Introduzione alla Prevenzione dell'inquinamento...Attilio Citterio Inquinamento e Rifiuti. In UE la...

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Introduzione alla Prevenzione dell’Inquinamento. Prof. Attilio Citterio Dipartimento CMIC “Giulio Natta” https://iscamapweb.chem.polimi.it/citterio/education/course-topics/ School of Industrial and Information Engineering Course 096125 (095857) Introduction to Green and Sustainable Chemistry

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  • Introduzione alla Prevenzione dell’Inquinamento.Prof. Attilio Citterio

    Dipartimento CMIC “Giulio Natta”

    https://iscamapweb.chem.polimi.it/citterio/education/course-topics/

    School of Industrial and Information Engineering

    Course 096125 (095857)

    Introduction to Green and Sustainable Chemistry

    https://iscamapweb.chem.polimi.it/citterio/education/course-topics/

  • Attilio Citterio

    Inquinamento e Rifiuti.

    In UE la Direttiva 2008/98/EC Articolo 3(1)* definisce rifiuto ‘qualsiasi

    sostanza o oggetto che il detentore scarta o intende o è richiesto di

    smaltire’. Ciò rappresenta potenzialmente un’enorme perdita di risorse sotto forma sia di materiali che di energia; inoltre, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti

    può comportare seri impatti ambientali. Le discariche, per esempio, occupano

    terreni e possono causare inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, mentre

    l’incenerimento può provocare emissioni di pericolosi inquinanti atmosferici.

    I rifiuti possono causare, se non adeguatamente trattati, inquinamento di:

    Aria

    Acqua

    Suolo

    La quantificazione dei rilasci di Composti Tossici da Rifiuti Industriali e Municipali è perciò

    indispensabile a delineare le problematiche e le soluzioni che questo ambito comporta.

    Il 2 luglio 2014, la Commissione UE ha adottato una proposta legislativa per rivedere il

    riciclaggio e altri obiettivi sui rifiuti contenuti nella Waste Framework Directive 2008/98/EC,

    nella Landfill Directive 1999//31/EC e nella Packaging Waste Directive 94/62/EC.

    http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/ALL/;ELX_SESSIONID=JVV0T2HQSj6ykBx8hXhwRzKzpyFgpy49TLLnpCyQ8vZnvyckT2y1!-

    1416663925?uri=CELEX:02002R2150-20090420

    http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/ALL/;ELX_SESSIONID=JVV0T2HQSj6ykBx8hXhwRzKzpyFgpy49TLLnpCyQ8vZnvyckT2y1!-1416663925?uri=CELEX:02002R2150-20090420

  • Attilio Citterio

    Gerarchia dei Rifiuti.

    La Direttiva europea 2008/98/Ce

    del 19 novembre 2008, definisce

    una "gerarchia dei rifiuti" che

    stabilisce in generale un «ordine di

    priorità» di ciò che costituisce «la

    migliore opzione ambientale nella

    normativa e nella politica dei rifiuti».

    In testa alla gerarchia figura la

    prevenzione, Segue poi la preparazione

    per il riutilizzo, viene poi il riciclaggio,

    ossia qualsiasi operazione di recupero,

    segue poi il recupero diverso dal

    riciclaggio, come il recupero di energia,

    e, infine, segue lo smaltimento che

    consiste in qualsiasi operazione diversa

    dal recupero.

    Prevenzione

    Preparazione per il ri-uso

    Riciclaggio

    Altri

    recuperi

    Smalti-mento

    Gerarchia dei Rifiuti

    Volume dei rifiuti

  • Attilio Citterio

    Rifiuti Industriali e Municipali.

    • Rifiuto industriale è un rifiuto di processo associato alla produzione.

    – Questo rifiuto è classificato come pericoloso e non pericoloso, in

    dipendenza dalla sua composizione.

    – Le normative in merito variano molto tra le nazioni e la UE ha avuto un

    ruolo regolatorio importante per unificare le norme in Europa

    – L’approccio UE alla gestione dei rifiuti si basa su 3 principi: prevenzione,

    riciclaggio/riuso e miglioramento dello smaltimento finale e monitoraggio.

    – Ogni anno, le industrie in UE generano e gestiscono 2400 milioni di

    tonnellate di rifiuti industriali non pericolosi in discariche mentre 100

    milioni di tonnellate (4.0 % del totale) sono classificate come rifiuti

    pericolosi. (vedere la tabella della prossima pagina)

    – I Rifiuti Municipali in UE costituiscono solo circa il 10 % dei totale dei

    rifiuti prodotti. Però, essi hanno un alto profilo politico visto il loro

    complesso carattere, legato alla composizione, alla distribuzione tra le

    molte fonti di rifiuti e i legami con i modelli di consumo.

  • Attilio Citterio

    Generazione di rifiuti in UE, 2010 (1 000 ton).

    Rifiuti da attività economiche e

    residenziali Agricoltura,

    foreste & pesca

    (Sezione A)

    Mineraria &

    cave (Sezione B)

    Produzione

    (Sezione C)

    Energia

    (Sezione D)

    Costruzioni &

    demolizioni

    (Sezione F)

    Altre attività

    economiche

    (Sezioni E e

    G - U)

    Residenziali

    Totaledi cui,

    pericolosi

    EU-28 2.505.400 101.370 39.440 671.780 275.580 86.040 859.740 354.230 218.590

    EU-27 2.502.240 101.300 39.420 671.750 274.950 85.930 859.730 351.870 218.590

    Belgio 62.537 4.479 231 1.701 14.543 1.210 18.165 22.008 4.679

    Bulgaria 167.203 13.542 618 150.214 3.306 8.032 79 2.557 2.396

    Repubblica Ceca 23.758 1.363 114 115 4.202 1.540 9.354 5.099 3.334

    Danimarca 20.965 1.784 201 41 1.919 517 3.176 12.676 2.436

    Germania 363.545 19.931 256 24.493 48.981 9.087 190.990 53.426 36.312

    Estonia 19.000 8.962 110 6.453 3.716 6.534 436 1.320 430

    Irlanda 19.808 1.972 101 2.196 3.259 334 1.610 10.578 1.730

    Grecia 70.433 292 5 44.793 4.941 11.029 2.086 2.381 5.198

    Spagna 137.519 2.991 5.817 31.732 16.480 2.339 37.947 20.006 23.198

    Francia 355.081 11.538 1.682 1.053 20.382 993 260.226 41.439 29.307

    Croazia 3.158 73 14 29 634 108 8 2.365 0

    Italia 158.628 8.543 311 706 35.928 2.660 59.340 27.204 32.479

    Cipro 2.373 37 129 382 132 3 1.068 198 461

    Latvia 1.498 68 68 1 375 25 22 314 694

    Lituania 5.583 110 456 7 2.653 68 357 782 1.261

    Lussemburgo 10.440 379 3 18 498 2 8.731 803 385

    Ungheria 15.735 541 488 87 3.134 2.718 3.072 3.372 2.865

    Malta 1.288 17 3 0 9 1 989 149 138

    Olanda 119.255 4.421 3.948 184 14.094 1.156 78.064 12.737 9.072

    Austria 34.883 1.473 550 269 2.958 453 9.010 17.019 4.623

    Polonia 159.458 1.492 1.543 61.547 28.618 20.291 20.818 17.751 8.890

    Portogallo 38.347 1.625 193 1.206 9.766 456 11.071 10.193 5.464

    Romania 219.310 666 18.353 177.404 7.862 5.888 238 3.438 6.127

    Slovenia 5.159 120 141 12 1.517 558 1.509 694 728

    Slovacchia 9.384 415 526 166 2.669 878 1.786 1.641 1.719

    Finlandia 104.337 2.559 2.772 54.851 15.211 1.445 24.645 3.732 1.681

    Svezia 117.645 2.528 309 89.026 7.823 1.479 9.381 5.589 4.038

    Inghilterra 259.068 9.447 494 23.092 19.970 6.239 105.560 74.764 28.949

    Liechtenstein 312 8 0 12 32 0 0 268 0

    Norvegia 9.433 1.763 195 366 2.687 28 1.543 2.385 2.229

    FYR di Macedonia 2.328 150 0 855 1.017 4 0 0 451

    Serbia 33.623 11.145 0 26.458 1.146 6.019 0 0 0

    Turchia 783.423 0 0 723.791 11.406 18.578 0 60 29.587

    Fonte: Eurostat (online data code: env_wasgen)

  • Attilio Citterio

    Generazione di rifiuti, con l’esclusione dei

    maggiori rifiuti minerali, EU-27, 2004–10.

