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TIS Paper Il Magazine dell'innovazione 03/2011 «In questi casi, secondo me, è importante mantenere in equilibrio testa e cuore. Come imprenditore ci vuole da una parte razionalità, professio- nalità e scrupolosità, e dall’altra anche una buona dose di passione e pazzia», afferma Christian Janisch della start-up "DeinBus" (intervista da pagina 6)

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TIS PaperIl Magazine dell'innovazione

03/2011

«In questi casi, secondo me, è importante mantenere in equilibrio testa e cuore. Come imprenditore ci vuole da una parte razionalità, professio-nalità e scrupolosità, e dall’altra anche una buona dose di passione e pazzia», afferma Christian Janisch della start-up "DeinBus" (intervista da pagina 6)

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TIS Paper Settembre 20113

Abteilung 34 - Innovation, Forschung,Entwicklung und Genossenschaft

Ripartizione 34 - Innovazione, Ricerca,Sviluppo e Cooperative

TIS PaperIl Magazine dell'innovazione

Edizione 03 Settembre 2011p.4 I partner Sinergie per l’Alto Adige

p.5 La foto Tutto all’insegna del verde – il TechnologyDay 2011 del TIS

p.6 L‘intervista Christian Janisch della start-up tedesca “DeinBus” a proposito della “battaglia della sua vita”“

p.10 Il ritratto dell'imprenditore «Il successo adesso dipende solo da noi, e non più da altri» affermano Gino Bentivoglio e Patrick Perkmann della start-up Zeus

p.13 Le news Brevi notizie dal TIS

Colophon Redazione: Astrid Brunetti, Eva Pichler, Heiko Schoberwalter Layout: DOC.bz Fotografi e: Alex Filz, deinbus.de, 3D Pixel Stampa: KARO DRUCK S.A.S. Questo giornale è stampato su carta riciclata.

«La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita», diceva Forrest Gump. Ma altrettanto devono aver pensato i due giovani imprenditori tedeschi quando gli è successa una delle cose peggiori a cui potrebbe andare incontro una start-up nuova di zecca: che un concorrente apparentemente invincibile faccia loro causa. Come la start-up ha supera-to la crisi e come è uscita vincitrice da una sfi da che ricorda quella tra Davide e Golia lo potrete scoprire nell’intervista con Christian Janisch a partire da pagina 6. Per il ritratto d’imprenditore, che trovate a pagina 10, abbiamo incontrato Patrick Perkmann e Gino Bentivoglio della start-up ZEUS, due imprenditori motivati che ci hanno parlato del loro coraggio di “lanciarsi all’avventura” nel mondo imprenditoriale.

Inoltre questa edizione del TIS Paper contiene le più recenti news dei partner del TIS e del TIS stesso, corredati di brevi fi lm online e di QR code. Anche questa edizione è disponibile gratu-itamente come iPad App nell’Apple Store: la novità questa volta riguarda la versione digitale, che adesso è anche in inglese.

Vi auguro una buona lettura e molta ispirazione,

Hubert Hofer,Direttore del TIS

Attenzione possessori di iPad: a breve sarà disponi-

bile la versione digitale del TIS Paper 03. Lo potete scarica-

re gratuitamente nella TIS Library nell’App Store, questa

volta anche nella traduzione inglese!

facebook.com/TISbz

twitter.com/TISbz

Per rendere la lettura più interattiva, abbiamo corredato alcuni articoli dei cosiddetti codici QR che portano a siti web o video. I codici QR possono essere letti da tutti gli smartphone. Ecco come funziona: scaricate il software dal vostro fornitore di app (per esempio per il BlackBerry il BlackBerry App World) sul Vostro telefono cellulare e fotografate il codice QR. Il codice viene decodifi cato e ricevete così immediatamente le informazioni salvate sul codice QR.

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All’insegna del verdeUn TechnologyDay 2011 tutto verde: il 22 luglio l’evento principale del TIS è andato in scena all’insegna del motto “Energia del futuro”. Verde - nel senso di ecologico - è stato anche il buffet di mezzogiorno preparato nella hall del TIS per i partecipanti: il menù era composto principalmente da materie prime locali e stagionali e non conteneva carne. In questo modo, e anche grazie alla conservazione e alla preparazione energeticamente effi ciente dei prodotti, in confronto a menù tradizionali, si è potuto risparmiare il 40% delle emissioni di CO2.

