Caschi Moto Un Flop Integrale Altroconsumo 225

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CONSIGLI UTILI 12 Altroconsumo Aprile 2009 www.altroconsumo.it Test Fare manutenzione Prima di tutto date un'occhiata al llbretto di istruzioni, per capire come smontare la visiera e l'imbottitura. Una visiera graffiata o sporca riduce la visibilità e crea fastidio- si riflessi di luce nelle ore notturne. Deve essere sostituita, se necessario, e ogni tanto va smontata per pulirla bene. Non usate prodotti abrasivi, basta acqua tiepida con sapone neutro, da applica- re con un panno morbido. Se l'interno del casco è estraibi- le, è lavabile e quindi più igienico. Basta lavarlo in acqua tiepida con del sapone neutro e lasciarlo asciugare senza esporlo ai raggi solari. Il proble- ma è riposizionarlo in modo corretto, perché seguire le istruzioni a volte non è sufficiente. Se l’interno è fisso, po- tete prevenire il problema indossando le calottine di cotone copricapo, oppu- re potete farlo lavare nei negozi spe- cializzati: costa circa 20 euro. Il casco va conservato in locali non umidi (da evitare cantine e box), al riparo dal sole e dalla polvere. Evitiamo anche di lasciarlo a lungo nel bauletto della moto, soprattutto in estate a temperature elevate. Caschi, un flop integrale La protezione della testa in moto è indispensabile, ma non è sempre garantita. Amare delusioni nelle prove di sicurezza. Guida alla scelta del modello giusto. l casco è un dispositivo di protezione indispensabile per i motociclisti. Che debba essere sicuro è quindi ovvio. Ma non è sempre così. Dai risultati del no- stro test risulta evidente che ci sono in vendita alcuni caschi omologati, ovvero in regola con la normativa, che non assicurano una sicurezza otti- male. Sono tanti: ben 4 su 18 testati, ovvero quasi un quarto è a rischio. Il problema è grave, anche perché potenzialmente potrebbe riguardare molti altri mo- delli in vendita. Si tratta di caschi integrali, quelli che dovrebbero offrire la protezione maggiore (coprono anche il mento), da cui il motociclista si aspetta il mas- simo delle prestazioni. Dunque, come è possibile che non siano tutti sicuri? Il problema è di due ordini: norme inadeguate e produttori non sempre zelanti. Aziende manchevoli Gli standard di omologazione, periodicamente ag- giornati, dovrebbero servire a garantire l’incolumità del conducente. Ogni casco, prima di essere messo in commercio nel mercato europeo, è sottoposto a nu- merosi test per ottenere l'omologazione, che ne rende possibile la vendita. Le norme impongono al costrut- 1 I 2 3 4 omologati BOCCIATI NEL TEST

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CONSIGLI UTILI

12 Altroconsumo Aprile 2009 www.altroconsumo.it

Test

Fare manutenzionePrima di tutto date un'occhiata al llbretto di istruzioni, per capire come smontare la visiera e l'imbottitura.

Una visiera graffiata o sporca riduce la visibilità e crea fastidio-

si riflessi di luce nelle ore notturne. Deve essere sostituita, se necessario, e ogni tanto va smontata per pulirla bene. Non

usate prodotti abrasivi, basta acqua tiepida con sapone neutro, da applica-re con un panno morbido.

Se l'interno del casco è estraibi-le, è lavabile e quindi più igienico.

Basta lavarlo in acqua tiepida con del sapone neutro e lasciarlo asciugare senza esporlo ai raggi solari. Il proble-ma è riposizionarlo in modo corretto, perché seguire le istruzioni a volte non è sufficiente. Se l’interno è fisso, po-tete prevenire il problema indossando le calottine di cotone copricapo, oppu-re potete farlo lavare nei negozi spe-cializzati: costa circa 20 euro.

Il casco va conservato in locali non umidi (da evitare cantine e

box), al riparo dal sole e dalla polvere. Evitiamo anche di lasciarlo a lungo nel bauletto della moto, soprattutto in estate a temperature elevate.

