Il Reporter Q5 - Dicembre 2014

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Dicembre 2014 addio 2014, cosa resta dell’anno che se ne va Editoriale i tanti volti di un mese “speciale” Matteo Francini U n altro anno è ai titoli di coda. Firenze si prepara a salutare il 2014 per accogliere il 2015, e come sempre non c’è momento migliore dell’appros- simarsi di una “fine” per fer- marsi un momento e tracciare un bilancio. In questo caso, per guardarsi indietro e capire che cosa è successo in questo anno, ma anche che cosa ci lascia in eredità. Il Reporter ha deciso allora di “riassumere” dodici mesi in dodici date. PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 19 E un altro anno se ne va. Il 2014 è ormai ai titoli di coda, ma se presto ci sarà da cambiare il calendario, a Firenze resta co- munque il segno di quanto accaduto in questi dodici mesi. Già, ma quali sono stati i fatti e gli eventi più importanti di quest’anno? Il Reporter ha fatto un viaggio indietro nel tempo per ripercorrere, mese per mese, quanto successo da gennaio ad oggi, “riassumen- do” 365 giorni in dodici date. In attesa di scoprire quello che ci riserverà il 2015 ormai alle porte. Sara Camaiora - Gianni Carpini PAGINA 11 PAGINA 12 “così vorrei firenze”: le letterine dei bimbi Ecco i “regali” per la città che gli alunni dell’istituto Villani spera- no di trovare sotto l’albero. nella casa dell’uomo che ispirò monicelli Guida ai libri sotto l’albero (meglio se made in Florence) PAGINA 18 PAGINA 16 calciomercato, i nomi per l’attacco S i avvicina la sessione inverna- le del calciomercato: anche in casa viola ci si comincia a guar- dare intorno per capire come rinforzare la squadra. E spunta- no già alcuni “candidati”. Fiorentina Distribuito da Formula Direct simply www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.56 del 1 dicembre 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da NEXIVE S.p.A. Anno VIII Ed. 56 Novoli Rifredi Brozzi Firenze Quartiere 5 dalmazia, tre anni dopo la strage La piazza ricorda la tragedia avvenuta nel dicembre del 2011 e le sue due vittime Primo piano PAGINA 2 alluvioni, come stanno i torrenti del quartiere Il punto su Mugnone e Terzolle dopo quanto avvenuto negli ulti- mi tempi in Italia. PAGINA 3 natale, è qui la festa tra visite e mercatini PAGINA 4 La famiglia italiana della frutta DOTT. GIANLUCA MARINI MEDICO CHIRURGO Studio: via Spinello Aretino, 18 50134 Firenze Tel. 055 71.69.52 [email protected] In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere

Transcript of Il Reporter Q5 - Dicembre 2014

Dicembre2014

addio 2014, cosa restadell’anno che se ne va

� Editoriale

i tanti voltidi un mese“speciale”

Matteo Francini

Un altro anno è ai titoli di coda. Firenze si prepara a

salutare il 2014 per accogliere il 2015, e come sempre non c’è momento migliore dell’appros-simarsi di una “fi ne” per fer-marsi un momento e tracciare un bilancio. In questo caso, per guardarsi indietro e capire che cosa è successo in questo anno, ma anche che cosa ci lascia in eredità. Il Reporter ha deciso allora di “riassumere” dodici mesi in dodici date.

☛ PAGINE 8-9

☛ SEGUE A PAGINA 19

E un altro anno se ne va. Il 2014 è ormai ai titoli di coda, ma se presto ci sarà da cambiare il calendario, a Firenze resta co-

munque il segno di quanto accaduto in questi dodici mesi. Già, ma quali sono stati i fatti e gli eventi più importanti di quest’anno? Il Reporter ha fatto un viaggio indietro nel tempo per ripercorrere, mese per mese, quanto successo da gennaio ad oggi, “riassumen-do” 365 giorni in dodici date. In attesa di scoprire quello che ci riserverà il 2015 ormai alle porte.

Sara Camaiora - Gianni Carpini

☛ PAGINA 11

☛ PAGINA 12

“così vorrei firenze”:le letterine dei bimbiEcco i “regali” per la città che gli alunni dell’istituto Villani spera-no di trovare sotto l’albero.

nella casa dell’uomoche ispirò monicelli

Guida ai libri sotto

l’albero(meglio se made

in Florence)☛ PAGINA 18 ☛ PAGINA 16

calciomercato,i nomi per l’attacco Si avvicina la sessione inverna-

le del calciomercato: anche in casa viola ci si comincia a guar-dare intorno per capire come rinforzare la squadra. E spunta-no già alcuni “candidati”.

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Anno VIIIEd. 56

NovoliRifrediBrozzi

FirenzeQuartiere 5

dalmazia,tre anni dopo la strageLa piazza ricordala tragedia avvenutanel dicembre del 2011e le sue due vittime

Primo piano

☛ PAGINA 2

alluvioni, come stannoi torrenti del quartiereIl punto su Mugnone e Terzolle dopo quanto avvenuto negli ulti-mi tempi in Italia.

☛ PAGINA 3

natale, è qui la festatra visite e mercatini

☛ PAGINA 4

La famiglia italiana della frutta

dott. Gianluca MariniMEDICO CHIRURGO

Studio: via Spinello Aretino, 1850134 Firenze

Tel. 055 [email protected]

In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per

i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista

La mattina del 13 dicembre 2011 piazza Dalmazia fu il teatro della sparatoria che causò due vittime

Il commento

“che sia un’occasioneper riflettere”

“Mai come adesso dob-biamo tenere alta la

guardia contro il razzismo – commenta Diaw Mbaye, rap-presentante della comunità senegalese ed ex consigliere comunale – il 13 dicembre dobbiamo aprire una nuova rifl essione su quello che con-tinua a essere un problema serissimo. Gli immigrati sono ancora il capro espiatorio della crisi economica e questa tragi-ca ricorrenza potrebbe essere un’occasione per rifl ettere su come debellare il razzismo dal-la nostra società. Se riusciremo a fare questo – conclude – allo-ra riusciremo a onorare davve-ro chi, tre anni fa, perse la vita per mano della follia razzista”.

D.M.

in piazza dalmaziatre anni dopola strage: “non cipotevamo credere”

La ricorrenza

Il traslocoDiop Mor aveva 54

anni. Viveva a Fi-renze, con regolare permesso di sog-

giorno. Insieme a Samb Modou, che di anni ne aveva 40, faceva l’ambulante. E sognavano, come tanti, di tornare dai loro fi gli a Dakar. A ricordarli oggi resta una targa coperta di fi ori e un imprescindibile monito: “Mai più 13 dicembre”. Perché quella mattina dell’inverno 2011 i due senegalesi furono vittime della follia omicida di Gianluca Cas-seri. Un incubo fatto di terrore, spari e grida strazianti, quando alle 12.30 Casseri dette inizio a una vera e propria esecuzione, gettando piazza Dalmazia (e tutta Firenze) nel panico. Arma-to di una 357 magnum, uccise Samb per primo. Pochi istanti dopo fu la volta del suo con-nazionale Diop, mentre Mou-stapha Dieng, 37 anni, cadeva a terra gravemente ferito. Inizia così una caccia all’uomo serrata, che si concluderà soltanto tre ore più tardi in piazza San Loren-zo, quando Casseri, dopo aver colpito altri due uomini, ormai braccato dalla polizia, si toglie la vita nel parcheggio sotterraneo del mercato centrale. Terminava così quella tragica mattina, ribat-tezzata dalle cronache nazionali come la strage dei mercati fi o-rentini: un mercoledì nero che,

anche a distanza di tre anni, gli abitanti del quartiere 5 ricorda-no in modo indelebile. “Fu una giornata sconvolgente. Non mi sembra nemmeno che sia tra-scorso tutto questo tempo – rac-conta Antonella, commerciante di piazza Dalmazia – sentimmo gli spari e poi le grida. Non pote-vamo credere che fosse accaduto proprio qui”. Molti, ancora oggi, preferiscono non parlarne, forse nel tentativo di cicatrizzare una ferita ancora aperta. “Ricordo solo di aver abbassato il bando-ne. Poi, più niente”, dice som-messamente Marco. “Scappai di corsa e andai a rifugiarmi in un androne delle scale. Ero terroriz-zata”, aggiunge la signora Maria. Pochi giorni dopo l’accaduto, i commercianti abbassarono le saracinesche per la proclama-zione del lutto cittadino, mentre migliaia di persone si strinsero intorno alla comunità senegalese marciando pacifi camente lungo le vie della città. Una moltitudine di tutte le etnie e le età, schierata fermamente contro l’odio razzia-le. Per gridare con forza, come si legge sulla lapide commemorati-va di piazza Dalmazia, “Firenze, città operatrice di pace per aff er-mare i valori di integrazione e solidarietà”. E anche quest’anno in piazza Dalmazia si svolgerà una cerimonia commemorativa.

Deborah Macchiavelli

il mercato in cerca di “casa”

Alcuni parlano delle ex Offi cine Galileo in via Taddeo Alderotti. Altri dei Macelli o del Meccanotessile. Tanti vorrebbero resta-

re nelle vicinanze, magari proprio al centro della piazza. Molteplici, e tutte diverse, potrebbero essere le sorti del mercato di piazza Dal-mazia, che in vista dei lavori della tramvia dovrà essere spostato. “Si parla ancora di numerose alternative: la situazione è articolata e stiamo cercando di verifi care le diff erenti possibilità – spiega Cri-stiano Balli, presidente del Quartiere 5 – insieme all’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini e all’assessore alle grandi opere Stefano Giorgetti stiamo eff ettuando sopralluoghi sul posto, confrontandoci con ambulanti e negozianti per trovare una solu-zione condivisa”. Un “work in progress”, quindi, che al momento non presenta una soluzione defi nitiva, non essendoci ancora una data né un luogo certo. “Nessuno ha saputo dirci qualcosa di pre-ciso – racconta Antonella – qui molti di noi hanno i magazzini, le celle frigorifere... In generale, sarebbe bene rimanere in piazza”. “Trasferire un mercato è sempre un danno – le fa eco Valeria – per-ché è strettamente legato alla zona in cui si trova. Hanno parlato della zona centrale della piazza, ma tutti lì non entriamo”. “Noi ave-vamo chiesto di spostarci in piazza, preparando la pianta nel detta-glio – precisa Antonio – solo che avrebbero dovuto abbattere alcuni alberi e togliere l’aiuola intorno al monumento, e dato il restauro recente della piazza non sarebbe possibile. Un’opzione potrebbe es-sere, a lavori fi niti, spostarsi di fronte al grande magazzino. Duran-te i lavori, però, non sappiamo dove fi niremo”.

D.M.

#Primo piano

Il 13 dicembredel 2011venivano uccisiSamb Modoue Diop Mor.Previstauna cerimoniaper ricordarli

IL PRONTO SOCCORSO GIURIDICOOgni venerdì dalle ore 10,00 presso i locali del Centro Dell'età Libera di via Carlo Bini 5 (tel 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15,30 presso i locali del Centro per L'Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076) è attivo il servizio di Pronto Soccorso Giuridico, con l'obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuri-dici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matri-moniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all'incapacità di un familiare di provvedere a se stesso.

Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informa-tiva, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo "sportel-lo" sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un'ideale punto di appoggio: da ciò l'ubicazione del servizio presso i locali dei Centri per l'Età Libera.

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2 | Dicembre 2014 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

alluvioni,i torrentiosservatispecialiIl punto su Terzolle e Mugnone dopogli ultimi episodi

Sicurezza

Il parcoLe alluvioni di Genova prima e Carrara poi hanno riaperto la di-scussione sul tema della

sicurezza idrogeologica dei corsi d’acqua. E l’attenzione è alta an-che nel quartiere 5 di Firenze, il cui territorio è attraversato da due torrenti, Mugnone e Ter-zolle. Ma qual è la situazione ad oggi? Esiste un “rischio eson-dazione” per questi due corsi d’acqua, specialmente nelle zone densamente abitate di Novoli e Rifredi? L’Autorità di Bacino dell’Arno ha effettuato nei mesi scorsi una innovativa mappatura dei corsi d’acqua in caso di “flash flood”, le cosiddette bombe d’ac-qua, come quella avvenuta a Ge-nova a ottobre. E in caso di un nubifragio violento come quello del capoluogo ligure, ha avverti-to il segretario generale dell’Aba

Maurizio Belli

L’incontro dei cittadini con il presidente della commissione Ambiente del Q5 Filippo Ferraro

villa fabbricotti, cancelli aperti più a lungo

La richiesta veniva direttamente dai residenti, e il Comune ha (finalmente) risposto positivamente. La questione era nota: a

partire dal 1° novembre entrava in vigore l’orario invernale, e il giardino di villa Fabbricotti, in via Vittorio Emanuele, anticipava la chiusura alle 17. Cosa che non piaceva ai residenti, arrivati a raccogliere firme e a manifestare pubblicamente per chiedere una finestra oraria più “larga” anche in inverno. “Da anni chiedevamo alle autorità comunali di posticipare la chiusura del giardino – spiegano i residenti – per frequentarlo dopo l’orario di lavoro. Non capivamo cosa impedisse di esaudire la nostra richiesta: il parco resta illuminato anche dopo la chiusura dei cancelli e non vi sareb-bero stati problemi di sicurezza”. Dalla mobilitazione dei cittadini è nato l’incontro con il presidente della commissione Ambiente del Q5 Filippo Ferraro, che si è prontamente attivato: “Ho visto che si trattava di una richiesta davvero sentita dalla popolazione – ha spiegato – così, con l’assessore Bettini, siamo riusciti a ottenere, per tutto il periodo invernale, la chiusura posticipata alle 19”.

Gaia Checcucci, più che l’Arno “a rischio sarebbero soprattutto i torrenti e i corsi d’acqua mino-ri, Terzolle e Mugnone su tutti”. Se Firenze fosse interessata da un “flash flood”, “gli affluenti dell’Arno registrerebbero portate al colmo molto più alte di quella prevista nel progetto delle opere idrauliche che insistono su di essi (70-80% superiore rispetto alla portata ‘duecentennale’)”. In parole povere, effetto tappo e rischio esondazione dei corsi d’acqua minori, con conseguen-ti danni per le aree circostanti ai letti dei due torrenti. L’ultima emergenza nel quartiere risale a due anni fa, al novembre del 2012, quando il Mugnone, gon-fio d’acqua per le intense piogge cadute in città, minacciò di eson-dare: i residenti di piazza Puccini vennero invitati a salire ai piani

alti delle loro abitazioni. E anche l’ultima esondazione di Terzolle e Mugnone non è poi così lonta-na nel tempo. Era il 1992 quando le forti piogge autunnali portaro-no allo straripamento di entram-bi i corsi d’acqua, creando danni ad abitazioni ed esercizi com-merciali nella zona circostante al letto dei due torrenti: a farne le spese furono le auto parcheggia-te e magazzini, garage e negozi situati al piano terra. Niente di paragonabile, comunque, con ciò che è avvenuto recentemen-te a Genova, con 130 millilitri di pioggia caduti in un’ora: l’ultima volta in cui la soglia di cento mil-lilitri in un’ora è stata superata nella zona di Firenze fu durante il nubifragio del 6 agosto 1940, alle Caldine.

#Primo piano

1992straripamento dei 2 torrenti

2012rischio esondazione del Mugnone

In un momento in cui il tema della sicurezza idrogeologica è tornato al centro dell’attenzione, nel quartiere riflettori accesi sui torrenti Mugnone e Terzolle

Dicembre 2014 | 3 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

#Festività

mercatini ma non solo,il natale scende in stradaTanti gli eventi in programma finoall’Epifania, rivolti a grandi e piccini

benvenuti...nella “storia”

Il Natale si avvicina, e anche il quartiere 5 non si farà trovare im-preparato al momento più magico dell’anno. Come di consueto, anche

questo dicembre sono tante le iniziative in programma nella zona, dai concerti alle visite guidate, fino agli immancabili mercatini. “Si tratta di un programma ricchissimo, con più di sessanta eventi distribuiti in un periodo che va dai pri-mi giorni di dicembre fino all’Epifania”, annuncia Cristiano Balli, presidente del Quartiere 5. Si parte con la musica: sono

diversi gli appuntamenti con cori e stru-menti musicali in programma. Dome-nica 7 e 21, con inizio alle 10.30, l’aula magna di Careggi si trasformerà in un auditorium, ospitando il coro Agimus Careggi in Musica, che si esibirà anche al Meyer. Spazio poi a recite e spettacoli teatrali, come “Quando il grillo cantava”, che verrà messo in scena il 6 gennaio a villa “La Quiete” dalla Compagnia delle Seggiole (ingresso libero). Non man-cherà nemmeno il consueto mercatino natalizio di Novoli, al centro commer-

ciale di San Donato, ormai diventato un appuntamento fisso e sempre più amato dai cittadini: partito il 21 no-vembre scorso, il mercatino accoglierà i visitatori fino al giorno dell’Epifania. Ma le imminenti feste natalizie saranno anche l’occasione per dedicarsi a visite guidate gratuite in alcuni dei luoghi più insoliti e interessanti del quartiere: gli “Itinerari di Inverno” porteranno curio-si e visitatori alla scoperta, tra gli altri, della Centrale del Latte Mukki (il 10 di-cembre alle 10) e della chiesa di Santa Maria a Peretola (il 22 dicembre alle 16), fino a villa Finaly in via Bolognese (18 dicembre, ore 15.30) e villa Tornabuoni Lemmi (il 12 dicembre alle 15.30). Tanti anche gli eventi rivolti ai più piccoli: l’8 dicembre “Baracche e burattini”, spetta-colo teatrale in programma al teatro di Castello (inizio ore 16.30), mentre il 16 dicembre “Storie sotto l’albero” al Labo-ratorio per la Pace (via Calò 20). Il 17 dicembre, poi, ci sarà la festa dei bam-bini alla ludoteca “Il Castello dei Baloc-chi” (via del Pontormo), per aspettare Babbo Natale con laboratori, giochi e l’immancabile merenda. Spazio infine anche agli auguri istituzionali: martedì 16 dicembre, alle 16.30, l’intera giunta di Quartiere, capitanata dal presidente Balli, aspetta a Villa Pallini tutti i citta-dini per scambiarsi gli auguri di buone feste. Insomma, le occasioni per vivere il quartiere in questo periodo non man-cano: non resta allora che tuffarsi nell’at-mosfera del Natale.

