IMQ Informa 120

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DAL GRUPPO IMQ IMQ Informa - Periodico bimestrale Anno XXI - Dicembre 2012 Redazione: IMQ S.p.A. via Quintiliano 43, 20138 Milano www.gruppoimq.it Spedizione in A. P.- 70% - DCB Milano Registrazione al Tribunale di Milano n. 265 del 24/4/92 n.120 FOCUS ON Da IMQ & CQC un aggiornamento su quanto c’è da sapere sugli scambi commerciali con la Cina - AZIENDE ITALIANE E CLIMA (PAGINA 6) Ecco i risultati emersi dal CDP Italy 100 Climate Change Report 2012 pubblicato da CDP in colla- borazione con Accenture e IMQ (scoring partner) - SPORT SOSTENIBILE (PAGINA 8) IMQ porta in Italia ReSport, la certificazione statunitense per gli eventi sportivi AGGIORNAMENTI NORMATIVI (PAGINA 10) - Etichette energetiche EXPORT (PAGINA 11) - Brasile BREVI IMQ (DA PAGINA 12) - IMQ accreditato per la certificazione delle figure professionali - IMQ accreditato EMAS - IMQ e Agenzia delle dogane: i risultati dei controlli del primo semestre 2012 WORKSHOP (PAGINA 15) - Esportare nei paesi del CIS-CU PUBBLICAZIONI (PAGINA 15) - Standard elettrici e Import a regola d’arte VETRINA DELLE AZIENDE (PAGINA 16) - ESPORTARE IN CINA (PAGINA 2)

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La rivista del Gruppo IMQ che ti aggiorna su novità normative e tecniche. In questo numero: esportare in Cina, Aziende italiane e clima, Sport sostenibile, Etichette energetiche, Esportare in Brasile

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D A L G R U P P O I M Q

IMQ Informa - Periodico bimestrale Anno XXI - Dicembre 2012

Redazione: IMQ S.p.A. via Quintiliano 43, 20138 Milanowww.gruppoimq.it

Spedizione in A. P.- 70% - DCB MilanoRegistrazione al Tribunale di Milano n. 265

del 24/4/92

n.120

FOCUS ON

Da IMQ & CQC un aggiornamento su quanto c’è da sapere sugli scambi commerciali con la Cina

- AZIENDE ITALIANE E CLIMA (PAGINA 6)

Ecco i risultati emersi dal CDP Italy 100 ClimateChange Report 2012 pubblicato da CDP in colla-borazione con Accenture e IMQ (scoring partner)

- SPORT SOSTENIBILE(PAGINA 8)

IMQ porta in Italia ReSport, la certificazionestatunitense per gli eventi sportivi

AGGIORNAMENTI NORMATIVI (PAGINA 10)

- Etichette energetiche

EXPORT (PAGINA 11)

- Brasile

BREVI IMQ (DA PAGINA 12) - IMQ accreditato per la certificazione delle figure professionali

- IMQ accreditato EMAS- IMQ e Agenzia delle dogane: i risultati deicontrolli del primo semestre 2012

WORKSHOP (PAGINA 15) - Esportare nei paesi del CIS-CU

PUBBLICAZIONI (PAGINA 15) - Standard elettrici e Import a regola d’arte

VETRINA DELLE AZIENDE (PAGINA 16)

- ESPORTARE IN CINA (PAGINA 2)

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DA IMQ & CQC UN SU QUANTO C’È DA SCAMBI COMMERCI SENZA CERTIFICATO NON SI VA DA NESSUNA PARTE. O PER

LO MENO NON SI VA DI CERTO IN CINA. E PER ANDARCI

CON I PROPRI PRODOTTI, OCCORRE APPOGGIARSI A UN

PARTNER AFFIDABILE, RICONOSCIUTO DALL’ENTE DI CERTI-

FICAZIONE CINESE. È QUESTO QUANTO EMERSO IN OCCA-

SIONE DI UN SEMINARIO SVOLTOSI PRESSO LA SEDE IMQ,

CHE HA RAPPRESENTATO L'UNICA TAPPA ITALIANA DEL

ROAD-SHOW DEL CQC-CHINA QUALITY CERTIFICATION CEN-

TRE, L’ENTE CINESE DI RIFERIMENTO PER IL RILASCIO DEL

MARCHIO OBBLIGATORIO CCC.

