Il reporter-Fiesole-novembre-2010

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NOVEMBRE 2010 L’ amministratore di una compagnia aerea per abbassare il prezzo del biglietto ha proposto di tagliare un pilota e far gui- dare le hostess in caso di emergenza. Le hostess? E chi si fida! Già ho paura a vo- lare con l’equipaggio al completo! Dico- no che l’aereo è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo… sarà, però la prima cosa che ti senti dire appena entri in un aereo è: “In caso di emergenza indossare il salvagente, la maschera dell’ossigeno e farsi il segno della croce!”. Uno non si tranquillizza molto così! Il treno sarà anche meno sicuro, però non ho mai sentito un ferroviere dirmi: “In caso di deragliamento questo è il kit per inges- sarti la gamba!”. Vogliono far pilotare le hostess? Io ho dei dubbi. L’aereo vola a cinque chilometri da terra e qual è la loro unica preoccupazione? Venderti una bottiglietta di profumo! Se mi schianto a terra non me ne frega niente di sapere se mi puzzano le ascelle! Io in aereo non sopporto quelli che entusiasti ti dicono: “Guarda bello il panorama dal finestri- no!”. “No, grazie”. “Non sai cosa ti per- di!”. “Se volevo vedere il panorama dal finestrino non viaggiavo tra i bagagli!”. Io in aereo non capisco nemmeno quel- li che dormono tranquilli! Ti trovi in un momento cruciale della tua vita e cosa fai? Il pisolino? Io in aereo non dormo mai. Io guido assieme al pilota. L’aereo va troppo a destra e io mi sposto a sini- stra. Lo bilancio. Ho fatto tre viaggi in aereo e tutte le volte l’aereo è atterrato e la gente è uscita tranquilla. Ci fosse stato uno che mi ha ringraziato. La prossima volta dormo anch’io, così imparano!!! *Comico Andrea Muzzi* Io l’aereo lo bilancio Anche se quest’anno non ci sono pandemie in vista, gli esperti raccomandano la prevenzione INFLUENZA ALLARMI NO, VACCINO SÌ PAGG.30-31 Il ds Corvino parla di passato e futuro. E intanto si avvicina il mercato invernale SPORT GLI ORIZZONTI VIOLA PAGG.36-37 Un popolo di scooteristi La vita sulle due ruote on t he r oad PAG.17 La Toscana che s’indebita I l peggio sarà pure passato, ma la crisi ha lasciato una pesantissima serie di strascichi. Quantificabile, purtroppo. In circa duemila euro a testa di debiti per ogni cittadino to- scano. Sono i dati poco rassicuranti forniti dal Casper, il Comitato con- tro le speculazioni e per il risparmio (sigla che riunisce le varie associa- zioni di consumatori). Cifre che raccontano che nell’ultimo anno il numero dei prestiti ha segnato un aumento record del 20,8 per cen- to. Di più: secondo un rapporto di Unioncamere, nella classifica nazio- nale dei “cattivi pagatori” la Tosca- na indossa la maglia nera insieme al Veneto, alle Marche e all’Emilia Romagna. Esiste però il modo di affrancarsi da questa etichetta, men- tre la Regione prevede aiuti per le famiglie in difficoltà. E un’addetta ai lavori spiega come funziona il re- cupero crediti. PAGG.10-11 di Boeti - Esposito PAG.2 Auditorium: pronto per l’estate 2011 PRIMO PIANO Anno di novità per la Polisportiva Valle del Mugnone: ora si potrà ballare tutti i giorni DANZA E NON SOLO PAG.38 Stefano Ricci si trasferisce al posto dell’Esedra accorpando i reparti che erano dislocati in aree diverse LUSSO MADE IN CALDINE PAG.3 Periodico d’informazione locale. Anno IV n.90 del 2 novembre 2010. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10 EDIZIONE DI FIESOLE • 7.724 COPIE DISTRIBUITE DA Il Giornale nel tuo Comune 1143438 La Cooperativa 2M Servizi Sociali [email protected] Per informazioni: 055 8495975 ATTIVO H24 Convenzionata 1142682

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Il reporter-Fiesole-novembre-2010

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NOVEMBRE 2010

L’amministratore di una compagnia

aerea per abbassare il prezzo del biglietto ha proposto di tagliare un pilota e far gui-dare le hostess in caso di emergenza. Le hostess? E chi si fida! Già ho paura a vo-lare con l’equipaggio al completo! Dico-no che l’aereo è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo… sarà, però la prima cosa che ti senti dire appena entri in un aereo è: “In caso di emergenza indossare il salvagente, la maschera dell’ossigeno e farsi il segno della croce!”. Uno non si tranquillizza molto così! Il treno sarà anche meno sicuro, però non ho mai sentito un ferroviere dirmi: “In caso di deragliamento questo è il kit per inges-sarti la gamba!”. Vogliono far pilotare le hostess? Io ho dei dubbi. L’aereo vola a cinque chilometri da terra e qual è la loro unica preoccupazione? Venderti una bottiglietta di profumo! Se mi schianto a terra non me ne frega niente di sapere se mi puzzano le ascelle! Io in aereo non sopporto quelli che entusiasti ti dicono: “Guarda bello il panorama dal finestri-no!”. “No, grazie”. “Non sai cosa ti per-di!”. “Se volevo vedere il panorama dal finestrino non viaggiavo tra i bagagli!”. Io in aereo non capisco nemmeno quel-li che dormono tranquilli! Ti trovi in un momento cruciale della tua vita e cosa fai? Il pisolino? Io in aereo non dormo mai. Io guido assieme al pilota. L’aereo va troppo a destra e io mi sposto a sini-stra. Lo bilancio. Ho fatto tre viaggi in aereo e tutte le volte l’aereo è atterrato e la gente è uscita tranquilla. Ci fosse stato uno che mi ha ringraziato. La prossima volta dormo anch’io, così imparano!!!

*Comico

Andrea Muzzi*

io l’aereo lo bilancio

Anche se quest’anno non ci sono pandemie

in vista, gli esperti raccomandano

la prevenzione

inFLUEnza

AllARMI NO, VACCINO sÌ

PAGG.30-31

Il ds Corvino parla di passato

e futuro. E intanto si avvicina

il mercato invernale

SPOrt

glI ORIzzONtI VIOlA

PAGG.36-37

Un popolo di scooteristiLa vita sulle due ruote

on the road

PAG.17

La toscana che s’indebita

Il peggio sarà pure passato, ma la crisi ha lasciato una pesantissima

serie di strascichi. Quantificabile, purtroppo. In circa duemila euro a testa di debiti per ogni cittadino to-scano. Sono i dati poco rassicuranti forniti dal Casper, il Comitato con-tro le speculazioni e per il risparmio (sigla che riunisce le varie associa-zioni di consumatori). Cifre che raccontano che nell’ultimo anno il numero dei prestiti ha segnato un

aumento record del 20,8 per cen-to. Di più: secondo un rapporto di Unioncamere, nella classifica nazio-nale dei “cattivi pagatori” la Tosca-na indossa la maglia nera insieme al Veneto, alle Marche e all’Emilia Romagna. Esiste però il modo di affrancarsi da questa etichetta, men-tre la Regione prevede aiuti per le famiglie in difficoltà. E un’addetta ai lavori spiega come funziona il re-cupero crediti. PAGG.10-11

di Boeti - Esposito

PAG.2

Auditorium: pronto per l’estate 2011

PRIMO PIANO

Anno di novità per la Polisportiva

Valle del Mugnone: ora si potrà

ballare tutti i giorni

DANzA e NON sOlO

PAG.38

Stefano Ricci si trasferisce al posto

dell’Esedra accorpando i reparti che

erano dislocati in aree diverse

lussO MADe IN CAlDINe

PAG.3

Periodico d’informazione locale. Anno IV n.90 del 2 novembre 2010.N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

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Convenzionata

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AuDItORIuM. L’inizio dei cantieri del secondo e ultimo lotto è previsto per gennaio del prossimo anno

Se ne parla da tanto, l’annuncio della costruzione fu fatto nell’ormai lonta-no 2001 e tra critiche e approvazioni il progetto dell’Auditorium di Fie-

sole, che piano piano sta sorgendo in piazza del mercato, sta diventando una realtà. C’era chi non lo voleva, chi diceva che quello spa-zio doveva rimanere com’era prima, ma tra polemiche e qualche battimano, i lavori sono cominciati e ora, a distanza di cinque anni dall’inizio, è quasi tutto pronto per comincia-re il secondo lotto (che prevede l’arredo della struttura) e concludere l’intera operazione in sei mesi, consegnando il complesso termi-natoin tempo per alcuni dei concerti e degli spettacoli della prossima stagione estiva. “I finanziamenti per completare il secondo lotto dell’Auditorium di Fiesole sono sempre sati disponibili, stanziati in un apposito capito-lo di bilancio e riscontrabili nel Peg (Piano Esecutivo di Gestione) 2005, come abbiamo sempre detto. E ad oggi non risulta nessun contenzioso fra Comune di Fiesole e l’im-presa appaltatrice”, così il sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato ha replicato agli attacchi del consigliere comunale del Pdl Alessandro Monnetti all’inizio dello scorso mese. “E’ in corso la stesura del bando per il secondo lotto, che prevede l’arredo completo della struttura - ha aggiunto Incatasciato -. I lavori partiran-no all’inizio del 2011 e dureranno sei mesi. A quel punto, durante l’estate, sarà possibile la presa in consegna dell’opera finita. Stiamo lavorando all’inaugurazione per quel periodo. L’opera è finanziata per due terzi dal Comune e per un terzo, circa, dalla Regione Toscana. Non è stato necessario reperire altri fondi ri-spetto alla previsione iniziale. Il Comune sta lavorando anche ad una convenzione per po-ter mettere la struttura a disposizione dei vari soggetti culturali che lavorano a Fiesole: alla Scuola di Musica a tutte le iniziative, anche di tipo congressuale, che potranno svolgersi”. Ideato per fare spazio a tutti gli spettacoli, concerti e kermesse che, soprattutto in estate, abbondano sul colle etrusco, il nuovo audito-rium, che va ad occupare lo spazio attiguo a

quello della nuova Filarmonica e si sviluppa su 6 livelli: al piano interrato ci sono i loca-li tecnici, al piano terra il foyer (con le sue enormi vetrate che si affacciano sulla piazza) con l’accesso alla platea e ai serivizi per il pubblico, il piano artisti con camerini e spo-gliatoi, un quarto livello col bar e l’accesso alla galleria, il sottotetto con un una serie di locali destinati ai tecnici e un piano coperture. Per terminare i lavori sono necessari ancora 1 milione e 500mila euro, (“soldi disponibili

fin dal 2005.”), che verranno investititi per completare gli interni della futuristica strut-tura che ben si sposa con la colline e le case circostanti e che sarà non solo lo spazio de-stinato a musica e incontri ma anche struttura polivalente ideale come punto di ritrovo per fiesolani e turisti di passaggio (vista anche la posizione panoramica) che potranno darsi ap-puntamento in questo luogo per legere un li-bro o bere un caffè. Se tutto procede secondo la tabella di marcia annunciata dalll’ammini-

strazioner, “la stagione 2011-2012 vedrà la presenza attiva di questa struttura su cui poter contare per incontri, eventi, progetti musicali e teatrali a Fiesole - spiega il sindaco -. Men-tre altrove i teatri rischiano la chiusura per i pesanti tagli apportati alle politiche cultura-li, vedi l’ultima finanziaria, Fiesole rilancia aprendo un nuovo spazio. Fondamentale sarà la sostenibilità economica, come già avviene per l’estate fiesolana, e la capacità di coinvol-gere vari soggetti”.

L’inaugurazione? Per l’Estate Fiesolana

Ludovica V. Zarrilli

I soldi sono stati

stanziati nel 2005,

adesso manca solo

il via libera ai lavori che

dovrebbero terminare

in tempo per gli eventi

della prossima edizione

della kermesse

Un’immagine del progetto

lavorI

Ellera cambia volto e si prepara ad ospitare un nuovo complesso che va completare le

operazioni di riqualificazione della frazione del comune di Fiesole. E’ stato recentemente deliberato il completamento dell’insediamento produttivo della cosiddetta area AT 16, con la realizzazione di nuove strutture per un totale di 38.200 metri cubi che comprendono an-che la creazione di nuovi spazi pubblici. Dei nuovi volumi una parte saranno destinati ad ampliare la fabbrica esistente (12.000 metri cubi), altri saranno dedicati a nuove attività produttive con i relativi uffici (24.000 metri cubi), e una parte minore sarà invece destina-

ti a creare residenze di servizio (2.200 metri cubi). Il complesso degli interventi compor-terà anche la riorganizzazione della viabilità all’interno dell’insediamento, l’adeguamento di via Murri e la chiusura del tratto di via della Peschiera in uscita sulla statale Aretina. Sono infine previsti la creazione di un’area di verde pubblico a parco fluviale che contribuirà alla riqualificazione complessiva del sistema del verde pubblico della frazione e la realizzazio-ne di nuovi spazi di parcheggio pubblico e di un depuratore a servizio dell’intera frazione. Della colonica esistente, fortemente rimaneg-giata, verranno invece conservati e qualificati

gli elementi significativi del vecchio mulino, mentre il volume verrà riutilizzato a fini arti-gianali. “L’intervento completa il quadro degli lavori programmati sulla frazione di Ellera – afferma Marcello Cocchi, assessore all’Urba-nistica del Comune di Fiesole –. Sono in effetti già iniziate le operazioni che porteranno alla realizzazione di una piazza centrale, due nuovi parcheggi e una serie di nuovi percorsi pedo-nali nel verde. È, inoltre, ormai in via di defini-zione la procedura di aggiudicazione dei lavori per la realizzazione della variante alla strada statale Aretina dove verrà realizzato il nuovo distributore carburanti.

Oltre 30mila metri cubi in più per ampliare la fabbrica esistente e realizzare un’area verde

Via libera all’ultima tranche di interventi ad Ellera

/B.B.

Il Car Sharing è di casa a Fiesole. Attivo già da qualche mese, il servizio permette a chi ha bisogno dell’auto solo una tantum o ha problemi con il parcheggio, di avere una macchina a disposizone in qualsiasi mo-mento della giornata. Basta prenotare telefo-nicamnete e la Fiat Panda posteggiata all’in-crocio fra via Vecchia Fiesolana e via Beato Angelico, sarà pronta per essere utilizzata da chiunque la desideri. Il tesserato Car Sha-ring condivide l’auto con altri cittadini, ma il sistema è più flessibile rispetto al noleggio tradizionale. Le auto, infatti, possono essere usate anche solo per un’ora. Le vetture non necessitano di manutenzione, possono per-correre corsie preferenziali e accedere alla Ztl (salvo le aree pedonali di tipo “A”) an-che nel comune di Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci e naturalmente Fiesole. Le tariffe sono di 120 per i privati e 200 per le azien-de. Per i soci Coop e Aci c’è una partico-lare promozione: il costo dell’abbonamento annuale è di 78. Sono attive, inoltre, tariffe personalizzate per weekend, ma anche ab-bonamenti settimanali e mensili.

Auto condivisa avanti tutta

CAR shARINg

Anno IV n.90 del 2 novembre 2010

Il Reporter di Fiesole raggiunge 7724 famiglie nel Comune di Fiesole.

2 Novembre 2010 il giornale nel tuo Comune

Page 3: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

CAlDINe/1. La maison che produce accessori di lusso ha preso il posto della fabbrica di lampade

Stefano Ricci prende casa all’ex Esedra

Il brand fiorentino leader nel settore dell’abbigliamento

maschile di lusso si trasferisce alle Caldine e va

ad occupare il capannone dove si trovava l’azienda

del gruppo Targetti che ha lasciato Fiesole alla fine del 2009

L’industria alle Caldine torna a pulsare. Dopo l’addio della fabbrica Esedra, (di proprietà del gruppo Targetti, che ha riassorbito tutti i 90 dipendenti

dell’azienda, a rischio licenziamento), che l’anno scorso si è spostata nella sede centrale del grup-po all’Osmannoro lasciando un vuoto nel grande capannone a lungo utilizzato per la fabbricazione di lampade e applique, oggi, a distanza di poco più di un anno (l’annuncio della chiusura e del trasferimento degli operai era stato dato alla fine di Settembre 2009) arriva l’annuncio di una new entry nello spazio industriale alle porte di Fiesole. Si tratta di Stefano Ricci, azienda tutta fiorentina famosa per la produzione di cravatte in seta e ac-cessori da uomo, venduti nelle boutique più belle e prestigiose del mondo. Risale solo a un paio di anni fa l’apertura di un grande flagship store in via dei Pescioni a Firenze e i negozi sparsi nei cinque continenti (il marchio possiede monomarca a Mon-tecarlo, New York, Beverly Hills, Costa Smeralda, Mosca, Shangai, Pechino, Kiev e Seoul) fanno rim-balzare da una parte all’altra il buon nome della moda made in Italy. Da sempre specializzato nella produzione di abbigliamento tutto al maschile - sono famosissime le cravatte di grande raffinatez-za - produce collezioni stilose ma mai eccessive, che hanno saputo imporsi non solo grazie al gusto che le contraddistingue ma soprattutto al design e alla qualità dei materiali utilizzati. Nato a Firenze, Stefano Ricci, ha saputo costruirsi negli anni un sa-per fare basato sull’esperienza ed è stato un lungo periodo a Como per imparare l’arte della seta. Le Caldine ospiteranno per la prima volta nella storia del polo industriale fiesolano un marchio di lus-so, che ha scelto di ripensare la distribuzione della

produzione puntando su un luogo al di fuori del-le consuete direttrici della moda , un luogo dove fosse possibile accorpare tutti i segmenti produt-tivi, che oggi si trovano suddivisi in sedi diverse. Ancora top secret la data del taglio del nastro, per adesso è stato solo dato il via libera ai lavori, che dovrebbero servire a ristrutturare il capannone e a strutturarlo in modo da renderlo capace di acco-gliere un’azienda che, con quaranta anni di atti-vità alle spalle, necessita di uno spazio adeguato alle esigenze di produzione. Secondo le indiscre-zioni, e lavorando intensamente negli ultimi mesi dell’anno, il tutto dovrebbe essere pronto per tra-sferire l’attività all’inizio del 2011, insieme alla quale dovrebbero arrivare alle Caldine circa cen-to dipendenti dell’azienda. La firma del contratto

per l’affitto dei locali (dentro una parte dei quali la Targetti continuerà comunque a stoccare alcuni dei suoi prodotti) risale alla metà di settembre, fir-ma suggellata durante una grande festa all’interno del bellissimo Castel di Poggio, (rocca medievale attualmente utilizzata per feste e ricevimenti) che ha visto partecipare, insieme ai circa 300 invitati, anche il sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato e il primo cittadino di Firenze Matteo Renzi. Duemila metri quadrati che dopo un anno di “abbandono” torneranno a vivere e a produrre. Arrivederci lam-padari, benevute cravatte.

Barbara Biondi

Il capannone in cui sta per trasferirsi Stefano Ricci

Turn over negli spazi industria-li delle Caldine, dove, oltre

all’arrivo imminente di Stefano Ricci, ha aperto i battenti a marzo di quest’anno Exenia, azienda che produce impianti di illuminazio-ne per interni. Undici dipendenti di cui 7 soci, che dopo aver pas-sato tanti anni lavorando nel set-tore (molti di loro erano dirigenti dell’Esedra, società del gruppo Targetti) hanno pensato bene di mettersi in proprio, mettendo in piedi una piccola azienda che rea-lizza in loco lampade, lampadari, faretti e affini. “Visto che avevamo lavorato tutti nel settore dell’illu-minazione - spiega Dario Nistri, presidente di Exenia - abbiamo de-ciso di dare vita a una società che avesse caratteristiche simili, anche se dimensioni molto più ridotte”. Anche gli spazi sono stati reperiti con facilità: il capannone nel quale si trova la ditta è di proprietà del-lo stesso Nistri e questo dettaglio ha convinto i soci a scommettere ancora una volta sulle Caldine. “Siamo contenti di essere rima-sti qui - continua Nistri - perché avendoci lavorato conoscevamo tutti un po’ la zona e poi anche il paese stesso trae dei vantaggi dal polo industriale. Essendo una loca-lità così piccola, viene spontaneo frequentare la banca del posto, il bar più vicino, l’uffico postale, o il ristorante poco più in là dove anda-re a pranzo con i clienti”. Un tran tran importante per permettere alle

attività sorte negli anni intorno alle fabbriche dell’area, di continuare a vivere serenamente. Dall’inizio del 2010 ad oggi Exenia è riuscita a mettere insieme un catalogo corpo-so di prodotti (“con il quale parte-cipaeremo anche alla prossima fie-ra Euroluce”a Milano) che via via viene sviluppato grazie all’estro di Lorenzo Querci, designer dell’azienda e esperto in materia di lampade e affini, che a poco a poco incrementa il campionario aggiun-gendo “prodotti moda”. “Facciamo illuminazione di interni di ogni ge-nere, anche perspazi commerciali - continua Nitri -. Non arriviamo a coprire forniture di dimensioni enormi come potrebbe essere quel-la di un aeroporto ma ristoranti,

studi o negozi sono ambienti con cui lavoriamo quotidianamente”. Una realtà fatta di persone “com-petenti e di una grande flessibilità, queste sono le nostre caratteristi-che principali, grazie alle quali ri-usciamo a soddisfare le aspettative dei clienti, perchè essendo piccoli, siamo in grado di personalizzare l’offerta a seconda delle richieste”.

Exenia, fari puntati sulla nuova azienda

CAlDINe/2. La ditta di illuminazione è nata a marzo

/L.Z.

I lavori sono già cominciati e l’apertura è prevista per l’inizio del nuovo anno

Siamo contenti di essere rimasti qui, conoscevamo tutti la zona

3Fiesole

Page 4: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

Maria ricercatrice, 30 anni

“Penso che sia un notevole passo avanti: dare ai bambini pietanze biologiche e curate serve a farli crescere meglio. Ricordo quando io andavo a scuola - ma mi succede ancora all’università - il cibo distribuito in mensa viene considera-to quasi sempre un pastone difficile da digerire, spero che d’ora in avantii bambini abbiano a disposizione di meglio”

“Basta con i pranzi indigeribili”

anna architetto, 33 anni

“Ho appena avuto un bambino e l’idea che possa avere a disposizione fin dalle materne un cibo selezionato e ben preparato mi rasserena molto. E’ un motivo in più per far sì che le mamme si affidino a cuor leggero alle scuole. Trovo molto interessante l’idea della commissione assaggi, che da modo ai genitori di testare con mano la qualità”

“Un’idea che ispira fiducia”

chiara Segretaria, 31 anni

“Finalmente una soluzione interessante, magari fosse sta-to così anche una ventina d’anni fa. Ricordo con orrore la mensa scolastica, invece è importante che i bambini comin-cino fin da piccoli a maturare un rapporto confidenziale con il cibo. Io non ho mangiato uova fino a 30 anni perchè all’asilo ce li propinavano in tutte le salse!”

“Il rapporto con il cibo é importante”

sCuOlA. Filiera corta, qualità e prodotti doc e igp: così ci si prende cura dell’alimentazione dei bambini

Pasta, ortaggi e “ciccia” a km zero Le mense fiesolane sono tutte bio

Ristorante o mensa scolastica? Un po’ tutti e due a giudicare dai cambiamenti che di recente hanno rivoluzionato l’alimentazione dei bam-bini di materne, elementari e medie fiesolane,

che adesso hanno tutti i giorni sulle loro tavole prodotti biologici selezionati, certificati e serviti a tempo di re-cord. Costa un po’ di più, è vero. E molti genitori si sono lamentati perchè il pasto dei loro bambini è aumentato abbastanza (ad esempio per la fascia più alta di reddito il prezzo è passato da 4,10 a 5 euro) ma “è un aumen-to fisiologico, perchè era rimasto invariatoda molti anni e non è dovuto ai cambiamenti nell’organizzazione del serivio”, ha spiegato la responsabile dell’ufficio scuola del Comune Paola Biondi. Fino al 2009 il servizio era affidato a terzi mentre lo scorso anno scolastico, una vol-ta scaduto il contratto, il Comune ha ripreso in gestio-ne i servizi mensa, organizzando una gara per scegliere l’azienda a cui affidare l’appalto e scegliendo in base a dei requisiti indispensabili al superamento della stessa. Il risultato della rinnovata gestione (la gara è stata vinta da Eudenia) è una attenzione più curata al controllo qualità, alla filiera e all’efficienza del servizio. Prodotti biologici, rigorosamente toscani e a filiera corta, dop (denomina-zione di origine protetta) e Igp (indicazione geografica

Ludovica V. Zarrilli tipica), queste le caratteristiche imprescindibili per ogni prodotto, dalla pasta, alla verdura, fino alle frutta. I menù - sia quello invernale, indicativamente in vigore dal 1 no-vembre al 30 aprile, sia quello estivo, dal 1 maggio al 30 ottobre - rispecchiano le indicazioni della piramide ali-mentare mediterranea e privilegiano il consumo di ortag-gi, frutta, cereali e olio di oliva extravergine. È possibile, inoltre, richiedere dei menù speciali in caso di intolleran-

ze alimentari e patologie particolari, pasti personalizzati legati ad esigenze religiose o culturali e diete leggere in caso di momentanea indisposizione. “Per i genitori è attivo inoltre uno sportello di consulenza e informazione - spiega Paola Biondi - al quale rivolgersi per avere infor-mazioni sull’alimentazione migliore per i propri figli”. Tutti i piatti serviti ai piccoli sono preparati col sistema di “cottura espressa”, ovvero vengono preparati il giorno in cui sono destinati ad essere consumati, predisponendo le cotture in fasi temporali differenziate secondo le ricet-te, le caratteristiche degli alimenti e i tempi di consegna

Per mamme e papà è attivo uno sportello di consulenza e informazione sul tema

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4 Novembre 2010 il giornale nel tuo Comune

Page 5: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

Cibi selezionati, cottura espressa

e attenzione nella distribuzione.

le mense degli istituti

del comprensorio hanno un nuovo

approccio alla salute e all’educazione

alimentare. E per la tranquillità

dei genitori è stata istituita

una commissione assaggi

nelle scuole. Le pietanze vengono servite in piatti di ceramica, posate d’acciaio, bic-chieri di vetro, acqua dell’acquedotto in brocche, nel rispetto dell’ambiente. Tra le iniziative organizzate per fare educazione alla salute,c’è anche “Cucina aperta” che consente una volta alla settimana (previa prenotazione) di visitare gli spazi del cen-tro cottura, dove i pasti vengono preparati. A breve verranno poi organizzati incontri

presso le scuole con dietisti ed esperti oltre a una degustazione (prevista per dicembre) dei prodotti serviti nelle scuole, accompa-gnata da un libretto informativo destinato agli adulti. “Abbiamo bisogno di evere più informazioni - ha detto Silvia Rodani, mamma che fa parte della commissione mensa - c’è bisogno di educazione alimen-tare per noi, in modo tale da poterla inse-gnare ai nostri bambini”. “E poi - continua

- sarebbe interessante reintegrare la meren-da unica, perché se un ragazzino vede un compagno mangiare merendine la vuole anche lui, invece se mangiassero tutti le stesse cose, magari più sane, sarebbe un passo avanti per la loro salute”. Per testare la qualità dei cibi è stata creata anche una commissione assaggi, che periodicamen-te verificherà la bontà dei piatti serviti in mensa.

Patrizia Pensionata, 63 anni

“Io sono abbastanza scettica. Va bene la cura e la qualità degli alimenti, ma questa storia del biologico mi sembra nè più e nè meno che una moda. Il buon cibo è sempre esisti-to, basta selezionare gli ingredienti e prepararli in un certo modo, soprattutto se sono destinati a bambini piccoli. La qualità non è un optional, ma un requisito fondamentale”

“Biologico? Per me è solo una moda”

Lara Designer, 28 anni

“Finalmente un passo avanti nella cura dei bambini, questa attenzione mi ricorda molto quella che viene dedicata loro nei paesi del nord Europa, dove sono stata per lavoro. Otti-ma l’introduzione di una commissione assaggi e la possibi-lità di visitare le cucine. Dà un’impressione di trasparenza e immagino che faccia stare più tranquilli i genitori”

“Come nei paesi del nord Europa”

Lavori stradali e cambiamenti a Fiesole, per sapere per tempo quando cambiare strada.Cambiato il senso di via salviati Dalla fine dello scorso mese è possibile percorrere la strada che collega Fiesole a Firenze a salire verso via Bolognese. La decisione è arrivata dopo vari incontri che l’amministrazione di Fiesole ha tenuto insieme ai tecnici del Comune di Firenze. Un cambiamento del senso unico di marcia che permetterà ai numerosi pendolari, che si concentrano soprattutto nel traffico della mattina dalle 7 alle 9, diretti verso il capoluogo toscano di poter raggiungere in modo più diretto la via Bolognese, Careggi e piazza della Libertà.

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Page 6: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

“A undici anni ho dipinto il mio primo quadro, proprio un autoritratto. A tredici anni avevo in tasca le chiavi del

mio studio di pittore: e a visitarlo erano i pri-mi futuristi. Penso di essere la reincarnazio di qualche artista ribelle mancato all’im-provviso”. A dirlo non è un personaggio qualsiasi, ma un uomo speciale, che ha avuto con Fiesole un rapporto altrettanto unico. Si tratta di Primo Conti, pittore di fama interna-zionale, oltre che scrittore e musicista, uomo di grande estro, perfettamente cosciente di avere un talento difficilmente eguagliabile. E’ sul colle etrusco che Conti ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, ed è qui che all’indomani della sua scomparsa è stata creata la Fondazione che porta il suo nome, voluta dalla famiglia e portata avanti con

La casa in collina del futurista fiorentinoIl luOgO. Nascosta tra le colline, la fondazione Primo Conti ospita un museo aperto al pubblico

Barbara Biondi entusiasmo dagli studiosi che hanno segui-to l’iter dell’artista fin da quando era in vita. Sconosciuta a molti, la Fondazione ospita un museo e un centro ricerche sulle avanguar-die del Novecento, frequentato da numerosi ricercatori. Nel museo, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 (il biglietto d’ingresso costa 3 euro, 5 se si visita archivio e museo insieme) sono conservati sessantatre dipinti e centosessantatre disegni che coprono un arco di tempo che va dal 1911 al 1985 at-traversando le varie fasi e gli sviluppi della carriera di un artista che seppe interpretare in modo assolutamente personale la corrente futurista. Nato nel 1900, Conti si avvicinò alla pittura fin da piccolo e a soli 11 anni dipinse il proprio autoritratto a carboncino. Ebbe l’occasione di conoscere di persona i maestri della scuola futurista molto givane: risalgono ai 1913 i suoi primi contatti con Palazzeschi, Marinetti, Papini e Soffici e ben presto creò il Gruppo Futurista Fioren-tino (insieme, tra gli altri, a Lega e Rosai). Prolifico e molto eclettico, ebbe contatti con molti artisti a lui contemporanei, (conobbe anche Picasso) e fondò due riviste di cui una satirica, considerata uno dei rari esempi di Dada italiano. Il museo fiesolano e l’archivio (che ospita un importante fondo librario e gli scritti di alcuni illustri colleghi del maestro) sono una sorpresa nascosta tra le colline, che pochi conoscono e che invece rappresenta uno spicchio importante del patrimonio e della storia del secolo scorso. Poco distante da piazza Mino, un luogo tutto da scoprire, dove è possibile toccare con mano un pez-zetto della vita di Conti, passeggiando nelle stesse stanze da cui trasse ispirazione per i suoi lavori.

Un’esposizione

e un archivio

dove sono conservati

importanti documenti

sono il fiore

all’occhiello della

Fondazione, luogo

di grande fascino

Uno degli ambienti del museo

• CentRalino ComUne 055 59611

• Call CenteR 055 055

• aCQUe tosCane 800 755246

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• biblioteCa di ComPiobbi 055 6593507

• CentRo inContRi di ComPiobbi 055 6593090

• CimiteRi Fiesole sPa 055 59292

• diFensoRe CiviCo 055 599478

• mUseo e aRCheologia 055 5961293

• sede mostRe 055 5961293

• sPazio giovani 055 5040009

• sPoRtello taRiFFa igene ambientale saFi nUmero verDe 800 485822

• tesoReRia ComUnale PResso CRF 055 5978829

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A cura del Dott. Giuseppe Garrubba

Cari lettori è appenatrascorso il mese dellaprevenzione, continuiamoa parlarne perché è unapratica da tener presenteogni giorno.Forse non tutti hanno

capito quanto è importantelavarsi correttamente e frequentemente i denti. Parliamoallora di come si forma la carie: dopo aver lavato i dentila loro superficie si riveste di un sottile strato di glico-proteine a provenienza salivare. Questa pellicola ha unruolo protettivo, è come se il dente venisse unto peressere protetto dagli agenti abrasivi ambientali, essaviene anche usata però dai batteri come superficie allaquale attaccarsi.La placca che si attacca al dente dopo che è stato pulito(detta placca batterica) si sviluppa nelle prime 2 o 3 orea macchia di leopardo.A 12 ore dall'inizio del processo il dente appare comple-tamente rivestito da una patina di 8-10 strati di cellule.Dopo un intero giorno (se non si lavano i denti) gli strati di cellule arrivano a 100, per diventare 300 dopodue giorni e poi aumentare in modo esponenziale. Questa

placca riveste il dente non permettendo che la saliva lodeterga più. Il malcapitato dente si ritrova sommerso daibatteri che consumano i resti del cibo producendo acidiche scioglieranno i suoi minerali provocando la carie. Parallelamente questi batteri danneggiano anche la gengiva,facendola infiammare (gengivite) e alla lunga ritirare conconseguenti zone di scollatura dal dente dove la placca siinsinuerà, provocando una progressiva degenerazioneche può portare anche alla piorrea (malattia delle gengivecon formazione di pus) che, se non curata, ha comeconseguenza il ritiro dell'osso e la perdita dei denti.Il rimedio a tutto questo è una corretta igiene da attuarecon l'appropriato uso dello spazzolino (con movimentosempre dalla gengiva verso il dente) e con il filointerdentale da passare fra i denti.Importante è anche l'igiene orale fatta dal dentista, almenouna volta all'anno, che non è sostituibile con l'igienegiornaliera in quanto serve a rimuovere l'accumulo ditartaro (deposizione deicomponenti calcarei dellasaliva).Ricordiamoci che ilnostro sorriso è troppoimportante per trascurarlo.

SALUTE A TUTTI.

QUESTO MESE: LA PREVENZIONE NON FINISCE MAI...