“Natale non è Natale senza regali”, diceva Josephine March nel romanzo “Piccole donne”. E Natale non è Natale senza “Benvenuti in casa Gori”,

si potrebbe dire a Firenze. La celebre commedia di Alessandro Benvenuti e Ugo Chiti torna anche quest’anno al teatro di Rifredi, dal 4 al 7 dicembre. Un appunta-mento immancabile, quello con un successo che dura ormai da venticinque anni, incarnando al tempo stesso un pezzo di storia del teatro fiorentino. Rappresentata per la prima volta al teatro di Rifredi nel 1986, “Benvenuti in casa Gori” racconta il pranzo natalizio di una famiglia toscana che si trasforma in un esilarante gioco al massacro, dove ogni portata, dai crostini al dolce, trascina lo spettatore in una spirale di perfidie familiari, in un mix perfetto di risate e amarezza. “La comme-dia nacque come un gioco tra me e Ugo – racconta Alessandro Benvenuti – uno scherzo tra due amici autori che si divertirono a immaginare il sonoro di un pran-zo di Natale a casa mia, mettendo alla berlina i miei parenti. Qualche anno dopo Angelo Savelli mi chiese di portare qualcosa di mio in quanto ex primo direttore del teatro di Rifredi. Gli proposi quel vecchio scritto e allora cominciò il miracolo”. Un miracolo concretizzatosi in ben due film, seguiti da una pletora di rappresen-tazioni da parte di compagnie teatrali in tutta la Toscana che prosegue ancora oggi. Alessandro Benvenuti ripropone quest’anno la versione originale del testo, uno sfolgorante monologo in cui interpreta dieci personaggi diversi, dalla piccola Samantha fino al novantenne Annibale. “Nella preparazione al ruolo mi aiutò mia moglie, Chiara Grazzini, che è tuttora il mio aiuto-regista. Mi impose un metodo di lavoro particolare, quello che lei utilizzava all’università, che unito a una sorta di vampirismo bianco, attraverso cui ho assorbito le gestualità dei miei parenti, mi ha aiutato a creare i diversi personaggi”, prosegue Benvenuti. E quando gli si chiede del suo rapporto con il teatro di Rifredi, la risposta è una e una sola: “Sono legatissimo a questo teatro, per me è stato da sempre una vera e propria casa. Non ricordo nemmeno quante volte ho messo in scena ‘Benvenuti in casa Gori’: ormai è una sorta di appuntamento storico con la memoria”.

Maurizio Belli

Deborah Macchiavelli

Il cartellone A teatro

Il quartiere si prepara a festeggiare Natale: sono tanti gli appuntamenti in cartellone, dai concerti agli immancabili mercatini

Alessandro Benvenuti torna al teatro di Rifredi con la sua celebre commedia

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Buon Natale e Felice Anno Nuovo

4 | Dicembre 2014 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Cantieri della tramvia

Passeggiate nella cultura

In seguito ad un accordo raggiunto tra l’amministrazione comunale e l’Immobiliare Novoli Spa i residenti po-tranno utilizzare il parcheggio interrato San Donato per tutta la durata dei lavori per la linea 2 in via di Novoli. L’intesa pre-vede che i residenti lungo l’asse dei can-tieri (distanza 200 metri) possano sostare nel parcheggio di San Donato dal 1 no-vembre al 15 gennaio gratuitamente; successivamente e per tutta la durata dei lavori al costo di 1 euro al giorno. Chi è interessato dovrà richiedere la tes-sera di accesso, chiamando il numero 055/410990 (dal lunedì al venerdì in orario 8-18) oppure recandosi, previo ap-puntamento telefonico, presso l’u� cio di Park.it che si trova all’entrata del par-cheggio di viale Guidoni portando un documento (carta di identità o certi� -cato di residenza) che attesti la residenza nella zona interessata. L’ingresso al par-cheggio, che complessivamente conta 1.150 posti auto articolati su due livelli,

potrà avvenire sia da via di Novoli che da viale Guidoni. I posti riservati ai residenti saranno appositamente identi� cati. A questa opportunità di parcheggio vanno aggiunti ulteriori 390 posti auto gratuiti che saranno a disposizione da dicembre nel parcheggio della Coop di piazza Leopoldo (140 posti) e in quello dell’Università in viale Morgagni (250 posti). I 250 posti del parcheggio di viale Morgagni (secondo piano interrato del plesso della Facoltà di Ingegneria) saran-no utilizzabili gratuitamente senza limi-tazioni di orario; i 140 posti al secondo piano interrato del parcheggio Coop di piazza Leopoldo, ingresso da via Galluzzi, saranno accessibili � no alle 23.30 ma i veicoli dovranno uscire nella fascia oraria 6-8,30 del mattino. Per assicurarsi la disponibilità di questi posti sarà pubblicato entro novembre un bando riservato ai residenti nella fascia entro 200 metri dai cantieri.

Si sono concluse le “Visite culturali nel territorio” del Quartiere 5 a cura dell”Associazione Symbiosis. Quest’anno le due guide ambientali escursionis-tiche, Barbara Gargani e Gianni Bettini, ci hanno condotto in varie aree naturali alla scoperta degli habitat e delle specie più importanti. Queste le esperienze più belle: abbiamo scoperto vicino a casa l’area naturalistica del torrente Terzolle; abbiamo ascoltato il bramito del cervo nella Riserva Natu-rale Acquerino-Cantagallo; siamo arri-vati alle Sorgenti dell’Arno sulla scia dei

famosi versi di Dante, per poi risalire il Monte Falterona e il Monte Falco nel Par-co Nazionale delle Foreste Casentinesi; abbiamo ammirato il paesaggio delle praterie sommitali sui Monti della Cal-vana per poi fermarci a Valibona, luogo simbolo della Resistenza perché lì cadde in combattimento il comandante parti-giano Lanciotto Ballerini.Ringraziamo tutti i partecipanti, rinnovando l’appuntamento al prossimo anno.

PARCHEGGI A DISPOSIZIONE DEI RESIDENTI

CON LE GUIDE AMBIENTALIALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO

Tutti gli eventi

IL NATALE NEL QUARTIERE 5Iniziative nei Centri AnzianiIl Tabernacolo (via Accademia del Cimento 32) 3 dicembre, ore 12.30, incontro social culinario, “Verso il Natale”; 17 dicembre, ore 12.30, “Ci avviciniamo”, incontro a tema con laboratorio per un approc-cio consapevole alle feste di � ne anno;21 dicembre, ore 15.30, “Siam proprio vicini”, festa di Natale con canti, musica, rinfresco e doni.Lippi-Ponte di Mezzo (via Caboto 47) 6 dicembre, ore 15, concerto del grup-po Armonia non solo cantata (segue rinfresco); 13 dicembre, ore 15, Gara del dolce, con giuria maschile e cuo-che donne; 18 dicembre, ore 15, Poesia con Accademia Vittorio Al� eri (segue rinfresco); 22 dicembre, ore 16, Auguri di Buone Feste con rinfresco; 27 di-cembre, ore 15, Yoga della risata (segue rinfresco); 31 dicembre, ore 20, Cena in sede preparata dai partecipanti.Rifredi Romito Vittoria (via Maestri del Lavoro 3/5) 6-14 dicembre, Mostra mercato di ce-ramica (orario: 10-13/15.30-19.30); 21 dicembre, ore 15.30, Teatro Il Progresso, via Vittorio Emanuele 135, spettaco-lo per bambini “Lo schiaccianoci”; 22 dicembre, ore 15.30, via Carlo Bini 5/a, Coro di Natale.Auser (via Torre degli Agli, 16) 11 dicembre, ore 16, Circolo Rigac-ci (via Baracca 58/60), Festa di auguri con spettacolo, musica e merenda per progetto Ausilio Spesa; 13 dicembre, ore 9-19, Coop Le Piagge, Mercatino di Natale; 15 dicembre, ore 16, Auser, via Torre degli Agli 16, Festa per i bambini, con spettacolo di pupazzi animati e merenda con Babbo Natale; 17 dicem-bre, ore 16, giardino piazza delle Meda-glie d’Oro, Festa per i bambini “Ridiamo insieme”, spettacolo di burattini con merenda; 6 gennaio, ore 15, piazza del-le Medaglie d’Oro, Arriva la Befana, con doni, spettacolo, merenda e giochi.Viuzzo delle Calvane (viuzzo della Calvane 13) 8-12 dicembre, ore 9-12 e 15-18, Merca-tino di Natale.

Mostre6-14 dicembre, Sala ArchiVilla Pozzolini, viale Guidoni 188 “Acquerelli e Fotogra� a”, S.Cipriani E.Forni, S.Giachi, ore 15-18 (domenica ore 15-19). Inaugurazione 6 dicembre ore 16.30.

Animazioni17 dicembre, ore 14.30Istituto Comprensivo Manzoni Baracca Animazione per bambini a cura della cooperativa “Le Nuvole”.

Natale a Novoli (a cura del Comitato S.Donato - Centro Commerciale di Novoli)5-14 dicembre, GiochiAmo-Giochi per tutti da tutto il mondo, in collaborazio-ne con Gioca Museo; 12 -13 dicembre, Laboratori dei bambini delle scuole materne ed elementari del territorio; 12 dicembre, “Leggo capisco ricordo”, gara letteraria per gli alunni delle scuole medie;13 dicembre, Serata musicale in collaborazione con l’Ass. Musicale Fio-rentina, con Musica Insieme e Piccolo Complesso Minima Choralia; 14 dicem-bre, Serata musicale con Ray Bepi Big Band e complesso bandistico Mangani; 18-19 dicembre, Mercatino natalizio dei bambini; 19 dicembre, Animazione e premiazione delle scuole; 2-6 gennaio, GiochiAmo- Giochi per tutti da tutto il mondo, in collaborazione con Gioca Museo; 6 gennaio, Arriva la Befana, ani-mazione e giochi.

Concerti (a cura di AGIMUS) 7, 14 e 21 dicembre, ore 10.30, Ospe-dali Careggi e Meyer; 13 dicembre, ore 21, Chiesa di S. Michele a Castello, via S. Michele a Castello 14; 6 gennaio, ore 11, Teatro del Circolo Ricreativo Lippi, via Fanfani 16, Concerto per bambini con musiche da � lm e cartoni animati.

Teatro, Poesia e Danza9 dicembre, ore 21, S.M.S. Serpiolle, via delle Masse 38, Dammi Mille Baci. Poesie a � or di labbra, a cura dei poeti dell’Accademia Vittorio Al� eri e del gruppo vocale Armonia non solo can-tata; 8, 14, 21 e 26 dicembre, ore 16.30, Teatro di Castello, Via R.Giuliani 374, “Baracche e Burattini”, spettacoli di animazione per bambini, a cura di “Bu-ratta la Luna”; 13 e 20 dicembre, ore 16, “Natale alle Piagge” c/o Centro Com-merciale Coop, a cura della Compagnia delle Seggiole; 21 dicembre, Teatro del-le Spiagge, via del Pesciolino 26/a, “Na-tale alle Spiagge” a cura di Teatri d’Im-barco, ore 10, laboratorio per bambini, ore 17, spettacolo per bambini, ore 21, spettacolo teatrale “In scena con …”, con Anna Meacci (info e prenotazioni 055.310230-3294187925); 6 gennaio, ore 18, Villa la Quiete, via di Boldrone 2, serata radiofonica “Quando il grillo cantava. La trasmissione radiofo-nica che innamorò Firenze”, a cura della Compagnia delle Seggiole (info e prenotazioni 333.2284784). Segue “Alla scoperta di Villa La Quiete” (prenotazio-ne 055.7948606/07/09).

Cori7 dicembre ore 21, Chiesa di S. Marti-no a Brozzi, via S. Martino a Brozzi 39, Coro Strada Facendo; 8 dicembre, ore 21, Chiesa dell’Immacolata, via Paoletti 36, Coro Silvio Masini; 14 dicembre, ore 16.30, Chiesa di S. Maria a Novoli, via Lippi e Macia 10, Coro Armonia non solo cantata; 17 dicembre, ore 21,

Chiesa di S. Biagio a Petriolo, via S. Bia-gio a Petriolo 18, Laboratorio Corale e Orchestra dei Bambini delle Piagge, a cura della Scuola di Musica di Fiesole; 20 dicembre, ore 21, Chiesa S.Michele a Castello, via S. Michele a Castello 14, Coro Ensemble; 20 dicembre, ore 21.15, Chiesa di Santo Stefano in Pane, via delle Panche 32, Coro Santo Stefa-no in Pane; 21 dicembre, ore 16, Chiesa di S. Donato in Polverosa, via di Novoli 31, Coro Silvio Masini; 28 dicembre, ore 16, Chiesa S.Pio X al Sodo, via delle Panche 212, Coro Armonia non solo cantata.

Conferenze5 dicembre, ore 17, Sala Archi di Villa Pozzolini, viale Guidoni 188, “Dante Giotto e il Medioevo”, a cura dell’Asso-ciazione E20 Eccezionali Eventi.

Laboratorio per la Pace via Eugenio Calò 202-8 dicembre, ore 17, “Storie sotto l”albero”, letture e attività creative per bambini dai 6 ai 10 anni; 16 dicembre, ore 17, Festa di Natale, per bambini e adulti.

Ludoteche Ludoteca Il Castello dei Balocchi via del Pontormo 9217 dicembre, ore 16.45, “Aspettando Na-tale al Castello”. Laboratori, merenda e lettura animata per i più piccoli.Ludoteca La Prua via della Sala 219 dicembre, ore 16.30, Tombola inter-generazionale con merenda c/o il bar “L’Approdo”; ore 17.30, arrivo della ban-da dei Fiati Sprecati integrati dai giovani percussionisti del Centro Giovani l’Isola; ore 18, corteo con banda musicale; ore 19.15, Babbo Natale distribuisce regali ai bambini.

Visite guidateItinerari d”inverno: Natale nel Quartiere 54 dicembre, ore 10, Stabilimento Chimi-co Farmaceutico Militare - via R. Giuliani 201; 10 dicembre, ore 10, Centrale Muk-ki Latte; 12 dicembre, ore 15.30, Villa Tor-nabuoni Lemmi - via Taddeo Alderotti 56; 18 dicembre, ore 15.30, Villa Finaly - via Bolognese 134; 22 dicembre, ore 16, Chiesa S. Maria a Peretola - Piazza Garibaldi 12; 31 dicembre, ore 10, Villa Il Pozzino - via Giovanni da S. Giovanni 12 (prenotazione telefonica obbligatoria: 055.461428 - [email protected]).

Passeggiate “Salute è Benessere”27 dicembre, Le Chiese che domina-vano la piana, partenza ore 9.30, da via Reginaldo Giuliani (Castello) - altezza Parco Luzi.

[email protected] .it

Il gruppo dei partecipanti sulla cima del Monte Maggiore (Monti della Calvana)

Il Presidente Cristiano Balli, a nome di tutto il Consiglio di Quartiere 5, augura buone feste a tutta la comunità locale, sperando che il periodo delle festività possa essere per tutti una importante occasione di convivialità e ri� essione ed esprime un pensiero solidale alle tante persone in di� coltà.

Martedì 16 dicembre, ore 16.30 - Villa Pallini, via Baracca, 150/p “Il Natale... per voi nel Quartiere 5”. Gli auguri del consiglio di quartiere alla cittadinanza.

BUONE FESTE A TUTTI

#Il quartiere in pillole

I nuovi autobusda diciotto metri

nuovi bus (più lunghi)contro i “furbetti”Interessate le linee 30 e 35:aumentata anche la sicurezza

Trasporti Sport/1

e il baseballsbarca nel rioneUna possibilità in più per gli sportivi del quartiere. Grazie alla collaborazione fra il circolo Arci

del Lippi, l’Asd “Padule Baseball” e l’ufficio sport del Q5, da quest’anno il baseball approda fra gli sport che si possono praticare sul territorio del rione. “È particolarmente importante – com-menta il presidente del Q5 Cristiano Balli – avere la capacità di allargare l’offerta delle discipline sportive che il quartiere mette a disposizione dei bambini e dei ragazzi sul territorio. In questa circostanza particolare e con l’impegno dell’associazionismo del territorio, siamo riusciti a proporre questo sport che non era presente nelle attività del palinsesto del quartiere”. “È motivo di particolare soddisfazione – aggiunge la presidente della commissione sport del Q5 Simona Ferrari – evidenzia-re quanto sia importante favorire la collaborazione sul territorio per dare risposte anche a proposte innovative”. E allora agli appassionati di baseball non resta che prendere mazza e guantone e met-tersi alla prova.

Sport/2

piagge, più luce per il campoUna nuova illuminazione per il campo della società sportiva le Piagge: da alcune settimane il

nuovo impianto è diventato realtà. “È un altro tassello di un progetto iniziato circa tre anni fa: prima ci siamo occupati del campo, in seguito delle tribune e poi dell’illuminazione – ha commen-tato il capogruppo del Pd Angelo Bassi – un progetto per una zona di Firenze dove lo sport ha forte valenza sociale che illustrai a Stefania (Saccardi, ndr), allora assessore allo sport a Palazzo Vecchio, e che lei subito fece suo. È stato proprio grazie al suo impegno che i risultati raggiunti fin qui sono stati possibili. Non abbiamo finito: c’è ancora da fare – ha aggiunto Bassi – per creare una grande polisportiva dove i bambini possano praticare lo sport in un impianto moderno nel cuore del quar-tiere, ma i passi in avanti fatti ci incoraggiano a perseverare”. E proprio in occasione dell’inaugura-zione del nuovo impianto di illuminazione, sia la stessa Saccardi, ora vicepresidente della Regione, che l’assessore allo sport Andrea Vannucci hanno assicurato che l’impegno per centrare l’obiettivo della creazione della polisportiva va avanti.

