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BOLZANO — «La crisi finanziaria si farà sentire ancora e per- ciò dovranno essere valutati eventuali correttivi sul piano eco- nomico a favore dei consumatori. Sappiamo però che la politi- ca economica in Alto Adige può contare su un vantaggio im- portante e cioè quello di poggiare non su un unico settore ma su diversi cardini come il turismo, l'artigianato, le Pmi e il set- tore dei servizi». Con queste parole il Landeshauptmann Luis Durnwalder ha inaugurato ieri il convegno organizzato dal Ctcu con la Provin- cia per parlare dei venti di recessione: in Alto Adige il tasso di disoccupazione è salito dal 2,3 al 2,8%. Un anno fa la crescita del Pil in Alto Adige si era assestata sull'1,8%, nel periodo di crisi è scesa fino a 0,5%: «L'ente pubblico ha ora come compito fondamentale, quello di evitare indebitamenti per potersi im- pegnare con misure adeguate a favore della popolazione quan- do la situazione lo richiede — ha detto Durnwalder — il nostro obiettivo è quello di mantenere i posti di lavo- ro, e di curarci dei lavoratori in cassa integrazione che hanno bisogno di un ulterio- re integrazione per vivere. Le banche confermino la di- sponibilità ad elaborare con la giunta un piano di accesso al credito». Poi la parola al Ctcu: «Il nostro prodotto interno lordo cre- sce molto lentamente segno evidente che siamo in stato di re- cessione — ha affermato il direttore, Walter Andreaus — biso- gna capire se la tendenza va verso una stagnazione o verso una depressione, cioè una recessione duratura. Di certo è che dopo decenni di liberismo sfrenato è arrivato il bisogno di una rego- lamentazione globale dei mercati finanziari. I prodotti finanzia- ri complessi devono essere preventivamente vagliati ed auto- rizzati da un apposito ente di controllo, prima della loro immis- sione. Le agenzie di rating devono essere in mano pubblica, la consulenza finanziaria e previdenziale deve essere sostenuta e potenziata. Solo un sistema pensionistico pubblico può garan- tire veramente sicurezza nell'erogazione delle prestazioni». Stefano Pasquali BOLZANO — Giornata dedicata alle «best practices» quella di ieri a Castello Pinzenau di Merano, organizzata dal Tis Inno- vation park sui temi dello sviluppo del prodotto, della gestio- ne dei collaboratori e della vendita (temi poi approfonditi dai molti imprenditori presenti, in sede di workshop). L'iniziati- va «Best Minds Meet» ha visto alternarsi in veste di relatori Giselle Rufer titolare della fabbrica di orologi di lusso per si- gnora Delance (eletta imprenditrice svizzera del 2008), Jens Hoffmann un consulente imprenditoriale che ha decretato il nuovo grande successo della Lego, e il direttore d'orchestra e manager Christian Gansch. Il carismatico Gansch ha parlato di risorse umane: «L'orche- stra — ha spiegato — è un insieme estremamente complesso di elementi e reparti, come un'azienda. Donne e uomini, cia- scuno con la propria spiccata individualità, che suonano per la delizia di un pubblico, il loro cliente, senza che del loro sfor- zo nulla appaia. Il funzionamento di un'orchestra è uno dei processi in assoluto più complicati di gestione di risorse uma- ne in cui il gruppo e la sua "empatia" sono determinanti. Un grande solista sarà tale tecnicamente, ma se non viene accolto dal suo gruppo (il reparto) non darà mai il meglio». L'orchestra di 100-150 elementi è solitamente divisa in 36 reparti ciascuno dei quali ha un suo elemento dirigente ed è li, secondo Gansch, che tutto si gioca. Poi viene il direttore d'or- chestra che dialogando, interagendo con i vari reparti ottiene il risultato finale grazie al motto «ascoltarsi gli uni gli altri ed agire assieme». La gestione delle risorse umane così prospettata si è integra- ta appieno con le relazioni presentate poi da Hoffmann e Ru- fer. Il primo si è domandato come fare in tempi di crisi ad essere innovativi ed ha illustrato il progetto sviluppato dalla Lego che in rete consente ai propri clienti di creare direttamen- te i pezzi, poi li produce e li mette sul mercato: «È il concetto nuovo del "tu sei quello che condividi" — ha detto — non l'innovazione classica ma un’innovazione aperta che nasce dal- la gente, nella comunità online, in velocità e flessibilità, che gratifica il singolo e crea il club degli esperti». Giselle Rufer ha illustrato il percorso del progetto che l'ha portata a creare con successo, orologi «fatti dalle donne per le donne». Enzo Coco BOLZANO — Una banca particolare, rivolta a rispar- miatori facoltosi, che ha sapu- to non risentire della crisi che ha colpito i mercati finanziari nell'ultimo anno. Si potrebbe delineare in questo modo il profilo della Prader Bank di Bolzano, che, a tre anni dalla sua fondazione, gode di