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dicembre 2012, n.1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI MAJANO WWW.MAJANOSCUOLE.IT [email protected] Disegno di Asia e Anna Ciao Ragazzi, sono la Pulce, ovvero il nuovo giornalino scolastico dell’Istituto di Majano. Con questo primo numero inizia una nuova avventura, frutto soprattutto del lavoro dei ragazzi della redazione e della scuola che mi hanno mandato tantissimi articoli. Ci saranno due uscite per quest’anno. Mi occuperò di molti argomenti: consigli di moda, film, musica, scuola, ma soprattutto del Consiglio Comunale Ragazzi, nato quest’anno grazie all’impegno dei nostri professori. La redazione è formata dai ragazzi e ragazze dalla classe prima B della scuola media di Majano: Enrico, Nicole, Alessia B., Michele, Francesco, Marina, Anna, Kevin, Riccardo, Giada, Matteo, Asia, Gianluca, Lucrezia, Alessia M., Mladen, Raffaele e Khalifa. Ho avuto anche l’aiuto di molti inviati presenti nelle altre classi di Majano e Forgaria. Grazie a tutti! Ci tengo a sottolineare che questo giornalino è stato fatto interamente dai ragazzi\e (e da me naturalmente). Veramente bravissimi! Se volete mandarci articoli, lo potete fare a questa e-mail: [email protected]. Coraggio, raccogliete, ovunque voi siate e qualsiasi cosa facciate, notizie, informazioni, aneddoti divertenti sulla vita della scuola e dei nostri paesi e scrivetemi! Magari nella prossima uscita, ci sarà qualche vostro articolo. Buon anno scolastico e buon divertimento con questa pulciosa lettura. Ahhh dimenticavo, buone vacanze a tutti. BUONE FESTE! LA PULCE di Marina e Gianluca Pelosa… Pulciosa… Fastidiosa… Avventurosa… Coraggiosa… questa è la pulce misteriosa. Con il solletico che fa a cani e a gatti c’è da diventar matti. Attento! Sa dove trovarti e arriverà anche ad intervistarti. Rubriche, consigli, foto e molto altro questo la pulce fa in modo scaltro.

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dicembre 2012, n.1ISTITUTO COMPRENSIVO DI MAJANO

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Ciao Ragazzi,sono la Pulce, ovvero il nuovo giornalino scolastico dell’Istituto di Majano. Con questo primo numero inizia una nuova avventura, frutto soprattutto del lavoro dei ragazzi della redazione e della scuola che mi hanno mandato tantissimi articoli.Ci saranno due uscite per quest’anno. Mi occuperò di molti argomenti: consigli di moda, film, musica, scuola, ma soprattutto del Consiglio Comunale Ragazzi, nato quest’anno grazie all’impegno dei nostri professori.La redazione è formata dai ragazzi e ragazze dalla classe prima B della scuola media di Majano: Enrico, Nicole, Alessia B., Michele, Francesco, Marina, Anna, Kevin, Riccardo, Giada, Matteo, Asia, Gianluca, Lucrezia, Alessia M., Mladen, Raffaele e Khalifa.Ho avuto anche l’aiuto di molti inviati presenti nelle altre classi di Majano e Forgaria. Grazie a tutti!Ci tengo a sottolineare che questo giornalino è stato fatto interamente dai ragazzi\e (e da me naturalmente).Veramente bravissimi!Se volete mandarci articoli, lo potete fare a questa e-mail:[email protected], raccogliete, ovunque voi siate e qualsiasi cosa facciate, notizie, informazioni, aneddoti divertenti sulla vita della scuola e dei nostri paesi e scrivetemi!Magari nella prossima uscita, ci sarà qualche vostro articolo.Buon anno scolastico e buon divertimento con questa pulciosa lettura. Ahhh dimenticavo, buone vacanze a tutti.

BUONE FESTE!

LA PULCE di Marina e Gianluca

Pelosa…Pulciosa…

Fastidiosa…Avventurosa…Coraggiosa…

questa è la pulce misteriosa.Con il solletico che fa

a cani e a gatti c’è da diventar matti.

Attento!Sa dove trovarti

e arriverà anche ad intervistarti.Rubriche, consigli, foto e molto altroquesto la pulce fa in modo scaltro.

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L’Impiccione viaggiatoreIn primo piano

Quest’anno i ragazzi delle medie di Majano hanno deciso di dare il via al Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR). Un progetto che vuole diffondere e concretizzare buone pratiche di dialogo, di partecipazione costruttiva e di cittadinanza attiva! Il CCR è composto da varie commissioni.CLASSE 1 A: si occuperà del libro letto, ascoltato, drammatizzato. Verrà prodotto un libro dai ragazzi con diversi supporti multimediali. La classe si attiverà anche nell’organizzare una festa in biblioteca aperta agli alunni dell’Istituto e alle famiglie. Parola d’ordine: LIBRO.CLASSE 1 B: ufficio stampa (giornalino scolastico). Si pone l’obbiettivo di creare un giornalino, che vuole diventare uno strumento di crescita sia nelle competenze sia nella socializzazione. Parola d’ordine: INFORMARECLASSE 1 C: con la classe si intende

realizzare un depliant illustrativo di un percorso di particolare interesse naturalistico del territorio comunale. Parola d’ordine: VALORIZZARE.CLASSE 2 A: viviamo in ambienti anonimi, percorriamo ogni giorno luoghi muti e lontani dal nostro sentiero, dai nostri pensieri e affetti. L’attività proposta è sorretta da un’idea dello spazio abitato come un insieme di luoghi che rilasciano storie ed emozioni che l’abitante-cittadino sa riconoscere. Parola d’ordine: EMOZIONECLASSE 2 B: commissioni cultura; non tutti i comuni possono vantare una pinacoteca, ma noi Majanesi possiamo affermare con orgoglio di avere una pinacoteca in casa nostra. Parola d’ordine: CULTURA.CLASSE 3 A: attraverso le conoscenze acquisite, i ragazzi si renderanno conto che la vita degli Italiani nell’Ottocento e Novecento ricalca le vicende della più recente storia di immigrazioni. In tale progetto gli

alunni incontreranno migranti che si sono stanziati nel paese, ascolteranno storie ed esperienze di vita. Parola d’ordine: APERTURACLASSE 3 B: commissione dello sviluppo sostenibile; il progetto si propone di accompagnare gli studenti in un percorso di ideazione e realizzazione di un’agenda 21 della scuola che promuova la realizzazione di “buone pratiche” in ambito scolastico. Parola d’ordine: SOSTENIBILITA’.

di Matteo e Malden

Il Consiglio Comunale Ragazzi

Il Comune ha tantissimi compiti, qualche esempio:• amministrazione e uso dei beni del Comune• disciplina del traffico;• gestione delle acque e degli acquedotti;• fognature;• raccolta e smaltimento dei rifiuti;• pubbliche affissioni;• farmacie comunali;• igiene del suolo, delle abitazioni, delle scuole, delle piscine;• promozione delle attività culturali, artistiche e sportive;• diritto allo studio (mense, trasporti scolastici, corsi d’istruzione per adulti).

Oltre al Sindaco, sono organi del Comune il Consiglio Comunale e la

Giunta. Il Sindaco è eletto direttamente dai cittadini.I compiti del Sindaco sono:1. Guidare e rappresentare il Comune. 2. Essere responsabile dell’amministrazione.3. Nominare un Vicesindaco e i componenti della Giunta.4. Presiedere la Giunta e sovrintende agli Uffici del Comune.

Il Consiglio Comunale è composto da un numero variabile di membri, il cui numero varia a seconda della popolazione del Comune stesso.Il Consiglio Comunale ha una durata di 5 anni ed entra in carica subito dopo la proclamazione degli eletti. Il Consiglio comunale è composto

dai consiglieri eletti dai cittadini e si può paragonare al Parlamento del Comune. Ha potere di redigere regolamenti, cioè decide su un grande numero di questioni di cui si deve occupare il Comune stesso. Può anche far decadere il Sindaco con un voto di sfiducia richiesto dalla maggioranza assoluta dei consiglieri. Se questo avviene, decadono sia il Sindaco, sia la Giunta, sia lo stesso Consiglio e debbono essere indette nuove elezioni. La Giunta comunale è composta dal Sindaco e dagli assessori da lui nominati. Il suo compito è quello di mettere in pratica il programma del Sindaco e le delibere del Consiglio.

di Matteo e Mladen

Il Consiglio Comunale

Logo del Consiglio Comunale dei Ragazzi e Ragazze

ideato dagli alunni di seconda A

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Majano, 17 ottobre 2012.Nel plesso di Majano i proff. quest’anno hanno deciso di proporre una nuova attività: un PICCOLO COMUNE all’interno della scuola: il Consiglio Comunale dei Ragazzi.Questo progetto è stato fortemente voluto dagli insegnanti per coinvolgere i ragazzi e far conoscere il mondo della politica. Alcune settimane prima delle elezioni, che si terranno giovedì 18 ottobre, noi di seconda, per prepararci, abbiamo approfondito lo studio del Comune, dei suoi organi e delle sue funzioni così, prendendo esempio da questo Ente, abbiamo discusso sulle diverse qualità che un Consigliere deve avere per svolgere correttamente il suo lavoro: onestà, creatività, sensibilità, responsabilità, competenza, disponibilità, flessibilità, educazione, socievolezza, coraggio e coerenza; ecco, queste a noi sembrano le doti necessarie per diventare un Consigliere .Molti alunni, convinti di possedere tali caratteristiche si sono candidati cimentandosi nell’impresa di diventare Consiglieri e così è nata, nella nostra classe (ma ciò è successo anche nelle altre) una lista:Andreutti Matteo, Bagioli Dana, Buttazzoni Jenni, Chiavotti Chiara, Lizzi Francesca, Michelini Yuri, Miconi Matteo, Muresan Paul.Le classi terze hanno preparato un regolamento e tra loro sarà scelto un Sindaco. Abbiamo anche individuato due scrutatori e un segretario.Sempre in questi giorni ci siamo trovati a discutere su un argomento che ci aveva incuriosito e aveva fatto nascere

in noi vari interrogativi: la politica.Che cos’è la politica?Dai nostri interventi è emerso che la politica è una passione che anima molte persone e le spinge a impegnarsi per il benessere di tutta la collettività, ma anche per lasciare un segno personale e positivo nel mondo: questa è la politica che noi immaginiamo, anche se talvolta, ascoltando le notizie al telegiornale veniamo a conoscenza di fatti che contraddicono questo pensiero.Per noi ragazzi questa del Consiglio Comunale è una possibilità che ci viene data per far conoscere il nostro pensiero agli adulti, per parlare tra di noi e mettere in circolazione le nostre idee, per aprire il mondo della politica ai giovani e per lasciare nel nostro piccolo un segno della nostra presenza.

II B, Scuola secondaria di primo grado di Majano

Un piccolo Comune nella nostra scuola

Majano, 18 ottobreEcco, il giorno tanto atteso è finalmente arrivato! Che emozione...Durante la mattinata, nella scuola secondaria di primo grado di Majano, si sono tenute le elezioni dei Consiglieri del CCR.Ogni classe-commissione ha eletto i suoi rappresentanti, i ventuno Consiglieri che andranno a formare il Consiglio Comunale dei Ragazzi.Ecco alcune foto della giornata.

I nostri consiglieri

foto di Riccardo e Kevin

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L’Impiccione viaggiatoreIn primo piano

Art. 1 - IstituzioneIl Consiglio Comunale dei Ragazzi (di seguito CCR) è un organismo consultivo a base democratica istituito dall’Amministrazione Comunale di Majano con lo scopo di promuovere e consentire la libera partecipazione dei ragazzi delle scuole majanesi alla vita pubblica cittadina.Art. 2 – Funzioni e obiettivi educativiIl CCR si prefigge di accrescere la conoscenza del funzionamento del Comune, degli organi elettivi (Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale), dei servizi e delle realtà del territorio comunale, di contribuire allo sviluppo della partecipazione democratica e di favorire il senso di appartenenza alla comunità locale ed al territorio.Il CCR si propone inoltre di esprimere il proprio parere sulle realizzazioni ed i progetti del Comune, di formulare proposte da sottoporre all’esame degli Organi comunali competenti e di realizzare autonomamente le iniziative deliberate. Art. 3 - Partecipazione al progettoPartecipano al CCR gli alunni delle classi della scuola secondaria di I grado e delle classi quarta e quinta della scuola primaria del Comune di Majano. Nella fase di avvio la partecipazione al CCR è riservata agli alunni della scuola secondaria di I grado; in seguito, sulla base delle indicazioni fornite dall’Istituto scolastico, saranno coinvolti anche gli alunni della scuola primaria. L’Istituto Comprensivo di Majano e Forgaria individua un insegnante referente con il compito di tenere i contatti con l’Amministrazione Comunale di Majano.Il percorso didattico di preparazione ed attuazione del progetto del CCR è di competenza degli insegnanti delle classi coinvolte.Art. 4 - Costituzione del Consiglio Comunale dei RagazziIl CCR è costituito da 20 a 30 consiglieri, rappresentanti di tutte le classi aderenti al progetto.I consiglieri del CCR vengono scelti mediante votazioni a scrutinio segreto utilizzando un’apposita scheda elettorale nella quale saranno riportati i nomi dei candidati da eleggere.Tutti gli alunni di ogni classe, senza alcuna discriminazione, possono esercitare il diritto attivo e passivo di voto, ovvero eleggere e farsi eleggere come consiglieri.La data e le modalità delle elezioni vengono fissate dal Dirigente Scolastico all’inizio dell’anno scolastico.Per svolgere i propri compiti il CCR si organizza in Commissioni che si riuniscono più volte durante l’anno.Art. 5 – Elezione del Sindaco e della GiuntaIl Sindaco, frequentante la classe terza della scuola secondaria di I grado, viene eletto da tutti gli alunni della scuola e resterà in carica un anno scolastico. Le votazioni si svolgono a scrutinio segreto.Le modalità per l’individuazione dei candidati alla carica di

