INSIEME PAGHIAMO MENO - Altroconsumo · l’assistenza degli esperti - tutti i nostri servizi e...

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www.altroconsumo.it

DAL 7 AL 9 GIUGNO IL FESTIVAL DI ALTROCONSUMO A FERRARATre giorni insieme per incontrarci, conoscerci, confrontarci: giornalisti ed esperti pronti a rispondere alle vostre domande.

271 • Giugno 2013Altroconsumo - mensile - 10 €Altroconsumo + supplemento Soldi&Diritti - 21 €Altroconsumo + supplemento Test Salute - 23€Altroconsumo + supplemento Soldi&Diritti e Test Salute - 33 €

Bici elettriche Prezzo del pesce Creme solari Privacy su Facebook Aspirapolvere

TEST E INCHIESTE

INSIEMEPAGHIAMO MENOParte il primo gruppo d’acquisto per l’energia: www.abbassalabolletta.it

Giugno 2013

2 Altroconsumo 271 • Giugno 2013 www.altroconsumo.it

Sommario

INDIPENDENTICi finanziamo con le quote asso-ciative e l’abbonamento alle no-stre riviste, che non contengono pubblicità, né informazioni paga-te da produttori o da gruppi di interesse politico e finanziario. L’indipendenza è totale, a garan-zia della obiettività dei giudizi e dei consigli.

AL TELEFONOTutti i numeri sono a pag. 51

ATTRAVERSO IL SITOwww.altroconsumo.it/contattaci

Contatti

I nostri obiettivi sono l’informazione, la difesa e la rappresentanza dei consumatori. Non ab-biamo pubblicità. Per i test acquistiamo tutti i prodotti e ci affidiamo solo a laboratori com-petenti e indipendenti da qualsiasi interesse.

4Appuntamento in piazza, alla scoperta di un altro mondo

22Ler creme che fanno del sole un alleato della pelle

12Abbattiamo insieme le tariffe. Entra nel nostro gruppo di acquisto per l’energia

4 NOTIZIE, INFO, CONSIGLITutto un altro Festival - Dentifricio col trucco - Test Salute, polizza in regalo - 7 chili in 7 giorni - Dolcez-ze amare - Ora basta! - A prima vista - Pesticidi nell’acqua? - Pneu-matici: come capire se sono da cambiare

4 OSSERVATORIO PREZZIL’inflazione rallenta, ma i prezzi non scendono

7 DAL MONDOLa nostra rassegna internazionale

DALLATUA PARTE

10 STOP ALLE ZANZAREI prodotti più efficaci contro i fastidiosi insetti dell’estate. E quelli inutili.

12 IL BUONO DEL SOLELe creme proteggono tanto quanto dichiarano? Le ab-biamo messe alla prova.

18 PESCE CARO?Inchiesta in dieci città a cac-cia dei prezzi più competitivi: Milano, Cagliari e Torino tra le città più care.

22 TAGLIA LA BOLLETTACon noi sbarca in Italia il pri-mo gruppo di acquisto per l’energia. Bollette più basse per chi ne farà parte.

27 BICI CON L’AIUTINOCon quelle elettriche si fa meno fatica, ma diminuisco-no anche i vantaggi della bici.

32 OPERATORI WEB Pregi e difetti dei provider: il giudizio di 9.000 utenti premia i più piccoli.

TESTINCHIESTE

Risparmi440€

Risparmi10€

www.altroconsumo.it Giugno 2013 • 271 Altroconsumo 3

VIVAVOCE

Rosanna MassarentiDirettore

EFFICACIIl nostro metodo di lavoro si basa su criteri di rigore scientifico, ef-ficienza e competenza. A test e inchieste lavorano tecnici quali-ficati e specialisti di settore che mettono la loro professionalità al servizio dell’informazione, del-la consulenza, della risoluzione concreta dei problemi.

DALLA TUA PARTELa nostra missione è esclusiva-mente orientata a soddisfare le necessità dei consumatori e a tutelare i loro diritti. Per questo offriamo servizi di consulenza individuale ai nostri soci e por-tiamo la voce e le istanze dei consumatori presso gli interlo-cutori istituzionali e sociali.

27Pedalare senza fatica:

bici elettriche alla prova

53Ha accettato un’offerta telefonica,

si è ritrovato con una tariffa diversa

51 CONDIVIDI UN’ESPERIENZA“Ci siete stati vicini” - Banconote da disinfettare - Yamamay, non proprio coccole - “Da Tim solo pre-se in giro” - Un accredito sospirato - Se l’uovo diventa verde

53 BACHECAI vostri post da Facebook

53 IL DUBBIOSucco all’anguria col 2% di anguria

54 SCELTE SICURETutti i vantaggi per i nostri soci

Ora basta!

Ora basta! Quante volte ce lo siamo detti, esasperati da torti subiti, piccole e grandi fregature, prezzi gonfiati? Ma poi non sempre siamo passati all’azione, perché anche protestare costa fatica, tempo e spesso anche denaro, e le nostre vite già sono complicate. E anche perché siamo un po’ sfiduciati circa i possibili esiti delle nostre proteste. È vero che da soli ci sentiamo disarmati. Tutto sembra inutile, di fronte all’arroganza di certe risposte o al muro di gomma di chi neanche ci ascolta. Ma se uniamo le forze, se a protestare siamo in tanti, le cose possono cambiare. Questa è l’idea guida di Altroconsumo: fare massa critica, per unire le forze di tutti e far sentire così la voce di ognuno. Abbiamo promosso petizioni (contro l’Iva sulla tassa dei rifiuti e le tariffe telefoniche alte), avviato azioni collettive (contro la Rai per il diritto all’informazione, i prezzi troppo alti dei traghetti, i disservizi di Trenord, i costi ingiustificati delle banche), convinti che i diritti devono essere fatti valere, ad ogni costo, usando tutti gli strumenti su cui possiamo contare. Da oggi ve ne mettiamo a disposizione un altro, per dare voce alla protesta: la nostra prima applicazione, gratuita e disponibile su tutti i telefoni, che abbiamo chiamato “Ora basta!” (vedi a pagina 8). Basta subire. Potete denunciare ogni singolo problema e disservizio e condividerlo con gli altri: la nostra app farà da megafono e sicuramente la forza di tante denunce, non solo farà cattiva pubblicità a chi abitualmente non rispetta i nostri diritti, ma stimolerà tutti a comportamenti più corretti.Insieme si può anche risparmiare. Aderite al nostro gruppo d’acquisto per i contratti di luce e gas, il primo in Italia (i dettagli a pagina 22). Non solo potremo avere bollette più leggere, ma daremo uno stimolo a un mercato dove la concorrenza ancora latita, per la poca chiarezza sulla reale convenienza delle tariffe. E fate proseliti. L’adesione è aperta a soci e non soci, su www.abbassalabolletta.it: più saremo, più potremo ottenere condizioni vantaggiose. Speriamo di essere in tanti anche a Ferrara, dove, per la prima volta, metteremo a disposizione di tutti i nostri servizi, i consulenti, l’informazione. Un aiuto contro la crisi, anche per sensibilizzare tutti sui temi del consumo consapevole, in un clima di festa. Passate parola. Proprio non potete venire? Seguiteci su www.altroconsumo.it/ferrara.

34 FACEBOOK SENSIBILEPer tutelare la tua privacy, occhio alle impostazioni.

40 SPORCO IN TRAPPOLATest su aspirapolvere a trai-no e scope elettriche.

44 BIMBI IN AUTOSeggiolini alla prova. Tre mo-delli bocciati nei crash test.

48 SCALE A LIBROLe abbiamo testate: ma bi-sogna anche saperle usare.

Dalla tua parte

4 Altroconsumo 271 • Giugno 2013 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Giugno 2013 • 271 Altroconsumo 5

R NOTIZIE R INFORMAZIONI R CONSIGLI R PREZZI R SICUREZZA R AMBIENTE R SALUTE R DAL MONDO R PRODOTTI R ALIMENTAZIONE R INIZIATIVE R TECNOLOGIA R CAMPAGNE R RISPARMIO R TARIFFEDalla tua parte

4 Altroconsumo 259 • Maggio 2012 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2012 • 259 Altroconsumo 5

Tutto un altro FestivalFERRARA Ci siamo: in piazza per tre giorni i nostri giornalisti, esperti, consulenti sonoa vostra disposizione. Possiamo incontrarci, conoscerci, confrontarci. E fare festa.

Ci siamo. Per tre giorni ci trovate in piazza a Ferrara. A fare che cosa, vi chiederete? A

mostrare come possiamo esservi utili, anche e soprattutto, in questo periodo di crisi. Fate due passi in città e raggiungeteci al Chiostro San Paolo: sedetevi a una delle postazioni e provate - da soli o con l’assistenza degli esperti - tutti i nostri servizi e calcolatori, per scegliere, per esempio, l’operatore di energia, del telefono o dell’assicurazione meno cari per voi. Fermatevi all’aria aperta e partecipate al “gioco della garanzia” con tutta la vostra famiglia.O accompagnate i vostri bambini al mercato coperto, per fare merenda con noi: mentre loro scoprono l’importanza della frutta, le mamme possono parlare con i nutrizionisti di educazione alimentare. Vi siete sempre chiesti come facciamo a testare i nostri prodotti? Questa è l’occasione giusta per capirlo: fermatevi e partecipate a una delle prove pratiche programmate in questi giorni. Salite in sella alle bici elettriche e testatele con noi per le vie della città,

OSSERVATORIO PREZZI

L’inflazione rallenta, ma i prezzi non scendono

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TrasportiAbitazione, acqua, elettricità e combustibiliProdotti alimentari e bevande analcolicheIndice di inflazione generale

Dopo un anno di grande sofferenza, i prezzi in generale sembrano rallentare la propria corsa. Ma in realtà il costo dei beni fondamentali (alimentari, energia e trasporto) continua a conoscere un aumento preoccupante, che non sembra essere influenzato dalla crisi.Anche se l’inflazione è in calo, infatti, non tutti i beni di consumo hanno rallentato la corsa all’aumento.I prezzi per l’abitazione (soprattutto energia) continuano a crescere del 2% all’anno, mentre le spese per trasporti sono salite del 2,5%.Pur con un’inflazione media dimezzata,

anche gli alimentari continuano a crescere di quasi il 4%, un tasso non così distante da quello dello scorso anno. Crescono soprattutto i prezzi di olio, frutta, pane e cereali. Purtroppo gli aumenti gravano sui beni di prima necessità e dunque pesano maggiormente sulle famiglie, che fanno sempre più fatica a far quadrareil bilancio.




COSMETICI C’è un pezzo di troppo nel tubettodi Mentadent: uno spreco, anche per l’ambiente.

Schiaccia, schiaccia il dentifricio Mentadent, la nostra socia Maria Tiozzo di

Pianiga (Ve) si è accorta di non riuscire mai a far uscire tutto il prodotto dal tubetto.Insospettita, lo ha aperto e ha verificato che c’è una piccola struttura cilindrica dietro al foro di erogazione, che ne impedisce la fuoriuscita totale. Uno spreco di prodotto e di imballaggio, ha pensato e ce lo ha segnalato (cosa di cui la ringraziamo).Abbiamo fatto qualche verifica sulla funzione di quel cilindretto in più, che la maggior parte degli altri

dentifrici sul mercato non ha, senza individuarne alcuna utilità. Forse però c’è un’esigenza di marketing: con questo espediente il dentifricio esce in una bella forma cilindrica che ne mette in risalto i cristalli e la consistenza, rendendolo più allettante per chi lo usa. Una scelta discutibile, diciamo a Unilever: oltre al prodotto sprecato, con questo imballaggio si usa un po’ più di materiale rispetto agli altri tubetti normali.Il che vuol dire più plastica, più petrolio e più anidride carbonica immessa nell’ambiente. Siamo sicuri che sia proprio necessario?

Dentifricio col trucco

Test Salute, polizza in regaloVANTAGGI Per gli abbonati a Test Salute un servizio che si attiva in caso di bisogno: dal medico per le urgenze all’assistenza se si va in ospedale.

Test e inchieste di grande interesse a giugno su Test Salute, il nostro supplemento bimestrale sulla salute e il

benessere. Partiamo dalla sigaretta elettronica, sempre più popolare tra i fumatori. È davvero innocua? Davvero aiuta a smettere? E che cosa ne pensa chi l’ha provata? Abbiamo ricevuto testimonianze di segno opposto, anche se chi ne è soddisfatto prevale. Nell’articolo di copertina “Dieci sì e dieci no per vivere sani” riassumiamo in 20 consigli la nostra filosofia di fondo sulla salute: non sarà spendere soldi in farmaci e

integratori che ci fa star bene, ma seguire le corrette regole di vita, che sono anche piacevoli. Infine, inchiesta in otto città italiane, nei centri che praticano l’epilazione laser o a luce pulsata. Chi non è ancora abbonato da quest’anno ha un motivo in più per farlo: con Test Salute regaliamo il servizio di protezione salute, che interviene nei momenti di difficoltà, dal medico per le urgenze all’assistenza a tutta la famiglia in caso di ricovero. Scopritelo sul nostro sito. ¬

www.altroconsumo.it/polizzasalute

confrontate ebook di marche diverse, smontate i nostri prodotti alla ricerca dell’ecodesign, assaggiate e valutate i biscotti, presentati in modo anonimo, come facciamo nelle nostre prove di assaggio. Se poi avete qualcosa da dirci, raggiungeteci in piazza del municipio e lasciate la vostra testimonianza nel miniset Altroconsumo. Se a fine giornata siete stanchi, venite a rilassarvi, degustando i vini risultati migliori nella nostra Guida vini. Oppure semplicemente sedetevi e godetevi uno spettacolo o la musica del concerto in piazza. Ritempratevi nell’atmosfera di questa città meravigliosa e preparatevi: il giorno successivo il mondo di Altroconsumo riparte. Con la degustazione del caffè, l’informazione nel Cortile del Castello, gli appuntamenti al mercato coperto per imparare a scegliere il cibo sano e giusto, gli spettacoli a disposizione di tutti, soci e non soci. Insieme, più forti. ¬

Scarica il programma completo suwww.altroconsumo.it/ferrara

Psicoterapia: abbiamo chiesto ai pazienti come è andata

104 · Giugno 2013Supplemento di Altroconsumo n° 271www.altroconsumo.itLATTE IN POLVERELa scelta miglioreè allattare al seno:per chi non puòecco le marche migliori

LASER E LUCE PULSATAInchiesta in otto città italiane negli studi estetici e medicidi epilazione

ELETTRONICA?La sigarettache non brucia,ma scalda:facciamo il punto

Psicoterapia: abbiamo chiesto ai pazienti come è andata

Fa benesì o no?

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Cosa fare e cosa non fareper mantenersi saniin 20 consigli

Sky seguiràcon noitutto l’evento

SALUTE

55%La percentuale del fabbisogno giornaliero di vitamina A fornita da 100 grammi di albicocche

Dalla tua parte




IN PILLOLE 7 chili in 7 giorni

DIETE La prova bikini è alle porte. E le formule per perdere peso in fretta si sprecano. Meglio tornare in forma muovendosi.

La moda del dimagrimento facile non è una novità. Ci si rideva su già sul finire degli

anni settanta nel film “Sette chili in sette giorni” in cui la coppia Verdone-Pozzetto fondava un’improbabile clinica privata per far dimagrire in pochi giorni un gruppetto di ciccioni grazie a una “pappa” miracolosa. Quello che cambia col tempo è solo la formula: ci sono state le cliniche, i purganti, le tisane depurative, per arrivare oggi alle diete dei guru (medici, nutrizionisti, personal trainer...)basate per lo più su alimenti sostitutivi dal marchio registrato. Insomma, il mercato delle diete, soprattutto in questo periodo dell’anno, non conosce crisi: chi si

sottopone a questi regimi alimentari lo fa per perdere peso il più rapidamente possibile, ma si sottopone in modo scriteriato a restrizioni penalizzanti che hanno come effetto a lungo termine la ripresa dei chili persi sul girovita e forse anche qualcosa di più. Non ci stancheremo mai di dirlo: perdere peso, ma soprattutto mantenere il peso raggiunto, vuole il suo tempo e richiede sì una diminuzione dell’introito calorico, ma sempre all’interno di una dieta equilibrata in cui si possono consumare tutti gli alimenti disponibili in natura. Percorso che deve sempre essere affiancato all’attività fisica. ¬

www.altroconsumo.it/alimentazione

DUKAN HA FATTO PROSELITIChi non la conosce? La dieta del momento ha fatto migliaia di proseliti grazie al promettente miraggio del dimagrimento facile in breve tempo.

LA VERSIONE MADE IN ITALYTisanoreica è il rivale nostrano della Dukan. Il principio è il medesimo: grandi quantità di proteine, pochissimi carboidrati. E tanti alimenti sostitutivi.

ALL’INIZIO FU LA ZONAUna dei precursori delle diete a “marchio”, con tanto di alimenti con il copyright, è la dieta a Zona. La preferita degli sportivi, è basata sulla formula 40 (% carboidrati), 30 (% proteine), 30 (% grassi) e sul moto.

Dolcezze amareMULTA L’Antitrust sanziona Rigoni Fiordifrutta e Vis per pubblicità ingannevole, grazie alla nostra denuncia.

Dopo la segnalazione di Altroconsumo, l’Autorità garante della concorrenza e

del mercato ha inflitto 40.000 euro di multa al produttore di Rigoni Fiordifrutta: la dicitura “senza zuccheri aggiunti” non può essere utilizzata nella pubblicità e sull’etichetta. La legge prevede che questo slogan si possa usare solo

per i prodotti che non hanno né zuccheri aggiunti né altre sostanze usate per dolcificare. Peccato che Rigoni Fiordifrutta contenga il succo di mela concentrato che è un dolcificante. Sempre grazie alla nostra segnalazione, l’Antitrust ha condannato per lo stesso motivo Biodelizia confettura, firmata Vis. ¬

Il vantaggio estetico maggiore? Te lo dà la ginnastica




DAL MONDO

Igiene pericolosaFRANCIAQue Choisir, rivista francese dei consumatori, ha svolto un’inchiesta sulle sostanze presenti nei prodotti cosmetici e per l’igiene: ad esempio, dentrificio, solari e docciaschiuma. In tutto 66 campioni. Que Choisir ha lanciato l’allarme, dopo aver trovato ancora sostanze pericolose per il nostro sistema endocrino.

Acqua aromatizzataGERMANIATest, rivista tedesca, ha analizzato 25 bottiglie di acqua aromatizzata con gusti diversi: arancia, limone e altri frutti. Nessuna marca è uscita bene dal test: in alcune confezioni l’aroma aggiunto è chimico, in altre, anziché due aromi, come da pubblicità, ne è stato trovato uno solo. Infine, un gruppo di persone ha degustato le diverse acque giudicandole di gusto sgradevole.

Buon ascolto in cuffiaSVIZZERALa rivista svizzera Saldo ha messo alla prova 12 modelli di cuffie per ascoltare la musica.I risultati sono buoni per un ampio ventaglio di prezzi: da 70 a 250 euro. Saldo ha dato una valutazione pessima a un solo modello, che non supera i sette euro di prezzo.

IGIENE Per scegliere il deodorante verificate in etichetta che ci siano pochi conservanti e profumi e che sia senza alcol. Meglio spray.

A prova di naso

26le sostanze a rischio allergia che la legge impone di indicare in

etichetta : consultale su www.altroconsumo.it/

salute

In principio furono i parabeni, poi i sali di sodio, più di recente quelli di alluminio: sugli ingredienti dei deodoranti

circolano spesso allarmi ingiustificati su presunti aumenti di rischio di tumore al seno. La verità è che non ci sono prove di tale relazione. Però le leggi europee impongono ai produttori di sconsigliare l’uso dei deodoranti con sali di alluminio, validi antitraspiranti, sulla pelle irritata o lesa, indicandolo in etichetta. Bisogna fare piuttosto attenzione agli allergeni, le sostanze che possono provocare irritazione cutanea, soprattutto sulle pelli più sensibili.Si tratta di 26 sostanze, tra cui una buona

metà più a rischio, perché hanno causato un alto numero di reazioni allergiche (trovate un elenco dettagliato su www.altroconsumo.it/salute). Bisogna dire che i problemi nascono soprattutto quando si fa un uso scorretto del deodorante applicandolo, per esempio, sulla pelle irritata o appena depilata: comportamenti da evitare.Per non imbattervi in allergeni, quando comprate un deodorante, tenete presente anche che quelli in bomboletta spray, essendo confezionati sottovuoto, hanno bisogno di meno conservanti: ed è proprio tra questi ultimi ingredienti che ci sono molte sostanze allergeniche.

RISTAMPATELE GUIDE PRATICHE

Visto il grande numero di richieste abbiamo ristampato le guide pratiche “Conosci il mondo di internet” e “Attività in proprio”,che quindi sono nuovamente disponibili. Cogliamo l’occasioneper ringraziare i nostri soci dell’apprezzamentocon cui hanno accoltole nostre guide.

È una delle regole base della salute: consumare almeno cinque porzioni tra frutta e verdura, ogni giorno.La frutta e la verdura sono fondamentali nella nostra dieta, perché contengono una vera miniera di elementi utili a star bene: vitamine, minerali, fibra... sono proprio le sostanze che la dieta di oggi, troppo ricca, soprattutto di

grassi e proteine, tende a fornirci in modo scarso. Abbondare in frutta e verdura è il modo migliore per riequilibrare.Preziosa quindi la nostra guida pratica, che ci insegna come scegliere e conservare al meglio frutta e verdura. Richiedi subito la guida sul sito, per te è gratis, hai solo un contributo spese di 1,95 euro.

