il Portico 318

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Il 31 gennaio 2015, al quarto scrutinio e con una maggioranza molto ampia di 665 voti, è stato eletto il 12° Presidente della Repubblica Italiana: Sergio Mat-tarella. Figlio di Bernardo, membro della Costituente, è stato Ministro in cinque governi e giudice della Corte Costituzionale. Cresciuto nella corrente Dc che face-va riferimento ad Aldo Moro, la sua carriera politica iniziò davvero solo con la tragica morte del fratello Piersanti, il presidente della Regione Sicilia assassinato dalla mafia il 6 gennaio del 1980 per aver avviato un rinnovamento delle istituzioni locali per niente gradito ai boss. Lo spessore dei suoi studi giuridici, l’onestà, la sobrietà, il rigore, l’impegno per l’etica pubblica, l’attenzione alle tematiche politico-sociali e ai valori di solidarietà segnano tutta la sua vita.Sergio Mattarella si ricorda soprattutto per la legge di riforma elettorale che introdusse il sistema maggiori-tario e i collegi uninominali (il cosiddetto Mattarellum), ma è importante ricordare anche la sua lungimirante opposizione alla legge Mammì, che sanciva il duopolio Rai-Mediaset nel 1990 e le sue successive dimissioni così come l’abolizione della leva obbligatoria, in qua-lità di Ministro della Difesa.Il nuovo Capo dello Stato dovrà accompagnare la nascita della nuova Costituzione, se il cammino delle riforme di Renzi non sarà interrotto. Ma soprattutto, come dice anche lui stesso nel suo discorso di giu-ramento, dovrà essere arbitro imparziale e garante della Costituzione.

Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica Italiana

I temi preannunciati nel discorso d’inizio del settenna-to sono importanti e toccano la Resistenza, la legalità, scuola, diritti, giovani e lavoro, la lotta alle mafie e al terrorismo, le difficoltà e speranze degli italiani. Con uno sguardo fisso alle riforme. L’elezione di Mattarella ha rappresentato un risultato di grande rilievo in una situazione non facile. Il merito va a Matteo Renzi (segretario PD e presidente del Consiglio) che ha saputo coraggiosamente svincolarsi dal Patto del Nazareno e proporre una figura di alto profilo istituzionale che ha unito tutto il Partito Demo-cratico, il centro-sinistra ed è stata apprezzata, per la sua storia politica, l’esperienza e la competenza anche da altri gruppi e da parlamentari dell’opposizione. Solo il Movimento 5 Stelle, arroccato ancora nella sterile posizione dell’antipolitica e antisistema, non si è vo-luto sedere al tavolo per un confronto democratico. E’ stata un’occasione persa per dimostrare serietà e responsabilità nel bene del paese.Nel nome di Mattarella si ricompatta quindi tutto il PD, ma il centrodestra esce dal voto dilaniato. Questa volta il Partito Democratico voleva riscattarsi dal fallimento del 2013, superare quella vergognosa pagina dimo-strando ai suoi elettori e al paese una nuova maturità e consapevolezza. E’ riuscito nell’intento con respon-sabilità e mettendo davanti l’interesse per il paese. Un augurio di Buon Lavoro al nostro Presidente!

La Segreteria del Circolo PD di Novellara

Siamo senz’altro di fronte ad un’azione giudiziaria senza precedenti nella nostra provincia e con implicazioni certamente nuove rispetto al passato, in particolare relativamente al coinvolgimento di imprenditori locali e di personalità politiche (è stato arrestato chi aveva i ruoli istituzionali ed elettorali più rilevanti in Forza Italia).Non è però una novità la presenza della criminalità organizzata mafiosa, e in particolare della ‘ndrangheta nella nostra provincia e nella nostra regione. Quindi chi, in questi anni, ha denunciato questa presenza e ha organizzato iniziative, come hanno fatto il PD e le Amministrazioni locali a Reggio Emilia, può essere stato sorpreso della dimensione dell’inchiesta giudiziaria e per il coinvolgimento di alcuni soggetti, ma non certamente della questione in sé. Anzi, personalmente aggiungo la soddisfazione per il passaggio da denunce generiche, come accadeva fino a cinque o sei anni fa, alle prime azioni di contrasto di grande efficacia, come le interdittive antimafia, ad un’indagine che certamente provocherà procedimenti giudiziari di rilievo.Capisco, ma non condivido, che si accusino gli ammi-nistratori locali e i dirigenti politici di aver sottovalutato la questione in passato.Non condivido per tre ragioni:a) Gli amministratori locali hanno fatto manifestazioni pubbliche, negli anni ottanta, contro i soggiorni obbligati di boss mafiosi, per i pericoli, diventati poi realtà, che da lì potessero partire le infiltrazioni mafiose nei nostri territori;b) Chi chiedeva di essere edotto sulla situazione a Reggio Emilia veniva tranquillizzato fino almeno al 2007 dai vari organi dello Stato (a me è capitato in più occasioni quando ho chiesto incontri come nuovo componente della commissione parlamentare antimafia);c) La crisi economica e i problemi di liquidità delle impre-se hanno prodotto una condizione favorevolissima per chi aveva il problema contrario, cioè riciclare nell’econo-mia le enormi ricchezze acquisite con la azioni criminali in vari campi, in primo luogo il traffico di stupefacenti; è negli anni della crisi che vi è una escalation della presen-za mafiosa nella nostra regione. La consapevolezza della nuova situazione è ben chiara se si ripercorre l’insieme delle iniziative politiche istituzionali, legislative di questi ultimi cinque anni.Nel 2010 la Regione Emilia Romagna inizia la nuova legislatura con due iniziative legislative antimafia: una nel campo dell’edilizia e degli appalti e un’altra per promuovere la cultura della legalità.Subito dopo il Consiglio Regionale chiede all’unanimità che si istituisca una sede autonoma della DIA a Bologna; la richiesta viene sostenuta da un’interpellanza urgente, a mia prima firma, di tutti i deputati PD dell’Emilia Ro-magna e della commissione parlamentare antimafia. Si ha una prima risposta positiva del Governo Berlusconi e poi quello successivo, il Governo Monti, con il PD in maggioranza, concretizza il provvedimento.In quella fase iniziano le interdittive antimafia dell’ex Prefetto De Miro. Una riguarda i lavori dell’asse Bagnolo-

Novellara. L’appoggio delle istituzioni locali a questi provvedimenti prefettizi è sempre stato chiaramente espresso.Nella legislazione sul terremoto si chiede di inserire le white list per le imprese, non solo per i lavori pubblici, ma anche per gli interventi privati che beneficiano di contributi pubblici.In questi anni Comuni e Provincia hanno sottoscritto diversi protocolli di legalità con la Prefettura ed altre istituzioni e innumerevoli sono state le iniziative pro-mosse dagli Enti Locali per la cultura della legalità e di contrasto alle mafie. Non sono mancate iniziative di altre realtà, come l’Istituto Cervi che ha firmato un protocollo con Libera.Anche le forze politiche, in particolare e soprattutto il PD, hanno promosso dibattiti e iniziative sulla questione.Ecco perché mi sorprendo di chi si sorprende e mi sento di affermare che l’azione della politica locale e delle amministrazioni locali reggiane non solo non ha lasciato soli coloro che contrastano le mafie, ma, anzi,

è stata di sostegno alla loro azione. Mi vanto di aver detto in più occasioni che la mafia è un cancro che va estirpato. Soprattutto in una regione e in una provincia che erano tra le più povere all’inizio del secolo scorso e sono diventate tra le più ricche e con maggiore equità nella distribuzione della ricchezza a livello europeo, perché qui lo sviluppo è stato contraddistinto dal rispetto della legalità da parte dei diversi soggetti economici e dalla collaborazione tra loro, anche durante i momenti di maggior conflitto sociale.Se le mafie penetrano nell’economia cambiano i con-notati della società reggiana. E questo potrebbe avere effetti anche sulla politica. Chi ha svolto maggiori ruoli di governo locale in questi decenni ha il maggior interesse politico perché questo non avvenga e il cancro mafioso sia combattuto e vinto.

“Non abbiamo sottovalutato il rischio ‘ndrangheta”L’inchiesta della magistratura e delle forze dell’ordine denominata Aemilia a destato molta attenzione nell’opinione pubblica, manifestando stupore e incredulità.

