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1 di don Sandro Carissimi, è giunto finalmente il periodo estivo dell'anno ed è tempo per tutti di un meritato riposo. Per molti di noi è il periodo per "staccare" dalle solite attività e poter riposare. Certamente quest'anno la crisi economica ha portato a un ridimensionamento di queste ferie e forse una maggiore " modestia " nelle vacanze può essere salutare per la nostra vita interiore. Nello stesso tempo leggevo la pagina del Vangelo che dice: "Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, ed io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce e il mio carico leggero». Ai tempi di Gesù le ferie non erano certamente un fenomeno così diffuso come oggi e queste parole del nostro Salvatore aprono una nuova prospettiva per chi vive tanta fatica. Esiste un rapporto col Signore che rende leggera la stanchezza. Il presupposto é quello di stimare importante il nostro rapporto con Cristo. Per molti andare in ferie coincide con l'abbandono o il diradarsi anche del proprio rapporto col Signore, perché l'istintività e la cultura che ci circonda ci fanno credere che ci si riposa quando non si pensa a niente, quando prevale la nostra voglia. Il Signore ci ricorda invece che il vero riposo non é nel lasciarsi andare, ma nel coltivare in altre circostanze il nostro rapporto con Lui. Mi ricordo ancora come in una vacanza comunitaria con l'oratorio nel 1961 al Passo di Costalunga sulle Dolomiti, che avevo avuto l'opportunità di vedere allora per la prima volta, scoprii con una commozione nuova la vicinanza del Signore proprio attraverso quelle montagne. Da allora non riesco a vedere le montagne senza pensare al Signore che le ha create e che le dona a noi ancora oggi. Esiste un altro modo per crescere nel nostro rapporto col Signore durante le vacanze ed é leggere tutto ciò cui durante l'anno non abbiamo avuto tempo di dedicarci. Leggere ciò che arricchisce la nostra mente ed il cuore. La raccomandazione più grande che mi sento di fare é quella di avere anche in vacanza una regola di vita, un orario ed una fedeltà nella preghiera, nella S. Messa domenicale e, se possibile, anche in quella feriale. La vacanza sia un'occasione di incontrare e rinsaldare quelle amicizie che ci aiutano in un cammino di fede. Il segno di avere vissuto bene le vacanze sta nel desiderio di ricominciare a vivere il nostro quotidiano lavorativo con il desiderio di testimoniare la bellezza del Signore scoperta in questo periodo estivo. A me in queste settimane di inizio estate é stato dato il dono di ricominciare a vivere l'oratorio feriale. E' stata una grande commozione vedere in questi bambini quella letizia che mostra con evidenza che "i loro angeli guardano il volto di Dio". Ho imparato molto da loro. Il mio desiderio e la mia preghiera per me e per ciascuno di noi é quello di diventare come bambini per potere "entrare nel Regno". Per gli altri non c'è posto. IN COMUNIONE IN COMUNIONE Barlassina Barlassina Vacanze, tempo di crescita LUGLIO LUGLIO AGOSTO 2012 AGOSTO 2012

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1

di don Sandro

Carissimi,

è giunto finalmente il periodo estivo dell'anno ed è

tempo per tutti di un meritato riposo. Per molti di noi

è il periodo per "staccare" dalle solite attività e poter

riposare. Certamente quest'anno la crisi economica

ha portato a un ridimensionamento di queste ferie e

forse una maggiore " modestia " nelle vacanze può

essere salutare per la nostra vita interiore.

Nello stesso tempo leggevo la pagina del Vangelo

che dice: "Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e

oppressi, ed io vi ristorerò.

Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me,

che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro

per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce e il

mio carico leggero».

Ai tempi di Gesù le ferie non erano certamente un

fenomeno così diffuso come oggi e queste parole del

nostro Salvatore aprono una nuova prospettiva per

chi vive tanta fatica.

Esiste un rapporto col Signore che rende leggera la

stanchezza. Il presupposto é quello di stimare

importante il nostro rapporto con Cristo. Per molti

andare in ferie coincide con l'abbandono o il

diradarsi anche del proprio rapporto col Signore,

perché l'istintività e la cultura che ci circonda ci fanno

credere che ci si riposa quando non si pensa a

niente, quando prevale la nostra voglia.

Il Signore ci ricorda invece che il vero riposo non é

nel lasciarsi andare, ma nel coltivare in altre

circostanze il nostro rapporto con Lui.

Mi ricordo ancora come in una vacanza comunitaria

con l'oratorio nel 1961 al Passo di Costalunga sulle

Dolomiti, che avevo avuto l'opportunità di vedere

allora per la prima volta, scoprii con una

commozione nuova la vicinanza del Signore proprio

attraverso quelle montagne. Da allora non riesco a

vedere le montagne senza pensare al Signore che le

ha create e che le dona a noi ancora oggi.

Esiste un altro modo per crescere nel nostro

rapporto col Signore durante le vacanze ed é leggere

tutto ciò cui durante l'anno non abbiamo avuto tempo

di dedicarci. Leggere ciò che arricchisce la nostra

mente ed il cuore.

La raccomandazione più grande che mi sento di fare

é quella di avere anche in vacanza una regola di vita,

un orario ed una fedeltà nella preghiera, nella S.

Messa domenicale e, se possibile, anche in quella

feriale. La vacanza sia un'occasione di incontrare e

rinsaldare quelle amicizie che ci aiutano in un

cammino di fede.

Il segno di avere vissuto bene le vacanze sta nel

desiderio di ricominciare a vivere il nostro quotidiano

lavorativo con il desiderio di testimoniare la bellezza

del Signore scoperta in questo periodo estivo.

A me in queste settimane di inizio estate é stato dato

il dono di ricominciare a vivere l'oratorio feriale. E'

stata una grande commozione vedere in questi

bambini quella letizia che mostra con evidenza che "i

loro angeli guardano il volto di Dio". Ho imparato

molto da loro. Il mio desiderio e la mia preghiera per

me e per ciascuno di noi é quello di diventare come

bambini per potere "entrare nel Regno". Per gli altri

non c'è posto.

