Introduzione allo studio della storia - 2

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Cerchio e linea giovedì 18 October 12

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Storia ciclica o storia lineare Università di Pisa - Informatica Umanistica - a.a. 2012-2013 Enrica Salvatori

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Cerchio e linea

giovedì 18 October 12

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CerchioTempo sacro: «il tempo sacro (nelle religioni pre-cristiane) è per sua natura anche reversibile ... un Tempo mitico primordiale reso presente. Ogni festa religiosa, ogni tempo liturgico, consiste nella riattualizzazione di un avvenimento sacro che a avuto luogo in un passato mitico. Partecipare religiosamente ad una festa implica che si esce dalla durata temporale "ordinaria" per per reintegrare il tempo mitico riattualizzato dalla festa stessa". (Mircea Eliade, "Il sacro e il profano”)

Pitagora (VI a.C.): anima immortale; trasmigrazione; gli avvenimenti entro certi periodi si ripresentano; nulla è mai assolutamente nuovo sotto il cielo

Platone (V a.C.): il tempo è l'immagine mobile dell'eternità.

Stoici (fine IV a.C.): quando gli astri ritorneranno allo stesso punto in cui l'universo si formò ci sarà la conflagrazione universale e l'inizio di un nuovo ciclo, all'infinito.

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Storia glorificante

Esaltazione della grandezza: celebrazione di una vittoria, parificazione del re/condottiero al dio

Recupero di un evento recente al fine di rafforzare e legittimare il potere sulla comunità

Stele degli AvvoltoiMesopotamia III millennio a.C.(Parigi, Museo del Louvre),

Obelisco nero di Salmanassar III (Assiri) - vittoria sugli Ebrei del 853 a. C. - Londra, British Museum

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Storia legittimante

Grandi perché eterni e sacri

Pietra di Palermo (V din. 2500-2350 a.c.)

1475 a.C. Hashepsut

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Pietra di PalermoIl più grande frammento della stele misura 43 cm di altezza per 30,5 di larghezza e reca inciso su entrambi i lati l'elenco dei re egizi dalla prima alla quinta dinastia, i nomi delle loro madri, gli eventi per anno ed il livello raggiunto anno per anno dalle piene del Nilo.

Altri pezzi più piccoli, si trovano al Museo Egizio del Cairo e al Petrie Museum of Egyptian Archaeology di Londra. La maggior parte delle informazioni sulla prima e la seconda dinastia sono andate perse.

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Pietra di PalermoGli eventi elencati ci dicono cosa era considerato importante ricordare: un misto di feste religiose, creazione di statue degli dei, guerre, tassazioni e l’altezza del Nilo. Rivela un interesse per i fatti del passato che all’interno di una peculiare visione dello stesso: il faraone è il garante dell’ordine divino, è grande perché figlio della divinità e lui stesso divinità, garantisce la pace e l’ordine (anche sconfiggendo i nemici) non in una visione di progressione di gloria ma di riaffermazione di una grandezza costante perché divina

Ascolto puntataHistorycast su

Ramses IIhttp://www.historycast.org

/podcast/028.htm

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HashepsutNel 1475 a.C. la vedova reale Hashepsut, provvisoriamente reggente per conto del minorenne erede al trono assume il potere e si autoproclama faraone. Per legittimare presso i sacerdoti e i funzionari dello Stato la sua presa del potere dichiara Amun quale suo "padre corporeo" e fa scolpire questo suo connubio col divino sulle pareti dei templi a lei dedicati. Assume titoli tipici dei faraoni maschi, ad esempio “toro possente”.

Attorno al 1548 a.C., ventiduesimo anno del suo regno il faraone Hashepsut scompare. Dopo due decenni di attesa, il figlio Tutmosi III diventa re d'Egitto. E poi, negli ultimi anni del suo regno (durato fino al 1425) ha inizio una distruzione di raffigurazioni che cancella il ricordo di Maatkare-Hashepsut

per più di tremila anni. Nel Tempio dei Morti di Dar el Bahari ogni ripetizione del suo nome è cancellata, incidendo nello stesso spazio un altro nome. Pochissimo è sfuggito alla distruzione, fra cui alcune statue e le targhette in cima alle colonne del Tempio dei Morti.

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Tomba di Agamennone (Micene) e maschera d’oro detta di Agamennone dalle tombe reali di Micene, 1600 a.C.

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Saint-Denis Parigi Pantheon

Roma

Testo

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Cerchio

Macchiavelli (+ 1527) ciclicità che va dalla rovina alla grandezza, all’ozio, alla debolezza, per poi tornare di nuovo alla rovina; dall’ordine al disordine per poi tornare all’ordine, dal bene al male e dal male al bene: “non essendo dalla natura conceduto alle mondane cose di fermarsi”.