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6 Novembre 2010 il giornale nel tuo Comune

Page 7: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

PREmio nARRAtiVA undER 40CoRonA d’ALLoRo PER Lo SCRittoRE dELL’AnnoChi sarà il vincitore di quest’anno? La penna più amata del colle etrusco? Per scoprirlo bisogna aspettare sabato 27 novembre, alle ore 17, quando, alla Basilica di Sant’Alessandro si terrà la cerimonia di premiazione del Premio Fiesole Narrativa Under 40. A contendersi il riconoscimento sono Antonella Lattanzi con Devozione (Einaudi), Paolo Sorrentino con Hanno tutti ragione (Feltrinelli) e Nicolai Lilin con Caduta Libera (Einaudi). I tre giovani scrittori sono stati selezionati come finalisti dalla giuria presieduta da Franco Cesati e composta da Caterina Briganti, Franco De Felice, Sil-via Gigli, Marcello Mancini, Gloria Manghetti, Fulvio Paloscia e Lorella Romagnoli.

CiCLiSmo: mondiALE 2013iL CAmPionAto FA tAPPA A FiESoLEI campioni, si sa, non hanno nessun problema a pedalare in salita. E’ per questo che tra le tappe del Mondiale di ciclismo 2013, che vede Firenze al centro delle attenzioni del globo, ci sarà anche il colle etrusco, che vedrà gli atleti rincorrersi per il Pian del Mugnone e la Valle del Mugnone e poi su per le salite che si inerpicano da San Domenico fino alla centrale piazza Mino. Le aziende del territorio, gli esercizi commerciali e le associazioni della zona verranno coinvolte dall’amministrazione comunale durante i prepa-rativi così da ospitare la manifestazione sportiva nel modo più appropriato.

in moStRA AL muSEo CiViCoiL PAnthEon di AmALiA CiARdi duPRèDopo avere disseminato il colle di Fiesole con le sue raffigurazioni dei santi e dei simboli della cattolicità, Amalia Ciardi Duprè porta adesso nel cuore dell’antica città etrusca un singolare “pantheon” di terrecotte dipinte. Opere che portano i segni e i caratteri suggeriti da una ininterrotta stratificazione culturale, sintetizzati nella consapevolezza di una comune umanità che lega culture e generazioni attraversando i secoli e i millenni. “Turan e il Mistero Etrusco di Amalia Ciardi Duprè” è il titolo della mostra, curata da Maria Grazia Tonioli, in programma dal 4 dicembre al 6 febbraio 2011 nella Sala Costantini del Museo Civico Archeologico. In questa esposizione l’artista, famosa per avere tradotto nel linguaggio plastico contemporaneo l’icono-grafia cristiana, rinnovandola profondamente, ma mantenendone la carica comunicativa ed emozionale, si confronta con un mondo completamente diverso. Amalia Ciardi Duprè evoca le divinità etrusche attingendo alla pro-fondità del mito. Una sfida in cui la filologia si sposa con la creatività, in una dialettica che riesce a conciliare gli opposti con immagini di grande originalità.

pillole

Gioco dell’oca che va, “Autonarrazioni” che arrivano. Sono solo due delle inizitive proposte

da “Una casa a Caldine”, centro incontri alle porte di Fiesole dove, nell’ambito del progetto Strada Facendo, il 10 novembre gli 11 ragazzi disabili che lo frequentano apriranno le porte al pubblico per una giornata all’insegna dell’inte-grazione. Non è la prima volta che la struttura si apre verso l’esterno: solo lo scorso 10 ottobre, è stato allestito allestito un maxi gioco dell’oca le cui caselle sono state realizzate una ad una dai ragaz-zi stessi. “Abbiamo costruito un tabellone di grandi dimensioni - spiega Lisa, 33 anni, che insieme a Paolo, 31, lavora come educatrice nel centro - in modo da poter far partecipare anche i ragazzi con disabilità motoria, perchè questa giornata è pensata come un mo-mento all’insegna dell’abbattimen-to dei pregiudizi e delle barriere”. Diciotto caselle dipinte, ogni casel-la diversa dall’altra, ma tutte colo-rate con impegno e divertimento. Il progetto è promosso dalla Società della Salute zona nord-ovest, dal comune di Fiesole, dal comune di Vaglia, dalla Fratellanza popolare della valle del Mugnone e dalla cooperativa Sociale Silver del con-sorzio CO&SO. Ogni casella del tabellone nascondeva un imprevi-

sto o una sorpresa, proprio come accade nella vita, anche se tutto riportato alla dimensione del gioco e quindi diviso e condiviso tra alle-gria e risate. Il tema della giornata del 10 novembre è le “Autonarra-zioni” dove, tra sguardi e racconti, è possibile conoscere gli abitanti di “Una casa a Caldine”. “Ognuno dei ragazzi avrà modo di raccon-tarsi al pubblico nella maniera che preferisce - spiega Lisa -. Chi non riesce o non vuole farlo con le pa-role, potrà usare i disegni, la pittura o la musica, che è uno dei mezzi con cui si riescono ad esprimere al meglio”. Nei giorni di normale

amministrazione, nella struttura vengono organizzati corsi di mimo e pittura (tenuti da professionisti) su misura degli undici giovani tra i 16 e i 36 anni che frequentano il centro di Caldine, aperto tre volte la settimana. “Lo spirito delle gior-nate a porte aperte è quello di far partecipare più persone possibile, per far conoscere una realtà alla quale già normalmente si affaccia-no le persone del luogo e i bambini perchè si trova proprio nella piazza del borgo e non capita di rado che qualche curioso entri per capire di cosa si tratta. Noi accogliamo tutti con grande entusiasmo”.

CAlDINe. Tante le iniziative promosse nel centro incontri per ragazzi disabili

Giochi e musica a porte aperteCaterina Gentileschi

7Fiesole

Page 8: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

calligrafia. Un mestiere, quello del calligrafo, che riporta con la mente a un’epoca che, passando le dita sulla tastiera di un computer, si potrebbe pensare non sia mai esistita. E invece, non molto tempo fa e dopo un anno di lavoro, Daniel ha prodotto una copia scritta a mano della Divina Comme-

dia, proprio come facevano i monaci amanuensi nel medioevo. Non solo: nel 2000 aprì “The calligraphy shop”, unico negozio fiorentino specializzato nella vendita di oggetti per la scrittu-ra, che ha chiuso nel 2008 lasciando spazio ad un punto vendita online. No-nostante viviamo in quella che viene considerata “l’epoca di Internet”, sono molti i casi in cui un biglietto o una pergamena scritti a mano hanno un valore aggiunto rispetto a una stampa. Chi sono oggi i clienti di un calli-grafo? Ho dei clienti fissi, come per esem-pio l’Università e l’Istituto Europeo di Fiesole, che mi commissiona i di-plomi da consegnare ai neo dottori. Quando Ferragamo, Ricci o Benetton hanno un evento in programma, di so-lito io scrivo gli inviti. Ci sono lavori più “normali” come quelli che faccio per i biglietti da visita, i convegni o le partecipazioni ai matrimoni. Ma ho scritto anche pergamene per Placido Domingo e Riccardo Muti. Ora sto la-vorando alla riproduzione di un docu-mento scritto da Federico Barbarossa, il cui originale è andato perduto in un incendio.

Il signor Daniel Quinn è nato a Firenze nel 1951 da padre in-glese e madre italiana. Vive in via Bolognese e da circa dieci

anni ha ripreso in mano stilografi-che e pennini, abbandonati qualche anno prima, per riniziare a coltivare una passione nata negli anni ‘60: la

Il PeRsONAggIO. Tra i suoi clienti più assidui l’Istituto Europeo di Fiesole e Ferragamo

il calligrafo delle star sogna machiavelli

Ilaria Esposito

Daniel Quinn nel suo studio

Quanto conta la bella grafia? Nel caso di Daniel Quinn

moltissimo. Perché questo signore, di padre inglese e madre

italiana, ha trasformato la passione per la scrittura in un lavoro

Ci sono persone interessate alla calligrafia? Sarebbe importante recuperare le ore a scuola di “bella scrittura”? Ho fatto e continuo a fare corsi di cal-ligrafia e la partecipazione c’è. Negli ultimi anni l’interesse verso la scrit-tura è aumentato, ma a Firenze meno che in altre parti d’Italia. Per quanto riguarda i ragazzi, tempo fa andai in una scuola di Campi Bisenzio a fare due ore di lezione. Un esperimento riuscitissimo: i bambini impararono subito, dimostrandosi entusiasti. Sicu-ramente, la calligrafia aiuta le persone a pensare prima di scrivere, cosa che oggi accade di rado vista la rapidi-

tà dei mezzi di comunicazione (che anche io chiaramente uso). Prendersi un’ora al giorno per scrivere qualcosa significa dedicare del tempo a sé stes-si: ci si concentra e non si pensa più a niente. Ci sono strumenti particolari per calligrafi? Esistono pennini che si producono solo in Giappone. Oppure, certe va-rietà di inchiostro vengono ancora fatte con ricette naturali risalenti al medioevo. Il suo “sogno nel cassetto” da calli-grafo?Finire di copiare “Il Principe” di Ma-chiavelli. Mi mancano 20 pagine.

Il calligrafo al lavoro

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8 Novembre 2010 il giornale nel tuo Comune

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Spese sanitarie, rateizzazioni per l’acquisto della macchina, viaggi, ma soprattutto mutui per compra-re casa, ed ecco che in Toscana,

nel 2010, ogni cittadino ha contratto debiti per una media di 2.040 euro a testa. Se-condo i dati forniti dal Casper, Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (sigla che riunisce le varie associazioni di consumatori), ogni famiglia si ritrova ac-collate tutti i mesi delle spese fi sse che co-stringono al ricorso al credito. Non a caso nell’ultimo anno il numero dei prestiti ha segnato un aumento record del 20,8 per cento. In linea con l’allarme lanciato dalla Banca d’Italia, dunque, anche in Toscana è cresciuto l’indebitamento delle fami-glie e questo boom è causato da una forte perdita del potere d’acquisto. Secondo un rapporto di Unioncamere, nella classifi ca nazionale dei “cattivi pagatori” la Tosca-na indossa la maglia nera insieme al Ve-neto, alle Marche e all’Emilia Romagna. In queste regioni d’Italia, durante il 2009

si è registrato un incremento sia dei tito-li non pagati sia del loro importo. Anche perché essere un pessimo pagatore non è poi così diffi cile: basta saltare o ritarda-re il pagamento della rata di un fi nanzia-mento (anche di un prestito appartenente al credito al consumo, cioè di quei debiti contratti per l’acquisto di un elettrodome-stico o per rateizzare il pagamento di una visita dal dentista ad esempio) a causa di un qualsiasi motivo per essere registrati nelle “liste nere” dei “protestati”. A quel punto ottenere un nuovo fi nanziamento diventa davvero complicato. Ma in tempi di crisi pure i fi orentini hanno imparato a stringere la cinghia. Sono calati infatti gli

acquisti ritenuti non indispensabili (come gli articoli di profumeria, i libri, i giornali e la cartoleria) e la fonte primaria di in-debitamento rimane ancora il mutuo per la casa. A confermare questa tendenza sono i dati sull’andamento delle vendite al dettaglio: nei primi sei mesi dell’anno la situazione di diffi coltà del commercio toscano è stata legata ad una domanda in-terna che è diventata molto selettiva e cau-ta. Da un’indagine svolta da Unioncamere Toscana e Regione Toscana emerge che siamo ancora lontani dai livelli economi-ci della situazione “pre-crisi”: segnali un pochino più rassicuranti arrivano da parte delle imprese che gestiscono ipermercati, supermercati e grandi magazzini, mentre per gli esercizi specializzati (sia alimen-tari che non alimentari) le perdite di fat-turato restano ancora pesanti. Le diffi coltà maggiori sono ancora relative alle vendite di prodotti per la casa ed elettrodomestici (- 4,3 per cento) e di abbigliamento e ac-cessori (-3,5 per cento).

l’INChIestA/1. La causa sono spese sanitarie, rate per l’auto e mutui sulla casa

toscana, duemila euro di debiti a testa

Giuditta Boeti

Secondo un rapporto di Unioncamere, la nostra regione si aggiudica

la maglia nera (insieme a Marche, Emilia romagna e veneto) nella classifi ca

nazionale di chi non riesce a “coprire” le proprie uscite

l’INIZIaTIva

C’è uno strumento a disposizione delle famiglie toscane in diffi coltà a far quadrare i propri conti e si chiama “mi-

crocredito agevolato”. Si tratta di un sostegno che la Regione offre soprattutto a famiglie normalmente “non bancabili”, cioè che non sono in grado di offrire tutte le garanzie che occorro-no per ottenere un fi nanziamento, ma che dimostrano di poter assolvere l’impegno di restituzione se aiutate a superare il mo-mento di diffi coltà. E allora, in questi casi, è la stessa Regione a fare (gratuitamente) da garante alle banche (fi no all’80 per cento dell’intero ammontare) per la concessione di prestiti fi no

ad un massimo di 4 mila euro. Il credito potrà essere restituito anche in piccole rate (di 70/80 euro al mese) fi no ad un mas-simo di 5 anni ad un tasso di interesse agevolato (del 4/5 per cento medio annuo). Non sono previste spese di istruttoria o gestione della pratica, ed i fondi sono erogati al massimo entro 40 giorni dall’apertura della pratica. La Regione, per garantire i fi nanziamenti concessi dalle banche, ha costituito un fondo di garanzia iniziale di 1,2 milioni di euro. Punto chiave del micro-credito agevolato è la rete di Centri di Ascolto ai quali le fami-glie alle prese con problemi fi nanziari potranno rivolgersi per

accedere al sistema creato in collaborazione con Anpas, Arci, Caritas, Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura onlus e Misericordie. L’iniziativa nasce da una evidente diffi coltà eco-nomica in cui si trovano numerose famiglie toscane: secondo dati Cispel, infatti, nel 2009 non hanno potuto pagare 40 milioni di euro per consumo di gas, 150 milioni di euro relativi alla produzione di rifi uti ed al consumo di acqua; ed ancora, i pigno-ramenti immobiliari nel 2009 a Firenze sono cresciuti del 14,7 per cento. E il 32 per cento della popolazione anziana toscana vive oggi con meno di 750 euro al mese.

Si tratta di un aiuto erogato ai soggetti cosiddetti “non bancabili”, ovvero privi delle garanzie per ottenere finanziamenti

“microcredito agevolato”, un sostegno per le famiglie in diffi coltà

economia

In tempi di crisi anche i fi orentini hanno dovuto“stringere la cinghia”.E sono calati gli acquisti

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10 Novembre 2010

Page 11: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

L’azione legale non è l’unica via percorribile per il creditore che vuole ottenere quanto gli spetta. Spesso ricorrere al recupero crediti è un mez-zo più semplice per rivalersi sui propri debitori.

Anna Tino, della Nivi Credit S.r.l di Firenze, ha spiegato a Il Reporter perché e come questa forma di riscossione con-venga a entrambe le parti, creditori e debitori.La via del recupero crediti è “meno traumatica” per il debitore rispetto a quella legale?Il recupero crediti stragiudiziale è mediamente meno one-roso per il debitore, che non è gravato dai costi dell’azio-ne legale (solo per registrare un decreto ingiuntivo servono centinaia di euro). Inoltre, questo sistema è più immediato ed economico anche per il creditore, che paga la società di recupero solo se incassa e - come nel nostro caso - in prov-vigione rispetto al recuperato, senza costi iniziali. Chiara-mente la nostra azienda, come la maggior parte, collabora con studi legali: una volta percorse le strade stragiudiziali ed amichevoli il debitore ci costringe a perseguire le vie legali. Inoltre, col recupero legale si attivano procedure che incido-no sulla vita del debitore: il decreto ingiuntivo registrato, il pignoramento, l’istanza di fallimento sono anche consulta-bili da terzi. Il recupero stragiudiziale presta attenzione alla mediazione fra le parti e a febbraio 2010 tra la nostra asso-

ciazione di categoria Unirec e la Adiconsum è stato costitu-ito Ebitec, ente bilaterale per la tutela dei diritti dei debitori, anche in tema di privacy.Quali sono le situazioni tipiche che si presentano?Una persona (fi sica o giuridica) ricorre al capitale di terzi se non può far fronte ai suoi bisogni coi mezzi propri. Un im-previsto determina l’impossibilità di rispettare le scadenze di mutui, credito al consumo, etc. Qui sorgono i problemi, poiché non tutti hanno la percezione vera di quel che costa-no certi fi nanziamenti: per rimborsarne uno se ne prende un altro, entrando in un vortice di interessi talora al limite del tasso di usura. Il risultato è facile da immaginare...Il numero di debitori è aumentato negli ultimi anni?Sicuramente, per i tanti posti di lavoro persi con la crisi e perché prima di questa ottenere prestiti e fi nanziamenti era fi n troppo facile.Come prevenire questo fenomeno? “Stringendo” i rubinetti delle fi nanziarie, cioè effettuando analisi più severe sulla solvibilità dei soggetti che si avvi-cinano al mondo dei pagamenti rateali, del credito al con-sumo o dei prestiti in genere. D’altro canto, il vortice degli indebitamenti successivi potrebbe essere arrestato solo dal legislatore, con la previsione di soglie di usura sensibilmente più basse rispetto ai valori attuali.

Un esperto del settore racconta che questo tipo di soluzione

“è meno oneroso per rivalersi sui propri debitori, sempre più

numerosi a causa della crisi, e conviene ad entrambe le parti”

l’INChIestA/2. Per chi deve riscuotere quanto gli spetta la via legale non è l’unica esistente

Quelli che di mestiere recuperano crediti

Ilaria Esposito

FoCUS

A volte liberarsi dell’etichetta di “cattivo pagatore” può es-sere molto diffi cile. La missione principale dell’Associa-

zione Rmc (Recupero merito creditizio) è proprio quella di aiu-tare le persone che sono rimaste “intrappolate” nella cosiddetta “centrale rischi”, un elenco di nomi che serve agli istituti fi nan-ziari per controllare eventuali posizioni debitorie di chi avanza richiesta di credito. Quando qualcuno chiede un prestito a una banca o a una società fi nanziaria quest’ultima accede ad una banca dati, dove sono disponibili i nomi di chi ha situazioni di debito insolute. Ma in questi elenchi non si trovano solo i

veri “cattivi pagatori”. Spesso rimangono per lungo tempo an-che i nomi di coloro che, dopo un ritardo anche minimo, sono riusciti a pagare interessi e spese per estinguere il debito. Un sollecito di pagamento di una banca può essere suffi ciente a far fi nire chiunque nella cartella rischi, senza che l’interessato se ne renda conto. Finché il suo nome resta in questi elenchi una persona è esclusa dal mondo del credito, dal momento che gli istituti fi nanziari non prestano denaro ai cattivi pagatori o ai presunti tali. L’Associazione Rmc tenta di far fronte a questo problema, aiutando chi si trova in situazioni simili e conside-

rando caso per caso il da farsi. La sua azione si svolge attra-verso percorsi di formazione, informazione e consulenza sul mondo del credito e interventi veri e propri su casi di perdita del merito creditizio o altre questioni legali (anche attraverso convenzioni che l’associazione ha con esperti del settore, avvo-cati, ecc.). Inoltre, l’associazione sta portando avanti un lavoro di monitoraggio dei casi di inserimento nelle centrali rischi, per capire chi generalmente ha questo tipo di problema e per quali meccanismi burocratici la cancellazione dalle “liste nere del credito” avvenga tanto lentamente.

Ad occuparsene è un’associazione ad hoc, la Rmc (Recupero merito creditizio), che aiuta chi resta “intrappolato”

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A Firenze le cremazioni sono in costante crescita: nel 2009 sono state 2.500, fa-cendo segnare un +10 per

cento rispetto all’anno precedente, e solo nei primi 9 mesi del 2010 si è toccata quota 1.950. Un incremento esponenziale negli ultimi 20 anni, ba-sti pensare che nel 1990 le cremazioni erano appena 284. Nonostante i numeri aumentino, le infrastrutture restano le stesse, provocando ritardi e disagi. “Gli impianti attuali non bastano - spiega Eu-genio Nappini, segretario della Socrem di Firenze, la società per la cremazione - spesso ci troviamo in periodi di forte mortalità in cui le salme rimangono in giacenza per 3 o 4 giorni”. A frenare il progetto di nuove strutture c’è soprat-tutto la mancanza di fondi. “Abbiamo chiesto più volte al Comune di poter fare un terzo forno, che si aggiunga a quelli già esistenti presso il cimitero di Trespiano – prosegue Nappini – ma aspettiamo da anni una risposta concre-ta”. Vediamo nel dettaglio le regole che disciplinano questa pratica sempre più diffusa anche a Firenze. L’ultima legge nazionale in materia risale al 2001. La cremazione è permessa nel caso in cui il defunto abbia espresso questa volontà, oppure quando la decisione viene presa dal parente più vicino, o ancora se la persona deceduta è stata iscritta a una società per la cremazione. Si tratta di associazioni senza fi ne di lucro – oltre 40 in Italia, 9 in Toscana distribuite nel-le varie province - che seguono tutta la parte burocratica e assistono i parenti. Il procedimento di incinerazione, ovvia-mente, può essere eseguito solo dopo l’ok del medico legale, che deve esclu-dere l’eventualità di una morte legata a un reato. Dal 2004 anche la Toscana ha una legge regionale che disciplina la dispersione delle ceneri e che dà la pos-sibilità ai cittadini di conservare le urne cinerarie in casa. Chi vuole spargere le ceneri può farlo all’interno delle aree dedicate. A Firenze esistono due luoghi di questo genere: il “Giardino della Ri-membranza”, all’interno del cimitero di Trespiano, e quello alla fi ne del parco delle Cascine, nei pressi del monumen-to all’Indiano, dove confl uiscono Arno e Mugnone. La dispersione è permessa anche all’aperto: nei fi umi (a cento me-tri dalla riva), in mare (a un miglio dalla costa), in montagna (a oltre 200 metri dai centri abitati) e in aree private (lon-tano dalle abitazioni e con il consenso del proprietario). “Uno dei luoghi scelti

Nel 2009 si è registrata una crescita delle richieste del 10 per cento, ma questo crea

dei problemi, perchè “gli impianti attuali non bastano”, spiega il segretario della Socrem.

Che poi svela: “Tra i luoghi più utilizzati per spargere le ceneri spicca Monte Morello”

Il PuNtO. In costante aumento il numero dei fiorentini che optano per questa soluzione

Cremazione, scelta sempre più diffusa

Gianni Carpini

dalla maggior parte dei fi orentini per spargere le ceneri è Monte Morello” spiega Eugenio Nappini. La dispersio-ne, secondo i dati della Socrem, è scelta dal 5 per cento delle persone, il 15 per cento decide invece di custodire l’urna nella propria abitazione, il restante 80 per cento preferisce la tumulazione in uno dei 32 cimiteri fi orentini. Per in-formazioni sull’argomento è possibile visitare il sito internet www.socremfi -renze.it.

Celebre è il caso di Ugo Fo-scolo, sepolto proprio in

quella basilica celebrata nei suoi Sepolcri: Santa Croce. Un vero e proprio pantheon degli artisti, dove sono ospitate le tombe di molti grandi come Michelange-lo e Galileo. Ma anche la me-moria di numerosi personaggi della storia recente è affi data a Firenze. Le Porte Sante sono il “cimitero vip” per eccellenza. All’ombra di San Miniato al Monte riposano Giovanni Spa-dolini, Mario Cecchi Gori con la moglie Valeria, lo stilista Enrico Coveri e tanti scrittori: Vasco Pratolini, Carlo Collodi (al seco-lo Carlo Lorenzini) e il creatore di Gian Burrasca, Luigi Bertelli. Sulle lapidi si leggono altri nomi famosi in città come l’editore Felice Le Monnier, Stanislao Pa-szkowski, fondatore dell’omoni-mo caffè, e il marchese Giovanni Meyer, padre dell’ospedalino di Firenze. A 4 chilometri di distan-za, nel cimitero evangelico degli Allori al Galluzzo, riposa una grande giornalista, tanto seguita quanto discussa: Oriana Falla-ci. Meno conosciuta è invece la tomba di Eugenio Montale, nel cimitero di San Felice a Ema. Accanto a lui la moglie Drusil-la. Un altro poeta, Mario Luzi, giace sulle colline di Firenze, nel cimitero di Trespiano. C’è anche una nota curiosa. La città gigliata ospita i resti degli ultimi discen-denti di William Shakespeare: Beatrice Shakespeare e Edward Claude Shakespeare Clench, tu-mulati nel cimitero degli inglesi al Piazzale Donatello. Ci sono poi personalità chiacchierate. Come Claire Clairmont, sepolta nel cimitero Monumentale della Misericordia all’Antella, amante di George Byron, che dal poeta e politico inglese ebbe una fi glia. Sempre all’Antella si trova la tomba di Fanny Ronchivecchi Targioni Tozzetti, nobildonna fi orentina. A lei si rivolse l’amo-re (non corrisposto) di Giacomo Leopardi, che le dedicò il Ciclo di Aspasia.

Dalla Fallaci a Le Monnier

tanti i vip che riposano da noi

FoCUS

Dal 2004 la Toscana ha una legge ad hoc

società

LA RUBRICA DELL'AVVOCATOA CURA DI GUGLIELMO MOSSUTO Avvocato in Firenze

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I MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA La moglie non era "per nulla intimorita dal comportamento del marito, era solo nella con-dizione psicologica di una persona scossa.... esasperata... molto carica emotivamente".Con questa motivazione la Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25138 del 2 luglio 2010, ha assolto il marito dal reato di maltrattamenti in famiglia ribaltando le decisioni dei giudiciterritoriali. Torna a sorprendere ancora una volta la Corte: gli operatori del diritto e sicuramente icomuni cittadini.Nel caso il marito aveva, nell'arco di ben tre anni, ingiuriato, offeso, minacciato e percosso la moglie ripetutamente. La stessa,dal canto suo, non si era fatta sopraffare dalla condotta dell'uomo e lo aveva denunciato.In primo grado ed in appello, l'imputato era stato condannato alla pena di otto mesi di reclusione.La Cassazione, invece, ha ritenuto che le aggressioni subite dalla moglie non integrassero il connotato della abitualità della condotta di maltrattamento richiesto dal codice penale (art. 572) poiché, a causa del suo carattere forte, non era per nulla intimorita dalla violenza del marito. Piuttosto, gli episodi denunciati denotavano l'esistenza solo di un "clima di tensione tra iconiugi", ma non costituivano una vera e propria condotta di sopraffazione.Scrivono i giudici della Cassazione "non risulta offerta alcuna indicazione che deponga per la sussistenza, in capo all'imputato,di una volontà sopraffattrice idonea ad abbracciare le diverse azioni ed a ricollegare ad unità i vari limitati episodi di aggressionealla sfera morale e fisica del soggetto passivo".Viene da domandarsi: quanto una donna deve essere "intimorita" o "sofferente" affinché le percosse del marito siano considerate unmaltrattamento? Quante percosse od offese si devono subire per sentirsi maltrattate? E poi, se la donna ha un c.d. "carattere forte"le percosse ricevute dal marito non costituiscono reato? Ed allora, fin dove può spingersi un marito violento?Domande che ancora una volta non trovano risposte garantiste. Chi non ricorda il clamore della sentenza sui jeans: non sussiste lo stupro se la donna indossa il ben noto capo di abbigliamento,emblema del mondo del rock degli anni '50. Era il 1999 e poco dopo la Corte, in più occasioni, ha mutato orientamento. Ed oggi: non è maltrattamento la percossa se la moglie ha un carattere forte! Ci aspettiamo un analogo percorso di ravvedimento,quanto meno perché l’interesse dello Stato alla salvaguardia della famiglia e il diritto al rispetto della personalità di ogni individuo,uomo, donna o bambino che sia sono i cardini del nostro ordinamento giuridico, i fondamenti della nostra società e come talidevono essere protetti.Troppe volte sfogliando un giornale, ascoltando la radio o guardando il Tg serale assistiamo impotenti al racconto di storie didonne oltraggiate, calpestate, aggredite... storie di ordinaria follia di gente comune, nella nostra città, nel nostro quartiere odanche nell'appartamento accanto al nostro!

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12 Novembre 2010

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Ex mogli, ex mariti, ex fi -danzati. Ma anche uomini e donne comuni, non ne-cessariamente ex. Colleghi

d’uffi cio, vicini di casa, madri, amanti e mogli. Insomma, gli stalker o mole-statori assillanti, quelli che pur di far soffrire l’amore perduto gli rendono la vita un inferno: danneggiando le loro auto, recapitando a casa regali

un nuovo reato, il vizio di perseguitarel’AllARMe/1. Anche a Firenze sono molti i fatti di cronaca che hanno a che fare con lo stalking

Giuditta Boeti

attualità

Un decreto legge dell’anno scorso prevede punizioni severe

per questo tipo di molestie assillanti, ma intanto cresce il numero

delle segnalazioni e delle situazioni con esiti drammatici. a Signa

l’ultimo episodio, con due donne accoltellate dal vicino di casa

macabri, tappezzando le bacheche di Facebook, o le cabine telefoniche, con messaggi a luci rosse e numero di cellulare dell’ex amata. Sono anche le donne a non rassegnarsi all’idea di essere state “mollate” dopo una breve relazione, e allora iniziano a tampina-re i malcapitati con centinaia di telefo-nate e sms, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Gli stalker, si diceva, quel-li che si appostano sotto casa o dietro l’uffi cio dove lavora “l’oggetto delle loro attenzioni morbose” e che, gior-no dopo giorno, diventano sempre più violenti. Il confi ne tra molestia e stal-king è labile e passa attraverso l’as-siduità e la continuità della persecu-zione, perché lo stalker con tenacia e perseveranza porta avanti le richieste, in modo ossessivo, fi no al punto che, se non si assecondano queste pretese, arriva a rovinare la vita, se non addi-rittura a toglierla, uccidendo. L’ultimo caso salito alla ribalta della cronaca fi orentina è quello di un pensionato di 75 anni che ha accoltellato in strada le sue vicine di casa, madre e fi glia, che lo avevano denunciato (e fatto con-dannare) per stalking. Il motivo? L’uo-mo non tollerava il cane delle vicine e questo, nel tempo, avrebbe acceso rancori culminati nelle denunce, fi no alla condanna. Ma questo episodio è solo uno dei tanti casi denunciati da quando sono entrate in vigore – il 25 febbraio scorso con un decreto legge – le norme sullo stalking. La legge dovrebbe funzionare da deterrente: la pena oscilla tra 1 e 4 anni di reclusio-ne, e aumenta se il reato è commesso dal coniuge separato o divorziato o da persona con cui la vittima ha avuto una relazione affettiva. Si arriva inve-ce all’ergastolo nel caso di omicidio preceduto da stalking. Non lontano, infatti, è l’arresto di una ragazza fi o-rentina di 20 anni, che è stata fermata dai carabinieri per lesioni personali aggravate perché, armata di coltello a serramanico con una lama di 9 centi-metri, ha accoltellato il fratello dello stalker che l’avrebbe insultata e mi-nacciata in strada per vecchi dissapori. La ragazza aveva già denunciato l’ex fi danzato, di 19 anni, che la persegui-tava, facendolo arrestare per stalking. Ma la sua azione non è bastata perché le intimidazioni sono continuate su Facebook e a queste si sarebbero ag-giunte quelle dei familiari, tanto che la ragazza – perennemente spaventata – aveva deciso di circolare armata per potersi difendere in caso di necessità. Ma il fenomeno ha davvero dimensio-ni vastissime, anche nel resto del Pa-ese. I dati dell’Osservatorio nazionale stalking riferiscono che nei primi tre mesi del 2010 le persone denunciate per stalking sono state 1.592, mentre 293 gli arrestati.

Nei primi tre mesi del 2010, in Italia, ci sono state 1.592 denunce

Il punto sulla situazione con Ni-coletta Livi Bacci, presidente

dell’associazione “Artemisia”.Lo stalking è un fenomeno in crescita nel nostro Paese. Qual è la situazione attuale a Firenze?Anche nella nostra città – e in tutta la provincia fi orentina – il feno-meno dello stalking e del fem-minicidio, in particolare, è molto aumentato. Solo nel 2009, anno in cui è entrato in vigore il decreto legge che punisce come reato lo stalking, sono state circa 750 le donne che si sono rivolte al nostro Centro antiviolenza e, di queste, quasi il 6 per cento ha denunciato casi di molestie assillanti. Potreb-be sembrare un dato relativamente basso, ma purtroppo non lo è, per-ché quando le donne si rivolgono a noi vivono già una situazione par-ticolarmente pericolosa che mette a repentaglio la loro vita. Qual è il profi lo di chi si rivolge all’associazione Artemisia? Si tratta di donne inseguite dall’ex partner, perseguitate con apposta-menti e pedinamenti, a volte co-strette a lasciare la casa, il lavoro e cambiare città per non essere am-mazzate. Nella quasi totalità dei casi, la relazione tra stalker e vit-tima è di natura sentimentale e la condotta persecutoria del molesta-tore è fatta di minacce tali da ali-mentare un crescendo di preoccu-pazione, tensione e paura. Ricordo il caso di una donna il cui stalker la perseguitava al punto che arrivò a spaccare le vetrine del negozio in cui lei lavorava; la donna fu li-cenziata e dovette lasciare Firenze perché vivere qui le era diventato impossibile.Qual è il sostegno che date alle donne in diffi coltà?Abbiamo a disposizione un cen-tralino telefonico (055/602311) per fornire consulenze e fi ssare dei colloqui di accoglienza utili ad analizzare insieme la situazio-ne e a stabilire in accordo con le donne un percorso di uscita dalla violenza. Offriamo consulenza psicologica, informazione legale e un orientamento alla ricerca di lavoro.

La presidente di Artemisia

“troppe vittime anche in città”

Il PUNTo

/G.B.