Tutto su frutta e verdura

www.altroconsumo.it/guidepratiche

Dalla tua parte




In arrivo la nuova app Ora basta!, disponibile gratis per iOS e Android. L’abbiamo messa a punto

noi, arriva a giugno e serve a rendere pubbliche le tue proteste.Capita continuamente: la compagnia telefonica, l’azienda della luce, la banca, l’assicurazione, il centro commerciale... chi non ha mai avuto problemi con uno di questi signori?Il prodotto venduto ha un difetto, ma non vogliono riconoscere la garanzia alla sostituzione. La fattura è sbagliata, ma i mesi passano e i soldi non rientrano. Hai ordinato e pagato un prodotto su un sito online, ma l’articolo non arriva.Ora basta subire in silenzio: con la app Ora basta! potrai denunciare rapidamente questi problemi, rendendoli pubblici, condividendoli

Una app per dire Ora basta!

su Facebook e mettendoli in comune con tutti gli altri utenti: facciamo sentire la nostra voce! Nessuna azienda ama la cattiva pubblicità e già questo è un passo importante.Ma non è tutto: la App contiene anche una serie di istruzioni - pratiche e semplici - per farti conoscere i tuoi diritti e attivarti immediatamente nei confronti della controparte, anche direttamente in negozio, se è il caso. In questo modo potrai fare fin da subito le mosse giuste, senza perdere tempo, qualsiasi cosa ti dicano.Infine, ultimo aspetto ma non meno importante, grazie a Ora basta! le nostre battaglie partiranno anche da te. Raccoglieremo e terremo sotto controllo le segnalazioni per attivarci e, quando è il caso, promuovere azioni collettive: perché in tanti, e uniti, si vince.In quanto nostro socio, riceverai una comunicazione appena la app sarà pronta: se sei già registrato sul nostro sito, ti basterà inserire gli stessi user name e password per accedere alla app. Se non sei ancora registrato, fallo subito: per noi sarà più facile tenerti informato. ¬

PROTESTARE Una nuova app creata da Altroconsumo, per far sentire la nostra voce: mettendo in comune i nostri reclami contro le aziende. Perché uniti siamo più forti.

A PRIMA VISTA

B’Twin Tilt 7, la bici pieghevole di DecathlonDecathlon ha lanciato sul mercato al prezzo di 549,45 euro, B’Twin Tilt 7, la nuova bicicletta pieghevole “che si piega in un secondo”, promette la pubblicità. L’abbiamo messa alla prova ed è vero che grazie a un pulsante pop up inserito sotto la sella in pochi secondi la bici è ripiegata, anche se bisogna farci un po’ di pratica. Per completare l’operazione, però, bisogna ancora chiudere i pedali, piegare il manubrio: ci vuole un po’ di tempo in più. Una volta piegata, però,Tilt 7 non è così compatta come vuol far credere la

pubblicità. Inoltre, il peso che si deve portare per trasportarla è piuttosto elevato (13,5 kg). Questo inconveniente si può limitare spingendo la bici come un carrello: comodo, però solo se si è in piano. Non è una bici semplice da manovrare: servono due mani per proseguire dritti e per poter avanzare non si deve ripiegare il manubrio. Finiture ed equipaggiamento sono di alto livello. Sul mercato esistono altre marche concorrenti interessanti, come Brompton (molto compatta una volta piegata) e Dahon (facile da usare).




PNEUMATICI: COME CAPIRE SE SONO DA CAMBIARE

La distribuzione non omogenea dell’usura dei pneumatici può essere la spia di problemi che devono essere risolti.

Se il pneumatico è più consumato nelle due parti laterali significa che è poco gonfio. Soluzione: aumentare la pressione delle gomme.

Se il pneumatico è più consumato da una sola parte significa che c’è stata una bilanciatura scorretta. Soluzione: portare l’auto in officina.

Se il pneumatico è più consumato nella parte centrale significa che è troppo gonfio. Soluzione: diminuire la pressione delle gomme.

Se il pneumatico è consumato irregolarmente significa che l’equilibratura è scorretta. Soluzione: portare l’auto in officina .

Pesticidi nell’acqua?AMBIENTE I contaminanti sono stati trovati nelle acque di falda, nei laghi e nei fiumi. La potabile non c’entra.

D opo l’arsenico, ecco un altro allarme che riguarda l’acqua. Il Rapporto nazionale

pesticidi nelle acque 2013, realizzato dall’Ispra sulla base delle informazioni fornite dalle Regioni e dalle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente (Arpa), denuncia lo stato di diffuso inquinamento nelle acque italiane. Nelle acque superficiali e in quelle sotterranee sono stati trovati 166 pesticidi diversi, in prevalenza erbicidi. La maggior parte di questi è concentrata nelle regioni del Nord Italia: anche perché è proprio qui che viene fatta la maggior parte dei prelievi. I prelievi si riferiscono al

biennio 2009-2010, in totale sono stati analizzati 21.576 campioni. La notizia non è certo rassicurante, soprattutto perché denuncia che l’inquinamento da pesticidi è sempre più diffuso. Senza dimenticare che i nuovi contaminanti vanno a sommarsi ai vecchi residui già rilevati negli anni passati. Ma è bene evitare inutili allarmismi, perché i risultati del rapporto Ispra sono da interpretare correttamente. Innanzitutto si tratta di prelievi fatti in acque di falda, laghi e fiumi, che solo in alcuni casi vengono usati anche dagli acquedotti. I pesticidi, dunque, non sono stati trovati

direttamente nell’acqua potabile. Anche se la contaminazione dovesse raggiungere gli acquedotti, i trattamenti di potabilizzazione delle acque basterebbero ad abbattere i residui di pesticidi eventualmente rilevati. Bisogna anche considerare che negli anni questo genere di analisi è diventato sempre più sofisticato e che le informazioni sull’acqua circolano molto più che in passato: parlarne è un fatto positivo. Questo non significa, però, che siamo di fronte a un allarme importante per la salute, né che l’acqua che beviamo abitualmente dal rubinetto non sia più buona. ¬

Altroconsumo ti permette di fare analizzare in laboratorio l’acqua di casa tua, a un prezzo speciale. Un servizio unico, sicuro e imparziale.

Vai su altroconsumo.it/alimentazione/acqua e chiedi un preventivo. La procedura è semplice e intuitiva. E se non sai quali specifici parametri far analizzare, ti sarà suggerito in automatico il tipo di analisi chimico-fisiche da effettuare, a partire dai problemi della tua acqua.

Puoi acquistare un pacchetto di analisi a un prezzo convenzionato vantaggioso, che va da 57,60 a 360 euro.

E sai davvero cosa bevi

www.altroconsumo.it/alimentazione/acqua

La denuncia è stata fatta dall’istituto Ispra

Inchiesta


All’aperto, la battaglia si può vincereAll’aperto sono efficaci spirali e lanterne. Entrambe usano i piretroidi, principi attivi innocui per la nostra salute. Le essenze vegetali usate nelle candele, nei braccialetti e nei cerotti antizanzare, invece, funzionano poco e sono a rischio allergie.

SPIRALE O ZAMPIRONEA base di d-Alletrina, che rilascia per combustione. Spesso profumata alla citronella, ha una buona efficacia.

LANTERNALa lanterna ha una buona efficacia. Con la piastrina riscaldata dal fuoco della candela rilascia il principio attivo, la d-Alletrina. L’ambiente attorno ne risulta bonificato.

CANDELA: FUNZIONA POCOPunta sulla citronella o meglio sull’olio di citronella, un’essenza naturale che dovrebbe creare una cortina fumogena contro insetti e zanzare. Funziona poco, se c’è un po’ di vento ancora meno.

citronella, ha una buona efficacia.

on le gioie dell’estate arriva an-che l’incubo delle zanzare. La più temuta è la zanzara tigre, che colpisce anche di giorno non solo

al tramonto o di sera. Ogni anno i Comuni fanno la disinfestazione delle uova, ma spes-so non basta a salvarci dall’assalto. Possiamo contribuire eliminando i ristagni d’acqua in giardino o sui balconi, dove le larve proliferano. Nelle schede di queste pagine abbiamo scan-dagliato i prodotti antizanzare più diffusi per esterno e da applicare sulla pelle. Come vedrete nessuno garantisce una protezione totale, molti sono inutili. Sul nostro sito po-tete individuare il prodotto più adatto alle vostre esigenze (vedi riquadro:“Stop alle punture”).

Scegliere in modo consapevoleQuando acquistate un prodotto antizanzare verificate in etichetta che ci sia scritto “pre-sidio medico chirurgico”, altrimenti si tratta di un cosmetico, inefficace. Tenete anche conto che un prodotto “naturale” non è per forza sicuro e molto spesso è meno efficace di un repellente chimico. Anche le essenze naturali (citronella & co.) possono provocare reazioni allergiche, per esempio sulle pelli più sensibili dei bambini. Leggete l’etichetta perché succede anche che prodotti sedicenti naturali contengano Deet, il repellente chimico più efficace, e alte dosi di alcol e allergeni. Occhio alle linee di pro-dotti per bambini che contengono solo un’es-senza naturale come il geranio o la citronel-la: proteggono poco. Fino a tre mesi è meglio non usare nulla da spalmare sulla pelle o da vaporizzare: solo zanzariere. ¬

CGuerra alle

zanzare

Giugno 2013 • 271 Altroconsumo 11www.altroconsumo.it

AD ALTA PROTEZIONEIl principio attivo repellente più efficace è il Deet, che nel caso dei prodotti qui a lato ha una concentrazione del 33,5% (Off Active) e del 25% (Autan Ac tive). In queste percentuali, la protezione è alta e si tengono lontane le zanzare fino a 8 ore. Il Deet è una sostanza non adatta alle pelli più sensibili ed è sconsigliata sui bambini al di sotto dei 12 anni. Per i bambini meglio le barriere meccaniche (zanzariere) o formulazioni apposite per bambini con più di 2 anni, controllando in etichetta la concentrazione di Deet, che deve essere inferiore al 10%. Per gli adulti con la pelle sensibile meglio concentrazioni al 15%.

PROTEZIONE MEDIAI prodotti che hanno come principio attivo il citrodiolo (Vape Derm) e l’icaridina (Autan Family Care) al posto del Deet,entrambi al 10% di concentrazione, sono più tollerati dalle pelli sensibili . La protezione, però, dura meno: 2-4 ore. Sono anche più gradevoli all’olfatto.

PROTEZIONE MEDIO BASSASono prodotti più delicati, con una bassa concentrazione di principio attivo: 6-7% di citrodiolo, estratto dall’eucalipto (è il caso di Vape Derm Sensible e Chicco, entrambi per bambini). Ben tollerato dalle pelli sensibili, ma poco efficace quando le zanzare sono tante.

PELLE A PROVA DI PUNTURE

Il mercato pullula di prodotti che si dicono imbattibili nel difenderci dalle punture delle zanzare, ma pochi lo sono davvero. Bisogna verificare in etichetta che ci siano le sostanze capaci di tenere lontane le zanzare senza irritare la pelle. Il nostro vademecum.

BRACCIALE INFIDOSi può mettere al polso o alla caviglia e contiene il geraniolo, un olio essenziale che protegge poco e per breve tempo (al massimo 30 minuti) e limitatamente alla zona in cui lo si indossa. È a forte rischio allergie.

CEROTTO INUTILESulla pelle, sui vestiti o vicino al letto... i cerotti hanno principi attivi “naturali” (citronella, geranio...), ma non tengono lontane le zanzare come promettono.

CON GLI ULTRASUONI LE ZANZARE FANNO FESTAI dispositivi a ultrasuoni, non funzionano. Le zanzare sono prive di udito, quindi non li percepiscono, altro che disturbo. Non solo: potrebbero dare fastidio al nostro di udito, invece.

NATURALE? NON È SINONIMO DI SICURO

Il citrodiolo è l’unico principio attivo di origine naturale che ha una certa efficacia come repellente (in etichetta: eucalyptus citriodora, p-mentan-3,8-diolo, citriodiol). Ottimo per i più piccoli, dai tre mesi in poi si può usare, mentre i prodotti con Deet non sono consigliabili prima dei 12 anni. Altre essenze naturali (citronella, geranio, generico eucalipto e lavanda) non sono altrettanto efficaci.

Purtroppo, sul mercato ci sono prodotti cosmetici che non hanno nessun potere repellente, ma si propongono come antizanzare. Ricordate che questi ultimi sono solo i prodotti che in etichetta riportano la dicitura di legge “presidio medico chirurgico”.Zcare Natural Vapo Protezione naturale Baby (nella foto) non la riporta e, infatti, contiene solo oli essenziali aromatici.

Sul mercato sono molti i prodotti che promettono di difenderci dalle fastidiose punture di zanzara. Spray, stick, lozioni, salviette da applicare sulla pelle. Quali repellenti cutanei sono davvero efficaci e cosa contengono? E se abbiamo esigenze particolari, tipo pelle sensibile? Un neonato di pochi mesi? Un giardino dove invitiamo gli amici per la grigliata? Puoi individuare il prodotto più adatto alle tue esigenze sul nostro sito.

Con il nostro servizio verificate che tipo di protezione danno (alta, bassa, media) e cosa contengono i principali prodotti in commercio.

Stop alle punture

www.altroconsumo.it/salute

rmai ci siamo, malgrado una primavera particolarmente dispettosa quest’anno, sta per arrivare il momento della tinta-rella. Ci occupiamo, dunque, di creme solari: un po’ perchè d’estate è d’obbligo,

un po’ perchè una nostra inchiesta ci ha segnalato che il 37% degli utilizzatori tende a esporsi al sole per un periodo di tempo superiore a quello appropriato e il 17% usa un prodotto con fattore di protezione in-

Tra le migliori un prodotto low cost. Ma quattro non proteggono come dovrebbero.

Oferiore a quello di cui avrebbe bisogno. Tra le tante creme disponibili abbiamo scelto quelle ad alta pro-tezione, con fattore dichiarato pari a 30: ne abbiamo comprate anonimamente 15 e le abbiamo testate non solo in vitro, ma anche su volontari in carne ed ossa. Vi chiederete: proteggono e sono efficaci tanto quan-to dichiarano in etichetta? Non sempre, dobbiamo rispondervi: ben quattro creme hanno un fattore di protezione inferiore a quello che compare in etichet-

Per il nostro test sulle creme solari abbiamo scelto quelle ad alta protezione: ne abbiamo prese in considerazione 15, con fattore 30 dichiarato in etichetta.

CHE PROTEZIONE?Proteggono tanto quanto dichiarano? Per individuare il fattore di protezione effettivo delle creme, le abbiamo portate in laboratorio e sottoposte a un test specifico (standard ISO 24444). L’analisi è stata fatta in vivo, su 10 soggetti e su un’area specifica e delimitata della schiena con l’utilizzo di uno strumento che simula l’attività della luce solare.

IL NOSTRO TESTIL NOSTRO TEST

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Creme solariRISPARMI

10€

I SOLITI (OTTIMI) CONSIGLI

Ormai dovrebbero saperlo tutti. Ma è meglio ribadirlo nuovamente: meglio non sottovalutare il sole. Per farne un alleato e godere appieno dei suoi effetti benefici su fisico (e umore) basta seguire qualche semplice consiglio. E non esagerare.

METTINE ABBASTANZADa sola la crema solare non basta: bisogna saperla applicare

bene. Anzitutto nella giusta quantità (circa sei cucchiai per tutto il corpo) e più volte nell’arco della giornata (ogni due ore e dopo ogni bagno).

2 FINO ALL’ULTIMO GIORNOI solari vanno usati fino alla fine della vacanza e anche se

siamo così abbronzati da avere la pelle color cioccolato. Ricordate poi che è meglio non esporsi nelle ore più calde della giornata.

NON SOLO CREMEIn spiaggia indossate anche un cappellino e gli occhiali da sole.

Anche i tessuti, come quello dell’ombrellone o di una maglietta, filtrano i raggi del sole. Il cotone protegge di più della fibra sintetica, ma se è bagnato non riesce più a fermare i raggi solari.

FRUTTA ALLEATA Una dieta ricca di frutta e verdura aiuta a combattere i

radicali liberi causati dall’esposizione ai raggi solari, grazie all’effetto protettivo degli antiossidanti. Assolutamente d’obbligo bere molta acqua e spremute di frutta, per mantenere un buon livello di idratazione della pelle.

LAMPADA, INUTILE PREPARAZIONE Sottoporsi a forti sedute di lampada abbronzante è

pericoloso perché stressa la pelle. La lampada può produrre un iperdosaggio di raggi ultravioletti UVA, quelli che danno un’abbronzatura più veloce, ma anche più effimera.

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ta. Sbaglia chi pensa che si tratti di prodotti da di-scount: tra questi ci sono anche grandi marche, che si fanno fanno pagare profumatamente.

Testati sulla nostra pelleTutti concordano: quando si tratta di sole, il primo consiglio è sempre quello di scegliere una crema so-lare che garantisca la protezione adeguata al nostro tipo di pelle. L’SPF, il fattore di protezione solare, in-dica la capacità del prodotto di filtrare i raggi UVB. Prodotti con SPF pari a 15 sono in grado di bloccare il 93% dei raggi UVB, quelli con SPF 30 arrivano a bloccarne il 97%. Anche se va ricordato che nessun filtro protegge completamente dai raggi solari, il fat-tore di protezione resta fondamentale. Così lo abbia-mo messo alla prova, scoprendo la prima nota dolen-te del test. In quattro prodotti, infatti, abbiamo rilevato un fattore di protezione più basso di quello dichiarato (30). Le creme con un fattore risultato in-feriore a 25 sono state penalizzate in tabella con un giudizio pessimo: la differenza tra quanto pubbliciz-zato in etichetta e quanto risultato dalle nostre prove è infatti inaccettabile. Ma non solo. C’è anche una crema - quella di Coop - che vanta in etichetta la pro-tezione dai raggi UVA, che il nostro test invece non conferma: per questo l’abbiamo penalizzata nel test.La protezione però non è l’unico neo di queste creme.

ATTENTI AI BAMBINI I piccolissimi devono starne lontani: i neonati al di sotto dei

sei mesi non vanno esposti direttamente al sole. Per i più grandi invece vale la regola di evitare la fascia dalle 12 alle 15. La crema deve essere sempre con una protezione alta, almeno fino ai tre anni di età. I solari specifici per bambini hanno sempre questo grado di protezione. Inoltre contengono più filtri fisici: sono creme più pastose, che creano una patina bianca, ma sono più indicate per le pelli sensibili dei bimbi, perchè proteggono anche dal surriscaldamento.

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Otto dei 15 prodotti del test non contengono sostanze riconosciute dalla legge come allergeniche: ma - ecco il paradosso- sei dei sette che le contengono si vanta-no in etichetta di essere ipoallergenici e dermatolo-gicamente testati. Per quanto riguarda, invece, i pa-rabeni - elementi chimici contenuti in molti cosmetici - due creme ne contengono alcuni “a media e a lunga catena” (Coop e Bilboa-Cadey): si tratta di sostanze critiche, che crediamo non dovrebbero es-sere presenti in prodotti che restano a contatto con la pelle per lungo tempo.

Qual è la crema solare giusta per te? Dipende dal tuo fototipo. Insomma dalla pelle che abbiamo e da quanto è sensibile. In genere per classificarla si usa la scala elaborata da Thomas Fitzpatrick negli anni Settanta, che individua sei categorie. Per calcolarlo vai sul nostro sito: rispondendo ad alcune domande potrai capire a quale gruppo appartieni e conoscere le precauzioni da prendere.

Di che fototipo sei?

www.altroconsumo.it/salute/pelle-sole


Dalla resistenza alla piacevolezzaL’80% li applica più di una volta quando prende il sole, ma il 50% lo fa solo qualche volta: così rispondono i consumatori alla nostra inchiesta effettuata a marzo 2013. Un comportamento da migliorare, perché per non scottarsi è importante riapplicare la crema ogni due ore o comunque spesso, se si suda molto oppure si fa il bagno. Ecco il motivo per cui abbiamo misura-to, nel nostro test, la resistenza dei prodotti all’acqua e alla luce (fotostabilità). Tutti i prodotti sono risultati fotostabili, cioè inalte-rati una volta esposti alla luce. Il risultato più basso (ma comunque accettabile) è quello di Coop. Tutte le creme sono anche risultate resistenti all’acqua, anche se è bene ricordare che con la dicitura “water resi-stance” si intende che la protezione è garantita solo durante l’immersione. Dopo, è necessario riapplicare il prodotto.Spalmarsi la crema è anche piacere. Abbiamo chiesto a un gruppo di abituali utilizzatori di provare quelle del test e di valutarne la sensazione, potremmo dire la piacevolezza. Il risultato migliore è quello della cre-ma peggiore del test, la Biotherm: incontra il gusto dei consumatori, ma in realtà protegge dal sole molto meno di quanto promette. Un peccato.

Etichette che scottanoSe il prodotto solare dell’anno precedente non è ter-minato, il 76% del campione lo usa, anche se sembra deteriorato (26%). Questa abitudine purtroppo non è corretta. La maggior parte delle creme ha un PAO (Period After Opening, periodo dopo l’apertura) di 12 mesi: significa che dopo un anno non garantiscono più la stessa protezione. Se in etichetta trovate il sim-bolo del PAO 12 mesi vuol dire che la crema va utiliz-zata entro un anno dall’apertura. In molti sbagliano. Forse se le etichette dei solari riportassero obbligato-riamente la data di scadenza del prodotto sarebbe più facile fare attenzione a questo aspetto. Solo due pro-dotti però la mettono sulla confezione.Un altro aspetto valutato in tabella (sotto la voce Eti-chette) sono i claim. Le indicazioni come “ipoallerge-nico”, “dermatologicamene testato” sono inutili e a volte fuorvianti, visto che alcuni prodotti contengono comunque ingredienti a rischio allergie.I risultati sulle altre informazioni in etichetta sono stati abbastanza buoni, tranne che per Lancôme, va-lutato insufficiente perché mancano totalmente le spiegazioni in italiano.

CIEN (LIDL)Latte solare4.99 euroIl prezzo è davvero conveniente, il migliore. E la qualità sufficiente.

sono ritenuti rischiosi per l’equilibrio ormonale e soprattutto è meglio privilegiare la crema solare e stare più attenti invece agli altri cosmetici, soprattutto quelli che si usano più a lungo e non solo d’estate. Dal nostro test infatti è anche emerso che i filtri UV sono spesso presenti in prodotti non direttamente legati all’esposizione al sole. La più alta concentrazione di un filtro potenzialmente pericoloso, per esempio, è stata trovata in un deodorante. In ogni caso valgono i soliti consigli:-leggere la lista degli ingredienti;-stare attenti ai prodotti che restano più a contatto con la pelle e senza risciacquo;-evitare se possibile parabeni a media e a lunga catena, soprattutto su bambini e donne incinte;-usare sempre creme solari ed evitare invece di usare altri prodotti con filtri UV di cui non abbiamo bisogno.