Via della Nave di Brozzi

i marciapiedisi rifanno il lookAllargamento del marciapiede sul lato numeri pari fino a un metro e 25 centimetri, sostituzione

della zanella sul lato dei numeri dispari (da una in calcestruzzo a una in pietra), realizzazione di un piccolo marciapiede di servizio, utile soprattutto per le uscite dalle abitazioni sulla strada, dal civico 35 a via di Brozzi. E ancora, la collocazione di dissuasori di sosta sul marciapiede allargato e il rifacimento della carreggiata. Sono gli interventi in programma in via della Nave di Brozzi, nel tratto compreso tra via dell’Argin Secco e via di Brozzi. Sono state le segnalazioni di alcuni resi-denti della strada a far scattare il progetto: i cittadini avevano portato all’attenzione il cattivo stato di manutenzione della via e la mancanza di marciapiedi adeguati. Prima dell’intervento, sul lato dei numeri pari il marciapiede era lungo meno di cento metri e largo una sessantina di centimetri, mentre sul lato dei civici dispari non c’era il marciapiede, ma soltanto una zanella in calcestruzzo per lo smaltimento delle acque piovane. Una situazione – era stato sottolineato – difficile per i pedoni, anche per la presenza delle auto in sosta sul marciapiede. Il costo totale dei lavori, della durata pre-vista di un mese e mezzo, è di 40mila euro.

Mobilità

“enjoy”, il car sharingraddoppia in cittàSi chiama “Enjoy”, ed è il car sharing di Eni realizzato in partnership con Fiat e Trenitalia. Dopo

Milano e Roma, dallo scorso mese le Fiat 500 rosse targate Enjoy transitano anche per le strade fiorentine: una volta a pieno regime, saranno duecento le auto a disposizione di cittadini e turisti. Ma come funziona Enjoy? Si può visualizzare l’auto più vicina e prenotarla con l’app per smartpho-ne o tramite il sito internet enjoy.eni.com. È possibile sceglierne anche una libera lungo la strada e iniziare subito il noleggio. Le vetture hanno libero accesso e transito in Ztl e possono essere rila-sciate al termine dell’utilizzo (oppure anche in modalità “sosta”) in qualsiasi parcheggio consentito all’interno dell’area coperta dal servizio (che per Firenze è di circa 56 chilometri quadrati e corri-sponde grossomodo al centro abitato), compresi gli spazi riservati ai residenti e quelli a pagamento delimitati da strisce blu. Il servizio è attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7: l’iscrizione è gratuita e può essere effettuata sul sito internet o attraverso l’app. “Enjoy è il risultato di un lavoro di squadra che punta sul made in Italy – ha commentato il sindaco Nardella – l’arrivo di un secondo gestore in città è una buona notizia, perché la competizione porta vantaggi per chi gestisce il servizio e per i clienti che lo usano. Il car sharing è un’alternativa all’auto privata che ha due effetti positivi: riduce l’uso di automobili private e produce minore inquinamento”.

Quattordici nuovi au-tobus Euro 6 da di-ciotto metri, di ulti-ma generazione, per

collegare il centro di Firenze con Campi Bisenzio (ma non solo): sono i mezzi presentati il mese scorso, che riducono le emissio-ni nocive e i consumi e che circo-leranno in particolare sulle linee 30 e 35, che dal cuore di Firen-ze vanno verso Campi Bisenzio sulle direttrici di via Pratese e via Pistoiese, transitando da piazza Puccini e via Baracca. La salita sui nuovi bus avviene solo dal-la porta anteriore, permettendo così al conducente di verificare la convalida del biglietto: l’obiet-tivo, come per i bus da dodici metri, è quello di contrastare i “furbetti” del biglietto. Riorga-nizzati anche gli spazi interni, “per aumentare accessibilità e comfort di viaggio”, viene spie-gato. E ancora, il sistema di vi-deosorveglianza per passeggeri e autista consentirà di aumentare la sicurezza a bordo. “Siamo la

prima realtà in Italia che sta rin-novando la flotta con autobus Euro 6 che inquinano meno del metano, fanno meno rumore dei precedenti e ci consentono di fare di Firenze sempre più una città metropolitana: questi nuovi autobus circoleranno sul-le linee che collegano la nostra città con l’area metropolitana a nord-ovest – ha spiegato il sin-daco Dario Nardella – abbiamo ancora molto da fare sul traspor-to pubblico, ma se giochiamo in squadra possiamo ottenere risul-tati straordinari”.

Ivo Gagliardi

“Meyer per il Meyer” all’Opera di Firenze

Torna la festa per i bimbi

Saranno novanta e calcheranno le scene di un palco nuovo fiammante: quello del teatro dell’Opera di Firenze. Sono i bambini protagonisti del coro dello spettacolo “Le allegre comari di Falstaff”, spettacolo di Natale a ingresso gratuito che andrà in scena mercoledì 17 dicembre alle 20,45 per la tradizionale festa “Il Meyer per il Meyer” che l’Ospedale e la sua Fondazione dedicano alle fami-

glie e a tutta la città di Firenze. L’evento rientra in Meyer Teatro della Fondazione, è sostenuto da Regione Toscana e realizzato con la collaborazione del Comune di Firenze e della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino. Per tanti cittadini sarà l’occasione per visitare per la prima volta questo nuovo fulcro d’arte fiorentino e sarà qui che l’Associazione Venti Lucenti porterà in scena uno spettacolo per grandi e piccini a divertimento garantito. L’ ingresso è gratuito con invito, fino a esaurimento dei posti disponibili. Basta scaricarlo dal sito dell’ospedale www.meyer.it/ilmeyerperilmeyer. L’invito è valido per l’ingresso gratuito di due persone adulte, ma i bambini in più saranno i benvenuti. Ma la festa comincia ancora prima del-lo spettacolo: a partire dalle 19,30 nel foyer del teatro si terranno attività curate dall’associazione Pupi di Stac, tutte dedicate ai piccoli. Clown, musicisti e marionette animeranno la festa prima dell’ingresso in sala e apriranno la serata in un clima di festa. Alle 20,45 si abbasseranno le luci e si aprirà il sipario sull’opera “Le allegre comari di Falstaff”, rielaborazione nata dall’intreccio dell’opera di Giuseppe Verdi “Falstaff” con “Le Allegre Comari di Windsor” di William Shakespeare, adattata per un pubblico di bam-bini e ragazzi. L’opera, con un vivace gioco delle parti in cui ogni attore cambia continuamente ruolo e personaggio, narra le avventure di un vecchio truffatore, Falstaff, e delle sue ingegnose trovate per sedurre le comari del paesino di Windsor, che invece finiranno per fare di lui, piuttosto, un truffato. Scrittura scenica e regia sono di Manu Lalli, pianoforte e direzione di Loris di Leo, le percussioni di Sergio Odori, gli strumentisti del Conservatorio di Musica Luigi Cherubini e il coro di voci bianche della scuola secon-daria di I grado dell’Istituto San Giuseppe di Firenze/Maestro del Coro Ania Leila Rufo. Appuntamento dunque all’Opera di Firenze (viale Fratelli Rosselli 7), mercoledì 17 dicembre a partire dalle 19,30 per la festa e alle 20,45 con lo spettacolo.

6 | Dicembre 2014 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

#Luoghi

ritorno al passato per la villa mediceaLavori in corso per il recupero della struttura:l’obiettivo è quello di restituirla al pubblico

Nascosta da lecci se-colari, a pochi passi dall’ospedale di Ca-reggi, si trova una

villa medicea. Non una struttura qualsiasi, ma la residenza pre-diletta di Lorenzo il Magnifi co, che proprio qui trovò la morte nel 1492 a quarantatré anni. Ri-strutturata per conto di Cosimo il Vecchio dall’architetto Miche-lozzo nella seconda metà del XV secolo, la villa presenta un’im-pronta ancora medievaleggian-te, con tanto di camminamento per la ronda tipico degli antichi castelli. Tra le sue stanze ospi-tò i più grandi intellettuali del Quattrocento, che riuniti intor-no a Lorenzo de’ Medici dettero vita all’Accademia Neoplatonica, una fucina di saperi dove l’arte rinascimentale e la fi losofi a di Platone si combinavano con la magia e i misteri alchemici (vedi articolo a fi anco). Nonostante le modifi che subite nel corso del tempo, la villa presenta ancora oggi ambienti profondamente

suggestivi, come la celebre log-getta aff rescata, il primo esem-pio architettonico – poi divenuto tipico delle ville rinascimentali – di uno spazio aperto che dia-loga con il paesaggio circostante. Un tempo aperta al pubblico, nel 2008 la struttura è diventata

Deborah Macchiavelli

Careggi

Lavori di ristrutturazione per la villa medicea di Careggi, che fu la residenza prediletta di Lorenzo il Magnifico

al suo internoprese vital’accademianeoplatonica

È aff ascinante immaginare Poliziano intento a com-

porre i suoi versi nella stanza del camino monumentale, o ancora Bartolomeo Sacchi, detto il Plàtina, mentre rac-coglie le erbe nel parco circo-stante. Queste furono soltanto due delle grandi personalità che animarono la celebre Ac-cademia Neoplatonica fi o-rentina: fu il fi losofo Marsilio Ficino a istituirla nel 1462 proprio all’interno della villa di Careggi, off ertagli come ri-fugio intellettuale da Cosimo il Vecchio. Tra le sue stanze abitarono alcuni dei più gran-di pensatori dell’epoca rinasci-mentale, quali Leon Battista Alberti e Pico della Mirandola, promotori di una rinnovata vi-sione del mondo e dell’arte.

D.M.

La storia

proprietà della Regione Toscana. Nel 2010 è stato fi rmato un pro-tocollo d’intesa tra la Regione e il Ministero del Beni Culturali, con cui si defi niva la collabora-zione tra i due enti per il recu-pero del prestigioso immobile: la Soprintendenza di Firenze si

sarebbe fatta carico del progetto di restauro e la Regione avrebbe fi nanziato l’intervento. I lavori di ristrutturazione sono iniziati a ottobre e intorno al prossimo luglio è prevista la conclusione del primo lotto. Nel giugno 2013 la villa, insieme ad altre tredici

strutture medicee presenti sul territorio toscano, è entrata a far parte della lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Il 3 no-vembre 2012 la giunta regionale ha approvato le linee di indiriz-zo per l’utilizzazione dei fondi europei relativi al programma 2014/2020, dove si trova anche l’area tematica “Ville e giardini medicei”, che consentirà di pro-seguire i lavori di restauro della villa di Careggi. “Si tratta di una strategia ampiamente condivisa – ha commentato Sara Nocen-tini, assessore alla cultura e al turismo della Regione Toscana – l’obiettivo della Regione è quello di rendere nuovamente agibile il complesso architettonico, resti-tuendo la villa al pubblico grazie a un’opera di restauro e valoriz-zazione”.

Dicembre 2014 | 7 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

#Dossier

Dodici mesi in dodici date: addio 2014Da gennaio a dicembre, uno sguardo indietro per ripercorrerequanto è successo in città e capire che cosa resta dell’anno che se ne va

a cura di Sara Camaiora e Gianni Carpini

Il punto

24 GENNAIOVIA I BANCHI DALLA BASILICA

Dopo le levate di scudi e i ricorsi al Tar è il giorno del trasloco. Il mercato di San Lorenzo “cam-bia verso”: 83 banchi di fronte alla basilica vengono trasferiti, la maggior parte va a finire in piazza del Mercato centrale. Due mesi e mezzo più tardi davanti alla chiesa arriva il bussino Ataf. Uno spostamento non gradito dai bancarellai, che a mesi di di-stanza lamentano un calo delle vendite. Durante l’anno si sono susseguite varie ipotesi per le lo-cation degli ambulanti (piazzale Michelangelo, uscita degli Uffizi, lungarno degli Archibusieri), ora il nodo sembra sciolto con una nuova mappa delle bancarelle.

17 FEBBRAIOCIAO RENZI, VA A ROMA

Firenze perde un sindaco, l’Italia ha un nuovo premier. Il 17 feb-braio Giorgio Napolitano affida l’incarico di governo a Matteo Renzi, che una settimana dopo ottiene la fiducia di Camera e Senato. Con i suoi 39 anni di-venta il presidente del consiglio più giovane nella storia d’Italia. Non lascia la fascia di sindaco: con le sue dimissioni a Firenze arriverebbe un commissario. È il consiglio comunale a dichiararlo decaduto dalla carica il 24 marzo per incompatibilità. A traghetta-re Firenze alle elezioni ci pensa il “reggente” Dario Nardella, nel frattempo rientrato da Roma e tornato a vestire i panni di vice-sindaco.

19 MARZOGALLUZZO,APRE LA GALLERIAIl bypass del Galluzzo può atten-dere, la galleria delle Romite no. Dopo essere rimasto ostaggio

della burocrazia (oltre che delle erbacce), diventa percorribile il tunnel che da via delle Bagnese porta fino a via Senese. Si trat-ta di 260 metri per i quali il pri-mo atto formale risale al 1999. La rotonda su via Senese viene attivata dopo l’estate, mentre a novembre si aprono spiragli per il bypass: vengono consegnati i lavori per concludere i tre chi-lometri e mezzo destinati a di-rottare il traffico fuori dal centro abitato del Galluzzo fino alla A1 e all’autopalio.

23 APRILE“RIVOLUZIONE”AL PRIMO PIANO

Il mercato centrale di San Loren-zo ha il suo “attico”. Il centro di Firenze continua a cambiare vol-to: il 15 aprile apriva Red in piaz-za della Repubblica (una libreria Feltrinelli in versione “mangia e leggi” al posto della vecchia Edison), una settimana più tardi spalanca le sue porte al pubbli-co un altro “tempio” del cibo di qualità. Al primo piano del mer-cato centrale niente più banchi di frutta e verdura, ma tanti corner dove gustare le prelibatezze del territorio. Tremila metri quadrati di superficie, cinquecento posti a sedere, centosettanta occupati.

14 MAGGIOSI “RIACCENDE” LA TRAMVIA

Dopo una “pausa forzata”, si ri-aprono i cantieri per le linee 2 e 3 della tramvia, i tracciati che porteranno i vagoni di Sirio dalla

stazione di Santa Maria Novel-la rispettivamente a Peretola e Careggi. Previsione di fine lavo-ri: settembre 2016 per la linea 2, un anno dopo per la 3. Qualche intoppo c’è stato: ad agosto, durante gli scavi per costruire il nuovo ponte Bailey, in viale Mil-ton salta fuori un cavo di fibra ottica non segnato sulle mappe. Risultato: stop ai lavori per trenta giorni. Ora Palazzo Vecchio assi-cura: avanti tutta per recuperare il tempo perduto.

16 GIUGNOFASCIA TRICOLOREPER NARDELLAInizia l’era Nardella, con il primo consiglio comunale per l’ex de-putato (ed ex vicesindaco reg-gente), eletto con il 59 per cen-to delle preferenze, poco più di 111mila voti. “Sarò il sindaco di tutti i fiorentini”, dice nel salone de’ Dugento. Nella giunta cinque assessori donne e cinque uomi-ni, per un matematico equilibrio di genere. Dario Nardella eredita dalla precedente “gestione” solo due nomi: Cristina Giachi, che di-venta vicesindaco, ed Elisabetta Meucci, che resta all’urbanistica. Il 16 giugno il consiglio comuna-le sceglie come suo presidente Caterina Biti, ex assessore all’am-biente e “regina” delle preferen-ze alle amministrative con 1.664 voti.

14 LUGLIOLA PARTITADEL NUOVO STADIO

L’area è quella indicata dall’am-ministrazione comunale, il pro-getto è completo e approfondito, includendo anche attività turisti-co-ricettive, spazi per conferen-ze e molto altro. L’Ac Fiorentina presenta lo studio di fattibilità per il nuovo stadio nell’area Mer-cafir. Quarantamila posti per un insediamento sportivo moderno e funzionale, per essere all’altez-

za delle principali squadre euro-pee. “Sono contento e fiducioso per lo studio di fattibilità del nuo-vo stadio presentato oggi dalla società viola. È una bella notizia non solo per la Fiorentina ma per tutta Firenze”, scrive su Facebo-ok per l’occasione il sindaco Nar-della.

11 AGOSTOFIRENZE LIBERA DA 70 ANNI11 agosto 1944: Firenze si libera da sola. Le forze partigiane com-battono con tenacia una bat-taglia lunga e sanguinosissima, con tante perdite di vite umane causate dai franchi tiratori fa-scisti. Fra le vittime anche Aligi Barducci, detto “il potente”, uno dei protagonisti della Resistenza toscana. Nella notte tra il 3 e il 4 agosto i tedeschi fanno salta-re tutti i ponti di Firenze, tranne Ponte Vecchio. Ma la città insor-ge compatta e il comitato to-scano di Liberazione Nazionale prende le redini del governo cit-tadino. Settant’anni dopo, la cit-tà ricorda quei giorni con eventi, mostre, proiezioni e anche un concerto.

28 SETTEMBREBENVENUTA CITTÀ METROPOLITANAE alla fine arrivò il momento di dire addio alle Province. Si ten-gono le elezioni per la Città me-tropolitana di Firenze, il nuovo ente di secondo livello previsto dalla riforma Delrio. A votare per i 18 membri del consiglio metro-politano non sono i cittadini, ma i consiglieri comunali e i sindaci dei 42 comuni coinvolti. Per rico-prire questa carica gli eletti non percepiranno alcuna indennità accessoria: Dario Nardella non è più solo il sindaco di Firenze, ma di un’area molto più vasta e va-riegata. I risultati del voto deter-minano un’assemblea composta da 14 consiglieri del Pd, uno di Forza Italia, uno del Movimento 5 Stelle, uno della lista Città Me-tropolitana Territori Beni Comuni e uno delle Liste Civiche per la Città Metropolitana.