14 Novembre 2010

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attualità

Non bastasse la crisi che, mese dopo mese, sta contri-buendo ad infoltire le fi la di disoccupati e cassintegrati

anche in Toscana, c’è un’altra parola che è ormai entrata preoccupantemente a far parte del “vocabolario” del lavo-ratore di oggi: mobbing. Spesso usato senza che se ne conosca l’esatto signi-fi cato, questo termine sta a denotare un fenomeno molto grave: continue vessazioni e violenze psicologiche (e in qualche caso anche fi siche) nei con-fronti di un lavoratore da parte di un su-periore o di un collega, comportamenti che fi niscono per ledere la dignità personale e professionale della vittima fi no a provocare conseguenze sulla sua salute (e a volte non solo). Spesso con un fi ne ben preciso: costringere il lavo-ratore a rassegnare le dimissioni. Una pratica subdola, a volte non troppo fa-cile nemmeno da riconoscere e quindi da denunciare. Ma in Toscana come vanno le cose su questo fronte? Non troppo bene, almeno a giudicare dai dati dell’uffi cio vertenze e lavoro della

Cgil. In un anno, da ottobre 2009 all’ot-tobre scorso, sono stati una sessantina i casi trattati in tutta la regione, tra quelli già in giudizio e quelli ancora da ve-rifi care. Ma è un numero, questo, che ne nasconde ben altri, assicurano dalla Cgil. “Per sessanta casi che trattiamo ce ne sono almeno 600 che ci vengono denunciati – spiega Luana Del Bino, responsabile dell’uffi cio vertenze della Toscana – che poi non risultano essere mobbing ma altre cose, ma che sono pur sempre disagi sul lavoro. In una scala di colori il mobbing rappresenta il nero, ma dal bianco al nero le sfu-mature sono molte”. E comunque, ag-giungono dalla Cgil, 60 casi in un anno sono un numero a cui mai si era arrivati in passato. “Se avessimo comincia-to qualche anno fa il lavoro a tappeto che stiamo facendo ora – prosegue Del Bino – i numeri sarebbero ben altri. Ma ora c’è la crisi”. E cosa c’entra la crisi con il mobbing? “C’entra, perché ora i lavoratori hanno il terrore di perdere il proprio posto – risponde la responsabi-le dell’uffi cio vertenze – e per questo

subiscono anche i comportamenti più gravi senza dire nulla. Solo gli esaspe-rati denunciano”. Persone che proprio non ce la fanno più, e per cui tutto questo si è trasformato in una “malat-tia”. “Parlando di un caso già passato in giudicato – racconta Del Bino – per i comportamenti che era costretta a subire a una lavoratrice era venuto

l’esaurimento nervoso, aveva preso 20 chili, piangeva sempre... abbiamo fatto vertenza, e le è stato riconosciu-to un risarcimento, oltre a essere stata rimessa in ‘sicurezza’ sul lavoro”. Non ci sono, stando ai dati della Cgil, cate-gorie più a rischio di altre (il fenomeno interessa tanto gli impiegati quanto gli operai), e i “mobbizzati” sono in quasi

egual numero uomini (48%) e donne (52%), mentre i lavoratori più “colpiti” sono quelli tra 45 e 50 anni. Ma cosa deve fare chi si trovi, suo malgrado, ad affrontare una situazione simile? “Ri-volgersi immediatamente a un uffi cio vertenze – conclude Del Bino – ce ne sono in tutte le province toscane. E sanno bene cosa fare”.

Ivo Gagliardi

Ma quand’è che si può par-lare correttamente di

mobbing e quando, invece, il disagio di un lavoratore deriva da altre cause? Per cercare di far chiarezza su questo fenome-no Il Reporter ha interpellato Riccardo Del Punta, docente ordinario di diritto del lavoro all’Università di Firenze.Professore, cosa significa esat-tamente mobbing sul lavoro?Questa parola deriva da un comportamento animale, quan-do in alcuni branchi un membro viene emarginato dagli altri: da qui la sua trasposizione sul lavoro. In genere si riconosco-no due tipi di mobbing: quello verticale o strategico, messo in atto dal datore di lavoro, un atteggiamento persecutorio che in genere, ma non sempre, ha lo scopo di spingere alle dimissio-ni, e quello orizzontale, che non nasce per iniziativa dell’azien-da ma tra colleghi come di-sfunzione del lavoro. Anche in questo caso, però, è l’azienda a risponderne.Ci sono criteri universali per riconoscerlo?No, non ci sono. In alcuni casi è evidente, in altri i confini sono

sottili. Perché si possa parlare di mobbing ci deve essere una condotta persecutoria e pro-grammata che si protrae nel tempo. A volte il periodo mini-mo si calcola in 6 mesi, ma non è una regola generale.Quindi non è un fenomeno fa-cile da individuare...No, assolutamente. Si può pre-sentare con un demansionamen-to, con una sanzione disciplina-re, con rimproveri esagerati, ma anche in molti altri modi. Biso-gna stare attenti.A che punto siamo, in Italia, nel suo riconoscimento e trat-tamento?Nel nostro paese il mobbing è stato “scoperto” come fatto giu-ridico da una decina di anni, la prima sentenza è stata emessa dal tribunale di Torino nel ‘99. I casi accertati sono molti meno di quelli denunciati, perché a volte i lavoratori si ritengo-no mobbizzati quando non lo sono, altre è difficile valuta-re. Comunque, dato che fino a dieci anni fa non se ne parlava nemmeno, sono stati fatti gran-di progressi. È importante che questo disagio ora sia venuto fuori.

“non è facile da riconoscere”l’INteRVIstA. Riccardo Del Punta, docente universitario

l’AllARMe/2. Sono state una sessantina, in un anno, le vicende affrontate dalla Cgil in Toscana

mobbing sul lavoro, aumentano i casi

Con la crisi, però, in molti hanno il terrore

di perdere il posto, e così vengono subiti

in silenzio anche i comportamenti più gravi.

Uomini e donne di 45-50 anni i più a rischio

/I.G.

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MOBIlItÀ/1. Microcamere sul lunotto delle vetture Ataf per incastrare i furbetti della preferenziale

A bordo degli autobus è salita la “spia”“attenti a quella busvia”:

370 occhi elettronici

sono pronti

a fotografare la targa

di chi vi transita senza

poterlo fare. E in caso

di incidente funzionano

come scatole nere

I furbetti della corsia preferenziale hanno le ore contate. A coglierli in fl agrante sa-ranno 370 occhi telematici montati su tut-ti gli autobus in circolazione. Guai a chi

sgarra, le microcamerine posizionate sui lunot-ti anteriori delle vetture fotograferanno la targa dei trasgressori e la invieranno immediatamen-te alla centrale operativa. Occhio anche in caso di incidenti, perché il meccanismo funziona come una sorta di piccola scatola nera, in gra-do di immagazzinare una serie di altre infor-mazioni sulla vettura (come velocità e frenata) in modo tale da smascherare i più scaltri anche in questo caso. Tramontata l’ipotesi di installa-re telecamere fi sse all’ingresso di tutte le pre-ferenziali (attualmente sono una trentina), ope-razione che avrebbe richiesto un investimento di oltre 2 milioni di euro da parte del Comune, Ataf ha deciso di attrezzarsi da sola. Tagliando di gran lunga sulle spese. “Ogni microcamera costa solo 195 euro – fa sapere il presidente Fi-lippo Bonaccorsi – e ci consente di risparmiare anche sulle polizze assicurative”. Un risparmio stimato circa nel 30% proprio grazie al sistema da “computer di bordo” che memorizza infor-mazioni valide anche in caso di processo. Il meccanismo è già stato messo in pratica con successo in diverse città d’Europa e d’Ameri-ca, dove va sotto il nome di Road Scan, ma an-che più vicino a noi: a Prato, a Pisa e a Carrara, solo per fare alcuni esempi. A Firenze l’ope-razione inchioda-trasgressori è già cominciata, le piccole scatole nere sono già state installa-

te su gran parte dei bus. Non solo, le micro-camere hanno gli occhi anche dietro e sono pertanto in grado di osservare anche quel che succede all’interno della vettura. Un elemento di sicurezza in più per autisti e passeggeri. E le telecamere fi sse? “Rimane un sistema vali-do all’interno della Ztl”, rimarca Bonaccorsi. Undici le corsie già videosorvegliate, in tutte le altre basterà che gli autisti schiaccino un bottone non appena vedono un’auto davanti a loro e scatterà la multa. Il verbale da 80 euro sarà recapitato direttamente a casa per posta. E ci sarà poco da reclamare. “Saremo al sicuro da eventuali ricorsi – annuncia il presidente Ataf - abbiamo già ricevuto conferma dal mi-

nistero dei trasporti”. Altre novità dovrebbero arrivare a breve e riguardano l’allargamento della rete delle busvie. Il piano di partenza è sempre quello presentato dall’azienda di tra-sporto pubblico a inizio anno, che prevedeva l’entrata in scena di altre 14 preferenziali. La mappa è ancora in mano ai tecnici di Palazzo Vecchio ed è diffi cile fare pronostici su tempi e chilometri, ma pare ormai chiara l’intenzione di riservare ai mezzi pubblici alcuni tratti stra-tegici, soprattutto in ingresso/uscita dalla città, come via Forlanini, via Reginaldo Giuliani, viale Morgagni e viale Europa. Allo studio an-che una soluzione anti-traffi co per via Lorenzo il Magnifi co e via Toselli.

Francesca Puliti

on the road

Occhio a parcheggiare in doppia fi la o in prossimità degli incroci stradali.

Da qualche settimana a questa parte chi intralcia il percorso degli autobus rischia di beccarsi una denuncia per interruzio-ne di servizio pubblico e blocco strada-le. E una conseguente richiesta di danni da parte dell’Ataf. Il presidente Filippo Bonaccorsi ha deciso di dichiarare guerra agli autisti indisciplinati, colpevoli di ral-lentamenti o addirittura di deviazioni. E i verbali fi occano: nelle prime tre settima-ne erano già a quota 40. Fino a 200 euro il risarcimento imposto ai “parcheggiato-ri selvaggi”. Se i presidi nelle zone cal-de, da parte dello stesso personale Ataf ma anche dei vigili, prosegue, alla linea dura delle sanzioni Bonaccorsi ha deciso di affi ancare in seguito anche un metodo più soft. Non sanzioni ma opere di sensi-bilizzazione. Nei casi meno eclatanti si è optato infatti per un semplice volantino di avvertimento, della serie “per questa volta passi, ma la prossima paghi”. Ma di episodi clamorosi ne sono stati regi-strati, da quando è cominciata la battaglia (circa a metà settembre) ad oggi. Come quello di un ragazzo che, di fronte alla richiesta di danni, si è giustifi cato dicen-do “ieri sera avevo bevuto troppo e non ricordo dove ho parcheggiato la macchi-na”. L’auto l’aveva abbandonata in piaz-za Strozzi, sbarrando il passaggio ai bus. A inizio settembre un’altra macchina lasciata sull’angolo tra viale Redi e via Toselli aveva costretto tutti gli autobus in transito a deviare il percorso per un’ora e mezzo, dopo che uno di loro si era inca-strato nel disperato tentativo di passare. Non va meglio a chi parcheggia nello spazio delle fermate, abitudine tutt’altro che poco comune in città. Ma forse, al-meno la prima volta, si metterà in tasca solo un volantino, anziché un salato bol-lettino da pagare.

Lotta alla sosta selvaggia

Chi intralcia il traffi copaga (caro) i danni

/F.P.

FoCUS

L’unica donna che non ti fa aspettare

www.intaxifirenze.it

055 200.13.26Il primo taxi tutto al femminile

16 Novembre 2010

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i motorini? hanno pure un sindacatoMOBIlItÀ/2. A Firenze il popolo degli scooteristi ha tantissimi adepti: il 18 per cento dei residenti

Annalisa Cecionesi

Nelle fredde giornate invernali raccolgono gli sguardi impietositi degli automobilisti, che in coda si trasformano in occhiate invidiose. E’ il popolo degli scooteristi, da queste parti

piuttosto folto. Firenze è infatti una delle città italiane con la più alta concentrazione di motocicli. Secondo i dati diffusi dal Comune, relativi alle iscrizioni al Pra+ del 2008, il 18 per cento dei residenti a Firenze possiede un motociclo, uno ogni 5 abitanti. Ma com’è la vita del-lo scooterista fi orentino? La nota dolente, a sentire i cen-tauri, sono i parcheggi. A pagamento, proprio non se ne parla. L’unico esistente, al momento, è quello di piazza San Firenze, istituito qualche anno fa per regolare il for-te affl usso in prossimità del tribunale. Ma nella delibera che rivoluziona la sosta approvata recentemente dalla giunta comunale si parla anche di 0,50 centesimi l’ora per la sosta di motocicli e ciclomotori. Sebbene quella di istituire nuovi parcheggi a pagamento per le due ruote sia solo una proposta da valutare, è bastata a far scattare un’iniziativa di protesta tra gli scooteristi. “La raccolta delle fi rme - dichiara l’ex consigliere comunale Jacopo Bianchi, fondatore, nel 1997, del Simis (Sindacato Ita-liano per il Motociclo e contro le Ingiustizie Stradali), meglio conosciuto come Partito dei Motorini – ha l’in-tento di contrastare una scelta ingiusta e sbagliata della giunta Renzi che penalizzerà gli studenti e i lavoratori di tutte le classi sociali che, in molti, hanno scelto in-telligentemente questo mezzo per inquinare meno e spostarsi senza i tempi dei mezzi pubblici”. Ma anche se accantoniamo lo spettro dei posteggi a pagamento, il

problema della sosta rimane. Su Facebook un gruppo in-voca “più parcheggi per i motorini in centro a Firenze”. E’ proprio l’area centrale il problema maggiore. Piaz-za della Repubblica, San Marco, la zona universitaria. Stazione compresa, dopo la demolizione della pensilina e la scomparsa della fi la di posteggi per le due ruote. I parcheggi torneranno, ma non nel solito posto: 36 in via Alamanni e 62 in piazzale Montelungo. “Trovare un posto in centro è un’odissea – racconta Catia - e quando succede ritrovo il motorino assediato, tanto da non poter uscire”. Nel mirino è la sosta selvaggia. “In pieno centro – continua Eleonora - trovare posteggi per il motorino non è semplicissimo, altrove va meglio. Basterebbe che facessero le multe alle macchine che li invadono”. Al-

tre richieste da parte degli scooteristi? Asfalti nuovi di zecca. Qualche strada è stata messa a nuovo, ma in altre siamo in alto mare. E segnaletiche più sicure, a comin-ciare dai pericolosi guard-rail. E ancora, il via libera ai motorini sulle corsie preferenziali. Anche qualche de-posito per caschi non guasterebbe. Ma gli scooteristi si accontentano di un po’ di sicurezza in più. Scarrozzarsi il casco, poco male.

a fondarlo è stato l’ex consigliere comunale Iacopo Bianchi.

oggi i problemi di chi guida un ciclomotore sono tanti,

a partire dalla carenza di parcheggi nell’area del centro storico

on the road

Chi si sposta sulle due ruotechiede anche nuovo asfaltoe una segnaletica più sicura

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centro – in specie nella zona di Santa Croce – alziamo gli occhi e aguzzia-mo la vista, abbiamo ancora la possi-bilità di fare un tuffo nel passato e im-batterci, ad esempio – siamo in largo Bargellini – in una lapide con su in-cisa: “Pizzicheria e canova di vini” (e alzi la mano il fi orentino che conosce il signifi cato della parola “cànova”); o ancora, l’arco in pietra riportante la scritta, ormai quasi illeggibile “Ma-celleria di Alfredo Nencioni” (via Ghibellina). Rimanendo all’antica arte dei Beccai, l’insegna di via de’ Neri (con tanto di numero di licenza) e quel capolavoro kitsch che è l’inse-gna di via San Gallo, ricca di fregi e abbellita con una testa di mucca scol-pita; o ancora, uscendo dal centro e spostandoci in via del Ghirlandaio, la scritta “Macelleria” in carattere goti-co, suggestiva e a dire il vero un po’ inquietante. E ancora, resistono sulle entrate di alcuni fondi commerciali le lapidi delle vecchie “friggitorie” (ad esempio in San Lorenzo, anch’essa con numero di licenza). Cambiando genere troneggia ancora in via Pan-dolfi ni l’ovale in pietra con la scritta “Antica cascina, mescita di caffé e lat-te”, o l’insegna di una vecchia cantina in via de’ Bardi, con tanto di orario di apertura. In gran parte dei casi dei vecchi esercizi rimane solo l’insegna sbiadita, molto spesso nemmeno più quella. E’ il tramonto della Firenze bottegaia, l’anima antica della città soppiantata dalle nuove regole del mercato. Un tramonto interminabile. E’ la globalizzazione, bellezza.

rendono ogni città del mondo sempre più simile alle altre, talvolta resistono alle minacce assieme ai negozi che ‘presentano’, spesso invece soprav-vivono a futura memoria, mentre nei fondi sottostanti si vendono prodotti e merci che niente hanno a che fare con quanto scritto sopra la porta. Al-tre volte addirittura una saracinesca abbassata è il segno evidente che la storia ha fatto il suo corso. E dire che sin dal 1800 le insegne rappresenta-no, oltre che una forma di comunica-zione commerciale, un’espressione artistica: una sorta di carta d’identità con un ritratto dipinto al posto della foto. Tanto signifi cative da ispirare (era il 1909) al poeta fi orentino Aldo Palazzeschi una “passeggiata” per le vie di una città non descrivendone le bellezze, ma semplicemente leggendo le scritte sopra i negozi. E se provas-simo a farla oggi, una passeggiata si-mile, cosa vedremmo e leggeremmo? Una sequela di neon e grandi fi rme, di catene di franchising, di prodotti di basso consumo, che niente hanno a che vedere con la tradizione fi oren-tina. Ma se, camminando nelle vie del

Insegne in marmo o in pietra serena, dipinte a pennello sul legno o a mosaico su vetrate, simboli dell’anima di una città,

pezzi di storia. Insegne che parlano di una Firenze che non c’è più, se non nel ricordo dei più anziani. Soppian-tate dal freddo del neon, cancellate dall’incuria e dal tempo, sfrattate dal-le infl essibili leggi del mercato che

Molte (purtroppo) sono state soppiantate da neon e grandi fi rme. resistono

tenacemente ai tempi moderni alcuni “classici” come quelli in via Ghibellina, largo

Bargellini, via dei Neri, via San Gallo, via del Ghirlandaio, via Pandolfi ni, via de’ Bardi...

CuRIOsItÀ. Girando per la città con il naso all’insù se ne scoprono di antiche e bizzarre

strada che vai, insegna che trovi

ieri e oggi

Lorenzo Salusest

Un’insegna? Un fi orino. O qualche quattrino. Chissà

se anche nei secoli scorsi i com-mercianti e gli artigiani fi orentini avranno avuto a che fare con la gabella sulle insegne delle loro botteghe. Perché forse non tutti sanno che per chi oggi ha un eser-cizio commerciale, tra le molte imposte cui deve far fronte, c’è anche quella su quel rettangolo apposto sulla porta del negozio con su scritto quasi sempre sem-plicemente il genere dell’attività commerciale e il nome. Tutte le forme pubblicitarie sono infatti assoggettate a imposte, e non sfuggono neanche le insegne sulle vetrine, nonostante esse svolgano spesso anche una fun-zione di abbellimento, o quanto meno di illuminazione – e quindi di maggiore percezione della si-curezza – della città. Per calco-lare l’ammontare della gabella è necessario l’aiuto nell’ordine: di un commercialista che traduca in italiano comprensibile la norma e presenti la domanda senza er-rori formali, di un geometra che misuri le dimensioni dell’inse-gna, di un ragioniere che esegua i non immediati calcoli. E tal-volta di un avvocato che difenda il commerciante se questi dà in escandescenze al termine di tutti i passaggi e il pagamento fi nale. Cifra non irrisoria, a dire il vero: perché se sino a 5 metri quadrati si è esentati dal pagamento, oltre la tariffa schizza immediatamen-te verso l’alto: dagli 84 ai 252 euro a metro quadro all’anno, a seconda della via (la città è di-visa in 3 zone) e della superfi cie totale dell’insegna (fi no a 2 mq, da 2 a 5, oltre i 15). Tradotto, si-gnifi ca che un bar con tre sporti e tre insegne standard da 2 mq l’una, e quindi 6 mq totali, andrà a pagare come minimo 504 euro all’anno. E non ci sono sacchetti neri o tabelloni luminosi montati al contrario (fenomeni sempre più diffusi e legati alla fase pre-cedente all’autorizzazione) che tengano: l’imposta è come il Na-tale. Quando arriva, arriva.

Ogni zona ha la sua tariffa

ma mantenerle ha il suo costo

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18 Novembre 2010

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la nuova frontiera dell’edilizia residenziale

pubblica passa attraverso i siti militari

dismessi. Ma attenzione, perché

chi rifi uta l’alloggio assegnato senza

giusta causa va fuori dalla graduatoria

politica

Se c’è una parola abusata dai media è il termine “emergenza”, ma di fronte a un numero di sfratti raddoppiato nel giro di un anno, nell’80% dei casi per morosità, è difficile trovare un vocabolo più adeguato. Di emergen-za abitativa parla anche l’assessore alla casa Claudio Fantoni, che non a

caso ha riaperto il bando per l’assegnazione degli alloggi popolari con due anni di anticipo rispetto alla data fissata (che sarebbe stata il 2012). E in graduatoria ha riservato un punteggio a chi è stato sfrattato per “morosità incolpevole”, perché “seppur ci sono dei ‘professionisti dello sfratto’, sono tanti quelli che non riescono realmente a pagare l’affitto”. Punteggio in più anche per anziani e giovani coppie. Ma non si tratta dell’unica novità, perché il prossimo campo di battaglia dell’edili-zia residenziale pubblica è già stato individuato e va sotto il nome di “federalismo demaniale”. Case popolari nei siti militari dismessi. Assessore, è una prospettiva concre-ta?Faremo tutto il possibile affi nché lo diventi, perché si passi da questo federalismo bugiardo ai fatti. Sarebbe una piccola risposta al bisogno abitativo, di fronte alla totale assenza di risorse che questo Governo ha messo a disposizione per l’edilizia residenziale pubblica. Non mi interessano le polemiche politiche, mi riferisco solo alla realtà dei fatti. E la realtà è che il Piano casa, rivelatosi peraltro fallimentare, serve solo a chi un tetto sulla testa ce l’ha già, mentre i fondi per il social housing daranno risposte solo a chi può pagare un affi tto, seppur calmierato. Chiediamo

Francesca Puliti

L’assessore alla casa Claudio Fantoni

PAlAzzO VeCChIO/1. Sfratti raddoppiati in un anno: ecco la ricetta dell’assessore Claudio Fantoni

Centinaia di case popolari. in caserma

“Ci vuole un nuovo patto sociale tra proprietari e inquilini”. Se inserirsi

nel mercato degli affi tti non è facile, l’as-sessore comunale alla casa Claudio Fantoni sceglie la linea del senso civico per mettere un freno agli sfratti per morosità. O più sem-plicemente del buon senso: canone più basso uguale più probabilità che venga pagato. E per rendere il tutto più allettante lancia uno strumento nuovo, l’Agenzia per la casa. Fisi-

camente si tratta di uno sportello (in via Pie-trapiana 53) presso il quale locatari e locatori possono recarsi per chiedere informazioni e moduli, più in generale rappresenta il tenta-tivo di far incontrare domanda (a caccia di costi più abbordabili) e offerta (alla disperata ricerca di garanzie). In pratica gli affi ttuari che siano disponibili a ribassare il canone del 15% sugli accordi territoriali, avranno il to-tale rimborso dell’Ici e il rimborso fi no a 12

mesi in caso di morosità. A garanzia di ciò il Comune mette un fondo da 500mila euro “già tutti inseriti nel bilancio”, assicura Fan-toni. Inaugurata il 19 ottobre scorso, l’Agen-zia per la casa è un esperimento unico nel suo genere, ma ha trovato l’approvazione di tutte le categorie interessate. “Non abbiamo la presunzione di pensare che sia la soluzio-ne a tutti i problemi – spiega l’assessore – ma vale la pena tentare, per cercare di arginare

una piaga sociale”. Altra questione quella degli affi tti in nero, su cui l’Agenzia non ha nessun potere d’azione. Ma le verifi che pro-seguono. “Teniamo d’occhio decine e decine di situazioni ed entro fi ne anno vedremo i ri-sultati di questa operazione”. Insomma, chi è fuori dalle regole, ci tiene a sottolineare l’as-sessore, “non può dormire sonni tranquilli”. E se viene scoperto, dovrà pagare le tasse evase fi no a quattro anni prima.

lA NOVItÀ

quantomeno la cessione di alcuni beni strategici.Per esempio?La caserma Lupi di Toscana: solo lì po-tremmo realizzare centinaia di alloggi popolari, oltre a servizi per i cittadini. Un vero e proprio spicchio di città. Al di là di questo progetto, quali sono gli interventi pianifi cati?Per dare una risposta immediata alla richiesta, siamo intervenuti con la ma-nutenzione per gli appartamenti di cui eravamo già in possesso, come avreb-be fatto ogni buon padre di famiglia. Oltre ai 388 alloggi che abbiamo già assegnato (quasi un record rispetto alle amministrazioni precedenti), ne abbiamo già recuperati altri 245, che sommati a quelli dove sono ancora in corso i lavori fanno 362 residenze da consegnare a breve termine. E per quanto riguarda le nuove rea-lizzazioni? Ce ne saranno?A fronte di un piano strutturale a vo-lumi zero, abbiamo comunque già progettato e fi nanziato la costruzio-ne di 500 appartamenti. Non solo, a medio-lungo termine proprio il piano strutturale appena adottato dalla giunta dovrebbe dar vita ad altre 2-3mila uni-tà Erp. Ma nelle assegnazioni saremo più severi: chi rifi uta senza motivo ciò che gli viene offerto fi nisce fuori dalla graduatoria. E i controlli si faranno più accurati, come già stiamo facendo.

Locazioni, il Comune inventa un nuovo strumento per riportare la pace tra proprietari e inquilini

o pagati o rimborsati. E chi abbassa l’affi tto si libera dall’ici

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20 Novembre 2010

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politica

Costruire sì, a patto che parallelamente si but-ti giù qualcos’altro, equivalente come metri cubi. Alla fi ne il piano strutturale di Firenze è arrivato e ha mantenuto le promesse lan-

ciate dal sindaco già in campagna elettorale. Stop al consumo di suolo, quello appena adottato dalla giun-ta è un piano a volumi zero. “Non vengono toccati i diritti acquisiti - spiega Renzi - per esempio un per-messo a costruire già concesso, ma solo la potenzialità costruttiva che non si è concretizzata, ovvero gli atti per far avviare le procedure di costruzione che non si sono mai perfezionati o non sono stati fatti neppure partire”. E con questa operazione il sindaco spazza via i residui del vecchio piano regolatore, equivalen-ti a 260mila metri quadrati su cui il cemento avreb-be potuto allargarsi ancora. Altra novità riguarda gli edifi ci in classe 6, ovvero i capannoni in mezzo alle case (ex aree industriali o anche ex cinema), che un tempo potevano essere facilmente demoliti e ricostruiti senza passare dall’autorizzazione del consiglio comu-nale. La procedura era già stata bloccata in nome delle norme anti-Quadra. Adesso Palazzo Vecchio propone uno “scambio”: in pratica, i volumi potranno essere spostati altrove, con l’aggiunta di un bonus del 10%, mentre al posto dei vecchi capannoni Renzi immagina giardini, piazze o comunque luoghi di socialità, nella direzione dei famosi spazi verdi a 10 minuti a piedi da ogni cittadino. Stop anche ai cosiddetti “bassi na-poletani”, abitazioni ricavate da fondi commerciali al piano terra degli edifi ci, usanza che fi no a poco tempo

fa andava molto di moda nel centro storico. E a propo-sito di centro, divieto assoluto di trasformare le case in alberghi, a meno che non si tratti di residenze stori-che. Se è vero che non si consumerà più suolo, è vero anche che il piano prevede la realizzazione di oltre 9mila alloggi popolari. Dove? “Negli edifi ci dismessi – chiarisce il sindaco - vogliamo chiedere con forza al Governo di fare tutti i passaggi per dare a noi le caser-me di cui non ha più bisogno, come quella dei Lupi di Toscana”. Insomma, si recuperano i contenitori vuoti

e si fa spazio al verde in città. Sul dove andranno a fi nire i volumi dei fabbricati in classe 6 il gruppo Pdl avanza già dei dubbi (“Renzi ha intenzione di man-dare tutto a Castello?”), ma su questo e altri punti ci sarà tempo per discutere. Adottato dalla giunta dopo tanta attesa (sul piano strutturale aveva cominciato a lavorarci la prima giunta Domenici), in versione molto rivista e molto corretta, adesso il documento approda nelle commissioni comunali, che lo spulceranno fi no a metà novembre. Tra le questioni rimaste in sospe-so quella della Cittadella, unica deroga al diktat dei volumi zero: nella prima stesura del nuovo piano lo stadio non c’era, adesso si dice chiaramente che Fi-renze lo vuole e che il luogo ideale, secondo Palazzo Vecchio, sarebbe Castello. Dovrà vedersela anche con il governatore Enrico Rossi, adesso, oltre che con gli agguerriti sindaci della piana. Non c’è, almeno per il momento, nessuno spazio dedicato alla moschea, di cui si continua a discutere in città. Se Legambiente approva a pieni voti l’idea di mettere un freno alla ce-mentifi cazione, un’altra lega, quella delle cooperative, non è così d’accordo. “Aspettiamo di vedere quanti, tra gli obiettivi enunciati, si trasformeranno in politiche reali”, commenta Stefano Bassi, presidente Legacoop Toscana. L’approvazione defi nitiva in consiglio è pre-vista per febbraio.

Ambiente e impresa, lavoro e stili di vita, cultura e infrastrutture,

giustizia e politica, accesso al credito e alla casa. Anche Renzi ha i suoi cinque punti, solo che non deve farli approva-re a nessuna maggioranza risicata né mettersi a lavorare di diplomazia per trovare consensi. Stiamo parlando dei temi che saranno al centro del dibattito in programma il 5, 6 e 7 novembre alla stazione Leopolda, meglio noto come “convention dei rottamatori”. Il titolo della tre giorni in realtà è “Prossima fermata Italia” e, a giudicare dalle ade-sioni registrate dal sito internet (www.prossimaitalia.it) e dalla pagina Face-book creata ad hoc, saranno in molti a fermarsi in stazione. Di inviti ufficiali a personaggi politici non ne sono stati fatti, non sarebbe stato nello stile con cui è nata la convention. Tutto è comin-ciato con le picconate settembrine del primo cittadino di Firenze in direzione

del suo stesso partito, o meglio, dei soli-ti noti del Pd, quelli che hanno fatto del-la politica un mestiere e hanno passato gran parte della vita ben accomodati su una qualche poltrona. “Pensano di offenderci chiamandoci ‘giovanotti’ – scrive Renzi su Facebook - ci accusano di essere sfasciacarrozze, ci fanno la ca-ricatura rappresentandoci come pierini dispettosi perché abbiamo avuto il co-raggio di dire che ‘loro’ hanno già dato tutto quello che potevano dare. Hanno già avuto la loro occasione, l’hanno sfruttata come abbiamo visto, adesso tocca ad altri”. Da Veltroni a D’Alema, passando per i parlamentari seriali che collezionano mandati su mandati, non si è salvato nessuno. “Bisogna rottama-re senza incentivi”, dichiarò all’epoca

Renzi. E fissò la data per ritrovarsi con quelli che all’interno del Pd la pensava-no come lui, per mettere in moto “non una corrente, né uno spiffero”, ma un moto di rivoluzione a partire dalle basi del partito stesso. In nome del taglio del numero dei parlamentari, della riforma fiscale e di una giustizia che funzioni, tanto per cominciare. Il primo a rispon-dere all’appello è stato il vecchio amico (si fa per dire, visto che è della gene-razione Renzi) Pippo Civati. In seguito è arrivata anche l’adesione di Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, un altro vecchio amico con cui in passato lo stesso sindaco di Firenze aveva avuto un piccolo screzio risoltosi in uno scambio di battute e nella proffer-ta di una bistecca alla fiorentina. I citta-dini, quelli sì, hanno risposto in massa. Un migliaio le iscrizioni effettuate via internet in poche settimane, altrettante (se non di più) le persone attese alla Leopolda, per mettere in comune idee e proposte “per scrivere insieme un progetto per il nostro Paese”, per dirla con le parole dei promotori dell’evento. Poco importa se nel mentre il Pd, pro-prio lui, ha fissato in concomitanza un altro appuntamento (il congresso dei segretari): il popolo dei rottamatori ci sarà, piccone in una mano e pennarello nell’altra, per cominciare a scrivere una storia mai letta prima.

Pippo Civati e Matteo Renzi

Paola Ferri

Stop al cemento, sì ai recuperiSarà una città a “volumi zero”

PAlAzzO VeCChIO/2. Il piano strutturale sbarca in consiglio comunale

i rottamatori di Renzisi ritrovano alla Leopolda

/P.F.

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La Cittadella viola potrebbe essere l’unica deroga al freno delle nuove costruzioni

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C’è il calcetto, c’è la piscina, c’è danza, c’è ten-nis. E poi c’è l’equitazione, la gioia di salire su un cavallo e quella di aver voglia di non scenderne più. E tutto questo non è una cosa

per pochi, anzi. Anche a Firenze - la stessa Firenze in cui ogni giorno si tossisce di smog e si inveisce contro il traffi co - non mancano i maneggi. Fazzoletti di verde popolati da cavalli bellissimi a pochi minuti persino dal centro. Per esempio. Nel parco delle Cascine e dei Renai c’è il centro ippico “La Baita” (www.clubippicolabaita.it) che organizza corsi base di equitazione, passeggiate a cavallo, escursioni di diverso li-vello e corsi agonistici. Il costo? Un pacchetto di dieci lezioni costa 160 euro, ai quali si sommano 100 euro di iscrizione all’associazione e 40 di tesseramento Fise (Federazione ita-liana sport equestri). In via de’ Vespucci, invece, ha la sua casa il Centro ippico toscano (www.centroippicotoscano.it).

Anche qui l’offerta è varia, e oltre alla scuola di equitazio-ne ci sono corsi teorici dedicati alle tecniche equestri, corsi di inglese applicati all’equitazione (!) e corsi di “grooming” (ovvero dedicati alla cura dell’igiene degli equini). Oltre a questo, il centro dedica corsi ad hoc all’arte “delle redini lun-ghe” (tecnicamente “scuola di attacchi”) e qui i maggiorenni possono imparare a guidare una carrozza. Non è da meno il centro ippico “Le due case” (www.centroippicoduecase.it), situato nell’omonima strada (una traversa di viale XI agosto) che organizza corsi di diversi livelli e presta particolare atten-zione alle attività dedicate ai bambini e ai disabili. Anche qui si possono frequentare corsi di equitazione di diverso livello, prendere parte a escursioni di varia durata (giornate o interi fi ne settimana) e seguire lezioni specifi che di equitazione di campagna, di attacchi, di mascalcia (l’arte della ferratura) e persino avvicinarsi all’antica disciplina della falconeria. I

prezzi variano: il costo per un’ora di lezione è di 20 euro (15 con sconto Cral), quello per una passeggiata con l’ac-compagnatore (sempre un’ora) è di 25 euro (23 con sconto Cral). L’abbonamento per dodici lezioni in maneggio costa invece 210 euro, mentre l’iscrizione 80 (comprende anche un’assicurazione). Ma l’offerta è molto vasta, e spostandosi appena dalla città si incontrano tante realtà: una è ad esempio quella di Vingone (Scandicci), in via di Mosciano, al centro ippico Scandicci (www.centroippicoscandicci.it). Anche qui ci sono corsi di equitazione di diverso livello, per adulti e ragazzi, e per i più piccoli la possibilità di cavalcare i pony. Qui, come nella maggior parte degli altri maneggi, c’è la pos-sibilità di prendere parte ad una lezione di prova gratuita. Sul sito www.fi seprovincia.it si può comunque trovare l’elenco completo dei centri ippici di Firenze e provincia affi liati alla Federazione italiana sport equestri.

tempo libero

hOBBY&DINtORNI. A Firenze ci sono molti maneggi che offrono i corsi più disparati

Andare al galoppo in città? Si può fare

Benedetta Strappi

I bambini, certo, ma anche

gli adulti che vogliono

togliersi lo sfi zio di cominciare

ad andare a cavallo

hanno solo l’imbarazzo

della scelta, perché i centri

ippici sono tanti e con

proposte diverse. Si va

dalle lezioni di equitazione

(per principianti ed esperti)

a quelle per imparare

a guidare le carrozze, fi no

ai corsi per capire come

prendersi cura degli equini.

