Inquadramento delle dislipidemie Francesco Angelico I Clinica Medica La Sapienza, Università di...

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Inquadramento delle Inquadramento delle dislipidemiedislipidemie

Francesco AngelicoFrancesco AngelicoI Clinica MedicaI Clinica Medica

La Sapienza, Università di RomaLa Sapienza, Università di Roma

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Definizione di dislipidemiaDefinizione di dislipidemia

Una qualsiasi condizione clinica nella quale Una qualsiasi condizione clinica nella quale sono presenti nel sangue elevate sono presenti nel sangue elevate concentrazioni di lipidi (assolute o relative al concentrazioni di lipidi (assolute o relative al rischio)rischio)

Eccesso di lipidi nel sangue (colesterolo, Eccesso di lipidi nel sangue (colesterolo, lipoproteine a bassa densità, trigliceridi)lipoproteine a bassa densità, trigliceridi)

Assetto non corretto dei grassi nel sangueAssetto non corretto dei grassi nel sangue Perturbazione del tasso dei lipidi nel sangue Perturbazione del tasso dei lipidi nel sangue Alterazione patologica del tasso ematico dei Alterazione patologica del tasso ematico dei

grassi (colesterolo e trigliceridi).grassi (colesterolo e trigliceridi). Qualunque alterazione del metabolismo lipidico Qualunque alterazione del metabolismo lipidico

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DISLIPIDEMIEDISLIPIDEMIE

• Anormalità qualitative e/o Anormalità qualitative e/o quantitative dei lipidiquantitative dei lipidi

(colesterolo totale, HDL, LDL (colesterolo totale, HDL, LDL e trigliceridi)e trigliceridi)

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TerminologTerminologiaia

•DiDisslipidemialipidemia

• IperlipoIperlipoppoteinemoteinemiaia

• IIperlipidemiaperlipidemia

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Concetto di dislipidemiaConcetto di dislipidemia

Aumento dei lipidi in rapporto al Aumento dei lipidi in rapporto al rischio cardiovascolarerischio cardiovascolare

Malattie del metabolismo lipidico Malattie del metabolismo lipidico primitive o secondarieprimitive o secondarie

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L'importanza clinica delle L'importanza clinica delle dislipidemie deriva dal fatto che dislipidemie deriva dal fatto che esse possono determinare una esse possono determinare una condizione di condizione di elevato rischio per le elevato rischio per le patologie cardiovascolaripatologie cardiovascolari e, in alcuni e, in alcuni casi, per la casi, per la pancreatite acutapancreatite acuta

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LipoproteineLipoproteine

ChilomicroniChilomicroni (elevato rapporto (elevato rapporto lipidi/proteina; ricchi in trigliceridi esogeni)lipidi/proteina; ricchi in trigliceridi esogeni)

VLDLVLDL (ricche in trigliceridi endogeni)(ricche in trigliceridi endogeni) IDLIDL LDLLDL (ricche in esteri di colesterolo)(ricche in esteri di colesterolo) HDLHDL (elevato rapporto proteine/lipidi)(elevato rapporto proteine/lipidi)

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LE LIPOPROTEINELE LIPOPROTEINE

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LDL LDL

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CM VLDL IDL LDL HDL

Composizione delle lipoproteineComposizione delle lipoproteine

Principale Principale B-48 B-48 B-100 B-100 B-100B-100 B-100 B-100 A-I A-IApoproteinaApoproteina

Principale Principale TG TG TG TG CE CE CE CE CECELipideLipide

CM= chilomicroniCM= chilomicroni TG=trigliceridiTG=trigliceridiVLDL= very low density lipoproteinVLDL= very low density lipoprotein CE= esteri del colesteroloCE= esteri del colesteroloIDL= intermediate density lipoproteinIDL= intermediate density lipoproteinLDL= low density lipoproteinLDL= low density lipoproteinHDL= high density lipoproteinHDL= high density lipoprotein

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Elettroforesi delle Elettroforesi delle lipoproteinelipoproteine

In seguito ad In seguito ad elettroforesi le elettroforesi le lipoproteine possono lipoproteine possono essere classificate in essere classificate in