14 OTTOBREETEROLOGAAL VIA A CAREGGIÈ Careggi la prima struttura sani-taria pubblica italiana a realizza-re un intervento di fecondazione eterologa, con gameti maschili acquisiti in una banca del seme europea. La Regione Toscana fa da apripista a livello nazionale, approvando una delibera che, in attesa di disposizioni dal Gover-

no, permette e regolamenta que-sto tipo di procreazione assistita. L’ospedale fiorentino è tra i cen-tri accreditati per praticarla, rice-vendo fin da subito un numero record di prenotazioni: per que-sto viene deciso di aumentare a cinque gli ambulatori dedicati a questo trattamento, in modo da poter accogliere fino a quaranta coppie a settimana.

5 NOVEMBREVIA SENESE,ECCO IL SUPERMERCATODuemilacinquecento metri qua-dri di superficie di vendita, 30 casse, 130 dipendenti, 500 po-sti auto nel parcheggio coperto. Sono alcuni numeri del nuovo supermercato Esselunga inaugu-rato al Galluzzo, in via Senese, il 149esimo negozio della catena in Italia, il nono a Firenze e 29esi-mo in Toscana. Dopo trentacin-que anni, il progetto arriva alla sua conclusione. E se lo stesso discorso non vale (ancora) per il bypass, per l’occasione arrivano però buone notizie: Autostrade affida i lavori per il tratto finale, e può partire così il conto alla rovescia per il completamento dell’opera. Per un’Esselunga che apre, una che chiude: quella di via dell’Argingrosso.

31 DICEMBRECAPODANNO IN OLTRARNOCi sarà anche quella del Carmine tra le piazze fiorentine che salu-teranno “ufficialmente” il 2014. Ospiterà un mercatino, una ras-segna di strada e un concerto. Ad annunciarlo è stato il sindaco Nardella, presentando il “piano dell’Oltrarno”, un progetto nato per recuperare l’identità di que-sta parte importante del centro storico. Progetto che vedrà tra i suoi protagonisti la stessa piaz-za del Carmine, che sarà pedo-nalizzata in via sperimentale per Natale e Capodanno e definiti-vamente a partire dal 12 gennaio 2015. Promozione delle botteghe artigiane, interventi per cultura e giovani e una Ztl come nel resto del centro storico sono gli altri aspetti che caratterizzano il pia-no dell’Oltrarno.

8 | Dicembre 2014

#Dossier

“Fase di stallo, ma grandi potenzialità”

“Portare la cultura nei quartieri”

L’intervista/1 L’intervista/2

La crisi e le imprese fi orentine nell’anno che volge al termine, grandi opere e ricadute sull’economia per quello a venire. Il Re-porter ne ha parlato con Leonardo Bassili-

chi, 42 anni, presidente della Camera di Commer-cio di Firenze da giugno.Come è andato questo 2014 per l’economia � o-rentina? Il 2015 sarà � nalmente l’anno della ri-presa?Diciamo che Firenze “tiene botta” rispetto ad al-tri territori, c’è una sostanziale tenuta il che non è poco. Siamo ancora in una fase di stallo, non credo che ci possa essere uno sblocco totale per il 2015. Sicuramente ci sono delle imprese che han-no grandi potenzialità per un rilancio concreto, dipende ovviamente da come e quanto le sfrutte-ranno.Novità in vista per Firenze, in primis le grandi infrastrutture, aeroporto, tramvia, ma anche opere importanti come lo stadio: che ricadute possono avere sul sistema economico?Sono tutte grandi opportunità. La nuova pista di Peretola è la priorità: più voli, nuove destinazioni. I vantaggi di un sistema tramviario effi ciente sono innegabili: questo sarà il momento più critico, ma le zone che ora soff riranno avranno poi un rilan-

cio senza pari. Con il rifacimento della Fortezza da Basso la struttura diventerà una chicca di qualità per la grande industria fi eristica. E infi ne lo stadio, un’opera che renderà più attrattiva una parte di Fi-renze poco vissuta: a volte ci si concentra troppo sul centro storico. Neoeletto, ha � n da subito parlato di rinnova-mento per la Camera di Commercio: come pen-sa di portarlo avanti e quali sono i suoi obiettivi?La priorità è rimettere la Camera in linea con la volontà delle imprese, con iniziative concrete, come ad esempio un programma di eventi in città che esse stesse possano scegliere, all’insegna di un dialogo costante. E poi servizi più rapidi e sem-plici, grazie a uno sportello unico e al web, azioni concrete per la legalità – un monitoraggio sulla concorrenza sleale ma anche progetti che abbiamo già intrapreso come lo sportello Sos usura – l’indi-viduazione di forme adeguate di credito per le im-prese, la formazione, con incentivi a scuole e corsi che hanno fatto assumere persone.

Divisa fra il teatro da “single” e quello di coppia (aperta, dice) con Anna Me-acci, Katia Beni gira la Toscana con i suoi spettacoli e cura un laboratorio

per nuove leve della risata a Cascina (Pisa). La sua fotografi a del 2014 fi orentino? Tra sorrisi e spunti di rifl essione.Come è cambiata la città in questo anno?Penso che debba fare ancora un bel lavoro per po-ter cambiare veramente, in ambito culturale e tea-trale, ma anche per quanto riguarda il degrado e le periferie.Tra le novità, l’apertura del teatro dell’Opera.È una buona cosa, ma non basta. È necessario fare anche cose che possano arrivare a tutti. Secondo me bisogna rivalutare i quartieri, portare il teatro e gli eventi culturali nelle zone più popolari, a un prezzo accessibile a tutti.Manca un circuito teatrale alternativo?Penso di sì. A Roma e Milano esiste un circuito che permette di vedere di tutto, anche nuova dramma-turgia, mentre a Firenze si lavora ormai soprattut-to su nomi toscani conosciuti o su quelli già famosi che vengono da fuori.Con Anna Meacci, a � ne mese, riporterete sul palco le “Dirimpettegole”, due signore � orenti-

ne che sparlano dal balcone: come hanno visto cambiare la città nel 2014?Diffi cile questa domanda. Di certo direbbero: “È andato via i’Renzi. Ma se n’è accorto qualcuno?”.Nel 2014 Firenze ha ospitato anche qualche grande evento: si può fare di più?Normalmente si prediligono Milano e Roma. Fi-renze è una città che ha meno possibilità di ospi-tare il grande evento, quello da duecentomila spet-tatori. Piuttosto penso che sia importante investire sul piccolo evento, perché il grande non è alla por-tata di tutti e rimane un qualcosa di sporadico, sempre se riusciamo a “rubarlo” ad altre città.Concertone di Capodanno, chi porteresti in piazza per salutare il nuovo anno?Beh, questa è facile. Se chiedi a una fan di Vasco come me chi vorrebbe vedere a Firenze, cosa vuoi che ti risponda? Ligabue! Scherzo. Vasco per l’ulti-mo dell’anno, però, lo vedo un po’ diffi cilino... E tu come festeggerai?Sul palco (del teatro Puccini, ndr), lavorando. Se fossi stata libera, sarebbe stata un’angoscia. Per l’ul-timo dell’anno vado in crisi, non so cosa fare, mi prende la depressione. Non amo festeggiare, ma passarlo in teatro come negli ultimi cinque anni.

Sara Camaiora Gianni Carpini

Cronaca Curiosità Focus

I casi che hannoscosso Firenze

Parata di vip (e un sosia) tra nozze e selfie 365 giorni in numeri

Il 2014 fi orentino ha visto scrivere anche pagine di cronaca delicate e

complesse. Fatti che hanno lasciato la città con il fi ato sospeso, fatto clamore, commosso e spaventato. Sono i primi di marzo quando Firenze fi nisce alla ri-balta della cronaca nazionale per il caso Magherini: una morte, la sua, per cui restano ancora da chiarire le eventuali responsabilità. Due mesi dopo, a mag-gio, una donna viene ritrovata senza vita sotto un cavalcavia di Ugnano, nuda e legata. La fi ne di giugno è segnata inve-ce dalla tragedia delle Cascine: la sera del 27 un grosso ramo crolla a terra, travolgendo Donatella Mugnaini e la sua nipotina Alice, di appena due anni. Muoiono entrambe, e nel giorno delle esequie viene proclamato il lutto cittadi-no. Ma le Cascine sono teatro anche di un altro drammatico episodio: il 2 luglio viene ritrovato il cadavere di un 78enne. A ottobre piazza Puccini è scossa da una maxi-rissa: protagonisti due gruppi di persone che si sono aff rontati per stra-da, bloccando il traffi co e seminando non poca paura nella zona.

Nozze stellari, un gran galà e selfi e d’artista: nel 2014 Fi-renze ha fatto parlare di sé anche sulle riviste patina-

te. A partire dal duello con Venezia per le nozze dell’anno. Se la città delle gondole ha ospitato il chiacchieratissimo “sì” tra George Clooney e Amal Alamuddin, Firenze ha risposto a suon di rap. L’americano Kanye West ha scelto una sfarzosa cerimonia a Forte Belvedere per prendere in sposa, a maggio, la modella Kim Kardashian. Senza con-tare che George Clooney una capatina in riva all’Arno con la compagna l’aveva già fatta poco prima del matrimonio: a inizio settembre, durante la “Celebrity fi ght night” di Andrea Bocelli in Palazzo Vecchio, l’attore aveva dichia-rato davanti a un parterre di vip il suo amore per Amal. Molte star quest’anno si sono poi auto-paparazzate a Fi-renze, postando le foto delle loro vacanze sui social net-work. A luglio Will Smith ha condiviso con i suoi follower il panorama di piazzale Michelangelo, lo stesso mese Hugh Jackman girava per Firenze in bici (come testimoniano i selfi e in sella), a ottobre il regista Tim Burton ha scelto un caff è di Santo Spirito per uno scatto con la compagna Hele-na Bonham Carter, mentre a ottobre l’idolo delle teenager Justin Bieber ha scorrazzato in città su uno scooter (ma senza casco). E non è mancata nemmeno una bella “sola”, con il falso avvistamento di Leonardo Di Caprio su una Ferrari in piazza della Repubblica. Era un sosia, ma le foto hanno fatto lo stesso il giro del mondo.

Leonardo Bassilichi, presidentedella Cameradi Commercio

Katia Beni,comicae attrice

100 CAREGGIIl più grande ospedale di Firenze compie un secolo di vita: tanto è passato dalla posa della prima pietra, avvenuta il 5 luglio 1914.

100 DON LIVIIl 31 marzo compleanno speciale con messa per il prete-simbolo di San Lorenzo, don Angelo Livi. Fiorentino, è parroco della basilica da 34 anni.

100 BARTALI E LUZIIl 2014 è stato anche il centesimo anniversario delle nascite di Ginettaccio, venuto alla luce a Ponte a Ema il 18 luglio del 1914, e del poeta Mario Luzi (20 ottobre).

60 ISOLOTTOFesta per la “città giardino”: il 6 novembre del 1954 Giorgio La Pira consegnava le chiavi delle prime 750 case popolari.

10 POLO DI NOVOLINel gennaio 2004 a Novoli prende vita il Polo delle scienze sociali: fino a quel momento le tre Facoltà che ospita erano divise in 21 sedi diverse.

5 DUOMO A PIEDIPedoni “padroni” da un lustro. Erano le 10 del 25 ottobre 2009 quando piazza del Duomo diventò pedonale.

Dicembre 2014 | 9

#Speciale

pupazzi, vestiti e fiabe: è “caccia” al regaloViaggio nei negozi fi orentini che off rono doni tradizionali per bambini contemporanei (senza fargli storcere il naso)

Trenini giocattolo e iPad. Vestiti da prin-cipessa e computer di ultima generazione. I

bambini 2.0 mettono un po’ in confusione i grandi, con richie-ste che spaziano dai giocattoli più tradizionali agli ultimi ritro-vati delle nuove tecnologie. Per dare qualche spunto (abbastanza tradizionale, bisogna ammetter-lo) ai genitori (ma anche a zii, cugini e amici) in cerca di un regalo per i più piccini, Il Re-porter ha fatto un giro fra alcu-ni dei negozi più “speciali” della città. Partendo da Flo concept store (lungarno Corsini 30-34r), social business che, oltre a dare lavoro a personale svantaggiato, vanta un grande assortimento di abitini e giocattoli in cotone or-ganico. In più, per il Natale 2014, Flo ha dato vita a un’iniziativa editoriale molto speciale, una fi aba inedita, scritta e illustrata apposta per il concept store (di-sponibile in negozio), che potrà essere anche ascolatata come le

fi abe sonore di qualche tempo fa. Un altro indirizzo da segnare in agenda è Baby Bottega (via il Prato 53-55r), dove trovare un universo di oggetti dedicati ai più piccini, dai giocattoli di pez-za ai tessuti per l’arredamento, fi no all’attrezzatura per la pappa. Bambini fashion unitevi al grido di A cup of milk (Borgo Pinti 6r), piccola bottega che riserva sor-prese alle mamme appassionate di abbigliamento e ai piccoli mo-daioli, per un “total look” (come direbbero i grandi) davvero me-morabile. Per i piccoli che ama-no i giochi un salto alla Città del sole (via dello Studio 21-23r) non guasta mai, mentre se è evidente (e auspicabile) la passione per la lettura, tra gli indirizzi da segna-re ci sono Cuccumeo, liberia per ragazzi (via Meyer 11-13r) al cui interno, oltre all’assortimento di volumi, prendono vita molte ini-ziative, e Castalia (via Romana 153), che mette a disposizione una selezione speciale di giochi (e libri, ovviamente).

Enrica Cinaschi

Sotto l’albero/1

Un’immagine tratta da “Il Grande Albero”, fiaba di Natale scritta e illustrata per Flo concept store

µflo-firenze.orgbabybottega.comcuccumeo.itcittadelsolefirenze.itlibreriacastalia.itcupofmilk.it

Solidarietà

quando le feste non luccicano

Oltre al rincorrersi di shopping e auguri, a Firenze c’è un mondo per cui il Natale luccica meno. Secondo il dossier Caritas sulle

povertà 2014 i “nuovi poveri”, ovvero coloro che si sono rivolti per la prima volta, nel 2013, a un centro Caritas, sono 10.225 (il 40,3% del totale delle persone incontrate), con un’incidenza inferiore ri-spetto all’anno precedente (-6,3%), alla quale però fa da contral-tare l’aumento delle persone seguite da oltre un anno. Fra questi, gli italiani rappresentano il 32,1%. La percentuale complessiva dei disoccupati sale, fra i “nuovi poveri”, all’80,5%, a riprova del fat-to che la perdita del lavoro è sempre più spesso causa scatenante di situazioni di bisogno. Ma la città può vantare importanti realtà che proveranno a rendere il Natale un giorno di festa anche per i meno fortunati. La stessa Caritas, che gestisce il sistema di mense, il 25 dicembre non si fermerà, continuando ad accogliere i più bi-sognosi. La Comunità di Sant’Egidio tornerà a proporre un pasto di Natale per tutti coloro a cui è vicina giorno dopo giorno: persone anziane, senza fi ssa dimora, migranti. Il 25 dicembre i volontari apparecchieranno 350 coperti nella chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio. Il 29 dicembre a Sollicciano si festeggerà il “Natale in ri-tardo” con i detenuti del penitenziario: saranno le donne del settore femminile a collaborare in cucina, mentre si mangerà nel Giardino degli Incontri. La Ronda della Carità, che sarà attiva anche la notte di Natale, anticipa invece le feste: il 14 dicembre preparerà il pranzo di Natale al circolo Vie Nuove per le persone in diffi coltà.

Serena Wiedenstritt

Mercoledì 17 Dicembre - ore 20.45

OPERA DI FIRENZEPRIMA DELLO SPETTACOLO Dalle ore 19.00 nel Foyer del teatroVi aspettano gli artisti e i professionisti delle attività di accoglienza del Meyer, con il coordinamento artistico dei PUPI DI STAC. Ci saranno attori, burattini, clown, giocolieri, musicisti, trampolieri, operatori della pet therapy, video proiezioni e tanta allegria!INGRESSO GRATUITO - Biglietti e programma su www.meyer.it/meyerperilmeyer

IL MEYER PER IL MEYER 2014

CON IL CONTRIBUTO DI IN COLLABORAZIONE CON

UN’INIZIATIVA DI

10 | Dicembre 2014

#Speciale

babbo Natale, vorrei che Firenze fosse così...Il Reporter ha chiesto agli alunni delle terze classi della scuola Villanidi svelare i loro desideri per la città di domani. Le risposte? Eccone alcune

Sotto l’albero/2

mare, piscinee un gruppo di pinguini

Caro Babbo Natale,la nostra città è Firenze e ci piace molto perché ci sono tante piscine e anche perché fanno i gelati e per le feste, ma anche per l’arte, perché c’è la statua del Davide, Palazzo Vecchio e il Duomo. Tra tutte le feste ci piace soprattutto la vigilia di Natale. Per la nostra città vogliamo tanti regali e vorremmo il mare e altre piscine, tanti campi da calcio, molta cioccolata, ma non al latte perché non ci piace. Tutti noi siamo andati allo zoo di Pistoia e ci è piaciuto tantissimo. Ne vorremmo uno anche a Firenze, con questi animali: scimmie, giraffe e ghepardi, leoni, elefanti, coccodrilli, un ciuco, un cavallo e un gruppo di pinguini!

Emma, Giampietro e Mathias - 3A

Il treno speciale della felicitàIo vorrei che per Natale, per le famiglie povere ci fosse un treno spe-ciale con dentro un vagone con una sala da pranzo e una sala con tanti letti, per far dormire chi non ha una casa. Una sala giochi e una sala per far riposare in pace i bambini piccoli e una biblioteca per leggere. Naturalmente questo treno è enorme e quando passa rende felici tutti e porta la pace e l’educazione tra le persone. Un treno che porti subito un lavoro per tutti. Un treno che porti la voglia di stare in famiglia e di stare in armonia e di stare uniti. Questo treno va piano e fa le curve piano perché dentro c’è anche un vagone con una maestra e libri, quaderni e penne per tutti i bambini. Lì possono studiare i bambini di tutto il mondo. Questo treno è come una grande famiglia, perché uniti possiamo essere più forti. Vorrei che anche le persone cattive, per Natale fossero più buone, cioè vorrei che questo Natale fosse magico per tutti. Spero che questo treno un giorno ci sia davvero.