otti- ma salute. «Nell'ultimo anno, i clienti sono aumentati del 27%, il to- tale di bilancio e cresciuto del 23%, il montante (somma del capitale iniziale più gli inte- ressi maturati, ndr) del 10,8% — sottolinea Josef Prader, fon- datore dell'istituto — in termi- ni di valori assoluti, il capitale dei quasi 40mila clienti che si sono rivolti a noi ammonta a 96 milioni di euro, mentre il totale di bilancio raggiunge i 650 milioni di euro». Cifre notevoli per una picco- la banca con 18 collaboratori, dislocati tra le due sedi di Bol- zano e Trento. Un'azienda che, ci tiene a sottolineare Pra- der, «è assolutamente indi- pendente, libera da qualsiasi ingerenza esterna nella gestio- ne». Le parole d'ordine della banca: onestà, semplicità e ri- servatezza: «In questo modo è stato possibile, tramite un'oculata selezione degli in- vestimenti, evitare a titoli tos- sici di entrare nelle nostre li- ste di scelta interna per i clien- ti — è stato detto ieri — nel treasury, per esempio, abbia- mo seguito una strategia del tutto prudente, senza specula- re su titoli dubbi». Nel 2008 la banca ha deciso di implementare dei sistemi di banca dati interna come il Nic (Network Integrated Com- munications), e rafforzare l'at- tività di consulenza. L'azienda è talmente ben strutturata, che già oggi sarebbe in grado di gestire il doppio del volu- me dei capitali, senza bisogno di stravolgere il sistema. Per questo, e anche grazie al mas- simo della riservatezza, Pra- der può vantarsi di avere clienti fortemente fidelizzati: «I nomi dei nostri clienti sono accessibili solo a poche perso- ne, non come nei grandi istitu- ti dove moltissimi dipendenti possono accedere ai dati dei clienti schiacciando un ta- sto». La filosofia della banca non prevede di nascondersi dietro a facili scuse: «La crisi? Il mer- cato va preso come è — è sta- to detto ieri — ogni situazio- ne, anche quella più critica of- fre dei vantaggi. La crisi, per esempio ci ha insegnato come muoverci, ci ha mostrato la strada da seguire, e quelle da evitare». Per quanto riguarda l'Alto Adige, Prader indica due vie per aumentare la produttività della provincia. Da un lato, au- spica l'emissione dei Bor (Buo- ni Ordinari Regionali), dall'al- tra l'entrata in vigore, a livello nazionale, di un nuovo scudo fiscale, che riporterebbe in Ita- lia almeno gran parte dei 550 miliardi di euro depositati su conti all'estero: «In questo mo- do, banche, imprese e privati potrebbero contare su una no- tevole liquidità, creando una situazione economica sicura- mente più distesa e favorevo- le per le attività produttive». Christian Passeri BOLZANO — «Riteniamo che i provvedimenti di soste- gno ai lavoratori, messi in campo dall’amministrazione pro- vinciale siano inadeguati rispetto alla situazione occupazio- nale venutasi a creare in Alto Adige. I cassintegrati sono la- sciati troppo soli». L’appello arriva dalle segreterie confederali metalmecca- niche, ovvero Fim, Fiom e Uilm, che si sono riunite ieri mat- tina per esaminare i contenuti dell'accordo del 19 maggio scorso, stipulato tra Provincia e parti sociali con l'obiettivo di prevedere i cosiddetti «ammortizzatori sociali in dero- ga», ovvero appunto misure di sostegno mirate a quelle fa- sce di lavoratori che restano escluse, per requisiti imposti dalla legge, dalle previsio- ni di sostegno ordinarie. «La valutazione emersa è che tale provvedimento sia inadeguato alla misura dell'emergenza lavorativa venutasi a creare sul no- stro territorio a causa della crisi economica — spiega- no i segretari in una breve nota congiunta, che annun- cia una conferenza stampa ufficiale per l’11 giugno — allo stato attuale i lavorato- ri in mobilità sono 1.706, mentre quelli sospesi dal lavoro e costretti ormai da mesi a vivere con poco più di 800 euro sono 3.500. Ri- spetto a un simile scenario è necessario muoversi con interventi consistenti di so- stegno al reddito a favore dei lavoratori in mobilità e dei cassintegrati. Anche perché la situazione è destinata ad ag- gravarsi». Insomma, si apre una crepa nel generale clima di consen- so che aveva accompagnato la «manovra» della Provincia. Secondo i rappresentati dei lavoratori il tempo stringe, e molto: «Le segreterie di categoria ritengono inammissibile ulteriore perdita di tempo e indirranno una manifestazione per fare sentire la propria voce e avanzare le proprie rimo- stranze», conclude la nota dei sindacati metalmeccanici confederali. R. I. Sul podio anche Appiano e il Burgraviato Il convegno Durnwalder rassicura BOLZANO — «Dopo nove anni di gestione "a benchmark" ne visto quanto successo sui mercati, è nostro dovere verificare e attuare tutte le iniziative utili per aggiornare, e dove possibile innovare, la politica di investimento del Fondo nell’ interesse dei nostri aderenti». È l’impegno del neo-presidente Josef Hofer nella prima riunione del nuovo cda di Laborfonds, che lo ha eletto. Suo vice sarà Francesco Cristofolini, mentre il direttore generale rimane Giorgio Valzolgher. I nuovi vertici guideranno per i prossimi tre anni il più grande Fondo pensione negoziale territoriale italiano con oltre 112mila iscritti. Il presidente Hofer, nel ringraziare i consiglieri per la fiducia accordata, ha richiamato appunto i principali obiettivi che l’organo di amministrazione dovrà affrontare nei prossimi mesi «a partire dall’aggiornamento della politica di gestione finanziaria della Linea Bilanciata e della Linea Dinamica, lavoro peraltro già avviato dal precedente cda». Nei primi giorni di giugno al Consiglio verrà presentato il progetto di revisione della politica di investimento elaborato congiuntamente in questi mesi dal direttore del Fondo e di PensPlan. Hofer: «Innoveremo Laborfonds» Il workshop Organici come «orchestre» 650 Crescita del 23% in tre anni. Il fondatore: investimenti oculati MARKETING LOCALE Artigiani a Egna Laboratori in centro BOLZANO — Il «marketing locale» per le aziende artigiane passa anche da una sorta di fiera campionaria di paese. Oggi 30 artigiani della Bassa Atesina invitano ad una mostra sotto i portici di Egna, dove (tra intrattenimenti musicali e culturali) spiccheranno i laboratori dal vivo: «Si vedrà la grande offerta della nostra terra, invitiamo anche i giovani», spiega il presidente locale Apa, Robert Pallabazzer. AGRICOLTURA Sudtirolo-Coldiretti Un patto «europeo» Patto tra il presidente nazionale Coldiretti, Sergio Marini, e il presidente altoatesino Durnwalder: «La Provincia saprà fare la propria parte per collaborare con l’organizzazione anche in sede europea per il sostegno delle aziende agricole, colpite dalle recenti mofiche, come la cancellazione delle quote latte». Tra i due si è parlato anche di marchi di qualità e promozione di prodotti in strutture pubbliche come mense e ospedali. Il direttore Pinot nero, brilla Lasino Economia BOLZANO — La classifica dell’ottavo Concorso naziona- le Pinot Nero, dedicato alla produzione dell'annata 2006, vede ancora una volta i vini al- toatesini nelle prime posizio- ni ma riserva piacevoli sorpre- se con Pinot Nero toscani e dell'Oltrepò pavese, che si di- stinguono entro le prime die- ci posizioni. Alla kermesse di Egna e Montagna, la prima posizione è stata conquistata dall'azien- da Pisoni di Pergolese di Lasi- no (Trento) con il suo Pinot Nero Vigneti delle Dolomiti Igt. La seconda piazza è stata appannaggio di due produtto- ri con 88/100 punti: Cantina San Michele.- Appiano con il Südtirol Blauburgender Doc «Sanct Valentin» e la Cantina Weinkellerei Meran con Südti- rol Blauburgender Doc Riser- va «Zeno». Terzo premio, con 87/100 punti, a due conosciuti nomi della viticoltura altoate- sina quali la Cantina Burggra- fler Kellerei con il Südt. Blaub. Adige Doc «Privat» e Weinkel- lerei H. Lun con il Sud. Blaub. Alto Adige Doc Riserva «Sand- bichler». La splendida cornice di Ca- stel d'Enna, storico maniero che sovrasta il paese di Monta- gna, e la calda ospitalità del proprietario, barone Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi, han- no creato l'atmosfera perfetta per celebrare gli 11 anni di una manifestazione che ha sa- puto ricavarsi in questi anni uno spazio unico nel panora- ma del mondo del vino italia- no. L'intensa giornata iniziale delle Giornate altoatesine del Pinot Nero è proseguita nel pomeriggio, ad Egna, con l'apertura dei banchi d'assag- gio rivolti al pubblico e con la verticale di otto annate del Pi- not Nero «Kreuzbichler» del- l'azienda vinicola Brigl. Festa finale sotto i portici nel centro storico di Egna. Ora l’appuntamento è alla quinta edizione delle Giornate del Riesling Alto Adige a Naturno, dal 6 all'8 novembre. (Info www.rieslingtage.com). L’accusa «Prader Bank resiste alla crisi» Andreaus: «I controlli sui rating dei prodotti finanziari devono essere in mano pubblica» Ctcu: più sostegno ai consumatori Previdenza integrativa Panorama Risorse umane, la filosofia Gansch MILIONI È il totale di bilancio della Prader Bank a tre anni dalla fondazione «Cassintegrati lasciati soli con 800 euro al mese. Faremo sentire presto la nostra voce» Implementato il sistema Nic e rafforzato il servizio di consulenza I clienti sono cresciuti del 27% in dodici mesi Credito Presentato il bilancio 2008. L’auspicio sulla congiuntura: si emettano buoni regionali La manovra Summit confederale Enologia Concorso in Bassa Atesina, premio al Trentino Fronte unito Innovatore Josef Prader, a capo dell’istituto bancario Metalmeccanici duri contro la Provincia «Aiuti insufficienti» 11 Corriere dell'Alto Adige Sabato 23 Maggio 2009 BZ

