Il sabato del villaggio

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ALESSANDRO TURCO 4F _ Il Sabato Del Villaggio PARAFRASI La giovane contadina torna dai campi al tramonto del sole con il fascio d’erba e porta in mano un mazzetto di rose e viole, con il quale, come è usanza, si prepara ad abbellire il seno ed i capelli, domani per il giorno di festa. La vecchietta siede sulle scale a filare con le vicine, rivolta al tramonto, alla direzione in cui il giorno finisce; e inizia a raccontare della sua giovinezza, quando si faceva bella nei giorni di festa e, ancora in salute e in forma, era solita ballare la sera con quelli che furono compagni della sua giovinezza, della sua età più bella. Tutta l’aria si oscura già, il cielo ritorna azzurro e le ombre, alla luce bianca della luna sorta da poco, tornano a vedersi giù dai colli e dai tetti. Ora la campana annuncia la festa che arriva e si potrebbe dire che a quel suono l’animo trova conforto. I ragazzi, gridando a gruppi nella piazzetta e saltellando qua e là, producono un rumore che rende felici: e intanto lo zappatore ritorna a casa per il suo pasto frugale fischiettando e pensa tra sé e sé al suo giorno di riposo. Poi, quando intorno è spenta ogni altra luce e tutto il resto è in silenzio, senti picchiare il martello, senti il rumore della sega del falegname che sta sveglio alla luce della lucerna nel chiuso della sua bottega e si affretta e si dà da fare per finire il suo lavoro prima del sorgere del sole. Questo (il sabato), tra sette giorni, è il più amato, pieno di speranza e di gioia: domani (domenica) la tristezza e la noia riempiranno le ore e ciascuno tornerà col pensiero al suo lavoro consueto. Ragazzo spensierato, questa età giovanile è come un giorno pieno di allegria, un giorno chiaro, sereno, che precede la tua maturità. Sii felice, ragazzo mio; questa è una condizione felice, un’età serena. Non voglio dirti altro; ma non ti sia di peso che la tua maturità tardi ancora a giungere. METRICA Questa poesia è UNA CANZONE LIBERA, con alternanza di endecasillabi e settenari, divisa in quattro strofe di diveersa lunghezza. Questa poesia non presenta rime. FIGURE RETORICHE la donzelletta vien dalla campagna ---->immagine di giovinezza (rappresenta il futuro, la speranza) onde, siccome suole, ornare ella si appresta----> assonanza incontro là dove si perde il giorno e novellando vien del suo buon tempo,----->immagine di giovinezza Allitterazioni: “donzelletta, vecchierella, novellando, sulla, bella, colli”; “giorno, chiaro, ciascuno, gioia, stagion, pien, pensier, lieta”; Metafore : “età più bella” (v. 15); “età fiorita” (v. 44); “stagion lieta” (v. 49) per indicare la giovinezza; “festa” (vv. 47 e 50) per indicare la maturità; Similitudine : vv. 44-45: “cotesta età fiorita è come un giorno d’allegrezza pieno”; Enjambements: vv. 4-5: “reca in mano / un mazzolin di rose e di viole”; vv. 33-34: “la sega / del legnaiuol”; vv. 40-41: “tristezza e noia / recheran l’ore”; Apostrofi : v. 43: “garzoncello scherzoso”; v. 48: “fanciullo mio”;

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ALESSANDRO TURCO 4F _ Il Sabato Del Villaggio

PARAFRASILa giovane contadina torna dai campi al tramonto del sole con il fascio d’erba e porta in mano un mazzetto di rose e viole, con il quale, come è usanza, si prepara ad abbellire il seno ed i capelli, domani per il giorno di festa. La vecchietta siede sulle scale a filare con le vicine, rivolta al tramonto, alla direzione in cui il giorno finisce; e inizia a raccontare della sua giovinezza, quando si faceva bella nei giorni di festa e, ancora in salute e in forma, era solita ballare la sera con quelli che furono compagni della sua giovinezza, della sua età più bella. Tutta l’aria si oscura già, il cielo ritorna azzurro e le ombre, alla luce bianca della luna sorta da poco, tornano a vedersi giù dai colli e dai tetti. Ora la campana annuncia la festa che arriva e si potrebbe dire che a quel suono l’animo trova conforto. I ragazzi, gridando a gruppi nella piazzetta e saltellando qua e là, producono un rumore che rende felici: e intanto lo zappatore ritorna a casa per il suo pasto frugale fischiettando e pensa tra sé e sé al suo giorno di riposo.Poi, quando intorno è spenta ogni altra luce e tutto il resto è in silenzio, senti picchiare il martello, senti il rumore della sega del falegname che sta sveglio alla luce della lucerna nel chiuso della sua bottega e si affretta e si dà da fare per finire il suo lavoro prima del sorgere del sole.Questo (il sabato), tra sette giorni, è il più amato, pieno di speranza e di gioia: domani (domenica) la tristezza e la noia riempiranno le ore e ciascuno tornerà col pensiero al suo lavoro consueto.Ragazzo spensierato, questa età giovanile è come un giorno pieno di allegria, un giorno chiaro, sereno, che precede la tua maturità. Sii felice, ragazzo mio; questa è una condizione felice, un’età serena. Non voglio dirti altro; ma non ti sia di peso che la tua maturità tardi ancora a giungere.