3C

fast food e una ruota panoramica

Firenze è una città molto bella perché c’è il Duomo e ci sono stati i più bravi scultori e pittori. Firenze è molto grande e ci sono tante cose: il Duomo, l’Arno, Ponte Vecchio, Burger King e Mc Donald’s. Firenze è molto inquinata perché la gente butta nell’Arno tutte le cose. Noi per Natale vorremmo l’Arno più pulito e che l’aria non fosse inquinata. E poi che i bambini poveri avessero una grande casa e che ci fosse una ruota panoramica!

Matilde, Jacopo e Delia - 3A

La storia del bambinoe la statua della pace

C’era una volta a Firenze un bambino povero che non aveva neanche un soldo e voleva eliminare il male dalla città. Voleva tante altre cose belle: la pace in tutti gli abitanti della città, che tutti si vogliano bene e che chi ha malattie gravi si possa curare. Desiderava anche che si costruisse una statua simbolo della pace. Qualche giorno prima di Nata-le scrisse una lettera a Babbo Natale. Quando Babbo Natale la lesse pensò che quel bambino ci teneva tanto alla sua città e lo aiutò subito. Firenze si riempì di gioia.

Ginevra, Agata, Lorenzo, Niccolò e Gabriele - 3B

Amicizia, lealtà e un parco con gelati e fontane

Caro Babbo Natale,

i regali di Natale migliori per la nostra città sono: l’amicizia, perché ci si può aiutare, la pace perché si può stare bene insieme, più felicità per essere sempre felici, più fedeltà per essere sempre leali, meno povertà per avere meno poveri, più simpatia nelle persone, più tran-quillità per essere spesso sereni. Noi vorremmo anche dei parchi e per far contente le persone ci vorremmo mettere: panchine, tanti alberi, altalene e scivoli, collinette, muretti, gelaterie, bar, fontanelle, campi da calcio e aiuole fiorite. Questi sarebbero i regali che preferiamo per la nostra città di Firenze!

Alessio, Gymwel, Chiara, Giulia e Viola - 3B

Un grattacielo di marzapanee zaini di cioccolato

Caro Babbo Natale,Firenze è una bellissima città: è grande ed ha molte cose, come il Duomo di Firenze, la statua di Davide, Palazzo Vecchio, ecc. Secondo noi c’è poco verde. Noi per Natale vorremmo che la città stia bene e che sia molto carina, che ci fossero più cose, come tanti posti uguali a Gardaland, che non ci fosse inquinamento e avere tanti animali in casa. Nel giorno di Natale vorremmo svegliarci e trovare davanti a noi un grattacielo fatto di dolci e marzapane e vorremmo gli zaini di cioccolato. Infine vorremmo che tutti gli abitanti vivessero in pace, che non ci fosse inquinamento sulla Terra e neanche nel mare.

Elena e Alberto - 3A

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Dicembre 2014 | 11

#Focus

zingarate, scherzi e ricordi:le mille e una vita di “foffo” Rodolfo Angelico ha ispirato Monicelli: “La guerra mi ha insegnato a ridere”

Il personaggio

E se vi dicessero che le “zingarate” di “Amici Miei” non sono solo frutto della fantasia,

ma dell’ingegno di qualcuno che davvero partiva dal cuore di Fi-renze per andare fuori porta a combinarne di ogni colore? E si vi dicessero anche che quel qual-cuno è stato, nell’ordine, partigia-no, pugile professionista, autista, poeta, autore di teatro, scrittore e titolare di un bar in piazza Pit-ti? Rodolfo Angelico, per tutti “Foff o”, in vita sua non si è fatto mancare nulla. Glielo ricordano le fotografi e e gli attestati appesi alle pareti della sua casa di Bella-riva, i libri che mostra con orgo-glio rivendicando di essere lui il pozzo di aneddoti dal quale Mo-nicelli ha attinto per dar vita ai suoi “Amici Miei”. Di certo è suo il soggetto di un’altra indimen-ticabile commedia all’italiana, “Cari fottutissimi amici”, anche questa diretta da Monicelli. Oggi Rodolfo ha 88 anni, la stessa vo-glia di ridere e la mente lucida di un ragazzino. Ricorda tutto ma non campa di ricordi, comincia a raccontarsi da quel che ha fat-to il mattino stesso. Poi spegne la sua Chesterfi eld blu e attacca: “Sono nato in via Pietrapiana e cresciuto in via Michelangelo Buonarroti”, un salto all’indietro di quelli che ti stendono. “Fin da bambino mi appassionavo alle storie della gente, dei tipi eccentrici che c’erano”. E ce n’e-

Andrea Tani

Rodolfo Angelico, per tutti “Foffo”, nella sua casa di Bellariva

rano, in quella Firenze popola-resca ormai scomparsa. Arrivò la guerra e “durante il passaggio tragico della Repubblica di Salò” il 17enne Foff o scelse di unirsi ai partigiani, terza Brigata Rosselli. Poi, una volta deposte le armi, si dà al pugilato. “Forse mi manca-va un po’ di adrenalina”, scherza. Professionista a 19 anni, lo re-sta fi no al ‘52: “135 incontri, 12 sconfi tte tutte fuori casa, cinque vittorie all’estero, cavaliere per meriti sportivi, albo d’onore della Federazione pugilistica italiana”, elenca orgoglioso. “Il presidente dell’accademia pugilistica fi oren-tina era anche titolare dell’indu-stria chimica di via D’Annunzio che produceva il Nero d’inferno, una tintura per pelli che, data la miseria, veniva data sulle scarpe estive per farle diventare nere e quindi buone anche per l’inver-no. Mi assunse come autista”. Il pallino per via Buonarroti e la sua “fauna”, però, era rimasto. Prende carta e penna e le raccon-ta nell’antologia “Una strada mil-le storie”. Compra un bar, vince concorsi per poesie e porta in scena commedie teatrali in ver-nacolo. “Ma la mia vera passione era il cinema”, rivela. E la grande occasione arriva nei primi anni ‘70. “Alla festa di una casa editri-ce fi orentina, un mio conoscente incontra lo sceneggiatore Piero De Bernardi, che gli fa: stiamo per partire con ‘Amici Miei’, ma non abbiamo abbastanza mate-

L’episodio di “Amici Miei”

“la storia del righi? è vera”L’anziano cliente di un bar viene tirato in mez-

zo a un fi nto regolamento di conti tra bande di narcotraffi canti, con un fi nale tragicomico. La storia del Righi è forse la goliardata più divertente del primo “Amici Miei”. Ed è una storia vera. Ma-gari spettacolarizzata sulla pellicola, ma vera. Va da sé, farina del sacco di Rodolfo Angelico. Al bar di Foff o veniva quest’uomo che nel fi lm diventerà il Righi. “Una faina – racconta Angelico – stava con la seggiola sulla soglia, scrutava ogni cosa, sospettoso. Era avido di quattrini”. Un invito a nozze per la squadra delle zingarate. “Io le inven-tavo, Cent’anni le riquadrava, Lillo le interpreta-va”. Giorgio, detto “Cent’anni”, era il merciaio che aveva bottega dietro l’angolo, Lillo il parrucchiere in combutta. Il giorno dopo Cent’anni entra al bar e ordina il suo solito caff è. In tasca tiene un rotolo di banconote, l’incasso di una settimana. Lo sventola bene per aria, paga, saluta ed esce. Il Righi abbocca subito. “‘Ma che fa quello? Ave-va un monte di soldi!’, mi disse avvicinandosi al bancone. Io feci il vago: ‘Eh... quello vende la roba’. ‘Roba? Che roba?’. Mi guardai intorno sospettoso e feci il gesto di tirare su col naso. Poi aggiunsi: ‘Se vuole buscare qualcosa pure lei magari si può fare’. Era attaccato morbosamente alla possibilità di guadagnare. ‘Lo faccio per le mie due fi gliolucce’,

mi disse. Una sera si parte. L’automobile ce l’aveva solo Cent’anni, Lillo aveva rimediato una pistola Flobert a salve. Si va verso i Bottai, dico che ho un aff are grosso con i Marsigliesi, la banda crimi-nale che mi ero inventato (e che poi fi nirà anche nel fi lm, ndr). Scendo di corsa, corro, sparo, torno poco dopo tenendomi l’addome. ‘Scappa, scappa, mi hanno ferito!’, mentre Cent’anni ripartiva a tutto gas e io mi rovesciavo addosso la boccetta di amarena che tenevo sotto al cappotto. ‘Guarda quanto sangue!’, e intanto scalciavo dal dolore. Il dolore era fi nto, ma i calci che davo al Righi erano veri, tanto che lui strillava: ‘Buttiamolo di sotto!’”. Tutto fi nito? Macché. “Una signora ci aveva visti dalla fi nestra e si era segnata il numero della tar-ga. Il giorno dopo i carabinieri di Borgo Ognis-santi ci chiamano uno per uno al commissariato. Nemmeno a farlo apposta: il maresciallo capì che era stato uno scherzo e diventò nostro complice. Chiamò il Righi per interrogarlo. Quel poveraccio era terrorizzato mentre noi ce la ridevamo alle sue spalle. Poi toccò a Cent’anni. Il maresciallo fu ca-tegorico anche con lui: ‘Levatevi dai c... e non fate più queste bischerate!’”.

A.T.

riale. E lui: ce l’ho io. Andate da Foff o, ha un bar in piazza Pitti”. Detto fatto. “De Bernardi venne e l’incontro è durato più di qua-rant’anni. Arrivavano a casa mia lui, Monicelli e Tullio Pinelli. A volte partivano in tutta fretta da Roma quando al telefono accen-navo una storia che poteva esse-re buona. Si presentarono anche con mogli e fi gli: ‘Vu mangiate icché c’è’, dissi io”. “Amici Miei” nacque così, nel salotto in cui Rodolfo oggi si racconta. “Mi di-cevano: vendi il bar, vieni a stare con noi a Roma. Ma io avevo fa-miglia e quattro dipendenti, loro non davano garanzie. Cosa avrei dovuto fare? Continuai a scrive-re per divertimento”. Lavora a un progetto “poi sparito misterio-samente – ricorda tirando fuori un dattiloscritto dal titolo “Com-plici Miei” – sarà stato l’84 o giù di lì. Qualche anno dopo scoprii che l’avevano venduto all’estero a mia insaputa”. Monicelli lo cerca di nuovo per “Cari fottutissimi amici”, l’irresistibile novella pica-resca di un gruppo di “sbandati” che si improvvisano pugili pur di rimediare qualcosa da man-giare. Cazzotti e grasse risate: più biografi co di così. “La guerra e la fame ci avevano tolto tutti i divertimenti – si congeda Foff o – è così che ho imparato a fare gli scherzi”.

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12 | Dicembre 2014

la rivoluzionedell’oltrarnocominciadal carmineLa piazza diventapedonale. Tantele novità in arrivo

Il piano

Il Capodanno porta via le auto dal Carmine. La piazza sarà liberata dal parcheg-gio per ospitare strumenti

e musicisti di un concertone di San Silvestro. Solo la prova ge-nerale della pedonalizzazione che scatterà in via defi nitiva dal-la metà di gennaio. Un tassello, forse il più emblematico ma non l’unico, di una “rivoluzione” che, con il nuovo anno, interesserà la viabilità (e non solo) di tutto l’Oltrarno, con una parola d’ordi-ne: meno macchine, più spazio ai pedoni. La Ztl di tipo A, quella che oggi è in vigore nel centro storico, sarà estesa all’intera “rive gauche”. Chilometri di strade e marciapiedi saranno rifatti. In-fi ne, via i bus turistici di colore rosso e avanti tutta con mezzi più “light”. Il piano per l’Oltrarno annunciato dal Comune prevede inoltre di rimettere mano al ver-de pubblico. Ma anche di costel-lare il quartiere di rastrelliere per le bici per incentivare l’utilizzo delle due ruote. Non solo. Dopo piazza del Carmine, entro la fi ne del 2015 Palazzo Vecchio pre-

Natalia Binagli

Auto parcheggiate in piazza del Carmine: l’area è destinata a cambiare volto con la pedonalizzazione

vede di “sgomberare” dalle auto anche il piazzale Michelangelo. “L’Oltrarno fi no ad oggi non è stato né carne né pesce – dice il sindaco Dario Nardella – un’area senza identità che invece voglia-mo recuperare”. E il punto di par-tenza sarà proprio il Carmine. Per pedonalizzarlo si è scelta una data simbolica, il 12 gennaio, an-niversario della morte di Vasco Pratolini, narratore dell’Oltrarno con le sue “Ragazze di San Fre-diano”. Ma i duecento posti auto presenti nella piazza non scom-pariranno del tutto: lungo i lati del Carmine resteranno 65 stri-sce bianche per i residenti. Altre 82 saranno ricavate in piazza di Cestello, 92 in piazza dei Nerli. Il centro della piazza, invece, sarà tutto pedonale: il selciato sarà rifatto con una pavimentazione granulare in stile piazza Pitti. Le auto, in sostanza, non potranno più passare di fronte alla basili-ca. Per agevolarne l’uscita sarà invertito il senso di marcia di via Santa Monaca, verso via dei Serragli. Archiviata l’idea del parcheggio interrato, il Comune

tira dritto su quello sotterraneo in piazza Tasso, dove dovrebbero nascere 140 posti auto, la metà per i residenti. Spazio, nel piano del Comune, anche alla guerra alle buche. Saranno rifatti 2,5 chilometri di strade e cinque di marciapiedi a partire da via Ro-mana, via dei Serragli e piazza dei Nerli (le ultime due saranno in pietra), per un investimento di oltre 3,5 milioni. Trecentomila euro saranno spesi per potenzia-re l’illuminazione, specie in San-to Spirito e San Niccolò. Se da gennaio la Ztl di tipo A caratte-rizzerà dunque l’Oltrarno, “per-ché il quartiere – spiega Nardella – non può più essere usato come scorciatoia per il centro”, i bus turistici saranno banditi. Al loro posto Euro 6 meno ingombran-ti e inquinanti. Le stesse linee dell’Ataf, la 36 e la 37, passeranno fuori dalle mura, fermandosi in piazza Tasso. Altre novità in ar-rivo sono l’apertura del giardino dell’Iris tutti i giorni, i pilomat al posto delle catene in San Nic-colò e la riqualifi cazione di via dell’Erta Canina. Entro la fi ne del 2015, infi ne, anche piazzale Michelangelo smetterà di esse-re un parcheggio a cielo aperto: sotto i piedi del David sarà vie-tata la sosta alle auto. Un vecchio pallino di Renzi, che ora con la giunta Nardella sembra destina-to a diventare realtà.

L’accordo

botteghe e artigiani in vetrina sul web

Da botteghe storiche a store online 3.0. C’è anche questo nel piano pensato da Palazzo Vecchio per l’Oltrarno, la valorizzazione attraverso le potenzialità del web dei mestieri artigiani che, nel tempo,

hanno reso celebre il quartiere. Da qui l’accordo siglato dal Comune con i due colossi della rete Google e Amazon, che porterà alla vendita online dei prodotti tipici della riva sinistra dell’Arno e alla segna-lazione delle botteghe su Google Maps, con un progetto che non ha precedenti in Italia. Gli artigiani, inoltre, non dovranno temere per l’estensione della Ztl in tutto il quartiere: potranno inserire i loro clienti in una sorta di “lista bianca” – li rassicura il Comune – che funzionerà da lasciapassare. Obiettivo di Palazzo Vecchio è quello di creare un distretto artigianale con promozioni, campagne e collegamenti ai percorsi museali della Firenze Card, con incentivi alla trasformazione dei volumi dismessi in nuovi spazi per l’imprenditoria artigianale, in particolar modo giovanile. Si inserisce in quest’ottica anche la nascita, nel chiostro delle Leopoldine, di un mercato con prodotti a km zero. Via anche al percorso turi-stico “Oltrarno delle meraviglie”, che comprende la riapertura del camminamento sulle mura tra piazza Tasso a Porta Romana. Previste infi ne misure in favore dei giovani talenti: il Conventino, ad esempio, è destinato a ospitare alcune residenze per giovani artisti (il bando si aprirà a gennaio).

N.B.