Passando per le passeggiate

nel verde e nella natura

Giornale di informazione del ComuneN.10 - Novembre 2010 www.comune.fi esole.fi .it

informazioni 055/055

sCUola: tUtti a tavola!Dalla pasta alla carrettiera a quella con le melanzane, dal minestrone allo stracchino e le zucchine. Un menù all’insegna dei prodotti biologici, a fi liera corta toscana, dop (Denominazione di origine protetta) e igp (Indicazione geogra� ca protet-ta). Sono queste le caratteristiche dei menù che vengono proposti durante l’anno agli alunni delle scuole � esolane. I menù - sia quello invernale, indicativamente in vigore dal 1 novembre al 30 aprile, sia quello estivo, dal 1 maggio al 30 ottobre - rispecchiano le indi-cazioni della piramide alimentare mediterranea e delle Linee Guida per una sana alimentazione italiana, e che privilegiano il consumo di ortaggi, frutta, cereali e olio di oliva extravergine. È possibile, inoltre, richiedere dei menù speciali nei casi di necessità determinata da intolleranze alimentari o patologie con de� nito vincolo dietetico, pasti personalizzati legati a par-ticolari convinzioni religiose o culturali e diete leggere “in bianco” in caso di momentanea indisposizione.Tutti i piatti sono preparati col sistema di “cottura espressa”, ossia la cottura degli alimenti è prevista nella stessa giornata di consumo, predisponendo le cotture in fasi temporali di� erenziate secondo le ricette, le caratteristiche degli alimenti e i tempi di consegna nelle scuole. Le pietanze poi vengo-no servite in piatti di ceramica, posate d’acciaio, bicchieri di vetro, acqua dell’acquedotto in brocche, nel rispetto dell’ambiente.Il servizio di refezione scolastica è attualmente gestito dalla società Eudania, che si appoggia da quest’anno al rinnovato Centro Cottura di Fiesole.Rigorosa e attenta è la selezione dei fornitori, dove viene rispettata la veri-� ca dei sistemi di qualità e rintracciabilità del prodotto. Per coinvolgere i genitori e per una sempre maggiore trasparenza è attiva la Commissione mensa. Si tratta di organismo di partecipazione composto da rappresentanti dei genitori, dal personale docente, dagli amministratori e dal personale comunale, che ha compiti di sorveglianza e di proposta sul servizio di refezione scolastica. La componente dei genitori della Commis-sione mensa e due genitori per ogni classe di ciascun plesso formano, inve-ce, la Commissione assaggi, che ha il compito di recarsi nei locali mensa delle scuole di propria competenza per le prove d’assaggio.Sul sito internet del Comune di Fiesole (www.comune.� esole.� .it) è pos-sibile consultare una nuova � nestra “scuola: tutti a tavola!”, dove sono ri-portate tutte le informazioni dal menù ai fornitori e alle tabelle dietetiche, dalle Commissioni alle tari� e � no al regolamento del servizio di refezione scolastica.Per ulteriori informazioni: Numero Verde Eudania: 800701088e-mail Eudania:u� .� [email protected] U� cio Scuola:u� cio.scuola@comune.� esole.� .it

3 sCRittoRi PeR Un PRemiosabato 27 novembre, alle ore 17, presso la basilica di sant’alessandro si terrà la cerimonia di premiazione del Premio Fiesole narrativa Under 40. A contendersi il riconoscimento sono Antonella Lattanzi con devozione (Ei-naudi), Paolo Sorrentino con hanno tutti ragione (Feltrinelli) e Nicolai Lilin con Caduta libera (Einaudi).I tre giovani scrittori sono stati selezionati come fi nalisti dalla giuria pre-sieduta da Franco Cesati e composta da Caterina Briganti, Franco De Felice, Silvia Gigli, Marcello Mancini, Gloria Manghetti, Fulvio Paloscia e Lorella Ro-magnoli.Gli altri scrittori in gara per la XIX edizione del Premio erano: Silvia Avallone con acciaio (Rizzoli), Simona Baldanzi con bancone verde menta (Elliot), Francesco Barbi con l’achiapparatti (Baldini e Castoldi Dalai), Enrico Briz-zi con la nostra storia (Baldini e Castoldi Dalai), Alessandro D’Avenia con bianca come il latte, rossa come il sangue (Mondadori), Paolo Di Paolo con Questa lontananza così vicina (Giulio Perrone Editore), Flavio Soriga con il Cuore dei briganti, (Bompiani) e Paolo Zanotti con bambini bonsai (Ponte alle Grazie).Durante la cerimonia del 27 novembre verranno assegnati anche alcuni pre-mi speciali e si svolgeranno iniziative parallele.il Premio Fiesole narrativa Under 40 è fra i più importanti premi letterari italiani per la letteratura giovanile e, negli anni passati, è stato assegnato ad autori che si sono poi de� nitivamente a� ermati come Sandro Veronesi, Paolo Giordano e Roberto Cotroneo. Il Premio è nato nel 1990 su iniziativa di un gruppo di intellettuali � esolani ed è organizzato dal Comune di Fiesole.

i mondiali di CiClismo 2013 Fanno taPPa a FiesoleFiesole si troverà, insieme a Firenze e ad altre città toscane, ad essere l’epi-centro di una delle più importanti manifestazioni sportive del mondo. Una tappa del Mondiale di ciclismo del 2013 toccherà, infatti, anche il colle etru-sco. I ciclisti passeranno da San Domenico, Pian del Mugnone, la Valle del Mugnone e la centrale piazza Mino.Le aziende del territorio, gli esercizi commerciali e le associazioni della zona verranno coinvolte dall’Amministrazione comunale durante i preparativi così da ospitare la manifestazione sportiva nel modo più appropriato. Fieso-

le entra così nella storia sportiva del ciclismo grazie alla decisione che vede la Toscana per la prima volta ospitare la manifestazione iridata.

92° anniveRsaRio della Fine della gRande gUeRRaGiornata di celebrazioni a Fiesole, domenica 7 novembre, in occasione del 92° anniversario della fi ne della grande guerra e della Festa delle For-ze armate. Il programma prevede, alle ore 9.30 a Casa Marchini-Carrozza, il concentramento dei convenuti e l’inizio del corteo accompagnato dalla Banda della Filarmonica. Alle 10.00 ci si sposta nella Chiesa di Santa Maria Primerana per la Messa in su� ragio dei caduti nelle Guerre Mondiali e il con-certo della Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Fiesole. Alle 11.00 si tiene, poi, l’apposizione delle corone al Municipio, al Cimitero e al Parco della Rimem-branza e alle 12.00 la deposizione di una corona alla lapide dei Caduti. in Piazza Mazzini a Compiobbi.

i mUsei di FiesolePaRteCiPano alla biennalina I musei di Fiesole partecipano alla biennalina nazionale dell’infanzia che si tiene alla Fortezza da Basso a Firenze dal 17 al 20 novembre.L’iniziativa è l’occasione per presentare le attività dedicate ai bambini che si svolgeranno durante l’anno nei musei fi esolani. Nella manifestazione, i ragazzi delle scuole vengono anche coinvolti in un interessante laboratorio dal titolo “È’ buio: accendete la luce!”, che permetterà loro di provare a ri-produrre le lucerne che rischiaravano le case romane. Le creazioni, realizzate con l’aiuto di matrici tratte da originali di età romana imperiale, rinvenute a Fiesole, potranno poi essere portate via dagli stessi giovani che le hanno realizzate.La Biennalina presenta tante iniziative pensate per rispon-dere alla curiosità e al desiderio di conoscere dei più picco-li e per supportarli nella costruzione della propria personalità.

FloRens 2010 È anChe FiesoleUn convegno sull’archeologia e la proiezione del � lm “Secret of Florence”. Sono i due eventi di Florens 2010 - settimana internazionale dei beni Culturali e ambientali che si svolge a Fiesole. Anche il colle etrusco, infatti, è protagonista della manifestazione che vede in nove giorni, dal 12 al 20 novembre, più di 130 eventi in programma che da Firenze si propagano a Fiesole, Scandicci e Bagno a Ripoli.martedì 16 novembre è il giorno degli eventi � esolani. “il passato e il pre-sente” è il titolo del convegno che a� ronta il tema dell’archeologia come possibile “museo della memoria”, riproponendo, attraverso gli studi e la presenza di Andrea Carandini, uno dei massimi esperti mondiali, la necessi-tà di narrare mondi lontani e restituendo così vita e attualità alle vestigia che il tempo talvolta ha privato di signi� cato agli occhi dei contemporanei.Da tempo il professor Carandini sostiene la necessità di dotare il nostro pae-se di musei di storia, necessari a rinforzare il senso identitario della nazione e a permettere di leggere il racconto che, sotto traccia, il nostro ricco patri-monio culturale racconta.All’incontro partecipano, oltre al citato Andrea Carandini, Presidente Con-siglio Superiore dei BBCC, Giuseppe Barbera, professore di colture arboree all’università di Palermo e Marcello Fiori, Commissario all’emergenza presso gli Scavi di Pompei e degli altri siti archeologici vesuviani.Secondo appuntamento è con la proiezione del fi lm “secret of Florence”. Durante l’appuntamento in programma anche video per bambini.Florens 2010 è un’iniziativa promossa da Intesa Sanpaolo, Banca Cassa di Risparmio di Firenze, Con� ndustria Firenze e CNA Firenze e ha lo scopo di promuovere il patrimonio culturale e ambientale quale volano di sviluppo economico e sociale. L’iniziativa si propone di essere un laboratorio interna-zionale con lo scopo di formulare azioni concrete in chiave innovativa.

Un “Pantheon” di teRReCottenel CUoRe della CittÁDopo avere disseminato il colle di Fiesole con le sue ra¡ gurazioni dei santi e dei simboli della cattolicità, amalia Ciardi duprè porta adesso nel cuo-re dell’antica città etrusca un singolare “pantheon” di terrecotte dipinte. Opere che portano i segni e i caratteri suggeriti da una ininterrotta strati� -cazione culturale, sintetizzati nella consapevolezza di una comune umanità che lega culture e generazioni attraversando i secoli e i millenni. “turan e il mistero etrusco di amalia Ciardi duprè” è il titolo della mostra, curata da Maria Grazia Tonioli, in programma dal 4 dicembre al 6 febbraio 2011 nella sala Costantini del museo Civico archeologico.In questa esposizione l’artista, famosa per avere tradotto nel linguaggio pla-stico contemporaneo l’iconogra� a cristiana, rinnovandola profondamente, ma mantenendone la carica comunicativa ed emozionale, si confronta con un mondo completamente diverso. amalia Ciardi duprè evoca le divinità etrusche attingendo alla profondità del mito. Una s� da in cui la � lologia si sposa con la creatività, in una dialettica che riesce a conciliare gli opposti

22 Novembre 2010

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Giornale di informazione del ComuneN.10 - Novembre 2010 www.comune.fi esole.fi .it

informazioni 055/055

sCUola: tUtti a tavola!Dalla pasta alla carrettiera a quella con le melanzane, dal minestrone allo stracchino e le zucchine. Un menù all’insegna dei prodotti biologici, a fi liera corta toscana, dop (Denominazione di origine protetta) e igp (Indicazione geogra� ca protet-ta). Sono queste le caratteristiche dei menù che vengono proposti durante l’anno agli alunni delle scuole � esolane. I menù - sia quello invernale, indicativamente in vigore dal 1 novembre al 30 aprile, sia quello estivo, dal 1 maggio al 30 ottobre - rispecchiano le indi-cazioni della piramide alimentare mediterranea e delle Linee Guida per una sana alimentazione italiana, e che privilegiano il consumo di ortaggi, frutta, cereali e olio di oliva extravergine. È possibile, inoltre, richiedere dei menù speciali nei casi di necessità determinata da intolleranze alimentari o patologie con de� nito vincolo dietetico, pasti personalizzati legati a par-ticolari convinzioni religiose o culturali e diete leggere “in bianco” in caso di momentanea indisposizione.Tutti i piatti sono preparati col sistema di “cottura espressa”, ossia la cottura degli alimenti è prevista nella stessa giornata di consumo, predisponendo le cotture in fasi temporali di� erenziate secondo le ricette, le caratteristiche degli alimenti e i tempi di consegna nelle scuole. Le pietanze poi vengo-no servite in piatti di ceramica, posate d’acciaio, bicchieri di vetro, acqua dell’acquedotto in brocche, nel rispetto dell’ambiente.Il servizio di refezione scolastica è attualmente gestito dalla società Eudania, che si appoggia da quest’anno al rinnovato Centro Cottura di Fiesole.Rigorosa e attenta è la selezione dei fornitori, dove viene rispettata la veri-� ca dei sistemi di qualità e rintracciabilità del prodotto. Per coinvolgere i genitori e per una sempre maggiore trasparenza è attiva la Commissione mensa. Si tratta di organismo di partecipazione composto da rappresentanti dei genitori, dal personale docente, dagli amministratori e dal personale comunale, che ha compiti di sorveglianza e di proposta sul servizio di refezione scolastica. La componente dei genitori della Commis-sione mensa e due genitori per ogni classe di ciascun plesso formano, inve-ce, la Commissione assaggi, che ha il compito di recarsi nei locali mensa delle scuole di propria competenza per le prove d’assaggio.Sul sito internet del Comune di Fiesole (www.comune.� esole.� .it) è pos-sibile consultare una nuova � nestra “scuola: tutti a tavola!”, dove sono ri-portate tutte le informazioni dal menù ai fornitori e alle tabelle dietetiche, dalle Commissioni alle tari� e � no al regolamento del servizio di refezione scolastica.Per ulteriori informazioni: Numero Verde Eudania: 800701088e-mail Eudania:u� .� [email protected] U� cio Scuola:u� cio.scuola@comune.� esole.� .it

3 sCRittoRi PeR Un PRemiosabato 27 novembre, alle ore 17, presso la basilica di sant’alessandro si terrà la cerimonia di premiazione del Premio Fiesole narrativa Under 40. A contendersi il riconoscimento sono Antonella Lattanzi con devozione (Ei-naudi), Paolo Sorrentino con hanno tutti ragione (Feltrinelli) e Nicolai Lilin con Caduta libera (Einaudi).I tre giovani scrittori sono stati selezionati come fi nalisti dalla giuria pre-sieduta da Franco Cesati e composta da Caterina Briganti, Franco De Felice, Silvia Gigli, Marcello Mancini, Gloria Manghetti, Fulvio Paloscia e Lorella Ro-magnoli.Gli altri scrittori in gara per la XIX edizione del Premio erano: Silvia Avallone con acciaio (Rizzoli), Simona Baldanzi con bancone verde menta (Elliot), Francesco Barbi con l’achiapparatti (Baldini e Castoldi Dalai), Enrico Briz-zi con la nostra storia (Baldini e Castoldi Dalai), Alessandro D’Avenia con bianca come il latte, rossa come il sangue (Mondadori), Paolo Di Paolo con Questa lontananza così vicina (Giulio Perrone Editore), Flavio Soriga con il Cuore dei briganti, (Bompiani) e Paolo Zanotti con bambini bonsai (Ponte alle Grazie).Durante la cerimonia del 27 novembre verranno assegnati anche alcuni pre-mi speciali e si svolgeranno iniziative parallele.il Premio Fiesole narrativa Under 40 è fra i più importanti premi letterari italiani per la letteratura giovanile e, negli anni passati, è stato assegnato ad autori che si sono poi de� nitivamente a� ermati come Sandro Veronesi, Paolo Giordano e Roberto Cotroneo. Il Premio è nato nel 1990 su iniziativa di un gruppo di intellettuali � esolani ed è organizzato dal Comune di Fiesole.

i mondiali di CiClismo 2013 Fanno taPPa a FiesoleFiesole si troverà, insieme a Firenze e ad altre città toscane, ad essere l’epi-centro di una delle più importanti manifestazioni sportive del mondo. Una tappa del Mondiale di ciclismo del 2013 toccherà, infatti, anche il colle etru-sco. I ciclisti passeranno da San Domenico, Pian del Mugnone, la Valle del Mugnone e la centrale piazza Mino.Le aziende del territorio, gli esercizi commerciali e le associazioni della zona verranno coinvolte dall’Amministrazione comunale durante i preparativi così da ospitare la manifestazione sportiva nel modo più appropriato. Fieso-

le entra così nella storia sportiva del ciclismo grazie alla decisione che vede la Toscana per la prima volta ospitare la manifestazione iridata.

92° anniveRsaRio della Fine della gRande gUeRRaGiornata di celebrazioni a Fiesole, domenica 7 novembre, in occasione del 92° anniversario della fi ne della grande guerra e della Festa delle For-ze armate. Il programma prevede, alle ore 9.30 a Casa Marchini-Carrozza, il concentramento dei convenuti e l’inizio del corteo accompagnato dalla Banda della Filarmonica. Alle 10.00 ci si sposta nella Chiesa di Santa Maria Primerana per la Messa in su� ragio dei caduti nelle Guerre Mondiali e il con-certo della Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Fiesole. Alle 11.00 si tiene, poi, l’apposizione delle corone al Municipio, al Cimitero e al Parco della Rimem-branza e alle 12.00 la deposizione di una corona alla lapide dei Caduti. in Piazza Mazzini a Compiobbi.

i mUsei di FiesolePaRteCiPano alla biennalina I musei di Fiesole partecipano alla biennalina nazionale dell’infanzia che si tiene alla Fortezza da Basso a Firenze dal 17 al 20 novembre.L’iniziativa è l’occasione per presentare le attività dedicate ai bambini che si svolgeranno durante l’anno nei musei fi esolani. Nella manifestazione, i ragazzi delle scuole vengono anche coinvolti in un interessante laboratorio dal titolo “È’ buio: accendete la luce!”, che permetterà loro di provare a ri-produrre le lucerne che rischiaravano le case romane. Le creazioni, realizzate con l’aiuto di matrici tratte da originali di età romana imperiale, rinvenute a Fiesole, potranno poi essere portate via dagli stessi giovani che le hanno realizzate.La Biennalina presenta tante iniziative pensate per rispon-dere alla curiosità e al desiderio di conoscere dei più picco-li e per supportarli nella costruzione della propria personalità.

FloRens 2010 È anChe FiesoleUn convegno sull’archeologia e la proiezione del � lm “Secret of Florence”. Sono i due eventi di Florens 2010 - settimana internazionale dei beni Culturali e ambientali che si svolge a Fiesole. Anche il colle etrusco, infatti, è protagonista della manifestazione che vede in nove giorni, dal 12 al 20 novembre, più di 130 eventi in programma che da Firenze si propagano a Fiesole, Scandicci e Bagno a Ripoli.martedì 16 novembre è il giorno degli eventi � esolani. “il passato e il pre-sente” è il titolo del convegno che a� ronta il tema dell’archeologia come possibile “museo della memoria”, riproponendo, attraverso gli studi e la presenza di Andrea Carandini, uno dei massimi esperti mondiali, la necessi-tà di narrare mondi lontani e restituendo così vita e attualità alle vestigia che il tempo talvolta ha privato di signi� cato agli occhi dei contemporanei.Da tempo il professor Carandini sostiene la necessità di dotare il nostro pae-se di musei di storia, necessari a rinforzare il senso identitario della nazione e a permettere di leggere il racconto che, sotto traccia, il nostro ricco patri-monio culturale racconta.All’incontro partecipano, oltre al citato Andrea Carandini, Presidente Con-siglio Superiore dei BBCC, Giuseppe Barbera, professore di colture arboree all’università di Palermo e Marcello Fiori, Commissario all’emergenza presso gli Scavi di Pompei e degli altri siti archeologici vesuviani.Secondo appuntamento è con la proiezione del fi lm “secret of Florence”. Durante l’appuntamento in programma anche video per bambini.Florens 2010 è un’iniziativa promossa da Intesa Sanpaolo, Banca Cassa di Risparmio di Firenze, Con� ndustria Firenze e CNA Firenze e ha lo scopo di promuovere il patrimonio culturale e ambientale quale volano di sviluppo economico e sociale. L’iniziativa si propone di essere un laboratorio interna-zionale con lo scopo di formulare azioni concrete in chiave innovativa.

Un “Pantheon” di teRReCottenel CUoRe della CittÁDopo avere disseminato il colle di Fiesole con le sue ra¡ gurazioni dei santi e dei simboli della cattolicità, amalia Ciardi duprè porta adesso nel cuo-re dell’antica città etrusca un singolare “pantheon” di terrecotte dipinte. Opere che portano i segni e i caratteri suggeriti da una ininterrotta strati� -cazione culturale, sintetizzati nella consapevolezza di una comune umanità che lega culture e generazioni attraversando i secoli e i millenni. “turan e il mistero etrusco di amalia Ciardi duprè” è il titolo della mostra, curata da Maria Grazia Tonioli, in programma dal 4 dicembre al 6 febbraio 2011 nella sala Costantini del museo Civico archeologico.In questa esposizione l’artista, famosa per avere tradotto nel linguaggio pla-stico contemporaneo l’iconogra� a cristiana, rinnovandola profondamente, ma mantenendone la carica comunicativa ed emozionale, si confronta con un mondo completamente diverso. amalia Ciardi duprè evoca le divinità etrusche attingendo alla profondità del mito. Una s� da in cui la � lologia si sposa con la creatività, in una dialettica che riesce a conciliare gli opposti

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con immagini di grande originalità.

antonio PossentiPeR maRio tobino

A cento anni dalla nascita del grande scrittore viareggino mario tobino, � esolano d’adozione nell’ultima parte della vita, arriva l’omaggio di uno dei maggiori protagonisti dell’arte contemporanea, antonio Possenti. “il muro e il mare. antonio Possenti per mario tobino (nel centenario della nascita)” è il titolo della mostra, curata da Giovanni Faccenda, che rac-coglie trenta opere, tra dipinti, tecniche miste e disegni, che Possenti ha realizzato ispirato ad alcuni fra i più celebri racconti dell’indimenticato autore de “Il � glio del farmacista e Le libere donne di Magliano”.L’esposizione che si presenta come un viaggio pittorico immaginario, vie-ne inaugurata sabato 18 dicembre e resterà aperta fi no a domenica 9 gennaio 2011.Antonio Possenti è nato a Lucca. Avviato agli studi classici, ha scoperto assai precocemente le qualità espressive del disegno, assecondando un’inclina-zione al racconto fantastico. Il disegno satirico lo ha impegnato a lungo e con cospicui risultati, tanto da succedere a Mino Maccari sulle pagine de Il Mondo. Autodidatta, è giunto alla pittura dal disegno e dall’illustrazione, e a questa si è rivolto stabilmente dal 1960.Fondamentali per Possenti sono stati gli incontri con Chagall, a Vence, in-torno al 1958. Le altre occasioni formative sono state ideali ed elettive, frut-to delle curiosità intellettuali e della cultura letteraria e artistica respirata sin da bambino in seno alla famiglia (il padre era preside di Liceo, la madre insegnante; il grande grecista Augusto Mancini era suo nonno), spaziando dalla classicità greco-romana all’epoca moderna e contemporanea, con una predilezione particolare per le esperienze di più vivace e coinvolgente taglio immaginario.Tra le mostre internazionali più recenti, si ricordano quelle di Londra, Barcel-lona e Parigi. In Italia meritano di essere segnalate le rassegne tenute presso il Palazzo Ducale di Massa (1999), la Sala delle Reali Poste della Galleria degli U¡ zi di Firenze (2000), Castel dell’Ovo, Napoli (2002) e le due grandi rasse-gne nel Palazzo Pubblico «Magazzini del Sale» di Siena, nel 2001 e nel 2006. Del 2007, ancora a Firenze, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, l’esposizio-ne Nel sogno abitato. Storie dipinte per Dino Campana.

“CaRdo d’aRgento”: Rassegna annUaled’aRti FigURativedomenica 7 novembre, alle ore 17.30, nei nuovi locali comunali (piazza Mino, 26) si inaugura la 48a edizione del premio “CaRdo d’aRgento”, la rassegna annuale d’arti fi gurative. Nell’occasione saranno esposte anche numerose poesie della Sezione “Poesia e Letteratura” che concorreranno al “2° premio gadarte” dedicato alla poesia.Entrambi i concorsi sono riservati ai soci dell’Associazione culturale Gadarte e numerose sono state le adesioni alla manifestazione (più di 60 espositori). L’Associazione ha avuto tra i propri soci i più importanti personaggi della cultura toscana del secondo novecento e si avvia a compiere 55 anni di at-tività. Durante l’inaugurazione i soci e gli ospiti partecipanti verranno omaggiati con il catalogo della mostra che raccoglie la pubblicazione delle opere e delle poesie.La mostra è aperta dal 7 al 14 novembre data quest’ultima in cui si terrà la premiazione uffi ciale dei vincitori, cerimonia che inizierà alle ore 17, nei

nuovi locali comunali.

nUovi aPPUntamentiCon stRada FaCendoDiciotto caselle dipinte, ogni casella diversa l’una dall’altra, ma tutte colora-te con impegno e divertimento dagli undici abitanti di “Una casa a Caldine”. È il Grande Gioco dell’Oca, una delle iniziative di Strada Facendo, il progetto per persone con disabilità promosso dalla Società della Salute Zona Nord-Ovest, dal Comune di Fiesole, dal Comune di Vaglia, dalla Fratellanza popo-lare della Valle del Mugnone e dalla Cooperativa Sociale Silver del Consorzio CO&SO.Le diciotto caselle formano il grande tabellone del Gioco dell’Oca che il gior-no 13 ottobre ha visto la partecipazione dei volontari e dei ragazzi di “Una casa a Caldine” con i loro parenti e amici. Ogni casella nascondeva un impre-visto o una sorpresa, proprio come accade nella vita, anche se tutto riporta-to alla dimensione del gioco e quindi diviso e condiviso tra allegria e risate. Per chi si è perso questa iniziativa è possibile incontrare nuovamente i ra-gazzi il 10 novembre in occasione della giornata “autonarrazioni” dove, tra sguardi e racconti, è possibile conoscere gli abitanti di “Una casa a Caldine”. Ogni ragazzo custodisce una particolare e preziosa storia…e come ricorda Oliver Sacks: “Ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto, un racconto interiore, la cui continuità, il cui senso è la nostra vita. Per essere noi stessi, dobbiamo avere noi stessi, possedere se necessario ripossedere la sto-ria del nostro vissuto. Dobbiamo ripetere noi stessi, nel senso etimologico del termine, rievocare il dramma interiore, il racconto di noi stessi. L’uomo ha biso-gno di questo racconto, di un racconto interiore continuo, per conservare la sua identità, il suo sé” (Sacks O., L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Adelphi, Milano 2001).

“salUnta e saPoRi d’aUtUnno”:bUon Cibo, sPeCialitÁe ColoRi della tosCanaa ComPiobbiMostra e degustazione dell’olio nuovo delle colline � esolane, bruciate, fet-tunta e “vin novo”. E ancora trippa, lampredotto, cioccolato e bomboloni. Sono i sapori d’autunno della Toscana, che possono essere assaggiati e de-gustati in occasione della manifestazione “salunta e sapori d’autunno” in programma sabato 6 e domenica 7 novembre in piazza del mercato a Compiobbi. Come ogni anno, dalle 10 � no a sera, sia il sabato che la do-menica, in Piazza Falcone e Borsellino a Compiobbi, specialità enogastrono-miche negli stand delle associazioni e delle fattorie locali, mentre i negozi aperti animano i due giorni. In piazza, spazio anche all’angolo del Civaiolo Dini e ai colori d’autunno con il mercatino delle pulci a cura di Geogiocando e del Gruppo di Acquisto So-lidale. Fra le iniziative di domenica 7 anche l’Annullo Filatelico delle Poste Italiane.La manifestazione è organizzata dalla ProLoco Valle dell’Arno di Fiesole in-sieme al Circolo “La Pace”, al Circolo Arci “R. Murri”, alla Misericordia di Com-piobbi e all’Unione Commercianti e Artigiani della Valle dell’Arno, con il pa-trocinio del Comune di Fiesole.Per ulteriori informazioni: www.proloco� esole.it oppure scrivere a info@proloco� esole.it.

attivitÀ biblioteChe: toRnano gli aPPUntamenti Con “il tÈ alle CinQUein biblioteCa”Tornano gli appuntamenti con il “Circolo di lettura – il tè alle cinque in biblioteca”: gli incontri culturali organizzati dall’Associazione “Amici delle Biblioteche di Fiesole” che si tengono nelle biblioteche comunali di Com-piobbi e Fiesole e che vedono il sostegno di Palinsesto e della Sezione Soci Coop Firenze Nord Est.Il primo appuntamento di novembre è � ssato per sabato 13 novembre, alle ore 16.30, alla biblioteca Comunale di Compiobbi (Via Romena, 58 - lato Piazza Etrusca). Nell’occasione viene condiviso il libro “L’amata perduta” di Joannes Urzidil. La lettrice Tamara Tagliaferri ne leggerà alcune pagine. Durante l’incontro gli scrittori Berlinghiero Buonarroti e Michele Turchi pre-sentano il loro libro “Segni del sacro, Segni del profano”.Secondo appuntamento è sabato 20 novembre, alle ore 16.30, alla biblio-teca Comunale di Fiesole (Via Sermei, 1). La lettrice Francesca Valori legge-rà alcune pagine del libro scelto per la condivisione. Durante l’incontro sarà presente la Consulente del Benessere su Misura, Giulia Zeroni che presenta “Il segreto di una vita saporita: menù di benessere”.Gli incontri del Circolo di lettura sono a ingresso libero e si svolgono il se-condo sabato di ogni mese.Associazione “Amici della Biblioteca di Fiesole”: tel. 055.6594346, cell. 3391834218, e-mail [email protected]

“gioRnata del non aCQUisto”: dal baRattoal libeRo sCambioUna giornata dedicata al baratto, al libero scambio e a tematiche etiche collegate. sabato 27 novembre anche a Fiesole si celebra la “giornata del non acquisto”. L’iniziativa, curata dai “Gasolani”, Gruppo di Acquisto di Fie-sole e patrocinata dal Comune di Fiesole, si svolgerà a partire dalle ore 10 in piazza Mino e nei Nuovi locali comunali. Di seguito il programma della giornata:

Ore 10:00-13.00 raccolta di materiali per il mercato La popolazione è invitata a portare oggetti (vestiario, libri, giocattoli, oggetti per la casa, di tutto in po’, purché in buono stato) dei quali non ha più bisogno, ma che possono essere riutilizzati.Ore 11.30-13.00: Gioco dell’Oca sostenibile di Fabrica Ethica, programma regionale sulla responsabilità sociale delle impreseOre 15.00: apertura mercatino del baratto e continua la raccolta Ore 15.30: Esploratorio, organizzato da ReMida di Borgo San Lorenzo, Cen-tro di riuso creativo e di esplorazione ambientaleOre 17.00: presentazione sul GAS e su temi legati a non acquisto e dintorni;Ore 17.20-17.30: dialogo sulla Legalità dal titolo “il riUSO delle terre confisca-te alle mafie”, a cura dell’ARCI Provinciale di Firenze e con la partecipazione di Maurizio Pascucci dell’ARCI Toscana Ore 19.00: “Orti insorti”, di Elena Guerrini. Spettacolo teatrale a baratto. Ore 21.00: chiusura delle attività, tutti a casa con qualcosa di “nuovo” per noi, non più utile per qualcun’altro.