Caschi,un flop integrale

La protezione della testa in moto

è indispensabile, ma non è sempre garantita.

Amare delusioni nelle prove di sicurezza.

Guida alla scelta del modello giusto.

l casco è un dispositivo di protezione indispensabile per i motociclisti. Che debba essere sicuro è quindi ovvio. Ma non è sempre così. Dai risultati del no-stro test risulta evidente che ci sono in

vendita alcuni caschi omologati, ovvero in regola con la normativa, che non assicurano una sicurezza otti-male. Sono tanti: ben 4 su 18 testati, ovvero quasi un quarto è a rischio. Il problema è grave, anche perché potenzialmente potrebbe riguardare molti altri mo-delli in vendita. Si tratta di caschi integrali, quelli che dovrebbero offrire la protezione maggiore (coprono anche il mento), da cui il motociclista si aspetta il mas-simo delle prestazioni. Dunque, come è possibile che non siano tutti sicuri? Il problema è di due ordini: norme inadeguate e produttori non sempre zelanti.

Aziende manchevoliGli standard di omologazione, periodicamente ag-giornati, dovrebbero servire a garantire l’incolumità del conducente. Ogni casco, prima di essere messo in commercio nel mercato europeo, è sottoposto a nu-merosi test per ottenere l'omologazione, che ne rende possibile la vendita. Le norme impongono al costrut-

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4 omologati

BOCCIATI NEL TEST

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IL NOSTRO TEST

Aprile 2009 Altroconsumo 13www.altroconsumo.it

Caschi,un flop integrale

Se si cade in moto, l'urto della testa può essere molto violento. Il casco deve assorbire l'impatto e attutire il più possibile gli effetti del colpo. Le prove del test simulano i rischi legati agli impatti con ostacoli di diversa natura: terreno, marciapiedi e guard-rail.

LE PROVE DI IMPATTOIn caso di incidente un casco può subire un impatto in diversi punti. Ognuno dei 18 caschi integrali del test è stato colpito in cinque punti (gli stessi previsti dalle prove per ottenere l’omologazione). Le zone critiche sono: la sommità della testa, la fronte, la nuca, la tempia e il mento. Le prove simulano l'impatto sia con una superficie piatta (l'asfalto) sia con una ricurva (il cordolo del marciapiede).

RESISTENZA DEI MATERIALIPer verificare se i materiali dei caschi resistono, le prove sono state effettuate in condizioni estreme, cioè simulando temperature particolarmente rigide (meno 20 gradi) oppure molto elevate (più 50 gradi).

ADERENZA E TENUTA DEL CINTURINOPer essere sicuro, oltre ad assorbire i colpi, il casco deve essere ben saldo in testa in caso di incidente. Abbiamo provato a scalzare i modelli del test dalla testa di un manichino e abbiamo verificato così anche la tenuta del cinturino, sottoponendolo a un forte strappo.

LA VISIERALa sicurezza in moto passa anche per la visiera. In laboratorio si valuta se protegge gli occhi e se garantisce una buona visibilità. In basso, il test di resistenza della visiera.

Ecco i principali tipi di caschi, con pregi e difetti. L'ultimo in basso, il DMG, non è omologato e ne è vietata la vendita e l'utilizzo.

QUATTRO TIPOLOGIE DI CASCO

tore precisi standard produttivi, che però non rap-presentano necessariamente il massimo obiettivo di sicurezza raggiungibile. Alcune aziende si impegnano di più e vanno oltre le indicazioni stabilite dall'omologazione (quella attual-mente in vigore è la ECE R22-5), per garantire una sicurezza superiore a quella prevista per legge. C'è chi invece si attiene al minimo indispensabile. In altre parole, qualche azienda si mette a produrre caschi in regola con l’omologazione, non necessariamente si-curi sotto ogni aspetto. Una riduzione dei costi e del-

INTEGRALE

ROffre la protezione migliore in assoluto. D'inverno ripara

bene dal freddo. Attutisce bene il rumore.

QPuò essere pesante, è più scomodo da infilare e sfilare

ed è più complicato da lavare.