IN COMUNIONEIN COMUNIONE

BarlassinaBarlassina Vacanze, tempo di crescita

LUGLIO LUGLIO —— AGOSTO 2012AGOSTO 2012

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Vita in Parrocchia

La nostra comunità saluta e ringrazia Suor Maurizia

Ciao Suor Maurizia!

I bambini dell’asilo ...

“Suor Maurizia ti voglio tanto bene! Ti mando tanti baci!

Mi dispiace che vai in un’altra scuola!” Filippo “Suor Maurizia quando sarò grande mi mancherai!”

Gianluca “Suor Maurizia, grazie per essere venuta nella nostra

scuola!” Davide “Grazie che hai fatto tante cose per questa scuola! Ti

voglio bene!” Roberto “Suor Maurizia ci mancherai tanto! Ti salutiamo per il tuo

viaggio e ti mandiamo i baci.” Andrea “Suor Maurizia ti saluto…buon viaggio!”

Federico “Suor Maurizia se parti ci mancherai anche

all’oratorio.” Daniele “Suor Maurizia ci dispiace molto che an-

andrai via. Noi ti vorremo sempre bene.”

Angelica “Ti voglio tanto bene e vorrei fare tante

cose con te.” Riccardo “Sei stata brava per tutti questi anni.”

Carlo “Grazie di come sei stata brava.” Marco “Suor Maurizia ti voglio dare un bacino e un mazzo di

fiori.” Christian “Suor Maurizia ti voglio bene perché vieni qua a scuola e

ci saluti!” Marco “Cara Suor Maurizia spero di vederti fuori da scuola. Ti

mando tanti baci.” Kian “Suor Maurizia ti mando dei palloncini lontano dove sei!”

Silvia “Suor Maurizia tu sei nello studio a fare i lavori ma ogni

tanto vieni qui da noi! Ti mando un bacio!” Martina “Non farò più il monello, sarò bravo!” Riccardo

“Suora sei bravissima, rispetti sempre le regole e quan-

do i bambini corrono tu gli dici che non si deve. Mi di-

spiace che vai via perché mi eri molto simpatica.”

Federico “Ciao Suor Maurizia tu sei buona.” Benedetta “Ti dò un abbraccio forte, forte.” Milo

Le insegnanti …

Quest’anno abbiamo voluto dedicare la festa di fine an-

no scolastico a Suor Maurizia che a breve lascerà Bar-

lassina e verrà trasferita presso la comunità di Gessate.

Noi sentiamo il bisogno di ringraziarla perché è stata

una persona molto speciale che, con il suo impegno co-

stante, la sua presenza e la sua grande professionalità,

ci ha permesso di realizzare un significativo percorso

educativo con tutti i bimbi della Scuola dell’Infanzia “L.

Porro”. Grazie, suor Maurizia, per tutto ciò che in questi

dieci anni hai fatto e per aver reso la nostra scuola un

luogo sicuro dove i nostri bambini sono felici di recarsi e

di crescere insieme.

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La nostra comunità saluta e ringrazia Suor Maurizia

Vita in Parrocchia

del Signore niente è impossibile da superare. Grazie ai

tuoi consigli e insegnamenti ci hai aiutato a crescere,

portandoci da semplici bambini ad animatori capaci di

trasmettere la nostra esperienza ai più piccoli.

Una semplice lettera non può bastare per esprimere il

nostro affetto e la nostra riconoscenza: sappi che non

potremo mai dimenticarti e dimenticare ciò che hai fatto

per noi!

Ti porteremo sempre nei cuori e

perdonaci se qualche volta non ti

abbiamo ascoltato e magari ti ab-

biamo fatto anche arrabbiare. Ma

tu sai come siamo fatti...

Con affetto!

I catechisti suoi collaboratori …

E’ difficile esprimere in poche ri-

ghe l’immensa gratitudine per una

persona speciale come Suor

Maurizia, la suora dei bambini e

dei ragazzi. Sempre disponibile

per ogni iniziativa, presenza attiva

in oratorio, punto di riferimento dei

giovani. Abbiamo imparato in que-

sti anni ad apprezzare la sua di-

sponibilità, la sua discrezione e a nutrire nei suoi con-

fronti un profondo affetto! Ci mancherai moltissimo!!!

Ti auguriamo ogni bene per la tua nuova missione!

Un grosso abbraccio

I genitori …

Carissima Suor Maurizia, noi genitori siamo dispiaciuti

per la sua partenza ma, se un nuovo Istituto l’attende,

vuol dire che il suo lavoro è prezioso, così come lo è

stato per i nostri bambini in questi dieci anni!

Desideriamo che nel suo cuore rimanga incisa la certez-

za che noi continueremo a seguirla per sempre.

Non ci sono parole che possano

racchiudere ciò che vorremmo

dirle…se non un semplice e since-

ro GRAZIE.

Un caloroso abbraccio da tutti i

bimbi e da tutti i genitori della

Scuola dell’Infanzia!

Gli adolescenti ...

Cara suor Maurizia,

scriviamo questa lettera per rin-

graziarti di ciò che hai fatto in que-

sti anni e per salutarti.

Crediamo che non solo noi, ma

l’intero paese debba ringraziarti

per gli aiuti che hai dato e l’affetto

che hai dimostrato non solo

all’oratorio, ma anche all’interno

della scuola dell’infanzia, dove

diventa difficile gestire e curare bambini di così pochi

anni…ma ti sei sempre dimostrata all’altezza della situa-

zione.

