Ipotesi di lavoro - · PDF fileIn generale e per tutti gli indicatori di ... Si amplifica,...

Roma, 31 Ottobre 2013

2°rapporto sul mercato del lavoromercato del lavoro

Ipotesi di lavoroIpotesi di lavoroLe dinamiche i servizi e i giudizi che Le dinamiche, i servizi e i giudizi che cambiano il mercato del lavoro

Mario Mezzanzanica

AgendaAgenda

• Il contesto del MdL

• I fattori dell’Occupabilità

• Modelli di Politiche Regionali

• I percorsi lavorativi• I percorsi lavorativi

• La domanda di Lavoro sul WEBLa domanda di Lavoro sul WEB

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AgendaAgenda

• IL CONTESTO DEL MDL





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Il contesto del MdLIl contesto del MdL

a Giugno 2013, rispetto ad un anno fa, i senza lavoro sono cresciuti di 1 milione ed 80 mila unità nell’UE 27di 1 milione ed 80 mila unità nell UE‐27

Italia UE-27(Var. Tend in p.p.) (Var. Tend in p.p.)

Tasso disoccupazione ( TD) 12,1 10,9

(+1,2) (+0,4)( , ) ( , )

Tasso disoccupazione giovanile (15-24) 39,1 23,2

(+4,6) (+0,4)

I più alti TD, fine I semestre 2013, si registrano in Grecia (26,9% ad Aprile 2013) e Spagna (+26,3%), i più bassi in Austria (4,1%), Germania (5,4%).

il dato dell’Italia (12,1%) è superiore alla media UE.27 (10,9%)

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Disoccupazione giovanilenel Giugno 2013 in UE‐27 ben 5,51 milioni di giovani sotto i 25 anni erano senza un lavoro (stima EUROSTAT)

Italia, popolazione sotto i 25 anni :differenze dagli 11 p.p. ai 16 p.p.Deciso incremento nel periodo considerato ( )(+4,3%)

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Previsioni ed obiettivi europei (Europe 2020)

Target continentali con indicazioni puntuali per ogni paese, per l’Italia:•T1) 75% di occupati nella popolazione 20‐64 (Italia 67%);•T2) al più 10% di abbandoni scolastici prima del secondo livello di educazione (Italia 15%);•T3) almeno 40% di soggetti tra i 30 e i 34 anni con un educazione di terzo•T3) almeno 40% di soggetti tra i 30 e i 34 anni con un educazione di terzo livello (Italia 26%).

Dagli obiettivi fissati si evince che in Italia la crescita dell’occupazione dovrebbe riguardare soprattutto giovani e donne, i cui livelli di occupazione risultano molto inferiori alla media UE mentre sul versante dell’educazione sirisultano molto inferiori alla media UE, mentre sul versante dell’educazione si auspica per l’Italia un aumento dei titoli di studio di terzo livello e la riduzione di giovani con basso livello di istruzione

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Una particolarità Italiana

nella maggior parte dei paesi sviluppati si dimostra un vantaggio comparato dato dal possesso di titoli di studio come fattore significativo di occupabilità, di migliore qualità del lavoro e di retribuzioni più elevatemigliore qualità del lavoro e di retribuzioni più elevate

Differenziali di reddito (tra 2005 e 2010)

Laureati vs Diplomati

Germania +11 p.p.Regno Unito +8,5 p.p.

Italia -10 p.p.

dai dati Eurostat più recenti, in Italia meno di un posto di lavoro su cinque è altamente qualificato, e solo poco più della metà è svolto da persone con istruzione universitaria

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AgendaAgenda


• I FATTORI DELL’OCCUPABILITÀ




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I fattori dellI fattori dell’’OccupabilitàOccupabilità

Effetti della crisi i

Elevata mobilità occupazionale

economicaDiffusione dei

contratti temporanei

Occupabilità

La capacità di una persona di muoversi nel mercato del lavoro interno e/o esterno, riuscendo a realizzare

APPROCCIO INDIVIDUALE APPROCCIO SITUAZIONALE

un percorso lavorativo sostenibile nel tempo

APPROCCIO INDIVIDUALEFucus sulle risorse personali

per l’occupabilità

APPROCCIO SITUAZIONALEFocus sulle opportunità di

sviluppo offerte dal contesto

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ObiettivoMisurare il grado di occupabilità individuale e individuare i fattori personali e di

contesto in grado di sostenerne lo sviluppo nel tempo.

