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di don Sandro
Carissimi,
è giunto finalmente il periodo estivo dell'anno ed è
tempo per tutti di un meritato riposo. Per molti di noi
è il periodo per "staccare" dalle solite attività e poter
riposare. Certamente quest'anno la crisi economica
ha portato a un ridimensionamento di queste ferie e
forse una maggiore " modestia " nelle vacanze può
essere salutare per la nostra vita interiore.
Nello stesso tempo leggevo la pagina del Vangelo
che dice: "Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e
oppressi, ed io vi ristorerò.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me,
che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro
per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce e il
mio carico leggero».
Ai tempi di Gesù le ferie non erano certamente un
fenomeno così diffuso come oggi e queste parole del
nostro Salvatore aprono una nuova prospettiva per
chi vive tanta fatica.
Esiste un rapporto col Signore che rende leggera la
stanchezza. Il presupposto é quello di stimare
importante il nostro rapporto con Cristo. Per molti
andare in ferie coincide con l'abbandono o il
diradarsi anche del proprio rapporto col Signore,
perché l'istintività e la cultura che ci circonda ci fanno
credere che ci si riposa quando non si pensa a
niente, quando prevale la nostra voglia.
Il Signore ci ricorda invece che il vero riposo non é
nel lasciarsi andare, ma nel coltivare in altre
circostanze il nostro rapporto con Lui.
Mi ricordo ancora come in una vacanza comunitaria
con l'oratorio nel 1961 al Passo di Costalunga sulle
Dolomiti, che avevo avuto l'opportunità di vedere
allora per la prima volta, scoprii con una
commozione nuova la vicinanza del Signore proprio
attraverso quelle montagne. Da allora non riesco a
vedere le montagne senza pensare al Signore che le
ha create e che le dona a noi ancora oggi.
Esiste un altro modo per crescere nel nostro
rapporto col Signore durante le vacanze ed é leggere
tutto ciò cui durante l'anno non abbiamo avuto tempo
di dedicarci. Leggere ciò che arricchisce la nostra
mente ed il cuore.
La raccomandazione più grande che mi sento di fare
é quella di avere anche in vacanza una regola di vita,
un orario ed una fedeltà nella preghiera, nella S.
Messa domenicale e, se possibile, anche in quella
feriale. La vacanza sia un'occasione di incontrare e
rinsaldare quelle amicizie che ci aiutano in un
cammino di fede.
Il segno di avere vissuto bene le vacanze sta nel
desiderio di ricominciare a vivere il nostro quotidiano
lavorativo con il desiderio di testimoniare la bellezza
del Signore scoperta in questo periodo estivo.
A me in queste settimane di inizio estate é stato dato
il dono di ricominciare a vivere l'oratorio feriale. E'
stata una grande commozione vedere in questi
bambini quella letizia che mostra con evidenza che "i
loro angeli guardano il volto di Dio". Ho imparato
molto da loro. Il mio desiderio e la mia preghiera per
me e per ciascuno di noi é quello di diventare come
bambini per potere "entrare nel Regno". Per gli altri
non c'è posto.
IN COMUNIONEIN COMUNIONE
BarlassinaBarlassina Vacanze, tempo di crescita
LUGLIO LUGLIO —— AGOSTO 2012AGOSTO 2012
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Vita in Parrocchia
La nostra comunità saluta e ringrazia Suor Maurizia
Ciao Suor Maurizia!
I bambini dell’asilo ...
“Suor Maurizia ti voglio tanto bene! Ti mando tanti baci!
Mi dispiace che vai in un’altra scuola!” Filippo “Suor Maurizia quando sarò grande mi mancherai!”
Gianluca “Suor Maurizia, grazie per essere venuta nella nostra
scuola!” Davide “Grazie che hai fatto tante cose per questa scuola! Ti
voglio bene!” Roberto “Suor Maurizia ci mancherai tanto! Ti salutiamo per il tuo
viaggio e ti mandiamo i baci.” Andrea “Suor Maurizia ti saluto…buon viaggio!”
Federico “Suor Maurizia se parti ci mancherai anche
all’oratorio.” Daniele “Suor Maurizia ci dispiace molto che an-
andrai via. Noi ti vorremo sempre bene.”
Angelica “Ti voglio tanto bene e vorrei fare tante
cose con te.” Riccardo “Sei stata brava per tutti questi anni.”
Carlo “Grazie di come sei stata brava.” Marco “Suor Maurizia ti voglio dare un bacino e un mazzo di
fiori.” Christian “Suor Maurizia ti voglio bene perché vieni qua a scuola e
ci saluti!” Marco “Cara Suor Maurizia spero di vederti fuori da scuola. Ti
mando tanti baci.” Kian “Suor Maurizia ti mando dei palloncini lontano dove sei!”
Silvia “Suor Maurizia tu sei nello studio a fare i lavori ma ogni
tanto vieni qui da noi! Ti mando un bacio!” Martina “Non farò più il monello, sarò bravo!” Riccardo
“Suora sei bravissima, rispetti sempre le regole e quan-
do i bambini corrono tu gli dici che non si deve. Mi di-
spiace che vai via perché mi eri molto simpatica.”
Federico “Ciao Suor Maurizia tu sei buona.” Benedetta “Ti dò un abbraccio forte, forte.” Milo
Le insegnanti …
Quest’anno abbiamo voluto dedicare la festa di fine an-
no scolastico a Suor Maurizia che a breve lascerà Bar-
lassina e verrà trasferita presso la comunità di Gessate.
