Il CCR imforma

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solo tre volte l’anno. Che forza, ragazzi! Credo, infine, di poter dire, in qualità di sindaco ma anche di ragazza tredicenne, che tutti i miei coetanei dovrebbero vivere un’esperienza come questa! Gaia Vincenzi Un anno da sindaco Una cultura colorata IL CCR INFORMA Anche quest’anno scolastico 2012/2013, ha visto protagonista tra le varie iniziative della scuo- la secondaria di primo grado di Noventa di Piave, il Consiglio Comunale dei Ragazzi. Io sono stata eletta sindaco qua- si un anno fa e il mio mandato sta per concludersi; nonostante questo provo ancora molta emo- zione, ripensando alle molte attività e ricorrenze ufficiali a cui ho partecipato assieme ai miei consiglieri e assessori. Uno dei momenti che preferisco ricordare, forse perché mi ha vista protagonista in prima per- sona, ma anche perché è stato il mio primo impegno ufficiale, è l’ investitura a sindaco. Tuttavia anche in molte altre circostanze ho vissuto forti emozioni. Per me, non è sempre stato faci- le scrivere un nuovo discorso per ogni manifestazione a cui abbiamo partecipato; non è stato semplice controllare le mie e- mozioni di fronte ad un pubbli- co adulto e che non conoscevo. Credo, però, che questo abbia fortificato il mio carattere e mi abbia reso più sicura. Ogni riunione del lunedì, con i miei compagni e con le inse- gnanti, è stata un’occasione per lavorare insieme e conoscersi, ma, soprattutto, per approfondi- re argomenti che prima non mi interessavano, probabilmente perché ne ignoravo i contenuti e i significati. E’ grazie a quest’esperienza che ho com- preso l’importanza della parteci- pazione diretta alla vita politica e dei diritti dei ragazzi e, più in generale, dei cittadini. Per quanto tutto ciò abbia ri- chiesto molto impegno questa è stata sicuramente un’esperienza educativa ed interessante, che ci ha unito e insegnato a collaborare, a camminare insieme verso un obietti- vo condiviso: il nostro programma elettorale. La gita a Milano può apparire quasi come un premio finale ma, ve lo garantisco, è stata soprat- tutto un’esperienza for- mativa e culturale. È stato uno dei momenti più belli dell’anno vissuto assieme ai miei collaboratori: in quell’occasione più che un grup- po di lavoro siamo stati un grup- po di amici. Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere i ragazzi e le ragazze del Consiglio di zona 9 (CDZ9RR) di Milano e confron- tarci con loro. Anche loro, come noi, hanno intrapreso un percorso di cittadi- nanza attiva ma, appartenendo a scuole diverse e a una realtà decisamente più vasta della nostra (189000 abitanti loro, quasi 7000 noi!), si incontrano della professoressa Vallini. Gli altri progetti, purtroppo, per mancanza di adesioni e di tem- po, non sono stati realizzati. Nel corso del nostro mandato, tuttavia, abbiamo realizzato un progetto nuovo e davvero inte- ressante: la celebrazione del 23° anniversario della Convenzione Noi, dell’assessorato alla cultu- ra, avevamo in programma vari obiettivi: E-Twinning; il giorno del libro; rappresentazioni tea- trali a scuola; il concorso di poesia. E– Twinning, dopo l’avvio dello scorso anno, continua il suo percorso grazie all’impegno Sommario: Una cultura colorata 2 Ragazzi in festa 2 I diritti in gioco 3 Basta poco! 3 Ciò che conta davvero 4 Commemorazione Caduti I. C. Noventa di Piave – a.s. 2012/13 Investitura Consiglio Comunale dei Ragazzi Gennaio 2013 Volume 1, Numero 1

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Giornalino informativo del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Noventa di Piave

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solo tre volte l’anno. Che forza, ragazzi! Credo, infine, di poter dire, in qualità di sindaco ma anche di ragazza tredicenne, che tutti i miei coetanei dovrebbero vivere un’esperienza come questa!