Riguardo a noi, portandoci la tua testimonianza durante

la catechesi ci hai fatto capire che la vita è piena di diffi-

coltà e di contrasti, ma con l’aiuto degli altri e soprattutto

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Via Volta, 14 - 20824 Lazzate (MB) 02 / 96.72.95.38

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Vita in Parrocchia

PassParTù - Dì’soltanto una parola

Oratorio feriale 2012: un’esperienza di fede e di vita

di Giuseppe Pellegrino

Quattro settimane di oratorio estivo sono già trascorse.

E’ stato un tempo ricco di esperienze, relazioni, attività

ed iniziative; un tempo carico di gioia e di fatica sia per i

ragazzi sia per gli animatori e tutti i collaboratori che

hanno prestato la loro opera al servizio di questa piccola

comunità. Prevale un sentimento di gratitudine e stupore

per quanto abbiamo potuto vivere e vedere in questo

intenso periodo, soprattutto il “miracolo” di una condivi-

sione tra persone così diverse tra loro per carattere ed

età che hanno speso il loro tempo insieme nel nome di

un Amico comune: Gesù. In particolare la passione e la

dedizione che alcuni animatori hanno messo in campo

ha reso tangibile la Sua presenza, gioiosa e fedele a

fianco dei bambini, incarnata nel corpo di semplici adole-

scenti. Il loro compito è stato altresì quello di trasmette-

re il messaggio cristiano che nel tema del Passpartù era

indicato con una serie di “parole chiave” che possono

permettere di riconoscersi tutti amici. Questa bella av-

ventura ha coinvolto un elevato numero di ragazzi iscritti

(320), di animatori (35) e di collaboratori adulti (circa 40).

Un grazie di cuore a tutti!!!

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Istantanee dall’Oratorio Feriale : alcuni lavori dei ragazzi

Oratorio feriale 2012: un’esperienza di fede e di vita

Vita in Parrocchia

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Istantanee dall’Oratorio Feriale : la festa finale

Oratorio feriale 2012: un’esperienza di fede e di vita

Vita in Parrocchia

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Condividere la vita oltre il bisogno

Un appuntamento atteso

di Luisa Arienti

Domenica 24 giugno si è svolto in oratorio, per il secon-

do anno, un pranzo in cui hanno trascorso una parte

della domenica insieme coloro che operano nel centro

Caritas e portando i pacchi del banco alimentare alle

famiglie che ne hanno fatto richiesta e le stesse famiglie

assistite.

Sotto il portico, accanto al campo da calcio in cui bambi-

ni di ogni età giocavano nonostante il caldo davvero no-

tevole, famiglie di tutte le provenienze hanno dialogato

tra loro, con chi porta loro il pacco o hanno conosciuto

altri.

Anche l’anno scorso ci eravamo trovati insieme a chiac-

chierare, mangiare, condividere relazioni “allargate” an-

che a figli, mogli, mariti, che magari nelle visite un po’

frettolose durante l’anno non si incontrano.

Ma devo dire che quest’anno la prima impressione è

stata quella dell’attesa. Questo momento era desiderato

e aspettato da tutti.

Al mio tavolo, per esempio, più volte ci siamo scoperti a

dire tra noi: “Avevamo proprio voglia di un attimo di tem-

po in cui vederci con calma”: così si è dialogato del lavo-

ro, della scuola dei figli, delle vacanze e del tempo libero

della domenica in cui i figli cominciano a mettere alla

prova la loro libertà…..insomma, dalla visita mensile su

un bisogno concreto stanno nascendo rapporti veri e più

profondi in cui ci si può far compagnia in tutte le doman-

de che la vita pone. Questo, poi, vale anche per chi ha

preparato il pranzo, “affumicato” felicemente da griglie di

carne e pesce: quando si lavora condividendo non solo

l’oggetto del lavoro (si è mangiato bene, eccome) ma

un’amicizia che accompagna nella vita, il lavoro diventa

già l’esperienza del centuplo quaggiù che ci è stata pro-

messa.

Allora mi viene da ripensare – con gratitudine - al perché

Don Sandro ci ha tenuto così tanto al gesto di caritativa

e del centro Caritas: forse la sorpresa semplice e vera

della gratuità di tutti i rapporti che ti sono dati dal buon

Dio, siano essi il marito e i figli o delle persone che nem-

meno ti aspettavi di conoscere è l’unica vera radice della

carità, cioè di un’affezione appassionata e senza misura.

Vita in Parrocchia

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Vita in Parrocchia

Maria maestra di fede e di umanità

Pellegrinaggio al Santuario Beata Vergine dei Miracoli a Saronno

di Giorgio Cecconello

Un pellegrinaggio molto sentito e voluto da persone de-

vote della Madonna. La partenza da Barlassina è quasi

puntuale, il percorso breve. La recita del S. Rosario e

l’ascolto di alcuni cenni storici sul Santuario ci aiutano a

dimenticare buona parte delle nostre ansie quotidiane e

a immergerci in un’atmosfera spirituale più intima e con-

fidenziale con la Madonna. Ci troviamo così all’interno

del Santuario. L'impatto è di profondo stupore: non ci

sono parole che possano esprimere la bellezza e lo

splendore di tanti e tali capolavo-

ri!

Alla recita del Rosario segue la

celebrazione della S. Messa.

Il raccoglimento è toccante, pro-

fondo. Arriva il momento dell'o-

melia del nostro Arciprete.

La Fede sarà il tema di riflessione

del prossimo anno proposto dal

papa a tutta la Chiesa.

Chi più di Maria ci può insegnare

a diventare maturi nella fede?

Basta pensare quanta fede ha

generato e continua a generare

la Vergine. Maria aveva la co-

scienza di appartenere al Signo-

re. Infatti dice all’Angelo: “Mi ac-

cada secondo la tua parola”.

