CORSO di FISICA II (RECUPERO) Videoconferenze Giovanni Fanchini tel: 011/5647347 - 011/5647381...
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CORSO di FISICA II (RECUPERO)
Videoconferenze Giovanni Fanchini
tel: 011/5647347 - 011/5647381 (Dipartimento di Fisica)
email: [email protected]
Esercitazioni Fabio Truc (Ivrea)
Giovanni Fanchini (Mondovì)
Testo consigliato“FISICA” VOL.2, M. ALONSO & E.J. FINN, ED. MASSON (MILANO)
Dispense (a cura di L. Trossi, F. Giorgis e G. Fanchini)SITO: http://www.mondovi.polito.it/TASTI/MATERIALE.HTML
MODALITA’ DI ESAME
Prima sessione dopo il corso:
Solo orale (15-20’) - Con i docenti avuti nel corso:
1 domanda:scelta dai docenti da una lista di10 (12 p.ti)
1 domanda: strategia risolutiva di un esercizio (12 p.ti)
1 domanda: “ragionamento” (Facoltativa se il voto delle 2 domande precedenti è 15. Necessaria per voto >18)
Sessioni successive:
Esami con modalità e docenti del corso ‘normale’(Ivrea: Prof. Delsanto - Mondovì: Prof. Tagliaferro)
INTERAZIONE ELETTRICA - CAMPI ELETTRICI
• Evidenza dell’interazione elettrica• Grandezze fisiche caratterizzanti il fenomeno elettrico
• Forza di Coulomb (o elettrostatica)• Confronto tra forze Gravitazionale e di Coulomb
• Principi dell’elettrostatica- Conservazione della carica- Sovrapposizione degli effetti
• Il campo elettrico• Le linee di forza del campo elettrico;• Il campo elettrico di una distribuzione di cariche puntiformi;• La sovrapposizione degli effetti applicata ai campi elettrici;• Campo di una distribuzione continua di carica;• Esempio e applicazioni
FENOMENOLOGIA della INTERAZIONE ELETTRICA
• Conclusione: esistono 2 tipi di carica elettrica; per convenzione:
+ CARICA POSITIVA (ad es. seta strofinata su vetro)
CARICA NEGATIVA (ad es. pelle strofinata su gomma)
PARAMETRI CARATTERIZZANTI il FENOMENO ELETTRICO
• Ci sono 2 differenti stati di elettrizzazione (positivo e negativo) q è dotato di segno
• Unità di misura della carica è il Coulomb [q] = C
•Lo stato di elettrizzazione è definito dalla quantità di carica elettrica q
• Con la bilancia di torsione si verifica che l’interazione è inversam. proporzionale al quadrato della distanza r
r2r2e ur
4
1u
r
Qqk)r,q,Q(F
0
ur è un versore con direzione congiungente le due caricheke = 1/(4) è una costante (m-3 Kg-1 s2 C2)
•Privilegiando una Q “di riferimento” sulle cariche “test” q e q’ F/F’=q/q’
se diamo valore unitario a q’ si ottiene il valore di q
LEGGE di COULOMB
FORZE GRAVITAZIONALE ed ELETTRICA: CONFRONTO
•Sono entrambe Forze centrali
•2 corpi carichi con I°) massa M e carica QII°) massa m e carica q
• Intensità relativa delle forze gravitazionale e elettrica per 2 protoni(massa mp = 1.67 10-27 Kg - carica e = 1.60 10-19 C) - (G = 6.67 10-11 m3 Kg-1 s-2)
2gra r
MmGF
20
el r
4
1F
Forza gravitazionale Forza elettrica di Coulomb
362p0
2
gra
el 1024.1Gm4
e
F
F
.gravit.int
elettrica.int
Su scala atomica la forza gravitazionale ha ruolo trascurabile
• PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELLA CARICA
La carica netta Qres “residente” in un sistema isolato S non cambia
PRINCIPI DELL’ELETTROSTATICA (i)
inQin outQou = Qres
S
Nin portatori
carica elem. q
velocità vin
Nout portatori
carica elem. q
velocità vout
Nell’unità di tempo dt
dSvqNdt
dQ s
S
res
dSvqNdt
dQ s
S
res
dS
PRINCIPI DELL’ELETTROSTATICA (ii)
• PRINCIPIO DI SOVRAPPOSIZIONE DEGLI EFFETTI
E(C1+C2) = E(C1)+E(C2)E(C1+C2) = E(C1)+E(C2)
