I.OVO n°015 - Luglio-Agosto 2012

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NARDINI EDITORE i.ovo SPECIALE VERSILIA 2012

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Il numero di luglio-agosto del primo mensile tascabile di arte e cultura contemporanea

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N A R D I N I E D I T O R E

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i.ovoDirettore:

Massimo Tonietti [email protected] cell. +39 327 5303110;Direttore responsabile: Marco Zucchini;

Caporedattore: Serena Bedini ([email protected]);

Progetto grafico: Alexandra Barbieri;Responsabile progetto web:

Andrea Angeloni ;

Guida al Contemporaneo: Serena Vanzaghi; Dentro al Contemporaneo: Serena Bedini ;

Il Ragazzo di Bottega: Simone Innocenti;Moda: Alessandra Petrelli;

Hamelin: Stefano Gaz;Coolinaria: Camilla Innocenti & Serena Trinchero;

16mm: Francesca VersientiFlashback: Lorenzo Tore Bis!!!: Gabriella Di Tanno

Inviato speciale: Cecilia FontanelliPro/Zac: Greta Bonini

Recensori di “Dentro al Contemporaneo” e altre rubriche:

Stefania Basso, Giovanni Bondi, Greta Bonini, Yan Blusseau, Mattia Branca,

Matteo Brighenti, Tommaso Capecchi, Francesco Ceni, Eleonora Ciambellotti, Ilaria D’Adamio, Alessandra de Bianchi,

Diana Di Nuzzo, Gabriella Di Tanno, Costanza Focardi, Giulia Fonnesu,

Cecilia Fontanelli, Elisa Frego, Linda Giusti, Eleonora Lombardini, Martina Marolda, Stefania Rinaldi,

Gala Rotelli, Serena Trinchero.

Ufficio stampa: Alessandra [email protected]. + 39 338 2946943www.iovo.it

[email protected] [email protected]. +39 055 011 99 77Fax +39 055 011 99 81

i.ovo Arte e Cultura Contemporanea n°015 LUGLIO/AGOSTO 2012aut. trib. n. 5825 del 15/03/2011distribuzione gratuita

Editore incaricato: NARDINI PRESS S.R.L. Via Cavour n°15, 50129 FirenzeStampa: Nuova Grafica Fiorentina, Via Ambrogio Traversari n°64/r, 50126 Firenze

In copertina: Max Papeschi, C'eravamo tanto amati (We All Loved Each Other So Much), 2012

Max PapeschiThe Silence of the Lambsa cura di Igor ZantiGestalt Gallery, Pietrasanta (LU) dal 4 agosto al 14 settembre 2012

main sponsor:

www.facebook.com/iovoarteeculturacontemporanea

IovoArteFirenze

ABBonATI A

i.ovo scrivi a

[email protected] A R D I N I E D I T O R E

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Viale della Repubblica n° 64/66/68, PratoTel. + 39 338 5924449 / +39 335 303142 Fax + 39 0574 604901

web: www.armandagoriarte.com- mail: [email protected]

Salvatore MagazziniSharm El Sheik

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SUSANNA ORLANDO

GALLERIAFORTE DE I MARMI

via G.Carducci 10, FORTE DEI MARMIwww.galleriasusannaorlando.it

LORENZO LAZZERIF R E S C O D ’ A U T O R E

2 5 A g o s t o 2 0 1 2 o r e 1 9

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Diretta da Amanda Gori e Aldo Marchi Anno di fondazione: 1998 Sede legale: Via S. Anna n° 9, 59100 Prato Sede espositiva: Viale della Repubblica n° 64/66/68, 59100 Prato Tel.: + 39 0574 604801 Cell.: +39 338 5924449 Fax: + 39 0574 604901 Web: www.armandagoriarte.com Mail: [email protected]

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LUGLIO/AGOSTO 2012

PAlcOscENIcO vERTIcAlE di Alessandra de Bianchi

speciale versilia

MAx PAPEschI - ThE sIlENcE Of ThE lAMbs - di Giovanni Bondi

fERNANDO bOTERO. DIsEgNATORE E sculTORE di Eleonora Lombardini

sANTIAgO MORIllA - INIZIAZIONE Al vOlO - di Martina Marolda

RAINER ElsTERMANN - INsIDE ThE gREY ROOM di Tommaso Capecchi

sTARE fuORI. fRAMMENTO DI uN DIscORsO AMOROsO di Serena Trinchero

vAuRO di Serena Bedini

JIll cAsTY IMPREssIONE/EsPREssIONE di Stefania Rinaldi e Massimo Tonietti

INTERvIsTA A MARcO NEREO ROTEllI di Stefania Rinaldi

INTERvIsTA A sIMONE ANDREANO di Serena Bedini e Massimo Tonietti

PINOcchIO - bIENNAlE 2012 di Eleonora Ciambellotti e Serena Bedini

INTERvIsTA A PATRIc K MIMRAN di Cecilia Fontanelli

2012 PREsENT ART fEsTIvAl - Iv MEETINg IN shANghAI di Ilaria D'Adamio

gIANfRANcO chIAvAccI di Gabriella Di Tanno

IcONAOcchIAlI , fIREN ZE di Alessandra Petrelli

gARRONE TRA REAlITY E NEOREAlIsMO sOcIAlE di Lorenzo Tore

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14 Luglio - 9 Settembre 2012Piazzetta del Centauro 2 - Pietrasanta

tel/fax +39 0584 792666 barbarapaciartgallery.com [email protected]

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| 8 DENTRO AL CONTEMPORANEO

Sipari dipinti: la tradizione si rinnova e la commistionetra arti entra in scena, ancora una volta. La Galleria Santo Ficara di Firenze partecipa con tre grandi nomi per riaffermare un sodalizio: quello tra musica e arte visiva. E non si tratta solo di coreografia...

Palcoscenico verticaleTeatro Obihall, Firenze

Dal 24 luglio al 9 settembre 2012

Il sipario. Elemento di divisione e al tem-po stesso di apertura. Il sipario si apre e avviene la finzione, la condivisione, la partecipazione a un gioco collettivo dove è sempre l’arte, con tutta la sua serietà, ad essere protagonista. L’arte o le arti, come dir si voglia, in quel sodalizio che da sempre lega le forme artistiche al di là delle convenzionali separazioni. Il sipario. Semplice elemento d’arredo, parte della coreografia, che però fino all’Ottocento era un sipario d’autore, un sipario dipinto e "per questo" elemento artistico esso stesso. La volontà di rinno-vare questa tradizione ha spinto gli idea-tori del progetto a non esporre semplice-mente un’opera di arte contemporanea all’interno di un teatro, ma a rendere nuovamente oggetto artistico uno degli elementi portanti del teatro stesso, il si-pario, appunto. Tutto nasce più o meno casualmente – ma si sa, niente in fondo avviene per caso – dalle conversazioni tra Claudio Bertini e Massimo Gramigni (proprietari del Teatro Tenda, ora Obihall e promotori dell’Associazione Amici della

Contemporaneità Teatrale) con il galleri-sta fiorentino Santo Ficara. Dalla galleria Santo Ficara provengono infatti i primi tre artisti coinvolti, Aldo Mondino (1938 – 2005), Carla Accardi (Trapani, 1924), Getulio Alviani (Udine, 1939) e il curato-re Marco Meneguzzo. L’idea alla base era quindi invitare gli artisti della contempo-raneità a cimentarsi in un’opera desueta: la creazione di un sipario. A partire dal 2005 sono stati realizzati vari progetti raccolti ora nella mostra Palcoscenico verticale, che sarà ospitata all’interno del Teatro Obihall di Firenze dal prossimo 24 luglio fino al 9 settembre, e inserita nel programma dell’Estate Fiorentina. Tutto iniziò nel 2005 quando Aldo Mon-dino portò in scena il primo sipario, Ap-plausi: opera eloquente con tante mani “battenti” e una scritta sovrastante che ribadisce il titolo dell’opera. Seguì Carla Accardi nel 2007 con il suo Sipario Ros-sooro, dove la simmetria quasi psiche-delica del colore rosso è in perfetta linea con le opere avanguardistiche che han-no segnato la carriera di questa artista.

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DENTRO AL CONTEMPORANEO 9 |

Nel 2010 è la volta di Getulio Alviani con Permutabile Negativopositivo, in cui la classica opposizione nero/bianco ci con-duce in una dimensione di movimentato stand-by. L’ultimo artista, Mimmo Pala-dino (Paduli, Benevento, 1948), è stato invece coinvolto da Lucio Dalla, che fu protagonista di un suo lungometraggio nel 2006. Il suo contributo risale al gen-naio scorso, in occasione del concerto della Bandabardò, quando fu portato in scena Attori: un sipario composto da pannelli di rame, con volti tribali effigiati al loro interno. I quattro sipari formeranno una sorta di quadrilatero, come a coinvolgere lo spet-tatore in un sistema di rimandi, di aper-ture e chiusure, dove inizio e fine reste-ranno quasi indefiniti. Nucleo del tutto sarà il rapporto di interconnessione tra arte visiva e musica e, per questo, saran-no proposti dallo Schermo dell’Arte do-

cumentari video sul rapporto tra questi artisti e l’arte musicale con protagonisti del calibro di Franco Battiato. Sempre su questo connubio sono incentrate le due installazioni che affiancheranno i sipari: il lavoro di Carla Accardi Superficie in ceramica, dove ad ogni passo si accom-pagna un’elaborazione sonora creata da Gianna Nannini; l’opera di Getulio Alviani Mi meraviglio di me, nella quale l’artista, sempre in collaborazione con la Nanni-ni, si interroga sul rapporto tra forma e suono, materia e astrazione. Per finire, il contributo fotografico sarà invece di Maria Mulas, che esporrà anche alcu-ni ritratti degli artisti stessi, creando un ulteriore intreccio tra forme d’arte, tra artefici e modelli.«Si apra il sipario», quindi, per riscopri-re la dimensione onnicomprensiva della teatralità artistica.

alessandra de Bianchi

Carla Accardi, Sipario Rossooro, 2007. Courtesy Teatro Obihall.

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DOMENICO BIANCHIPAOLO CANEVARI

ENRICO CASTELLANINICOLA DE MARIAHELMUT DORNER

BERNARD FRIZEJASON MARTIN

ETTORE SPALLETTI

16 giugno - 31 agosto 2012

DONALD BAECHLERBERTOZZI & CASONI

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MIMMO PALADINOMARC QUINNDAVID SALLE

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DOMENICO BIANCHIPAOLO CANEVARI

ENRICO CASTELLANINICOLA DE MARIAHELMUT DORNER

BERNARD FRIZEJASON MARTIN

ETTORE SPALLETTI

fino al 31 agosto 2012

DONALD BAECHLERBERTOZZI & CASONI

GREG COLSONGEORGE CONDO

MIMMO PALADINOMARC QUINNDAVID SALLE

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EX MARMIInaugurazione sabato 7 luglio 2012 ore 18.30fino al 9 agosto 2012

THOMASGILLESPIE FRANCESCOLAURETTAA cura di Lorenzo BruniEx Marmi – Complesso post-industriale PietrasantaVia Nazario Sauro, 52 – Pietrasanta T. 0039.333.8073318 www.poggialieforconi.it

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| 12 GUIDA AL CONTEMPORANEO

GALLERIA ConTInUA

ANTONY GORMLEY – VESSEL; fino al 20/08/12. • NIKHIL CHOPRA – INSIDE OUT; fino al 20/08/12. Sede: Via del Castello n° 11, 53037 San Gimignano (Si), Tel. +39 0577 943134. Orario: dal martedì al sabato 14:00 19:00, o su appuntamento. Biglietti: ingres-so libero. Web: [email protected] www.galleriacontinua.com

ELEonoRA D’AnDREA ARTE ConTEMPoRAnEA

Sede: Via Vincenzo Gioberti n° 14, 59100 Prato, Tel. / Fax +39 0574 574670 / Cell. +39 345 2816111. Orario: dal lunedì al venerdì 16:00 - 19:00, sabato 10:30 - 13:00 / 16.00 - 20.00 (per tutti gli orari e i giorni non specificati su appuntamento al numero +39 345 2816111). Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.elexpo.it

SAnTo FICARA ARTE MoDERnA E ConTEMPoRAnEA

Artisti della Galleria: Accardi, Alviani, Asdrubali, Bonalumi, Castellani, Chiari, Dorazio, Jori, Impellizzeri, Mainolfi, Morellet, Mondino, Nunzio, Parra, Pinelli, Sanfilippo, Turcato, Viallat, Volpi, Zappetini (erroneamente apparso nel numero 014 di i.OVO come Tappetini); fino al 27 luglio 2012; chiusura estiva: agosto 2012; sede: Via Ghibellina n° 164r, 50122 Firenze, Tel. +39 055 2340239 / Fax +39 055 2269190.