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BOLZANO — «La crisi finanziaria si farà sentire ancora e per-ciò dovranno essere valutati eventuali correttivi sul piano eco-nomico a favore dei consumatori. Sappiamo però che la politi-ca economica in Alto Adige può contare su un vantaggio im-portante e cioè quello di poggiare non su un unico settore masu diversi cardini come il turismo, l'artigianato, le Pmi e il set-tore dei servizi».

Con queste parole il Landeshauptmann Luis Durnwalder hainaugurato ieri il convegno organizzato dal Ctcu con la Provin-cia per parlare dei venti di recessione: in Alto Adige il tasso didisoccupazione è salito dal 2,3 al 2,8%. Un anno fa la crescitadel Pil in Alto Adige si era assestata sull'1,8%, nel periodo dicrisi è scesa fino a 0,5%: «L'ente pubblico ha ora come compitofondamentale, quello di evitare indebitamenti per potersi im-pegnare con misure adeguate a favore della popolazione quan-

do la situazione lo richiede— ha detto Durnwalder —il nostro obiettivo è quellodi mantenere i posti di lavo-ro, e di curarci dei lavoratoriin cassa integrazione chehanno bisogno di un ulterio-re integrazione per vivere.Le banche confermino la di-sponibilità ad elaborare con

la giunta un piano di accesso al credito».Poi la parola al Ctcu: «Il nostro prodotto interno lordo cre-

sce molto lentamente segno evidente che siamo in stato di re-cessione — ha affermato il direttore, Walter Andreaus — biso-gna capire se la tendenza va verso una stagnazione o verso unadepressione, cioè una recessione duratura. Di certo è che dopodecenni di liberismo sfrenato è arrivato il bisogno di una rego-lamentazione globale dei mercati finanziari. I prodotti finanzia-ri complessi devono essere preventivamente vagliati ed auto-rizzati da un apposito ente di controllo, prima della loro immis-sione. Le agenzie di rating devono essere in mano pubblica, laconsulenza finanziaria e previdenziale deve essere sostenuta epotenziata. Solo un sistema pensionistico pubblico può garan-tire veramente sicurezza nell'erogazione delle prestazioni».