I partner

Sole & legno protago-nisti dell’enertourImpianto fotovoltaico sperimenta-le dell’aeroporto di Bolzano e, per la prima volta in Alto Adige, un im-pianto di gassifi cazione del legno: queste sono alcune delle mete delle quattro diverse visite guidate tecniche dedicate alle fonti rinnovabili e all'effi cienza energetica organizzate nell’ambito della fi era Klimae-nergy, il 22 e 23 settembre. In collaborazione con Fiera Bolzano, organizzatrice di Klima-energy, la fi era specializzata delle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici, enertour propone viste guidate tecniche di mezza giornata con diversi focus. Tra le altre mete anche il sistema comunale di Brunico, comune più rinnovabile d'Europa (vincitore del Premio “Comuni Rinnovabili” di Legam-biente a livello nazionale e della RES-Cham-pions League a livello europeo). Per ulterio-ri informazioni rivolgersi a Monica Sparer: [email protected]; 0471 068047

Tre volte “cambio”, tre volte “trend”L’impresa che cambia, l’evento durante il quale due relatori hanno esattamente 60 minuti di tempo per prendere posizione su un argomento, è di nuovo ai nastri di partenza. EURAC, SMG e TIS hanno ideato un blocco di tre eventi sul tema “Cambio”. Il 20 settembre, l’11 ottobre e il 15 novembre si parlerà di cambi generazionali, cambi geografi ci e cambi culturali. Come sempre i partecipanti hanno la possibilità di fare domande via SMS che vengono poi affrontate dopo la conclusione delle relazioni. L'inizio degli eventi è previsto alle ore 19:00 e il luogo d’incontro è l'EURAC. Nel 2012 il blocco di tre eventi affronterà il tema trend, e più nel dettaglio si parlerà di sostenibilità, salute e digitalizzazione. Le date per il 2012 verranno comunicate più avanti. Per ulteriori informazioni contattare Manuela Secco. [email protected] | T 0471 068301.L'impresa che cambia 201120 settembre, ore 19, EURAC: Cambio generazionale: il nonno, il papà e adesso io.11 ottobre, ore 19, EURAC: Cambi geo-grafi ci: scusi, dove trovo il successo?15 novembre, ore 19, EURAC: Cam-bio culturale: il signor Wang, la signora Frau Singh e Mario Rossi.

enertour: Alto Adige energia da esplorarehttp://www.youtube.com/watch?v=OjURuuNJM_4

L’estate si chiude con un tocco di scienzaGli EURAC science cafès feat. TIS sono tornati: dal 7 settembre per tre mercoledì si discuterà in modo rilassato su temi e tecnologie scientifi che ed economiche. Inoltre ci saranno i Red Tower Drinks, la musica dei vincitori del concorso per DJ organizzato dall’EURAC “Sounds of Science” e le vignette disegnate dal vivo di Rudi. Con il motto “Dimmi cosa mangi. Ti dirò se inquini“, il 7 settembre aprirà la prima serata della serie. Gli altri appuntamenti sono: il 14 settembre, “Disabilità e business. Oltre la solidarietà“ e il 21 settembre, “Soccorso incluso. Pronto intervento in montagna e marketing turistico“. Gli EURAC science cafès feat. TIS inizieranno alle 20:30 all’EURAC. Per maggiori informazioni consultate i siti www.tis.bz.it o www.eurac.edu o cercateli su facebook!

Provaci con l’innovazioneL’innovazione e tutte le sue sfaccet-tature sono l’argomento della serie di eventi lanciati dall’Assessorato all’Innova-zione a partire dal 22 settembre. Nel corso di 4 incontri, l’Assessore Roberto Bizzo cerche-rà un contatto con i cittadini attraverso dei colloqui innovativi che verteranno su e-book e innovazioni nel settore alimentare, inno-vazione artistica e tecnologica e innovazio-ni “da piantare”. Il primo incontro di questo tipo dal titolo “A scuola con un touch” avrà luogo il 22 settembre presso la scuola media “Ada Negri”. I relatori saranno, tra gli altri, il capo-redattore del quotidiano Dolomiten, Toni Ebner. Il secondo evento sull’innovazio-ne nel settore alimentare sarà all’insegna del motto “Un assaggio di innovazione” e si svol-gerà il 10 ottobre. Per ulteriori informazioni sulla serie di eventi contattare Irene Poch ([email protected], T 0471 41 28 16).