Sentiva di appartenere anche al

popolo di Dio, al popolo ebreo. E’

così un grande esempio per noi. Anche in noi è presente

il Signore, anche noi apparteniamo alla comunità dei

cristiani, al popolo della Nuova Alleanza. Esso non è

una cosa astratta, ma una realtà concreta e operosa: la

vita della Chiesa, in cui esprimiamo la nostra vocazione,

la nostra fede in Gesù. Maria ha detto un SI senza cal-

colare e nonostante questo non è stata privata delle pro-

ve della vita, come pure gli Apostoli. Don Sandro ci ha

indicato i mezzi per superare gli ostacoli che incontriamo

nel nostro cammino: la PENITENZA, cioè il coraggio di

affrontare con gioia le sofferenze per Cristo, e il DIGIU-

NO che vuol dire possedere le cose con amore libero,

potente, con una pienezza e una gioia diversa dal solito

egoismo, con un distacco che si chiama VERGINITA'. Al

termine della S. Messa una Guida ci ha illustrato le origi-

ni e la storia del Santuario e presentato gli artisti che qui

hanno lasciato traccia della loro arte.

Il Santuario di Saronno è una delle espressioni più alte

di fede e di arte di tutta la Lombardia. La sua origine

risale alla guarigione che la Madonna della cappelletta

della strada varesina concesse ad un giovane, di nome

Pedretto, invitandolo a costruire

una chiesa a Lei dedicata attor-

no al 1460. I miracoli si moltipli-

carono e la richiesta della Ma-

donna fu esaudita. Il complesso

architettonico fu completato in

tre fasi, ma risulta armonico e di

squisita fattura, compreso il bel

campanile che lo sovrasta. L'in-

terno è meraviglioso e invito chi

non ci è ancora stato, a pro-

grammare, se non un pellegri-

naggio, almeno una visita di

mezza giornata.

Si parte per il ritorno. In pullman

ci attende una bella sorpresa:

don Claudio (Gerenzano è lì vici-

no) ci aspetta per una sosta.

L'accoglienza è calorosa e gioio-

sa. Don Claudio ci accompagna

a visitare l'oratorio dove svolge il suo apostolato e la

chiesa, imponente per la scalinata d’ingresso e per le

colonne della facciata. Ci salutiamo. Il pellegrinaggio si

avvia alla sua conclusione. In pullman don Sandro ci

richiama ancora una volta con la recita dell'Angelus le

ragioni per cui siamo andati a trovare la nostra Mamma

Celeste. La testimonianza che Maria ci ha proposto è di

vivere in modo che la presenza di Gesù sia sempre con

noi, in noi, per noi.

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Una stagione ricca di novità e belle tradizioni

Polisportiva San Giulio

di Marco Lanzani

Con la conclusione del torneo estivo di giugno siamo giunti al termine di questa stagione sportiva, ricca di tante novità

e delle belle cose che sono ormai tradizione e allietata dalla presenza di tanti piccoli: le squadre più numerose e con

sempre più iscritti sono infatti quelle dei bambini tra i 5 e i 10 anni. Si sono creati nuovi gruppi di amici, sia tra i ragazzi

che tra i genitori, sempre presenti con entusiasmo. Da segnalare anche la numerosa e ben gradita partecipazione dei

nostri collaboratori al corso arbitri e al corso allenatori organizzati dal CSI per migliorare sempre più la competenza di

chi svolge un compito gioioso, ma delicato. La vittoria dei nostri ragazzi dell’Under12 e dell’Under14 alla Smile Cup,

l’emozione e la festa delle premiazioni, l’impegno delle squadre in campo hanno fatto passare in secondo piano qual-

che difficoltà nell’organizzazione e la partecipazione meno numerosa del pubblico rispetto agli anni passati. Siamo già

indaffarati a preparare l’inizio del nuovo anno a settembre. La novità più “strana” è sicuramente la nascita del nuovo

sito internet della Polisportiva e la nuova modalità di iscrizione, sempre on-line, per gestire più agevolmente tutte le

informazioni. Dalla homepage scegliete se iscrivervi come atleti, come staff o come fan e, completando tutte le parti

richieste, in pochi minuti sarete registrati e potrete ricevere informazioni personalizzate, consultare articoli e foto, cono-

scere tutte le iniziative, ma anche proporre i vostri contributi che, se ritenuti idonei, verranno pubblicati sul sito.

Sito internet: http://psgbarlassina.wpsport.com E-mail: [email protected]

Vita in Parrocchia

di Stefano Sala

La squadra Under12 si è laureata Campione Primaverile CSI

della Zona 2 (Monza) aggiudicandosi le Finali svolte a Lissone

nei giorni 10 e 11 Giugno. Un grazie ai ragazzi, ma soprattutto a

Lorenzo, Vito e Samuele che li hanno accompagnati in tutta que-

sta stagione, cementando e affiatando il gruppo, un gruppo di

atleti, ma soprattutto di amici che hanno partecipato con impegno

e divertimento ad una lunga stagione agonistica culminata con

questa prestigiosa vittoria. Bravi tutti! E’ stata proprio una vittoria

di squadra. Non dimenticate mai i valori che ci contraddistinguo-

no: educazione, umiltà e rispetto per i propri compagni e per gli

avversari.

And the winner is… Polisportiva San Giulio Barlassina!

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Vita in Parrocchia

Cronaca di una Vittoria

Polisportiva San Giulio

di Stefano Sala

La semifinale vinta per 3-2 contro il Cim Lissone è stata una delle partite più sofferte della stagione. L’impegno è stato

veramente ostico per merito degli avversari. Partita tesa che si poteva risolvere per destrezza ma anche con una occa-

sione fortunata: il gol della vittoria arriva con un autogol all’ultimo minuto di gioco!

La finale è contro la squadra dell’Oratorio Paolo VI di Seveso, vinta dai nostri per 1-0. Questa volta a decidere la parti-

ta è stata una punizione di Giacomo che si infila nell’angolo basso alla destra del portiere. Ma il gol è venuto presto e

allora tutti a guardare l’orologio con il tempo che passava lento.