αα-lipoproteine-lipoproteine → HDL → HDL

pre-pre-ββ-lipoproteine-lipoproteine → VLDL → VLDL

ββ-lipoproteine-lipoproteine → LDL → LDL

I chilomicroni non I chilomicroni non

migranomigrano

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Funzioni delle Funzioni delle apolipoproteineapolipoproteine

Funzione strutturale:Funzione strutturale: es. Apo B es. Apo B

Cofattori enzimatici:Cofattori enzimatici: es. Apo C-II (lipoproteina es. Apo C-II (lipoproteina lipasi) e Apo A-I (LCAT nelle HDL) lipasi) e Apo A-I (LCAT nelle HDL)

Ligandi per i recettori delle lipoproteine nei Ligandi per i recettori delle lipoproteine nei tessuti:tessuti: es. Apo E (recettore dei residui dei es. Apo E (recettore dei residui dei chilomicroni), Apo B-100 e Apo E (recettore chilomicroni), Apo B-100 e Apo E (recettore delle LDL), Apo A-I (recettore delle HDL)delle LDL), Apo A-I (recettore delle HDL)

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Trasporto esogeno dei lipidiTrasporto esogeno dei lipidi

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Trasporto endogeno dei lipidiTrasporto endogeno dei lipidi

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Quali sono i livelli “desiderabili” di Quali sono i livelli “desiderabili” di colesterolo totale e di colesterolo-LDL colesterolo totale e di colesterolo-LDL in prevenzione primaria e in in prevenzione primaria e in prevenzione secondaria?prevenzione secondaria?

Quali sono i livelli desiderabili di Quali sono i livelli desiderabili di trigliceridi e di colesterolo HDL? trigliceridi e di colesterolo HDL?

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Valori desiderabili di Valori desiderabili di Colesterolo totaleColesterolo totale

LivelliLivelliDesiderabiliDesiderabili

Livelli Livelli Borderline/ElevatiBorderline/Elevati

IpercolesterolemiaIpercolesterolemia

<200 mg/dl<200 mg/dl

200-240mg/dl200-240mg/dl

>>240 mg/dl240 mg/dl

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Colesterolo LDLColesterolo LDL

La riduzione del colesterolo LDL deve La riduzione del colesterolo LDL deve essere il primo obiettivo della terapia essere il primo obiettivo della terapia per la prevenzione degli eventi per la prevenzione degli eventi cardiovascolaricardiovascolari

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COLESTEROLO LDL =COLESTEROLO LDL =

COL TOT – COL HDL – (TG/5)COL TOT – COL HDL – (TG/5)

Formula di FriedwaldFormula di Friedwald

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Nuovo approccio Nuovo approccio all’interpretazione del valore all’interpretazione del valore

dei lipididei lipidi Il livello dei lipidi plasmatici, ed in Il livello dei lipidi plasmatici, ed in

particolare quello del colesterolo particolare quello del colesterolo LDL, deve essere valutato ed LDL, deve essere valutato ed eventualmente ridotto con dieta e/o eventualmente ridotto con dieta e/o farmaci solo nell’ambito della farmaci solo nell’ambito della considerazione delconsiderazione del rischio rischio cardiovascolare globale cardiovascolare globale

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Più basso è il colesterolo-LDL, minore è la Più basso è il colesterolo-LDL, minore è la probabilità di avere un evento probabilità di avere un evento cardiovascolarecardiovascolare

Più alto è il rischio, maggiore è la Più alto è il rischio, maggiore è la necessità di abbassare il colesterolo LDL e necessità di abbassare il colesterolo LDL e di effettuare una terapia più aggressivadi effettuare una terapia più aggressiva

The lower, the The lower, the betterbetter

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Relazione fra colesterolo LDL e Relazione fra colesterolo LDL e rischio cardiovascolarerischio cardiovascolare

1% riduzione del colesterolo LDL = 1% riduzione del colesterolo LDL = 1% riduzione del rischio1% riduzione del rischio

30/40% riduzione del colesterolo-LDL = 30/40% riduzione del colesterolo-LDL = 30/40% riduzione del rischio30/40% riduzione del rischio

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Stratificazione del rischioStratificazione del rischio

