispetto dei tempi e dei

ritmi di ogni bambino in armonia con il proprio sviluppo.

Agostinelli Giada, Aquili Rosita, Principi Silvia

Page 23: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

18

LABORATORIO ESPRESSIVO

TEATRALE

Le attività artistico-espressive e teatrali hanno come modalità principale il fare del

bambino orientato allo sviluppo delle sue competenze cognitive e alla stimolazione

della creatività, favorendo il processo di comprensione della realtà e lo sviluppo

dell’immaginazione.

Dal punto di vista cognitivo favoriscono lo sviluppo del pensiero figurativo e quello

delle abilità senso-motorie e oculo-manuali; mentre l’acquisizione di nuove competenze,

grazie ad esperienze pratiche, permette di aprire la mente a nuove informazioni utili

ad arricchire gli schemi mentali preesistenti e a sviluppare nuove ipotesi e teorie per

la risoluzione di problemi.

La ricchezza e la varietà delle proposte consentono inoltre al bambino di potenziare la

sua creatività e la sperimentazione di nuovi linguaggi e modalità di comunicazione per

poter meglio esprimere se stesso e le proprie emozioni.

“I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i

suoni, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i

mass-media, vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli alunni il senso del

bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. L’ arte è l’occasione per

guardare con occhi diversi il mondo che li circonda. La musica un’esperienza universale,

carica di emozioni e ricca di tradizioni. Il bambino interagendo con il paesaggio sonoro

impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni, ed esplorando le

possibilità sonoro-espressive accresce la fiducia nelle proprie

potenzialità.”(Indicazioni Nazionali 2012)

OBIETTIVI Riconoscere le qualità dei colori e le loro caratteristiche

Scoprire i colori primari

Scoprire i colori secondari come frutto della mescolanza dei colori primari

Classificazione dei colori in chiari e scuri e freddi e caldi

Scoprire le gradazioni dei colori

Usare materiali in maniera autonoma

Sviluppare la coordinazione oculo-manuale

Analisi del disegno grafico dal più semplice al più elaborato

Analisi delle tecniche pittoriche e modalità di coloritura

Analisi e rielaborazione di opere di artisti

Produzione libera di composizioni cromatiche

Sviluppare e usare il corpo come strumento di rappresentazione

Page 24: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

19

Utilizzare il linguaggio mimico- gestuale

Scoprire gli elementi essenziali del racconto

Riprodurre filastrocche e copioni

Identificare i personaggi

Inserirsi nel gioco teatrale superando le proprie emozioni, incertezze, paure

Favorire l’orientamento spaziale

Cogliere la propria identità rispetto ai ruoli

Acquisire la capacità di lavorare in gruppo ai fini della creazione del prodotto teatrale.

CECCARELLI AGNES, CONTI CATERINA, PERGOLINI SILVIA

Page 25: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

20

LABORATORIO LOGICO

Nella scuola dell’infanzia si parla di protomatematica che letteralmente significa

prima della matematica e vuole sottolineare che le attività che si svolgono in questa

scuola sono le prime in ordine di tempo, ma non per questo meno importanti. Gli attuali

indirizzi di ricerca (B. Butterworth, S. Dehaene ecc.) attestano che i bambini hanno

un’intelligenza numerica innata, nascono con una genialità per i numeri e per il calcolo

di numerosità, che va corrisposta. Già in età prescolare i bambini hanno competenze

matematiche, che spesso faticano ad emergere per la difficoltà di astrazione. Il

laboratorio logico-matematico nella scuola dell’infanzia è un ambiente educativo di

esperienze concrete in cui l’esplorazione e la ricerca diretta, inserite in un contesto di

apprendimento cooperativo e motivante, assumono un ruolo di rilievo. Le situazioni di

apprendimento, oltre che stimolanti, devono condurre il bambino verso una

molteplicità di esperienze operative. Noi insegnanti per raggiungere tali obiettivi

utilizziamo differenti metodologie tra cui il metodo analogico, ideato da Camillo

Bortolato e il Coding. Il Metodo Analogico è il modo più naturale di apprendere

mediante metafore e analogie, E’ il metodo dell’intuizione, propone come strumento

fondamentale la Linea del 20, che sviluppa il calcolo mentale simulando il

funzionamento delle mani, un vero e proprio computer analogico fornito dalla nostra

natura. Il Coding o pensiero computazionale, aiuta a sviluppare le abilità logiche e a

risolvere problemi in modo creativo ed efficiente; è un’abilità trasversale che aiuta il

singolo individuo nel momento in cui si trova davanti ad un problema, ad un ostacolo e

lo mette nelle condizioni di risolvere la situazione richiamando i principi di

rielaborazione delle proprie conoscenze.

Tra le finalità di questo percorso c’è l’approfondimento di conoscenze spaziali e

topologiche, di capacità di raggruppamento, di ordinamento, di abilità logiche,

quantitative e numeriche. La “matematica” in questo laboratorio è quindi intesa come

disciplina formativa e contribuisce a sviluppare il pensiero logico-matematico

suscitando curiosità, confrontando tesi, formulando ipotesi e fornendo soluzioni.

Precalcolo - Molteplici sono gli stimoli logico-matematici a cui i bambini sono

sottoposti fin da piccoli. Numeri, simboli e quantità sono parte integrante del mondo

che li circonda, richiami irresistibili per la loro naturale curiosità. Attraverso un

percorso logico-matematico comprensivo di attività di osservazione e riflessione,

ludiche e grafiche si vuole condurre il bambino all’acquisizione del codice numerico e

della rispettiva quantità. Tutte queste attività mirate e graduali accompagneranno il

bambino alla progressiva maturazione delle proprie capacità globali e di quelle

competenze che gli permetteranno di muoversi agevolmente sulla strada dei primi

saperi.

ALBINI SIMONETTA,LITURRI MARISA,

TUFANO MARIA ANNA

Page 26: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

21

LABORATORIO “ALLA

SCOPERTA DEL CORPO”

Questo laboratorio si propone di accompagnare il bambino alla scoperta del corpo e

della corporeità così da favorirne lo sviluppo globale dell’identità: inevitabilmente, è il

corpo il mediatore unico e insostituibile per conoscere e sperimentare la realtà nelle

sue molteplici dimensioni e relazioni.

Il corpo, e in particolare, il corpo che si muove, aiuta il bambino ad esplorare, a

scoprire, ad osservare, a sperimentare, ad agire sulle cose e sul mondo ed a

percepirne i simboli ed i significati. L'esplorazione, la scoperta del mondo è dapprima

una esplorazione motoria: bisogna toccare, manipolare, spostare gli oggetti, lanciarli,

riprenderli, arrampicarsi sopra, mettersi dentro, sotto, per "imparare" le forme, le

dimensioni, le direzioni, gli orientamenti, le superfici, i volumi, ecc.