QUELLE SOSTANZE SCONOSCIUTE

I filtri solari sono alla base delle crema che devono proteggere dagli effetti dannosi dei raggi UVA e UVB. Alcuni però possono essere pericolosi.

Ci sono sostanze che possono alterare gli equilibri ormonali: sono gli interferenti endocrini. Molti filtri solari usati nell’industria cosmetica sono sotto osservazione proprio perché potenziali interferenti endocrini. Il rischio più grosso è quello del cosiddetto effetto cocktail: una singola sostanza difficilmente è dannosa, lo può essere se combinata con altre presenti non solo nello stesso prodotto, ma in tutti quelli che usiamo ogni giorno. Non sono molti gli studi in materia: di alcune sostanze potenzialmente pericolose non è ancora stato possibile calcolare livelli massimi di concentrazione. Ci siamo già occupati dell’argomento sul numero di aprile di TestSalute (TS 103, aprile 2013): il test ha mostrato che chi usa molti cosmetici rischia di sovraesporsi a due interferenti endocrini: l’ethylhexyl methoxycinnamate (filtro UV) e il propylparaben (conservante). Attenzione però: non tutti i filtri UV

La nostra scelta Creme solari

NIVEA SUN Protect & Bronze11.92 - 15 euroSupera benissimo tutte le prove. Migliore del Test e Migliore Acquisto.

83 62

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COME LEGGERE LA TABELLA

Marca e denominazione Il p r o d o t t o C o p p e r t o n e quest’anno ha una nuova for-mulazione, ma è possibile trovare ancora in vendita (e fino ad esaurimento scorte) la crema presa in considera-zione nel test.

Etichetta Le abbiamo valu-tate tenendo presente i se-guenti aspetti: le indicazioni obbligatorie secondo il Rego-lamento CE 1223 del 2009; le informazioni aggiuntive non obbligatorie per legge; i claims utilizzati a scopo di marketing; le raccomandazioni specifiche per i prodotti solari emanate

nel 2006 dall’Unione Europea.

Fattore di protezione UVB Abbiamo determinato il fat-tore di protezione solare SPF eseguendo lo standard ISO 24444: 2010 “Cosmetics- Sun protection methods- In vivo determination of the sun pro-tection factor (SPF)”. I risul-tati sono stati valutati, para-gonandoli all’SPF dichiarato in etichetta.

Fattore di protezione UVA È stato eseguito secondo il metodo COLIPA “Method for in vitro determination of UVA protection,2011”. Il fattore di

protezione dai raggi UVA do-vrebbe essere almeno 1/3 dell’SPF. Il latte solare Coop non supera questa prova.

Fotostabilità Abbiamo va-tutato la capacità del prodot-to nel mantenere inalterata la sua efficacia durante l’espo-sizione solare. Purtroppo non esistono test ufficiali per mi-surare questa proprietà.

Resistenza all’acqua La pro-va consiste nel valutare la resistenza all’acqua, confron-tando l’SPF statico (senza immersione) con l’SPE “wet” (successivo all’immersione).

In generale i risultati di questa prova sono buoni.

Prova d’usoQuesta prova è stata effettuata da una giuria di donne, abituali consuma-trici, che hanno valutato, per esempio, consistenza, grade-volezza, effetto dopo l’appli-cazione, odore e colore di ogni singola crema.

Qualità globale I risutati delle nostre prove riguardano esclusivamente i prodotti in esame, anche se è possibile trarne valutazioni di caratte-re generale e consigli utili per gli acquisti.

CREME SOLARI CARATTERISTICHE PREZZI RISULTATI

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uso

NIVEA SUN Protect & Bronze 30 sì 200 11,92 - 15 70,55 B A B A B A 83

AVÉNE Alta protezione latte 30 sì 100 17,20 - 22,10 205,60 A B C A A B 73

EUCERIN Sun lotion extra leggera 30 sì 150 18,40 - 19,95 127,20 C B A A B B 73

VICHY Capital soleil latte 30 sì 300 16,95 - 21,04 64,33 B C C A C B 64

LANCÔME Génifique sôleil 30 sì 150 27,06 - 33 195,47 D C B A B B 63

CIEN (LIDL) Sun latte solare 30 sì 250 4,99 19,96 B C C A C B 62

LANCASTER Sun beauty velvet milk 30 sì 175 32,40 - 32,40 185,14 B C C A A B 61

PIZ BUIN In sun moisturising sun lotion 30 sì 200 16,60 - 19,50 87,85 C C C A A B 59

COPPERTONE Sunscreen FPS30 30 sì 200 11,65 - 12,98 61,90 B C C A A B 58

BILBOA Bahamas latte solare 30 sì 200 9,90 - 13,50 58,70 C C C B B B 55

GARNIER AMBRE SOLAIRE Golden protect 30 sì 200 13,90 - 15,80 73,40 B D C B A B 55

GARNIER AMBRE SOLAIRE Leggero e setoso 30 sì 200 13,50 - 14,85 72,40 B D B A A B 55

COOP Latte solare 30 sì 200 10,50 - 10,99 53,60 B C E C B C 36

LA ROCHE-POSAY Anthelios latte vellutato 30 sì 300 24,20 - 27 86,40 C E B A A B 34

BIOTHERM Lait solaire 30 sì 200 21,07 - 22 107,70 B E C B A A 19

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove

Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo

Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Non comprare

Qualità buona


Sole: conosciamolo meglioNon tutte le radiazioni solari raggiungono la superfi-cie terrestre: i raggi UVC, i più potenti, sono assorbi-ti dallo strato di ozono. Vengono invece a contatto con la pelle gli UVA, che penetrano profondamente e nel lungo periodo danneggiano la struttura dell’epi-dermide e gli UVB, che stimolano la produzione di melanina, la barriera naturale contro i raggi UV. I raggi UVB però possono causare rossori, bruciature ed eritemi, a seconda di quanto stiamo al sole e del nostro tipo di pelle. Le creme solari sono uno degli strumenti per evitare i danni del sole, ma bisogna anche stare attenti al periodo dell’anno e della gior-nata in cui si sta all’aria aperta; considerare che alti-tudine e latitudine modificano la potenza dei raggi ultravioletti; non dimenticare che la neve, la sabbia, l’acqua riflettono la luce solare; ricordare che le nu-vole ingannano: i raggi passano lo stesso e la tempe-ratura più mite induce a esporsi più a lungo dimenti-cando i rischi. Il sole non fa solo danni, anzi: favorisce la sintesi di vitamina D e cura disturbi come la pso-riasi o gli eczemi. Ma bisogna proteggersi: seguite i consigli a pagina 23 e godrete solo il meglio del sole.

Creme: troppe troppo care Sono troppo care: fra coloro che non le usano, il 20% ammette di non fare uso di creme solari perché i pro-dotti costano troppo. Eppure proteggersi è fondamen-tale, non solo per gli effetti negativi immediati (scot-tature, eritemi ecc...), ma soprattutto per quelli a lungo termine. Con il nostro test abbiamo voluto di-mostrare che - ancora una volta - il prezzo alto non è

Vuoi saperne di più sulle creme solari? Vai sul nostro sito e scopri il video con i consigli utili per non farsi ingannare non solo dal sole, ma anche dai prezzi alti e da slogan pubblicitari poco chiari.

www.altroconsumo.it /salute/pelle-sole

Ricorda: le cremecon SPF inferiore a 6 non proteggono

sinonimo di qualità. Una crema da discount - quella di Lidl - costa meno di 20 euro al litro ed è risultata migliore rispetto a molte altre marche dai prezzi esor-bitanti (Lancaster costa 185 euro al litro). Ma non solo. Nivea Sun, un prodotto venduto nella grande distri-buzione e dal costo contenuto (circa 70 euro al litro) non solo è il Miglior Acquisto del test, ma si è dimo-strata anche la migliore crema in assoluto. ¬

BEN VISIBILELa lista degli ingredienti è ciò che permette al consumatore di poter fare una scelta consapevole: deve essere leggibile.

CAPIAMO LE ETICHETTE

PAO: SCADENZA DOPO L’APERTURALa data di scadenza è obbligatoria solo per i prodotti cosmetici con scadenza inferiore ai 30 mesi. Per quelli con durata superiore ai 30 mesi è sufficiente il PAO (period after opening, periodo dopo l’apertura). Pochissime creme li mettono entrambi.

CLAIM INUTILIClaim come questo sono inutili e non danno garanzie sulla formulazione. Si tratta di scritte non correlate alla presenza/assenza di allergeni.

TREND PARABENIIl fatto che non ci siano non è sinonimo di qualità del prodotto: alcuni infatti non sono sconsigliati. Si tratta solo di una strategia di marketing, che segue il trend del momento.

Anche per le creme solari vale la regola che l’etichetta è la carta d’identità del prodotto. Ecco perché da sempre ci battiamo perchè queste siano chiare, leggibili e senza i claim fuorvianti che piacciono al marketing.

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I suggerimenti e i giudizi di Altroconsumo sono come sempre indipendenti. Tutti i prodotti e i servizi che proponiamo sono stati sottoposti alle nostre analisi e ai nostri test comparativi.

Puoi chiedere consigli al telefono 24

. Lì trovi anche tutti

Inchiesta


Quello nostrano sta diventando un miraggio. I prezzi più alti a Milano e Cagliari. Rimini, Palermo e Bari le più a buon mercato.

Pescedove costa meno?

BRANZINO ORATA

PREZZI MOLTO VARIABILIIl prezzo di questa specie molto gettonata (detta anche spigola), è piuttosto variabile: da 5,99€ al chilo per i piccoli branzini allevati in Grecia, venduti nei supermercati, fino a 35€ per il pescato nel Tirreno.

L’ORIGINE È FONDAMENTALEI branzini allevati provengono per la maggior parte dall’Italia (54%) e dalla Grecia (29%). In misura minore da Croazia (5%) e Turchia (4%). Il 7% dei branzini riporta solo la generica indicazione del Mediterraneo “zona FAO 37”. I branzini italiani sono i più cari, costano in media 15,43€ al chilo (vedi il grafico), mentre quelli turchi sono i più economici (8,11 € al chilo): in media poco più della metà del prezzo dei branzini italiani.

SPECIE MOLTO DIFFUSASpecie molto diffusa sui nostri banchi del pesce, offerta in vari tipi. Il prezzo è molto variabile: da 5,90€ a 40€ al chilo. Bari è la città in cui costa meno, mentre Genova è la più cara.

IL PESCATO COSTA PIÙ DEL DOPPIOCome accade per il branzino, il pesce di pesca risulta molto più costoso: in media 25,12€ al chilo contro 12,16€ al chilo di quello allevato (meno della metà). Sui banchi del pesce è comunque molto più frequente trovare l’orata allevata (86% del totale).Per il pesce allevato è anche l’origine a influenzare il prezzo: le orate greche sono molto più economiche di quelle Italiane, che arrivano a costare anche il 60% in più.

prezzo medio al chilo 14,13€

prezzo medio al chilo 14€

CHE ORIGINE HA? ALLEVATA O PESCATA?

29%Grecia

17%Altro

14%pescata

54%Italia

86%allevata


e peschiamo sempre meno e ne importiamo sempre di più. Lo scorso aprile, con una settimana di anticipo, è scattato il Fish dependence

day, il giorno in cui tecnicamente si è esaurito il pesce “Made in Italy” e si comincia a mangiare quello importato. Insomma è riscattato l’allarme sulla crescente dipendenza dall’estero del nostro Paese: due pesci su tre tra quelli consumati in Italia provengono dall’estero e, come dimostra la nostra inchiesta, anche il prezzo ne risente.La causa principale, riconosciuta a livello internazionale, è l’eccesso di cattura: la pesca ha raggiunto livelli insostenibili, superando in alcune aree i limiti consentiti. Un altro motivo è l’aumento della domanda di specie non sempre disponibili nei nostri mari, come i calamari, per esempio.

Cagliari e Milano le più care Qui in basso trovate una scheda per ogni specie di cui abbiamo rilevato il prezzo. Come potete vedere, sono molti i prodotti ittici importati. A parte le vongole (l’80% del venduto è di origine italiana) e le sardine (60%), il resto dei pesci e molluschi dell’inchiesta che riporta un’origine nostrana non supera la metà. Milano è in assoluto la città in cui in media il pesce è più caro, seguita a sorpresa da

N LA NOSTRA INCHIESTA

Quanto costa il pesce fresco e dove conviene comprarlo?

DIECI CITTÀ A CONFRONTOAbbiamo rilevato i prezzi di sardine, cozze, vongole, branzini, orate, pesce spada, calamari e salmoni. Sono 142 i punti vendita visitati, distribuiti tra pescherie, mercati, supermercati e ipermercati. In tutto sono dieci le città considerate: Bari, Cagliari, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Rimini, Roma, Torino e Venezia.

PESCE SPADA

LA FOTOGRAFIA PER CITTÀ

Milano è la città in cui il pesce fresco costa di più: il 18% più della media. Anche Cagliari, Torino, Genova e Roma hanno prezzi sopra la media.

PREZZI ELEVATIAbbiamo rilevato i prezzi dello spada venduto in tranci. La variabilità dei prezzi è abbastanza elevata: si va dai 10 a 48€ al chilo. Tra le città meno costose ci sono Palermo e Bari, con prezzi medi sotto i 22€. La città più costosa è Torino: qui abbiamo pagato lo spada 28,78€ in media.

DIPENDE DA DOVE LO COMPRIIn generale i prezzi sono elevati, anche perché si tratta di un prodotto lavorato (tranci). I banchi del mercato sono i punti vendita dove è più facile spuntare prezzi vantaggiosi, poi vengono super e ipermercati. Le pescherie sono in assoluto i punti vendita più costosi: qui i tranci di spada costano in media 28,36 euro al chilo, in media il 35% in più rispetto ai mercati.

INCIDE MOLTO IL TAGLIO DEL PESCEIl salmone è molto diffuso sui banchi del pesce: abbiamo rilevato 166 prezzi tra pesce intero, tranci e filetti. I prezzi sono molto variabili: si va dai tranci al di sotto degli 8 euro al chilo (i salmoni allevati in Norvegia), fino ai filetti di pesci scozzesi venduti in pescheria a più di 30€ al kg. Il più economico in media è il salmone intero (però ha più scarto in cucina), con un prezzo di 10,74 euro. I tranci, che rappresentano quasi il 70% dei prezzi rilevati, sono più economici dei filetti (costano il 26% in meno).

QUELLO SCOZZESE È MOLTO CAROQuasi il 90% dei salmoni è allevato in Norvegia, con un prezzo medio di 12,23€ al chilo. Solo il 4% dei salmoni dichiara un’origine scozzese e la si paga cara: in media 21,67 euro al chilo.



una città di mare: Cagliari. Palermo, Rimini e Bari sono invece le più economiche. Nel capoluogo lombardo costa molto più della media il branzino (il 40% in più di Palermo). Ci sono grosse differenze di prezzo anche in base alla specie. Venezia è la città in cui l’orata costa meno, Genova quella in cui la si paga di più. Il pesce spada in media è caro (con punte fino a 48 euro al kg). In pescheria, come è prevedibile, il pesce costa sempre di più, mentre non emergono differenze evidenti tra

SALMONE

Milano

Cagliari

Torino

Genova

Roma

Napoli

Venezia

Bari

Rimini

Palermo

PREZZO PER PUNTO VENDITA (AL KG) PREZZO PER TIPO DI TAGLIO

Super 22,83 €

Iper

22,42 €mercato

20,92 €Trancio

12,04 €

Pescheria

28,36 €

Filetto

16,25 €

Intero

10,74 €

indice 100

prezzomedio

Per confrontare le città, abbiamo usato degli indici. Il prezzo medio nell’inchiesta corrisponde all’indice 100.

118

114

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Inchiesta


SARDINE CALAMARI

TAGLIE GRANDI PIÙ COSTOSEAbbiamo rilevato 105 prezzi, molto variabili: dai 5 ai 40€ al chilo. Più è grande la taglia più si alza il prezzo. La maggior parte dei calamari rilevati (il 47%) sono di taglia media (da 200 a 400 grammi). Sono meno frequenti i calamari grandi (oltre i 400 gr solo il 16%) e quelli piccoli (che pesano meno di 200 grammi sono il 25%).

I CALAMARI PESCATI IN ITALIA SONO PIÙ CARIAnche l’origine influenza il prezzo. I calamari pescati in Italia sono i più costosi: 21,49€ al chilo, quelli provienenti da altre zone del Mediterraneo o dalla Francia hanno un prezzo simile (20,11 euro al kg), invece quelli di provenienza oceanica costano meno: 15,96€. Solo il 18% dei calamari si dichiara decongelato.

DIFFICILI DA TROVARELe sardine sono presenti solo in un punto vendita su tre, nonostante sia una delle specie più catturate nei nostri mari. Abbiamo potuto raccogliere in tutto 47 prezzi. I prezzi sono compresi tra 1,5 € al chilo e 8 € al chilo. Napoli, Roma e soprattutto Palermo sono le città con i prezzi medi inferiori, tutti sotto i 4 euro. Le città in cui le sardine costano di più sono Cagliari e Milano, con prezzi medi superiori ai 7€ al chilo.

COSTANO UGUALI OVUNQUEComprarle al dettaglio o nella grande distribuzione non incide granché sul prezzo, così come conta poco la provenienza: tutte le sardine sono pescate nel Mediterraneo, per il 60% in acque italiane, e i prezzi sono quasi identici.

Etichetta, sullo sfuso poca chiarezzaIn etichetta o sui cartellini del pesce venduto sfuso e confezionato devono esserci le indicazioni che riportiamo qui in basso (peraltro non obbligatorie per il pesce servito al ristorante). In realtà sui banchi del pesce la natura del prodotto non è sempre chiara.

supermercato e ipermercato. Una quota di prodotto si dichiara decongelata, si tratta soprattutto di molluschi.

Di pesce ce n’è meno e costa di piùLa crisi della pesca ha fatto alzare i prezzi del pesce. I volumi pescati dai battelli italiani nel Mediterraneo sono in continua flessione: 210 mila tonnellate nel 2011, ovvero un calo del 6% rispetto all’anno precedente (dati Ismea). Il deficit della bilancia ittica ha portato negli anni ad acquistare sempre di più pesce allevato in vasca oppure in gabbie ancorate in mare. Ma anche l’allevamento, che per molti anni ha compensato il calo della pesca, non riesce più a soddisfare la domanda, peraltro crescente. Nel 2011 il consumo pro capite in Italia è stato di quasi 21 kg, per un totale di 1.251 tonnellate consumate. Tra le specie più pescate ci sono alici, vongole, sardine e naselli. Il pesce cresciuto in vasca o in gabbia è di certo più economico, ma si tratta di un prodotto diverso dal pescato (ci spiega perché Renato Malandra nell’intervista alla pagina a lato). Il pesce azzurro è ormai difficile da trovare e in effetti anche noi lo abbiamo scovato a fatica. Pescando sardine e alici sotto taglia, non ancora pronte per la riproduzione, si è compromessa la capacità riproduttiva della specie. Così si è innescato un circolo vizioso: il prodotto diminuisce e aumenta il prezzo. ¬

specie

origine

metodoA ogni specie ittica corrisponde unadenominazione commerciale, definita per legge. Il nome latino della specie è invece facoltativo.

La zona di cattura èindicata con il nome della nazione se il pesce è allevato, con la zona di pesca se è pescato. Indicare solo la “zona Fao” è vietato.

Il metodo di produzione (pescato o allevato) ci dice se è un pesce cresciuto in vasche o è catturato in mare aperto.

PRESENZA SUI BANCHI DEL PESCE

33%presenti

67%assenti

PREZZO PER DIMENSIONE

piccola 15,33 €

media18,18 €

grande19,96 €




COZZE VONGOLE

ALL’IPERMERCATO CONVENGONOPresenti in quasi tutti i punti vendita visitati, costano dai 1,19€ ai 6€ al chilo. Qualche differenza di prezzo tra un canale di vendita e l’altro: iper e super più economici dei mercati, mentre in pescheria costano il 30% in più rispetto agli ipermercati.

QUELLE SPAGNOLE SONO MENO CARELa metà delle cozze riporta un’origine italiana, il 42% spagnola, il 5% proviene da altri Paesi del Mediterraneo (o riporta solo la generica Zona Fao 37). Il restante 3% non specifica l’origine. Le cozze più economiche sono quelle di origine Spagnola (2,4€ al chilo), mentre quelle italiane sono più costose del 31% (in media € 3,21 al chilo).

DIMENSIONI E SPECIE DIVERSEFacili da trovare in ogni punto vendita, a volte si può anche scegliere la specie e la dimensione. I prezzi variano da € 4.70 a €20 al chilo.

VERACI PIÙ CARELa maggior parte delle vongole rilevate sono veraci (il 70%) e in media costano 10,36€. Il 27% sono lupini e hanno un costo decisamente inferiore: 7,15€ al chilo (il 30% in meno). Per questo prodotto la città più economica è Rimini con un prezzo medio al chilo che non raggiunge i 6€. Anche a Venezia (8.44€) e Napoli (8.88€) hanno prezzi sotto la media. Tutte allineate tra i 10€ e gli 11€ le altre città.

INTERVISTA

“Il prezzo è anche colpa delle regole inosservate”

Perché importiamo molto più pesce di quanto ne esportiamo?Ne esportiamo poco, lo importiamo quasi tutto. Innanzitutto perché altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, come la Spagna, hanno il vantaggio di poter sfruttare la quota atlantica, poi c’è la concorrenza dei paesi emergenti, come Tunisia e Turchia, sganciati dai regolamenti Cee di pesca, che hanno

attrezzato una flotta consistente. Questo è uno dei motivi per cui la Sicilia ha perso molto terreno nella pesca del Mediterraneo più orientale.

Perché alcune specie, come i calamari, se importate costano molto meno?Seppie, calamari, moscardini, polpo sono un classico della nostra cucina. La domanda di molluschi cefalopodi è sempre alta, mentre l’offerta del pescato nazionale è bassa: inevitabilmente si offre ai consumatori un prodotto decongelato. Circa il 70% di questi molluschi sono venduti decongelati, anche se non è dichiarato in etichetta. Sono specie adatte al congelamento, la qualità del prodotto non si degrada. Un calamaro atlantico decongelato costa molto meno di uno fresco.