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Numerosi i partecipanti e altrettante le

informazioni fornite, in particolare per i

produttori dei settori elettrodomestici e

illuminazione, durante l’incontro svoltosi

in IMQ con i funzionari dell’ente cinese

CQC. Un appuntamento nel quale i rap-

presentati asiatici hanno ancora una

volta sottolineato come il sistema di

controlli adottato dal loro Paese tenda

alla massima tutela del mercato in-

terno. Un sistema nel quale a chi

esporta in Cina è richiesto di soddisfare

una serie di requisiti formali e sostan-

ziali, il cui rispetto è sottoposto a una

verifica costante da parte degli organi-

smi governativi.

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AGGIORNAMENTO SAPERE SUGLI

ALI CON LA CINA

Dicembre 2012

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CERTIFICAZIONE:CONDITIO SINE QUA NON L’esportatore che intende vendere in

Cina deve ottenere la conformità ai GB

standard (gli standard emessi dalla

Standardization Administration of

China, il Comitato Nazionale Cinese di

ISO e IEC. GB sta per Guobiao, che si-

gnifica, in cinese, standard nazionale)

certificata con il marchio CCC (China

Compulsory product Certification).

Per tutti i prodotti che hanno l’obbligo

del marchio CCC, la strada più rapida

per ottenerlo è quella offerta da IMQ.

Grazie ad un accordo con il più impor-

tante organismo di certificazione ci-

nese CQC (China Quality Certification

Centre) e alla presenza in Cina di una

sua società (IMQ Certification Shan-

ghai Ltd.), IMQ è infatti in grado di ge-

stire tutte le procedure necessarie

all'ottenimento del CCC: dalla richiesta

al rilascio del certificato. Tramite IMQ

è possibile seguire l’intero iter di certi-

ficazione senza che l'azienda cliente

debba preoccuparsi di interpretare le

richieste tecniche e documentali o in-

terfacciarsi con gli uffici cinesi, con i

conseguenti vantaggi in termini di com-

prensibilità della lingua e di tempo. La

conoscenza delle norme cinesi di rife-

rimento, delle procedure, della termi-

nologia, nonché l’esperienza acquisita

da IMQ in tanti anni di attività, per-

mette infatti di evitare tutti quegli even-

tuali ritardi e malintesi, spesso

frequenti quando si affronta un paese

complesso come la Cina.

L’ITER Per ottenere il marchio cinese la pro-

cedura standard prevede un processo

di certificazione di durata dai 3 ai 6

mesi basato sui seguenti passaggi:

• Domanda presso un ente autoriz-

zato (ACB: Authorized Certification

Body). Gli organismi abilitati sono

solo cinesi. Il più importante è lo

stesso CQC (China Quality Certifica-

tion Centre).

• Prove tipo sul prodotto effettuate

presso un laboratorio autorizzato

(ATL: Authorized Testing Labora-

tory) che può essere localizzato

anche in Europa (in quest’ultimo

caso sono comunque necessarie

delle verifiche parziali presso i labo-

ratori cinesi riconosciuti dall’ente ci-

nese). Il CQC infatti, così come

l’IMQ, aderisce a un accordo inter-

nazionale di mutuo riconoscimento

delle prove (IECEE-CB Scheme) a cui

aderiscono 42 paesi.

• Ispezione preliminare del luogo di

produzione ad opera dell’ente di cer-

tificazione cinese.

• Valutazione dei risultati con conse-

guente rilascio del certificato

• Ispezione annuale di controllo sul

luogo di produzione. (IMQ opera

come agenzia ispettiva, per le visite

di mantenimento del marchio CCC).

Se è vero che per esportare in Cina

la maggior parte dei prodotti deve ri-

portare il marchio CCC (l’elenco sud-

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diviso in macrocategorie e sottocate-

gorie è riportato sul sito

http://www.ccc-mark.com), è altret-

tanto vero che esistono delle apparec-

chiature le quali, sebbene

formalmente non rientrino tra quelle

sottoposte al CCC, in caso di dubbio

rischiano di venire bloccate alle Do-

gane perché prive di marchio. Per evi-

tare tale eventualità, l’unica strada

percorribile è quella dell’ente cinese

CIQ (China Inspection and Quarantine)

al quale rivolgersi per richiedere una

dichiarazione che certifichi l’esclusione

dal marchio CCC.

L’IMPORTANZADEL GIUSTO PARTNER

Quanto detto sopra deve far riflettere

sul fatto che non ci si può improvvisare

esportatori verso la Cina. Esportare

stabilmente in Cina richiede una stra-

tegia di prodotto ad hoc, che parta

dalla progettazione e che coinvolga

tecnici e responsabili della qualità. A

ciò si aggiunga che sono fondamentali

la conoscenza e l’applicazione dei re-

quisiti tecnici, alle quali si deve affian-

care la conoscenza delle procedure e

degli interlocutori ufficiali in Cina. Ecco

che emerge ancora una volta l’impor-

tanza del partner a cui affidarsi, fonda-

mentale sia in termini di tempi

necessari per l’ottenimento della certi-

ficazione, sia in termini di efficienza

dell’impegno dedicato.