PREZZO: a partire da 60€

MODULARE

RConsente di alzare la mentoniera, pratico in caso di

sosta. Sicuro come un integrale e comodo da calzare come un jet.

Q Il prezzo di solito è abbastanza elevato. Va usato sempre

chiuso, altrimenti non è sicuro.

PREZZO: a partire da 150€

JET E DEMI-JET

RComodo d'estate, perché fa patire meno il caldo. Molto

diffuso in città, è consigliato a chi compie tragitti brevi.

Q Il mento non è protetto, in alcuni modelli è troppo

esposta anche la mascella.

PREZZO: a partire da 40€

QMolto usato dagli adolescenti, è poco più di un cappellino.

Il casco "a scodella" in Italia è illegale, non è omologato. Il motivo è semplice: non è sicuro. Non protegge in modo adeguato la testa, la nuca resta completamente scoperta. Non si può usare.

DMG

NON COMPRARE

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TABELLACOME LEGGERLA

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Miglioredel TestMigliorAcquistoScelta Conveniente

qualità buona non comprare

bocciatox

14 Altroconsumo Aprile 2009 www.altroconsumo.it

Test

CASCHI INTEGRALI PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI

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ella

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Prov

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atic

heNOLAN N62 133-199 T ad 1427 B C A B B B B B B B 68

XLITE X-701 349-409 F dd 1345 B C A B B B B B C B 67

MARUSHIN 777 NX 180-199 F ad 1386 C C A B B B B A B B 66

LAZER Fiber B1 299-319 F dd 1529 B C B B C C B A B B 65

SHOEI XR-1000 450-573 F dd 1359 C B A B C C C B B B 64

CABERG V2 407 119 T as 1513 B C A B C C C B B C 63

LAZER Vertigo 129-135 T as 1461 C C A B B B C C B B 63

GREX R2 Club 108 T ad 1410 C B A B B C C C C C 62

SHARK RSI 347-365 F dd 1540 B C A B C D C B B C 62

SUOMY Vandal 350 F dd 1480 B C A B C D C A B C 61

SHARK S 650 179-199 T as 1610 C C B C C C C C B B 61

ARAI Chaser 419-549 F dd 1490 B B B B C D C B B C 59

AIROH Speed Fire 70-80 T as 1415 B B A B C C C C C C 58

AGV Stealth 250-319 F dd 1495 C C C C D E C B B C 50

BIEFFE Syntek 200 F dd 1487 E B E E C E D C B C x

MDS Edge 66-85 T as 1512 E B B E C C C C C C x

SUOMY Trek 170 T as 1551 E C A E C B C C B C x

VEMAR VSREV 250-303 F dd 1569 E B A E C D C B B C x

Guarda il video con le

prove di sicurezza cui

abbiamo sottoposto i

caschi del test su

www.altroconsumo.it

/motori

Assorbimento degli urti Questa è la prova più im-portante tra quelle di si-curezza. I modell i con giudizio pessimo non pas-sano le prove di omologa-zione e sono bocciati anche nel giudizio complessivo di laboratorio.

Prove pratiche Sono tan-ti gli aspetti valutati in questa parte del test: la comodità nel mettere e togliere il casco, la pratici-tà dell'allacciatura, la co-modità (peso, utilizzo con occhiali o con i guanti, vi-brazioni, rumore...), la vi-siera (sopporta il vento? Si appanna?).

(1) T: termoplastico, F: in fibra

(2) dd: a doppio anello; as: automatica a scatto; ad: automatica con dentatura.

il test risulta aperto, le aziende non possono prepa-rarsi in anticipo (magari rinforzando solo alcuni pun-ti del casco), perché non conoscono prima quale sarà il margine di indagine dell'analisi. Ed è giusto che sia così. Ogni imprevisto va considerato, anche il più re-moto. Questo per l'omologazione dei caschi da moto non è previsto. Eppure non tutti modelli del test han-no superato la prova. Avere un incidente e subire un urto con un casco inadatto, che non garantisce un'ade-guata protezione, significa mettere seriamente a ri-schio la propria incolumità. Un problema non teorico, visto che 4 caschi del test sono bocciati proprio nella prova di assorbimento degli urti: la più importante.