Nel processo di sviluppo del bambino L'attività motoria è un sapere irrinunciabile

proprio perché la psicomotricità è il suo modo di abitare la realtà (di sperimentarla e

di conoscerla), in altre parole, è una vera e propria modalità corporea di stare al

mondo, informata dai sensi e dall’azione concreta, esclusiva nei primissimi anni di vita.

A ciò si aggiungono i numerosi studi scientifici dove vengono mostrati gli stretti

rapporti che esistono tra attività motoria e attività mentale: di fatto, le procedure

che regolano lo sviluppo motorio sono le stesse di quelle che stanno alla base dello

sviluppo cognitivo; gli apprendimenti, le “operazioni mentali”, si formano attraverso un

processo di interiorizzazione delle attività svolte a livello motorio e dunque delle

azioni svolte con il corpo.

Ad ogni modo, ancor prima di qualsiasi studio o teoria, per il bambino il corpo è

prevalentemente strumento di piacere: processo e filo rosso di questo laboratorio non

potrà che essere “dal piacere di agire al piacere di pensare”.

Ciò verrà realizzato attraverso ogni possibile tipo di gioco motorio e sensoriale, la

costruzione e realizzazione di percorsi strutturati, momenti di gioco libero, giochi con

regole, individuali e di squadra. I bambini potranno così ricavare dalla propria

motricità delle immagini mentali di ciò che hanno fatto, agito o manipolato, che a loro

volta potranno anche essere rappresentate per mezzo di simboli.

A livello espressivo e relazionale il gioco con il corpo sarà invece l’occasione per

imparare a gestire le proprie emozioni nelle relazioni con i compagni a partire

dall’ascolto del corpo stesso (ascolto del respiro, del battito del cuore, attenzione alle

posture, piccole esperienze di rilassamento…).

Verranno infine proposti alcuni semplici aspetti di educazione alla salute proprio per

valorizzare ed aumentare la consapevolezza di quale bene prezioso è il corpo in salute.

MARICA SAVINI, STEFANIA GAGGIOTTI, PAOLA TOGNI.

Page 27: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

22

LABORATORIO: EDUCAZIONE STRADALE “E’ BELLO ANDAR PER STRADA SICURI !”

MOTIVAZIONE: La motivazione che sta alla base della realizzazione di un progetto di

educazione stradale nella scuola dell’infanzia è quella di favorire nei bambini

l’acquisizione di comportamenti adeguati e sicuri per la strada.

Le attività legate all’educazione stradale consentono:

Di individuare che la strada è un bene culturale e sociale di cui tutti

possono godere;

Che è un luogo di traffico e di vita che presenta occasioni stimolanti per

conoscere persone e ambienti diversi;

Che è un luogo che presenta dei rischi e dei pericoli, se non si rispettano

corrette norme di comportamento.

L’interiorizzazione di alcune regole fin dalla prima infanzia assume un

significato fondamentale nel percorso di crescita del bambino in qualità di

futuro cittadino e di utente consapevole e responsabile del sistema stradale.

OBIETTIVI: Gli obiettivi si differenziano a seconda dell’età dei bambini e sono:

Conoscere semplici concetti topologici,

Conoscere il ruolo del vigile,

Conoscere semplici comportamenti da seguire sulla strada

Riconoscere semplici segnali stradali

Varie tipologie di strade

Comportamenti adeguati e inadeguati sulla strada

Ascoltare e comprendere racconti inerenti all’ educazione stradale

Conoscere i principali mezzi di trasporto

Distinguere i comportamenti corretti e quelli scorretti

Conoscere il significato delle differenti segnaletiche

Saper riconoscere un percorso stradale

Rispettare le azioni che indica il vigile

Conoscere i concetti di spazialità e lateralità;

DESTRA - SINISTRA

Ascoltare e comprendere racconti, filastrocche e poesie sulla strada e sui

segnali stradali

Conosciamo il semaforo

Suoni e rumori della strada

ROCCHINI M.CECILIA, PRIORI GIUSEPPINA, LITURRI MARISA

Page 28: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

23

LABORATORIO SCIENTIFICO

“DIRE,FARE,ESPLORARE”

Tutti i bambini esplorano continuamente la realtà e gli spazi che li

circondano e di cui sono parte. Li sperimentano con le mani e con tutti i

sensi, li interrogano con sguardi attenti e attribuiscono loro significati;

spazio come territorio e ambiente da esplorare: la scuola dell’infanzia, il

quartiere e il territorio sono ambienti di vita quotidiana, spazi vissuti dal

bambino. Spazio come natura con i suoi elementi da conoscere e

manipolare. Terra,sabbia,acqua, rami, foglie,sassi si offrono come materiali

di gioco, conoscenza ed espressione per il bambino. I bambini hanno

bisogno di capire il senso del tempo, dei ritmi della natura e di

riappropriarsi del contatto con i suoi elelmenti.

FINALITA’

Sviluppare la prima formazione di atteggiamenti e abilità di tipo scientifico.

Potenziare la curiosità, la spinta ad esplorare, il gusto della scoperta.

Disponibilità al confronto con gli altri nel rispetto per gli esseri viventi e per

il loro ambiente naturale.

DOLCI M.CRISTINA, ROTATORI RITA , ROCCHINI M.CECILIA

Page 29: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

24

PROGETTI di PLESSO

Page 30: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

25

PROGETTO “ 4 ZAMPE A SCUOLA” PET THERAPY

MOTIVAZIONE

L’animale è un “mezzo” privilegiato anche e soprattutto per le persone diversamente abili con

le quali si imposteranno programmi di rilassamento, di potenziamento delle capacità cognitive,

di apprendimento di regole, di cura e igiene, di ampliamento della sfera emotiva, di

potenziamento dell'area psicomotoria. La Cooperativa Sociale ZAMPA BIANCA è da tempo

impegnata nella promozione e realizzazione di progetti psico-socio-educativi che prevedono

azioni volte ad intervenire sulle diverse aree del disagio ed a stimolare percorsi di

cambiamento nei giovani in situazione di disagio psichico, fisico e/o sociale.

Nel progetto saranno coinvolti tutti i bambini diversamente abili inseriti in un piccolo gruppo

di coetanei.

FINALITA’

Un adeguata interazione bambino-animale può contribuire ad accrescere l’autostima, a

diminuire gli stati di paura, ansia e depressione, arricchire il vocabolario comunicazionale,

aumentare la curiosità e l’entusiasmo. Il mondo dell’infanzia è popolato di immagini e

,all’interno di esse, gli animali occupano una posizione molto rilevante. Attraverso libri, cinema,

fumetti, gli animali hanno saputo conquistare un posto particolare nel cuore di tutti i bambini.

