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INFORMAZIONI GENERALI SUL CORSO (1) DOCENTE Francesco Laforgia Email: [email protected] STRUTTURA DEL CORSO 5 lezioni MATERIALE DIDATTICO Shapiro, C. e Varian, H.R. (1999), Information Rules. Edizione italiana, Cabral (2001), Lucidi di lezione

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INFORMAZIONI GENERALI SUL CORSO (1)

DOCENTE

Francesco Laforgia

Email: [email protected]

STRUTTURA DEL CORSO

5 lezioni

MATERIALE DIDATTICO

Shapiro, C. e Varian, H.R. (1999), Information

Rules. Edizione italiana, Cabral (2001), Lucidi di

lezione

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ECONOMIA DELLA SOCIETA’ DIGITALE

ECONOMIA DELL’INFORMAZIONE

Lezione 1Economia dell’informazione,

convergenza tecnologica, discriminazione di prezzo

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INFORMAZIONI GENERALI SUL CORSO (2)

VALUTAZIONE

50% esame scritto

Due domande a scelta su tre

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Il programma

1. Introduzione, microeconomia e discriminazione

2. Differenziazione di prodotto

3. Network e hardware/software system: la domanda

4. Network e hardware/software system: l’offerta

5. Battaglie per gli standard: tattiche e strategie

6. Casi studi: Vhs vs. Betamax e Game console

7. Tecnologia come informazione e conoscenza

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CONTENUTI DEL CORSO

ECONOMIA DELL’INFORMAZIONE

Informazione tutto ciò che può essere digitalizzato, ovvero

rappresentato con una sequenza di bit

1. L’informazione ha un valore economico per gli utenti:

intrattenimento vs. attività economica si è disposti a pagare

un prezzo

2. L’informazione è un experience good (strategie di marketing

per fidelizzare - reputazione )

3. Economia dell’informazione:economia dell’attenzione (motori

di ricerca)

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CONTENUTI DEL CORSO

Economia digitale: analisi dei mercati legati alle

nuove tecnologie interazione fra imprese

(offerta) e mercato finale (domanda)

Approccio microeconomico: tecnologia e struttura di

mercato

• Economie di scala e costi di transizione (switching costs)

• Differenziazione di prezzi e prodotti

• Lock-in ed esternalità di rete

• Standard

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ALCUNE DEFINIZIONI (2)

ECONOMIA DIGITALE

Attività di produzione e scambio di beni e servizi

connesse a nuove applicazioni, nuove idee e nuovi

modelli di business che sono emersi a declinare le

opportunità offerte dalle tecnologie dell’informazione

e della comunicazione (ICT) interazione fra

INFORMAZIONE e TECNOLOGIA

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LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA

Anni ’60: inizio digitalizzazione telefonica

Anni ‘70: convergenza digitale (trasmissione e

commutazione)

Anni ‘80: convergenza fra informatica e

telecomunicazioni (ICT)

Anni ‘90: convergenza fra ICT e radiotelevisione

(liberalizzazione) MULTIMEDIALITA’

2000: Convergenza del trattamento di tutte le

informazioni (PARADIGMA IP)

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LA CONVERGENZA

Livello tecnologico: combinazione di prodotti (e

funzioni) distinti telefono e computer

Livello industriale: fusione di settori

precedentemente separati metamercato

multimediale

Livello commerciale: integrazione di prodotti e

servizi su diversi mercati

Nuova industria della comunicazione(settore ICT e settore dei media)

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Rete fissa pubblicaCavi

Satellite BroadcastingReti mobili

Telecomunicazioni

Applicazioni multimediali

interattive

Applicazioni multimediali

Off-line

Informatica

HardwareSoftwareInterfacce

Applicazioni multimediali On-line

Componenti per reti multimediali

Media/contenuti

DatabaseServizi informativiProdotti audiovisivi

FilmMusica

Fotografie

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ALCUNI CONCETTI DI ECONOMIA (1)

Il prezzo e la quantità di mercato di un certo

bene dipendono dall’interazione fra

domanda e offerta

1. La domanda indica la disponibilità ad acquistare un

certo bene al variare del prezzo, dati i gusti e il

reddito

2. L’offerta indica la disponibilità a vendere un certo

bene al variare del prezzo, dati i costi e la tecnologia

3. La capacità di fissare il prezzo, data la domanda,

dipende dal potere di mercato di un’impresa p ≥

costo marginale

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ALCUNI CONCETTI DI ECONOMIA (2)

La quantità domandata si riduce

all’aumentare del prezzo cosa

succede ai profitti se prezzo

aumenta?