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Per quanto scontato e formale possa sembrare, osservare la Costituzione significa metterla in pratica giorno per giorno, ricordando che le nostre libertà non sono scontate, ma sono state conquistate a suon di battaglie da tutti coloro che credevano nel futuro di questo paese. Allo stesso modo noi ragazzi e ragazze del gruppo Noi-Nuovi Orizzonti Insieme crediamo che le difficoltà e il negativismo con cui spesso ci scontriamo non siano tutto, ma che ci sia un orizzonte di speranza per questa nazione. Per questo e per ricordare i 70 anni della liberazione italiana dal nazi-fascismo, abbiamo pensato di portare nelle case dei nostri concittadini la Costituzione spiegata da noi.Da dove viene la costituzione? La Costituzione viene redatta dall’Assemblea Costituente formata, tra gli altri, da De Gasperi, Iotti, Moro e Togliatti. I membri furono eletti dal popolo nell’elezione che si svolse contem-poraneamente al referendum del 2 giugno 1946, che

sancì la nascita della Repubblica Italiana. Firmata, il 27 Dicembre 1947, dall’allora capo dello Stato Enrico De Nicola, entrò in vigore il 1’ Gennaio 1948. Da quel momento diventò la fonte primaria dell’ordinamento giuridico, ovvero nessuna legge fatta dal Parlamento o dal Governo può in alcun modo andare contro le disposizioni contenute in essa.Scritta da persone di schieramenti politici diversi, che unirono le forze per realizzare un testo che proteg-gesse l’Italia dal ripetersi di quegli eventi che avevano portato al fascismo. Per questo, la Costituzione sanci-sce un patto sociale basato su valori morali, libertà e diritti, ma la cui pietra d’angolo è l’unità nazionale che lega tutti i territori, i problemi e le speranze del popolo italiano. Grazie a questo testo e a chi lo ha redatto, oggi possiamo godere del diritto allo studio, al lavoro, alla libertà di pensiero, parola e opinione. In questo senso garantire la costituzione significa difendere e

Noi e la Costituzione“Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione”. Così il nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha prestato giuramento martedì 3 febbraio, dando inizio al suo settennato. Ma cosa significa essere fedele alla Repubblica e osservare la Costituzione?

riaffermare i diritti di tutte le formazioni sociali, senza dimenticare nessuno; significa concorrere ciascuno con le proprie forze al benessere dello Stato e significa affermare e diffondere un senso forte della legalità.Per ricordare questi principi fondamentali, diamo il via alla rubrica “Noi e la Costituzione” che ogni mese tratterà dettagliatamente alcuni articoli della nostra carta costituzionale.i ragazzi del gruppo N.o.i. – Nuovi orizzonti insieme

foto Mauro Storchi

L’operazione Æmilia, con i suoi centodiciassette arresti, risulta essere ad ora la più importante mai avvenuta in Emilia. Come un vaso di pandora scoperchiato con forza, dopo quattro anni di lunghe indagini è chiaramente emerso come dal 1982 (data del confino ai danni del boss Drago-ne) ad oggi, la ‘ndrangheta ha letteralmente preso casa tra la bassa e la prima collina. Da Montecchio a Brescello, passando da Reggio Emilia, la trama criminale si è infittita giorno dopo giorno alimentata da imprenditori calabresi e reggiani, esponenti del mondo politico e criminali di pro-fessione. Al centro la famiglia Grande Aracri che negli anni si è imposta con la forza economica. Niente più omicidi, niente più violenze: la ‘ndrangheta usa il potere economico per i proprio affari pilotando gli appalti al massimo ribasso, corrompendo funzionari pubblici ed investendo in edilizia,

La Mafia a Reggio e in EmiliaNel Novembre 2013 scrissi un articolo “La Mafia al Nord” e cercai di fare un quadro generale con particolare attenzione per la nostra provincia. A distanza di un anno e mezzo la situazione è profondamente cambiata grazie ad un operazione senza eguali che ha colpito tantissimi comuni in provincia di Reggio Emilia e che ha toccato anche Lombardia, Veneto, Calabria.

di Daniele Gareri

movimento terra e trasporti. Il nostro territorio però ha reagito colpevolmente in ritardo. Trent’anni di quiete hanno permesso ai clan mafiosi di organizzarsi e spartirsi la torta. La crisi economica iniziata intorno al 2007 ha fatto si che la guerra intestina ricominciasse, nascosta all’opinione pubbli-ca, tra cene in cui si pianificavano le future mosse e qualche incendio intimidatorio a chi non dava il proprio “contributo alla famiglia”. Tutto questo grazie a fiancheggiatori senza distinzioni d’origine, d’estrazione sociale e politica. Quei sostenitori di una mafia silenziosa ma attiva, gli stessi che per anni hanno negato la presenza pur essendo gli unici a sapere quale fosse la struttura criminale nel reggiano. La famosa “zona grigia” quella composta da professionisti in giacca e cravatta, che fa da collante tra la melma criminale e quella politica. La presenza di questa “zona” ha fatto si che

l’ndrangheta, come la mafia siciliana alcuni decenni fa, abbia fatto il salto di qualità. A rimetterci è il territorio emiliano con tutti i suoi cittadini onesti. E a causa delle generalizzazioni ci rimettono anche le tantissime persone di origine cutrese che abitano in provincia. Quattro famiglie mafiose infangano una comunità che conta migliaia di persone insediatasi a Reggio Emilia intorno agli anni 50, fatta di lavoratori onesti scappati dalla morsa della povertà nel grande periodo delle migrazioni dal sud al nord Italia. Ben vengano quindi dai cutresi e dai reggiani, le forti condanne a questo fenomeno mafioso, non c’è spazio per chi delinque. E ben vengano anche le prese di posizione chiare e nette delle comunità, delle amministrazioni e delle istituzioni. Ma quest’ultime sono chiamate a fare di più: non bastano le parole, servo-no i fatti. In tutti i comuni sarebbe opportuna la presenza dello “Sportello della Legalità” applicato con successo in molte città italiane, per tenere monitorato il territorio ed il suo tessuto economico, così da poter denunciare le ano-malie in collaborazione con le autorità. E poi continuare a promuovere attività legate al tema “mafie e legalità” che permettono ad ognuno di noi di comprendere e capire come funzionano i fenomeni mafiosi. La mafia 2.0 si combatte con la consapevolezza e la conoscenza ed accendere i riflettori su di essa è la prima mossa per vincerla. “Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene” diceva Paolo Borsellino tanti anni fa. A distanza di trent’anni queste parole sono più che mai attuali.

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i recenti provvedi-menti del governo in materia di “spending review” hanno anco-ra una volta colpito Comuni e regioni con tagli molto pesanti. Per quanto riguarda il nostro Comune, a quanto ammontano esattamente i minori trasferimenti di ri-sorse da parte dello Stato?Ormai i tagli agli enti

locali da parte del governo centrale sono diventati una pras-si. Da quanto accertato oggi ammontano a circa 400mila euro i tagli sul nostro comune previsti per il 2015. Essi derivano dal duplice effetto della spending review e della cessazione dei “privilegi” fiscali prodotto dal post terremoto.Indipendentemente dal colore politico di chi governa i comuni stanno progressivamente perdendo la forza di presidio sul territorio a causa dei forzati tagli al bilancio, che ricadono inevitabilmente sui servizi al cittadino. Tutto ciò contestualmente ad un periodo di recessione che tarda a cessare. Che effetti avranno sui servizi e prestazioni alla persona erogati?Stiamo in questi giorni analizzando il bilancio di previsione e devo ammettere che è un esercizio complesso soprattutto quando l’obiettivo è quello di razionalizzare. Si sta cercando di limare il più possibile senza compromettere il servizio offerto e la capacità di risposta all’utenza. Nella fattispecie, unitamente ai tagli di cui sopra, stiamo fronteggiando anche la riduzione del fondo provinciale che l’azienda ASL gira all’ente, da destinare alla non autosufficienza, ovvero ai servizi a sostegno dei disabili e anziani. il nostro Comune in questo settore, può vantare come ci è ampiamente riconosciuto, servizi all’avanguardia: assistenza agli anziani, Centri Diurni, appartamento protetto, Casa Protetta, progetti di prevenzione rivolti a famiglie e minori, quali: progetto operatore di cortile, gruppo appartamento per ragazzi scuole medie, interventi a sostegno dell’inserimento lavorativo e del tempo libero,

di persone diversamente abili. riusciremo a garantirne la continuità e sopratutto la qualità? L’obiettivo è garantire continuità e qualità. Rispetto alla media distrettuale Novellara vanta un ventaglio di servizi e progetti che consentono un’ampia capacità di risposta sul territorio. Ovviamente i vincoli e le difficoltà legate al bilancio impongono la ricerca di sempre nuove soluzioni e sinergie. Il terzo settore è diventato un interlocutore primario nella programmazione sociale; Auser, Caritas e le varie cooperative sociali presenti sul territorio, sono soggetti organizzati con i quali sono state avviate diverse collaborazioni. Unitamente ai servizi in essere, nel 2015 cercheremo di attivare nuove esperienze:- progetto di mediazione sociale in collaborazione con la

cooperativa Ovile,- apertura sportello di “Amministratore di sostegno”,- percorsi di informazione sulle dipendenze (alcool, web