    (1) Fonte: Eurostat (online data code: env_wasgen)

    Agricoltura,foreste e pesca

    Estrazione diminerali

    Produzione Energia Reflui idrici Costruzioni Altri settori Casalinghi

    2004 78,3 10,4 269,2 91,7 126,7 39,0 131,7 205,0

    2006 72,7 7,1 248,4 99,5 129,8 45,2 142,0 210,9

    2008 46,3 10,3 240,5 88,7 148,7 43,6 125,4 212,0

    2010(¹) 39,1 8,0 215,8 83,4 183,1 54,8 130,4 212,1

    0

    50

    100

    150

    200

    250

    300

    2004 2006 2008 2010(¹)

  • Attilio Citterio

    Trattamento dei Rifiuti in EU, 2010.

    TotaleRecupero

    Energetico

    Incenerimento senza

    recupero energetico

    Recupero diverso dal

    recupero energetico

    Smaltimento diverso

    dall’incenerimento

    EU-28 2.338.730 89.650 42.280 1.145.110 1.061.680

    EU-27 2.336.140 89.530 42.260 1.144.710 1.059.640

    Belgio 30.358 4.797 1.975 20.414 3.172

    Bulgaria 159.852 144 2 1.819 157.886

    Repubblica Ceca 18.247 767 55 13.220 4.204

    Danimarca 11.343 2.749 0 6.767 1.828

    Germania 349.564 28.423 12.646 241.563 66.932

    Estonia 17.953 336 0 5.956 11.661

    Irlanda 9.421 168 43 3.356 5.854

    Grecia 70.390 126 21 11.722 58.520

    Spagna 132.688 2.523 412 80.289 49.464

    Francia 336.021 14.241 7.809 200.677 113.294

    Croazia 2.585 110 24 403 2.048

    Italia 127.156 2.373 6.092 93.037 25.655

    Cipro 2.371 7 7 1.381 976

    Latvia 1.006 63 0 312 630

    Lituania 4.546 111 2 1.062 3.371

    Lussemburgo 12.546 32 124 6.286 6.105

    Ungheria 13.424 859 82 5.125 7.357

    Malta 1.202 0 7 129 1.065

    Olanda 113.640 5.835 3.552 57.563 46.691

    Austria 29.751 1.364 1.649 14.982 11.756

    Polonia 146.580 3.804 369 109.695 32.712

    Portogallo 20.115 2.343 419 7.583 9.771

    Romania 212.858 1.507 75 16.561 194.716

    Slovenia 5.638 282 35 3.885 1.436

    Slovacchia 7.692 255 66 3.559 3.812

    Finlandia 105.630 9.847 389 31.999 63.395

    Svezia 110.476 6.261 87 16.587 87.541

    Inghilterra 285.674 316 6.343 189.183 89.832

    Norvegia 6.292 1.280 276 2.566 2.170

    FYR di Macedonia 2.106 0 1 331 1.775

    Serbia 33.059 26 1 565 32.466

    Turchia 777.471 126 27 197.216 580.102

    Fonte: Eurostat (online data code:,

  • Attilio Citterio

    Inquinamento dell’Aria.

    L’inquinamento dell’aria è dovuto al rilascio di composti volatili da diverse

    fonti e comporta molti effetti rilevanti sull’ambiente e sull’uomo:

    Effetto serra

    Riduzione stato dell’ozono

    Acidificazione

    Formazione di smog

    Eutrofizzazione

    Salute umana

    Salute ecosistema

    TIPI DI INQUINANTI ATMOSFERICI

    1. Inquinanti Primari: emessi direttamente in atmosfera

    2. Inquinanti Secondari: gli inquinanti primari reagiscono nell’aria a formare nuovi composti

  • Attilio Citterio

    Fonti di Composti Tossici nell’Aria.

    Emissioni abituali da

    Sorgenti Stazionarie

    Rilasci Accidentali Incendi

    Sorgenti Mobili

    Ogni anno, milioni

    di tonnellate di

    inquinanti tossici

    sono rilasciati

    nell’atmosfera sia

    da fonti naturali

    che provocate

    dall’uomo

    Fonti industriali; 26

    Altre Fonti;

    24

    Fonti mobili;

    50

  • Attilio Citterio

    Composti Chimici nelle Emissioni.

    • Principali inquinanti (gassosi)

    CO

    NH3

    VOC (non metallici)

    NOx

    SOx

    • Metalli pesanti

    As, Cd, Cr, Cu, Hg, Ni, Pb, Se, Zn

    • POP (inquinanti organici persistenti)

    PAH, benzo(a), benzo(b) …

    • PM (materiali particolati)

    PM10, PM2.5, TSP

  • Attilio Citterio

    Criteri per gli Inquinanti Atmosferici.

    L’EPA usa sei "criteri inquinanti" come indicatori della qualità

    dell’aria:

    • Biossido di Azoto: NO2– Gas bruno irritante del sistema respiratorio originato dalla combustione di composti

    azotati (e di N2 dell’aria) -- NOx somma di NO, NO2, e altri ossidi di N

    • Ozono: O3 a livello suolo (bassi strati dell’atmosfera) – Costituente primario dello smog urbano (reazione VOC+ NOx +calore +luce solare)

    • Monossido di Carbonio : CO– prodotto di combustioni incomplete, riduce la capacità di trasporto di O2 del sangue

    • Piombo: Pb– tossico per fegato, reni, organi produttori del sangue (il (C2H5)4Pb nella benzina è

    vietato ma il Particolato (PM10-2.5) al Pb è ancora presente

    • Biossido di Zolfo: SO2 Formato nella combustione di materiali contenti S (carbone, petrolio) e in fonderia,

    è il precursore, assieme agli NOx, delle piogge acide.

  • Attilio Citterio

    Classificazione delle Emissioni http://www.eea.europa.eu/publications/EMEPCORINAIR4.

    S. settori Descrizione

    1 Settore Energia da Combustione, servizi, raffinerie

    2 Piccole fonti di Combustione (residenziali)

    3 Combustione nell'industria

    4 Emissioni di Processo (industria)

    5 Miniera e estrazione di combustibili fossili

    6 Uso di Solventi, uso di prodotti

    7 Trasporti stradali

    71 Benzine per trasporti su strada

    72 Diesel per trasporti su strada

    73 Diesel per trasporti su strada

    741) Diesel per trasporti su strada-emesso (volatilizzazione)

    752) Trasporti su strada non emessi (pneumatici, rotture, usura stradale)

    8 Trasporti non su strada

    9 Trattamenti scarti

    10 Agricoltura

    1) Rilevante per emissioni NMVOC

    2) Rilevanti per emissioni PM

    “SNAP” Nomenclatura Scelta per fonti

    di inquinamento dell'Aria

    http://www.airnow.gov

    0-50 Buono

    51-100 Moderato

    101-150 Insalubre per

    gruppi sensibili

    151-200 Insalubre

    201-300 Molto Insalubre

    300-500 Pericoloso

  • Attilio Citterio

    Andamenti delle Emissioni di NOx, VOC, SO2e PM10 (1940-1998 US).

    Fonte: Latest Findings on National Air Quality:

    1999 Status and Trends EPA EPA-454/F-00-002

    Confronto emissioni 1970 vs.1999

    0

    20

    40

    60

    80

    100

    120

    140

    CO Nox VOC SO2 PM10

    Million tons

    1970

    1999

    0

    50

    100

    150

    200

    250

    1

  • Attilio Citterio

    Fonti Energetiche Usate dall’uomo –

    Andamento Storico.

    1850 1900 1950 2000

    Gas

    Petrolio

    Nucleare

    Carbone

    Legno

    0

    20

    40

    60

    80

    100

    Anno

  • Attilio Citterio

    Andamento delle Aree Forestali.

    Variazione nelle aree

    forestali tra il 1990 e il

    2000 e tra il 2000 e il

    2010 (Milioni di ettari per

    anno)

    Fonte: ONU report 2011

    -4,1

    -0,8

    0,8

    -0,3 0,0

    -4,2

    -3,4

    2,2

    0,7 0,0

    -0,7

    -4,0

    -5,0

    -4,0

    -3,0

    -2,0

    -1,0

    0,0

    1,0

    2,0

    3,0

    Africa Asia Europa

    AmericaNord e

    Centrale OceaniaSud

    America

    Guadagno netto Perdita netta

    1990-2000 2000-2010 1990-2000 2000-2010

  • Attilio Citterio

    Distribuzione della Popolazione e del GNP

    nel Mondo (2011).

  • Attilio Citterio

    Consumi Energetici pro Capite per Regione (2010).

    0

    50

    100

    150

    200

    250

    300

    350

    Mondo Africa Asia ePacifico

    Europa eCentroAsia

    AmericaLatina

    NordAmerica

    Est Asia

    consumo energetico pro capite (Gj) consumo totale di energia (Pj)

  • Attilio Citterio

    Emissioni Pro Capite di CO2 per Nazione (2012).

    www.worldenergyoutlook.org/energyclimatemap

    Figura 1.1 – Emissioni di CO2 connessi all’energia per paese

    Figura 1.4 – Emissioni di CO2 connessi all’energia e intensità di CO2 in

    alcune regioni.

    http://www.worldenergyoutlook.org/energyclimatemap

  • Attilio Citterio

    Andamenti della Riduzione di Emissioni di

    Veicoli Pesanti in EU dal 1980 al 2010.