Sindaco saranno definite dagli insegnanti delle classi interessate.Il Sindaco nomina la Giunta individuando gli Assessori fra i consiglieri del CCR in numero pari a uno per ogni classe coinvolta; fra questi individua un vicesindaco che lo sostituisce in caso di assenza o impedimento e un segretario-verbalizzante. Il Sindaco può affidare agli Assessori delle deleghe su tematiche particolari.Il Sindaco rappresenta i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Majano e Forgaria nelle manifestazioni pubbliche.Art. 6 – Durata e surrogheI consiglieri eletti nel CCR durano in carica un anno scolastico.Qualora gli eletti nel corso del loro mandato si trasferiscano in altro istituto scolastico, verranno surrogati dai primi dei non eletti.E’ facoltà dell’eletto dimettersi dall’incarico previa comunicazione scritta indirizzata alla Segreteriadell’Istituto scolastico che provvederà tempestivamente alla surroga.Art. 7 – FunzionamentoIl CCR è convocato e presieduto dal Sindaco. La convocazione del CCR, effettuata in forma scritta riportante l’ordine del giorno e comunicata ai consiglieri almeno cinque giorni prima, avviene su iniziativa del Sindaco o su richiesta di almeno un quinto dei consiglieri.Le sedute del CCR sono pubbliche e si tengono nei locali dell’Istituto Comprensivo o in locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale.I verbali del CCR sono firmati dal Sindaco e dal Segretario-verbalizzante.Il CCR può richiedere, con propria deliberazione, al Sindaco di Majano di porre all’ordine del giorno del Consiglio Comunale uno specifico argomento per la relativa discussione.Almeno una volta all’anno è prevista una seduta congiunta fra il CCR e il Consiglio Comunale di Majano.Il CCR viene informato dello svolgimento di ogni Consiglio Comunale previo invio del relativo ordine del giorno.Art. 8 - RisorseIl CCR utilizza le risorse finanziarie che vengono messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale sul bilancio annuale.Art. 9 –Pubblicità e trasparenzaAll’interno dell’istituto scolastico vengono affisse le convocazioni ed i verbali delle riunioni del CCR. Copia delle convocazioni e dei verbali viene trasmessa al Sindaco del Comune di Majano.Art. 10 – Modifiche al regolamentoIl presente regolamento può essere integrato o modificato con delibera del Consiglio Comunale di Majano.

Redatto dalla classi terze della scuola Secondaria di Majano

Regolamento del Consiglio Comunale Ragazzi

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Il giorno 11 dicembre, dopo la mensa, siamo andati in classe a preparare la cartella e ci siamo recati a visitare il Municipio di Majano.Ci hanno accompagnati la prof Molaro e la prof Monai e tutti erano felicissimi.Entrati nel municipio, ci siamo seduti sulla gradinata e abbiamo fatto delle foto mentre aspettavamo il vicesindaco che, arrivato, ci ha spiegato cosa fanno i vari uffici del Comune. Abbiamo visitato l’ufficio demografico o anagrafe, dove si rilasciano atti di nascita, atti di morte, atti di cittadinanza e di matrimonio. Questi atti sono raccolti in registri, il più antico è del 1871.Ci sono dei grandi scaffali con raggruppati, in ordine alfabetico, le schede di famiglia in cui ci sono scritti tutti i dati anagrafici dei cittadini di Majano.Veramente interessante.Poi siamo andati a vedere l’ufficio tecnico.L’ufficio tecnico gestisce l’ambiente, quindi rilascia le concessioni edilizie, si occupa dei condoni, esamina i progetti.Hanno molti fogli sui tavoli, probabilmente di tutte le persone di Majano che vogliono costruire delle case.Prima di uscire dall’ufficio, l’impiegato ci ha parlato del Segretario del Comune, spiegandoci che è garante della legalità e della correttezza amministrativa, svolge praticamente l’attività di notaio nel Comune.Usciti, siamo saliti al primo piano, dove ci ha accolto il Sindaco. Ci ha spiegato la sua funzione: il lavoro del sindaco è vario, riceve le persone, controlla e firma gli atti del comune, controlla gli uffici.Dopo la spiegazione, abbiamo

visitato una grande sala con tanto di bandiere: la sala dove si riunisce la Giunta.Siamo usciti dalla sala e, con la guida del Sindaco, siamo entrati nella ragioneria formata da due sale separate da un muro; c’erano delle simpatiche signore che fanno i bilanci e molti altri conti.Usciti, siamo arrivati in una grandissima sala chiamata Sala Consiliare.Qui si riunisce tutto il consiglio e si prendono le decisioni più importanti.In fondo, verso la porta di ingresso, c’erano delle strane sedie dove si siede il pubblico, che però non può intervenire durante il Consiglio.Alla sinistra si siede la maggioranza mentre alla destra la minoranza; i consiglieri hanno dei microfoni per esporre le loro idee e per votare sono forniti di strumenti con un bottoncino verde e uno rosso.Nel muro dietro la poltrona del Sindaco c’è un segnapunti dove appaiono per ogni decisione il numero dei favorevoli, dei contrari e degli astenuti.Infine il sindaco ci ha portati nell’ultimo ufficio da vedere: quello dei Vigili.Possono vedere quanto veloce va una macchina con degli strani apparecchi, poi vi sono delle telecamere che monitorano vari luoghi di Majano per controllare che non vengano commesse illegalità.Il Vigile ci ha mostrato anche le sue manette. Una nostra compagna è anche rimasta ammanettata.Dopo questo fatto divertente abbiamo salutato e soddisfatti siamo tornati a scuola.

Di Kevin e Francesco

Visita al muncipiofoto di Riccardo e Kevin

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L’Impiccione viaggiatoreIn primo piano

Il giorno 6 dicembre, alle ore 8.00 circa, sono cominciate le elezioni del nuovo sindaco del C.C.R.Hanno cominciato a votare le classi prime, seguite dalle seconde e dalle terze, a gruppi di quattro.Alle ore 11.00 gli scrutatori hanno fatto lo spoglio delle schede.Alle ore 12.00 c’ è stata la presentazione del nuovo Sindaco.I candidati erano: Kiki Capindica, Alessandra Nonino, Francesca Buttazzoni, Luca Riva, Sergio Peresson, Enrico Bertoli, Gabriele Marchetti, Flavio Burello, Alessia Nicolin.Ahh dimenticavo è stata eletta Nicolin Letizia con 37 voti. Complimenti!Tutti i ragazzi si sono poi ritrovati in aula magna per sentire il discorso degli assessori. C’erano anche degli “ospiti speciali”: la Preside e il Sindaco del Comune di Majano.Dopo questa oretta, c’ è stato un pranzo “da re” per gli ospiti e il Sindaco neo eletto.Il giorno dopo, gli assessori, si sono ritrovati in aula insegnanti alle ore 8.30 per la scelta del vicesindaco, questi sono: Iorga Andreea, Ferracin Matteo, Venier Mattia, Bardi Adriana, Andreutti Matteo, Venier Elisabetta e Veritti Federica. Tra questi Letizia ha scelto Andreutti Matteo.Adesso il C.C.R. è pronto per cominciare il suo lavoro!

di Enrico, Matteo, Michele, Asia, Anna, Riccardo, Mladen

Election DayI consiglieri

foto di Riccardo e Kevin

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Faccia a FacciaINTERVISTA AL SINDACO Dottoressa Raffaella Paladin

LE PIACE IL LAVORO DI SINDACO?OLTRE AL SINDACO FA UN ALTRO LAVORO?Ci sono cose belle e cose brutte. Mi sento timida quando devo parlare in pubblico e questa può essere una difficoltà, ma mi piace molto il mio lavoro perché ho l’opportunità di conoscere persone nuove e di aiutarne altre.Oltre al sindaco faccio la responsabile di una ragioneria.HA UNA GUARDIA DEL CORPO?Fortunatamente no. Mi piace la privacy. Non l’avrei sopportato. IN CHE COSA CONSISTE IL SUO LAVORO?Devo fare degli incontri dove ascolto la gente, prendo decisioni riguardanti il territorio. In poche parole, rappresento il Comune.CHE EMOZIONE HA PROVATO QUANDO E’ DIVENTATA SINDACO?Quando sono diventata sindaco ero molto emozionata e non me l’aspettavo; ero contenta ma spaventata per la responsabilità che mi trovavo davanti.Devo ringraziare il gruppo di persone che mi ha sostenuta. All’inizio non volevo accettare l’invito a candidarmi, ma poi mi hanno convinta e ora ne sono felice.LE PIACEVA ANDARE A SCUOLA? QUAL ERA LA SUA MATERIA PREFERITA?Sì, la scuola mi piaceva perché ero brava, perciò ci andavo volentieri. Le mie materie preferite erano un po’ tutte, a parte musica (ero una frana col flauto) e matematica.COSA SOGNAVA DI DIVENTARE DA GRANDE?Sognavo di diventare maestra, ma non era semplice entrare nel mondo della scuola e quindi ho fatto altri tipi di studi.

di Matteo, Michele, Mladen, Riccardo

INTERVISTA ALLA DIRIGENTE DELLA SCUOLA Dottoressa Renata Chiappino

LE PIACE IL SUO LAVORO?Sì, mi piace anche se è molto complesso e faticoso; devo occuparmi di tutte le scuole e affrontare varie problematiche.Le scuole sono sei, tra Majano e Forgaria.

COSA INSEGNAVA?Sono stata insegnante elementare di italiano e di inglese per nove anni.

HA FATTO LA DIRIGENTE IN UN’ALTRA SCUOLA?Ho fatto per tre anni la dirigente in quattro scuole medie: Pasian di Prato, Campoformido, Pozzuolo del Friuli e Martignacco.

IN CHE COSA CONSISTE IL SUO LAVORO?Il dirigente è responsabile delle attività della scuola: frequenza degli alunni, insegnamento, disciplina, organizzazione, sicurezza, contatti con le famiglie e gli enti esterni del territorio, valutazione e innovazioni: lavoro rispettando ed applicando le norme e leggi nazionali e regionali. Amministro il bilancio assieme al direttore amministrativo.

CHE EMOZIONE HA PROVATO QUANDO HA VINTO IL CONCORSO?Lavoravo all’esterno, ad Atene in Grecia e lì ho appreso da una e-mail del sindacato di aver vinto il concorso: mi sono emozionata davanti al monitor.

LE PIACEVA ANDARE A SCUOLA?Sì, mi piaceva moltissimo andare a scuola! La materia preferita era l’italiano.

COSA SOGNAVA DI FARE?Fin da piccola sognavo di aiutare i bambini.

di Gianluca, Marina, Khalifa

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Faccia a FacciaINTERVISTA AL SINDACO DEL CCRLetizia Nicolin

Che classe frequenti? Quanti anni hai?Frequento la classe 3^A della scuola media di Majano e ho 13 anni.

In che cosa consiste il tuo lavoro? Ti piace il tuo nuovo lavoro?Il mio lavoro mi piace e consiste nel cercare di ascoltare i miei compagni, le loro proposte e poi parlarne con gli insegnanti e il Comune.

Che emozione hai provato quando ti hanno eletta?Ero contenta ed emozionata. Non me l’aspettavo.

Qual è la tua materia preferita?La mia materia preferita è la matematica perché è complessa ed io ho uno spirito combattivo. Mi piacciono le sfide.

Cosa vorresti fare da grande?Da grande vorrei diventare veterinaria perché mi piacciono gli animali, sarebbe un sogno per me potermi occupare di loro

Pratichi sport?Sì, la pallavolo, è il mio sport preferito.

Pensi di dedicarti alla politica?No, non credo che questa sarà la mia strada, trovo che sia difficile e con grandi responsabilità.

Gianluca, Marina, Raffaele

INTERVISTA AL VICESINDACO DEL CCRMatteo Andreutti

1. Che classe frequenti? Quanti anni hai? Frequento la classe 2^A della scuola media di Majano, ho 12 anni e sono nato a San Daniele il 17 maggio del 2000.

2. Ti aspettavi di essere nominato vicesindaco? Che emozione hai provato? No, non mi aspettavo la nomina.Conosco il sindaco e ci stimiamo a vicenda. Credo che potremmo fare un buon lavoro insieme. Sono molto felice dell’incarico

3. Ti piace andare a scuola? Qual e’ la tua materia preferita? Abbastanza, la mia materia preferita è l’italiano perché da grande vorrei diventare un giornalista sportivo. La mia media, in italiano, è più che buona. Mi piace scrivere testi narrativiLa matematica mi piace meno, anche se mi impegno in modo da avere comunque buoni risultati.

Cosa sogni di diventare da grande? Pensi di dedicarti alla politica? Vorrei diventare giornalista sportivo, infatti leggo Tuttosport ogni giorno. Il mio sport preferito è il calcio e tifo la Juve.

Anna, Enrico, Francesco, Kevin

foto di Riccardo e Kevin

disegno di Anna

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Noi ragazzi della prima C pensiamo che il turismo sia una componente fondamentale della nostra bellissima regione e ancora di più per il nostro comune, Majano, che pur non essendo molto grande, siamo sicuri però abbia molto da offrire. In particolare abbiamo deciso di occuparci all’interno del Consiglio Comunale dei Ragazzi di un aspetto forse non ben conosciuto di Majano: la presenza di meravigliosi e caratteristici sentieri naturalistici. Vogliamo far conoscere e sapere alla gente dei comuni limitrofi e non, ma anche ai turisti stranieri, che qui da noi c’è la possibilità di effettuare stupendi percorsi completamente immersi nella natura. Percorrendo infatti questi sentieri ci si ritrova immersi in magnifiche zone collinari come quelle della frazione di Susans (sì, quella del famoso castello medievale…): aree verdi, ricche di paesaggi in cui

si alternano boschi, boschetti, prati e campi coltivati e nei quali è facile incontrare animali selvatici come caprioli, cinghiali, volpi, lepri oltre a numerosi uccelli; si possono vedere gli spettacolari voli di esemplari rari di grifoni, provenienti dalla vicina riserva del Lago di Cornino. Ampi spazi si aprono una volta giunti alla grande quercia, dove l’occhio più attento scorge cime conosciute come il Simeone, l’ Amariana, il Mont di Prat e lo scorrere del fiume più importante del Friuli, il Tagliamento. Percorsi che sono facilmente accessibili a tutti, a piedi, in bicicletta, a cavallo. Ecco, vorremmo condividere con più gente possibile queste nostre meraviglie naturali.