& social, gioco d’azzardo),- apertura appartamento protetto per disabili. Parliamo di disabilità: sappiamo che è in corso di defi-nizione un progetto denominato “Dopo di noi”. Di cosa si tratta? Si tratta appunto di un progetto che ha una duplice finalità: accogliere in un ambiente “protetto” persone disabili che per alcune giornate hanno la possibilità di vivere fuori dal contesto prettamente famigliare e concedere sollievo alle famiglie stesse impegnate quotidianamente in un comples-so percorso. Anche i disabili devono e possono perseguire un livello minimo di autonomia che li possa portare credere nelle proprie potenzialità all’interno di un contesto sociale guidato ma allo stesso tempo flessibile. La dicitura “Dopo di noi” esplicita l’obiettivo finale, ovvero far sì che il disabile possa vivere e convivere all’interno della società anche indipendentemente dal supporto della famiglia. Credo molto in questo progetto e penso che l’attivazione di questo percorso, se pur inizialmente in fase sperimentale, possa costituire un nuovo approccio sociale alla disabilità finalizzato alla crescita della persona e non solo alla mera assistenza.ad un anno dall’inizio della gestione diretta dell’intera Casa Protetta, in precedenza gestita insieme ad una Cooperativa Sociale, quali sono oggi gli effetti di questa trasformazione? La gestione doppia della casa protetta è cessata nel 2013

quando è stata dismessa la cooperativa Cores a causa dei vincoli imposti dai criteri di accreditamento determinati dalla regione Emilia Romagna. Dopo una fase di incertezza normativa e organizzativa, solo qualche mese fa abbiamo avuto il nulla osta per procedere ad assumere il personale in sostituzione di quello della cooperativa. La gestione diretta ci permette di presidiare la qualità del servizio erogato e ci consente di salvaguardare il backgroud di competenze acquisite nel tempo. Colgo l’occasione per rinnovare la gratitudine dell’amministrazione alle operatrici che hanno sostenuto questa fase di transizione complicata rimboc-candosi le maniche e garantendo la consueta attenzione e presidio.Problema Casa: molte famiglie si trovano oggi in serie difficoltà a far fronte alle spese di affitto, rate mutui, spese condominiali, tassa rifiuti,ecc. Cosa sta facendo l’amministrazione Comunale per alleviare questi disagi? La crisi economica sta mettendo a dura prova famiglie ed enti locali. Relativamente al problema casa e nello specifico all’emergenza sfratti il comune da anni mette a disposi-zione un patrimonio di circa un centinaio di case popolari, unitamente ad alloggi con affitti a prezzo calmierato grazie alle convenzioni con le cooperative Andria e Abicoop. Nonostante ciò la difficoltà nei pagamenti è oggettiva e pertanto si son rese necessarie misure accessorie decli-nate in contributi straordinari (pagamento bollette, rette scolastiche, ecc), contributi affitto e nella creazione di un fondo anti crisi dedicato a chi avesse perso il posto di lavoro nell’anno in corso.Il tutto ovviamente destinato ai casi di reale emergenza, nell’ottica di eliminare il mero assistenzialismo in favore di percorsi che portino le persone ad avere una prospettiva e a costruirsi un futuro con i mezzi a disposizione.Che cos’è l’Unione dei Comuni Bassa reggiana di cui si sente spesso parlare? Che funzioni ha? Quali servizi gestisce per conto dei Comuni?L’unione dei comuni Bassa Reggiana è un ente locale di se-condo livello previsto dal TUEL (testo unico enti locali) atto a favorire la gestione dei servizi comunali in modo associato. Nella fattispecie l’Unione Bassa Reggiana comprende gli otto comuni del nostro distretto sanitario e gestisce i servizi per conto dei comuni conferenti, perseguendo un’ottica di efficienza e razionalizzazione dei costi. Ovviamente il tutto senza intaccare la qualità del servizio al cittadino.Nello specifico i principali servizi gestiti in modo associato sono: Ufficio Appalti - S.U.A.P. - Polizia Municipale - Uffi-cio Unico del Personale -Servizio Sociale Integrato Zonale - Nuovo Ufficio di Piano - Protezione Civile - Servizi educativiSiamo in una fase di riordino territoriale e istituzionale; gestire in modo associato consente di creare sinergie tra gli enti locali ma allo stesso tempo occorre mantenere alta l’attenzione per non perdere le eccellenze e peculiarità locali che devono comunque essere salvaguardate.

Con il prezioso contributo della dott.ssa elisa Paterlini diretrice istituzione “i Millefiori”

“Anche con crisi e tagli non rinunciamo al nostro Welfare”Alessandro Baracchi, assessore ai servizi sociali, politiche abitative e riordino territoriale, sostiene che l’amministrazione comunale pur disponendo di meno risorse che in passato sta cercando di salvaguardare la qualità dei servizi alle persone e alle famiglie.

di Paolo Paterlini

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Quest’anno bimbi regaleremo un sorriso a chi non ha motivi per farlo.E’ così che è cominciata la piccola avventura di noi bambini delle classi 3D/E.Quest’anno sia per Santa Lucia che per Natale, abbia-mo voluto fare qualcosa di diverso dal solito.Qualcosa che non restasse semplicemente un bel ricordo, immortalato nelle foto, ma qualcosa che facesse veramente bene al cuore, di tutti.Così insieme con le maestre e d’accordo anche i ge-nitori, abbiamo deciso che Santa Lucia saremmo stati noi, per qualcuno meno fortunato. Avremmo iniziato una raccolta di generi alimentari.E per Natale invece del solito “spettacolino” per genito-ri, abbiamo deciso di mettere in piedi un piccolo Show da presentare ai nonni della Casa protetta Millefiori. Qualcuno di noi già conosceva la struttura perché vi è un bisnonno o un conoscente, così ci siamo messi tutti d’impegno per far divertire non solo gli anziani

Maestra che si fa quest’anno per Natale?Piccola avventura di due classi della scuola Primaria Don Milani

ma anche le tante persone che si prendono cura di loro: infermieri, assistenti ecc...Il 23 Dicembre, ultimo giorno di scuola, siamo partiti, tutti incappucciati e con tante borse in mano.Prima tappa il Centro Caritas: qui ci ha gentilmente accolto Don Carlo, il quale ci ha spiegato che il cibo che avevamo portato, sarebbe stato smistato e poi donato ad alcune famiglie bisognose del nostro comune, perché, anche se sembra una cosa strana, ma i poveri ci sono anche vicino a noi. Don Carlo ha anche aggiunto che questo gesto rendeva il nostro un Vero Natale, perché avremmo portato la luce, un po’ come fece Gesù con la sua Nascita.Poi, belli baldanzosi ci siamo avviati verso la Casa protetta. Una volta giunti là ci hanno dato un spazio nella sale comune e abbiamo dato il via al nostro spettacolo. Cose semplici, poesie, canzoni, balletti, ma tutti fatti con tanto tanto amore verso questi nonni, che guardandoci sorridevano e piangevano.

D) Perché piangi ? abbiamo chiesto a qualcuno di loroR) Perché siete tanto belli e tanto bravi- ci hanno risposto.Alla fine le infermiere e gli assistenti ci hanno offerto biscotti, panettone e succo di frutta.Siamo tornati a scuola davvero felici, perché sapeva-mo di aver portato sorrisi e serenità a persone che spesso sono sole. E questo è stato davvero un bel modo per augurarci (sì a noi perché, ha fatto bene al nostro cuore) Buon Natale.I bambini di 3^ D e di 3^ E con i loro insegnantiMiari Fabio, Beatrice Graziella, Luisa Lusetti, Alice Dignatici, Silvia Malagoli

La neve imbianca tutta la pianura intorno, i cumuli di neve ai lati delle strade e il ghiaccio ancora che copre le piazze e diverse aree ma cerchiamo di fare un breve bilancio di questa grande nevicata iniziata nella tarda serata di giovedì 5 febbraio. Alle 2 del 6 febbraio, in piena notte e al raggiungimento dei 5 centimetri di neve, così come da protocollo, si sono mossi i 13 mezzi su tutto il territorio di Novellara, privilegiando le strade principali al fine di agevolare la viabilità. I tecnici responsabili del Comune si sono immediatamente mobilitati per coordi-nare la situazione, da notte fonda fino alla mezzanotte del giorno seguente e poi di nuovo sabato 7, domenica 8 e i giorni seguenti. La squadra operai e gli operai addetti al verde pubblico si sono attivati contestual-mente, intervenendo in varie zone del paese per chiudere strade, rimuove alberi e rami caduti, limitare i pericoli per la cittadinanza. La polizia municipale fin dalle prime ore del mattino è stata attiva su tutto il territo-rio, intervenendo per i tanti problemi legati alla viabilità e in aiuto alla cittadinanza. Venerdì 6 abbiamo attivato il COC, Centro operativo comunale, assieme alla nostra giovane protezione civile “Nubilaria” e alla protezione civile della Croce Rossa di Novellara ha organizzato l’accoglienza presso la palestra comunale di via Novy Jicin come prima risposta alle famiglie rimaste al freddo e senza corrente elettrica. E’ presto per fare un bilancio, dal momento che il Prefetto ha dichiarato chiusa la fase emergenziale soltanto da poche ore e quando il Portico sarà arrivato in tutte le case sicuramente avremo una stima precisa della situazione creatasi in occasione di questa nevicata che, benché annunciata, sia stata effettivamente e realmente un fenomeno al di sopra delle attese per quanto riguarda la quantità, i tempi e le modalità con cui è caduta su tutto il territorio. Oggi mi limito a ringraziare tutti coloro che si sono adoperati fin da subito per gestire la situazione, i dipendenti comunali, le forze dell’ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa, i volontari e i tantissimi cittadini che si sono rimboccati le maniche per fare del proprio meglio e collaborando; i disagi ci sono stati per tutti, è innegabile, ma questo non per una sottovalutazione dell’evento quanto decisamente per la sua eccezionalità.