Diminuire il rischio d’incidenti attraverso la formazioneL’analisi degli incidenti sul lavoro durante la raccolta del legno e l’in-dividuazione di misure che possano ridurne il rischio: questo era l’obiettivo della tesi di laurea di Simon Laimer. Lo stu-dente ha frequentato l’Università delle risor-se naturali e scienze biologiche applicate di Vienna (BOKU) e, per la redazione della tesi, si è appoggiato tra gli altri anche a Michael Stauder, collaboratore del Cluster Legno & Tecnica del TIS. Uno dei risultati del suo stu-dio è che molti incidenti sul lavoro sono cau-sati dall’applicazione di tecniche sbagliate. Una condizione di base per aumentare il livel-lo di sicurezza sul lavoro è quindi una solida formazione dei boscaioli. E proprio questo è il focus del nuovo corso per addetti forestali organizzato dalla scuola agricola e forestale Fürstenburg e dalla scuola forestale Latemar. I partner di questo progetto di 11 settimane fi nanziato dal Fondo Sociale Europeo sono, accanto al TIS innovation park, anche l’As-sociazione Provinciale Artigianato (APA) e la struttura tirolese di formazione per forestali (Forstliche Ausbildungsstätte) Rotholz. Per maggiori informazioni sul corso contattare Michael Stauder ([email protected], T 0471 068308).

News dai partner

EURAC science cafè feat. TIS: Dimmi cosa mangihttp://www.tis.bz.it/events/science-cafe-feat.-tis-sag-mir-was-du-isst-it

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L'intervista

Davide contro Golia

Intervista con Christian Janisch della start-up "DeinBus"

TIS Paper: Signor Janisch, come succede: si parte da un’idea geniale, si fonda un’impre-sa e non si hanno presagi negativi, ma ecco che poi arriva una querela, e per lo più da niente dimeno che da un gruppo industriale statale come la “Deutsche Bahn”, le ferrovie tedesche. Quali sono i pensieri che iniziano ad affollarsi nella testa?

Questa querela è arrivata così di sorpresa, che all’inizio nemmeno sapevamo se avrem-mo dovuto ridere o piangere, è stato un mix di umorismo nero e sconcerto. Semplice-mente non sapevamo cosa fare. Deve sapere che al tempo, quando arrivò la prima diffida, eravamo ad aprile 2010, e la nostra impresa esisteva solo da un paio di mesi: eravamo mi-croscopici, in tre. “DeinBus” non era niente di più di un progetto tra studenti e si trovava an-cora nella fase embrionale. Dal punto di vista finanziario non eravamo messi troppo bene. E quindi per noi è stato subito chiaro: o chiu-devamo i battenti, oppure avremmo dovuto confrontarci con la battaglia. Abbiamo scelto di lottare, in tre contro i circa 230.000 dipen-denti della Deutsche Bahn, Davide contro Golia.

TIS Paper: Quando avete fondato l’azienda eravate già consapevoli che i “concorrenti” avrebbero potuto crearvi dei problemi?

Prima di fondare l’impresa abbiamo natu-ralmente fatto un’analisi dei rischi, e già al tempo avevamo intuito che, eventualmente, i monopoli avrebbero potuto costituire un problema. In teoria avevamo già ponderato bene questo scenario, ma non ci sarebbe mai venuto in mente che sarebbe anche potuto

Scontro legale tra la Deutsche Bahn e un’azienda di tre persone: quello che suona come un

incubo è invece successo alla start-up tedesca “DeinBus” (“Il tuo bus”). TIS Paper ha parlato

con Christian Janisch, uno dei tre fondatori di “DeinBus”: l’intervista testimonia la sua ambi-

zione, l’aiuto dei media e l’importanza di saper mantenere in equilibrio testa e cuore.

piombarci addosso così velocemente, e poi da parte della Deutsche Bahn! È stato co-munque in qualche modo un complimento per noi sapere che la Deutsche Bahn ci classi-ficasse come potenziali concorrenti, noi, che eravamo solo in tre e che non avevamo altro da offrire se non un semplice sito e alcune corse in autobus alla settimana…

TIS Paper: Come siete riusciti Lei e i suoi soci, in tempi dominati dalla paura, a guardare co-munque con positività al futuro e a non per-dere il coraggio?

Questo periodo per noi non è stato facile, psi-cologicamente eravamo già abbastanza pro-vati e per alcune notti non abbiamo chiuso occhio. Ma eravamo consapevoli della nostra decisione di lottare, e quindi adesso bisogna-va darsi da fare. È stato decisivo anche il fat-to che non abbiamo mai dubitato del nostro progetto. Eravamo sicuri di avere ragione: infatti prima della fondazione dell’azienda avevamo già verificato approfonditamente la questione e avevamo un consenso uffi-ciale per portare avanti la nostra iniziativa di car-pooling (la condivisione dell'auto tra persone che percorrono lo stesso tragitto N.d.R.). Un’altra fonte di motivazione è sta-to il supporto che abbiamo ricevuto da amici e familiari, ma anche da parte della popola-zione. Abbiamo ricevuto e-mail e lettere dai “fan” che ci spronavano a tenere duro e che ci hanno assicurato il loro appoggio. Questo ci è stato di grande aiuto.