Sì, però stiamo parlando di frode...Spesso siamo di fronte alla frode nel mercato ittico. Ricordiamoci anche che ci sono tanti tipi di calamaro: può essere del Pacifico, dell’Atlantico o patagonico. Il costo dipende anche dall’origine, quindi per valutare se il prezzo è adeguato si dovrebbe conoscere con esattezza la specie.

Perchè di pesce povero, come quello azzurro, ce n’è poco sui banchi del pesce?Non lo definirei più povero, il pescato del pesce azzurro si è molto ridotto, il consumo è aumentato e la risorsa è diminuita: così i prezzi sono cresciuti, soprattutto delle acciughe. Anche qui è colpa della pesca intensiva: i nostri pescatori sono poco disciplinati, se elimini i pesci piccoli non potrai avere i grandi. Da giugno 2010 è stata vietata la rete a maglie piccole, quella con cui per esempio si pescano i bianchetti. L’anno scorso, però, Liguria e Toscana sono riuscite a farsi fare una deroga di tre anni solo per la pesca del rossetto, un pesce adulto che rimane di piccole dimensioni. Poi però finisce che si pesca un po’ di tutto, è ovvio.

Le forti differenze di prezzo tra pesce pescato e allevato sono giustificate?C’è un’indubbia differenza qualitativa. Il pescato, per esempio, ha un contenuto di grassi intorno al 2-3%, mentre il pesce di allevamento può arrivare anche a più del doppio. Anche gli acidi grassi polinsaturi, decantati come virtù del pesce, in quello allevato sono meno: non è sempre indicato per chi ha specifiche esigenze dietetiche.

Renato Malandra, direttore sanitario del mercato ittico di Milano

Spagna 2,45€ lupini

7,15 €Non indicato 4,56 €

veraci 10,36 €

Italia 3,21 €

Mediterraneo 4,04 €

PREZZO PER ORIGINE PREZZO PER SPECIE



i piacerebbe ottenere le tariffe per il gas e l’energia elettrica più vantaggiose del mercato? Da anni Altroconsumo monitora

costantemente le offerte per suggerirvi la scelta migliore in base alle vostre caratteristiche di utilizzo. Lo facciamo con i calcolatori del nostro sito e pubblicando inchieste periodiche che offrono un quadro della situazione.

Tra i primi in EuropaOra abbiamo deciso di fare ancora di più: unire le esigenze di molti per ottenere tariffe convenienti, attraverso il gruppo di acquisto energia “Abbassa la bolletta”. I gruppi d’acquisto per l’energia

sono un modo innovativo per diventare parte attiva del mercato e non dover sempre e solo limitarsi a subire, o nei casi migliori scegliere, le tariffe imposte da altri. Nei Paesi europei in cui sono già partiti, nel 2011, il successo è stato travolgente: in Olanda hanno aderito in 180.000 consumatori, in Gran Bretagna più di 37.000 hanno scelto un nuovo fornitore, in Belgio lo hanno fatto 46.000 persone e in Portogallo le preadesioni (la fase di registrazione si è appena conclusa) hanno superato il mezzo milione.

Facile e gratuitoPer aderire al gruppo di acquisto dovete registrarvi gratuitamente nei prossimi tre mesi al sito www.abbassalabolletta.it: nel

Vriquadro alla pagina a lato vi spieghiamo quali dati dovrete fornire. Raccolte le adesioni, Altroconsumo aprirà un’asta tra i fornitori di energia a caccia della migliore offerta per la fornitura della sola energia elettrica, di solo gas o di luce e gas insieme. Selezioneremo i fornitori, che potranno partecipare all’asta sulla base di alcuni requisiti, tra cui le condizioni contrattuali, che passeranno al severo vaglio dei nostri esperti. La registrazione è gratuita, non è vincolante ed è aperta anche ai non soci, che potranno approfittare di tariffe vantaggiose, ottenibili solo unendosi a un gruppo nutrito di consumatori che fanno massa critica. Per questo potete proporre ad amici e parenti (anche non soci) di

Grazie ad Altroconsumo parte in Italia il primo gruppo di acquisto per l’energia. Scopri come farne parte. Più siamo, più le tariffe di luce e gas si assottigliano.

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Insiemepaghiamo meno

COME PARTECIPARE AL GRUPPO D’ACQUISTO, PER PAGARE MENO LE BOLLETTE DI LUCE E GAS

Chi desidera aderire senza impegno al gruppo di acquisto energia potrà farlo registrandosi gratuitamente al sito www.abbassalabolletta.it e inserendo alcuni dati. A cominciare da quelli anagrafici essenziali: nome e cognome, email, numero di telefono e, per i soci, il codice socio. Servono poi alcuni dati facilmente

reperibili dalle bollette di luce e gas, che quindi sarà bene avere sotto mano al momento di iniziare la procedura di registrazione. Fornendo i dettagli che riguardano la vostra tariffa attuale potrete ottenere, ad asta conclusa, un calcolo personalizzato del risparmio che potete ottenere cambiando fornitore.

Bolletta luce

Bolletta gas

CONSUMO KWH

CONSUMOMETRI CUBI

FORNITOREE POTENZA

FORNITOREE TARIFFA

Diteci il vostro consumo annuo di energia elettrica in KWh: lo trovate indicato in bolletta.

Diteci quanto gas consumate in un anno: trovate il dato sulla bolletta, espresso in metri cubi.

Se non avete mai cambiato fornitore, ci basta il vostro CAP.Se siete già passati al mercato libero, indicate l’attuale fornitore, il nome della tariffa e la potenza installata in casa vostra.

Se non avete mai cambiato fornitore, ci basta il vostro CAP.Se siete già passati al mercato libero, indicate l’attuale fornitore e il nome della tariffa.

TRE DATE UTILI

27 maggio 19 settembre 3 ottobrePer poterti registrare al gruppo di acquisto per l’energia “Abbassa la bolletta” hai tre mesi di tempo dal 27 maggio.

Giorno dell’asta, alla quale potranno partecipare i fornitori di luce e gas, offrendo tariffe più convenienti.

Ricevi via email il calcolo personalizzato del risparmio ottenibile se sottoscrivi le tariffe che hanno vinto l’asta.


aderire, perché più il gruppo di acquisto è nutrito più interesse avranno i fornitori a farci una tariffa concorrenziale.

Calcolo personalizzatoUna volta terminata l’asta, che si terrà il 19 settembre, coloro che si sono registrati riceveranno via email a partire dal 3 ottobre il calcolo personalizzato del risparmio ottenibile sottoscrivendo la tariffa di luce o gas (o entrambe) che avrà vinto l’asta. A quel punto potranno liberamente decidere se passare effettivamente al nuovo fornitore o restare con il proprio. Chi sceglie di aderire deve cliccare sul link contenuto all’interno del messaggio, che consentirà di accedere direttamente a un

modulo per sottoscrivere la tariffa. Per ogni contratto attivato, l’azienda interessata verserà una commissione: se l’utente è un nostro socio, la somma gli verrà girata e contribuirà a rendere ancora più conveniente la tariffa scelta.Se l’utente non è un nostro socio, la somma resterà ad Altroconsumo, a copertura dei costi amministrativi e di gestione del gruppo d’acquisto.

Dopo la liberalizzazioneLa liberalizzazione del gas prima (nel 2003) e poi quella dell’energia elettrica (2007), ha creato due mercati domestici paralleli. Uno libero, dove vige la concorrenza tra fornitori sulla base di tariffe diversificate,

l’altro tutelato (“tariffa di maggior tutela”), i cui prezzi e le cui condizioni sono stabiliti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg); a seconda della zona in cui si vive è presente un unico fornitore che può vendere energia ai clienti del mercato tutelato.

Non decolla il mercato liberoLa difficoltà nel comprendere le tariffe ha scoraggiato i consumatori dall’avventurarsi nel mercato libero: è un peccato, perché le nostre analisi segnalano la possibilità di risparmiare scegliendo la tariffa adatta al proprio profilo di utilizzo. Leggere la bolletta è complicato. Gli unici punti fermi, e comuni a tutte le bollette, sono l’indicazione del consumo annuo, sia


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Consumo annuo di 3.180 KWh Per calcolare le bol-lette dei diversi fornitori abbiamo considerato i consumi di una famiglia-tipo: coppia con figli a casa nel pomeriggio.

Metodo di tariffazione La monoraria prevede un’unica tariffa applica-ta a tutte le ore del gior-no, con la bioraria l’ener-gia costa meno di sera e di notte.

Categoria di tariffa È il tipo di tariffa previsto dal contratto: prezzo fisso o a sconto sulla tariffa Aeeg.

Solo online Molte delle tariffe più convenienti sono sottoscrivibili solo via internet.

Risparmio in euro Indica quanto si può risparmia-re con ciascuna delle tariffe elencate rispet-to al prezzo del servizio di Maggior Tutela.

Risparmio in % Rispar-mio sul costo annuo.

Tariffa di maggior tutela È la più diffusa tra coloro che non sono ancora passati al mercato libero. Perciò la usiamo come termine di paragone per determinare la conve-nienza delle tariffe sul mercato libero.

TARIFFE ELETTRICITÀ

FORNITORE Offerta

Spes

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le in

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o

Met

odo

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zion

e

Cat

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O

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IN

%

TRENTA Family Energia Trenta per i Soci Altroconsumo 613 bioraria prezzo fisso V -56 -8%TRENTA Family Energia Trenta 616 bioraria prezzo fisso V -52 -8%EDISON Luce Sconto Facile per i Soci Altroconsumo 620 bioraria sconto su prezzo

AEEG -48 -7%E.ON ENERGIA Luce Click 620 monoraria prezzo fisso V -48 -7%ENEL ENERGIA Elight 620 monoraria prezzo fisso V -48 -7%ENI Link 622 monoraria prezzo fisso V -46 -7%EDISON Edison Web Luce 634 bioraria prezzo fisso V -34 -5%EDISON Luce Zero Sorprese Web 645 monoraria flat -23 -4%ACEA ENERGIA Acea Rapida 647 monoraria prezzo fisso V -21 -3%IREN Mercato 20 Giorni per Te 653 bioraria sconto su prezzo

AEEG -15 -2%TARIFFA DI MAGGIOR TUTELA 668 bioraria servizio di maggior

tutela

Utenza residenzialeFamigila con figliCONSUMO ANNUO

3.180 KWhPOTENZA INSTALLATA

3 KWCONSUMO IN FASCIA DIURNA

38%CONSUMO IN FASCIA SERALE

E FESTIVI 62%

sintetico sia in dettaglio, e la ripartizione della spesa in “servizi di vendita” (che riguardano la componente energia e sono decisi interamente dal fornitore) e “servizi di rete”, costi di trasporto e altre spese, stabiliti dall’Autorità garante.

Uno sguardo alle tariffeQuanto alle varie tipologie di tariffe, nel mercato libero ne esistono almeno cinque. Le offerte a prezzo fisso propongono il prezzo bloccato per uno o due anni. Sono spesso competitive e mantengono fisso il prezzo dell’energia anche in caso di impennata di prezzi. Continuano però a variare in bolletta gli importi che riguardano i servizi di rete. Le offerte a sconto sulla tariffa di tutela


TARIFFE GAS

FORNITORE Offerta

Spes

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NU

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%

ROMAENEL ENERGIA e-light Gas 934 prezzo fisso V -73 -7%EDISON Web Gas 943 prezzo fisso V -64 -6%E.ON GasClick 948 prezzo fisso V -59 -6%ENI Link 958 prezzo fisso V -49 -5%ACEA ENERGIA Acea Unica Gas 962 sconto

su prezzo AEEG -45 -4%EDISON Gas Zero Sorprese Web 1.003 flat -4 -0,4%TARIFFA DI MAGGIOR TUTELA 1.007 servizio di

maggior tutela

TARIFFE GAS

FORNITORE Offerta

Spes

a an

nua

tota

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o

Cat

egor

ia

di ta

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NN

UO

IN

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RO

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PAR

MIO

A

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UO

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MILANOENEL ENERGIA e-light Gas 1.124 prezzo fisso V -103 -8%EDISON Web Gas 1.136 prezzo fisso V -91 -7%E.ON ENERGIA GasClick 1.143 prezzo fisso V -84 -7%ENI Link 1.158 prezzo fisso V -69 -6%ACEA ENERGIA Acea Unica Gas 1.164 sconto

su prezzo AEEG -63 -5%TRENTA Idea Trenta Gas 1.189 sconto

su prezzo AEEG -38 -3%A2A Prezzo Sicuro Gas 1.198 prezzo fisso -29 -2%AMGA ENERGIA E SERVIZI Fisso Family Free

1.198 prezzo fisso -29 -2%EDISON Gas Zero Sorprese Web 1.220 flat -7 -1%TARIFFA DI MAGGIOR TUTELA 1.227 servizio di

maggior tutela


Consumo annuo Varia soprattutto in considerazione delle spese per il riscaldamento. Per questo con-sideriamo la stessa famiglia-tipo di 4 persone a Milano e a Roma con consumi rispettivi di 1.400 e 1.000 metri cubi di gas all’anno.

Fornitore e offerta Le migliori tarif-fe sul mercato libero per la classe di consumo scelta per l’inchiesta, in euro, messe a confronto con la ta-riffa regolata dell’Autorità per l’e-nergia elettrica e il gas (Aeeg).

Tariffa di maggior tutela La tariffa

più diffusa tra i consumatori non ancora passati al mercato libero, usata come termine di paragone per determinare la convenienza delle tariffe sul mercato libero.

Categoria di tariffa Possono esse-re di tre tipologie: a prezzo fisso, a sconto oppure flat.

Risparmio in euro Scegliendo una particolare tariffa rispetto a quel-la di Maggior Tutela.

Risparmio in % Risparmio sul costo annuo della bolletta.

Riscaldamento autonomoFamiglia con 3/4 persone

Riscaldamento autonomoFamiglia con 3/4 persone

CONSUMO ANNUO1.400 metri cubi

CONSUMO ANNUO1.000 metri cubi

propongono di lasciare il mercato tutelato offrendo uno sconto su alcune voci della tariffa tutelata. Consentono un risparmio immediato a chi entra per la prima volta nel mercato libero, ma non mettono al riparo dalle fluttuazioni dei prezzi. Le offerte flat prevedono il pagamento di un forfait mensile per una certa quantità di KWh consumati, salvo conguaglio per eventuali consumi eccedenti. Purtroppo non sono convenienti; rendono però facile la lettura della bolletta, eccetto la parte dei conguagli. Ancora più facili da interpretare, ma forse ancor meno convenienti, sono le offerte a prezzo fisso tutto compreso, con un prezzo unitario al KWh, che in alcuni casi include anche le accise. Infine esistono le offerte Dual Fuel, dei fornitori che si propongono

di vendere allo stesso cliente sia il gas sia l’energia elettrica. Non sono particolarmente convenienti e non se ne capisce la ragione, dal momento che per il fornitore dialogare con un unico cliente per due contratti dovrebbe rappresentare un’ottimizzazione in grado di fargli risparmiare soldi.

Cosa conviene?Considerando i consumi di una famiglia tipo di quattro persone (ma con il calcolatore presente sul nostro sito potete trovare la soluzione più adatta alle vostre caratteristiche) abbiamo messo a confronto i principali fornitori del mercato libero con la tariffa più diffusa, la tariffa tutelata dell’Autorità garante per l’energia elettrica e il gas (Aeeg). Li trovate nelle

tabelle pubblicate alle pagine 24 e 25.Per la sola fornitura dell’energia elettrica la tariffa più conveniente è la bioraria a prezzo fisso Family Energia Trenta, riservata ai soci di Altroconsumo, che consente di risparmiare l’8% rispetto alla tariffa del mercato tutelato. Per il gas a Milano, considerando un consumo annuo di 1.400 metri cubi, la tariffa più conveniente è e-light Gas di Enel Energia, con un risparmio dell’8%; la stessa tariffa vince anche a Roma dove, con un consumo annuo di 1.000 metri cubi, consente di risparmiare il 7% in bolletta. In generale è bene comunque ricordare che le tariffe più vantaggiose continuano a essere quelle stipulate online, un sistema comodo oltre che conveniente. ¬


Inchiesta

Eliminate lo stand-by. Le spie rosse che

restano accese quando si spengono stereo e televisione col telecomando, continuano a consumare energia. Meglio collegare più apparecchi a una ciabatta dotata di pulsante di accensione e spegnimento: in questo modo, quando la sera andate a dormire, sarete sicuri di spegnere davvero tutto con un solo gesto.

Tenete una temperatura ottimale. Meglio non

esagerare con le temperature polari in estate: preferite la funzione deumidificatore del condizionatore e tenete sempre chiuse le finestre quando l’apparecchio è in funzione.

Lavate sempre a pieno carico. Per lavatrice e

lavastoviglie evitate i mezzi carichi e le temperature eccessive. Il ciclo di lavaggio ideale per il bucato è tra i 40 e i 60 °C. A temperature più elevate i consumi si impennano e le prestazioni non migliorano di pari passo.

L’efficienza ripaga. Oggi un frigorifero combinato

(frigo + congelatore) consuma circa la metà di 20 anni fa: da un consumo di 600 kWh di un frigorifero di classe C (il modello più diffuso nelle case degli italiani) ai 300 kWh annui di uno di classe A. In 10 anni si risparmiano circa 500 euro, il che giustifica l’acquisto di un modello più efficiente.

Abbassate il termostato. Durante la

stagione invernale non pretendete di avere in casa temperature primaverili. Abbassando di un solo grado il termostato si può risparmiare fino all’8% in bolletta.

Termosifoni efficienti. Prima dell’arrivo

dell’inverno è bene verificare lo stato dei termosifoni e l’eventuale presenza di sacche d’aria che non consentono di raggiungere temperature omogenee a tutte le superfici dei radiatori. Si possono eliminare facilmente attraverso le valvole di sfiato per garantire la massima efficienza dei caloriferi.

Isolamento vincente. Anche con la migliore

caldaia e con i comportamenti d’uso più virtuosi, in presenza di un cattivo isolamento si disperde comunque moltissimo calore, sprecando grandi quantità di gas. Cambiando gli infissi e isolando tetto e pareti si può arrivare a dimezzare la bolletta del gas.

Ricordate i coperchi. Anche un utilizzo

corretto dei fuochi per cucinare consente di risparmiare gas. Quando mettere la pentola d’acqua sul fuoco per la pasta, ricordatevi sempre di mettere il coperchio: l’acqua bolle più in fretta e anche così si risparmia sulla bolletta.

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LUCE GAS

, dei fornitori che si propongono elettrica e il gas (Aeeg). Li trovate nelle comodo oltre che conveniente. ¬

Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno Lavate sempre a pieno caricocaricocaricocaricocaricocarico. Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e . Per lavatrice e

Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il Abbassate il termostato.termostato.termostato.termostato.termostato.termostato.termostato.termostato.termostato.termostato.termostato.termostato.termostato.termostato. Durante la Durante la Durante la Durante la Durante la Durante la Durante la Durante la Durante la Durante la Durante la Durante la Durante la Durante la

Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Isolamento vincente. Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore Anche con la migliore 1 3

GASGASGASGASGASGASGASGAS

Scegliere il fornitore e il contratto più convenienti sicuramente abbassa le spese per l’energia della famiglia, ma non è l’unico fattore di risparmio: anche consumi oculati e abitudini virtuose incidono parecchio sulle spese riportate in bolletta e quindi sul portafogli. Ecco qualche consiglio per cominciare a risparmiare subito.

COME RISPARMIARE ENERGIA

Alla prova i modelli a pedalata assistita, dotatidi un motore a batteria, che permette di pedalare con minore sforzo. Ma anche i vantaggi legati all’uso della bici si assottigliano. In più, sono care.

Se la bici ci aiuta

IL NOSTROTEST

Oltre ai test di laboratorio, tutte le bici sono state messe alla prova sullo stesso percorso, piuttosto accidentato, lungo 18 km, da una giuria di utilizzatori, per valutarne l’autonomia realee la facilità d’uso.

QUANTO DURA?L’autonomia è evidentemente un criterio di giudizio importante. È direttamente legata alla capacità della batteria, ma anche all’efficienza del motore, al peso della bici e via dicendo. Per questo abbiamo misurato in laboratorio la capacità delle batterie di tuttele biciclette, ma l’abbiamo accompagnatacon una prova pratica d’uso.


Test

hi va in bici, lo sa: pedalare in libertà diventa quasi una droga. Se ci si abitua alla comodità, alla leggerezza, alla ver-satilità di questo mezzo, è difficile poi rassegnarsi a tornare al volante di un’in-

gombrante automobile o infilarsi in un autobus affol-lato. D’altra parte, le città e l’ambiente ringraziano: la bici non inquina, non consuma carburante, non fa rumore, non crea ingorghi.E non è ancora finita: la bicicletta è anche un’alleata della linea e della salute, e consente a chi la usa di mantenersi in forma grazie alla pratica di un sano esercizio fisico. Uno studio effettuato recentemente a Barcellona, per esempio, ha mostrato una diminu-zione consistente dei disturbi legati alla sedentarietà (- 12%) tra un gruppo di persone che sfruttavano il bikesharing comunale.Provate e vedrete: faticherete a smettere. Peccato solo che in Italia la consapevolezza del valore di questo

Il motore interviene solo a supporto

Cmezzo stenti ad affermarsi e ancora non si faccia ab-bastanza per incoraggiare i ciclisti a muoversi libera-mente nel traffico cittadino, come l’inchiesta sulle piste ciclabili pubblicata sullo scorso numero (AC 270, maggio 2013) ha confermato. Noi di Altroconsumo so-steniamo da sempre l’uso della bici, che si inserisce a pieno titolo nella nostra filosofia: più movimento, meno inquinamento.In questo test non ci occupiamo di bici tradizionali, ma di un tipo particolare: le biciclette a pedalata as-sistita. Di che cosa si tratta?Di bici a tutti gli effetti, da usare normalmente, ma dotate di un motore a batteria che aiuta lo sforzo del ciclista, specialmente in salita: in questo modo si fa meno fatica a raggiungere la medesima velocità, ri-spetto a quanto si farebbe pedalando senza aiuto, e si può anche pedalare più a lungo.Chiariamo subito alcuni punti, a scanso di equivoci.• Con queste bici, pedalare è comunque sempre ne-

QUELLO CHE LA RENDE DIVERSA

I principali accessori che caratterizzano una bicicletta elettrica sono il motore, la batteria e il sistema di controllo a display. Non soltanto il tipo di motore e batteria, ma anche la loro posizione, influenzano le prestazioni della bici.