Bilancio breve di una nevicata eccezionale

di Elena Carletti - Sindaca di Novellara

Emergenza neve Croce Rossa in prima linea

La Croce Rossa di No-vellara ancora una volta in prima linea durante l’emergenza neve che ha colpito, nelle scorse ore, la nostra Provincia.Fin dalla mattina di ve-nerdì, infatti, a fronte di circostanze di eccezio-nalità è stato attivato, d’intesa con il Sindaco, il Piano Neve che ha por-tato al raddoppio prima e alla triplicazione poi del numero di equipaggi in pronta partenza disponibili per i servizi di emergenza-urgenza. Molto intenso lo sforzo su questo frangente: numerose le richieste di soccorso per-venute che hanno tenuto impiegato gli equipaggi e i mezzi di soccorso per buona parte della giornata di venerdì.Un mezzo di soccorso è stato inoltre inviato, nella serata di venerdì, presso la Casa Protetta di Novellara per tutta la durata del black-out elettrico che ha colpito la struttura, così da garantire, in caso di necessità, il pronto intervento del personale.Lo sforzo, enorme sotto il profilo socio-sanitario, è proseguito anche nell’ambito della Protezione Civile: personale della C.R.I. novellarese, appositamente formato per far fronte a scenari emergenziali, ha istituito una postazione radio all’interno del Centro Operativo Comunale che ha assicurato il mantenimento dei contatti tra COC, palestra e Casa Protetta, stante il malfunzionamento della rete telefonica mobile.Anche nel corso di quest’emergenza, quindi, il Comitato Locale CRI di Novellara ha dispiegato numerose mezzi e risorse per assicurare la sicurezza dei cittadini novel-laresi ed il presidio del territorio.

di Alessandro Cagossi

Foto Consuelo

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Notizie a cura dell’Amministrazione Comunalerubrica di Sara Germani - Segreteria della Sindaca

A fine dicembre la giunta comunale di Novellara ha dato il via libera al progetto di connessione telematica regionale SchoolNET, che prevede al più presto la realizzazione di un collegamento con la rete in fibra ottica alle scuole statali elementari e medie della città. L’obiettivo è quello di con-sentire un miglioramento della didattica e dell’offerta for-mativa dell’istituto comprensivo a vantaggio di insegnanti, studenti e personale scolastico. Soddisfatto l’assessore comunale con delega all’innovazione tecnologica Alberto Razzini: “Con questo intervento l’istituto comprensivo avrà

Novellara, alle scuole elementari e medie arriva la fibra ottica

una connettività all’avanguardia per potere finalmente accedere alle nuove tecnologie senza alcuna limitazione, in linea con i più avanzati standard presenti in Europa”. La connessione sarà garantita da Lepida Spa, società in house della Regione Emilia-Romagna e degli enti locali re-gionali (della quale anche il Comune di Novellara è socio dal 2009) che gestisce la rete delle pubbliche amministra-zioni di tutto il territorio emiliano-romagnolo.La giunta del sindaco Carletti ha accettato una delle tre proposte formulate da Lepida per il co-finanziamento

Dal 17 al 28 marzo 2014 apre a Novellara il Festival In-ternazionale Teatro Lab, il cui tema sarà “Felicità”. L’im-portanza di questa manifestazione, è quella di avvicinare ragazzi dai 15 ai 25 anni non solo provenienti dai comuni della nostra provincia ma da tutta Italia, a condividere la cultura e la cooperazione che il teatro può offrire, oltre alla valenza del “ri-scoprire” un territorio carico di arte e tra-dizioni. Teatro Lab vuole essere un laboratorio delle arti

Dal 15 al 28 marzo 2015 riparte il “Festival Internazionale Teatro Lab”

dello spettacolo, non solo in ambito artistico, ma anche organizzativo, di coordinamento e cooperazione, coinvol-gendo giovani del territorio nella direzione artistica e gene-rale congiunta alla direzione globale di Etoile C.T.E.Il Teatro della Rocca Franco Tagliavini accoglierà di nuovo il Festival a partire dall’anteprima, prevista per il 28 feb-braio 2015. In questa occasione verrà presentato lo spet-tacolo “Heppiness”, coproduzione internazionale tra gli

allievi degli Istituti “Galvani-Iodi” di Reggio Emilia, “Silvio D’Arzo” di Montecchio, “Bell’Etoile” di Bordeaux (Francia), “Etoile International” di Utrecht (Olanda) e Etoile Centro Teatrale Europeo. Nei primi due giorni, 15 e 16, il Festi-val ufficialmente aprirà i battenti al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, con lo spettacolo della compagnia di Etoile “Le Cose Cambiano”, un progetto contro l’omofobia tratto dall’omonimo libro. Anche in questa edizione sul palco ve-dremo mettersi alla prova non solo istituti superiori prove-nienti da tutta Italia, ma anche associazioni e compagnie di diverse regioni italiane, che si sono volute unire ad Etoile nell’affrontare, con senso critico, sensibilità e il linguaggio lieve tipico dell’arte, temi seri, in alcuni casi solo sopiti, ma ancora pregnanti la società moderna. Ed è proprio in questa logica di attenzione alla realtà cir-costante ed al territorio che, anche quest’anno, come già nelle edizioni precedenti, oltre al fondamentale contri-buto dell’amministrazione comunale, tutta la cittadina si mobiliterà per supportare questo Festival. A cominciare dai commercianti, che non solo esporranno le locandine e interpreteranno le vetrine sul tema del Festival, ma se-guiranno attivamente tutta la manifestazione e vestiranno Novellara con i colori di Teatro Lab, a riprova di un evento di e per la collettività.Insomma un Festival ricco di conta-minazioni e spunti di riflessione, in cui la comunità è vista e vissuta come una energica commistione di punti di vista. Da Reggio Emilia, passando per Francia e Olanda, fino a Novellara, che non è un punto di arrivo, ma un crocevia in cui fare incontrare realtà differenti, il cui aspetto comune è quello di volersi mettere in gioco e di confrontarsi con diversi modi di fare teatro e vivere la collettività.

Per maggiori informazioni www.centroetoile.eu

(rispetto al contributo regionale) dell’intervento, quel-la che prevede l’erogazione di un contributo in con-to capitale di 9.330 euro, spesa peraltro già prevista e stanziata nel bilancio 2014 del Comune novellarese. Una soluzione che lascia la proprietà degli apparati tecno-logici installati in mano a Lepida, ma che evita all’ammi-nistrazione comunale il pagamento di qualsiasi ulteriore canone mensile per il servizio di connettività a banda larga delle scuole.A Novellara sarà dunque la stessa Lepida, tramite le im-prese affidatarie, a intervenire sugli immobili di proprie-tà comunale interessati dall’intervento: i lavori, in ogni caso, dovranno essere realizzati dal soggetto individuato da Lepida “senza arrecare alcun danno alle proprietà del Comune”, come si legge nella delibera di giunta. Al termi-ne dell’intervento, inoltre, dovranno essere realizzati i cor-retti ripristini secondo le indicazioni operative fornite man mano dall’ufficio tecnico comunale.

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iN CoMUNe - Pannolini lavabili ai neonati: al via la sperimentazione - “Un altro pannolino…è possibile” la campagna sperimentale per promuovere ed incentivare l’utilizzo quotidiano dei pannolini lavabili da parte delle famiglie di Novellara è iniziata. Il Comune di Novellara fornirà alle famiglie interessate due kit, previo paga-mento di una cauzione che verrà interamente resa alla restituzione dei pannolini. Informazioni presso URP.

iN CoMUNe - iscrizione ai nidi di Novellara per bambini nati dal 1 gennaio 2015 al 31 maggio 2015 dal 3 febbraio al 16 giugno 2015. Le iscrizioni riguardano l’anno scolastico 2015/2016 per i nidi d’infanzia “Birillo” (via Indipendenza, 21) e “Aquilone” (strada Falasca, 3). www.asbr.it per bambini nati negli anni 2013 e 2014 - Dal 3 feb-braio al 31 marzo 2015 per tutti i nidi d’infanzia presenti sul territorio novellarese: “Birillo”, “Aquilone” e “Piccolo gruppo educativo Antheia”. www.asbr.it

iN CoMUNe – Approvata il 28 dicembre 2014 la Carta dei Servizi delle “Onoranze Funebri s.r.l.” – la società partecipata del Comune di Novellara - che rappresenta l’impegno da parte dell’organizzazione a rispettare de-terminati e definiti standard di qualità dei servizi forniti.

iN CoMUNe – 2 raccolte di firme per proposte di leg-ge di iniziativa popolare - Sono aperte presso l’ufficio elettorale due raccolte di firme: la prima, dal titolo “Isti-tuzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta” promossa dalla campagna “Un’altra difesa è possibile”. La secon-da organizzata dalla Confederazione Generale Italiana del Lavoro sulle garanzie ai lavoratori negli appalti.

iN CoMUNe – albo fornitori Si ricorda che solo dal 1° al 31 marzo 2015 sarà disponibile la modulistica e sarà perciò possibile iscriversi all’elenco operatori economici dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana per un anno. Si ricorda che anche le imprese iscritte nel marzo 2014 dovranno ripetere l’iscrizione presentando una nuova domanda. Modulistica e FAQ su www.bassareggiana.it

iN CoMUNe – avviso ai cacciatori – entro il 31 marzo di ogni anno occorre riconsegnare all’URP il tesserino di caccia, compilato alla pagina 71 e 73 relativamente alla scheda riepilogativa “caccia stanziale”.