Classe prima C

Majano da scoprire

Il trenino del Consiglio Comunale

Classe prima A

EC(C)O 21Ecco il simbolo della commissione Ambiente che andrà a realizzare l’agenda 21 della scuola Media.La commissione Ambiente è formata dalgli aluuni della terza B

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L’Impiccione viaggiatoreNews dalla scuola

Milano, una città assolutamente da visitare, un luogo di cui ti innamori appena lo vedi.E’ una località con molti edifici antichi come il teatro alla Scala, ma di questo ne parleremo più tardi.Ora però vi vorrei parlare dell’altra faccia di Milano, quella più conosciuta: i negozi.Uno tra i più rinomati centri commerciali di questa città è “La Rinascente”: è un luogo in cui quasi tutta la gente che ci entra ne esce a mani vuote a causa dei costi elevati.I prezzi sono però proporzionati alla qualità dei prodotti venduti.L’edificio si sviluppa su otto piani pieni di abiti firmati e non solo; all’ultimo piano c’è anche un ristorante.Appena entrati, ci si immerge in una marea di profumi di ogni marca e prezzo.Molta è la gente che entra in quel negozio pieno di luci, ma ci va soprattutto per guardare e ammirare le migliaia di vestiti di ogni genere e quella tecnologia, poca ma buona, che è esposta al seminterrato.Una tra le realtà più eleganti di questo centro commerciale sono i commessi vestiti in giacca e cravatta, ma soprattutto super cortesi con qualsiasi tipo di cliente.Questa è la parte moderna e commerciale della città presa in considerazione.Passiamo ora alla parte storico-musicale di Milano: il Teatro alla Scala.Il teatro si trova in via Filodrammatici e da fuori non sembra un granché, ma quando entri, ti immergi in un mondo completamente diverso da quello che trovi dietro alla porta d’entrata.Dentro c’è un’aria tranquilla, ed allo stesso tempo elegante.Appena sali le scale ti sembra di ritornare indietro nel tempo, grazie a tutti quei quadri contenenti le locandine dei grandi spettacoli lirici

che sono stati interpretati in quel teatro.Sono quasi tutte opere di Verdi.È grazie infatti a questo artista che “la Scala” divenne famosa perché qua ha inscenato la sua prima opera, “Alberto Conte di San Bonifacio”, che non ebbe lo stesso successo della seconda, “Il Nabucco”.Salite le scale, si arriva alla sala-bar col pavimento in palquet che veniva usata soprattutto quando c’erano gli intervalli delle opere.Nella stessa sala ci sono le porte che ti conducono ai balconcini di uno dei cinque piani.Da lì ci si può gustare tutto lo spettacolo, ma non solo, si può osservare anche il resto della sala in cui si svolgono le opere.Le pareti sono bianche, i decori dorati e le tende rosse.Proprio di questo colore sono le poltroncine che hanno posto, dietro il poggiatesta, uno schermo su cui appaiono i sottotitoli delle frasi cantate dai grandi lirici.La cosa più bella della Scala è il palcoscenico mobile che serve per non far vedere le scenografie fino a quando non c’è lo spettacolo.Tra un’opera e un giro alla Rinascente, io vi inviterei a soggiornare all’hotel “Ornato” che è poco fuori Milano centro.È un luogo pulito, comodo e soprattutto economico.ARRIVEDERCI E … BUON VIAGGIO!!!!!

Ivan Barachino , classe 3^A

Gita, che passione

Le classi della nostra scuola Media sono impegnati nel fantastico gioco online ECO-GAME 2. Durante quest’anno scolastico impareremo in modo divertente le caratteristiche dei materiali, la loro storia e come devono essere smaltiti. Questo gioco è operativo dal 22 ottobre: in questo percorso ci accompagnerà Mr. Ambient 007, la mascotte di A&T2000. Ogni classe iscritta ha ricevuto un nome utente e una password per accedere al gioco; ci sono cinque gruppi per classe. Ogni 15 giorni vengono inviate delle schede e dei quesiti su dei rifiuti specifici. Scoprirete molte cose sulla storia di vari rifiuti e cosa possono diventare. Le schede rifiuto contengono inoltre interessanti esperimenti da svolgere in classe per poter vedere da vicino come si comportano le diverse tipologie di rifiuto.Una volta che conoscete bene caratteristiche e usi del rifiuto, entrate nel sito con la username e la password che vi sono state fornite e rispondete alle domande.Potrete, poi, scaricare un’ulteriore scheda, con giochi e quiz da svolgere a casa per mettere alla prova i vostri genitori sul mondo dei rifiuti.Alla fine del percorso ci saranno dei premi per le classi più BRAVE.In bocca al lupo e vinca il migliore.

Enrico, Francesco, Matte, Mladen

logo ideato da Baldassi Federica con i preziosi consigli della prof.ssa Candelotto

Eco-game 2

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News dalla scuola

Il 9 ottobre 2012, la casse 1°B della Scuola Secondaria di Majano è andata a visitare Cividale, accompagnata dalle prof. sse Monai Sabrina e Uras Mariagrazia. Appena arrivati a destinazione, le professoresse hanno cominciato a spiegarci la storia di questa meravigliosa e affascinante città. Abbiamo scoperto che Cividale è stata fondata da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii ed è stata la capitale longobarda del Friuli. Abbiamo visto le mura antiche e passeggiando siamo arrivati al ponte del Diavolo, con una vista meravigliosa del fiume Natisone. Successivamente abbiamo visitato l’Ipogeo celtico, un luogo misterioso scavato nel sottosuolo.Continuando la passeggiata abbiamo visitato il museo cristiano: fin dal 1776 l’architetto Giorgio Massari aveva previsto la sistemazione dei due più noti monumenti di origine

longobarda (l’Altare del duca Rachis ed il battistero di Callisto). Ristrutturato completamente nel 2008, attualmente il Museo ha una veste espositiva distribuita su tre piani.Passeggiando, siamo arrivati al duomo di Cividale e sotto la maestosa statua di Giulio Cesare.Per ultimo, abbiamo visto il Tempietto longobardo. Si tratta della più importante e meglio conservata testimonianza architettonica dell’epoca longobarda ed è particolarmente importante perché segna la convivenza di motivi prettamente longobardi e una ripresa dei modelli classici, creando una sorta di continuità aulica ininterrotta tra l’arte classica, l’arte longobarda e l’arte carolingia. La gita si è rivelata molto interessante, istruttiva e divertente.

Matteo, Anna, Asia

La prima B a Cividale

Il giorno 13 novembre siamo andati a Cividale e ci siamo tuffati nel mondo dei longobardi, nostri antenati. Abbiamo confrontato ciò che in precedenza avevamo studiato. Al museo archeologico abbiamo ammirato molti reperti che ci hanno permesso di vestire le sagome precedentemente tracciate Ecco alcuni esempi

Prima A

La prima A va a scuola con i Longobardi

foto di Riccardo e Kevin

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L’Impiccione viaggiatoreNews dalla scuola

Il 31 ottobre 2012 noi alunni delle classi terze di Majano eravamo in Croazia e in quel giorno abbiamo avuto la fortuna di conoscere un luogo incantevole: il parco nazionale dei laghi di Plitvice.Appena arrivati al parco abbiamo trovato tantissima neve. Subito i ragazzi si sono messi a giocare a palle di neve: una ha rischiato di beccare la prof.ssa Fabbro ed io sono stata colpita sullo stivale. Per fortuna il colpo non mi è arrivato in piena faccia o in testa, com’è successo a Samuele… Qualcuno ne è uscito con i capelli completamente ricoperti di neve, altri tutti umidicci, altri ancora piegati a ridere di quelli che erano stati colpiti. Dopo questa battaglia siamo entrati al parco; il prof. Querini ha preso i biglietti e li ha dati alle professoresse, che li hanno distribuiti a tutti. Poi è arrivata la guida, che ci ha cominciato a parlare e ad illustrare il percorso: non si capiva tutto quello che diceva, anche perché si avvertiva la pronuncia croata. Comunque ce la siamo cavata sia noi che lui. Senza esitare abbiamo iniziato la visita. Non abbiamo camminato neanche per cinque minuti che ci siamo subito trovati di fronte alla cascata più alta di tutto il parco: circa 78 metri. È veramente altissima e fa impressione. Non vorrei trovarmi lassù e guardare sotto, anche perché soffro di vertigini! Vedere questa immensa cascata mi fa sentire piccola piccola, quasi inesistente, e il rumore dell’acqua che cade distrae da tutto e da tutti. È davvero una bellissima sensazione! Abbiamo proseguito con la camminata: faceva molto freddo e intorno a noi c’era moltissima neve. A un certo punto abbiamo visto uno spettacolo indescrivibile: il fiume scende, come con dei piccoli scalini, e poi prosegue per la sua strada. Sotto c’è anche un ponte di legno,

senza parapetti. Abbiamo proseguito il cammino, ma le dita hanno cominciato a farsi rigide e abbiamo iniziato a sentire il freddo. Per fortuna siamo arrivati in fretta alla stazione del trenino.Più che un trenino è un pullman, con tanti vagoncini. Alessandra, altri quattro miei compagni di classe ed io siamo saliti sul primo “vagone”, mentre i professori e gli altri ragazzi si sono sistemati negli ultimi. Il tragitto è durato solo dieci minuti, poi siamo scesi e abbiamo continuato la nostra marcia. A un certo punto le gambe hanno cominciato a pesare, ma ci hanno sostenuto fino alla traversata sul traghetto. Per fortuna lì seduti siamo riusciti a recuperare le forze!!! Dato che era già mezzogiorno e mezzo, ne abbiamo approfittato anche per fare uno spuntino. Arrivati dall’altra parte del lago (ci abbiamo messo all’incirca un quarto d’ora, dato che il traghetto andava piano) ci siamo rimessi in cammino, e abbiamo raggiunto il ponte di legno citato prima. La prima parte aveva i parapetti, ma la seconda no!!! Che fifa!!! Durante la passeggiata abbiamo visto moltissime cascatelle, una più bella dell’altra. C’erano anche dei canneti, pesci grossi il doppio di una trota comune che si trova nel canale Ledra e tanti, ma proprio tanti alberi e arbusti. Peccato che gran parte di questi ultimi abbiano già le foglie arancioni o addirittura assenti, ma è comunque uno spettacolo fantastico!Dopo qualche decina di minuti abbiamo cominciato a vedere qualche cascata più alta delle altre, finché non ci siamo trovati sotto quella più spettacolare. Dal basso però è tutta un’altra cosa! Abbiamo subito fatto qualche foto di gruppo sotto la cascata, dopodiché abbiamo fatto dietro front e siamo tornati al punto di partenza. Nel frattempo Mario mi

ha beccato sulla spalla con una palla di neve, tanto per cambiare…Ma non è finita qui: dopo la visita siamo andati a prendere dei souvenir per i nostri parenti, ma nel negozio non accettavano euro, ci volevano le CUNE!!! Allora ci siamo diretti verso l’ufficio, dove ci hanno cambiato i soldi. Così siamo riusciti ad acquistare tutto ciò che volevamo, e a me sono avanzate anche 10 cune: l’equivalente di 1 euro e 50 centesimi. Inoltre mi è successo anche un altro fatto: mentre stavo uscendo dall’ufficio, da un tetto sovraccarico di neve, è caduta una piccola valanga!!! Io stavo passando proprio di lì e mi ci sono ritrovata sotto. Ho avuto la fortuna di riuscire a fare un passo indietro, altrimenti mi avrebbe travolto! Ho preso un colpo che mi ha fatto perdere come minimo 5 anni di vita!!!Comunque è stata una bellissima esperienza, e di sicuro me ne ricorderò per tutta la vita!!!

Sara C., Terza B

La visita al Parco Nazionale dei dei laghi di Plitvice

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Marzo 2008

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Stiamocrescendo

Alcuni consigli per la scelta della scuola superiore

logo di Gubiani Gabriele

Non esiste la scuola migliore in assoluto, bensì esiste quella più adatta a te! Un valido aiuto per scoprire questo avviene grazie ai servizi di orientamento attivi nelle scuole. Sicuramente, se stai frequentando la classe terza, avrai già avuto a che fare con giornate e test di orientamento, organizzati in collaborazione tra scuole medie e superiori del territorio. Quindi, a questo punto dell’anno, dovresti già avere indicazioni e suggerimenti per operare al meglio questa scelta di vita. Sì, perché con le scuole superiori comincia un percorso di specializzazione che differenzia gli studenti e li inquadra verso precisi ambiti professionali e lavorativi.

Alcuni consigli

1. Assecondare i propri interessi e abilità: nella vita, come ben sai, riusciamo a fare bene le cose che amiamo e per le quali siamo portati. Perciò la scelta dell’indirizzo di studio non può non tenere conto di questo fattore: evita gli indirizzi nei quali ci sono troppo materie a te indigeste! Rischi di passare cinque anni orribili, dove allo studio di materie indigeste si affiancherà il rischio concreto di scarsi risultati.I test attitudinali di orientamento sono sicuramente uno strumento importante per decidere, ma non sono un oracolo. Sei sempre tu l’autore della scelta, perchè si tratta della tua vita.Infatti, se nei tuoi sogni c’è una professione che richiede espressamente quel tipo di scuola, non devi mollare. Ma tieni in conto che inseguire i sogni richiede sacrifici, perciò preparati a farne. Se il sogno è tale, sicuramente il gioco vale la candela.