Spesso gli animali popolano le fiabe che insegnanti e genitori raccontano ai bambini,

informazioni che questi ultimi riescono a fare proprie con estrema facilità e che amano

riprodurre con disegni e racconti. Questa particolare relazione fra bambini ed animale apre le

porte a percorsi didattici sospinti da un forte fattore emozionale.

OBIETTIVI

-favorire l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità psico-fisica

-conoscere le caratteristiche di alcuni animali domestici(cane)

-favorire un’adeguata interazione bambino-animale

-osservare le differenze: dimensioni-forme-colori

-stimolare le capacità sensoriali e motorie

-incentivare la partecipazione all’attività di gruppo

-incrementare la capacità di ascolto e di prestare attenzione

ATTIVITA’

Incontro in equipe con il personale della scuola dell' infanzia per discutere i contenuti

dell’intervento.

• Verifica, da parte della struttura, della presenza di eventuali allergie (es. pelo del cane) e/o

fobie nei confronti degli animali.

• Richiesta scritta di consenso ai genitori dei bambini coinvolti.

• visite di circa un’ora da parte di unità Pet Partners (cane + conduttore ),con frequenza

settimanale (da concordare con le insegnanti), minimo 4 visite

DESTINATARI

Il progetto è rivolto i bambini con bisogni speciali.

Page 31: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

26

PROGETTO DI PSICOMOTRICITÀ

“GIOCO, MOVIMENTO E DIVERTIMENTO” Per i bambini di 3 anni

Questo progetto di lavoro, mira a far acquisire ai bambini il proprio schema corporeo, la sua

funzione, le potenzialità di relazione rafforzando l'identità personale attraverso una serie di

azioni e giochi. Il bambino ricava dalla propria motricità un'immagine mentale di ciò che ha

fatto, agito o manipolato e che alla fine potrà anche rappresentare per mezzo di simboli.

Il corpo parla. È importante per il bambino ascoltare il proprio corpo (respiro, battito

cardiaco, temperatura) per imparare a gestirlo per curarlo nell'aspetto igienico sanitario per

utilizzarlo nella comunicazione attraverso la mimica gestuale, il ritmo corporeo,

l'organizzazione del proprio sé nello spazio.

FINALITÀ

Favorire lo sviluppo globale dell'identità intesa come percezione di sé, del proprio corpo in

relazione allo spazio, agli oggetti agli altri.

OBIETTIVI

● Capacità di riconoscere e denominare le principali parti del corpo su sé stesso,

sull'altro, su un'immagine:

● Capacità di assumere posizioni nello spazio (davanti-dietro, sopra-sotto, dentro-fuori,

destra-sinistra, in alto-in basso);

● Capacità di mantenere il controllo dell'equilibrio ( in posizione statica e dinamica in

presenza di oggetti posti in relazione con parti del proprio corpo);

● Capacità di seguire movimenti sul posto, su richiesta dell'insegnante (prima con un

braccio poi con l'altro, con piede con l'altro, contemporaneamente a piedi uniti, a piedi

alterni in modo lento o veloce);

● Capacità di eseguire saltelli sul posto ora a destra ora a sinistra;

● Assumere posture su comando dell'insegnante e da queste scoprire i giochi imitativi

(supino, prono, in ginocchio, accovacciati, posizione eretta);

● Capacità di eseguire percorsi su comando verbale e giochi di gruppo con regole sociali.

METODOLOGIA

L'insegnante prima di condurre i bambini in palestra prepara gli attrezzi e libera l'ambiente,

poi gioca e svolge esercizi diventando loro compagno di gioco. Propone inoltre esperienze

concrete per lo sviluppo intellettuale attraverso attività di gioco e di esplorazione.

Stimola il controllo emotivo creando un ambiente sereno rispondente alle esigenze del

bambino. Dona ad esso la possibilità di crescere entrando in possesso del mondo esterno e

acquistando la capacità di controllare e organizzare dinamicamente il proprio corpo e di

tenere conto del mondo degli altri.

Page 32: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

27

PREMESSA

L'accoglienza di un bambino a scuola è un atto dovuto da parte di chi riceve(insegnante,

operatori

scolastici), è una aspettativa legittima per chi si inserisce in un nuovo ambiente (bambino), è i

l filo conduttore di tutto il processo educativo.

Per la Scuola dell'Infanzia è pieno di significato educativo che non si esaurisce soltanto in

atteggiamenti estrinsechi ed esteriori relativi ad un lasso di tempo iniziale, bensì abbraccia un

processo ricco di “modus vivendi” e di un “continuum”.

Pertanto, l’accoglienza si riempie di uno speciale significato poiché pone in primis “l’attenzione

al bambino” nella globalità del suo essere e del suo vivere.

MOTIVAZIONE DEL PROGETTO

Un approccio positivo con la prima esperienza scolastica costituisce una tappa fondamentale

nel processo di crescita del bambino. Una buona accoglienza rappresenta inoltre un momento

privilegiato di incontro tra la scuola e le famiglie, favorendo una preziosa opportunità di

conoscenza e di collaborazione.

La motivazione di tale progetto è quindi quella di facilitare nel bambino un progressivo

adattamento alla realtà scolastica attraverso l’esplorazione di uno spazio accogliente, sereno

e stimolante, luogo di espressione di sé e di socializzazione.

La Scuola dell’Infanzia è il luogo che in virtù di una pluralità di esperienze qualificanti

consente al bambino di scoprire e conseguire gradualmente la padronanza dell’essere,

dell’agire e del convivere e pertanto di compiere avanzamenti sul piano della maturazione

dell’identità, dello sviluppo, delle competenze, dell’acquisizione e dell’autonomia.

L’ingresso a scuola dei “nuovi” bambini di due anni e mezzo e tre anni, ma anche il rientro per i

grandi, coinvolge le sfere più profonde dell’emotività e dell’affettività.

È un evento atteso e temuto, allo stesso tempo, carico di aspettative, di consapevolezze e

significati, ma anche di ansie per il distacco. Proprio per questo dobbiamo prestare più

attenzione al tempo dell’accoglienza prevedendo percorsi in grado di accettare e valorizzare

le individualità e le risorse disponibili. Le attività dei primi giorni sono determinanti poiché

fanno trasparire lo stile educativo e relazionale della scuola.

OBIETTIVI

● Rispettare le esigenze del bambino riguardo ai suoi tempi, ai suoi modi, ai suoi ritmi, così da

facilitare l’inserimento;

● Salvaguardare la sicurezza affettiva del bambino e il bisogno di riconoscere una continuità

nella propria storia ;

● Promuovere nel bambino la percezione di essere accolto e accettato dall’ambiente scolastico e

stimolare il desiderio di farne parte in maniera attiva;

● Progettare ed organizzare un avvio scolastico che faciliti nel bambino l’acquisizione di un

atteggiamento di fiducia nei confronti del nuovo ambiente;

● Promuovere nuove relazioni collaborative tra scuola e famiglia;

● Aiutare i bambini “vecchi iscritti” ad ambientarsi nella scuola con la nuova disposizione

delle sezioni.