Sicurezza a buon mercatoIl nostro test dimostra che ci sono produttori che si impegnano a fare di meglio. Guardando la tabella in questa pagina scoprite nomi e cognomi: i caschi che hanno ottenuto un giudizio accettabile nelle prove di sicurezza sono quelli che superano solo le prove di omologazione; mentre i giudizi superiori sono attri-buiti ai produttori che hanno dimostrato di aver fatto sforzi per raggiungere standard di sicurezza maggio-ri. Come potete vedere, l'impegno del produttore non si traduce per forza in un prezzo di vendita esoso. Alcune aziende offrono prodotti a buon mercato con

le procedure, conveniente per le aziende, che talvol-ta si traduce, nella pratica, in un'offerta di caschi che non garantiscono una protezione ottimale.

Più ligi alle regoleI test di omologazione si basano su prove di impatto, che limitano la valutazione dei rischi a cinque punti specifici, considerati particolarmente delicati (come nuca e tempie, per dirne alcuni). Sui caschi per bici-clette, per esempio, le prove vengono fatte in zone scelte a caso, alla caccia di eventuali punti critici. Così

ESCLUSIVO SOCI Scegli l'Rc moto più conveniente per te consultando la nostra banca dati su www.altroconsumo.it/motori

PRUDENZAIl comportamento è la prima buona regola. Come ricordava Nico Cereghini, famoso motociclista: "Casco in testa ben allacciato, luci accese anche di giorno e prudenza... sempre!"

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Aprile 2009 Altroconsumo 15www.altroconsumo.it

Quattro modeli del test sono stati elimi-nati per gravi problemi di sicurezza: non garantiscono sufficientemente la pro-

tezione in caso di urto. Sono stati denunciati al ministero dello Sviluppo economico e a quello delle Infrastrutture e dei trasporti. Ma il problema resta all'origine, ovvero rimane il fatto che i cri-teri previsti per l’omologazione dei caschi sono da rivedere. Solo così i consumatori potranno acquistare prodotti che li proteggono davvero. A sinistra marca e modello dei caschi bocciati.

Chiusura automatica con dentaturaAltrettanto sicura, è facile da aprire e chiudere (anche con i guanti). Comoda da regolare.

Chiusura a doppio anelloIl cinturino non deve essere sfilacciato né consumato. Con i guanti è più difficile da chiudere rispetto alle chiusure automatiche. È la più sicura.

La nostra scelta Caschi integrali

NOLAN N62133-199 euroMigliore del Test e Migliore Acquisto per il giudizio molto positivo sia nelle prove di sicurezza sia in quelle pratiche.

68CABERG V2 407119 euroNostra Scelta Conveniente, è la combinazione di un buon prezzo con adeguati requisiti di sicurezza. In particolare è ottima la visiera.

63

LAZER Vertigo129-135 euroProdotto sicuro e pratico da usare, anche con i guanti. Leggermente più caro degli altri due modelli premiati come Scelta Conveniente.

63GREX R2 Club108 euroBuoni i risultati sotto l'aspetto sicurezza, non offre il meglio nelle prove pratiche. Scelta Conveniente per il prezzo piuttosto competitivo.

62

La chiusura del casco ogni tanto va controllata, per verificarne il buon funzionamentoEsistono tre tipi di allacciatura, con pregi diversi. Se avete il dubbio che non chiuda bene conviene contattare il rivenditore per farla controllare. Il cin-turino va sempre allacciato e anche in modo cor-retto: non deve essere né stretto né largo. Una volta chiuso, deve passarci un dito senza fatica.

Chiusura automatica a scattoDeve aprirsi e chiudersi facilmente, senza forzature e blocchi. Preferita dai motociclisti per la praticità.

L'ALLACCIATURA È IMPORTANTE

ottime caratteristiche, come dimostra la presenza nel test di tre Scelte Convenienti. A volte il costo dipende dalla griffe o dalla colorazione diversa, piuttosto che dalla tecnologia utilizzata. E la sicurezza non è legata al materiale: ci sono caschi ottimi sia in fibra sia in termoplastica, anche se i primi costano di più. E ri-cordate che lo stesso integrale è venduto a cifre mol-to diverse a seconda del negozio scelto.