PREVENZIONE PREVENZIONE PRIMARIAPRIMARIA

Soggetti a basso Soggetti a basso rischiorischio

Sindrome metabolicaSindrome metabolica DiabeteDiabete Dislipidemie geneticheDislipidemie genetiche

PREVENZIONEPREVENZIONE

SECONDARIASECONDARIA CHD stabileCHD stabile CHD + sindrome CHD + sindrome

metabolicametabolica CHD + diabeteCHD + diabete Sindromi coronariche Sindromi coronariche

acuteacute

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Nessuno o Nessuno o 1 fattore di 1 fattore di

rischiorischio

Fattori di Fattori di rischio rischio

multipli multipli

(SM)(SM)

CHD stabile CHD stabile o o

equivalenti equivalenti di rischio di rischio

coronaricocoronarico

CHD stabile CHD stabile + +

SM/diabeteSM/diabete

Sindromi Sindromi coronarichcoronarich

ee

<160<160 <130<130 <100<100 <70<70

Valori ideali di colesterolo LDLValori ideali di colesterolo LDL

PREVENZIONE PRIMARIAPREVENZIONE PRIMARIA PREVENZIONE SECONDARIAPREVENZIONE SECONDARIA

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ATP III - NCEPATP III - NCEP

Trigliceridi

Normali Normali <150 mg/dL<150 mg/dL Borderline Borderline 150–199 mg/dL150–199 mg/dL ElevatiElevati 200–499 mg/dL200–499 mg/dL Molto elevatiMolto elevati 500 mg/dL500 mg/dL

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Presenza di:

Obesità centrale (Circonferenza Vita ≥ 94 cm, Maschi; ≥ 80 cm, Femmine)

+ 2 o più dei seguenti disordini:

Alterata Regolazione Glicemica (Glicemia a digiuno ≥ 100

Pressione arteriosa elevata (PA ≥ 130/85 mm/Hg)

Ipertrigliceridemia (≥ 150 mg/dL)

Ridotto Colesterolo HDL (< 40 mg/dL, Maschi; < 50, Femmine)

DEFINIZIONE (operativa) di SINDROME METABOLICA secondo la International

Federation of Diabetes e l’American Diabetes Association, 2005

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DISLIPIDEMIEDISLIPIDEMIE

Esse si esprimono fenotipicamente Esse si esprimono fenotipicamente

con l’aumento di con l’aumento di

colesterolo, trigliceridi od entrambicolesterolo, trigliceridi od entrambi

possono trasmettersi geneticamentepossono trasmettersi geneticamente

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DISLIPIDEMIEDISLIPIDEMIE

forme primitive di origine geneticaforme primitive di origine genetica (ipercolesterolemia familiare, ipertrigliceridemia (ipercolesterolemia familiare, ipertrigliceridemia familiare, iperlipidemia familiare combinata ecc) familiare, iperlipidemia familiare combinata ecc)

forme secondarieforme secondarie conseguenza di altre conseguenza di altre patologie (diabete, sindrome colestatica, patologie (diabete, sindrome colestatica, ipotiroidismo, nefropatie, sindrome metabolica ipotiroidismo, nefropatie, sindrome metabolica ecc.). ecc.).

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Diagnosi di dislipidemiaDiagnosi di dislipidemia

Le dislipidemie vengono classificate Le dislipidemie vengono classificate fenotipicamente mediante lafenotipicamente mediante la classificazione di Fredrickson.classificazione di Fredrickson.

1 fenotipo normale1 fenotipo normale 6 fenotipi patologici6 fenotipi patologici

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Classificazione fenotipica di Classificazione fenotipica di FredricksonFredrickson

Tipo ITipo I presenza di chilomicronipresenza di chilomicroniTipo IITipo II tipo IIa: aumento delle tipo IIa: aumento delle LDLLDL tipo IIb: aumento delle tipo IIb: aumento delle LDL e VLDLLDL e VLDL Tipo IIITipo III aumento delle aumento delle IDLIDL Tipo IVTipo IV aumento delle aumento delle VLDLVLDL Tipo VTipo V presenza di chilomicroni ed aumento delle presenza di chilomicroni ed aumento delle VLDLVLDL