  • Attilio Citterio

    Possibili Tecniche di Pulizia dell'Aria

    Contaminata con VOC.

    Purificazione di Aria Inquinata

    Ossidazione Assorbimento Lavaggio Condensazione

    Termici Catalitici Processo a

    Letto-Fisso

    Processo a

    Letto-Fluidiz.

    Condensazione

    diretta

    condensazione

    indiretta

    Desorbim.

    Vapore

    Desorbim.

    gas inerte

    Processi a cicli di

    temperatura/pressione

  • Attilio Citterio

    Inquinamento dell'Acqua.

    Quasi tutte le attività umane possono/hanno impatto negativo sull'acqua.

    La qualità dell'acqua è influenzata sia da fonti puntiformi dirette che da

    inquinamento diffuso derivanti da popolazione urbana e rurale, emissioni

    industriali e allevamenti. La fonte principale di inquinamento diffuso è

    l'allevamento mentre le fonti puntiformi più rilevanti sono il trattamento

    dei reflui e le discariche industriali. Per l'agricoltura, gli inquinanti chiave

    sono l'alimentazione, i pesticidi, i sedimenti e i microbi fecali.

    Le sostanze che consumano ossigeno e i composti chimici pericolosi

    sono per lo più associati a fonti puntiformi di scarti.

    In base agli attuali standard di qualità dell'acqua, più del 70 % dei fiumi e

    estuari e 60 % dei laghi soddisfano gli obiettivi imposti dalle leggi.

    • Alcuni dei rischi associati all'inquinamento delle acque includono:

    – Emissioni di inquinanti da terreni agricoli

    – Reflui liquidi dalle città

    – Discariche non gestite correttamente

  • Attilio Citterio

    Fonti di Inquinamento Puntiformi e Non Puntiformi.

    FONTI PUNTIFORMI

    • Scarichi idrici, sia municipali che

    industriali

    • Dilavamento e percolato da siti di

    discariche

    • Dilavamento ed infiltrazioni da recinti

    e stalle di animali

    • Dilavamento da miniere, campi

    petroliferi, e siti industriali non

    infrastrutturati

    • Alluvioni in città ad alta popolazione

    (> 100 000)

    • Dilavamenti da grandi siti costruiti

    • Straripamenti da fogne e scarichi

    idrici

    FONTI NONPUNTIFORMI

    • Dilavamento da agricoltura inclusi i

    rilasci da campi irrigati

    • Dilavamento da pascolo e recinti

    • Dilavamento urbano da aree sia

    infrastrutturate che non (>100 000 p)

    • Percolato infetto e dilavamento da

    fosse biologiche

    • Dilavamento da piccoli siti di

    costruzioni

    • Dilavamento da miniere abbandonate

    • Deposizione atmosferica su acque

    superficiali

    • Attività sul terreni che generano

    contaminanti.

  • Attilio Citterio

    Qualità dell’Acqua Balneabile in EU (2013).

    http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/bathing-

    water-directive-status-of-bathing-water-6

  • Attilio Citterio

    Disaccoppiamento delle Emissioni TOC in acqua (EU)

    dal valore aggiunto lordo nell’industria chimica (2012).

    http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/member-states-reporting-art-7-under-the-european-pollutant-release-and-transfer-register-

    e-prtr-regulation-7

  • Attilio Citterio

    Tecniche Possibili per la Pulizia di Acque

    Contaminate con Solventi.

    La scelta di processi che portano al possibile recupero di solventi da

    soluzioni diluite sono:

    decantazione

    estrazione con solvente

    separazione con membrane

    assorbimento

    strippaggio con aria

    Strippaggio con vapore

    Sistema di strippaggio con

    vapore per la pulizia di reflui.

    Condensatore

    Lavaggio

    Vapore

    Scambiatore

    di calore

    Alim.37.8°C

    43.3°C

    92.8°C

    100°C

  • Attilio Citterio

    Inquinamento da Rifiuti Solidi (Industriali e

    Municipali).

    Rifiuto solido è definito nella EU dalla Direttiva 2008/98/EC Articolo 3(1)*

    e classificato secondo il codice di classificazione dei rifiuti, anche noto

    come codice EWC (European Waste Catalogue).

    • Rifiuto Solido Industriale

    • È il rifiuto di processo associato

    alla produzione a tutti i livelli.

    • Rifiuto Solido Municipale

    • include rifiuti quali beni durevoli, beni

    non durevoli, contenitori e imballaggi,

    scarti di cibo, abbigliamento dismesso,

    rifiuti misti inorganici da fonti residenziali,

    commerciali, istituzionali e industriali.

    *http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/ALL/?uri=CELEX:32008L0098

  • Attilio Citterio

    Regolamento E-PRTR, Norma 21.

    Rifiuto non-

    pericoloso

    (nel paese o

    fuori confine)

    Rifiuto

    pericoloso (nel

    paese)

    Rifiuto

    pericoloso (fuori

    confine)

    Identificazione

    della struttura

    Impianto trattamento

    dei reflui fuori sede

    aria

    acqua

    terra

    Struttura

    EU - Guidance Document for the implementation

    of the European PRTR, 2006

    E-PRTR = The European Pollutant Release and Transfer Register

  • Attilio Citterio

    Visione d’insieme delle Schede di Notifica per

    le Strutture che Ricadono sotto l’E-PRTR.

    Rilascio Quant.1 M/C/E3 Metodo usato

    in aria kg/anno X X

    in acqua kg/anno X X

    nel suolo kg/anno X X

    Trasferimento

    fuori sede di:

    Quant. M/C/E3 Metodo

    Usato4)Nome e

    indirizzo del

    recuperatore/

    smaltitore

    Indirizzo sito

    ricevente

    il

    trasferimento

    Inquinanti nei reflur5 kg/anno X x

    Rifiuto da smaltire (D) t/anno x x

    non-pericoloso da recuperare(R) t/anno x x

    Rifiuto pericoloso da smaltire (D) t/anno x x

    nel paese da recuperare(R) t/anno x x

    Rifiuto pericoloso da smaltire (D) t/anno x x x x

    Fuori confine da recuperare(R) t/anno x x x x

    1) Le quantità sono i totali dei rilasci da tutte le attività deliberate, accidentali, abituali e non-abituali nei siti della struttura o di

    trasferimento fuori sede. 2) La quantità totale di ogni inquinante che supera la soglia specificata nell’Allegato II; in aggiunta,

    si devono riportare separatamente ogni dato che si riferisce a rilasci accidentali comunque disponibili. 3) si deve

    indicare se le informazioni riportate si basano su misure (M), calcoli (C) o stime (E). Cap. 1.1.11 della guida. 4) Se i dati sono

    misurati o calcolati, si deve indicare il metodo di misura e/o il metodo di calcolo. Per altre sotto-divisioni della colonna si veda

    il cap. 1.1.11.5. 5) trasferimento fuori confine di ogni inquinante destinato al trattamento reflui che supera le soglie dell’All II.

  • Attilio Citterio

    Tipi di Rifiuti Casalinghi.

    0%

    40%

    10%

    30%

    20%

    Meta

    lli

    Org

    anic

    i

    Pla

    stic

    he

    Vestiti

    Pro

    dotti

    Chim

    ici

    Carta

    e

    Carto

    ne

    Vetro

    Il grafico ripartisce i tipi di materiali che vanno a

    finire nella spazzatura! (fonte: Waste Watch 2010 - UE)

    % d

    i Rifiu

    ti Dom

    estic

    i

  • Attilio Citterio

    Andamenti in EU dei Rifiuti Solidi.

    Gestione municipale e industriale: da raccolta semplice a fasi complesse

    di post-raccolta (selezione, riciclo, smaltimento).

    • Richiede investimenti, abilità gestionali e tecnologia

    • La tendenza è per l’integrazione verticale (cioè raccolta > incenerimento)

    e integrazione orizzontale (cioè gestione di rifiuti municipali e industriali)

    • Settore Privato

    • Da piccoli appaltatori a grandi compagnie integrate

    • Tendenza verso la concentrazione nella maggior parte del mercato

    • Settore Pubblico

    • Spesso organizzato in strutture aziendali;

    talvolta prevedono acquisizione o fusioni

    con altre municipalità

    • Alcune re-municipalizzazioni.

    CIRIEC WP11/07

    20%

    6%

    40%

    19%

    15%

    Glass

    Metals

    Paper andboard

    Plastics

    Wood

  • Attilio Citterio

    Prestazioni degli Stati Membri UE nel

    Riciclaggio degli Imballaggi (%, Dati 2011).

    Fonte: Eurostat.http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statistics_explained/index.php/Packaging_waste_statistics

  • Attilio Citterio

    Aspetti della Raccolta Differenziata della

    Plastica (Italia 2010).