ATTIVITA’ PREVISTE

● Giochi spontanei ed organizzati;

PROGETTO ACCOGLIENZA

Page 33: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

28

● Canti guidati e mimati;

● Giochi simbolici negli angoli adeguatamente strutturati;

● Giochi motori;

● Giochi per conoscere le regole di vita quotidiana;

● Attività che promuovono il senso di appartenenza alla sezione e la conoscenza dei coetanei e

● degli adulti presenti.

CONNESSIONE CON ALTRI CAMPI DI ESPERIENZA

o Il corpo in movimento: controllare l’affettività e l’emotività in relazione all’età.

o I discorsi e le parole: interagire con i compagni e con gli adulti.

o Linguaggi, creatività, espressione: ascoltare e riconoscere il suono dei nomi.

o La conoscenza del mondo: manipolare, smontare e montare. Organizzare spazi.

METODOLOGIA

● Organizzazione degli spazi;

● Progettazione di un ambiente accogliente, piacevole, rassicurante e stimolante;

● Flessibilità dei tempi (ingresso ed uscita scaglionati);

● Predisposizione di strategie didattiche di inserimento;

● Compresenza maggiore e flessibilità delle insegnanti;

● Recupero delle esperienze e delle competenze pregresse attraverso informazioni ottenute

dalla famiglia.

ASPETTI ORGANIZZATIVI E SPECIFICHE FASI OPERATIVE

FASE 1: nel mese di gennaio l’istituto organizzerà l’iniziativa di Scuola Aperta:

- un venerdì pomeriggio si terrà un incontro informativo- illustrativo tra scuola e le famiglie

coinvolte;

- il sabato mattina successivo, tutti i genitori dei futuri nuovi iscritti potranno venire a

visitare la scuola.

FASE 2: a settembre è previsto un incontro con tutti i genitori dei nuovi iscritti in cui viene

illustrato l’impianto didattico- organizzativo della scuola.

FASE 3: due giornate prima dell’inizio della scuola vengono dedicate ai nuovi iscritti. Che

verranno a scuola insieme ai genitori, e verranno coinvolti in attività giocose per favorire un

clima di fiducia e instaurare una prima relazione tre le insegnanti di sezione, il bambino e la

sua famiglia.

Per consentire la contemporaneità di tutte le insegnanti, durante la prima settimana la scuola

funzionerà con il solo orario antimeridiano, senza l’erogazione della mensa.

Dalla prima settimana ad orario completo i genitori dei bambini nuovi iscritti e le insegnanti

valuteranno le reazioni dei bambini, concordando insieme le modalità e i tempi di frequenza più

adeguati. Nelle settimane successive le insegnanti possono effettuare orari flessibili in

relazione alle esigenze scolastiche per agevolare gli inserimenti.

FASE 4: “festa dell’accoglienza” nel mese di ottobre, in cui si festeggiano i bambini nuovi

iscrittie i bambini di quattro e cinque anni preparano un “ regalino” per i bambini di tre anni sul

tema della festa.

SPAZI

Sezione, aula multi funzionale e giardino

TEMPI

Settembre-Ottobre. Il progetto viene svolto durante l’orario curricolare.

Page 34: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

29

La scuola dell’infanzia è un significativo luogo di apprendimento e di socializzazione;

l’ambientazione e la conoscenza rappresentano un punto privilegiato d’incontro tra scuola e

famiglia, in quanto forniscono preziose opportunità di conoscenza e collaborazione, che

possono essere avviate tramite contatti ed incontri già prima della frequenza dei bambini

nuovi iscritti.

La nostra proposta mira a predisporre un percorso di conoscenza e ambientamento per i

bambini e per le loro famiglie fin dal momento delle iscrizioni, così che vengano a contatto con

la scuola dell'infanzia primo gradino e "fiore all'occhiello" dell'istituzione scolastica.

FINALITA’

Promuovere la scuola dell'infanzia come luogo significativo di apprendimento e di

socializzazione; favorire un clima di fiducia e un inserimento sereno dei bambini nuovi

iscritti; sviluppare la conoscenza interpersonale e la collaborazione tra scuola e

famiglia.

OBIETTIVI

◊ Prima dell’inizio della scuola invitare bambini e genitori, per far conoscere il loro

nuovo ambiente ed informarli sulle modalità di organizzazione scolastica, sulle

attività di organizzazione e sull’orientamento pedagogico della scuola.

◊ Organizzare un ambiente sereno, stimolante ed accogliente, per facilitare

l’incontro del bambino con l’ambiente scolastico.

◊ Stimolare nei genitori atteggiamenti improntati alla fiducia nell'operare a scuola.

◊ Stimolare nei bambini la curiosità verso il nuovo ambiente e le relazioni

interpersonali.

Progetto Scuola Aperta

Page 35: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

30

PREMESSA

Insegnare inglese nella scuola dell’Infanzia nasce dall’esigenza di fa conoscere in modo

sistematico, attraverso un corretto sviluppo delle abilità linguistiche , una lingua straniera in

età precoce. La situazione di interculturalità venutasi a creare nella nostra società, ne

sottolinea il bisogno di apprendimento . Sarà fondamentale, quindi, creare un ambiente

educativo didattico che sia divertente, basato sul gioco, al fine di stimolare nel bambino

l’interesse per una lingua diversa dalla propria ; familiarizzare con una cultura e tradizioni dei

Paesi anglosassoni. L’intero lavoro si vuole porre, inoltre , nell’ottica della continuità come

strumento per facilitare il percorso conoscitivo del bambino all’ingresso della scuola primaria.

FINALITA’

Questo progetto si propone quindi:

● di creare familiarità con i suoni, il suo flusso di parole, il suo ritmo;

● di avviare gradualmente i bambini alla conoscenza e all’uso della lingua inglese;

● di fa familiarizzare ei bambini con la cultura e le tradizioni dei Paesi anglosassoni.