Noi sentiamo il bisogno di ringraziarla perché è stata
una persona molto speciale che, con il suo impegno co-
stante, la sua presenza e la sua grande professionalità,
ci ha permesso di realizzare un significativo percorso
educativo con tutti i bimbi della Scuola dell’Infanzia “L.
Porro”. Grazie, suor Maurizia, per tutto ciò che in questi
dieci anni hai fatto e per aver reso la nostra scuola un
luogo sicuro dove i nostri bambini sono felici di recarsi e
di crescere insieme.
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La nostra comunità saluta e ringrazia Suor Maurizia
Vita in Parrocchia
del Signore niente è impossibile da superare. Grazie ai
tuoi consigli e insegnamenti ci hai aiutato a crescere,
portandoci da semplici bambini ad animatori capaci di
trasmettere la nostra esperienza ai più piccoli.
Una semplice lettera non può bastare per esprimere il
nostro affetto e la nostra riconoscenza: sappi che non
potremo mai dimenticarti e dimenticare ciò che hai fatto
per noi!
Ti porteremo sempre nei cuori e
perdonaci se qualche volta non ti
abbiamo ascoltato e magari ti ab-
biamo fatto anche arrabbiare. Ma
tu sai come siamo fatti...
Con affetto!
I catechisti suoi collaboratori …
E’ difficile esprimere in poche ri-
ghe l’immensa gratitudine per una
persona speciale come Suor
Maurizia, la suora dei bambini e
dei ragazzi. Sempre disponibile
per ogni iniziativa, presenza attiva
in oratorio, punto di riferimento dei
giovani. Abbiamo imparato in que-
sti anni ad apprezzare la sua di-
sponibilità, la sua discrezione e a nutrire nei suoi con-
fronti un profondo affetto! Ci mancherai moltissimo!!!
Ti auguriamo ogni bene per la tua nuova missione!
Un grosso abbraccio
I genitori …
Carissima Suor Maurizia, noi genitori siamo dispiaciuti
per la sua partenza ma, se un nuovo Istituto l’attende,
vuol dire che il suo lavoro è prezioso, così come lo è
stato per i nostri bambini in questi dieci anni!
Desideriamo che nel suo cuore rimanga incisa la certez-
za che noi continueremo a seguirla per sempre.
Non ci sono parole che possano
racchiudere ciò che vorremmo
dirle…se non un semplice e since-
ro GRAZIE.
Un caloroso abbraccio da tutti i
bimbi e da tutti i genitori della
Scuola dell’Infanzia!
Gli adolescenti ...
Cara suor Maurizia,
scriviamo questa lettera per rin-
graziarti di ciò che hai fatto in que-
sti anni e per salutarti.
Crediamo che non solo noi, ma
l’intero paese debba ringraziarti
per gli aiuti che hai dato e l’affetto
che hai dimostrato non solo
all’oratorio, ma anche all’interno
della scuola dell’infanzia, dove
diventa difficile gestire e curare bambini di così pochi
anni…ma ti sei sempre dimostrata all’altezza della situa-
zione.
Riguardo a noi, portandoci la tua testimonianza durante
la catechesi ci hai fatto capire che la vita è piena di diffi-
coltà e di contrasti, ma con l’aiuto degli altri e soprattutto
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Vita in Parrocchia
PassParTù - Dì’soltanto una parola
Oratorio feriale 2012: un’esperienza di fede e di vita
di Giuseppe Pellegrino
Quattro settimane di oratorio estivo sono già trascorse.
E’ stato un tempo ricco di esperienze, relazioni, attività
ed iniziative; un tempo carico di gioia e di fatica sia per i
ragazzi sia per gli animatori e tutti i collaboratori che
hanno prestato la loro opera al servizio di questa piccola
comunità. Prevale un sentimento di gratitudine e stupore
per quanto abbiamo potuto vivere e vedere in questo
intenso periodo, soprattutto il “miracolo” di una condivi-
sione tra persone così diverse tra loro per carattere ed
età che hanno speso il loro tempo insieme nel nome di
un Amico comune: Gesù. In particolare la passione e la
dedizione che alcuni animatori hanno messo in campo
ha reso tangibile la Sua presenza, gioiosa e fedele a
fianco dei bambini, incarnata nel corpo di semplici adole-
scenti. Il loro compito è stato altresì quello di trasmette-
re il messaggio cristiano che nel tema del Passpartù era
indicato con una serie di “parole chiave” che possono
permettere di riconoscersi tutti amici. Questa bella av-
ventura ha coinvolto un elevato numero di ragazzi iscritti
(320), di animatori (35) e di collaboratori adulti (circa 40).
Un grazie di cuore a tutti!!!
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Istantanee dall’Oratorio Feriale : alcuni lavori dei ragazzi
Oratorio feriale 2012: un’esperienza di fede e di vita
Vita in Parrocchia
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Istantanee dall’Oratorio Feriale : la festa finale
Oratorio feriale 2012: un’esperienza di fede e di vita
Vita in Parrocchia
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Condividere la vita oltre il bisogno
Un appuntamento atteso
di Luisa Arienti
Domenica 24 giugno si è svolto in oratorio, per il secon-
do anno, un pranzo in cui hanno trascorso una parte
della domenica insieme coloro che operano nel centro
Caritas e portando i pacchi del banco alimentare alle
famiglie che ne hanno fatto richiesta e le stesse famiglie
assistite.