Gianbattista Vico (+ 1744) La storia alterna fasi di progresso a fasi di decadenza, "corsi e ricorsi storici". Ciò NON significa che la storia si ripeta. Significa che l'uomo è sempre uguale a se stesso, pur nel cambiamento delle situazioni. Ciò che si presenta di nuovo nella storia è solo paragonabile per analogia a ciò che si è già manifestato. La storia, dunque, è sempre uguale e sempre nuova.

F. Nietzsche (+ 1900) : «Ogni verità è ricurva, il tempo stesso è un circolo»; libera il tempo dal trascendente e quindi dalla fiducia nell'avvenire. L’uomo deve vivere l'attimo come immenso, che ingloba in sé tutto il suo significato»

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LineaEbraismo:

Genesi-->Bere'shit = In principio Fine certa: il Libro di Daniele pone i fondamenti della teologia della storia. Dio dirige la storia degli uomini e la conduce fino al suo termine -> tempo lineare. L’autore era del V a.C, quando Nabucodonosor deportò a Babilonia i membri della classe dirigente ebraica. Nabucodonosor chiede a Daniele di interpretare un suo sogno che prefigura la fine dei tempi e l’arrivo del Regno di DioPopolo eletto -> meta, cammino, destino, percorsoStoria che legittima

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Linea

Cristianesimoescatologia (destino ultimo)popolo elettoprimato della provvidenzastoria come manifestazione del Divino (provvidenza)

Agostino (354-430)l’individuo e la sceltaDio/eternità - mondo/tempo

ASCOLTO: Puntata 03 de Il Caffé Filosofico - AGOSTINO, TOMMASO e la FILOSOFIA MEDIOEVALE - De MONTICELLI ROBERTA (su Moodle)

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LineaAgostino (354-430)l’individuo e la scelta

Alla ricerca di salvezza non ci può essere altra risposta che dall'interno: l'esposizione della vita di un uomo rivela il pensiero e il volere che Dio ne ha. Solo nell'ordine di una vita, ossia nell'ordine dei giorni si intravede in filigrana l'ordine di Dio.

Noi siamo responsabili della nostra finitudine (Adamo). “Ognuno si porta dietro al sua morte”: in ogni momento dell'esistenza l'uomo sceglie fra Bene e Male, fra l'essere e il non essere, fra l'eterno e il tempo. Scegliendo fra questi due poli noi facciamo noi stessi. In ogni decisione c'è un elemento di conversio, di scelta. Ciò che ci fa individui è il nostro volere, ciò in virtù del quale prendiamo decisioni.Siamo fatti per vivere nel tempo e con il tempo noi spezzettiamo l'essere di ogni cosa in una successione, in modo di non avere mai completa e perfetta la conoscenza di ogni cosa.

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LineaAgostino (354-430)

il tempo e Dio e il tempo e l'uomo

“voluntas” = “l'intenzione profonda” di una vita, e cioè quella DIREZIONE sostanziale verso l'essere o verso il nulla che definisce i suoi giorni e che si rinnova di giorno in giorno di decisione in decisione. Questo fa terribilmente angosciato l'uomo e drammatico ogni momento della sua esistenza. L'uomo è responsabile della direzione.

La questione del tempo è affrontata secondo due grandi aspetti: il tempo e Dio e il tempo e l'uomo.Il tempo non esiste se non come dimensione della creatura finita, del mondo. L'Eterno è il modo d'essere di Dio. Si apre il mondo della storia nel quale l'uomo “fu creato perché ci fosse inizio”.Temporalità è il modo d'essere dell'uomo che vive nell'incompiutezza, tra il rimpianto di ciò che non è più e nella preoccupazione del futuro, fuggendo il presente.

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La linea in fisicaSecondo principio della Termodinamica

l'entropia di un sistema isolato lontano dall'equilibrio termico tende a salire nel tempo finché l'equilibrio non è raggiunto.

E’ possibile convertire il lavoro completamente in calore, ma, in pratica, è impossibile convertire calore completamente in lavoro senza produrre delle modifiche nell’ambiente circostante. Di tutti i processi permessi dal primo principio (lavoro = calore) solo certi tipi di trasformazioni di energia possono avere luogo. Noi vediamo il vaso cadere sul pavimento e andare in cocci, ma mai i cocci ricomporsi da soli sul tavolo. La prima trasformazione aumenta il disordine e quindi l'entropia, mentre la seconda la riduce e non può assolutamente avvenire spontaneamente.

Nelle trasformazioni spontanee l'energia resta costante, ma l'entropia non può far altro che aumentare --> LINEA DEL TEMPO

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La linea in astrofisica

Il big bang

Teorie dei

sistemi caotici

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