GLI ATTI DELL’INCONTRO CQC POSSONO ESSERE RICHIESTI A IMQ COMPI-LANDO IL FORM AL SEGUENTE INDIRIZZO:

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Dicembre 2012

www.imq.it/it/area_riservata/form_richiesta_atti_Cina

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FOCUS ON

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È stato presentato a novembre, allaBorsa di Milano il CDP Italy 100 Cli-mate Change Report 2012, que-st’anno intitolato “Catalyse businessagility through climate change mana-gement”. Il report analizza nel detta-glio le risposte di 46 tra le 100 piùgrandi aziende italiane per capitaliz-zazione di mercato quotate allaBorsa Italiana, su nove diversi settoridi mercato. Dal report emerge che,sebbene siano ancora scarsi gliobiettivi di riduzione a lungo termine,l'impegno delle aziende nel CarbonManagement è comunque in cre-

scita. Quest'anno si è infatti regi-strato un significativo aumento delnumero di rispondenti del campioneitaliano (+30%), che è salito a 46contro i 35 del 2011, oltre a unsensibile incremento del livello di im-portanza attribuito dalle aziende alcambiamento climatico. I risultati di-mostrano inoltre come le aziendestiano comprendendo sempre piùl’importanza della verifica dei dati. Il numero di aziende italiane che hafornito certificati di verifica approvatidal CDP è quasi raddoppiato dal2011 al 2012 (passando da 12 a

21). Le valutazioni necessarie perl'assegnazione dei punteggi, sonostate condotte da IMQ che ha valu-tato disclosure e performance delleaziende. In pratica, per quanto ri-guarda la disclosure, è stato asse-gnato un punteggio (da 1 a 100) allacompletezza, alla trasparenza e allaqualità delle informazioni dichiarateda ciascuna azienda su impatti e in-terventi in ottica di emissioni di gaseffetto serra e climate change. Unrequisito importante in termini di uti-lità e trasparenza delle informazionifornite a clienti e investitori. Succes-

MIGLIORANO LE GRANDI AZIENDE E

L’IMPEGNO ALLA SOSTENIBILITÀ SI

VIENE AD AFFERMARE SEMPRE DI PIÙ

COME UN RATING FONDAMENTALE PER

LE DECISIONI DI INVESTIMENTO DEI

PRINCIPALI STAKEHOLDER, RICONO-

SCIUTO ANCHE DALLA BORSA.

I RISULTATI EMERSI DAL CDP ITALY 100 CLI-

MATE CHANGE REPORT 2012, PUBBLICATO

DA CDP IN COLLABORAZIONE CON ACCEN-

TURE E IMQ (SCORING PARTNER).

AZIENDE ITAL CAMBIAMENT

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FOCUS ON

sivamante, per le aziende con pun-teggio in disclosure pari o superiorea una votazione di 50, è stata datauna valutazione in termini di perfor-mance, ovvero sulla qualità delleazioni condotte in termini di climatechange (valutazione dalla A, la piùalta, alla E) in base a criteri di tra-sparenza, mitigazione, adattamento.Un'informazione questa, indicativadella comprensione e della capacitàdi gestione, da parte dell'azienda,degli effetti del cambiamento clima-tico sul proprio business. Le aziendecon i migliori risultati di disclosure e

performance sono incluse rispettiva-mente nel Carbon Disclosure Lea-dership Index (CDLI) e nel CarbonPerformance Leadership Index(CPLI) del CDP. Entrambi gli indicisono utilizzati dagli investitori per va-lutare la preparazione aziendale aicambiamenti indotti dal riscalda-mento dell’atmosfera e lo sfrutta-mento sostenibile delle risorse, eper guidare le decisioni di investi-mento. Due indici che, secondo laclassificazione di "rate the raters"(sondaggio di valutazione degli indicidi sostenibilità), risultano al primo

posto per credibilità.

Per quanto riguarda i risultati in det-taglio, nel 2012 in cima al CarbonDisclosure Leadership Index (CDLI)troviamo FIAT con 95 punti, che siconferma quindi tra i leader per ilterzo anno consecutivo. SeguonoSTMicroelectronics, ENEL, Fiat In-dustrial, Intesa Sanpaolo, ENI, BuzziUnicem, A2A, Italcementi e Pirelli.Lo scorso anno i settori ricoperti daiprimi dieci in classifica erano cin-que. Quest'anno sono invece rappre-sentati sette settori (ConsumerGoods, Energy, Finance, Materials,Industry, Information Technology eUtility). Il numero di società con sco-ring maggiore di 70 (gli 'High Sco-rers') è cresciuto da 13 del 2011 a20 del 2012. A livello invece di per-formance nei confronti del cambia-mento climatico, al top dellaclassifica si trovano ENI, Fiat e In-tesa San Paolo.