Sotto il portico, accanto al campo da calcio in cui bambi-
ni di ogni età giocavano nonostante il caldo davvero no-
tevole, famiglie di tutte le provenienze hanno dialogato
tra loro, con chi porta loro il pacco o hanno conosciuto
altri.
Anche l’anno scorso ci eravamo trovati insieme a chiac-
chierare, mangiare, condividere relazioni “allargate” an-
che a figli, mogli, mariti, che magari nelle visite un po’
frettolose durante l’anno non si incontrano.
Ma devo dire che quest’anno la prima impressione è
stata quella dell’attesa. Questo momento era desiderato
e aspettato da tutti.
Al mio tavolo, per esempio, più volte ci siamo scoperti a
dire tra noi: “Avevamo proprio voglia di un attimo di tem-
po in cui vederci con calma”: così si è dialogato del lavo-
ro, della scuola dei figli, delle vacanze e del tempo libero
della domenica in cui i figli cominciano a mettere alla
prova la loro libertà…..insomma, dalla visita mensile su
un bisogno concreto stanno nascendo rapporti veri e più
profondi in cui ci si può far compagnia in tutte le doman-
de che la vita pone. Questo, poi, vale anche per chi ha
preparato il pranzo, “affumicato” felicemente da griglie di
carne e pesce: quando si lavora condividendo non solo
l’oggetto del lavoro (si è mangiato bene, eccome) ma
un’amicizia che accompagna nella vita, il lavoro diventa
già l’esperienza del centuplo quaggiù che ci è stata pro-
messa.
Allora mi viene da ripensare – con gratitudine - al perché
Don Sandro ci ha tenuto così tanto al gesto di caritativa
e del centro Caritas: forse la sorpresa semplice e vera
della gratuità di tutti i rapporti che ti sono dati dal buon
Dio, siano essi il marito e i figli o delle persone che nem-
meno ti aspettavi di conoscere è l’unica vera radice della
carità, cioè di un’affezione appassionata e senza misura.
Vita in Parrocchia
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Vita in Parrocchia
Maria maestra di fede e di umanità
Pellegrinaggio al Santuario Beata Vergine dei Miracoli a Saronno
di Giorgio Cecconello
Un pellegrinaggio molto sentito e voluto da persone de-
vote della Madonna. La partenza da Barlassina è quasi
puntuale, il percorso breve. La recita del S. Rosario e
l’ascolto di alcuni cenni storici sul Santuario ci aiutano a
dimenticare buona parte delle nostre ansie quotidiane e
a immergerci in un’atmosfera spirituale più intima e con-
fidenziale con la Madonna. Ci troviamo così all’interno
del Santuario. L'impatto è di profondo stupore: non ci
sono parole che possano esprimere la bellezza e lo
splendore di tanti e tali capolavo-
ri!
Alla recita del Rosario segue la
celebrazione della S. Messa.
Il raccoglimento è toccante, pro-
fondo. Arriva il momento dell'o-
melia del nostro Arciprete.
La Fede sarà il tema di riflessione
del prossimo anno proposto dal
papa a tutta la Chiesa.
Chi più di Maria ci può insegnare
a diventare maturi nella fede?
Basta pensare quanta fede ha
generato e continua a generare
la Vergine. Maria aveva la co-
scienza di appartenere al Signo-
re. Infatti dice all’Angelo: “Mi ac-
cada secondo la tua parola”.
Sentiva di appartenere anche al
popolo di Dio, al popolo ebreo. E’
così un grande esempio per noi. Anche in noi è presente
il Signore, anche noi apparteniamo alla comunità dei
cristiani, al popolo della Nuova Alleanza. Esso non è
una cosa astratta, ma una realtà concreta e operosa: la
vita della Chiesa, in cui esprimiamo la nostra vocazione,
la nostra fede in Gesù. Maria ha detto un SI senza cal-
colare e nonostante questo non è stata privata delle pro-
ve della vita, come pure gli Apostoli. Don Sandro ci ha
indicato i mezzi per superare gli ostacoli che incontriamo
nel nostro cammino: la PENITENZA, cioè il coraggio di
affrontare con gioia le sofferenze per Cristo, e il DIGIU-
NO che vuol dire possedere le cose con amore libero,
potente, con una pienezza e una gioia diversa dal solito
egoismo, con un distacco che si chiama VERGINITA'. Al
termine della S. Messa una Guida ci ha illustrato le origi-
ni e la storia del Santuario e presentato gli artisti che qui
hanno lasciato traccia della loro arte.
Il Santuario di Saronno è una delle espressioni più alte
di fede e di arte di tutta la Lombardia. La sua origine
risale alla guarigione che la Madonna della cappelletta
della strada varesina concesse ad un giovane, di nome
Pedretto, invitandolo a costruire
una chiesa a Lei dedicata attor-
no al 1460. I miracoli si moltipli-
carono e la richiesta della Ma-
donna fu esaudita. Il complesso
architettonico fu completato in
tre fasi, ma risulta armonico e di
squisita fattura, compreso il bel
campanile che lo sovrasta. L'in-
terno è meraviglioso e invito chi
non ci è ancora stato, a pro-
grammare, se non un pellegri-
naggio, almeno una visita di
mezza giornata.
Si parte per il ritorno. In pullman
ci attende una bella sorpresa:
don Claudio (Gerenzano è lì vici-
no) ci aspetta per una sosta.