#Focus Dicembre 2014 | 13

Oltre cinquanta mezzi spargisale e spazzaneve, più di 1.500 tonnellate di sale e scorte in ogni scuola comunale della città. Sono solo alcune delle “armi” con cui Firenze si prepara ad af-frontare un’eventuale emergenza neve. La lezione, del resto, è servita: i trenta centimetri che imbiancarono e paralizzarono la città il 17 dicembre 2010 hanno insegnato che prevenire (e

prepararsi al peggio) è meglio che curare. Così, a partire dal 2011, alla vigilia di ogni dicembre, quando si aff accia il freddo e il cielo minaccia fi occhi bianchi, Palazzo Vecchio sfodera un piano neve per mantenere le strade transitabili e garantire in tempi rapidi assistenza alla popolazione. È la Protezione civile comuna-le guidata da Paolo Dolfi a reggere il volante della macchina dell’emergenza. Pronta a ingranare la quarta se, dal Centro funzionale della Regione Toscana, dovesse scattare l’allerta per precipitazioni nevose a bas-sa quota e in pianura. È a quel punto che in città iniziano a scaldare i motori cinquantuno mezzi in grado di contrastare neve e ghiaccio. Una squadra di spargisale e spazzaneve messa a disposizione da Quadri-foglio e dalla Protezione civile, ma anche da alcune associazioni di volontariato del territorio. Nel 2010, tanto per avere un’idea, quando ancora mancava però un vero e proprio piano neve, i mezzi in campo erano appena nove. Se la colonnina di mercurio si avvicina allo zero e le previsioni danno la neve nell’aria, gli spargisale vengono subito condotti in aree strategiche della città. Ventidue quelle previste dal Comune per coprire tutta Firenze da nord a sud, tra cui si contano il ponte alla Vittoria e viale Belfi ore, piazza della Libertà e Porta Romana, solo per citarne alcune. Ogni mezzo ha come “angelo custode” un’auto dei vigili urbani, pronta a scortarlo durante gli spostamenti una volta entrato in azione. Sulle strade principali ven-gono inoltre smistati quattro mezzi di Quadrifoglio, piccole gru mobili che provvedono al rifornimento costante degli spargisale. Anche per quanto riguarda il sale, la città nel 2010 si fece trovare impreparata. Oggi Palazzo Vecchio ha pensato bene di premunirsi, mettendone da parte oltre 1.500 tonnellate stoccate in dodici punti diversi (cinque di Quadrifoglio e sette della Protezione civile ). Senza contare che tutte le scuole comunali, fi n dall’inizio dell’anno, vengono dotate di un equipaggiamento di sale utile, in caso di neve, a rendere sicure le pertinenze interne e quelle esterne, come i cortili e le uscite. Spargisale e spazza-neve ovviamente sono dotati di catene o, in alternativa, di apposite gomme termiche. Un obbligo che vale tanto per il trasporto privato quanto per quello pubblico, per evitare, come accadde quattro anni fa, di vedere lunghe fi le di automobili arenate sui viali e autobus intraversati a causa del manto stradale ricoper-to di neve. Ma i disagi causati dalla neve si combattono anche con una buona comunicazione ai cittadini. In caso di emergenza, chiunque potrà rivolgersi al numero della sala operativa della Protezione civile del Comune (055.7890). Spazio, inoltre, agli aggiornamenti in tempo reale su traffi co, viabilità e meteo sui social network di Palazzo Vecchio. Perché la neve si “combatte” anche così.

rischio neve?così firenzelo “combatte”Oltre 50 mezzie scorte di sale:queste le armianti-emergenze

Il piano

Valentina Buti

La nevicatadel 17 dicembre 2010 in città:da quel momento Firenze si è dotata di un “piano neve” per farsi trovare pronta in casodi emergenze

µ Webprotezionecivile.comune.fi.itTel. 055.7890

Il vadem

ecum

tutto quello che i cittadini(non) devono fare

Catene a bordo, auto e (soprattutto) scooter e motorini parcheg-giati a casa, scorte di sale in cantina per sgomberare le strade

private. Il piano neve messo in campo dal Comune da solo non basta: per ridurre il più possibile i disagi in caso di nevicate anche i cittadini devono metterci un po’ di impegno. Bastano pochi gesti che, in caso di necessità, possono però risultare decisivi. Si parte dall’automobile. Se nevica la cosa migliore sarebbe lasciarla in garage. Non se ne parla, poi, per i mezzi a due ruote, per i quali una strada imbiancata può rivelarsi davvero pericolosa. Se proprio non si può fare a meno di utilizzare la macchina, almeno sia chiaro che è obbligatorio avere a bordo le catene o gli appositi pneumatici da neve. Lo prevede un’or-dinanza emessa dal Comune nel 2013, che ogni anno torna in vigore dal 1° dicembre al 31 marzo. Non sarebbe male, inoltre, se ciascuno conservasse qualche sacco di sale per liberare dalle lastre di ghiaccio la viabilità privata. Un gesto di civiltà in grado di evitare rischi inutili per se stessi e per gli altri. Occhio, poi, ai contatori esterni dell’acqua: è buona norma proteggerli dal freddo utilizzando materiali isolan-ti che ne impediscano il congelamento, come un panno o pannelli di polistirolo. Accorgimenti semplici e veloci che possono limitare i danni e far risparmiare tempo e denaro, raccolti in un vademecum per i cittadini compilato dalla Protezione civile di Palazzo Vecchio. Chi vuole può scaricarlo dal sito della sala operativa comunale: www.protezionecivile.comune.fi .it.

V.B.

#Meteo

se il computer va dal “dottore”“Ci arrivano anche computer vecchi di dieci anni, spesso è possibile recuperarli, anzi in alcuni casi

dopo la riparazione possono andare più veloci di quando erano nuovi”. Alessandro Calò è un esperto in fatto di computer. Lavora in un centro di assistenza a duecento metri dalla Fortezza da Basso, in via del Romito, Wisdom. Negli ultimi tempi, complice la crisi, si sono moltiplicate le persone che por-tano dal “dottore” il loro vecchio pc per allungarne la vita, anziché comprare un apparecchio di ultima generazione. “Riparando una vecchia macchina si può spendere fi no a un quarto in meno rispetto a una nuova”, fa due conti Alessandro. Una bella ripulita al sistema operativo costa in media dai 40 ai 140 euro, nei casi più ostici. “Ovviamente dipende dalle ore di vita di ogni computer – precisa – alcuni possono essere vecchi, ma avere sulle spalle un carico di ore e di lavoro non troppo pesante e perciò possono essere facilmente recuperati”. Spesso è un problema di soft ware, l’apparecchio è gravato da troppi programmi inutilizzati, che possono rallentare il pc fi n da quando lo tiriamo fuori dalla scatola. Molte applicazioni sono comprese nel pacchetto installato di fabbrica e rubano potenza, fatto che diventa più evidente col passare del tempo e il moltiplicarsi dei dati. “Per questo facciamo prima di tutto una consulenza gratuita, con un’analisi completa del soft ware, stampando tutti i dati e facendo decidere al proprietario se proce-dere o meno”. Altra richiesta di aiuto molto frequente riguarda la presenza di virus scaricati involontaria-mente da internet. “I computer sono come le auto – conclude Calò – non tutti lo fanno, ma ogni duemila ore di funzionamento, in media una volta l’anno per un computer da uffi cio, andrebbe fatto il ‘tagliando’ per ripulirli da programmi inutili e infezioni varie, come virus e malware”.

Mestieri

14 | Dicembre 2014

#Rubriche

A quel tempo era una piccola pa-ginetta di formato doppio, tut-ta bianca e merletta, sembrava una piccola tovaglia di altare,

realizzata con doratura a rilievo tutta in-torno, come un cofanetto di “pastiglia”; al centro, in alto, c’era posizionata una fi gu-rina colorata la quale veniva azionata con un piccolo “ventaglio meccanico”, ovvero a mezzo di una fragile linguetta che faceva muovere l’immagine, che la maggior parte delle volte riproduceva un semplice pre-sepe, od una colomba, recante nel becco l’augurale segno di pace, oppure i tre Magi che off rivano i doni a Gesù Bambino. Su-bito sotto queste animate decorazioni, la maestra tracciava con il lapis alcuni righi (dove non erano già stampati), segni che terminata la scrittura, più o meno corretta, a seconda della capacità scolastica e della precisione del giovane alunno, venivano accuratamente cancellati. Non era certo una cosa da nulla scrivere su quella “im-portante” missiva... anzi comportava un impegno assai maggiore di un compito in classe! Infatti, nel caso frequente del verifi -carsi di deprecate nonché accidentali mac-chie d’inchiostro, sempre in agguato, o di errori madornali, forzatamente e malde-stramente cancellati, come poter chiedere nuovamente i soldi necessari all’acquisto di una seconda letterina di Natale? Quin-di massima attenzione e concentrazio-ne, sempre però nel timore che l’orrenda

macchia potesse compromettere tutto. Con ansia e batticuore, dopo aver ripetu-tamente umettato ed asciugato il pennino dalla caratteristica forma a foglia o a torre, con l’indispensabile strumento, il pulisci penne, il più delle volte realizzato dalla mamma, con tanti pezzettini di stoff a co-lorata e ben sagomata, fermati al centro da un bottoncino, iniziava la scrittura, ge-sto che faceva gonfi are nel petto il grande amore fi liale. Il contenuto, era più o meno il solito: “Cari genitori, oggi è Natale e io prego il Bambino Gesù che è nato stanot-te perché vi dia ogni felicità...”. Seguivano le promesse e terminava con “tanti bacini cari dal vostro...”. Il testo veniva scritto al meglio delle possibilità, con lettere am-pie che davano respiro a tutta la letterina; perfi no le inevitabili correzioni passava-no quasi inosservate per la diligente cura con la quale erano state eseguite. Anche la maestra sembrava soddisfatta perché, in quegli anni, era lei che oltre alle materie tradizionali, insegnava anche “calligrafi a”. Finalmente il giorno di Natale la letterina veniva nascosta sotto il piatto o il tovaglio-lo del babbo, quando ancora la particolare apparecchiatura che la tradizionale festivi-tà richiedeva (e tuttora richiede) non era del tutto terminata. Poi il babbo si sedeva e, naturalmente, fi ngendo di scorgerla solo all’ultimo momento, per aumentare la tre-pidante emozione del bambino, dava se-guito alla lettura, mentre alcune lacrime di

commozione e di gioia rigavano i volti dei commensali. Al termine, abbracci, baci, ed auguri... quindi il “Paternoster” recitato tutti insieme prima dell’inizio del pranzo. Al termine della lunga e magica giornata, quando uomini e cose si addormentavano nella notte, anche la letterina, che aveva vissuto la sua fugace e breve vita, inizia-va il sonno dell’oblio... pronta, però, quasi per magia a far riprovare le stesse identi-che emozioni con i ricordi, a due teste dai capelli grigi che la rileggono di quando in quando, perché conservata amorevol-mente come un gioiello prezioso! Adesso a ricevere le letterine “trinate” sono i fi gli dei nostri fi gli, e questa tradizione carica di aff etto e di reciproca gioia, è da augu-rarsi che possa rimanere sempre in tutte le famiglie come qualcosa di indispensabile; quasi per una legge naturale che si ripete e si tramanda, come gli alberi fanno intuire agli uomini di avere radici profonde alle quali sono indissolubilmente legati. Au-guri!

LUCIANO E RICCIARDOARTUSI

µ Webartusi.net

Su un giornale ho letto la letterina che una bambina ha scritto a Babbo Natale: “Quest’anno come regalo vorrei un lavoro per mio padre!”. Mi ha molto colpito che la piccola chiedesse lavo-

ro proprio a Babbo Natale, l’uomo più assenteista del pianeta: lavora solo un giorno all’anno. Sarebbe come chiedere a Brunetta di giocare playmaker nell’Armani Basket. In una seria spending review, Babbo Natale dovrebbe essere tagliato per primo: è una spesa inutile. Per quel giorno di dicembre basterebbe contattare una pizzeria che fa servizio a domicilio, così il 25, oltre al regalo, in omaggio ci dareb-bero pure una pizza quattro stagioni. Babbo Natale rappresenta la peggior lobby del mondo del lavoro. Come ha avuto questo incarico? Ha fatto un concorso? E soprattutto, quando gli scade? Mi piacerebbe che i sindacati si facessero sentire! Io sogno un nuovo Babbo Natale, magari più giovane e sveglio, questo ormai è in là con gli anni ed è chiaramente rintronato. L’anno scorso come regalo avevo chiesto una donna capace di risvegliare le mie emozioni. Invece per Natale arrivò a casa mia suocera. L’unica emozione che è riuscita a regalarmi è stata la depressione! Non mi sono mai fi dato delle persone che mantengo-no l’anonimato. Chi è veramente Babbo Natale? Nessuno lo sa... certo uno con quella pancia non passa tanto inosservato. Vi do un indizio: perché il 24 dicembre Giuliano Ferrara non si vede mai in giro?

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

µ Web: andreamuzzi.it

A zonzo per Firenze

Il Pungiglione

BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

LA LETTERINA DI NATALE DEGLI ANNI ‘40

BABBO NATALEE LA SPENDING REVIEW

DATI NON RACCOLTI PRESSO L’INTERESSATOSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsa-bile del trattamento è Bunker s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in con-temporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

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Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.56 del 1 dicembre 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da NEXIVE S.p.A.

Il Reporter del Q5 raggiunge le famiglie del quartiere 5 di Firenze.

Dicembre 2014 | 15

#Cultura

Panariello, una risata ci salveràIl comico toscano torna a Firenze con un “one man show” remake dello spettacolo dei record

In vent’anni cambiano molte cose. Cambia l’età, cambia-no le fasi della vita, cam-biano persino le battute di

un comico, tranne quelle più riuscite. Ne sa qualcosa Giorgio Panariello, che dopo due decen-ni torna sul palcoscenico dell’O-bihall (quattro lustri fa si chia-mava ancora Teatro Tenda) con lo spettacolo “Panariello sotto l’albero”, riuscitissimo one man show che nel 1995 collezionò due settimane di repliche con-secutive e oltre 24mila presenze. Stavolta le date sono quattro: 27, 28, 29 dicembre e 2 gennaio, ma sul palcoscenico c’è sempre lui, l’istrione toscano. “Dal ’95 ad oggi è cambiato tutto, sono cam-biato io, è cambiato il mio lavoro, è cambiato il mondo – ammette Panariello – anche tecnicamente è tutta un’altra cosa, vent’anni fa le scenografi e le costruivo da solo, di notte, e di solito non era-no né più e né meno che dei car-tonati. Oggi vengono proiettate in formato video”. E poi ci sono

i personaggi, alcuni dei quali rimasti gli stessi di allora. “C’è Mario il bagnino, c’è Merigo, c’è Renato Zero – spiega – e poi c’è Sirvano. Ma soprattutto sto stu-diando Nardella (eh già, ci sarà anche il sindaco di Firenze tra le gag del comico, ndr), perché il primo cittadino ha radici parte-nopee come me, e infi ne ci sarà suor Cristina, alla quale farò fare un’esibizione live”. Insomma, ce ne sarà per tutti i gusti. “Ci sarà anche una comparsata di Dante Alighieri, sul palco alla ricerca di Roberto Benigni, che deve anco-ra pagargli i diritti d’autore dopo tutte le repliche dell’Inferno in piazza Santa Croce. Ma non è tutto, questo Dante ce l’ha a morte anche con Virgilio, perché dice di aver messo su un motore di ricerca col quale fa un sacco di soldi”. Insomma divertente, scanzonato, capace di strappare una risata liberatoria anche al più musone, Panariello racconta l’Italia agli italiani e lo fa sempre in modo genuino. Una presa in

Ludovica V. Zarrilli

A tu per tu

Giorgio Panariello sarà all’Obihall tra dicembre e gennaio per “Panariello sotto l’albero”, che nel 1995 arrivò a toccare le 24mila presenze in due settimane

µ Webgiorgiopanariello.itticketone.it

giro come solo un toscano riesce a costruire, fatta di gestualità e sketch, di momenti seri e mo-nologhi rifl essivi. Non manca un cenno al presidente del consiglio, a lungo al centro delle sue battu-te. “Renzi lo conosco da tempo, mi ricordo quando veniva a ve-dere gli spettacoli miei e di Carlo (Conti, ndr) alla Bussola. Allora era poco più che un ragazzo, ma lo si prendeva già in giro bonariamente. Chi? Matteo? È passato da capoclasse a preside nello stesso anno”. E poi ci sono gli incontentabili fi orentini, che “vogliono fare i comici prima di te. Sono un pubblico diffi cile, ma anche molto caloroso”. Visto il periodo natalizio, c’è qualcosa che Panariello vorrebbe regalare ai suoi spettatori? “Vorrei regala-re un po’ di serenità. Vorrei che chi viene a vedermi dimentichi per un paio d’ore il lavoro, i pro-blemi, la suocera, il cane, Renzi, la Bindi, Gasparri. Vorrei riderci sopra, anche se per poco tempo”. Una risata ci salverà?

Classici e rock,le tante sfumaturedelle feste in città(su e giù dal palco)

Qualche idea per trascor-rere fuori casa le vacanze

di Natale? Detto fatto. Firenze pullula di cose interessanti in programma nei giorni intor-no al 25 dicembre. Il teatro Puccini, per fare un esempio, di occasioni adatte a grandi e piccini ne organizza un paio: il 14 fa spazio al classico Canto di Natale di Charles Dickens, messo in scena e musicato da Tea Paoli, mentre dal 19 al 23 propone le fi abe di Natale lette e intepretate dalla compagnia teatrale Catalyst (in occasione dei reading, i bambini potran-no portare con loro anche le letterine indirizzate a Babbo Natale). E se l’Obihall il 21 pro-pone il Family rock show, una sorta di festa un po’ rock and roll con echi natalizi dedicata ai piccini, due giorni più tardi accompagna sul palco i 60 pic-coli cantanti del coro del Melo-grano diretti da Laura Bartoli, una delle corali di voci bianche più conosciute d’Italia, vinci-trice di vari premi nazionali, con un repertorio natalizio ma anche di musica per l’infanzia e classici. Diversa l’atmosfera all’Opera di Firenze, dove il 23, seguendo le regole della tradi-zione, sarà off erto al pubblico un concerto di Natale che ha per protagonista il direttore Federico Maria Sardelli con l’Orchestra e il coro del Mag-gio Musicale fi orentino (con brani tratti dal repertorio di Vivaldi e dello stesso Sardelli). Appuntamento la sera della vigilia al Teatro Verdi per un’al-tra versione del concerto pre-natalizio. Sul palcoscenico di via Ghibellina ci sarà Daniele Rustioni con l’Orchestra della Toscana, a eseguire pezzi di Beethoven, Brahms e Dvorak. C’è chi invece le feste non le celebra con eventi a tema, ma che non per questo off re oc-casioni meno interessanti. È il caso del Teatro della Pergola, che dal 16 al 21 mette in scena Il Mercante di Venezia di Sha-kespeare, con Silvio Orlando nei panni del protagonista, e a fi ne 2014, il 31 per l’esattezza, saluta l’anno con Rocco Papa-leo e il suo Una piccola impresa meridionale. Buff o e romanti-co al tempo stesso. L’ideale per un brindisi.

B.B.

Agenda

Susanna Madarnas e la copertina di “Susy Cacao”, romanzo autobiografico edito da Mauro Pagliai

Sotto l’albero

Che Natale è senza un libro?