Per informazioni e per visionare il report completo: [email protected]

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Dicembre 2012

LIANE E TO CLIMATICO

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FOCUS ON

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QUANDO LO DIVENTA SOSTENIBILE

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Maratone e competizioni sportivestanno diventando sempre più nume-rose e il loro impatto economico cre-sce ogni giorno. Stiamo infattiparlando di un’industria che rappre-senta il quinto business al mondo e ilterzo in Italia per impatto economico.Secondo il Libro Bianco dello SportItaliano (CONI, 2012) il valore dellaproduzione direttamente e indiretta-mente attivato dallo sport in Italia èpari a 53,2 miliardi (circa il 3,3 % delPIL nazionale), il saldo import-export èpositivo per 240 milioni di euro, men-tre la stima delle entrate delle Pubbli-che Amministrazioni attribuibili allosport è di 5 miliardi. Gli occupati di-rettamente in imprese legate all'atti-vità sportiva sono poco meno di 30mila (29.537). Un settore in continuomovimento, fortunatamente anchenei confronti della sostenibilità. In par-ticolare per quanto riguarda le Mara-tone per le quali, dagli Stati Uniti,arrivano segnali di grande sensibilitàambientale, come dimostra la diffu-sione della ReSport, una certificazionenata per attestare pratiche e compor-tamenti incentrati sul rispetto delclima e dell’ambiente, nonché della re-sponsabilità sociale delle competizionisportive. Dopo essere stata richiestada competizioni quali la Big Sur Mara-thon, la Bank of America Chicago Ma-

rathon, la Nike Marathon, la Men’sand Women’s Olympic Trials Mara-thon, la 40th Annual Chevron Hou-ston Marathon, l’Aramco HoustonHalf Marathon, El Paso Corporation5K e la ABB Team Challenge, la Re-Sport approda ora anche nel nostroPaese, grazie a IMQ, partner esclu-sivo per l’Italia del Council for Respon-sbile Sport.Prima a farne richiesta, la Milano CityMarathon, organizzata da RCS Sport,in programma il 7 aprile 2013, gua-dagnandosi il secondo primato in so-stenibilità (il primo fu nel 2009quando ricevette il riconoscimentoquale prima maratona in Italia ad averneutralizzato le emissioni CO2 pro-dotte dagli spostamenti degli atleti,dai pettorali utilizzati, dall’uso dellacarta per i volantini e manifesti del-l’evento grazie alla piantumazione di18.000 alberi in un’area verde tra Mi-lano e Pavia).L’impegno “verde” ora richiesto è an-cora maggiore. Perché per ottenerela ReSport, gli organizzatori del-l’evento si devono impegnare su nu-merosi fronti, ponendosi tra iprincipali obiettivi la riduzione di rifiuti,sprechi ed emissioni oltre al rispettodi alcuni temi legati alla responsabilitàsociale. Finalità da raggiungere con ilcoinvolgimento di tutta l’organizza-

zione, dai fornitori fino ai partecipantialla Maratona, intervenendo sulla so-stenibilità dei materiali utilizzati, sullariutilizzabilità delle strutture, sull’eco-logicità dei prodotti distribuiti, sullemodalità di trasporto, sulle attività diformazione avviate a contorno del-l’evento e finalizzate al miglioramentodello stile di vita e di consumo dellacollettività, fino ad arrivare ad aspettiquali la redistribuzione dei prodotticommestibili in termini di donazione oattività di coinvolgimento anche delleminoranze etniche o sociali. Della ReSport Certification e della so-stenibilità degli eventi sportivi se ne èparlato anche lo scorso ottobre du-rante un convegno organizzato daIMQ dove hanno partecipato, tra glialtri, Keith Peters, Executive DirectorCouncil for Responsible Sport (Re-Sport Certification); Lorenzo De Salvo,Responsabile Business DevelopmentRCS Sport - organizzatore della Mi-lano City Marathon; Shaun McCarthy,Chairman of Commission for a Sustai-nable London 2012 e IMQ partner inItalia del Council for ResponsibleSport.