2. Liceo, non è un obbligo: negli ultimi anni si sta diffondendo la liceo-mania. Sembra quasi che tutti debbano andare o al classifico o allo scientifico, perché altrimenti nella vita non si è nessuno. Nulla di più sbagliato: un istituto tecnico o professionale ben fatto, può aprire molte più strade di un liceo. Il nostro paese è pieno di piccole e medie imprese sempre alla ricerca di manodopera specializzata, e in alcune zone la domanda di lavoro per queste figure professionali è molto alta, come di conseguenza gli stipendi.Di sicuro è bene sapere che:a) i licei (classico e scientifico soprattutto) non offrono una specifica preparazione professionale, ma ampliano l’orizzonte culturale e soprattutto insegnano un metodo di studio, fondamentale per riuscire bene nell’università. Per questo motivo è sempre più vera l’equazione

liceo=università. Se nella vita non avete voglia di studiare altri 8 anni minimo, è meglio pensare ad altro. b) Gli istituti tecnici e professionali permettono di apprendere un mestiere o una professione ben specifica, quindi permettono dopo 5 anni di offrirsi con profitto al mercato del lavoro. Non devono essere considerati, insomma, come una ruota di scorta, ma come anzi una valida scelta.

3. Uno sguardo al mondo del lavoro: nel valutare quindi l’indirizzo di studio, pensa concretamente a quale lavoro ti piacerebbe fare da grande. Ma soprattutto, anche se è presto, valuta se questo di tipo di professionalità viene richiesta dal mercato di lavoro. Potrebbe trattarsi di una scelta molto lungimirante. Le scuole superiori, infatti, cominciano a prepararti verso un futuro lavorativo, quindi è bene pensarci al momento della scelta.

la redazione

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L’Impiccione viaggiatoreStiamocrescendo

Se i ti dicono: Te l’avevo Detto!Cosa pensi tu: Ma devono ricordarsi ogni minimo particolare?Cosa vogliono dire loro: La prossima volta fidati dei nostri consigli, per non fare i nostri stessi errori.Consiglio. Per me, ma credo per molti altri, questa risposta innervosisce, anche se hanno ragione.Cerca di spiegare loro il tuo punto di vista.

Se i ti dicono: Non Fare finta di nienteCosa pensi tu: Voglio stare tranquillo, invece di sentirmi dire tutto quello che devo fare.Cosa vogliono dire loro: Argh! Che cocciutaggine! Ci ferisce il fatto che nostro figlio ci ignori.Consiglio: Meglio riparlarne, magari dopo cena, forse capiranno che hai bisogno di spazio.

Se dici: Giuro che non sono stato io!Cosa pensi tu: Perché non mi credono? Cosa penseranno di me?Cosa vogliono dire loro: Da come ce lo dice ha qualcosa da nascondere!Consiglio: Se dici “giuro” è un po’ troppo supplichevole e loro si convinceranno sempre più che sei colpevole.

Se i ti dicono: Il violino è un hobby favoloso, ti piacerà, vedrai.Cosa pensi tu: Odio sentirmi obbligato, soprattutto quando non voglio.Cosa vogliono dire loro: Il violino è uno strumento così incantevole!Consiglio: Se vuoi suonare un altro strumento musicale puoi semplicemente dirglielo e spiega il motivo; se invece non vuoi imparare a suonare niente cerca una piccolissima scusa oppure mostra davanti a loro il tuo dispiacere ….. capiranno.

Se i ti dicono: Lavati!Cosa pensi tu: Ma devono essere attenti a tutto?Cosa vogliono dire loro: Ci vergogniamo se vai in giro a puzzare.Consiglio: Non lavarsi è una cosa molto disgustosa, se è per un giorno OK, ma per giorni e giorni NO. Anche perché cresciamo e gli ormoni si sviluppano e cominciano a emettere odori nauseanti.P.S poi una doccia ti toglie ogni problema, cosa vuoi che sia.

Se i ti dicono: Mangia che i bimbi in Africa non hanno

nienteCosa pensi tu: Il cibo non è granché, perché dovrei mangiarlo?Cosa vogliono dire loro: Noi prepariamo da mangiare, sperando che lo apprezzi e invece ci ringrazia in questo modo.Consiglio: Se non ti piace una pietanza, basta semplicemente dirlo, senza offenderli.

Se dici: Ti Odio!Cosa pensi tu: Che rabbia!Cosa vogliono dire loro: Dov’è che abbiamo sbagliato?Consiglio: La parola ”ti odio” è offensiva, anche perché mica è vero che li odi, ma sei così arrabbiato che spaccheresti un muro. Cerca di non usare mai quelle parole!

Se i ti dicono: Non piangere, non è successo nienteCosa pensi tu: Ma perché non mi capiscono?Cosa vogliono dire loro: Ci fa soffrire vederlo così sofferente.Consiglio: Se si piange c’è sempre un motivo, quindi è meglio confidarsi, per togliersi il pensiero.

Se i ti dicono: E non rispondermi!Cosa pensi tu: Se vogliono che stia zitto, perché mi perseguitano di domande?Cosa vogliono dire loro: Però sfogarsi fa bene!Consiglio: Meglio sorbirsi la predica, perché, dopo un po’, la rabbia svanisce e puoi chiedere scusa.

Se i ti dicono: Non ho tempo, devo lavorare.Cosa pensi tu: Uffa, ho bisogno di aiuto, io!Cosa vogliono dire loro: Non è colpa nostra, se abbiamo tanto lavoro.Consiglio: Cerca di capire che lo fanno per te, solo per te.

Se i ti dicono: Smettila di urlareCosa pensi tu: Quando urlano loro non posso dire niente, non è giusto!Cosa vogliono dire loro: In questa casa no c’è mai un attimo di serenità.Consiglio: Prova a parlare a bassa voce, starai meglio anche tu.

Giada

Cosa dicono i genitori, cosa diciamo noi. Piccolo dizionario

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Marzo 2008

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Giovaniscrittori

LA RICREAZIONENella ricreazionemolta confusionee tanta allegria.Chi corre, urla, ride, piangee chi divora la merenda più in auge.Panini, acqua e tanta agitazionequesta è la nostra ricreazione.

Dura poco, ma il dovutoper mangiare quel che abbiam voluto

Marina Celotti e Gianluca Gaspardo

Ibambinisonopoeti:agiscono.Ibambinisonoartistinelcapireefarparte da subito del mondo e delle re-altàdegliadulti,manon rinuncianoalla fantasia.Costruiscono i loro desideri con spe-ranza e determinazione.I bambini sono sinceri, semplici, ot-timisti,comprensivi...hannoperòbi-sognod’affetto,findallanascitaper-chéessi creanoe credono, aspetta-no, vivono, giocano, anche se sanno

che l’infanzia è un via vai di distacchi e arrivi.I bambini non mentono ma raccon-tano.Hanno presente la figura del geni-tore nel quale si identificano e dacui si travestono: loro sono angeli travestiti.Affrontanolavitacom’è.I bambini osservano, partecipano, agiscono, guardano, provano, giudi-canocontimore,...

Perlorol’infanziaèun’attesadieven-tiluminosielieti,eroicisantiebelli.Ma se il bambino ha vissuto un’infan-zia infelice, quando sarà adulto, den-tro di lui giacerà ancora il bambino non emerso.Per cui bisogna illuminare l’infanzia per farlo crescere.

LA SCUOLALa scuola,alunni e insegnantisono sempre al lavoro.Storia, geografia e italianomatematica e geometriamusica e disegnotecnica e ginnasticaquante materie,una è più leggera,l’altra è più pesante,ma tutte richiedono impegno costante.La scuola, il luogo dell’amicizia e della letizia.

Marina Celotti e Gianluca Gaspardo

IL CCRUn giorno si è inventatoe subito famoso è diventato.Sto parlando del Consiglio Comunale dei Ragazzie tutti ne sono pazzi!Molti si sono candidatiper diventar agiatie noi li abbiamo votati.Il 6 dicembre infine abbiamo votato il Sindaco,Letizia lo è diventatoe con persone importanti in mensa ha desinato.Il giorno dopo si è saputochi vice-sindaco è divenuto,Matteo Andreuttie felici siamo ora tutti.

Marina Celotti e Gianluca Gaspardo

I bambini sono poeti(a cura di Maria Rita Parsi)

Poesie

Quanti particolari in questo cespuglio!

Il nostro cespuglio assomiglia ad un albero di Natale, è talmente grosso che mi fa ricordare un Budda pensoso.Si possono vedere tante foglie colorate di verde, di diverse tonalità: bottiglia,oliva, smeraldo.Alcune foglie sono seghettate e appuntite, piene di puntini rossi e neri : le coccinelle portafortuna.I rami attorcigliati tra di loro formano un groviglio così fitto da poter diventare le tane per gli insetti e gli animali.Proprio lì vicino, sul prato, tanti fiorellini gialli ballano assieme a insetti svolazzanti.

Raffaela Romano Martina Boscarello

disegno di Gaia

disegno di Anna

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L’Impiccione viaggiatoreGiovaniscrittori

VIAGGIANDO ATTRAVERSO MOLTI PAESIANDAI A VEDERE ALTE MONTAGNEANDAI A VEDERE OCEANISOLTANTO NON VIDIDALLO SCALINO DELLA MIA PORTALA GOCCIA DI RUGIADA SCINTILLANTESULLA SPIGA DI GRANOTagore

Abbiamo seguito il consiglio di Tagore, POETA INDIANO DEL ‘900, ecco a voi alcune descrizioni delle bellezze che ci circondano:

UNO STRANO CESPUGLIO

Sono le 9.00, seduto fuori dalla palestra chiacchiero con Aron.Ad un tratto i nostri occhi osservano un cespuglio veramente maltenuto.Ci dà un po’ di tristezza, è formato da tre tronchi con tanti rami coperti da foglie ruvide di color verde acceso.I rami più alti arrivano circa a un metro e mezzo d’altezza.Se fosse potato a dovere sarebbe più bello, così trascurato sembra un barbone che vive per strada: i rami non tagliati come capelli lunghi e sporchi, le foglie disordinate sembrano una barba incolta.Il nostro cespuglio sembra essere abbandonato dagli uomini però ha lacompagnia di insetti e grilli!

ARON MOSCITZ PERSELLO NICOLA

LE ERBE DEL PRATO

Siamo sedute davanti alla palestra su un prato che è di un verde acceso, ma con qualche corteccia qua e là che interrompe il colore quasi uniforme della distesa erbosa.Una brezza leggera fa muovere i fili dell’erba ed i fiori come un’onda lontana.Accanto notiamo una macchia gialla come il sole. Avvicinandoci ci accorgiamo che si tratta di un dente di leone, che noi battezziamo “dente di cavallo” perché ci piace di più.E’ proprio bello, ha uno stelo sottile di un brillante verde bandiera, è grande come una monetina da cinque centesimi, i suoi petali assomigliano a piccoli fili d’erba dorati.Vicino al nostro fiore ci sono i suoi fratelli, sono sfioriti, i loro colori appaiono bui e spenti.

Quante bellezze vicino a noi!!!Ciao dalle piccole botaniche

CARLIN KAREN SARAH QUARINO

UN PEZZETTO DI PRATO

Un venticello sottile riecheggia nell’aria.L’ombra invade un piccolo pezzetto di prato vicino alla palestra.S’intravedono tante cartine che rovinano l’immagine d’insieme, i miei occhi però si fermano ad osservare un tratto di prato pieno di trifogli; chissà se ci sono anche dei quadrifogli - portafortuna!Una foglia secca e aggrovigliata su se stessa attira la mia attenzione: è verde e giallastra all’interno; pare annunciare l’autunno che sta arrivando.

SIMONE ZULIANI

UNA LEZIONE RILASSANTE

Per fortuna oggi si fa lezione fuori!Siamo sedute su un freddo tombino, i nostri occhi fissano l’erba color smeraldo.Ci alziamo, camminiamo sul prato e dei fili leggermente più lunghi ci fanno il solletico alle caviglie.Ad un certo punto ci accorgiamo che stiamo per pestare un piccolo fiore dal profumo intenso, di un abbagliante color giallo limone.

Dal bocciolo fuoriescono dei minuscoli pistilli, il gambo è sottile come un capello e flessibile come la copertina di un libro. Basta solo una leggera folata d’aria che il fiorellino ondeggia vigorosamente.E’ proprio una bella giornata e l’erba luccica come un diamante, siamo avvolte dalla brezza del mattino che trascina con sé i profumi dei pini e dei fiori.Ci troviamo proprio a nostro agio in questo giardino …..e pensare che è quello della scuola.

CHIARA PILUTI GAIA SAVIO

Piccoli scrittori crescono

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Giovaniscrittori

SOLO COSE BUONE!

Mancano dieci minuti al suono della campanella, la prof. ci aveva detto che sarebbe venuta a prenderci un attimo prima, per andare al mercato, ma purtroppo non è ancora arrivata.A un certo punto suona la campanella ma ancora niente: “Nooo, è ammalata!” ipotizziamo, quando entra in classe con un: “Buongiorno!” .Usciamo e un sole abbagliante mischiato a un’arietta fresca ci colpisce lungo il tragitto.Ci dirigiamo verso il cuore del mercato percependo il piacevole aroma dei fiori ma anche “l’olezzo delizioso del pesce”. Si sentono già le chiacchiere delle persone che passeggiano tra i banchi.Ci fermiamo al centro della “fiera” vedendo l’intera strada.In primo piano ci sono due immense bancarelle: una di fiori variopinti e l’altra di vestiti e tende che sventolano leggermente di qua e di là, successivamente, in secondo piano, non si capisce molto bene, ma si intravede il candido campanile storto, caratteristico del nostro paese.Ora però è il momento di prendere appunti sul banco che ho scelto: SOLO COSE BUONE (formaggi e salumi).Mi avvicino al furgone e comincio a fiutare sentendo un nauseabondo fetore di formaggio.Non c’è solo formaggio, ci sono anche tutti i tipi di prosciutto: solo a vederli li ingurgiterei subito tutti.A servire le due signore parlano in continuazione; ci sono altrettanti uomini uno giovane e uno più anziano, che incassano parecchio a causa dei prezzi molto alti.Lì, abbiamo trovato il cugino di Raffaella Romano: Pecorino Romano, un formaggio piccolo e tondo proveniente da Roma!!! Che risate ….Alle nostre spalle c’è un negozietto di fiori: molti mazzi colorati sono sparsi in una parte di prato a formare un piccolo giardinetto.E’ stata un’esperienza indimenticabile, ma purtroppo dobbiamo tornare in classe e rimetterci al lavoro!