L’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea è costituita tra le Gallerie e le Associazioni culturali che operano nel settore dell’arte moderna e contemporanea e che esercitano l’attività di esposizione, promozione e/o vendita al pubblico di opere d’arte. L’ANGAMC ha lo scopo di rappresentare e tutelare, in ogni sede, gli interessi morali, economici e culturali della categoria rappresentata. L’obiettivo principale è quello di qualificare sempre più il mercato dell’arte e le sue potenzialità con la migliore preparazione professionale e culturale degli operatori, anche con interventi nell’ambito giuridico e amministrativo; inoltre promuove dibattiti e conferenze su temi d’interesse per gli associati.Il Delegato territoriale della Toscana è Mauro Stefanini: cell. 335 7054800

Associazione nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea

GALLERIE ASSoCIATE DELEGAZIonE TERRIToRIALE ToSCAnA AnGAMC

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GUIDA AL CONTEMPORANEO 13 |

Orario: dal lunedì al sabato 09:30 - 12:30 / 15:30 - 19:30. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.santoficara.it

FRITTELLI ARTE ConTEMPoRAnEA

Uno sguardo italiano; fino al 28/07/12. Autori: Marina Ballo Charmet, Carlo Fei, Nun-zio Battaglia, Paola Di Bello, Marco Signorini, Alessandra Spranzi, Fabio Sandri, Armin Linke, Giorgio Barrera, Davide Bramante, Stefano Graziani, Simone Schiesari, Moira Ricci. Curatore: Elio Grazioli. Sede galleria: Via Val di Marina n° 15, 50127 Firenze, Tel +39 055 410153 / Fax +39 055 4377359. Orario: dal martedì al sabato 10:00 - 13:00 / 15:30 - 19:30, lunedì, domenica e festivi su appuntamento. Web: [email protected] www.frittelliarte.it

GESTALT ART GALLERY

TILT. Dal 07 luglio al 02 agosto 2012. Autore: Massimo Caccia. Curatore: Igor Zanti. Catalogo: disponibile, a cura di Gestalt Gallery. Vernissage: sabato 7 luglio ore 18.30. Sede: Via Stagio Stagi 28 – Pietrasanta (LU). Orario: 18.30-20.30 / 21.30-00.30; Patrocini (eventuale); Note (eventuale);Ufficio stampa (eventuale); GLI STATI DELLE COSE. Dal 06 luglio al 31 luglio 2012; Autore: Giuseppe Restano. Curatore: Gianluca Marziani. Catalogo: disponibile, a cura di Gestalt Gallery. Vernissage: 6 luglio ore 18.30. Sede: Palazzo Panichi, via Marzocco 1 angolo Piazza Duomo, Pietrasanta (LU) Orario: 18.30-20.30 / 21.30-00.30; Patrocini: Comune di Pietrasanta; Note (eventuale);Ufficio stampa (eventuale); THE SILENCE OF THE LAMBS”, dal 04 agosto al 14 settembre 2012. Autore: Max Papeschi. Curatore :Igor Zanti. Catalogo: disponibile, a cura di Gestalt Gallery, con testo critico di Igor Zanti. Vernissage: Sabato 4 agosto 2012 ore 18:30. Sede: Via Stagio Stagi 28, C.A.P.55045, Pietrasanta (LU). Tel +39 0584 700900 Fax +39 0584 178 1491; Orario: 10:30/12:30-18:30/00:30. Patrocini (eventuale); Note:Presentazione dell’opera video “The Silence of the Lambs”. Ufficio stampa: [email protected]. Web: [email protected] www.gestaltgallery.it

GALLERIA GIRALDI

Informale; c/o Sala Sant’Ignazio, via Giosuè Carducci n° 7, Arezzo – fino al 29/07/12. Autori: Antonio Corpora, Emilio Scanavino. Curatore: Galleria Giraldi di Livorno in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo. Orari mo-stra: venerdì 17:00 20:00, sabato e domenica 11:00 13:00 / 17:00 20:00. Pa-trocinio: Comune di Arezzo. Ufficio Stampa: Ufficio Cultura Comune di Arezzo [email protected]. Sede galleria: Piazza della Repubblica n° 59, 57123 Livorno, Tel. +39 0586 883022 / Cell. +39 329 8626020 / Fax +39 0586 887778. Orario: dal lunedì al sabato 10:00 - 13:00 / 17:00 - 20:00, domenica su appuntamento. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.galleriagiraldi.it

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| 14 GUIDA AL CONTEMPORANEO

ARMAnDA GoRI ARTE

Sede: Viale della Repubblica n° 64/66/68, 59100 Prato, Cell. +39 335 303142 - +39 338 5924449 / Fax +39 0574 604901. Orario: dal lunedì al venerdì 15:30 - 19:00 o su appuntamento. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.armandagoriarte.com

GUASTALLA CEnTRo ARTE

Antoni Tàpies – Nocturn Matinal; fino al 31/07/12. Autore: Antoni Tàpies. Catalogo: di-sponibile in galleria e online. Sede: Via Roma n° 45, 57126 Livorno, Tel. +39 0586 808518 / Fax +39 0586 813514. Orario: dal lunedì al venerdì 10:00 - 13:00 / 16:30 - 20:00, sa-bato 10:00 – 13:00. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.guastallacentroarte.com

GALLERIA n° 38

Coup de theatre; fino al 15/07/12. Autore: Rafal Olbinski. Sede: Via del Battistero n° 38, 55100 Lucca, Tel. +39 0583 491104 / Fax +39 0583 491104. Orario: lunedì 16:00 – 19:30, dal martedì al sabato 10:00 - 13:00 / 16:00 19:30. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.gallerianumero38.com

GALLERIA oPEn ART

Mostra collettiva con una selezione di opere degli artisti della galleria; 01/07/12 – 27/07/12. Sede: Viale della Repubblica n° 24, 59100 Prato, Tel. +39 0574 538003 / Fax +39 0574 537808. Orario: dal lunedì al venerdì 16:00 - 20:00, sabato chiuso. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.openart.it

GALLERIA SUSAnnA oRLAnDo

Promenade a Carrara; fino al 12/07/12. Autore: Franck Horvat. Catalogo: “Opere pre-ziose”, disponibile in galleria. Sede: Via Carducci n° 10, 55042 Forte dei Marmi (LU), Tel. / Fax +39 0584 83163. VETRINA: Via Sauro n° 3, 55045 Pietrasanta (LU). Orario: tutti i giorni 10:00 - 13:00 / 17:00 - 24:00. Patrocinio: Comune di Forte dei Marmi. Note: testo critico di Federica Forti. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.galleriasusannaorlando.it

BARBARA PACI

Inside the grey room; 14/07/12 - 09/09/12. Autore: Reiner Elstermann. Vernissage:

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GUIDA AL CONTEMPORANEO 15 |

sabato 14 luglio alle ore 18:30. Sede: Piazzetta del Centauro n° 2, Piazza Duomo n° 25, 55045 Pietrasanta (LU), Tel. / Fax +39 0584 792666. Orario: dal martedì alla domenica, 10:00 13:00 - !7:00 24:00. Biglietti: ingresso libero. Ufficio stam-pa: Alessia Luppoli [email protected]. Web: [email protected] www.barbarapaciartgallery.com

GALLERIA PoGGIALI & FoRConI

Sede: Via della Scala n° 35/A, 50123 Firenze, Tel +39 055 287748 / Fax +39 055 2729406. Orario: dal martedì al venerdì 10:00 - 13:00 / 15:30 - 19:00, sabato 10:00 – 13:00. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.poggialieforconi.it

GALLERIA IL PonTE

Un ritrovarsi amichevole e piacevole; fino al 20/07/12. Autori: Antonio Catalani, Da-niela De Lorenzo, Carlo Guaita, Riccardo Guarneri, Paolo Masi, Paolo Parisi. Curatori: Mauro Panzera. Sede: Via di Mezzo n° 42/b, 50121 Firenze, Tel +39 055 240617 / Fax +39 055 5609892. Orario: dal lunedì al venerdì 15:30 - 19:00. Ufficio Stampa: Susy Fa-biani. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.galleriailponte.com

SAnGALLo ART STATIon

Sede: Via Fra’ Giovanni Angelico n° 5r (fra il n°47 e il n°49), 50121 Firen-ze, Tel. +39 055 0517157 / Fax +39 055 0517518. Orario: dal martedì al sa-bato 10:00 - 13:30 / 15:00 - 19:00. Biglietti: ingresso libero. Patrocinio: Mi-nistero per i Beni e le Attività Culturali. Web: [email protected] www.sangalloartstation.it

GALLERIA LA SUBBIA DI PAoLA RAFFo

Sede: Via Barsanti n° 11, 55045 Pietrasanta (LU), Tel. +39 0584 283338 / Fax +39 0584 71647. Orario: tutti i giorni 10:00 - 12:00 / 17:00 - 19:00. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected]

ToRnABUonI ARTE ConTEMPoRAnEA InTERnAZIonALE

Maestri moderni e contemporanei - Antologia scelta 2012. Sede: Lungarno Cellini n° 13/a, 50125 Firenze, Tel. +39 055 6812697 / Fax +39 055 6812020. Orario: dal lunedì al venerdì 09:00 – 13:00 / 15:30 – 19:30, sabato su appuntamento. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.tornabuoniarte.it

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AFTER ART GALLERY di Frederik Ivanaj

Sede: Via Ghibellina n° 38r, 50122 Firenze, Tel. +39 328 7156628. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.ivanaj.com

AnTonELLA VILLAnoVA – Contemporary art jewellery

Delphinarium – A Monographic Exhibition on Delfina Delettrez; fino al 10/09/12. Autrice: Delfina Delettrez. Curatrice: Emanuela Nobile Mino. Catalogo: dispo-nibile in galleria, edito dalla galleria. Sede: Palazzo Ricasoli, Piazza Goldoni n°2, Firenze. Ufficio Stampa: Black Frame, Londra. Sede galleria: Palazzo Ricasoli, Piazza Goldoni n° 2, Tel./Fax +39 055 213372 - Via della Spada n° 36/R, 50123 Fi-renze, Tel. +39 055 6802066. Orario: dal lunedì al venerdì 10:00 – 19:00, sabato 10:00 – 13:00, chiusura estiva da 1 al 20 agosto. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.antonellavillanova.it

ARIA ART GALLERY

In Bloom; fino al 09/09/12. Autore: Zhuang Hong Yi. Catalogo: dispo-nibile online. Sede: Borgo Santi Apostoli n° 40/r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 216150 / Fax +39 055 4641406. Orario: dal lunedì al sabato 10:30 � 13:30 15:30 � 19:30, domenica su appuntamento. Patrocinio: Comune di Firenze. Note: in collaborazione con White Room Art System e ESE. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.ariaartgallery.com

GALLERIA E LIBRERIA D’ARTE BABELE

Pinocchio – Biennale 2012; fino al 31/08/12 – in collaborazio-ne con il Museo Luzzati di Genova. Autori: Beatrice Bartolozzi, Maurizio Bentivegna, Antonio Bobò, Campi & Voghera, Francesca Carbonini Nini, Conc, Riccardo Dalisi, Fabio De Poli, Michele Fabbricatore, Gianno Fanello, Sophie Fatus, Paolo Fasi, Paolo Guidotti, Roberto Innocenti, Emanuele Luzzati, Cecco Mari-niello, Arianna Papini, Lorenzo Perrone, Antonio Petti, Elisa Possenti, Chiara Rapacci-ni, Andrea Rauch, Guido Scarabattolo, Gianluigi Toccafondo, Sergio Traquandi, Adel Torok, Franco Zabagli. Sede: Via delle Belle Donne n° 41/r 50122 Firenze, Tel./Fax +39 055 283312. Orario: continuato 10:00 - 20:00. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected]. www.babelefirenze.com

OVeRGROUnd

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GUIDA AL CONTEMPORANEO 19 |

GALLERIA ALESSAnDRo BAGnAI

La poesia della distruzione; fino al 30/07/12. Autore: Günther Uecker. Curatore: Lóránd Hegyi. Sede: Via del Sole n° 15/R, Firenze. Catalogo: disponibile in galle-ria, edito da Galleria Alessandro Bagnai. Ufficio Stampa: Studio Associato Spaini e Partners. Sede galleria: Palazzo Ricasoli, Piazza Goldoni n° 2 Tel./Fax +39 055 213372 – Via del Sole n° 15/R, Tel +39 055 6802066, 50123 Firenze. Orario: dal lu-nedì al venerdì 10:00 – 19:00,sabato 10:00 – 13:00, chiusura estiva dal 1 al 20 ago-sto. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.galleriabagnai.it

BASE / PRoGETTI PER L’ARTE

AMEDEO MARTEGANI. Frane. L’impazienza della terra; fino al 15/09/12. Au-tore: Amedeo Martegani. Sede: Via San Niccolò n° 18r, 50123 Firenze, Tel +39 055 602102 / Fax +39 055 2207281. Orario: dal martedì al sabato 18:00 – 20:00 (dalle 20:00 alle 24:00 come vetrina). Biglietti: ingresso libero. Patrocini: At-tività promossa dagli artisti del collettivo BASE X BASE e con il contributo del-la Regione Toscana/Toscanaincontemporanea 2011. Web: [email protected] www.BaseItaly.org

F_AIR - FLoREnCE ARTIST In RESIDEnCE

I cento sguardi; fino al 10/07/12. Curatrici: Margherita Abbozzo, Alessandra Capodacqua. Patrocinio: Unicoop Tirreno. • Do it right when no one is looking; 12/07/12 – 14/09/12. Autore: Kalliopi Nikolou. Curatrice: Lucia Giardino. Sede: Via San Gallo n° 45/r, 50126 Firenze. Orario: dal lunedì al giovedì 15:00 – 20:00, venerdì 11:00 – 15:00 e su appuntamento. Chiusura estiva dal 3 al 27 agosto. Uf-ficio Stampa: Ufficio Stampa Palazzi [email protected]. Web: [email protected] www.fair.palazziflorence.it