ELASTICITA’: misura la sensibilità della domanda

di un bene a variazioni di prezzo

• Domanda elastica → esistono beni sostituti

• Domanda inelastica → il bene è di prima

necessità/non ha sostituti

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ALCUNI CONCETTI DI ECONOMIA (3)

In termini di benessere (efficienza), la struttura di

mercato migliore è quella di concorrenza perfetta

Il monopolio riduce il benessere dei consumatori e il

benessere sociale PERDITA NETTA DI MONOPOLIO

NB

• Esistono casi in cui il monopolio genera lo stesso benessere

(efficienza) della concorrenza perfetta discriminazione di

prezzo

• Esistono casi in cui la struttura di monopolio è la migliore

possibile monopoli naturali

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IL COSTO DELL’INFORMAZIONE

Costo totale di produzione Costo della prima copia:

l’informazione è costosa da produrre ma

economica da riprodurre costi fissi elevati, costi

marginali (variabili) bassi economie di scala

Costi fissi: quasi sempre irrecuperabili

Costi variabili: non aumentano all’aumentare della

produzione si possono produrre copie

“all’infinito”

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Concorrenza perfetta non è sostenibile!

Se p=mc, come copro i costi fissi??

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IMPLICAZIONI PER IL MERCATO (1)

Possibili strutture di mercato

• Mercato con un’impresa dominante

• Mercato con prodotti differenziati

Principi strategici

• Perseguire la leadership nei costi di

produzione

• Differenziare il prodotto

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IMPLICAZIONI PER IL MERCATO (2)

Leadership di costo abbassare il prezzo

per vendere di più e ottenere economie di

scala rischio di fallimento

I vantaggi da prima mossa vantaggio per

le imprese che già forniscono informazioni

• Strategia del “prezzo limite”

• Minaccia di prezzi bassi

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LA CREDIBILITA’ DELLE MINACCE DI PREZZI BASSI (1)

Convincere i concorrenti che si farà una mossa

strategica

– I concorrenti si rassegnano e non sprecano

risorse

– Percezione che una guerra è svantaggiosa per

entrambi

Convincere i concorrenti che l’impresa è

impegnata a rispondere prontamente ad

ogni attacco

– Impegni vincolanti ed irreversibili pubblicità’

– Diffusione di informazioni

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LA CREDIBILITA’ DELLE MINACCE DI PREZZI BASSI (2)

Prezzi predatori: prezzi inferiori ai

costi qual è il vantaggio?

1) Segnalazione

2) Reputazione

3) Controllo di una quota di mercato

elevata è cruciale nelle fasi iniziali

di lancio di un prodotto/tecnologia

esternalità di rete

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DISCRIMINAZIONE DI PREZZO

Discriminazione di prezzo: prezzi diversi

per lo stesso bene per diversi

consumatori

- Mercato competitivo: prezzo unico

- Mercato secondario: possibilità di

arbitraggio

La discriminazione di prezzo è possibile solo se

non ci sono mercati secondari

La discriminazione di prezzo non è spiegata da

differenziali di costo

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FAMILY BUSINESS

Costo alla risposta

0,1239 0,1239

Canone mensile

Gratuito 6,20 Euro

Costo segreteria

0,0930 Euro 0,0620 Euro

Costo SMS 0,1291 Euro 0,0930 EuroNote Numero max

opzioni: 2 Prima opzione: gratis Seconda opzione: 6,20 al mese

Opzioni: nessun limite Prima opzione: 6,20 al mese Costo seconda opzione: 6,20 al mese

3’ di chiamata (tutti i cellulari)

1,1651 0,8639

3’ di chiamata (cellulari operatore)

0,4772 0,4772

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CARATTERISTICHE VOLI TARIFFE5/11 (ven) – 5/11 750 euro

5/11 (ven) – 8/11 (lun) 449 euro

4/11 (gio) – 8/11 (lun) 399 euro

5/11 (ven) – 7/11 (dom) 319 euro con ritorno alle 7.05344 euro con altro ritorno

5/11 (ven) – 20/11 (sab) 319 euro

5/11 (ven) – 15/12 (mer)

319 euro con ritorno alle 7.05344 euro con ritorno alle 20.15369 euro con ritorno alle 18.50

4/11 (gio) – 7/11 (dom) 269 euro con ritorno alle 7.05294 euro con altro ritorno

24/12 (mer) – 26/12 (ven) 139 euro

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UNA CLASSIFICAZIONE

1. Discriminazione di primo grado: si vende a ciascun

consumatore in base alla sua disponibilità a pagare

2. Discriminazione di secondo grado: si vendono

diverse versioni del bene a prezzi diversi per

consumatori diversi (auto-selezione dei

consumatori)