Effetto risultante Somma degli effetti delle due cause prese singolarmente
Ipotesi: fenomeno fisico lineare: E(n·C) = n·E(C)
dove C è una grandezza “causa”E è una grandezza “effetto”
r2o
ur4
Q
q
FE
r2
o
ur4
Q
q
FE
CAMPO ELETTRICO DI UNA CARICA PUNTIFORME
Q carica “privilegiata”: LA SORGENTE DEL CAMPO ur versore r distanza tra carica sorgente e CARICA “TEST” q
•Importante: Il campo generato dalla sorgente Q
* E’ misurato operativamente attraverso una carica “test”
PERO’
* Resta definito anche se una carica “test” NON è presente nel punto
LE LINEE DI FORZA del CAMPO ELETTRICO (i)
• Sono una rappresentazione del campo
• Sono le linee tangenti ad E(P) in ogni punto P(x,y,z) dello spazio
• E(P) generato da carica q puntiforme Linee di forza radiali
IL CAMPO ELETTRICO E di PIU’ CARICHE PUNTIFORMI • Definizione
E’ la forza agente su una carica “test” q......per via di una data distribuzione di n cariche “privilegiate”
Qi
(n = 3)
• Si è applicato il principio di sovrapposizione degli effetti
'q
F
'q
FFFE 321
'q
F
'q
FFFE 321
• Le linee del campo generato da n cariche s’incurvano e seguono l’andamento del campo risultante:
+ =
LE LINEE DI FORZA del CAMPO ELETTRICO (ii)
(n = 2, Q1 = Q2 = +q)
CAMPI e PRINCIPIO DI SOVRAPPOSIZIONE DEGLI EFFETTI
QQii
Ei E(r)E(r)
Qi è l’i-esima carica, sita in ri = rrii ur,i Campo elettrico Ei
ur,i: versori in direzione congiungente Qi - P(= pos. della carica “test”).
rrii
ii,r
o
i
ii u
r4
Q)r(E)r(E
i
i
i,ro
i
ii u
r4
Q)r(E)r(E
i
2
CAMPO DI UNA DISTRIBUZIONE CONTINUA DI CARICA
Il campo E nel punto P si ottiene:
• Scomponendo la distribuzione di carica di densità dq/dVin volumetti dV
• Applicando il principio di sovrapposizione
P u
r
dV
4
1
ur
dqk Ed)P(E
rQ 2o
r2e
u
r
dV
4
1
ur
dqk Ed)P(E
rQ 2o
r2e
r20
ur4
dq Ed
R
ESEMPIO: LASTRA PIANA INDEFINITAMENTE ESTESA
= dq/dS densità superficiale di carica+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
z
x
yr
r
Ed
)R( cos Ry
RdRd
4
2uEd2)y(E
0 0 22o
r
2dE uy
r220
u)Ry(4
ddR Ed
E = uy
Il campo elettrico E(y) è costante in ogni punto y dello spazio
E = (uy
E = 0
E = 0
+
+
+
LASTRE PIANE AFFACCIATE con CARICHE OPPOSTE
• Dette anche condensatore (per ragioni che vedremo)
• Calcolo del campo principio di sovrapposizione+ + + + + + + + + +
- -
uy
DEFLESSIONE DI UNA CARICA IN CAMPO UNIFORME
• Campo elettrico uniforme come analizzatore di energia
RETT. UNIFORME lungo X x = v0t t = x/v0
UNIF. ACCELERATO lungo Y y” = Fel/m vy(t) = (Fel/m)t
• Moto tra le lastre
arctan[vy(B) / v0] = arctan[(q a)/m v02
Fel=qE = q
(m, q)
Tubo catodico (televisore, monitor, oscilloscopi….)
APPLICAZIONE
POTENZIALI ELETTROSTATICI
• Il lavoro in elettrostatica• Potenziale di una carica puntiforme;• Potenziali di distribuzioni di carica;• Relazione tra campo e potenziale;• Le superfici equipotenziali• Energia elettrostatica
q’
IL LAVORO IN ELETTROSTATICA
• Lavoro e potenziale sono due concetti collegati (cfr. Fisica I)
• Lavoro W per portare la carica q’dai punti in regione di campo elettrico E(P)
ld)P(E ldFW
ld)P(E ldFW
NON dipende dal i sceltoma solo dagli estremi!!!
Lavoro di q’ nel campo centrale della sorgente q
CALCOLO DEL LAVORO DELLA FORZA DI COULOMB
ds
E(r)
ur
E(r+dr)dr
ru
q’
q
E(r)
BAo
r
r 2o
r
r 2o
r
r 2r
o
r
1
r
1
4
r
dr
4
r4
r
sdu
4
'qqL
B
A
B
A
B
A
dscos
dVsdEq
dL
'
DIFFERENZA DI POTENZIALE TRA A E B
Analogamente a quanto effettuato per passare da Forza Campo elettrico...