FRASCIonE ARTE

Sede: via Maggio n° 60r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 2399205. Orario: dal martedì al sabato 10:00 – 13:00 15:00 – 19:00, lunedì 15:00 – 19:00. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.frascionearte.com

GALLERIA GEnTILI

Sede: Via del Carmine n° 11, 59100 Prato, Tel +39 0574 606986 / Fax +39 0574 443704 / Skipe galleriagentili. Orario: dal martedì al sabato 14:00 – 19:00. Bigliet-ti: ingresso libero. Web: [email protected] www.galleriagentili.it

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| 20 GUIDA AL CONTEMPORANEO

GALLERIA I.A.C. -Impruneta Arte Contemporanea-

Collettiva d’estate – Le stagioni: specchio simbolico del divenire. Mostra di Arti vi-sive con opere di fotografia, pittura e scultura. Ospite d’onore lo scultore Jorge Ro-meo; fino al 08/07/12. Sede: Via della Croce n° 41, 50023 Impruneta (Fi), Cell. +39 333 7405522. Orario: dal martedì alla domenica 16:30 – 19:30. Patrocini: Comune di Impruneta e Ambasciata Argentina. Biglietti: ingresso libero. Ufficio Stampa: [email protected] +39 339 7854375. Patrocinio: Comune di Impruneta. Web: [email protected] www.artartimpruneta.it

CASA MASACCIo -Centro per l’Arte Contemporanea-

Sede: Corso Italia n° 83, 52027 San Giovanni Valdarno (Ar), Tel. +39 055 9126283 / Fax +39 055 942489. Orario: giorni feriali 15:00 – 19:00, festivi 10:00 12:00 – 15:00 19:00, lunedì chiuso. Patrocini: Regione Toscana, Provincia di Arezzo. Biglietti: in-gresso libero. Web: [email protected] www.casamasaccio.it

SCIATo’ DI SERRAVALLE

MARINO MARINI, DISEGNI GIOVANILI E PICCOLO BRONZO; fino al 08/07/12. Autore: Marino Marini. • Percorsi; 11/07/12 – 02/09/12. Autore: CCH. Sede: Via Garibaldi n° 49, 51030 Serravalle Pistoiese (Pt), Web: [email protected]

SIMBoLI ART GALLERY

Vivo quadri vivi; fino al 15/07/12. Autore: Luca Alinari. Curatori: Emanuele Greco e Alessandra Pinchera. Catalogo: disponibile in galleria. Note: in mostra una sele-zione di dipinti dell’ultima stagione dell’artista fiorentino. Sede: Via di San Giusep-pe n° 6/r, 50122 Firenze, Tel. +39 055 0502418, Cell. +39 349 1438941. Orario: lunedì 16:00 – 20:00, dal martedì alla domenica 10:00 – 13:00 15:00 – 20:00, chiu-so il lunedì mattina. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.simboliartgallery.com

GALLERIA DEL TEATRo RoMAno

Collezionare Futuro; mostra collettiva in permanenza. Autori: Am-bretta Mari, Grazia Tomberli, Janax, Leo Montemanni, Monica Giar-rè, Silvia Jafisco, Stefano Mariotti, Roberto Sguanci, Leo Monteman-ni, Sanfra. Curatore: Simone Gianassi. Catalogo: disponibile in galleria. Sede: Via Portigiani n° 34/36, 50014 Fiesole (Fi), Tel./Fax +39 055 599626 - +39 328 6355360. Orario: dal lunedì al venerdì 16:00 - 19:00, sabato, domenica e festivi su appunta-mento. Chiusura estiva dal 27 luglio al 2 settembre. Biglietti: ingresso libero. Web: [email protected] www.galleriadelteatroromano.com

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| 22 SPECIALE VERSILIA

Giovanni Bondi: La tua arte è critica ma nello stesso tempo intratteni-mento. Quanto è stata importante la tua esperienza passata da autore e regista in ambito teatrale, televisivo e cinematografico nella formazione del tuo linguaggio attuale?Max Papeschi: Direi fondamentale. Quando preparo una mostra non ra-giono mai in termini di singole opere ma cerco di creare dei concept che mi aiutino a rendere le mie mostre dei veri e propri show. Inoltre le te-matiche che affronto oggi in campo artistico sono già state trattate da me in ambito teatrale e televisivo, in definitiva, in questi ultimi anni, alla faccia delle teoria di McLuhan, credo di aver cambiato il medium ma non il messaggio.

Max Papeschi è un dissacratore dei temi politici e religiosi dell’ordine mondiale globalizzato. Artista super informato,

esperto di tutti i nuovi linguaggi degli ancor più nuovi media, ha un’idea ben precisa della società che stiamo vivendo.

E ce la spara addosso a colpi di Photoshop.

Max Papeschi, foto di Ruben Reehorst

Max PaPeschi- the silence of the laMBs -

a cura di Igor Zanti Gestalt Gallery, Pietrasanta (LU)

dal 4 agosto al 14 settembre 2012

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SPECIALE VERSILIA 23 |

G.B.: Il tuo linguaggio è un linguaggio vincente che sfrutta delle tecniche che, anche se così non ami definirle, pesca-no a piene mani dalla iconografia pop. Secondo te quali sono le caratteristiche che rendono questo genere un’arte de-stinata a rimanere immortale?M.P.: Non è affatto detto che questo genere di arte sia destinato all’immor-talità. Se ci pensi, la Pop Art stessa è nata una cinquantina di anni fa, Andy Warhol è morto nell’87, non è passato troppo tempo, in effetti. Non possiamo ancora essere sicuri che le sue immagini e quelle degli altri artisti pop vivranno per sempre nella memoria collettiva, mi sembra quantomeno prematuro. G.B.: Andiamo al presente: ci parli un po’ dei tuoi nuovi progetti?

M.P.: Finalmente a breve presenterò la mia nuova serie, un lavoro che ho co-minciato un paio di anni fa, la cui uscita è stata ritardata a causa del successo del lavoro precedente (quello appunto incentrato sulle icone Pop). Mi sono visto costretto ad aspettare parecchio tempo prima di poter mostrare un cam-biamento così radicale. Ad Agosto presenteremo con Gestalt Gallery a Pietrasanta tutta la mia nuova serie in una mostra curata da Igor Zanti.

G.B.: Questo tuo nuovo lavoro si intito-la “Smile, Relax and Hate”, ed é una cri-tica al potere che ha come protagonisti dei soggetti con volti da bambino. I neonati mostruosi sono d’altronde uno dei sogni ricorrenti più comuni nell’uo-mo, secondo te che vuol dire?

Max Papeschi, Employee of the Month, 100X70 cm, 2012, Edition: 7. Courtesy Gestalt Gallery.

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| 24 SPECIALE VERSILIA

M.P.: In effetti i neonati sono esseri mostruosi, psicanaliticamente parlan-do, anche se in realtà questo lavoro non parla tanto dei bambini quanto di adulti condannati un’infanzia perpetua che continuano a reiterare comporta-menti infantili e ancestralmente vio-lenti.

G.B.: Sono continui i riferimenti alla violenza, alla fame infantile, alla cru-deltà economica. Siamo vittime di dinamiche di potere sviluppate da personalità infantili. E il modo per combattere tutto quest’odio, è dav-vero rispondere con il nostro, di odio? M.P.: Si, la sensazione è un po’ quella di essere governati da persone impre-parate e infantili, e questo ci spaventa. Ci terrorizza quasi più della presenza

di una sorta di Grande Fratello che ha il completo controllo della situazione. Penso che combattere l’odio con l’odio sia un po’ come gettare benzina sul fuoco. Ritengo che l’ironia sia un’arma decisamente più adeguata.

G.B.: Le grafiche di questa collezione mostrano una sorta di reinterpreta-zione della storia, anche italiana, ed anche europea, per immagini.In particolare una delle più interes-santi é quella che ritrae un Papa-bambino con la pelle scura, chiamata Hope & Change, che sembra essere l’unica della collezione a contenere un messaggio di speranza. Cosa rappre-senta per te questo ritratto?M.P.: In realtà il titolo dell’opera “Hope & Change”, basato su uno degli slogan

Max Papeschi, Non Conventional Marketing, 100X70 cm, 2012, Edition: 7. Courtesy Gestalt Gallery.

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SPECIALE VERSILIA 25 |

della campagna di Obama per le pre-sidenziali è ironico. Gli Stati Uniti nel 2008, erano arrivati al loro minimo storico di popolarità, e invece di cam-biare rotta seriamente hanno investito tutto in un’operazione “simpatia” can-didando come presidente un uomo di colore, e come unica alternativa una donna. In ogni caso sarebbe stata una svolta epocale, destinata a distrarre l’opinione pubblica mondiale. Si po-trebbe obbiettare che il candidato re-pubblicano era un W.A.S.P. (White An-gloSaxon Protestant), ma si sapeva con certezza che quell’anno i democratici avrebbero vinto le elezioni, chiunque avessero candidato. Quello che io ho immaginato con quest’opera, che anche il Vaticano, che ha gli stessi problemi di consen-

so, decida di presentare un Papa Nero come operazione di riposizionamento del brand. Del resto la Chiesa Catto-lica è più o meno una multinazionale non molto diversa dalle altre: conduce campagne pubblicitarie, cerca di resta-re competitiva sul mercato, e comun-que vende un prodotto.Non vedo grandi differenze rispetto a chi vende automobili o vestiti, hanno solo un target più ampio e consumato-ri meno attenti a verificare la veridicità delle informazioni.

Max Papeschi è artista.Giovanni Bondi è curatore di Bahn der Beats e scrive per i.OVO.

Max Papeschi, Over the Rainbow, 100X70 cm, 2012, Edition: 7. Courtesy Gestalt Gallery.

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Il grande maestro colombiano Fernan-do Botero (Medellìn, Colombia, 1932) per festeggiare il suo 80° complean-no e una carriera artistica di rinomata importanza ha scelto di esporre tra le incantevoli mura di Pietrasanta. Botero vuole inoltre rendere omaggio al contributo tecnico e creativo artigianale delle maestranze e delle aziende della filiera produttiva di questa piccola città che con il trascorrere degli anni hanno permesso la realizzazione delle sue ce-lebri sculture. In questa mostra verrà messo in evidenza l’aspetto rinascimen-tale del disegno nelle sue varie accezio-

ni grafiche e progettuali, per sottoline-are e consolidare il legame tra disegno e scultura: da sempre infatti Botero è stato affascinato dai grandi maestri to-scani del ‘400 e l’esasperazione della plasiticità delle forme ad essi tanto cara torna nelle opere boteriane comunican-do un’idea di forza e potenza insieme. La mostra sarà costituita da 6 sculture monumentali, 10 sculture di medie di-mensioni ed 80 tra disegni ed acque-relli su carta. L’accento sull’elemento disegnativo è stato fortemente voluto proprio da Fernando Botero: i disegni e gli acquerelli esposti infatti mostrano

fernanDo Botero. Disegnatore e scultore

Piazza del Duomo, Chiesa di S. Agostino, Sala dei Putti e Sala del Capitolo del Chiostro di S. Agostino, Pietrasanta (LU)

Vernissage: sabato 7 Luglio ore 18:00Patrocini: Adesione del Presidente della Repubblica Italiana,

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Ministero degli Esteri, Ambasciata della Colombia in Italia, Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Pietrasanta.

Progettazione e Coordinamento: Centro Arti Visive e Comune di Pietrasanta.

dal 7 luglio al 9 settembre 2012“L’obiettivo del mio stile è di esaltare i volumi,

non solo perché questo amplia l’area in cui posso applicare il colore, ma anche perché trasmette la sensualità, l’esuberanza, la profusione

della forma che sto cercando”. Parola di Fernando Botero, nell’universo magico del circo, come nei sogni e nell’arte, “tutto è possibile”.

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SPECIALE VERSILIA 29 |

chiaramente il percorso artistico e con-cettuale della sua lunga carriera.Le tematiche sono delle più svariate ma tutte afferenti alla tradizione iconogra-fica della storia dell’arte occidentale: nature morte nelle varie declinazioni, ritratti di personaggi e equestri, nudi. Sono presenti tuttavia anche temi cari alla cultura sud americana come balle-rini, tauromachie, circensi, musicisti. Da ricordare in particolare le monumentali sculture “Gatto” e “Cavallo”, i “Balleri-ni” opera prodotta per l’occasione e le due sensuali figure femminili “Donna

Sdraiata” e “Donna a Cavallo”. Quella di Pietrasanta rappresenta anche la gran-de tappa italiana: il percorso di questa mostra è infatti iniziato nella città natale di Botero, Medellìn, (dove non espone-va da 62 anni) nella quale è stata espo-sta la scultura monumentale “El Gato” (bronzo di oltre una tonnellata, largo 4 metri e alto oltre 2) realizzata a Pietra-santa. A seguire le sue opere saranno ospiti nei musei di arte moderna di Bue-nos Aires, Bilbao e San Paolo del Brasile.

eleonora lombardini

In questa pagina: Il Gatto di Botero, Medellìn. Immagine di Telemedillín su Flickr, licenza Atribución-NoComercial-CompartirIgual 2.0 Genérica (CC BY-NC-SA 2.0).