L'accoglienza è calorosa e gioio-
sa. Don Claudio ci accompagna
a visitare l'oratorio dove svolge il suo apostolato e la
chiesa, imponente per la scalinata d’ingresso e per le
colonne della facciata. Ci salutiamo. Il pellegrinaggio si
avvia alla sua conclusione. In pullman don Sandro ci
richiama ancora una volta con la recita dell'Angelus le
ragioni per cui siamo andati a trovare la nostra Mamma
Celeste. La testimonianza che Maria ci ha proposto è di
vivere in modo che la presenza di Gesù sia sempre con
noi, in noi, per noi.
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Una stagione ricca di novità e belle tradizioni
Polisportiva San Giulio
di Marco Lanzani
Con la conclusione del torneo estivo di giugno siamo giunti al termine di questa stagione sportiva, ricca di tante novità
e delle belle cose che sono ormai tradizione e allietata dalla presenza di tanti piccoli: le squadre più numerose e con
sempre più iscritti sono infatti quelle dei bambini tra i 5 e i 10 anni. Si sono creati nuovi gruppi di amici, sia tra i ragazzi
che tra i genitori, sempre presenti con entusiasmo. Da segnalare anche la numerosa e ben gradita partecipazione dei
nostri collaboratori al corso arbitri e al corso allenatori organizzati dal CSI per migliorare sempre più la competenza di
chi svolge un compito gioioso, ma delicato. La vittoria dei nostri ragazzi dell’Under12 e dell’Under14 alla Smile Cup,
l’emozione e la festa delle premiazioni, l’impegno delle squadre in campo hanno fatto passare in secondo piano qual-
che difficoltà nell’organizzazione e la partecipazione meno numerosa del pubblico rispetto agli anni passati. Siamo già
indaffarati a preparare l’inizio del nuovo anno a settembre. La novità più “strana” è sicuramente la nascita del nuovo
sito internet della Polisportiva e la nuova modalità di iscrizione, sempre on-line, per gestire più agevolmente tutte le
informazioni. Dalla homepage scegliete se iscrivervi come atleti, come staff o come fan e, completando tutte le parti
richieste, in pochi minuti sarete registrati e potrete ricevere informazioni personalizzate, consultare articoli e foto, cono-
scere tutte le iniziative, ma anche proporre i vostri contributi che, se ritenuti idonei, verranno pubblicati sul sito.
Sito internet: http://psgbarlassina.wpsport.com E-mail: [email protected]
Vita in Parrocchia
di Stefano Sala
La squadra Under12 si è laureata Campione Primaverile CSI
della Zona 2 (Monza) aggiudicandosi le Finali svolte a Lissone
nei giorni 10 e 11 Giugno. Un grazie ai ragazzi, ma soprattutto a
Lorenzo, Vito e Samuele che li hanno accompagnati in tutta que-
sta stagione, cementando e affiatando il gruppo, un gruppo di
atleti, ma soprattutto di amici che hanno partecipato con impegno
e divertimento ad una lunga stagione agonistica culminata con
questa prestigiosa vittoria. Bravi tutti! E’ stata proprio una vittoria
di squadra. Non dimenticate mai i valori che ci contraddistinguo-
no: educazione, umiltà e rispetto per i propri compagni e per gli
avversari.
And the winner is… Polisportiva San Giulio Barlassina!
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Vita in Parrocchia
Cronaca di una Vittoria
Polisportiva San Giulio
di Stefano Sala
La semifinale vinta per 3-2 contro il Cim Lissone è stata una delle partite più sofferte della stagione. L’impegno è stato
veramente ostico per merito degli avversari. Partita tesa che si poteva risolvere per destrezza ma anche con una occa-
sione fortunata: il gol della vittoria arriva con un autogol all’ultimo minuto di gioco!
La finale è contro la squadra dell’Oratorio Paolo VI di Seveso, vinta dai nostri per 1-0. Questa volta a decidere la parti-
ta è stata una punizione di Giacomo che si infila nell’angolo basso alla destra del portiere. Ma il gol è venuto presto e
allora tutti a guardare l’orologio con il tempo che passava lento.
Fortunatamente i ragazzi hanno controllato agevolmente la partita sfiorando più volte il raddoppio e rischiando sola-
mente per qualche tiro da fuori area. In porta però c’era sempre lui: Luca “saracinesca”, che ha neutralizzato qualsiasi
tentativo degli avversari. Finalmente arriva il fischio finale: una liberazione per noi tifosi, per i ragazzi e per i Mister.
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Il settore Volley della Polisportiva
Polisportiva San Giulio
di Dario Caimi
Dopo anni in cui il calcio è stato la disciplina sportiva più
rilevante nella nostra Polisportiva, la passata stagione
ha visto la crescita del settore giovanile del Volley. Ini-
ziata in sordina, sia dal punto di vista numerico che
sportivo, l’attività è terminata con un notevole numero di
presenze, grazie al settore propaganda, ed anche sporti-
vo, con la disputa delle finali provinciali per la formazio-
ne delle Under 14. Puntando come sempre al settore
giovanile, la dedizione degli allenatori e dei responsabili
ha ottenuto ottimi risultati, stimolando le ragazze ad av-
vicinarsi al Volley anche tramite l’attività di collaborazio-
ne che abbiamo con le nostre scuole.
Non sappiamo se
siamo riusciti a vei-
colare i messaggi
propri del nostro
vivere in Oratorio; in
effetti rispetto al
calcio le attività ven-
g o n o s v o l t e
a l l ’ e s t e r n o
dell’ambiente e que-
sto forse non sem-
pre facilita la com-
prensione del pro-
getto e delle finalità,
ma credo che alcuni
di noi abbiano fatto
del proprio meglio.