Fortunatamente i ragazzi hanno controllato agevolmente la partita sfiorando più volte il raddoppio e rischiando sola-

mente per qualche tiro da fuori area. In porta però c’era sempre lui: Luca “saracinesca”, che ha neutralizzato qualsiasi

tentativo degli avversari. Finalmente arriva il fischio finale: una liberazione per noi tifosi, per i ragazzi e per i Mister.

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Il settore Volley della Polisportiva

Polisportiva San Giulio

di Dario Caimi

Dopo anni in cui il calcio è stato la disciplina sportiva più

rilevante nella nostra Polisportiva, la passata stagione

ha visto la crescita del settore giovanile del Volley. Ini-

ziata in sordina, sia dal punto di vista numerico che

sportivo, l’attività è terminata con un notevole numero di

presenze, grazie al settore propaganda, ed anche sporti-

vo, con la disputa delle finali provinciali per la formazio-

ne delle Under 14. Puntando come sempre al settore

giovanile, la dedizione degli allenatori e dei responsabili

ha ottenuto ottimi risultati, stimolando le ragazze ad av-

vicinarsi al Volley anche tramite l’attività di collaborazio-

ne che abbiamo con le nostre scuole.

Non sappiamo se

siamo riusciti a vei-

colare i messaggi

propri del nostro

vivere in Oratorio; in

effetti rispetto al

calcio le attività ven-

g o n o s v o l t e

a l l ’ e s t e r n o

dell’ambiente e que-

sto forse non sem-

pre facilita la com-

prensione del pro-

getto e delle finalità,

ma credo che alcuni

di noi abbiano fatto

del proprio meglio.

Emozionante vedere la palestra gremita di bambine e

ragazzine durante gli allenamenti (alcune volte c’erano

più di 40 atlete sul campo di gioco). Speriamo che il no-

stro medesimo stupore sia stato accolto anche dalle gio-

vani atlete, alimentando il desiderio di continuare anche

per la nuova stagione.

Certo, non sempre le cose si svolgono come noi vorrem-

mo, ma importante è avere alti obbiettivi e non fermarsi

di fronte ai primi scoraggiamenti o delusioni; lo sport

naturalmente è palestra di vita e deve aiutarci a com-

prendere le ragioni dello stare insieme, aiutarci vicende-

volmente ed essere missionari nel nostro vivere quoti-

diano.

Termino questo spazio con uno stralcio tratto da contri-

buti sul Volley dal sito della Polisportiva ed augurando

una serena e rilassante estate a tutti i genitori ed atleti,

fiducioso di ritrovarci ancor più carichi e numerosi alla

ripresa di settembre.

“ Siamo nelle fasi finali, splendido lavoro delle ragazze e

del team che le ha sapientemente allenate …. ma è solo

lo sport ed il risulta-

to quello che conta?

Non è altrettanto

importante la voglia

di amicizia, di unio-

ne, di condividere

insieme questo mo-

mento della vita?

Uniti in un progetto

che vada oltre al

mero risultato spor-

tivo; si perché que-

sto deve essere la

meta che ognuno di

noi deve mirare.…

ognuno di noi deve

essere ancora per

l’altro, roccia a cui aggrapparsi, amica nella quale confi-

dare le proprie delusioni e gioie… potremmo arrivare

anche alla finale sportiva, ma non saremo finaliste nella

vita se non saremo in grado di essere Gruppo…. grazie

a tutti voi che siete riusciti a far vibrare emozioni sportive

sane, genuine e scatenare anche lacrime sul viso; ora

però siate gruppo ed aiutatevi una con l’altra anche fuori

da questa splendida avventura sportiva, con un occhio

rivolto al nostro maestro di vita, il Buon Padre.”

Vita in Parrocchia

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FilialiFiliali Milano, Arese (Mi), Lainate (Co), Rovello Porro (Co), Saronno (Va), Caronno P.lla(Va), Milano, Arese (Mi), Lainate (Co), Rovello Porro (Co), Saronno (Va), Caronno P.lla(Va),

Misinto (Mb), Cogliate (Mb), Lentate s/S (Mb), Meda (Mb), Seveso (Mb), Misinto (Mb), Cogliate (Mb), Lentate s/S (Mb), Meda (Mb), Seveso (Mb),

Cesano Maderno (Mb), Bovisio Masciago (Mb)Cesano Maderno (Mb), Bovisio Masciago (Mb)

Sede Centrale: Barlassina (Mb) Sede Centrale: Barlassina (Mb) -- Via C. Colombo 1/3Via C. Colombo 1/3

Tel. 0362 / 5771.1 Tel. 0362 / 5771.1 -- Fax 0362 / 564276 Fax 0362 / 564276 -- Mail: [email protected]: [email protected]

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Carissimo e Reverendo Don Dante Crippa,

sono a lei per dirle un grazie di tutto cuore che viene

dalle suore e dalle 550 ragazze e ragazzi che con il vo-

stro supporto possono vivere nei convitti e frequentare la

scuola primaria e superiore.

Noi suore del PIME della provincia di Vijayawada non

dimenticheremo mai il grande aiuto ricevuto da don Dan-

te Basilico, vostro cittadino di cara memoria, e don Dan-

te Crippa per tanti anni Arciprete di Barlassina.

Promettiamo un ricordo nella preghiera per tutti i cari

benefattori. Di nuovo grazie e Dio vi benedica e vi ricom-

pensi.

Con affetto e riconoscenza

Sr.Lorenza e le suore

Carissimo Reverendo don Dante Crippa,

sono a Lei con questo mio scritto per dirle un grande

grazie per la generosa offerta mandata in India alla no-

stra missione tramite bonifico bancario, tutto frutto del

supporto a distanza per le ragazze orfane e povere da

Barlassina e paesi vicini.

Nel Vangelo leggiamo questo bel messaggio: “Tutto

quello che avete fatto ad uno di questi piccoli lo avete

fatto a me”.