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TIPOTIPO LIPOPROTEINELIPOPROTEINE COL. COL. TGTG LDLLDL

II Chilom. Chilom. = =↑↑ ↑↑↑↑==↑↑

IIaIIa LDL LDL ↑↑↑↑ = = ↑↑

IIbIIb LDL+VLDL LDL+VLDL ↑↑↑↑ ↑↑ ↑↑

IIIIII VLDL VLDL ↑↑ ↑↑ = =

IVIV VLDL VLDL = =↑↑ ↑↑↑↑ = =

VV VLDL+Chilom. VLDL+Chilom. = =↑↑ ↑↑↑↑ = =

Classificazione di FredricksonClassificazione di Fredrickson

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Aspetto del sieroAspetto del siero

IIB

IV

Norm

IIA

V

III

IFENOTIPI

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Aspetto del sieroAspetto del siero

Fenotipo

Normale o

IIA

Fenotipo

IIB o IV

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Rischio per CHD e pancreatite in alcune Rischio per CHD e pancreatite in alcune comuni dislipidemie genetichecomuni dislipidemie genetiche

SindromeSindrome FenotipoFenotipo Rischio CHDRischio CHD PancreatitePancreatite

Ipercolesterolemia Ipercolesterolemia familiarefamiliare IIaIIa, IIb , IIb ++++++++ --

Iperlipidemia familiare Iperlipidemia familiare combinatacombinata IIaIIa, IIb, IV, IIb, IV ++++ --

Ipercolesterolemia Ipercolesterolemia poligenicapoligenica IIaIIa, , ++ --

Ipertrigliceridemia Ipertrigliceridemia familiarefamiliare IV, VIV, V ++ ++++

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Diagnosi clinica di dislipidemiaDiagnosi clinica di dislipidemia

1.1. Conferma in più occasioni Conferma in più occasioni dell’aumento dei lipidi plasmaticidell’aumento dei lipidi plasmatici

2.2. Inquadramento fenotipico mediante la Inquadramento fenotipico mediante la classificazione di Fredricksonclassificazione di Fredrickson

3.3. Ricerca delle possibili cause Ricerca delle possibili cause secondariesecondarie

4.4. Anamnesi personale e familiareAnamnesi personale e familiare

5.5. Esame obiettivo miratoEsame obiettivo mirato

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LE 4 FASI DELLA DIAGNOSI DI LE 4 FASI DELLA DIAGNOSI DI IPERLIPOPROTEINEMIAIPERLIPOPROTEINEMIA

Definizione del fenotipo lipoproteicoDefinizione del fenotipo lipoproteico Colesterolo totale, colesterolo HDL, trigliceridi (lipidogramma e Colesterolo totale, colesterolo HDL, trigliceridi (lipidogramma e

classificazione di Fredrickson)classificazione di Fredrickson)

Identificazione delle principali forme secondarieIdentificazione delle principali forme secondarie Creatininemia, azotemia, es urine, glicemia, curva da carico Creatininemia, azotemia, es urine, glicemia, curva da carico

orale di glucosio, FT3, FT4, TSH, transaminasi, fosfatasi orale di glucosio, FT3, FT4, TSH, transaminasi, fosfatasi alcalina, alcalina, GT, bilirubinemia, amilasemiaGT, bilirubinemia, amilasemia

Esame clinicoEsame clinico Ricerca di xantomi (tendinei, piani, eruttivi), xantelasmi, Ricerca di xantomi (tendinei, piani, eruttivi), xantelasmi,

presenza di complicanze dell’arteriosclerosi (pregresso IMA, presenza di complicanze dell’arteriosclerosi (pregresso IMA, aterosclerosi carotidea, vasculopatia periferica ecc.)aterosclerosi carotidea, vasculopatia periferica ecc.)