• Caratteristiche del percorso lavorativo• Attività di formazione• Supporto sul posto di lavoro

• Caratteristiche personali e demografiche

• Capitale umano

L’indagine

• Servizi dell’Agenzia per il lavoro• Risorse psicologiche

L indagine• Campione: 558 persone tra i 16 e i 64 anni che nel corso del 2012 hanno svolto

almeno una missione di lavoro in somministrazione per conto di Obiettivo Lavoro ( l i di if i t 28 000 tti)(popolazione di riferimento 28.000 soggetti)

• Metodo: questionario semi‐strutturato e interviste telefoniche (metodo CATI)• Periodo di riferimento: giugno‐luglio 2013.

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Agenzia per il lavoro e qualità dei servizi

In generale e per tutti gli indicatori di occupabilità considerati, il sistema di erogazione dei servizi se supera il semplice ruolo di intermediazione, prevedendo attività specifiche a sostegno dell’inserimento lavorativo e della carriera, contribuisce significativamente a promuovere l’occupabilità individuale nel mercato del lavoro

Il contributo dell’agenzia per il lavoro all’occupabilitàindividuale è maggiore per i segmenti più deboli della forza lavoro (stranieri, persone con livello di istruzione medio‐bassi, e profili poco qualificati)

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Opportunità di sviluppo sul posto di lavoro

Laddove gli individui hanno ricevuto maggiori opportunità di apprendimento e di sviluppo sul posto di lavoro (allargamento delle mansioni lavoro di gruppo job rotation mobilità

pp pp p

sul posto di lavoro (allargamento delle mansioni, lavoro di gruppo, job rotation, mobilità orizzontale, affiancamento di mentori, coach e tutor aziendali, valutazioni e feedback, gestione delle carriere e pianificazione dello sviluppo) cresce il loro grado di occupabilità

A ricevere maggiore supporto da parte del datore di lavoro in termini di opportunitàdatore di lavoro, in termini di opportunità di apprendimento formale ed informale, sono i giovani con un livello di istruzione medio alto, da poco entrati nel mercato delmedio alto, da poco entrati nel mercato del lavoro e che ricoprono professioni più qualificati

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Conclusioni e implicazioni

• L’occupabilità individuale è il risultato di un certo grado di congruenza tra elementi personali e contestuali, che trattengono un comune orientamento allo sviluppo.

• Esistono relazioni tra fattori individuali e di contesto che possono legarsi in unEsistono relazioni tra fattori individuali e di contesto che possono legarsi in un circuito virtuoso e/o vizioso a seconda delle condizioni personali e professionali

• Passare dal concetto di posto di lavoro a quello di occupabilità richiede uno sforzo, un impegno ed un cambiamento culturale che coinvolge tutti gli attori del mercatoun impegno ed un cambiamento culturale che coinvolge tutti gli attori del mercato del lavoro. Per le persone: essere flessibili di fronte ai cambiamenti e disponibili ad aggiornare ed

adattare continuamente il proprio sapere e sapere fare.adattare continuamente il proprio sapere e sapere fare. Per le imprese: valorizzare il capitale umano e contemperare i bisogni emergenti dei

lavoratori attraverso l’offerta di opportunità di crescita e di sviluppo Per i servizi per il lavoro: svolgere un ruolo attivo e di reale sostegno alle persone nel p g g p

mercato del lavoro Per i governi: mobilitare e valorizzare il capitale umano nel territorio e ampliare lo “spazio

d’azione” degli attori pubblici, privati e del non profit in una logica sussidiaria

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AgendaAgenda



• MODELLI DI POLITICHE REGIONALI



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Le Politiche RegionaliLe Politiche Regionali