Grazie per la vostra generosità, Dio vi benedica e vi ri-

compensi!

Per prime arrivano le circa 120 ragazze del Fatima Or-

phanage a dirvi un grazie di tutto cuore. Questo orfano-

trofio è stato aperto negli anni ’60 per togliere tante ra-

gazze dalla strada. Tutte queste ragazze risiedono nel

convitto e frequentano la scuola del governo poco lonta-

na. Terminata la 10° classe alcune vanno alla scuola

industriale di Tanuku per continuare ancora due anni di

collegio, per poter continuare i corsi di specializzazione

come “computer, taglio e cucito, corsi di infermiere e

laboratorio”. Alcune frequentano i collegi governativi per

ottenere una laurea.

Come seconde arrivate tutte in fila con la banda, arriva-

no le ragazze di Gudivada del convitto Bianchi Orphana-

ge con il loro grazie e tanta riconoscenza per

quello che fate per loro. Qui abbiamo una

grande scuola di lingua locale con circa 1700

ragazze. Nel convitto ci sono le ragazze orfane

e di famiglie povere, circa 240.

Poi da pochi anni, con la generosità della par-

rocchia di Barlassina, abbiamo costruito una

bella e grande scuola di lingua inglese, fre-

quentata da più di 500 ragazze. Un grazie spe-

ciale per questa grande opera frutto della vo-

stra generosità.

Ora vi vengono vicini i circa 120 bimbi del Ma-

ma Children Home, tutti figli di lebbrosi, che

con tanta gioia vi vogliono dire il loro grazie.

Ora continuiamo la nostra litania con le ragaz-

ze di Mogalturu, che vivono nel convitto co-

struito dalla Parrocchia dei Quattro Evangelisti di Milano

per ricordare il vostro concittadino don Dante Basilico;

sono circa 100 ragazze e frequentano la scuola gover-

nativa.

Non possiamo dimenticare i due convitti di Jangareddi-

gudem con 170 ragazze e quello di ragazzi, circa 80.

Questo grande gruppo sono quasi tutti cristiani figli dei

contadini dei villaggi vicini e frequentano la scuola di

lingua inglese voluta dal Vescovo e dai padri del Pime.

Grazie di cuore!

Suor Lorenza ci scrive Dalle Missioni

15

Ci sono due gruppi di ragazzi e ragazze che aiutiamo

per la loro istruzione: circa 150 di Bhumavaram e Vijaya-

wada, anche loro con la loro riconoscenza...

Per ultime arrivano le ragazze tribali di Karepalli e Araku

Valli. Tante di queste ragazze vivono in piccoli villaggi

dove non è arrivato il modo di vivere moderno. Tante

famiglie vivono ancora in modo primitivo. Quello che

imparano nel convitto e nella scuola è di grande aiuto

per imparare tante cose che sono utili per la loro vita e di

aiuto nel loro villaggio.

Suor Lorenza ci scrive

Se vuoi collaborare o diventare uno dei sostenitori del giornale di vita

parrocchiale “In Comunione”, puoi farlo nei seguenti modi:

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DONAZIONI 2012 DONAZIONI 2012

Barlassina Barlassina

2 Settembre2 Settembre

2 Dicembre2 Dicembre

Non potremo mai dimenticare quello che hanno fatto la

Parrocchia di Barlassina e don Dante per la nostra mis-

sione. Grazie, grazie e ancora grazie.

Suor Lorenza con tutte le 300 suore indiane

Dalle Missioni

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Don Emilio ci scrive

Comunque le 22 giocano che è un piacere vederle, non

perché siano brave (sono solo ai primi passi) ma perché

sono unite e contente. Qualcuna di loro, vedendo la no-

stra cura per loro, ha chiesto per curiosità di partecipare

anche agli incontri di catechesi domenicale. Tre o quattro

di loro sono venute con me domenica scorsa in un ospi-

zio: hanno partecipato alla Messa (che non avevano mai

visto in tutta la loro vita) e poi hanno fatto un bel Bingo

con gli anziani. L’ospizio si trovava sopra una bella

spiaggetta e allora, dopo il Bingo, siamo stati in spiaggia

dove gli ho insegnato il

gioco “Bandiera”, con

tante persone che era-

no lì a vederci. Infine,

tutti sudatissimi, siamo

entrati in acqua: io con

altre tre grandi siamo

entrati per primi e ci

siamo collocati un poco

avanti, dove l’acqua

comincia ad essere

profonda, e così abbia-

mo fatto come una ca-

tena che impediva a

tutti di oltrepassarci.

A proposito di spiaggia … qua l’estate sembra non finire

mai quest’anno: dovremmo trovarci nella stagione delle

piogge ma il sole continua ad essere cocente. Anche i

primissimi allenamenti di volley allora sono stati molto

particolari. Il mio allenatore ha condotto a piedi tutte le

ragazzine su una spiaggetta a noi vicina e lì si è fatto del

volley che qua è molto di moda (le nazionali brasiliane

stanno vincendo in tutto il mondo in questa specialità

sopra la sabbia!).

Vi ho raccontato qualcosa di ciò che accade con la palla-

volo e per mezzo della pallavolo. E’ solo una pagina, ma

è una pagina di vita che non si sarebbe potuta scrivere

senza il vostro aiuto!

Grazie per una pagina scritta con il vostro aiuto

Eccomi a raccontarvi come va la Pallavolo.

Dico subito che senza il vostro aiuto non si sarebbe fatto

nulla! Senza di voi le ventidue ragazzine che ogni sabato

mattina, alle 10 e mezza, giungono puntuali qua in par-

rocchia con tanta voglia di fare sport … starebbero nelle

proprie case o, al massimo, per la strada. Sì, perché qui

è proprio così, la strada per i miei ragazzi è la seconda

casa, non ci sono altri spazi in cui ritrovarsi e le case

sono troppo strette per viverci l’intera giornata. Tutte le

cose importanti, o quasi tutte, accadono per la strada: le

conoscenze,l’aiuto reci-

proco, le amicizie, i

divertimenti, il tempo

libero, i litigi, gli assalti

e … qualche volta an-

che il “tiroteiro”, vale a

dire la sparatoria.