BATTERIALa posizione della batteria influenza sia la stabilità della bici, sia la facilità di ricarica: non c’è una regola precisa, idealmente la batteria deve essere il più vicina possibile al baricentro.La capacità della batteria è espressa in Ampère-ora (Ah): maggiore è, maggiore è l’energia immagazzinata e quindi l’autonomia della bici: in generale i modelli sono offerti in due amperaggi diversi, il maggiore costa di più.

MOTORE SULL’ASSEIl motore integrato sull’asse (nel mozzo della pedaliera) è quello che si integra meglio con la pedalata, dà l’aiuto migliore in salita e non ostacola lo smontaggio delle ruote.

MOTORE POSTERIOREIl motore sulla ruota posteriore rende particolarmente complesso smontare la ruota in caso di foratura, per la coesistenza di motore e cambio.

Test


cessario per muoversi, come con una bici qualsiasi: non c’è l’opzione di movimento solo col motore, se non in alcuni modelli e solo a velocità lentissima, per aiutare il movimento a mano della bici al momento di riporla: se così non fosse, d’altra parte, la bici si trasformerebbe in un ciclomotore e ricadrebbe in una normativa differente.• Quando si pedala, la batteria della bici non si rica-rica (al contrario di quanto avviene con le macchine ibride, che ricaricano le batterie quando si frena): la batteria si ricarica esclusivamente attaccandola alla rete elettrica, in un tempo che per i modelli di questo test va dalle 4 ore e 15 di Bottecchia alle 8 di Frisbee.• La velocità raggiungibile con queste bici è di circa 25 km/h, più o meno come con una bici normale: più la velocità aumenta, meno il motore aiuta, fino a ces-sare del tutto una volta raggiunti i 25 km/h. In origine, le bici elettriche sono nate per le persone anziane o con mobilità ridotta, oppure per i genitori

QUELLO CHE LA RENDE DIVERSA

MOTORE ANTERIOREIl motore sulla ruota anteriore è il più diffuso: il telaio resta più simile a quello di una bici normale; c’è però il rischio che la ruota anteriore slitti sui percorsi più difficili (pavé o salita)

SISTEMA DI CONTROLLOLa potenza del motore si regola attraverso una sorta di “computer di bordo” posizionato sul manubrio: qui si può scegliere tra i diversi livelli di potenza e verificare dati come il livello di carica e l’autonomia residua stimata. Il test ha però dimostrato che spesso queste indicazioni non sono affidabili.


SCEGLIERLA E USARLA

Visto il prezzo, l’acquisto della bici deve essere soppesato con calma

Non comperare mai una bici senza averla provata, per verificare se il sistema di

supporto alla pedalata fa davvero al caso tuo. Se possibile, confronta diversi modelli e provala anche su percorsi in salita.

Considera attentamente il tipo di percorso che devi fare: sui tratti in salita

l’assistenza alla pedalata deve essere maggiore rispetto a quanto richiesto su itinerari pianeggianti.

Tutte le bici hanno una batteria rimovibile, che si può ricaricare

attaccandola a qualsiasi presa elettrica e che consente il trasporto su un porta bicicletta. Rifletti sull’uso a cui vuoi destinare la bici: corti tragitti quotidiani o lunghe passeggiate? Nel secondo caso, l’autonomia della batteria sarà decisamente più importante. La capacità della batteria determina l’autonomia della bici, ma anche il suo prezzo: se pensi di non dover fare giri troppo lunghi, è inutile spendere di più. L’autonomia della batteria può essere accresciuta regolando la potenza sul minimo e non abusando dei maggiori rapporti quando si regola il cambio.

Scegliere una bici con sensore di sforzo o con sensore di movimento? Le prime

sono più costose, ma aiutano anche al momento della partenza e assicurano una maggiore fluidità al supporto.

Modello per uomo o per donna? La barra orizzontale dei modelli da uomo può

rendere necessaria una certa agilità per montare in sella, prova parecchie volte a salire e scendere prima di decidere l’acquisto.

Una bici elettrica è tecnicamente più complessa di una bici normale, anche la

semplice sostituzione di una gomma bucata può diventare complessa, per esempio se il motore è montato su una delle due ruote: chiedi al negozio dove la compri se garantisce anche l’assistenza post vendita.

Non dimenticare la tua sicurezza: casco, luci, catarifrangenti, giubbotto

fluorescente sono indispensabili; ricorda che il campanello è obbligatorio e per i bambini usa un seggiolino a norma. Per le bici elettriche valgono le stesse regole di circolazione valide per le bici normali.

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Sul nosto sito trovi molte altre informazioni per chi va a pedali.

Il nostro ultimo test su caschi da bicicletta per bambini e la guida su come indossarli.

La nostra recente inchiesta sulle piste ciclabili.

Il nostro ultimo test sulle citybike da donna.

Lo speciale sulla mountain bike: come sceglierla, la guida ai diversi tipi di freni, i diversi tipi di forcella, l’attrezzatura occorente, le regole d’oro del biker.

News e aggiornamenti sulle novità.

Vieni sul sito5

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www.altroconsumo.it /auto e moto


COME LEGGERE LE SCHEDE

Peso Calcolato con la batte-ria installata.

Assistenza Valutazione del-la capacità del motore di sostenere effettivamente lo sforzo della pedalata, su di-versi tipi di percorso, tra cui in salita.

Display Abbiamo giudicato la facilità di lettura delle in-dicazioni (carica, velocità,

consumo...); l’attivazione; il supporto che lo sostiene.

Comfort di viaggio Abbiamo valutato complessivamente la comodità d’uso durante il percorso, la forma del ma-nubrio, il sellino, l’accessibi-lità, la rigidità del telaio.

Equipaggiamento Abbiamo valutato gli accessori, come fari (a led o alogeni, alimen-

tati a batteria o a dinamo), campanello, freni.

Batteria Facilità di ricarica, facilità di installazione, peso del caricatore.

che portano con sé in bici i bambini; oggi però sono proposte a tutti i ciclisti.Le bici elettriche hanno le stesse caratteristiche delle bici classiche: fanali, freni, antifurto, cavalletto e via dicendo; tutte sono equipaggiate di cambio (da 5 a 8 velocità). A causa del motore e della batteria, queste bici pesano più di una bici normale, ma lo svantaggio si è alleggerito (è il caso di dirlo) nel tempo: rispetto al nostro test precedente (AC 214, aprile 2008) il peso medio è sceso di quasi otto chili: ora la bici più legge-ra, Atala Element Lady, ne pesa meno di 24.Anche le prestazioni delle batterie sono migliorate negli ultimi anni: quasi tutti i modelli sono equipag-giati con batterie al litio, più leggere ed efficienti (cir-ca 3 kg), mentre sono quasi sparite le batterie al piom-

Qualità buona

Test


ITALWIN Logic Next iTorq donna BIANCHI Puch Going BOTTECCHIA BE2 26 Monotube TX50

Assistenza alla pedalata ben regolata. Partenza ben gestita, grazie alla

presenza non solo di un sensore di movimento, ma anche di un sensore di forza, che attiva il motore da quando si preme sul pedale.

L’equipaggiamento potrebbe essere migliore, ma soprattutto è molto cara.

Buona l’assistenza alla pedalata durante il tragitto. Buona

autonomia. Prezzo interessante.

L’indicazione della carica è poco affidabile e va su e giù durante il

percorso. Non c’è un sensore di sforzo, quindi in partenza non c’è aiuto: il motore parte solo quando la bici si muove.

Assistenza molto potente, anche in forte pendenza. Autonomia buona.

Non c’è assistenza alla partenza. L’indicatore di carica non è affidabile

e oscilla continuamente durante il percorso. Dopo 15 km di percorso e 8 ore di riposo ha indicato un 100% di carica decisamente poco credibile.

Caratteristiche: Caratteristiche: Caratteristiche:Peso della bici 25 .5 kg Peso della bicicletta 24 kg Peso della bicicletta 27,3 kgBatteria litio 9 Ah Batteria litio 10 Ah Batteria litio 10 Ah

Motore anteriore Motore anteriore Motore anterioreTempo di ricarica 6 ore Tempo di ricarica 4 ore e 15’ Tempo di ricarica 6 ore

Autonomia con una carica: 35 km Autonomia con una carica: 35 km Autonomia con una carica: 35 km

Prezzo 1.840 euro

Prezzo 1.000 - 1.200 euro


65 57 55

Risultati: Risultati: Risultati:Assistenza A Assistenza B Assistenza B

Batteria A Batteria B Batteria B

Equipaggiamento C Equipaggiamento C Equipaggiamento C

Qualità della fabbricazione B Qualità della fabbricazione A Qualità della fabbricazione A

Display B Display C Display D

Comfort di viaggio B Comfort di viaggio A Comfort di viaggio B

Qualità globale (su 100) Qualità globale (su 100) Qualità globale (su 100)

bo, più economiche, ma pesanti (c’è su Frisbee). La durata di vita di una batteria è di circa 500 cicli di ri-carica, un paio d’anni per chi usa molto la bici: poco, se pensiamo che il costo della batteria nuova non è trascurabile, intorno ai 400 euro. Deve essere riporta-ta in negozio al momento dell’acquisto di una batteria nuova oppure alla piazzola ecologica del comune. Per i modelli più basic, l’assistenza alla pedalata è attivata da un sensore di movimento, che attiva il mo-tore elettrico solo dopo alcune pedalate autonome. Alcuni modelli (come Italwin) sono dotati anche di un sensore di sforzo, che fa partire il motore già alla prima pressione, appena si comincia a pedalare: va-lutate voi se vi serve questo aiuto in più già al momen-to di avviarvi. Per chi apprezza in particolare l’assi-

stenza durante le salite, i modelli più adatti sono quelli in cui il motore è inserito sulla pedaliera (vedi anche lo schema a pag. 28-29).

Decisamente molto careSvantaggio importante di queste bici è sicuramente il prezzo d’acquisto, che arriva ai 1.840 euro di Italwin, la migliore del test, l’unica d’altra parte a raggiungere una qualità buona. Tra le altre, un buon rapporto tra qualità e prezzo è offerto da Decathlon, che offre pre-stazioni non certo eccelse, ma accettabili. Nel complesso, visto il prezzo di bici e batteria, le con-sigliamo solo a chi ha esigenze particolari (percorsi lunghi o in salita o condizioni fisiche inadeguate), che ostacolano la possibilità di usare una bici normale. ¬


FRISBEE Euro 7 Plus MMXI ATALA Element Lady DECATHLON Bebike 5 Serie 2012

Buona assistenza anche in partenza. Pur essendo il modello più

pesante, le performance sono buone. Ha un aspetto “retro” che la farà apprezzare da chi ama il genere.

La batteria al piombo è pesante, ma posizionata bene, in modo da tenere

il baricentro della bici basso.

Buono il display a led con leva per gestire l’assistenza del motore.

Buono il comfort durante l’uso. Buona la possibilità di muovere la bici a motore quando la si sposta a mano.

Non c’è assistenza alla partenza. L’indicazione di carica è poco

affidabile. Scarsa assistenza in salita.

Il livello della performance è in linea con il prezzo, decisamente molto

contenuto. Comoda la posizione del bottone per regolare il motore.

Il supporto alla pedalata è poco incisivo. Le luci sono poco potenti.

La visualizzazione dei dati sul livello di carica è poco utile.

Caratteristiche: Caratteristiche: Caratteristiche:Peso della bicicletta 38 kg Peso della bicicletta 23,9 kg Peso della bicicletta 24,6 kgBatteria piombo 14 Ah Batteria litio 10 Ah Batteria litio 10 Ah

Motore posteriore Motore posteriore Motore posterioreTempo di ricarica 8 ore Tempo di ricarica 7 ore Tempo di ricarica 5 ore e 15’

Autonomia con una carica: 23 km Autonomia con una carica: 26 km Autonomia con una carica: 30 km


Prezzo 850 - 1.000 euro

Prezzo 650 euro

54 54 51

Risultati: Risultati: Risultati:Assistenza A Assistenza C Assistenza C

Batteria B Batteria A Batteria A

Equipaggiamento C Equipaggiamento C Equipaggiamento C

Qualità della fabbricazione A Qualità della fabbricazione A Qualità della fabbricazione A

Display B Display C Display C

Comfort di viaggio D Comfort di viaggio A Comfort di viaggio B

Qualità globale (su 100) Qualità globale (su 100) Qualità globale (su 100)

Inchiesta


LA NOSTRA INCHIESTAAbbiamo chiesto agli utenti di valutare il livello di soddisfazione rispetto ai servizi offerti dai loro internet provider: rapidità di connessione, stabilità della linea, rapporto tra qualità e prezzo del servizio, assistenza...

OLTRE 9.000 RISPOSTEL’inchiesta si è svolta tra gennaio e febbraio 2013, grazie alla collaborazione dei soci che hanno risposto al nostro questionario online. Abbiamo ricevuto oltre 9.000 risposte.

Abbiamo chiesto agli internauti italiani di raccontarci pregi e difetti dei loro operatori web.

il caso di dire “piccolo è bello”: l’operatore di servizi internet che soddisfa di più i navigatori nostrani non è uno dei colossi

multinazionali più conosciuti del web, ma NGI, una società tutta italiana, già al primo posto anche nella nostra precedente inchiesta (vedi AC 254, dicembre 2011). Questo risultato è frutto dell’elaborazione delle risposte date da

internet?Sei contento del servizio

oltre 9.000 italiani al nostro questionario online, attraverso il quale abbiamo chiesto di esprimere un giudizio sui differenti aspetti del proprio internet provider (soddisfazione sulla velocità di connessione, sul servizio di assistenza, sui costi…). Questo l’identikit di base dei nostri internauti: oltre l’80% ha una connessione adsl, il 75% ha un contratto telefono fisso + internet, il 65% naviga quotidianamente da casa.

È


Quanto mi costiIniziamo da alcuni dati complessivi: gli italiani sono mediamente soddisfatti del loro servizio internet, anche se dalle valutazioni si può dedurre che i margini di miglioramento rimangono ampi (in una scala da 10 a 100, il grado di soddisfazione si ferma infatti sotto la soglia di 64). Se riguardo alla velocità di connessione e alla stabilità della linea, i giudizi degli utenti sono complessivamente positivi, convince meno il rapporto tra la qualità del servizio e il prezzo, quest’ultimo giudicato spesso eccessivo: per avere la sola connessione internet, in media i nostri interpellati spendono 25 euro al mese, che salgono a 40 nel caso di telefono fisso + internet. Rispetto alla tipologia della linea, la fibra ottica viene giudicata migliore dell’adsl. Quest’ultima è comunque abbondantemente preferita alla connessione mobile via cellulare, risultata la meno apprezzata rispetto alla qualità del servizio garantito.

Sfida tra operatoriI principali risultati della nostra inchiesta li trovate riepilogati nel riquadro qui a destra. In linea di massima, la fotografia che ne esce è valida sia per i navigatori delle città sia per quelli extraurbani. Poche anche le differenze di soddisfazione del servizio a seconda dell’utilizzo, più o meno intenso, della rete, e della destrezza del navigatore. L’operatore più amato dai suoi clienti è NGI, mentre Fastweb è il preferito per il servizio internet + telefono fisso (NGI non offriva questo tipo di combinazione al momento dell’inchiesta).Per quanto riguarda la sola connessione alla rete, NGI primeggia sia per velocità sia per stabilità della linea e nel rapporto tra qualità del servizio e prezzo.Puntando invece il mirino sulla combinazione internet + telefono fisso, Fastweb ottiene i voti migliori per velocità e stabilità della linea, superata però da Tiscali sotto l’aspetto del rapporto tra qualità e prezzo del servizio.Sul versante della linea mobile per cellulare, Vodafone supera di un soffio Wind Infostrada per quanto riguarda la qualità del servizio, mentre quest’ultima viene preferita per la convenienza. ¬

PREGI E DIFETTI DEI PROVIDER SECONDO GLI UTENTI

Ai navigatori italiani abbiamo chiesto di esprimere il livello di soddisfazione sul servizio offerto dal loro internet provider. Il livello di soddisfazione viene indicato su una scala da 10 a 100, dove 10 indica la massima insoddisfazione e 100 la soddisfazione massima.

Come si vede dai risultati riportati qui sotto, rispetto alla valutazione complessiva riferita al solo servizio internet (rapidità e stabilità di connessione, rapporto tra qualità e prezzo) gli operatori più apprezzati dagli utenti sono, in ordine, NGI e Fastweb.

Considerando invece il servizio combinato di internet + telefono fisso, la classifica è guidata da Fastweb, poi Tiscali e poi Wind Infostrada. Rispetto al servizio rivolto ai clienti (assistenza, bollette...), in testa è ancora NGI, seguita da Aruba e poi da Fastweb.

La tariffa più conveniente per navigare via internet? Scoprila utilizzando il nostro servizio online.

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SERVIZIO CLIENTI

INTERNET E TELEFONIA FISSA

LINEA INTERNET

inferiore alla medianella mediasuperiore alla media COME LEGGERE

I RISULTATI

69FASTWEB 69 69

60TELECOM ITALIA 61 65

60WIND INFOSTRADA 65 68

59TELETU 60 65

60TISCALI 66 64

55VODAFONE 60 64

ARUBA 6960n.d.

82NGI 81n.d.

non disponibile al momento dell’inchiesta

n.d.

Guida all’uso


Facebooke la tua privacy

acebook è il social network più diffuso, utile a scambiarsi e condividere informazioni e notizie. Farne un uso consapevole è

il modo migliore per sfruttarne appieno le potenzialità e per tutelarsi da eventuali sorprese sgradite. È buona norma stabilire e monitorare il livello di privacy dei propri

Fdati presenti su Facebook, tenendo presente che non ci sono livelli di privacy giusti, validi per tutti, ma scelte individuali in linea con le proprie esigenze. Al momento dell’iscrizione a Facebook si può decidere come impostare la visibilità dei propri contenuti, se lasciare assoluta pubblicità o se limitarla, cliccando sul menù a rotellina posto in alto a destra di

1,13 trilioni

219 miliardi

i “mi piace”

le foto condivise nel mondo

Nell’ottobre 2012 Facebook ha raggiunto un miliardo di utenti registrati. In Italia sono più di 23 milioni le persone che lo usano tutti i mesi. È così diffuso anche perché è semplice da utilizzare: ma occhio alle impostazioni che scegli.


Facebook CHI È IL MIO PUBBLICO?

È importante sapere con esattezza il pubblico cui ti rivolgi nel momento in cui condividi un contenuto su Facebook (un post, una foto...). Ogni volta che pubblichi qualcosa, puoi decidere chi può vederlo, attraverso il menù a scelta multipla posto in basso a destra del nuovo post. Se non farai questa selezione, la visibilità del post sarà dettata dalle tue impostazioni generali sulla visibilità dei tuoi contenuti. Ecco le opzioni tra cui scegliere.

PUBBLICAIl contenuto potrà essere visto da tutti gli utenti di Facebook e da chiunque navighi in Internet, a prescindere che sia o meno registrato al social network 1

AMICI Il contenuto potrà essere visto soltanto dai tuoi amici 2

SOLO IOIl contenuto sarà visibile soltanto a te, e potrai accedervi dal tuo profilo. Esistono però alcune eccezioni: la foto del profilo è sempre pubblica e se tagghi qualcuno in un post (ovvero citi il suo nome nel post, il che fa sì che poi appaia nella sua pagina) impostato come visibile solo a te, la persona taggata potrà comunque visualizzarlo 3

AMICI PIÙ STRETTI E LISTE Il contenuto sarà visibile solo da un elenco di utenti specifici

precedentemente selezionati; le persone all’interno della lista potranno vedere i nomi delle altre persone presenti, ma nessuno saprà di essere inserito nelle liste di amici più stretti, conoscenti o con restrizioni 4

PERSONALIZZATAIl contenuto sarà visibile in base alle opzioni selezionate5 Puoi effettuare una scelta ulteriore tra “amici di amici”: il contenuto sarà visibile ai tuoi amici e agli amici dei tuoi amici, e “amici (+ amici di tutti gli utenti taggati)”: il contenuto sarà visibile agli amici e a tutti gli amici di chiunque venga taggato in un post. È anche possibile indicare quali specifici utenti non vuoi che visualizzino il contenuto, senza che questa operazione sia resa visibile: Facebook non comunica ad altri se scegli di non condividere informazioni con qualcuno.

qualsiasi pagina Facebook e selezionando “Impostazioni sulla privacy”. In qualunque momento potrà rivedere e modificare le impostazioni: è importante controllare e aggiornare ogni tanto (indicativamente, ogni uno/due mesi) le proprie impostazioni sulla privacy, perché eventuali cambiamenti e aggiornamenti nella struttura del social possono modificare le impostazioni: Facebook avvisa, ma la modifica può sfuggire ugualmente. Senza scordare che tutte le informazioni condivise on line - post (ovvero quello che si scrive sulla propria pagina o diario), foto, commenti su altre pagine - possono sempre essere copiate, salvate da altri e distribuite in modo anche imprevisto: quello che viene pubblicato oggi, potrà essere recuperato un domani da chiunque effettui una ricerca mirata (datori di lavoro inclusi).

Scegliere una buona passwordLa password è un elemento fondamentale per garantire l’integrità dell’account. Per questo è importante che sia il più possibile inaccessibile a terzi, sia diversa da quella scelta per altri siti, venga cambiata periodicamente. Per ottenere il massimo grado di sicurezza, occorre evitare riferimenti personali (nomi dei figli, date di nascita, diminutivi) e in generale parole di senso compiuto; scegliere sempre password di almeno 8 caratteri; utilizzare insieme lettere maiuscole, minuscole, simboli, numeri e caratteri speciali (@, %, $); evitare di selezionare tasti vicini sulla tastiera o sequenze di numeri di facile assimilazione; infine e soprattutto: non comunicare la password ad altri, non salvarla sul pc, non inviarla via mail. Un aiuto nella creazione di una buona password si trova su www.makemeapassword.com e www.safepasswd.com. Per testare la sicurezza della password si può visitare www.passwordmeter.com.

