Il Reporter Q5 - Marzo 2016

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Marzo 2016 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere controlli e multe, cosa cambia in città Editoriale i tanti volti (e la rinascita) del verde Matteo Francini M arzo, calendario alla mano, segna il ritorno della primavera. E la primave- ra è, per sua natura, il momen- to della rinascita. Mai come quest’anno questo è vero. So- prattutto a Firenze. Perché, al suo arrivo in città, la nuova stagione dovrà fare i conti con quanto ancora resta della tem- pesta del 1° agosto, con il capo- luogo che ne continua a porta- re addosso i segni, soprattutto in alcune delle sue aree verdi. SEGUE A PAGINA 9 SEGUE A PAGINA 11 C hi è ligio alle regole avrà poco da temere. I “furbetti”, invece, avranno qualche grattacapo in più. A Firenze scatta una pic- cola rivoluzione sul fronte delle multe: ecco allora un “manuale di sopravvivenza” dedicato agli automobilisti per non incappare nei temuti foglietti rosa. E novità sono previste anche sul fronte del trasporto pubblico e della viabilità, con i cantieri del tram in ar- rivo anche nella zona tra la Fortezza e Porta al Prato, che saranno interessate da importanti modifiche. Sara Camaiora - Gianni Carpini PAGINA 8 PAGINA 12 “la nostra firenze” (venendo da lontano) La città vista con gli occhi di tre donne che hanno lasciato i loro paesi d’origine per vivere qua. arte contemporanea, spazio ai grandi nomi Il Reporter dei piccoli: una nuova favola per i lettori in erba SEGUE A PAGINA 14 PAGINA 13 il “ragazzino” che prese la 10 U no su mille ce la fa. E Fe- derico Bernardeschi è uno di loro. Ce l’ha fatta il talento di Carrara a scrollarsi di dosso l’ap- pellativo di “ragazzino” e diven- tare un protagonista in serie A. Fiorentina Anno X Ed. 15 Firenze Quartiere 5 primavera, lavori e novità per i giardini Il punto sul verde del quartiere in vista del ritorno della bella stagione Primo piano PAGINA 3 piste ciclabili, “lifting” in arrivo Lavori di riqualificazione e nuo- vi collegamenti per i percorsi de- dicati alle due ruote. PAGINA 2 piazza della vittoria si rimette a nuovo PAGINA 7 Periodico d’informazione locale. Anno X n. 15 del 1 marzo 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Novoli • Rifredi • Brozzi La famiglia italiana della frutta

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere.

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Page 1: Il Reporter Q5 - Marzo 2016

Marzo2016

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

controlli e multe,cosa cambia in città

� Editoriale

i tanti volti(e la rinascita)del verde

Matteo Francini

Marzo, calendario alla mano, segna il ritorno

della primavera. E la primave-ra è, per sua natura, il momen-to della rinascita. Mai come quest’anno questo è vero. So-prattutto a Firenze. Perché, al suo arrivo in città, la nuova stagione dovrà fare i conti con quanto ancora resta della tem-pesta del 1° agosto, con il capo-luogo che ne continua a porta-re addosso i segni, soprattutto in alcune delle sue aree verdi.

☛ SEgUE a pagina 9

☛ SEgUE a pagina 11

Chi è ligio alle regole avrà poco da temere. I “furbetti”, invece, avranno qualche grattacapo in più. A Firenze scatta una pic-

cola rivoluzione sul fronte delle multe: ecco allora un “manuale di sopravvivenza” dedicato agli automobilisti per non incappare nei temuti foglietti rosa. E novità sono previste anche sul fronte del trasporto pubblico e della viabilità, con i cantieri del tram in ar-rivo anche nella zona tra la Fortezza e Porta al Prato, che saranno interessate da importanti modifi che.

Sara Camaiora - Gianni Carpini

☛ pagina 8

☛ pagina 12

“la nostra firenze”(venendo da lontano)La città vista con gli occhi di tre donne che hanno lasciato i loro paesi d’origine per vivere qua.

arte contemporanea,spazio ai grandi nomi

Il Reporter dei piccoli:una nuova

favolaper i lettori

in erba☛ SEgUE a pagina 14 ☛ pagina 13

il “ragazzino”che prese la 10Uno su mille ce la fa. E Fe-

derico Bernardeschi è uno di loro. Ce l’ha fatta il talento di Carrara a scrollarsi di dosso l’ap-pellativo di “ragazzino” e diven-tare un protagonista in serie A.

Fiorentina

Anno X Ed. 15

FirenzeQuartiere 5

primavera,lavori e novitàper i giardiniIl punto sul verdedel quartierein vista del ritornodella bella stagione

Primo piano

☛ pagina 3

piste ciclabili,“lifting” in arrivoLavori di riqualificazione e nuo-vi collegamenti per i percorsi de-dicati alle due ruote.

☛ pagina 2

piazza della vittoriasi rimette a nuovo

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Per le piste ciclabili del quartiere arrivano i lavori di riqualificazione

L’obiettivo

“interscambio fra bici e tramvia”

“Con il lavoro sulle ricu-citure e le opere di ma-

nutenzione si arriverà ad avere percorsi davvero importanti per la mobilità a due ruote nel quartiere”. Per il presidente Cristiano Balli gli interventi previsti rappresenteranno un tassello importante, permet-tendo a molte più persone di quelle che lo fanno attualmen-te di inforcare la bici per spo-starsi. “Poi, fra un anno e mez-zo – continua Balli – si aprirà un altro capitolo essenziale, quello dell’interscambio fra bici e tramvia, a cui vogliamo essere particolarmente attenti”. Intanto l’associazione Città Ci-clabile chiede maggiori sforzi e la realizzazione di un piano generale per piste e rastrelliere, che parta dalla ridistribuzione dello spazio stradale.

disco verdeall’asfalto rosso:via ai lavori per le piste ciclabili

Due ruote

L’iniziativa

Attese da tanti, indi-cate come un vero e proprio “toccasana” contro gli effetti del-

lo smog (che in questo inverno si sono fatti sentire come non mai), per le piste ciclabili del quartiere arrivano con la buona stagione i lavori di riqualifica-zione. I tratti interessati dagli interventi, annunciati all’inizio di quest’anno dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, sono in via dei Vespucci, viale Guido-ni e via Maddalena. La “filosofia” che anima gli interventi dell’am-ministrazione comunale è quella già adottata in altre zone della città: costruire sì, ma soprattut-to collegare e ricucire. Perché – come sottolineato da molti utenti delle due ruote – non c’è cosa peggiore per scoraggiare la mobilità a pedali che ritrovarsi su una pista che di colpo finisce, lasciando il ciclista in mezzo al traffico automobilistico. E pen-sare alla manutenzione, perché una ciclabile disastrata è una pista che rischia di diventare inutilizzabile e scoraggiare an-che chi vorrebbe usarla. L’inizio dei lavori è previsto ad aprile, insieme ad altri interventi sparsi per Firenze. L’ultimo via libera è arrivato a fine dicembre, con l’approvazione dei progetti ese-cutivi da parte della giunta co-munale, per uno stanziamento

complessivo di 350mila euro. A inizio anno è stato pubblicato il bando di gara per selezionare l’a-zienda che si occuperà dei lavori, procedura che durerà fino alla primavera inoltrata, momento indicato per l’inizio vero e pro-prio delle opere. Nel dettaglio, l’intervento relativo a via dei Ve-spucci riguarda il percorso metà pedonale e metà ciclabile nel tratto compreso tra via Barac-ca e via San Biagio a Petriolo. Il progetto prevede la sistemazione della pavimentazione e la riso-luzione dei problemi di raccolta delle acque e affioramento delle radici. In pratica, un “lifting” per uno dei tratti ciclabili più impor-tanti del quartiere. Passando a via Maddalena e viale Guidoni, è prevista la riasfaltatura delle piste con asfalto colorato rosso. Previsto anche un allargamento del marciapiede all’angolo tra via Maddalena e viale Guidoni, per realizzare il tratto di percorso mancante. Inoltre, sarà collega-ta la pista di viale Guidoni con il percorso pedonale e ciclabile di via Forlanini, procedendo all’asfaltatura con bitume rosso nei tratti mancanti. Rosso che è garanzia di visibilità (e quindi di sicurezza) per i ciclisti, troppo spesso dimenticati anche dagli stessi pedoni.

Serena Wiedenstritt

piaggeliadi, si torna in pista

Le “Olimpiadi delle Piagge” ai nastri di partenza. Il via è in pro-gramma domenica 3 aprile, con la cerimonia di apertura che

si terrà al Mandela Forum. Poi lo sbarco a Firenze Ovest, per la manifestazione sportiva più amata dai giovanissimi: piccoli atleti fra i sei e i dodici anni avranno quasi due mesi, dal 9 aprile al 28 maggio, per confrontarsi in una serie di discipline e allenare così il corpo e la mente. Del resto, come racconta il fondatore Marco Borri, le Piaggeliadi sono state pensate per fortificare gli ideali di una sana vita sportiva, che rappresenta la massima espressione di crescita intellettiva e fisica per un ragazzo negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Nate ventuno anni fa con l’obiettivo di diffondere la pratica sportiva e, contemporaneamente, risollevare il quartiere da una scarsità di proposte e attività per i più giovani, oggi le Piag-geliadi vedono scendere in campo (e in pista) oltre quattordicimila bambine e bambini, che vogliono tenere alto il nome della propria scuola e divertirsi confrontandosi e sperimentando nuovi sport. L’iniziativa, promossa dal Comune di Firenze in collaborazione con la Polisportiva Firenze Ovest, prevede una serie di gare ed eventi legati a varie discipline: pallavolo, minitennis, calcetto, scherma, tiro al bersaglio, atletica leggera, nuoto, rugby e basket, che saran-no ospitati negli impianti della provincia di Firenze. Per qualcuno sarà l’occasione per emergere e affermarsi, per altri si tratterà di un momento per scoprire un nuovo sport. Per tutti, comunque, un’op-portunità per fare movimento e passare del tempo insieme. Per in-formazioni: www.piaggeliadi.it.

S.W.

#Primo piano

In arrivoriasfaltature,allargamentie “ricuciture”dei percorsiin via dei Vespucci, viale Guidoni e via Maddalena

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Marzo : Mese della rottamazione

2 | Marzo 2016 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 3: Il Reporter Q5 - Marzo 2016

i giardini del quartieretra interventie nuovi spaziOpere in corsoe “new entry”:viaggio nei parchi

Ambiente

Focus

Sono una settantina, tra parchi e giardini, le aree verdi presenti nel quar-tiere 5. Negli ultimi anni

sono stati diversi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a cui sono sta-te sottoposte, e nuovi spazi sono stati creati o recuperati. L’ultima in ordine di tempo è l’area collocata lungo via Dazzi, nella zona di Castello, al con-fine con Sesto Fiorentino (vedi anche altro articolo in questa pagina). Si tratta di una zona agricola di circa cinque etta-ri a lungo abbandonata in cui erano presenti sterpaglie, ulivi e alberi da frutta con proble-mi fitosanitari di vario genere. L’intervento era stato inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2011-2014, ma l’unico intervento realizzato fi-nora era stata la trasformazio-ne di un ettaro in orti sociali. Ora il progetto è stato porta-to a termine e il quartiere può contare su un nuovo parco do-tato di panche e panchine, aree pic-nic, porzioni boschive, un

Fannì Beconcini

Tra gli interventi nelle aree verdi del quartiere ci sono quelli per la ricostruzione del bagno e l’ampliamento dello chalet al giardino delle Medaglie d’Oro

Il nuovo giardino tra via Dazzi, via della Loggia dei Bianchi, via della Quiete e via Cacciaguida

�Web verdeonweb.comune.fi.it

in via dazzi passerelle e tavoli da pic-nic

L’intervento che ha consentito la creazione del nuovo giar-dino che si trova tra via Dazzi, via della Loggia dei Bian-

chi, via della Quiete e via Cacciaguida, ha riguardato una ri-pulitura preliminare di gran parte dell’area da detriti e piante infestanti. Sono stati recuperati i sentieri e i fossi originari ed è stato eliminato un grosso ristagno d’acqua. Successivamente si è proceduto alla creazione del nuovo parco con l’installazione di una una siepe mista a protezione del fosso principale e la siste-mazione di un fontanello in prossimità dell’ingresso principale. Sono state inoltre realizzate due passerelle pedonali in legno di frassino lungo i fossi minori e piantati trentasei nuovi alberi tra aceri, frassini, noci, mandorli, gelsi e lecci. Il parco, infine, è stato attrezzato con arredi in frassino naturale: cinque tavoli da pic-nic, tredici panchine, dieci panche e altrettante poltrone a seduta singola.

