Impianto a biomasse Convert a Fara Sabina

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pag. 1/5 Nota informativa per la stampa PERCHE’ UN IMPIANTO A BIOMASSE A FARA IN SABINA Giuseppe Moro, Presidente di Convert Italia,: “disponibili subito a spiegare alla comunità il progetto e i vantaggi ecosostenibili delle biomasse” Roma, 26 luglio 2012 - Convert Italia, azienda romana che opera da 30 anni nel settore energetico, con particolare riguardo alle energie pulite (fotovoltaico e biomasse) ha promosso la creazione, a Fara in Sabina, nella zona di Valle della Madonna, di un impianto a biomasse legnose non trattate per la produzione combinata di energia elettrica e termica. Cosa sono le biomasse e i vantaggi del loro utilizzo Le biomasse comprendono vari materiali di origine biologica, scarti delle attività agricole riutilizzati in apposite centrali termiche per produrre energia elettrica e termica. Si tratta generalmente di scarti dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'industria (legna da ardere non trattata, potature boschive, residui agricoli e forestali, scarti dell'industria agroalimentare, reflui d’allevamento). Nel caso di biomassa secca ad alto potere calorifico, si utilizza la tecnologia della combustione controllata in caldaia a basse emissioni accoppiata a una turbina a ciclo organico. Nel processo di combustione viene utilizzata biomassa vergine (legno non trattato) e certificata, con assenza di qualsivoglia sostanza clorurata, evitando quindi in modo completo la formazione di diossine. Affinché avvenga la formazione di diossine, bisogna bruciare plastica clorurata, bisogna bruciare insieme pezzi metallici e bisogna mantenere la temperatura tra 400°C e 800 °C. E queste condizioni possono verificarsi contemporaneamente solo se si inceneriscono rifiuti indifferenziati (che contengono metalli e plastiche) in inceneritori dotati di sistemi di regolazione obsoleti la cui temperatura è difficilmente costante. Nelle centrali a biomasse realmente sostenibili l’unico combustibile è legno vergine non trattato; non sono presenti né plastiche né metalli, quindi le diossine non si formano perché mancano i reagenti. Utilizzando unicamente biocombustibili, i trattamenti che vengono effettuati nella centrale produrranno emissioni di anidride carbonica in proporzione alla quantità di carbonio presente nella biomassa stessa (il legno vergine o altri combustibili naturali). L’anidride carbonica emessa dalla caldaia a biomassa è quindi uguale alla quantità precedentemente già assorbita dalla pianta. La produzione di energia elettrica

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Chiarimenti sulla costruzione di un impianto a biomasse da parte di Convert Italia a Fara Sabina.

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Nota informativa per la stampa

PERCHE’ UN IMPIANTO A BIOMASSE A FARA IN SABINA

Giuseppe Moro, Presidente di Convert Italia,: “disponibili subito a spiegare alla comunità il progetto e i vantaggi ecosostenibili delle biomasse”

Roma, 26 luglio 2012 - Convert Italia, azienda romana che opera da 30 anni nel settore energetico, con particolare riguardo alle energie pulite (fotovoltaico e biomasse) ha promosso la creazione, a Fara in Sabina, nella zona di Valle della Madonna, di un impianto a biomasse legnose non trattate per la produzione combinata di energia elettrica e termica.

Cosa sono le biomasse e i vantaggi del loro utilizzo

Le biomasse comprendono vari materiali di origine biologica, scarti delle attività agricole riutilizzati in apposite centrali termiche per produrre energia elettrica e termica. Si tratta generalmente di scarti dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'industria (legna da ardere non trattata, potature boschive, residui agricoli e forestali, scarti dell'industria agroalimentare, reflui d’allevamento).