NUovo iSee – dal 1/1/2015 sono entrate in vigore le nuove modalità per il calcolo dell’ISEE. Ogni informa-zione su www.inps.it.

GiovaNi – Consulta i corsi di formazione del Centro di Formazione Permanente CFP di Luzzara su http://www.cfpbr.it/.

GiovaNi - Youngercard: opportunità, Partecipazio-ne e Solidarietà, tutto in una carta. In distribuzione presso Biblioteca, Urp e Centro Giovani di Novellara.

GiovaNi – e’ terminato l’anno di servizio civile vo-lontario nazionale. il progetto dal titolo “Gio’ PoLiS” ha visto impegnati sul nostro territorio due giovani:

Marina e Davide – Li ringraziamo per tutto quello che hanno fatto e per gli obiettivi raggiunti e speriamo che questa esperienza possa averli aiutati a crescere, a misurarsi in contesti lavorativi nuovi e che le loro aspettative siano state soddisfatte. Uscirà a primavera il nuovo bando che avrà come progetto “GIO’ POLIS 2015” . I giovani interessati potranno tenersi aggior-nati sul nuovo bando consultando i siti del comune di novellara: www.comunedinovellara.gov; dell’Asso-ciazione Pro.di.gio: www.associazioneprodigio.it (Ente proponente del progetto) e del Co.Pr.E.S.C. di Reggio Emilia (Ente che coordina tutti gli enti che presentano progetti): www.serviziocivilevolontario.re.it .arCHivio SToriCo - Segui le tracce di storia dell’Archivio Storico su www.comunedinovellara.gov.it alla voce Archivio Storico. La news di questo mese: restaurata la grande mappa napoleonica di Novellara. Da maggio in esposizione al pubblico.

MeDiaTori CULTUraLi – cambiano le modalità di accesso al servizio di mediazione culturale da parte dei cittadini stranieri. Per informazioni e appuntamenti rivolgersi all’Urp - [email protected] – tel. 0522.655.417.

aLTri aPPUNTaMeNTi a NoveLLara

Mercato della nostra terra: tutti i venerdì dalle 16.00 alle 19.30 in Piazzetta Borgonuovo torna l’appunta-mento con il mercato della terra in cui gli agricoltori locali vendono i loro prodotti.

Museo Gonzaga. Tutte le domeniche dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30 è aperto il Museo Gonzaga, che ospita affreschi del XIII e del XVI secolo, opere di Lelio Orsi, sale affrescate, quadri provenienti dalla chiesa dei cappuccini, la collezione di vasi da far-macia tra le più importanti in Europa oltre alle monete della zecca dei Gonzaga di Novellara.

La prima domenica del mese a Novellara:• Raccolta permanente di opere di Augusto Daolio, presso Sala Civica, Rocca Comunale. Ingresso libero.• Ritrovo di veicoli d’epoca in via Gonzaga e Piazza Unità d’Italia. A cura di FIAT 500 – Club Italia.• Mercatino dell’antiquariato in centro storico.• Visite all’Acetaia Comunale all’interno della Rocca dalle 10.00 alle 11.30 e dalle 15.30 alle 17.00, • Visite guidate alla quattrocentesca chiavica di svaso dei bruciati alle 15.30, a cura dei volontari delle GGEV

- Sabato 28 febbraio alle ore 21.00 presso il Teatro Comunale “Franco Tagliavini” “Happines project” l’anteprima del Festival Internazionale di Teatro Lab all’interno della stagione teatrale 2014-2015.

- Domenica 1 marzo presso la piscina di Correggio prove gratuite di immersione subacquea. A cura di Coopernuoto.

- Tutti i lunedì del mese di marzo prosegue l’iniziativa “immagini dal Mondo 2015” - tour di immagini ed emozioni da tutto il mondo: Irlanda, Yemen, Pakistan,

Birmania, Vietnam, Uzbekistan e Oman. Presso il Circo-lo Ricreativo Aperto Novellarese in Via Vittorio Veneto, 30. Inizio proiezioni alle ore 21.00, ingresso libero.

- Lunedi 2 marzo all’interno del ciclo: “Neuroscienze”, la seconda lezione del dott. Marco Ruini dal titolo “Sessualità e cervello”. A cura dell’Università dell’età Libera, Circolo Culturale Marta Beltrami. Le lezioni si terranno presso il Circolo Ricreativo Novellarese in via Vittorio Veneto n. 30 alle ore 15.30.

- Martedì 3 marzo l’ultimo appuntamento del ciclo “Tra le vette e il cielo”. Presso il Teatro della Rocca alle ore 21.00 con: “il sentiero del ritorno” del foto-grafo Roberto Carnevali. A cura del CAI sottosezione di Novellara. Ingresso libero.

- Mercoledì 4 marzo l’ultimo incontro all’interno del ciclo “Genitori si cresce edizione 2014 – 2015” dal ti-tolo: “Genitori si nasce o si diventa? La co-genitorialità, i ruoli genitoriali, coppia e genitorialità” a cura delle psicologhe del Centro per le Famiglie. La partecipa-zione è gratuita, previa iscrizione presso Centro per le Famiglie tel. 320/3564609 – 328/9129195 – mail: [email protected].

- Martedì 10 marzo all’interno del ciclo: “Pensare il cinema una rassegna a tema per riflettere insieme” la proiezione del film di Bille August “Treno di Notte per Lisbona” a cura dell’Università dell’età Libera, Cir-colo Culturale Marta Beltrami. In Sala Civica - Rocca Comunale dalle 15.00 alle 17.00.

- Mercoledì 11 marzo all’interno del ciclo: “Le grandi mostre 2015” visita guidata a Vicenza per visitare la mostra: “Tutankhamon, Caravaggio, van Gogh. La sera e i notturni dagli egizi al Novecento”. A comple-tamento della giornata visita alla Basilica Palladiana ed escursione sui vicini Monti Berici. Organizzazione e prenotazioni a cura dell’Università dell’Età Libera, Circolo Culturale Marta Beltrami.

- Lunedì 16 marzo, lunedì 23 marzo e lunedì 30 marzo, all’interno del ciclo: “viaggio alla ricerca delle origini” 3 lezioni a cura del prof. Ferruccio Crotti: “i luoghi della bibbia” a cura dell’Università dell’età Libera, Circolo Culturale Marta Beltrami. In Sala Baracchi - Rocca Co-munale (1° piano) alle ore 15.30. Costo corso 10 euro.

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Nel 2014, erano 435 i novellaresi residenti all’estero, rispetto ai 332 del 2010 (vedi tabella 1). Si tratta di una crescita costante dal 1990, anno d’istituzione dell’AIRE. Ma chi sono gli emigrati novellaresi? I dati aggiornati al 2014 danno qualche conferma ma soprattutto pre-sentano molte novità. Sarà quindi opportuno fare un breve riassunto di una precedente indagine pubblicata nel 2010 sul Portico, elaborata in base ai dati desunti dall’anagrafe comunale della popolazione novellarese residente all’estero (AIRE).TaBeLLa 1 - Fonte: dati forniti dall’anagrafe del Co-mune di Novellara

In linea di massima, fino al 2010 gli iscritti all’AIRE si potevano dividere in due grandi categorie. La prima era rappresentata dagli “emigrati storici”, ovvero i figli nati all’estero dei vecchi emigrati novellaresi. Si tratta di italiani di seconda o terza generazione con passaporto italiano e diritto al voto che non hanno mai abitato in Italia e che probabilmente non vi abiteranno mai, ma che hanno deciso di riallacciare i rapporti con la “madrepa-tria” novellarese. Ecco spiegato il motivo per cui anche nel 2014 c’erano 258 discendenti novellaresi residenti all’estero (vedi tabella 2), di cui 124 in America Latina, tra cui spiccano Brasile (59), Argentina (54) e Venezuela (15), nel passato ambite mete per cercare lavoro. Senza contare che una nutrita pattuglia di 119 novellaresi emigrò in Paesi più vicini, come Svizzera (26), Germania (25), Francia (24), Belgio (12) e Spagna (9). Tra di loro, il più anziano di tutti ha 95 anni, è nato nel 1920 e risiede in Francia, mentre il più giovane è nato nel 2014 in Svizzera.TaBeLLa 2La seconda categoria riguardava i nati in Italia da famiglia di origini novellaresi che successivamente si sono trasferiti all’estero. Questi sono i veri e pro-pri “migranti contemporanei” che hanno avuto una “storia” di vita in Italia e che sono successivamente espatriati alla ricerca di un’opportunità che qui rite-nevano irraggiungibile, soprattutto per cercare lavoro o per scelta di vita, pur mantenendo la cittadinanza italiana. Nel 2014 erano 177 (vedi tabella 2). Tra le mete preferite ci sono Paesi europei come il Regno Unito (40), la Svizzera e la Germania (17), la Spagna (15), e la Francia (12).