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| 30 SPECIALE VERSILIA

La riflessione intima sul nido come cel-lula abitativa, nucleo protettivo e, al contempo, come “trampolino”di lancio per voli liberatori, si concretizza in un progetto che parte da lontano, giungen-do ora ad una sua evoluzione naturale e consequenziale dopo tre tappe, tre stadi fondamentali di ricerca ed elabo-razione.Iniziazione al volo, la personale di San-tiago Morilla (Madrid, 1973) presso la Vetrina Arte Contemporanea di Pietra-santa, arriva dunque in seguito a Nidi #01, nel cortile della Fondazione Pasti-ficio Cerere, che segna l’inizio del pro-getto stesso, per proseguire poi con Nidi #02, presso la Real Academia de Espana a Roma, fino a Nidi #03, ultima tappa

nei locali della romana Galleria CO2, tutti eventi tenutisi dal marzo all’otto-bre 2010.Nel primo stadio, Nidi #01, come affer-ma Federica Forti, il nido, rappresentato attraverso un dipinto murale con enor-mi uomini-bozzoli neri quasi costretti in una sorta di totem verticali, «era rifugio e trappola al tempo stesso, espressione concreta del nostro limite terreno, esi-genza ancestrale di rifugio che rischia di trasformarsi in prigione», alludendo an-che al legame con la Madre Terra nella matassa rossa dei fili di pasta oltreché del cordone ombelicale. Con Nidi #02, si aveva invece una introiezione dell’in-volucro, un passaggio dallo sguardo più collettivo al senso più intimo e persona-

santiago Morilla - iniZiaZione al volo-

a cura di Federica FortiVetrina Arte Contemporanea (Galleria Susanna Orlando)

Pietrasanta (LU)

Dal 4 al 15 agosto 2012

Nidi: Vana ricerca dell’utero materno/ È la vita/ Costruiamo nidi per nasconderci/ Dalla morte / Perché al suo arrivo/ Non ci trovi./

Senza Dei i nostri templi per la memoria/ Di uomini come noi./ Utopie lasciano bave rosse di cordoni ombelicali./ Nidi neri che ci nutrono

soffocandoci lentamente./ Malinconiche creature esterrefatte. /Lottano per sopravvivere (Federica Forti)

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SPECIALE VERSILIA 31 |

le dello stesso. Ai murales si aggiungeva il video, in un fluire narrativo che getta-va le basi per Iniziazione al volo, titolo allora delle opere in mostra sia all’inter-no che all’esterno dell’Accademia in cui Santiago era borsista. Il rapporto dell’in-dividuo con il proprio sé veniva qui su-blimato e l’insoddisfazione si trasforma-va in una molla reattiva che puntava al superamento dei propri limiti.Nella terza ed ultima tappa del proget-to, Nidi #03, si aggiungeva poi una serie di sketches ad un video sperimentale e ad un intervento murale, sviluppando ancora lo studio del nido, questa volta tradotto come un insieme di fili rossi e neri sempre più fitti e sovrapposti, por-tandolo a trovare una risposta: un qual-cosa che «ci portiamo dietro nel corso della vita e ci accompagna fino al suo epilogo».

È lo stesso Santiago Morilla, in questo senso, a spiegarci che «il nero rappre-senta la sostanza ed il rosso le sovra-strutture. I due convivono in un equili-brio sbilanciato verso il rosso, dato che siamo tenuti a dare identità personale al nostro modo di relazionarci al mon-do, con gli altri e con noi stessi. Ne resta di noi un disegno, quasi sempre comico o grottesco che ci accompagna per tutta la vita come testimone del nostro mo-vimento».E nero e rosso sono i toni dominati an-che nelle figure umane perfettamente tratteggiate dai segni grafici che emer-gono dalle opere in mostra presso la Vetrina Arte Contemporanea: uomini e donne che sono ormai fuoriusciti dal bozzolo, si sono concretizzati in forme decisive, pronti a decollare verso terri-tori sconfinati e sconosciuti, al di là dei loro limiti.Proprio dalla riflessione di Morilla all’in-terno del suo studio sul Gianicolo, dal quale poteva ammirare tutta Roma, con i suoi contrasti e le stratificazioni ma-teriche e segniche di un passato impo-nente e vivo, si passa dunque dall’inti-mità del nido al superamento dei propri limiti fisici e mentali attraverso il volo: un volo simbolico che, sempre secondo Federica Forti, «acquista il significato di rito di iniziazione all’immortalità. L’arte è un tentativo di uscire dal limite del proprio nido e bussare alle porte di tut-ti i nidi del mondo facendone suonare simultaneamente tutti i campanelli», in modo tale da far convivere le diverse e, alle volte, contrastanti risposte con la necessità stessa del decollo.

Martina Marolda

Santiago Morilla, Nidi, pennarello inchiostro e acrilici, 70x100 cm, 2009. Courtesy of Galleria Su-sanna Orlando-Forte dei Marmi

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“Maria Mulas: ritratti”

“Superficein ceramica”di Carla Accardi e Gianna Nannini

“Mi meravigliodi me”di Getulio Alvianie Gianna Nannini

“Quattro artistiattraversoil cinema”

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| 34 SPECIALE VERSILIA

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Galleria Barbara Paci, Pietrasanta (LU)

dal 14 luglio al 9 settembre 2012

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SPECIALE VERSILIA 35 |

Ogni fotografia è espressione del sedi-mento della memoria emozionale, di un sé passato che si è solidificato ed ha preso poi forma e colore per rendersi idea intima nel racconto di Rainer El-stermann (Berlino, Germania, 1965). Distanti dal pubblico, come divise da un diaframma che vieta all’entrata più desiderabile della fotografia, le com-posizioni ci riportano ad un immagina-rio fotografico dei primi anni del ‘900, esaudendo così una nota e arbitraria scissione tra artista e pubblico, per pro-porre invece ad un secondo livello di percezione una dialettica tipica del te-atro brechtiano, con comparse attoriali del cinema americano dei primi anni del secolo scorso, quando l’ umanità occidentale vessava in uno dei più critici periodi di crisi sociale oltre che econo-mica, quello fra le due guerre mondiali. In queste scatole artificiali e piatte, che sembrano rimandare a rappresen-tazioni di icone, porte d’accesso fra un qua e un altrove, un conosciuto e non, vivono attori naviganti fra la memoria personale dell’artista e l’immaginario di una società che attraversa oriente e occidente del pianeta, per costumi, corpi e potenziali espressivi, che al contempo congelano la capacità vi-suale ad uno stadio di autoricettività,

immanente per la sua natura ad ogni singola e personale coscienza visiva. I soggetti, resi ai minimi termini per rendersi come ombre che oscillano tra connessioni di due diversi mondi, uno specifico personale e intimo (quello di Elstermann) e l’ altro più comune e af-ferente ad un immaginario pubblico e collettivo; è in questa battuta che viene a crearsi un’ interruzione nel contenuto, che si ripete in ogni fotografia. Se pos-siamo infatti scorgere e concepire un’ idea delle immagini, come sguardi già conosciuti, quelli del cinema degli anni ’20 e ’30, si chiarisce anche la distanza di quei significanti che solo ad un se-condo livello vengono visualizzati e in-tuiti come estranei al primo dei mondi. E’ in questo interstizio immaginifico che si trova l’ indice dell’ intimo; memorie familiari, vissuti di situazioni lontane e formative, raccolte di dettati che hanno dato coscienza di flusso all’ uomo e all’ espressione che è ormai scelta di traccia sulla pellicola.L'artista berlinese presenta in antepri-ma assoluta alla Galleria Barbara Paci di Pietrasanta questo suo nuovo ciclo fotografico. Vernissage sabato 14 luglio, ore 18.30.

tommaso capecchi

Quindici fotografie, mondi con vita propria e autonoma, paesaggi sulla scala di un ambiente (forse) domestico. Il colore della

scena è identico per tutte; il grigio, attorno a una dimensione non istantaneamente intelligibile, dove cambiano oggetti, costumi,

personaggi, movimenti in posa e volti.

Nella pagina a fianco: Rainer Elstermann, INSIDE THE GREY ROOM-Toni-Acrobat-01, 90 x 108, 120 x 104, 90 x 79, special edition: 150 x 131. Credits Rainer Elstermann, courtesy Barbara Paci.

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| 36 DENTRO AL CONTEMPORANEO

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DENTRO AL CONTEMPORANEO 37 |

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| 38 SPECIALE VERSILIA

Intento difficile quello che si prefigge la mostra “Stare fuori” a cura di Lorenzo Bruni, organizzata dalla Galleria Poggiali e Forconi di Firenze presso Ex Marmi, Pie-trasanta: parlare del valore delle imma-gini attraverso l’utilizzo della pittura, che oggi, più che mai, sembra aver bisogno di una nuova definizione. Le opere dei due artisti, Thomas Gillespie e Francesco Lauretta, riescono a lavorare sullo stesso piano ponendo interrogativi rispetto alla capacità di un quadro di tra-smettere storie, ma anche sulla possibili-tà di riflettere sulla pittura di paesaggio, costantemente indagato nella sua op-posizione tra esterno e interno, aspetto mentale e fisico. La scelta di un medium come quello della pittura, inoltre, rende inevitabile che la riflessione prenda in esame le potenzialità dell’arte: se essa debba sintetizzare la totalità del mondo o portare in evidenza solo un suo parti-colare, interrogandosi sulla relazione tra natura e modernità.Le visioni di Thomas Gillespie parlano del

mondo che viviamo: i tanti piccoli dise-gni, che servono a costituire una grande visione di insieme, rappresentanti capre, pecore, ritratti di famiglia, e cimiteri di auto, hanno l’intenzione di affermare che siamo tutti frammenti di un insieme più grande, come nel nostro sistema fisico in cui le particelle che ci compongono han-no bisogno dell’altro per esistere e per interagire. Le sue grandi composizioni sono la constatazione della dimensione frammentata che viviamo, frutto della forza propositiva dei mezzi di comunica-

stare fuori.fraMMento Di un Discorso aMoroso

a cura di Lorenzo BruniEx Marmi, Pietrasanta (LU)

dal 7 luglio al 10 agosto 2012Un’indagine sulla pittura e sulle sue possibilità di narrazione

nell’era della comunicazione globale.

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SPECIALE VERSILIA 39 |

zione; Gillespie sottolinea infatti come questi non siano mai stati così evoluti, ma anche come il loro ruolo sembri quello di portare alla confusione, piuttosto che rendere un panorama della realtà più chiaro, similmente alle sue composizioni, che cercano esplicitamente di suggeri-re confusione “attraverso un’immagine confusa che confonde”.Sonda e reagisce a questa frammentazio-ne del reale con nuove opere che creano associazioni fra di loro Francesco Lauret-ta, che parte dalla coscienza del fatto che i frammenti siano l’unica possibilità per stabilire un’immaginazione comune di nuova realtà. La sua azione si spinge, con-centrando il massimo del significato nel minimo spazio, a creare una visione che

non riproduce il mondo ma lo sostituisce. I diversi personaggi rappresentati appaio-no come fantasmi, e più che ritratti sem-brano colti da una memoria lontana: la pittura si avvicina così alla fotografia dive-nendo, secondo la descrizione di Roland Barthes, una raffigurazione di morti. E’ lo stesso Lauretta, all’interno del catalogo a specificare il nuovo ruolo della pittura rendendo palese il suo approccio: «La pittura è un medium obsoleto e l’obsole-scenza è risorsa di conoscenza. Recupera-re una morte apparente del pensiero con l’esercizio aiuta a dimenticare il mondo: come reinventare il medium e dare risor-se al soggetto».

serena trinchero

Nella pagina a fianco: Thomas Gillespie, Senza titolo, 2012. Olio su tela, 139x184cm, courtesy Galleria Poggiali e Forconi, Firenze. In questa pagina: 1 - Francesco Lauretta, Una forma di grande narrazione, 2012. Olio su tela, 51x40cm, courtesy Galleria Poggiali e Forconi, Firenze. 2 -Thomas Gillespie, Senza titolo, 2012. Olio su tela, 139x184cm, courtesy Galleria Poggiali e Forconi, Firenze.