METRICA Questa poesia è UNA CANZONE LIBERA, con

alternanza di endecasillabi e settenari, divisa in quattro strofe di diveersa lunghezza.

Questa poesia non presenta rime.

FIGURE RETORICHE la donzelletta vien dalla campagna ---->immagine di

giovinezza (rappresenta il futuro, la speranza) onde, siccome suole, ornare ella si appresta----

> assonanza incontro là dove si perde il giorno

e novellando vien del suo buon tempo,----->immagine di giovinezza

Allitterazioni: “donzelletta, vecchierella, novellando, sulla, bella, colli”; “giorno, chiaro, ciascuno, gioia, stagion, pien, pensier, lieta”;

Metafore : “età più bella” (v. 15); “età fiorita” (v. 44); “stagion lieta” (v. 49) per indicare la giovinezza; “festa” (vv. 47 e 50) per indicare la maturità;

Similitudine : vv. 44-45: “cotesta età fiorita è come un giorno d’allegrezza pieno”;

Enjambements: vv. 4-5: “reca in mano / un mazzolin di rose e di viole”; vv. 33-34: “la sega / del legnaiuol”; vv. 40-41: “tristezza e noia / recheran l’ore”;

Apostrofi : v. 43: “garzoncello scherzoso”; v. 48: “fanciullo mio”;

Anastrofi: v. 11: “novellando vien”; v. 45: “d’allegrezza pieno”;

COMMENTO:Il sabato del villaggio, scritto da Giacomo Leopardi nel 1829 a Recanati, fa parte dei "grandi idilli" e, come tale, si evidenziano da subito in tutto il componimento i temi della rimembranza e dell'evanescenza della giovinezza. Il tema predominante del componimento è rievocare "l'età fiorita", tema che peraltro si ritrova in altri idilli come in A Silvia, dove la ragazza è personificazione stessa della gioventù che sfiorisce. L'autore invita a non aspettarsi felicità dal futuro, perché come la domenica deluderà l'attesa del sabato, così la vita deluderà i sogni della giovinezza. Leopardi, quindi, ritiene di non doversi aspettare niente, in modo da non essere mai delusi.Il poeta in questa lirica parla della vita che si conduce di sabato nel suo villaggio.Si può suddividere la poesia in due parti:• prima parte: descrittiva in cui regna l'allegria per i giorni di festa e successivamente il silenzio rotto dagli strumenti del falegname. I primi versi, infatti, oppongono la gioia ed il giorno alla serenità del sonno;• parte finale: riflessiva dove il poeta guarda al domani quando la quotidianità infonderà la noia e riflette sulla fugacità della giovinezza.

Il motivo della poesia è quello della felicita che non esiste, che è solamente un’ illusione, una speranza. Come il Sabato è il giorno più bello della settimana perché precede il giorno festivo , quindi allietato dall’ attesa della festa, cosi la giovinezza è la stagione più bella della vita perché è il periodo delle speranze e dei sogni che poi l’ età adulta provvederà a spegnere, cosi come la domenica deluderà le aspettative del sabato, portando tristezza e noia.

Il canto si apre con la descrizione della vita di un paese un sabato pomeriggio, quando gran parte degli abitanti sono impegnati nei preparativi per la domenica , giorno festivo. La ragazza porta i fiori per ornarsi i capelli, la vecchietta racconta della sua giovinezza mentre fila, mentre viene la sera il contadino torna a casa, nella notte il falegname finisce il suo lavoro, tutti pregustano la giornata di riposo a venire, ma il poeta ammonisce: è il sabato il giorno più gradito della settimana, perché la felicità può risiedere solamente nell'attesa.La domenica, infatti, non porterà la gioia tanto sperata ma porterà tristezza e noia, in quanto in essa ognuno, non facendo nulla, finirà inevitabilmente per pensare agli impegni della settimana successiva. Allo stesso modo, l'età adulta (a cui la domenica viene accostata) che tanto è desiderata durante la giovinezza (a cui viene accostato il sabato pomeriggio) porterà con sé delusione e dolore, pertanto il poeta rivolge un messaggio ai giovani, dicendo loro di non preoccuparsi se l'età adulta tarda a sopraggiungere.