Nel caso di biomassa secca ad alto potere calorifico, si utilizza la tecnologia della combustione controllata in caldaia a basse emissioni accoppiata a una turbina a ciclo organico. Nel processo di combustione viene utilizzata biomassa vergine (legno non trattato) e certificata, con assenza di qualsivoglia sostanza clorurata, evitando quindi in modo completo la formazione di diossine. Affinché avvenga la formazione di diossine, bisogna bruciare plastica clorurata, bisogna bruciare insieme pezzi metallici e bisogna mantenere la temperatura tra 400°C e 800 °C. E queste condizioni possono verificarsi contemporaneamente solo se si inceneriscono rifiuti indifferenziati (che contengono metalli e plastiche) in inceneritori dotati di sistemi di regolazione obsoleti la cui temperatura è difficilmente costante. Nelle centrali a biomasse realmente sostenibili l’unico combustibile è legno vergine non trattato; non sono presenti né plastiche né metalli, quindi le diossine non si formano perché mancano i reagenti. Utilizzando unicamente biocombustibili, i trattamenti che vengono effettuati nella centrale produrranno emissioni di anidride carbonica in proporzione alla quantità di carbonio presente nella biomassa stessa (il legno vergine o altri combustibili naturali). L’anidride carbonica emessa dalla caldaia a biomassa è quindi uguale alla quantità precedentemente già assorbita dalla pianta. La produzione di energia elettrica

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attraverso biomasse ha la capacità di risparmiare grandi quantità di emissioni nell’aria rispetto ai metodi di produzione che non utilizzano biocombustibili. Trarre energia dalle biomasse consente quindi di eliminare i sottoprodotti derivanti dalle attività umane, produrre energia elettrica e ridurre la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio. Una fonte di energia pulita su cui l'UE ha deciso di investire al pari dell'eolico.

I biocombustibili sono un'energia pulita a tutti gli effetti; liberano nell'ambiente le sole quantità di carbonio che hanno assimilato le piante durante la loro formazione e una quantità di zolfo e di ossidi di azoto nettamente inferiore a quella rilasciata dai combustibili fossili.

Il fatto che l'energia dalle biomasse si basi soprattutto sugli scarti di produzione delle attività produttive è un ulteriore vantaggio economico e sociale in quanto il settore riutilizza e smaltisce i sottoprodotti in modo ecologico.

Va comunque fatta attenzione al concetto di biomassa, per non confonderlo con quello della termodistruzione dei rifiuti: le biomasse sono esclusivamente di origine vegetale e non vanno confuse con i rifiuti delle attività umane. Per ridurre l'impatto ambientale è inoltre necessario che le centrali siano di piccole dimensioni e utilizzino biomasse locali, evitando in questo modo il trasporto da luoghi lontani.

L’impianto di Fara Sabina L’impianto sarà alimentato con le potature del bosco e degli uliveti. L’area di stoccaggio delle biomasse sarà completamente all’aperto e senza tettoie, occupando una superficie massima di 1.000 mq. La biomassa utilizzata per la produzione di energia sarà costituita da “cippato” di legna vergine derivante da potatura di boschi (conifere in particolare) e di oliveti, con percentuali minori di altre biomasse come vinacce, stocchi di mais, paglia e frumento provenienti da zone limitrofe. L’approvvigionamento delle biomasse, secondo la legge, si farà entro un raggio di 70 Km dall’impianto. Le potature di ulivi e gli scarti della manutenzione boschiva saranno trasportati, comunque, entro un raggio di 40 Km dall’impianto. E per minimizzare i costi di trasporto la biomassa arriverà soprattutto dalle numerose aziende agricole attive nelle aree circostanti all’impianto. La prossimità della fornitura di biomassa comporterà un impatto sul traffico molto limitato. Il traffico indotto dall’impianto sarà infatti di circa 500 trasporti all’anno, uniformemente distribuito nei 12 mesi, non superando quindi un massimo di due trasporti giornalieri La realizzazione dell’impianto comporterà circa 12 mesi di lavoro. L’organico previsto per la sua gestione e manutenzione sarà di circa 10 persone, selezionate nella provincia di Rieti e istruite tramite corsi di formazione. L’occupazione legata all’indotto (approvvigionamento,