Le linee e tendenze delle politiche regionali del lavoroiniziale ricostruzione

L’Obiettivo è di individuare e analizzare elementi di forza e di criticità delle varie tipologie di intervento, a partire dall'analisi della loro natura giuridica, della loro funzione e della coerenza tra scopo perseguito e risultato ottenibile.

d l l

• Ricerca degli atti disponibili sui siti delle varie Regioni;• Analisi secondo un metodo induttivo concentrando l'attenzione su sei Regioni

I passi del Lavoro svolto

• Analisi, secondo un metodo induttivo, concentrando l attenzione su sei Regioni (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Marche e Puglia);

• Classificazione dei provvedimenti ‐ propedeutica allo studio e all'analisi delle politiche per l'impiego;per l impiego;

• Lettura del contenuto dei vari atti così da ricostruire le linee evolutive, le caratteristiche, la durata, le modalità di finanziamento e l'individuazione dei destinatari degli interventi regionali;

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g g ;• Comparazione tra le varie esperienze.

Le Politiche RegionaliLe Politiche Regionali

Considerazioni finali

Magmaticità della materia (Nb ‐ è presa d'atto, non giudizio di valore)(Alcuni motivi)

à d l•eterogeneità degli interventi;•differenziazioni territoriali (tra Nord/Centro/Sud, ma anche tra regioni)•pluralità di fonti regolatorie (leggi Sato/Regioni, atti regolamentari, di indirizzo politico

lt i i t i i i t ti i h UE)o alta amministrazione, amministrativi, ma anche norme UE)•moltiplicazioni dei livelli ed attori istituzionali (Stato, Regioni, Province, Agenzie);•carenza di indirizzo politico (spesso risposte spot o emergenziali)

Criticità/Proposte•dispersione risorse (anche se condizionato da regole d'uso, es. Fse) vs concentrazione su obiettivi ben identificati;concentrazione su obiettivi ben identificati;•scarsa collaborazione pubblico/privato, vs sinergie, necessità di convergenze (cooperare)

maggiore ruolo politico Regioni (favorire la cooperazione tra diversi attori)

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maggiore ruolo politico Regioni (favorire la cooperazione tra diversi attori) valutazione efficacia

AgendaAgenda




• I PERCORSI LAVORATIVI• I PERCORSI LAVORATIVI


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I percorsi lavorativiI percorsi lavorativi

Obiettivo

Descrivere i variegati percorsi lavorativi, identificando gruppi (cluster) di lavoratori con caratteristiche simili, in termini di tipologia di contratti, durata o saturazione, numero di contratti ed impegno temporale (full‐time vs part‐time).

Identificazione di 5 gruppi prevalenti e loro variazioni nel tempo

Risultati in sintesi

Identificazione di 5 gruppi prevalenti e loro variazioni nel tempo Analisi dei passaggi di stato (da parte dei lavoratori) tra i gruppi individuati Caratteristiche dei profili dei lavoratori appartenenti ai diversi gruppi

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I 5 gruppi prevalentiOltre 4,2 milioni di

Lavoratori osservati tra il I 5 gruppi prevalenti2008‐ 2012 in Emilia Romagna, Lombardia e

Piemonte

Status Descrizione val % 2008

val % 2012

Lavoratore standard (tempo Status 1

( pindeterminato,full-time) con saturazione

piena e 1 contratto 55% 49%

Status 2 Lavoratore atipico (a termine) con saturazione piena/alta e 1 contratto % %piena/alta e 1 contratto 14% 17%

Status 3 Lavoratore standard con saturazione alta/piena e 1 o 2 contratti 6% 8%

Lavoratore atipico con saturazione alta e piùStatus 4 Lavoratore atipico con saturazione alta e più di 2 contratti 11% 11%

Status 5 Lavoratore parzialmente standard (part-time) o atipico con saturazione bassa 14% 16%

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variazione dei gruppi (di lavoratori) negli anni