TRAGUARDI DI SVILUPPO

Il sé e l’altro

● conoscere e confrontarsi con tradizioni tipiche della cultura anglosassone

● consolidare la propria identità culturale

● apprendere attraverso lo scambio e il confronto

● sviluppare interesse e curiosità verso codici linguistici e culture differenti

Il corpo e il movimento

● riconoscere e identificare le principali parti del corpo e nominarle in lingua inglese

● comprendere ed esprimere in lingua semplici azioni di routine

Linguaggi, Creatività, Espressione

● esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creatività

● utilizzare il disegno per consolidare la comprensione di termini in lingua inglese

I discorsi e le parole

● scoprire la sonorità della lingua inglese

● comprendere e utilizzare le prime strutture linguistiche di lingua inglese

● acquisire il lessico relativo ai temi più vicini al mondo dell’infanzia ( animali, cibi,

giocattoli,…)

● utilizzare la lingua inglese in contesti comunicativi significativi

La conoscenza del mondo

● conoscere le festività sia della nostra cultura sia di quella anglosassone

● conoscere e denominare in lingua i simboli delle feste ( Halloween, Natale e Pasqua)

Page 36: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

31

ATTIVITA’

UNIT 1: HELLO!!

● Familiarizzare con i suoni della lingua inglese,

● Riconoscere e memorizzare alcune forme di saluto,

● Partecipare con piacere e curiosità alle proposte.

UNIT 2: LET’S PAINTING…

● Riconoscere e denominare i colori primari e secondari

UNIT 3: LET’S COUNT…

● EImparare a denominare i numeri in lingua inglese

UNIT 4: ANIMALS…

● Familiarizzare con il lessico degli animali.

UNIT 5: MY BODY

● Riconoscere e denominare parti del corpo in lingua inglese

● Comprendere e riconoscere semplici routine quotidiane in inglese

● Interagire nel movimento e nella musica

UNIT 6: MY FAMILY

● Familiarizzare con il lessico della famiglia

FESTIVITIES AND SEASONS:

● Osservare le trasformazioni dell’ambiente e nominare alcuni elementi

● Conoscere e denominare in lingua inglese gli elementi della tradizione

● HALLOWEEN ( ottobre- Autunno)

● CRHISTMAS ( dicembre- Inverno)

● EASTER ( marzo/aprile- Primavera)

METODOLOGIA

I temi si svilupperanno attraverso il GIOCO, la MUSICA, le STORIE, le STORIE, Le

DRAMMATIZZAZIONI e un “FARE” piacevole e divertente. Ogni unità didattica è

strutturata in modo da coinvolgere sempre i cinque sensi, attivando così tutti i canali della

comunicazione . I supporti utilizzati variano tra cd musicali, posters e flash cards.

VERIFICA

Verranno valutati l’interesse , la partecipazione, l’attenzione e le competenze linguistiche dei

bambini, attraverso:

● l’osservazione;

● le risposte a domande – stimolo;

● la produzione di elaborati;

● il canto.

TEMPI E SPAZI

Il progetto inizierà ad Ottobre per poi concludersi nel mese di Aprile e verrà svolto

all’interno delle aule di riferimento.

AGOSTINELLI GIADA, GAGGIOTTI STEFANIA, DOLCI MARIA CRISTINA

Page 37: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

32

PROGETTI DI POMERIGGIO DEL PLESSO LABORATORIO “AMBIENTIAMOCI”

Il progetto del laboratorio “ Ambientiamoci” nasce dal desiderio di proporre ai

bambini di tre e quattro anni attività di esplorazione e scoperta della realtà

circostante attraverso attività manipolative ed espressive.

Lo sviluppo conoscitivo del bambino parte dall’osservazione della natura e

dell’ambiente perché è toccando, osservando, ascoltando, gustando e annusando che il

bambino acquisirà tutte le competenze necessarie per la sua crescita psico-fisica.

Le stagioni costituiranno il filo conduttore del laboratorio. Le stagioni

accompagneranno i giorni a scuola in modo da creare una sorta di routine che

rappresentera il punto di partenza per tutte le loro esperienze .

I bambini sono invitati ad esplorare situazioni, momenti, forme, oggetti, colori,

relative ad ogni stagione; queste esperienze costituiranno un percorso ricco di stimoli

e sensazioni diversificate: dal gioco libero, alla sperimentazione di diverse tecniche

pittoriche ed espressive, alla ricerca delle emozioni suscitate dall’ambiente.

Sperimentando la manipolazione, l’osservazione, l’esplorazione, l’esercizio di semplice

attività manuali e lo sviluppo della fantasia creativa, il bambino si avvicinerà ai diversi

linguaggi espressivi.

Ogni periodo di “osservazione” delle stagioni sarà accompagnato da letture, canti,

filastrocche, poesie,attività grafico-pittoriche, attività manipolative, giochi di gruppo,

attività psico-motorie e di drammatizzazione.

Il tutto sarà affrontato in modo divertente e con lo scopo di aumentare la capacità di

socializzare.

FINALITÀ

Il progetto “Ambientiamoci” si pone come finalità la maturazione della identità

personale del bambino, della sua autonomia, l’acquisizione di competenze che ne

promuovano la cittadinanza, motivando i bambini ad assumere comportamenti

rispettosi nei confronti del proprio ambiente.

"Vivere le prime esperienze significa scoprire il sé e l’altro , attribuire progressiva

importanza agli altri e ai loro bisogni; implica il primo esercizio del dialogo che è

fondato sulla reciprocità dell’ascolto; l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle

diversità; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise.

Per il bambino, pertanto, vivere le prime esperienze significa promuovere l’autonomia e

l’identità personale e porre concretamente le fondamenta di un comportamento

orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura."

OBIETTIVI FORMATIVI

- Osservare ed esplorare l’ambiente naturale;

- stimolare la curiosità verso i cambiamenti stagionali;

Page 38: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

33

- raccogliere, manipolare e utilizzare materiali naturali per realizzare costruzioni

a tema stagionale;

- sperimentare nuove tecniche e nuovi materiali;

- favorire l’attenzione all’ascolto attraverso la lettura delle storie;

- arricchire il lessico;

- maturare il rispetto per la natura, gli animali e le altre forme di vita;

- favorire la propria identità personale;

- favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la condivisione di

un’ esperienza;

- riconoscersi un un gruppo di appartenenza;

- comprendere la necessità delle regole per svolgere le attività in gruppo;

- facilitare la collaborazione ed il lavoro di gruppo.

- affrontare la conoscenza sul concetto di rifiuto e raccolta differenziata

- stimolare la creatività utilizzando materiali di recupero

GAGGIOTTI STEFANIA, PERELLA ELISA, TOGNI PAOLA

Page 39: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

34

Progetto GRAFO-MOTORIO

Progetto Grafo motorio: “dal Movimento al Segno grafico”

MOTIVAZIONE

Il progetto grafo motorio per i bambini dell’ ultimo anno, nasce dall’idea di

accompagnare il bambino nel passaggio delicato verso la Scuola Primaria. Il bambino

che ha frequentato la Scuola dell’Infanzia è abituato a vivere in un contesto di

apprendimento quasi esclusivamente ludico, pertanto sarà fondamentale nell ‘ultimo

periodo di scuola, proporre attività che possano garantirgli lo sviluppo di competenze

specifiche al fine di affrontare con più facilità i successivi apprendimenti scolastici.