Durante tutta la giornata sarà presente un banco dimostrativo del labora-torio artigiano “altremani”, inoltre, sarà attivo un Banco per la raccolta di cellulari rotti o usati (i proventi derivanti dal recupero dei componenti elet-tronici saranno utilizzati dal MAGIS per � nanziare progetti di solidarietà in Africa).esCURsioni gUidate sUlle Colline FiesolaneLa Polisportiva valle del mugnone insieme al gruppo naturalistico il gam-bero organizzano per i mesi di novembre e dicembre camminate ed escur-sioni in alcuni fra i luoghi più belli e interessanti delle colline fi esolane. Il ritrovo per la partenza è � ssato presso la Palestra della Polisportiva (via Pian del Mugnone, 1) alle ore 9.15 nel giorno stabilito. E’ possibile iscriversi alle gite � no al giorno precedente la data in calendario. sabato 6 novembre è in programma l’escursione a Monte Morello, con partenza da Colonnata, Sesto Fiorentino – Villa Ginori. L’itinerario da Villa Ginori porta a Spartimoglie per poi proseguire a Fonte Giallina e ritornare per i sentieri CAI 3 e 3B. Le ore di cammino previste sono circa due e mezzo. Domenica 21 novembre intera giornata sul cammino delle burraie. Da Santa Brigida l’itinerario avanza per Cascina di Monterotondo e Madonna del Sasso per poi tornare a Santa Brigi-da. Il tempo dell’intera passeggiata è stimato in circa quattro/cinque ore. sa-bato 4 dicembre è � ssata l’escursione a Poggio Pratone: da Monte Fanna si arriva a Poggio Pratone, per poi tornare alla base iniziale. Il tempo previsto di cammino è di circa due ore. In� ne, domenica 19 dicembre è in programma l’anello di Pian del Mugnone. La camminata prevede il seguente itinerario: Palestra P.V.M. – Riorbico – S. Francesco – Panoramica – Barellino – Palestra P.V.M. Il tempo previsto di cammino è di circa due ore e mezzo.A chi vuole partecipare alle escursioni guidate è consigliato avere come pro-prio equipaggiamento: zaino, borraccia, giacca a vento, scarpe e bastoncini da trekking. Per iscrizioni e informazioni è possibile rivolgersi al responsa-bile gite, Silvano Torselli, chiamando il numero 055.504255 o il 3357459955 oppure contattando la segreteria della Palestra al 055.541290.

liRiCa a ComPiobbi: aPPUntamentoCon le gRandi oPeReContinua l’appuntamento con le melodie dell’opera lirica con “lirica a Com-piobbi”, iniziativa portata avanti dal progetto sociale “mai dire vecchio”, reso operativo dalla Società della Salute della Zona Fiorentina Nord Ovest e dal consorzio CO&SO, e nata in collaborazione con il Circolo “La Pace”, la Misericordia di Compiobbi e con gli Amici della Biblioteca di Compiobbi.Tutti i giovedì � no a marzo nei locali del Circolo “La Pace” di Compiobbi ven-gono proiettate in maxi-schermo le grandi opere liriche. Le luci si abbassano e il sipario si alza trasportando il pubblico in teatro. L’11 novembre l’appun-tamento è dedicato alla divina Commedia di Roberto benigni, mentre il 18 novembre è la volta di “andrea Chénier”, opera in quattro quadri di Um-berto Giordano. Tre gli appuntamenti nel mese di dicembre: il 2 con il ballet-to “giselle”, il 9 con la divina Commedia interpretata da Roberto benigni e il 16 con “la Forza del destino” di Giuseppe Verdi. La stagione lirica con-tinua col nuovo anno. Il 7 gennaio in programma “ernani”, opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, mentre il 20 gennaio “Cin Ci la” di Carlo Lombardo. Il mese di febbraio parte il 3 con la “turandot” di Giacomo Puccini e prosegue il 17 con lo “schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Ultimo appuntamento il 3 marzo con la “bohème” di Giacomo Puccini.L’iniziativa è nata grazie alla passione e all’impegno di Luciano Sbezzi, cul-tore dell’opera lirica e vede la preziosa collaborazione di Luciano Bardazzi.La Fratellanza Popolare di Caldine in occasione delle proiezioni mette a disposizione un servizio navetta da Caldine a Compiobbi, così da permette-re a tutti di poter passare del tempo immersi nel mondo dell’opera. La stessa Fratellanza, grazie al progetto sociale “mai dire vecchio”, a partire da otto-bre, organizza all’interno dei propri locali cicli di proiezione sull’opera lirica.Dalla musica alle carte. Quattro lezioni per imparare a giocare a burraco: è una nuova iniziativa del progetto sociale “mai dire vecchio” organizzata grazie all’impegno della Misericordia di Compiobbi. In ottobre nei locali del-la Misericordia sono in programma quattro incontri durante i quali vengono spiegati i “segreti” del burraco.

aUditoRiUm, semPRe disPonibili i FinaziamentiPeR la RealizzazioneI fi nanziamenti per completare il secondo lotto dell’auditorium di Fiesole sono sempre stati disponibili, poiché stanziati in un apposito capitolo di bilancio e riscontrabili nel Peg (Piano Esecutivo di Gestione) 2005. I lavori pubblici, per legge, prima di essere appaltati devono avere giuridi-camente perfezionata la relativa fonte di fi nanziamento. Infatti, esistono tre gradi di giudizio a cui devono sottostare: tecnico, contabile e ammi-nistrativo. In ambito contabile e amministrativo, come prima cosa ci deve essere la copertura fi nanziaria rilasciata dal ragioniere del Comune. Poi, il revisore dei conti constata la veridicità e la correttezza dei conti e, in� ne,

c’è il controllo della sana gestione amministrativa che viene sentenziato dalla sezione controllo della Corte dei Conti. I soldi destinati alla realizzazione dell’Auditorium hanno passato tutti i con-trolli. I soldi, quindi, ci sono e sono disponibili nel Peg del 2005. E precisamente il secondo lotto dei lavori all’auditorium ammonta a 1 milione e 500 mila euro. Tale cifra è allocata in bilancio sui residui passivi 2005, nel quale è presen-te l’apposito impegno di spesa sul capitolo Peg ‘Realizzazione auditorium area � larmonica’ nella parte destinata a investimenti del bilancio comunale. L’impegno risulta ancora disponibile per circa 1 milione e 200 mila euro, es-sendo stata al momento utilizzata, regolarmente, soltanto una prima parte ammontante a circa 294 mila euro.

BREVIalla sCoPeRta dei tesoRi nasCosti di FiesoleCon gli amiCi dei mUsei“a Fiesole tesori nascosti sotto gli occhi di tutti” è questo il titolo del nuo-vo ciclo di incontri su temi legati alla storia locale e all’archeologia curati dal Dott. marco de marco, Conservatore del Museo Civico e organizzati in colla-borazione con gli amici dei musei di Fiesole. Due sono gli appuntamenti in programma per il mese di novembre che, aperti a tutti, si tengono nei locali di Casa Marchini Carrozza a partire dalle ore 17.30. lunedì 8 è in calendario l’incontro dal titolo “la ’lupa’: una storia ancora da scoprire”, mentre lu-nedì 22 il tema a� rontato è “la ‘cista’: un ‘tesoro’ di piombo.

“gUsta Fiesole”: Rassegna dei PRodotti tiPiCi del teRRitoRioAssaporare Fiesole. Il suo olio e i prodotti tipici del territorio. Una giornata all’insegna dei sapori della tradizione con l’iniziativa “gustare Fiesole” che si tiene nei nuovi locali comunali in piazza mino domenica 21 novembre. L’olio di qualità delle colline � esole diventa protagonista in questa rassegna di incontri, degustazioni e assaggi. Spazio speciale viene, infatti, riservato alla degustazione dell’olio prodotto dalle aziende agricole fi esolane. Ma i palati potranno essere allettati da tutti i sapori delle terre � esolane.

la Condizione della donna:se ne PaRla in Un inContRosabato 6 novembre, alle ore 17, a Casa marchini Carrozza si terrà un in-contro sul tema della situazione della donna. A partire dal libro “il Pae-se di Rania” (Casa Editrice Armando) di mimmo del giudice, giornalista parlamentare, esperto di Islam, il dibattito affronterà in modo più esteso la condizione della donna nel mondo islamico e non solo. Fra i relatori saranno presenti, oltre all’autore del saggio, Severino Saccardi e Maria Luisa Moretti, assessore alla Formazione del Comune di Fiesole. L’iniziativa, organizzata dalla Casa del Popolo di Montebeni e dal Comune di Fiesole, rientra nel programma per le pari opportunità promosso dal Comune.

nUova stagione PeR il CentRo inContRiSono ripartite le attività dello spazio incontri di Caldine, il centro di ag-gregazione e socializzazione per i giovani della Valle del Mugnone. laboratori di pittura e murales, di lavorazione del legno, ma anche tornei di calcio balilla e di bocce e, inoltre, fantacalcio e giochi vari. Sono queste le principali iniziative o� erte dallo Spazio, che resta sempre aperto a nuovi suggerimenti e proposte.i laboratori e le attività sono gratuiti e aperti a tutti.Lo Spazio Incontri, situato all’interno dell’area ricreativa della Fratellanza Popolare presso le scuole di Caldine in via Aretina, 287, è aperto il lunedì, il martedì e il giovedì dalle 16 alle 19.Per maggiori informazioni: spazioincontri_� [email protected], tel. 055.5417369.

il sindaCo da teContinua l’appuntamento con il canale di comunicazione fra sindaco e cittadini grazie all’iniziativa “il sindaco da te”, che vede il Sindaco, Fabio In-catasciato, ricevere i cittadini senza appuntamento, nelle diverse frazioni del territorio.Di seguito il calendario degli incontri ottobre - dicembre 2010.Caldine Piazza mezzadri c/o Fratellanza PopolareVenerdì 17 dicembre dalle ore 16 alle ore 18.30ComPiobbi Centro incontriVenerdì 26 novembre dalle ore 16 alle ore 18.30elleRa Circolo arciVenerdì 19 novembre dalle ore 16 alle ore 18.30Fiesole (municipio) oppure chiama il sindaco 055.597107Venerdì 3 dicembre dalle ore 15 alle ore 18.00giRone Circolo arciVenerdì 10 dicembre dalle ore 16 alle ore 18.30montebeni locali ParrocchialiLunedì 15 novembre dalle ore 16 alle ore 18.30

albo degli sCRUtatoRi di seggio elettoRaleSi ricorda a chi fosse interessato ad entrare a far parte dell’albo degli scru-tatori che è necessario presentare domanda entro il 30 novembre 2010. Il modello della richiesta è reperibile sul sito del Comune di Fiesole e può essere richiesto anche all’Urp o all’U¡ cio Servizi Demogra� ci del Comune.Nella richiesta, che potrà essere e� ettuata anche senza il prescritto modulo, dovranno essere indicati i dati personali, il titolo di studio, la professione, l’indirizzo ed il numero telefonico allegando la fotocopia di un documento d’identità. Sul sito del Comune è possibile trovare informazioni relative ai requisiti necessari per svolgere l’incarico. L’albo aggiornato costituisce uno strumento indispensabile a garantire il regolare svolgimento delle consulta-zioni elettorali e l’attiva partecipazione degli elettori a tali eventi. Si ricorda che nel suddetto albo possono chiedere l’inserimento gli elettori iscritti nel-le liste elettorali del Comune di Fiesole.

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con immagini di grande originalità.

antonio PossentiPeR maRio tobino

A cento anni dalla nascita del grande scrittore viareggino mario tobino, � esolano d’adozione nell’ultima parte della vita, arriva l’omaggio di uno dei maggiori protagonisti dell’arte contemporanea, antonio Possenti. “il muro e il mare. antonio Possenti per mario tobino (nel centenario della nascita)” è il titolo della mostra, curata da Giovanni Faccenda, che rac-coglie trenta opere, tra dipinti, tecniche miste e disegni, che Possenti ha realizzato ispirato ad alcuni fra i più celebri racconti dell’indimenticato autore de “Il � glio del farmacista e Le libere donne di Magliano”.L’esposizione che si presenta come un viaggio pittorico immaginario, vie-ne inaugurata sabato 18 dicembre e resterà aperta fi no a domenica 9 gennaio 2011.Antonio Possenti è nato a Lucca. Avviato agli studi classici, ha scoperto assai precocemente le qualità espressive del disegno, assecondando un’inclina-zione al racconto fantastico. Il disegno satirico lo ha impegnato a lungo e con cospicui risultati, tanto da succedere a Mino Maccari sulle pagine de Il Mondo. Autodidatta, è giunto alla pittura dal disegno e dall’illustrazione, e a questa si è rivolto stabilmente dal 1960.Fondamentali per Possenti sono stati gli incontri con Chagall, a Vence, in-torno al 1958. Le altre occasioni formative sono state ideali ed elettive, frut-to delle curiosità intellettuali e della cultura letteraria e artistica respirata sin da bambino in seno alla famiglia (il padre era preside di Liceo, la madre insegnante; il grande grecista Augusto Mancini era suo nonno), spaziando dalla classicità greco-romana all’epoca moderna e contemporanea, con una predilezione particolare per le esperienze di più vivace e coinvolgente taglio immaginario.Tra le mostre internazionali più recenti, si ricordano quelle di Londra, Barcel-lona e Parigi. In Italia meritano di essere segnalate le rassegne tenute presso il Palazzo Ducale di Massa (1999), la Sala delle Reali Poste della Galleria degli U¡ zi di Firenze (2000), Castel dell’Ovo, Napoli (2002) e le due grandi rasse-gne nel Palazzo Pubblico «Magazzini del Sale» di Siena, nel 2001 e nel 2006. Del 2007, ancora a Firenze, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, l’esposizio-ne Nel sogno abitato. Storie dipinte per Dino Campana.

“CaRdo d’aRgento”: Rassegna annUaled’aRti FigURativedomenica 7 novembre, alle ore 17.30, nei nuovi locali comunali (piazza Mino, 26) si inaugura la 48a edizione del premio “CaRdo d’aRgento”, la rassegna annuale d’arti fi gurative. Nell’occasione saranno esposte anche numerose poesie della Sezione “Poesia e Letteratura” che concorreranno al “2° premio gadarte” dedicato alla poesia.Entrambi i concorsi sono riservati ai soci dell’Associazione culturale Gadarte e numerose sono state le adesioni alla manifestazione (più di 60 espositori). L’Associazione ha avuto tra i propri soci i più importanti personaggi della cultura toscana del secondo novecento e si avvia a compiere 55 anni di at-tività. Durante l’inaugurazione i soci e gli ospiti partecipanti verranno omaggiati con il catalogo della mostra che raccoglie la pubblicazione delle opere e delle poesie.La mostra è aperta dal 7 al 14 novembre data quest’ultima in cui si terrà la premiazione uffi ciale dei vincitori, cerimonia che inizierà alle ore 17, nei

nuovi locali comunali.

nUovi aPPUntamentiCon stRada FaCendoDiciotto caselle dipinte, ogni casella diversa l’una dall’altra, ma tutte colora-te con impegno e divertimento dagli undici abitanti di “Una casa a Caldine”. È il Grande Gioco dell’Oca, una delle iniziative di Strada Facendo, il progetto per persone con disabilità promosso dalla Società della Salute Zona Nord-Ovest, dal Comune di Fiesole, dal Comune di Vaglia, dalla Fratellanza popo-lare della Valle del Mugnone e dalla Cooperativa Sociale Silver del Consorzio CO&SO.Le diciotto caselle formano il grande tabellone del Gioco dell’Oca che il gior-no 13 ottobre ha visto la partecipazione dei volontari e dei ragazzi di “Una casa a Caldine” con i loro parenti e amici. Ogni casella nascondeva un impre-visto o una sorpresa, proprio come accade nella vita, anche se tutto riporta-to alla dimensione del gioco e quindi diviso e condiviso tra allegria e risate. Per chi si è perso questa iniziativa è possibile incontrare nuovamente i ra-gazzi il 10 novembre in occasione della giornata “autonarrazioni” dove, tra sguardi e racconti, è possibile conoscere gli abitanti di “Una casa a Caldine”. Ogni ragazzo custodisce una particolare e preziosa storia…e come ricorda Oliver Sacks: “Ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto, un racconto interiore, la cui continuità, il cui senso è la nostra vita. Per essere noi stessi, dobbiamo avere noi stessi, possedere se necessario ripossedere la sto-ria del nostro vissuto. Dobbiamo ripetere noi stessi, nel senso etimologico del termine, rievocare il dramma interiore, il racconto di noi stessi. L’uomo ha biso-gno di questo racconto, di un racconto interiore continuo, per conservare la sua identità, il suo sé” (Sacks O., L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Adelphi, Milano 2001).

“salUnta e saPoRi d’aUtUnno”:bUon Cibo, sPeCialitÁe ColoRi della tosCanaa ComPiobbiMostra e degustazione dell’olio nuovo delle colline � esolane, bruciate, fet-tunta e “vin novo”. E ancora trippa, lampredotto, cioccolato e bomboloni. Sono i sapori d’autunno della Toscana, che possono essere assaggiati e de-gustati in occasione della manifestazione “salunta e sapori d’autunno” in programma sabato 6 e domenica 7 novembre in piazza del mercato a Compiobbi. Come ogni anno, dalle 10 � no a sera, sia il sabato che la do-menica, in Piazza Falcone e Borsellino a Compiobbi, specialità enogastrono-miche negli stand delle associazioni e delle fattorie locali, mentre i negozi aperti animano i due giorni. In piazza, spazio anche all’angolo del Civaiolo Dini e ai colori d’autunno con il mercatino delle pulci a cura di Geogiocando e del Gruppo di Acquisto So-lidale. Fra le iniziative di domenica 7 anche l’Annullo Filatelico delle Poste Italiane.La manifestazione è organizzata dalla ProLoco Valle dell’Arno di Fiesole in-sieme al Circolo “La Pace”, al Circolo Arci “R. Murri”, alla Misericordia di Com-piobbi e all’Unione Commercianti e Artigiani della Valle dell’Arno, con il pa-trocinio del Comune di Fiesole.Per ulteriori informazioni: www.proloco� esole.it oppure scrivere a info@proloco� esole.it.

attivitÀ biblioteChe: toRnano gli aPPUntamenti Con “il tÈ alle CinQUein biblioteCa”Tornano gli appuntamenti con il “Circolo di lettura – il tè alle cinque in biblioteca”: gli incontri culturali organizzati dall’Associazione “Amici delle Biblioteche di Fiesole” che si tengono nelle biblioteche comunali di Com-piobbi e Fiesole e che vedono il sostegno di Palinsesto e della Sezione Soci Coop Firenze Nord Est.Il primo appuntamento di novembre è � ssato per sabato 13 novembre, alle ore 16.30, alla biblioteca Comunale di Compiobbi (Via Romena, 58 - lato Piazza Etrusca). Nell’occasione viene condiviso il libro “L’amata perduta” di Joannes Urzidil. La lettrice Tamara Tagliaferri ne leggerà alcune pagine. Durante l’incontro gli scrittori Berlinghiero Buonarroti e Michele Turchi pre-sentano il loro libro “Segni del sacro, Segni del profano”.Secondo appuntamento è sabato 20 novembre, alle ore 16.30, alla biblio-teca Comunale di Fiesole (Via Sermei, 1). La lettrice Francesca Valori legge-rà alcune pagine del libro scelto per la condivisione. Durante l’incontro sarà presente la Consulente del Benessere su Misura, Giulia Zeroni che presenta “Il segreto di una vita saporita: menù di benessere”.Gli incontri del Circolo di lettura sono a ingresso libero e si svolgono il se-condo sabato di ogni mese.Associazione “Amici della Biblioteca di Fiesole”: tel. 055.6594346, cell. 3391834218, e-mail [email protected]

“gioRnata del non aCQUisto”: dal baRattoal libeRo sCambioUna giornata dedicata al baratto, al libero scambio e a tematiche etiche collegate. sabato 27 novembre anche a Fiesole si celebra la “giornata del non acquisto”. L’iniziativa, curata dai “Gasolani”, Gruppo di Acquisto di Fie-sole e patrocinata dal Comune di Fiesole, si svolgerà a partire dalle ore 10 in piazza Mino e nei Nuovi locali comunali. Di seguito il programma della giornata:

Ore 10:00-13.00 raccolta di materiali per il mercato La popolazione è invitata a portare oggetti (vestiario, libri, giocattoli, oggetti per la casa, di tutto in po’, purché in buono stato) dei quali non ha più bisogno, ma che possono essere riutilizzati.Ore 11.30-13.00: Gioco dell’Oca sostenibile di Fabrica Ethica, programma regionale sulla responsabilità sociale delle impreseOre 15.00: apertura mercatino del baratto e continua la raccolta Ore 15.30: Esploratorio, organizzato da ReMida di Borgo San Lorenzo, Cen-tro di riuso creativo e di esplorazione ambientaleOre 17.00: presentazione sul GAS e su temi legati a non acquisto e dintorni;Ore 17.20-17.30: dialogo sulla Legalità dal titolo “il riUSO delle terre confisca-te alle mafie”, a cura dell’ARCI Provinciale di Firenze e con la partecipazione di Maurizio Pascucci dell’ARCI Toscana Ore 19.00: “Orti insorti”, di Elena Guerrini. Spettacolo teatrale a baratto. Ore 21.00: chiusura delle attività, tutti a casa con qualcosa di “nuovo” per noi, non più utile per qualcun’altro.

Durante tutta la giornata sarà presente un banco dimostrativo del labora-torio artigiano “altremani”, inoltre, sarà attivo un Banco per la raccolta di cellulari rotti o usati (i proventi derivanti dal recupero dei componenti elet-tronici saranno utilizzati dal MAGIS per � nanziare progetti di solidarietà in Africa).esCURsioni gUidate sUlle Colline FiesolaneLa Polisportiva valle del mugnone insieme al gruppo naturalistico il gam-bero organizzano per i mesi di novembre e dicembre camminate ed escur-sioni in alcuni fra i luoghi più belli e interessanti delle colline fi esolane. Il ritrovo per la partenza è � ssato presso la Palestra della Polisportiva (via Pian del Mugnone, 1) alle ore 9.15 nel giorno stabilito. E’ possibile iscriversi alle gite � no al giorno precedente la data in calendario. sabato 6 novembre è in programma l’escursione a Monte Morello, con partenza da Colonnata, Sesto Fiorentino – Villa Ginori. L’itinerario da Villa Ginori porta a Spartimoglie per poi proseguire a Fonte Giallina e ritornare per i sentieri CAI 3 e 3B. Le ore di cammino previste sono circa due e mezzo. Domenica 21 novembre intera giornata sul cammino delle burraie. Da Santa Brigida l’itinerario avanza per Cascina di Monterotondo e Madonna del Sasso per poi tornare a Santa Brigi-da. Il tempo dell’intera passeggiata è stimato in circa quattro/cinque ore. sa-bato 4 dicembre è � ssata l’escursione a Poggio Pratone: da Monte Fanna si arriva a Poggio Pratone, per poi tornare alla base iniziale. Il tempo previsto di cammino è di circa due ore. In� ne, domenica 19 dicembre è in programma l’anello di Pian del Mugnone. La camminata prevede il seguente itinerario: Palestra P.V.M. – Riorbico – S. Francesco – Panoramica – Barellino – Palestra P.V.M. Il tempo previsto di cammino è di circa due ore e mezzo.A chi vuole partecipare alle escursioni guidate è consigliato avere come pro-prio equipaggiamento: zaino, borraccia, giacca a vento, scarpe e bastoncini da trekking. Per iscrizioni e informazioni è possibile rivolgersi al responsa-bile gite, Silvano Torselli, chiamando il numero 055.504255 o il 3357459955 oppure contattando la segreteria della Palestra al 055.541290.

liRiCa a ComPiobbi: aPPUntamentoCon le gRandi oPeReContinua l’appuntamento con le melodie dell’opera lirica con “lirica a Com-piobbi”, iniziativa portata avanti dal progetto sociale “mai dire vecchio”, reso operativo dalla Società della Salute della Zona Fiorentina Nord Ovest e dal consorzio CO&SO, e nata in collaborazione con il Circolo “La Pace”, la Misericordia di Compiobbi e con gli Amici della Biblioteca di Compiobbi.Tutti i giovedì � no a marzo nei locali del Circolo “La Pace” di Compiobbi ven-gono proiettate in maxi-schermo le grandi opere liriche. Le luci si abbassano e il sipario si alza trasportando il pubblico in teatro. L’11 novembre l’appun-tamento è dedicato alla divina Commedia di Roberto benigni, mentre il 18 novembre è la volta di “andrea Chénier”, opera in quattro quadri di Um-berto Giordano. Tre gli appuntamenti nel mese di dicembre: il 2 con il ballet-to “giselle”, il 9 con la divina Commedia interpretata da Roberto benigni e il 16 con “la Forza del destino” di Giuseppe Verdi. La stagione lirica con-tinua col nuovo anno. Il 7 gennaio in programma “ernani”, opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, mentre il 20 gennaio “Cin Ci la” di Carlo Lombardo. Il mese di febbraio parte il 3 con la “turandot” di Giacomo Puccini e prosegue il 17 con lo “schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Ultimo appuntamento il 3 marzo con la “bohème” di Giacomo Puccini.L’iniziativa è nata grazie alla passione e all’impegno di Luciano Sbezzi, cul-tore dell’opera lirica e vede la preziosa collaborazione di Luciano Bardazzi.La Fratellanza Popolare di Caldine in occasione delle proiezioni mette a disposizione un servizio navetta da Caldine a Compiobbi, così da permette-re a tutti di poter passare del tempo immersi nel mondo dell’opera. La stessa Fratellanza, grazie al progetto sociale “mai dire vecchio”, a partire da otto-bre, organizza all’interno dei propri locali cicli di proiezione sull’opera lirica.Dalla musica alle carte. Quattro lezioni per imparare a giocare a burraco: è una nuova iniziativa del progetto sociale “mai dire vecchio” organizzata grazie all’impegno della Misericordia di Compiobbi. In ottobre nei locali del-la Misericordia sono in programma quattro incontri durante i quali vengono spiegati i “segreti” del burraco.

aUditoRiUm, semPRe disPonibili i FinaziamentiPeR la RealizzazioneI fi nanziamenti per completare il secondo lotto dell’auditorium di Fiesole sono sempre stati disponibili, poiché stanziati in un apposito capitolo di bilancio e riscontrabili nel Peg (Piano Esecutivo di Gestione) 2005. I lavori pubblici, per legge, prima di essere appaltati devono avere giuridi-camente perfezionata la relativa fonte di fi nanziamento. Infatti, esistono tre gradi di giudizio a cui devono sottostare: tecnico, contabile e ammi-nistrativo. In ambito contabile e amministrativo, come prima cosa ci deve essere la copertura fi nanziaria rilasciata dal ragioniere del Comune. Poi, il revisore dei conti constata la veridicità e la correttezza dei conti e, in� ne,

c’è il controllo della sana gestione amministrativa che viene sentenziato dalla sezione controllo della Corte dei Conti. I soldi destinati alla realizzazione dell’Auditorium hanno passato tutti i con-trolli. I soldi, quindi, ci sono e sono disponibili nel Peg del 2005. E precisamente il secondo lotto dei lavori all’auditorium ammonta a 1 milione e 500 mila euro. Tale cifra è allocata in bilancio sui residui passivi 2005, nel quale è presen-te l’apposito impegno di spesa sul capitolo Peg ‘Realizzazione auditorium area � larmonica’ nella parte destinata a investimenti del bilancio comunale. L’impegno risulta ancora disponibile per circa 1 milione e 200 mila euro, es-sendo stata al momento utilizzata, regolarmente, soltanto una prima parte ammontante a circa 294 mila euro.

BREVIalla sCoPeRta dei tesoRi nasCosti di FiesoleCon gli amiCi dei mUsei“a Fiesole tesori nascosti sotto gli occhi di tutti” è questo il titolo del nuo-vo ciclo di incontri su temi legati alla storia locale e all’archeologia curati dal Dott. marco de marco, Conservatore del Museo Civico e organizzati in colla-borazione con gli amici dei musei di Fiesole. Due sono gli appuntamenti in programma per il mese di novembre che, aperti a tutti, si tengono nei locali di Casa Marchini Carrozza a partire dalle ore 17.30. lunedì 8 è in calendario l’incontro dal titolo “la ’lupa’: una storia ancora da scoprire”, mentre lu-nedì 22 il tema a� rontato è “la ‘cista’: un ‘tesoro’ di piombo.

“gUsta Fiesole”: Rassegna dei PRodotti tiPiCi del teRRitoRioAssaporare Fiesole. Il suo olio e i prodotti tipici del territorio. Una giornata all’insegna dei sapori della tradizione con l’iniziativa “gustare Fiesole” che si tiene nei nuovi locali comunali in piazza mino domenica 21 novembre. L’olio di qualità delle colline � esole diventa protagonista in questa rassegna di incontri, degustazioni e assaggi. Spazio speciale viene, infatti, riservato alla degustazione dell’olio prodotto dalle aziende agricole fi esolane. Ma i palati potranno essere allettati da tutti i sapori delle terre � esolane.

la Condizione della donna:se ne PaRla in Un inContRosabato 6 novembre, alle ore 17, a Casa marchini Carrozza si terrà un in-contro sul tema della situazione della donna. A partire dal libro “il Pae-se di Rania” (Casa Editrice Armando) di mimmo del giudice, giornalista parlamentare, esperto di Islam, il dibattito affronterà in modo più esteso la condizione della donna nel mondo islamico e non solo. Fra i relatori saranno presenti, oltre all’autore del saggio, Severino Saccardi e Maria Luisa Moretti, assessore alla Formazione del Comune di Fiesole. L’iniziativa, organizzata dalla Casa del Popolo di Montebeni e dal Comune di Fiesole, rientra nel programma per le pari opportunità promosso dal Comune.

nUova stagione PeR il CentRo inContRiSono ripartite le attività dello spazio incontri di Caldine, il centro di ag-gregazione e socializzazione per i giovani della Valle del Mugnone. laboratori di pittura e murales, di lavorazione del legno, ma anche tornei di calcio balilla e di bocce e, inoltre, fantacalcio e giochi vari. Sono queste le principali iniziative o� erte dallo Spazio, che resta sempre aperto a nuovi suggerimenti e proposte.i laboratori e le attività sono gratuiti e aperti a tutti.Lo Spazio Incontri, situato all’interno dell’area ricreativa della Fratellanza Popolare presso le scuole di Caldine in via Aretina, 287, è aperto il lunedì, il martedì e il giovedì dalle 16 alle 19.Per maggiori informazioni: spazioincontri_� [email protected], tel. 055.5417369.

il sindaCo da teContinua l’appuntamento con il canale di comunicazione fra sindaco e cittadini grazie all’iniziativa “il sindaco da te”, che vede il Sindaco, Fabio In-catasciato, ricevere i cittadini senza appuntamento, nelle diverse frazioni del territorio.Di seguito il calendario degli incontri ottobre - dicembre 2010.Caldine Piazza mezzadri c/o Fratellanza PopolareVenerdì 17 dicembre dalle ore 16 alle ore 18.30ComPiobbi Centro incontriVenerdì 26 novembre dalle ore 16 alle ore 18.30elleRa Circolo arciVenerdì 19 novembre dalle ore 16 alle ore 18.30Fiesole (municipio) oppure chiama il sindaco 055.597107Venerdì 3 dicembre dalle ore 15 alle ore 18.00giRone Circolo arciVenerdì 10 dicembre dalle ore 16 alle ore 18.30montebeni locali ParrocchialiLunedì 15 novembre dalle ore 16 alle ore 18.30

albo degli sCRUtatoRi di seggio elettoRaleSi ricorda a chi fosse interessato ad entrare a far parte dell’albo degli scru-tatori che è necessario presentare domanda entro il 30 novembre 2010. Il modello della richiesta è reperibile sul sito del Comune di Fiesole e può essere richiesto anche all’Urp o all’U¡ cio Servizi Demogra� ci del Comune.Nella richiesta, che potrà essere e� ettuata anche senza il prescritto modulo, dovranno essere indicati i dati personali, il titolo di studio, la professione, l’indirizzo ed il numero telefonico allegando la fotocopia di un documento d’identità. Sul sito del Comune è possibile trovare informazioni relative ai requisiti necessari per svolgere l’incarico. L’albo aggiornato costituisce uno strumento indispensabile a garantire il regolare svolgimento delle consulta-zioni elettorali e l’attiva partecipazione degli elettori a tali eventi. Si ricorda che nel suddetto albo possono chiedere l’inserimento gli elettori iscritti nel-le liste elettorali del Comune di Fiesole.

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I “Fogli di Fiesole” sonoa cura del Comune di Fiesole

ContRibUto RimboRso sPese sColastiChePer i bambini iscritti alle scuole primarie e per i ragazzi iscritti alle scuole secondarie di primo grado del Comune è possibile presentare la doman-da per il contributo rimborso spese scolastiche e buoni libro.Le domande su apposito modulo devono essere inoltrate all’Urp del Comu-ne (via Portigiani, 3) dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e il giovedì anche dalle 14 alle 18.30.Per richiedere il contributo è necessario essere iscritti in una delle scuole del territorio e avere un reddito ISEE non superiore a € 15.000,00. Le domande vanno consegnate entro il 25 novembre 2010.

PRoRogata Fino al 19 novembRela mostRa di CaRlo testi

È stata prorogata fi no al 19 novembre l’apertura della mostra di Carlo testi. Dopo aver esposto con grande successo nei prestigiosi locali dell’Ar-chivio di Stato di Firenze, Carlo Testi è approdato nella Sala Consiliare del Comune di Fiesole con una mostra pensata appositamente per il colle etru-sco. “Carlo Testi. Paesaggi � esolani e altri palpiti” è il titolo dell’esposizione, curata da Stefano De Rosa e che rimane aperta � no al 19 novembre (orario: dal lunedì al giovedì 9 – 18, venerdì 9 – 13). La mostra raccoglie 31 quadri, di cui venti creati appositamente per questa esposizione, realizzati con olio su tela o su tavola. Trentuno opere che ra¡ gurano paesaggi del territorio � esolano. Più che posarsi sulla storia e sull’imponente eredità archeologica, l’attenzione del pittore è stata attratta dal paesaggio dell’Arno che attraversa il territorio sotto il colle lunato. Questa mostra racconta la gioia di svelare scorci di una bellezza umile e spavalda, sincera sempre, come la terra di cui è espressione.

il ComUne ChiUde gli sWaPe inCassa PiÚ di 175 mila eURoIl Comune di Fiesole chiude gli swap e incassa 40 mila euro portando a 175.159 mila euro i ½ ussi attivi dell’operazione. La Giunta comunale durante la seduta del 15 settembre ha approvato la delibera che aveva come oggetto l’autorizzazione all’estinzione anticipata del contratto Interest Rate Swap, stipulato il 20 aprile del 2006 con la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.Tale atto arriva dopo che il Consiglio Comunale aveva deliberato, in data 30 aprile 2010, la volontà di estinguere anticipatamente le operazioni di fi -nanza derivata in essere. La chiusura delle operazioni di swap non ha comportato all’Ente nessun onere, anzi, ha permesso l’introito di un controvalore positivo.La scelta di chiusura anticipata degli swap è arrivata anche tenendo conto dell’attuale momento di mercato che può essere considerato particolarmen-te favorevole per tale operazione.

aRtigianato e antiQUaRiato in Piazzadomenica 7 novembre in calendario c’è l’appuntamento con il mercato del Piccolo antiquariato. Piazzo Mino, dalle 8 e per tutta la giornata, si ri-empie di stand che richiamano l’interesse del pubblico per la particolarità e la dovizia degli oggetti esposti.domenica 21 novembre torna, sempre in piazza Mino, la mostra – mer-cato “aspettando il natale - artigiani in piazza”. Dalla 9 della mattina � no alla sera alle 20.30 i maestri artigiani espongono le loro creazioni e si cimentano in dimostrazioni dal vivo. Negli stand è possibile ammirare e acquistare dipinti, manufatti in legno, creazioni con � ori secchi, creta e tanti altri oggetti realizzati dalla sapiente creatività degli artigiani.

tURni FaRmaCie Ecco l’elenco dei turni di alcune farmacie del territorio � esolano per il mese di novembre e l’inizio di dicembre: • Farmacia Perna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055.59214 – Sabato 13 no-

vembre, Domenica 14 novembre, Sabato 27 novembre, Domenica 28 novembre e Mercoledì 8 dicembre.

• Farmacia magonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055.6594233 – Domenica 7 novembre, Sabato 13 novembre, Domenica 21 novembre, Sabato 27 novembre e Domenica 5 dicembre.

• Farmacia benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055.6594878 – Sa-bato 6 novembre, Domenica 14 novembre, Sabato 20 novembre, Do-menica 28 novembre e Sabato 4 dicembre.