14% 15% 15% 15% 16%90%

100%

Status 5

14% 16%

6% 5%8% 8% 8%

11% 10% 11% 10% 11%

60%

70%

80%

Status 4

16% 17% 17%

40%

50%

60%

Status 3

55% 54%50% 49% 49%

20%

30%Status 2

Status 1

0%

10%

2008 2009 2010 2011 2012

Status 1

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Passaggi di stato (da parte dei lavoratori) tra i gruppi individuatiE id lEvidenza generale :Progressiva tendenza alla riduzione di lavoratori standard

Evidenze specifiche con differenze territoriali:a)Si amplifica, nel corso degli anni, il rischio di persistenza di contratti atipici (status 4);(status 4);b)Aumenta la probabilità per un lavoratore standard con più contratti (status 3) di transitare verso la condizione di Atipico con saturazione alta e più contratti (status 4);c)Passaggi da Atipici con alta saturazione a Part‐time o Atipici con basse saturazioni;saturazioni;d)Minori probabilità di permanenza in situazioni atipiche e maggiori possibilità di transizione verso situazioni di alta saturazione e riduzione del numero di

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contratti (in un contesto territoriale).

I percorsi lavorativiI percorsi lavorativiPassaggi di stato… elevata mobilità

quadro di sintesi

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Passaggi di stato… elevata mobilità – status 1

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Profili dei lavoratori appartenenti ai diversi gruppi

Quali profili evidenziano situazioni particolarmente problematiche (Status 4 e 5) ?

a)In tutti i territori, si evidenzia l’alta prevalenza di donne in tali status;

b)rispetto all’età, lo Status 4 è il più popolato dagli under 30;) p , p p p g ;

c)oltre la metà dei lavoratori del gruppo 5 ha un’età nella fascia 30‐49 anni (la gran parte dei lavoratori si caratterizza per esperienze lavorative relative a mansioni di medio livello di skill nel settore commercio e servizi);

d)Nel gruppo 5, in tutti i territori, convivono professioni non qualificate e professioni qualificate (artigiani operai specializzati professioni tecniche edprofessioni qualificate (artigiani, operai specializzati, professioni tecniche ed esecutive)

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AgendaAgenda




• I percorsi lavorativi

• LA DOMANDA DI LAVORO SUL WEB• LA DOMANDA DI LAVORO SUL WEB

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La Domanda di Lavoro sul WEBLa Domanda di Lavoro sul WEB

Obiettivo :Obiettivo :verificare la dinamicità del mercato del lavoro italiano sul web, ed in particolare le dinamiche

della domanda di lavoro, attraverso un campione significativo di annunci

Le domande principali:Le domande principali:a)Quale è l’andamento della domanda di lavoro sul territorio?

b)Quali sono le professioni richieste?b)Quali sono le professioni richieste?

c)Quale è il valore aggiunto dell’informazione del WEB?

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Osservazioni introduttive:

Le fonti dati utilizzate:

•selezione dei più importanti (quantitativi e qualitativi) portali per la domandaselezione dei più importanti (quantitativi e qualitativi) portali per la domanda di lavoro in rete;

Numerosità e periodo:

•Estrazione ed elaborazione di circa 180 mila domande di lavoro proposte dalle aziende nel periodo febbraio‐aprile 2013;

Quote per tipologie di siti web:

•la quota maggiore, pari al 65%, proveniente da portali specialistici, il 19% da testate giornalistiche nazionali‐area lavoro ed infine il restante 16% dai siti web delle principali Agenzie per il lavoro.

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l’andamento della domanda di lavoro sul WEB nel TERRITORIO

Regione PercAbruzzo 2%Basilicata 1%Calabria 1%Nord 74% Campania 2%Emilia‐Romagna 12%Estero 1%Friuli‐Venezia Giulia 2%

Centro 18% Sud e Isole 7%Estero 1%

Lazio 7%Liguria 2%Lombardia 33%Marche 2%M li 1%Molise 1%Piemonte 10%Puglia 2%Sardegna 1%Sicilia 1%Sicilia 1%Toscana 6%Trentino‐Alto Adige 2%Umbria 1%Valle d'Aosta 1%

