Insubrias BioPark : viaggio nel biotech

Gerenzano, 20 ottobre 2014

«Nel panorama economico attuale non conta tanto che cosa fai o chi conosci, ma dove vivi. Per ogni posto di lavoro del settore tecnologico che si crea in una

città se ne generano altri 5 non-tech»Fonte: Enrico Moretti - Professore di economia presso la University of California di Berkeley

autore di «La nuova geografia del lavoro".

Negli ultimi quattro anni, sono cresciute di più le attività di tipo tecnico-scientifico, quelle di programmazione, consulenza informatica che fanno

registrare un deciso balzo in avanti quanto a occupati (+4,7%) Fonte: Il Sole 24 Ore 11 maggio 2014, elaborazione dati

47° Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2013

«Una volta originatosi, un cluster biotecnologico continua ad attirare sempre più imprese e lavoratori»

« Forze di agglomerazione: un mercato del lavoro denso (cioè un luogo in cui c’è una buona offerta di lavoratori ben preparati in uno specifico campo), la

presenza di fornitori di servizi specializzati e, soprattutto, gli spillover del sapere ovvero gli effetti diffusivi del sapere. Le forze che inducono i lavoratori e le

imprese dell’innovazione a scegliere determinati luoghi».Fonte: Enrico Moretti - Professore di economia presso la University of California di Berkeley

autore di «La nuova geografia del lavoro".

La provincia di Varese è specializzata nel comparto del biotech e delle scienze della vita?

La nuova geografia del lavoro

La Camera di Commercio ha co-finanziato un paio d’anni fa una ricerca dell’Universitàdell’Insubria sul Distretto delle Nuove Tecnologie e delle Scienze per la Vita nellaprovincia di Varese, che è un sistema produttivo di ricerca che scaturisce dalladiversificazione tecnologica di comparti tradizionali e che si presenta in rapida emersione.

Essendo emergente non risulta “anagrafato” attraverso le basi dati di più comune utilizzo,i cui criteri di classificazione si fondano sulle categorie merceologiche tradizionali (codiciATECO).

E’ stata, quindi, condotta una mappatura per cogliere come la nostra provincia si poneall’interno di questa filiera transnazionale, che ha un elevato potenziale tecnologico, ècentrata su imprese “science & technology based” e “research intensive” ed è aperta aduniversità, centri di ricerca e strutture sanitarie di eccellenza.

Una volta identificate le filiere ed il relativo indotto, sono state promosse azioni dinetworking al fine di valorizzare i legami esistenti - e stimolare nuove relazioni - tra leimprese, tra le imprese e i centri di ricerca (universitari e non) e le strutture sanitarie dieccellenza presenti sul territorio.

Uno sguardo al recente passato : ricerca -azione

Il nostro territorio si pone geograficamente in una logica di continuità con l’area di eccellenza europea del biotech, che si estende dalla Svizzera a Varese e Como, passando attraverso il cluster pharma del nord-ovest milanese, fino a Pavia.

Area di eccellenza europea del biotech

La mappatura

Altri esiti della mappaturaSono state approfondite le risposte del settore alla crisi economica in termini di innovazione di prodotto e di processo,la presenza femminile nel comparto ed il livello di internazionalizzazione delle imprese.

Proprio la sua caratteristica di piattaforma tecnologica o di meta-settore fa sì che il biotech rappresenti un volano diinnovazione e riconversione per i settori e le industrie in cui trova applicazione.

Il comparto delle scienze per la vita della provincia di Varese vede una forte presenza femminile, superiore alla medianazionale. È un settore nel quale le donne eccellono, occupando posizioni lavorative a livello manageriale. A sostegnodi ciò, dai dati provenienti dall’analisi, emerge come il 60% delle imprese intervistate abbia al loro interno almeno unsocio fondatore donna.

Oggi: il sistema delle imprese di biotecnologie in Italia e a Varese

Quello delle biotecnologie si conferma un settore industriale dinamico e in grado di produrre risultati

importanti: in Italia, a fine 2013 sono 435 le aziende impegnate in attività di R&S nel campo delle biotecnologie

(fonte: Assobiotech) a Varese da una ricostruzione del comparto sono 20.

Si può affermare che l’area provinciale è specializzata!

Settore BiotechTotale Biotech Italia

2013

Totale Biotech Varese

2013

Imprese attive Biotech 435 20

Totale imprese attive 5.186.124 62.607

Imprese Biotech X 100mila imprese 8,4 31,9

La filiera del Biotech a Varese

I settori coinvolti72.11: Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle biotecnologie72.19.09: Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle altre scienze naturali e dell’ingegneria21.20.09: Fabbricazione di medicinali ed altri preparati farmaceutici 21.10: Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base28.29.9: Fabbricazione di macchine di impiego generale ed altro materiale meccanico nca - impianti di depurazione27.90.09: Fabbricazione di altre apparecchiature elettriche nca - Fotovoltaico70.22.09: Altre attività di consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale, ecc. – Servizi alle imprese del settore Scienze per la vita62.01.00: produzione di software non collegati all’editoria – Data warehouse per il Pharma20.51: Fabbricazione di altri prodotti chimici46.14.01: Agenti e rappresentanti di macchine, attrezzature e impianti, ecc.46.46.1: Commercio all’ingrosso di medicinali

Le imprese Varesine nel Biotech

Il numero delle imprese tra il 2009 e il 2012 è aum entato del 64% e quello degli addetti del 138%. Alcune delle nuove nate nel 2013 e 2014:

Bando co-finanziato da:� Camera di Commercio di Varese;� Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita;� Fondazione Comunitaria del Varesotto,

Finalità:Sostenere lo start-up d’impresa e/o lo sviluppo d’idee imprenditoriali ad alto potenziale innovativo, nel settore biotech e delle scienze della vita.

A chi si rivolge:� micro, piccole e medie imprese varesine iscritte al Registro Imprese

da non oltre 18 mesi, con almeno un socio/titolare di al max 40 anni;� aspiranti imprenditori/imprenditrici, fino a 40 anni.

Fino al 20 novembre :domande di contributo per le start-up

Le spese sostenute dal 1° luglio 2014 al 30 settembre 2015 per:� consulenza e servizi specialistici per la predisposizione di business

plan;� consulenza e servizi specialistici, nei limiti del 20% del totale delle

spese ammissibili, nelle aree marketing, logistica, produzione, formazione del personale, organizzazione aziendale, sistemi informativi e servizi economico-finanziari;

� spese di affitto di locali e spese di utenze;� promozione e pubblicità nei limiti del 10% del totale delle spese

ammissibili.

Per spese sostenute presso il Centro erogatore di servizi Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita di Gerenzano, accreditato da Regione Lombardia tramite il sistema QuESTIO

Spese ammissibili

Tipologia di agevolazione:Contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammesse, concessi ai primi cinque progetti valutati come più meritevoli:

Presentazione domanda di contributo:Fino al 20 novembre 2014

Info on-line www.va.camcom.it > Contributi > Innovazione

Entità del contributo e termini

Assegnazione Valore massimo

1 25.000 euro

2 20.000 euro

3 17.500 euro

4 15.000 euro

5 12.500 euro

Grazie per l’attenzione

Pietro La PlacaDirigente Area Sviluppo d’Impresa e Regolazione di MercatoCamera di Commercio di Varese