Stefano Pasquali

BOLZANO — Giornata dedicata alle «best practices» quelladi ieri a Castello Pinzenau di Merano, organizzata dal Tis Inno-vation park sui temi dello sviluppo del prodotto, della gestio-ne dei collaboratori e della vendita (temi poi approfonditi daimolti imprenditori presenti, in sede di workshop). L'iniziati-va «Best Minds Meet» ha visto alternarsi in veste di relatoriGiselle Rufer titolare della fabbrica di orologi di lusso per si-gnora Delance (eletta imprenditrice svizzera del 2008), JensHoffmann un consulente imprenditoriale che ha decretato ilnuovo grande successo della Lego, e il direttore d'orchestra emanager Christian Gansch.

Il carismatico Gansch ha parlato di risorse umane: «L'orche-stra — ha spiegato — è un insieme estremamente complessodi elementi e reparti, come un'azienda. Donne e uomini, cia-scuno con la propria spiccata individualità, che suonano perla delizia di un pubblico, il loro cliente, senza che del loro sfor-zo nulla appaia. Il funzionamento di un'orchestra è uno deiprocessi in assoluto più complicati di gestione di risorse uma-ne in cui il gruppo e la sua "empatia" sono determinanti. Ungrande solista sarà tale tecnicamente, ma se non viene accoltodal suo gruppo (il reparto) non darà mai il meglio».

L'orchestra di 100-150 elementi è solitamente divisa in 36reparti ciascuno dei quali ha un suo elemento dirigente ed è li,secondo Gansch, che tutto si gioca. Poi viene il direttore d'or-chestra che dialogando, interagendo con i vari reparti ottieneil risultato finale grazie al motto «ascoltarsi gli uni gli altri edagire assieme».

La gestione delle risorse umane così prospettata si è integra-ta appieno con le relazioni presentate poi da Hoffmann e Ru-fer. Il primo si è domandato come fare in tempi di crisi adessere innovativi ed ha illustrato il progetto sviluppato dallaLego che in rete consente ai propri clienti di creare direttamen-te i pezzi, poi li produce e li mette sul mercato: «È il concettonuovo del "tu sei quello che condividi" — ha detto — nonl'innovazione classica ma un’innovazione aperta che nasce dal-la gente, nella comunità online, in velocità e flessibilità, chegratifica il singolo e crea il club degli esperti». Giselle Rufer haillustrato il percorso del progetto che l'ha portata a creare consuccesso, orologi «fatti dalle donne per le donne».

Enzo Coco

BOLZANO — Una bancaparticolare, rivolta a rispar-miatori facoltosi, che ha sapu-to non risentire della crisi cheha colpito i mercati finanziarinell'ultimo anno. Si potrebbedelineare in questo modo ilprofilo della Prader Bank diBolzano, che, a tre anni dallasua fondazione, gode di otti-ma salute.

«Nell'ultimo anno, i clientisono aumentati del 27%, il to-tale di bilancio e cresciuto del23%, il montante (somma delcapitale iniziale più gli inte-ressi maturati, ndr) del 10,8%— sottolinea Josef Prader, fon-datore dell'istituto — in termi-ni di valori assoluti, il capitaledei quasi 40mila clienti che sisono rivolti a noi ammonta a96 milioni di euro, mentre iltotale di bilancio raggiunge i650 milioni di euro».

Cifre notevoli per una picco-la banca con 18 collaboratori,dislocati tra le due sedi di Bol-zano e Trento. Un'aziendache, ci tiene a sottolineare Pra-der, «è assolutamente indi-pendente, libera da qualsiasiingerenza esterna nella gestio-ne». Le parole d'ordine dellabanca: onestà, semplicità e ri-servatezza: «In questo modo èstato possibile, tramiteun'oculata selezione degli in-vestimenti, evitare a titoli tos-sici di entrare nelle nostre li-

ste di scelta interna per i clien-ti — è stato detto ieri — neltreasury, per esempio, abbia-mo seguito una strategia deltutto prudente, senza specula-re su titoli dubbi».

Nel 2008 la banca ha decisodi implementare dei sistemidi banca dati interna come ilNic (Network Integrated Com-munications), e rafforzare l'at-

tività di consulenza. L'aziendaè talmente ben strutturata,che già oggi sarebbe in gradodi gestire il doppio del volu-me dei capitali, senza bisognodi stravolgere il sistema. Perquesto, e anche grazie al mas-simo della riservatezza, Pra-der può vantarsi di avereclienti fortemente fidelizzati:«I nomi dei nostri clienti sonoaccessibili solo a poche perso-ne, non come nei grandi istitu-ti dove moltissimi dipendentipossono accedere ai dati deiclienti schiacciando un ta-sto».