MANUEL CASASOLA

VISITA AL MERCATO

E’ arrivato il giorno della visita al mercato e posso felicemente aspettare la professoressa che viene a prenderci. Ci disponiamo in fila per due e cominciamo

il nostro tragitto; sono felice perché sento la brezza del vento frusciare sui capelli e il sole fioco che sorge quasi del tutto, sembra accarezzarmi. Posso percepire lo scricchiolio degli imbianchini che sono intenti nel loro lavoro e il cinguettio armonioso degli uccellini. Ora siamo nel cuore del mercato, si può annusare un fetore di pesce che si mescola al delizioso profumo delle patatine fritte: mi fa venire l’acquolina in bocca. Sventolano nell’aria delle

tende che sembrano le coperte avvolgenti del mio letto: mi fanno venire voglia di un riposino. Posso osservare tra tante bancarelle l’enorme campanile bianco tendente al grigio che mi ripara un po’ dall’accecante luce dal sole. Proprio vicino a me c’è la bancarella della frutta e verdura; da piccolo, ogni giovedì, io e la mamma ci recavamo al mercato fermandoci per molto tempo davanti a quel banco ortofrutticolo, dovevamo fare provviste per il nostro fabbisogno “vegetariano”.Quel bancone è zeppo di verdure di stagione coloratissime che mi fanno sognare tutte le bontà del mondo, un miscuglio di odori, di tutti i generi, dall’aspro fino all’amaro, forme irregolari e tante altre cose. Una verdura che mi ha particolarmente colpito, sono gli “uffiei” - in italiano: “rapette”; hanno un colore bianco violaceo, un odore delicato e intenso come una nuvola mastodontica mentre la superficie è liscia e arrotondata come un foglio appallottolato. Il negoziante mi ha detto che con il burro o bolliti sono una prelibatezza.

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L’Impiccione viaggiatoreGiovaniscrittori

Leggere, istruzioni per l’usoStai per cominciare a leggere .... Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato. Coricato sulla schiena, su un fianco, sulla pancia. Inpoltrona, sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul pouf. Sull’amaca, sehaiun’amaca.Sul letto,naturalmente,o dentro il letto. Puoi anche metterti atesta in giù, in posizione yoga. Col libro capovolto, si capisce.Certo, la posizione ideale per leggere non si riesce a trovarla. Una volta si leggeva in piedi,difronteaunleggio.Sieraabituatia stare fermi in piedi. Ci si riposava così quando si era stanchi d’andare a cavallo. A cavallo nessuno ha mai pensato di leggere; il libro posato sulla criniera del cavallo, magari appeso alle orecchie del cavallo con un finimento speciale, ti sembraattraente.Coipiedinellestaffesidovrebbestare molto comodi per leggere; tenere i piedisollevatiè la primacondizionepergodere della lettura. Bene, cosa aspetti?Distendi le gambe, allunga pure i piedi su un cuscino, su due cuscini, sui braccioli del divano, sugli orecchioni della poltrona, sul tavolino da té, sulla scrivania, sul pianoforte, sul mappamondo. Toglitile scarpe, prima. Se vuoi tenere i piedi sollevati; se no, rimettitele. Adesso nonrestare lì con le scarpe in una mano e il libro nell’altra.Regolalaluceinmodochenontistanchilavista. Cercadiprevedereoratuttociòchepuòevitartid’interromperelalettura.[…] Che c’è ancora? Devi far pipì? Bene saprai tu.Non che t’aspettiqualcosa di particolaredaquestolibroinparticolare.Seiunocheperprincipionons’aspettapiùnientedaniente. […]Sei nella tua stanza, tranquillo, apri il libro allaprimapagina,no,all’ultima,perprimacosa vuoi vedere quant’è lungo. Non è troppo lungo, per fortuna.

da SE UNA NOTTE D’INVERNO UN VIAGGIATORE , Italo Calvino

Alzo lo sguardo e sento l’ aria fresca e frizzante toccarmi come una carezza sulla faccia mentre un mio compagno mi dice che dobbiamo tornare a scuola; mi incammino un po’ deluso. Il fruscio delle foglie mi accompagna lungo la salita. Questa visita mi ha fatto capire che può essere bello fare lezione anche in un altro modo

ALESSANDRO NADALIN

IL PINO

Sono seduta sotto l’ombra di un pino; osservo quello che mi circonda e scorgo un magnifico dente di leone con quel suo colore giallo acceso che lo fa sembrare il sole a mezzogiorno quando è alto alto nel cielo azzurro. Ad un tratto una lieve brezza lo fa ondeggiare come una barca in mezzo al mare immenso.Ecco, sento il bellissimo cinguettio degli uccellini che hanno fatto il nido tra i rami del pino.Sposto il mio sguardo verso

l’impressionante tronco che, pur non essendo enorme mi provoca un po’ di stupore.Toccandolo si sente la ruvida corteccia che in qualche punto è scrostata; riemergono pezzettini abbastanza piccoli di muschio di un verde bottiglia che sicuramente a dicembre acquisiranno un altro colore.Qua e là ci sono dei nodi, qualcuno

piccolo e qualcuno più grande, se li tocchi senti che sono ruvidi e che la loro forma è un pochettino a spirale.Mi diverto ad osservare le formiche che, come scalatrici, cercano di salire più in alto che possono.D’improvviso si nota il riflesso lucente e volatile di una sottile ragnatela, una brezza la fa muovere e quindi non la vedo più.Alzando lo sguardo ammiro i fitti rami pieni di aghi di un verde brillante.Mentre lo sguardo si sposta da un ramo all’altro, adocchio un’ape ma osservandola meglio mi accorgo che in realtà è un fuco, perché è più grande di un’ape normale.Le sue ali sono trasparenti, piene di venature che servono a farle muovere; è peloso ed è giallo e nero, adesso sta volando vicino all’erbetta di colore verde smeraldo.CHE MERAVIGLIE IN UN PICCOLO PEZZETINO DI PRATO.

BERNARDIS FABIO IORGA ANDREEA

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Giovaniscrittori

John Marsden, Ho così tanto da dirti 2007

Deborah Ellis, La trilogia del Burqa

Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia

Joanne Kathleen Rowling, Harry Potter e il prigioniero di

Azkaban

John Lekich, Il club dei perdenti

Patrick Suskind, Storia del signor Sommer

Jerry Spinelli, Stargirl

Nuccia Resegotti, Il libro degli incantesimi

Bianca Pitzorno, Speciale Violante

di Asia e Lucrezia

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L’Impiccione viaggiatoreGiovaniscrittori

1. La mia baby siter è un vampiro: questo film parla di una teenager che viene morsa dal suo ragazzo vampiro, in seguito questa ragazza di nome Sara incontra Benny e Hitan con cui vive straordinarie avventure.

2. Il ragazzo che gridava al lupo: questo film parla di una ragazza che scopre di avere un castello in Transilvania dove si trasformerà in un lupo mannaro.

3. Indiana Jones: Henry Walton Jones JR., meglio noto come Indiana Jones, è un personaggio cinematografico ideato da George Lucas, un archeologo protagonista di una serie di quattro film d’avventura scritti da Lucas e diretti da Steven Spielberg e di una serie televisiva. Il suo ruolo è stato interpretato sul grande schermo dall’attore Harrison Ford.

4. Harry potter: trasposizione cinematografica di grande successo della saga di romanzi fantasy da cui prende il nome.

5. Il signore degli anelli: “Il signore degli anelli”, in originale “The Lord of the rings”, è una trilogia fantasy del regista neozelandese Peter Jackson, basata sull’omonimo romanzo scritto da John Ronald Reuel Tolkien. Insieme a Ben-Hur e Titanic, “Il ritorno del re” è il film premiato con il maggior numero di premi oscar, 11, e complessivamente la serie cinematografica è la più vittoriosa della storia: 17 statuette.

6. Horror movie: horror movie (stan helsing) è un film del 2009 diretto da Bo Zenga. Si tratta di una parodia demenziale di celebri film horror.

7. Zack e cody il film: questo film parla di due gemelli di nome Zack e Cody che si trovano in una strana situazione, uno scienziato pazzo li vuole fondere in un unica persona, ma grazie ai loro amici riusciranno ad uscire da quel pasticcio.

8. Radio Reable: questo film parla di una timida ragazza di nome Tara che grazie ad un programma radiofonico riesce a sconfiggere tutte le sue paure.

9. I maghi di Weverly the movie: questo film parla di tre maghi che si affrontato in una gara di famiglia.

10. L’era glaciale 4: odissea che porta Manny verso il ricongiungimento familiare; il film dimostra di saper prendere il buono dal passato senza ripeterne gli errori. In definitiva, un viaggio che vale la pena di intraprendere: non deluderà.1.

Bortolin Alessia

I dieci film più belli del momento

LEONARDO ANDERVOLTI

Leonardo Andervolti, nato a Spilimbergo nel 1805 e morto nel 1867, fu un patriota italiano. Al suo nome la nostra scuola è intitolata.Conosciuto in Friuli-Venezia Giulia, ha avuto un ruolo importante nel Risorgimento italiano.Con il termine Risorgimento la storiografia si riferisce al periodo della storia d’Italia durante il quale la nazione conseguì la propria unità nazionale.Dopo aver frequentato le scuole a Portogruaro, studiò presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Si dedicò agli studi di pittura e meccanica e fin dal 1832 si fece notare per parecchie invenzioni nel campo delle armi.Ebbe un ruolo importante nella difesa di Osoppo e Venezia contro gli austriaci nel 1848, durante La prima guerra di Indipendenza. Quando fu mandato nel forte di Osoppo, organizzò il presidio e si occupò alacremente di rinforzare le opere difensive. Ebbe poi il comando dell’artiglieria. Dopo la capitolazione del forte, Andervolti si diresse verso Venezia e il suo nome fu associato ai più valorosi. Caduta anche Venezia, si ritirò a Spilimbergo, ove riprese i suoi studi di pittura e meccanica. Nel 1860 corse a Genova, cooperando alla preparazione delle spedizioni che seguirono a quella dei Mille. Raggiunse Garibaldi, che lo nominò Maggiore d’Artiglieria, affidandogli il compito di provvedere all’armamento dei volontari.Molti furono gli uomini che sacrificarono la vita, i beni e gli affetti familiari per costruire lo stato italiano. Proprio come fece Andervolti.

Matteo e Mladen

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Sport

Il basket è un gioco di squadra, in campo scendono 5 giocatori. Le partite durano 40 minuti suddivisi in quattro tempi, detti quarti, da 10 minuti ciascuno. I minuti di gioco sono effettivi, ciò significa che ad ogni interruzione del gioco dovuta a falli o altro, il cronometro viene fermato e riparte quando la palla viene rimessa in gioco. Inoltre per ogni azione una squadra ha un tempo massimo di 24 secondi per concludere l’attacco, nel caso in cui entro i 24 secondi non ci sia il tiro a canestro la squadra perde il possesso della palla a favore degli avversari. Ogni canestro segnato vale 2 punti, ma esistono anche i tiri da 3 punti se effettuati da dietro una linea segnata sul campo che indica la cosiddetta area da tre punti; ci sono poi i canestri che valgono solo 1 punto e sono i tiri liberi, tiri effettuati da un giocatore quando subisce un fallo. Alcune regole fondamentali del basket sono:• passi: quando un giocatore si muove senza palleggiare;• doppio: quando un giocatore dopo aver smesso di palleggiare ricomincia il palleggio;• ritorno: quando una squadra ha conquistato la metà campo avversaria non può più ritornare nella propria metà campo;• 5 falli: un giocatore può al massimo commettere 5 falli personali dopo di che deve lasciare il campo.

Il basket maschile in Italia è suddiviso in vari campionati, il principale è la serie A1, poi c’è la lega DUE e altre serie minori. Il campionato più famoso al mondo, dove giocano i migliori giocatori è la NBA (National Basket Association) che è suddiviso in due gironi; la Western Conference e la Eastern Conference. La finale del campionato che assegna il titolo NBA si svolge ogni anno e mette di fronte le squadre vincitrici di ogni conference. Quest’anno la finale si è svolta tra le squadre di Miami (Eastern Conference) e quella di Oklaoma City Tunder (Western conference) ed ha visto prevalere i Miami Heat che hanno vinto il titolo dopo molti anni, l’ultimo risaliva al 2006.In questa squadra giocano molti campioni, LeBron James, Chris Bosh e Dwyane Wade, quest’ultimo è il mio giocatore preferito.Wade è una guardia di 100 kg per 193 centimetri di altezza ed ha 30 anni, è nato il 17 gennaio 1982 a Chicago. Nonostante il fisico possente è molto agile e veloce ed assieme a LeBron compongono una coppia esplosiva.Il campionato NBA ha alcune regole diverse rispetto al campionato del nostro paese, ad esempio i tempi durano 12 minuti e i falli che ogni giocatore può commettere sono 6 e non 5.Il basket è molto divertente e lo consigliamo a tutti.