Chi non avesse potuto partecipare e fosseinteressato a visionare gli atti e le registra-zioni potrà contattare: [email protected]

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Dicembre 2012

SPORT

MILANO CITY MARATHON ‘13,

PRIMA COMPETIZIONE SPOR-

TIVA IN ITALIA A IMPEGNARSI

PER L'OTTENIMENTO DELLA

"RESPORT", CERTIFICAZIONE

PER LA SOSTENIBILITÀ DEGLI

EVENTI SPORTIVI RILASCIATA

DA IMQ.

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AGGIORNAMENTI NORMATIVI

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AGGIORNAMENTI NORMATIVI

I PASSI AVANTIDELLA DIRETTIVA2010/30/UE

Nuovi regolamenti di applicazionedella Direttiva sull’etichettatura ener-getica stanno per entrare in vigore ealtri entreranno a breve. Focus sul Re-golamento 626/2011/UE relativo aicondizionatori e sul Regolamento874/2012/UE relativo ad apparecchi diilluminazione.

Dal 1° gennaio 2013 le etichette che indicano il con-sumo energetico dei condizionatori d'aria (di tipo aria-aria) ad uso domestico fino a 12 kW cambieranno,secondo quanto previsto dal Regolamento n.626/2011/UE.A parte l'aspetto grafico dell'etichetta, il nuovo Regola-mento introduce nuove scale di efficienza energetica ene modifica le prove, introducendo sistemi di valuta-zione basati sulla verifica dell'efficienza stagionale.Il nuovo metodo di progettazione, determinazione ecalcolo delle prestazioni porterà, dal 1° gennaio 2013, aclassificare tutti i condizionatori d'aria ad uso domestico(ad eccezione di unità a singolo e a doppio condotto chenon sono soggette a stagionalità) secondo la nuovascala di efficienza energetica stagionale A-G. Tra il 2015ed il 2019 saranno poi gradualmente introdotte nuoveclassi a efficienza energetica più elevata (A+, A++ eA+++), con la possibilità, per i costruttori, di anticiparnel’uso rispetto alle date previste di entrata in vigore. Per quanto riguarda i condizionatori d'aria a singolo e adoppio condotto, già dal 1° gennaio 2013 dovranno uti-lizzare la nuova classificazione con la scala da A+++ a D.Per tutte le tipologie l'etichetta prevede inoltre l'indi-cazione obbligatoria dei livelli di potenza sonora a ca-ratterizzazione delle prestazioni acustiche e quindi dellarumorosità di questi apparati.

Quanto detto per i condizionatori in termini di etichet-tatura energetica, non è l'unica novità prevista per il2013.

Dal 1 settembre 2013, infatti, entrerà i vigore il Regola-mento 874/2012/UE relativo alle lampade elettriche maanche alle apparecchiature di illuminazione. Per quanto riguarda le modifiche attinenti all'etichettaper lampade, il Regolamento estende l'attuale etichet-tatura alle lampade direzionali e a quelle definibilicome professionali, introduce nuove classi superiori allaclasse A (eliminando le Classi F e G), per consentire ladifferenziazione delle caratteristiche dei LED ad alta ef-ficienza rispetto a quelle delle lampade compatte fluo-rescenti che fino ad oggi hanno occupato la parte altadella scala. L'etichetta per gli apparecchi di illumina-zione, indicherà le classi di efficienza energetica dellelampade con cui tali apparecchi sono compatibili, com-prese le classi di efficienza energetica delle lampadeeventualmente incluse nelle confezioni di vendita di taliapparecchi. Altra novità riguarda l'introduzione del concetto di "de-tentore finale" accanto a quello di utilizzatore finale.Una distinzione fondamentale per individuare gli obbli-ghi dei fornitori (es. produttori) e quelli dei rivenditori.

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VERSO IL BRASILE È diventata la sesta potenza economica mon-diale e per il mercato italiano costituisce uninterlocutore in continua crescita. Interes-sante per i produttori di elettrodomestici,computer e prodotti audio-video, che per ac-cedere al mercato brasiliano devono ottenerela certificazione da parte di un organismo dicertificazione accreditato INMETRO e portareil marchio dell’organismo stesso, oltre al mar-chio obbligatorio INMETRO.

Con una popolazione di quasi 200 milioni di persone e dueimportanti eventi “alle porte” - i mondiali di Calcio del 2014e le Olimpiadi del 2016 - il Brasile è una delle economie piùfloride e ricettive degli ultimi 15 anni. Caratterizzato da unboom economico che viaggia ad un ritmo di crescita del PILdi + 3,4% medio dal 1999 ad oggi, è uno dei maggiori attorisullo scenario dei Paesi BRICS.In termini di requisiti richiesti per la circolazione delle merci,da novembre 2011 il Paese non aderisce più allo schema CBe all’IECEE, ma ha adottato un proprio sistema di certifica-zione nazionale, attraverso l’apposizione del marchio INME-TRO, cogente per numerose categorie di prodotto.