F.B.

fontanello, sentieri, ponti e ca-nali. “Si tratta di un’area che, dopo molti anni, viene messa a disposizione dei cittadini gra-zie all’intervento della direzio-ne ambiente del Comune – ha spiegato il presidente del Q5 Cristiano Balli – il parco è stato intitolato a don Renzo Forco-ni, ex parroco di Santa Maria a Quarto che, per molti anni, si è dedicato a progetti socia-li sul territorio e che, tramite una raccolta di firme, i citta-dini hanno voluto omaggiare con l’apposizione di una tar-ga in sua memoria nel parco”. Ma sono anche altri gli inter-venti che riguardano le aree verdi del quartiere. Tra questi, quello che interessa il giardino delle Medaglie d’Oro, dove è in ultimazione la ricostruzio-ne del bagno e l’ampliamento dello chalet per attività ricre-ative e culturali: una riquali-ficazione attesa da tempo, che consentirà una migliore fru-izione del giardino dando la possibilità all’Auser di svolge-re attività di animazione e di

presidio sociale nell’area. Altro discorso è quello che riguar-da il giardino dell’ex Mecca-notessile, per il quale i lavori sono ancora in corso. Lavori che dovrebbero essere ultimati entro l’estate: si tratta di un in-tervento inserito nel progetto di riqualificazione dell’intera area dell’ex Meccanotessile. Tra le ultime (buone) notizie, la presenza di giostre e illumina-zione nel giardino dell’ex scuola Caterina de’ Medici, inaugurato circa due anni fa.

fontanelli d’acquae aree per i cani

Tra le aree verdi del quar-tiere, Villa Fabbricotti, il

parco Ruspoli a Montughi e lo Stibbert sono, insieme al più recente parco di San Donato, quelle di estensione più vasta, per un totale di quasi novanta ettari di verde pubblico. Gli al-tri sessanta ettari di verde sul territorio sono disposti in circa sessanta giardini di dimensio-ni medio-piccole. Negli ultimi anni sono stati installati fon-tanelli di acqua potabile e c’è stato un incremento delle aree cani: oggi sono tredici gli spazi dedicati ai quattrozampe, ed è possibile fare rifornimento di acqua nel parco di San Donato, in piazza Primo Maggio e in via della Sala a Brozzi e al Sodo in via Reginaldo Giuliani.

La “mappa”

#Primo piano

Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).

PRONTO SOCCORSO GIURIDICOIl servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso.Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.

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Marzo 2016 | 3 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 4: Il Reporter Q5 - Marzo 2016

#Zoom

interventi e nuovi servizi,luci accese sulla sicurezzaDopo quello dei vigili, attivato un presidio della polizia di Stato

avanti la lottaagli incidenti

Sicurezza e ordine pubblico sono questioni strategiche in cui per-cezione sociale e controllo da parte delle istituzioni appaiono

strettamente collegate. Il monitoraggio del territorio è visto dai cittadini come un elemento imprescindibile del go-verno locale, soprattutto nelle periferie urbane. Tra i compiti svolti dal Q5 c’è il ruolo di portavoce delle istanze dei cittadini presso Comune e istituzioni,

in collaborazione con le forze dell’or-dine e supportando servizi e iniziati-ve. Da metà gennaio, sul territorio del quartiere è attivo un nuovo servizio predisposto con la collaborazione della Questura: ogni lunedì pomeriggio un camper della polizia di Stato staziona nella zona tra via Baracca e viale Gori, in particolare nella piazzetta del giar-dino di via Pietri, svolgendo un ser-vizio definito “di prossimità”, ovvero

presidiando la zona, monitorando l’a-rea e raccogliendo le segnalazioni dei cittadini. Un intervento che, insieme a iniziative analoghe svolte dalle forze dell’ordine sul territorio, vuol creare un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni attraverso azioni di tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. Iniziativa di natura e finalità diverse, ma accomunata dalla stessa vocazione di servizio pubblico, è “il mercoledì nei borghi”, il presidio mobile della polizia municipale che, da oltre un anno, ogni settimana è a disposizione degli abitan-ti di Quaracchi, Brozzi, Peretola e Ca-stello. “In questo momento c’è maggio-re sensibilità e molta preoccupazione in merito alle questioni della sicurezza e dell’ordine pubblico – commenta il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli – c’è una percezione di insicu-rezza diffusa e spetta a noi, in quanto istituzioni presenti sul territorio, una pronta ed efficace lettura del contesto, da sottoporre alle forze dell’ordine in modo da predisporre strumenti ade-guati. Il nuovo servizio svolto dalla polizia di Stato rappresenta un segnale di rinnovata attenzione alle dinamiche delle periferie sicuramente apprezzato dai cittadini”. Il Quartiere, negli ultimi mesi, è stato inoltre impegnato in in-terventi volti a contrastare fenomeni di criminalità e occupazioni abusive. “L’amministrazione – conclude Bal-li – continua a tenere sotto controllo i comportamenti illegali impegnandosi a risolverli con il supporto di tutti gli enti preposti, le forze di pubblica sicu-rezza, i servizi sociali, il Cospe e altre realtà di cooperazione sociale”.

Il 2016 si è aperto con una rinnovata attenzione verso la sicurezza stradale e la predisposizione di interventi di riassetto viario di alcune delle zone più critiche

per quanto riguarda la viabilità e l’incidentalità. Tra i progetti più importanti nel quartiere c’è quello relativo alla messa in sicurezza di via Pistoiese, di cui abbiamo dato notizia su Il Reporter del mese scorso e per il quale è in corso l’affidamento dei lavori: il progetto esecutivo è corredato da una serie di studi e analisi che evi-denziano come le problematiche di sicurezza stradale siano legate soprattutto alle immissioni e all’eccessiva velocità, motivo per cui l’intervento si configura come un insieme di provvedimenti di “moderazione del traffico” con l’obiettivo, da un lato, di conferire maggior ordine alla circolazione e, dall’altro, di gestire la coe-sistenza tra le diverse funzioni della strada a tutela dei mezzi a due ruote e delle utenze “deboli”. La prima fase del progetto dovrebbe essere avviata entro l’estate. Intervento già in corso, da poco più di un mese, è invece quello che interessa l’in-tersezione tra via Magellano e via Panciatichi, con il ridisegno dell’assetto viario della zona e la realizzazione di una nuova rotonda. “Si tratta di un intervento ab-bastanza complesso in una zona critica quasi quanto via Pistoiese per quanto ri-guarda problemi di viabilità e sicurezza”, spiega il presidente del Q5 Cristiano Bal-li. “Con questo intervento – continua – si intende migliorare la fluidità del traffico e rendere più sicuro l’innesto delle provenienze da Firenze Nova e dalla direttrice Perfetti Ricasoli-Panciatichi-Reginaldo Giuliani”. Nell’ambito dell’intervento, del valore di circa 300mila euro, sono previsti anche miglioramenti della sicurezza degli attraversamenti pedonali della zona, già completati in via dei Caboto e via Benedetto Dei e da realizzare, una volta ultimata la rotonda, in via Panciatichi e via Magellano. Inoltre, saranno realizzati anche nuovi tratti di pista ciclabile a completamento del percorso per le due ruote già esistente tra via Carlo del Prete-via Magellano e via Perfetti Ricasoli. A proposito di sicurezza ciclopedonale, da segnalare anche gli interventi di riqualificazione della pista ciclabile di via dei Ve-spucci, molto utilizzata, e di ricucitura dell’itinerario lungo il controviale di viale Guidoni con via Maddalena fino a via Magellano (leggi anche articolo a pag.2).

F.B.

Fannì Beconcini

Monitoraggi Strade

Ogni settimana un camper della polizia di Stato staziona ora nella zona tra via Baracca e viale Gori, in particolare nella piazzetta del giardino di via Pietri

Tra gli interventi nel quartiere, la realizzazione di una rotonda fra via Magellano e via Panciatichi

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4 | Marzo 2016 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 5: Il Reporter Q5 - Marzo 2016

Cultura

Firenze, dagli anni della "capitale" alla Grande Guerra I Venerdì di Villa Pozzolini, ‘Firenze, da capitale del regno alla prima guerra mondiale’, ore 17.30. 4 marzo, L’esordio dell’Italia come grande potenza, a cura di Alessandra Campagnano; 11 marzo. La moda, il costume, le donne, la vita sociale, a cura di Teresa Pasqui; 18 marzo, Il piano Poggi, il rinnovamento urbanistico della città, a cura di Sergio Pasquini; 1° aprile, Verga e i salotti letterari � orentini, a cura di Giovanna Lori; 8 aprile, Il trasporto pubblico, dall’omnibus alla rete ferroviaria, a cura di Andrea Giuntini; 15 aprile, Gli stranieri a Firenze, a cura di Laura Lucchesi; 22 aprile, Destra e Sinistra storica a Firenze, a cura di Fabio Bertini.

Mostra di Ceramica 4-15 aprile, Sala Consiliare del Quartiere 5, Villa Pallini, via Baracca.150/p. Mostra di manufatti in ceramica, sculture e pitture di Anna Mugelli: "Libera età... e libera arte". Inaugurazione martedì 5 aprile, ore 16.30. Orario: da lun. a ven. ore 9-13 (martedì e venerdì anche 14-17).

Conversazioni musicaliA Villa Pozzolini, viale Guidoni 188, incontri di

approfondimento delle opere in cartellone al Teatro del Maggio Musicale, a cura dell’Asso-ciazione Amici del Maggio. Ingresso gratuito.7 marzo, ore 17, L’italiana in Algeri, di Gioacchino Rossini

Careggi in musicaStagione concertistica presso l’Ospedale di Careggi (Aula Magna del Nuovo Ingresso dell’Ospedale, Largo Brambilla 3) e il Pediatri-co Meyer, ore 10.30, ingresso gratuito.6 marzo, Carmine Gaudieri (violino) e Simonetta Bisegna (pianoforte), musiche di Brahms, Ravel, Stravinski; 13 marzo, Duo Silvano Minella (violino) e Flavia Brunetto (pianoforte), musiche di Respighi e Grieg; 20 marzo, recital pianistico di Alessio Cipretti, musiche di Schumann, Rachmaninov, Chopin; 10 aprile, concerto blues con Gabriele Savarese (chitarra), Pietro Horvath (violoncello), Francesco Furlanich (� sarmonica e bandoneon).

Passeggiate di salute"Salute è benessere Q5", passeggiate per di� ondere tra i � orentini la cultura della salute e della prevenzione attraverso l’adozione di corretti stili di vita. Per info: http://www.sds.� renze.it

A LEZIONE DI PRONTO SOCCORSO

[email protected] .it

VIDEO INTERVISTE ONLINESul sito web de “Il Reporter” (www.ilreporter.it) videointervista on line con il presidente del Q.5 Cristiano Balli che, insieme agli operatori del Ser.T. territoriale, commenta l’impatto del gioco d’azzardo sui ragazzi delle scuole superiori del quartiere. In primo piano il ruolo delle sale gioco e le politiche pubbliche di prevenzione di quella che si prospetta ormai come una sorta di piaga sociale.

Vita dei quartieri

U� cio Cultura Q.5

055.2767046

Con il mese di marzo, grazie alla collaborazione tra Q.5 e le asso-ciazioni di volontariato (Misericordia di Firenze, Misericordia di Rifredi e Fratellanza Popolare), si ripropongono i corsi di Primo Soccorso rivolti a tutti i cittadini. Il corso è importante per acquisire quelle nozioni elementari, ma essenziali, che pos-sono risultare utili nelle situazioni sanitarie problematiche che ognuno di noi potrebbe trovarsi ad a� rontare nella quotidia-nità della vita. Oltre ai corsi gratuiti, per chi li avrà frequentati ci sarà anche la proposta di una lezione serale facoltativa per il conseguimento dell'attestato BLS-IRC (costo 30 euro) che abilita all'utilizzo del de� brillatore, un apparecchio salvavita che è sempre più pre-sente nelle strutture sia pubbliche che private.

U� cio Cultura Q.5 tel. 055.2767046

I VANTAGGI DEL BILINGUISMO

VI ASPETTIAMO IN BIBLIOTECAA Villa Pallini

Da molto tempo i cittadini del Q.5 chiede-vano il ritorno in funzione di un punto ana-gra� co locale, al servizio di un territorio che vanta oltre 120.000 abitanti. Dal 9 febbraio tutto questo è diventato realtà con l’attiva-zione di un punto anagra� co decentrato a Villa Pallini, la dimora storica di via Baracca dove ha sede il consiglio di quartiere. A que-sta buona notizia se ne abbina un’altra che è relativa alla certezza dell’orario e dunque alla possibilità di � ssare un appuntamento spe-ci� co e personalizzato attraverso il contact center del Comune al numero 055055. Con questo strumento si possono ottenere certi-� cati o il rinnovo della carta d’identità ad un orario scelto dal cittadino, con una modalità che è già in atto presso gli sportelli di piazza Santa Croce (Quartiere 1), Parterre (Quartiere 2) e via Tagliamento (Quartiere 3). La prenotazione dell'appuntamento si e� et-tua chiamando lo 055.055 da lunedì a saba-to in orario 8-20. I cittadini, dopo aver preno-tato il loro appuntamento, potranno recarsi all’ora stabilita presso il punto anagra� co per il rilascio del documento richiesto (cer-ti� cati anagra� ci, carta d’identità, atti notori, credenziali per la certi� cazione on line etc.). Senza code e senza attese. Il punto anagra-� co di Villa Pallini è in funzione tutti i martedì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.