FINALITÀ E OBIETTIVI

La finalità del progetto è proprio quella di sviluppare i prerequisiti motori e cognitivi

che si trovano alla base del processo del segno grafico. E’ fondamentale che questi

prerequisiti raggiungano l’automatizzazione, in modo da permetterne l’integrazione

necessaria propria di una prassia complessa quale la scrittura. Nello specifico tale

progetto proporrà attività che mireranno a stimolare e potenziare i seguenti

prerequisiti motori specifici:

1-Coordinazione dinamica dell’arto superiore

2-Motricità fine della mano

3-Coordinazione oculo- manuale

METODOLOGIA

Importante considerare che il grafismo non è altro che la proiezione del corpo nello

spazio del foglio, un’attività completa dunque che coinvolge tutta la persona.

L’esperienza motoria sarà il punto di partenza per fare in modo che attraverso la

sperimentazione del corpo, il bambino possa arrivare ad un utilizzo corretto della

motricità fine. Le attività proposte avranno come focus il bambino, il suo piacere

di muoversi, di manipolare e di sperimentare. Col tempo egli affinerà la coordinazione

della mano riuscendo a riprodurre segni e linee all’interno di uno spazio delimitato e ad

acquisire conoscenze informali sulla lingua scritta.

TEMPI DI ATTUAZIONE

Il progetto inizierà a fine ottobre, si svolgerà nel pomeriggio ed avrà durata annuale.

DESTINATARI DEL PROGETTO

Il progetto è diretto ai bambini dell‘ ultimo anno della Scuola dell’ Infanzia.

VERIFICA

La verifica verrà effettuata attraverso l’osservazione in itinere del bambino durante

lo svolgimento dell’attività, al fine di evidenziare una corretta grafo motricità ed

un’adeguata organizzazione spaziale

TOGNI PAOLA

GAGGIOTTISTEFANIA

TUTTE LE INSEGNDELLE SEZIONI 1°2° 5°8°

Page 40: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

35

TRAINING FONOLOGICO PER PARLARE MEGLIO E PER PREPARARSI A SCRIVERE

MOTIVAZIONE

Molte delle attività svolte nella scuola dell’infanzia hanno come finalità l’acquisizione dei

prerequisiti necessari al bambino per poter affrontare in seguito, con successo,

l’apprendimento della lettura e della scrittura.

Tale apprendimento inizia e procede percorrendo due strade parallele tra loro e di uguale

importanza.

Il primo percorso sviluppa le capacità visuo-percettive e grafo-motorie, propedeutiche

all’aspetto esecutivo della letto scrittura, il secondo stimola nel bambino le competenze

linguistiche in generale: fluidità e precisione articolatoria, consapevolezza fonologica,

comprensione e produzione di messaggi verbali sempre più complessi, arricchimento del

lessico e della sintassi. Il progetto che si intende portare avanti in questo anno scolastico

mira allo sviluppo e al miglioramento delle competenze fonologiche e cioè a sviluppare nel

bambino la capacità di riflessione sull’aspetto sonoro delle parole. Le competenze meta

fonologiche, infatti, rendono possibile individuare, distinguere, analizzare e confrontare i

suoni che compongono le parole e favoriranno grandemente il bambino quando verrà a contatto

con la loro veste grafica (le lettere) e quindi con la parola scritta. Lo sviluppo delle abilità

metalinguistiche possono essere stimolate attraverso un adeguato training fonologico.

OBIETTIVI

● riflettere e riconoscere suoni posti all’inizio e alla fine delle parole;

● riconoscere la forma delle parole, differenziandole tra lunghe e corte;

● riconoscere la somiglianza fonetica tra due parole in rima;

● differenziare tutti i suoni che compongono le parole della nostra lingua;

● incrementare la fluidità articolato ria attraverso canti, filastrocche, scioglilingua;

● giocare con i suoni e con le parole;

● migliorare le competenze fonologiche;

● sviluppare le competenze metalinguistiche

● Migliorare la comprensione di testi in rima

ATTIVITÀ PREVISTE

Le attività che verranno proposte saranno tutte presentate sotto forma di gioco; infatti, è

proprio attraverso i giochi fonologici che anche i bambini più piccoli diventano capaci di

discriminare e riprodurre suoni diversi.

Verranno proposte ai bambini una serie di attività che li aiutano a riflettere sulla similitudine

dei suoni finali delle parole e a riconoscere rime e assonanze, per poi passare a manipolare i

suoni della lingua grazie ad una serie di giochi fonologici che verranno proposti con diverse

modalità.

I giochi di parole (fonologici) che verranno presentati, portano inconsapevolmente il bambino a

riflettere sull’aspetto formale e fonologico delle parole e delle frasi anche indipendentemente

dal loro significato fino ad arrivare, a volte, ad escluderlo del tutto.

"SUONI.... IN BOCCA"

Page 41: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

36

➢ Parole lunghe e corte;

➢ La tombola delle frasi;

➢ Storie con fonemi;

➢ Indovinelli;

➢ Rime e filastrocche;

➢ La sillaba;

➢ Parte iniziale di parola;

➢ Il bastimento;

➢ Catene di parole;

➢ Parte finale di parola;

➢ Il fonema;

➢ Cambio di iniziale;

➢ Aggiunta di iniziale;

➢ Rebus;

OBIETTIVI TRASVERSALI ● Associare movimenti a parole e filastrocche IL CORPO E IL MOVIMENTO

● Memorizzare e ripetere filastrocche e canzoncine LINGUAGGI, CREATIVITÀ,

ESPRESSIONE

● Usare diverse tecniche espressive per rappresentare LINGUAGGI, CREATIVITÀ,

ESPRESSIONE

● Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche IL CORPO E IL MOVIMENTO

MODALITÀ DI VERIFICA Verranno valutati l'interesse, la partecipazione, l'attenzione e le competenze fonologiche e

metafonologiche dei bambini, attraverso:

-l'osservazione;

-le risposte a domande-stimolo;

-la produzione di elaborati;

AQUILI ROSITA, AGOSTINELLI GIADA, PRINCIPI SILVI

Page 42: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

37

I bambini sono oggi immersi in un mondo in cui abbondano forme di scrittura di ogni tipo, da

quelle testuali (libri, quotidiani, riviste, giornali…) a quelle costituite da una semplice frase e

da una o poche parole (titoli di libri o giornali, sigle televisive, insegne di negozi, etichette di

vari prodotti, slogan pubblicitari…).