Gaia Vincenzi

Un anno da sindaco

Una cultura colora ta

IL CCR INFORMA

Anche quest’anno scolastico 2012/2013, ha visto protagonista tra le varie iniziative della scuo-la secondaria di primo grado di Noventa di Piave, il Consiglio Comunale dei Ragazzi. Io sono stata eletta sindaco qua-si un anno fa e il mio mandato sta per concludersi; nonostante questo provo ancora molta emo-zione, ripensando alle molte attività e ricorrenze ufficiali a cui ho partecipato assieme ai miei consiglieri e assessori. Uno dei momenti che preferisco ricordare, forse perché mi ha vista protagonista in prima per-sona, ma anche perché è stato il mio primo impegno ufficiale, è l’ investitura a sindaco. Tuttavia anche in molte altre circostanze ho vissuto forti emozioni. Per me, non è sempre stato faci-le scrivere un nuovo discorso per ogni manifestazione a cui abbiamo partecipato; non è stato semplice controllare le mie e-mozioni di fronte ad un pubbli-co adulto e che non conoscevo. Credo, però, che questo abbia fortificato il mio carattere e mi abbia reso più sicura. Ogni riunione del lunedì, con i miei compagni e con le inse-gnanti, è stata un’occasione per lavorare insieme e conoscersi, ma, soprattutto, per approfondi-re argomenti che prima non mi interessavano, probabilmente perché ne ignoravo i contenuti e i significati. E’ grazie a quest’esperienza che ho com-preso l’importanza della parteci-pazione diretta alla vita politica e dei diritti dei ragazzi e, più in generale, dei cittadini. Per quanto tutto ciò abbia ri-

chiesto molto impegno questa è stata sicuramente un’esperienza educativa ed interessante, che ci ha unito e insegnato a collaborare, a camminare insieme verso un obietti-vo condiviso: il nostro programma elettorale. La gita a Milano può apparire quasi come un premio finale ma, ve lo garantisco, è stata soprat-tutto un’esperienza for-mativa e culturale. È stato uno dei momenti più belli dell’anno vissuto assieme ai miei collaboratori: in quell’occasione più che un grup-po di lavoro siamo stati un grup-po di amici. Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere i ragazzi e le ragazze del Consiglio di zona 9 (CDZ9RR) di Milano e confron-tarci con loro. Anche loro, come noi, hanno intrapreso un percorso di cittadi-nanza attiva ma, appartenendo a scuole diverse e a una realtà decisamente più vasta della nostra (189000 abitanti loro, quasi 7000 noi!), si incontrano

della professoressa Vallini. Gli altri progetti, purtroppo, per mancanza di adesioni e di tem-po, non sono stati realizzati. Nel corso del nostro mandato, tuttavia, abbiamo realizzato un progetto nuovo e davvero inte-ressante: la celebrazione del 23° anniversario della Convenzione

Noi, dell’assessorato alla cultu-ra, avevamo in programma vari obiettivi: E-Twinning; il giorno del libro; rappresentazioni tea-trali a scuola; il concorso di poesia. E– Twinning, dopo l’avvio dello scorso anno, continua il suo percorso grazie all’impegno

Sommario:

Una cultura colorata 2

Ragazzi in festa 2

I diritti in gioco 3

Basta poco! 3

Ciò che conta davvero 4

Commemorazione Caduti

I . C . Noven ta d i P iave – a . s . 2012/13

Investitura Consiglio Comunale dei Ragazzi

Gennaio 2013

Volume 1, Numero 1

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dei Diritti dell’Infanzia, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Nel mese di ottobre abbiamo lavorato a que-sto progetto per far conoscere a tutti l’accordo che moltissimi Paesi hanno condi-viso per promuovere e tutelare i diritti dei bambini. Per organizzare la giornata commemorativa abbiamo realizzato degli adesivi, uno stri-scione e dei video che illustravano con im-magini e didascalie alcuni articoli. Il giorno 20 novembre 2012, dopo essere andati in Comune per parlare con il sindaco e consegnare ai dipendenti comunali gli adesi-vi, abbiamo fatto visita alle tre scuole dell’Istituto Comprensivo. Alla scuola dell’infanzia e alla scuola prima-ria abbiamo presentato un video e consegna-to gli adesivi; alla scuola secondaria, oltre a ciò, abbiamo approfondito il tema dello

sfruttamento del lavoro minorile attraverso la recitazione di dialoghi di ragazzi come noi che vivono nei paesi sottosviluppati. E’ stata una bella esperienza, molta educati-va e informativa, speriamo che venga ripetu-ta l’anno prossimo.