Novellaresi residenti all’estero: in tempi di crisi emigrano soprattutto i nuovi cittadini italianiNegli ultimi quattro anni sono espatriati principalmente nel Regno Unito giovani novellaresi figli d’immigrati per cercare una soluzione all’imperante crisi economica che ancora attanaglia l’Italia. Si delinea così una sorprendente linea di giunzione tra emigrazione e immigrazione.

di Alessandro Cagossi

I dati del quadriennio 2011-2014, fortemente influen-zati dalla crisi, aprono il campo a una terza categoria di migranti: si tratta di giovani cittadini italiani, figli d’immigrati che si sono stabiliti a Novellara negli ulti-mi vent’anni, che a loro volta emigrano all’estero per trovare una soluzione all’imperante crisi economica che ancora attanaglia l’Italia più di altri Paesi. Sono nati da genitori stranieri ma hanno acquisito la citta-dinanza italiana. E ora emigrano perché l’Italia non può offrire loro quello che offrì ai loro genitori. Per certi versi, questa è una sorprendente linea di giun-zione tra emigrazione e immigrazione. Rileva infatti che emigrare rappresenta un fenomeno globale che riguarda tutti, nel passato e nel presente, causando un aumento di mobilità sia in entrata sia in uscita anche nel nostro Comune. Non si tratta quindi di “invasioni barbariche”, ma di strategie razionali mirate alla ricerca di un lavoro. Poi c’è il “caso del Regno Unito” che nel 2010 contava solo 13 emigrati e come destinazione era piuttosto anonima. Tuttavia, negli ultimi quattro anni il Regno Unito è risultato parecchio inflazionato, tanto che con 45 emigrati diventa il primo Paese europeo e terzo assoluto per destinazione (tabella 2). La ragio-ne di questo boom sta nell’emigrazione di giovani

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novellaresi figli d’immigrati di cui si è parlato prima, in particolare cittadini anglofoni provenienti dall’Asia meridionale (India e Pakistan). Oltre alla contiguità linguistica e alle maggiori opportunità di lavoro, ap-profittano anche della loro contiguità culturale con il Regno Unito, che da almeno tre secoli ospita immigrati del Commonwealth, inclusi indiani e pachistani. La tabella 3 ci dice che a Novellara gli emigrati di lungo periodo nati all’estero hanno sempre predominato su quelli nati qui e poi emigrati successivamente. Nel 1990 erano 55 gli iscritti all’AIRE per nascita all’estero e 29 quelli iscritti per emigrazione, mentre oggi questi numeri sono lievitati a 258 e 177. Da notare, tuttavia, che per la prima volta nell’ultimo quadriennio gli “emigrati contemporanei” (sia con famiglia di origini novellaresi, sia con famiglia di origine straniera) hanno superato quelli nati all’estero. Infatti, negli ultimi quat-tro anni l’incremento dei discendenti novellaresi che abitano all’estero (44) è stato in linea col passato, ma quello degli emigrati ha fatto segnare un picco signi-ficativo (59) rispetto ai quadrienni precedenti. Anche questo dato può inquadrarsi come effetto della crisi, che ha portato maggiore mobilità lavorativa rispetto al passato. Dalla tabella 4 si evince che in termini assoluti gli emigrati novellaresi si concentrano soprattutto in Europa e in America Latina. Da notare che la “forbice” tra Europa e America latina si sta progressivamente allargando, essendo l’Europa meta inflazionata dai migranti contemporanei che, come detto, negli ultimi quattro anni hanno sopravanzato i migranti storici. Il Nord America (Canada e Stati Uniti) non sembra attrarre più di tanto i nostri concittadini. Per non par-lare degli emigrati in Asia, Australia e Africa che sono davvero pochissimi. TaBeLLa 4Su una popolazione di quasi 14mila abitanti, potrebbe sembrare un’inezia avere “solo” 435 emigranti. Ma in realtà questi dati vanno presi con cautela poiché

TaBeLLa 3

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l’iscrizione all’AIRE degli italiani che espatriano è facoltativa. Quindi è praticamente certo che ci siano molti novellaresi domiciliati da anni all’estero con un contratto di lavoro stabile, ma che risultano essere ancora residenti in Italia anche se in realtà non lo sono. Senza contare i figli dei vecchi emigrati che magari non si sono mai curati di riallacciare i rapporti con la madrepatria novellarese. Ovvio quindi che generalmente i dati ufficiali rappresentino un’enorme sottostima rispetto alle cifre reali. Chi si iscrive all’AIRE lo fa per riallacciare i rapporti con la terra d’origine della famiglia, segnalare la pro-pria presenza in nazioni a rischio, e per poter votare all’estero. A ciò si aggiunga l’attitudine diligente dei nuovi cittadini italiani che hanno dovuto fare una lunga e tortuosa trafila burocratica per acquisire la cittadinan-za. Nel caso di espatrio, essi hanno un incentivo per iscriversi all’AIRE nel timore (a dire il vero infondato) di perdere diritti acquisiti o per scongiurare accertamenti anagrafici, comunque possibili nei confronti di tutti i cittadini italiani.

Le molteplici attivita della scuola di musica “Curzio Confetta”

Questo perché il responsabile della scuola Giovanni Curti sente «fortemente il dovere di rispondere con nuove idee al sostegno che l’Amministrazione ha sempre dato alla scuola». Eppure quello che è stato fatto in questi anni è già notevole, quella di Novellara è tra le scuole civiche di musica più importanti della provincia con corsi per tutti gli strumenti, tenuti da insegnanti diplomati al conservatorio, dove gli allievi possono partecipare a gruppi musicali come il coro e l’orchestra giovanile, dove hanno la possibilità di sostenere gli esami dei corsi pre accademici ufficialmente riconosciuti dall’Istituto “A. Peri”. I risultati si vedono: alla scuola di Novellara hanno iniziato il proprio percorso giovani musi-cisti che stanno ottenendo crescenti riconoscimenti come Elisa Copellini, Simone Copellini, Federico Folloni e Marco Guidorizzi e che attualmente sono nell’organico dei docenti della scuola stessa.Qual è l’età giusta per cominciare? Forse dai tre anni col metodo Suzuki?Si può iniziare ancora prima, abbiamo voluto attivare i corsi col metodo Gordon, rivolto ai bambini dagli 0 ai 3 anni.a scuola di musica prima ancora che inizino a parlare e camminare?In teoria sì anche, se i genitori li iscrivono a partire da un anno, più frequentemente dai due anni, quando si accorgo-no che i piccoli reagiscono alla musica muovendosi o pro-vando a cantare, ma si potrebbe cominciare anche prima.Ma cos’è il metodo Gordon ?La grande novità degli ultimi dieci anni, si ispira alla MLT (Music Learning Theory) di Edwin Gordon, il presupposto fondamentale di questa teoria sta nell’assunto che la mu-sica può essere appresa secondo gli stessi meccanismi di apprendimento della lingua materna.I centri autorizzati all’insegnamento si trovano solo a Roma e Milano, qui è stato mandato un nostro insegnante (Marco Arioli, pianista diplomato al conservatorio di Parma) per apprendere questo metodo che unisce didattica musicale e pedagogia.L’insegnante lancia segnali vocali al bambino e osserva come reagisce a queste provocazioni sonore. Siamo ancora agli inizi, gli insegnanti stessi si stanno creando la competenza strada facendo ma è importante iniziare