Certificazione obbligatoria - Sicurezza: INMETRO redige la lista di prodotti (tra cui diversi dispositivi elettrici/elettronici) soggetti alla certificazione obbligatoria di conformità agli standard nazionali di sicurezza. Esiste inoltre una lista di prodotti che possono essere sottoposti alla certificazione volontaria.

Organismi di Certificazione: Gli enti di certificazione devono essere accreditati da INMETRO (National Institute of Metrology, Standardization and Industrial Quality)

Norme di sicurezza: NBR sono le norme nazionali del Brasile (principalmente armonizzate con quelle europee)

Marchio di Certificazione obbligatorio: Marchio dell'ente di certificazione (OCP - Organismo de Certificação de Produto) accompagnato dal marchio INMETRO

Prove EMC: Sono previste per il rilascio del marchio INMETRO

Ispezioni in Azienda: Una durante il processo di certificazione e, quindi, delle visite ispettive di routine

Apparecchiature per le telecomunicazioni: L’ente di regolamentazione in Brasile è ANATEL (Agenzia Nazionale di Telecomunicazione) che definisce i requisiti richiesti per le apparecchiature

Richiesta campioni nel paese: Sì

EXPORT

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EXPORT

I SERVIZI IMQ IMQ fornisce il supporto per l’ottenimento della certificazionerichiesta per esportare alcune tipologie di prodotto in Brasile,tramite gli accordi sottoscritti con enti di certificazione brasiliani,accreditati da INMETRO.

Contattaci per saperne di più anche sul programma di etichetta-tura energetica, PBE, vigente in Brasile - [email protected]

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BREVI IMQ

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BREVI IMQ

IMQ CERTIFICA LE FIGURE PROFESSIONALIIMQ ha ottenuto da ACCREDIA l'accreditamento in

base alla norma ISO 17024 per operare in qualità di Or-

ganismo per la Certificazione del personale addetto a

svolgere le seguenti attività:

• Personale docente dei soggetti formatori per i lavori

sotto tensione effettuati su impianti elettrici alimen-

tati a frequenza industriale a tensione superiore a

1000V ai sensi del Decreto 04 febbraio 2011;

• Addetto a svolgere attività su apparecchiature fisse

di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe

di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto

serra (ai sensi del Decreto del Presidente della Repub-

blica 27 gennaio 2012, n. 43 e del Regolamento CE

n. 303/2008);

• Addetto a svolgere attività su impianti fissi di prote-

zione antincendio ed estintori contenenti taluni gas

fluorurati ad effetto serra (ai sensi del Decreto del

Presidente della Repubblica 27 gennaio 2012, n. 43

e del Regolamento CE n. 304/2008);

• Addetto al recupero di taluni gas fluorurati ad effetto

serra da commutatori ad alta tensione (ai sensi del

Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio

2012, n. 43 e del Regolamento CE n. 305/2008);

• Addetto al recupero di taluni solventi a base di gas

fluorurati ad effetto serra dalle apparecchiature che

li contengono (ai sensi del Decreto del Presidente

della Repubblica 27 gennaio 2012, n. 43 e del Rego-

lamento CE n. 306/2008).

Per informazioni: [email protected]

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EMAS: IMQ È ACCREDITATO A OPERARE COME VERIFICATORE AMBIENTALE SECONDO LE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO EMASNumero accreditamento IT-V-0017

IMQ è Verificatore Accreditato n. IT-V-0017 per la verifica

e la convalida delle Dichiarazioni Ambientali ai fini della

Registrazione EMAS. EMAS, lo ricordiamo, è il Regola-

mento europeo (CE n.1221/2009) che riguarda l'ade-

sione volontaria delle organizzazioni ad un sistema

comunitario di ecogestione ed audit. EMAS è principal-

mente destinato a migliorare l'ambiente e a fornire alle

organizzazioni, alle autorità di controllo ed ai cittadini (al

pubblico in senso lato) uno strumento attraverso il quale

è possibile avere informazioni sulle prestazioni ambientali

delle organizzazioni. EMAS promuove la realizzazione di

uno sviluppo economico sostenibile ponendo in rilievo il

ruolo e le responsabilità delle imprese. L'obiettivo di

EMAS consiste nel promuovere miglioramenti continui

delle prestazioni ambientali delle organizzazioni anche

mediante:

• l'introduzione e l'attuazione da parte delle organizza-

zioni di un sistema di gestione ambientale

• l'informazione sulle prestazioni ambientali

• il dialogo aperto con il pubblico ed altri soggetti inte-

ressati anche attraverso la pubblicazione di una dichia-

razione ambientale.