    Totale raccolta pro capite 2010:

    Nord Italia 14.5 kg

    Centro Italia 8.3 kg

    Sud Italia 6.3 kg

    Aumento della raccolta rispetto al 2009: 4%

    Complessivamente nel 2010 in Italia sono state raccolte 615.000 t di

    imballaggi di plastica (210 kt da MULTI e 404 kt da MONO), pari a

    7 volte il volume della Grande Piramide d’Egitto.

    PET

    HDPE

    Film

    Plastiche miste

    Fonte: COREPLA

  • Attilio Citterio

    Aspetti del Recupero delle Plastiche

    (Europa 2014).

    Nel 2014 il riciclo delle plastiche e il recupero energetico ha

    raggiunto il 69.2%.

    Nel 2014, 25.8 milloni di tonnellate di scarti di plastiche post-consumo sono finiti

    nel circuito dei reflui. Il 69.2% è stato recuperato mediante processi di riciclo e

    recupero energetico mentre il 30.8% è ancora mandato in discarica.

    Reciclo; 29,7

    Recupero energetico

    ; 39,5

    Discarica; 30,8

    25.8 mt di

    scarti di plastic

    post-consumo

    Plastics – the Facts 2015 – Plastic Europe

  • Attilio Citterio

    Origine e Evoluzione dei Prodotti Farmaceutici

    e Personali (PPCP) nell’Ambiente.

    http://www.epa.gov/ppcp/

  • Attilio Citterio

    0

    2

    4

    6

    8

    10

    12

    14

    kg

    /pers

    on

    a/a

    nn

    o

    Consumo di Detergenti per Persona in

    Diciotto Nazioni Europee (2000-2010).

  • Attilio Citterio

    Farmaci e Prodotti per la Cura Personale

    (PPCP) nelle Acque Reflue.

    La diffusa presenza di farmaci e di prodotti per la cura personale (PPCP) nelle

    acque superficiali e nelle acque sorgive ha portato alla necessità di capire

    meglio la loro trattabilità ed efficienza di rimozione nei processi di trattamento.

    Recentemente si è proposto un possibile schema di trattamento.*

    S. Zhang et al. Water Research, 2016, 105, 85-96.

    Rimozione

    PPCP

    Pre-

    ozonizzazione

    (2 mg/L)

    Pre-

    ozonizzazione

    (2 mg/L)

    Flottazione

    con aria

    disciolta

    Flottazione

    con aria

    disciolta

    Flottazione

    con aria

    disciolta

    Flottazione

    con aria

    disciolta

    Ozonizzazione

    Intermedia

    (2 mg/L)

    Clorurazione

    Intermedia

    (4.2 mg/L)

    Clorurazione

    Intermedia

    (2.6 mg/L)

    Flottazione

    con aria

    disciolta

    Filtrazione

    a doppio mezzo

    (EBCT: 6 min)

    Filtrazione

    a doppio mezzo

    (EBCT: 6 min)

    Filtrazione

    a doppio mezzo

    (EBCT: 6 min)

    Clorurazione

    Intermedia

    (2.6 mg/L)

    Filtrazione

    a doppio mezzo

    (EBCT: 6 min)

    Filtrazione

    a doppio mezzo

    (EBCT: 6 min)

    Filtrazione

    a doppio mezzo

    (EBCT: 6 min)

    GAC Vergine

    (EBCT: 6 min)

    GAC Vergine

    (EBCT: 6 min)

    UV/H2O2(700 mJ/cm2)

    (15 mg H2O2/L)

    UV/H2O2(700 mJ/cm2)

    (15 mg H2O2/L)

    UV/H2O2(700 mJ/cm2)

    (15 mg H2O2/L)

    Pre-ozoniz-

    zazione/H2O2(2.5 mg O3/L

    0.5 mg H2O2/L)

    Rimozione >90%

    Per 12 Composti

    Rimozione >90%

    Per 11 Composti

    Rimozione >90%

    Per 13 Composti

    Rimozione >90%

    Per 12 Composti

    UV/H2O2(700 mJ/cm2)

    (15 mg H2O2/L)

    Rimozione >90%

    Per 12 Composti

    Rimozione >90%

    Per 12 Composti

  • Attilio Citterio

    Integrazione nella Raccolta Differenziata -

    Dalla Produzione Industriale al Re-impiego.

    Terra e

    biosfera

    Estrazione di

    Materie prime

    Produzione

    primaria

    Materiali

    Ingegnerizzati

    e di Specialità

    Produzione e

    montaggio

    Uso e

    assistenza

    Raccolta

    trattamento

    Discarica

    Riciclo

    Rifabbricazione

    Ri-uso

    Circuito

    aperto

    Ricupero

    Rifiuti

  • Attilio Citterio

    Storia del Trattamento dei Rifiuti.

    Processo

    Materie prime

    Energia

    Prodotti

    Scarti all’ambiente

    (a) Pratiche industriali passate

    (b) Recenti pratiche industriali

    Processo

    Materie prime

    Energia

    prodotti

    Trattamento

    Scarti residui all’ambiente

    (c) Attuali pratiche di prevenzione inquinamento

    Processo

    Materie prime

    Energia

    prodotti

    Riciclo,

    riuso,

    Rivalut.Trattamento

    Scarti all’ambiente

    scartiresidui

    ricicliProdotti secondari

    (d) Ideali future pratiche industriali

    Processo

    Materie prime

    Energia

    prodotti

    Riciclo,

    Riuso,

    Rival.Trattamento

    Riciclo, riuso,Rival.

    Residuiresidui

    RicicliProdotti

    secondariRicicli

    1950-1970• Diluizione

    1970-1990• Trattamento

    1990-2010

    • Prevenzione /Produzione Pulita

  • Attilio Citterio

    Gestione Integrata dei Rifiuti.

    Materia prima

    Lavorazionee

    produzioneProdotti

    Solidi e rifiuti pericolosi generati nel corso del processo di

    produzione

    Rifiuti generati domestici e da

    attività

    Scarticibo/tessuti

    RifiutiPericolosi

    Rifiuti misti rimanentiPlastica Vetro Metalli Carta

    A produttori per il riuso o

    per il ricicloCompost Gestione rifiuti

    pericolosiDiscarica Incenerimento

    Fertilizzante

  • Attilio Citterio

    Incenerimento di Rifiuti Organici.

    Electricity

    Smokestack

    Furnace

    Boiler

    Waste

    pit

    Ash for treatment,

    disposal in landfill, or

    use as landfill cover

  • Attilio Citterio

    Incenerimento: da Rifiuti a Energia.

    Vantaggi Svantaggi

    Produce energia Produce un

    rifiuto pericoloso

    Concentra

    sostanze

    pericolose in

    scorie da smaltire

    La vendita di

    energia riduce

    i costi

    Incoraggia la

    produzione di rifiuti

    Riduce il volume

    Della spazzatura

    Costosi da costruire

  • Attilio Citterio

    Discarica Sanitaria.

    When landfill is full, layers of

    soil and clay seal in trashTopsoil

    SandElectricity

    generator

    buildingClay

    Garbage

    Methane

    storage and

    compressor

    building Leachate

    treatment system

    Probes to

    detect

    methane

    leaks

    Pipes collect explosive methane for use as fuel to generate electricity

    Methane gas recovery well

    Leachate storage tank

    Compacted solid waste

    Garbage Leachate pipes Leachate pumped

    up to storage tank for safe disposal

    Groundwater

    monitoring

    well

    Synthetic liner

    Leachate

    monitoring

    well

    SandGroundwater

    ClayClay and plastic lining to

    prevent leaks; pipes collect

    leachate from bottom of landfillSubsoil

    Sand

  • Attilio Citterio

    Rifiuti in Discariche.

    Vantaggi Svantaggi

    Rilascio di gas serra

    (metano e CO2) a

    meno che non

    vengano raccolti.

    Può trattare

    grosse quantità di

    rifiuti

    Il terreno riempito

    si può usare per

    altri scopi

    Approccio a valle che

    incoraggia la

    produzione di scarti

    Nessuna carenza

    di spazio di

    discarica in molte

    aree.

    Eventuali perdite

    possono contaminare

    le falde acquifere

    Bassi costi

    operativi

    Rumori, traffico

    e polveri

  • Attilio Citterio

    Gestione dei Rifiuti (Bioconversione).

    Reattore di

    aerazioneSecondari

    100% BODPrimari

    AD

    30% BOD

    70%BOD

    CO2 (30% BOD)

    35% BOD

    5% BOD

    ritorno biomassa

    40%BOD

    BOD = Biochemical Oxygen Demand

    AD = Anaerobic Digestion

  • Attilio Citterio

    Fito-risanamento.