TIS Paper: Quali consigli dareste a un’altra giovane azienda che dovesse fare la vostra stessa esperienza?

È stato decisivo anche il fat-to che non abbiamo mai dubitato del nostro progetto.

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tante di queste sfide riguardano anche il pre-sente, e il “problem sol-ving” è costantemente

presente nella nostra quotidianità lavorativa.

fine

Preparatevi bene a tutti gli scenari possibili a cui potreste andare incontro. Il nostro suppor-to è stata la buona preparazione, soprattutto sul piano giuridico. Naturalmente potrebbe-ro arrivare situazioni imprevedibili: in questi casi, secondo me, è importante mantenere in equilibrio testa e cuore. Come imprenditore

ci vuole da una parte razionalità, professiona-lità e scrupolosità, e dall’altra anche una buo-na dose di passione e pazzia.

TIS Paper: Alla fine la causa è stata rigettata ad aprile di quest’anno e la storia è stata pre-sente su numerosi media tedeschi. Quindi un doppio successo…

Certo questo ci ha aiutati molto. Noi stessi siamo andati dalla stampa, e col senno di poi è stata un’ottima mossa: con l’eco dei media abbiamo richiamato l’attenzione della popo-lazione e abbiamo ricevuto molti riscontri po-sitivi. Considerato il nostro stato economico al momento del richiamo ci siamo addirittura arrischiati a istituire un conto corrente di soli-darietà sul nostro sito, e in effetti in molti han-no fatto delle donazioni: abbiamo racimolato circa 8000 euro. Che ci hanno letteralmente salvati e dall’altra anche ulteriormente mo-tivati a continuare la nostra lotta! Il clamore mediatico ha aumentato il nostro business, ma ciò non significa che adesso ci vogliamo addormentare sugli allori, al contrario: adesso ci diamo dentro ancora di più, perché voglia-mo soddisfare le aspettative dei nostri fan.

TIS Paper: Ma veniamo agli inizi della vostra azienda: com’è nata l’ idea di “DeinBus”?È nata quando i miei due soci sono dovuti an-

dare all’estero per motivi di studio, e lì hanno scoperto la comodità di viaggiare in pullman. Di ritorno in Germania ci siamo accorti che in effetti, a parte le ferrovie e l’auto, non c’erano altre possibilità per coprire le grandi distanze, e che non era autorizzato il traffico di linee di pullman sulle lunghe distanze. E quindi ab-biamo cercato una possibilità economica per il trasporto di persone che riuscisse a coprire lunghi tragitti e che non entrasse in conflitto con le leggi. La soluzione è stata una centra-le per pullman condivisi, nella quale i clienti possono crearsi autonomamente l’orario di viaggio.

TIS Paper: Quali sono state le prime difficoltà a cui siete andati incontro?

A parte il richiamo, ci sono state naturalmen-te numerose altre sfide con le quali abbiamo dovuto fare i conti nei primi tempi, come per esempio la scarsità dei mezzi, la burocrazia e molto, molto lavoro … tante di queste sfide riguardano anche il presente, e il “problem solving” è costantemente presente nella no-stra quotidianità lavorativa. Ma sapevamo già in anticipo che la fondazione e l’affermazione di un’azienda non è una passeggiata.

TIS Paper: Come riesce “DeinBus” ad offrire biglietti così economici?

In confronto ad altri mezzi di trasporto, il pul-lman è molto economico, nonostante il varia-re dei prezzi delle imprese di trasporto; inol-tre dobbiamo prenotare singolarmente ogni corsa e quindi ogni volta il prezzo del bigliet-to va ricalcolato. Il principio che sta dietro le nostre corse in pullman è molto semplice: più passeggeri acquistano il biglietto, meno paga il singolo. La corsa può partire se ci sono almeno 20 passeggeri, in questo modo non si supera un determinato prezzo. Ed è anche ecologico, perché i nostri pullman viaggiano solo se sono pieni.

TIS Paper: Dove vede “DeinBus” nei prossimi anni?

Abbiamo un obiettivo chiaro, ben visibile an-che sulla mia scrivania: entro il 2015 vogliamo diventare il più grande e il più capillare forni-tore di corse occasionali in pullman in Germa-nia. Siamo già cresciuti e adesso siamo in otto. Inoltre stiamo attirando investitori. Tutti ottimi presupposti per raggiungere i nostri obiettivi.