Pur non sapendo ancora leggere, anche i bambini della scuola dell’infanzia riescono a decifrare

molte scritte del secondo tipo, ossia quelle composte da un breve enunciato o da un solo nome,

grazie ad una serie di indizi quali:

● Un’immagine circostanziata (es. la copertina di un libro contenente una sola storia);

● La conoscenza del referente concreto (merce di un determinato negozio, contenuto di una

confezione…);

● Un indizio musicale che accompagna una certa sigla o uno slogan televisivo.

È proprio questo atteggiamento cognitivo nei confronti del linguaggio scritto, cioè questo

tentativo di collegare la rappresentazione scritta a significati e non a segni che, a nostro

avviso, va incoraggiato, orientato ed ampliato.

A questo proposito anche i Nuovi Orientamenti sostengono la necessità che l’interazione tra

lingua scritta e orale debba essere sviluppata in modo non casuale attraverso la

familiarizzazione con i libri in quanto “…il processo di concettualizzazione della lingua scritta

inizia prima della scuola elementare ed è sostenuto dall’immersione in un ambiente ricco di

fonti di informazione e di immagini, capace di stimolare anche la curiosità per la lingua ed i

modi di scriverla…” .

Alla luce di quanto detto, anche quest’anno intendiamo continuare il laboratorio di biblioteca in

cui interagiranno tutti i bambini delle tre sezioni.

OBIETTIVO GENERALE

“MOTIVARE I BAMBINI ALL’AMORE E ALL’USO DEL LIBRO FIN DAI PRIMI ANNI

DI ETA’”

OBIETTIVI SPECIFICI

ASCOLTO DELLA LETTURA

● Saper ascoltare attentamente;

● Provare piacere all’ascolto;

● Saper comunicare ciò che si ascolta

RIELABORAZIONE DEL TESTO

● Saper chiedere chiarimenti sul testo;

● Saper produrre frasi comprensibili;

● Saper produrre frasi inerenti all’argomento;

"AMICO LIBRO"

Page 43: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

38

● Sapersi inserire nel dialogo;

● Saper aspettare il proprio turno di conversazione;

● Saper fare ipotesi sui personaggi e sugli avvenimenti;

● Saper reinventare la storia;

● Saper giocare con le parole (rime…).

USO DEL LIBRO

● Saper tenere in mano e sfogliare un libro;

● Saper riconoscere il titolo;

● Sapere che c’è un autore;

● Saper sfogliare in sequenza;

USO DEL CODICE

● Saper produrre simboli semplici per comunicare;

USO DELL’IMMAGINE

● Saper “leggere le illustrazioni”

● Saper inventare una storia guardando le immagini

COSTRUZIONE DEL LIBRO

● Saper rappresentare la storia attraverso altri linguaggi: grafico-pittorico-drammatico

● Saper mettere in sequenza le illustrazioni raffiguranti i momenti salienti della storia

● Saper costruire altri libri con materiali diversi.

Il nostro laboratorio sarà destinato ad incrementarsi negli anni scolastici a venire, anche con

il contributo dei bambini dell’ultimo anno che doneranno un libro alla scuola, diventando così

patrimonio culturale di comune da rispettare e preservare da parte di tutta la nostra

comunità scolastica.

Con il nostro progetto ci proponiamo anche di inculcare nei bambini il rispetto per tutto ciò

che è un bene comune e che, pertanto, oltre che condiviso va anche salvaguardato e

rispettato.

IMPIANTO ORGANIZZATIVO

SPAZI DI LETTURA

Un aula del piano superiore è adibita a biblioteca; essa è predisposta con delle scaffalature

munite di appositi supporti , tali da poter facilmente visionare la copertina dei libri, posti in

posizione verticale e a portata di mano. Oltre alla scaffalatura sono predisposte seggiole,

tavoli e un tappatone dove i bambini possono comodamente sistemarsi per effettuare la loro

“lettura” e per le attività inerenti il laboratorio.

LINEE OPERATIVE

La biblioteca sarà in un primo momento angolo di esperienze o da noi condotte (letture) o da

noi stimolate e mediate. In un secondo momento i bambini, individualmente, saranno liberi di

scegliere, sfogliare, interpretare a loro piacere i testi. Soltanto in seguito avranno la

possibilità, a piccoli gruppi di due o tre bambini, di interagire con lo stesso libro chiedendo, se

Page 44: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

39

ne avvertiranno il bisogno, il nostro intervento esplicativo. I libri saranno classificati a

seconda del contenuto con un codice di colore. L’attività di biblioteca verrà ulteriormente

arricchita con esperienze grafico-pittoriche e drammatiche attraverso gli strumenti grafici

più disparati: collage, riutilizzo e assemblaggio di immagini prese da riviste, uso di materiali di

recupero….

MODALITA’ DEL PRESTITO

(per i bambini di 5 anni )

Il giovedì di ogni settimana verrà effettuato il prestito del libro a casa, che poi sarà

restituito il lunedì successivo. Per il prestito i bambini utilizzeranno sacche di stoffa cucite

dai genitori e personalizzate con il timbro della scuola. Tale modalità viene intesa da noi

insegnanti come efficace momento di interazione tra scuola e famiglia e anche come

possibilità per il genitore di scoprire il piacere di “spegnere il televisore” e di leggere con i

loro figli. Affinché i bambini stessi possano registrare i prestiti, verrà costruito un cartellone

murale corredato da tutte le loro foto, accanto alle quali verranno poste le schede personali.

STRATEGIE E RISORSE

Un efficace momento progettuale-strategico per la consultazione del libro e per la

promozione della “lettura piacevole” è la creazione del clima pedagogico che intendiamo

concretizzare:

● Nella definizione dello spazio lettura

● Nella lettura a voce alta in situazione collettiva

● Nell’allestimento di mostre del libro all’interno della scuola

● Nel portare, all’interno della scuola, scrittori e illustratori.

VALUTAZIONE E VERIFICA

Intendiamo valutare la validità del progetto tramite azioni di monitoraggio mensili che

prevedano grafici sulle scelte preferenziali effettuate dai bambini.

Verranno inoltre effettuate verifiche su questi obiettivi:

● Interesse per i libri

● Competenze dei bambini

● Comprensione del libro

● Capacità di rielaborazione creativa del testo.

DI PIETRO ROSSANA, ALBINI SIMONETTA, PRINCIPI SILVIA,

PERGOLINI SILVIA

Page 45: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

40

LA PRATICA PSICOMOTORIA DAL PIACERE DI AGIRE AL PIACERE DI PENSARE

Il bambino è un essere di globalità, un “essere psicomotorio”, che “si dice” tramite il linguaggio

corporeo cioè tramite la sua espressività motoria. Ogni bambino possiede la propria

espressività motoria, con la quale esprime il suo modo originale di essere nel e al mondo.