Emozionante vedere la palestra gremita di bambine e
ragazzine durante gli allenamenti (alcune volte c’erano
più di 40 atlete sul campo di gioco). Speriamo che il no-
stro medesimo stupore sia stato accolto anche dalle gio-
vani atlete, alimentando il desiderio di continuare anche
per la nuova stagione.
Certo, non sempre le cose si svolgono come noi vorrem-
mo, ma importante è avere alti obbiettivi e non fermarsi
di fronte ai primi scoraggiamenti o delusioni; lo sport
naturalmente è palestra di vita e deve aiutarci a com-
prendere le ragioni dello stare insieme, aiutarci vicende-
volmente ed essere missionari nel nostro vivere quoti-
diano.
Termino questo spazio con uno stralcio tratto da contri-
buti sul Volley dal sito della Polisportiva ed augurando
una serena e rilassante estate a tutti i genitori ed atleti,
fiducioso di ritrovarci ancor più carichi e numerosi alla
ripresa di settembre.
“ Siamo nelle fasi finali, splendido lavoro delle ragazze e
del team che le ha sapientemente allenate …. ma è solo
lo sport ed il risulta-
to quello che conta?
Non è altrettanto
importante la voglia
di amicizia, di unio-
ne, di condividere
insieme questo mo-
mento della vita?
Uniti in un progetto
che vada oltre al
mero risultato spor-
tivo; si perché que-
sto deve essere la
meta che ognuno di
noi deve mirare.…
ognuno di noi deve
essere ancora per
l’altro, roccia a cui aggrapparsi, amica nella quale confi-
dare le proprie delusioni e gioie… potremmo arrivare
anche alla finale sportiva, ma non saremo finaliste nella
vita se non saremo in grado di essere Gruppo…. grazie
a tutti voi che siete riusciti a far vibrare emozioni sportive
sane, genuine e scatenare anche lacrime sul viso; ora
però siate gruppo ed aiutatevi una con l’altra anche fuori
da questa splendida avventura sportiva, con un occhio
rivolto al nostro maestro di vita, il Buon Padre.”
Vita in Parrocchia
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FilialiFiliali Milano, Arese (Mi), Lainate (Co), Rovello Porro (Co), Saronno (Va), Caronno P.lla(Va), Milano, Arese (Mi), Lainate (Co), Rovello Porro (Co), Saronno (Va), Caronno P.lla(Va),
Misinto (Mb), Cogliate (Mb), Lentate s/S (Mb), Meda (Mb), Seveso (Mb), Misinto (Mb), Cogliate (Mb), Lentate s/S (Mb), Meda (Mb), Seveso (Mb),
Cesano Maderno (Mb), Bovisio Masciago (Mb)Cesano Maderno (Mb), Bovisio Masciago (Mb)
Sede Centrale: Barlassina (Mb) Sede Centrale: Barlassina (Mb) -- Via C. Colombo 1/3Via C. Colombo 1/3
Tel. 0362 / 5771.1 Tel. 0362 / 5771.1 -- Fax 0362 / 564276 Fax 0362 / 564276 -- Mail: [email protected]: [email protected]
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Carissimo e Reverendo Don Dante Crippa,
sono a lei per dirle un grazie di tutto cuore che viene
dalle suore e dalle 550 ragazze e ragazzi che con il vo-
stro supporto possono vivere nei convitti e frequentare la
scuola primaria e superiore.
Noi suore del PIME della provincia di Vijayawada non
dimenticheremo mai il grande aiuto ricevuto da don Dan-
te Basilico, vostro cittadino di cara memoria, e don Dan-
te Crippa per tanti anni Arciprete di Barlassina.
Promettiamo un ricordo nella preghiera per tutti i cari
benefattori. Di nuovo grazie e Dio vi benedica e vi ricom-
pensi.
Con affetto e riconoscenza
Sr.Lorenza e le suore
Carissimo Reverendo don Dante Crippa,
sono a Lei con questo mio scritto per dirle un grande
grazie per la generosa offerta mandata in India alla no-
stra missione tramite bonifico bancario, tutto frutto del
supporto a distanza per le ragazze orfane e povere da
Barlassina e paesi vicini.
Nel Vangelo leggiamo questo bel messaggio: “Tutto
quello che avete fatto ad uno di questi piccoli lo avete
fatto a me”.
Grazie per la vostra generosità, Dio vi benedica e vi ri-
compensi!
Per prime arrivano le circa 120 ragazze del Fatima Or-
phanage a dirvi un grazie di tutto cuore. Questo orfano-
trofio è stato aperto negli anni ’60 per togliere tante ra-
gazze dalla strada. Tutte queste ragazze risiedono nel
convitto e frequentano la scuola del governo poco lonta-
na. Terminata la 10° classe alcune vanno alla scuola
industriale di Tanuku per continuare ancora due anni di
collegio, per poter continuare i corsi di specializzazione
come “computer, taglio e cucito, corsi di infermiere e
laboratorio”. Alcune frequentano i collegi governativi per
ottenere una laurea.
Come seconde arrivate tutte in fila con la banda, arriva-
no le ragazze di Gudivada del convitto Bianchi Orphana-
ge con il loro grazie e tanta riconoscenza per
quello che fate per loro. Qui abbiamo una
grande scuola di lingua locale con circa 1700
ragazze. Nel convitto ci sono le ragazze orfane
e di famiglie povere, circa 240.
Poi da pochi anni, con la generosità della par-
rocchia di Barlassina, abbiamo costruito una
bella e grande scuola di lingua inglese, fre-
quentata da più di 500 ragazze. Un grazie spe-
ciale per questa grande opera frutto della vo-
stra generosità.