L’anno scorso le ragaz-

ze della pallavolo era-

no 18, quest’anno si

sono iscritte in 22 e la

loro partecipazione non

è saltuaria ma è quasi

regolare, segno che

poco a poco apprendo-

no che per imparare qualcosa occorre essere costanti,

non si può fare le cose solo quando si ha voglia.

Alcune dello scorso anno non sono ritornate e questo è il

mio cruccio. Sono soltanto tre o quattro, ma io sono mol-

to preoccupato per loro perché significa che l’ambiente

che hanno attorno ha vinto su di esse. E io so bene che

cosa gli chiede questo ambiente: gli chiede innanzitutto

di essere già donne anche se hanno soltanto 12 o tredici

anni, di comportarsi come donne adulte, di vestirsi come

donne adulte, di essere volgari e di cominciare a bere, di

frequentare le compagnie più spericolate!

Sono state sedotte da qualche mezzo banditello o spac-

ciatore: hanno intravisto, qua da noi, che la vita può es-

sere diversa e più bella, ma poi si sono lasciate sedurre

da quello che appare più interessante, ma che poi le por-

terà a delle immense complicazioni.

Dalle Missioni

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Don Emilio ci scrive

Ora don Sandro, mio caro amico, mi avverte che con

ogni probabilità sarà possibile vederci e parlarci in video

con Skype: attendo con ansia questo momento!

Vi dico, per chiudere, come sto spendendo i 2.400 euro

che avete raccolto e che ci avete inviato:

il costo dell’allenatore (annuale) è di 1.200 reais, la rete

metallica che protegge il campo di volley è di 1.700 re-

ais, i cinque palloni sono costati 250 reais, le magliette

acquistate 360 reais, la nuova rete da volley è di 180

reais, infine i trofei e le medaglie che dovrò acquistare

Dalle Missioni

per il torneo: 240 reais.

Il totale è di 3.930 reais. Circa 1.800 euro.

Ne restano dunque, in cassa, circa 600.

La mia idea è di acquistare e consegnare alle ragazze

solo ed esclusivamente materiale scolastico, che alcune

non possono permettersi: quadernoni (qua sono molto

alti perché un solo quadernone vale per tutte le materie!),

biro e colori.

Un grande saluto, don Emilio.

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Rinfreschiamoci la mente Un aiuto ad un giudizio

I più non ritornano (Eugenio Corti)

Al pari di Se questo è un uomo di Primo

Levi e di poche altre grandi opere su

alcuni grandi fatti del Novecento, I più

non ritornano, scritto nel 1947, è uno

dei diari della ritirata di Russia più forti

e sconvolgenti.

Racconta gli avvenimenti vissuti dall'au-

tore e dai soldati italiani nei ventotto

giorni che vanno dal pomeriggio del 19 dicembre 1942

alla sera del 17 gennaio 1943, con lo sfondamento del

fronte italiano a opera delle divisioni russe, e la conse-

guente distruzione del XXXV Corpo d'Armata. Un libro

terribile e avvincente, una storia vera che commuove e fa

pensare.

L’ultimo crociato (Louis de Wohl)

Giovanni d'Austria, figlio naturale di

Carlo V e fratello di Filippo II re di

Spagna, era poco più che un ragaz-

zo quando guidò le truppe cristiane

nella battaglia di Lepanto, riportan-

do una decisiva vittoria che impedì

la conquista musulmana dell'Euro-

pa. Un destino segnato dalla con-

versione e dalla riscoperta della

fede, che lo porta a combattere per realizzare una volon-

tà superiore. Louis de Wohl ci racconta la Spagna del

XVI secolo – la vita dei nobili e quella del popolo, la fero-

cia dei Turchi e il coraggio dei soldati – in un grande a-

razzo storico tra intrighi, amori, amicizie, tradimenti e

colpi di scena, dando vita a un romanzo ricco e appas-

sionante.

Consigli di lettura per l’estate

A cura di Luisa Arienti

Il Maestro e Margherita (Michail Bulgakov)

Michail Bulgakov è uno dei grandi

scrittori russi del Novecento.

Rimasto inedito fino al 1967 e unani-

memente considerato il suo capolavo-

ro, questo romanzo è stato accolto al

suo apparire, come «un miracolo che

ognuno deve salutare con commozio-

ne».

Questa storia avvincente ci porta nella Mosca degli anni

Trenta, dove è giunto Satana in persona.

Sotto le spoglie di un esperto di magia nera, questi ac-

cende una girandola di tragicomici imprevisti, con cui

Bulgakov si prende una esilarante vendetta sulle "anime

morte" del suo tempo.

Il Sangue e l’Amore (Emilio Bonicelli)

In questo romanzo si snodano due

storie vere. La prima è quella di Ro-

lando Rivi, seminarista di cui è in cor-

so il processo di beatificazione, rapito

ed ucciso proprio da una frangia di

partigiani per il solo fatto di non voler

nascondere la propria fede. La se-

conda è quella di una famiglia stra-

niera (qui trasformata in milanese per

rispetto della privacy), duramente provata dalla malattia

della bambina, della quale una notizia di agenzia riporta

la guarigione prodigiosa. Le due storie si intrecciano nel

momento in cui viene chiesta l’intercessione del martire

per la guarigione della bambina.

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Vita in Parrocchia

Mai troppo giovani per essere santi

Paradiso, 2 giugno 2012

Domenico: Maria, guarda che spettacolo! Per fortuna

che il Capo ha sempre idee brillanti e si è inventato la

Comunione dei Santi, altrimenti non avremmo potuto

partecipare a questo grande evento.