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Veneto 12%

La Domanda di Lavoro sul WEBLa Domanda di Lavoro sul WEBIncidenza percentuale delle domande di lavoro aziendali per Regione e Settore / INDUSTRIA

industriaAbruzzo 32%Basilicata 24%Calabria 17%Le regioni del

Nord hanno Campania 26%Emilia‐Romagna 42%Estero 37%Friuli‐Venezia Giulia 43%

Nord hanno una incidenza % * più rilevante di Lazio 16%

Liguria 24%Lombardia 35%Marche 36%M li 21%

rilevante di domande di lavoro nell’Industria Molise 21%

Piemonte 40%Puglia 22%Sardegna 17%Si ili 16%

nell Industria

Sicilia 16%Toscana 34%Trentino‐Alto Adige 32%Umbria 29%Valle d'Aosta 20%

33

Valle d Aosta 20%Veneto 44%

* calcolata rispetto al totale delle domande per regione


commercio

Incidenza percentuale di offerte di lavoro aziendali per Regione e Settore / COMMERCIO

commercioAbruzzo 17%Basilicata 14%Calabria 24%Campania 19%

La Sicilia ha Campania 19%Emilia‐Romagna 12%Estero 8%Friuli‐Venezia Giulia 12%Lazio 14%

incidenza %*più rilevante di ff di Lazio 14%

Liguria 19%Lombardia 12%Marche 18%Molise 15%

offerte di lavoro nel Commercio

Molise 15%Piemonte 12%Puglia 21%Sardegna 20%Sicilia 33%Sicilia 33%Toscana 16%Trentino‐Alto Adige 16%Umbria 16%Valle d'Aosta 10%

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Valle d Aosta 10%Veneto 14%



servizi

Incidenza percentuale di offerte di lavoro aziendali per Regione e Settore / SERVIZI

serviziAbruzzo 24%Basilicata 23%Calabria 26%Campania 31%

Il Lazio e le domande di Campania 31%

Emilia‐Romagna 27%Estero 37%Friuli‐Venezia Giulia 21%Lazio 42%

domande di lavoro all’Estero hanno Lazio 42%


hanno incidenza %* più rilevanti nei Servizi %

Piemonte 26%Puglia 30%Sardegna 28%Sicilia 25%

nei Servizi

Toscana 24%Trentino‐Alto Adige 24%Umbria 24%Valle d'Aosta 25%

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Veneto 24%



Offerte di Lavoro sul WEB per Contratto e Settore Economico

Contratto Agricoltura Commercio Costruzioni Industria Servizi sett n.c.

Da Stabilire 7% 6% 8% 10% 9% 9%

Libero Professionista 10% 23% 13% 3% 12% 5%

Permanenti 23% 12% 20% 15% 16% 15%

Temporanei 60% 58% 59% 71% 64% 59%

Totale complessivo 100% 100% 100% 100% 100% 100%

Nota: Temporanei comprendono: Tempo Determinato, Somministrazione, Inserimento, co.co.proPermanenti comprendono: Tempo Indeterminato e Apprendistato

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Permanenti

Incidenza % di offerte di lavoro aziendali per Regione e Contratto / PERMANENTI

Abruzzo 5%

Basilicata 3%

Calabria 6%

Campania 7%Lombardia, Liguria, Emilia‐Romagna 10%

Estero 10%

Friuli‐Venezia Giulia 5%

Lazio 9%

Lazio, Emilia Romagna e le domande di lavoro ll’E h Liguria 10%

Lombardia 10%

Marche 8%

Molise 5%

all’Estero hanno incidenza di quote %* più rilevanti di Molise 5%

Piemonte 8%

Puglia 5%

Sardegna 5%

Sicilia 4%

rilevanti di tipologie Contrattuali Permanenti Sicilia 4%

Toscana 9%

Trentino‐Alto Adige 8%

Umbria 8%

Valle d'Aosta 4%

Permanenti

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Valle d Aosta 4%

Veneto 7%



Offerte di Lavoro sul WEB per Titolo di Studio e Settore Economico

Il 54% delle offerte è rivolto a persone laurea, segue con il 46% il titolo di diplomamentre la

Titolo Studio Quota %

Diploma 46%

quota per i soggetti con titolo di studio scuola dell’obbligo è irrilevante

Laurea 54%

Scuola Obbligo 0%

Totale 100%

Diploma: Il 45% del personale richiesto con diploma è per il settore industriale

Laurea: Il 40% del personale richiesto con laurea è per il settore pindustriale, segue con il 39% il settore dei servizi

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A chi si rivolgono gli annunci del WEB?