“Da tempo siamo impegnati in un grande lavoro di modernizzazione della macchi-na amministrativa in nome della massima sempli� cazione dei rapporti con i cittadini – sottolinea l’assessore alla sempli� cazione Federico Gianassi –. I servizi demogra� ci dall’anno scorso hanno dato vita ad una nuova organizzazione sul territorio che prevede gli sportelli itineranti nei Quartieri su prenotazione. Un servizio che è risultato molto apprezzato dai cittadini tanto da con-vincerci, nonostante la progressiva riduzio-ne del personale, ad aprirne un altro a Villa Pallini. In questo modo diamo una risposta importante ai cittadini delle zone di Peretola e Brozzi dopo che, alcuni anni fa, era stato chiuso il Pad presso la sede del Quartiere”. Soddisfatto il presidente Cristiano Balli: “L’Amministrazione ha raccolto le sollecita-zioni del Quartiere e di molti cittadini che avevano promosso una raccolta di � rme a favore della riapertura di un punto anagra-� co decentrato in questa zona. Grazie ai nuovi modelli organizzativi (Pad itineranti e punti di� usi per il rilascio dei certi� cati in circoli, associazioni di volontariato e tabac-cherie) viene potenziata la capacità di dare risposte sempre più e� cienti alle richieste dei cittadini”.

Notizie di pubblica utilità

ANAGRAFE SU PRENOTAZIONE È tornato in funzione un servizio chiesto da tanti cittadini del Q.5. Ci si prenota allo 055.055 � ssando giorno e ora dell’appuntamento, evitando così code e attese

Prende il via con il mese di marzo una rinno-vata collaborazione tra il Quartiere e le biblio-teche presenti nel territorio per promuovere tutte le iniziative che il Servizio biblioteche o il Quartiere 5 realizzano all'interno delle biblio-teche stesse. Le biblioteche sono luoghi in cui davvero si può far crescere il livello culturale di tutta la cittadinanza e la loro presenza sul territorio, anche in periferia, signi� ca un'atten-zione precisa alla cultura come strumento di crescita della conoscenza. L'iniziativa si è tradotta in un cartellone mensile dal titolo "Vi aspettiamo in biblioteca", al cui interno, riproponendo uno stile simile a quello già utilizzato per le rassegne degli spettacoli dei 5 teatri stabili del Quartiere, si potranno trovare le varie attività organizzate o gli incontri a tema rivolti a bambini, ragazzi o adulti.

BIBLIOTECA ITI LEONARDO DA VINCI via del Terzolle 91

8 marzo, ore 15, Il di� cile cammino della donna (sca� ale tematico); 21 marzo, ore 11, Le poesie di Bertolt Brecht (letture ad alta

voce)

BIBLIOTECA FILIPPO BUONARROTI viale Guidoni 188

3 marzo, ore 17, Strade di parole; 10 marzo, ore 18, Violenza contro le donne (stereotipi e pregiudizi), a cura dell’ass.Artemisia; 24 mar-zo, ore 17.30, Gruppo di lettura: il libro del mese; 31 marzo, ore 18, Donne, tra magia primigenia e cura amorevole, a cura di Ass. La Pira

BIBLIOTECA ORTICOLTURA via Vittorio Emanuele 4

8 marzo, ore 17, La Donna e l’Amore, attra-verso la poesia di Ada Merini, a cura del prof. De Vita; 31 marzo, ore 17, Strade di parole

IL CARTELLONE DEGLI EVENTI

Proseguendo l’attenzione al territorio del Quartiere 5, la Polizia di Stato ha dato il via ad un nuovo servizio di vigilanza e presi-dio attraverso la presenza di un camper attrezzato, tutti i lunedì pomeriggio nella zona di via Baracca-via Gori (per la precisione nei giardini di via Pietri). “Ringraziamo la Questura – dichiarano l’assessore alla sicurezza urbana e decentramento Federico Gianassi e il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli – per aver accolto il nostro appello con la presenza periodica di un camper che rappresenta un elemento fondamentale, utile per aumentare la sicurezza urba-na. È un nuovo segnale di attenzione alle dinamiche delle pe-riferie e siamo convinti che i cittadini apprezzeranno il servizio. E’ il frutto del costante coordinamento tra assessorato al decen-tramento, presidenti dei quartieri, Prefettura e forze dell’ordine”.

CAMPER DELLA POLIZIA

Servizi educativi

I quartieri 4 e 5 hanno partecipato attiva-mente alla ‘giornata mondiale delle lingue madri’ con una serie di eventi a cura dell’As-sociazione Limo (Linguaggi in Movimento). La manifestazione si è articolata in letture e laboratori imperniati sull’idea-forza del plurilinguismo, uno dei principali veicoli di integrazione e comunicazione intercultura-le nell’era della globalizzazione. A scuola, in

famiglia, nei rapporti sociali e personali.I laboratori hanno utilizzato racconti, giochi, � abe, � lastrocche, coccole, girotondi. Prati-che universali, declinate in forme e modi di-versi, dalla cui condivisione e contaminazio-ne il bambino non può che ricevere stimoli e arricchimento.L’iniziativa ha preso il via sabato 20 febbraio, presso Impact Hub Firenze, con una giorna-

ta di attività all’insegna di ‘Crescere bilingui in pratica’ mentre un altro appuntamento si è tenuto alla Ludoteca Internazionale La Mon-dol� era, in via dell’Anconella 3.

Il 13 dicembre, ore 10.30, in Piazza Dalmazia si è svolta una cerimonia commemorativa in ricordo di Samb Modou e Diop Mor, cittadini senegalesi trucidati nel 2011 da un fanatico razzista

UN MESE DI SPETTACOLITEATRO NUOVO SENTIERO via delle Panche 36

19-20 marzo, ore 21.15 (domenica ore 17.15), La tettonica dei sentimenti, di Eric Emanuel Schmitt, a cura della Corte del Bardo

TEATRO DI RIFREDI via Vittorio Emanuele 303

10-12 marzo, ore 21, Acquasanta, testo e regia di Emma Dante

TEATRO IL PROGRESSO via Vittorio Emanuele 135

5 marzo, ore 21.15, Tutto il mio folle amore, di e con Michele Vietri

TEATRO DELLE SPIAGGE via del Pesciolino 26a

13 marzo, ore 16,30, Mrs. Annie e il giro del mondo, con Massimo Poggio

TEATRO NUOVO via Fanfani 16 (Lippi)5-6 e 12-13 marzo, ore 21.15 (domenica ore 16.15), La mì nonna in minigonna, a cura della Compagnia Il Grillo.

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#Il quartiere in pillole

anche chi ha incontrato i nostri concerti inaspettatamente, ma-gari mentre si trovava nella con-dizione di degente, diventando poi un sostenitore assiduo della nostra attività. Il pubblico del teatro si trova lì perché ‘cerca’ la musica. Per il pubblico di un ospedale non necessariamente è così, anzi spesso è la musica a coglierlo di sorpresa”. Per info: www.agimusfirenze.it.

la musica in ospedale,a suon di nuovi talenti“Qua si arriva direttamente a contatto con il pubblico”

Careggi Toponomastica

intitolato agli alpiniil ponte sul mugnoneUn ponte sul Mugnone intitolato agli Alpini. Lo ha deciso la giunta di Palazzo Vecchio, che ha

individuato per questo riconoscimento il ponte che va da via Guido Spadolini, all’incontro con via Caduti di Nassiriya, a via Cosseria, all’altezza di via del Romito. La cerimonia di intitolazione del “Ponte degli Alpini” è avvenuta alla fine di gennaio alla presenza dell’assessore alla Toponomastica Andrea Vannucci. Il nome “Ponte degli Alpini” – fa sapere il Comune – era stato proposto dalla sezione fiorentina del gruppo Alpini “Emilio Lugli” in occasione del centenario della prima guerra mondiale. Quella che è stata scelta è un’area senza numerazione civica e quindi – è stato spiegato – non si è resa necessaria alcuna modifica. In precedenza il ponte era stato ripulito grazie all’interven-to degli Angeli del Bello: una squadra di venti volontari, “armati” di pennelli, rulli e vernici, aveva cancellato le scritte dai muri e dalla rampa di risalita dal fiume.

Il programma

la “Memoria” protagonistatra mostre e incontriUn Quartiere di Memoria. Sono state diverse le “giornate della memoria”, le iniziative che si

sono tenute per l’occasione nel Q5. La mostra fotografica “L’Inferno di Auschwitz” di Mas-simo Giannelli, già allestita nella sala consiliare del Quartiere a fine gennaio, è stata riproposta dal 4 al 10 febbraio scorsi all’interno della scuola media inferiore Poliziano, in viale Morgagni. L’obiettivo era quello di coinvolgere i ragazzi delle scuole: alcune classi l’hanno visitata nella sede del Quartiere, altre – come appunto quelle della Poliziano – hanno potuto usufruirne diretta-mente all’interno della propria scuola, come fortemente voluto dal dirigente scolastico, il profes-sor Bussotti, che si è attivato per poterla ospitare. E anche i genitori degli allievi hanno potuto visitare la mostra. “Conservare e tramandare la memoria rappresenta un compito civile essenziale per far fronte alle sfide del presente, di particolare significato per quanto riguarda le generazioni più giovani”, ha spiegato Bussotti, ricordando poi come lo storico britannico Eric Hobsbawm si fosse espresso nel suo “Il secolo breve”: “La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l’esperienza dei contemporanei a quella delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni più tipici e insieme più strani degli ultimi anni del Novecento. La maggior parte dei giovani, alla fine del secolo è cresciuta in una sorta di presente permanen-te, nel quale manca ogni rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi vivono. Questo fenomeno fa sì che la presenza e l’attività degli storici, il cui compito è di ricordare ciò che gli altri dimenticano, siano ancor più essenziali alla fine del secondo millennio di quanto mai lo siano state nei secoli scorsi”. Dal 5 febbraio sono poi iniziati gli incontri a Villa Pozzolini a cura dell’Isti-tuto Storico della Resistenza, per proseguire il percorso sulla memoria.

Via Corridoni

allo sportello in pausa pranzo:orario continuato per il punto enelIl Punto Enel di Firenze ha cambiato orario “per venire incontro – è stato spiegato – alle esigenze

di tutti i cittadini, compresi coloro che preferiscono utilizzare la pausa pranzo per recarsi agli sportelli relativamente alle questioni commerciali di elettricità, gas ed efficienza energetica”. Così, dallo scorso 1° febbraio il Punto Enel di via Corridoni 35/a (in zona Rifredi) è aperto dal lunedì al venerdì con orario continuato 8.30-15. Lo spazio – è stato spiegato ancora – è dotato di una sala ac-coglienza e di locali completamente rinnovati, con un team di undici consulenti a cui si aggiungono postazioni video customer service con assistenza da remoto nonché vari servizi a disposizione dei cittadini, tra cui quello di traduzione simultanea in tredici lingue. Sempre attiva anche la campagna per l’efficienza energetica che propone soluzioni innovative per la casa come solare termico, caldaie, climatizzatori, pannelli fotovoltaici, minieolico, card Enel Drive per mobilità elettrica e biciclette elettriche con la possibilità di effettuare bike test sui mezzi di Enel Energia. Il Punto Enel di Firenze è poi affiancato dai Punti Enel Partner presenti sul territorio cittadino e provinciale, che si possono trovare su enelenergia.it.

Ponte all’Indiano

montata la “barriera acustica”con i pannelli anti-rumorePannelli anti-rumore sul Ponte all’Indiano. Una barriera per mettere un “silenziatore” fisso sul

ponte: sono terminati i lavori di tecnici e operai della direzione ambiente e mobilità realiz-zati grazie a un investimento, da parte dell’amministrazione comunale, di circa 247mila euro. La “barriera acustica fonoassorbente” è stata montata nelle vicinanze della rampa d’accesso al ponte, ha un’altezza di tre metri rispetto al livello stradale ed è lunga 150 metri. I pannelli, in lamiera in alluminio e fibra minerale, sono sostenuti da una struttura portante in acciaio. È stata poi sostituita la barriera di sicurezza stradale di contenimento e, per consentire un corretto deflusso dell’acqua piovana, sono state installate sia una canaletta di raccolta che una tubazione collegata alla fognatura. Il progetto, infine, è stato integrato con lo spostamento dell’impianto di illuminazione pubblica. “La barriera – ha commentato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – ha lo scopo di mitigare l’impatto acustico per i palazzi vicini al Ponte all’Indiano, in particolare per quanti abitano nella zona di via Gentileschi”.