Christian Janisch (29) nel 2009 ha fondato l’azienda start-up “DeinBus.de” insieme ad Alexander Kuhr (27) e Ingo Mayr-Knoch (26). “DeinBus” organizza corse in pullman secondo il principio di una centrale che ge-stisce la condivisione di pullman: in internet viene offerta una certa tratta – se si sono iscritti almeno 20 interessati la corsa avrà luo-go. Il vantaggio di queste corse in pullman è il prezzo. Un confronto: il biglietto più eco-nomico con “DeinBus” costa 9 euro, con il treno costa 29 euro. Quello più caro costa 15 mentre con il treno costa 64 euro. Il principio di “DeinBus” è “offerte che vengono richie-ste”: ogni potenziale viaggiatore può inserire in internet la tratta e la data; se la quantità di passeggeri richiesta viene raggiunta allora “DeinBus” prenota il pullman. Non appena i pullman hanno iniziato a precorrere le strade tedesche, la Deutsche Bahn ha intentato una causa giudiziaria contro l’azienda. L’accusa: concorrenza sleale. Ad aprile 2011 la causa si è finalmente chiusa, perché “DeinBus” non offre delle corse su pullman di linea, bensì traffico occasionale, e non fa quindi concor-renza alla Deutsche Bahn. I pullman possono pertanto continuare a viaggiare tranquilla-mente.

—Intervista di Eva Pichler.

I tre neo-imprenditori Alexander Kuhr, Christian Janisch e Ingo Mayr-Knoch.

"Mein Bus" - Alternative zur Bahn? ("Il mio bus" - L'alternativa alla ferrovia?)http://www.wdr.de.varnish.gl-systemhaus.de/tv/servicezeit/sendungsbeitraege/2011/kw17/0428/01_deinbus.jsp

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Il ritratto dell‘imprenditore

Ritratto d'imprenditore:Gino Betivoglio e Patrick Perkmann, Zeus

Vivere continuamente qualcosa di nuovo

Due colleghi con la voglia di creare un’azienda e un’idea molto innovativa: Gino Bentivoglio

e Patrick Perkmann hanno coronato il loro sogno di far dipendere il proprio successo solo da

se stessi. Nel 2010 hanno fondato Zeus, un’azienda che porterà in Italia la tecnologia “green”

della carbonizzazione idrotermale delle biomasse.

Vasetti con una strana sostanza nera che si affacciano alla finestra, il libro “Conoscere e promuovere la finanza” che si nasconde nella libreria e un elegante tavolo di legno e vetro che troneggia in mezzo all’ufficio: la sede della Zeus, azienda start-up nel TIS da gennaio 2011, al sesto piano dell’edificio del parco tecnologico bolzanino, incuriosisce e stupisce allo stesso tempo, così come suc-cede per i due soci. «L’ho fatto io sa, questo tavolo. Ho comprato le gambe in internet e poi un mio amico falegname mi ha aiutato con la struttura» afferma Patrick Perkmann, una delle due anime della giovane azienda. Perkmann è sempre alla ricerca di un modo per darsi da fare, per non annoiarsi, e questo l’ha portato dalla voglia di “conoscere e pro-muovere la finanza” ai vasetti contenenti bio-massa carbonizzata risultante dal processo di carbonizzazione idrotermale, l’idea che, con Gino Bentivoglio, il lato scientifico di Zeus, vuole portare nel mercato italiano del settore energetico.Già all’età di 23 anni Perkmann aveva speri-mentato due avventure imprenditoriali con degli amici, che però non si sono sviluppate con successo. Diverso tempo dopo, in segui-to a cinque “statici anni” di lavoro in banca, la consapevolezza di non voler continuare a fare il consulente finanziario per il resto del-la sua vita l’ha fatto svegliare nel pieno della notte facendogli scrivere la lettera di licenzia-mento. «Avevo capito che volevo fare qual-cosa che mi permettesse di imparare e vivere continuamente qualcosa di nuovo». Questa

consapevolezza l’ha portato ad entrare in un’importante azienda altoatesina nel settore delle energie rinnovabili e dei servizi ambien-tali. Lì ha conosciuto Gino Bentivoglio, il chi-mico che aspettava solo lo stimolo giusto per gestire autonomamente le proprie idee e, se possibile, farle crescere senza limiti. «Quan-do Patrick è entrato da me con un business plan per un cogeneratore a olio vegetale per la produzione di calore ed elettricità gli ho detto subito: “ok, facciamolo”». Dopo aver riempito quaderni di appunti con le idee più disparate alla ricerca della ricetta vincente per «non dover più giustificare niente a nes-suno», Perkmann aveva finalmente incontra-to il partner giusto con la sua stessa visione della vita. «Ci eravamo trovati al bar alcune volte, davanti a una birretta, immaginandoci “capi”, migliorando e ottimizzando virtual-mente l’azienda nella quale entrambi lavora-vamo. Ad un certo punto io mi sono detto: se veramente pensi di essere il migliore di tutti, allora dimostralo!» afferma Perkmann, sorri-dendo al ricordo della propria spavalderia. Ma è noto, la spavalderia è un ingrediente fondamentale dello spirito imprenditoriale che riesce a dare la spinta giusta a chi vuo-le mettersi in proprio. Il cogeneratore a olio vegetale poteva essere quindi l’occasione giusta per partire, e così l’hanno colta al volo, buttandosi a capofitto in una nuova avventu-ra. Grazie alla rete di contatti tra i contadini della zona Padana e le conoscenze acquisite nel corso degli anni, la neonata azienda iniziò a pensare alla realizzazione di un impianto di

