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Il Reference Point nazionale
sulla Qualità dell’Istruzione e Formazione
Professionale
Roma 12 febbraio 2008
L’UE e la qualità dell’Istruzione e Formazione professionale
La Dichiarazione di Copenhagen ha avviato un processo di cooperazione rafforzata in Europa per realizzare tre obiettivi:
• L’adozione di un Quadro comune europeo per le Qualifiche (EQF)
• L’adozione di un sistema comune di crediti (Ecvet)
• L’adozione di un quadro di riferimento europeo per la Qualità
Realizzazione del mandato
Gruppo di lavoro europeo formato dai Paesi membri, dalle Parti sociali e dalla Commissione che ha sviluppato:
• Un modello (CQAF), recepito dalla Conclusione del Consiglio Europeo nel 2004
• Un set di indicatori• Una guida per l’autovalutazione
La Rete Europea per la Qualità nell’IFP (ENQA-VET)
• Strumento di cooperazione tra i Paesi dell’Unione sui temi della qualità, è stata costituita nel 2005
• Si propone di promuovere e sostenere l’assicurazione di qualità nell’IFP dei diversi Stati membri
• E’ formata da 23 Paesi e dalle Parti sociali, con il supporto del Cedefop e dell’ETF
Caratteristiche ed attività della Rete
• Board esecutivo formato da Austria (Presidente), Italia e Regno Unito (V.Presidenti), Finlandia, Ungheria, Svezia
• 2 Assemblee generali annuali • Organizzazione di Peer learning• Gruppi tematici di lavoro• Studi transnazionali• Conferenze tematiche
La proposta di Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo
sulla Qualità nell’IFP
• Auspicata dal Comunicato di Helsinki (2006)• Preparata dalla Commissione sulla base del
lavoro della Rete Europea sulla qualità• Propone l’adozione di un modello di qualità,
di descrittori ed indicatori per la sua attuazione
• Avviate le prime consultazioni• Prevista la finalizzazione all’ inizio del 2009• Applicazione a partire dal 2010
Le 5 Raccomandazioni
1. Utilizzare i modelli (CQAF), i descrittori e gli indicatori europei per migliorare e riformare i sistemi formativi
2. Definire una strategia nazionale per applicare la Raccomandazione a partire dal 2010
3. Partecipare attivamente alla Rete Europea per la qualità per sviluppare principi e strumenti comuni
4. Istituire un Reference point nazionale per la qualità per assicurare la disseminazione dei risultati della Rete
5. Verificare l’attuazione del Programma ogni 3 anni.
Perché i Reference Point
I Reference Point nazionali devono coinvolgere le Istituzioni, le Parti sociali ed i principali Stakeholders nazionali per assicurare:
• l’efficiente disseminazione delle informazioni
• Un sostegno attivo all’attuazione del Programma della Rete
• il coinvolgimento dei portatori d’interesse
Lo sviluppo dei Reference Points europei
• 15 Paesi hanno formalmente deciso di istituire un Reference Point
• In 13 Paesi è stato effettivamente avviato• In altri Paesi esiste di fatto un Reference
Point, anche se non è stato ancora formalizzato.
Obiettivi del Reference Point nazionale
• Informare sulle attività delle Rete Europea per la qualità dell’IFP (ENQA-VET)
• Sostenere lo sviluppo del programma della Rete europea• Promuovere iniziative pratiche per rafforzare l’uso di
metodologie di assicurazione e sviluppo di qualità• Favorire la diffusione della consapevolezza dei benefici che
derivano dall’utilizzo degli strumenti di assicurazione e sviluppo della qualità
• Coordinare l’organizzazione delle attività nazionali per la partecipazione alla Rete Europea per la qualità
• Creare sinergie tra le altre attività volte a promuovere la qualità
La composizione del Board
Il coinvolgimento dei soggetti istituzionali è un fattore strategico per assicurare la disseminazione dei risultati.
Il Board del Reference Point comprende:• Ministero del Lavoro• Ministero della Pubblica Istruzione• Regioni• Parti sociali• Rappresentanti delle scuole e delle
strutture formative
Due sistemi, una stessa esigenza
I sistemi ed i livelli di istruzione e formazione professionale sono diversi, ma i modelli di garanzia della qualità sono simili.
La questione qualità taglia trasversalmente le diverse tipologie di offerta formativa.
Le attività del Reference Point nazionale
• Partecipazione alle iniziative della Rete Europea• Comunicazione e diffusione dei risultati dell’attività
europea (sito, Conferenza, seminari, newsletter?)• Adattamento e disseminazione a livello nazionale di
strumenti innovativi prodotti a livello europeo (Autovalutazione, Peer Review, Linee guida qualità……)
• Sperimentazione di nuovi strumenti di assicurazione qualità
• analisi comparate su modelli e dispositivi nazionali ed internazionali
• Confronto e scambio di pratiche innovative
La strumentazione disponibile
• Il modello europeo (CQAF)• La guida per l’autovalutazione• Il manuale per il Peer Review• L’indagine-censimento sui modelli per la
qualità• Linee guida per la qualità (progetto Revimp)• Prove oggettive di apprendimento (in
preparazione avanzata)
Una strategia a due vie
Due direzioni:• Un approccio dall’alto, guidato dalle
amministrazioni responsabili, che introducono strumenti di garanzia della qualità a livello di sistema
• Un approccio dal basso, su iniziativa delle strutture scolastiche e formative, che volontariamente adottano modelli e strumenti per la qualità, organizzando anche Reti di Scuole e di Centri di formazione sul territorio
Questioni aperte
• Coinvolgimento dei soggetti istituzionali e degli altri Stakeholder
• Strategie di comunicazione e disseminazione• Prospettive di sperimentazione e diffusione
di nuovi strumenti (peer review, autovalutazione, prove oggettive)
• Definizione di sinergie interistituzionali• Altre iniziative
Il Reference Point nazionale
sulla Qualità dell’Istruzione e Formazione
Professionale
Roma 12 febbraio 2008