CalendaRio degli aPPUntamenti isee novembRe 2010 – giUgno 2011 

Per la compilazione dell’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equi-valente) è possibile chiamare per un appuntamento l’u¡ cio URP al numero telefonico 055.5961239, secondo il seguente calendario:Fiesole, via PoRtigiani, 3 (il mercoledì)1 dicembre ore 15 – 17; 12 gennaio ore 15 – 17; 2 febbraio ore 15 – 17; 2 marzo ore 15 – 17; 6 aprile ore 15 – 18; 4 maggio ore 15 – 18; 8 giugno ore 15 – 18.ComPiobbi CentRo inContRi, via Romena, 58 (il mercoledì ore 15 – 18)10 novembre, 19 gennaio, 9 febbraio, 9 marzo, 13 aprile, 11 maggio, 15 giu-gno.Caldine FRatellanza PoPolaRe valle del mUgnone, Piazza dei mezzadRi 1° Piano, stanza 2a (il mercoledì 9 – 12)17 novembre, 15 dicembre, 26 gennaio, 16 febbraio, 16 marzo, 20 aprile, 18 maggio, 22 giugno.san baRtolo Casa del PoPolo, via CiPRessini, 6 (il mercoledì 15 – 18)24 novembre, 22 dicembre, 23 febbraio, 23 marzo, 27 aprile, 25 maggio, 29 giugno. sCUola di mUsiCa di FiesolePRogRamma di novembRe

domenica 7 novembre ore 11.00VILLA LA TORRACCIA • AUDITORIUM SINOPOLI

I VENTI ANNI DEL QUARTETTO DI FIESOLE

Quartetto di Fiesoleandrea lucchesini, pianofortemusiche di R. SchumannIngresso 10 €, ridotto 6 € ridotto allievi Scuola di Musica di Fiesole 2 €sabato 13 novembre ore 9.30 – 19.00domenica 14 novembre ore 10.00 – 18.00VILLA LA TORRACCIA • AUDITORIUM SINOPOLI • AUDITORIUM LATINI

MUSICA E SOCIETÀ

Convegno per la creazione di un sistema di orchestre infantili e giova-nili in italiaDomenica 21 novembre ore 17.00Villa La Torraccia • Auditorium SinopoliI DIECI ANNI DEL QUARTETTO DI CREMONA

Concerto/incontro in occasione del decennale della fondazione del Quar-tetto di Cremonamusiche di A. Borodin

Il Comune di Fiesole ha una sua Newsletter. Un mezzo per comunicare e informare tutti i cittadini del comune di Fiesole di quello che succede nel territorio e delle attività connesse. Un report settimanale che parla degli avvenimenti in corso, dei lavori in programma e delle novità realizzate. Un modo per rendere partecipi e stimolare i � esolani a porre all’attenzio-ne dell’Amministrazione le proprie esigenze, proposte e il proprio pensie-ro, anche quando critico.Se anche tu vuoi essere inserito nella mailing-list della newsletter per es-sere aggiornato e dare il tuo contributo scrivi a: newsletter.comune@co-mune.� esole.� .it

Page 27: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

sguardi

Qualcuno fa le valigie e se ne va, qualcun altro sbarca a Santa Maria Novella per

non andarsene più. Firenze è fat-ta di fi orentini vecchi e nuovi: di residenti adottivi arrivati da altri paesi, ma anche di ex cittadini che se la danno a gambe verso più co-smpoliti lidi. Di gente che “bella come la mia città non ce n’è” e di gente che “non so come ho fatto a viverci tutti quegli anni”. Si sa, sulle rive dell’Arno il campanili-smo cresce rigoglioso. Ma com’è la bella Firenze vista da lontano, oppure letta con gli occhi di uno straniero? Lo raccontano una ra-gazza nostrana sbarcata nella City e un signore arrivato dallo Sri Lanka tanti anni fa.

FOCus. Ecco cosa pensano del capoluogo toscano due persone che hanno fatto scelte diverse

La città vista da chi viene e da chi vaanna è fuggita

a londra per

lavorare, Sarath

è arrivato dallo Sri

lanka e qui ha

trovato una nuova

casa. E ora

ne raccontano

pregi e difetti

La vita nella City di Anna Miche-la Cariati, 25 anni, è iniziata un

anno e mezzo fa. E’ partita da Firen-ze per lavorare come “communica-tion executive” nell’area marketing di un’azienda italiana con varie sedi fuori dal territorio nazionale, fra cui una a Londra.Perché hai scelto proprio Londra?I motivi sono diversi. Principal-mente per imparare bene l’inglese, ma anche perché avevo già alcuni contatti e, soprattutto, l’occasione di lavoro che mi si è presentata era qui. Torni a Firenze spesso? Oltre agli affetti è anche la città a mancarti?Più o meno torno una volta al mese. E’ diffi cile scindere gli affetti dalla città: naturalmente mi mancano più che altro le persone, ma con ami-ci e parenti facevo cose che hanno anche a che fare con alcuni luoghi e quindi sento la mancanza anche di questi ultimi. E poi da qui di Firenze apprezzo la dimensione più “uma-na” rispetto a Londra. D’altra parte, spesso della nostra città annoia pro-prio il suo essere piccola. Firenze è cambiata da quando sei partita? E il tuo giudizio sulla cit-tà?Per alcune piccole cose sì: la zona del Duomo pedonalizzata, ad esem-

pio. Tante altre dovrebbero cam-biare. Credo che vivendo all’estero emergano molti difetti della città e del nostro Paese: su tutti, la poca meritocrazia e lo scarso funziona-mento dei canali esistenti per trovare lavoro. A Londra, tutto è più legato alle agenzie e chi è in cerca di oc-cupazione sa più o meno cosa deve fare per trovarla. Quando dici che sei di Firenze, cosa risponde la gente?Qui per tutti Firenze è un sogno. Credo che questo dovrebbe essere un vantaggio da sfruttare al meglio per la nostra città, mentre spesso risorse simili in termini di prestigio vengono sprecate.

Anna

Anna si è trasferita a Londra un anno e mezzo fa

“Qui per tutti Firenze è un sogno”

/I.E.

Da loNTaNo...

Sarath Tennakoon, classe 1959, è originario dello Sri Lanka.

Dal 1984 vive a Firenze, dove ha unito le sue due passioni: l’arte e le discipline olistiche. Da 20 anni insegna yoga.Perché proprio Firenze?Fin da bambino ero affascinato dall’arte italiana. Ho trovato Fi-renze proprio come la immagina-vo: mi sono sentito subito a casa.Difetti della città?C’è un po’ di inquinamento e traf-fi co, ma sono problemi di tutte le città moderne. E’ diffi cile che non ci sia traffi co, vista com’è strutturata la rete viaria. Inoltre in pochi scelgono i mezzi pubblici. I fi orentini amano la vita comoda, usano spesso l’auto. Viaggio di frequente in autobus: fuori dagli orari di punta, chi utilizza i mezzi pubblici è in gran parte straniero.Firenze è sicura?Di notte non c’è sicurezza: mi intimorisce girare da solo. Negli anni ’80 la città era più tranquilla, mentre adesso c’è più percezione di insicurezza: si ha paura a uscire di sera e dei furti nelle abitazioni. Ho vissuto vicino Santa Maria Novella per anni e ho percepito questa insicurezza. Se ci fossero

più controlli, la situazione miglio-rerebbe.Cosa consiglieresti ai fi orentini?Di valorizzare i tesori artistici della città. Spesso, chi abita qui, non si accorge della bellezza con-servata da Firenze, avendola ogni giorno davanti. Manca poi un po’ di verde pubblico. Spesso vengo-no rifatte le piazze, ma si mette cemento al posto dei giardini.Meglio Firenze o lo Sri Lanka?Non riesco mai a decidere. Di Fi-renze mi piacciono molto l’arte, il cibo e il clima. Della mia terra natia mi mancano i profumi e la natura. E’ come chiedersi se ami più mamma o papà.

Sarath

Sarath, originario dello Sri Lanka, vive qui dal 1984

“non ci si accorge della sua bellezza”

/G.C.

...E Da vICINo

1140407

27

Page 28: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

zoom

Sono stati circa undicimila i fi orentini che hanno partecipato alle assemblee

sparse tra centro e periferia lo scorso 28 settembre, contribuendo a scrivere

il destino dei posti che hanno più a cuore. E ora parte la vera sfi da

lA CIttÀ DI DOMANI/1. La rinascita delle Cascine tra i temi trattati in occasione dei “100 luoghi”

il parco urbano più granded’Europa? Lo avrà Firenze

Una serata di mobilitazione popola-re, di dibattiti, di giardini, cantieri ed edifi ci aperti solo per l’occasio-ne ai visitatori, 11mila persone per

strada, o meglio riunite nei luoghi che hanno più a cuore per conoscerne i destini e parteci-pare a scriverli in prima persona. Se la scom-messa del sindaco Renzi sui 100 luoghi fos-se stata soltanto quella della partecipazione, l’avrebbe vinta a mani basse. Ma la sfi da più grande è quella di mantenerli in vita tutti e 100, possibilmente facendoli diventare ciò che i cit-tadini vorrebbero e che hanno descritto nelle migliaia di schedine depositate nelle urne la sera del 28 settembre scorso. Messe a tacere le polemiche per i costi dell’operazione - 55mila euro in tutto che Giovanni Galli, capogrup-po del Pdl, avrebbe voluto mettere nel conto

spese per la comunicazione del sindaco - si cominciano a fare altri tipi di conti, quelli con la realtà di che cosa è stato fatto e cosa si farà. Per una bruttura buttata giù a colpi di ruspa (la pensilina della stazione di Santa Maria Novel-la), ce n’è un’altra ancora orgogliosamente in piedi (il rudere delle ex Poste in via del Pratel-lino, il cui abbattimento è stato rallentato da corsi e ricorsi in tribunale). Mentre a Novoli ci si augura di rivedere presto il Palazzo di Giu-stizia illuminato e aperto al pubblico, in centro cittadini e commercianti attendono paziente-mente che si accendano i rifl ettori su piazza Duomo, nel senso letterale della frase. Nell’ar-co di una serata e di un centinaio di assemblee di proposte ne sono state fatte a bizzeffe, ma la più quotata, in quanto uscita dalla bocca del primo cittadino, riguarda le Cascine, il pallino di Renzi dai tempi della campagna elettorale. Dai 100 punti da mettere in pratica nei primi 100 giorni, il parco cittadino è stato trasferito

per insuffi cienza di progressi nella categoria 100 luoghi da far rinascere entro il 2014. E siccome il sindaco ci ha messo la faccia per la seconda volta consecutiva, la riqualifi cazione delle Cascine è diventata per sua stessa am-missione condizione necessaria alla ricandida-tura a Palazzo Vecchio. Nel mentre il proget-to si è fatto più defi nito: il polmone verde di Firenze diventerà il parco urbano più grande d’Europa. Circa 300 ettari, più o meno il 3% della superfi cie totale della città. Un obietti-vo da raggiungere attraverso il collegamento da un lato con l’area dell’Argingrosso, i lun-garni del Pignoncino e dei Pioppi, dall’altro con l’area del Podere-Il Barco e il nuovo polo musicale con il Teatro del Maggio. La prima fase dei lavori sarà presentata a giugno e tra gli interventi iniziali vi sarà la realizzazione di una passerella esclusivamente ciclopedonale a metà strada tra quella dell’Isolotto e il ponte all’Indiano.

Paola Ferri

DOMEnicOBarista, 55 anni

“Con la pedonalizzazione di piazza Duomo gli affari sono senz’altro migliorati, ma bisognerebbe fare qualcosa per migliorare l’illuminazione, la sera è troppo buio. E poi mi piacerebbe vedere via Martelli in ordine, come tutte le altre strade, con i dehors degni di questo nome, con pedane e coperture come si deve”

“Al Duomoci vuole più luce”

DaViDEPizzaiolo, 19 anni

“Così com’è il parco di San Donato è alienante. E’ un po’ lo stile con cui vengono fatte le cose adesso, senza perso-nalità. E va a fi nire che non ci va nessuno, come in questo caso. Per portarci un po’ di persone bisognerebbe organiz-zarci qualche evento, ad esempio concerti o esposizioni d’arte”

“Musicae arte al parco”

EVELinCommerciante, 37 anni

“Da un punto di vista estetico è e rimarrà orribile, ma il Multiplex potrebbe rinascere sotto forma di centro di ag-gregazione sociale: questa zona non offre niente ai giovani, tranne qualche giardino. Si potrebbe anche pensare di farci una ludoteca per i più piccoli, sarebbe anche un modo per recuperare l’intera area”

“Multiplexin chiavesociale”

28 Novembre 2010

Page 29: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

zoom

Firenze, mercati aperti. Sembra questa la tenden-za degli ultimi tempi, che vede protagonisti i mercati storici della città, sempre più proiettati verso aperture dilatate e una maggiore dispo-

nibilità ad accogliere tra i banchi e gli espositori eventi culturali, concerti e chi più ne ha più ne metta. A partire da Sant’Ambrogio, in piazza Ghiberti, che ha di recente annunciato l’amplimanento dell’orario di apertura due volte la settimana (il mercoledì e il venerdì è aperto dalle 8 fi no alle 19 azichè fi no alle 14), rendendo possibile la spesa pomeridiana anche ai ritardatari e a chi la mattina non riesce a frequentare gli allegri ambienti del mercato. Già quest’estate il complesso aveva aperto le porte - per un periodo di tempo limitato - a una serie di concerti che davano modo di conoscere la bella struttura ottocente-sca anche nella sua veste by night. Dalla fi ne di ottobre invece , via libera al nuovo esperimento: “Siamo molto soddisfatti – spiega il vicesindaco Dario Nardella – que-sto era un obiettivo dell’amministrazione e ringrazio il Consorzio che ha reso possibile questo risultato. Si trat-ta di una sperimentazione che durerà fi no a giugno, ma sono fi ducioso che sarà positiva e che con il tempo tutti gli operatori aderiranno ai nuovi orari, anche quelli dei banchi esterni”. “Il nuovo orario – dice Fabio Rasile del consorzio esercenti - vuole rispondere alle esigenze di

tutti coloro che, pur non disponendo al mattino di suffi -ciente tempo per fare la spesa, non vogliono rinunciare a portare sulla propria tavola genuinità e freschezza; una freschezza che va avanti dal 1873”. Leggermente diver-sa la situazione del mercato centrale di San Lorenzo, per cui si parla da tempo di un’apertura prolungata ma “ancora non si è deciso niente - spiega il vicepresiden-te del consorzio Alessandro Boni - si vociferava di un paio di aperture settimanali, ma ancora non c’è niente di certo”. Per adesso l’unica cosa certa è che fi nalmen-te, dopo un anno e mezzo di lavori, il primo piano del complesso progettato dall’architetto Giuseppe Mengo-ni (autore anche del Mercato di Sant’Ambrogio e della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano) è tornato alla città (l’intervento è costato 1 milione e mezzo di euro) e l’amministrazione intende destinarlo alla “cultura eno-gastronomica, all’artigianato e alla moda - ha spiegato Nardella -. Defi niremo presto le linee guida del nuovo progetto e lo faremo insieme alla città e agli operatori del mercato stesso, ai quali chiediamo la massima col-laborazione. Il nostro obiettivo è quello di rendere San Lorenzo ancora più vivo e attraente”. Ancora insicura la sorte di tutti quei banchi che, durante i lavori, sono stati spostati all’esterno del mercato, dentro una tenso-struttura affacciata su piazza del Mercato Centrale, che ora sperano di tornare negli spazi all’interno, “prenden-do una decisione su come sfruttare gli spazi, di comune accordo con il Comune”.

Ludovica V. Zarrilli

MarcOMacellaio, 57 anni

“Sono d’accordo con l’apertura pomeridiana del mercato di San Lorenzo, ma prima dovrebbero cambiare un po’ di cose. Questo posto è fatiscente, bisognerebbe renderlo più accogliente. E fare qualcosa per la viabilità, perché al mo-mento è un percorso di guerra quello che porta qui. Altri-menti rimarrà solo una meta turistica”

“Primadi tuttola viabilità”

MOrEnOGastronomo, 47 anni

“Non condivido la proposta di ampliare l’orario del mercato di San Lorenzo fi no a sera. Partiamo dal fatto che qui dentro d’in-verno ci sono 3-4° di giorno: forse se fosse climatizzato an-drebbe meglio, ma qui siamo rimasti a 50 anni fa come strut-tura. In più si tratta di uno dei quartieri meno sicuri della città, e uscire la sera con l’incasso non sarebbe molto simpatico”

“No all’orarioprolungatofino a sera”

aLESSanDrOortolano, 46 anni

“Quando iniziarono i lavori al piano di sopra del mercato di San Lorenzo l’intenzione era quella di renderlo a noi orto-lani, una volta fi nita la ristrutturazione, così com’era prima. Adesso si parla di negozi, ma in realtà la discussione è an-cora in corso. E non vorremmo che alla fi ne alcuni di noi fossero costretti a rimanere all’aperto”

“Negozi al primo piano? Sì, però...”

lA CIttÀ DI DOMANI/2. Sant’Ambrogio apre di pomeriggio, a San Lorenzo sono appena finiti i lavori

i mercati cambiano:restyling e orari lunghi

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Page 30: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

È uno di quegli appuntamenti imperdibili, una di quel-le campanelle che suonano ogni anno anche se se ne farebbe volentieri a meno. L’infl uenza, con il suo corollario di starnuti, febbre, mal di gola e chi più

ne ha più ne metta, si prepara ad affacciarsi e ad inchiodare a letto le sue vittime senza chiedere il permesso. Quest’anno, però, fortunatamente, il megafono degli allarmi sanitari non ha strillato forte come l’anno scorso. Lo spettro della pan-demia da “nuova infl uenza” pare allontanato, anche se gli esperti hanno spiegato a più riprese che anche quest’anno a farla da padrone sarà il virus H1N1. Resta costante anche il monito a vaccinarsi rivolto ai cossidetti soggetti a rischio. An-ziani, portatori di patologie particolari e operatori sanitari già dal 18 ottobre scorso possono vaccinarsi. Il vaccino è, come ogni anno, gratuito e per la “punturina” basta rivolgersi al proprio medico di famiglia, pediatra, o agli ambulatori della Asl 10. Quest’anno, complessivamente, la Regione Toscana ha acquistato un milione di dosi, con una spesa complessiva di circa 4 milioni di euro. Nel territorio di competenza della Asl fi orentina sono stati richieste 225mila dosi di vaccini e la campagna durerà fi no a fi no a fi ne anno. In quel periodo, tra l’altro, è atteso il picco dei contagi, anche se non si può preve-derlo con esattezza (il bollettino aggiornato si trova su www.epicentro.iss.it). L’anno scorso, a vaccinarsi, fu il 71 per cento degli over 65: una cifra vicina all’obbiettivo prefi ssato dal mi-nistero della Salute, attestato al 75 per cento. E quest’anno? La speranza degli addetti ai lavori è che la guardia non si ab-bassi, e che anche se non si grida più alla pandemia le perso-ne non dimentichino la buona pratica della prevenzione. Che passa attraverso il vaccino, innanzitutto, ma anche attraverso

una serie di piccoli accorgimenti che possono essere preziosi. Il primo passo è tener pulite le mani, lavandole spesso e con cura (l’Organizzazione mondiale per la sanità raccomanda di impiegarci non meno di 40-60 secondi, facendo attenzione a detergerne ogni parte) e utilizzando gel alcolici quando non si ha a disposizione dell’acqua. Lo stesso vale per l’igiene respiratoria: naso e bocca, in fase di starnuto, vanno coperti. E poi c’è il buon senso, quello che impone di stare a casa quando si ha l’infl uenza – specie i primi giorni - per evita-re di contagiare gli altri. “L’infl uenza è la malattia infettiva che in assoluto incide maggiormente sulla popolazione – ha ribadito l’assessore regionale al diritto alla salute Daniela

Scaramuccia - sia sotto l’aspetto sanitario sia sotto il profi lo socio-economico, con assenza dal lavoro, dalla scuola e da tutte le altre attività. La polemica sulla pandemia della scorsa stagione e sullo spreco dei vaccini, rimasti in gran parte inuti-lizzati, può aver generato sfi ducia nella vaccinazione. Voglio ricordare che il vaccino è il mezzo più effi cace e conveniente per prevenire l’infl uenza e le sue complicanze. Invito quindi gli anziani sopra i 65 anni e tutte le persone appartenenenti alle categorie a rischio - ha concluso - ad andare dal proprio medico o pediatra di famiglia per farsi vaccinare”.

infl uenza, partite le vaccinazioniDICA 33/1. Quest’anno non ci sono pandemie in vista, ma la prevenzione resta un’arma insostituibile

Benedetta Strappi

Solo nel territorio di competenza della asl 10 ne sono

state richieste 225mila dosi, destinate a over 65

e a soggetti a rischio per patologie o professione

Ma la nostra sanità vive an-che di un prezioso “sotto-

bosco”: il volontariato. Firenze, ed in generale la Toscana tutta, conta una miriade di associazio-ni attive nel settore. Una di que-ste è “Noi per Voi per il Meyer -Onlus”, nata nel 1988 come raggruppamento di genitori di pazienti oncologici dell’ospe-dalino, e cresciuta nel tempo fi no a contare oltre 3.500 soci. E adesso “Noi per Voi” cerca nuovi volontari. Persone dispo-ste a regalare un po’ del loro tempo (bastano pochissime ore a settimana) a una più che giu-sta causa, per dare sostegno ai piccoli pazienti del Meyer (e di altre strutture con cui l’associa-zione collabora) e alle loro fami-glie. Questi volontari si muovo-no su un doppio fronte: da una parte sono presenti nei reparti e a casa dei piccoli malati, dall’al-tra sono chiamati a occuparsi di quelle faccende burocratiche che spesso rappresentano un fardello ulteriore per i loro familiari. E sono sempre loro ad animare le iniziative di raccolta fondi, dalle cene di benefi cenza agli stand. “La nostra associazione ha una

particolarità – spiega la dottores-sa Ilaria Paggetti, referente per le attività di volontariato – che è quella di organizzare, general-mente una volta all’anno, corsi di formazione ad hoc, gratuiti, che preparino chi si avvicina a noi ad affrontare al meglio si-tuazioni spesso emotivamente pesanti. Oltre a questo ci occu-piamo della formazione perma-nente, e ogni mese ci sono due riunioni per agevolare al massi-mo il lavoro dei volontari”. Per tutte le informazioni, e per le iscrizioni al corso di formazione, si può consultare il sito www.noipervoi.org.

Per l’associazione “Noi per voi per il Meyer”

nuovi volontari cercasi

/B.S.

l’aPPEllo

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Il picco dei contagi dovrebbe verifi carsi intorno alla fi ne dell’anno

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30 Novembre 2010

Page 31: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

Il FaTTo

In principio fu l’encefalopatia spongifor-me. Volgarmente detta “mucca pazza”, probabilmente questa malattia costituì uno dei primi “allarmi epidemia” del

nuovo millennio. In realtà, il morbo venne identifi cato per la prima volta nel 1996, ma il picco di casi si verifi cò nel 2000. Ad oggi, in tutto, sono state 217 le persone, distribuite in 11 stati diversi, ad ammalarsi di Bse (fonte Asca). Purtroppo, l’ultimo caso italiano risale a quest’estate. E ancora, nel 2002 fu la volta della Sars (Sindrome Acuta Respiratoria Se-vera), della quale fu vittima il medico Carlo Urbani. Dopo il suo caso, in Italia fu lanciato lo stato di allarme, che fortunatamente rien-trò dopo poco tempo senza che il numero di casi verifi catosi potesse essere considerato preoccupante. Fra il 2003 e il 2004 fu la vol-ta dell’aviaria, quella che faceva tremare gli ipocondriaci davanti a un petto di pollo. In re-altà, il contagio era facilmente scongiurabile con una semplice cottura delle carni bianche, tanto che tutti i casi sospetti di contrazione del morbo nel nostro Paese fra il 1997 e il 2007

seguirono ad un contatto diretto degli indivi-dui con volatili domestici. Ad ogni modo, la “fobia del pollo” causò soprattutto una grossa perdita economica nel settore dell’allevamen-to avicolo. Passando dai bovini alle carni bian-che, cronologicamente si giunge alla suina, per cui si è parlato di “pandemia”. Il passaggio del morbo dagli animali all’uomo è avvenuto nel 2009 in piccoli villaggi messicani, dove purtroppo morire di infl uenza è ancora facile. Giunto in Europa, il virus H1N1 è stato effetti-vamente contratto da molti, ma fortunatamen-te nella maggioranza dei casi si è manifestato come una normalissima infl uenza. E’ il caso di Niccolò Tosi, 25 anni, di Firenze, che l’an-no scorso si è ammalato mentre trascorreva un periodo di studi in Inghilterra. “Ho contratto il virus fra Washington e l’Inghilterra – spiega Niccolò - in aeroporto. Arrivato a Southam-pton stavo già male, quindi ho compilato un form su un sito che era stato costruito in occa-sione dell’emergenza. Ho chiamato il medico e lui ha contattato la ‘Health protection unit’. Mi hanno fatto due tamponi e dopo un paio

di giorni mi hanno confermato che avevo si-curamente contratto la H1N1. Il mio è stato il primo caso in Hampshire e c’era un po’ di disorganizzazione. Dopo è stata stabilita una procedura. Io sono dovuto stare chiuso in casa

una settimana - conclude il 25enne - la mia università è stata avvertita e i miei coinquilini allontanati dall’appartamento che condivide-vamo. Al di là di questo, si è trattato di una normale infl uenza”.

Dalla mucca pazza alla suina, passando per

la Sars e l’aviaria: alla “saga” delle pandemie (vere

o presunte) si aggiunge un nuovo capitolo ogni anno

Era dal 2002, quando una donna si ammalò in Sicilia, che la BSE o - per dirlo come la malattia è conosciuta ai più

- la “mucca pazza”, non tornava a terrorizzare l’Italia. E in-vece quest’estate una signora livornese di 42 anni è stata ri-coverata d’urgenza all’ospedale di Livorno per permetterle di attraversare la fase terminale della malattia ricevendo alcune cure palliative che le alleviassero l’atroce sofferenza. La don-na accusava da tempo disturbi neurologici e per questo si era recata pochi mesi fa al Carlo Besta di Milano, dove la malattia le è stata diagnosticata e dove, senza successo, le sono stati

somministrati i primi medicinali. Già a ottobre 2009 quello della donna era stato defi nito come un probabile caso di “va-riante della sindrome di Creutzfeldt-Jakob” (la mucca pazza, appunto). I disturbi neurologici che hanno portato la signora fi no allo stato di coma sono dovuti a una proteina, il prione, che danneggia il sistema nervoso e il tessuto cerebrale. Pur-troppo, la diagnosi della malattia non è facile né può esser fatta in tempi rapidi, perché il periodo di incubazione della Bse può anche durare 10 anni e i sintomi possono essere diversi. Questa estate è stata proprio la lunghezza del periodo di latenza della

malattia a far escludere agli esperti il fatto che in Italia, dopo questo caso, si dovesse tornare a parlare di allarme. Infatti, la proteina sarebbe stata ingerita dalla donna quando ancora i controlli sulla carne non erano quelli imposti dalla normativa europea dopo i casi del 2000. Per quanto riguarda l’ospedale dove la donna è stata ricoverata, invece, i medici hanno tenuto a sottolineare che ogni tipo di contagio degli altri pazienti è da escludersi. Grazie all’osservanza di normali misure igieniche, i ricoverati nel reparto dove è stata ospitata la donna si devono considerare al sicuro da qualsiasi tipo di rischio.

La paziente aveva contratto la malattia, che ha tempi di incubazione lunghissimi, molti anni fa, quando non c’erano controlli sulla carne

A Livorno un ricovero recente per la Bse: “ma nessun pericolo di contagio”

una lunga storia di allarmi “gonfi ati”

Ilaria Esposito

DICA 33/2. Un fiorentino racconta la sua personale esperienza dopo aver contratto l’H1N1

/I.E.

salute 31

Page 32: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

Immaginate la scena di Pretty Woman in cui Julia Roberts sale e scende da una limousine colma di acquisti. Perché non farlo in via Tornabuoni? Basta noleggia-

re una limousine. Nell’immaginario colletti-vo è il mezzo di trasporto dei boss della mala-vita o delle star dello spettacolo. Ma oggi non è più una bizzarria americana. Anche i palaz-zi e le vie di Firenze possono essere visti dai vetri scuri di una “limo”. Non c’è da stupirsi nel trovarsene una a fi anco al semaforo. Per-ché salire su una limousine non è più (solo) roba da ricchi. Se negli Stati Uniti il noleggio di questo genere di auto va avanti da decenni, in Italia è una novità degli ultimissimi anni. Uno “limo” può aspettare gli sposi davanti alla chiesa. Ma anche un’uscita in discoteca può essere l’occasione buona per noleggiarla. Il costo? Per una serata in discoteca, dalle 8 di sera fi no a tarda notte, si spendono circa 600 euro. Spesa che si può dividere tra i parteci-panti. Queste vetture infatti possono ospitare anche 8 persone. La “limo” non è soltanto un mezzo di trasporto, ma una sorta di lussuoso locale con le ruote. La serata inizia a bordo. Sui sedili in pelle si sorseggia un aperitivo, si può ascoltare musica o guardare un fi lm. “È un servizio che consente aggregazione – spie-ga Alessio Dolfi dell’autonoleggio Fast Car di Pistoia - senza dimenticare che noleggian-do una limousine ci si può concedere un drink senza temere l’alcool test, visto che alla guida c’è un autista”. Ma dove vuol farsi scarroz-zare chi decide di noleggiare una “limo”? Le mete più gettonate sono la Versilia e i locali fi orentini. Centro storico compreso, visto che le vetture hanno l’autorizzazione alla circola-zione, alla pari dei taxi. I clienti sono di tutti i tipi. Tanti giovani che vogliono trascorrere una serata particolare, festeggiare un comple-anno o una laurea. Il ragazzo intenzionato a stupire la fi danzata o i freschi sposini che la scelgono nel giorno del sì. Tra questi, mol-

Firenze… cinquecento metri sopra il cielo. Non è un film, né il titolo di un libro. È la

possibilità di ammirare la città e i suoi dintorni col naso all’ingiù. A bordo di una mongolfiera. Il Duomo, Santa Croce, Ponte Vecchio, l’Arno. E intorno le dolci colline. Di solito è un paesag-gio che si ammira a “spizzichi e bocconi”. Un pezzo alla volta. Al massimo la buona porzione che si staglia di fronte a piazzale Michelange-lo. Per vedere dall’alto il paesaggio che tutto il mondo ci invidia “basta” superare la paura delle vertigini e salire su una mongolfiera. “Il numero delle persone che vogliono provare questa espe-rienza è in crescita, grazie a internet – spiega Ivan Vastano, titolare della ‘Vastano Mongolfie-re’ - tra i nostri clienti abbiamo in prevalenza stranieri, ma il numero di italiani è in aumento”. Salgono sul “pallone volante” per fare un regalo di compleanno o per festeggiare in modo sin-golare un anniversario. Ma c’è anche chi invita a bordo il proprio partner per una memorabile richiesta di matrimonio ad alta quota. O chi,

semplicemente, lo fa per togliersi uno sfizio e coronare un sogno. Senza dimenticare gli ap-passionati di fotografia, che potranno mostrare agli amici scatti mozzafiato. Le basi di decol-lo? Con la Vastano Mongolfiere si può partire da Firenze, nello spazio messo a disposizione da un hotel di viale Europa, o da San Casciano. E si può sorvolare, a seconda del vento, Firenze, Siena, San Gimignano e Volterra. “Da una posi-zione privilegiata, e in tutta sicurezza – racconta Vastano - si vedono le colline intorno a Firenze, le ville e gli splendidi giardini che da terra sono nascosti alla vista”. Il volo dura circa un’ora e può essere effettuato in tutte le stagioni, se le condizioni meteo lo permettono. Non possono volare i bambini sotto i sei anni o alti meno di 1,20 metri, né le donne in gravidanza. Per quan-to riguarda l’abbigliamento, bastano pantaloni lunghi e scarpe da tennis. E’ possibile avere la mongolfiera in esclusiva o volare in gruppo, fino a 16 persone (per info: www.vastanomongolfie-re.com).

E per gli incontentabili c’è la mongolfi eraCuRIOsItÀ/2. Si può partire da viale Europa o San Casciano, il volo dura un’ora

Una limousine in servizio

Annalisa Cecionesi

metti una sera a bordo di una limousineCuRIOsItÀ/1. Molti i giovani che scelgono di noleggiare uno di questi mezzi anche solo per poche ore

/A.C.

ti sono cinesi. La limousine consente loro di sfoggiare il lusso ma anche di far spazio ai testimoni, che per loro tradizione seguono gli sposi. Ma chi noleggia una “limo” non lo fa solo per ostentare uno status symbol. “Alcune mamme – racconta Dolfi – l’hanno noleggia-ta per fare una sorpresa di compleanno alla fi glia di 12 o 13 anni, invitando anche gli ami-ci. Per una bambina salire su una macchina del genere è un po’ come vivere una favola”. Una fi aba alla Pretty Woman (per info: www.limousinetoscana.com).

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Farsi scarrozzare dietro i vetri scuri di un’auto

sfarzosa sembra non essere più un sogno proibito.

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32 Novembre 2010

Page 33: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

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Page 34: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

Ad autunno inoltrato si entra nel vivo delle stagioni teatrali, si ha già un’idea degli spettacoli da non perde-re fi no ad aprile e in molti saprebbero

elencare i grandi nomi che si alterneranno sui cartelloni per tutto l’inverno. Ma la Firenze dei teatri non è fatta solo di questo. Sono tanti gli spazi non convenzionali dove gli appassionati di generi più o meno di nicchia, o semplicemente considerati minori dal grande pubblico, possono assecondare i propri gusti. Teatro contempora-neo, vernacolo e burattini sono solo alcuni esem-pi di quanto la città offre e i cittadini spesso non conoscono. Altrettanto sconosciuti i luoghi dove questi spettacoli vanno in scena, nonostante in molti casi sorgano nel bel mezzo dei quartieri fi orentini. Un esempio? Il Teatro Everest di via Volterrana. Lo spazio ha riaperto cinque anni fa dopo venti anni di chiusura al pubblico e ogni anno presenta un programma di spettacoli che vanno da Shakespeare alle proposte più origina-li di giovani compagnie. L’Everest fa parte del circuito “Teatri possibili”, rete che si propone di diffondere l’universo teatrale in ogni suo aspet-to, dal momento del palcoscenico a quello della formazione di giovani artisti. Per questo motivo, presso lo spazio di via Volterrana sono presenti anche una programmazione per i più giovani e corsi di recitazione, clowneria, tecniche vocali e giocoleria. Ma l’offerta “alternativa” dei pal-coscenici fi orentini non si esaurisce qui. Per dirne una, anche chi ama il vernacolo può tro-vare pane per i propri denti. In questo settore, la tradizione fi orentina ha pochi rivali. Lo dimostra il programma per l’anno 2010-2011 del Teatro Reims, che si trova nell’omonima via, nel bel mezzo del quartiere 3: un cartellone che vede al-ternarsi spettacoli di lirica e commedie brillanti alle esibizioni di compagnie teatrali che recitano rigorosamente in toscano. La programmazione è iniziata a novembre. Per la prima parte del mese sono previsti gli spettacoli “La Bottega di Sghio”, della compagnia “Stabile del Reims As-sociazione Culturale Teatreria” (nei giorni 6,7, 13 e 14 ) e “A.A.A piacente mezza età, cerca il-

libata per urgente matrimonio”, della compagnia “Firenze Ridanciana (27 e 28 novembre)”. Il cartellone continuerà per tutto l’anno con le esi-bizioni delle compagnie vernacolari citate e del-la compagnia “De Bon tempo”. Spettacoli dello stesso genere si possono vedere anche al Teatro Nuovo del circolo ARCI Lippi, in via Fanfani, dove si esibiscono la “Compagnia del Grillo” e gli allievi del laboratorio teatrale che ha la stes-sa sede. “E i burattini?” Domanderanno i nostri

piccoli lettori. Anche per il genere solitamente amato dai bambini, ma che di per sé vanta una tradizione comparabile a quella del grande tea-tro, a Firenze non mancano i palcoscenici. Uno su tutti, quello del Teatrino del Gallo, che si trova in via San Gallo 25r ed è stato ricavato dalla li-monaia adiacente la Libreria Libri Liberi. Qui si esibiscono spesso i famosissimi Pupi di Stac, la compagnia fondata da Carlo Staccioli nel 1946, oltre a numerosi altri gruppi teatrali per bambini.