«se vera-mente pen-si di essere il migliore di tutti, al-lora dimo-stralo!»

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fine

«Volevo poter

decidere su tutte le fasi con la

mia testa e con le mie

idee»

cogenerazione per scaldare un albergo sfrut-tando l’olio di colza. Nel giro di poco tempo capirono che la produzione di energia elettri-ca con colture dedicate non è conveniente né dal punto di vista economico - senza sovven-zioni e contributi statali - né dal punto di vista ecologico. Nel frattempo però Perkmann si stava già muovendo in un’altra direzione: un amico gli aveva chiesto se sapesse qualcosa dell’impianto per la carbonizzazione idro-termale (HTC) per il trattamento dei fanghi di depurazione. «Non avevo assolutamen-te idea di cosa si trattasse, e quindi mi sono messo immediatamente a cercare informa-zioni su internet». Lui e il suo socio scopri-rono in breve che la tecnologia della carbo-nizzazione idrotermale delle biomasse esiste da quasi 100 anni e che è restata allo stadio sperimentale per molto tempo, una sorta di curiosità scientifica mai applicata. Cosa succede a queste biomasse? «Se si scalda a 180° C una biomassa escludendo l’ossigeno e mettendola sotto pressione, dopo un cer-to periodo la biomassa si trasforma in lignite, ovvero in carbone» entra nel merito della sua materia Gino Bentivoglio. Un’invenzione da premio Nobel! E infatti Bentivoglio cita subito il nome del tedesco Friedrich Bergius, che nel 1931 ha vinto il premio Nobel per la chimica, anche se non con questo progetto. «Il premio Nobel» ci tiene a precisare Bentivoglio an-dando a cercare nell’Enciclopedia della Chi-mica «Bergius l’ha vinto insieme a Carl Bosch “per i contributi all'invenzione e allo sviluppo di metodi chimici ad alta pressione”». Senza restare con le mani in mano i due soci si sono messi in contatto con alcune aziende svizzere e tedesche che stanno testando prototipi di impianti industriali per andare a visitarle. Ne è nata una collaborazione per sviluppare il mercato italiano e gestire un impianto pilota insieme concentrandosi su materie prime che nessuno ha mai testato: infatti, l’azienda ha iniziato gli esperimenti con gli scarti di produ-zione di varie aziende alimentari altoatesine e con le deiezioni animali provenienti dalla pia-nura padana. La scelta delle deiezioni animali è stata determinata dalla conoscenza della situazione legislativa del settore agricolo: dal prossimo anno la possibilità di spanderle sui terreni agricoli italiani sarà notevolmente limitata, e nascerà così l’esigenza per gli agri-coltori di trovare un modo per smaltirli con costi contenuti. Perkmann e Bentivoglio stan-no così conducendo degli studi di fattibilità analizzando diverse materie prime come per

esempio la pollina, il concime organico pro-veniente dagli allevamenti avicoli, il letame bovino e il liquame suino, ma stanno anche testando gli scarti dell’industria alimentare e i fanghi di depurazione. In base ai risultati delle analisi stanno cercando il modo per adattare l’impianto alle caratteristiche della biomassa e alle normative italiane.Al momento, come tante altre start-up, la loro attività quotidiana è nella direzione dell’in-stallazione di impianti fotovoltaici. «Anche se al momento la nostra priorità non sono i soldi, visto che stiamo lavorando soprattutto per re-alizzare le nostre idee, abbiamo bisogno di far entrare liquidità, e così restiamo comunque nel settore delle energie rinnovabili» spiega Perkmann. Il trentenne di Naturno ha final-mente trovato un modo per darsi da fare che gli dà molta soddisfazione, permettendogli di imparare e vivere continuamente qualcosa di nuovo. Anche per Bentivoglio la spinta fon-damentale è stata quella della ricerca di una maggiore soddisfazione e della libertà. «Ad un certo punto ho iniziato ad annoiarmi, e ho capito che non mi sarebbe bastato per sem-pre essere una parte del processo di produ-zione. Volevo poter decidere su tutte le fasi con la mia testa e con le mie idee». Adesso si occupano di tutto, dalla scelta del luogo allo sviluppo, passando per la ricerca dei finanzia-menti fino alla cura del cliente. «Il successo adesso dipende solo da noi, e non più da al-tri». E sicuramente c’è di che divertirsi.