Riccardo Dal Ben, Giommaria Idda, Angelo Biancotto e Silvia Gobbo

Ragazzi in festa

Non possiamo, però, negare che il momento più divertente è stato la gita a Milano con la quale abbiamo completato il nostro percorso.

Andrea Mariuzzo, Giovanni Gava,

Christine Obijiaku e Caterina Basso

Un anno è trascorso in un baleno, noi dell’assessorato alle attività ricreative, pur-troppo, non siamo riusciti a portare a termine due dei nostri obiettivi: il corso di stop-motion e la mostra etnica. Il primo per mancanza di attrezzatura e l’altro per carenza di tempo. Il corso di stop-motion ci avrebbe permesso di realizzare una ripresa di animazione im-pressionando un numero elevato di foto-grammi che, trasmessi a un pc tramite un software specifico, prendevano vita attraver-so un video. Con la mostra etnica, si voleva, invece, pro-muovere, utilizzando oggetti, immagini e cibi delle diverse etnie, un momento di inte-grazione tra le varie culture. L’unico obiettivo che siamo riusciti a realiz-

zare è la festa di primavera. E’ tradizione, per noi dell’Istituto Compren-sivo, organizzare una festa di fine anno sco-lastico ma questa volta abbiamo deciso di anticiparla di alcune settimane. Durante la serata della festa abbiamo propo-sto tre concorsi: uno di calcio balilla, uno di ballo e uno di canto. Ognuno di questi ha premiato i tre migliori concorrenti con buoni acquisto per pizza e bibita o gelato. Inoltre sono stati “incoronati” il “Re” e la “Reginetta” della serata. Abbiamo dedicato molto del nostro tempo libero agli incontri pomeridiani del lunedì, tuttavia, riteniamo che questa sia stata un’esperienza molto formativa perché ci ha insegnato a lavorare in gruppo, a dividerci i vari impegni e a collaborare per raggiungere un obiettivo comune.

“Un’esperienza formativa, ma anche divertente”

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Adesivo celebrativo

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Basta poco!

formata dai genitori e professori. Il torneo di pallavolo, aperto solo alle classi terze, è ormai diventato una tradizione per la

nostra scuola. Il tor-neo, quest’anno ha avuto una fine un po’ travagliata a causa di alcune situazioni spiacevoli. Per evita-re discussioni e recri-minazioni inutili l’insegnante ha rite-nuto opportuno non individuare alcun vincitore. Non ci rimane che dire: non

è importante vincere ma partecipare. Che sia proprio così?

Alberto Danieli, Ilaria Fogal, Riccardo Cagnato, e Asia Colmagro

Quest'anno l'assessorato allo sport si è posto tre obiettivi principali: - Olimpic School: una giornata dedicata allo sport. - Torneo di pallavolo: uno degli sport più giocati a livello scolastico. - Partita dei diritti: un torneo di calcio a cinque che affronta il tema dei diritti umani. Siamo riusciti a portare a termine due di questi tre obiettivi: la partita dei diritti e il torneo di pallavolo. La partita dei diritti si è svolta nella mattinata dell'8 giugno 2012. Giocando e divertendoci, abbiamo voluto testimoniare ciò per cui lot-tiamo ogni giorno: i nostri diritti. Tutti i diritti dell’uomo sono stati trascritti nella Dichiarazione Universale (DUDU), e riconoscono a tutti, senza distinzione di lin-gua, di colore della pelle, di religione, di sesso, uguali diritti.

A questa giornata hanno partecipato le classi dalla 5^ elementare alla 3^ media. Per ricordare la giornata abbiamo scelto l’articolo tre (che afferma che ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza), lo abbiamo fatto stampare, insieme al logo della partita ideato da Giovanni Gava, su alcune magliette che sono state ven-dute ai partecipanti. Il costo della maglietta è stato conte-nuto grazie all’intervento dello spon-sor CO.GE.D - Costruzioni Generali Dus. Il torneo diviso in due gironi, 5^ ele-mentare contro 1^ media e 2^ media contro 3^ media, ad eliminazione diretta, ha visto i vincitori sfidare in finale la squadra

A inizio mandato noi dell’assessorato all’ambiente avevamo chiari davanti a noi i tre obiettivi che volevamo raggiungere: -rifiuti day: una giornata dedicata alla pulizia dell’ambiente; -mostra di disegni e fotografie: un’esposizione di foto e disegni per racconta-re paesaggi meraviglie della natura; -migliore fornitura cestini. Purtroppo, a causa del tempo ridotto, abbia-mo portato a termine solo l’ultimo dei nostri obiettivi. Abbiamo constatato che i cestini distribuiti nel centro cittadino in alcuni casi sono dav-vero in numero ridotto, in altri non ci sono proprio. Il nostro lavoro ci ha portato ad individuare le zone sprovviste di tali conteni-tori e a comuni-carle al Sindaco di Noventa di Piave. Ci siamo chiesti molte volte che cosa serve per vivere in un am-biente pulito, curato e acco-gliente.