Per chi sta dentro e per chi sta fuori, per portare la musica e gli amanti dei concerti in ospedale

e per portare i pazienti, almeno mentalmente, fuori dalle sue mura. Nasce così “Careggi in Musica”, iniziativa che festeggia il diciottesimo anno e si conferma un appuntamento molto atteso. Il calendario pensato per il 2016 è dedicato a valorizzare i nuovi talenti. Fra gli appuntamenti in programma, il 20 marzo il recital del pianista Alessio Ciprietti, l’8 maggio quello di violoncello di Erica Piccotti e il 29 maggio una mattinata dedicata ai giovani vincitori del “Concerto premio junior” al Premio Crescendo 2015. Spazio poi alla musica da camera, e una data da non di-menticare è quella del 1° mag-gio, quando si esibirà l’orchestra delle Piagge. Careggi in Musica

è organizzato da A.Gi.Mus. e la direzione artistica è affidata a Luca Provenzani, che spiega: “Siamo abituati a portare la mu-sica in spazi non convenzionali. In questi contesti si travalicano le barriere formali di un teatro e si arriva direttamente a contatto con il pubblico. Quello dei nostri concerti, spesso, è un pubblico particolare. Non c’è solo l’appas-sionato di musica preparato. C’è

Serena Wiedenstritt

Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi]Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203

[email protected] • www.tommasino.orgCF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531

Per lo studio, la cura, l’assistenzae l’informazione sui tumori cerebrali infantili

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6 | Marzo 2016 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

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#Luoghi

piazza della vittoria guarda avantiPrevisto un percorso di partecipazione per coinvolgere abitanti, commercianti e liceo

Progetti e piani di riqua-lificazione in arrivo per piazza della Vittoria e piazza della Costituzio-

ne. I fondi arrivano dagli oneri urbanistici versati da una società olandese per l’acquisto del Palaz-zo del Sonno di viale Lavagnini, una struttura di ventimila metri quadri in disuso da anni (vedi anche focus in questa pagina). Fondi ottenuti grazie al nuovo regolamento urbanistico che prevede la vendita di immobili pubblici in disuso attraverso un meccanismo di attrazione degli investimenti dall’Italia e dall’e-stero. Oltre alle due piazze del Q5, saranno riqualificati il sot-topasso pedonale e il controviale di viale Lavagnini, i marciapiedi e la carreggiata di viale Strozzi, via del Pratello, via Ridolfi e sa-ranno realizzate nuove piste ci-clabili. La giunta ha fatto propria la raccomandazione della com-missione urbanistica perché ve-nisse date priorità agli interventi di riqualificazione di piazza della

Vittoria, da tempo in attesa di un intervento di valorizzazione, per la quale sono stanziati 500mila euro ed è previsto un percorso di partecipazione in collabo-razione con il Quartiere per la progettazione degli interventi. “Sarà l’occasione per intervenire e ridare assetto e valore a questa bella piazza – commenta il pre-

Fannì Beconcini

Riqualificazioni

Novità in arrivo per piazza della Vittoria: previsto un percorso di partecipazione in collaborazione con il Q5 per la progettazione degli interventi

“Student Hotel”,un po’ albergoe un po’ residenzaa lungo termine

Lo “Student Hotel” che sarà realizzato al posto del Pa-

lazzo del Sonno ad opera del-la società olandese prevede un investimento da quaranta milioni di euro che dovrebbe creare circa trecento posti di lavoro. Si tratta di un model-lo ibrido di ospitalità che sarà insieme albergo e residenza a lungo termine per studenti con 394 camere, biblioteca e servizio lavanderia, palestra e piscina, auditorium e game room, aree studio, spazi per riunioni e coworking. Il corti-le della struttura sarà trasfor-mato in una piazza dotata di ristorante accessibile anche dall’esterno.

F.B.

Focus

sidente del Q5 Cristiano Balli – il progetto è in carico alla di-rezione ambiente, il percorso di partecipazione coinvolgerà i vari portatori di interessi, i residenti, i commercianti e gli studenti del liceo Dante, e prevede la collabo-razione della Facoltà di Architet-tura che ha già avuto un primo contatto con l’amministrazione”.

Dopo piazza della Vittoria sarà la volta di piazza della Costitu-zione, attualmente oggetto di interventi e modifiche nell’am-bito del cantiere per la linea 3 della tramvia: grazie ai fondi di-sponibili potrà essere rimessa a nuovo, anche in considerazione dell’installazione di una sotto-stazione elettrica che ha cambia-

to la struttura della piazza e ha determinato la necessità di un riassetto complessivo. I proget-ti definitivi saranno pronti nei prossimi mesi, la fase esecutiva è prevista entro la fine del 2016 e i lavori dovrebbero concludersi nel corso del 2017. Per quanto riguarda gli altri interventi pre-visti, sono stati stanziati 150mila euro per la realizzazione di una pista ciclabile in via Leone X da viale Lavagnini fino al raccordo con via XX Settembre, 150mila euro per la riqualificazione del sottopasso pedonale di viale La-vagnini e 788mila euro per la ri-qualificazione dei marciapiedi e della carreggiata di viale Strozzi, la realizzazione della pista cicla-bile lungo viale Strozzi nel tratto viale Lavagnini-via del Pratello e le sistemazioni limitrofe.

Marzo 2016 | 7 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

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#Focus

Valentina Veneziano

L’intervista tripla

Sasha Wang, mamma full time, fotografa per passione e blogger di “Stai al Borgo” (staialborgo.com), nata in Cina. A Firenze dal 2015

Denya Pandolfi, mamma, blogger di “Grazie a te” (grazieate.com.br), nata in Brasile. A Firenze dal 2005.Foto di Kelly Stein

Georgette Jupe-Pradier, 31 anni, social media manager e blogger di “Girl in Florence” (girlinflorence.com), nata in Texas. A Firenze dal 2007. Foto di Sophie Sophrosyne

Sasha Wang Denya Pandolfi Georgette Jupe-Pradier

“Amo il suono della C aspirata” “La bellezza? nel quotidiano” “mi sono fiorentinizzata così...”

Perché hai scelto di vivere a Firenze e cosa signi� ca per te alzarsi tutte le mattine in una delle più belle città del mondo?Io e mio marito, originario della Toscana, trascorrevamo spesso le vacanze a Firenze. L’amore per questa città ci ha convinti a trasferirci qui. Abitare a Firenze è come vivere in un museo, ci sono tante cose da visitare e suc-cede sempre qualcosa di nuovo.Firenze: un pregio e un difetto.La sua cultura e storia. Ogni luo-go merita una foto o un post. È un pozzo di creatività, un luogo che la stimola e la incoraggia. Il difetto? La varietà del cibo, non è così facile trovare un buon ri-storante asiatico!La tua piazza o strada del cuore e perché. Piazza della Passera, è il luogo perfetto per uscire con gli amici. Se Firenze fosse un grande ap-partamento, piazza della Passera sarebbe il salotto.

La parola o l’espressione � oren-tina che ami di più.Amo il suono della C aspirata. “Si va a giohare!”.C’è qualcosa del tuo carattere o del tuo atteggiamento che si è “� orentinizzato” con il passare del tempo?Non ancora. È troppo presto!Un consiglio o un avvertimen-to che daresti a un amico che, come te, decidesse di lasciare il suo paese natale per fare di Fi-renze la sua casa.Gli consiglierei di imparare le basi della lingua italiana prima di trasferirsi. E poi gli direi “in qualsiasi parte d’Italia deciderai di vivere, ricordati di essere pa-ziente”.

Perché hai scelto di vivere a Firenze e cosa signi� ca per te alzarsi tutte le mattine in una delle più belle città del mondo?Non è stata proprio una scelta quella di vivere a Firenze. Ho conosciuto mio marito in Brasi-le quattordici anni fa e abbiamo deciso di vivere a Firenze dopo il matrimonio, nel 2005. Svegliarsi qui tutte le mattine è veramente una meraviglia! Osservo e foto-grafo la vita di tutti i giorni: la nonna che va al mercatino, l’ar-tista di strada e gli artigiani all’o-pera. In questa città la bellezza è racchiusa nelle scene quotidiane.Firenze: un pregio e un difetto.Le bellezze storiche che convivo-no in armonia con una città che si sta modernizzando. Difetto: trovo Firenze una città sporca, che merita più rispetto e atten-zione da parte di cittadini e tu-risti. La tua piazza o strada del cuore e perché.

Piazza della Passera. Ma anche piazza della Repubblica, così piena di vita, il cuore della città.La parola o l’espressione � oren-tina che ami di più.“Mi garba”.C’è qualcosa del tuo carattere o del tuo atteggiamento che si è “� orentinizzato” con il passare del tempo?Un po’ sì. Sono sempre stata una persona molto aperta, solare e comunicativa. In certe situazio-ni però non ricevo in cambio lo stesso sorriso, la stessa apertura. Così ho deciso di fare altrettan-to. Sono sempre educata e genti-le ma la mia simpatia cambia in base al modo in cui sono accolta. Un consiglio o un avvertimen-to che daresti a un amico che, come te, decidesse di lasciare il suo paese natale per fare di Fi-renze la sua casa. Impara e accetta la diversità. Rispetta le regole, le persone, la cultura e il ritmo di Firenze.

Perché hai scelto di vivere a Firen-ze e cosa signi� ca per te alzarsi tut-te le mattine in una delle più belle città del mondo?Credo che sia stata Firenze a sce-gliermi e non il contrario. Volevo vivere in un posto così, dove è facile muoversi e tutto è a misura d’uomo. Quando prendo un caff è, guardan-do fuori dalla fi nestra, mi sento for-tunata. Firenze: un pregio e un difetto.Sei circondato da tante persone stra-ordinarie che provengono da tutto il mondo e sono tutte raccolte in un posto incredibile. Ma vivere in una città tutto sommato piccola signifi -ca anche avere meno opportunità di lavoro. Inoltre penso che alcuni spazi pubblici e qualche parco non siano all’altezza di una città così im-portante. La tua piazza o strada del cuore e perché.L’Oltrarno: la zona intorno a piazza della Passera, carica di atmosfera vacanziera, fi no a via Maggio. Via

Maggio è arte antica, artigiani, gal-lerie d’arte contemporanea e negozi meravigliosi.La parola o l’espressione � orentina che ami di più.“Oh icché tu dici?” e “mi garba”.C’è qualcosa del tuo carattere o del tuo atteggiamento che si è “� oren-tinizzato” con il passare del tem-po?Certo! Compro la schiacciata alla fi orentina durante il periodo di Car-nevale e amo la bistecca. Mi lamen-to dell’uffi cio postale, degli autobus e della mancanza di parcheggio in centro storico.Un consiglio o un avvertimento che daresti a un amico che, come te, decidesse di lasciare il suo pae-se natale per fare di Firenze la sua casa.Prova Firenze per sei mesi, è il modo migliore per scoprire se è il posto giusto per te. Impara l’italiano, così comprenderai anche la simpatia dei fi orentini, e partecipa agli eventi per incontrare nuovi amici.

“Noi che Firenze l’abbiamo scelta”:la città vista da chi viene da lontanoSasha, Denya e Georgette hanno lasciato i loro paesi d’origine per vivere in riva all’Arno. E ora raccontano, attraverso i loro occhi, pregi e difetti del capoluogoe dei suoi abitanti. Con una curiosità: sono tutte innamorate della stessa piazzaA Firenze ci nasciamo, ci studiamo, ci lavoriamo. Ma c’è anche chi arriva da lontano e sceglie di farne la sua nuova casa, il luogo in cui costruirsi il futuro. Sarà per le sue vie strette e incantevoli, per l’inconfondibile suono della parlata fi orentina, per i suoi celeberrimi monumenti. Firenze è (sempre più) di tutti, di chiunque la ami. Sasha, Denya e Georgette hanno lasciato i rispettivi paesi d’origine per vivere in riva all’Arno. E Il Reporter, questo mese – il mese in cui si celebra la festa della donna – ha voluto raccontare le loro storie. Le storie di tre blogger che, tutti i giorni, scoprono qualcosa di nuovo sulla città, tra pregi e difetti. Per provare – per una volta – a guardare Firenze con occhi diversi.