Motociclisti più a rischio in ItaliaUno sforzo ulteriore è necessario per migliorare la sicurezza dei caschi, perché il trend degli incidenti sulle due ruote nel nostro Paese è in crescita, in con-trotendenza con altre realtà europee. Da noi, nel 2007, mentre i morti per incidenti stradali nel complesso sono diminuiti del 9,5%, tra i motociclisti risultano in crescita: più 4,5%. L'uso del casco è cruciale. Alcune statistiche rivelano che chi non lo indossa rischia qua-si il doppio di mettere a repentaglio la propria incolu-mità. La differenza è evidente soprattutto nella guida in città, dove l'incidenza della mortalità di chi non protegge la testa è doppia rispetto a chi lo fa. I moto-ciclisti possono ricorrere anche ad altri accessori di sicurezza (come il guscio che protegge la colonna ver-tebrale, le tute con protezioni per spalle e ginocchia), ma il casco è considerato il principale salvavita. ¬

La nostra voceQuattro modeli del test sono stati elimi-nati per gravi problemi di sicurezza: non garantiscono sufficientemente la pro-

tezione in caso di urto. Sono stati denunciati al ministero dello Sviluppo economico e a quello delle Infrastrutture e dei trasporti. Ma il problema resta all'origine, ovvero rimane il fatto che i cri-teri previsti per l’omologazione dei caschi sono da rivedere. Solo così i consumatori potranno acquistare prodotti che li proteggono davvero.

BIEFFE SyntekMDS EdgeSUOMY TrekVEMAR VSREV

BOCCIATI

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16 Altroconsumo Aprile 2009 www.altroconsumo.it

Test

• In seguito all’uscita dell’articolo su Altroconsumo, la AGV S.p.A.ci ha chiesto la pubblicazione della seguente precisa-zione

“Si comunica ai lettori che la ditta AGV S.p.A., con riferimento all’articolo comparso a pagina http://www.altroconsumo.it/caschi/caschi-moto-un-flop-integrale-s239023.htm ha contestato i contenuti dell’articolo riguardanti il proprio casco a marchio MDS modello EDGE.La società AGV S.p.A. informa che il proprio casco è conforme alla normativa ECE 22.05 ed è stato conseguentemen-te omologato presso gli organi accredi-tati.AGV ha messo a disposizione di Altro-consumo i risultati conformi dei test di controllo relativi al lotto sotto analisi senza avere ricevuto alcun riscontro in merito e senza avere ancora ricevuto comunicazione relativa a quale laborato-rio abbia effettuato i test.”

• Suomy S.p.A. ha chiesto, ai sensi dell’art. 8 della legge 8 febbraio 1948 n. 47, la pubblicazione della seguente rettifica.

"Il casco Suomy TREK, al pari di tutti gli altri caschi prodotti da Suomy S.p.A., ha superato tutte le prove di omologazione, di qualificazione della produzione, nonché i controlli continui e periodici richiesti dal Regolamento ECE/ONU n. 22/05, così come certificato dall’ente accreditato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero stesso.In base ai dati forniti a Suomy S.p.A. da Altroconsumo e relativi alle prove da quest’ultimo eseguite - dati di cui si chiede la pubblicazione e la diffusione mediante la medesima visibilità degli articoli sopra citati con specificazione di modalità e condizioni delle prove medesime ed indicazione del soggetto che le ha effettuate - risulterebbe che il casco Suomy TREK non avrebbe superato la prova di assorbimento degli urti, riportando valori di HIC superiori a quelli richiesti dal vigente Regolamento ECE/ONU n. 22/05.Al riguardo, in base al combinato disposto degli artt. 7.3.6 e 10.4.5 di tale Regolamento, l’efficacia dell’assorbi-mento, e quindi la sicurezza di un casco, è da considerarsi soddisfacente quando

