Isa anemia infettiva del salmone

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ISA, L'A NEMIA I NFETTIVA DEL S ALMONE

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L’Anemia infettiva del salmone (ISA) è una malattia virale contagiosa del salmone dell'Atlantico (Salmo salar L.) provocata da un orthomyxovirus, un virus a RNA a singolo filamento costituito da 8 segmenti di RNA appartenente alla famiglia dei virus influenzali; molto labile al di fuori dell’organismo dell’ospite non resiste oltre 24 ore nell’ambiente esterno.

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L'OIE ha lanciato ieri un allarme per un focolaio di Anemia infettiva del salmone (ISA) in

Norvegia1

che ha colpito un allevamento di salmoni. Non si tratta di un fatto nuovo perché

questa malattia continua a colpire gli allevamenti di mezzo mondo fin dal 1984.

Ma cos’è l'ISA?

L’Anemia infettiva del salmone (ISA) è una

malattia virale contagiosa del salmone

dell'Atlantico (Salmo salar L.) provocata da

un orthomyxovirus, un virus a RNA a

singolo filamento costituito da 8 segmenti

di RNA appartenente alla famiglia dei virus

influenzali; molto labile al di fuori

dell’organismo dell’ospite non resiste oltre

24 ore nell’ambiente esterno.

Il Salmone dell'Atlantico è la specie più sensibile conosciuta che sviluppa la malattia clinica,

ma è stata riportata anche nel Salmone argentato (Oncorhynchus kisutch). Altre specie che

possono essere sensibili sono il salmerino (Salvelinus alpinus) e l’aringa dell'Atlantico

(Clupea harengus). Il virus ISA può replicare anche nella trota di mare (Salmo trutta L.) e

nella trota iridea (Oncorhynchus mykiss) che funge da portatore ed eliminatore

asintomatico del virus.

Dove e quando può verificarsi?

La malattia è stata segnalata per la prima in un’avanotteria nella costa occidentale della

Norvegia nel 1984 che si è poi diffusa lungo la costa meridionale. In seguito è stata

segnalata in Canada, negli Stati Uniti, in Cile, nelle Isole Faroe, in Irlanda e Scozia. Si ritiene

che la comparsa della malattia negli allevamenti sia da ricondurre alla mutazione virulenta

di ceppi virali che convivono nelle specie selvagge di pesci marini, compreso il Salmone

selvaggio del Pacifico. Il virus, infatti, è stato rilevato nel pesce selvatico, ma i casi di

malattia clinica sono stati riportati solo in pesci di allevamento in acqua di mare per la

migliore possibilità di registrare i sintomi di malattia in un ambiente confinato come quello

dell’acquacoltura. In Norvegia, i casi di ISA si sono manifestati occasionalmente in

allevamenti di acqua dolce, ma si trattava di vivai che si rifornivano di una parte di acqua di

mare. La malattia non è stata segnalata negli stadi embrionali, ma può colpire il pesce in

qualsiasi fase della vita dopo la schiusa.

Quali sono i sintomi di ISA ?

Tende ad essere una malattia ad andamento lento, quindi il tasso di mortalità può

inizialmente essere basso e aumentare nel tempo (da settimane a mesi). A seconda del

ceppo di virus, i focolai di ISA possono provocare tassi di mortalità fino al 90 per cento delle

popolazioni di pesci colpite. In media, la mortalità in allevamento si attesta sul 30 per cento

della effettivo.

I pesci infetti possono presentare i seguenti segni:

1 Anemia infettiva del salmone (ISA) in Norvegia - Infectious salmon anaemia virus (HPR-deleted or HPR0

genotypes) (Infection with), Norway Information received on 20/05/2015 from Dre Kristina Landsverk, Chief Veterinary Officer, Norwegian Food Safety Authority, Ministry of Agriculture and Food, Brumunddal, Norway

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letargia e perdita di appetito;

esoftalmo;

ascite;

modelli anormali di nuoto (nuoto lento, nuoto lento in superficie, guizzi spiraliformi);

boccheggiamento in superficie;

anemia branchiale (branchie grigie);

aree emorragiche presenti lungo il ventre e i lati del pesce;

e queste lesioni:

aree emorragiche nei ciechi pilorici, nell’intestino e nel fegato e

petecchie emorragiche nel grasso periviscerale;

edema della vescica natatoria;

presenza di fluido ematico nella cavità addominale e intorno al cuore;

cuore pallido;

nella fase terminale della malattia i soggetti colpiti nuotano sul fondo.

Diagnosi

La presenza del virus è confermata da cambiamenti istopatologici coerenti con ISA,

dall’analisi immunoistochimica, dall’isolamento del virus e da tecniche di real-time reverse

transcription polymerase chain reaction (RT-PCR) seguite dall’analisi della sequenza

dell’acido nucleico.

Controllo

Il virus può essere trasmesso attraverso l'acqua, ma gli agenti patogeni che infettano gli

animali acquatici sono spesso distribuiti tra gli organismi acquatici e l'ambiente. Fonti note

di infezione degli animali acquatici includono alimenti contaminati, attrezzature, acque

reflue non trattate, fonti di rifornimento idrico, animali infestanti come uccelli o roditori,

ma i principali fattori di rischio per la diffusione della malattia sono le movimentazioni di

pesci vivi, lo scarico di acque reflue (con sangue) non trattate e il contatto con i veicoli e

attrezzature infetti.

In genere, un focolaio di ISA inizia in una gabbia di allevamento e si diffonde per settimane

e per mesi nelle gabbie vicine. Se non si interviene prontamente per limitare la diffusione

dell’infezione sono perse grandi quantità di pesce.

L’ISA è elencata come una malattia non esotica all'allegato IV, parte II della direttiva

2006/88 / CE del Consiglio (modificato nel 2014/22 / UE ) ed soggetta a denuncia (vedi

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Decreto Legislativo 4 agosto 2008, n. 148 "Attuazione della direttiva 2006/88/CE relativa

alle condizioni di polizia sanitaria applicabili alle specie animali d'acquacoltura e ai relativi

prodotti, nonché' alla prevenzione di talune malattie degli animali acquatici e alle misure di

lotta contro tali malattie")

La malattia può essere efficacemente controllata solo mediante eradicazione dell'agente

eziologico. Le misure previste in caso di ISA sono:

rimozione degli animali sensibili

pulizia e disinfezione delle vasche in terra

distruzione di uova, gameti, pesci morti e sintomatici

uccisione e distruzione dei soggetti asintomatici o loro abbattimento per il consumo

umano con obbligo del trattamento degli scarti ed acque di lavorazione;

distruzione o disinfezione di mangimi, utensili, oggetti e rifiuti;

obbligo indagine epizootologica.

Trattamento

Non esistono opzioni terapeutiche attualmente disponibili per ISA.

Un vaccino per prevenire la malattia è in commercio in Canada ma la sua efficacia sembra

piuttosto incerta.

Ci sono rischi per la salute umana?

Il virus che colpisce i salmoni d'allevamento non è nocivo per gli esseri umani, nè sono state

registrate segnalazioni di trasmissione ad altre specie id mammiferi o uccelli, ma comporta

gravi minacce per le economie e gli ecosistemi locali, dove l’allevamento del salmone

assume un ruolo importante.