Kevin e Riccardo

Il basket

Michael Jordan è sicuramente il giocatore di basket più conosciuto al mondo. Per la sua facilità nel saltare fu soprannominato in America AIR JORDAN e per la sua bravura l’EXTRATERRESTRE.La carriera di Jordan è iniziata a metà anni ottanta e terminata a fine anni novanta. Durante la sua lunga carriera ha vinto tutto quello che è possibile vincere per un giocatore professionista, anche un oro olimpico con il mitico DREAM TAEM a Barcellona nel 1992.Nel 1993 in seguito all’omicidio del padre Jordan attraversa un periodo di crisi e decide di lasciare il basket per dedicarsi al baseball, sport amato da suo papà. Fortunatamente dopo quasi un anno e mezzo Jordan decide di tornare a giocare a basket e lo fa sempre a grandissimi livelli. Grazie alla sua indiscussa fama mondiale, la NIKE decide di produrre una linea di scarpe firmata da Jordan e chiamata AIR come il soprannome con il quale Michael è conosciuto nel mondo del basket.

Kevin e Riccardo

Michael Jordan

disegno di Anna

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L’Impiccione viaggiatore

Il 09 Novembre 2012 è stata disputata la gara campestre, iniziata alle ore 10:00 con grande attesa dei ragazzi delle quinte elementari e delle classi secondarie di Majano e Forgaria. Dopo che i ragazzi hanno gareggiato sperando di arrivare sul podio, sono stati premiati i primi tre di ogni gruppo con una medaglia. La giornata era meravigliosa e i ragazzi sono stati fortissimi.I vincitori sono: Quinte femminiliCapindica ConsueloLiussi StefaniaComino Francesca Quinte maschiliVenir MatteoTrevisan AlexHysniu KorabPrime femminiliGolosetti AsiaToniutti ValentinaColetti Sonia Prime maschiliNadalin AlessandroCasasola ManuelBazzara RiccardoSeconde femminiliLizzi FrancescaModesto MichelaLika XhoanaSeconde maschiliRoveretto LucaFurlan MassimilianoAndreutti MatteoTerze femminiliCasasola SaraVeritti FedericaPlos Giulia Terze maschiliVidoni LorenzoBaracchino IvanBertoli EnricoI più grandiSala FedericoMurè MassimilianoCalligaro Samuele

di Asia, Anna, Claudia

Sport

La corsa campestre

disegno di Lucrezia e Michele

Foto di Martina

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Marzo 2008

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Sport

Il nuoto sincronizzato è uno sport acquatico che è un ibrido di nuoto, ginnastica e danza in cui le atlete eseguono esercizi coreografici in acqua a tempo di musica. Esse infatti riescono a sentire la musica anche sott’acqua grazie a degli autoparlanti stagni chiamati subacquei che diffondono la musica.Le competizioni possono essere di tipo:-singolo-doppio-triplo-squadra-combinatoIl numero minimo di atlete in una squadra che gareggia a livelli riconosciuti è da 4 a un massimo di 10.Questa disciplina richiede forza, resistenza, flessibilità, grazia, abilità artistica nell’esatta coordinazione dei

tempi e controllo della respirazione.Sviluppato nei primi anni del ventesimo secolo, alle origini era noto anche come “balletto acquatico”.Il nuoto sincronizzato fa parte del programma olimpico dai giochi di Los Angeles.In Canada e negli Stati Uniti, per esempio, le competizioni sono miste e gli uomini gareggiano con le donne.In questo sport i movimenti sono scanditi dalle atlete contando 8 tempi per ottenere contemporaneamente la massima sincronizzazione.L’attività agonistica internazionale è regolata dalla FINA (Federation Internatinale de Nation). Le atlete vengono chiamate “sincronette”.Le categorie sono varie e cosi disposte:-scuola nuoto sincro-giovanissime-esordienti B-esordienti A

-ragazze-juniores-seniores-assoluti-masterIl nuoto sincronizzato è uno sport relativamente giovane, giunto in Italia solo negli anni Settanta, ma in realtà il cenno storico più remoto risale all’inaugurazione dell’Anfiteatro Flavio (Colosseo) nell’ 80 d.c, in cui si parla di danzatrici acquatiche a corredo delle naumachie. Successivamente venne portato alla ribalta con i film di Esther Williams e finalmente nel 1984 diviene sport olimpico.

Può essere praticato già a partire dai 6 anni, purché siano già state acquisite le tecniche del dorso, dello stile libero e della rana.

Kevin e Riccardo

Il nuoto sincronizzato

La pallavolo o volley dall’inglese volleyball è giocata da 2 squadre composte da 12 giocatori ciascuna.Ogni squadra schiera in campo 6 giocatori che giocano in un campo rettangolare diviso da una rete.Il campo è lungo 18 m e largo 9 m, i 2 settori sono larghi 9 per 9, deve essere al coperto e deve essere alto almeno 7 m. La rete è alta 2,24 m.Tutte le linee devono essere larghe 5 cm e la superficie di gioco deve essere costituita da parquet o paraflex. La palla deve essere di puro cuoio e deve avere la circonferenza di 65-67cm, deve pesare 260-280g e deve avere una pressione di 0,30-0,325 kg/cm2.Ci sono diverse versioni: il park volley, il foot volley e il beach volley.

Ivan Zaytsev è nato a Spoleto il 2 ottobre 1988 e gioca in ruolo di schiacciatore.È figlio di un pallavolista russo di

nome Vyaeslav Zaytsev.Ivan è alto 2,04 m, pesa 100 kg e gioca nella Nazionale Italiana.Nella stagione 2006-2007 passa alla Roma volley mentre la stagione successiva viene ceduto alla Latina volley.Nell’annata 2008 ritorna alla squadra romana.Nella stagione 2009-2010 vince la Coppa Italiana di categoria ed ottiene la promozione nel massimo campionato Italiano.Nel 2011 vince l’argento con la Nazionale al campionato europeo, mentre nel 2012 vince il bronzo all’edizione dei giochi olimpici.Nella stagione 2012-2013 viene ingaggiato dall’associazione sportiva Volley Lube di Macerata dove cambia il suo ruolo in opposto e vince la Supercoppa Italiana ricevendo il premio di miglior giocatore.

Kevin e Riccardo

La pallavolo

disegno di Lucrezia e Michele

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L’Impiccione viaggiatoreUn poster per la pace

Immagina la PACEOgni anno la nostra scuola partecipa al concorso “Un Poster per la Pace”.Il concorso artistico per bambini incoraggia i giovani di tutto il mondo ad esprimere la loro visione della pace. Il tema del concorso Un Poster per la Pace del 2012-13 è "Immagina la Pace". La professoressa Vidoni ha creato con i ragazzi dei piccoli capolavori.

foto di Mariagrazia

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Marzo 2008

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Latavoladeighiottoni

Insegnare a star bene a tavola non è solo una questione di“BUONA EDUCAZIONE”, ma è un aiuto a sviluppare la manualità e l’autonomia del bambino. Il piccolo mostro non ha fauci spalancate né occhifiammeggianti,anziègraziosoe delicato, sostiene con garbo laconversazione, quando vuole sa dire perfinograzieeprego.Ma non portatelo al ristorante: i bambini di oggi spesso a tavola sono terrificanti.Masticanoaboccaaperta,sisdraianosul tavolo, rovesciano il bicchiere, fanno cadere le posate, prendono il

cibo con le mani.Igenitoriliguardanosconsolati:doveabbiamo sbagliato? E, soprattutto,come rimediare?Inutile arrabbiarsi una volta ognitanto: anche a tavola le regole vanno impartiteconcostanzaepazienza.Oggi è più difficile, anche perchésonorariimomentiincuisimangiatuttiinsieme.Sarebbe importante stabilire che non ci si alza senza chiedere il permesso.Secondo la spsicomotricista Anne Willie: “Star bene a tavola è anche ilfruttodelcontrolloingeneralesulcorpo, al quale però bisogna abituare

il bambino gradualmente. Non basta dirgli che sbaglia, bisogna spiegargli come fare le cose, per esempio come tenere in mano le posate, aiutandolo a esercitarsi.”

la redazione

Il bon ton a tavola

Ingredienti per 4 persone: 6 uova 4 cucchiai di zucchero 1 pizzico di sale 250 ml di latte 130 g di farina 1 cucchiaio di zucchero alla vaniglia 1 cucchiaino di cannella (se piace) Burro per friggere la “frittata” 4 cucchiai di uvetta (se piace) Zucchero a velo da spolverare sopraCome si prepara:Dividere il tuorlo e l’albume delle uova. Sbattere l’albume con 3 cucchiai di zucchero e un pizzico di sale e montarli a neve. In una ciotola mescolare il latte, la farina, il tuorlo delle uova, lo zucchero alla vaniglia, e la cannella. Amalgamare delicatamente i due composti. Riscaldare una padella circa di diametro 28 cm., fare fondere il burro e versare all’interno della padella calda l’impasto. Cuocere l’impasto da una parte e poi rigirare la “frittata” dall’altra. Quando è ben dorata tagliare l’impasto in piccoli pezzi e mescolarli. Versare l’uvetta (se piace), mescolare i pezzi di Kaiserschmarren nella padella con l’uvetta, cospargere di zucchero a velo e servirli direttamente nella padella accompagnati da abbondante marmellata di mirtilli (messa in una ciotolina) oppure versare i pezzi in piattini singoli e cospargerli di zucchero a velo con sopra un’abbondante dose di marmellata di mirtilli (così la gustiamo noi).Vi consiglio questo piatto è veramente ottimo …….

Pilutti Chiara

Dall’Austria KEISERSCHMARREN (frittata dolce)

Per l’impasto: patate 1kgfarina di frumento 750gr1-2 uovasale quanto bastaLessate le patate, schiacciatele e lasciatele raffreddare. Aggiungete farina, uova, saleAmalgamate ottenendo un composto omogeneo. Con il mattarello stendete formando una sfoglia di 3mm.Con l’aiuto di un bicchiere ritagliate dei cerchi di circa 6cm di diametro.Per il ripieno:prugne secche denocciolate 150 gr.cannella 1 cucchiainozucchero 2 cucchiaiLa sera prima mescolare le prugne con 2 cucchiai di zucchero e 1 di cannella e lasciarle ammorbidire tutta la notte.Al momento della preparazione tagliuzzare le prugne a pezzettini piccoli e disporre un cucchiaino di ripieno al centro del cerchio di pastaRinchiudere i cerchi a mezzaluna, schiacciando sul bordo con le dita.I cjarsons vanno lessati in acqua bollente salata finché non vengono a galla.Nel frattempo in un padellino fondere del burro, aggiungere una manciata di ricotta affumicata grattugiata e condire i cjarsons aggiungendo ancora cannella a piacere e ricotta grattugiata a volontà.Ricetta per 6 persone

Alessandro Candusso

Cjarsons

logo di Gabriele Gubiani

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L’Impiccione viaggiatoreLatavoladeighiottoni

AFFRONTANDO IL GENERE AUTOBIOGRAFICO LA CL.IIB SI E’ MOLTO DIVERTITA RICORDANDO ALCUNI EPISODI DEL PASSATO.

CAVOLINI E FUNGHI

Ciao a tutti!Oggi parlerò di un argomento che accomuna tutti i ragazzi: le pietanze disgustose, spregevoli e nauseabonde che credo quasi tutti i genitori facciano, contro la volontà del bambino, prima mangiare e poi, come successe a me, rigurgitare.Oggi, infatti, vi voglio narrare, cari lettori e cari lettrici, due avvenimenti che hanno segnato, nel pieno senso della parola, la mia infanzia; due cibi che solo a pensare mi viene la nausea e che ho giurato non mangerò mai più: una volta è più che sufficiente!Mi ricordo che avevo circa sei anni quando, un pomeriggio gelido e nebbioso di novembre, mia madre mi comunicò con un sorrisetto dall’aria molto furba, che quella sera avrebbe preparato la sua specialità. Fino a quel momento il suo piatto forte erano sempre state le crepes ripiene di croccanti zucchine bruciacchiate qua e là: semplicemente una delizia. Ma non sapevo ancora che quella serata si sarebbe trasformata in una disgustosa e spiacevole nottata che spero non mi ricapiterà più. Ero molto contenta perché credevo, e lo sottolineo, di gustare, quella sera, il mio piatto preferito; attendevo con ansia mia madre che esclamasse:-E’ pronta la cena!- Finalmente il momento era arrivato e, con la pancia che brontolava a più non posso, feci uno scatto di dieci metri, raggiungendo la cucina a tutta velocità.Mi ero accorta che il profumo non era lo stesso, invece il colore era molto simile, ma non ci pensai: trepidavo

dall’eccitazione, desideravo con tuttal’anima gustare quella delizia e assaporarmela ma…:-Che schifezza- urlai con voce tremolante -Cos’hai messo qua dentro, mamma,veleno?- lei si mise a ridere e a me diede molto fastidio: avevo la nausea e lo stomaco sottosopra e mia madre non la finiva più di sghignazzare. Io intanto corsi in bagno: non avevo capito che ingrediente tossico avesse messo dentro alle crepes ,ma ciò ebbe su di me effetti molto negativi in quanto, in quell’agitata nottata stetti circa un’ora in bagno e nei giorni seguenti ebbi lo stomaco tutto in subbuglio. Dopo un periodo di tempo finalmente mi svelò il segreto dell’ingrediente che era… il cavolino di Bruxelles!Allora ragazzi, vi è piaciuta la mia prima disgustante esperienza? Spero proprio di sì, ma adesso ho un’altra storia da raccontarvi… Lo stesso anno dei cavolini, mia nonna decise di fare una specie di riunione di famiglia, chiacchierando e mangiando insieme. Quel giorno pensò di fare il risotto ma l’ingrediente, secondo lei, doveva rimanere una sorpresa.Giunse in tavola con un pentolone colmo di una sostanza semiliquida, giallognola e marroncina. Servì i piatti e incominciai a mangiare con molto appetito ma, sfortunatamente, dopo due bocconi mi accorsi dal sapore della pietanza che non era molto di mio gradimento; infatti scoprii che l’ingrediente che doveva rimanere segreto erano nientemeno che i funghi, il cibo che odio di più dopo i temibili cavolini di Bruxelles. Per non sembrare la bambina viziata continuai a mangiare cercando di trattenere le smorfie che in quei casi mi vengono spontanee. Ma, anche se la mia buona volontà era tanta, vedendo quel cibo molliccio e vomitevole posato sulla

mia forchetta, non resistetti e corsi in bagno a rigurgitare tutta quella schifezza nauseabonda che avevo mangiato; poi, come una brava bambina di sei anni, mi lavai ben bene e ritornai a tavola come nulla fosse successo; improvvisamente una risata famigliare si sprigionò lentamente nell’aria: tutti avevano perfettamente compreso ciò che era accaduto!Beh, cari amici, siamo arrivati alla conclusione di questo racconto e spero con tutto il cuore di avervi stupito con le mie storie sui cibi “nauseabilmente” nauseabondi!!!

classe seconda B

Disgustose pietanze

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Marzo 2008

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Latavoladeighiottoni

Non so se siete d’accordo, ma io proprio non capisco perché gli adulti ci obbligano a mangiare cibi disgustosi. Ci dicono che i piatti sani hanno vitamine o che fanno bene alla pelle. Uno di questi è la polenta della scuola.Io la odio e ora vorrei raccontarvi un episodio che la rende protagonista.Pochi giorni fa arrivai in mensa con una fame davvero bestiale e, impaziente, scrutai tra i tavoli per scoprire la pietanza servita quel giorno; il mio stomaco brontolava, la mia fame era insopportabile ed io e la mia classe saremo stati i primi a svelare quel misterioso enigma: il menù del giorno.Ma alla mia ansia si sostituirono un enorme odio e terrore quando le cuoche versarono nel mio piatto un enorme porzione di putrida polenta!!!!!BLEAH!!!!!!