il valore di HIC sia inferiore a 2640.Posto che i dati relativi al casco Suomy TREK forniti da Altroconsumo riportano valori di HIC pari a 2495/2588 e quindi inferiori al valore consentito e ritenuto soddisfacente, il casco Suomy in questione deve ritenersi conforme alla normativa vigente ed in grado di garantire sicurezza e protezione a chi lo indossa.Le informazioni contenute negli articoli sopra citati risultano, pertanto, non corrette, incomplete e, comunque, non corrispondenti alla realtà.Suomy S.p.A. ne chiede, pertanto, la immediata rettifica, mediante idonee ed opportune visibilità e rilevanza anche nei confronti dei mezzi di comunicazione nazionale e di settore, riservandosi ogni opportuna azione a tutela dei propri diritti. ”

• Vemar ha invece espresso la sua posizione sul web, dopo che ci aveva avanzato alcune richieste di chiarimento.Vemar ha precisato che, come indicato dalla normativa vigente, il casco viene sottoposto periodicamente ad una routine di test di verifica che sono stati tutti regolarmente superati;

- che i risultati dei test effettuati da Altroconsumo sul casco Vemar Helmets modello VSREV rientrano nei valori di conformità stabiliti dalla normativa attualmente vigente in materia di omologazione, ovvero il regolamento ECE 22/05, come può essere conferma-to da qualunque laboratorio abilitato.

- che nessun casco Vemar Helmets modello VSREV è stato ritirato dal mercato nè sussistono le condizioni per il suo ritiro.

LA NOSTRA REPLICA

Nel test di sicurezza su caschi moto integrali, Altroconsumo ribadisce la correttezza e fondatezza dei propri dati e della valutazione degli stessi: i prodotti acquistati nei negozi e portati in un laboratorio europeo accreditato per l’omologazione dei caschi moto non hanno superato le prove di impatto previste dalla norma di omologazione ECE 22-05. Abbiamo informato il ministero delle Infrastrutture e Trasporti dei risultati e chiesto che siano ritirati dal

mercato poiché non assicurano una protezione adeguata della testa.

• I produttori sono stati informati dei risultati a gennaio 2009. Tutte le risposte ricevute sono state valutate dai nostri esperti. VEMAR non ha risposto ai risultati inviati e ha reagito solo in seguito al nostro comunicato stampa.

• Per motivi deontologici non riveliamo mai i nomi dei laboratori cui affidiamo i test (come ci ha richiesto AGV), per evitare che gli stessi possano subire pressioni dai produttori.

• Il laboratorio che ha eseguito il test è accreditato per la certificazione dei caschi moto, le prove eseguite e la valutazione dei risultati sono esaustivamente descritte dalla ECE 22-05.

• La normativa ECE 22-05 prevede identiche prove per il primo lotto e i successivi; ma differenti valutazioni dei risultati fra gli uni e gli altri. Avendo prelevato i caschi sul mercato, abbiamo fatto riferimento alle valutazioni che si applicano ai lotti successivi al primo.

• Suomy SpA fa riferimento al valore di HIC per la valutazione dell’efficacia di assorbimento degli urti. Tale valore è fondamentale poiché rappresenta la capacità del casco di assorbire l’energia prodotta dall’impatto. Letteralmente è il criterio che valuta i possibili danni alla testa (HIC =Head Injury Criterion). Altroconsumo ha usato il valore limite previsto dalla norma per la verifica di conformità della produzione e i test di routine (ovvero HIC inferiore a 2400), senza considerare il margine di tolleranza del 10% invocato da diversi produttori, in quanto non applicabile nel caso specifico.

• Tutti i prodotti da noi bocciati non rientrano nei valori di conformità stabiliti dalla normativa attualmente vigente in materia di omologazione, pertanto li abbiamo segnalati al ministero delle Infrastrutture.

• Il numero della rivista con il test sui caschi è stato chiuso in redazione il 10 marzo, quindi molti giorni prima dell'indagine sui caschi della Guardia di Finanza di Genova. È pertanto infondata l'accusa di aver cavalcato l'onda dell'indagine con un facile sensazionalismo.

I PRODUTTORI PRECISANO