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Monica GiarrèArtista selezionato in mostra permanente

“Collezionare Futuro” Promozione Annuale

Ambretta Mari - Grazia Tomberli - Janax - Leo Montemanni Monica Giarré - Roberto Sguanci - Sanfra - Stefano Mariotti – Silvia Jafisco

| GALLERIA DEL TEATRO ROMANO | Città di Fiesole

Galleria del Teatro RomanoVia Portigiani 34-36 Città di Fiesole (50014) – Tel 055 599626 / 328 6355360

www.galleriadelteatroromano.com – [email protected]

Monica Giarrè, Aracne, 2012, olio e acrilico su tela, cm 100x100

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“Collezionare Futuro” Promozione Annuale

Ambretta Mari - Grazia Tomberli - Janax - Leo Montemanni Monica Giarré - Roberto Sguanci - Sanfra - Stefano Mariotti – Silvia Jafisco

GALLERIA DEL TEATRO ROMANOCittà di Fiesole

([email protected] ) +39 39 055 599626 cell +39 3286355360

29 settembre - 13 ottobre 2012

Foul-artVernissage 29 settembre ore 18.00Asta benefica 13 Ottobre 2012 ore 17.00

Interverrà Barbara Angiolinicritico d’Arte

Evento promosso da Ass.ne Culturale Galleria del Teatro Romano in favore dell’Ospedale Mayer - Firenze

La partecipazione alla mostra è ad invito esclusivo dell’organizzazione

08-25 settembre 2012ore 18:00

extr-artmostra collettiVa di arte contemporanea

Interverrà Barbara Angiolini critico d’Arte

Se ti senti un Artista “Extr-Art” …contattaci

EVENTO A NUMERO CHUSO

saremo presenti aINTeRNaTIONaL FaIR FOR CONTeMPORaRY aRT INNSBRUCK

21-24 febbraio 2013

saremo presenti aSHaNGHaI aRT FaIR

01-04 Novembre 2012

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| 42 SPECIALE VERSILIA

I

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SPECIALE VERSILIA 43 |

vauroPaola Raffo Arte Contemporanea - Pietrasanta (LU)

vernissage 19 luglio 2012

Vignette caustiche? No, semplicemente il coraggio di dire apertamente la propria opinione, con buona pace dei benpensan-ti e di tutti coloro che ritengono di doversi trattenere per motivi di prudenza.Vauro Senesi (Pistoia, 1955) è un toscano e come tale non teme né l’arte di criticare, né tanto meno ha paura di risultare scon-veniente: la schiettezza e il senso critico sono i nostri porta bandiera e, è inutile dirlo, ne andiamo fieri.Il suo tratto sicuro attraversa il foglio, de-scrive traiettorie decise e lascia poco spa-zio alle illusioni: sguardi stralunati, volti imbronciati di politici, una vasta gamma di gesti e di espressioni e il gioco è fat-to! La risata sale argentina alla bocca ed esplode liberatoria: le vittime sono tutti, senza troppa distinzione di parte politi-ca. Berlusconi, Brunetta indubbiamente sembrano essere tra i preferiti ma non sono risparmiati nemmeno i temi della società contemporanea che attanagliano in discussioni serrate e sono, giorno dopo giorno, campo libero per ogni tipo di ipo-crisia. La tecnica e lo stile sono riconosci-bilissimi: un sapiente uso di pieni e vuoti non crea mai un senso di sbilanciamento ma aiuta la trasmissione del messaggio

spesso comprensibile ed efficace anche a un primo sguardo, ribadito e rafforzato poi dalle parole. Le immagini si intuisco-no disegnate d’impulso ma sono indub-biamente frutto di lunga esperienza che insieme alla notevole caratterizzazione diviene canale preferenziale per trasmet-tere l’amara comicità che nascondono. Vauro ha la forza di chi ti guarda negli occhi mentre dice la propria idea: non si nasconde e mette nero su bianco la bat-tuta che tradisce una verità spesso ardua da ammettere. Le tavole grafiche originali sono state per la gran parte realizzate nel corso della trasmissione di Michele San-toro “Annozero” (Raidue) negli anni 2009-2010, quando Vauro venne sospeso dalla Rai (poi reintegrato) per una vignetta mostrata proprio durante la trasmissione. La sua mano ha da sempre trovato sfogo in pagine importanti alleggerendo il peso quotidiano delle notizie sul Corriere della sera o quello delle giornate scolastiche, tra interrogazioni e compiti, su Smemo-randa. Che dire di più? Una mostra per tutti i “maledetti Toscani” e, ovviamente, per il popolo burlone e allegro per eccel-lenza, quello del Paese del sì!

serena Bedini

Afflitti dalla crisi, trafitti dallo spread, esasperati dal caldo?nessun problema! A tirarvi su il morale ci pensano

Vauro e la galleria Paola Raffo Arte Contemporanea…

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| 44 SPECIALE VERSILIA

Venerdi 6 Luglio 2012, all’interno dello spazio espositivo della Galleria Carla Ca-stellana Art & Design, si apre la mostra personale “Impressione/Espressione”, dell’artista americano Jill Casty. L’ artista realizza assemblaggi multimaterici, scul-ture create sia per gli spazi interni che per luoghi residenziali e spazi pubblici. Le sculture si compongono di una grande varietà di elementi impiegando combi-nazioni di materiali quali metalli, Plexiglas, vetro e, ultimamente, marmo. L’artista utilizza le fusioni di vetro come un pittore utilizza il pennello, per creare campiture fluenti e forme discrete di colore, brillan-te o liricamente sottomesso; il colore che cambia tono nei giochi di luce cangiante. Jill Casty, fautore del Manifesto in difesa della Bellezza nell’arte contemporanea, ritiene essenziale creare opere caratteriz-zate da un alto livello estetico che rifletta-no sentimenti positivi in netto contrasto con quelli della nostra società contempo-ranea improntati in gran parte alla preva-ricazione e alla violenza. Per questo le sue opere rievocano spesso immagini prima-

verili, con colori brillanti e allegri, forme quasi naïf che riconnettono a un’idea di spensieratezza assai poco comune nell’ar-te contemporanea. La mostra si inserisce nella tradizione di unire Arte e Design che caratterizza lo spazio e la “mission” della galleria. Gli Oggetti d’Arte promossi van-no dal fascino degli Anni Cinquanta fino alla sperimentazione degli Anni Settanta ed alle estrose creazioni degli Anni Ottan-ta. La galleria infatti vanta una proposta di pezzi unici, come credenze, poltrone, sedie, lampade e oggettistica varia, oltre all’esclusiva selezione di mobili firmati da designer di fama mondiale come Gio Ponti, Carlo Scarpa, Ico Parisi e Finn Julh. Una vera e propria “Full Immension” nel modernariato, tanto vicino al gusto attua-le quanto ormai rarissimo da trovare in una così nutrita gamma. A seguire dopo la mostra di Jill Casty, sarà la volta di Luca Bellandi (Livorno, 1962), artista di grande forza espressiva particolarmente apprez-zato da critica e pubblico sia in Europa che negli Stati Uniti.

stefania rinaldi e Massimo tonietti

Jill castYiMPressione/esPressione

Galleria Carla Castellana Art & Design, Pietrasanta (LU)

vernissage 6 luglio 2012Fiori, colori, forme semplici eppure estremamente comunicative:

Jill Casty riporta la primavera nell’arte, creando opere a limite tra design, scultura e persino pittura...

Nella pagina a fianco: Jill Casty, Primavera finalmente, vetro e metallo. Courtesy Carla Castellana Art & Design.

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SPECIALE VERSILIA 45 |

Nella pagina a fianco:

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DIE MAUER arte contemporanea - VIA PoMERIA n°71 PRAto

die mauer arte contemporanea

dOPO iL SuCCeSSO di CHiaVaCCi a miLaNO

FRANCO MENICAGLIa SPOLeTO

IN OCCASIONE DELLA MOSTRA + 50 SCULTURE IN CITTA’ TRA MEMORIA (1962) E PRESENTE (2012)

A CURA DI GIANLUCA MARZIANI

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| 48 SPECIALE VERSILIA

Intervista a Marco nereo rotelli

- linguaggi Del Mare -Opere di Marco Nereo Rotellia cura di Stefania Provinciali

Hotel Augustus, Lido, BambaissaForte dei Marmi (LU)

vernissage 24 luglio 2012

Stefania Rinaldi: La mostra presenta un titolo dal carattere fortemente tradizio-nale, che si confronta con un soggetto che per secoli ha ispirato grandi artisti figurativi, come grandi poeti e scrittori. Come ne rilegge i significati in chiave Contemporanea?Marco Nereo Rotelli: Si il titolo è volu-tamente e serena/mente tradizionale, pensato per una mostra nel luogo piu’ tradizionale di Forte dei marmi, l’ Hotel Augustus a Roma Imperiale, dove effetti-vamente un tempo si incontravano pitto-ri, scultori, poeti, letterati; dove è nato il mito del Forte come incontro tra culture e dove il tema del mare era soggetto ed oggetto della rappresentazione.Però le segnalo che il titolo “I linguaggi del mare” è un indizio di qualcosa che sta ol-tre, certo è volutamente tradizionale, ma il contenuto della mostra è desituante.Se per esempio il mare che cito fosse la realtà? Se i linguaggi non fossero le bellez-ze cromatiche che il mare dona,ma l’onda

lunga della comunicazione che la globaliz-zazione inonda?Le cose cambiano contesto a seconda di come le dispongono. Detto questo, ma qual è la chiave contem-poranea? Il contemporaneo per prima cosa cosa ci ha insegnato che “c’è poco da dire, c è solo da vivere” (anche questa per esempio è un assoluto dichiarato da Manzoni), un movimento sincronico e diacronico che ha aperto molti possibili, addirittura la possibilità di rispettare la tradizione e non in termini reazionari ma come propensione verso una dimensione ulteriore.

S.R.: Il suo amore per la poesia è eviden-te in ogni sua opera, quale ne è l’origine?M.N.R.: Io amo la poesia al punto tale da esser contro la poesia. Chiaramente an-che questo ‘contro ‘ deve esser ben inte-so. Qualcuno forse ricorda il mio “Bunker poetico” alla Biennale d’arte di Venezia diretta da Szeemann. Il mio amore per la

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SPECIALE VERSILIA 49 |

poesia si traduce in un campo di tensione e interrogazione della stessa. Se è ancora poesia quello che Heidegger definisce “il linguaggio dell’essere”, perchè ho la sen-sazione che l essere non ha piu linguag-gio. Amo e frequento tanti poeti, mi coin-volgono ed affascinano. Mi stupisce il loro tentativo assoluto di dire del reale con un verso e mi sembra anche giusto segnalare che questa questa febbre poetica, me la presi proprio al Forte, tanti anni fa, quan-do timidamente andavo a trovare Piero Bigongiari, che soggiornava a Roma Im-periale. Mi insegnò o meglio mi suggerì che costruire una poesia è come costruire una architettura : che grande prova, che coraggio, che forza hanno i poeti, quelli veri, ovviamente...

S.R.: Quanto e quale peso ha la Parola sull’Immagine nella sua opera?M.N.R.: Non cerco la realizzazione di opere poetiche, piuttosto cerco di creare, (creare si può dire? ) un dispositivo in cui la scrittura è mistero, come ben espresso nelle opere esposte all’Espace Cultural Louis Vuitton di Parigi, che ora presento all’Hotel Augustus di Forte dei Marmi, dedicate all’antico e misterioso linguaggio rongo rongo dell isola di Pasqua.Una comunicazione per via emozionale, oltre i sistemi ordinari... E non è detto che lo stupore trasmetta meno verita del con-cetto logico.Aldo Gargani suggerisce di ripensare allo Stupore come possibile paradigma di ve-rità. Creo dunque con il colore, con il mar-

In questa pagina: Marco Nereo Rotelli di fronte all'installazione Save the Poetry, Espace culturel Louis Vuitton, Paris. Foto di Mazen Saggar.

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| 50 SPECIALE VERSILIA

mo, con mosaici, utilizzo alte tecnologie per le installazioni e tecnichentradizionali.Miro a una sostituzione del reale in paro-la poetica, alla trasformazione del reale in parola . Ci avevano detto un tempo che non potevamo credere nel rapporto linguaggio realtà ecco, per me la parola pipa, per citar il francese, è veramente una pipa.

S.R.: Il mosaico e forme arcaiche sim-boliche legate a diversi popoli sono una caratteristica distintiva della sua opera, che riporta in luce il tema del viaggio in diverse chiavi di lettura. Come si pone di fronte a questa affermazione?M.N.R.: Il viaggio son i viaggiatori (Pes-soa). Dunque il mio viaggio è tra i linguag-gi abbandonati, perché penso passino in queste zone d’ombra i messaggi più intensi. “La poesia unisce i distanti”, que-sto mi interessa, intravedo un incontro tra bushman e rapanui, cioe tra le espressioni degli uomini della giungla e quelli dell iso-la di Pasqua ....

S.R.: Quanto la sua origine veneziana af-fiancata dalla figura di architetto hanno influenzato la sua produzione artistica? E in che modo?M.N.R.: Penso che la formazione ed i luoghi in cui si riesce a intuire una strada, abbian una loro importanza.Io son nato in una città di luce e acqua e credo architettura mi abbia trasmesso una dimensione e la città una necessaria e fluttuante leggerezza.Realizzo tante installazioni luminose in tante città del mondo, dal Petit Palais di Parigi alla Cattedrale di Santiago de Compostela, dal Living theatre di NY alla prossima, che sarà a Chicago. Ecco, forse questo vestire le città di luce, trasformarle

in pagine di poesia invece di costruirle, ha a che fare con la mia formazione.

S.R.: Terminerei questa piacevole chiac-cherata chiedendole di presentare il suo lavoroM.N.R.: La mostra all’Hotel Augustus na-sce per volontà di Federico Maschietto e dei fratelli, come noto Federico è un edi-tore d’arte, il fratello Vittorio un grande architetto e la sorella una persona ricca di interessi culturali. Ecco dunque spie-gato l’arcano. Saranno visibili opere moto significative dalla mia ricerca “Save the poetry” che come detto fu esposta alla sede di Louis Vuitton a Parigi, all’ opera “Messages for humanity “concepita per una serie di mostre in sudafrica e poi le sculture inedite create nelle cave di Carra-ra dove ben dieci anni fa scolpii per la 11a Biennale la cava dei poeti.Il fatto poi che che le mie opere non siano presentate nei bianchi loft delle gallerie d arte per un pubblico solo di addetti ai lavori, francamente mi riempie di gioia. Lo coglie con intelligenza Achille Bonito Oliva, lo ribadisce in un bel testo a me de-dicato il grande Gillo Dorfles : io sono per un arte fuori dai contesti abituali e forse questo abitare con l’arte, le cose,le case, gli spazi così come sono è molto meno scontato di quello che può sembrare.