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trasporto biomassa, sicurezza ed esercizio dell’impianto, ecc.) sarà di circa 20 addetti. In totale la centrale di Fara in Sabina occuperà circa 30 addetti. Convert Italia utilizzerà i più moderni sistemi di monitoraggio delle emissioni sia in aria che al suolo attraverso le più innovative tecnologie per il contenimento delle polveri sottili fino a 0,2 micron di diametro aerodinamico equivalente (generalmente definite PM 0,2).Si prevedono 3 punti di controllo ambientale con misure da effettuare con una cadenza prefissata. L’impianto sarà fornito di sistemi per l’ottimizzazione del processo di combustione azzerando così la formazione di ceneri. Le polveri grossolane saranno abbattute grazie all’utilizzo di particolari filtri chiamati multi cicloni, mentre per l’abbattimento delle polveri ultrafini saranno utilizzati filtri a manica in acciaio. I filtri a manica sono composti da una intelaiatura strettissima, in modo da avere delle vie di fuga infinitesimali e trattenere al loro interno particelle di diametro inferiore a 0,1-0,2 micron(tra le più piccole conosciute) Inoltre Convert utilizzerà sistemi di controllo automatico per l’ottimizzazione del processo di combustione. Regolando ad esempio la temperatura fino a raggiungere valori il più possibile costanti è possibile minimizzare, se non azzerare la formazione di incombusti.

Produzione elettrica e termica.

In termini di energia termica, la popolazione limitrofa (max 600 metri all’impianto) avrà l’opportunità di usufruire di 4.385 kWt, qualora recuperato per 5.000 h/anno, a circa 2.800.000 m3 metano L’impianto e in grado di fornire acqua a temperature diverse in accordo con le richieste

delle utenze. In termini di energia elettrica l’impianto produrrà e cederà alla rete elettrica nazionale una quantità stimata di energia elettrica netta pari a circa 6.840 MWh/anno, ovvero il consumo di circa 850 famiglie reatine.

Impatto paesaggistico.

La struttura sarà composta da un unico edificio con dimensioni esterne di circa 1.000 mq, (quanto un campo di calcetto a 5).

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Il progetto architettonico dell’impianto verrà realizzato in modo tale da integrarsi all’interno del contesto esistente. Al fine di minimizzare l’impatto visivo, sarà posta particolare attenzione alla realizzazione degli edifici e rivestimenti e delle strutture di contenimento degli elementi dell’impianto. Le aree non utilizzate all’interno del confine di impianto verranno convertite in aree verdi e piantumate, rispettando le caratteristiche della flora locale, concordate con gli Enti preposti.

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Inoltre: - le opere lasceranno inalterato il percorso stradale che continuerà ad avere il medesimo tracciato esistente; - l’opera non influenzerà il naturale deflusso delle acque meteoriche che attualmente seguono il naturale declivio dei fondi agricoli; - la linea elettrica che collegherà l’impianto alle linee Enel, sarà completamente interrata, e seguirà il tracciato della esistente strada vicinale; - non vi saranno alterazioni permanenti della morfologia e dell’orografia della zona ed i movimenti di terra prevedibili, ancorché limitati, avranno il carattere della temporaneità, inoltre saranno limitati nei volumi e si prevede il perfetto ripristino del luogo; - è prevista a fine lavori la risemina delle eventuali zone erbose interessate dallo scavo; - non è prevista la rimozione di essenze vegetale.

Dichiarazione di Convert Italia. “Da trent’anni” sottolinea Giuseppe Moro, fondatore e Presidente di Convert Italia “operiamo nel campo delle energie pulite. Abbiamo anzi iniziato a occuparcene quando ancora rappresentavano una sorta di oggetto misterioso, e tra lo scetticismo generale. Sarebbe davvero assurdo che, dopo aver investito per trent’anni risorse progettuali, oltreché finanziarie, Convert Italia dovesse realizzare – come nel caso di Fara Sabina – un’opera totalmente contraria non dico ai propri principi e valori improntati all’eco-sostenibilità, ma anche al suo naturale business che è, e rimane, appunto quello delle energie pulite”. “Io credo” prosegue Moro “che nel caso di Fara Sabina si sconti (e forse lo abbiamo sottovalutato) una certa mancanza – ma del tutto comprensibile e legittima – di una puntuale informazione sulle biomasse e sui vantaggi che esse comportano. Per questo, ci rendiamo disponibili sin da ora a incontrare le autorità locali e la comunità per un confronto e un dialogo che, siamo certi, ricondurrà tutto alle giuste dimensioni e valutazioni”.

Per ulteriori informazioni: SEC RP – Marco Fraquelli - 026249991