Ora vi vengono vicini i circa 120 bimbi del Ma-
ma Children Home, tutti figli di lebbrosi, che
con tanta gioia vi vogliono dire il loro grazie.
Ora continuiamo la nostra litania con le ragaz-
ze di Mogalturu, che vivono nel convitto co-
struito dalla Parrocchia dei Quattro Evangelisti di Milano
per ricordare il vostro concittadino don Dante Basilico;
sono circa 100 ragazze e frequentano la scuola gover-
nativa.
Non possiamo dimenticare i due convitti di Jangareddi-
gudem con 170 ragazze e quello di ragazzi, circa 80.
Questo grande gruppo sono quasi tutti cristiani figli dei
contadini dei villaggi vicini e frequentano la scuola di
lingua inglese voluta dal Vescovo e dai padri del Pime.
Grazie di cuore!
Suor Lorenza ci scrive Dalle Missioni
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Ci sono due gruppi di ragazzi e ragazze che aiutiamo
per la loro istruzione: circa 150 di Bhumavaram e Vijaya-
wada, anche loro con la loro riconoscenza...
Per ultime arrivano le ragazze tribali di Karepalli e Araku
Valli. Tante di queste ragazze vivono in piccoli villaggi
dove non è arrivato il modo di vivere moderno. Tante
famiglie vivono ancora in modo primitivo. Quello che
imparano nel convitto e nella scuola è di grande aiuto
per imparare tante cose che sono utili per la loro vita e di
aiuto nel loro villaggio.
Suor Lorenza ci scrive
Se vuoi collaborare o diventare uno dei sostenitori del giornale di vita
parrocchiale “In Comunione”, puoi farlo nei seguenti modi:
Invia una e-mail all’indirizzo: [email protected]
Telefona direttamente al numero: 0362 / 566.750
DONAZIONI 2012 DONAZIONI 2012
Barlassina Barlassina
2 Settembre2 Settembre
2 Dicembre2 Dicembre
Non potremo mai dimenticare quello che hanno fatto la
Parrocchia di Barlassina e don Dante per la nostra mis-
sione. Grazie, grazie e ancora grazie.
Suor Lorenza con tutte le 300 suore indiane
Dalle Missioni
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Don Emilio ci scrive
Comunque le 22 giocano che è un piacere vederle, non
perché siano brave (sono solo ai primi passi) ma perché
sono unite e contente. Qualcuna di loro, vedendo la no-
stra cura per loro, ha chiesto per curiosità di partecipare
anche agli incontri di catechesi domenicale. Tre o quattro
di loro sono venute con me domenica scorsa in un ospi-
zio: hanno partecipato alla Messa (che non avevano mai
visto in tutta la loro vita) e poi hanno fatto un bel Bingo
con gli anziani. L’ospizio si trovava sopra una bella
spiaggetta e allora, dopo il Bingo, siamo stati in spiaggia
dove gli ho insegnato il
gioco “Bandiera”, con
tante persone che era-
no lì a vederci. Infine,
tutti sudatissimi, siamo
entrati in acqua: io con
altre tre grandi siamo
entrati per primi e ci
siamo collocati un poco
avanti, dove l’acqua
comincia ad essere
profonda, e così abbia-
mo fatto come una ca-
tena che impediva a
tutti di oltrepassarci.
A proposito di spiaggia … qua l’estate sembra non finire
mai quest’anno: dovremmo trovarci nella stagione delle
piogge ma il sole continua ad essere cocente. Anche i
primissimi allenamenti di volley allora sono stati molto
particolari. Il mio allenatore ha condotto a piedi tutte le
ragazzine su una spiaggetta a noi vicina e lì si è fatto del
volley che qua è molto di moda (le nazionali brasiliane
stanno vincendo in tutto il mondo in questa specialità
sopra la sabbia!).
Vi ho raccontato qualcosa di ciò che accade con la palla-
volo e per mezzo della pallavolo. E’ solo una pagina, ma
è una pagina di vita che non si sarebbe potuta scrivere
senza il vostro aiuto!
Grazie per una pagina scritta con il vostro aiuto
Eccomi a raccontarvi come va la Pallavolo.
Dico subito che senza il vostro aiuto non si sarebbe fatto
nulla! Senza di voi le ventidue ragazzine che ogni sabato
mattina, alle 10 e mezza, giungono puntuali qua in par-
rocchia con tanta voglia di fare sport … starebbero nelle
proprie case o, al massimo, per la strada. Sì, perché qui
è proprio così, la strada per i miei ragazzi è la seconda
casa, non ci sono altri spazi in cui ritrovarsi e le case
sono troppo strette per viverci l’intera giornata. Tutte le
cose importanti, o quasi tutte, accadono per la strada: le
conoscenze,l’aiuto reci-
proco, le amicizie, i
divertimenti, il tempo
libero, i litigi, gli assalti
e … qualche volta an-
che il “tiroteiro”, vale a
dire la sparatoria.
L’anno scorso le ragaz-
ze della pallavolo era-
no 18, quest’anno si
sono iscritte in 22 e la
loro partecipazione non
è saltuaria ma è quasi
regolare, segno che
poco a poco apprendo-
no che per imparare qualcosa occorre essere costanti,
non si può fare le cose solo quando si ha voglia.