Sarà edito dalla casa editrice Maschietto un catalogo bilingue a cura di Stefania Provinciali, con note di Giuseppe Frazzet-to, Achille Benito Oliva, Gilles de Bure.

Marco Nereo Rotelli è artista.Stefania Rinaldi è critica d’arte, curatrice di mostre, recensore per i.OVO, Rivista di Arte e Cultura contemporanea.

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PRO/ZAC 51 |

il Posto wine & food

Piazza Carducci, 12 - Pietrasanta (LU) - tel. 0584 791416

Page 52: I.OVO n°015 - Luglio-Agosto 2012

SPAZ I D’ARTE

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Simultanea- Spazi d’ArteAsso. Art. Cult. Via San Zanobi 45 rosso, FirenzeGiorni e orari di apertura: lun- ven ore 16.00 - 19.00 sabato su appuntamentoPer info: Daniela Pronestì [email protected] Roberta Fiorini [email protected]

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Page 53: I.OVO n°015 - Luglio-Agosto 2012

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cch 11 luglio 2 settembre

Percorsi

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| 54 SPECIALE VERSILIA

Emanuele Giannelli, Senza titolo, collezione privata.

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SPECIALE VERSILIA 55 |

Serena Bedini: Come ha avuto inizio la storia del Ristorante Il Posto?Simone Andreano: Nel 2001 ho deciso di lasciare la mia attività di ristorante a Forte dei Marmi per trasferirmi a Pietrasanta perché vi avevo visto una grande oppor-tunità nel mio campo, da quella data ad oggi sono nati più di venti ristoranti…

Massimo Tonietti: Perché unire all’attivi-tà di ristorazione anche quella espositiva e di vendita delle opere d’arte?S.A.: La passione per l’arte mi ha spinto e guidato nell’arredamento del ristorante e di conseguenza la conoscenza di molti importanti galleristi e curatori mi ha facilitato nelle scelte ma difficilmen-te vendo un pezzo che ho comperato per il ristorante…

S.B.: Qual è la tipologia di artisti verso la quale si orienta la vostra scelta?S.A.: L’arte contemporanea e i giovani un po’ per gusto ma anche per fama con un occhio al mercato e alla spesa non sem-bra ma in arte ci sono prezzi per tutte le tasche…

M.T.: Come possono proporsi gli artisti per esporre le proprie opere qui?S.A.: Espongo solo in vista di un futuro acquisto nonostante abbia avuto molte richieste difficilmente cedo lo spazio a mostre….

S.B.: Qual è l’ingrediente indispensabile per portare avanti un’attività così parti-colare in periodo di crisi? S.A.: La determinazione nel fare il pro-prio mestiere scegliendo sempre il me-glio, la crisi rende tutto più’ difficile ma se la si sa prendere può’ essere un sti-molo…

M.T.: Unire l’arte della tavola alle opere d’arte: una scelta di eleganza e di distin-zione. Qual è l’atmosfera che si respira all’interno del Ristorante Il Posto?S.A.: Cerco sempre di sorprendere la mia clientela con opere inusuali ma al tempo stesso attuali e presenti nelle fiere d’ar-te... Mi piace provocare un po’ per poi tranquillizzare tutti difronte ad un piatto di spaghetti il bello di questo lavoro e’ il continuo confrontarsi con la gente ai ta-voli si racconta si progetta ci si interroga e qualche volta si litiga ma l’atmosfera resta sempre stimolante...

Simone Andreano è proprietario di Il Posto.Massimo Tonietti è ideatore e direttore di i.OVO, Rivista di Arte e Cultura con-temporanea.Serena Bedini è caporedattrice di i.OVO, Rivista di Arte e Cultura con-temporanea.

Intervista a siMone anDreano

Il Posto - Ristorante, wine& foodPietrasanta (LU)

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| 56 COOLINARIA

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COOLINARIA 57 |

NICOLETTA SALOMON

Immaginaria Arti Visive Gallery

TRASFORMARE6-24 luglio 2012

Vernice venerdì 6 luglio ore 18:30

Catalogo a cura di Sonia Zampini

lunedì/sabato 9:30-13:00 15:30-19:30domenica 16:00-19:30

Immaginaria Arti Visive Gallery - via Guelfa 22a rosso - Firenze

tel. +39 055 26 54 093

[email protected]

NICOLETTA SALOMON

Immaginaria Arti Visive Gallery

TRASFORMARE6-24 luglio 2012

Vernice venerdì 6 luglio ore 18:30

Catalogo a cura di Sonia Zampini

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Immaginaria Arti Visive Gallery - via Guelfa 22a rosso - Firenze

tel. +39 055 26 54 093

[email protected]

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| 58 DENTRO AL CONTEMPORANEO

Così inizia la favola più letta di sempre, l’avventura fantastica di Pinocchio, di quel burattino curioso, affascinato dalla vita, in continuo movimento, attraverso errori, disincanti, pericoli e simpatiche frivolezze. Nata da un’idea di Flavio Costantini, que-sta Biennale, è ambientata a Genova, presso il Museo Luzzati e a Firenze alla Galleria- Libreria d’arte Babele, un picco-lo scrigno nel centro cittadino, luogo di incontri, di arte, di pensiero, di cultura. Nomi importanti, opere inedite, materiali e tecniche molteplici, si incontrano in un unico salotto, pronte a dialogare tra loro in una festa sensoriale che coinvolge lo spettatore in tutta la sua integrità. Pro-

fumi e gioielli di carta, siedono accanto a sculture, acqueforti, libri d’artista, teatrini e litografie, tutti decisi a rendere omaggio a quel burattino così birichino da finire nelle fauci di una balena, così cocciuto da marinare la scuola, ma così lucido da non smettere mai di sognare. Pinocchio per noi oggi è questo, il mettersi in gioco in un momento di crisi, la parte più umana che sbaglia, che lotta, che dimentica la perfe-zione, lasciandosi semplicemente vivere.

Serena Bedini: Come nasce l’idea di una Biennale su Pinocchio?Sergio Noberini: L’idea di Biennale nasce circa un anno fa’ a Rapallo in un pranzo a

Pinocchio - Biennale 2012GENOVA - FIRENZE

Museo Luzzati - Area Porto Antico, Genova A cura di Sergio Noberini

Dal 6 giugno al 13 gennaio 2013 Galleria-Libreria d’Arte Babele, Firenze

a cura di Laura Accordi

Dal 7 giugno al 23 settembre 2012

Un invito, quello suggerito dai curatori, a ridestare in noi quel “fanciullino” troppo spesso assopito, stanco, quel fanciullino

che da solo può trasformarci in persone vere, di ciccia, persone capaci di amare. “Insegui ciò che ami o finirai per amare

ciò che trovi”, la grande verità di Collodi-Pinocchio.

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| 60 DENTRO AL CONTEMPORANEO

casa di Flavio Costantini (pittore dei gran-di cicli e temi del ‘900). Come d’uso in pas-sato tra Costantini e Luzzati tutti i merco-ledì, in questo caso i giovedì, il sottoscritto si reca sulle alture di Zoagli, per l’incontro pressoché settimanale per una colazione. In quella occasione il Maestro Costantini mi propone l’idea di una “Pinocchieide”. La faccio mia e comincia la ricerca con gli archivi Jacovitti, Topor (presso Olicetti), l’archivio Luzzati stesso, Jim Dine, Filippo Sassòli e altri ancora. Fervono i contatti con Antonio Faeti, Goffredo Fofi, Umber-to Eco, Marco Baliani, per ottenere dei testi per la pubblicazione del volume mo-nografico che uscirà per le edizioni Nugae di Genova e del Piviere.

S.B.: Qual è il rapporto che lega il Museo Luzzati con l’opera di Carlo Collodi?S.N.: Il Museo Luzzati da oltre 10 anni rap-presenta il polo per le arti calcate da Luz-zati stesso: illustrazione, cinema d’anima-zione, teatro, grafica e design. Pinocchio è uno dei riferimenti più presenti nell’arte di Luzzati: spettacolo per il Teatro della Tosse, libro per Nuages editore, maquet-tes teatrali, manifesti, incisioni, serigrafie e altro. Pinocchio apre la via a un ciclo di esposizioni sui grandi temi della grande letteratura italiana: Pinocchio ma anche (in preparazione) don Quicote, La divina Commedia, i Promessi Sposi, La Bibbia. Tutti i titoli citati sono stati toccati dall’ar-te luzzatiana.

S.B.: Per Pinocchio una sinergia tra il Museo Luzzati di Genova e la Galleria e Libreria d’arte Babele di Firenze: qual è il filo invisibile che lega il burattino più famoso del mondo e l’arte?Sergio Noberini: La decisione di coinvol-

gere altri soggetti nella Biennale 2012 si traduce nella proposta a Laura Accordi per un’iniziativa parallela nella galleria Babele con numerosi nomi del mondo dell’illustrazione. Per il progetto il museo Luzzati ha ricevuto il Premio di rappresen-tanza della Presidenza della Repubblica.Laura Accordi: La storia di Collodi è stata fonte di ispirazione di un numero sor-prendente di artisti di epoche più o meno recenti, esponenti delle più svariate cor-renti, perchè è il viaggio di formazione per eccellenza, l’esplorazione dell’io verso la consapevolezza di se stessi, un percorso di crescita. Attraverso le avventure del bu-rattino narrate dalla creatività e la fanta-siia di autentiche personalità della grafica e dell’illustrazione, le mostre di Genova e Firenze tentano di restituirci un’imma-gine del nostro presente, con l’invito a ritrovare in noi la stessa linfa vitale fan-ciullesca che anima il burattino di legno. S.B.: Quanti artisti hanno partecipato all’iniziativa di Babele? L.A.: Nonostante le dimensioni ridotte della location fiorentina, siamo riusciti a mettere in esposizione opere di 28 ar-tisti operanti nei più diversi campi delle arti figurative: dalle tavole originali delle più famose edizioni di Pinocchio, alla scul-tura in terracotta o di materiali di recupe-ro, dai libri d’artista (uno, il libro “triango-lare”, un po’ naso, un po’ balena, esposto anche al MoMA), ai teatrini ed opere in stoffa, da dipinti ad olio, a sequenze di lungo o cortometraggi, dalle opere di arte digitale ai collage a strappo.

A cura di Eleonora Ciambellotti e Serena Bedini

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COOLINARIA 61 |LUCA ALINARIVIVO QUADRI VIVI

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tel. +39 055 0502418 / +39 349 [email protected] - www.simboliartgallery.com

Orario: lunedì 16-20 e martedì-domenica 10-13 / 15-20

Page 62: I.OVO n°015 - Luglio-Agosto 2012

derbd i S o f i a D ’ A l e s s a n d r o

l i b r e r i a c o n c a f f e t t e r i a e c u c i n a m a r o c c h i n a

s p a z i o e s p o s i t i v o p e r m o s t r e

e d e v e n t i c u l t u r a l i

r i v i s t e e q u o t i d i a n i i n c o n s u l t a z i o n e

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Page 63: I.OVO n°015 - Luglio-Agosto 2012

Firenze | Via Ghibellina n°38/r | tel. +39 328 7156628www.ivanaj .com | f reder ik. ivanaj@tin. i t

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Page 64: I.OVO n°015 - Luglio-Agosto 2012

| 64 OLTRE LO SPECCHIO

Cecilia Fontanelli: Lei è certamente un artista poliedrico ed ha sperimentato pittura, video, installazione, musica. Come e quando è nata la sua passione per la fotografia? Patrick Mimran: E’ vero che utilizzo mez-zi di espressione diversi per esprimere le mie idee eppure, da giovane, verso i sette anni, quando ho cominciato, ho avuto un primo contatto con l'arte at-traverso la pittura. Solo in seguito, all'età di dodici, ho iniziato ad interessarmi alla fotografia, la mia prima grande passione. Tutto è iniziato in modo semplice poiché, all'epoca, ero fan dei Rolling Stones e decisi di andare a Lione al loro concerto. Quindi per fare delle foto al mio gruppo preferito comprai una macchina fotogra-fica. Così è nata la grande passione che mi ha portato fare tantissime foto, tra cui le prime che potete vedere all’inizio della mostra.

C.F.: Che cosa rappresenta, per lei, la fotografia rispetto alle altre forme di espressione artistica?P.M.: E’ difficile da esprimere ma innan-zitutto, su un piano personale e un po’ egoistico, posso dire che essa mi porta

un piacere differente, supplementare. Quando si lavora con la pittura si è soli davanti all'opera, nel proprio atelier e si ha un rapporto diretto con la creazione artistica mentre ciò che trovo bello della fotografia è che si ha un contatto con il mondo esterno, si può passeggiare e creare ugualmente qualsiasi cosa venga dettata dalla propria immaginazione.Su un piano artistico inoltre credo che la fotografia si adatti maggiormente alla nostra vita e al nostro mondo di oggi. Se si desidera rappresentare qualcosa, credo che adesso sia più interessante fotografarla piuttosto che sedersi e di-pingerla.