La filosofia della banca nonprevede di nascondersi dietroa facili scuse: «La crisi? Il mer-cato va preso come è — è sta-to detto ieri — ogni situazio-ne, anche quella più critica of-fre dei vantaggi. La crisi, peresempio ci ha insegnato comemuoverci, ci ha mostrato lastrada da seguire, e quelle daevitare».

Per quanto riguarda l'AltoAdige, Prader indica due vieper aumentare la produttivitàdella provincia. Da un lato, au-spica l'emissione dei Bor (Buo-ni Ordinari Regionali), dall'al-tra l'entrata in vigore, a livellonazionale, di un nuovo scudofiscale, che riporterebbe in Ita-lia almeno gran parte dei 550miliardi di euro depositati suconti all'estero: «In questo mo-do, banche, imprese e privatipotrebbero contare su una no-tevole liquidità, creando unasituazione economica sicura-mente più distesa e favorevo-le per le attività produttive».

Christian Passeri

BOLZANO — «Riteniamo che i provvedimenti di soste-gno ai lavoratori, messi in campo dall’amministrazione pro-vinciale siano inadeguati rispetto alla situazione occupazio-nale venutasi a creare in Alto Adige. I cassintegrati sono la-sciati troppo soli».

L’appello arriva dalle segreterie confederali metalmecca-niche, ovvero Fim, Fiom e Uilm, che si sono riunite ieri mat-tina per esaminare i contenuti dell'accordo del 19 maggioscorso, stipulato tra Provincia e parti sociali con l'obiettivodi prevedere i cosiddetti «ammortizzatori sociali in dero-ga», ovvero appunto misure di sostegno mirate a quelle fa-sce di lavoratori che restano escluse, per requisiti impostidalla legge, dalle previsio-ni di sostegno ordinarie.

«La valutazione emersaè che tale provvedimentosia inadeguato alla misuradell'emergenza lavorativavenutasi a creare sul no-stro territorio a causa dellacrisi economica — spiega-no i segretari in una brevenota congiunta, che annun-cia una conferenza stampaufficiale per l’11 giugno —allo stato attuale i lavorato-ri in mobilità sono 1.706,mentre quelli sospesi dallavoro e costretti ormai damesi a vivere con poco piùdi 800 euro sono 3.500. Ri-spetto a un simile scenarioè necessario muoversi coninterventi consistenti di so-stegno al reddito a favore dei lavoratori in mobilità e deicassintegrati. Anche perché la situazione è destinata ad ag-gravarsi».

Insomma, si apre una crepa nel generale clima di consen-so che aveva accompagnato la «manovra» della Provincia.Secondo i rappresentati dei lavoratori il tempo stringe, emolto: «Le segreterie di categoria ritengono inammissibileulteriore perdita di tempo e indirranno una manifestazioneper fare sentire la propria voce e avanzare le proprie rimo-stranze», conclude la nota dei sindacati metalmeccaniciconfederali.

R. I.

Sul podio anche Appiano e il Burgraviato

Il convegno Durnwalder rassicura

BOLZANO — «Dopo nove anni di gestione"a benchmark" ne visto quanto successosui mercati, è nostro dovere verificare eattuare tutte le iniziative utili peraggiornare, e dove possibile innovare, lapolitica di investimento del Fondo nell’interesse dei nostri aderenti».È l’impegno del neo-presidente Josef Hofernella prima riunione del nuovo cda diLaborfonds, che lo ha eletto. Suo vice saràFrancesco Cristofolini, mentre il direttoregenerale rimane Giorgio Valzolgher.I nuovi vertici guideranno per i prossimitre anni il più grande Fondo pensionenegoziale territoriale italiano con oltre

112mila iscritti. Il presidente Hofer, nelringraziare i consiglieri per la fiduciaaccordata, ha richiamato appunto iprincipali obiettivi che l’organo diamministrazione dovrà affrontare neiprossimi mesi «a partiredall’aggiornamento della politica digestione finanziaria della Linea Bilanciata edella Linea Dinamica, lavoro peraltro giàavviato dal precedente cda».Nei primi giorni di giugno al Consiglioverrà presentato il progetto di revisionedella politica di investimento elaboratocongiuntamente in questi mesi daldirettore del Fondo e di PensPlan.