Il sistema di gestione ambientale richiesto da EMAS è ba-

sato sulla norma ISO 14001 di cui sono richiamati tutti i

requisiti, mentre il dialogo aperto con il pubblico viene

perseguito prescrivendo che le organizzazioni pubbli-

chino (e tengano aggiornata) una Dichiarazione Ambien-

tale in cui sono riportati informazioni e dati salienti

dell'organizzazione in merito ai suoi aspetti e impatti am-

bientali. Per ottenere (e mantenere) la registrazione

EMAS, le organizzazioni devono sottoporre la propria Di-

chiarazione ambientale ad un Verificatore Accreditato,

quale IMQ, per ottenerne la convalida. La Dichiarazione

deve essere resa pubblica e inviata all'Organismo Com-

petente (il Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit – sezione

EMAS Italia). L’iter si conclude con l’iscrizione dell’impresa

nell'apposito registro comunitario e con la possibilità di

utilizzare il logo EMAS.

BREVI IMQ

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Dicembre 2012

BREVI IMQ

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IMQ E AGENZIADELLE DOGANE ANCORA INSIEMEPER LA SICUREZZADEL MERCATOI risultati dei controlli del primo semestre 2012

Anche nel primo semestre del 2012 è proseguita l’azione

congiunta tra IMQ e l’Agenzia delle Dogane, che nei primi

sei mesi dell’anno hanno condotto insieme più di 70 inter-

venti di ispezioni e prove di verifica su migliaia di prodotti

elettrici provenienti dall’estero che stavano per essere im-

messi nel nostro mercato. IMQ ha svolto presso i suoi labo-

ratori verifiche su un campione rappresentativo di circa

40.000 prodotti elettrici selezionati, sulla base di una sofi-

sticata analisi dei rischi, da numerosi Uffici dell’Agenzia delle

Dogane.

I controlli effettuati hanno confermato l’efficacia dei criteri

di selezione in quanto tutti i campioni di merce prelevati

dalle Dogane sono risultati non conformi alla normativa vi-

gente. Nel 25% dei casi la gravità delle irregolarità rilevate

ha comportato il conseguente divieto di commercializza-

zione, mentre nei restanti casi i prodotti, prima di essere im-

messi sul mercato, sono stati sottoposti a procedure di

conformazione.

Tra le principali categorie di prodotto giudicati non conformi

da IMQ e quindi potenzialmente pericolosi, ci sono: appa-

recchi d’illuminazione sia con sorgenti tradizionali sia con

sorgente LED, lampadine a risparmio energetico, piccoli elet-

trodomestici (ad esempio: pentole, ventilatori, asciugacapelli

e piastra per capelli) e utensili elettrici per il fai da te.

Per IMQ, da sempre impegnato nella tutela della sicurezza e

nella qualità dei prodotti immessi nel mercato italiano, la col-

laborazione con l’Agenzia delle Dogane si conferma ancora

una volta fondamentale per la salvaguardia dei consumatori.

BREVI IMQ BREVI IMQ

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ESPORTARE NEI PAESI DEL CIS-CU(RUSSIA, BIELORUSSIA E KAZAKHSTAN): COSA CAMBIERÀ DAL 15 FEBBRAIOMilano, 17 gennaio 2013

Nuove regole unificate e marchio di conformità EAC (EurAsian

Conformity Mark): dal 15 febbraio l'export nei paesi CIS - Cu-

stom Union cambia linea. Quali le novità, ma soprattutto quali

le opportunità offerte in termini commerciali. Se ne parlerà il

prossimo 17 gennaio durante il workshop a partecipazione gra-

tuita, organizzato da IMQ in collaborazione con l’ente di certi-

ficazione Russo ELMAS Ltd.

ProgrammaOre 09.00 - Registrazione

Ore 09.15 - Apertura lavori

Ore 09.30 - BRICS - Paesi emergenti e nuove possibilità di svi-

luppo dell’Export: Focus Russia (Ing. Giuseppe Sonzogni - IMQ)

Ore 10.00 - Nuove regolamentazioni tecniche e marchio EAC:

cosa cambia nell’introduzione dei prodotti sul mercato Russo

ed Euroasiatico (Ing. Alexey Luchenko - ELMAS Ltd. - Moscow)

Ore 12.00 - Q&A

Ore 12.30 - Chiusura lavori

A chi è rivolto il workshopA tutti i produttori ed esportatori interessati al mercato CIS. In

particolare nei settori: prodotti, apparecchiature e dispositivi a

bassa tensione; ascensori; apparecchiature elettroniche (EMC);

apparecchiature utilizzate in ambiente esplosivo; macchine; di-

spositivi utilizzatori di combustibile a gas.