Ilaria Esposito

teAtRO/1. Viaggio tra i cartelloni più curiosi per scoprire burattini, vernacolo e commedie brillanti

Palcoscenico sì, ma solo se è alternativoChi l’ha detto che a Firenze non si sperimentano nuovi generi? Ce n’è per tutti

i gusti: l’Everest fa salire sul palco giovani artisti emergenti, il reims - nel bel mezzo

del quartiere 3 - regala agli appassionati divertenti scenette recitate nel toscano

più verace, mentre al Teatrino del Gallo spopolano le marionette Gli etruschi tornano a casa, in pieno centro storico, accanto alla Santissi-

ma Annunziata. Hanno affrontato secoli di storia, ma anche la distruzione provo-cata dall’alluvione del 1966 e un restau-ro durato 40 anni. La mostra “Signori di Maremma. Elites etrusche tra Populonia e Vulci” mette in vetrina centinaia di reper-ti, raramente esposti al pubblico o inediti, che trovano posto nelle stanze dove erano custoditi fi no al ‘66: il Museo Topogra-fi co Centrale dell’Etruria, parte dell’at-tuale Museo Archeologico Nazionale di Firenze, uno dei più importanti al mondo per l’etruscologia. Ceramiche fi gurate, statue, armi, preziose orefi cerie: sono al-cuni dei tesori custoditi nel deposito del museo, riportati alla luce per illustrare il periodo “orientalizzante”, quello che va dalla fi ne dell’VIII all’inizio del VI seco-lo a.C., in cui è evidente l’infl uenza del Vicino Oriente sulle produzioni artistiche dell’Etruria. I materiali, che provengo-no dai principali centri della Maremma, narrano la vita ai tempi delle aristocrazie etrusche: la guerra, i banchetti, i momenti quotidiani. Suggestive ricostruzioni fo-tografi che e gigantografi e arricchiscono il percorso, allestito dagli architetti Lui-gi e Marica Rafanelli. Ci sono anche le opere contemporanee: la personale di Anna di Volo, che per le sue tele prende spunto dal mondo antico. La mostra è re-duce dal successo raccolto l’anno scorso, in occasione della sua prima edizione, a Grosseto. Adesso arriva a Firenze arric-chendosi di nuove sezioni. “Tutto que-sto permette di riportare nella loro sede naturale una serie di corredi che erano esposti qui prima dell’alluvione – spiega Carlotta Cianferoni, direttrice del Museo Archeologico - più che una mostra è una sezione importante del museo che viene riproposta al pubblico”. In cantiere c’è il progetto di trasformare la rassegna in un allestimento permanente, quando sarà concluso il recupero degli ambienti del Topografi co. “I depositi del museo rac-chiudono molti tesori – prosegue Carlotta Cianferoni – stiamo parlando di decine di migliaia di pezzi. L’idea è quella di tirare fuori gradualmente i vari reperti, tramite mostre e allestimenti, in modo da rendere il museo vivo, in continuo divenire”. La visita alla mostra, in programma fi no al 30 aprile 2011, è compresa nel biglietto del museo (3 euro).

lA MOstRA

Quando gli etruschiguardavano l’oriente

Uno degli oggetti esposti

Tra i libri che escono per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia spicca, per originalità e simpatia, la biografi a di tale Jessie White, eroina ingle-

se prestata alla causa di Garibaldi. Una fi gura di donna che non si studia sui testi scolastici, riportata alla luce dal giornalista e scrittore fi orentino Paolo Ciampi. Miss Uragano (Romano Editore, pagg. 328, euro 14, prefazione di Anita Garibaldi), questo il titolo che si riferisce al soprannome della White, è l’avvincente storia di chi, fra i tanti inglesi che offrirono un contributo al Risorgimento, ebbe un ruolo importante e, soprattutto, dedicò l’intera vita alla causa italiana. Ciampi affronta il tema biografi co della donna-eroe, fa-cendo trasparire in ogni pagina grande ammirazione, quasi una devozione che, oggi, appare come un tributo postumo. Una biografi a, un libro di storia da leggere come un romanzo, attraverso le vicende di una donna eccentri-camente anglosassone e sanguignamente italiana, seguendola a Firenze, la città che scelse per vivere e per morire, ma anche a Pisa, Genova, Napoli, Palermo, Roma. “Jessie White – spiega Ciampi – fu cospiratrice al servi-zio di Mazzini, infermeria delle camice rosse in quasi tutte le campagne

di Garibaldi, poi anche scrittrice e giornalista, corrispondente per alcune delle più grandi testate internazionali e, prima in Italia e tra le prime donne al mondo, anche inviata di guerra. Venerò Mazzini come maestro, si lasciò conquistare da Garibaldi come uomo e come eroe, ebbe come amici intimi personaggi del calibro di Agostino Bertani e Carlo Cattaneo, ma fu con un altro protagonista di quegli anni e di quelle battaglie, Alberto Mario, che intrecciò una lunga e travolgente storia di amore: forse la più bella del nostro Risorgimento, sbocciata in carcere e capace di durare fi no alla morte”. Una donna dal carattere impetuoso, una donna che ha dato molto agli italiani. “Nei suoi confronti – aggiunge Ciampi – l’Italia è stata senz’altro assai meno generosa: il ricordo di Jessie White è confi nato solo a qualche studio specialistico”. Ora il libro di Ciampi prova a fare giustizia, rivelandoci una storia incredibile fatta di passioni, barricate a Milano, l’impresa dei Mille e, infi ne, il volto della prima donna-reporter in Italia distintasi per le grandi in-chieste sul campo, per le testimonianze coraggiose sull’inferno delle carceri e dei manicomi, dei bassi napoletani e delle zolfatare.

miss uragano, l’inglese che “fece” l’italialIBRI. Il nuovo lavoro di Paolo Ciampi, dedicato alla donna che sposò la causa di Garibaldi

/C.B.

/G.C.

Page 35: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

Non ci avrebbe mai scommesso nes-suno, e invece qualuno ha avuto il coraggio di farlo. In un momento in cui il mondo della cultura, e in parti-

colare quello del teatro, sembra soccombere sotto la scure degli scarsissimi fi nanziamenti, ecco che un gruppo di giovani e intraprendenti amanti del palcoscenico hanno deciso di tirare su un nuovo sipario: si tratta del Nuovo Teatro Lumière, nato sulle ceneri della vecchia sala cinematografi ca del Centro Incontri, in via di Ripoli 231, nel cuo-re del quartiere di Gavinana e poco lontano da Bagno a Ripoli. Da un’esperienza già radicata sul territorio, nel ventre di una comunità numerosa e attiva, che porta scritta nel proprio dna la pas-sione per il teatro, nell’eredità della Compagnia Giosuè Borsi Arsante, attiva qui dal 1920, nasce un’avventura culturale e sociale che si apre alla città di Firenze. Ne è interprete l’attore, giornali-sta e regista fi orentino Marco Predieri a cui è sta-to affi dato l’onere e l’onore di comporre il primo cartellone. “E’ una sfi da complessa ed esaltante al tempo stesso – spiega il neo direttore – un atto rivoluzionario in un tempo fatto di realtà virtuale e di media, nel quale sembrano contrarsi sempre più drammaticamente le risorse e gli spazi per i linguaggi dello spettacolo dal vivo e per l’arte in generale. Quello che mi ha convinto ad accettare

è stato soprattutto l’entusiasmo espresso dalla co-munità a cui la sala appartiene e da chi fi no a oggi l’ha mantenuta comunque in vita e attiva, Paola e Maurizio del Buffa. Lo sforzo per riconsegnarla al pubblico è stato ingente ed è per questo an-cor più sentita ed evidente la mia responsabilità nell’interpretare il mandato affi datomi”. Un tea-tro piccolo che vanta già un cartellone di tutto ri-spetto. La prima si è svolta il 5 novembre e ha vi-

sto on stage Edy Angelillo e Michele La Ginestra con lo spettacolo Radice di 2, e a fi ne mese sarà la volta di “Rafael. Il signore della magia” (dal 26 al 28) seguito a ruota da “Le soprelle Materas-si”, dal 3 al 5 dicembre. Sul palco si alterneranno nuove leve e attori già consacrati come Alessan-dro Benvenuti, Andrea Muzzi, Alessandro Riccio e Silvia Paoli. “Il Lumière - continua Predieri - non sarà un semplice palcoscenico per le ospitali-tà, ma intende proporsi come base pulsante di una

comunità teatrale autentica, radicata sul territorio e aperta al confronto, alle istanze delle giovani professionali e soprattutto degli spettatori che ne costituiranno il vero cuore. E’ in quest’ottica che i primi artisti che compongono il nuovo cartellone

hanno raccolto, devo dire anche con commovente slancio, il mio invito a credere in un viaggio co-mune, che oggi comincia in salita, come sempre accade per le novità, ma che mi auguro possa es-sere lungo e in costante crescita”.

E ora Firenze ha un sipario in piùLudovica V. Zarrilli

teAtRO/2. Nel cuore di Gavinana apre il Nuovo Lumière, dedicato a giovani e spettacoli di qualità

Il nuovo museo dell’Opera del Duomo comincia a muovere i primi passi verso la realizzazione, e

lo fa annunciando il via libera ai lavori, che andran-no avanti per sei anni e consegneranno alla città una superficie espositiva duplicata e un nuovo appeal per capolavori come la Pietà di Michelangelo o la Maddalena di Donatello, che saranno finalmente esposti in spazi adeguati. Novità anche per la cat-tedrale, all’interno della quale è prevista la realiz-zazione di un ambone (quella struttura dalle quale il sacerdote proclama le letture, ndr) per realizzare il quale sono state chiamate a raccolta alcune delle teste coronate dell’arte e dell’architettura made in Italy: a contendersi lo scettro per la progettazione

ci sono Mario Botta, Mario Ceroli, Amalia Ciardi Duprè, Massimo Lippi, Mimmo Paladino, Filippo Rossi, Enrico Savelli e Paolo Zermani. E nonostan-te il consiglio dell’Opera del Duomo, compresa la presidente Anna Mitrano, insieme al vescovo di Fi-renze Giuseppe Betori e a monsignor Timothy Ver-don, siano entusiasti dell’idea di mescolare l’antico al contemporaneo, tra chi storce il naso c’è l’attua-le direttore dei musei vaticani ed ex soprintendente al Polo museale fiorentino Antonio Paolucci. “Non mi permetto di giudicare - ha detto Paolucci - ma ritengo, in generale, che intervenire in un contesto antico sia sempre pericoloso ed inopportuno. L’ intervento potrebbe compierlo anche il più grande

scultore del mondo, ma questa resta la mia idea”. Nessuno ha invece avuto da ridire sul progetto di ampliamento del museo, affidato agli architetti Adolfo Natalini e Guicciardini&Magni. La super-ficie totale sarà di 5.250 metri quadrati e l’investi-mento, tutto a carico dell’Opera del Duomo, am-monta a 25 milioni di euro. Il “vecchio” e il nuovo museo saranno uniti in un unico percorso e l’ am-pliamento permetterà di esporre adeguatamente l’ intera collezione, comprese le opere monumentali come la Porta del Paradiso del Ghiberti e le altre due porte bronzee del Battistero “qualora si decida di musealizzarle” insieme ai gruppi scultorei che le sovrastano.

il museo dell’opera del duomo si rifà il lookNOVItÀ. Al via i lavori per l’ampliamento della superficie espositiva

/B.B.Un’immagine del progetto

cultura

La struttura si propone come base pulsantedi una realtà autentica

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Page 36: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

Gli orizzonti di Pantaleo CorvinoIl PeRsONAggIO. Il direttore sportivo fa il punto della situazione. E guarda al futuro

Pantaleo Corvino

Mercato ma non solo. A stagione ormai avviata, il diret-tore sportivo viola Pantaleo Corvino fa il punto della situazione. Con un occhio al futuro: quello della squa-dra, ma anche il suo.

Partiamo da Ljajic. Una delle poche note liete di questo inizio di stagione...Ljajic, come Jovetic, è arrivato nello scetticismo generale. Abbiamo investito sei milioni di euro per lui, tanti per un giovane, anche se di buona prospettiva. Lo avevo notato al torneo “Nereo Rocco” e l’ho seguito a lungo. Quando è saltato il trasferimento del giocatore al Manchester United per un permesso di lavoro che non è arrivato, mi sono fatto trovare pronto e ho anticipato gli altri club. L’infortunio di Jovetic proprio non ci voleva...All’inizio credevo fosse una semplice distorsione, magari alla cavi-

glia. E invece c’è stato uno “tsunami” nel ginocchio. Mi sono sentito male, anche perché sul mercato avevo deciso di portare avanti una determinata strategia. Trovarsi senza uno dei giocatori più importanti mi ha creato problemi di grande sofferenza. Per il ragazzo, ma anche per l’allenatore, per la società e per i tifosi.Adesso tiene banco la questione Montolivo. Il rinnovo è vicino?E’ sempre diffi cile parlare del mercato. Ma sul suo contratto sono sempre stato molto chiaro. Da parte del procuratore e del ragazzo abbiamo ricevuto la volontà di legarsi alla Fiorentina per i prossimi cinque anni. Tornato dal Mondiale, a inizio campionato, ci è stato detto che volevano una pausa di rifl essione. Noi aspettiamo, perché nelle due persone in questione riconosciamo una coerenza e credia-mo che possa dare continuità.Anche lei è in scadenza di contratto...Se non mi danno un calcio, a Firenze vorrei rimanere fi no al 2015. Poi smetterò. Vorrei godermi i miei fi gli, visto che fi no a oggi non ho potuto farlo.

Passiamo a Boruc. Il suo acquisto ha creato qualche polemica, considerando il fatto che un grande portiere (Frey) c’era già.La verità è che si fa fatica ad accettare che con Avramov e Frey ser-visse un’altra alternativa valida. Ma, detto questo, Boruc rimarrà a Firenze fi no alla scadenza del contratto. Mentre per gennaio si parla tanto di Nastasic...Nastasic l’ho seguito. Ma non può essere tesserato da nessuna società fi no al prossimo mercato estivo, perché non ha compiuto 18 anni. E’ un giocatore che conosco, ma i nostri orizzonti sono ampi, che non si fermano soltanto al mercato dell’est. Tante operazioni importanti, in passato, le ho fatte anche in Sudamerica. Vedi Ledesma a Lec-ce, o Lima che poi ho venduto alla Roma nell’anno dello scudetto. O ancora Chevanton, dall’Uruguay, venduto a 20 miliardi. Il nostro mercato non è fi glio di un’area, seppure io sia nato sull’Adriatico e spesso il cuore mi porti verso i Balcani. Da Vucinic a Bojinov certe operazioni, del resto, sono sempre andate bene. Ma non è detto che mi fermi qui. Ripeto, i nostri orizzonti sono ampi.

Cristina Guerri

Dall’infortunio di Jovetic alla scommessa ljajic, dalla scelta di Boruc all’obiettivo Nastasic: tanti gli argomenti

affrontati. E su se stesso: “Se non mi danno un calcio, a Firenze vorrei rimanere fi no al 2015. Poi smetterò”

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Page 37: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

Gennaio è ormai (quasi) alle porte. E nel cal-cio gennaio vuol dire soprattutto una cosa:

mercato invernale. Per questo, il direttore sportivo della Fiorentina,

Pantaleo Corvino, è già al lavoro per rinforzare la rosa, considerate anche le diffi coltà (fi siche ma non solo) di questa prima parte della stagione. Partiamo da quella che sembra sempre più una certezza. L’avventura di Cristiano Zanetti con la maglia della Fiorentina appa-re agli sgoccioli. Lo ha confermato

il suo procuratore, Carlo Pallavici-no: “La condizione di Cristiano è un po’ particolare. Ha voluto scom-mettere su Firenze, a costo di ri-dursi l’ingaggio. Poi un infortunio lo ha un fermato e da lì si è creata una situazione un po’ triste. Zanetti è diventato una sorta di capro espia-torio. Sono state dette sempre le so-lite cose: che è vecchio e rotto. A Firenze – ha aggiunto - si è creato un clima negativo che ha condizio-nato allo stesso modo la situazione del giocatore. Allora la storia ci insegna che quando non si è molto graditi, forse è bene cambiare aria”. Considerando anche la situazione di Mario Bolatti, un altro centro-campista con le valigie in mano, è facile pensare che Corvino opti per l’acquisto di un giocatore in mezzo al campo. Anche in difesa manca qualcosa, forse uno o due innesti. Il primo sull’out mancino. Pasqual alterna partite no a prestazioni ric-che di luci e ombre. Al centro della difesa, invece, con un Felipe che continua a non convincere, serve un giocatore che affi anchi Gamberini. Ecco che allora lo scambio tra il brasiliano e Santacroce (attualmen-te in forza al Napoli) potrebbe con-cretizzarsi. In attacco guai a parlare di cessioni. Anzi. Serve una valida alternativa a Gilardino. Che non an-drà né in Inghilterra (si parlava di un interesse del Newcaste) né alla Juventus. Babacar è ancora troppo giovane e quindi inesperto per sup-portare il l’attaccante di Biella, ma

Cristina Guerri

Per qualche giocatore dato sul piede

di partenza si fanno i primi nomi

di possibili rinforzi. In tutti i reparti

Chi viene, chi va: si avvicina il mercatoIl PuNtO. Verso la sessione invernale. Ecco quello che potrà cambiare in casa violasport

un bomber “low cost” potrebbe at-tirare l’attenzione del diesse viola. Un nome? John Carew dell’Aston Villa. Fuori dai piani di Houllier, tecnico degli inglesi, il centravan-ti norvegese, che in Italia ha già giocato con la maglia della Roma,

potrebbe essere ceduto a gennaio. Carew, che ha un contratto fi no al giugno 2011, ha già chiesto di es-sere ceduto non appena sarà possi-bile. Non resta, dunque, che aspet-tare qualche settimana. Come detto, gennaio è ormai alle porte.

“Ancora è troppo presto per parlare di mercato sba-

gliato, o di scelte sbagliate da parte della società”. Parola di Emiliano Mondonico, ex tecnico viola nella stagione 2003-2004, che analizza questa prima parte di stagione.Partiamo dal mercato. Sono stati gli acquisti sbagliati a con-dizionare questa partenza a ral-lentatore?Diciamo che sono tanti i fattori che hanno contribuito a determi-nare questa situazione. Il primo è il cambio di panchina. Con Miha-jlovic lo spogliatoio ha perso un po’ di quella tranquillità che Pran-delli usava nel gestire le diverse situazioni. L’ambiente aveva bi-sogno di una scossa, ma la diffe-renza tra i due tecnici è talmente tanta che ha condizionato in ne-gativo questo passaggio. E poi...Prego.

La Fiorentina, dobbiamo dirlo, è stata anche piuttosto sfortunata. Il ko di Jovetic, il dolore alla cavi-glia di Montolivo e il ginocchio di D’Agostino hanno condizionato e non poco le scelte di Mihajlovic. Ancora è troppo presto per parla-re di mercato sbagliato, anche se il giudizio sulla campagna acqui-sti lo può dare solo la classifi ca in campionato.In estate si parlava, forse con troppa facilità, di un piazza-mento in Champions League... Questo è uno dei campionati più diffi cili in assoluto. Le squadre di medio livello si sono rinfor-zate molto. E’ vero, la Fiorentina non lo ha fatto, ma ha comunque mantenuto tutti i giocatori di li-vello. Ho sentito parlare di sal-vezza: adesso sarebbe un errore parlare di questo obiettivo, perché i giocatori sarebbero assaliti dalla paura.

Emiliano Mondonico analizza il momento

“due tecnici molto diversi”

/C.G.

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BENVENUTO INVERNO 2010/2011Il 4/5 dicembre vi invitiamo alla festa per l’inaugurazione della stagioneinvernale après ski nei locali e mercatini natalizi per le vie di Sestola.

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Page 38: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

È facile fare sport quando alle spalle si hanno grandi capitali e impren-ditori pronti a soddisfare ogni ri-chiesta. Più difficile è organizzare

un nutrito gruppo di volontari che, dopo aver lavorato otto ore, trova il tempo e la voglia per seguire altri fiesolani nelle loro attività fisiche. Un esempio di come si possa gestire un’associazione sportiva basandosi solo sul volontariato è la Polisportiva Valle del Mu-gnone. Abbiamo incontrato il presidente Da-nilo Casucci, per farci raccontare quali sono le novità più succulente della nuova stagione, ripartita da un mese.Presidente Casucci, come vede il nuovo anno della Polisportiva Valle del Mugno-ne?Ogni stagione che si apre è un evento, e quest’anno siamo ancora più felici, perché abbiamo delle belle novità da presentare ai nostri settecento iscritti.Quali sono le novità?La danza è l’attività sulla quale abbiamo de-ciso di puntare maggiormente. Grazie all’ac-cordo con la Parrocchia di San Bernardino sarà possibile svolgere attività di ballo tutti i giorni della settimana: lunedì, mercoledì e venerdì alla Casina Rossa, e gli altri due giorni a Borgunto. Nessun’altra società fie-solana no-profit riesce a dare una copertura del genere... e ne andiamo molto fieri!È stata incrementata anche l’attività di Zan Shi Do: cosa ci dice a riguardo?Il dispiacere è non poterla ampliare anco-ra, quest’anno abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni dopo settanta soci. Perché sarebbe

Stagione di novità nella Valle del mugnonel’INteRVIstA. Danilo Casucci, presidente della Polisportiva, presenta le attività da poco riprese

Carlo Marrone

un dispiacere aggiungere altri iscritti e poi non poterli seguire a dovere, siamo gente seria...Non si tratta di una disciplina molto fa-mosa, come siete riusciti a farla diventare così rilevante?Il Maestro Daniele Agresti è stato basilare in questo, è il secondo maggiore esponente di questa disciplina e a Fiesole è riuscito a trovare un terreno fertile per i suoi insegna-menti. Quando è arrivato in Toscana c’era-no pochi centri in Italia, adesso ne nascono ovunque. Da settembre abbiamo inaugurato un corso di tamburi giapponesi, che in pochi giorni ha già raccolto una ventina di iscritti.E per i più piccoli? Le vostre attività sono da sempre rivolte dal nipotino al nonno...Eh sì... l’iscritto più piccolo ha sei anni, il più grande da poco ottantacinque! Quest’an-no, grazie alla collaborazione con Vaglia e Pratolino, abbiamo creato una squadra di minibasket che permetterà ai più piccoli di scoprire questo sport. Non chiederemo loro di vincere, ma solo di divertirsi correndo con gli altri.Cosa la rende più orgoglioso di questa so-cietà?Siamo nati con lo spirito di insegnare l’edu-cazione allo star bene e, dopo molti anni di attività, ci riusciamo ancora: non c’è cosa che mi rende più fiero del non tradire le no-stre tradizioni.

Quest’anno la società ha deciso di puntare sulla danza: sarà possibile ballare

tutti i giorni. Ma non solo: incrementata anche la disciplina dello Zan Shi Do,

che ha già fatto il pieno. E per i più piccoli è nata una squadra di minibasket

sport nel comune

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RUGHE E CICATRICI?ECCO LA SOLUZIONE!!

Per darne una definizione possiamo dire che le rughe sono modificazioni della cute(Organo di rivestimento del corpo umano)associate all'invecchiamento, derivanti dadanno a livello dermico, espressione di cambiamento di orientamento dei fasci dicollagene e di elastina (proteine di sostegno)in cui le fibre elastiche hanno perso la capacità di adattarsi ai movimenti muscolari.Secondo la classificazione di Kligman possiamodistinguere le rughe in: lineari, tipiched'espressione, perpendicolari alla muscolaturadel viso; rughe Glifiche, dovute al fotoinvecchiamento, accentuazione della normalepieghettatura cutanea, a decorso obliquo eperpendicolare agli altri tipi di rughe; pieghedel sonno, condizionate da una posizioneprolungata del viso; pieghe naso-labiali,incisioni profonde tra il bordo esterno dellelabbra e le ali del naso. Le cicatrici sonoprocessi riparativi di una perdita di sostanza(ferite da trauma o lesioni dell'acne) che inte-ressa il derma unitamente o meno all'ipoder-ma. Ci sono due tipi di reazioni tessutali nellecicatrici una è caratterizzata da un'aumentataproduzione di tessuto (collagene), come per lecicatrici ipertrofiche o cheloidi, l'altra è dovutaalla perdita di connettivo (si presentano più

infossate della cute circostante). Per il trattamentodelle rughe e delle cicatrici utilizziamo ilLASER CO2 FRAZIONATO. Il raggio colpisce la cute in più punti tramiteun manipolo a scanner, la distanza tra i punti,la durata degli impulsi e la potenza del raggiovengono regolati per ottenere il miglior risul-tato con un minimo tempo di guarigione.Appena effettuato il trattamento la cute apparearrossata e leggermente ruvida, ma, in capo apochi giorni, ritorna normale. Il primo effet-to osservabile è simile ad un lifting con riem-pimento, con miglioramento della compattez-za della trama cutanea. All'interno della cutesono stati attivati dei processi riparativida parte delle cellule, in particolare i fibrobla-sti sono stimolati a produrre nuovo collageneed acido ialuronico che contribuiscono al rin-novamento del tessuto, effetto che perdura daidue ai sei mesi circa. All'esterno abbiamo uneffetto peeling fisico che contribuisce a spia-nare e ad eliminare il vecchio strato corneo. Imigliori risultati si ottengono per le rughedovute al fotoinvecchiamento, un miglioramentomeno durevole si ha per le rughe d'espressionementre per le rughe profonde il risultato èmeno evidente. In seguito parleremo ancoradelle diverse Tipologie di trattamenti Laser,della Biostimolazione, dei Filler del Botulino edella Mesoterapia.

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38 Novembre 2010

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Da Melbourne, dove si sono tenuti gli ultimi mondiali di ciclismo, è arrivata la deci-sione più bella per Firenze

che, insieme a Lucca, Montecatini Terme e Pistoia, organizzerà l’edizio-ne 2013 dell’appuntamento iridato. Dopo Mondiali di calcio e Olimpiadi, il mondiale di ciclismo è l’appunta-mento più seguito al mondo. Una vera e propria kermesse con gare maschili e femminili su vari tracciati, che va-lorizzeranno le nostre strade e i nostri paesaggi. Alfredo Martini è raggiante per questa assegnazione. “E’ una bella promozione per il ciclismo – osserva il Ct che dal 1975 al 1997 ha vinto sei volte il titolo iridato – e un riconosci-mento per quanto hanno dato Firenze e la Toscana al ciclismo mondiale. Ma ci rendiamo conto che Gino Bartali vinse un Tour de France nel 1938 e poi lo rivinse dieci anni dopo vincendo set-te tappe? Firenze ha dato i natali a un ciclista che non ha avuto eguali nella storia di questo sport. E questi valori, fi nalmente, sono stati riconosciuti – aggiunge Martini - bisogna ringraziare il presidente della Federazione cicli-smo Di Rocco, che è anche vicepre-sidente dell’Uci. E poi sono contento che questo mondiale sarà nel segno di Franco Ballerini, un grande campione e un grande tecnico che ci ha lasciato troppo presto”. Un altro grande cor-ridore che ha scritto pagine epiche ai mondiali è stato Franco “Cuore Mat-to” Bitossi. “La diplomazia ha lavora-

to bene – commenta Bitossi – e sono convinto che questo mondiale farà bene a tutto il movimento in Toscana. Ma mi domando: l’Italia ha già ospita-to tante edizioni del mondiale. Perché la Toscana non era stata ancora scelta? Come sempre – prosegue Bitossi – ci sono problemi di sponsorizzazioni. I mondiali danno sempre uno stimolo anche se non puoi sbagliare niente. Ai miei tempi la squadra era composta da più punte e te la dovevi giocare anche con gli altri tre-quattro ciclisti della tua stessa squadra. Rischiavi di lavorare per il gruppo e poi, invece di vincere, arrivavi secondo”, spiega Bitossi, me-

more di quel famoso secondo posto ai mondiali di Gap nel 1972. Un fi oren-tino è, invece, andato vicinissimo al titolo mondiale in anni recenti: Fran-cesco Casagrande. “Nel 1999, a Ve-rona vinse Freire ed io arrivai quarto, ma ricordo come occasione mancata soprattutto l’edizione dell’anno suc-cessivo a Plouay, quando feci una fuga solitaria a 5 chilometri dal traguardo ma fui ripreso dal gruppo a un chilo-metro dall’arrivo e mi classifi cai deci-mo. Ho fatto otto mondiali – conclude Casagrande – e penso che l’edizione del 2013 possa essere veramente una grande festa di sport per Firenze”.

CIClIsMO. La città si è aggiudicata il Mondiale con Lucca, Montecatini e Pistoia

Firenze pedala verso il 2013Simone Spadaro

L’ex ct Alfredo Martini

Non avrà il valore di un mondiale ma, come si suol dire, “la prima

volta non si scorda mai”. E la prima volta della nazionale di rugby allo stadio Artemio Franchi di Firenze è un evento di grande importanza. Uno sport in così netta ascesa arriva in città (sebbene con un anno di ritardo) con una partita di primo piano. La par-tita Italia–Australia, in programma sabato 20 novembre, sarà uno dei tre Cariparma test match autunnali che la nazionale di Nick Mallett giocherà in vista del Sei Nazioni e della Coppa del Mondo 2011 in Nuova Zelanda. Come sottolineato dall’assessore Da-rio Nardella il giorno dell’annuncio della partita, “Firenze entra dalla porta principale nel mondo del rugby con l’incontro più intrigante dei tre in pro-gramma. Il rugby è uno sport che sta

crescendo e sta raccogliendo grandi consensi perché interpreta valori etici e umani”. La macchina organizzativa sta lavorando da mesi. C’è tanta voglia di dimenticare Italia–Sudafrica dello scorso anno, annunciata e poi sposta-ta ad Udine. E si punta al “sold out”, come auspicato dal vicepresidente federale Nino Saccà: “Volevamo por-tare a Firenze la nazionale nonostante

quello che è successo l’anno scorso. Abbiamo avuto 82mila spettatori a San Siro, proprio un anno fa – ricorda Saccà – e siamo convinti che anche a Firenze ci sarà una grande festa”. Sono previste, a ridosso della gara, alcune iniziative, come la visita della naziona-le all’ospedale pediatrico Meyer e altre legate alla promozione del rugby nelle scuole. La nazionale sarà nel capoluo-go almeno tre giorni prima della gara, e si cercherà quindi di “utilizzare” al meglio la presenza degli azzurri. Una partita come Italia–Australia ha, inol-tre, un importante risvolto economico, con migliaia di sportivi che arriveran-no a Firenze da ogni parte d’Italia per tifare la nazionale azzurra. I biglietti, già acquistabili, vanno dagli 80 euro per la tribuna ai 40 per la maratona. Curva Fiesole e Ferrovia a 30 euro. Parterre a 20, 16 e 10 euro. Lo spetta-colo è assicurato, e Firenze è chiamata a rispondere sugli spalti.

RugBY. Il 20 novembre si gioca Italia–Australia

meta allo stadio: la nazionaleper la prima volta al Franchi

/Sim.Spa.

La Nazionale di rugby

Si punta al “sold out”,previste anchealtre iniziative

sport

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In una calda mattina calabrese di 34 anni fa, nella mite Crotone, nasceva, scalciando tra una sopressata ed un salamino piccante, la nostra Francesca, all’urlo di ‘nduja. In pochi minuti fu chiaro chi era. Le mettevano il

primo pannolino e lei ridisegnava la disposizione della nursery. A colpi di pianti sempre più forti minacciava gli infermieri per evitare gli sprechi e con sorrisi ben studiati lusingava il primario. Presto ebbe i suoi primi

approcci con il business. All’inizio fu riciclo di barbie, poi la stampa di ‘nduja magazine, infine smistamento di merendine al parco giochi. Al liceo ebbe successo per aver ottenuto un ottimo prezzo sulla stampa dei

volantini per le manifestazioni e da li decise di fare ingegneria gestionale. Dopo tutte queste vicissitudini finalmente arriva a Firenze e qui fa la sua seconda scelta di vita. E’ calabrese e non siciliana, quindi niente

coppola, come fedele compagna meglio la Coppoletta. Al suo fianco la mattina arriva e al suo fianco la sera se ne va, dopo una giornata di urla ai piccoli e sussurri ai grandi, intervallate dal tenero ticchettio dei suoi passi

leggeri, come un bufalo di corsa. Oggi la celebriamo nonostante tutto, nonostante le vocali piu aperte dei negozi sotto natale, nonostante la sua euforia mattiniera sia uguale a chi ha appena pagato le tasse, nonostante

quando parla sia meno comprensibile di Luca Giurato con il raffeddore, nonostante tutto perché come la suocera, se non ci fosse bisognerebbe inventarla.