    Contaminanti radioattivi

    Contaminanti organici

    contaminantimetallo-inorganici

    Pioppo felce

    Girasole Salice

    Senape

    indiana

    discarica Sversam.petrolio

    Acque inquinate

    Uscita acqua decontaminataSuolo

    Liciato inquinato Suolo

    Acqua di falda Falda acquifera

    Rizofiltrazione Le radici di piante quali girasoli con radici with Immerse in stagni o in Serre possono assorbire inquinanti quali Sr-90, Cs-137 radioattivi e vari composti chimici organici.

    Fitostabilizzazione Piante quali i salici e pioppi possono assorbire composti chimici e trattenerli impedendone la diffusione nelle falde o nelle acque superficiali.

    FitodegradazionePiante quali i pioppi possono assorbire composti organici tossici e trasformarli in composti meno pericolosi che stoccano o rilasciano lentamente nell'aria.

    Fitoestrazione Le radici di piante quali la senape indiana e le felci possono assorbire metalli quali piombo, arsenico e altri immagazzinandoli nelle loro foglie. Le piante si possono poi riciclare o tagliare e bruciare.

  • Attilio Citterio

    Universo dei Prodotti Chimici nell’Ambiente.

    Spettro di classi chimiche, strutture e conformazioni

    CAMPIONE

    acqua, aria, estratto

    Inquinanti antropogenici

    Composti chimici Naturali

    Fonti: Industria, agricoltura, casalinghi, PPCP

    “Non tutto quello che si può misurare conta, e non ogni cosa che conta si

    può misurare.“

    (affermazione attribuita ad Albert Einstein)

  • Attilio Citterio

    Limitazioni e Complessità delle Analisi

    Chimiche Ambientali.

    TIC = tentatively

    Identified compound

    C.G. Daughton

    U.S. EPA July 2002

  • Attilio Citterio

    Storia della Gestione dei Rifiuti.

    • Diluizione: Si basa sulla capacità di assimilazione dei sistemi naturali

    Troppi rifiuti in certe aree industrialmente concentrate superano

    facilmente le capacità assimilative dell’ambiente.

    • Trattamento: Gestione dei rifiuti dopo che si sono generati:

    Il trattamento normalmente fa cambiare la forma dell’inquinante e

    il mezzo inquinato.

    L’aumento delle norme legislative in campo ambientale impone

    un'efficienza superiore dei trattamenti – può non essere possibile

    rispettare le imposizioni con il solo trattamento.

    I costi di trattamento stanno crescendo – In US e EU si è speso

    per trattamenti nel 2002, rispettivamente, 100 e 30 miliardi di $.

    L’inquinamento sta diventando più complesso e persistente.

  • Attilio Citterio

    Prevenzione dell’Inquinamento:

    Definizione e Strategie.

    Il Programma Ambientale delle Nazione Unite (UNEP)) definisce “produzioni più

    pulite” ufficialmente nel 1989 come:

    “… l’applicazione continua di una strategia integrata preventiva

    ambientale rivolta a processi, prodotti, e servizi per aumentare

    l’eco-efficienza e per ridurre i rischi per l’uomo e per

    l’ambiente.”

    La Strategia “Europe 2020” stabilisce i seguenti Obiettivi Prioritari:

    1: Proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell’Unione.

    2: Promuovere la crescita sostenibile sviluppando un’economia più competitiva

    a basso-carbonio che fa uso efficiente e sostenibile delle risorse.

    3: Salvaguardare i cittadini dell’Unione dalle pressioni legate all’ambiente e dai

    rischi per la salute e il benessere.

    4: Massimizzare i benefici della legislazione sull’ambiente dell’Unione

    migliorando la legislazione ambientale.

  • Attilio Citterio

    Definizione di Prevenzione dell’Inquinamento.

    • L’EPA definisce Prevenzione dell’Inquinamento (PP) come " riduzione alla fonte," e altre pratiche che riducono o eliminano la creazione di inquinanti attraverso;

    L’aumento dell’efficienza nell’uso di materie prime, energia, acqua, o altre risorse, o

    La protezione delle risorse naturali tramite conservazione.

    • Il Pollution Prevention Act (USA) definisce "riduzione alla fonte" come qualsiasi pratica che:

    riduce la quantità di qualsiasi sostanza pericolosa, inquinante, o contaminante che entra in qualsiasi corrente di rifiuto o in altro modo rilasciato nell’ambiente (incluse le emissioni fuggitive) prima del riciclaggio, trattamento, o smaltimento in discarica;

    riduce il pericolo per la salute pubblica e l’ambiente associato al rilascio di tale sostanze, inquinanti, o contaminanti.

  • Attilio Citterio

    Sinonimi di Prevenzione dell’Inquinamento

    (PP) e Prestazioni Tecnologiche.

    • Produzione più Pulita (Cleaner Production - CP)

    • Minimizzazione dei Rifiuti

    • Riduzione della Fonte

    • Eco-efficienza

    investimento in R&D{Riprogettare

    Ripensare

    Incrementale

    {basso

    ritorno

    tempo

  • Attilio Citterio

    Terminologia della Prevenzione

    dell’Inquinamento.

    Eco-efficienza:

    • Fornitura di beni e servizi a prezzi competitivi che soddisfa i bisogni

    umani e migliora lo stile di vita, mentre riduce progressivamente

    l’impatto ecologico e l’uso di risorse tramite il ciclo di vita, ad un livello

    almeno in linea con la capacità stimata della terra di sostenerla.

    “fare di più con meno”

    Produzione più pulita (CP):

    • Applicazione continua di una strategia integrata preventiva

    ambientale estesa a processi, prodotti e servizi. Comprende:

    1. L’uso più efficiente delle risorse naturali e conseguentemente la

    minimizzazione degli scarti e dell’inquinamento come pure dei rischi per

    la salute e la sicurezza umana.

    2. Affrontare i problemi di inquinamento alla fonte piuttosto che al termine

    del processo di produzione, cioè evitare l’approccio di “fine linea”.

  • Attilio Citterio

    Terminologia della Prevenzione

    dell’Inquinamento (2).

    Sette componenti dell’Eco-efficienza:

    1. Ridurre l’intensità materiale di beni e servizi

    2. Ridurre l’intensità energetica di beni e servizi

    3. Ridurre le dispersioni tossiche

    4. Aumentare la riciclabilità dei materiali

    5. Massimizzare l’uso sostenibile di risorse rinnovabili

    6. Estendere la durabilità del prodotto

    7. Aumentare l’intensità di servizio di beni e servizi

  • Attilio Citterio

    Terminologia della Prevenzione

    dell’Inquinamento (3).

    La produzione più pulita («cleaner production» - CP) include:

    Per processi:

    conservazione delle materie prime e dell’energia, eliminazione dell’uso di materie prime tossiche e riduzione della quantità e tossicità di tutte le emissioni e dei rifiuti.

    Per prodotti:

    riduzione degli effetti negativi del prodotto nel corso del suo ciclo di vita, dall’estrazione delle materie prime fino al definitivo smaltimento del prodotto (approccio “dalla culla alla tomba” -“cradle to grave”).

    Per servizi:

    Incorporare le problematiche ambientali nella progettazione e fornitura di servizi.

  • Attilio Citterio

    Terminologia della Prevenzione

    dell’Inquinamento (4).

    Gli “Strumenti" per l’eco-efficienza e la produzione più pulita includono:

    1. Valutazione (Analisi) del Ciclo di Vita (LCA)

    2. Progettazione per l’ambiente (DfE)

    3. Sistemi di gestione ambientale (EMS)

    4. Audit ambientale

    5. Valutazione ambientale

    6. Appalti basati su prestazioni

    7. Marchi ambientali

    8. Rapporti ambientali pubblici

    9. Ecologia industriale (IE)

    10. Tasse ambientali

  • Attilio Citterio

    Terminologia della Prevenzione

    dell’Inquinamento (5).

    Valutazione del Ciclo di Vita (LCA):

    • La valutazione del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA) misura (e così

    fornisce l’opportunità per confronti) gli impatti ambientali relativi di prodotti o

    servizi.

    • La maggior parte delle misure LCA si eseguono sommando le "unità di

    energia consumate" nell’estrazione delle materie prime, nel trasporto,

    produzione, distribuzione e smaltimento finale di un prodotto o servizio. Si

    eseguono poi ulteriori sommatorie delle emissioni in aria, suolo o acqua

    conseguenti alla creazione e smaltimento del prodotto o servizio,

    quantificandone quindi gli impatti.

    Progettazione per l’ambiente:

    • La progettazione per l’ambiente (Design for the Environment - DfE) o “eco-

    progettazione” ("eco-design") esamina l’intero ciclo di vita di un prodotto e

    propone modifiche su come il prodotto è progettato per minimizzarne l'impatto

    ambientale nel corso della sua vita.

  • Attilio Citterio

    Terminologia della Prevenzione

    dell’Inquinamento (6).