Per iscrizioni:

http://www.imq.it/it/area_riservata/Form_iscrizione_russia

WORKSHOP E FORMAZIONE

15

Dicembre 2012

WORKSHOP E FORMAZIONE

PUBBLICAZIONI

STANDARD INTERNAZIONALIPaese che vai, spina che trovi. Ovviamente stiamo parlando

di spine elettriche, oltre che di prese, tensioni e di frequenze

in vigore in tutto il mondo. Per dare una panoramica ge-

nerale, utile a chi con frequenza si deve confrontare con gli

standard internazionali, IMQ

insieme all’Associazione

Componenti e Sistemi per

Impianti (CSI) di ANIE, ha rea-

lizzato un pieghevole a po-

ster, disponibile gratu-

itamente a tutte le aziende

che ne facciano richiesta.

Per richiederlo: [email protected]

IMPORT A REGOLA D’ARTEQuando un prodotto è libero di poter circolare nell’Unione

Europea? Quali sono i requisiti di un prodotto sicuro? Quali

sono le nuove responsabilità degli importatori e dei distribu-

tori nella immissione sul mercato dei prodotti? Cosa dicono

le direttive europee e le novità introdotte dal nuovo quadro

normativo? Quali sanzioni sono previste in caso di commer-

cializzazione di prodotti non sicuri?

Sono solo alcune delle domande

alle quale la guida realizzata da

IMQ “Import a regola d’arte” in-

tende rispondere. Un vademe-

cum di rapida consultazione,

disponibile gratuitamente per

tutti gli operatori del settore in-

teressati ad aggiornarsi e svol-

gere il proprio operato con

competenza e rispetto del mer-

cato.

Per richiederlo: [email protected]

Page 16: IMQ Informa 120

VETRINA DELLE AZIENDE

A conclusione di un percorso rivolto all’attenzione per la qualità,l’ambiente e la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il sito del-l’Electrolux Professional di Vallenoncello ha ottenuto anche lacertificazione CSQ-H&S secondo lo standard BS OHSAS18001."Questa certificazione e la prova che il Gruppo e forte-mente impegnato affinche le attivita industriali tendano verso ilmiglioramento continuo nell'ambito della sicurezza nell'am-biente di lavoro, con l’obiettivo di raggiungere ‘zero infortuni’"ha spiegato Alberto Zanata, Presidente di Electrolux Professionale ora anche di Electrolux Italia. "Una certificazione frutto delcoinvolgimento del management team e di tutti i dipendenti chesempre piu acquistano consapevolezza del loro ruolo attivo nelmiglioramento delle condizioni di sicurezza dell’ambiente di la-voro” ha aggiunto, sottolineando anche il ruolo degli ispettoridell’Organismo di Certificazione, il cui sguardo da esterni puomettere in risalto gli aspetti di miglioramento che la consuetu-dine non fa piu vedere.Durante la premiazione Carlo Concini, coordinatore per la Sicu-rezza e l’Ambiente in Italia, ha ricordato come, nell’ambito deisistemi di gestione per l’ambiente, la prima certificazione in as-soluto sia stata ottenuta proprio dall’Electrolux Professional diVallenoncello, con la certificazione del sistema di gestione am-bientale secondo la norma BS 7750 (standard precedente all’at-tuale ISO 14001). Il direttore delle Industrial Operations, Franco Panno, ha ribaditoche il traguardo raggiunto e in realta un punto di partenza:“Queste sono le fondamenta che ci permetteranno di costruiree consolidare un approccio volto agli “zero infortuni”. “Faro in modo che questa certificazione venga percepita daiclienti nel modo giusto” ha invece dichiarato Mario Lobbia, Di-rettore Commerciale “come un plus che e corretto riconoscereanche economicamente, in un mercato sempre piu attento alcomportamento etico delle aziende”.L’importanza della certificazione è stata quindi sottolineata ancheda Claudio Provetti, direttore del sistema CSQ di IMQ, come stru-mento utilizzato da oltre vent’anni dal Gruppo Electrolux nel suolungo percorso di miglioramento continuativo.

ELECTROLUX PROFESSIONAL RICEVE LA CERTIFICAZIONE CSQ-H&S

(BS OHSAS 18001)

CLAUDIO PROVETTI (IMQ) CONSEGNA LA CERTIFICAZIONE AD ALBERTOZANATA, PRESIDENTE DI ELECTROLUX PROFESSIONAL.

CLAUDIO PROVETTI, FRANCO PANNO,MARIO LOBBIA.

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