Sospendere o chiudere l’accountSe si è stufi di Facebook, ci sono due possibilità: cancellare l’account o disattivarlo temporaneamente.La prima soluzione consiste nell’eliminare definitivamente tutte le informazioni collegate al proprio profilo Facebook, attraverso la compilazione di un modulo scaricabile al link www.facebook.com/help/deleteaccount. Se lo si desidera, prima della cancellazione si può scaricare una copia di tutte le informazioni personali raccolte da Facebook. La seconda soluzione consente di conservare l’account ma di renderlo inattivo e non più visibile, mantenendo la possibilità di riattivarlo in un secondo momento. Si può eseguire la disattivazione al link www.facebook.com/deactivate.php.

140,3 miliardile “amicizie”

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5

GLOSSARIOAccount Il proprio “indirizzo” su Facebook, vale a dire il proprio nome e cognome o un nome di fantasia attraverso cui si può essere trovati e contattati sul social network.

Diario Su Facebook indica la propria pagina, su cui compaiono i contenuti che si pubblicano, in ordine cronologico.

Post Quello che si pubblica (o “posta”)sul proprio diario, aggiornando cosìil proprio “stato”.

TagLetteralmente significa “etichetta”: su Facebook mettere un tag significa legare il nome di una persona a un contenuto, che così apparirà sul diario della persona “taggata”, a meno che questa non abbia impostatola sua pagina in modo da impedirlo.

Guida all’uso


CHI PUÒ TROVARMI?

COSA FANNO LE APPLICAZIONI?

Decidendo di iscriverti a un social network metti in conto di diventare almeno in parte rintracciabile. Alcune informazioni di base che Facebook ti chiede (nome, sesso, foto profilo) sono impostate di default come pubbliche, e saranno visibili anche da chi non è iscritto al social network o non ha effettuato il login, perché indicizzate dai motori di ricerca. Su altre, puoi decidere.

Gli utenti di Facebook hanno a disposizione numerose applicazioni, ovvero servizi aggiuntivi (siti modificati ad hoc per essere gestiti attraverso il social), quali giochi e utilities di vario tipo.Dal momento che le applicazioni possono accedere alle tue informazioni di base, alla lista dei tuoi amici e ai tuoi contenuti pubblici, è importante verificare che il livello di privacy selezionato per l’uso di ciascuna applicazione sia quello che desideri.

Il modo più efficace per verificare la visibilità delle tue informazioni personali è selezionare dal menù a rotellina in alto a destra “Impostazioni sulla privacy”, poi scegliere tra i collegamenti a sinistra “Diario e aggiunta di tag”, controllando ed eventualmente modificando secondo le tue esigenze la voce “Chi può vedere le cose che sono sul mio diario?”.Per gestire la tua rintracciabilità on line puoi decidere se consentire ai motori di ricerca di rimandare o meno al tuo diario. Dopo avere seguito la procedura precedente,cliccando alla voce “Chi può cercarmi?” 1, puoi verificare le seguenti impostazioni: “Chi può cercarti utilizzando l’indirizzo email o il numero telefonico che

hai fornito?” 2 e “Vuoi che gli altri motori di ricerca rimandino al tuo diario?” 3. Rispondendo sì o no, decidi se consentire o meno il rimando al tuo diario da parte dei motori di ricerca. Tieni presente che se

scegli di disattivare la rintracciabilità del tuo profilo Facebook, potrebbero essere necessari alcuni giorni prima che i motori di ricerca smettano effettivamente di mostrare il link al tuo diario nei risultati

delle ricerche: il collegamento potrebbe essere visibile fino all’avvenuto aggiornamento da parte del motore di ricerca, ma il link non sarà comunque attivo, quindi il tuo profilo resterà irraggiungibile.

Per avere una panoramica delle tue applicazioni, puoi cliccare sul collegamento a sinistra “Applicazioni”: da qui accedi all’elenco delle applicazioni che hai attivato e ai relativi settaggi. Cliccando su “Modifica” a destra di ciascuna applicazione, puoi deciderne le impostazioni e verificare a quante informazioni personali l’applicazione ha accesso (per esempio giorno di nascita, indirizzo e-mail...); cliccando su “Visibilità dei post e dell’applicazione” puoi decidere a chi aprire questi contenuti; cliccando su “Rimuovi applicazione”, puoi rimuovere l’applicazione.

Anche le applicazioni usate dai tuoi amici possono avere accesso alle tue informazioni. Per controllare le autorizzazioni delle applicazioni che usano i tuoi amici, clicca su “Modifica” a destra di “Applicazioni usate dagli altri” 1: si aprirà un elenco con le categorie di informazioni che gli utenti condividono quando utilizzano le applicazioni:scegli poi quali informazioni lasciare accessibili e quali no. Se non vuoi che le applicazioni abbiano accesso ai tuoi contenuti, compresi quelli pubblici di default (nome, foto), puoi disattivarle tutte: ma non potrai più utilizzarle.

2

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COME GESTISCO I TAG?

Per quanto riguarda la gestione di fotografie e tag (citazioni del nome di altri utenti, per cui il contenuto taggato appare sulla loro pagina), non esistono regole uguali per tutti. Ognuno deve scegliere la soluzione più confacente alle proprie esigenze. Per non incorrere in sorprese spiacevoli, le impostazioni che ti consigliamo di rendere attive sono quelle sotto, attivabili cliccando sul menù a rotellina in alto a destra in qualsiasi pagina Facebook, selezionando “Impostazioni sulla privacy” e tra i collegamenti a sinistra scegliendo “Diario e aggiunta di tag”.

“Vuoi controllare i post in cui ti taggano gli amici prima che vengano visualizzati sul tuo diario?” 1“Vuoi controllare i tag aggiunti dalle persone ai tuoi post prima che siano visibili su Facebook?” 2In questo modo dovrai dare un’approvazione manuale ai singoli post prima che vengano pubblicati.

Se vieni taggato in una foto che non ti piace, puoi:- inviare un messaggio privato alla persona che ti ha taggato chiedendole di rimuovere il tag;- bloccare la persona che ti ha taggato: questo rimuoverà automaticamente il tag e impedirà alla persona di taggarti di nuovo e di contattarti tramite Facebook;- se ritieni la foto offensiva, puoi inviare una segnalazione a Facebook attraverso il link www.facebook.com/help/contact/274459462613911?rdrhc. Questo link serve anche per denuciare qualunque abuso o violazione.

Google dashboard: un quadro generaleLa creazione di un account Google comporta l’accesso a numerosi servizi, ma anche la possibilità per Google di accedere a molte informazioni personali. Non è semplice monitorare i livelli di privacy di ciascun servizio e soprattutto rendersi conto della mole di nostri dati, abitudini e preferenze nota a Google. Ecco un modo.

Per ottenere una panoramica dei servizi da te utilizzati e dei dati personali a essi associati con relativi link per gestirne la privacy visita l’indirizzo www.google.com/dashboard e inserisci mail e password. Potrai vedere l’elenco dei servizi da te utilizzati (anche utilizzati solo una volta) e i relativi

collegamenti alle impostazioni. Cliccando ad esempio su “Siti web autorizzati ad accedere all’account”, verrà visualizzato l’elenco di tutti i siti, le applicazioni e i servizi connessi al tuo account con le relative autorizzazioni: valuta se revocare o meno l’accesso cliccando sul pulsante “Revoca accesso” 1

Verificala tua privacyogni unoo due mesi

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Il primo passo è scegliere una guida.

Ecco con quali aspirapolverelo sporco scompare da tappeti e pavimenti. Meno efficaci le scope elettriche.

n aspirapolvere a traino e una scopa elettrica a batteria svolgono la stessa funzione, ossia aspirare lo sporco dalle superfici di casa, ma con risultati diver-si. Se volete un apparecchio in grado di

togliere in modo impeccabile fibre e polvere dai tap-peti e anche di aspirare lo sporco dagli angoli, non potete sbagliare, scegliete un aspirapolvere a traino.La scopa elettrica, grazie al peso e alle dimensioni ridotte, va bene per le pulizie “più leggere” da effet-tuare tutti i giorni, ma offrendo una minore potenza di aspirazione e non avendo accessori non è molto efficace sui tappeti né negli angoli della casa. Inoltre i modelli che trovate in tabella sono a batteria, quin-di con un’autonomia di funzionamento che in pochi casi supera i 20 minuti. Abbiamo dedicato, nella pa-gina accanto, un riquadro alle scope elettriche a bat-teria.

A ciascuno il suoIl prezzo non è un buon indicatore di qualità, come questo test dimostra: per fare un buon acquisto, va-lutate con attenzione tutte le caratteristiche sia og-gettive (peso, tipo di tubo, filtri) sia soggettive (pre-senza in casa di animali, allergia alla polvere). Il peso non è un aspetto secondario, soprattutto se vi servirà alzare l’aspirapolvere in verticale, o traspor-tarlo per pulire le scale, o salire da un piano a un altro. Come potete osservate nella tabella a pag.42, alcuni modelli di aspirapolvere a traino arrivano a pesare

U

Sporco in trappola

Abbiamo testato 31 aspirapolvere a traino e nove scope elettriche a batteria. Tra le prove, abbiamo verificato la facilità d’uso.

COMODI PER TUTTITre esperti hanno valutato la facilità con cui

si spegne e si accende l’apparecchio, si regola la potenza, si tolgono filtri e sacchetti e così via. Una delle prove, solo per gli aspirapolvere, è stata giudicare la facilità con cui si impugna il tubo per persone di statura diversa (alta e bassa).

IL NOSTRO TEST

Test


RISPARMI

440€

più di 9 kg. Anche la lunghezza del cavo è importan-te, soprattutto se avete stanze grandi da pulire: per calcolare il raggio d’azione dell’aspirapolvere, dovete sommare la lunghezza del cavo di alimentazione, quella del tubo flessibile e di quello rigido. Il tubo rigido è meglio se telescopico, così da poterlo aggiustare in base alla vostra taglia: se è troppo corto rischierete di usare l’aspirapolvere con la schiena pie-gata, il che non è molto confortevole. Alcuni modelli sono dotati di filtri speciali come quel-lo Hepa (High-efficiency particulate air). Questo filtro dovrebbe impedire la fuoriuscita dall’aspirapolvere di particelle di polvere più piccole. Per essere davve-ro utile deve essere sempre tenuto pulito. Tra un modello con sacchetto e uno senza non c’è in generale differenza di prestazioni, ma con quello che dispone di sacchetto, quando lo si cambia, si viene meno a contatto con la polvere. Tenete presente che è un costo in più. Se soffrite di allergia alla polvere, orientatevi tra i modelli con sacchetto e che hanno ottenuto un giudizio ottimo nella prova sull’emissio-ne di polvere nell’ambiente.Se avete animali in casa, scegliete, tra i modelli del test, un aspirapolvere effi-cace nel togliere le fibre, perché lo sarà anche con i peli dei vostri cuccioli. Se soffrite di allergia alla pol-vere, orientatevi tra i modelli con sacchetto e che hanno ottenuto un giudizio ottimo nella prova sull’e-missione di polvere nell’ambiente.

Come mantenerli in formaPrendersi cura dei propri elettrodomestici è molto importante perché permette di risparmiare sulla bol-letta elettrica, ma anche di evitare di rovinare l’appa-recchio in pochi anni. Ecco alcuni efficaci consigli.• Per non rovinare la parti in plastica, non riponete l’apparecchio in un luogo esposto direttamente alla luce solare o dove vi siano frequenti sbalzi di tempe-ratura. • Per mantenere efficiente la capacità di aspirazione, dopo ogni utilizzo, è importante pulire bene la boc-chetta dalla polvere; inoltre in ogni modello vi sono almeno due filtri: in entrata e in uscita, prima e dopo il motore. È importante tenerli puliti e sostituirli quan-do sono usurati. • Per tenere sotto controllo il consumo di energia, svuotate regolarmente il contenitore o cambiate il sacchetto della polvere.

Sul sito di Altroconsumo trovi il confronto tra molti modelli di aspirapolvere a traino sia per quanto riguarda le caratteristiche sia per i prezzi, in centinaia di negozi, anche online.

Potrai consultare anche la guida all’acquisto per trovare l’apparecchio che fa per te.

Ampia scelta di modelli

www.altroconsumo.it/aspirapolvere


AMBIENTE: COME SI RISPETTA

Abbiamo valutato l’impatto ambientale degli aspirapolvere a traino: sul piatto il consumo di energia elettrica e la durata di vita dell’apparecchio.

RISPARMIO ENERGETICOMeno consuma, più rispetta l’ambiente. In etichetta ogni aspirapolvere riporta la potenza in Watt che vi dice quanta energia ci vuole per farlo funzionare. Di conseguenza quanto il funzionamento peserà sulla bolletta.

PIÙ DURA, MENO SMALTISCO Abbiamo valutato la durata dell’aspirapolvere testandone la resistenza all’utilizzo continuato . Abbiamo fatto funzionare il motore per un totale di 550 ore, che equivale a più di 5 anni di utlizzo per 2 ore alla settimana. Il filo elettrico è stato teso e riavvolto 1.000 volte.

SCOPE ELETTRICHE: UTILI IN POCHI CASI

Abbiamo testato anche nove scope elettriche a batteria: nessun modello ha soddisfatto tutte le nostre aspettative.

Abbiamo testato nove modelli a batteria. L’autonomia delle scope elettriche di questo tipo è molto limitata (in media è di 20 minuti, ma può rimanere anche sotto i 15 minuti). È importante quindi prima dell’acquisto avere informazioni sui tempi di ricarica e sulla durata. Per quanto riguarda le prestazioni, i modelli sono andati quasi tutti male nella pulizia degli angoli, pochi si sono salvati nella rimozione della polvere e delle fibre dai tappeti. I modelli presi in esame vanno meglio se si tratta di aspirare lo sporco dal pavimento in ceramica della cucina o fare una passata veloce

eliminando il grosso della polvere dalle superfici. Una buona scopa elettrica ha il vantaggio di occupare poco spazio e di pesare poco (dai 2 ai 4 kg), aspetti che si traducono in maggiore comodità e praticità. Ricordatevi che vanno bene per le pulizie quotidiane, ma sono poco efficaci nel rimuovere le fibre dai tappeti. Quindi la scopa elettrica, più che un’alternativa all’aspirapolvere classico, è complementare.Se volete acquistarne una, orientatevi su uno dei due modelli con i giudizi migliori che trovate in tabella nella pagina seguente.

271 Altroconsumo 41

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ASPIRAPOLVERE PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI

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ASPIRAPOLVERE A TRAINOMIELE S8330 Parket Hepa 259 - 270 V 7,2 V V A B A A A B C n.d. D 70

MIELE S8340 EcoLine 259 - 300 V 7,2 V A B A B C B B n.d. B 69

DYSON DC 37 Animal turbine 559 - 639 7,7 V V V A B A B B C D n.d. C 67

BOSCH BGS51431 Relaxx’x 249-299 8,9 V V A B A B A C B n.d. B 66

AEG AJM 68FD 1 Dustgone jetmaxx 169 - 172 V 7 V V A B A B A C D n.d. D 65

BOSCH BSGL31266 130 - 170 V 5,9 V A B A A B C C n.d. B 65

MIELE S6230 Best parquette Hepa 249 - 300 V 6,4 V A B A B B C C n.d. D 63

MIELE S 8310 279 - 290 V 7,2 V A B A A C B C n.d. D 63

MIELE S6220 Cat & dog 269 - 280 V 6,5 V V A B A B C C C n.d. D 62

BOSCH BGL35MOVE8 MoveOn 149 - 169 V 6,1 V V A B A B C B C n.d. B 61

DYSON DC29DB Exclusive 299 - 380 8,1 B B A A C C D n.d. D 61

DYSON DC36 Allergy parquet 399 - 519 6 V B B A B B C C n.d. B 61

DYSON DC37 Allergy musclehead parquet 499 - 570 7,6 V V C C B C B C D n.d. B 59

SAMSUNG VCC47DOH36 95 - 130 6,3 V A C A B B C C n.d. B 58

AEG-ELECTROLUX AEO5410 Essensio 70 - 110 V 6,1 V V C C A A D C D n.d. B 56

DYSON DC29DB Allergy parquet 349 - 450 8,1 V B C A B B C D n.d. D 55

BOSCH BSD3020 Sphera 69 - 80 V 5,1 V A B A B C B D n.d. A 55

ROWENTA RO8221 01 Silence Force extreme cyclonic 279 - 350 9,2 V V E B A B B C A n.d. A 53

ROWENTA RO5737 11 Silence Force extreme compact 199 - 240 V 7,3 V V E C A B C C A n.d. E 53

NECCHI NH9035 rotea 159 - 169 6,2 V V D B A B D C C n.d. C 52

IMETEC 8615 Freely parquet care 80 - 90 5,1 V V C C A B C C C n.d. D 49

HOOVER TPP2321 129 - 170 V 7,2 V V B C A A C C C n.d. E 49

LG VK8920SCAQV 349 - 399 9 V V A C A C C C C n.d. C 48

ARIETE 2732 Eco power 50 - 70 V 4,4 V C C B B E C E n.d. D 45

HOOVER TTE2305 Telios Plus 99 - 140 V 6,3 V V D C A C B B E n.d. E 44

HOOVER TMI2015 Mistral 109 - 131 5,9 V E C A C C C D n.d. D 43

CARREFOUR HOME CVC200-11 30 - 41 V 5,2 V V B D B B D C E n.d. D 40

CARREFOUR DVC140J-11 20 V 3,3 V E D A C D C E n.d. C 40

ARIETE 2797 Eco power 60 - 70 4,3 E D A E D C D n.d. B 35

ARIETE Jetforce 2791 55 - 100 6,2 C D A C D C E n.d. C 33

IMETEC 8425H Driver Parquet Care 69 - 80 V 5,8 V V E D C C D C E n.d. D 28

SCOPE ELETTRICHE A BATTERIAELECTROLUX ZB5011 Ultrapower 249 - 260 3,2 V A B A E D C C C n.d. 56

ROWENTA RH8758 Air force extreme 18V 139 - 180 3,7 V B C A B D C D B n.d. 54

ROWENTA RH8771 Air force extreme 24V 169 - 200 3,9 V D C A C D C D A n.d. 52

DYSON DC45 Animalpro 395 - 449 2,3 V D C A B C C E D n.d. 51

HOOVER ATN204TM 149 - 170 3,6 V E D A E B C D B n.d. 51

ELECTROLUX ZB2932 Ergorapido 12v 139 - 161 2,6 V B D B E D C C D n.d. 49

ELECTROLUX ZB2941 Ergorapido Plus lithium 18 V 200 2,6 V C D A E D C C D n.d. 49

DE’LONGHI Colombina XLR 18 119 - 155 3,3 V E E A E D C D C n.d. 44

HOOVER FJ120RW2 Freejet 3 in 1 99 2,7 V D E A E D C C D n.d. 44

La nostra scelta Aspirapolveri

70MIELE S8330 Parket Hepa259 - 270 euroOffre ottime prestazioni, ma consuma molto.

65AEG AJM 68FD1 Dustgone jetmaxx169-172 euroBuone prestazioni, ottimo prezzo. Consuma molto.


Rimozione fibre da tappeto La valutazione è in base al nu-mero di passaggi da fare per togliere le fibre che abbiamo sparpagliato su un campione di tappeto. Un passaggio si-gnifica andare avanti e indie-tro una volta. Più alto è il giu-dizio, minore è il numero di passaggi necessari.

Rimozione polvere da tappe-to Nessun modello toglie com-pletamente lo sporco. Abbia-

m o d a t o u n g i u d i z i o accettabile se il modello riesce a toglierne buona parte. Una valutazione mediocre signi-fica che la maggior parte del-lo sporco rimane sul tappeto.

Pulizia del pavimento Abbia-mo svolto questa prova uti-lizzando per gli aspirapolvere la bocchetta specifica, mentre per le scope elettriche non ci sono accessori da aggiunge-re. Tutti i modelli vanno bene.

Emissione di polvere Abbiamo misurato la quantità di polve-re rilasciata nell’aria da aspi-rapolvere e scope elettriche durante il funzionamento. Se soffrite di allergia scegliete i modelli con il giudizio migliore in questa prova.

Autonomia batteria Le scope del test hanno un’autonomia abbastanza limitata. Le ab-biamo testate utilizzando l’apparecchio alla massima

potenza. I modelli con un giu-dizio ottimo o buono hanno superato i 15-20 minuti di autonomia. n.d.: non disponi-bile.

Impatto ambientale Il consu-mo di energia elettrica duran-te l’uso e la durata di vita dell’apparecchio determinano il nostro giudizio sull’impatto ambientale. n.d.: non disponi-bile, non l’abbiamo calcolato sulle scope elettriche.





Non comprare

Qualità buona

Cerca i prodotti promossi disponibili a un prezzo e a condizioni speciali su www.centracquisti.it oppure telefona a 02 99 76 28 29

65BOSCH BSGL31266130 - 170 euroPiù che buone le prestazioni e consuma meno degli altri.

56AEG-ELECTROLUX AEO5410 Essensio70- 110 euroIn media buone prestazioni e consuma poco. Rumoroso.