C.F.: Le sue opere fotografiche sembra-no spesso prediligere un’attenta costru-zione dell’immagine. Come nasce e si sviluppa, in questo senso, il suo pro-cesso creativo e quanto conta la post-produzione? P.M.: In verità io lavoro in un modo piuttosto istintivo, salvo in alcuni casi, come per i video, in cui si pone, per ov-vie ragioni, un’importante questione di post-produzione. Per me, la fotografia è qualcosa che nasce in maniera molto

Intervista a PatricK MiMran

Un incontro con l’artista Patrick Mimran che fino al 31 luglio propone in una personale al Museo nazionale Alinari della Fotografia,

quarant’anni di fotografie in 38 immagini. A completare il tutto, fino al 2 luglio, anche i suoi Billboards nel cortile degli Uffizi.

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OLTRE LO SPECCHIO 65 |

istintiva. Per esempio, all’epoca in cui ho fatto le foto con le bambole, ero molto giovane e la figlia piccola di mio fratello aveva sette otto anni e giocava molto. Un giorno mi sono svegliato con l’idea di poter usare quelle bambole; così le ho prese e sono andato a fare delle foto. Non vi è stata una premeditazione o un lungo studio anche se questo non vuol dire che le opere siano senza significato. Ho preso quel che ho trovato e che mi ha tramesso qualcosa. E questo è quel che è successo un po’ con tutte le foto. Rispet-to a molti altri artisti contemporanei che passano troppo tempo a pensare e non abbastanza a creare, io preferisco fare il contrario.

C.F.: E’ stato detto che nelle sue foto “la finzione ricostruisce la realtà” e lo fa attraverso composizioni attente, colori vivissimi ed immagini forti, spesso pro-vocanti e provocatorie. Quindi è esatto dire che per lei la forma dell’immagine va a fissare dei simboli? Essi, come in-dica il titolo della mostra Symbols are Symptoms, in che modo e di cosa si ri-velano sintomi?P.M.: Innanzitutto nel titolo che ho scelto, come si nota, vi è un lato umo-ristico. Mi ha divertito pensare e gioca-re sull’idea che le mie foto e i simboli contenuti in esse e nella mia arte, siano sintomi della mia stessa malattia. Se poi pensiamo a questo più seriamente, pos-

In questa pagina: Patrick Mimran, Neda Pray, 2004 © Patrick Mimran.

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| 66 OLTRE LO SPECCHIO

siamo certo dire che le mie foto sono delle rappresentazione mentali di quel che sono e sono il riflesso di quel che penso. Non credo che vi siano davvero provocazioni e in ogni caso non cerco la provocazione ma esprimo uno spirito critico mantenendo viva anche una di-mensione umoristica che credo, nel mio lavoro, sia molto più importante.Inoltre penso che la realizzazione di qualcosa sia fondamentale e che un ar-tista debba sempre avere un talento ar-tigianale ben sviluppato. Troppo spesso nell’arte di oggi si mettono avanti le idee e non abbastanza la qualità della realiz-zazione. Per questo, in tutti i casi, provo a realizzare ogni cosa nel migliore dei modi, con una sfida personale per creare qualcosa che sia più perfetta possibile nella visione del momento stesso in cui la realizzo. Ben inteso che le mie non sono solo delle belle foto ma non sono nemmeno opere svolte esclusivamente in senso intellettualista.

C.F.: Le sue foto suscitano sentimenti forti, stupore, smarrimento. In alcune di esse, come in LVMH, si può leggere, a mio avviso, una relazione con i feno-meni di massa. è proprio così? E che rapporto ha il suo linguaggio con le ten-denze sviluppate dai mezzi di comunica-zione di massa?P.M.: Per quel che riguarda la foto LVMH, devo dire che mi reco spesso a New York dove mi capita di vedere molti poveri per strada ma non ho mai fatto loro delle foto, prima di allora, perché lo trovo tri-ste e un po’ insolente. Eppure, quando sono passato davanti a questo indigente che indossava un cappello Louis Vuitton, ho camminato proseguendo oltre e poi

sono subito tornato indietro perché ho sentito l'esigenza di scattargli una foto. Se è ironico che nonostante la ricchez-za che crea un grande marchio di lusso, potente e pubblicizzato, come LVMH, vi siano ancora dei poveri, è molto più ironico che anch’essi siano comunque influenzati dalla grande promozione che questo luxury brand fa e che indossino i loro prodotti (anche se in questo caso si tratta chiaramente di una contraffazio-ne). Io credo che questa sia un’immagine che ben rappresenta il mondo di oggi. E’ come se all’epoca di Luigi XIV, avessimo incontrato un povero con la corona sul-la testa! Quindi questa foto non è una provocazione ma uno specchio dei nostri tempi in cui tutto è massificato perché le idee passano da un sistema commercia-le. Non sono affatto comunista o sociali-sta ma credo che sia possibile mantene-re uno sguardo critico sulla società in cui viviamo senza essere politicizzati.

Patrick Mimaran è un artista pluridisci-plinare in mostra con una personale al MNAF di Firenze fino al 31 luglio.Cecilia Fontanelli è curatrice della rubri-ca di iOVO ‘Inviato Speciale’ e laurean-da in storia dell’arte contemporanea.

Patrick Mimran, Green doll, 1974 © Patrick Mimran.

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| 68 DENTRO AL CONTEMPORANEO

2012 Present art festivalIV Meeting in Shanghai

Shanghai, Cina

14 luglio 2012

Girovagando per le strade dello stori-co Quartiere di Oltrarno, ci troviamo di fronte a Present Art Gallery. Si com-prende da subito il carattere innovativo del progetto. Una piccola galleria, un grande orizzonte: mettere in collega-mento attraverso la comunicazione artistica, due mondi culturalmente lon-tani ed apparentemente molto diversi: Oriente e Occidente. Alla Present Art Gallery fervono i pre-parativi per la IV edizione del 2012 PRESENT ART FESTIVAL- Meeting in Shanghai, che sarà inaugurato sabato 14 Luglio presso la Biblioteca Naziona-le di Shanghai PuDong, con una mostra che coinvolgerà circa 100 artisti prove-nienti da oltre 15 paesi diversi. Rivol-giamo alcune domande a Peishuo Yang, communication manager e a Giada Ro-dani, curatrice di Present Art Gallery.

Ilaria D’Adamio: 2012 PRESENT ART FE-STIVAL – IV Meeting in Shanghai: di che cosa si tratta?

Peishuo Yang: E’ molto più di un evento artistico! Il Present Art Festival (P.A.F.) non coinvolge solo il mondo dell’arte, ma offre la possibilità a molte aziende di affacciarsi sul mercato cinese. Lo sco-po principale del P.A.F. è la promozione dell’arte e delle eccellenze dei singoli paesi, per realizzare un dialogo costrut-tivo tra Oriente e Occidente. Mostre, forum e conferenze, rappresentano l’occasione per fare il punto sulla stato dell’arte contemporanea e per creare un contatto con il pubblico cinese e con le opportunità, che la Cina odierna of-fre.

I.D’A.:Qual é il peso dell’Art Investment Forum in questo IV Meeting? Quali le aspettative?P.Y.: Il coinvolgimento del CEIBS– China Europe International Business School è importantissimo, perché è uno dei più autorevoli istituti di alta formazione ci-nesi. Poiché il P.A.F. è una vetrina per gli artisti internazionali, la presenza dell’al-

Un ponte tra Italia e Cina ed è subito arte. Intervista a Peishuo Yang e Giada Rodani.

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ta imprenditoria cinese potrà essere de-terminante per riuscire ad inserirli con successo sul mercato dell’arte cinese.I.D’A.: Che cosa significa essere una galleria che mette in corrispondenza Italia e Cina?P.Y.: Creare sinergie per il reciproco scambio di risorse culturali ed econo-miche. P.A.F. è una manifestazione che mette in contatto e dà voce a realtà artistiche territoriali tra loro distanti. Per questo, oltre agli spazi espositivi di

Firenze, Shanghai e Pechino, si è punta-to a creare una web community (www.wepresentart.com), luogo di incontro per gli artisti. Entro il 2012, organizze-remo un tour culturale per gli impren-ditori cinesi, interessati ad investire nel settore artistico:si chiamerà Viaggio nel Collezionismo d’Arte in Italia.

I.D’A.: E’ molto lo spazio che dedicate ai giovani emergenti? Quali sono i cri-teri di selezione?

In questa pagina: veduta di Shanghai

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| 70 DENTRO AL CONTEMPORANEO

P.Y.: Giovani e meno giovani. Cerchiamo di essere un filtro dell’arte per tutti co-loro che riteniamo validi, tecnicamente e per i contenuti proposti. Organizziamo spesso, attraverso l’art community, eventi: per l’Edizione 2013 del Festival a Shanghai è previsto un concorso.

I.D’A.: A Peishuo Y.: Che cosa significa essere una giovane gallerista cinese a Firenze? Noti che ci siano molte diffe-renze culturali tra Italia e Cina? P.Y.: A livello culturale sì, sicuramente, dato che sia la Cina che l’Italia hanno entrambe una storia millenaria ed usi e costumi radicati. Stiamo vivendo in pe-riodi storici diversi. Dopo tanti anni di

chiusura la Cina si è risvegliata, finalmen-te, ed ha tanta voglia di conoscere e di accogliere. I.D’A.: A Giada R.: Che cosa significa organizzare un evento di tale portata a Shanghai? Giada Rodani: Il Festival è un’occasione per trasmettere qualcosa della nostra arte e cultura ad un paese estremamen-te ricettivo, che sta vivendo una fervente rinascita ed è alla ricerca di stimoli, che alimentino il suo rinnovamento. Questo evento rappresenta un confronto impor-tante con una cultura tanto antica, quan-to profondamente diversa dalla nostra. Dall’incontro costruttivo di queste due “civiltà”, credo possano nascere grandi cose.

I.D’A.: Cosa vuol dire oggi lavorare con la Cina nel mondo dell’arte?G.R.: Significa superare le barriere cultu-rali per costruire un linguaggio comune, ciò che da sempre l’arte ha cercato di fare.

L’evento è organizzato dalla Present Con-temporary Art Ltd e da Present Art Asso-ciazione di Collezionisti e Mecenati, con il patrocinio del Ministero della Cultura cinese, dell’Istituto italiano di Cultura di Shanghai, del Consolato spagnolo di Shanghai, della Regione Liguria, della Provincia e del Comune di Genova e di Firenze. www.wepresentart.com

Peishuo Yang è proprietaria di Present Art Space.Giada Rodani è curatrice di Present Art Space.Ilaria D’Adamio è copywriter freelance e recensore di i.OVO, Rivista di Arte e Cultura contemporanea.

Veduta di Shanghai

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Dante Alighieri (Inferno XXIV, 106-111)

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i.ovo ZOOM 73 |

Dedichiamo la nostra rubrica Focus all’opera di Gianfranco Chiavacci (Pisto-ia, 1936 – 2011), proprio come, già nel maggio 2011, siamo rimasti ammaliati dalle sue capacità e dalla sua parola. Cer-to dell’incomunicabilità della sua arte, agitato dal sentimento più alto e nobile, quello dell’amor proprio, l’opera diventa per lui amica, amante, vera confidente, e solo con essa modella l’unica casa dove ha abitato e lavorato. Arte che non ha biso-gno di essere vista, non deve convincere o confermare agli altri il proprio valore, non accetta le regole così come si presentano, non più caos, né disordine: G. Chiavacci è, all’estremo, ordine, metodo, crea artisti-camente e dà conseguenza all’atto geniale che è in lui. Un’attività artistica scrupolosa e costante, testimoniata da un’opera ar-chivistica, stabilisce nell’uomo il Genio e la sregolatezza, un’arte senza paragoni, con-creta e immaginaria: un occhio che trattie-ne e anticipa il moderno. La coincidenza non è casuale: verso il 1962-63, per motivi di lavoro, frequenta corsi presso l’IBM per programmatore di elaboratori elettronici, ma già alla sola età di 12 anni, in maniera distratta, partendo su di un treno da Pisto-ia, inizia a visitare Firenze, le sue chiese, gli Uffizi, e questa curiosità lo trascinerà, intorno agli anni Sessanta, verso un agire artistico personale necessario. Un’inte-

riorità solitaria fotografata all’interno di un uomo dall’aspetto esile: fermo su di sé fino alla fine, ci si innamorava dell’uomo prima ancora che dell’artista, sperimenta-va, usava la sua figura per creare, registra-va e giustificava ogni traccia, ogni linea, e infine, con la fotografia, chiariva la sua ricerca artistica. Il suo interesse correva intorno alla frequenza, non cinematogra-fica, bensì di singoli elementi, spesso di fili, che ruotando nello spazio, si sfocano, si sovrappongono, interagiscono e si com-plicano sempre di più. “La fotografia come memoria statica a differenza della nostra che è dinamica”: decide di elaborare un segno personalissimo, una storia che è il suo codice, una totale fiducia in se stesso che provoca nel figlio, Carlo Chiavacci, una vera scommessa. La sua indagine artistica non poteva rimanere insoluta, e così, con la Galleria Die Mauer Arte Contempora-nea di Prato si tenta l’ascesa: una mostra - tributo durante la seconda edizione di Milan Image Art Fair, prima fiera d’arte italiana dedicata alla fotografia e al video, accende i riflettori sull’artista. Il grande amore per quest’uomo, per la sua vita, la sua storia d’amore con Gigliola, danno vita ad una trasformazione totale: la sua Arte non era per “tutti” secondo Gianfranco Chiavacci, ora TUTTI vogliono COMUNICA-RE con la sua Arte. gabriella Di tanno

l’occasione Di inDossare un Basco. gianfranco chiavacci:

MoviMento e MeMoria Di un uoMo.a cura di Gabriella Di Tanno

In questa pagina: Gianfranco Chiavacci, Autoritratto, 1976, credits and courtesy Die Mauer Arte Contemporanea.