3. Discriminazione di terzo grado: si vende lo stesso

bene a prezzi diversi a diversi gruppi di consumatori

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DISCRIMINAZIONE DI PRIMO GRADO (1)

Prezzi altamente personalizzati esistono

“menu costs” su Internet sono bassi

Le imprese fissano il prezzo più alto possibile

per i consumatori, ma devono guardare al

comportamento dei concorrenti

• Personalizzare i prezzi consente di

estrarre surplus• Ogni consumatore è un “mercato

contendibile”

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DISCRIMINAZIONE DI PRIMO GRADO (2)

POSSIBILI STRATEGIE

• Utilizzare promozioni per misurare la

sensibilità della domanda al prezzo

• Far registrare gli utenti al sito

raccolta informazioni

• Aste per rivelare la disponibilità a

pagare dei consumatori

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DISCRIMINAZIONE DI SECONDO GRADO

L’impresa non può individuare le caratteristiche dei

consumatori, ma conosce la distribuzione delle

preferenze

Si offrono diverse combinazioni qualità-prezzo (la

discriminazione si basa sulla qualità e non sui

costi)

NOTA BENE

Le imprese possono ridurre la qualità dei beni per

discriminare

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CARATTERISTICHE VOLI TARIFFE

5/11 (ven) – 5/11 750 euro

5/11 (ven) – 8/11 (lun) 449 euro

4/11 (gio) – 8/11 (lun) 399 euro

5/11 (ven) – 7/11 (dom) 319 euro con ritorno alle 7.05344 euro con altro ritorno

5/11 (ven) – 20/11 (sab) 319 euro

5/11 (ven) – 15/12 (mer)

319 euro con ritorno alle 7.05344 euro con ritorno alle 20.15369 euro con ritorno alle 18.50

4/11 (gio) – 7/11 (dom) 269 euro con ritorno alle 7.05294 euro con altro ritorno

24/12 (mer) – 26/12 (ven) 139 euro

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DISCRIMINAZIONE DI SECONDO GRADO:IL VERSIONING DEI PRODOTTI

Listino di prezzi per un insieme di prodotti simili

VERSIONING prodotti venduti in serie (libri,

film, giornali)

Le nuove tecnologie consentono di progettare e

produrre facilmente beni diversi fra loro

Variabili rilevanti: ritardo, interfaccia utente,

comodità d’uso, assistenza tecnica, completezza

delle informazioni, capacità

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Dimensione del prodotto

Possibili utenti/applicazioni

Ritardo Utenti pazienti/impazienti

Interfaccia utente Utenti casuali/esperti

Comodità d’uso Uso personale/professionale

Risoluzione d’immagine Newsletter/riviste professionali

Velocità operativa Utenza professionale/studenti

Formato Utilizzo su video/a stampa

Capacità Uso generale/specifico

Caratteristiche e funzioni Utenti occasionali/frequenti

Completezza Profani/Professionisti

Fastidio Alto/basso valore del tempo

Supporto Utenti casuali/frequenti

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DISCRIMINAZIONE DI SECONDO GRADO:

STRATEGIE DI VERSIONING

Rischio di cannibalizzazione le versioni più

economiche del prodotto attraggono tutti

Strategie

Ridurre il prezzo dei prodotti di fascia alta e la

qualità dei prodotti di fascia bassa

Evitare la possibilità di “arbitraggio”

Versioni on-line e versioni off-line

Quante versioni?

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DISCRIMINAZIONE DI SECONDO/TERZO GRADO:

SISTEMI DI PREZZO NON LINEARI (1)

Il prezzo varia con la quantità: parte fissa (f) e parte

variabile (p)

(p)=π(p) + f = π(p) + surplus cons.(p) =

BENESSERE TOTALE

Max benessere totale prezzo efficiente: p=MC

Il surplus totale è maggiore rispetto al monopolio, ma il

surplus dei consumatori è diminuito!

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SISTEMI DI PREZZO NON LINEARI (2)

Due tipi di consumatori (1,2), due tipi di tariffe a due

stadi (a,b). HP: per ogni p, SC2>SC1

Rischio di cannibalizzazione

Vincolo di incentivazione: 1 preferisce tariffa a a tariffa b

Vincolo di partecipazione: tutti preferiscono q>0 a q=0

TARIFFA 1: f1=SC1(p1), p1>c

TARIFFA 2: f2<SC2(p2), p2=c con f1<f2