8 | Marzo 2016

Page 9: Il Reporter Q5 - Marzo 2016

#Focus

in strada scattala “rivoluzione”dei controlliDai parcheggi fi noal lavaggio, ecco che cosa cambia

A bordo/1

Chi è ligio alle regole avrà poco da temere. I “furbetti”, invece, avranno qualche grattacapo in più. A Firenze scatta una piccola rivoluzione sul fronte delle multe. Ecco allora un “manuale di sopravvivenza” dedicato agli automobilisti per non incappare nei temuti foglietti rosa.

☞ TORNA IL CARRO ATTREZZIPulizia delle strade, si (ri)cambia: stop alle auto parcheggiate che impediscono alle spazzatrici di lavare marciapiedi e carreggiate. Dopo la modifi ca dei cartelli, su cui viene riapplicato il simbolo del carro attrezzi, parte la “guerra” contro chi lascia l’auto in strada anche quando scocca l’ora del lavaggio. Chi non rispetta il divieto rischia multa e rimozione forzata. “Era diventato impossibile ripulire le strade per le troppe auto in sosta vietata”, spiegano da Quadrifoglio.

SITO UTILEquadrifoglio.orgUn servizio per gli “smemorati”: basta registrarsi sul sito, selezionare le strade di interesse e l’anticipo desiderato per ricevere un prome-moria via mail che avvisa della pulizia strade più vicina.

☞ OCCHIO ALLE STRISCE BLUNon usare il parchimetro (o la app) costa caro: in città tornano i controlli. Dall’ini-zio dell’anno la polizia municipale ha ripreso a sanzionare con frequenza chi non paga il parcheggio nelle strisce blu, che ora è possibile saldare anche con il cellulare. Intanto, entro il 2016 – annuncia l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – in tre piazze-parcheggio saranno installate sbarre per sorvegliare l’accesso e l’uscita dei veicoli: in piazza dei Nerli, piazza della Libertà e piazza Piave (vicino alla torre della Zecca) sarà impossibile non versare quanto dovuto per la sosta.

SITO UTILEservizionline.serviziallastrada.itAddio monetine, il parcheggio si paga (anche) con lo smartphone. Prima la registrazione sul sito, poi il download dell’app Tap&Park, infi ne è possibile riempire il borsellino virtuale usando la carta di credito.

☞ MULTE CON SCOUT SPEEDÈ la “super car” dei vigili: sopra il tettuccio della volante una telecamera, dentro un autovelox da usare anche in movimento. L’occhio elettronico punta la targa delle vetture e in pochi secondi ne conosce vita, morte e miracoli: controlla il pagamento dell’assicurazione, la revisione e se il veicolo sia fi nito sulla “lista nera” (nel 2015 è stato scovato un automobilista, residente all’estero, che sulle spalle aveva addirittura 130 verbali non pagati). Pizzica anche chi lascia l’auto in doppia fi la. Solo l’anno scorso lo Scout Speed ha elevato quasi settemila contravvenzioni per sosta vietata, 1.800 per velocità eccessiva, 280 per mancata revisione e 83 per assicurazione non pagata.

SITO UTILEpoliziamunicipale.comune.fi.itNel caso di foglietto rosa, esiste un modo per non fare la fi la agli sportelli per saldare il debito: sul sito della polizia municipale è possi-bile pagare le multe online con carta di credito.

Gianni Carpini

A bordo/2 I numeri

orari, biglietti, cantieri:le novità per i mezzi pubbliciTramvia, gioie e dolori. Novità positive per gli habitué della tratta Firenze-Scandicci, weekend compreso. In attesa delle nuove linee, invece, vita un po’ più diffi cile per chi percorrerà la zona tra Fortezza e Porta al Prato, interessata da importanti modifi che alla viabilità a causa proprio della prosecuzione dei cantieri.

IN TRAM DI NOTTEAvevano sfi orato quota ventimila i passeggeri saliti sul tram dopo la mezzanotte tra aprile e ottobre 2015, i mesi in cui era stato sperimentato il prolungamento dell’orario della linea 1. Un successo che ha convinto le amministrazioni di Fi-renze e Scandicci a rendere il progetto un servizio permanente nei fi ne settima-na, con l’ultima partenza da Santa Maria Novella alle 2 di notte.

I CANTIERIL’ora X dei lavori per le nuove linee scatterà dal prossimo mese, con la chiusura di via Guido Monaco e via Alamanni, anche se sono già partite le opere prope-deutiche relative alla zona di Porta al Prato, all’intersezione tra viale Belfi ore, viale Redi e via Benedetto Marcello e al primo tratto del controviale di Fratelli Rosselli. La viabilità, così modifi cata, resterà tale anche in futuro, a tramvia in funzione, eccetto piccoli aggiustamenti. Numerose le modifi che ai percorsi de-gli autobus: le linee 2, 4, 14 e 28 dovranno svoltare su via del Romito per poter imboccare la rampa Strozzi-Belfi ore, mentre è allo studio l’ipotesi di mantenere una preferenziale in via Monaco per le linee 22, 23 e 57, che altrimenti dovranno proseguire su viale Belfi ore fi no a svoltare in viale Rosselli, proseguire su viale Strozzi e poi in via Valfonda.

LA APPBuone notizie per i passeggeri più “tecnologici” dei mezzi pubblici. Con un’u-nica app, MobiTickt, disponibile sul sistema operativo Android, si potrà pagare il biglietto di tram, bus e treno nei tratti urbani, nonché – in via sperimentale – il parcheggio nell’area di sosta vicina alla fermata Resistenza della tramvia nel comune di Scandicci, parcheggio che consente sia l’interscambio con il tram per arrivare alla stazione di Santa Maria Novella, sia la sosta per chi è diretto al centro civico di Scandicci.

Sara Camaiora

Le contravvenzionipiù frequenti182.858Transito non autorizzato in ztl

155.924Transito in corsia preferenziale

146.917Eccesso di velocità

130.585Sosta abusiva

Le stradecon più incidenti84 Via Baracca

64 Via Pistoiese

56 Viale Guidoni

42 Via Senese

41 Viale Redi

Le porte più “bucate”43.021Via Valfonda (preferenziale)

32.686Viale Strozzi (preferenziale)

29.877Via della Scala (Ztl)

22.605Via Senese (preferenziale)

21.704Corso dei Tintori (Ztl)

Dati 2015.Fonte: polizia municipale Firenze

Un’auto della polizia municipale con lo Scout Speed: è questa una delle novità sul fronte dei controlli in città

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#Un mese in una pagina

cultura della legalitàin scuole e università

Un protocollo d’intesa per promuovere l’educazione civica e la cultura della legalità nelle scuole e nelle università. È quanto siglato lo scorso mese al liceo classico Michelangiolo. A sotto-scrivere il protocollo, nell’ambito di un progetto nazionale avviato dal Ministero dell’Interno, sono state la Prefettura e l’associazione di promozione sociale “Democrazia nelle Regole”, con

l'obiettivo di diff ondere l’educazione civica, la cittadinanza attiva e la cultura della legalità tra i giovani attraverso incontri e convegni. Un’iniziativa rivolta al mondo di scuola e università: è per questo che la fi rma si è tenuta al liceo Michelangiolo. Firma seguita dall’incontro sul tema “La Costituzione repub-blicana nel prisma dell’attualità”: oltre cento studenti delle classi terza, quarta e quinta hanno ascoltato il fondatore dell’associazione “Democrazia nelle Regole”, l’avvocato dello Stato ed ex magistrato Giulio Bacosi, che ha illustrato i valori fondamentali della nostra Carta, stimolando i ragazzi a un approccio pensato e critico. Una “lezione” che ha catturato l’attenzione della platea, anche grazie ai riferimenti ai fatti della cronaca quotidiana. “La Costituzione non è nell’iperuranio – ha spiegato Bacosi – è invece molto presente nella nostra vita di tutti i giorni”. Bacosi ha poi sottolineato che “il diritto serve” e che “se non abbiamo la convinzione delle regole non si va da nessuna parte”. “Dobbiamo essere innamorati della legalità”, ha aggiunto. Sulla stessa lunghezza d’onda il prefetto Alessio Giuff rida che, nel salutare i ragazzi, ha evidenziato che “ciascun italiano dovrebbe tenersi la Costituzione sotto il cuscino, perché i suoi valori fondamentali sono alla base di tutta la nostra esistenza e del nostro essere sociali”. In base al protocollo, l’associazione “Democrazia nelle Regole”, che da anni percorre l’Italia per spiegare agli studenti la Costi-tuzione e il senso delle norme, si impegna a promuovere, nelle scuole e nelle università della provincia, la conoscenza e il rispetto delle regole, la formazione di una cittadinanza attiva e la partecipazione al lavoro delle istituzioni. La Prefettura, dal canto suo, collaborerà all’organizzazione di convegni, seminari e lezioni che l’associazione programmerà nell’ambito delle iniziative concertate con il Miur, il Ministero dell’Istru-zione, dell'Università e della Ricerca.

Ivo Gagliardi

Il protocollo A Sollicciano e all’istituto Meucci

continuano le riparazioni delle biciÈ stato rinnovato per altri cinque anni il protocollo tra Comune di Firenze, Sollicciano, istituto pe-

nale per i minori “Meucci” e cooperativa sociale Ulisse: continueranno così, nelle offi cine interne di Sollicciano e del Meucci, i laboratori gestiti da Ulisse per la riparazione delle biciclette provenienti dalla depositeria comunale, dove i mezzi vengono portati dopo la loro rimozione. A febbraio la giunta di Palazzo Vecchio ha approvato la delibera presentata dall’assessore al Welfare Sara Funaro: in base al protocollo, il Comune si impegna a donare alla cooperativa Ulisse le bici non reclamate dai proprie-tari che, dopo la riparazione, saranno vendute e i cui proventi verranno destinati alla prosecuzione delle attività di riparazione. “Abbiamo rinnovato con grande convinzione il protocollo – ha spiegato Funaro – perché consente di promuovere una bella attività volta al sostegno e al reinserimento sociale dei detenuti raccordando risorse, competenze ed esperienze provenienti da soggetti diversi: del terzo settore, delle istituzioni pubbliche e degli istituti penitenziari”. Sulla base del protocollo, la direzione del nuovo complesso penitenziario di Sollicciano si impegna, tra le altre cose, a individuare i detenuti da avviare all’attività lavorativa e a favorirla assicurando il rispetto degli orari di lavoro programmati. Per quanto riguarda il Dipartimento giustizia minorile – direzione istituto penale per i minorenni, il protocollo prevede che si impegni a concedere in uso i locali destinati a laboratorio e magazzino alla cooperativa Ulisse e a individuare i minori da avviare all’attività formativa.

Rifiuti

raccolta differenziata, è sorpassoLa raccolta diff erenziata sorpassa quella indiff erenziata. Nel 2015, per la prima volta, nei dodici co-

muni serviti da Quadrifoglio, il quantitativo di rifi uti raccolti separatamente e avviati a riciclaggio (o compostaggio) ha superato quello degli indiff erenziati inviati a smaltimento. Lo ha annunciato la stessa azienda, spiegando che sono state complessivamente 209.311 le tonnellate di materiali diff e-renziati rispetto alle 202.794 tonnellate di rifi uti indiff erenziati prodotti, raggiungendo il 57,35% di raccolta diff erenziata nell’area di Quadrifoglio. Al primo posto si trovano organico e vegetale, con 72.540 tonnellate avviate all’impianto di compostaggio di Case Passerini. Seguono carta e cartone, con 69.018 tonnellate avviate tramite il consorzio Comieco alle cartiere della lucchesia. Terzo posto per il multimateriale: 45.690 tonnellate di vetro, plastica, metalli e tetrapak sono state inviate alla Revet di Pontedera che ha provveduto a separarle e trattarle per poi inviarle, secondo gli accordi con i consorzi di fi liera aderenti a Conai, alle rispettive aziende di riciclaggio. A seguire gli oggetti ingombranti, i rifi uti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e le altre raccolte diff erenziate mirate (come olio esausto vegetale, olio minerale, pile, batterie e medicinali scaduti). Per quanto riguarda il solo comune di Firenze, la percentuale di raccolta diff erenziata raggiunta nel 2015 è stata del 53,95%.