Indagine familiareIndagine familiare Ricerca di anamnesi positiva per eventi cardiovascolari precoci Ricerca di anamnesi positiva per eventi cardiovascolari precoci

nei familiari di 1° grado, studio dell’iperlipoproteinemia nei nei familiari di 1° grado, studio dell’iperlipoproteinemia nei familiari affetti (costruzione di alberi)familiari affetti (costruzione di alberi)

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Valutazioni delle cause secondarie

Valutazione nutrizionale e

dello stile di vita Definizione del

fenotipo lipoproteico

Aumento di colesterolo

e/o trigliceridi

Esame obiettivo mirato

diagnosi di diagnosi di dislipidemiadislipidemia

ALGORITMO DIAGNOSTICO

Stratificazione del rischio

Indagine familiare

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IPERLIPOPROTEINEMIE SECONDARIEIPERLIPOPROTEINEMIE SECONDARIE

IpertrigliceridemiaIpertrigliceridemia

IRC, diabete, glicogenosi, lipodistrofia, IRC, diabete, glicogenosi, lipodistrofia, epatopatie, obesità, diuretici, estrogeni, epatopatie, obesità, diuretici, estrogeni, glucocorticoidi, beta bloccanti.glucocorticoidi, beta bloccanti.

IpercolesterolemiaIpercolesterolemia

Colestasi, ipotiroidismo, sindr. nefrosica, Colestasi, ipotiroidismo, sindr. nefrosica, epatopatie, steroidi anabolizzanti, epatopatie, steroidi anabolizzanti, ciclosporina, progestinici.ciclosporina, progestinici.

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Principali dislipidemie genetichePrincipali dislipidemie genetiche

Difetto di lipoproteinlipasiDifetto di lipoproteinlipasi Ipercolesterolemia familiareIpercolesterolemia familiare Ipercolesterolemia poligenicaIpercolesterolemia poligenica Iperlipidemia familiare combinataIperlipidemia familiare combinata Apo B-100 difettiva familiareApo B-100 difettiva familiare Malattia da accumulo di remnantMalattia da accumulo di remnant Ipertrigliceridemia familiareIpertrigliceridemia familiare

-------------------------------------------------------------------------- Alterazioni primitive delle HDLAlterazioni primitive delle HDL

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Difetti genetici nelle Difetti genetici nelle dislipidemiedislipidemie

Difetti monogeniciDifetti monogenici

Deficit familiare di Deficit familiare di lipoproteinlipasilipoproteinlipasi

Deficit familiare di Deficit familiare di apoproteina CIIapoproteina CII

Ipercolesterolemia Ipercolesterolemia familiare (FH)familiare (FH)

Deficit familiare di Deficit familiare di apolipoproteina B-100apolipoproteina B-100

Difetti poligeniciDifetti poligenici

Ipelipoproteinemia Ipelipoproteinemia familiare tipo IIIfamiliare tipo III

Ipercolesterolemia Ipercolesterolemia poligenicapoligenica

Iperlipidemia familiare Iperlipidemia familiare combinatacombinata

Ipertrigliceridemia Ipertrigliceridemia familiarefamiliare

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Forme miste

iperlipoproteinemia iperlipoproteinemia familiare tipo III familiare tipo III

iperlipidemia a iperlipidemia a fenotipi multipli fenotipi multipli (iperlipidemia (iperlipidemia

familiare familiare combinata)combinata)

IpertrigliceridemieIpertrigliceridemie

deficit familiare di deficit familiare di lipoproteinlipasilipoproteinlipasi

deficit familiare di apoproteina deficit familiare di apoproteina CIICII

ipertrigliceridemia familiareipertrigliceridemia familiare

ipercolesterolemieipercolesterolemie

ipercolesterolemia poligenicaipercolesterolemia poligenica

ipercolesterolemia familiare ipercolesterolemia familiare (FH)(FH)

deficit familiare di deficit familiare di apolipoproteina B-100 (FDB)apolipoproteina B-100 (FDB)

Difetti genetici nelle dislipidemie

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IPERCOLESTEROLEMIA IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIAREFAMILIARE LDLLDL

IPERLIPIDEMIA IPERLIPIDEMIA FAMILIARE FAMILIARE COMBINATACOMBINATA LDL + VLDLLDL + VLDL

DISLIPIDEMIADISLIPIDEMIAMETABOLICAMETABOLICA VLDLVLDL HDLHDL

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IPERCOLESTEROLEMIA IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIAREFAMILIARE LDLLDL