l’educazione musicale in questa fascia decisiva che spesso viene trascurata.Perché è importante iniziare così presto? Per avere grandi musicisti, per migliorare l’educazione musicale?L’associazione nazionale dei medici pediatri, che ha lanciato il progetto «nati per la musica», progetto gemello di «nati per leggere», sostiene che negli ultimi quindici anni studi rigorosi hanno dimostrato come l’esperienza musicale, sin dall’epoca prenatale e nel corso di tutta l’infanzia stimola lo sviluppo cognitivo, linguistico, emotivo e sociale del bam-bino e offre opportunità eccellenti per interazioni di qualità tra genitori e bambino.Inoltre sfatiamo una volta per tutte che la scuola di musica sia solo per i «grandi talenti» o anche solo per quei quelle bambine e bambine che con tutta evidenza dimostrano sensibilità spiccate; l’educazione e la pratica musicale è qualcosa che va a beneficio di tutti, anche per le persone “normalmente dotate”, come pure per chi ha qualche difficoltà. Per questo assieme al Centro Comunale di Musi-coterapia collaboriamo perché i corsi della Scuola di Musica siano accessibili anche ai disabili.Quali vantaggi può dare la musica a chi è affetto da pato-logie fisiche, psichiche o neurologiche?Laddove anche molte capacità o facoltà risultano compro-messe, spesso il canale sonoro può essere utilizzato per il recupero funzionale e relazionale; gli operatori, come il Direttore del Centro, la Dott.ssa Monica Maccaferri hanno una esperienza tale che sono stimolati dal riuscire nel la-voro con i casi più gravi, mentre altri operatori si fermano alla semplice registrazione dell’elenco delle cose che un bambino o un ragazzo non sa o no sa fare, perdendo in tal modo ogni possibilità di recupero, piccola o grande che sia. Uno degli obiettivi che ci si pone, ad esempio, è quello di arrivare a far utilizzare ai bimbi sordi il linguaggio verbale con gli stessi tempi previsti per i bimbi normo udenti. Anche qui è fondamentale un intervento precoce. Ci fa piacere ricordare inoltre che grazie al lavoro della musicoterapia siamo riusciti a inserire allievi con disabilità nel coro di voci bianche e nell’orchestra, sono bambini e ragazzi che si spostano anche di molti chilometri perché sanno che qui da noi trovano l’accoglienza giusta e il servizio didatticamente qualificato.

Due nuove iniziative della scuola di musica: il metodo Gordon per i più piccini e corsi per i disabili. Si scopre sempre una novità ogni volta che ci si reca in stazione nella vecchia palazzina che, in attesa di una sistemazione migliore, continua ad ospitare la scuola di musica Curzio Confetta.

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a Federica Gattiper il suo 2° compleanno da mamma Evelina,

papà Marco, i cugini, gli zii, i nonni e i bisnonni.

E’ passato un anno da quando abbiamo finalmente sentito parlare di mobilità sostenibile a Novellara. tutto ciò succedeva, prima nei gruppi di lavoro che stavano elaborando il programma politico ammini-strativo.Successivamente nelle assemblee pubbliche di pre-sentazione dello stesso, il tutto proposto da quel gruppo eterogeneo ed entusiasta di giovani che sa-rebbero diventati di li a qualche mese i nuovi ammi-nistratori della nostra città. Quella dei gruppi di lavoro è stata una esperienza molto bella e positiva di cui rendere loro merito, sono maturati una serie di contri-buti sui più disparati temi che potrebbero interessare la comunità e di conseguenza chi la governa. Molti i gruppi, singoli e associazioni tra cui 9pedali di cui oggi sono portavoce che hanno dato il loro contributo. Si è seminato tanto e sono nate nuove sensibilità. Oggi come dicevo a soli otto mesi dall’insediamento della nuova giunta i frutti stanno cominciando a maturare.In una recente intervista al portico Alberto Razzini as-sessore fra le cui deleghe figura quella per “la mobilità sostenibile”, parlando di programmi ha accennato al progetto di realizzare una pista ciclabile che colleghe-rà le frazioni di S. Maria e S. Giovanni con il comune capoluogo e alla messa in sicurezza sempre con la re-alizzazione di una ciclabile della strada che attraversa la frazione di S. Bernardino per tutta la sua lunghezza fino alla stazione locale. Potrebbe sembrare un inter-vento logico nella sua semplicità esplicativa, ma se ci soffermiamo un attimo sul passato o meglio su ciò che oggi abbiamo a tutela e a sviluppo della mobilità sul nostro territorio, bé allora questa scelta,quella di dare priorità a due assi ciclablili va vista come qual-che cosa di assolutamente rivoluzionario e strategi-co. Non solo e non tanto per i suoi risvolti pratici che garantiranno sicurezza e consentiranno ai novellaresi delle frazioni di usufruire di un asse attrezzato che li unirà non solo virtualmente alla comunità urbana. E’ rivoluzionario e strategico perché ridefinisce un con-cetto di città e territorio, che si dà delle regole e crea

9pedali e “la mobilità sostenibile”Cosa è la mobilità sostenibile?!!! E’ quell’insieme di regole, interventi tecnici e strutturali (Innanzitutto vedi ciclabili, isole spartitraffico, dossi limiti di velocità), educazione stradale e civica nelle scuole che permettono l’integrazione “non la contrapposizione” tra tutti i soggetti che regolarmente percorrono le vie urbane: auto, motocicli, pedoni, ciclisti, garantendo la sicurezza di tutti in particolare delle fasce più a rischio, bambini ragazzi, anziani e che può garantire anche una rica-duta sulla salute di tutti noi migliorando le condizioni ambientali.

le condizioni appunto per la crescita della mobilità sostenibile.Sempre Razzini nella sua intervista semina i germogli di quella che potrebbero essere le potenzialità future di questo asse attrezzato che anche nella nostra visio-ne potrebbe diventare la chiave per aprirci al collega-mento tra due realtà storiche e culturali “DA CANOS-SA AI GONZAGA” da Reggio a Mantova su una rete di ciclovie molte delle quali già esistenti che potrebbero aprire le porte della nostra città con le sue valli e la sua piccola ma conosciuta signoria gonzaghesca ai flus-si di un cicloturismo culturale che si stà sviluppando sempre più. Ma di questo avremo modo di parlare nel prossimo futuro, siamo ancora ai primi vagiti di un nuovo modello culturale.Il sindaco Elena Carletti ha ribadito più volte che tra le priorità c’è il voler fare di Novellara una città a mi-sura d’uomo, dove le piste ciclopedonali, la mobilità integrata, siano una risorsa per tutti i cittadini. “Musica per le nostre orecchie, per chi ha scritto e urlato su questi temi”. Chi ben comincia è a metà dell’opera e queste due importanti infrastrutture, che sottolineo sono già nella fase progettuale, sono un buon inizio.Ora noi per primi siamo pronti a rimboccarci le mani-che e a lavorare per progettare e o meglio per ripro-gettare e proporre un percorso di mobilità sostenibile per la nostra città. Alcune idee le abbiamo già, innanzi tutto tracciare e mettere in sicurezza i percorsi casa scuola (vedi Bici Bus) e le direttrici principale casa la-voro. Creare una zona nel centro storico con limite di velocità a 30 Km. Supportata di infrastrutture per rallentare il traffico. Attivare sempre nel centro storico una viabilità con i sensi unici che consenta anche di liberare aree per la sosta a tempo determinato. Ride-finire le aree ZTL (zona traffico limitato) per le scuole. Predisporre un piano di controllo e se possibile messa in sicurezza di tutta una serie di strade extraurbane, vedi Borgazzo, strada Arginone, strada Boschi, strada Valle, che sono diventate di difficile percorrenza per ciclisti e pedoni.

Infine ma non ultimo noi pensiamo che sia dovero-so se non obbligatorio ridare vita e lustro alla nostra piazza togliendola dalla morsa soffocante della auto-vetture. Già fa notizia “piacevole“ vedere mettere in atto una vecchia delibera della passata amministra-zione da sempre disattesa che prevede la chiusura dell’area pilomat della piazza dal sabato sera alla Do-menica sera. Speriamo sia il segno di una discontinu-ità e che sia l’embrione di scelte più coraggiose. Certo sappiamo che la questione per pochi ma agguerriti commercianti è un tabù, noi abbiamo delle proposte che partono da altre esperienze e siamo disposti a discuterne con chiunque ma non escludiamo di poter andare a consultare tutti i cittadini sperando sia di sti-molo per l’amministrazione comunale. Voglio chiudere chiedendo un impegno maggiore da parte degli amministratori sul tema del Bici Bus, nella sua promozione e nella sensibilizzazione delle fami-glie che dovrebbe passare anche attraverso un più diretto coinvolgimento delle scuole. Nato dall’idea di pochi volontari oggi ha la possibilità di maturare e di diventare il fiore all’occhiello di questo rinnovamento culturale che auspichiamo. Se il tema della mobilità sostenibile è per le attuali generazioni di maggiorenni un tema da acquisire e da capire, dobbiamo pensare e credere che per le prossime generazioni sia qualche cosa di acquisito, un nostro regalo per un modo mi-gliore di vivere la nostra comuni.

di Tampelloni Illic - 9pedali

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Il periodo di studi comprende diverse materie a co-minciare dal mattino con la lingua russa e poi danza classica, repertorio, passo a due, danza di carattere, danza contemporanea, preparazione atletica. Malgra-do una giornata così impegnativa le ragazze sognano trovare il tempo anche per andare a teatro a vedere da vicino la famosa Compagnia del Bolshoi in uno dei palcoscenici dove regolarmente si esibisce o al Teatro Bolshoi o al Palazzo dei Congressi del Cremlino. Si tratterà di far combinare gli orari perché al Bolshoi gli spettacoli iniziano alle ore 18,30 mentre al Palazzo

dei Congressi del Cremlino alle ore 19 e la Scuola dista diverse fermate di Metrò dal centro. Le due ragazze scelte quest’anno sono la novella-rese Ester Ferrini e Michela Mazzoni di 17 anni che frequentano la quarta liceo linguistico al Matilde di Canossa di Reggio Emilia. Abbiamo chiesto a Liliana Cosi con quale criterio sceglie le fortunate ragazze che possono fare una così ambita esperienza, che ovviamente, tutte vorrebbero fare. “Diversi sono i fattori che inducono a questa scelta e non ultimo il loro rendimento alla Scuola pub-

La ballerina novellarese Ester Ferrini in partenza per il Bolshoi di MoscaL’allieva della scuola di balletto Cosi- Stefanescu frequenterà insieme a Michela Mazzoni un intero mese di studi presso l’Accademia di Stato del Bolshoi di Mosca.