40 Novembre 2010

Page 41: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

Alla fine è stato un successo. I Mon-diali di volley che hanno visto protagonista quasi inattesa l’Italia hanno regalato brividi, emozioni,

gioia e lacrime anche a Firenze. Negli oc-chi delle 4mila persone che hanno assistito a Cuba-Bulgaria c’era l’incredulità di assistere a uno spettacolo sportivo esaltante, spettacolo che due giorni prima era stato confezionato anche da Serbia e Russia, rivali sul campo e fuori. Tutto questo è successo in una settima-na da ricordare come uno degli eventi (spor-tivamente) più belli ospitati dalla nostra città. A confermare questa tesi è un grande del pas-sato, Andrea Zorzi, attaccante della Naziona-le dei Fenomeni: “Era dai Giochi Olimpici dell’96, persi dall’Italia 3-2 contro l’Olanda, che non vedevo tanta intensità, tante squadre preparate, tanta diversità di gioco e tanta vo-glia di vincere”.Cosa ti ha colpito di più?La gioia dei camerunesi, l’enorme potenziali-tà di Cuba (una delle squadre più giovani del torneo), la vivacità dell’Argentina, la tecnica dei serbi e naturalmente l’Italia, che nella pal-lavolo rinasce come una fenice ogni volta che la diamo per morta.Cosa ti ha colpito dei quarti di fi nali dispu-tati a Firenze?Firenze è stata un diesel. In altre città il palaz-zetto si è riempito subito, qui il pubblico si è fatto sentire nelle grandi sfi de, evidentemente ha bisogno di grande spettacolo.Deluso da come ha risposto la città a questo evento?No, assolutamente. A Firenze manca una

Volley, un successo chiamato mondialiCarlo Marrone

PAllAVOlO. Brividi ed emozioni anche al Mandela Forum. Zorzi: “C’è bisogno di spettacolo”

Impegno su tre fronti, in questa nuova stagione, per la Rari Nantes Florentia di

Dusan Popovic: campionato, Coppa Italia e Coppa Len, con il ritorno in Europa dei bian-corossi dopo 7 anni, grazie al quinto posto conquistato nello scorso campionato. Proprio da lì è ripartito il tecnico biancorosso, che da questa squadra sa che è lecito aspettarsi anche di più. L’inizio di stagione non poteva essere migliore per la Rari, che ha inaugurato l’anno sportivo con la qualificazione alla Final Four di Coppa Italia, conquistata lo scorso 3 otto-bre e in programma il 18 e 19 marzo prossi-mi. La Regular Season del campionato di A1,

che ha preso il via il 16 ottobre, occuperà la squadra guidata da Popovic fino al 2 aprile. Dal 23 aprile partirà poi la fase dei play-off, durante la quale tecnico e società proveranno a giocarsi un quarto posto o, come spera Po-povic, addirittura una terza piazza, decisiva per l’approdo in Eurolega. Ambizioni euro-pee, dunque, per la storica società fiorentina. Da realizzare con tanto entusiasmo e la con-sapevolezza che, dopo momenti anche molto difficili, nei quali la lotta per la salvezza era l’obiettivo principale, per la Rari è finalmen-te arrivato il momento di ricominciare a pen-sare in grande.

Aria d’Europa per la Rari nantes FlorentiaPAllANuOtO. Dopo 7 anni i biancorossi di Popovic tornano a giocare all’estero

/L.M.

La nuova stagione è partita ormai da oltre un mese, e

già si può cominciare a tracciare qualche primo, timido bilancio, magari per rinnovare obiettivi e aspettative. Un’annata impegnati-va, questa, per la Claag Firenze, al suo secondo anno consecutivo in serie B2, agli ordini del coach Francesco Puccetti. Un gruppo promettente, quello affidato al giovane tecnico biancorosso, con la conferma dei migliori elemen-ti della scorsa stagione, con tanti giovani pronti a misurarsi con en-tusiasmo in questa nuova avven-tura e anche con alcuni importanti innesti, che hanno completato una rosa dalla quale la società si aspetta buoni risultati. Obiettivo del club fiorentino è quello di piazzarsi nella cosiddetta parte sinistra della classifica finale del campionato, anche se non è stato certo indolore il passaggio, deciso dalla Federazione, dal Girone Sud a quello di Centro-Nord. Infatti, se da un lato la Claag potrà con-tare su trasferte economicamente meno onerose e anche su derby toscani più frequenti, dall’altro dovrà fare i conti con un basket che, specie al nord Italia, promette (minaccia?) di essere tecnicamen-

te molto più raffinato. Uno stimo-lo in più, si spera, per i ragazzi di Puccetti. Sul versante femminile, l’occasione è di quelle da non perdere per la Fotoamatore Flo-rence: l’obiettivo è dare il massi-mo per disputare un campionato (il quarto consecutivo in serie A2) ricco di soddisfazioni e più tran-quillo rispetto a quello dell’an-no scorso. Le premesse ci sono tutte: la squadra guidata dal duo Musolini-Galanti ha mantenuto la robusta ossatura della scorsa sta-gione, seppur con nuovi arrivi e ritorni eccellenti, oltre a qualche giovane promessa sbocciata defi-nitivamente.

BAsKet. Gli obiettivi di Claag e Fotoamatore

una stagione tutta da giocare

/L.M.

La Fotoamatore Florence

grande squadra da molto, logicamente non c’è più la cultura del volley di un tempo, lo dimostra il crescendo d’interesse che ha avuto il Mondiale: il palazzetto si è riempito ogni giorno di più, e l’interesse è cresciuto col passare dei giorni…Colpa anche dei media che hanno “snobbato” l’evento?Credo che sia un falso problema. Forse, cercando bene, ci sono più notizie oggi di quando giocavamo noi. I tempi sono cambiati, ci sono i siti internet, forum, non solo la carta stampata. In conclusione, qualsiasi persona interes-sata alla pallavolo poteva trovare tutto ovunque. Forse nella carta stampata c’è stato meno spazio, ma sta a noi riconquistarlo: non dimentichiamoci che nel femminile siamo il primo sport praticato in Italia.E dello stesso parere è anche Francesca Ferretti, palleggiatrice della Scavo-lini Pesaro e campione d’Europa e del Mondo con la Nazionale femminile: “Cuba-Bulgaria mi ha emozionato alla pari della partita dell’Italia. Vedere Firenze con un pubblico così ‘caldo’ mi riempie di gioia, ma mi amareggia allo stesso tempo: quando potrò essere lì da palleggiatrice? Sarebbe un so-gno, anche a livello di club, giocare anche da avversaria nella vostra città”.

sport

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Page 42: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

zie al comitato un lavoro che potevo fare in tre mesi, invece ho impiegato quattro anni e nell’aprile del 2003 ho finito il tabernacolo. La Sabbatini ha inoltre detto che io voglio vedermi affidati i lavori di tutti i tabernacoli: vorrei rispondere a ‘questa signora’ che è vero che vorrei che mi fossero affidati i lavori di tutti i tabernacoli - in particolare quelli che hanno bisogno di un’opera originale. Io ho visto che le opere ‘originali’ scelte dal comitato per alcuni tabernacoli non rispecchia-no le tradizioni sia religiose che artisti-che fiorentine - potrei dare tantissimi esempi su richiesta. Io ho la laurea nella storia dell’arte sia fiorentina sia classica, sono docente universitario, ho studiato le tecniche antiche di scultura e pittura, ho uno studio a San Frediano e sono cattolico osservan-te. Dubito che le proposte per opere originali per i tabernacoli siano cosi numerose e che ci siano tanti sponsor disponibili per donare alla città soldi per realizzare opere religiose perché il comitato possa negarmi la possibi-lità di rendere più bella la città come vuole il nostro sindaco matteo renzi come nella nuova iniziativa ‘dai un bacio a Firenze.’ Inoltre anche l’arcive-scovo Betori ha richiamato la missione della città di ritrovare l’identità in “Fio-renza” per la costruzione “del bello”. Io vorrei fare proprio questo mentre il comitato mi ha bloccato dato che avevo lo sponsor per tre tabernacoli che finanziava opere in bronzo per la città. Quanti scultori di oggi offrono tempo, soldi e passione per realizza-re opere per la città? Sono anni che vado a cercare sponsor per il restauro dei tabernacoli e per la realizzazione di opere originali. Il comitato nel pas-sato ha pubblicato annunci su giornali cercando sponsor, allora come mai hanno rifiutato soldi da una banca per il mio progetto? non ha senso o è solo una questione personale. e’ que-sto che danneggia la città. La ‘signora’ ha anche detto che ha espresso un parere negativo per il mio progetto per ‘validi motivi.’ vorrei spiegare que-sti ‘validi motivi’ per chiedere a voi se sono credibili veramente. Uno dei ta-bernacoli del progetto è in Piazza Sal-vemini - un piccolo tabernacolo 30x40 centimetri che è a circa quattro metri di altezza su una facciata di un palaz-zo. Dato che il tabernacolo era piccolo ed in alto, un’opera con una compo-sizione complicata non sarebbe stata visibile. Quindi ho creato un’opera di una mano - la mano di Cristo - che esce fuori in un gesto di benedizio-ne. La mano esce fuori 20 centimetri. Quando il comitato ha visto l’opera hanno espresso parere negativo per-ché secondo loro l’opera proposta era ‘pericolosa’ per il pubblico in quanto secondo loro se un autobus passava e colpiva l’opera, poteva fare gravi dan-ni. A quattro metri d’altezza? nemme-no salendo sul marciapiede l’autobus

avrebbe mai potuto colpire l’opera... Il direttore della banca quando ha sen-tito questa spiegazione ha chiesto se il comitato voleva i soldi per i taberna-coli o se volevano lasciarli tutti vuoti in condizioni pietose, il comitato ha ri-fiutato i soldi e la banca si è ritirata. Io poi ho dovuto ricucire il rapporto con la banca e il comitato per salvare uno dei tabernacoli in via del Leone. mi ri-peto, vorrei fare altri tabernacoli. Sono in grado di trovare sponsor per ope-re originali e riesco a realizzare opere che rispettano la storia di Firenze per continuare una tradizione di opere re-ligiose popolari che piace alla gente.Grazie.Cordiali saluti,

Dr. Alan Pascuzzi

“voRagine” e bUio,i PRoblemi di Una PiCCola stRada al PoggettoGentile direttore de Il reporter,leggo sempre con interesse il vostro bel giornale, sempre attento ai pro-blemi di quartiere. nei mesi scorsi ho notato che, in due occasioni, avete parlato del problema di una profonda voragine in via Casamorata, al Pog-getto. Sono residente in questa via, e, io per prima, mi sono domandata più volte come è possibile che nessuno abbia ancora risolto il problema. Per chi non la conoscesse, via Casamorata è una traversa di via michele mercati piuttosto stretta. Il marciapiede è, di suo, molto dissestato e i pedoni sono costretti spesso e volentieri a cammi-nare sulla strada, più che mai se spin-gono carrozzine. La buca (ma forse occorrerebbe chiamarla “voragine”) complica una situazione già scomoda di suo. Da mesi poi, in corrisponden-za, c’è un cartello che la segnala e che, neanche a dirlo, intralcia ulteriormen-te la situazione. Possibile che nessuno abbia ancora preso provvedimenti? eppure è veramente tantissimo tem-po che la strada versa in quelle condi-zioni, non si tratta di un impedimento temporaneo. e chi, come me, inizia ad avere diverse primavere sulle spal-le non ha vita facile in questo modo. eppure nei mesi scorsi il Comune si è fatto una grande pubblicità annun-ciando una campagna di rifacimento delle strade: altrove, in effetti, le bu-che sono state sistemate. Perché qui no? e’ forse troppo piccola per desta-re interesse la nostra strada? Questo non è tra l’altro l’unico problema di via Casamorata, e che ci abita lo sa bene. Dopo le undici, la sera, vengono spen-ti metà dei lampioni: uno sì e uno no (risparmio energetico?) e questo ren-de la via decisamente buia, con rela-tivi pericoli per chi si trova a passarci. Dobbiamo pensare che anche questo avvenga perché, in fondo, la strada è piccola e di scarso interesse? Spero che chi ne ha le competenze ci man-di un segnale, e che almeno si possa tornare a passeggiare tranquillamen-

te, senza pericolo di sprofondare nei crateri e farsi male. Grazie per l’attenzione.

Lettera firmata

via Romana e l’oRaRiodella RaCColta dei RiFiUtiGentili Signori,intanto grazie per il vostro simpatico e utile contributo editoriale! vorrei per favore che faceste giungere all’asses-sore Pdl Locchi il mio parere a pro-posito di quanto dice per la raccolta dei rifiuti. non so dove vive questo assessore, ma sicuramente non in via romana, altrimenti saprebbe che già tutte le mattine alle 6, puntuale come un orologio svizzero, il camion della raccolta passa (da 30 anni io ci abito e non è mai cambiato l’orario) tra sferra-gliamenti, scricchiolii e gli schiamazzi degli addetti alla raccolta (tanto, sve-gli per svegli…). e posso assicurare che non servono doppi vetri né ci si fa l’abitudine: la casa trema e il rumo-re ci sveglia, tutti i giorni. Allora credo che non sia gentile, nei confronti dei residenti, proporre un ulteriore antici-po della raccolta. Perché non pensare invece (ma mi sembra che Firenze fac-cia orecchio da mercante) a una sana raccolta porta porta, come già accade a milano, Torino, per non parlare delle città del nord europa e come sta ac-cadendo a empoli, Lamporecchio (!!) e così via. Sarebbe l’unico modo per abituare i residenti (quei pochi rimasti e i pochissimi che rimarranno se Firen-ze continua a essere così mal gestita e tutti andranno a vivere in campagna per poi venire in città in macchina e motorino per inquinare il più possibi-le) a fare una vera raccolta differenzia-ta, cosa che ora non accade perché posso assicurare che tutti buttano di tutto nei cassonetti e la campana per il vetro, lontana ma non irraggiungibi-le, è presa in considerazione solo da pochi. e i mega cassonetti sotto terra mi sembrano da film dell’orrore! Gra-zie per l’attenzione e buon lavoro,

Lettera firmata

sosta, “i PRoblemidi noi abitantidi via del FRanCiabigio”Gentile redazione,vorrei portarvi a conoscenza in che situazione il sig. sindaco matteo ren-zi ci a messo secondo le sue meravi-glie. meraviglia n.1, soppressione dei vigilini; meraviglia n.2, riduzione delle zone z.c.s. Siamo nel quartiere quat-tro, via del Franciabigio: non essendo-ci più i vigilini, il controllo della sosta selvaggia toccherebbe alla polizia municipale. In questa suddetta stra-da di vigili non vediamo nemmeno l’ombra, esiste la macchinetta per il pagamento della sosta che nessuno paga, l’altra parte sarebbe destinata ai residenti e cosi non è. Arrivano da tutto il comprensorio dato che siamo vicini alla tranvia, parcheggiano l’auto

Inviaci le tue lettere [email protected] e segnalazioni:tutto su www.ilreporter.it

Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche veri e propri articoli scritti dai lettori. Tutto questo ed altro ancora sul portale www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non trovano spazio in queste pagine saranno pubblicate sul sito. E poi spazio ai commenti e alle vostre opinioni

lettere

“tabeRnaColi, la mia RisPosta al Comitato”Spettabile redazione,Sono il Dr. Alan Pascuzzi, l’artista di vari tabernacoli che il presidente del comitato dei tabernacoli ha criticato nel numero di agosto 2010. Se possi-bile vorrei rispondere alle parole del presidente del comitato. Per quanto riguarda quello che ha detto la Sab-battini, è vero che ho partecipato ad un concorso nel 1999 per la realiz-zazione di un tabernacolo ma non ho vinto. Sono stato selezionato fra i quattro finalisti (quelli che non hanno vinto) per realizzare il tabernacolo in via delle Casine. Questo è stato un onore. Quando ho iniziato la prepara-zione per il lavoro, ho chiesto alla Sab-batini per quanto riguarda il finanzia-mento e il restauro dell’edicola - cioè chi pagava. mi ha risposto che il co-mitato non aveva soldi e che dovevo pagare tutto e trovare i restauratori ed anche fare tutti i permessi da solo. Ho iniziato a fare i permessi andando agli uffici del suolo pubblico, pagando tutti i permessi e poi ho trovato una ditta di restauro per iniziare. Quando il comitato ha saputo di questo, han-no fermato tutto dicendomi che non avevo l’autorizzazione per fare tutto da solo. non capivo questo dato che non mi avevano dato nessun aiuto. mi hanno spiegato che loro dovevano scegliere la ditta di restauro (da una lista che hanno loro) e che i permessi facevano loro. Quindi ho perso i soldi per i permessi e il tempo, poi dovevo disdire tutti gli appuntamenti che ave-vo preso per iniziare il lavoro. Alla fine, ho dovuto cambiare ditta di restauro, pagare tutti il lavoro di conservazione dell’edicola da solo e fare l’opera in affresco pagando tutto da me. Gra-

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Page 43: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

invia la tua segnalazionealla nostra redazione

[email protected]

Gentile Annamaria,il tema della pericolosità delle strade – e soprattutto di certe strade, ben note a chi vi transita spesso – è senz’altro uno dei più dibattuti in città. E uno dei più importanti, da parte nostra, da trattare. Ci capita spesso, quando pos-siamo, di pubblicare – come nel caso dell’articolo a cui lei si riferisce e che, essendo apparso soltanto sull’edizione del Q2, non tutti i nostri lettori hanno potuto vedere - “classifiche” degli incroci o delle strade più pericolosi in cit-tà. E non lo facciamo, ovviamente, per amore delle statistiche, ma perché è facile immaginare che, dietro una strada o una zona in cui si verifichi un nu-mero di incidenti sensibilmente superiore rispetto alla media, ci sia qualcosa che non va. Concordo pienamente sul fatto che, quando si parla di incidenti, dobbiamo purtroppo sempre tenere in considerazione “l’indisciplina strada-le” che troppo spesso è causa – o almeno concausa – di questi avvenimenti. Mai abbassare l’attenzione, mai distrarsi, neppure per un attimo – e nem-meno se stiamo viaggiando in una strada che ben conosciamo e che in quel momento appare sgombra dal minimo pericolo – quando siamo al volante dell’auto o in sella alla moto: è un messaggio banale e che dovrebbe esse-re perfino superfluo ripetere, ma che troppo spesso i comportamenti che capita di vedere nei conducenti rendono non così inutile da ribadire. Detto questo, c’è però da aggiungere che spesso la condizione di certe strade o la visibilità di certi incroci sono una componente da non sottovalutare quan-do parla di incidenti. Può capitare, non c’è nulla di male, che un progetto che sulla carta appare valido venga poi messo in discussione dalla “prova su strada”, o che in una certa zona i cambiamenti nelle condizioni di traffico rendano necessarie delle modifiche: l’importante, in questi casi, è interveni-re il prima possibile, per riportare queste situazioni al massimo della sicu-rezza possibile. E importanti, importantissime, in questi casi, sono anche le segnalazioni dei cittadini. Come il suo intervento che – raccogliendo anche la voce di altri abitanti del quartiere – porta (o riporta) alla luce la questione dell’incrocio tra viale dei Mille e via Marconi. Starà poi, come è ovvio, a chi di dovere effettuare i dovuti controlli sulla bontà delle segnalazioni dei cittadi-ni, ma anche una eventuale, iniziale mancata considerazione di indicazioni e suggerimenti non deve essere un buon motivo per smettere di evidenziare quello che non va. Perché l’obiettivo deve essere quello di intervenire sulle situazioni di potenziale pericolo prima che, proprio in quelle situazioni, av-venga il tragico incidente. In modo da camminare – o guidare – tutti più tranquillamente per le strade della città. E in modo, per noi, da smettere di dover pubblicare le “classifiche” degli incroci più pericolosi.

Matteo Francini

viale dei mille,“QUell’inCRoCio È PeRiColoso”Ho letto l’articolo in oggetto (“Quando incrocio fa rima con incidente”, pub-blicato su Il reporter del Quartiere 2 di ottobre 2010, ndr) e concordo su tut-to: a livello personale e portavoce di altri che vivono o transitano in zona, ho segnalato, sia alla direzione mobilità che alla polizia municipale, la grande pericolosità dell’incrocio tra viale dei mille con via marconi e via del Pratelli-no; in certi momenti si rimane senza parole da quello che si vede e si rischia sia come pedoni che come guidatori di veicoli vari!.. molti gli incidenti anche con rilievi di chi di dovere... mi è stato risposto che è indisciplina stradale (e questo ci sta) e che la segnaletica è adeguata... nel quartiere non la pensia-mo così: basterebbe un semaforo direzionale e uno a chiamata pedonale, ovviamente anche con rifacimento delle strisce, oppure altra soluzione per una certa sicurezza. Perché non se ne prende atto?

Annamaria Perotto

lettere

la mattina e fino alla sera non tornano. Abbiamo telefonato svariate volte sia al comando che al distaccamento del quartiere quattro, per questo disagio dei residenti, che tornando dal lavo-ro la sera non troviamo mai posto e siamo costretti a portare l’autovettura lontano dalle nostre abitazioni crean-doci un disagio. Questo scrivente e un comitato inquilini che rappresen-ta 103 famiglie ringraziano se potete pubblicare sul vostro giornale questa nostra comunicazione. ne saremmo molto lieti come comitato inquilini e come lettori del giornale.ringraziamo,

Comitato inquilini(via del Franciabigio)

giaRdinettodi Piazza s. geRvasio,“PeRChÈ non FaRe QUalCosa?”Gentile redazione de Il reporter,leggo sull’ultimo numero de Il repor-ter le lamentele di alcuni abitanti del quartiere 2 che denunciano segni di degrado di questa zona. Anch’io abi-to nell’area di Campo di marte e in verità non mi sembra di aver notato cambiamenti così drammatici. Come spesso accade si accusa l’amministra-zione quando molte cause dell’incuria e sporcizia dipendono dai nostri com-portamenti disattenti e maleducati: comunque... anch’io ho un commen-to ed una richiesta di miglioramento. Si tratta del giardinetto di piazza S. Gervasio proprio di fronte alla chiesa, luogo di sosta di anziani e di giuoco di bambini. Le aiuole sono ormai spo-glie e naturalmente “i soliti ignoti” che portano in giro i loro cani, non trova-no di meglio che usarle come toilette per i loro animali. Chissà che non si possa fare qualcosa? Grazie per l’at-tenzione e per il vostro giornale che ci tiene bene informati sul quartiere che amiamo.

Amanda Tesi Balduzzi

tRamvia e tRaFFiCoin san JaCoPinoIn riferimento al vostro articolo del 6 settembre 2010 “Tramvia un succes-so...”. Abito nella zona di San Jacopino, perciò sensibile al traffico “v.le redi-v.le Belfiore”. A noi del quartiere non è cambiato nulla da quando è entrata in funzione la tramvia: traffico prima e traffico ora. Sembra che l’adoperino solo quelli che prima prendevano gli autobus ed ora si servono del nuovo mezzo. Abitando vicino passo spesso a dove passa la tranvia e la vedo sem-pre vuota, basta fare delle foto per rendersene conto. Cordialmente,

Lettera firmata

il nUovo tRibUnalee QUella stRettoia “inUtile”Gentile redazione de “Il reporter”, dopo aver evidenziato il problema alla “nazione” che lo ha pubblicato il 26

settembre, ed aver esteso la nota al Sindaco ed all’assessore mattei, senza che alcuno abbia “mosso foglia”, provo ad interessare anche voi, che siete più vicini al territorio, per vedere se qual-cuno è in grado di far eliminare l’ormai inutile strettoia davanti al nuovo tribu-nale (controviale davanti CrF verso via Barsanti), che da circa sei mesi rallenta il traffico senza più alcuna utile giusti-ficazione..... come si può fare? Grazie e cordiali saluti

Salvatore Codispoti

Figline: le iniziative soCialie la PaRteCiPazionedei PolitiCiIl sottoscritto, quale presidente del Tennis Club Figline, desidera esprime-re formali e sinceri apprezzamenti e ringraziamenti al Sindaco e agli Asses-sori Cardi e Calvani per la sensibilità, l’interesse e la partecipazione all’even-to organizzato dal TC Figline dal 24 al 27 Agosto u.s., nel quale abbiamo ospitato 38 ungheresi, di cui alcuni disabili che praticano da anni il tennis su sedia a rotelle. Sensibilità dimostra-ta anche in precedenti occasioni. Da tempo il TC Figline è impegnato, spes-so in collaborazione con l’A.C. di Figli-ne, ad organizzare eventi sportivi che risaltano aspetti prioritari di tipo socia-le, come il tennis su sedia a rotelle che rappresenta una possibilità, per molti disabili, di fare sport e uscire dall’iso-lamento che spesso accompagna questa loro condizione. Purtroppo devo rilevare e biasimare che, come in passato, in contrapposizione al lo-devole atteggiamento del Sindaco e degli Assessori di cui sopra, nessun consigliere comunale, di maggioranza e d’opposizione, ha mostrato il mini-mo interesse a quest’iniziativa che, lo ripeto, aveva essenzialmente un valo-re sociale più che sportivo. È lungi da me l’intenzione di condividere, alcuni commenti, che ho personalmente re-gistrato, sull’insensibilità dei consiglieri o, peggio ancora, di attribuire l’assen-za degli stessi alla mancanza di getto-ni di presenza. Pur tuttavia ritengo che chi s’impegna in politica debba porre maggiore attenzione agli eventi socia-li e culturali organizzati sul territorio. Il mio recente passato nel Consiglio Co-munale di Figline m’induce ad essere benevolo nei confronti dei consiglieri comunali e spero che questa mia cri-tica sia considerata costruttiva e non polemica, tanto più che coinvolge tra-sversalmente tutti i consiglieri. Spero che il sindaco, se condivide questa mia nota, voglia porla in discussione in Consiglio Comunale, lo ripeto, non per fare processi, ma per contribuire a risvegliare le coscienze di tutti verso il sociale ed il volontariato.Cordiali saluti,

Adriano PucciPresidente del TC Figline

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Page 44: Il reporter-Fiesole-novembre-2010

Concerti

Macy gray15 NovembresachallLa grande cantante americana arriva a Firenze e porta sul palco-scenico i successi di The Sellout, scritto come reazione alle delusioni dei due dischi prece-denti, suona come l’album della rivincita: è un disco mainstream, una sorta di piccola grande enciclopedia del soul nella quale convivono groove hip hop (“The sellout”, la splendida “Still hurts”, una ammissione di colpa per le sue disavventure amorose, “On and on”), styloserie jazzose per il dancefl oor (“Lately”), rockismi stomper deliziati dalla chitarra di Slash (“Kissed it”), lezioni funky degne del miglior Prince, un po’ di sweet soul music (“Help me”, “That man”, la torrida “Real love” incisa in coppia con Bobby Brown), gioia di vivere squisita-mente pop (il singolo “Beauty in the world”, dedicato alla risata di sua fi glia, “Let you win”.Un gran bel disco, ispirato e sincero, come del resto è Macy Gray.

Anna OxaProxima tour16 novembre teatro VerdiAnna Oxa torna dal vivo con “Proxima Tour”. Dopo quattro anni di lontananza dai palcosce-nici, l’artista torna nei teatri con una nuova tournée che raccoglie i suoi più grandi successi e presente per la prima volta live i brani del nuovo album “Proxi-ma”.“Proxima Tour” debutterà dal Te-atro Piccinni di Bari il 4 novem-bre 2010 e toccherà le principali città italiane. Accompagnata

sul palco da 5 musicisti, Anna Oxa regalerà uno spettacolo particolare ed emozionante che, arricchito dalla sua grinta e dalla sua carica artistica, andrà oltre un semplice concerto.Il primo singolo estratto dall’al-bum, “Tutto l’amore intorno”, scritto da Ivano Fossati, è attual-mente in programmazione sui principali network, e ha raggiunto subito le vette della programma-zione radiofonica.

Spettacoli

Beppe grillo is back9-10-11 NovembresaschallDopo aver girato l’Europa all’inizio dell’anno con lo spet-tacolo “Incredible Italy” (Londra, Bruxelles, Parigi, Vienna, Monaco, Zurigo e Basilea le varie tappe), Beppe Grillo sta preparando il suo nuovo spettacolo per il pub-blico italiano. Torna così a teatro, dopo sette lunghi anni, la satira senza freni del comico genove-se in un inedito e provocatorio lavoro. Lo show, attraverso un linguaggio pungente e lo stile inconfondibile di Grillo, toccherà i temi della cronaca, politica, economia, ecologia.

Fiorello show26 NovembreNelson Mandela ForumFiorello torna dal vivo per la quin-ta volta a Firenze quest’anno per continuare e allo stesso tempo iniziare, una nuova avventura del Fiorello Show. Il Fiorello Show Tour, regia di Giampiero Solari, è un fl usso di storie e di canzo-ni che, nel corso delle diverse tappe, si evolve e cambia ad ogni appuntamento.In un continuo di-venire e in continuo movimento, Fiorello, accompagnato sul palco

dal maestro Enrico Cremonesi e la sua band, trasforma ancora una volta i fatti di attualità e gli elementi del quotidiano in uno show tutto nuovo.La scaletta dello show si nutre molto dell’ispirazione artistica del momento e Fiorello riesce a rendere lo spettacolo ogni sera diverso, con gag, canzoni, bat-tute, imitazioni, racconti di vita vissuta ed improvvisazioni.

Le mostre

silenteFino al 12 dicembreAria art gallery Un’arte generata da uno sguar-do incantato e meravigliato che, nonostante la velocità del mondo contemporaneo, riesce a soffermarsi e a contemplare lo spettacolo che lo avvolge, per invitare il fruitore a condividere un’intima esperienza contempla-tiva. Un’artista che è nata e ha compiuto la propria formazione negli Stati Uniti, e che è rima-sta incantata dalla campagna toscana. Sculture in bronzo, opere su carta e su tela che ci rendono partecipi di una visione immaginifi ca. Lo spettatore dovrà cogliere un senso esistenziale: tra eternità ed evanescenza, nobiltà e mestizia, umile accet-tazione e austero contenimento, dovrà fermare per un attimo il fl usso del divenire per recupera-re il senso temporale e naturale dello stare al mondo.

Ritratti del potere. Volti e meccanismi dell’autoritàFino al 23 gennaiostrozzinaRitratti di celebri fi gure politiche, indagini su vita e costumi delle classi sociali elevate, ma anche investigazioni sulle strutture del

potere di istituzioni internazionali. La mostra sviluppa un’analisi sul ritratto e la rappresentazione del potere politico, economico e sociale attraverso le opere di artisti contemporanei.

Pizzi Cannella ChinatownFino al 4 dicembrePagliere62 grandi carte cariche delle suggestioni di un artista che sembra viaggiare e invece sta fermo. Si intitola Chinatown la mostra che apre i battenti domani alle Pagliere, ex scuderie di Palazzo Pitti messe a dispo-sizione dalla soprintendenza ai beni architettonici per la mostra organizzata dalla galleria Ales-sandro Bagnai e dedicata alle opere del romano Pizzi Cannella, che già altre volte ha portato a Firenze i suoi lavori. Un percorso attraverso i simboli di un Oriente (la Cina ma anche il Giappone) che poi così lontano non è.

A teatro

IneffabileDal 5 al 7 novembre teatro della PergolaLa composizione dello spettacolo cerca di indagare su inspiega-bili segreti, su misteri e verità superiori alla ragione, con una dimensione astratta e parados-sale, velata dallo sguardo ironico. Nella dolorosa ricerca di identità certa, per non svanire, l’uomo si scontra con il muro massiccio delle cose reali; su queste si impone il silenzio, l’immobilità, il gesto ripetuto. Nell’ineffabile nulla e nell’ineffabile vuoto si troveranno anche Rem & Cap, invisibili tra invisibili. Personaggi solitari e silenziosi ciascuno nel proprio sacco. A loro è dedicato lo spettacolo.

segnalazioni a [email protected]

Cade in un momento particolarmente complicato per la storia del nostro

Paese il 150esimo anniversario dell’uni-tà d’Italia. Una ricorrenza importante, che - tra le altre cose - concede a tutti la possibilità di approfondire la cono-scenza degli eventi storici che hanno conferito al nostro popolo un’identità nazionale. Ed è proprio questo l’obiettivo del Co-mitato Fiorentino per il Risorgimento, che per l’occasione ha organizzato al-cune iniziative, a partire da un ciclo di incontri in programma fino alla fine di novembre dal titolo “Ritratti e personag-gi”: saranno presentati diversi libri di approfondimento sulle circostanze stori-che e sociali che hanno fatto da sfondo a

questo avvenimento. L’intenzione degli incontri è quella di rendere un’immagine unitaria di un mo-mento storico così importante attraverso la riscoperta di personaggi, di vite ap-parentemente diverse ma che raccontano di un’epica quotidiana e di un’emozione comune e molto sentita, che ha natural-mente portato al processo di unione del Paese. Ad ospitare questi appuntamenti è la li-breria de’ Servi, in via de’ Servi 52/54, tutti i martedì alle 17.30 a cominciare dal 9 novembre, quando sarà presentato il libro “Risorgimento e questione socia-le” di Fabio Bertini. Poi, il 16 novembre, sarà la volta di “Figure & figuri” di Indro Montanelli,

mentre il 23 novembre di “Garibaldi, orizzonti mediterranei” di Anita Gari-baldi Jallet e Anna Maria Lazzarini del Grosso. E ancora, il 30 novembre ad essere presentato sarà il volume “I mil-le. Un toscano a fianco di Garibaldi” di Giuseppe Bandi. Nonostante l’interesse del Comitato Fio-rentino per il Risorgimento e dell’asses-sore comunale all’istruzione Rosa Ma-ria Di Giorgi, organizzare l’evento non si è rivelato un compito molto agevole, come spiega Adalberto Scarlino, presi-dente del Comitato: “Avremmo potuto fare di più - riconosce - come cittadini e come istituzioni, ma mancano i fondi per dare vita a queste attività, per coor-dinare un impegno su vasta scala”.

Aggiunge Sergio Casprini, membro del Comitato e storico dell’arte: “Come ri-corda anche il Presidente della Repub-blica, in questo momento in cui si fa un uso spregiudicato della storia è più che mai importante fare luce su un fatto importante come l’unione d’Italia. Altri-menti – continua - le nuove generazioni inseguiranno un futuro senza passato, senza radici”. Simonella Condemi, altro membro del Comitato, ricorda che dal 20 novembre prenderanno il una serie di visite guidate alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, rivolte agli insegnanti che vogliono rispolverare il periodo storico dell’unità d’Italia attraverso la suggestione delle immagini.

l’INIzIAtIVA

“Ritratti e personaggi”: incontri in libreria per ricordare (e celebrare) il 150esimo anniversario dell’unità d’italia

/Gaia Grassi

Florence Wine Event

tra vino e arte

Vino e arte “a braccetto” in città. Torna il Floren-

ce Wine Event, organizzato da Oltrarno Promuove e Promowi-ne in occasione di “Florens 2010” e della Biennale Enoga-stronomica, con il contributo della Camera di Commercio. La kermesse, che giunge alla sua quarta edizione, si svolge-rà quest’anno nella cornice del Cortile dell’Ammannati di Pa-lazzo Pitti. Dal 19 al 21 novem-bre, sotto il loggiato del gioiello cinquecentesco (quindi al coper-to, anche in caso di maltempo), si potranno contemporaneamen-te ammirare le meraviglie di questa cornice e degustare una selezione dei migliori vini ita-liani. Sarà possibile conoscere oltre settanta aziende vitivinico-le provenienti prevalentemente dalla Toscana, con più di 250 tipologie di vino diverse da as-saggiare. Si potranno degustare Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano, Morellino di Scansano e tantissimi Chianti. A presentare i vini ci saranno i produttori stessi, e sarà così pos-sibile parlare con loro. Inoltre, sommelier specializzati faranno assaggiare grappe realizzate dal-le aziende presenti. Per parteci-pare alle degustazioni sarà suffi -ciente il “Kit degustazione” a 10 euro, che si troverà all’ingresso di Palazzo Pitti e che comprende bicchiere, tracollina, catalogo e drink card con 10 assaggi. Il ca-lendario completo dell’iniziativa può essere consultato sul sito www.fl orencewinevent.com.

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