    Sistemi di Gestione Ambientale (Environmental Management Systems EMS):

    • Un approccio strutturato alla pianificazione e miglioramento delle misure di

    protezione ambientale che consentono alle organizzazioni di misurare le loro

    prestazioni ambientali, e quindi di valutare regolarmente le loro prestazioni e

    miglioramenti.

    • Per sviluppare un EMS, un'organizzazione deve valutare i suoi impatti

    ambientali, proporre obiettivi per ridurli e pianificare come pervenire ai

    risultati.

    Audit ambientali:

    • Identificazione di tutti gli impatti ambientali prodotti da una azienda in modo

    che si possano valutare e introdurre modifiche a processi e pratiche.

    • Una volta effettuato l’audit, un’azienda sarà in grado di realizzare una

    produzione più pulita e introdurre miglioramenti nell’eco-efficienza in base ai

    risultati/suggerimenti dell’audit.

  • Attilio Citterio

    Terminologia della Prevenzione

    dell’Inquinamento (7).

    Valutazione ambientale:

    • Acquisire le informazioni richieste da una

    organizzazione per comprendere lo spettro

    complessivo dei suoi costi ambientali e

    integrare tali costi nelle fasi deliberative.

    Appalti basati su prestazioni (Performance Based Contracting - PBC):

    • Una tecnica utilizzata nell’industria energetica, ma che ha grande potenziale di

    applicazione in molte parti delle attività commerciali. Sotto la PBC, un contraente di

    terza parte si assume la responsabilità per la gestione di una specifica parte

    dell’attività. Il contraente si assume il rischio per la gestione di quella parte dell’attività

    ma ha anche dei ritorni finanziari dal renderla più efficiente (condivisione dei guadagni)

    • Nell’industria energetica gli appaltanti PBC fanno proposte alle aziende per migliorare

    l’efficienza energetica in un dato tempo, senza costi per l’azienda. I risparmi realizzati

    dai miglioramenti nell’efficienza energetica si usano per pagare il contraente e in parte

    ritornano all’azienda. E’ chiaro che si può usare questo approccio per molti aspetti

    degli ingressi / uscite di una azienda — acqua, trasporti, rifiuti, prodotti chimici ecc..

  • Attilio Citterio

    Terminologia della Prevenzione

    dell’Inquinamento (8).

    Marchi ambientali ('eco-labeling'):

    • Apporre delle etichette ai prodotti di consumo che hanno benefici ambientali,

    o come minimo un minor impatto delle loro alternative di mercato. I marchi

    ambientali assistono i consumatori, sia organizzazioni che individui, a fare

    scelte di prodotto responsabili, informandoli degli impatti ambientali dei

    prodotti e fornendo strumenti standardizzati di confronto di prodotti.

    Stesura di un Rapporto ambientale pubblico:

    • Un processo in cui le organizzazioni, inclusi i governi, possono esaminare le

    loro prestazioni ambientali su uno specifico periodo e diffondere tale

    informazione ad un ampio pubblico. I risultati sono pubblicati, sia come

    documento a se stante che come parte di altre pubblicazioni, come una

    relazione annuale. L’inclusione di una verifica indipendente può aiutare a

    stabilire la credibilità di tali documenti.

  • Attilio Citterio

    Terminologia della Prevenzione

    dell’Inquinamento (9).

    Ecologia Industriale (IE):

    • Collocazione di industrie simbiotiche o complementari nella stessa area. In

    questo modo, attraverso un’attenta pianificazione dell’uso dei terreni e la

    progettazione di singoli impianti, si può dire che la produzione più pulita (CP)

    sia incorporata all’inizio dell’attività industriale, piuttosto che aggiunta dopo.

    • Questo tipo di sviluppo, noto come parchi eco-industriali, può facilitare il

    riciclo di tutto quanto esce da un industria verso altre industrie, anziché

    trattare tali prodotti semplicemente come rifiuti e mandarli in discarica.

    L’operazione di riciclo riduce gli scarti e aumenta i profitti, non solo per chi ha

    generato lo scarto ma anche per il compratore.

    • Questi progetti riducono anche i costi e gli effetti ambientali dei trasporti.

    Qualsiasi miglioramento nella pianificazione territoriale che riduce la

    necessità di trasporto di materiali comporterà una riduzione dell’inquinamento

    delle aree metropolitane.

  • Attilio Citterio

    Terminologia della Prevenzione

    dell’Inquinamento (10).

    Tasse ambientali:

    • Le Tasse Ambientali sono un mezzo per incoraggiare l’usoottimale delle risorse, l’equità e la minimizzazionedell’inquinamento.

    • Esistono tre tipi di tassa ambientale:

    1. Tasse sulle emissioni misurabili in aria, acqua e terreni, osulla produzione di rumori.

    2. Tasse sul consumo o tasse di prodotto applicate a deglispecifici prodotti che si considerano dannosi per l’ambiente.

    3. Differenziazione di tasse in tasse indirette esistenti qualiaccise, tasse sulle vendite o tasse sul valore aggiunto perfini ambientali, per esempio, la riduzione delle accise sullabenzina ma non sul diesel o su quelle contenentibiocarburanti.

  • Attilio Citterio

    Gerarchia della Prevenzione dell’Inquinamento.

    Riciclo I/E

    Trattamento

    Incenerimento

    Smaltimento

    Il

    Futuro

    Il

    Passato

    Riduzione alla FonteEliminazione Scarti

    • Il primo livello d’azione deve essere la riduzione-prevenzione alla fonte o la

    riduzione dell’inquinamento alla fonte dovunque fattibile.

    • L’inquinamento che non si può prevenire deve quindi essere affrontato con il

    riciclaggio in modo ambientalmente sicuro ovunque fattibile.

    • Quanto non è riciclabile deve essere trattato.

    • Quello che rimane dopo il trattamento deve essere smaltito.

  • Attilio Citterio

    Gerarchia della Prevenzione dell’Inquinamento (2).

    AS

    SE

    DE

    I C

    OS

    TI

    AS

    SE

    DE

    L R

    ISC

    HIO

    SMALTIMENTO TRATTAMENTO RICICLO P2

    • RESPONSABILITA'

    • IMMAGINE PUBBLICA

    • SICUREZZA LAVORATORI

    • INVESTIMENTI DI CAPITALE

    • COSTI O&M AUMENTATI

    • ROI NEGATIVO

    • MINOR INVESTIMENTO DI CAPITALE

    • PARZIALE RECUPERO DEI COSTI

    • RISPARMI SUI COSTI

    • PRODUTTIVITA’ MIGLIORATA

    • QUALITA’ MIGLIORATA

  • Attilio Citterio

    Strumenti di Politica Ambientale in EU.

    Tipo Descrizione/Esempi

    1. Strumenti Normativi Comando e controllo, permessi,

    prescrizione tecnologica

    2. Strumenti basati sul

    mercato

    Tasse, tariffe, sovvenzioni, permessi

    scambiabili

    3. Strumenti procedurali Programmi di Auditing, valutazione

    impatto ambientale

    4. Strumenti Co-operativi Impegni e accordi, tavole rotonde,

    piani di azione, armonizzazione,

    ricerca

    5. Strumenti persuasivi

    Informazioni

    educazione, campagne pubbliche,

    appelli, marchi ambientali

    Fonte: Böcher and Töller (2007)

    http://eiop.or.at/eiop/texte/2011-009a.htm.

  • Attilio Citterio

    Strumenti di Controllo dell’Inquinamento

    Atmosferico in EU, 1970-2011.

    Complessivamente, si ha un

    totale di 29 differenti strumenti di

    politica, con la maggioranza

    appartenente alla categoria più

    intervenzionista, cioè strumenti

    normativi (per il 51%).

    Le due misure più comuni in

    questa categoria sono legate ai

    requisiti tecnici per le attività

    inquinanti (esclusi i trasporti) e il

    superamento dei valori limiti, con

    72 e 40 strumenti rispettivamente.

    Gli strumenti procedurali sono il

    secondo più comune tipo di

    strumento con maggior frequenza

    per le richieste di monitoraggio e

    denuncia, costituendo il 12.1 % e

    il 10.9 %, rispettivamente.

    Insieme i due tipi coprono l’80%.

  • Attilio Citterio

    I Trattati Internazionali hanno Ridotto i

    Rifiuti Pericolosi.

    Convenzione di Basilea

    1992 – avviata

    1995 emendamento – bando di tutti i trasferimenti di rifiuti pericolosi dai

    paesi industrializzati ai paesi meno-sviluppati

    2012 – ratificata da 179 paesi, ma non dagli Stati Uniti

    2000 – delegati da 122 paesi trovano l'accordo su un trattato globale

    Controllo di 12 inquinanti organici persistenti (POP)

    Sono inclusi DDT, PCB, diossine

    Scoperta che tutti sulla terra hanno POP nel sangue

    2000 – Legge del Parlamento Svedese

    Per il 2020 bando di tutti i composti chimici che sono persistenti e

    possono accumularsi nei tessuti viventi

    Norvegia, Austria, e Olanda: Si impongono di ridurre i rifiuti del 75%.