In caso di scontro a 50 km l’ora, un bambino di 15 kg assume un peso di 220 kg. Le vostre braccia non lo bloccano, ma un seggiolino sì.

iete genitori attenti alla sicurezza del vostro bambino quando viaggiate in auto? Vi facciamo un piccolo test. Per saperlo rispondete a queste domande. Vi è mai capitato di trasportare vostro

figlio in auto per un piccolo tratto senza legarlo? Ave-te mai dato un passaggio in macchina a un compagno di scuola, quindi portando diversi bambini slegati sui sedili posteriori? Avete mai tenuto il bimbo in braccio perché non era disponibile un seggiolino? Lo avete mai lasciato slegato perché non c’era il seggiolino e temevate che le sole cinture fossero più pericolose? Avete mai utilizzato per vostro figlio un seggiolino del gruppo sbagliato solo perché era più “comodo”? Se avete risposto in modo negativo a tutte le doman-de, sapete prendervi cura della sicurezza di vostro figlio. Purtroppo però sappiamo che solo una mino-ranza di genitori si comporta in modo corretto. Infat-

S

Protetti in auto

ti in Europa ben il 40% dei bambini va in auto senza seggiolino, mentre più del 50% di quelli che lo usano viaggia su un seggiolino non omologato o di una mi-sura sbagliata. Ricordiamo che far viaggiare un bambino in un seg-giolino a norma e montato correttamente riduce di sette volte il rischio di morte. Per questo motivo, anche il più scarso fra i seggiolini è preferibile rispetto a lasciare il bambino senza nul-la oppure legato con le cinture di sicurezza per adul-ti. Inoltre dal punto di vista economico non è un costo gravoso: facendo un rapido calcolo, occorrono due o tre seggiolini per accompagnare un bambino fino ai 12 anni, quando potrà usare le normali cinture di si-curezza.Se scegliete i nostri Migliori Acquisti, spenderete in totale circa 26 euro l’anno, ossia poco più di 2 euro al mese. Ne vale la pena. ¬

Abbiamo sottoposto a dure prove di crash test 86 seggiolini di gruppi e categorie diverse. Tra le altre prove, abbiamo verificato che i modelli siano facili da posizionare e agganciare in auto.

BEN POSIZIONATIIn laboratorio abbiamo verificato se il seggiolino è complicato da montare nella posizione corretta, se la cintura di sicurezza gira bene e assicura la tenuta e se si aggancia bene.

IL NOSTRO TEST

Anche in taxi, usate la cintura

Test


BOCCIATIGRACO Junior MaxiKIDDY Guardianfix ProPRENATAL Orion Fix

Tre seggiolini sono stati boc-ciati per non aver superato le nostre prove (li trovate inseri-

ti nelle tabelle alle pagine seguenti). I nostri test sono più severi di quelli pre-visti dalla legge ECE R44-04 sull’omo-logazione, perché prendono in consi-derazione anche la protezione in caso di impatto laterale, prova non prevista dalla norma, sia perché eseguiamo più severamente anche la prova di urto frontale. Dal punto di vista della legge tutti i modelli del test sono a norma, ma noi vi sconsigliamo di scegliere i tre modelli segnalati qui a fianco, perché

non garantiscono la sicurezza comple-ta dei bambini in auto. Prenatal Orion Fix in caso di urto frontale non proteg-ge in modo adeguato il bambino (gli strumenti hanno misurato un carico eccessivo). Il modello Kiddy Guardian-fix Pro non è sufficientemente sicuro in caso di urto frontale se viene usato con le cinture di sicurezza (e non con il sistema Isofix). Con Graco Junior Maxi, quando il bambino raggiunge i 22 chili, si deve togliere lo schienale: così il seg-giolino diventa un semplice rialzo: la testa resta scoperta e non è più sicuro in caso di urto laterale.

Bocciati tre modelli

BRITAX - ROMER

Babysafe Plus II SHR + b.i.

389 euroMigliore del Test. Si

viaggia sicuri.

CHICCOKey fit 99 - 119 euroSicuro e con un ottimo prezzo.

La nostra sceltaSeggiolini auto

82

71

Gruppo 0 e 0+

PRENATALSo Travel Basic

70 euroPratico da spostare e molto economico.

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SEGGIOLINI AUTO PREZZI PROPRIETÀ RISULTATI

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GRUPPO 0 E 0+ (0-10 E 0-13 KG) BRITAX-ROMER Babysafe Plus II SHR + b.i. 389 2 4,3 (+5,3) A A 82

CONCORD Air + b.i. 409 2 3,1 (+6,5) B A 81

PEG PEREGO Primo Viaggio SL + b.i. 250 2 3,9 (+5,1) A A 81

BEBECONFORT Pebble + b.i. 360 - 400 2 4 (+ 6,8) A B 79

CONCORD Air 220 n.d. 3,1 B A 78

CYBEX Aton 2 + b.i. 315 2 3,9 (+ 5,2) B A 78

BRITAX-ROMER Babysafe Plus II SHR 209 n.d. 4,3 B A 77

BESAFE Izi Go 179 - 185 n.d. 3,8 B B 76

CYBEX Aton 2 180 n.d. 3,9 B A 75

PEG PEREGO Primo viaggio Trifix K + b.i. 259 - 278 2 4,6 (+ 5,1) B B 75

CYBEX Aton + base 260 n.d. 3,8 (+4,4) B B 75

CYBEX Aton 140 - 149 n.d. 3,8 B B 73

PEG PEREGO Primo Viaggio SL 150 - 155 n.d. 3,9 B B 72

CHICCO Key fit 99 - 119 n.d. 3,9 B B 71

CHICCO Autofix fast + b.i. 288 2 4,3 (+6,8) B B 71

CHICCO Autofix fast + base 139 - 170 n.d. 4,2 + 2,1 B B 68

CASUALPLAY Babyzeroplus + b.i. 267 - 301 2 4,2 (+4,9) B B 68

CASUALPLAY Babyzeroplus 155 - 189 n.d. 4,1 B B 66

BEBECONFORT Pebble 189 - 199 n.d. 4 B B 65

PEG PEREGO Primoviaggio Trifix K 140 - 159 n.d. 4,6 B B 64

PRENATAL So Travel Basic 70 n.d. 3 B C 59

JANE’ Strata Platform + b.i. 390 2 3,8 (+7,4) B C 57

BESAFE Izi go Isofix + b.i. 349 2 3,8 (+ 5,8) B C 51


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MARCA e modello

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GRUPPO 0/1 E 0+/1 (0-18 KG)CYBEX Sirona 469 - 519 2 15 B B 72

BESAFE Izi Kid X3 455 2 16 B B 70

CONCORD Ultimax + b.i. 320 - 349 2 8,9 (+7,2) B B 68

BEBECONFORT Milofix 299 3 11,3 B B 65

BESAFE Izi Combi X3 450 - 470 2 16 B B 64

BEBECONFORT Opal 259 - 299 n.d. 11 B C 47

PEG PEREGO Viaggio Switchable 180 - 199 n.d. 9,8 B C 44

CHICCO Eletta 89 - 125 n.d. 7,5 C D 36

GRUPPO 1 (9-18 KG) KIDDY Phoenifix Pro 269 2 6,5 A A 83

KIDDY Energy Pro 229 - 235 n.d. 5,1 A B 82

CYBEX Juno Fix 189 - 199 2 5,5 B A 80

BRITAX-ROMER Trifix 459 - 469 3 10,7 B B 76

BEBECONFORT Pearl + b.i. 348 - 399 2 6,1 + (6,8) A B 75

BRITAX-ROMER Versafix 329 3 9,2 B B 75

BRITAX-ROMER Duo plus 329 - 369 3 8,3 B B 72

PEG PEREGO Viaggio 1 Duofix K + b.i. 298 - 319 2 10,5 (+5,1) B B 72

BREVI Axo 359 - 395 2 13,9 B B 71

CHICCO Xpace Isofix 249 - 269 3 12,8 B B 69

JANE’ Exo 299 - 389 3 12,3 B B 67

CAM S 157 Viaggio Sicuro 174 - 190 3 10,5 B B 65

BESAFE Izi Comfort X3 419 - 470 2 16 B B 61

PEG PEREGO Viaggio 1 Duofix K + b.i. 189 - 249 2 10,5 (+5,1) B C 57

BEBECONFORT Rubi 189 - 219 n.d. 9 B C 53

CHICCO Xpace 169 n.d. 8,3 B C 50

GRACO Coast 140 n.d. 8,8 B C 49

GRUPPO 1/2/3 (9-36 KG) KIDDY Guardian Pro 2 289 - 299 n.d. 7,3 B B 75

CYBEX Pallas 2-Fix 299 - 349 2 11 B B 74

RECARO Monza Nova IS 325 2 7,1 B B 74

KIDDY Guardian Pro 269 n.d. 7 B B 71

CYBEX Pallas-Fix 284 - 299 2 10,2 B B 68

CYBEX Pallas 2 234 - 279 n.d. 8,5 B B 68

CYBEX Pallas 174 - 249 n.d. 9,9 B B 67

RECARO Young Sport 299 n.d. 8,6 B C 53

CHICCO Neptune 115 - 149 n.d. 5,6 B C 51

CASUALPLAY Multiprotector Fix 277 2 10,5 B C 51

NANIA I-Max SP Luxe 75 - 85 n.d. 5,5 B C 51

PRENATAL Pegasus 100 n.d. 5,5 B C 51

NANIA Beline SP 59 - 69 n.d. 4,7 C C 46

GRACO Nautilus 149 - 190 n.d. 8,7 C C 43

PRENATAL Orion Fix 179 2 8,7 D E x

KIDDY Guardianfix Pro 329 - 359 2 7,7 B E x

La nostra scelta Seggiolini auto

CYBEXSirona 469 - 519 euroMigliore del Test nella categoria, però costa.

72

Gruppo 0/1 e 0+/1

Gruppo 1

KIDDYPhoenifix Pro 269 euroImpeccabile nelle prove. Migliore del Test.

83

Gruppo 2/3

CYBEXSolution X2-Fix 180 - 220 euroSicuro e con un prezzo interessante. Migliore del Test.

78

Gruppo 1/2/3

KIDDY Guardian Pro 2289 - 299 euroBuoni risultati nella prova di sicurezza.

75

Test


BEBECONFORTMilofix

299 euroMiglior Acquisto

per bambini fino ai tre anni.

65

CYBEX Juno Fix

189 - 199 euroMiglior Acquisto.

Prestazioni ottime.

80

Marca e modello I modelli con la sigla b.i. dispongono di base isofix.

Numero di agganci Isofix I modelli con sistema Isofix possono avere due punti di ancoraggio oppure tre pun-ti. n.d.: non ha il sistema Isofix.

Facilità d’uso Abbiamo ve-rificato il rischio di errore

nell’installazione. Il test ha verificato se è facile posi-zionare correttamente il seggiolino, se è facile far scorrere le cinture nei pun-ti corretti e se gli agganci sono sicuri.

Sicurezza Il giudizio riassu-me i risultati delle prove di urto frontale e laterale. Se il seggiolino non supera una delle due prove è bocciato.




OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo Bocciato

Non comprare

Qualità buona


BEBECONFORTRodi XP

109- 119 euroMigliore Acquisto. Prestazioni buone

e prezzo accettabile.

71

CYBEX Pallas

174 - 249 euroBuone prestazioni e ottimo rapporto

tra qualità e prezzo.

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GRUPPO 2/3 (15-36 KG) CYBEX Solution X2-Fix 180 - 220 2 7,1 B B 78

BRITAX-ROMER Kid Fix SICT 269 2 7,9 B B 77

KIDDY Cruiserfix Pro 239 2 7,3 B B 76

BRITAX-ROMER Kid Plus SICT 199 - 219 n.d. 7 B B 76

CONCORD Transformer T 215 2 8,3 A B 75

JANE’ Montecarlo R1 149 - 165 2 6,9 B B 74

CYBEX Solution X2 195 n.d. 6,9 B B 74

BEBECONFORT Rodifix 176 - 209 2 6,2 B B 74

BEBECONFORT Rodi Airprotect 139 - 160 n.d. 4,9 A B 72

BESAFE Izi Up X3 Fix 219 - 239 2 8 B B 71

CONCORD Transformer Click 159 - 165 2 7,5 A B 71

BEBECONFORT Rodi XP 109 - 119 n.d. 4,4 B B 71

RECARO Milano 165 n.d. 5,4 B B 70

CHICCO Oasys Fixplus 185 -229 2 7,8 B B 68

CYBEX Free-Fix 140 2 6,7 A B 66

PEG PEREGO Viaggio 2/3 Surefix 139 - 155 2 5,4 B B 65

GRACO Logico LX Comfort 99 - 109 n.d. 3,6 B C 56

NANIA R Way SP 70 n.d. 4,9 B C 54

BESAFE Izi Up X3 169 n.d. 8 B C 54

CHICCO Oasys 2-3 159 - 179 n.d. 7,8 B C 48

BRITAX-ROMER Adventure 119 n.d. 3,9 A C 43

GRACO Junior Maxi 69 - 79 n.d. 3,2 B E x

Trovate tutti i modelli del test e molti altri sul nostro sito, insieme al video sul crash test.

www.altroconsumo.it /auto


La scala: un attrezzo indispensabile per tanti lavori domestici. Siete sicuri, però, che la vostra sia stabile e senza rischi?

LE SCALE DI CASAAbbiamo sottoposto al test i modelli a cinque gradini (in realtà quattro gradini più la piattaforma), ovvero quelli più venduti e utilizzati tra le mura domestiche. Si tratta di scale pieghevoli per uso domestico (ne esistono altre di tipo professionale), sono tutte in alluminio.

QUANTO SONO SICURE?In laboratorio abbiamo sottoposto le scale a prove di stabilità, di robustezza, di resistenza e di praticità (nella foto in alto trovate un esempio di prova di stabilità della scala a una forza laterale).

SONO FATTE BENE?Gli esperti hanno valutato se le scale erano ben costruite, fatte di materiali di qualità e in regola con la normativa di settore. È stato valutato anche il rischio di schiacciamento delle dita (foto a destra).

IL NOSTRO TEST

Su e giùper le scale

rendere un libro da uno scaffale, lavare i vetri, dipingere una parete, cambiare una lampadina: tutti lavori per i quali la nostra altezza non basta e serve una scala. Un attrezzo indispensabile per

tanti lavoretti di casa, che è facilmente all’origine di pericolosi incidenti domestici. Attenzione, quindi, a scegliere il modello giusto e a usarlo con prudenza. I sei modelli testati garantisco-no un livello di sicurezza almeno sufficiente, ma non sono equivalenti per qualità e robustezza. Come rac-conta il nostro test.

Cosa guardare in negozioSiamo partiti da un’ispezione generale delle scale, mettendoci nei panni di un acquirente che si presen-ta in negozio. Un classico dubbio è il peso: nessuno ama sollevare una scala troppo pesante, ma è vero anche che a volte un’eccessiva leggerezza può signi-ficare scarsa sicurezza. Il peso indicativo delle scale del test si aggira sui 4,5 kg. Per una questione di comodità, di stabilità, e soprat-tutto di sicurezza, è importante che la scala abbia le dimensioni adeguate. Per esempio, più la base è am-pia, più la scala è stabile: ma non basta. Controllate anche che la superficie della piattaforma sia di alme-no 25x25 cm. Anche il gradino deve essere abbastanza profondo, almeno 8 cm. Il parapetto deve essere abbastanza alto (almeno 60 cm) in modo da poter appoggiare tanto le ginocchia quanto le mani.

Più stabile, più sicura Montando su una scala il pericolo di cadere è sempre in agguato e i motivi possono essere diversi. In laboratorio abbiamo valutato la facilità con la qua-le una scala può oscillare e quindi ribaltarsi: quasi

erano ben costruite, fatte di materiali di

settore. È stato valutato anche il rischio

Test


Per usarle in completa tranquillità serve un modello sicuro e ben fatto:

come quasi tutti quelli sottoposti al test. Attenzione a come le utilizzate.

P


Marca e modello Esistono due modelli analoghi ad Hail L50, con sigla L40 e L60; quest’ultimo è dotato di un porta attrezzi.

Altezza di lavoro Indica l’al-tezza della piattaforma misurata da terra. L’altezza totale della scala, incluso il parapetto, si ottiene ag-giungendo circa 60-70 cm.

Ingombro della scala chiu-sa Un’informazione utile da sapere all’atto dell’acquisto.

Spessore dei materiali Ab-biamo misurato le varie parti che compongono la scala (montanti, scalini e piattaforma), per verifica-re che fossero in regola con la normativa europea.

Dimensioni Larghezza alla base, angolo di inclinazione, altezza del parapetto, di-stanza tra i gradini, dimen-sione della piattaforma devono essere a norma.

Stabilità Il test simula l’e-ventuale sbilanciamento di una persona che si sporge al di fuori della piattaforma.

Qualità costruttiva Sono stati valutati diversi para-metri: la presenza di spigo-li vivi, di parti appuntite o superfici che possono ta-gliare o graffiare. Abbiamo esaminato anche le super-fici antiscivolo, il blocco dell’apertura dei montanti

e il rischio che le dita fini-scano schiacciate o intrap-polate in qualche fessura.

Prove di resistenza Il rife-rimento è la normativa europea EN 131-2. Abbiamo sollecitato le parti della sca-la con differenti stress meccanici, per verificare che non subissero defor-mazioni o rotture durante lo sforzo. La scala Colom-bo Newscal ha avuto un giudizio negativo perché uno dei montanti posterio-ri si è deformato in modo evidente durante le prove.

Facilità d’uso Pochi i pro-blemi nel ripiegare la scala, nello stazionare sulla piat-taforma, nello spostarla.

Istruzioni Artub è penaliz-zata perché non ha un li-bretto di istruzioni. Hailo ne ha uno online e solo in lingua straniera.





Qualità buona

SCALE DOMESTICHE PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI

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HAILO L50 60-65 V V V 4,4 106,5 11,1 B C A A B A C D 74

GIERRE Scala casalinga Scalamìa AL150 EN131 43-54 V V 4,8 109,5 9,5 B B B C B B B A 70

FRAMAR Europiuma (ref. 125) 60 V V 4,2 109,4 10 C B B B B A C B 68

ARTUB Allium 60-70 V 4,4 105,5 9.9 B B C C B A B E 66

SCAB Superscala alluminio art. 730 40-49 V V 4,8 107,5 10 C B C B C B B B 59

COLOMBO NEWSCAL Aluminium 44-49 V 4,4 112 9 C B B C E D B A 42

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HAILO L5060-65 euro

La scala più stabile ottiene il titolo di Migliore del Test. Il prezzo è alto

rispetto alla media del mercato.

GIERRE Scalamia AL150 EN13143-54 euroLa scala Migliore Acquisto brilla in quasi tutte le prove, qualche pecca nei dispositivi antiscivolo.

La nostra scelta Scale

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In negozio fate qualche verifica, seguendo le indicazioni del nostro test

tutti i modelli ottengono buoni voti. Se potete, è una buona regola provare sempre la scala prima di acqui-starla: montandoci sopra, in questo modo potete far-vi un’idea della sua stabilità. Alcuni altri aspetti da verificare in negozio:- controllate che i cappucci antiscivolo ai piedi della scala siano bene attaccati: diminuiscono, infatti, il rischio d’instabilità;- guardate anche se ci sono spigoli vivi, in particolare nella parte pieghevole, dove c’è il rischio di schiac-ciarsi le dita; - da controllare la presenza di bordi taglienti lungo la piattaforma e i gradini.Nel test è stato dato un giudizio anche al meccanismo di sicurezza dell’apertura: Artub e Colombo non han-no il blocco del montante.Inoltre abbiamo valutato la presenza di dispositivi anti-scivolo.

Non tutte sono abbastanza robusteI deterioramenti che appaiono nel tempo, magari ap-pena visibili, sono spesso sottovalutati. Invece ricor-date che una scala deteriorata è una scala meno sicu-ra. Ogni ammaccatura, spaccatura o piegatura della struttura può essere una fonte di pericolo.Le nostre prove simulano l’utilizzo degli strumenti

per lunghi periodi. Le sei scale sono state sottoposte a diverse e rigorose prove di resistenza, tra cui, oltre a una rilevazione dello spessore dei materiali, anche prove di deformazione trasversale delle gambe e dei gradini. Il modello Colombo ha ottenuto un risultato insufficiente perché non ha sopportato una delle no-stre prove di stress: durante le sollecitazioni imposte dai nostri tecnici si è infatti deformato un montante.

In alluminio resistono al tempoLe scale in alluminio (lo sono tutte quelle del test) sono poco soggette alla corrosione. Tuttavia molte scale, pur avendo la struttura in allu-minio, possono avere anche alcune parti in acciaio; è il caso di piattaforme, pioli e viti, che sono spesso di questo materiale e possono dunque arrugginire con una certa facilità. Tutte le scale del test sono state lasciate all’aperto per sei settimane: solo la scala Colombo, bocciata in que-sta prova, ha sviluppato un leggero strato di ruggine sul retro della piattaforma. Un gruppo di persone ha testato la praticità delle sca-le, ovvero se erano facili o difficili da ripiegare, se erano maneggevoli o troppo pesanti. e hanno prova-to a salire e scendere. Hailo e Framar hanno meritato solo la sufficienza per questo aspetto. ¬

UNA SCALA USATA MALE DIVENTA PERICOLOSA: COME EVITARE GLI INCIDENTI

LE RACCOMANDAZIONI PRINCIPALI leggi con attenzione le istruzioni e i consigli per un corretto utilizzo della

scala, forniti dal produttore

posiziona sempre la scala su una superficie piatta, asciutta e non

scivolosa

non mettere mai la scala su una tavola, una cassa o altre superfici

instabili

non salire più in alto di quello che è raccomandato dal produttore e sali

sempre in posizione frontale rispetto alla scala

sposta la scala quando devi raggiungere un punto distante:

non sporgerti

non usare scarpe inadatte (con tacchi alti o a piedi scalzi, per esempio)

tieni sempre una mano sulla scala per ancorarti

fai fare il lavoro ad altri se soffri di vertigini

tieni presente che sulla scala può salire solo una persona alla volta

Per scongiurare incidenti non basta scegliere una buona scala: bisogna usarla in modo corretto e sicuro. Per esempio, mai con i tacchi alti.