Basta poco! Un po’ d’attenzione, un pizzico di cura e ... qualche cestino in più.

Maria Marseglia, Manca Rossella, Hai Liang Ye e Giorgia Busato

I diri t ti in gioco

“Un po’ d’attenzione, un pizzico di cura e ... qualche cestino in più”

Partita dei Diritti

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Le loro domande legittime hanno aperto orizzonti di esplorazione e ricerca reali, han-no permesso di apprendere regole e meccani-smi della democrazia e di sperimentarne direttamente le procedure. E ora? La riflessione ha senso se viene fatta “a voce alta”, se viene condivisa, se diventa patrimo-nio di tutti. E’ importante per i ragazzi raccontare la loro esperienza, emozionare con la loro narrazio-ne. E’ ancora più importante per noi insegnanti ascoltare e accogliere ciò che ci vogliono dire. E’ questo ciò che conta davvero!

Oriana De Bortoli e Alessandra Di Saverio

Siamo arrivati ancora una volta a concludere il mandato del C.C.R. E’ il momento delle riflessioni. Ripercorrendo il cammino, vissuto insieme all’undicesimo Consiglio Comunale dei ra-gazzi di Noventa di Piave, tornano alla me-moria attività, esperienze e lavori ma anche emozioni, sentimenti e amicizie, legami forti che hanno permesso di vivere insieme un’esperienza davvero unica, condivisa e partecipata. Come sempre quando ci si avventura verso un nuovo viaggio lo zaino è carico di sogni, desideri e progetti, ma il cammino presenta ostacoli e imprevisti che non si possono ignorare. Il programma iniziale era ricco di progetti e di buone intenzioni, ma è stato necessario focaliz-zare l’attenzione su pochi obiettivi, accura-tamente selezionati in modo da far rientrare in essi i contenuti forti racchiusi nelle molte

idee perché, in fondo, l’obiettivo più grande rimane la partecipazione, la piena cittadinan-za attiva. Ciascun assessorato ha curato la realizzazio-ne di uno o due obiettivi ma – e questo è quello che più ci piace – ha anche collabora-to con gli altri per condividere fatiche e sod-disfazioni, per vivere un’esperienza davvero partecipata, per diventare un gruppo di ami-ci, come dicono loro. E noi? L’abbiamo detto più volte perché ci crediamo davvero: la democrazia attiva è crescita per tutti, è un reciproco incontro di dare e avere, è un continuo scambio che

permette a ciascuno di arricchirsi. I ragazzi guardando la realtà con occhi diversi dai nostri, scrutano altre prospetti-ve, vedono ciò che a noi adulti a volte sfugge, dicono cose che dobbia-mo ascoltare, trovano soluzioni innovative, ... insomma, si cresce in-sieme.

Ciò che conta davvero

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi nasce a Noventa di Piave nell’anno scolastico 1999/2000 con la precisa volontà di rendere i bambini e i ragazzi cittadini a tutti gli effetti. In un modo nuovo ed originale, par-tecipano da protagonisti alla vita interna della scuola ed anche alle proposte formative dell’amministrazione comunale e di altre agenzie educative presenti nel territorio. Da un certo punto di vista è anche un grande gioco educativo perché mette alla prova, e sviluppa, le poten-zialità di ciascuna/o, mediante il coinvolgimento personale nel com-piere scelte responsabili utili a tutta la comunità. Opera in stretta si-nergia con l’amministrazione comunale ed è formato da 17 componen-ti: allievi di scuola secondaria di I grado, dalle cui file proviene il Sindaco dei Ragazzi, e da alunni frequentanti l’ultimo anno di scuola primaria, così da favorire la continuità ed il dialogo in verticale tra diversi ordini di scuola e tra diverse età ed esigenze.

2012 /13

Facciamo grande Noventa per chi non si accontenta

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