Le offerte di lavoro si rivolgono ad una platea molto ampia privilegiando figure professionali di medio alto livello di skill e professioni specialistiche di difficile reperibilità.

Sono però presenti annunci rivolti a categorie protette o lavoratori che si trovano in lista di mobilità (3% per la prima e 2% l d )2% la seconda).

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Le principali professioni in crescitap p p

40


Tra le professioni più richieste... % di incidenza regionale

MARKETINGAbruzzo 4%Basilicata 5%Calabria 5%

Tecnici delMarketing

Campania 4%Emilia‐Romagna 3%Estero 10%Friuli‐Venezia Giulia 3%

Oltre 6 mila richieste. Sulle complessive Lazio 4%


Sulle complessive richieste all’estero incidono per il Molise 6%


incidono per il 10% ;sul territorio nazionale sono


nazionale sono equamente distribuite

41

Veneto 2%


CONTROLLO li à

Tra le professioni più richieste... % di incidenza regionaleCONTROLLO qualità

Abruzzo 2%Basilicata 1%Calabria 1%Campania 3%

Tecnici delControllo di Qualità

Campania 3%Emilia‐Romagna 4%Estero 3%Friuli‐Venezia Giulia 3%Lazio 3%Circa 7 mila Lazio 3%Liguria 2%Lombardia 4%Marche 2%Molise 0%

richieste. Regioni con maggior


incidenza: Veneto, Emilia Romagna,


Lombardia, Trentino

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Veneto 5%


Tra le professioni più richieste... % di incidenza regionaleAMMINISTRATIVITecnici

Amministrativi

AMMINISTRATIVIAbruzzo 5%Basilicata 3%Calabria 3%Campania 7%

Oltre 13 mila richieste. Regioni

Campania 7%Emilia‐Romagna 7%Estero 5%Friuli‐Venezia Giulia 5%Lazio 10%

con maggior incidenza: Lazio, seguita da L b di


Lombardia, Veneto, Liguria, Campania, Emilia R Puglia


R., Puglia Toscana 5%Trentino‐Alto Adige 6%Umbria 4%Valle d'Aosta 3%Veneto 7%

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Veneto 7%


Il valore aggiunto dell’informazione del WEB

• Creazione di corrispondenza tra lavoro offerto e skill (competenze e• Creazione di corrispondenza tra lavoro offerto e skill (competenze e conoscenze) richieste dalle Aziende;

• Creazione di dizionari delle Skill con un approccio bottom up;

• Complementarietà con indagini sulle skill “tradizionali”.

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il valore aggiunto dell’informazione del WEB .. rappresentazione delle skill un esempiorappresentazione delle skill .. un esempio

DisegnatoreDisegnatoreTecnico

Professional Skills

Personal Skills

Basic skills

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Principali benefici a) Le persone in cerca di occupazione possono conoscere quali tipi di skill sono

i hi i il l di l irichiesti per il lavoro di loro interesse;b) Le aziende possono migliorare l’efficienza nella richiesta del candidato ideale;c) Gli Enti/Istituti di formazione possono affinare i percorsi e i processic) Gli Enti/Istituti di formazione possono affinare i percorsi e i processi

formativi;d) Supporto conoscitivo per i decisori delle politiche per il Mercato del Lavoro

‐‐‐‐‐‐‐‐‐a) Aumento della rapidità nel mettere a disposizione l’informazione;b) Contributo alla riduzione del Mismatch tra domanda e offerta.

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Grazieper l’attenzione

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