Noi per Voi Onlus

nuovo corso per diventare volontariNuovo corso di formazione per volontari da parte di Noi per Voi Onlus, associazione di genitori

che aiuta i bambini ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica del Meyer e le loro famiglie e fi nanzia progetti di ricerca contro tumori e leucemie infantili. Il corso si svolgerà il mercoledì dalle 19.30 alle 22.30 e permetterà di acquisire le competenze necessarie per poter essere di supporto ai pa-zienti aff etti da malattia oncologica o altre malattie importanti e alle loro famiglie. L’associazione Noi per Voi è nata nel 1988 e riconosciuta come Onlus nel 1997. Realtà senza scopi di lucro, ha come obiet-tivi quelli di promuovere e sostenere lo sviluppo della ricerca scientifi ca, migliorare la cura e l’assisten-za dei piccoli pazienti aff etti da patologie emato-oncologiche e assistere le loro famiglie. L’associazione ha preso vita grazie all’iniziativa dei genitori di bambini ricoverati nell’ospedale pediatrico fi orentino. Noi per Voi interviene in reparto aiutando moralmente e materialmente le famiglie dei bimbi ricove-rati, ma anche pagando borse di studio per ricercatori, acquistando strumenti medici e lavorando in termini psicologici con un team qualifi cato grazie anche all’impegno dei volontari formati per prestare la propria opera sia in reparto che a domicilio. Attualmente la Onlus sta fi nanziando tre importanti progetti di ricerca contro i tumori infantili. Per maggiori informazioni è possibile contattare la dotto-ressa Paggetti ([email protected]) o consultare il sito www.noipervoi.org.

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Piazza di San Benedetto prende il nome dall’antica chiesetta prospet-tante sulla piccola piazza, dedicata al padre del monachesimo occi-dentale, ricordata dall’XI secolo e rimasta chiesa parrocchiale fi no al

1771. Questa antica chiesa, oggi sempre chiusa, posta vicino al Duomo, ebbe il patronato della famiglia ghibellina dei Tedaldini che aveva case e palazzo nelle immediate adiacenze della chiesa, tanto che la stessa chie-sa era comunemente conosciuta come San Benedetto de’ Tedaldini. Con la supremazia della Parte Guelfa la facoltosa famiglia entrò in disgrazia ed il suo patrimonio immobiliare venne confi scato ed in parte adibito alla costruzione del palazzetto edifi cato nel 1392, per accogliere la sede dello Studio Fiorentino, ossia la prima Università cittadina e quindi nel 1435, destinato al Collegio Eugeniano per i chierici del Duomo. Proprio da questo palazzetto adibito allo “studio”, prese nome Via dello Studio tuttora esi-stente. Legato al nome di San Benedetto era l’antico proverbio: Per San Benedetto, la rondine è sotto il tetto che voleva sottolineare la ricorrenza del 21 Marzo primo giorno di primavera a lui dedicato e particolarmente festeggiato presso la chiesa. San Benedetto fu una delle primitive tren-tasei parrocchie di Firenze ed è rimasta chiesa parrocchiale fi no al 1771, quando la cura delle anime fu riunita a quella del Duomo. Rimaneggiata e ristrutturata più volte alla fi ne del Quattrocento e nel Settecento, con la-vori che ne hanno in gran parte modifi cato l’antico aspetto, la chiesa vede adesso la sua facciata così anonima da confonderla con una qualsiasi ti-pologia edilizia di comune abitazione. Unici elementi che la caratterizzano ancora un po’ sono il portale strettamente circondato da due monofore laterali e da una molto più grande posta direttamente sull’architrave. L’in-terno ad una sobria navata, diffonde un singolare senso di raccoglimento e preghiera. Sull’altar maggiore una preziosa tavola di Benedetto Veracini raffi gurante un Miracolo di San Benedetto, che mostra il santo mentre re-suscita un fanciullo morto perché caduto dall’alto di una casa; sullo sfondo della scena l’antichissima chiesa di San Pier Maggiore demolita nel 1785, con il suo cuspidato campanile a foglie d’acqua dette “gattoni” o anche “fi amme”, che ornavano con originalità gli spigoli dell’acuminata cuspi-de ugualmente a quelli della Badia Fiorentina e di Santa Maria Novella. Queste caratteristiche decorazioni in pietra serena che abbellivano le tre cuspidi dei campanili, erano dette dai fi orentini “gattonate”, in quanto le volute, viste dal basso, sembravano gatti nella loro tipica postura rilassa-ta, seduti a testa dritta. Il bell’ornato di foglie in pietra lungo gli spigoli era però soggetto ad erosioni con conseguenti, pericolose cadute. Per questo motivo, come scrive Giuseppe Conti nel suo Firenze dopo i Medici, “inve-ce di rifare nuove quelle che mancavano, con criterio idiota ed ignorante, furono levate tutte”. La chiesetta, come già detto, adesso sempre chiu-sa, appare cancellata dalla realtà fi orentina perché non vissuta e privata, chissà da quanto tempo anche del suo campanile. Infi ne, per concludere, una curiosità. Nell’attigua Piazza dei Maccheroni, fi no al 2005 esisteva una secolare pianta di vite che, come per miracolo, dal piccolo marciapie-de lastricato come tutta la breve piazza, si innalzava, incastonata come una pietra preziosa nel muro dell’immobile contrassegnato col numero 2 rosso, salendo su, oltre il primo piano, per adagiarsi quindi a pergola, su un lungo traliccio metallico appositamente costruito per ospitarla. Questa singolare pergola stracittadina che, al primo piano di un edifi cio a due pas-si dal Duomo dava ombra a tutta la sottostante terrazza, un brutto giorno cessò di donare uva e re-frigerio. Fu reciso il grosso tron-co privando della vita la longeva pianta, destando l’indignazione dei residenti e di tutti i fi orentini che hanno sempre a cuore il de-coro cittadino. Quale reliquia, è rimasto, incassato nella facciata della casa, un tratto del suo se-colare fusto a testimoniarne della longeva presenza, unitamente ad una targa apposta da ignoti “no-stalgici” che recita:

A RICORDO DELLA SECOLARE VITERECISA INSPIEGABILMENTE NEL 2005NOSTALGICI A SUO RICORDO POSERO

NEL 2010

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

�Web: artusi.net

Sta arrivando la primavera. Non c’è bisogno di vedere il calendario o le previsioni

meteo, la primavera la leggi diret-tamente sulla faccia delle persone. Agli uomini si risveglia l’ormone, rimasto ibernato durante tutto l’inverno. L’inverno è una stagione pericolosa per l’ormone, spesso rischia addirittura l’estinzione. Ai primi freddi infatti la moglie si pre-senta a letto vestita a strati; doppio calzino, pigiama, tuta da ginnastica, maglione e piumino. Due mesi fa per ravvivare il nostro rapporto mia moglie ha deciso di farmi uno strip-tease: deve ancora fi nire lo spoglia-rello. Inoltre la donna percepisce il freddo in un modo tutto suo; lei non lo sente in tutto il corpo, lei lo localizza solo in una parte di questo: i piedi. Durante l’inverno questi le diventano marmati, toccano tem-perature siberiane. Ho visto orsi polari sfi orare i piedi di una donna e poi morire di freddo! È un fenomeno strano, la donna stessa non sa spie-garselo ed infatti durante la notte appoggia i piedi costantemente sul corpo del suo uomo come a volergli chiedere “Questo freddo come te lo spieghi?”. Purtroppo questo sbalzo termico diventa fatale per gli ormo-ni dell’uomo. È una gelata da cui gli ormoni non si riprenderanno più! Ma poi arriva la primavera e per mi-racolo l’ormone torna robusto come uno scaricatore di porto. A primave-ra alcuni uomini sono così eccitati che spesso per calmarli il medico deve prescrivergli il viagra!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Webandreamuzzi.it

A zonzo per FirenzePungiglioneBRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

SAN BENEDETTO DELLE PALLOTTOLE

LA PRIMAVERAE IL RISVEGLIODELL’UOMO

#Lettere&Rubriche

“I BISOGNI DEI CANI E LE PROTESTE DEI CITTADINI”I marciapiedi del quadrilatero via Oli-vuzzo – via Veneziano – via S. Vito – via Baldovinetti sono da tempo ricettacolo dei bisogni dei cani senza che i loro proprietari si preoccupi-no di pulire quanto lasciato in terra dai loro animali. Sono numerose le rimostranze dei cittadini, anche at-traverso cartelli di protesta infi ssi in dette strade, ma i padroni dei cani non si attivano per levare i lasciti dei propri animali. Le sopraddette vie e i marciapiedi sono giornalmente percorse a piedi da tante persone e specialmente dai ragazzi e ragazze che si recano nelle scuole di via Bal-dovinetti e considerata l’inciviltà e la maleducazione di chi porta a spasso i cani e non pulisce le loro deiezioni, occorre che le istituzioni intervenga-no con una adeguata soluzione per risolvere il problema. PS. Un giorno un cane aveva lascia-to i suoi bisogni sul marciapiede e il proprietario del cane si allontanava senza togliere quelle deiezioni fu da me invitato a provvedere alla pulizia: risposta secca – pulisca lei.Distinti saluti.

Piero

IL REPORTER RISPONDE Caro signor Piero,già da qualche tempo stanno au-mentando lettere e segnalazioni che riceviamo in redazione sul tema dello sporco dei cani non rimosso dai marciapiedi da parte dei loro proprie-tari. Stando a quanto raccontato dai cittadini – ma anche a quanto capita di vedere semplicemente girando a piedi per la città – sono diverse le zone interessate dalla questione. Una questione la cui soluzione è così semplice da rivelarsi compli-catissima. Giochi di parole a parte, per mettere un punto al problema “basterebbero” (e le virgolette non sono a caso) civiltà, educazione e – soprattutto – rispetto. Rispetto per la città e i suoi abitanti, ma anche per se stessi e i propri animali. Nella sua lettera lei auspica l’intervento delle istituzioni: intervento che certo può essere utile per ricordare a tutti che ci sono delle regole da rispettare, ma i controlli – da soli – non possono bastare, se non altro per l’impossibili-tà di vigilare su tutte le strade e a tut-te le ore. Serve piuttosto un cambio di mentalità, tanto facile da teorizzare quanto – ripeto – diffi cile da realizza-re. Aggiungo due cose: da una parte è giusto sottolineare come non tutti – anzi – i proprietari di cani si com-portino allo stesso modo, e come sia-no proprio i padroni “virtuosi” i primi a essere danneggiati da chi non segue il loro esempio. Dall’altra – per ris-pondere così anche alla lettera della signora Adriana, che pubblichiamo in questa pagina – è vero anche che la

presenza diffusa di cestini in cui get-tare lo sporco possa rappresentare un incentivo in più per raccogliere quan-to lasciato in strada dal proprio ani-male, cosa che comunque andrebbe fatta in ogni caso. Già con un po’ di impegno e attenzione in più da parte di tutti, insomma, si potrebbe cominciare a risolvere anche questo piccolo-grande problema.

Matteo [email protected]

“LO SLALOM SUI MARCIAPIEDI ALLO STATUTO”Egr. direttore,l’ex sindaco, con buoni propositi, sosteneva di voler fare di Firenze una città a misura di passeggino. Si ricorda? Non so se il nuovo sindaco ha le stesse intenzioni. Se è così, venga nelle vie che concorrono in Piazza Leopoldo e, più genericamen-te, in zona Statuto con un passeggi-no e provi a percorrere i marciapiedi con circospezione. Se riuscirà a non pestare l’escremento di un cane o a non scontrarsi con una bicicletta in-catenata ad un palo, lo proporrò alle prossime olimpiadi invernali come il nuovo, grande e inatteso campione di slalom. Se poi desidera una pista più sicura, basta prendere una di quelle create, con grande professio-nalità da alcuni proprietari di animali, per i bambini, nei pressi delle scuole. Firenze non merita queste gravissime manifestazioni di inciviltà.

Domenico L.

L’ISOLOTTO E I CESTINIFacendo seguito alla lettera della signora Manuela, vorrei segnalare che, nei giardini del vecchio Isolotto, non esiste un cestino, dove gettare le fatte dei nostri rampolli, che qui sono numerosi, obbligando, chi ha in-tenzione di raccoglierle, a portarle nei cassonetti accanto alla Chiesa. Sic-come non tutti hanno la possibilità (il quartiere è abitato da molti nonnini) il tempo o la voglia per cui rimangono nei prati. Sarebbe possibile provve-dere? Cordiali saluti.

Adriana S.