  • Attilio Citterio

    Attori e loro Ruoli nei P2.

    Attore Ruolo

    L’azienda

    • personale

    • dirigenza

    • responsabilità e controllo interno

    • gruppo di prevenzione e organizzazione

    • cambi nei cicli di lavoro

    • partecipazione e influenza

    La rete aziendale

    • consulenti

    • fornitori

    • istituzioni educative

    • • sindacati

    • procedure di lavoro più pulite

    • tecnologie di processo più pulite

    • cambi nella progettazione e costruzione

    • tecnologie verdi

    • strategie di apprendimento della prevenzione

    • nuovi corsi e altro addestramento

    • condizioni di lavoro verso l’ambiente

    • sistema ‘più pulito’ di contrattazione salariale

    • diffusione di conoscenza sulla prevenzione

    Le autorità

    • municipalità

    • governi centrali

    • piano verde degli scarti idrici

    • sicurezza e salute

    • certificazione ambientale

    • accordi commerciali/ piani d’azione

    • attivare metodi di promozione di tecnologie pulite

    Il pubblico

    • cittadino

    • • media

    • motivazione alla prevenzione

    • informazione

    • cambio comportamento del consumatore e dibattiti

  • Attilio Citterio

    Elementi di Processo per P2.

    • Cambio dei materiali in ingresso

    • Cambio della tecnologia

    • Buon servizio di pulizia

    • Cambio di prodotto

    • Uso sul posto

  • Attilio Citterio

    Elementi di Processo per P2 (2).

    Cambio dei materiali in ingresso:

    • Realizzare il P2 riducendo o eliminando i materiali pericolosi che

    entrano nel processo di produzione. Cambi nei materiali in ingresso

    si può anche fare prevenendo la generazione di scarti pericolosi.

    1. purificazione dei materiali 2. sostituzione dei materiali.

    Source PlanSource Plan

    Categorie

    Prioritizzate

    Strumento per l’Approvvigionamento SostenibileMatrice di prioritizzazione

    Piano di

    Approvvigion.

    Riesame Piani d’Azione Costi complessivi

    Database

    dei Contratti

  • Attilio Citterio

    Elementi di Processo per P2 (3).

    Cambiamenti della Tecnologia:

    • Orientato verso la modifica di processo e apparecchiature per ridurre

    gli scarti, primariamente in programmi di produzione. I cambi

    tecnologici possono andare da modifiche minori che si possono

    migliorare nell’arco di giorni a bassi costi, alla sostituzione dei

    processi che implicano grossi investimenti di capitali.

    variazioni nei processi di produzione

    cambi di apparecchiature, assetto o connessioni

    uso dell’automazione

    cambi nelle condizioni di processo (quali: velocità di flusso,

    temperature, pressioni e tempi di residenza, ecc.).

  • Attilio Citterio

    Elementi di Processo per P2 (4).

    Buon servizio di gestione degli scarti (Good housekeeping):• Misure procedurali, amministrative o istituzionali che un'azienda può usare

    per minimizzare i rifiuti. Molte di queste misure sono usate ampiamente nell’industria come miglioramenti di efficienza e buone pratiche di gestione. Le buone pratiche di pulizia si possono spesso migliorare con poco costo. Queste pratiche si possono applicare a tutti i settori dell’impianto, inclusa la produzione, le operazioni di manutenzione e di stoccaggio di materie prime e prodotti.

    Tali misure includono:

    programmi P2

    prassi di gestione e pratiche personali

    prassi di trattamento e inventario dei materiali

    prevenzione delle perdite

    differenziazione dei rifiuti

    pratiche di definizione dei costi

    tempistiche di produzione

  • Attilio Citterio

    Elementi di Processo per P2 (5).

    Cambio di Prodotto:

    • Eseguito dal produttore del prodotto nell’intento di ridurre i rifiuti

    risultanti dall’uso del prodotto.

    I cambi di prodotto comprendono:

    sostituzioni di prodotto

    conservazione di prodotto

    cambi nella composizione del prodotto.

    Riuso sul posto:

    • Il riciclaggio attraverso l’uso e/o il riuso implica il ritorno di un

    materiale di scarto o al processo che l’ha originato o come sostituto di

    un materiale in ingresso, o ad un altro processo come materia prima.

  • Attilio Citterio

    Politica di Riduzione dei Rifiuti.

    Gas Serra :

    biomassa IGCC con un saldo pari a zero-netto di gas ad effetto serra

    sistema medio su carbone : ~1,000 g CO2-equiv/kWh

    sistema NGCC : ~500 g CO2-equiv/kWh

    i sistemi attuali a biomassa rimuovono i gas GHG dall’atmosfera

    Energia:

    Carbone e gas naturale: sistema negativo di bilancio energetico

    Anche trascurando il contenuto energetico del carbone e del gas naturale, i sistemi a biomassa sono molto più efficienti in energia

    NGCC: l’estrazione e le perdite di gas naturale ammontano al 21% dell’energia totale

    Emissioni in Aria :

    Biomassa: poco particolato, SO2, NOx e metano

    Carbone: CO in uscita e inferiori emissioni NMHC

    NGCC: sistema ad alte emissioni di metano

    Consumo di Risorse :

    Sistemi a Biomassa

  • Attilio Citterio

    Catena di Valorizzazione del

    Riciclaggio/Recupero.

    CO2 + H2O + energiaRecupero Energia

    CnHm

    Monomeri

    Polimeri

    Recupero

    Materie prime

    Composti

    Prodotti

    vulcanizzati

    Riciclo Materiali

    Aumento del

    grado di

    valorizzazione

  • Attilio Citterio

    L'Esempio di Controllo dell'Inquinamento (PP):

    Strategie per Ridurre la CO2 Atmosferica.

    Strategie

    Ridurre il consumo di combustibili fossili

    Migliorare l’efficienza

    Fonti rinnovabili di energia

    Identificare punti di deposito e velocità di

    sequestro

    Terrestri

    Suoli Piante

    Acquatici Geologici

  • Attilio Citterio

    900 Mt

    carbonio/anno

    EUROPA

    CO2 equiv.

    Atmosfera

    Combustibili fossili

    OCEANI

    Immagaz. CO2130 Mt

    carbonio/anno

    foreste

    taglio

    sequestro C

    Comb. legnosostituzione

    Chiusura del Ciclo del Carbonio.

  • Attilio Citterio

    Riduzione del Carbonio.

    35

    30

    25

    20

    15

    10

    1850 1900 1950 2000

    Anno

    Intensità di Carbonio per

    Legno 29.9

    Carbone 25.8

    Petrolio 20.1

    Gas 15.3

  • Attilio Citterio

    Potenziali Impatti del Protocollo di Kyoto.

    Kyoto = Allegato 1 costante dopo il 2010

    350

    400

    450

    500

    550

    600

    650

    700

    750

    1990 2010 2030 2050 2070 2090

    pp

    m

    IS92a

    Kyoto

    WRE550

    Se si rispetta il Protocollo di Kyoto - 440 ppm

    Se non se lo rispetta - 445 ppm nel 2030

  • Attilio Citterio

    Bilancio della CO2.

    Ciclo Chiuso - ma non bilanciato nella produzione della CO2.

    Necessità di azioni mitiganti di cattura della CO2!

    • Biologiche

    • Chimiche/geochimiche (pre-concentrazione)

    • Mari profondi

    • Recupero carbone e petrolio

    • Chimica Verde

    Combustione

    {CH2O} + O2 CO2 + H2O H = - 440 kJ

    Fotosintesi

    CO2 + H2O {CH2O} + O2 H = + 440 kJh

  • Attilio Citterio

    Cattura della CO2.

    Stoccaggio Geologico

    •Aumentato recupero

    petrolio

    •Aumentato metano

    da carbone

    •Riserve esaurite

    di petrolio/gas

    • Formazioni Saline

    Reformer

    + CO2 Sep

    Unità Separazione Aria

    Assorbimento

    con ammine

    Combustibile

    Fossile

    Compressione

    CO2e Disidratazione

    Potenza e Calore

    Potenza e Calore

    Potenza e Calore

    N2

    N2/H2O

    O2

    H2

    N2O2

    CO2

    CO2

    CO2

    Aria

    Assorbitore

    gas combusti

    Pre-combustione

    Decarbonizzazione

    OssiCombustibile

    Aria

    Aria

  • Attilio Citterio

    Possibili Usi della CO2 da Impianti Termici:

    Sequestro del Carbonio - Stoccaggio Geologico.

  • Attilio Citterio

    Smaltimento in Profondità.