Test


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LE COSE DA NON FARE MAInon reggerti mai su una sola gamba, posizionando per esempio l’altra sul

bordo di una finestra

non salire di fianco, sali e scendi sempre frontalmente alla scala

assicurati che la scala sia completamente aperta e ben salda

prima di salirvi, non salire su una scala sempiaperta o chiusa e appoggiataa un muro

Condividi le tue esperienze. Le tue domande, i nostri consigli

Viva voce


il più bel benvenuto che Altro-consumo potesse ricevere. Alla

vigilia del Festival di Altroconsumo a Ferrara, due soci emiliani ci inviano una lettera di ringraziamento che scalda il cuore: «Vi scrivo dalla zona terremotata dell'Emilia. Io e la mia famiglia siamo rimasti fuori casa per quattro lunghissimi mesi. Ma questo è stato il meno di ciò che abbiamo do-vuto attraversare, fatti che sarebbe troppo lungo e penoso elencare qui. Avere visto la morte in faccia ci ha fat-to riflettere su tutto quello che dav-vero conta ed è importante nella vita. Altroconsumo, con il semplice gesto di omaggiare di un anno di abbona-mento i residenti nei comuni colpiti dal terremoto, ci ha dimostrato vici-nanza e solidarietà. Al di là dell'aspetto economico, solo il fatto di sentire la vostra presenza in un momento così doloroso, ha fatto sì che non venisse meno l'ottimismo e la voglia di ricominciare. Con altri enti, associazioni, gestori di qualsivo-

È

"Ci siete stati vicini" SOLIDARIETÀ Alla vigilia del Festival di Altroconsumo a Ferrara, due soci emiliani ci mandano un ringraziamento molto speciale.

glia servizio questo non si è verificato. Oltre a non aver scritto alcunché, non ci hanno neanche risparmiato nulla: al massimo hanno posticipato i paga-menti di utenze e servizi vari, aumen-tando forse i disagi che comporta tut-to ciò quando ti vedi arrivare gli arretrati. Per non parlare poi dello Stato, che ci ha letteralmente abban-donati al nostro destino. Abbiamo ricevuto solo la promessa di aiuti che, posso garantirlo, a tutt'oggi non ab-biamo minimamente ricevuto. Anzi, per tornare a vivere a casa nostra, abbiamo dovuto sborsare tutto di ta-sca nostra, vanificando così anni di sacrifici. Altroconsumo ha sempre dimostrato competenza, serietà e professionalità, ma con questo semplice gesto dimo-stra di avere anche senso di respon-sabilità e soprattutto un cuore grande. Per questo volevamo farvi arrivare il nostro più sentito grazie.

Simona e Cristiano Roncastri,San Prospero (MO)

Noi terremotati abbiamo apprezzato il vostro gesto

ABBONAMENTI

SEDE ASSOCIAZIONE

Telefono 02 69 61 520 Fax02 66 89 02 88

Altroconsumovia Valassina 22 20159 Milano

Giuridica 02 69 61 550 dal lunedì al venerdì h. 9/13 -14/18

Fiscale 02 69 61 570 dal lunedì al venerdì h. 14/17

Economica 02 69 61 580 dal martedì al giovedì h. 9/12

Farmaci 02 69 61 555 dal lunedì al venerdì h. 9/13 -14/18

“Miglior Acquisto” 02 69 61 560 dal lunedì al venerdì h. 9/13 -14/18

Tariffe Rc auto e moto 02 69 61 566 dal lunedì al venerdì h. 9/13 - 14/18

Tariffe telefoniche 02 69 61 590 dal lunedì al venerdì h. 9/13 -14/18

www.altroconsumo.it/contattaci è il canale attraverso il quale chiedere informazioni e consulenze online. Se preferite chiamarci, ecco quali numeri utilizzare.

Consulenze


VERSAMENTO IN BANCA

Banconote da disinfettareanconote sporche, macchiate o scolorite? Attenzione, se il pro-

blema è molto evidente la banca po-trebbe rifiutarle. È successo a un no-stro socio, che preferisce rimanere anonimo, ma ha voluto scriverci per raccontare la sua vicenda: «Ho un'at-tività commerciale e vado spesso in banca a fare versamenti di contante. L'ultima volta la filiale di Intesa San Paolo non ha accettato una mia ban-conota da 100 euro, perché macchiata. Mi hanno detto che erano costretti a farlo, visto che a prevederlo è una cir-colare della Banca d'Italia. A quel pun-to ho chiesto cosa mi restava da fare. La risposta è stata che avrei dovuto prima far sanificare la banconota pres-so una Asl, e poi con il certificato di sanificazione andare presso uno spor-tello della Banca d'Italia per il cambio».

Macchie sospetteIl socio ha allegato alla sua segnala-zione alcune foto della banconota in-

B criminata, in realtà il danneggiamen-to non era così grave. La filiale forse ha peccato di eccesso di zelo, non accettandone il versamento. Fatto sta che la circolare della Banca d'Italia esiste e nei casi in cui le condi-zioni o la provenienza delle bancono-te possano fare temere la possibilità di infezioni, prevede che queste vengano sottoposte a disinfezione. Solo allora si potrà chiedere la sostituzione delle banconote alla Banca d'Italia.

Se invece sono mutilateCosa succede se la banconota è muti-lata, cioè manca di una parte? La circolare della Banca d'Italia a que-sto proposito sottolinea che «come regola generale, una banconota muti-lata può essere cambiata se la parte presentata per il cambio rappresenta più del 50% della banconota originale, o, in caso contrario, se si può provare che la parte mancante è andata di-strutta accidentalmente». ¬

I casi previsti dalla Banca d'Italia

blema è molto evidente la banca po-trebbe rifiutarle. È successo a un no-

Continua il concorso “Prèmiati”, con cui vi ringraziamo della fedeltà con la quale ci sostenete. Sono già stati assegnati diversi premi mensili. Altri premi vi aspettano, come cantinette frigo e macchine fotografiche.A tutti i soci sono stati assegnati tre numeri personali, con i quali, purché si sia in regola con l'adesione, si partecipa alle estrazioni dei prossimi premi mensili e a quella del superpremio finale, una Mini Cooper cabrio delvalore di 24.550 euro.Trovate tutte le informazioni e i numeri sul nostro sito.Ricordate che per visualizzare ipropri numeri è necessario primaeffettuare il login sul sito.

OGNI MESERICCHI PREMI

www.altroconsumo.it/imieinumeri

OFFERTE TELEFONICHE

"Da Tim solo prese in giro" on accettate offerte al telefono,

chiedete sempre un'offerta scrit-ta: verba volant, scripta manent. Lo dimostra il caso di Federico Buffoni di Milano: «L’operatore di Tim, che mi ha convinto a lasciare Wind, mi aveva parlato di una tariffa per le chiamate di 9 cent/min senza scatto alla risposta e tariffazione al secondo. Invece mi ritrovo una tariffa di 9 cent/min con scatto alla risposta di 16 cent e tariffazione ogni 30 secondi. Poiché ho meno di trent'anni, avrei anche potuto usufruire dell'opzione Tim

N Young (a 6 euro al mese). Peccato che l'offerta sia stata attivata quattro gior-ni prima rispetto alla data da me co-municata. E i 6 euro del mese succes-sivo mi sono stati scalati prima che il mese fosse trascorso. Con una telefo-nata a Tim ho scoperto che la decor-renza non era dal giorno dell'attiva-zione, ma da quello di consegna della sim. Non penso che sia un comporta-mento corretto. Non ho perso molti soldi, ma non mi va giù che mi abbia-no fregato e la passino liscia».

Federico Buffoni, Milano

Viva voce


PROMOZIONE

Yamamay, non proprio coccole

oiché avevo fatto da Yamamay, la nota griffe di intimo, una spe-

sa superiore a 49 euro, mi è stato pro-posto di aderire alla promozione "Ya-mamay ti regala una coccola". In pratica avrei potuto acquistare al prezzo di un euro una Beauty Card grazie alla quale avrei potuto sceglie-re un trattamento di bellezza nel cen-tro estestico a me più vicino. «Con la Beauty Card puoi scegliere il tratta-mento di bellezza che preferisci, tra oltre 1.000 proposte in strutture spe-cializzate presenti in tutta Italia», re-cita la réclame del prodotto.

La beauty card Ho accettato, pago un euro e ritiro la card. Per attivarla occorre andare sul

P

sito dedicato e iscriversi seguendo la procedura indicata. Faccio così. Quan-do però arrivo alle note sulla privacy, decido di non accettare le condizioni sull'invio di materiale pubblicitario e sulla partecipazione a fini statistici. Il consenso a queste condizioni è fa-coltativo, fatto sta che forse a causa di questo mio diniego non mi arriva né l'email di benvenuto, né la lista de-gli istituti che partecipano a questa iniziativa, senza la quale non avrei potuto prendere alcun appuntamen-to. Penso a un disguido, così invio un reclamo attraverso l'indirizzo email segnalato dall'azienda in caso di pro-blemi. Anche stavolta nessuna rispo-sta. Penso che è il momento di chie-dere aiuto ad Altroconsumo.

Arriva la confermaLa società che ha ideato e sviluppato la promozione per Yamamay rispon-de prontamente ad Altroconsumo. Invece di scusarsi, il responsabile marketing afferma che non c'è stato alcun disservizio: «La cliente riceverà oggi l'email di conferma della sua re-gistrazione e, successivamente, le co-municheremo il centro benessere a lei più vicino e comodo». Insomma, avrei dovuto credere che proprio quel giorno era previsto l'in-vio della conferma. Sarà, sta di fatto che se la vicenda si è risolta è grazie ad Altroconsumo.

Patrizia Mustari,Certosa di Pavia (PV)

Trattamento estetico a 1 euro

BACHECAfacebook.com/altroconsumo

PasqualeBerloco

Vi ringrazio per la precisione e l'efficienza del servizio di calcolo Rc auto. Grazie a questo strumento e al vantaggio della convenzione soci Altroconsumo con Zurich-Connect ho lasciato la mia vecchia compagnia risparmiando con la nuova ben 315 euro. Questo sì che è un servizio per la comunità!

AndreaCosta

Ho avuto dei problemi con Fastweb. Dal momento in cui ho chiesto aiuto ad Altroconsumo si sono sbloccati e ho risolto tutto.

DamianoRagnini

Sono socio di Altroconsumo da un anno, e penso proprio che continuerò. Dovendo rinnovare l'assicurazione per un'auto ferma da tre anni, ho risparmiato ben 188 euro, grazie ai suggerimenti di Altroconsumo. Vale proprio la pena rimanere abbonati. Ciao.

MauroMarin

Vi ringrazio per la sollecitudine e la competenza professionale con cui siete intervenuti con l'assicurazione Estendo. Non solo mi è stato riconosciuto il rimborso per il danno al televisore di mia madre, ma anche 90 euro in più rispetto alla loro prima proposta. Grazie ancora!

IL DUBBIO

Può un succo all'anguria avere solo il 2% di anguria?

UNA SOCIA ci scrive per sottoporci la sua perplessità su un nuovo prodotto: «La marca Amita ha immesso sul mercato un nuovo gusto dei suoi succhi di frutta, quello all'anguria. Passando velocemente in rassegna gli ingredienti, ho notato che c'è solo il 2% di anguria. È un prodotto fuorilegge?».

■ Comprendiamo la perplessità dei consumatori che leggono in etichetta “anguria”, ma poi si trovano anche purea di mela da concentrato, purea di mela, succo concentrato di melone, limone e solo il 2% di

anguria. Il nuovo prodotto all’anguria di Amita non si definisce però succo di frutta; si colloca nella categoria “bevanda al gusto di...”, cui la legge consente di contenere poca frutta.

■ Attenzione alle denominazioni: il "succo" è succo spremuto di frutta al 100%; il "nettare" va dal 25% minimo di succo, richiesto dalla legge per le banane, al 50% (per pere e mele); la "bevanda alla frutta" deve averne minimo il 12%, ma è a discrezione del produttore aumentarne la quantità; la "bevanda al gusto di..." di succo ne ha meno del 12%.


o fatto le uova strapazzate con la cipolla rossa da aggiungere al

riso alla cantonese. Il risultato è che le uova sono diventate verdi: non sono riuscita a mangiarle, non mi sono fi-data, anche se il gusto non era altera-to. Ho provato a fare la stessa cosa con altre uova, ma con meno cipolle. Que-sta volta non c'è stato un mutamento di colore. Cosa c'è nelle cipolle che fa diventare le uova verdi?

Lettera firmata

Quello delle uova verdi è un fenome-no noto per le uova sode. Quando sono cotte troppo a lungo, sul tuorlo si forma una patina grigio-verdastra. Questa colorazione si deve al solfuro di ferro, prodotto dalla reazione tra il ferro contenuto nel tuorlo e lo zolfo presente nell’albume. Anche le cipol-le contengono composti con zolfo: nel

H

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Scelte sicure

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preparare le uova strapazzate, lo zol-fo delle cipolle può essere entrato in contatto con il ferro del tuorlo. La seconda volta, con quantità minore di cipolle, la reazione potrebbe esse-re stata minima e quindi poco evi-dente. Ci sembra questa l'ipotesi più plausibile, nel qual caso il consumo non esporrebbe ad alcun rischio. ¬

IN FASE DI COTTURA

Se l'uovo diventa verde

ul sito Flyplanet.com ho acqui-stato un biglietto di andata e ri-

torno Bologna-Crotone effettuato dal-la compagnia Small Planet Airlains. Dopo due settimane dall'acquisto ri-cevo dalla compagnia aerea un avviso via email, con cui mi comunicano che il vettore ha deciso di sospendere i voli su quella tratta, perché non economi-camente vantaggiosa, a causa di un

S numero insufficiente di passeggeri. Nel messaggio sono contenute anche le istruzioni per la richiesta di rimbor-so: occorre inviare un'email specifi-cando volo e coordinate bancarie. Seguo scupolosamente le indicazioni, tant'è che arriva dalla compagnia la conferma che è stata aperta la pratica di rimborso. È contenuta anche una rassicurazione: «La informeremo a breve dell'avvenuto bonifico». Non so quale sia il loro concetto dell'espres-sione «a breve», fatto sta che passano le settimane, ma il bonifico non arriva. Tra l'altro, a distanza di due mesi, sul sito flyplanet.com risultano ancora presenti le rotte da e verso Crotone, sebbene non siano più operative. Chiedo allora ad Altroconsumo dei consigli su come comportarmi: me-glio sollecitare la pratica per conto mio o far intervenire direttamente il servizio giuridico dell'associazione.? Per accorciare i tempi, Altroconsumo propende per questa seconda opzio-ne. I fatti le danno ragione, infatti di lì a pochi giorni arriva l'avviso del giorno esatto dell'accredito e poi il bonifico vero e proprio.

Domenico Pallone, Bologna

Viva voceViva voce


INDICETest e inchieste degli ultimi mesi

ARCHIVIO ONLINETrovi l’archivio completo di tutti gli articoli di Altroconsumo degli anni passati, oltre a quelli delle riviste Test Salute, Soldi&Diritti e HiTest, su

www.altroconsumo.it

ARGOMENTO NUM. ANNOA Antivirus 269 4/2013Antizanzare 271 6/2013Asciugatrici 266 1/2013Aspirapolveri 271 6/2013Auto, ibride ed elettriche 266 1/2013

BBiciclette elettriche 271 6/2013Benzina, prezzo 266 1/2013

CCellulari per anziani 267 2/2013 rete 4G 267 2/2013 smartphone 270 5/2013Computer, ultrabook 268 3/2013Condizionatori, etichetta energetica 270 5/2013Consumo etico, inchiesta 270 5/2013Contraffazione, cosmetici e alimenti 268 3/2013Crash test 269 4/2013Creme solari 271 6/2013

DDetergenti per bucato 267 2/2013Detergenti per casa 266 1/2013

EElettricità, tariffe 271 6/2013Energia, risparmiare in casa 267 2/2013Ereaders 265 12/2012Etichettatura degli alimenti 266 1/2013

FFarina 266 1/2013Ferri da stiro 270 5/2013Forni a microonde 264 11/2012Frigoriferi a doppia porta 266 1/2013

GGiocattoli, sicurezza 265 12/2012Gioco d’azzardo 265 1272012Gpl, prezzo 269 4/2013

HHigh tech, soddisfazione 265 12/2012

IImballaggi di plastica biodegradabile 266 1/2013Impregnanti per legno 268 3/2013Internet provider 271 6/2013

LLampadine 269 4/2013Latte, presenza aflatossine 266 1/2013Lavatrici, a carica dall’alto 269 4/2013 Lavastoviglie 268 3/2013

MMacchine fotografiche, reflex e mirrorless 268 3/2013Macchine caffè espresso 265 12/2012Macchine per fare il pane 266 1/2013Micotossine 270 5/2013Miele 269 4/2013Mixer per alimenti 267 2/2013Monitor per pc 267 2/2013

NNavigatori satellitari 270 5/2013

OOrigine degli alimenti 268 3/2013

PPadelle antiaderenti 269 4/2013Pesce (inchiesta prezzi) 271 6/2013Piste ciclabili 270 5/2013Pneumatici estivi 269 4/2013 responsabilità sociale 269 4/2013Poste, soddisfazione 265 12/2012Pulizie di casa ecologiche 268 3/2013

RRiso 267 2/2013

SSeggiolini auto 271 6/2013Scale 271 6/2013Siti di offerte scontate 270 5/2013Social network 271 6/2013Stampanti 269 4/2013Supermercati rispetto per l’ambiente 268 3/2013

TTagliaerba 270 5/2013Tariffe telefono fisso 269 4/2013Televisori medi e grandi 267 2/2013 di grande formato 265 12/2012 montaggio alla parete 270 5/2013Trapani 267 2/2013Treni 268 3/2013

VVacanze, soddisfazione 268 3/2013Vetro, riciclo 267 2/2013

ASSOCIAZIONEAltroconsumo è un’associazione senza fini di lucro fondata a Milano nel 1973. Altroconsumo, in piena autonomia e indipendenza, si pone come scopo l’informazione, la difesa e la rappresentanza dei consumatori. È membro della CI (Consumers’ International), di ICRT (International Consumers’ Research and Testing) e del BEUC (Ufficio europeo delle associazioni di consumatori). Altroconsumo si finanzia esclusivamente attraverso le quote associative.

Presidente: Paolo MartinelloVicepresidente: Marino MelissanoDirettore: Luisa CrisigiovanniTesoriere: Enzo PassaroConsiglio: Valentina Apruzzi, Franca Braga, Giulia Candiani, Raffaele Cauzzi, Liliana Cantone, Silvia Castronovi, Luisa Crisigiovanni, Graziella De Faveri, Andrea Doneda, Letizia Ghizzi Panizza, Paolo Martinello, Rosanna Massarenti, Francesco Mattana, Marino Melissano, Natalia Milazzo, Giovanni Pessina, Marco Pierani, Daniela Nocchieri, Valeria Riccardi, Vincenzo Somma, Lorena Valdicelli.Sede nazionale via Valassina 22 - 20159 Milano. Tel 02/66.89.01 - Fax 02/66.89.02.88

ALTROCONSUMO EDIZIONI S.R.L.Il mensile Altroconsumo, i bimestrali Soldi & Diritti, Test Salute e HiTest, così come le guide pratiche hanno come unico obiettivo l’informazione e la difesa dei consumatori. Le riviste non contengono una sola riga di pubblicità, né informazioni pagate o ispirate da produttori e venditori o da gruppi di interesse politico e finanziario, a garanzia della trasparenze e dell’obiettività dei giudizi.I test comparativi su beni di consumo e servizi finanziari e assicurativi sono l’elemento che contraddistingue le riviste. I laboratori e gli esperti incaricati di svolgere le prove sono indipendenti dai produttori e da qualsiasi tipo di interesse commerciale. Tutti i campioni utilizzati per la realizzazione dei test vengono acquistati anonimamente e inviati direttamente ai

laboratori per l’esame. I campioni gratuiti vengono rifiutati.I risultati delle prove condotte da Altroconsumo, Soldi & Diritti, Test Salute e HiTest riguardano esclusivamente i prodotti presi in esame, anche se è possibile trarne valutazioni di carattere generale e consigli utili per gli acquisti.

Direttore editoriale: Andrea DonedaDirettore responsabile: Rosanna Massarenti

Redazione: Natalia Milazzo, Alessandro Sessa (caporedattori), Marzio Tosi (vicecaporedattore), Luca Cartapatti, Manuela Cervilli, Michela Di Mario, Matteo Metta, Beba Minna, Simona Ovadia, Adelia Piva, Sonia Sartori, Roberto Usai.

ABBONAMENTO E QUOTA ASSOCIATIVA Altroconsumo, Soldi & Diritti e Test Salute sono diffusi solo in abbonamento.L’importo dell’abbonamento comprende anche la quota di associazione. Sono soci solo le persone fisiche. Le persone giuridiche possono abbonarsi e accedere ai servizi individuali forniti dall’associazione. Per abbonarsi è sufficiente inviare una lettera indirizzata a Altroconsumo Edizioni srl - Casella postale 10608 - 20110 Milano oppure collegarsi al sito altroconsumo.it cliccando alla sezione “contattaci”.Pagamento a mezzo domiciliazione bancaria o carta di credito: questa forma di pagamento è indispensabile quando si sceglie la rata trimestrale. In ogni caso, la durata dell’abbonamento è a tempo indeterminato e le future variazioni di costo verranno comunicate anticipatamente sulla rivista.Garanzia di soddisfazione: se entro 15 giorni dal ricevimento del primo numero della rivista si cambia idea e non si vuole più essere abbonati alle riviste e Soci Altroconsumo, si ha diritto di recedere e nulla sarà dovuto. Per esercitare il diritto di recesso basta scrivere una lettera a: Altroconsumo - Ufficio Abbonamenti - Via Valassina, 22 - 20159 Milano o collegarsi al sito www.altroconsumo.it (cliccando sulla voce “contattaci”). Inoltre, in qualsiasi momento si può recedere dall’abbonamento e dall’associazione con una lettera all’ufficio Abbonamenti sarà restituito quanto eventualmente già pagato per il periodo successivo al recesso.Guide Pratiche gratuite: per ricevere in regalo la Guida Pratica è necessario essere in regola con la quota di adesione. L’importo di 1,95€ per le spese amministrative verrà addebitato con le stesse modalità con cui si paga l’adesione ad Altroconsumo. Le Guide possono essere vendute al prezzo indicato in quarta di copertina e/o inviate in omaggio ai Soci.Per ricevere i numeri arretrati è sufficiente telefonare o scrivere all’Ufficio Abbonamenti Altroconsumo. Il costo è pari al doppio del prezzo di copertina. Non è possibile richiedere più di due esemplari dello stesso numero. I suoi dati personali saranno utilizzati da Altroconsumo e/o da terzi da esso incaricati per la gestione dell’abbonamento, nonché per gli scopi associativi. Essi verranno trattati con mezzi informatici e potranno essere, a termini di legge, da lei consultati, modificati, integrati o cancellati.

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