“LE RASTRELLIERE IN ZONA CASTELLO/SODO”Salve, vorrei segnalare la completa assenza di rastrelliere in zona Caste-llo/Sodo, infatti a partire dalla scuola elementare Don Minzoni, allontanan-dosi dal centro, non sono presenti rastrelliere su via Reginaldo Giuliani e a partire da piazza del Sodo non ci sono neanche nelle vie limitrofe. Questo genera due tipi di problemi: intralcio ai pedoni e frequenti furti di biciclette. Ho già segnalato all’ammi-nistrazione locale questo problema, ma non ho avuto alcun riscontro. Cordiali saluti

Lapo

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni,problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla prima

Lettere

Aree che ora, complice pro-prio la primavera, si appre-stano a rinascere (a partire dall’Anconella, parco suo malgrado simbolo del nubi-fragio di inizio agosto) con nuovi alberi e nuove idee, per dare alla città un volto più verde e sicuro. Ma, oltre ai grandi parchi, sono tanti i giardini disseminati qua e là, spazi spesso preziosi per gli abitanti delle diverse zone di Firenze per quanto piccoli o “nascosti” possano essere. E allora questo mese, quartiere per quartiere, Il Reporter ha deciso di fare un “sopralluo-go” nelle aree verdi fi orentine, per testare il loro stato di salu-te in vista della “prova prima-vera”, ma anche per illustrare interventi e novità che le ri-guardano e – perché no – per scoprire alcuni “tesori green” non sempre così facili da sco-vare, per dare qualche dritta su come (e dove) trascorrere una bella giornata primave-rile all’insegna della natura e a pochi passi da casa. Le no-vità, però, non si fermano ai giardini, raggiungendo anche le strade. Dove non mancano i cambiamenti per quanto ri-guarda controlli e multe. Dai parcheggi nelle strisce blu fi no al lavaggio delle carreg-giate, sono diverse le modifi -che che gli automobilisti fi o-rentini faranno bene a tenere a mente per non rischiare di incappare nei temuti foglietti rosa: ecco allora una “guida” utile per non dimenticare cosa è cambiato e cosa cam-bierà da questo punto di vi-sta. E a proposito di punti di vista, sul nostro giornale dia-mo spazio questo mese – il mese in cui si celebra la festa loro dedicata – a quello di tre donne che a Firenze non sono nate ma che qui hanno scel-to di vivere, raggiungendo le sponde dell’Arno da diversi angoli del mondo. Per cercare di vedere la città – con i suoi pregi e difetti – con lo sguar-do di chi viene da lontano.

MATTEO FRANCINI

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Periodico d’informazione locale. Anno X n. 15 del 1 marzo 2016. N° reg 5579

del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

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Il Reporter del Q5 raggiunge le famiglie del quartiere 5 di Firenze

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#Cultura

Jan Fabre & co, Firenze contemporaneaIl belga inaugura l’anno fi orentino votato all’arte del terzo millennio. Seguono Bourgeois e Wurm

Una primavera con-temporanea quella che si appresta a ri-scaldare la città del

giglio. Spazio all’arte internazio-nale e ai grandi nomi che, dopo Antony Gormley e Jeff Koons, continuano a scegliere le rive dell’Arno come location ideale per i loro eventi. A inaugurare la stagione ci pensa Jan Fabre, in città a partire dall’inizio di aprile con una preview in piazza della Signoria e con una mostra a Pa-lazzo Vecchio e al Forte Belvede-re (che si confermerà a ingresso gratuito) dal 14 maggio alla fi ne di ottobre, dando modo al gran-de artista belga, protagonista indiscusso tanto nelle arti visive quanto in quelle performative, di proporre al grande pubblico le sue sculture, di grandissimo impatto emotivo, accompagnate da spettacoli teatrali e perfor-mance. “Spiritual guards”, così si intitola la personale di Fabre, che già in tempi recenti aveva avuto modo di esporre i suoi lavori a

Firenze (dalla discussa perfor-mance di Fabbrica Europa 2010 “Another Sleepy Dusty Delta Day” fi no all’acquisizione di due autoritratti per la collezione del Corridoio Vasariano nel 2012 e alla recente esposizione “Knight of the night” alla galleria Il Pon-te), nasce da un’idea di Sergio Risaliti e Andrea Bianchi, che in occasione della consegna all’ar-tista del premio Michelangelo per la scultura lo scorso anno, gli proposero di cimentarsi con una personale che “occupasse” alcuni dei luoghi topici della città. Curato da Joanna De Vos e Melania Rossi, il concept di “Spiritual guards” parte dal Forte Belvedere per poi trovare con-nessioni nel pieno centro della città, tra il palazzo comunale e la piazza attigua. Nell’idea dell’ar-tista, il corpo viene considerato alla stregua di una roccaforte fortifi cata, mentre il paesaggio come un corpo spirituale. Fabre, autoacclamatosi “cavaliere della disperazione e guerriero del-

Ludovica V. Zarrilli

Le opere

Jan Fabre: “Holy dung beetle with walking stick” - Foto: Pat Verbruggen - Copyright: Angelos bvba

la bellezza”, si spoglia e si veste della sua armatura, popolando Firenze con inusuali presenze per dimostrare che “la nostra battaglia è instancabile, ma non senza speranza se si attinge dalla fantasia, la bellezza e l’immagi-nazione”. La grande “invasione” contemporanea continuerà poi nel mese di settembre, con le opere di Louise Bourgeois – arti-sta francese scomparsa nel 2010 – in varie piazze cittadine e con la straordinaria presenza di Er-win Wurm al Museo Novecento e alle Murate, che disseminerà la città con le sue One Minute Sculpture e le sue architetture visionarie. Tra le novità del 2016 anche la valorizzazione del Mu-seo Bardini, scrigno d’Oltrarno, con l’avvio della serie di mostre “Contrappunti”. A inaugurare la rassegna le opere dell’americano John Currin, pittore conosciuto per i suoi dipinti carichi di fasci-no provocatorio e di una satira che verte su temi sociali e legati alla sessualità.

Warhol agli Uffizinelle foto di amendola

Warhol e Amendola fac-cia a faccia. Si inaugura

venerdì 4 marzo, nella Sala del Camino al piano nobile de-gli Uffi zi, la mostra dal titolo “Andy Warhol fotografato da Aurelio Amendola. New York 1977 e 1986”. Dieci le imma-gini in mostra – frutto di due diversi “incontri” nella Factory della Grande Mela tra il foto-grafo pistoiese di fama inter-nazionale e l’artista simbolo della pop art – otto a colori e due in bianco e nero. Proprio una di queste due fotografi e, scattate nel 1986 pochi mesi prima della scomparsa dell’ar-tista, sarà donata da Amendola al museo fi orentino e, pratica-mente, segnerà l’ingresso di Andy Warhol agli Uffi zi. La fotografi a, scelta da Antonio Natali per la donazione, ritrae Warhol in espressione pensie-rosa e la bicromia contribuisce a rendere ancora più dramma-tici i toni dell’immagine.

La mostra

� Web

marinagiaccio.comFb: marina-giaccio

circolorigacci.it

La copertina del secondo disco di Marina Giaccio, che sarà presentato il 19 marzo al Circolo Rigacci di via Baracca

Il disco/1

Il “tempo giusto” di marina

Sono lontani i tempi dei baci alla Cary Grant invocati da Marina Giaccio nell’album d’esordio, datato 2010. Stavolta la consapevo-

lezza è diversa, le sonorità strizzano l’occhio al rock cantautorale e i testi sono rifl essioni intense. Elaborazioni di un percorso, perso-nale e artistico, che ha portato fi no a qui questa giovane cantautrice abruzzese di nascita e fi orentina d’adozione. Si intitola – non a caso – “Il tempo giusto” il secondo lavoro (totalmente autoprodotto) di Marina. Anche stavolta sono undici tracce. Undici scalini che ac-compagnano lungo la gradinata di una consapevolezza nuova, fatta di ritmi più maturi e di un dialogo incessante tra musica e testi. La voce pulita dell’artista prende per mano l’ascoltatore e gli fa strada dentro la sua storia. “I pezzi vengono fuori quando hai bisogno di dire qualcosa – spiega Marina Giaccio, che è laureata in fi losofi a – e i brani di questo disco non hanno fatto eccezione”. Date alla luce in un momento di transizione, di cambiamento per la cantante, le undici tracce dell’album segnano una maturità artistica e personale. “Il mio primo lavoro si intitolava ‘Nata domani’, quindi un misto di passato e futuro, qualcosa di meno defi nito nel tempo, un insieme di brani collezionati negli anni e raccolti fi nalmente in un unico contenitore”. L’approccio di questo nuovo disco è diverso. È un qui e ora, senza esitazioni. “Ha avuto una gestazione abbastanza lunga (ci sono voluti quasi due anni per dare alla luce il disco, ndr) ma il risultato è quello che mi aspettavo, anche grazie al produttore arti-stico Gianfi lippo Boni e ai grandi musicisti che hanno lavorato con me”. Dalla violoncellista irlandese di stanza a Firenze Naomi Berrill al batterista Fabrizio Morganti, fi no al basso di Lorenzo Forti e alle chitarre di Matteo Urru e Francesco Cusumano. Cantautorale sì, ma non troppo. “I grandi cantautori hanno uno stile narrativo, il mio è un po’ più un racconto per immagini”. E per chi desidera scoprire le immagini musicali di Marina, il disco verrà presentato per la prima volta al pubblico il 19 marzo alle 21.30 in un concerto al circolo Rigacci di via Baracca 56, e successivamente potrà essere acquistato anche nei circuiti online.

L.V.Z.

Addio etichette, addio co-strizioni, addio cartellini

adesivi pensati apposta per racchiudere le cose in uno schema. La musica nella sua accezione meno compromessa è ciò che interessa a Ivo Minu-ti e Alice Chiari, che insieme hanno creato “Todo Modo”, ovvero sette tracce che affi an-cano – senza mai mischiare – background e sonorità anti-podiche. “Io e Alice siamo rette parallele che non si incontrano mai, non cerchiamo contami-nazioni, piuttosto coesistenza nelle diff erenze”. Ivo Minuti, voce, parole e chitarra elettri-ca, nel duo rappresenta la par-te garage punk, mentre Alice Chiari, al violoncello, coniuga classico, barocco e noise. Il ri-sultato è qualcosa di inatteso, nuovo, diff erente. “È musica leggera metafi sica – spiega Mi-nuti – insomma, qualcosa che non c’è, che esce al di fuori de-gli stereotipi di genere. Trovo che le etichette siano intolle-rabili. La musica è tante cose, non si può ridurre. Ed è per questo – scherza – che i brani sono lunghissimi”. Una vita tra gli spartiti, nell’86 Minuti apre il negozio Lollipop records,

Il disco/2 Il libro

“Nel buio di un teatroaccecante”, omaggio a Samuel Beckett

Un “viaggio” nel teatro be-ckettiano, per conoscere e

approfondire l’opera dello scrit-tore e drammaturgo irlandese. Si tratta di “Samuel Beckett. Nel buio di un teatro accecante”, a cura di Giancarlo Cauteruc-cio. Il libro, uscito per Edizioni Clichy nella collana Sorbonne, vuol rendere omaggio a Samuel Beckett e, come scrive l’autore stesso, “per incontrare Beckett bisogna trovarsi al cospetto del vuoto, così come a me è succes-so, proprio quando la mia opera si era caricata di eccessi visuali, di troppo rumore, di incessanti e frenetiche azioni ed ero alla ricerca di una via d’uscita. Con Beckett si incontra – come io ho incontrato – un vero maestro, capace di condurre nella qualità del buio, del vuoto, dell’assen-za, dell’immobilità, dell’attesa e nella consapevolezza del falli-mento. È così che riusciamo ad accostarci al destino della no-stra esistenza e guardare con la lente di ingrandimento nei luo-ghi reconditi del nostro corpo, un corpo che siamo chiamati a trascinare nel mondo così come nella scena”.

dedito alla musica anni ‘60. Più tardi conduce un programma musicale su Radio Centofi ori e fonda un complesso, i Flintsto-nes, che si muove nell’area ga-rage punk psichedelica e calca i palcoscenici di alcuni importan-ti festival italiani, tra cui Arezzo Wave. E poi? E poi una ventina di anni di silenzio prima della creazione di Todo Modo. “Sono sempre rimasto nei circuiti mu-sicali, però per un periodo ho sentito la necessità di prendere le distanze da tutto”. Oggi è tornato insieme ad Alice, e con lei suo-nerà sul palco della Sala Vanni il 14 aprile, in un arrangiamento nuovo rispetto al disco.