La Pratica Psicomotoria educativa e preventiva è

“Una pratica che accompagna le attività ludiche del bambino. E’ concepita come un percorso di

maturazione che favorisce il passaggio “ dal piacere di agire al piacere di pensare” e rassicura

il bambino nei confronti delle sue angosce. La Pratica educativa è utilizzata con i bambini dal

momento in cui l’agire è pensare al momento in cui pensare è pensare l’agire al di là dell’agire..”

B. AUCOUTURIER

Agire in libertà significa trasformare in permanenza il mondo, l’ambiente circostante. Ogni

esperienza di azione è sempre nuova per il bambino. La libertà di agire sul mondo esterno gli

permette di affermare la propria onnipotenza di soggetto sul mondo e affermare quindi la

propria efficacia e la riuscita di sé. La pratica psicomotoria si fonda sul gioco spontaneo, sul

piacere del bambino di giocare, sul piacere di disegnare, parlare. La pratica psicomotoria,

però, presuppone un quadro che permette al bambino di vivere un itinerario di maturazione

psicologica entro un tempo ridotto. Questo quadro, dispositivo spazio-temporale viene

predisposto e pensato dall'insegnante con l'ausilio di materiale specifico.

FINALITA'

– Conquista dell'autonomia

– Maturazione dell'identità

– Sviluppo delle potenzialità e competenze

– Comunicare, creare, pensare.

OBIETTIVI

Aiutare il bambino a

– sviluppare la capacità di simbolizzare, cioè di rappresentarsi;

– sviluppare la capacità di rassicurazione del bambino attraverso il gioco spontaneo;

– favorire il decentramento tonico/emozionale.

La seduta di pratica psicomotoria si struttura attraverso il susseguirsi di diverse fasi che

sono:

• Rituale di accoglienza: uno spazio sempre uguale che sarà attivato per l’entrata iniziale e per

l’uscita finale dei bambini, permettendo così loro di appartenere a quello spazio-tempo.

• L‘abbattimento del muro di cuscinoni come scarica tonico emozionale e apertura ai giochi di

rassicurazione profonda come spingere, arrotolarsi, apparire scomparire ecc..

• Giochi di piacere senso-motorio: sono tutti quei giochi che prevedono un movimento pensato,

coordinato,un susseguirsi di azioni che sono espressione di uno star bene in se’ del bambino .

Salire, scendere,saltare,girarsi, capovolgersi, sono competenze che il bambino scopre

investendo i materiali e lo spazio.

• Gioco simbolico: è la via naturale di tutta una creazione “trasfigurata “ della realtà esterna;

grazie al gioco simbolico il bambino ha la possibilità di liberarsi di ciò che lo invade a livello

mentale e che deforma la realtà stessa aprendolo quindi alla comunicazione con gli altri.

Page 46: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

41

• La storia: il racconto della storia da parte dell’insegnante rappresenta un momento

cuscinetto, tra il gioco di movimento e la fase di rappresentazione che avviene subito dopo; i

bambini durante il racconto della storia hanno la possibilità di contenere emozioni e pensieri.

• Rappresentazione: nel momento della rappresentazione il bambino si è distanziato dalle

emozioni e può accedere alla fase di creazione cognitiva. La fase di rappresentazione avviene

attraverso il disegno, le costruzioni con legnetti e la manipolazione della plastilina.

PERGOLINI SILVIA

Page 47: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

42

LABORATORI DI PLESSO

TEAM 1° 2° 5° 8° TEAM 3° 4° 6° 7° LABORATORIO DEL CORPO

“Alla scoperta del corpo”

Savini Marica

LABORATORIO LINGUISTICO

Principi Silvia- Agostinelli Giada

LABORATORIO SCIENTIFICO

“Dire, Fare, Esplorare”

Dolci M. Cristina

LABORATORIO DEL CORPO

Gaggiotti Stefania- Togni Paola

LABORATORIO

“AMICO LIBRO”

Di Pietro Rossana

LABORATORIO LOGICO-

MATEMATICO

Logica…mente

Albini Simonetta- Liturri Marisa

LABORATORIO TEATRALE

“C’era una Volta…”

Ceccarelli Agnes

LABORATORIO SCIENTIFICO

Rotatori Rita

Rocchini M. Cecilia

LABORATORIO

LINGUISTICO

“Le parole in bocca”

Aquili rosita

LABORATORIO

ESPRESSIVO

“La fabbrica dei colori”

Pergolini Silvia

LABORATORIO

ESPRESSIVO

“Arcobaleno”

Conti Caterina

LABORATORIO EDUCAZIONE

STRADALE

“è bello andare per strada, sicuri”

Priori Giuseppina

LABORATORIO

LOGICO-MATEMATICO

“Logica…mente” Tufano Maria Anna

Page 48: ISTITUTO COMPRENSIVO RITA LEVI-MONTALCINI … · 1 istituto comprensivo rita levi-montalcini chiaravalle scuola dell’infanzia mario lodi programmazione educativo-didattica a.s.

43

PROGETTI DI PLESSO

TEAM 1° 2° 5° 8° TEAM 3°4°6°7°

4 zampe a scuola 4 zampe a scuola

Per bambini con bisogni speciali Per bambini con bisogni speciali

Musica viva Musica viva

Per bambini di 4 e 5 anni Per bambini di 4 e 5 anni

Gioco, movimento e divertimento Gioco, movimento e divertimento

Per i bambini di 3 anni Per i bambini di 3 anni

Accoglienza Accoglienza

Per i bambini nuovi iscritti Per i bambini nuovi iscritti

Cibolandia Cibolandia

Per tutti i bambini Per tutti i bambini

Scuola aperta Scuola aperta

PROGETTI DI TEAM

Let’s play with english

Dolci M.Cristina

Let’s play with english

Gaggiotti Stafania- Agostinelli Giada

Per bambini di 5 anni Per bambini di 5 anni

Amico libro

Di Pietro Rossana

Amico libro

Albini- Principi- Pergolini

Per bambini di 3/4/5 anni Per bambini di 3/4/5 anni

Suoni in bocca

Aquili Rosita

Suoni in bocca

Principi Silvia- Agostinelli Giada

Per bambini di 3/4/5 anni Per i bambini di 5 anni

Ambientiamoci

Perella Elisa

Ambientiamoci

Gaggiotti Stefania- Togni Paola

Per bambini di 3 anni Per bambini di 3/4 anni

Dal movimento al segno Tutte le ins,del

team

È bello andare per la strada, sicuri

Rocchini M.Cecilia- Liturri Marisa

Per bambini di 5 anni Per bambini di 3/4/5 anni

Dal movimento al segno

Gaggiotti - Togni

Per bambini di 5 anni

Educazione alla salute

Rotatori Rita

Per i bambini 3/4/5 anni

CHIARAVALLE 30/10/2018