Dopo essermi seduta al tavolo cominciai ad osservarla e ad aspettare che succedesse qualcosa, magari sarebbe evaporata!! Eppure non accadde nulla…..Immaginate: era di un giallo acceso e abbagliante, alzando la crosticina formatasi sopra, la “polpa” si rivelava gelatinosa e si scorgevano palline simili a piccolissimi occhietti gialli.Si presentava molliccia come il cibo per i gatti, poi, appena la raccolsi con la forchetta, scivolò via ricongiungendosi a quella rimasta nel piatto.I miei occhi erano colmi di disgusto osservando quell’”essere alieno”!!!!Eppure, coraggiosamente, portai quella schifezza alla mia povera bocca e…….CHE SCHIFO!!!!!!Più veloce di un fulmine presi il bicchiere con l’acqua e, per poco, non

inghiottii pure quello.Il secondo cibo che odio con tutto il mio cuore sono le carote crude.Circa a sei anni, dopo avermi chiamato per la cena, mia madre mi presentò davanti un piatto colmo di orripilanti vermicelli arancio.Allora mi disse:” Su dai, assaggia le carote che ti fanno bene alla vista!”Carote, si chiamavano e si chiamano così!Erano sovrapposte tra loro e sembrava che litigassero per finire nella mia pancia.Mi pareva che si agitassero come serpi e, mentre ero distratta, mio padre mi imboccò una forchettata!!Sentii che i miei denti masticavano delle cose scricchiolanti e che la mia bocca veniva invasa da un succo dolcissimo!!!! AAAAAAH!!!!!Subito dopo corsi in bagno e vomitai.

classe seconda B

Polenta e carote

Vi è mai capitato di odiare un cibo che i vostri genitori vi hanno obbligato a mangiare? Beh! A me sì, è successo parecchie volte! Ricordo ancora quando avevo sette o otto anni e mia madre mi costrinse a inghiottire quei disgustosi cavolfiori con la besciamella! Era una bella giornata, dalla cucina usciva un odore che sembrava piacevole, ma l’apparenza inganna! Mia madre mi chiamò a tavola, io arrivai con una fame da lupo, la mia pancia iniziava a brontolare, sembrava che mi implorasse di mangiare! Dal forno caldo usciva un profumino … la cosa migliore sarebbe stata uno squisito pasticcio, dopo quella lunga giornata faticosa ma … cosa si nascondeva là dentro? Era una sorpresa!Intanto mi sedetti a tavola, presi coltello e forchetta e l’ansia iniziò a salire, l’acquolina era all’estremo! La mamma si avvicinò con passo

lento al fornetto, lo aprì e tirò fuori una bella teglia, però non sembrava esserci dentro un pasticcio! Pensai che avesse dimenticato qualche ingrediente o forse aveva cucinato una sua specialità, ma di certo non era un pasticcio: non mi piacque. Aveva un odore sgradevole, un aspetto disgustoso e terribile. Quando infilai la mia forchetta nel cibo, uscì una polpa liquida, molliccia e nauseante, uno strano essere: il cavolfiore, che odio dall’asilo!Che schifo! Ma come fanno i miei genitori e i miei fratelli a mangiare quel cibo disgustoso! Per non sembrare la pecora nera della casa, assaggiai quei cavolfiori e un attimo dopo … VOMITAI!!In quel periodo assaggiai un altro terribile cibo: il risotto con gli asparagi. Mia mamma lo cucina spesso e dato che sa e che sapeva che non mi piaceva era riuscita ad ingannarmi

un’altra volta! Questo risotto aveva un colore giallastro, un odore disgustoso, gli asparagi sembravano dei vermi, non facevano certo venire l’acquolina in bocca ma io ancora non li avevo adocchiati. Quel giorno presi la forchetta e la inforcai dentro quel mostro pessimo e giallognolo che riuscì ad entrare dentro la mia bocca: bleah! Che schifo! Aveva un saporaccio. Frugando dentro il piatto trovai una cosa strana: un asparago! Ma cosa avevo mangiato! Mia mamma e tutta la mia famiglia lo sapevano e me l’aveva nascosto: che rabbia! Ad un certo punto sentii un brontolio nella mia pancia e … corsi subito in bagno! Tutti si misero a ridere!Queste esperienze mi hanno fatto crescere, ma non mangerò mai e poi mai i cavolfiori con la besciamella e il risotto con gli asparagi!

classe seconda B

Cavolo e asparagi

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L’Impiccione viaggiatoreLatavoladeighiottoni

Le palline di cioccolato sono dei dolcetti gustosissimi e molto facili da preparare. Parole del nonno pasticcere

Tempo di preparazione: 20min.; 2 ore in frigo.

Ingredienti per circa 40 palline:100 gr. di mascarpone70 gr. di cacao amaro150 gr. di biscotti secchi50 gr. di burro1 tuorlo120 gr. di zucchero

Per guarnire: a piacere cocco, granella di nocciole, zuccherini colorati ecc.PreparazioneIn una terrina amalgamare il burro con lo zuccheroAggiungere il mascarpone, il tuorlo e il cacaoMescolare il tutto formando un impasto omogeneo, dopo di che unire i biscotti tritatiAmalgamare il tutto e formare con le mani delle palline.Guarnirle a piacere e lasciarle riposare per 2 ore in frigorifero.

Martina Boscariello

Le palline di cioccolato

Per preparare il cous cous (per 4 persone): una couscoussiera, una pentola a pressione (o una pentola dai bordi alti), 1/2 kg di cous cous non precotto a grana fine o media (mai a grana grande), 2 zucchine grandi, 2 carote grandi, 2 cipolle, 2 patate, 1 piccolo pollo, 250 gr. di ceci ammollati per una notte, 1 bustina di zafferano, acqua, olio.

1. Cuciniamo le verdure, il pollo e i ceci.Laviamo le zucchine e le carote, peliamo e laviamo le patate. Tagliamoli in pezzi grandi (le verdure tagliate a pezzi grandi è una caratteristica del cous cous marocchino). Nella pentola a pressione (per accorciare i tempi di cottura, ma potete utilizzare anche una pentola normale dai bordi alti) far soffriggere nell’olio le cipolle tagliate a dadini, aggiungere le verdure, far rosolare un po’, aggiungere i ceci scolati, circa un litro d’acqua, una bustina di zafferano (per colorare il brodo) e far cuocere a fuoco medio per circa 15 min. Trascorso questo tempo aggiungere il pollo tagliato a pezzi chiudere la pentola, e cuocere il tutto dal fischio secondo le istruzioni della vostra pentola a pressione per

la cottura della carne. Se usate una normale pentola dai brodi alti far cuocere per almeno un’ora, fino a quando i ceci saranno morbidi ed il pollo cotto.

2. Prepariamo la couscoussiera.Riempiamo la parte inferiore della couscoussiera con l’acqua, facendo molta attenzione che l’acqua non tocchi il recipiente superiore forato. Ora bisogna sigillare l’attaccatura dei due recipienti della couscoussiera, passaggio molto importante, perchè serve a non far uscire il vapore lateralmente ma a convogliarlo in alto sul cous cous e cuocerlo. La couscoussiera si può sigillare con un panno di cotone inumidito che va messo tutto intorno al bordo tra i due recipienti, in modo da sigillarli. La stessa cosa si può fare semplicemente anche con una busta di plastica, come ha fatto Keira.

3. Cuciniamo il cous cous.Versare la semola di cous cous nel recipiente superiore della couscoussiera posta sul fuoco, e far cuocere fin quando non uscirà il vapore da sopra il cous cous. Quello è il segnale che il cous cous è cotto.

Prendere il recipiente pieno di cous cous e versarlo su un vassoio dai bordi alti molto ampio, stando attenti a non scottarsi. Con un cucchiaio di legno aprirlo, farlo rinvenire spruzzandogli sopra un po’ di acqua fredda, bagnarsi le mani sempre con acqua fredda (per non scottarsi) e cominciare ad aprire e far gonfiare i grani di cous cous lavorandolo e muovendolo alternativamente con le mani. La lavorazione a mano va fatta per circa 10 min, fino a quando i grani non risulteranno belli separati e gonfi. La cottura e la sgranatura del cous cous va ripetuta due volte, cioè il cous cous, dopo la sgranatura, va rimesso a cuocere nella couscoussiera e di nuovo lavorato con le mani per sgranarlo e farlo gonfiare.

4. Componiamo il piatto.Su un ampio vassoio da portata versare il cous cous cotto a mo’ di montagnola, facendo attenzione a non comprimerlo. Versare poco brodo e coprire con la carne e le verdure al centro. Servire subito!

Khalifa, Michele, Raffaele

Il Cous cous

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Marzo 2008

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Gli astri

O

Pulcioscopo21 mar – 20 aprSIETE COCCIUTI COME AL SOLITO, CERCATE DI NON INCASTRARE LE CORNA IN QUALCHE PROBLEMA.ATTENTO AD UN QUATTRO CHE TI ASPETTA DIETRO L’ANGOLO!

21 apr – 20 magQUANDO IN UNA VERIFICA VEDI IL ROSSO DELLA PROFESSORESSA CERCA DI NON IMPAZZIRE!

21 mag – 21giuCERCATE DI NON ANDARE TROPPO D’ACCORDO, ALTRIMENTI AL VOSTRO COMPLEANNO VI RITROVERETE UN REGALO DA CONDIVIDERE

22 giu – 22 lugSTAI ATTENTO A NON PIZZICARE GLI AMICI, SEI PERICOLOSO!

23 lug – 23 agoSE LA TUA CRINIERA NON VUOLE ESSERE DOMATA, COMPRA UN BEL RIFORNIMENTO DI GEL

24 ago – 22 setATTENZIONE AI BRUFOLI, PER LE FESTE NON MANGIARE TROPPI PANETTONI

23 set – 22 ottFINALMENTE DURANTE LE FESTE PUOI RIPOSARE, STAI PERDENDO IL TUO EQUILIBRIO......

23 ott – 22 nov IL TUO PUNGILIONE PUNGE POCO, PER IL PROSSIMO ANNO DEVI IMPEGNARTI DI PIU’ NELLO STUDIO

23 nov– 21 dicLE TUE FRECCE SONO BEN APPUNTITE, PER IL NUOVO ANNO AVRAI GRANDE SUCCESSO

22 dic – 19 genNON TUFFARTI DI TESTA, POTRESTI RIMANERE INCASTRATO CON LE CORNA

20 gen – 18 febCERCA DI ESSERE CAUTO, SEI FRAGILE E POTRESTI ROMPERTI IN MILLE PEZZETTI

19 feb – 20 marCERCATE DI PARLARE DI PIU’, E’ DIFFICILE LEGGERVI NELLA MENTE

Enrico e Francesco

logo di Buttazzoni Jenny

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L’Impiccione viaggiatore

Qual è il colmo per la Befana? Non saper giocare a scopa

Colmo per Babbo Natale: essere arrestato perchè preso con le mani nel sacco

Qual è il colmo per l’albero di Natale? Essere conciato per le feste

Quali sono i venti freddi che soffiano a Natale? I venti sotto zero

Ho messo la calza e la befana non mi ha portato niente. Forse era meglio metterne una pulita

Colmo per un viaggiatore ... andare a fare le vacanze all’isola di Pasqua per Natale

Perchè le renne vivono al Polo Nord? Perchè lì c’è il ghiaccio pe-renne

Sotto l’albero di Natale, cosa fanno di nascosto la regina di Inghilterra ed il re di Spagna? I regali!

Un re magio triste diventa .... un re mogio?

Un ottimista è una persona che inizia una dieta nel giorno di Natale.

Perché il cammello dei Re Magi è così veloce? Perché viaggia a tutta mirra!

Un bambino chiede a Babbo Natale: “Perché dopo tanti anni passi ancora per il camino?” e Babbo Natale: “Ci fosse qualcuno che mi lasci la chiave sotto lo zerbino!”