Maria: Hai proprio ragione! Tutti questi ragazzi mi com-

muovono.

Spero proprio che abbiano il

coraggio di perseverare e pren-

dere sul serio le parole del Pa-

pa; io e te sappiamo bene che

davvero non si è mai troppo gio-

vani per tendere alla santità.

D.: Eh già, mi ricordo quando

ancora ragazzino ho avuto la

fortuna di incontrare don Bosco.

Avevo dodici anni e già da qual-

che anno, dopo aver ricevuto la Prima Comunione, ave-

vo deciso che volevo essere amico di Gesù; intuivo che

Lui era l’unico in grado di rendermi veramente felice.

L’incontro con don Bosco però fu un “salto di qualità”;

grazie al suo aiuto la mia amicizia con Gesù crebbe

sempre di più. Un giorno don Bosco ci disse che era

volontà di Dio che ci facessimo santi e quando gli chiesi

cosa volesse dire mi rispose: “Servi Dio nella gioia”. Da

allora andai a Messa e mi comunicai ogni giorno, mi

confessai ogni otto giorni e cercavo di compiere i doveri

quotidiani con perfezione e amore di Dio, per conquista-

re i miei compagni a Gesù, tanto nella scuola come nel

gioco.

Quando nel 1856 a Torino scoppiò il colera don Bosco

Cercate ogni giorno il volto dei Santi

chiese a noi ragazzi chi se la sentiva di andare con lui a

portare conforto e aiuto agli ammalati e io non esitai un

attimo; mi ammalai e morii il 9 marzo del 1857 a soli 15

anni tra le braccia dei miei genitori, ma ero felice. Non

avevo sprecato la mia vita, l’avevo donata e andavo in

Paradiso, dove mi accoglieva Maria, alla quale ero sem-

pre stato molto devoto

M: Anch’io fin da piccola sono sempre stata molto devo-

ta alla Madonna, recitavo spesso il Rosario.

Non ho avuto un’infanzia facile:

i miei genitori erano braccianti

agricoli, la vita era dura e a soli

10 anni mio padre morì di ma-

laria. Rimasi vicino alla mam-

ma, facevo di tutto per render-

mi utile; non avevamo nulla, se

non la cosa più importante: la

fede, tanto da fare spesso molti

chilometri a piedi pur di non

perdere Messa. Quando a soli

12 anni un mio vicino di casa, Alessandro Serenelli, cer-

cò di violentarmi, gli resistetti, sapendo che era meglio

perdere la vita che l’anima ed egli accecato dall’ira mi

pugnalò a morte. Prima di morire feci in tempo a perdo-

narlo e questo mio gesto lo segnò talmente tanto da

convertirsi.

D.: Guarda si è fatto tardi, ormai lo stadio si è svuotato.

Però Maria, possiamo sempre intercedere perché come

noi, questi ragazzi possano percepire la bellezza della

santità e avere tanti amici, sacerdoti, catechisti, animato-

ri, che li accompagnino nel loro cammino di vita e di fede

di Paola Visconti

“Cari ragazzi, care ragazze, vi dico con forza: […] Siate santi! Ma è possibile essere santi alla vostra età? Vi rispondo:

certamente! […] lo dimostra la testimonianza di tanti Santi vostri coetanei, come Domenico Savio, o Maria Goretti. La

santità è la via normale del cristiano: non è riservata a pochi eletti, ma è aperta a tutti” (Benedetto XVI - Incontro con i cresimandi a San Siro — 2 giugno 2012)

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ANAGRAFE PARROCCHIALE di Giugno 2012

MATRIMONI

03 ALTOMARE LUCA AVALLONE MARIANNA

04 MATTAVELLI ANDREA PALEARI PAOLA ELISABETTA

05 BARAGIOLA STEFANO GARBAGNATI CARLOTTA

FUNERALI

34 APPENNINI LUIGIA di anni 72

35 VISCONTI ERSILIA MARIA di anni 86

36 BURATTI NATALE di anni 81

37 DOZIO LUIGIA ANNA di anni 89

OFFERTE

FUNERALI € 50,00

BATTESIMI € 100,00

MATRIMONI € 550,00

VARIE (PRO TERREMOTATI E OBOLO S. PIETRO) € 1.580,00

Segreteria ParrocchialeSegreteria Parrocchiale

c/o casa parrocchiale Via Don Speroni, 6 c/o casa parrocchiale Via Don Speroni, 6 -- BarlassinaBarlassina

Orari di apertura:

Martedì: 10.30 ÷ 11.30

Sabato: 09.30 ÷ 11.30

Servizi offertiServizi offerti

Prenotazioni di SS.MessePrenotazioni di SS.Messe

Richiesta di CertificatiRichiesta di Certificati

Raccolta abbonamenti ad “Il Segno” ed “In Comunione”Raccolta abbonamenti ad “Il Segno” ed “In Comunione”

Iscrizione al Corso per fidanzatiIscrizione al Corso per fidanzati

Iscrizioni ad altre iniziative parrocchialiIscrizioni ad altre iniziative parrocchiali

INFO: INFO: INFO: 366 / 715.36.86366 / 715.36.86366 / 715.36.86

(attivo solo negli orari (attivo solo negli orari (attivo solo negli orari di apertura della Segreteria)di apertura della Segreteria)di apertura della Segreteria)

BATTESIMI

16 MAIOLINO GIULIA di FABIANO e LAFFUSA GIUSEPPINA

17 TAGLIABUE THOMAS di ALESSANDRO e BETTO PATRIZIA

18 PASSIONE ALESSIO di LUIGI e TREZZI PAOLA

19 VERTUCCI VIVIANA di GIULIO e DI BARI PATRIZIA

20 FERRO GABRIELE di FRANCESCO e ABRUZZESE ILARIA

21 CODAZZI ANDREA di CARLO ERNESTO e MENI ELENA

22 CASCONE MATTEO di DAVIDE e GUIDO MONICA