—Testo di Astrid Brunetti

Innovazioni “Made in Alto Adige”In Alto Adige ci sono moltissime imprese innovative, ecco quanto è emerso chiaramente nel corso dell’In-novationDay 2011 del TIS innovation park: un convertitore a tre fasi, materiali sintetici rinforzati in fibra, massaggi con la pietra preistorica e molti altri prodotti inno-vativi altoatesini sono stati presentati alla TIS Expo. L’altoatesino più conosciuto fuori dai confini provinciali, Reinhold Messner, ha poi parlato della sua particolare sensibilità per un’efficiente gestione dell’innovazione: solo grazie alle giuste strategie, risorse e struttu-re e il necessario sapere, l’alpinista estremo è riuscito a scalare per primo tutti gli otto-mila della Terra. Nel corso della serata sono stati anche consegnati due premi: il premio BIONICSTAR è stato assegnato al progetto “G-EO-Systems”, l’innovativo robot per la ri-abilitazione dell’azienda Reha Technologies, mentre il Premio dell’Innovazione dell’im-presa tecnomag è stato conquistato dagli studenti dell’IPIA G. Galilei di Bolzano per lo sviluppo di un dispositivo per la riduzione de-gli incidenti con i trattori.

“Energia del futuro”: il TechnologyDay all’in-segna delle rinnovabiliSostenibile, sicura e competitiva: ecco come dev’essere la produzione d’energia del futuro. Al TechnologyDay gli imprenditori hanno potuto capire meglio quali tecnologie avranno effettivamente buo-ne prospettive di sviluppo in questo settore. Il relatore principale, Peter Hennicke, ex pre-sidente dell’Istituto per il clima, l’ambiente e l’energia di Wuppertal, Germania, ha spie-gato che: «tecnicamente la rivoluzione ener-getica è possibile, ma per la sua realizzazione devono mettersi in gioco comuni, aziende energetiche municipali e i cittadini devono investire nella cosa pubblica con il cosiddetto “contracting” dei cittadini». Durante il pome-riggio hanno avuto luogo seminari, workshop e colloqui con gli esperti al TIS e un enertour – ovvero una visita tecnica guidata – all’im-pianto fotovoltaico sperimentale dell’aero-porto di Bolzano e al sistema energetico della nuova sede della Salewa.

TIS News

Le news

Rete per gli organizza-tori di eventi sportiviUna rete che funga da punto di rife-rimento per giovani organizzatori di eventi, che vogliono lanciare innova-tivi formati di eventi per nuovi tipi di sport: questo è uno degli obbiettivi del Cluster sport & winterTECH del TIS. Una rete di partner affidabili e competenti che possa aiutare a portare sul mercato nuove discipline sportive e contribuire a far crescere bene un evento sportivo che inizia in sordina, ma che nel giro di qualche anno potrebbe attrarre un grande pubblico diventando un punto di ri-trovo. Gli eventi sportivi grandiosi che riesco-no ad entusiasmare il pubblico sono, da un punto di vista economico, una vera e propria benedizione per le regioni nei quali vengono organizzati, come dimostra per esempio la coppa del mondo di biathlon ad Anterselva.

Energia immediata dalle mele biologicheNovità dal mondo della mela: il mer-cato dei sapori “Pur Südtirol”, il pa-nificio “Eisenstecken” e il Cluster Ali-mentaris del TIS hanno lanciato sul mercato una barretta biologica alla mela. Quick, questo il nome dello speciale prodotto di nicchia, è composta esclusiva-mente di pochi prodotti esclusivamente bio-logici (mele biologiche altoatesine, fiocchi di farro, mandorle e miele), ha esattamente 99 calorie per pezzo e dà un’immediata carica di energia! Lo sviluppo di questa barretta è un buon esempio di come le imprese si comple-tano a vicenda e di come una cooperazione possa portare vantaggi per entrambi, e mo-stra anche come si può rendere più “attraen-te” la mela dell’Alto Adige.