Cosa dice un cane davanti ad un albero di Natale? Finalmente hanno messo la luce in bagno!

a cura di Michele Brinati

Sudopulcio

Crucipulcione

Rilassiamoci un po’

2 9 3

5 3 4 8 7

8 9 3 5 2 4

4 7 3 8 6

2 7 4 9

6 8 2

9

4 3

1 2 8 3 5 4

1 2 3 4

5

6

7

QUELLE STRANE DEFINIZIONIQuesto piccolo cruciverba ha delle particolarità: le otto parole(quattro orizzontali e quattro verticali) non sono normalmentedefinite ma... sono contenute nella parola che sta al posto delladefinizione.Adesempio:selaparoladainserirefossePERAlaparolacollocata al posto della definizione potrebbe essere comperare(comPERAre), oppure esperanto (esPERAnto) e così via. Buona ricerca !

OrizzontalePrenotareCheroseneEremitaIsraeliano

VerticaleTenerezzaSorellaAtomicaVespasiano

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Marzo 2008

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Rilassiamoci un po’

In questo gioco devi semplicemente trovare le parole che ti vengono chieste nelle definizioni riportate sotto lo schema. In che modo? Nel riquadro centrale dovrai riconoscerle sparpagliate in modo orizzontale, verticale, obliquo, all'incontrario e cerchiarle Leggi poi di seguito le lettere non cerchiate ….. troverai un messaggio per te

1. Gruppi di famiglie nobili 2. La capitale dei longobardi 3. I longobardi ne mangiavano molta 4. Pianura ungherese dove si fermarono 40 anni 5. Scrisse un famoso editto…raccolta di leggi 6. Il re longobardo che entrò in Italia nel 568 7. Regina che volle fermamente il cristianesimo per il suo popolo 8. Primo duca longobardo a Cividale 9. Spada lunga longobarda 10. Regione d’origine dei longobardi 11. Lo erano al loro arrivo in Italia (religione) 12. Regione italiana che prende il nome dai longobardi 13. Fiume che scorre in Pannonia 14. I longobardi erano raffinati artigiani dell’oro 15. Un’ ascia “pelosa” 16. Condottiero- capo in latino 17. Ornamenti tipici longobardi 18. Parte dello scudo 19. Scrisse l’ HISTORIA LONGOBARDORUM

L T E O D O L I N D A S I A M O O R A F I C A C C I A G I O N E M P I P A N N O N I A I M I I F B A I V A N I D N A C S T I R I A V C I D I P R I M D U X A A B R I A V I A O N I O B L A U T U D A N U B I O G U R I F A M O L I O U N M O N D O D I O F A R E A B A R B U T A U M B O N E B E N E B U O P A G A N I N E F E S P A O L O D I A C O N O T E E B U S C R A M A S A X O N A N N O

GIOCO “ LONGOBARDO “ METTI ALLA PROVA LE TUE CONOSCENZE STORICHE

giochi creati dalla prima A

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L’Impiccione viaggiatore

The End

Una storia a fumetti:Gigino Notax

Rilassiamoci un po’

Con questo lavoro la classe prima B ha partecipato ad un concorso di idee avente per tema la realizzazione di un’opera fumetto con finalità educative sul concetto della legalità fiscale, dal titolo: “LA SCUOLA PROMUOVE LA LEGALITA’ FISCALE”.“Abbiamo cercato di esprimere cosa significa per noi legalità fiscale e l’impatto sociale che riveste.E’ stata un’esperienza molto divertente e utile.”

di Alessia B., Anna, Asia, Enrico, Marina, Michele, Nicole, Riccardo

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Marzo 2008

Visita il sito www.majanoscuole.it

Moda

Nell’inverno 2013 tornerà come tendenza la moda degli anni ’80.

Nel 2013 si vedrà il ritorno degli anni ’80 e per questo inverno entreranno a pieno titolo colori e combinazioni appariscenti; disegni e fantasie particolari, abiti voluminosi, pizzi.Andranno ad aggiungersi a queste tendenze i pois nelle scarpe e negli abiti, i colori molto accesi e gli accostamenti che non passeranno inosservati e si affiancheranno a pizzi, corpetti rigidi, collant dai colori vitaminici e gonne ampie e voluminose.Ritorneranno di moda anche i pantaloni a vita alta e le maxy borse con dettagli ricercati e gioielli estrosi e vistosi.Il look di Madonna tornerà particolarmente di moda. Vedremo mega cappotti e camice di seta con le spalline, giubbini di jeans cortissimi e attillati, scarpe col tacco a punta rotonda, felpe colorate maxy da portare tutti i giorni per un look casual.

Total black e color argento come tendenza nella moda.Da non dimenticare il suo opposto, il color bianco che anche se in maniera minore fa capolino nelle sfilate con dettagli ricercati e inaspettati.La scelta del dettaglio si impone come aspetto di fondamentale importanza nella moda con colori che comunque lasciano il nero per avvicinarsi alle tinte che vanno dal viola al lilla fino al bordeaux, mentre si assiste ad un ritorno militare con i colori sul verde muschio. Spazio anche agli anni ’60 con una moda dai toni accesi con il rosso, verde, blu e rosa che rallegrano gonne, cappottini e mantelle in perfetto stile retrò, mentre dalle passerelle autunnali per il 2013 di New York, Milano, Parigi si assiste al trend della trasparenza.Via libera ai vestiti di lana con cappotti, berretti, sciarpe e collant. Il ricamo diventa la parola d’ordine: applicazioni, inserti di fettucce di vari materiali; lavori passamaneria non fanno altro che risaltare e dare un tocco di originalità al look.

Taglio corto: la moda capelli autunno inverno di

quest’anno accoglie a braccia aperte i tagli corti in stile quasi punk, molto funzionali, ribelli, grintosi e disinvolti, capaci di esprimere in modo deciso la personalità di ogni donna. Tra i tagli corti, arricchite da asimmetrie, ciuffi ribelli rivolti verso l’esterno e frangette lunghe, piene o storte, spiccano il pixie cut, il mini bob con frangia, il micro carrè e il taglio alla garconne.Taglio medio-lungo e carrè bombato: anche il taglio medio-lungo sembra destinato a spopolare durante la stagione invernale soprattutto per le varianti classiche e bon ton di alcuni rivisitati tagli anni’60. Infatti il classico carrè bombato per questo inverno sarà allungato fino alle spalle impreziosito da onde e volumi di gran classe che riportano alla mente eleganti chiome bombate delle casalinghe anni ’60.Taglio lungo: anche se il must della moda capelli autunno-inverno 2012-2013 è sicuramente il taglio corto, le donne che amano le lunghe chiome fluenti non devono disperare perchè hanno quest’anno l’extra long si conferma di gran moda.Diversamente dagli altri anni il liscio perfetto sarà spodestato da uno stile fluido, mosso e ondulato tipico degli anni ’70.Pixie cut: questo taglio in voga da diversi mesi sembra destinato a confermarsi anche nella stagione invernale. Particolarmente adatto a chi ha i lineamenti del viso regolari, il pixie cut è un taglio scalato corto posteriormente e più o meno lungo davanti, impreziosito anche di una piccola frangia laterale.

Mini bob con frangia: si tratta di un taglio non cortissimo reso estremamente femminile da una leggera frangia che scende delicatamente sulla fronte e da un’interessante scalatura laterale e posteriore che ne risalta i contrasti.

Micro carrè :perfetto per chi intende valorizzare il proprio viso, questo taglio appena sopra l’orecchio, si adatta facilmente sia ai capelli lisci che mossi, sarà uno dei must dell’inverno 2013.

Taglio garconne: il taglio alla garconne è sicuramente il più drastico di quelli finora descritti. Il contrasto tra il taglio posteriore molto corto e il ciuffo frontale modellabile secondo le esigenze, rende questo look particolarmente adatto alle donne con visetti piccoli e molto semplici.

Riga laterale e frangia: la riga laterale si rivelerà un proprio

Moda inverno 2013

Colori moda

Tagli di capelli

Alcuni consigli

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L’Impiccione viaggiatoreModa

e vero must. Quindi eliminate la classica linea centrale per sostituirla con una laterale, molto più decisa e magari valorizzata da un ciuffo laterale anche di una colorazione diversa rispetto al resto della chioma, mentre la frangia non solo sbarazzina ma anche impegnativa e pesante, confermerà la supremazia degli ultimi anni.

Micro treccine: lasciate i capelli sciolti e poi prendete delle ciocche piccole e fate delle treccine che si mescolino al resto della chioma creando un po’ di movimento.

Chignon e frangia: lasciate una frangia abbondante e compatta sulla fronte e raccogliete poi i capelli in cima alla testa in uno chignon ben tirato.

Caschetto mosso: se avete i capelli mossi provate un caschetto che arrivi fino poco le spalle e lasciate le punte mosse.

Ombre hair: molto usato anche in estate l’ombre hair è di moda anche in autunno e vi darà un bel colore caldo e intenso.

Onde retrò: prendete esempio dalle dive anni ’40, lasciate i capelli lunghi e sciolti, ma create dalle morbide onde.

Caschetto messy: se volete tagliare i capelli andate dal parrucchiere e date indicazioni: capelli poco sotto le orecchie e punte rivolte in fuori in maniera pazzerella.

Contonati: sarà contenta chi ama gli anni 60, cercate però di non gonfiare solo la parte davanti.

Frangia maxi: questo trend non accenna a passare di moda, ancora una volta inverno 2012- 2013 sfoggeremo delle frange pesanti e impegnative.

Finto corto: in cosa consiste? I vostri capelli restano lunghi, ma poi li raccogliete in modo strettissimo e li fissate con il gel in modo che sembrino un taglio corto.

Trecce raccolte: lasciate i capelli sciolti, poi fate delle treccine, due per l’esattezza, una per lato e fissatele sul retro della testa.

Fascia decorata: se non avete voglia di perdere tempo a creare qualche acconciatura, affidatevi ad un accessorio che faccia il lavoro per voi!

Chignon messy: realizzate una pettinatura casual creando uno chignon irresistibile e fate cadere qualche ciuffo sul davanti.

Ciocca colorata: un colpo di colore è ciò che ci vuole, ma invece di tingerli basterà colorare una sola ciocca di un colore brillante.

Nicole, Alessia B., Alessia M.

Alcuni dei nostri modelli

Buone feste a tutti!

Cara Pulce,ti scrivo per chiederti un consiglio. Io sono un bambino molto vivace, mi alzo sempre e prendo un sacco di note, cosa mi consiglieresti di fare per migliorare?

B.L

Cerca di stare composto, non parlare e vedrai che le note non le prenderai. Se proprio non riesci a stare fermo, alzati un attimo per andare a buttare via una carta o per andare in bagno. Vedrai che ti sentirai meglio e soprattutto più soddisfatto di te.

La Pulce

Ciao,ti scrivo perché ho un problema.Sono una ragazza timida e alcune volte quando mi chiedono qualcosa non ho il coraggio di rispondere e mi sento imbarazzata.Cosa mi consigli di fare per superare la mia timidezza?

Bella

Credo che la timidezza non sia un problema, ma una caratteristica. Ognuno di noi è diverso e per questo il mondo è bello e interessante. Vedrai che crescendo supererai in parte questa difficoltà. In bocca al lupo

La Pulce

Ciao.Ti scrivo perché ho il problema che non ho mai voglia di studiare a casa e prendo sempre dei brutti voti, cosa mi consiglieresti per migliorare?Per facilitarti lo studio potresti stare attento in classe così a casa dai solo una letta e su un foglio di brutta scrive le parole in grassetto, o almeno quelle che ti sembrano importanti; poi accanto ad ognuno

scrivici la definizione giusta.La Pulce

Carissima Pulce.Ho un problema: vorrei avere più stile a scuola. Che cosa mi consiglieresti di fare per avere più stile?

Per avere più stile non servono vestiti costosi o firmati, ma bisogna essere una persona onesta, sincera e con le proprie idee.

La Pulce

Cara Pulce,ho bisogno del tuo aiuto.Mi piace tanto una ragazza, che non mi guarda in faccia e spesso si arrabbia con me.Io non le faccio nulla, ma lei mi sgrida e non mi parla per giorni. Cosa devo fare?Esigo una risposta,a presto Anonimo

Caro amico,Cercati una nuova ragazza...

La Pulce

Cara Pulce,mi potresti aiutare?Ho una classe molto simpatica ma un po’ vivace. Come potrei tenerli più tranquilli senza far diventare troppo noiosa la lezione? Aspetto con ansia qualche indicazione. Prof

Cara prof,chiama un esorcista e vedi cosa succede…

La Pulce

Cara Pulce,ti scrivo per chiederti un consiglio:

mia madre vuole adottare un bambino piccolo, ma io sono sicuro che così lei mi trascurerà. Cosa posso fare?

C.M.

Non ti preoccupare le mamme riescono sempre a dividersi e a dare a tutti. Vedrai che l’arrivo del nuovo fratellino sarà un dono per tutti.

Mi chiamo K. B.In Italia sono venuto 2 anni fa.Abitavo in Marocco a Fkh Ben Salah, una città abbastanza grande.Vivevo con le mie sorelle Namia e Ghizlani e un fratello che si chiama Otman.Abitavo vicino alla scuola e parlavo l’arabo, studiavo matematica, arte, tecnologia, arabo, francese e praticavo ginnastica.Quando sono venuto in Italia sono stato a casa due settimane e poi mia madre mi ha iscritto alle elementari. Andavo male perché non sapevo la lingua Italiana e anche se non capivo dicevo sempre di sì.Qualsiasi parola che mi dicevano, io non capivo e poi sono stato promosso e sono andato in prima media a San Daniele.Quest’anno mia madre mi ha iscritto a Majano e qui trovo tutto bello e spero che vada tutto bene.La cosa che mi manca di più del mio paese sono gli amici, ma la cosa più bella sono i nuovi amici. Di questo posto odio il tempo: a casa mia c’era sempre il sole.Volevo ringraziare tutti e augurare Buon Natale

Rubrica a cura di Giada, Lucrezia, Michele e

Riccardo

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L’Impiccione viaggiatore

La pulce