Alcune dello scorso anno non sono ritornate e questo è il
mio cruccio. Sono soltanto tre o quattro, ma io sono mol-
to preoccupato per loro perché significa che l’ambiente
che hanno attorno ha vinto su di esse. E io so bene che
cosa gli chiede questo ambiente: gli chiede innanzitutto
di essere già donne anche se hanno soltanto 12 o tredici
anni, di comportarsi come donne adulte, di vestirsi come
donne adulte, di essere volgari e di cominciare a bere, di
frequentare le compagnie più spericolate!
Sono state sedotte da qualche mezzo banditello o spac-
ciatore: hanno intravisto, qua da noi, che la vita può es-
sere diversa e più bella, ma poi si sono lasciate sedurre
da quello che appare più interessante, ma che poi le por-
terà a delle immense complicazioni.
Dalle Missioni
17
Don Emilio ci scrive
Ora don Sandro, mio caro amico, mi avverte che con
ogni probabilità sarà possibile vederci e parlarci in video
con Skype: attendo con ansia questo momento!
Vi dico, per chiudere, come sto spendendo i 2.400 euro
che avete raccolto e che ci avete inviato:
il costo dell’allenatore (annuale) è di 1.200 reais, la rete
metallica che protegge il campo di volley è di 1.700 re-
ais, i cinque palloni sono costati 250 reais, le magliette
acquistate 360 reais, la nuova rete da volley è di 180
reais, infine i trofei e le medaglie che dovrò acquistare
Dalle Missioni
per il torneo: 240 reais.
Il totale è di 3.930 reais. Circa 1.800 euro.
Ne restano dunque, in cassa, circa 600.
La mia idea è di acquistare e consegnare alle ragazze
solo ed esclusivamente materiale scolastico, che alcune
non possono permettersi: quadernoni (qua sono molto
alti perché un solo quadernone vale per tutte le materie!),
biro e colori.
Un grande saluto, don Emilio.
18
Rinfreschiamoci la mente Un aiuto ad un giudizio
I più non ritornano (Eugenio Corti)
Al pari di Se questo è un uomo di Primo
Levi e di poche altre grandi opere su
alcuni grandi fatti del Novecento, I più
non ritornano, scritto nel 1947, è uno
dei diari della ritirata di Russia più forti
e sconvolgenti.
Racconta gli avvenimenti vissuti dall'au-
tore e dai soldati italiani nei ventotto
giorni che vanno dal pomeriggio del 19 dicembre 1942
alla sera del 17 gennaio 1943, con lo sfondamento del
fronte italiano a opera delle divisioni russe, e la conse-
guente distruzione del XXXV Corpo d'Armata. Un libro
terribile e avvincente, una storia vera che commuove e fa
pensare.
L’ultimo crociato (Louis de Wohl)
Giovanni d'Austria, figlio naturale di
Carlo V e fratello di Filippo II re di
Spagna, era poco più che un ragaz-
zo quando guidò le truppe cristiane
nella battaglia di Lepanto, riportan-
do una decisiva vittoria che impedì
la conquista musulmana dell'Euro-
pa. Un destino segnato dalla con-
versione e dalla riscoperta della
fede, che lo porta a combattere per realizzare una volon-
tà superiore. Louis de Wohl ci racconta la Spagna del
XVI secolo – la vita dei nobili e quella del popolo, la fero-
cia dei Turchi e il coraggio dei soldati – in un grande a-
razzo storico tra intrighi, amori, amicizie, tradimenti e
colpi di scena, dando vita a un romanzo ricco e appas-
sionante.
Consigli di lettura per l’estate
A cura di Luisa Arienti
Il Maestro e Margherita (Michail Bulgakov)
Michail Bulgakov è uno dei grandi
scrittori russi del Novecento.
Rimasto inedito fino al 1967 e unani-
memente considerato il suo capolavo-
ro, questo romanzo è stato accolto al
suo apparire, come «un miracolo che
ognuno deve salutare con commozio-
ne».
Questa storia avvincente ci porta nella Mosca degli anni
Trenta, dove è giunto Satana in persona.
Sotto le spoglie di un esperto di magia nera, questi ac-
cende una girandola di tragicomici imprevisti, con cui
Bulgakov si prende una esilarante vendetta sulle "anime
morte" del suo tempo.
Il Sangue e l’Amore (Emilio Bonicelli)
In questo romanzo si snodano due
storie vere. La prima è quella di Ro-
lando Rivi, seminarista di cui è in cor-
so il processo di beatificazione, rapito
ed ucciso proprio da una frangia di
partigiani per il solo fatto di non voler
nascondere la propria fede. La se-
conda è quella di una famiglia stra-
niera (qui trasformata in milanese per
rispetto della privacy), duramente provata dalla malattia
della bambina, della quale una notizia di agenzia riporta
la guarigione prodigiosa. Le due storie si intrecciano nel
momento in cui viene chiesta l’intercessione del martire
per la guarigione della bambina.
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Vita in Parrocchia
Mai troppo giovani per essere santi
Paradiso, 2 giugno 2012
Domenico: Maria, guarda che spettacolo! Per fortuna
che il Capo ha sempre idee brillanti e si è inventato la
Comunione dei Santi, altrimenti non avremmo potuto
partecipare a questo grande evento.
Maria: Hai proprio ragione! Tutti questi ragazzi mi com-
muovono.
Spero proprio che abbiano il
coraggio di perseverare e pren-
dere sul serio le parole del Pa-
pa; io e te sappiamo bene che
davvero non si è mai troppo gio-
vani per tendere alla santità.
D.: Eh già, mi ricordo quando
ancora ragazzino ho avuto la
fortuna di incontrare don Bosco.