Hydrothermal carbonizationhttp://www.youtube.com/watch?v=CpPvZkDXr5g

TechnologyDayhttp://www.youtube.com/user/TISinnovationpark?blend=2&ob=5#p/u/0/Xccn-SRPPGLw

Hydrothermale Karbonisierunghttp://www.youtube.com/watch?v=J41-Yfl3FBM

Galleria fotografica InnovationDay

http://www.tis.bz.it/pictu-regallery/innovationday-11

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TIS Paper Settembre 201114

TIS Paper Settembre 201115

Ricerca, sviluppo

& tecnologieUn moschettone premiato e un attacco da sci

alpinismo, macchine che puliscono le strade con la

tecnica di getto d’acqua ad alta pressione, driveline

per veicoli e fotografie 3D per la criminologia sono

alcuni dei prodotti delle 18 aziende tecnologiche

insediate al TIS innovation park.

Le news

Ma la domanda sorge spontanea: cos’è esat-tamente un’azienda tecnologica? «Le aziende tecnologiche sono aziende con un alto grado tecnologico e innovativo» spiega Petra Gratl, che al TIS innovation park coordina l’Incuba-tore d'imprese e il Centro per le imprese tec-nologiche.

Scattare foto dei luoghi del delittoUna di queste aziende con un alto “grado tec-nologico e innovativo” è la 3D-Pixel. Da anni l’azienda “scatta” con successo fotografie 3D di scene del crimine, così di successo che il magazine economico tedesco “brand eins” di Amburgo ha dedicato all’azienda altoatesi-na nell'edizione di luglio 2011 un articolo di quattro pagine con il titolo “Luoghi del delitto alla terza”.

Combinazioni piacevoliGripZ è il nome del moschettone integrato con una parte in plastica. Il moschettone è stato sviluppato dall’azienda tecnologica Ri-skprotect: «l’abbiamo realizzato su incarico del nostro cliente, l’azienda Skylotec» spiega l’amministratore delegato della Riskprotect Ulrich Schwingshackl. «La difficoltà è stata quella di fissare la plastica al moschettone, in modo che restasse comunque abbastan-za alluminio per garantire la presa e senza farlo diventare eccessivamente spesso» così Schwingshackl spiega le difficoltà che ha avu-to nello sviluppo del prodotto. Gli sforzi della Riskprotect sono valsi la pena: GripZ ha un livello estetico talmente elevato che nel luglio 2011 ha vinto il rinomato “red dot award” per il design. Già nel 2010 Schwingshackl era en-trato tra i finalisti del Brand-New-Award della ISPO di Monaco di Baviera con un attacco da sci alpinismo, nel quale l’alzatacco si adegua automaticamente al pendio durante la marcia – una prova che la Riskprotect riesce a con-vincere attraverso combinazioni piacevoli di funzionalità e design.

fine TIS Paper

Pulire sotto alta pressionePulire l’asfalto, migliorare l’aderenza stradale, diminuire lo spazio di frenata, ridurre l’ac-quaplaning – la Idroservice Italia srl, azienda tecnologica nel TIS, può fare tutto questo. L’azienda pulisce l’asfalto con un’innovativa tecnica di getto d’acqua ad alta pressione ed elimina con questo metodo anche la se-gnaletica orizzontale vecchia e indesidera-ta. L’acqua usata per pulire viene raccolta in una cisterna, riciclata e utilizzata di nuovo. La pressione con cui l’acqua viene spruzzata sull’asfalto arriva fino a 2800 bar. Il metodo di lavaggio delle strade della Idroservice Italia srl può essere impiegato indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Poiché grazie al lavaggio con acqua ad alta pressione le strade pulite diventano più sicure, il processo di pulizia è adatto anche per le piste di decol-lo e atterraggio degli aeroporti. Idroservice Italia è una delle poche imprese in Italia che lavora con questa tecnologia innovativa

Motore, trasmissione, trazioneI servizi di ingegneria nella progettazione di componenti per veicoli sono il core business dell’azienda tecnologica hofer powertrain srl. In totale l’azienda ha dodici filiali, tra cui Ingol-stadt, Stoccarda, Rüsselsheim e Detroit – in breve: dovunque si costruiscano auto. Al TIS di Bolzano la hofer powertrain progetta e svi-luppa componenti e sistemi per la cinematica che connette motore, trasmissione, trazione degli autoveicoli con attenzione particolare alle nuove tecnologie di trazione ibrida ed elettrica.

Supportare ricerca & sviluppo«Questi quattro esempi mostrano molto bene la gamma di aziende tecnologiche che lavorano al TIS» spiega la coordinatrice del Centro per imprese tecnologiche Petra Gratl, che continua: «al TIS supportiamo le azien-de tecnologiche con servizi specifici volti a rafforzare il già elevato grado tecnologico e innovativo delle aziende».

—Testo di Heiko Schoberwalter

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