Hofer: «Innoveremo Laborfonds»

Il workshop Organici come «orchestre»

650

Crescita del 23% in tre anni. Il fondatore: investimenti oculati

MARKETING LOCALE

Artigiani a EgnaLaboratori in centroBOLZANO — Il «marketinglocale» per le aziendeartigiane passa anche dauna sorta di fieracampionaria di paese. Oggi30 artigiani della BassaAtesina invitano ad unamostra sotto i portici diEgna, dove (traintrattenimenti musicali eculturali) spiccheranno ilaboratori dal vivo: «Sivedrà la grande offertadella nostra terra,invitiamo anche i giovani»,spiega il presidente localeApa, Robert Pallabazzer.

AGRICOLTURA

Sudtirolo-ColdirettiUn patto «europeo»Patto tra il presidentenazionale Coldiretti, SergioMarini, e il presidentealtoatesino Durnwalder: «LaProvincia saprà fare lapropria parte per collaborarecon l’organizzazione anchein sede europea per ilsostegno delle aziendeagricole, colpite dalle recentimofiche, come lacancellazione delle quotelatte». Tra i due si è parlatoanche di marchi di qualità epromozione di prodotti instrutture pubbliche comemense e ospedali.

Il direttore

Pinot nero, brilla Lasino

Economia

BOLZANO — La classificadell’ottavo Concorso naziona-le Pinot Nero, dedicato allaproduzione dell'annata 2006,vede ancora una volta i vini al-toatesini nelle prime posizio-ni ma riserva piacevoli sorpre-se con Pinot Nero toscani edell'Oltrepò pavese, che si di-stinguono entro le prime die-ci posizioni.

Alla kermesse di Egna eMontagna, la prima posizioneè stata conquistata dall'azien-da Pisoni di Pergolese di Lasi-no (Trento) con il suo PinotNero Vigneti delle DolomitiIgt. La seconda piazza è stataappannaggio di due produtto-ri con 88/100 punti: CantinaSan Michele.- Appiano con ilSüdtirol Blauburgender Doc«Sanct Valentin» e la CantinaWeinkellerei Meran con Südti-rol Blauburgender Doc Riser-va «Zeno». Terzo premio, con87/100 punti, a due conosciutinomi della viticoltura altoate-sina quali la Cantina Burggra-fler Kellerei con il Südt. Blaub.Adige Doc «Privat» e Weinkel-lerei H. Lun con il Sud. Blaub.Alto Adige Doc Riserva «Sand-bichler».

La splendida cornice di Ca-stel d'Enna, storico manieroche sovrasta il paese di Monta-gna, e la calda ospitalità delproprietario, barone ErnestoRubin de Cervin Albrizzi, han-

no creato l'atmosfera perfettaper celebrare gli 11 anni diuna manifestazione che ha sa-puto ricavarsi in questi anniuno spazio unico nel panora-ma del mondo del vino italia-no. L'intensa giornata inizialedelle Giornate altoatesine delPinot Nero è proseguita nelpomeriggio, ad Egna, conl'apertura dei banchi d'assag-

gio rivolti al pubblico e con laverticale di otto annate del Pi-not Nero «Kreuzbichler» del-l'azienda vinicola Brigl.

Festa finale sotto i porticinel centro storico di Egna. Oral’appuntamento è alla quintaedizione delle Giornate delRiesling Alto Adige a Naturno,dal 6 all'8 novembre. (Infowww.rieslingtage.com).

L’accusa

«Prader Bank resiste alla crisi»

Andreaus: «I controllisui rating dei prodottifinanziari devono esserein mano pubblica»

Ctcu: più sostegnoai consumatori

Previdenza integrativa

Panorama

Risorse umane,la filosofia Gansch

MILIONIÈ il totale di bilanciodella Prader Banka tre annidalla fondazione

«Cassintegrati lasciatisoli con 800 euroal mese. Faremo sentirepresto la nostra voce»

Implementatoil sistema Nic e rafforzatoil servizio di consulenzaI clienti sono cresciutidel 27% in dodici mesi

Credito Presentato il bilancio 2008. L’auspicio sulla congiuntura: si emettano buoni regionali La manovra Summit confederale

Enologia Concorso in Bassa Atesina, premio al Trentino

Fronte unito

Innovatore Josef Prader, a capo dell’istituto bancario

Metalmeccanici duricontro la Provincia«Aiuti insufficienti»

11Corriere dell'Alto Adige Sabato 23 Maggio 2009

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