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Ipercolesterolemie familiariIpercolesterolemie familiari Le ipercolesterolemie familiari sono malattie Le ipercolesterolemie familiari sono malattie

su base genetica caratterizzate da elevati su base genetica caratterizzate da elevati livelli di colesterolo plasmatico secondo i livelli di colesterolo plasmatico secondo i seguenti valori in funzioni dell'età: seguenti valori in funzioni dell'età:

nell'adulto: colesterolo plasmatico nell'adulto: colesterolo plasmatico >> 250 250 mg/dl e/o colesterolo LDL mg/dl e/o colesterolo LDL >>175 mg/dl; 175 mg/dl;

in età prepubere: colesterolo plasmatico in età prepubere: colesterolo plasmatico >>200 mg/dl e/o colesterolo LDL 200 mg/dl e/o colesterolo LDL >>130 mg/dl. 130 mg/dl.

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Ipercolesterolemia familiareIpercolesterolemia familiare

TIPOTIPO LIPOPROTEINE LIPOPROTEINE COL-T TGCOL-T TG LDL HDL LDL HDL

IIA-IIBIIA-IIB LDL+VLDL LDL+VLDL ↑↑↑↑ ↑↑ ↑↑↑↑ - -

COL-TCOL-T 300-600 mg/dl (eterozigote)300-600 mg/dl (eterozigote) 400-1200 mg/dl (omozigote)400-1200 mg/dl (omozigote)

TG TG 50-300 mg/dl 50-300 mg/dl HDL 30-50 mg/dlHDL 30-50 mg/dl

aumento del rischio coronaricoaumento del rischio coronarico

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Per la diagnosi deve inoltre essere Per la diagnosi deve inoltre essere soddisfatto almeno uno dei seguenti criteri:soddisfatto almeno uno dei seguenti criteri:

presenza di ipercolesterolemia in un parente di presenza di ipercolesterolemia in un parente di primo grado (genitori, fratelli, figli);primo grado (genitori, fratelli, figli);

presenza di xantomatosi tendinea;presenza di xantomatosi tendinea;

presenza di cardiopatia ischemica e/o aterosclerosi presenza di cardiopatia ischemica e/o aterosclerosi di altri distretti nel paziente o in un parente di di altri distretti nel paziente o in un parente di primo o secondo grado prima dei 55 anni nel primo o secondo grado prima dei 55 anni nel maschio e dei 60 nella donna;maschio e dei 60 nella donna;

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La diagnosi di ipercolesterolemia La diagnosi di ipercolesterolemia familiare può essere confermata familiare può essere confermata

da:da:

documentazione del deficit recettoriale;documentazione del deficit recettoriale;

identificazione del deficit genetico;identificazione del deficit genetico;

dimostrazione di livelli elevati di apoproteina B dimostrazione di livelli elevati di apoproteina B ( ( >>130 mg/dl) nell'adulto;130 mg/dl) nell'adulto;

presenza di almeno un allele e4 del gene presenza di almeno un allele e4 del gene dell'apoproteina E.dell'apoproteina E.

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Xantoma del tendine di Achille Xantoma del tendine di Achille nella ipercolesterolemia familiare nella ipercolesterolemia familiare

eterozigoteeterozigote

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Xantomi del tendine d’Achille Xantomi del tendine d’Achille nell’ipercolesterolemia familiarenell’ipercolesterolemia familiare

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Xantomi tendinei Xantomi tendinei nell’ipercolesterolemia familiarenell’ipercolesterolemia familiare

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Xantomi eruttivi delle ginocchia Xantomi eruttivi delle ginocchia nell’ipercolesterolemia familiarenell’ipercolesterolemia familiare

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IPERLIPIDEMIA IPERLIPIDEMIA FAMILIARE FAMILIARE COMBINATACOMBINATA LDL + VLDLLDL + VLDL

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Iperlipidemia familiare combinataIperlipidemia familiare combinata