Sarà che Il Reporter ha una predilezione per la carta stampata, sarà che a Natale non si può rinunciare (almeno, secondo il pa-

rere della nostra redazione) a un buon libro sotto l’albero, fatto sta che qualche consiglio per le feste non può mancare, soprattutto se dagli scaff ali delle librerie fi orentine fanno capolino titoli ambienta-ti nella città del giglio o sfornati da scrittori o editori del granducato. Interessante è certamente la prima fatica letteraria di Susanna Ma-darnas, intitolata Susy Cacao ed edita da Mauro Pagliai (240 pagg, 14 euro). Un romanzo autobiografi co che racconta la storia di una bambina cresciuta tra disagio, violenze e privazioni, ma che ha sa-puto uscire dal quel mondo di oppressioni per trovare il suo riscatto in una storia d’amore, un lavoro nuovo e delle amicizie sincere. Da non perdere, visto l’imminente anniversario di Firenze capitale (nel 2015 ne ricorrono i 150 anni), anche il volume edito da Apice libri (114 pagg, 9 euro) intitolato Firenze in tasca. Una gita di piacere alla capitale, guida economico pratica, ristampa anastatica di una guida scritta da un anonimo e pubblicata nel 1867 dai Fratelli Pellas. I palazzi, le chiese, i musei, le strade e poi le attività commerciali, compresi gli alberghi e i ristoranti. Informazioni utilissime per i viaggiatori dell’epoca, dettagli curiosi e a tratti teneri per il letto-re contemporaneo, che certamente scoprirà, sfogliandola, qualche curiosità in più sulla città del giglio. Gli amanti del noir invece non potranno perdersi Gotico fi orentino, di Giacomo Aloigi (Mauro Pagliai editore, 248 pagg, 16 euro), giallo ambientato in città che pone un punto interrogativo su una morte misteriosa avvenuta il giorno della vigilia di Natale nei primi anni Ottanta. Fiorentina la casa editrice ma non l’autrice nel caso de La gallina che aveva mal di denti, di Benedicte Guettier, edito da Clichy e dedicato al pubblico dei più piccoli, racconto illustrato dall’editore specializzato in autori francesi. Dulcis in fundo, non poteva mancare un classico ambien-tato sulle rive dell’Arno. Il Natale 2014 potrebbe essere l’occasione per leggere (o rileggere) Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi e im-maginare i pressi di Coverciano (ma non solo) come li dipinse lo scrittore nella prima metà degli anni Trenta.

Dal folk allo swing,in piazza dei ciompile notti di dicembresono a base di musica

A Firenze non succede mai niente, recita un vecchio

adagio spesso ripetuto dai frequentatori delle notti fi o-rentine. La dimostrazione che quest’aff ermazione è falsa si chiama Plaz, locale nella zona di piazza dei Ciompi che off re un’accurata programmazione di musica dal vivo per tutto il mese di dicembre, che spa-zia dal rockabilly al folk e allo swing. Qualche esempio? Il 12 dicembre ci sono i Contessa and the squires e il loro show di puro rock’n’roll. Il 18 spa-zio ai Th e Greasy Beard, side project acustico, che propone un repertorio di cover rocka-billy, rock’n’roll e country. E poi ancora Martin Minelli (il 20), chitarrista e cantautore fi orentino dalla mille sfaccetta-ture artistiche e dal repertorio praticamente infi nito, e anche Th e horny monkeys (venerdì 26), duo acustico che va da atmosfere sonore ’60-’80 e che vede alla voce William Costel-lo, talentuoso italo-americano già voce degli 81db.

Falstaff spiegatoa (molti) bambini:appuntamentocon venti lucenti

Si intitola “Le allegre comari di Falstaff ” ed è un concen-

trato del Falstaff musicato da Giuseppe Verdi e delle Allegre comari di Windsor di William Shakespeare. Detto così può suonare un po’ strano, ma in realtà il coinvolgimento dei ragazzi (perché è a loro che è destinato lo spettacolo) è as-sicurato. Parola di Venti Lu-centi, compagnia teatrale che ha all’attivo una folta schiera di successi, tutti incentrati sull’avvicinamento all’opera dei bambini di varie età, dal-le elementari in su. L’appun-tamento è fi ssato dal 9 al 14 dicembre al teatro Goldoni, dove i più piccoli saranno invi-tati dai protagonsti a prendere parte attiva nello spettacolo che vedranno mettere in scena (in che modo? Troppo facile, almeno un briciolo di sorpresa ci vuole). Sul palco, oltre agli attori professionisti, il coro di voci bianche della scuola se-condaria dell’istituto San Giu-seppe di Firenze.

Dal vivo Per i piccoli

16 | Dicembre 2014

#Cultura

Uno scorcio del pulpito di Benedetto da Maiano all’interno della basilica

A santa croceL’arte (sacra)riserva più sorpresese è “vista da vicino”

Visite guidate

Ludovica V. Zarrilli

µ Websantacroceopera.itTel. 055.2466105Mail: [email protected] S e la foto non è buona,

vuol dire che non eri abbastanza vicino, di-ceva Robert Capa, tra

i migliori fotoreporter del XX secolo. E in un certo senso que-sta massima, che si rivolgeva al soggetto da fotografare, po-trebbe essere applicata anche ad altre situazioni della vita di tutti i giorni. Si potrebbe applicare, ad esempio, a tutta quella serie di monumenti che, visti più da vicino, regalano (o meglio, re-galerebbero) un corredo di det-tagli che mai ci si sarebbe potuti immaginare. Ecco, siccome non sempre è possibile oltrepassare la linea (talvolta si tratta di veri e propri cordoli protettivi) che divide lo spettatore dall’oggetto da osservare o dall’opera d’arte, lo staff dell’Opera di Santa Croce

ha ben pensato di realizzare un itinerario che porta proprio que-sto nome, “Visti da vicino”, e che grazie alla guida di un accompa-gnatore d’eccezione, per tutti i weekend fi no al 27 febbraio (ve-nerdì, sabato e domenica, solo su prenotazione allo 055.2466105 interno 3, attivo dal lunedì al ve-nerdì), porta alla scoperta di quei dettagli che pochi conoscono e che ancora meno hanno avuto la possibilità di scorgere a distanza ravvicinata. Dopo un’introdu-zione alla “lettura” della basilica di Santa Croce e dei suoi spazi, si comincia a esplorarla punto per punto, partendo dalla tomba monumentale di Michelangelo Buonarroti. Tra le pieghe delle sculture del Vasari si scoprono fi gure praticamente invisibili per chi le guarda da una distanza

non abbastanza ravvicinata. Ma di curiosità ce ne sono a bizzeff e. Ad esempio, qualcuno dei visita-tori abituali della basilica aveva fatto caso alla scala del pulpito di Benedetto da Maiano, realizzata all’interno di una colonna “rin-forzata” e non all’esterno come di solito accade? E ancora, guar-dando verso il basso si scopre che ai piedi del pulpito c’è un’om-bra marmorea dentro la quale sono contenute le spoglie terrene delle famiglia Mellini, che aveva commissionato l’opera. E poi, in quanti sapevano che la sindrome di Stendhal colse lo scrittore pro-prio all’interno di Santa Croce? E che Giorgio De Chirico prese ispirazione dalle Storie di San Silvestro di Maso di Banco per le sue quinte metafi che? Vedere (da vicino) per credere.

L’iniziativa

La cappella dei pazzi? la restaura la gente

È la prima volta che un monumento fi orentino viene coinvolto in un’iniziativa del genere: una raccolta di denaro “dal basso”, alla quale chiunque abbia a cuore la salute della Cappella dei Pazzi può parteci-

pare. Sì, perché il loggiato esterno in pietra serena della cappella progettata da Filippo Brunelleschi su ri-chiesta di Andrea de’ Pazzi ha bisogno di un corposo restauro per realizzare il quale occorrono 190mila dollari. La metà della somma è già stata stanziata dall’Opera di Santa Croce, la restante metà (95mila dollari) è al centro di un progetto di crowdfunding al quale tutti (ma proprio tutti) possono partecipare. Ecco come funziona: basta visitare il sito www.kickstarter.com sul quale l’Opera, in collaborazione con il magazine Th e Florentine e l’editore di giochi da tavola Ares, ha creato una pagina dedicata con tanto di video esplicativo, dove si può scegliere se e quanto denaro donare per questa buona causa. Bastano anche dieci euro. E in cambio che cosa si ottiene? Vari “regali”, o meglio, riconoscimenti, che vanno da una citazione negli archivi storici della basilica fi no a medaglie in bronzo, biglietti omaggio e ancora litografi e originali e visite private ai cantieri. Forza, c’è tempo solo fi no al 19 dicembre: la salvi chi può!

DICEMBRE nelle biblioteche comunali fi orentineBIBLIOTECA ORTICOLTURA Sabato 20 Dicembre - ore 11.00“Un libro per Natale”Presentazione in biblioteca dei nuovi acquisti, con scambio di auguri e piccolo rinfresco.A cura delle bibliotecarieIngresso libero senza prenotazione

BIBLIOTECA VILLA BANDINILunedì 15 dicembre - ore 17.00Per il ciclo di incontri “Profumi e baloc-chi”: Fragranze e miasmi alle origini di una disciplina dell’igiene. A cura di Aldo Pasquali

BIBLIOTECaNova ISOLOTTO 20 novembre - 30 dicembreE SONO 5... BUON COMPLEANNO BIBLIOTECA!!!Festeggiamo insieme! BiblioteCa-Nova Isolotto festeggia il suo quinto compleanno in modo originale con un breve percorso dedicato all’arte del racconto. La Vita è Troppo Breve… per un Romanzo. Ovvero l’Arte del Racconto Scrivere racconti, oggi più che mai, è una scelta coraggiosa; signifi ca esaurire un’ispirazione nel giro di poche pagine fulminanti, utilizzare uno spunto narrativo che brucia se stesso e non si distende nel più ampio respiro del romanzo. Insieme a illustri ospiti e a Leonardo Bucciardini e Daniele Bacci, Ass.ne Venti Lucenti.Giovedì 20 novembre - ore 19.00 Il Racconto del Novecento, fra Epifanie

e ConfessioniGiovedì 27 novembre - ore 19.00 I Maestri dell’OttocentoGiovedì 4 dicembre - ore 19.00 I Grandi ArchetipiGiovedì 11 dicembre - ore 18.00 Il Decameron Mercoledì 3 dicembre - ore 17.00 Nell’ambito delle iniziative per i 60° anni dell’Isolotto, presentazione del libro “Isolotto: una comunità tra Vange-lo e diritto canonico di Sergio Gomiti” (2014). Insieme all’autore e a Mirko Dormentoni, Presidente del Quartiere 4, Sergio Tanzarella, Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli e cu-ratore della Collana Oi Christianoi per la casa editrice Il Pozzo di Giacobbe, Valerio Gigante, giornalista, scrittore e redattore dell’Agenzia di informazione politico-religiosa Adista, Francesco Mori, avvocato Collegio di difesa degli imputati al processo dell’Isolotto. A cura della Comunità dell’IsolottoVenerdì 19 dicembre - ore 17.30E sotto l’albero... si canta!!BiblioteCaNova Isolotto desidera augurare a tutti i suoi utenti e frequentatori un felice Natale insieme al coro Sing We Will. Un concerto emozionante con un’avvincente selezione di canti natalizi tradizionali e moderni tra cui The Twelve Days of Christmas, I Saw Three Ships e Ding Dong Merrily on High, Imagine, Santa Claus is Coming to Town, And so this is Christmas, e molti altri. Auguri a tutti noi!!!

BIBLIOTECA BUONARROTI Mercoledì 17 dicembre - ore 17.30Progetto Bibliocoop/Negozio Coop di via ForlaniniCapelli bluPresentazione del volume di Valerio Nardoni con intervista all’autorePer info 055432506 oppure [email protected] .it

BIBLIOTECA DEL GALLUZ-ZO Martedì 16 dicembre 2014Martedì 23 dicembre 2014 dalle ore 15.00 alle 17.00Progetto: “La biblioteca adotta lo scrittore. Qualcuno con cui leggere”La scrittrice e insegnante Antonella Sarti incontri i giovani lettori alla Biblio-teca del Galluzzo per parlare con loro di libri e della passione per la scritturaPer ragazzi dai 14 ai 19 anni prenotazione obbligatoria

Biblioteca Palagio di Parte GuelfaGiovedì 11 dicembre - ore 9.30Giovedì 18 dicembre - ore 9.30Le “Passeggiate Fiorentine con Paolo Nardi” arrivano al Museo degli Argenti e alla Galleria del Costume, ritrovo davanti a Palazzo Pitti alle ore 9:30, si replica giovedì 18 dicembre alla stessa ora, iscrizioni e informazioni in biblioteca [email protected] .it;

Biblioteca delle OblateIniziative per adulti 11 dicembre - ore 17.30Presentazione del libro “La salute in cucina. Le ricette dello Studio Dama”, realizzato alll’interno di un progetto scientifi co (DAMA) libro di ricette elaborato grazie ad uno studio che i ricercatori di ISPO, l’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica, hanno portato avanti per due anni coinvolgendo 234 donne fi orentine, grazie a un fi nanziamento dell’Istituto Toscano Tumori. Sulla base delle indicazioni dei ricercatori di ISPO due chef esperti come Benedetta Vitali e Giovanni Allegro hanno messo a punto una serie di ricette gustose e al tempo stesso rispettose delle indicazioni che arrivano dal mondo scientifi co Sala Conferenze - Piano terraIngresso libero20 dicembre - ore 17.00Presentazione del libro di Maria Pagni-ni “I SAVOIARDI.Storia tragicomica di una dinastia” - Relatore Marco Vichi. Sarà presente l’autrice, letture con accompagnamento musicale a cura di Chiara Riondino

Iniziative per bambini6 dicembre - ore 11.30 Le Letture di Sara“Il romantico pescatore di sardine” Raymond si innamora della dea del mare Ondina, ma il padre della sirena, re Seidone, farà di tutto per tenerli lontani. Lettura del libro di Aurélia Grandin Raymond. Pescatore d’amore

e di sardine, Zoolibri. Per bambini 6-9 anni

ore 16.30 /18.30Un dono…per due!A volte basta davvero il pensiero, soprattutto se un regalo è per un amico e ci si può giocare insieme ogni volta in modo diverso. Per riscoprire come conniente -se non con una fantasiosa collaborazione!- si può inventare di tutto. Libro di riferimento: B. Gill, Il Regalo, Corraini. Per bambini dai 4 anni

7 dicembre ore 15.30/17.30Un’idea…fi liformeUna linea che si muove e si trasforma può snodarsi in incredibili storie e addobbi fantasiosi e artistici per il nostro albero di Natale: diamo forma a oggetti e narrazioni, con l’uso creativo di fi li di gomma, spago, corda e altrimateriali di recupero. Libro di riferimento: W. Wondrika, Non perdere il fi lo, CorrainiM. Evangelista, Saremo alberi, Arte

Per bambini dai 4 anni13 dicembre - ore 11.00Mille e una storia di Picasso e la modernità spagnola

Adulti con ragazzi dai 7 ai 12 anni14 dicembre - ore 15.30/17.30Petite patisserieQuali sono le tradizioni culinarie natalizie di paesi diversi? Tanti racconti ci sveleranno i segreti di molte tavole apparecchiate; dopo, starà a noi

trasformarci in piccoli pasticceri e, con l’aiuto di pasta di sale, cartoncino, forbici e altri materiali, inventare il piatto più succulento e colorato per il nostro Natale.Libro di riferimento: D. Calì, Mi piace il cioccolato, Zoolibri

Per bambini dai 4 anni20 dicembre - ore 16.30/18.30Atmosfere di NatalePer rivivere atmosfere magiche, dal sapore indoeuropeo, in occasione del Natale, mettiamoci tutti insieme ad ideare piccoli addobbi ispirati al ricordo dilanterne e decorati con carte veline, cartoncini traforati, messaggi d’auguri, nastri e coccarde.Libro di riferimento: A. Rauch, Notte di Luna, La Biblioteca

Per bambini dai 4 anni

Biblioteca delle OblateVia dell’Oriuolo, 26Tel: 055 2616512 www.biblioteche.comune.fi .it

Dicembre 2014 | 17

#Fiorentina

Il calendario

calciomercato,i viola all’attaccoPotrebbe arrivare una punta:tra i nomi Pazzini e Giovinco

Verso la sessione invernale

Tre-cinque-...mercato. Questo lo schema per rinforzare un reparto ridotto all’osso. Magari

con un Pazzo in cerca di riscatto, proprio nella Firenze dove, all’e-poca di Cesare in panca, non ri-uscì ad aff ermarsi, c’è chi dice per la troppa pressione o per l’errato utilizzo da parte del tecnico. Fat-to sta che il Milan non potrebbe certo pretendere i dieci milioni del valore del suo cartellino, vi-sto che il contratto di Giampao-lo è in scadenza a giugno 2015.