L.V.Z.

rette parallele sullo spartito

12 | Marzo 2016

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L’arcobaleno e la caccia al tesoroPensate a una marachella. Lapo, Cosimo e Beatrice l’avevano fatta. L’ultima volta ne avevano combinata una davvero grossa: con le cere avevano disegnato il ritratto dei loro compagni di classe. Peccato che il bell’affresco l’avessero realizzato sulla facciata di un antico palazzo in San Frediano. Fu così che finirono dritti dritti in punizione, chiusi in casa. E ci stettero per un bel po’, complice anche un mese di marzo molto piovoso che gli impediva di correre fuori a giocare. Quando il sole tornò a fare capolino, i tre birbanti si ritrovarono in piazza con un’energia da leoni. In sella alle loro biciclette, erano pronti a nuove chiassose scorribande che facevano rimpiangere agli abitanti del quartiere che la scuola non durasse ventiquat-tro ore al dì. Mentre inforcava i pedali, Cosimo gridò: “Guardate amici, l’arcobaleno!”. Un grande ponte colorato sovrastava i tetti, risplendendo nel cielo mezzo azzurro e mezzo grigio. “Mio nonno ha detto che dove nasce l’arcobaleno c’è un tesoro prezioso. Andiamo a cercarlo!”, propose. “Sì - gli fece eco Beatrice - così potremo comprarci un sacco di caramelle!”. “Pista!”, partì Lapo. E gli altri due monelli lo seguirono a ruota. Attraver-sarono mezza città all’inseguimento dell’arcobaleno, facendo sperico-lati slalom tra i malcapitati pas-santi e talvolta sopra i loro piedi. L’ultimo tratto fu il più duro: l’arcobaleno conduceva al piazzale Michelangelo. I tre

amici dovettero alzarsi sui pedali per affrontare la salita. “La nostra fatica sarà ricompensata quando troveremo il tesoro!”, si fece forza Cosimo. E tutti pedalarono più forte. Arrivati in cima alla terrazza, là dove svetta il David, nono-stante il fiatone si misero subito a cercare il luogo esatto da cui l’arcobaleno nasceva. Dovevano fare presto, però: i colori iniziavano a sbiadire. Come segugi, setacciarono palmo a palmo il giardino dell’Iris, si infilarono nella loggia del Poggi, perlustrarono gli alberi del viale dei Colli e ogni gradino delle Rampe. Ma niente. Ormai l’arcobaleno era sparito, portando via con sé le poche nubi rimaste e il tesoro prezioso. I tre amici, scon-solati, risalirono sulla terrazza. Stavano per sedersi a riposare ai piedi del David quando Cosimo strillò: “Guardate!”. E indicò il profilo bellissimo che da Fiesole, passando per il Bargello, Palazzo Vecchio e il Duomo, toccava il Ponte Vecchio,

Santa Croce e l’Oltrarno. Splendente, nel sole ormai alto. Non seppero dirlo a parole ma lo intuirono: un tesoro più

prezioso di quello chissà se sarebbe mai esistito. E da quel giorno, i tre monelli

iniziarono a volerle più bene, e a trattarla meglio, la loro città.

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#Sport

Il calendario

il volo (sulla fascia)del bernardeschi 2.0

Il personaggio

Uno su mille ce la fa. E Federico Ber-nardeschi è uno di loro. Ce l’ha fatta il

talento di Carrara a scrollarsi di dosso l’appellativo di “ragazzino” proveniente dalle giovanili della Fiorentina e diventare un pro-tagonista della serie A (almeno per il momento lasciamo Liga e Bundesliga tra le voci di merca-to). Un appellativo, quello di ex Primavera, di cui “Berna” par-la per primo con orgoglio nelle

Irene Delfino interviste, ma che spesso viene considerato in tono negativo, affi bbiato ai talenti di prospetti-va che il mister deve mettere in campo perché crede nei giovani e non perché gli facciano vin-cere le partite. L’anno spartiac-que per Federico è la stagione in corso, in cui – con l’arrivo di Paulo Sousa in panchina e l’intu-izione dell’allenatore portoghese di trasformarlo in un esterno di fascia capace di fare entrambe le fasi di gioco – è diventato un titolare fi sso. Già in una notte di mezza estate si era intuito che

fosse l’anno giusto, per Berna, per spiccare il volo: il 2 agosto, nell’amichevole di lusso contro il Barcellona giocata al Fran-chi, il talento di Carrara segnò un’indimenticabile doppietta in soli sei minuti, che permise alla Fiorentina di battere i freschi vincitori della Champions Le-ague. I piedi buoni e i colpi di genio in grado di cambiare una gara erano già parte del suo re-pertorio. Mentre corsa e tanta abnegazione nel partecipare atti-vamente anche alla fase difensi-va fanno parte del Bernardeschi

2.0. L’azzurrabile che ha attirato su di sé gli occhi attenti del ct Antonio Conte. L’uomo merca-to che tanto piacerebbe a Carlo Ancelotti, futuro allenatore del Bayern Monaco. Il numero 10 che la Fiorentina vorrebbe issa-re come prossima bandiera sulla Torre di Maratona. Quel numero di maglia che a Firenze è sinoni-mo di top player col cuore viola e che gli è stato dato dopo aver rifi utato le avance della Juventus e aver posto la fi rma sul rinno-vo del contratto fi no al giugno 2019. La determinazione nel vo-ler raggiungere il sogno di tanti bambini che corrono dietro a un pallone l’ha sempre avuta in dote nel suo dna. Ma sicuramente l’infortunio al malleolo rimedia-to la scorsa stagione ha contri-buito a renderla ancora più forte. Cinque mesi lontano dai campi di gioco per tornare più forte di prima. E stavolta non è la classi-ca frase fatta.

Un mese per “sbocciare”

Un marzo per “sbocciare”. Con la primavera alle porte, il campio-nato entra nella sua fase più “calda”, con i punti che cominciano

a diventare sempre più pesanti. E marzo potrebbe rivelarsi un mese decisivo in vista dello sprint fi nale. Mese che è iniziato venerdì 4 con l’anticipo all’Olimpico contro la Roma del toscano Luciano Spallet-ti. Turno più abbordabile (almeno sulla carta) quello successivo: al Franchi arriva il Verona degli ex Toni e Pazzini. Una settimana dopo, alla trentesima giornata, i viola saranno invece impegnati in trasferta contro il Frosinone, altra squadra il cui obiettivo è quello di rimanere nella massima serie e che, quando gioca in casa, è sempre diffi cile da aff rontare. Il marzo di campionato fi nisce qua: la serie A riprenderà poi ad aprile, con la squadra di Paulo Sousa impegnata tra le mura amiche contro la Sampdoria dell’ex Montella. Sperando che la prima-vera faccia sbocciare defi nitivamente la Fiorentina.

Lorenzo Mossani

Al Mandela Forum

la grande boxe in cittàLa grande boxe a Firenze venerdì 22 aprile. Torna sul ring del

Mandela Forum Leonard Bundu, che mancava da Firenze dal 4 novembre 2011, giorno in cui vinse la corona europea dei pesi welter. In seguito, per Leonard, otto match divisi fra Italia, Inghil-terra e America. La corona continentale è in possesso del pugi-le Gianluca Branco e Bundu proverà a riconquistarla. Il 41enne, tesserato per l’Accademia Pugilistica Fiorentina, è allenato dal maestro Alessandro Boncinelli. L’avversario, Gianluca Branco, ha 45 anni. Nel sotto clou altri quattro incontri: per i super welter l’aretino Orlando Fiordigiglio affronterà il pratese Francesco Di Fiore. Per i pesi mosca Mohammed Obbadi incrocerà i guantoni con Mishiko Shubitidze. Per i pesi massimi l’astro nascente della boxe fiorentina Fabio Turchi sfiderà Igor Pylypenko e, infine, per i pesi super piuma, un altro fiorentino, Angelo Ardito, incontrerà Alessandro Balestri di Pontedera, per una incerta semifinale vali-da per il titolo italiano.

Sim.Spa.

Fiorentina basket,via al rush finaleSei partite al termine della stagione regolare e un solo obiettivo: salvarsi

Pallacanestro

Un mese senza vittorie può bastare. Il tour de force contro Lecco, Urania Milano, Udine e Orzibasket è fi nito come da pronostico,

con la Fiorentina Basket a secco dopo aver aff rontato in fi la quattro delle prime sei in classifi ca, comprese le due battistrada. Ma una vol-ta ripreso il “suo” campionato, la Viola è tornata a macinare gioco e risultati. Con il mese di marzo inizia la volata fi nale. Sei partite alla fi ne della stagione regolare e un solo obiettivo: la salvezza diretta, evitando la roulette dei playout. Le quattro sconfi tte consecutive ar-rivate tra il 16 gennaio e il 7 febbraio non hanno certo fatto bene alla classifi ca. Ma non tutto quel che è successo è da buttare. A Lecco, la prima di queste sfi de, i viola si presentavano con l’entusiasmo ancora vivo per il successo contro Alto Sebino, concorrente diretta per la salvezza. E per poco non è arrivato il colpo grosso ai danni di una squadra, quella lombarda, che lotta invece per un posto di spicco nei playoff . Sul parquet lecchese è fi nita 72-70 solo grazie al canestro che ha beff ato i fi orentini all’ultimo secondo. La buona prestazione con-tro l’Urania Milano ha prolungato la parabola di crescita, poi contro la capolista Udine non c’è stato niente da fare ma di nuovo, davanti a una corazzata, quella di Orzinuovi seconda in classifi ca, la vittoria è sfuggita di un soffi o – cinque punti – durante un ultimo minuto fa-

tale. Quattro sconfi tte di fi la e nonostante tutto diversi buoni motivi per non preoccuparsene. Fiducia ben riposta, perché nella settima giornata di ritorno la Fiorentina ha messo al sicuro due punti d’o-ro battendo Pavia, altra avversaria nella corsa alla salvezza. E marzo può – anzi, deve – essere il mese decisivo per la squadra di Salieri. Due weekend di pausa in più (il primo del mese per le fi nali di Cop-pa, l’ultimo per la Pasqua) e quindi due sole partite in programma, ma di quelle che contano: il 13 a Bergamo per provare a strappa-re fi nalmente punti a una “big”, impresa fi n qui solo sfi orata, e il 19 in casa contro la Sangiorgese, altra squadra che prova a riemergere dai bassifondi della classifi ca. Avere gli scontri diretti a favore alla fi ne della stagione sarà un grosso vantaggio in un torneo equilibrato come questo. È forse esagerato dire che dal prossimo mese e mezzo dipende il futuro della pallacanestro fi orentina. Senza dubbio, però, c’è in ballo un’intera stagione da salvare, lottando con gli uomini an-cora contati, contro la fatica che già si fa sentire e una scorta di ener-gie che rischia di esaurirsi. Ma la Fiorentina ha già dimostrato di ave-re tutto quel che serve per farcela: carattere, compattezza, coraggio.

Andrea Tani

Dal 1973 a Firenze, ma più nello specifico nel quar-

tiere 5, esiste una società spor-tiva che, a stretto contatto con i cittadini, offre un servizio rivolto a tutti gli appassionati di pallavolo, senza distinzioni di età o sesso. L’Olimpia Po.Li.Ri. è una delle poche società che conta al suo interno ol-tre venti squadre impegnate nelle varie categorie e fede-razioni di competenza, pun-tando molto anche sul settore maschile. “Per noi lo sport è fondamentale a qualsiasi età ed è giusto che tutti, nel-le proprie capacità, possano divertirsi e giocare a pallavo-lo, uno sport che può essere praticato davvero da tutti”: a parlare è Riccardo Ponzalli, presidente e tifoso dell’Olim-pia Poliri, che non perde mai l’occasione per ribadire quanto abbia a cuore tutti i suoi atleti. “A livello cittadino – spiega – siamo una delle società di pal-lavolo che gestisce il maggior numero di atleti e squadre, avendo sia il settore femminile che quello maschile nella Fipav (la federazione italiana palla-volo) sia le squadre miste, gio-vanili e senior nei campionati Uisp. Soffermarsi su una piut-tosto che su un’altra squadra mi sembrerebbe riduttivo e anche inappropriato nei con-fronti di chi magari potrei di-menticare, il mio discorso vale per tutte le squadre, dalla serie D all’under 12, perché all’O-limpia siamo tutti una grande famiglia e non scherzo. Molto spesso – racconta Ponzalli – vedo alle partite sugli spalti atleti di altre nostre squadre che sono venuti a fare il tifo e questo, devo ammetterlo, mi inorgoglisce molto”. Ma qual è il segreto di questa società? “Beh, sicuramente l’impegnar-si a divertirsi – risponde il presidente – mi spiego meglio: la pallavolo, è vero, come tut-ti gli sport mette in palio dei

punti e quindi il lavoro setti-manale deve avere l’obiettivo ultimo di arrivare alla vittoria, ma la bellezza di questo sport è che è un gioco di squadra. Come gli altri giochi di squadra ha bisogno che tutti si sentano parte di essa e credo che arriva-re all’incontro con la consape-volezza che tutti in settimana si sono impegnati al massimo e si sono divertiti creando, mano a mano, un gruppo sempre più forte e coeso vada oltre alla vittoria o sconfitta finale. Ciò non toglie che tutte le no-stre squadre lottino sempre per la vittoria e i risultati sono molto soddisfacenti, merito soprattutto della preparazione che i nostri allenatori hanno e applicano in allenamento e in partita. Come in ogni grande famiglia che si rispetti – con-clude Ponzalli – c’è sempre po-sto per nuovi arrivi, quindi la porta è aperta a chiunque abbia voglia di imparare e giocare con noi!”.

Niccolò Dainelli

Atleti in campo e sugli spalti: l’Olimpia Po.Li.Ri., realtà presente nel quartiere dal 1973 – spiega il presidente Riccardo Ponzalli – è una “grande famiglia”

in campo una grande famiglia Olimpia Po.Li.Ri.

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