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| 74 MODA

Non tutti sanno che a Firenze, in un angolo tra viale Mazzini e via Masaccio (zona Campo di Marte) c’è un negozio di nome IconaOcchiali. Lì troverete ad aspettarvi l’affascinante Monica Alba-nese, designer fiorentina che custodisce nel suo curriculum collaborazioni con big del calibro di Trussardi e Roberto Caval-li. Circa un anno e mezzo fa Monica ha deciso di tuffarsi, insieme alla sorella Barbara, in una nuova avventura che si è concretizzata con l’apertura dei due punti vendita IconaOcchiali. Ho visitato per voi lo store di viale Mazzini e ciò che vi ho trovato all’interno merita un capi-tolo a parte: in pochi metri quadrati si sintetizza infatti una vita all’insegna della ricerca e del buongusto, veri assi nella manica della designer Monica Albanese. IconaOcchiali è quello che si può defi-nire, a tutti gli effetti, un concept-store. Ma andiamo per gradi. Il negozio sembra arrivare direttamente dal futuro, grazie alle intuizioni di Monica. Per prima cosa, quasi d’obbligo, mi ritrovo a parlare con lei di occhiali da sole. Sappiamo già che,

in estate più che mai, gli occhiali da sole possono veramente fare la differenza donando quel non so che ai nostri outfit. Quelli di IconaOcchiali si possono defini-re “optical object”, come ci suggerisce Monica. Non è un caso se nel negozio di viale Mazzini c’è la possibilità di ritrovarsi incantate di fronte a uno specchio men-tre sul nostro naso sfilano modelli di (in-trovabili) brand come Andy Wolf, Oliver Peoples, Frency & Mercury e Marni. Un occhio di riguardo anche alle lenti: sono scure, grigie, nere sfumate, finanche blu intenso, purché nascondano lo sguardo e lo preservino come un dono da dedicare solo ai più intimi. Quelli proposti da que-sti modelli sono concetti tutt’altro che mainstream e ci aiutano a capire in che direzione si sta muovendo la tendenza occhiali. «L’essenziale, quando si sceglie un bel paio di occhiali - rivela Monica - è non identificarsi con un marchio. Tutti i modelli che proponiamo sono stati scelti in base ad un’accurata ricerca attraverso quello che consideriamo realmente ico-na e quindi rappresentazione di uno stile

iconaocchiali, firenZeLO STILE GIOCA CON UNA STAGIONE DI ANTICIPOEstate e tendenze. Binomio inscindibile che salta fuori con prepotenza dalle pagine di riviste sfogliate con aria distratta sotto l’ombrellone. Se avete voglia di guardare oltre, i.oVo come al solito vi serve sul piatto un’autentica chicca. Una sola avvertenza: chi ancora non ne avesse sentito parlare, si prepari ad una vera e propria rivelazione.

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MODA 75 |

e di un’eleganza che saranno parte inte-grante del vostro fascino». La clientela tipo di IconaOcchiali questo lo sa bene ed è molto esigente: non esita a infor-care un occhiale dalla forma rotonda (il taglio piccolo è il top). «Questa partico-lare forma – spiega Monica – non è stata ancora digerita dai più, ma promette di spopolare. Nella prossima stagione sarà invece il momento del rettangolare». Come suggerisce l’appellativo “concept-store”, Monica Albanese non manca di presentare alla sua clientela veri e propri oggetti di tendenza: via libera dunque alle borse della linea IO, firmata dalla stessa designer fiorentina, agli accessori e agli oggetti di design. Il gusto di Moni-ca rimbalza tra il minimal e l’espressione data dall’uso dei colori. «L’arte mi ha in-fluenzata – prosegue – in particolare il Bauhaus con le sue linee pulite e nette mixate a colori irriverenti. E’ la corrente che mi rispecchia di più». Ma nelle cre-azioni di Monica, a ben guardare, non mancano nemmeno quei graffi punk portato alla ribalta delle passerelle da Vivienne Westwood e Raf Simons. Sono un po’ queste le basi che rendono ancora

più atteso il lancio della linea di occhiali firmata da Monica Albanese. Dovremo aspettare la prossima stagione, ma gli ingredienti sono quelli giusti. Fashionisti prendete nota: la linea IO farà parlare di sé molto presto. Per saperne di più: www.iconaocchiali.it

alessandra Petrelli

1 - Occhiale IO by Monica Albanese in collaborazio-ne con Nouvelle Vague di Paolo Seminara.2 - Foto ICONAOCCHIALI visione | design3 - Monica Albanese

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| 76 FLASHbACk

Un italiano a Cannesgarrone tra realitY

e neorealisMo sociale

La Presidentessa della National Film Commission (Dott.ssa Olivuc-ci), ha portato a termine il suo mili-tante discorso di presentazione del Roma3 Film Festival, rispolverando un’espressione che da tempo non veniva adoperata riguardo al panora-ma cinematografico contemporaneo: Neorealismo Civile. Espressione che simboleggia perfettamente il tragitto da percorrere per tornare a proporre prodotti visivi “impegnati” capaci di rieducare il pubblico italiano o che possano quietare almeno in parte l’enorme disaccordo esposto da critici e registi della schiera “invisibile” del cinema italiano che non trova distri-buzione in sala, a maggior ragione se si pensa alle pellicole proposte in questo periodo, proibitivo per tutti gli amanti dei film d’autore.Il regista italiano che al giorno d’oggi si avvicina maggiormente al “Neorea-lismo Civile” è il romano Matteo Gar-rone ed è raro trovare di questi tempi personalità così forti nel panorama cinematografico italiano.Vincitore del Grand Prix a Cannes con Reality, è da qualche anno la più note-vole e sorprendente realtà del cinema

nostrano. Grazie al successo interna-zionale di Gomorra (tratto dal roman-zo dello scrittore italiano Roberto Sa-viano; pellicola premiata a Cannes nel 2008 con il Premio della Giuria) il regi-sta ha iniziato a far parlare di sé, dive-nendo al giorno d’oggi l’unico regista che riesca ad evidenziare una certa tendenza della società italiana fatta di manie e stranezze, dialetti e sguardi, comportamenti e scandalose moven-ze sociali tipiche di un paese senza più alcuna personalità nazionale. Fin dalle prime opere il regista, era mosso dal desiderio di perlustrare dei territori alla ricerca di un’idea fi-gurativa basata sulla ripresa di luoghi o volti. Non basava il lavoro sulla sceneggia-tura; i volti delle persone e le loro facce erano le uniche linee guida per la realizzazione dell’opera. Un lavoro (quello del regista) che solamente nell’ultimo periodo ha iniziato a con-centrarsi esclusivamente sul cittadino italiano. Mentre nei primi lungometraggi (da Terra di Mezzo a Estate Romana) Garrone si concentrava specialmente sugli aspetti caratterizzanti l’integra-

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FLASHbACk 77 |

zione e le storie d’amicizia tra immi-grati e cittadini italiani; nell’ultimo periodo (da Gomorra a Reality) salta immediatamente all’occhio quanto ci si concentri sulle diversità comportate dalla (dis)unificazione storico – lingui-stica ed economica nazionale, e sugli aspetti entrati a far parte della nostra cultura lungo il corso di medializzazio-

ne pubblicitaria del secondo ‘900.Pensando che questo sarebbe potuto essere benissimo un film zavattinia-no, non possiamo che tenerci stretto questo “giovane” (a 45 anni in Italia si è giovani) informandoci sui suoi pros-simi impegni e lavori.

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fiRenzeACCADEMIA ITALIANAPiazza de' Pitti, 15 50125 FirenzeAFRICAN SKYVia Ghibellina n°3/crAFTER ART GALLERYVia Ghibellina n°38/rM.N.A.F. Museo AlinariPiazza Santa Maria Novella n°14/arANGELSVia Del Proconsolo n°29/rAPT FIRENZEVia Cavour n°1/r Via Manzoni n°16Aeroporto “ A. Vespucci”ARIA ART GALLERYBorgo Santi Apostoli n°40ARKADIA DESIGN -SCHIFFINIVia Guido Monaco n°2/aART&CLOTHESVia Dell’Agnolo n°50/rGALLERIA ALESSANDRO BAGNAIVia Del Sole n°15/rBASE/ PROGETTI PER L’ARTEVia San Niccolò n°18/rGALLERIA BIAGIOTTIVia Delle belle donne n°39/rBIBLIOTECA DELLE OBLATEVia Dell’Oriuolo n°26BIBLIOTECA NAZIONALEPiazza Dei Cavalleggeri n°1BRACVia Dei Vagellai n°18/rCANAPONEVia Mazzetta n°5/aCASA DELLA CREATIVITÀ IEDVicolo Di Santa Maria Maggiore n°1C.C.C.S. CENTRO DI CULTURA CON-TEMPORANEA STROZZINA

Palazzo Strozzi, Piazza Degli Strozzi n°1GALLERIA CIVICO 69 -ART CAFÉ-Via Ghibellina n°69/rCLET STUDIOVia Dell'Olmo n°8CUCO CUCINA CONTEMPORANEAVia Del Melerancio n° 4/rCUCULIAVia De' Serragli n°1-3/rDERBVia Faenza n°21/rDUBLIN PUBVia Faenza n°27/rENTR'ARTeVia De’ Serragli n°79/rEX 3 CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEAViale Giannotti n°81/83/85FOR GALLERY -Photo Art Research-Via Dei Fossi n°45/r FRASCIONE ARTEVia Maggio n°60/rLIBRERIA FELTRINELLI, via dè Cerretani, 30FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEAVia Val Di Marina n°15FASHION PROJECTSVia De' Serragli n°7/rFLOR DESIGN Via Benedetto Dei n°100FLORENCE DANCE CENTERBorgo Della Stella n°23/rFONDAZIONE IL BISONTEVia Di San Niccolò n°24/rFUA SCHOOL OF FINE ARTSVia San Gallo n°45/rGALLERIA DEL PALAZZOLungarno Guicciardini n°19GALLERIA I.A.C.Via Della Croce n°41 (Impruneta)IMMAGINARIA ARTI VISIVE GALLERYVia Guelfa n°22/rLA CITÉBorgo San Frediano n°20/rLA VIE EN ROSEBorgo Allegri n°68/rCAFFE' LETTERARIO LE MURATE, piazza delle MurateMIO CONCEPT STORE Via della Spada n°34MUSEO MARINO MARINIPiazza San PancrazioCINEMA ODEON Piazza StrozziOTTO LUOGO DELL'ARTE

Via Maggio n°43 r PALAZZO MEDICI RICCARDIVia Cavour n°1MELBOOKSTOREVia Dei Cerretani n°16GALLERIA D’ARTE MENTANAPiazza Mentana n°2/3/4 rBOX OFFICE MURATEVia Delle Vecchie Carceri PALAZZO PITTIPiazza Pitti n°1PALAZZO VECCHIOPiazza Della SignoriaGALLERIA POGGIALI & FORCONIVia Della Scala n°35a Via Benedetta n°3/rGALLERIA IL PONTEVia Di Mezzo n°42/bPRESENT ART Via de' Serragli n° 56/58rSTUDIO ART CENTERS INTERNATIONAL Via S. Antonino n°11GALLERIA SAN GALLOVia Frà Giovanni Angelico n°5/rSANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEAVia Ghibellina n°164/rSCUOLA INTERNAZIONALE DEI COMICS, via Spartaco Lavagnini 42SIMBOLI ART GALLERYVia Di San Giuseppe n° 6/rSIMULTANEA ARTE CONTEMPORANEA Via San Zanobi n°45/rGALLERIA DEL TEATRO ROMANOVia Portigiani n°34/36 (Fiesole)TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALELungarno Cellini n°13/aGALLERIA VARART ARTE CONTEMPORANEAVia Dell’Oriuolo n°47-49/rTETHYS GALLERY -Fine Art Photography-Via Maggio n°58rUNIVERSITÀ INTERNAZIO-NALE DELLE ARTI Via Della Forbice n°24-26ZONE Via Del Porcellana n°37r-43aANTONELLA VILLANOVA via della Spada

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pistOiAAGENZIA PER IL TURISMO DI PISTOIAPiazza Del Duomo n°4CAFFETTERIA MARINI Corso Silvano Fedi n°32MUSEO MARINO MARINI Corso Silvano Fedi n°30PALAZZO FABRONIVia Santa n°5SCIATO' via Garibaldi 49 (Serravalle Pistoiese)

pRAtOELEONORA D’ANDREA CONTEMPORANEAVia Vincenzo Gioberti n°14DIE MAUER ARTE CONTEMPORANEAVia Pomeria n°71GALLERIA GENTILIVia Del Carmine n°11ARMANDA GORI ARTE Viale Della Repubblica n°64/66/68LATO - Piazza San Marco n°13OPIFICIO JM Piazza San Marco, 39RISTORANTE PEPE NERO Via A. Zarini n. 289LAURABALLA STUDIO D'ARTEVia Mazzini n°34GALLERIA OPEN ARTViale Della Repubblica n°24CENTRO PER L’ARTE CON-TEMPORANEA LUIGI PECCIViale Della Repubblica n°277

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