TIPOTIPO LIPOPROTEINELIPOPROTEINE COL-T TGCOL-T TG LDL HDL LDL HDL

IIBIIB LDL+VLDL LDL+VLDL ↑↑↑↑ ↑↑↑↑ ↑↑ - -↓↓

COL-T COL-T 300-400 mg/dl 300-400 mg/dl

TG TG 250-500 mg/dl250-500 mg/dlHDL HDL 30-50 mg/dl 30-50 mg/dl

aumento del rischio coronaricoaumento del rischio coronarico

Presenza di notevole variabilità fenotipica

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Principali criteri per la diagnosi di Principali criteri per la diagnosi di iperlipidemia familiare combinataiperlipidemia familiare combinata

Presenza di elevati livelli plasmatici di Presenza di elevati livelli plasmatici di colesterolo, trigliceridi o di entrambicolesterolo, trigliceridi o di entrambi

Variabilità temporale del fenotipo Variabilità temporale del fenotipo lipoproteico lipoproteico

Presenza di differenti pattern lipoproteici Presenza di differenti pattern lipoproteici nei familiari affettinei familiari affetti

Presenza di aumentati livelli plasmatici di Presenza di aumentati livelli plasmatici di apolipoproteina B ( >100 mg/dl ) apolipoproteina B ( >100 mg/dl )

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Alcune caratteristiche Alcune caratteristiche dell’iperlipidemia familiare combinatadell’iperlipidemia familiare combinata

• Frequente presenza di familiarità Frequente presenza di familiarità positiva per diabetepositiva per diabete

• Maggiore evidenza fenotipica in Maggiore evidenza fenotipica in presenza di soprappeso ed obesitàpresenza di soprappeso ed obesità

• Difficile diagnosi in età infantile ed Difficile diagnosi in età infantile ed adolescenzialeadolescenziale

• Discreta sensibilità alla dietaDiscreta sensibilità alla dieta

Page 59: Inquadramento delle dislipidemie Francesco Angelico I Clinica Medica La Sapienza, Università di Roma.

DISLIPIDEMIADISLIPIDEMIAMETABOLICAMETABOLICA((AterogenaAterogena)) VLDL HDLVLDL HDL

Apo BNella sindrome metabolica e nel diabete

Page 60: Inquadramento delle dislipidemie Francesco Angelico I Clinica Medica La Sapienza, Università di Roma.

AumentatiAumentati

La dislipidemia nella sindrome La dislipidemia nella sindrome metabolicametabolica

DiminuitiDiminuiti

Trigliceridi

VLDL

LDL piccole e dense

Apo B

HDL-C

Apo A-I

Page 61: Inquadramento delle dislipidemie Francesco Angelico I Clinica Medica La Sapienza, Università di Roma.

fenotipfenotipoo

CTCT LDLLDL HDLHDL TGTG causacausa

IpercolesteroleIpercolesterolemia familiare mia familiare

IIAIIA ↑ ↑ ↑ ↑ ↑↑

↑ ↑ ↑ ↑ ↑↑

-- - - ↑↑ geneticgeneticaa

Iperlipidemia Iperlipidemia familare familare combinatacombinata

IIA IIB IIA IIB IVIV

↑ ↑ ↑ ↑ -- ↑ ↑ ↑ ↑ -- -- ↑ ↑ ↑ ↑ --

geneticgeneticaa

Dislipidemia Dislipidemia metabolicametabolica

IVIV -- -- ↓↓ ↑ ↑↑ ↑ DiabeteDiabete, SM, SM

ALCUNE CARATTERISTICHE DELLE TRE PIU’ FREQUENTI DISLIPIDEMIE ATEROGENE

Page 62: Inquadramento delle dislipidemie Francesco Angelico I Clinica Medica La Sapienza, Università di Roma.

La Dislipidemia MetabolicaLa Dislipidemia Metabolica

Una dislipidemia molto aterogena in Una dislipidemia molto aterogena in soggetti obesi e sedentari con soggetti obesi e sedentari con “normali” livelli di colesterolo LDL.“normali” livelli di colesterolo LDL.

La sindrome metabolica può rappresentare La sindrome metabolica può rappresentare una via alternativa verso l’arteriosclerosi, una via alternativa verso l’arteriosclerosi, nella quale la malattia può svilupparsi in nella quale la malattia può svilupparsi in assenza di una condizione di assenza di una condizione di ipercolesterolemia.ipercolesterolemia.