L’unità di misura del potenziale è. il Volt
[V] = V = J/C
Il campo elettrico diventa [E]=V/m
ru
q’
q
ABoAB
BA
r
1
r
1
4
qVV
'q
WW
ABoAB
BA
r
1
r
1
4
qVV
'q
WW
…si può “privilegiare” q (“sorgente”)rispetto a q’ (“test”) passando daLavoro Diff. di potenziale:
V
V
q
q’
costante 4
4 20
r
qV
drr
qsdEdV
o
POTENZIALE DI UNA CARICA PUNTIFORME q
Il potenziale è noto a meno di una costante
Si sceglie arbitrariamente il suo valore in un punto.
Di solito V() = 0
r
qPV
o4)( r
qPV
o4)(
Il POTENZIALE V (P) è il LAVORO (compiuto dal campo elettrico) NECESSARIO PER PORTARE UNA CARICA UNITARIA DAL PUNTO P DISTANTE rP DALLA SORGENTE q ALL’ INFINITO
POTENZIALI DI DISTRIBUZIONI DI CARICHE
DISTRIBUZIONE DISCRETA:
Date i=1,2,…, Ncariche qi ognuna delle quali genera in P un potenziale Vi(P)
i,Po
i
r4
q
N
i iP
i
o
N
ii r
qPVPV
1 ,1 4
1)()(
N
i iP
i
o
N
ii r
qPVPV
1 ,1 4
1)()(
DISTRIBUZIONE CONTINUA:
Data una carica q(P’) continua
si scompone lo spazio in tanti volumetti dV
di carica volumica = dq / dV ognuno dei quali genera un potenziale
r
dqPdV
o4)(
costante 4
1 Vd
rV
o
costante 4
1 Vd
rV
o
Sostituendo la S con un integrale di volume:
dsEdV sdEV s
RELAZIONE TRA CAMPO ELETTRICO E POTENZIALE
• Il potenziale elettrostatico è definito a partire dal lavoro per unità di carica effettuato dal campo
VqsdEqL ''
Vkz
Vj
y
Vi
x
VE
Vk
z
Vj
y
Vi
x
VE
• Es è la componente del campo in direzione ds. Quindi in coordinate cartesiane, usando tre ds, in dir. x, y e z:
0sdE
IL CAMPO ELETTROSTATICO È CONSERVATIVO
0E
Si può dimostrare che questo equivale a:
Sono in ogni puntoperpendicolari alle linee di forza del campo
LE SUPERFICI EQUIPOTENZIALI
Sono caratterizzate dallostesso potenziale elettricoin ogni punto:
V(P) = costante
ENERGIA ELETTROSTATICA (i)
1) Coppia di cariche puntiformi
Due cariche q1 e q2 separate da una distanza r12.
L’energia della coppia è pari al lavoro del campo elettrico per portarle da r12 a distanza infinita )()(
4
1
1221
12
21
0
qVqqVqL
r
qqL
)()(
4
1
1221
12
21
0
qVqqVqL
r
qqL
2) Sistema di più cariche puntiformi
Per costruire il sistema dovremo: Prendere ciascuna carica “da infinito” Stabilire tra di loro ciascuna mutua posizione rij desiderata.
ENERGIA ELETTROSTATICA (ii)
coppie letutte0
4
1
ij
ji
r
qqL
coppie letutte0
4
1
ij
ji
r
qqL
L’energia sarà la somma di tutti i lavori Lij necessari
I 10 “TEMI” PER LA 1a DOMANDA D’ESAME1 - Campi elettrostatico e magnetostatico. Sorgenti, proprietà, metodi di calcolo e applicazioni.
2 - Campi elettrici e magnetici nella materia
3 - Questioni energetiche in elettrostatica e in elettromagnetismo
4 - La conduzione elettrica. Trattazione a parametri distribuiti e approssimazione a parametri concentrati
5 - Il fenomeno e le leggi dell’induzione elettromagnetica
6 - Campi elettromagnetici rapidamente variabili nel tempo. Loro propagazione nello spazio
7 - Le equazioni di Maxwell: visione di insieme
8 - Trasporto di quantità di moto e energia per onde elettromagnetiche
9 - Diottri piani e sferici. Approssimazioni usuali e loro limiti
10 - Interferenza, diffrazione e dispositivi per produrre tali fenomeni.