    Vantaggi Svantaggi

    Sicuro se i siti

    sono scelti con

    cura

    Fuoriuscite per

    corrosione dei

    contenitori

    Emissione CO2 ed

    altri inquinanti

    atmosferici

    I rifiuti possono

    essere recuperati

    Approccio in uscita

    che incoraggia la

    produzione di rifiutiBasso costo

  • Attilio Citterio

    Fissazione della CO2 con Minerali.

    Alternative nella mineralizzazione della CO2 :

    Chimica complessiva di carbonatazione, con M = Mg o Ca (o Fe, …)

    MO·ySiO2·zH2O(s) + CO2(g) ⇄ MCO3(s) + y SiO2(s) + z H2O(l) + calore

    Generazione Processo di stoccaggio Ri-uso/Smaltimento

    StoccaggioSmaltimento

    Centrale termica

    linea

    CO2

    Industria

    MineraleRifiuti solidiMiniera

    Deposito in

    miniera

    Ri-uso in costruzioni

    (Ca, Mg)CO3

    Impianto

    Carbonatazione

    Minerale

    IPCC

    SRCCS

    2005

    Ch. 5

  • Attilio Citterio

    Mineralizzazione della CO2 come Opzione CCS.

    Opzioni di cattura e stoccaggio (CCS) del carbonio (CO2):

    cattura e stoccaggio geologico del Carbonio (CCGS) spesso

    preso per “CCS” – vedi per esempio la proposta EC per una

    direttiva sul CCGS, gennaio 2008

    cattura del carbonio e carbonatazione minerale (CCMC)

    cattura del carbonio e stoccaggio in oceano (CCOS)

    Cattura e esportazione del carbonio (CCE)

    • CCGS ha ricevuto di gran lunga maggiore pubblicità e

    supporto industriale. Soprattutto dal settore petrolio/gas

    • In base al rapporto CCS della IEA (2008) “E’ improbabile

    che la mineralizzazione offrirà un’opportunità per il

    sequestro di ampi volumi di CO2”

  • Attilio Citterio

    Potenziale di Stoccaggio per Mineralizzazione.

    • Potenziale molto

    superiore ad altre

    opzioni CCS

    • Può legare tutto il

    carbonio fossile

    • Disponibilità

    ampia sulla terra,

    perciò oggetto di

    crescente

    attenzione

    • Nessun problema

    di “dilavamento”

    dai carbonati

    • Capacità mondiale

    > 5000 Gt di CO2

    105

    104

    103

    102

    10

    1

    1 10 100 1000 10,000 100,000 1,000,000

    Capacità di stoccaggio del Carbonio (Gt)

    tem

    po

    ca

    ratt

    eri

    sti

    co

    di s

    toc

    ca

    gg

    io (a

    nn

    i)

    Riciclo

    oceani

    Vita media

    Infrastruttura

    Cascami

    di foglie

    Biomassa legnosa

    Carbonio nel suolo

    EOR

    Lim

    ite

    di o

    ssig

    eno

    Car

    bo

    nio

    Fo

    ssile

    Oceanoneutro

    Carbonati Minerali

    Iniezione nel sottosuolo

    Consumo combustibili

    Em

    issi

    on

    ean

    nu

    ale

    Car

    bo

    nio

    Bio

    mas

    saC

    O2

    atm

    osf

    eric

    a

    Oce

    ano

    [H

    CO

    3-]

    Car

    bo

    nio

    nel

    su

    olo c

    arb

    on

    io

    Oce

    ano

    Oceanoacido

    Lackner,

    Science, 30,

    1677, 2003

  • Attilio Citterio

    Demineralizzazione della CO2: Benefici e Limiti.

    • Enormi capacità, molto

    diffusa

    • Trascurabili perdite,La dissoluzione produce ioni Mg2+ +

    HCO3-, monitoraggio post-CCS

    non necessario

    • Chimica complessivamente

    esotermica; potenziale per

    processo neutro in energia

    • Molto ferro sotto-prodotto

    • Necessari grandi quantità

    di materiali: ~3 ton per ton

    di CO2, ~8 ton per ton di

    carbone

    • Grandi quantità di prodotto

    ma non problematiche;

    basso valore del MgCO3

    • Chimica lenta, necessari

    processi a stadi

    • Lenta – per la scarse sovvenzioni, manodopera e pubblicità –

    sviluppo della tecnologiacarbonio

    Biossido di Carbonio

    Carbonato60…180kJ/mol

    400kJ/mol

  • Attilio Citterio

    Mineralizzazione della CO2 : Processo

    Basato su Soluzioni Acquose.

    • P = 40-159 bar; T = 185 °C; NaCl, NaHCO3 per controllare la forza ionica, ….

    • Costi 55-75 US$/ton CO2

    • Energia necessaria 10-400 kWh/ton CO2 (preriscaldamento, frammentazione/polverizzazione)

    • Si è riportato che le velocità aumentano con KHCO3

    • Chimica di dissoluzione e presenza di silice ancora temi caldi

    • Nota: le energie riportate sono molto sovra-stimate

    calore ≠ potenza !!!

    da miniera

    macinazionePolveriz. a umido

    reattore

    compressorePompa sosp.

    CO2 dall’impianto

    Separazione gas

    Separazione Solido/Liq

    Essiccatore

    alla MinieraGetdemann et al.

    Env. Sci. & Technol.

    41 (2007) 2587.

  • Attilio Citterio

    Altre Possibili Tecnologie.

    • L’olivina contiene rocce che aumentano il sequestro naturale (0.1 Mt/adi CO2 100 )

    • Si possono carbonatare le ceneri di bitumi contenenti Mg,Ca (10-15 Mt/a)

    • Il carbonato di calcio per uso nell’industria della carta si può ottenere dalle scorie di produzione dell’acciaio (limitato potenziale CCS)

    • Si può produrre Mg(OH)2 dal minerale serpentino e quindi carbonatarlo per reazione gas-solido (Finlandia).

    • Si può iniettare la CO2 in rocce basaltiche (Islanda)

    • Si può disperdere sul terreno la polvere fine di olivina e intrappolare così la CO2 dall’aria.

  • Attilio Citterio

    Potenziale di Stoccaggio per Mineralizzazione / 2.

    • Stime USA - Marzo

    2009 : “più di 500

    anni della produzione

    U.S. di CO2” (~7 Gt/a).

    • Finlandia 2008: 200-

    300 anni in eccesso

    sul protocollo di

    Kyoto ~12 Mt/a, cioè

    2.5-3.1 Gt di CO2 nella

    Finlandia centrale.

    • Capacità Mondiale

    > 5000 Gt CO2

    Stadio di

    Estrazione del

    Calcio

    Scorie

    ferrose

    Stadio di

    Precipitazione

    Scorie

    ResidueSolvente

    CO2

    CaCO3

    Soluzioni

    contenenti

    calcio

  • Attilio Citterio

    Curva dei Costi di Abbattimento dei GHG

    per l’Industria Chimica.

    Nota: La curva rappresenta una stima del massimo potenziale di tutte le misure tecniche di abbattimento dei GHG sotto i 60 EURO per tCO2e

    (visione società) se ogni livello viene perseguito aggressivamente. Non è una previsione di quale ruolo diverse misure di abbattimento e

    tecnologie pagherebbero.

    * tasso d’interesse al 4%, deprezzamento sul tempo di vita dell’apparecchiatura

    ** tasso d’interesse al 10%, deprezzamento sui 10 anni

    Fonte: ICCA/ analisi McKinsey

    Visione Società*

    Visioni affari**

    Sistemi motori

    Intensificazione

    di processo

    livello 1

    Intensificazione di

    processo livello 3

    Energia diretta CCS

    Ottimizzazione

    catalizzatori

    livello 2

    CCS

    Ammoniaca

    Ottimizzazione

    Catalizzatore

    livello 3

    Decomposizione

    di N2O da acido

    adipico e acido nitrico

    Ethylene

    crackingCHP

    Passaggio del

    combustibile da

    petrolio a gas

    2,000

    -50

    50

    100

    0900800700600500400300 2,100200 1,9001,8001,7001,6001,5001,4001,3001,2001,1001000

    -100

    1,000

    EUR per tCO2e

    Ottimizzazione

    catalizzatori

    livello 1

    Passaggio del

    combustibile da

    carbone a biomasse

    Intensificazione

    di processo

    livello 2

  • Attilio Citterio

    Punti Chiave da Tenere Presente.

    • I problemi dei rifiuti includono l’uso inefficiente delle

    risorse, perdita di capitali come pure rischi per

    l’occupazione e l’ambiente

    • La maggior parte dei paesi sviluppati hanno programmi di

    minimizzazione dei rifiuti per riciclaggio, risparmi d'energia

    • A livello di processo, gli schemi di flusso non sono

    utilizzabili per evidenziare le fonti dei rifiuti.

    • La maggior parte dei prodotti chimici finiscono

    nell’ambiente - per cui essi devono esser adeguatamente

    progettati per esser riciclati o degradati.