E se Vincenzo Montella de-cidesse di scrivere diretta-

mente a Babbo Natale per rice-vere “in dono” quella punta che tanto comodo gli farebbe per la seconda parte della stagione? Abbiamo provato a immaginare le parole che userebbe nella sua “letterina”, che potrebbe essere più o meno così:“Caro Babbo Natale, per gen-naio vorrei un attaccante. Dirai che ho già Babacar, che è molto bravo per avere 21 anni ed esse-re alla prima esperienza in serie A. Però acqua in bocca, perché può migliorare ancora tanto. Ma qualche volta Baba dovrà pur ri-fi atare. Dirai che ho già Gomez. Già, Gomez. Ma fra infortuni e condizione fi sica, insomma, caro Babbo, le partite le avrai viste anche tu. Si impegna sempre tanto in allenamento, ma è stato fermo un anno e mezzo. Ho pro-vato a far diventare una seconda punta Cuadrado. Ma Cuadrado non è un attaccante, gioca me-glio sulla fascia e sotto porta non ha la risolutezza di una punta. Ti ringrazio ancora per il regalo

Irene Delfino

Un contratto non rinnovato con i rossoneri. E allora, per torna-re nella sua ex squadra, Pazzini potrebbe fare un “sacrifi cio”? Il feeling tra il Pazzo e Pippo sem-bra ormai ai minimi storici, an-che dopo lo sfogo della moglie dell’attaccante su Twitter. Quindi per lui potrebbe essere il caso di cambiare l’aria di Milano con quella (più salutare) di Firenze, sfruttando anche l’amicizia tra Pradè e Galliani, che fece appro-dare la scorsa stagione Matri in viola. Sperando però che stavolta

l’operazione risulti più fruttuo-sa. Il Milan punterà a venderlo a titolo defi nitivo per fare cassa e non perderlo a zero, ma l’ipo-tesi più probabile rimane quella del prestito o di uno scambio di prestiti (e casacche). Pazzini viola e Ilicic rossonero? I valori dei giocatori corrispondono, la Fiorentina senza Bernardeschi e con un Rossi che dovrà recupe-rare senza fretta ha più bisogno di un attaccante “vero” che di un trequartista, mentre nel capo-luogo lombardo si dovranno fare

i conti con l’assenza di Honda per la Coppa d’Asia. Lo sloveno potrebbe dunque sostituirlo e rivalutare il suo cartellino lonta-no dal Franchi. Un terreno che potrebbe calcare, questa volta senza la maglia “nemica” per ec-cellenza, Sebastian Giovinco. So-stituto ideale di Berna e Pepito, né giovane né vecchio (27 anni) e con tanta voglia di mostrare sul campo le sue qualità. Il contratto con la Vecchia Signora scade nel giugno 2015: cessione con scon-to sui dieci milioni del valore del suo cartellino o prestito sono le strade che sembrano più prati-cabili. Cosa potrebbe bloccare l’arrivo della punta che piace a Montella? Più che la concorren-za delle altre pretendenti, i rap-porti non proprio idilliaci (per usare un eufemismo) fra i Della Valle e gli Agnelli. In ogni caso niente aereo, meglio la slitta.

che mi hai fatto due anni fa, Giu-seppe è un campione e, come ben sai, è davvero un bravo ragazzo, come lo sfortunato Berna. Po-tresti farmeli guarire in fretta e mantenerli in salute nei prossimi anni? Se i soldi per un altro Pepi-to non ci sono, basterebbe questo pensierino per rallegrare l’animo. E la classifi ca. Grazie!”.

I.D.

Dall’autunno all’inverno, i tifosi viola sperano che il cambio di stagione porti con sé anche un cambio di passo per la squadra

Che cosa chiederebbe in dono a Babbo Natale il tecnico viola Vincenzo Montella? Ecco come potrebbe essere la sua “letterina”

triplice fischio per il 2014

Non è stato un autunno facile per la Fiorentina, complici alcu-ni risultati che non sono stati quelli sperati e anche un po’ di

sfortuna (leggi ad esempio alla voce Bernardeschi). E allora i tifosi sperano che il cambio di stagione porti con sé anche un cambio di passo. Il mese che segna l’arrivo dell’inverno è cominciato con la “partita delle partite”, al Franchi contro la Juventus. A tinte bian-conere anche l’incontro successivo, la trasferta sul campo del Ce-sena (domenica 14 alle 18). Se l’obiettivo dei romagnoli è la salvez-za, quello della Fiorentina può essere solo uno: la vittoria. Il “mese breve” di campionato (solo tre partite in programma) si concluderà domenica 21 con il derby contro i cugini dell’Empoli, squadra ca-pace di giocare un ottimo calcio. Poi sarà “triplice fi schio” per il 2014: dopo la lunga sosta natalizia, il 2015 inizierà con la trasferta di Parma. Ma il nuovo anno porterà con sé anche la riapertura del calciomercato: i tifosi viola sperano allora, per il 2015, in ottime prestazioni. Dentro e fuori dal campo.

Lorenzo Mossani

La “letterina”

il mister e... babbo natale

Lucrezia Gallerini con i suoi allenatori Valentina Giuliani, Riccardo Raffi e Ilenia Giuliani

Lucrezia ha quasi diciotto anni, studia fotografia e ha vinto l’oro ai campionati nazionali di ginnastica artistica. “È stata un’esperienza inaspettata, mi sono allenata per un anno dopo un periodo di in-terruzione dell’attività, ho avuto paura di non farcela ma alla fine

ho dato il meglio di me”, racconta. Lucrezia Gallerini è un’atleta della Poli-sportiva Tre Pietre e si dedica alla ginnastica artistica dall’età di cinque anni: un percorso iniziato in salita, perché alle elementari si scopre dislessica e in seconda viene bocciata. “All’epoca il mio disturbo non era molto conosciuto e non si sapeva come affrontarlo. Fino a quel momento ero stata una bambi-na vivace e sicura di me, poi ho cominciato ad avere le prime insicurezze, ad avere paura soprattutto di parlare per timore di non esprimermi bene. Negli anni, però, ho trovato la mia strada, a scuola e nella vita, grazie alle mie due famiglie, quella di casa e quella della palestra”. Proprio lo sport ha giocato un ruolo fondamentale nella crescita di Lucrezia, come spiega la sua allenatrice Valentina Giuliani: “La dimensione motoria è quella più adatta per affronta-re qualsiasi tipo di difficoltà, è un ambito di libertà ed espressività immedia-ta per il bambino. Con Lucrezia, che aveva qualche specialità o – come dico io – spettacolarità, abbiamo subito notato una lateralità contrastante a livello

motorio e problemi a gestire destra e sinistra. In un primo momento l’abbia-mo assecondata, poi abbiamo deciso di intervenire”. Lucrezia ha iniziato con la psicomotricità e poi ha proseguito fino all’agonismo, la coordinazione è migliorata e i risultati sono arrivati. Alle nazionali Lucrezia ha gareggiato in volteggio, corpo libero e parallele. “Il corpo libero è in assoluto la disciplina più difficile per me, perché necessita di estrema coordinazione – spiega – ma alla fine sono riuscita a montare un pezzo e l’ho portato nelle varie gare migliorandolo ogni volta, fino a quando è uscito tutto perfettamente”. L’alle-natrice sottolinea come siano fondamentali la costanza e la gradualità nella preparazione atletica: “Non bisogna darsi scadenze o tempistiche, bisogna accettare ogni minimo passo, anche quelli indietro. In ogni persona, nor-mo o diversamente abile che sia, c’è una genialità particolare. Il mio invito è non obbligare, ma assecondare e far fare quello che piace con impegno e applicazione, senza mai mollare perché è troppo facile arrendersi”. E per Lucrezia la ginnastica artistica è molte cose: famiglia acquisita, momento sia di sfogo che di impegno, fonte di gioie e dolori, sfide e soddisfazioni. Per il suo futuro sogna di diventare fotografa professionista e lavorare per National Geographic, ottenere il brevetto per diventare allenatrice come Va-

lentina, perfezionarsi nel volteggio (la sua specialità) e migliorare nelle altre discipline. “Oggi posso dire di essere diventata consapevole del mio valore, ho capito che la dislessia, con tutte le insicurezze che ne vengono fuori, si può e si deve affrontare senza farsene colpe – conclude – grazie alla forza di volontà e al sostegno di chi ti vuole bene”.

Fannì Beconcini

artistica, il trionfo (speciale) di lucrezia La storia

18 | Dicembre 2014

Lettere

NOVOLI E LA MOBILITÀ ALTERNATIVAGentile Redattore,le scrivo per segnalare che il quartiere di Novoli po-trebbe trovarsi senza un accesso pedonale sicuro dal traffi co per accedere al parco delle Cascine, l’unico polmone verde della città. Infatti io abito a Novoli e nel mio quartiere si parla della imminente demolizio-ne del ponte Bailey costruito in Via Del Barco appena un anno fa. Il vecchio ponte è stato demolito nel gen-naio 2013, il nuovo ed attuale ponte è stato costruito ed inaugurato pochi giorni prima dei mondiali di ci-clismo nel settembre 2013. Sono molto preoccupata perché i nove mesi del 2013 senza ponte sono stati molto pesanti. Avevamo capito che sarebbe stato pri-ma costruito un nuovo ponte defi nitivo e solo dopo demolito quello attuale. Infatti attualmente manca un accesso al parco per pedoni e biciclette, sicuro dal traffi co. Senza il ponte il quartiere di Novoli sarebbe per sempre isolato dalle Cascine a meno che non si utilizzi l’automobile. Ma il nostro quartiere non può essere solo il regno dell’inquinamento, del traffi co selvaggio dei motorini e delle automobili. Soprattutto ora che si è aperto il cantiere in Via di Novoli e giusta-mente ci viene chiesto di non usare l’auto deve essere possibile una viabilità alternativa: l’accesso al parco permette di muoversi in sicurezza con la bicicletta e a piedi e di spostarsi per la città senza inquinare. Ba-sterebbe poco per rendere il nostro quartiere molto più vivibile.Grazie dell’attenzione

Luisa Marini

QUEL PINO DI PIAZZA SAVONAROLA

La grandinata del settembre scorso dovrebbe averci insegnato che un occhio di tutti sulla città può servire a non versare lacrime amare in un domani vicino o lontano. Mi riferisco ad un meraviglioso pino che, su un vertice della piazza G. Savonarola angolo via Leo-nardo da Vinci, pende paurosamente verso la strada. Dalla foto che allego ma un sopralluogo chiarisce di più, è possibile vedere che la “gronda” del chiosco sot-

tostante è stata rimossa per la parte che viene a con-tatto con il fusto dell’albero. Spostare il chiosco po-trebbe non essere suffi ciente per salvare l’albero che, se dovesse cedere, causa il maltempo, fi nirebbe sullo stesso chiosco, sulle sedute in pietra, sul marciapiede e sulla strada. Un albero di quella portata, stupendo, è sacro ma altrettanto lo è la vita umana. Da qui la ne-cessità di richiamare l’attenzione delle autorità com-petenti in tempo utile.Cordialmente

Francesco Corsico

“LE BICI SENZA FANALINI E I COMPORTAMENTI DEI CICLISTI”Gentile direttore Francini,ho letto con molto interesse la lettera del signor Eu-genio S. sulle biciclette nelle aree pedonali. La lettera fotografa, in maniera assolutamente veritiera, precisa e per nulla esagerata, una reale situazione, quella della (come defi nirla?) “pirateria a due ruote” nelle aree pe-donali, e non solo, aggiungo io. Manca una sola osser-vazione: quella della quasi totale assenza, sulle bici, di fanalini (davanti e dietro) anche se essi sono obbliga-tori: se lei, poi, ci aggiunge il fatto che le bici, di sera, sono, spesso, pressoché invisibili e quello che i loro guidatori fanno il classico “comodaccio loro”, quel che ne risulta è un’evidente situazione di rischio non per loro, che pure provocano e che sarebbero i primi a subirlo, ma per i bistrattati automobilisti. Quando un “quattro ruote” investe un “due ruote” poco importa che il primo abbia ragione (per via di quanto detto sopra); ha comunque ucciso, o gravemente ferito, un essere umano! Con i problemi che ne seguono, nel futuro, di ordine psicologico o di coscienza. Ieri sera, per esempio, sul viale Giannotti, non ho investito una “gentile” (!) signora su una bici buia, che più buia non si poteva, che ha fatto un’improvvisa inversione a “U” perché, in città, io guido sempre a velocità modera-ta, soprattutto di sera, e ho gli occhi ben aperti. La bicicletta sarà pure un mezzo di trasporto ecologico, non inquinante eccetera eccetera, ma chi ci va sopra rappresenta spesso un autentico pericolo ed è un ar-rogante (ha notato con che faccia attraversano sulle strisce pedonali (pedonali!) a cavallo del loro mezzo e se li inviti a scendere come ti trattano male?) ed è uno che se ne infi schia dei sacrosanti diritti degli altri. Lei scrive “non tutti i ciclisti si comportano allo stesso modo e che... non si debba generalizzare”. Ha ragio-ne, ma solo in teoria, perché le biciclette buie sono la maggioranza, che più maggioranza non si può. Per-ché lei non pensi a qualche forma di invidia da parte mia verso i ciclisti, sappia che in gioventù ho molto usato e amato la bici e la amo ancora.Grazie della sua attenzione.Molti saluti

A.B.

LA SITUAZIONE DEI CASSONETTI AL GALLUZZOSalve,mi chiamo Daniele e sono un abitante del quartiere 3. Scrivo per portare alla vostra attenzione la situa-zione dei cassonetti al Galluzzo: accanto e dietro a molti cassonetti si può trovare di tutto, e sottolineo di tutto. A volte sembrano davvero delle discariche, con mobili e oggetti di ogni tipo e dimensione che ven-gono lasciati accanto ai cassonetti da chissà chi. Ulti-mamente mi è capitato più volte di assistere a questo “spettacolo”, e allora mi sono deciso a scrivervi. Vorrei che le autorità competenti venissero a conoscenza di questa situazione, se non lo sono già: oltre a essere molto brutto da vedere (una volta c’era perfi no un wc), si intralcia il passaggio e chissà da dove viene e

cosa è la roba che viene lasciata accanto ai cassonetti. Potete fare un giro per vedere voi stessi! Spero che la situazione possa venire risolta e possano essere fat-ti controlli per far cessare questo brutto “spettacolo”, che comincia a preoccupare me come altri cittadini del Galluzzo.Grazie,

Daniele

LA PULIZIA DELLE STRADEE CHI NON SPOSTA LE AUTOGentile direttore,vorrei “approfi ttare” del suo bel giornale (a proposi-to complimenti per come ogni mese ci informate su quello che avviene nel nostro quartiere) per rivolger-mi direttamente in prima persona ai miei cari con-cittadini. Mi ricordo molto bene che fi no a qualche anno fa era tutto un lamentarsi perché una, due o anche più volte alla settimana era necessario sposta-re la macchina per la pulizia delle strade, ed era così diffi cile trovare un posto libero che molti automo-bilisti preferivano lasciare la macchina parcheggia-ta fi n dalla mattina e non usarla per tutto il giorno! Insomma prima di prendere la macchina bisognava pensarci due volte e prenderla solo se necessario! Ora fi nalmente le cose sono cambiate e la macchina deve essere spostata solo una volta al mese. Mi sembra una gran bella comodità, a patto però che quella volta al mese tutti la spostino! Invece nella mia strada, ma da quanto mi dicono gli amici anche in altre strade, an-che in quell’unica notte al mese in cui la macchina va spostata per permettere a chi pulisce di fare bene il proprio lavoro (che va a nostro vantaggio!!) in tanti non la spostano. Risultato: 1) la strada resta più spor-ca. 2) stai a vedere che decideranno di rimettere il di-vieto di sosta una volta alla settimana! Cari fi orentini, almeno una volta al mese ricordatevi di spostarla la macchina! Pensateci, conviene a tutti!!Saluti,

C.M.

IL REPORTERRISPONDECaro lettore,condivido con piacere il suo “appello” ai fi orentini. Spesso, soprattutto in passato, la pulizia delle strade era vista più come un “incubo” che come un bene per la città e per la qualità della vita dei suoi abitanti. La riorganizzazione del servizio che negli ultimi anni ha avuto luogo a Firenze è andata proprio nella direzio-ne di un minor “disturbo” (se così si può chiamare) per i cittadini. Ma non deve essere mai dimenticato che stiamo parlando di un servizio importante, molto più di quanto spesso si pensi: ben venga dunque la ri-cerca di un “modus operandi” che vada incontro alle persone, ma quello che alla fi ne conta è la qualità del servizio. Sono, insomma, i “risultati”. Ed è fi n troppo evidente quanto essenziale sia la collaborazione dei cittadini, oltretutto chiamati ora – come ricordato anche nella sua lettera – a un impegno decisamente minore che in passato. Questo non vuol dire però che il comportamento di ciascuno sia meno importante di prima, anzi. È bene ricordare ancora una volta, in-somma, che lasciando l’auto parcheggiata in occasio-ne della pulizia delle strade non si rischia (soltanto) una multa, ma molto di più: si rischia di fi nire per vivere in una città più sporca di quanto dovrebbe.

MATTEO FRANCINI [email protected]

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni, problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla primaSelezionando, da gennaio ad oggi, gli eventi che – messi in fi la uno dopo l’altro – vanno a comporre il “fi lm” dell’anno che stiamo per salutare. Dal trasloco dei banchi del mercato di San Lorenzo alla “rivoluzione” di piazza del Carmine (e con lei di tutto l’Oltrarno), ecco un viaggio a ritroso nel 2014 fi orentino. Ma dicembre fa rima anche (e so-prattutto) con Natale: è il mese luccicante dedicato alle feste, alla famiglia, alla solidarietà e ai regali. A proposito di regali, quest’anno abbiamo doman-dato agli alunni di una scuola elementare di scrivere a Babbo Natale delle letterine “speciali”, chiedendo – per una volta – doni non per se stessi, ma per la città. Ebbene, che cosa vorrebbero per Firenze i cittadini di domani? Da grattacieli di marzapane a una ruota panoramica, passan-do per un treno speciale in gra-do di aiutare i meno fortunati, sono tanti i desideri espressi dai bambini fi orentini per la città. E se poi nell’immaginario colletti-vo Natale è legato a doppio fi lo alla neve, a Firenze c’è ancora chi ricorda (bene) quella volta che la neve cadde davvero, e ab-bondante, paralizzando la città: era il 17 dicembre 2010. Proprio per evitare il rischio di rivivere una situazione simile, la città si è dotata di un “piano” a prova di maxi-fi occhi: ecco come Firenze si è preparata per aff rontare un’e-ventuale emergenza, ma anche quello che i suoi abitanti (non) devono fare per limitare i disagi. Infi ne, questo mese Il Reporter racconta la storia di Rodolfo An-gelico, per tutti “Foff o”, fi oren-tino doc capace di vivere mille vite in una e di mettere lo zam-pino in capolavori del cinema di casa nostra come “Amici Miei” e “Cari fottutissimi amici”. Perché a Natale non c’è niente di meglio che concedersi un po’ di tempo per leggere una storia. Meglio se vera. Magari sotto l’albero. E al-lora, buone feste a tutti.

MATTEO FRANCINI

Dicembre 2014 | 19

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