Avevo dodici anni e già da qual-
che anno, dopo aver ricevuto la Prima Comunione, ave-
vo deciso che volevo essere amico di Gesù; intuivo che
Lui era l’unico in grado di rendermi veramente felice.
L’incontro con don Bosco però fu un “salto di qualità”;
grazie al suo aiuto la mia amicizia con Gesù crebbe
sempre di più. Un giorno don Bosco ci disse che era
volontà di Dio che ci facessimo santi e quando gli chiesi
cosa volesse dire mi rispose: “Servi Dio nella gioia”. Da
allora andai a Messa e mi comunicai ogni giorno, mi
confessai ogni otto giorni e cercavo di compiere i doveri
quotidiani con perfezione e amore di Dio, per conquista-
re i miei compagni a Gesù, tanto nella scuola come nel
gioco.
Quando nel 1856 a Torino scoppiò il colera don Bosco
Cercate ogni giorno il volto dei Santi
chiese a noi ragazzi chi se la sentiva di andare con lui a
portare conforto e aiuto agli ammalati e io non esitai un
attimo; mi ammalai e morii il 9 marzo del 1857 a soli 15
anni tra le braccia dei miei genitori, ma ero felice. Non
avevo sprecato la mia vita, l’avevo donata e andavo in
Paradiso, dove mi accoglieva Maria, alla quale ero sem-
pre stato molto devoto
M: Anch’io fin da piccola sono sempre stata molto devo-
ta alla Madonna, recitavo spesso il Rosario.
Non ho avuto un’infanzia facile:
i miei genitori erano braccianti
agricoli, la vita era dura e a soli
10 anni mio padre morì di ma-
laria. Rimasi vicino alla mam-
ma, facevo di tutto per render-
mi utile; non avevamo nulla, se
non la cosa più importante: la
fede, tanto da fare spesso molti
chilometri a piedi pur di non
perdere Messa. Quando a soli
12 anni un mio vicino di casa, Alessandro Serenelli, cer-
cò di violentarmi, gli resistetti, sapendo che era meglio
perdere la vita che l’anima ed egli accecato dall’ira mi
pugnalò a morte. Prima di morire feci in tempo a perdo-
narlo e questo mio gesto lo segnò talmente tanto da
convertirsi.
D.: Guarda si è fatto tardi, ormai lo stadio si è svuotato.
Però Maria, possiamo sempre intercedere perché come
noi, questi ragazzi possano percepire la bellezza della
santità e avere tanti amici, sacerdoti, catechisti, animato-
ri, che li accompagnino nel loro cammino di vita e di fede
di Paola Visconti
“Cari ragazzi, care ragazze, vi dico con forza: […] Siate santi! Ma è possibile essere santi alla vostra età? Vi rispondo:
certamente! […] lo dimostra la testimonianza di tanti Santi vostri coetanei, come Domenico Savio, o Maria Goretti. La
santità è la via normale del cristiano: non è riservata a pochi eletti, ma è aperta a tutti” (Benedetto XVI - Incontro con i cresimandi a San Siro — 2 giugno 2012)
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ANAGRAFE PARROCCHIALE di Giugno 2012
MATRIMONI
03 ALTOMARE LUCA AVALLONE MARIANNA
04 MATTAVELLI ANDREA PALEARI PAOLA ELISABETTA
05 BARAGIOLA STEFANO GARBAGNATI CARLOTTA
FUNERALI
34 APPENNINI LUIGIA di anni 72
35 VISCONTI ERSILIA MARIA di anni 86
36 BURATTI NATALE di anni 81
37 DOZIO LUIGIA ANNA di anni 89
OFFERTE
FUNERALI € 50,00
BATTESIMI € 100,00
MATRIMONI € 550,00
VARIE (PRO TERREMOTATI E OBOLO S. PIETRO) € 1.580,00
Segreteria ParrocchialeSegreteria Parrocchiale
c/o casa parrocchiale Via Don Speroni, 6 c/o casa parrocchiale Via Don Speroni, 6 -- BarlassinaBarlassina
Orari di apertura:
Martedì: 10.30 ÷ 11.30
Sabato: 09.30 ÷ 11.30
Servizi offertiServizi offerti
Prenotazioni di SS.MessePrenotazioni di SS.Messe
Richiesta di CertificatiRichiesta di Certificati
Raccolta abbonamenti ad “Il Segno” ed “In Comunione”Raccolta abbonamenti ad “Il Segno” ed “In Comunione”
Iscrizione al Corso per fidanzatiIscrizione al Corso per fidanzati
Iscrizioni ad altre iniziative parrocchialiIscrizioni ad altre iniziative parrocchiali
INFO: INFO: INFO: 366 / 715.36.86366 / 715.36.86366 / 715.36.86
(attivo solo negli orari (attivo solo negli orari (attivo solo negli orari di apertura della Segreteria)di apertura della Segreteria)di apertura della Segreteria)
BATTESIMI
16 MAIOLINO GIULIA di FABIANO e LAFFUSA GIUSEPPINA
17 TAGLIABUE THOMAS di ALESSANDRO e BETTO PATRIZIA
18 PASSIONE ALESSIO di LUIGI e TREZZI PAOLA
19 VERTUCCI VIVIANA di GIULIO e DI BARI PATRIZIA
20 FERRO GABRIELE di FRANCESCO e ABRUZZESE ILARIA
21 CODAZZI ANDREA di CARLO ERNESTO e MENI ELENA
22 CASCONE MATTEO di DAVIDE e GUIDO MONICA