Chi è ester Ferrini

E’ nata il 14/04/1997, figlia di Marco Ferrini e Maura Cantarelli abita a Novellara in Strada Re-atino 2. Studente presso Liceo Linguistico “Matilde di Ca-nossa” Reggio Emilia al 4° anno.Curriculum professionale: vari spettacoli con la compagnia di Balletto Classico Cosi-Stefanescu, spettacoli di fine anno con il “Laboratorio danza e teatro “(Cesena), “Aulos danza” (Rimini), “Carpe diem Dance” (Fabbrico, Reggio Emilia), Scuola di balletto Cosi-Stefanescu (Reggio Emilia) Tulsa ballet school (Oklahoma),Ibstage performance (Barcellona), spettacolo in Scala con la compa-gnia del Teatro alla Scala (Milano) nella produ-zione “Trittico Novecento”, più vari concorsi in-ternazionali.

blica di cultura perché la forzata assenza di un mese non dovrà in nessuna maniera influire negativamente sulla valutazione di fine anno”. La Cosi sa che un mese di studi è pochissimo (lei al Bolshoi c’è stata per 4 anni e poi ha continuato a tornarvi come prima ballerina ospite per tanti spet-tacolo) e per questo occorre mandare ragazze che sappiano non esaltarsi, ma trarne coscienziosamente il massimo profitto.Non si tratterà di cambiamento di metodo di studio, perché sia al Bolshoi che qui a Reggio Emilia da Cosi e Stefanescu si studia il metodo Vaganova, ma ovviamente il contesto può molto influenzare e anche il potersi dedicare tutto il giorno, per un mese, solo allo studio del balletto.Ester e Michela non vedono l’ora di atterrare a Mosca e le temperature gelide previste non le intimoriscono per niente!

Venerdì 23 gennaio 2015 si è conclusa sui campi della Bocciofila Novellarese Circolo Arci la manifestazione Memorial Soci in memoria dei giocatori non più tra noi che in passato hanno dato lustro alla nostra società.Nella nostra gara provinciale, 64 coppie di categoria B-C-D divise al possibile si sono scontrate in diversi campi di gara del circondario. I match conclusivi svoltosi alla presenza di un folto pubblico, hanno visto Cestari Roberto e Cavazzuti Giuseppe della bocciofila Persicetana di S. Giovanni in Persiceto (Bo) battere Palladini Franco e Bertarelli Ro-berto della bocciofila Gatto Azzurro di Reggio Emilia. Terzi a pari merito si sono piazzati le due coppie, Viotto Mario con Reggiani Curzio della Bentivoglio di Gualtieri (RE) e Prampolini Mauro con Maini Maurizio della Rinascita MP filtri di Budrione di Carpi.Degna di nota la vittoria della coppia di categoria C, Cestari e Cavazzuti della Persicetana contro la coppia di categoria superiore B, Palladini e Bertarelli del Gatto AzzurroHa diretto la gara il sig. Ezio Medici del Comitato Provinciale FIB di Reggio Emilia.

di Piero Ghidini

Il Memorial Soci 2015 alla coppia Cestari e Cavazzuti della bocciofila Persicetana

Il nostro bravo fotografo Ivan Montanari che oltre ad offrire i suoi servigi come barista, questa volta si è superato elaborando una foto collage comprendente, oltre ai due vincitori della gara, alcuni volontari che con la loro opera contribuiscono all’esistenza stessa della nostra bocciofila e il nostro nuovo sindaco Elena Carletti che ci ha onorati, rendendo memorabile con la sua presenza questo Memorial 2015.

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Domenica 01 Febbraio si è svolta la Finale del Trofeo Staffette dell’Emilia Romagna della Lega Nuoto Regionale UISP Emilia Romagna a Forlì e la società Uninuoto di Correggio e Novellara è entrata in finale con ben otto staffette conquistando un oro e tre argenti fra le varie categorie. La Staffetta d’oro è quella degli Esordienti A nella 4x50 Stile Libero con Cristiano Brioni, Davide Davolio, Davide Lorenzini e Samuele Lugli che hanno fermato il crono a 1’56’’44 mentre nella 4x50 mista, con Ruslan Iemmi al posto di Lorenzini, col tempo di 2’12’’69, hanno conquistato nettamente una bella medaglia d’argento. In tutte due le staffette, i nostri atleti hanno migliorato il loro tempo di qualificazione. Alle ragazze Esordienti A Greta Aldrovandi, Sofia Morini, Elisa Berselli ed Amanda Zannoni, una meritata medaglia d’argento nella 4x50 Stile libero mentre nella mista, con il cambio Irene Franchini con Zannoni, si sono dovute accontentare del quarto posto. Altra soddisfazione dalle Esordienti B con la 4x50 mista, con il tempo di 2’49’’49, conquistano l’ar-gento abbassando il loro tempo di qualificazione di ben 5 secondi: Giorgia Faietti, Emma Gualdi, Emma Bergamini e Bianca Gualdi.. super bravissime! Nella 4x50 stile, col cambio Emma Gualdi con Sofia Gregorat, si confermano all’ottavo posto. Salgono di due posizioni, dall’ottava alla sesta, limando il loro tempo di altri due secondi, nella 4x50 mista, Samuele Bellini, Filippo Baccarani, Mattia Pratissoli e Riccardo Gozzi. Infine nota di merito per i più piccoli finalisti, gli Esordienti C, che nella 4x25 mista composta da Alessandro Magnani, Luca Dallaglio, Gabriele Gualdi e Daniele Esposito, hanno migliorato di ben tre secondi piazzandosi al sesto posto. I risultati di queste staffette rappresentano un buon test in previsione delle prossime qualificazioni FIN del Gran Premio Esordienti in programma l’08 ed il 15 febbraio. Sempre a livello di Federazione Italiana Nuoto, vogliamo ricordare che al “Trofeo Esordienti Sprint” a Riccione il 14 dicembre, per gli Esordienti B, sul gradino più alto nella finale regionale dei 50 dorso è salita Giorgia Faietti, oro e titolo regionale con ‘39’’70 e, dalla settima postazione al terzo posto, Riccardo Gozzi ha conquistato un bronzo nei 50 stile in ‘33’30, tutti e due nuovi personali.

Grandi risultati alla Finale delle Staffette per UNINUOTO

di Anna Torelli

Nella foto: tutte le nostre staffette con le medaglie al collo

di Marco Faietti

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In gennaio, terminate le feste natalizie, le varie categorie riprendono a pieno ritmo gli alle-namenti di nuoto nelle piscine di Novellara e Correggio e si fa un primo bilancio dei primi mesi invernali della stagione 14/15. Abbiamo chiuso il mese di dicembre molti appunta-menti e con ottimi risultati per tutte le nostre categorie: partendo con le Finali Regionali FIN del “Trofeo Esordienti Sprint” a Riccione il 14 dicembre, per gli Esordienti B, tesserati nel CSI Nuoto Correggio, si sono visti notevoli miglioramenti cronometrici, di stile e podi. Sul gradino più alto, Giorgia Faietti con oro e titolo regionale, nei 50 dorso con ‘39’’70 e, dalla settima postazione al terzo posto, Riccardo Gozzi conquista un bronzo nei 50 stile in ‘33’30, tutti e due nuovi personali. Sempre in queste finali, ma per gli Esordienti A tesserati in Uninuoto, Cristiano Brioni centra tutte le sue tre finali salendo sul podio e migliorando il personale: due medaglie d’argento nei 100 farfalla con 1’10’’80 e 100 dorso con 1’10’’40, medaglia di bronzo nei 200 misti con 2’31’’90. Due bronzi per Davide Davolio nei 100 farfalla con 1’11’60 e nei 100 stile con l’ottimo 1’00’’80, bronzo anche per Sofia Morini nei 100 dorso in 1’16’’30. Ricordiamo che a questa manifestazione regionale, ben 9 Esor-dienti B con 15 finali e 8 Esordienti A con altrettante 15 finali, hanno conquistato il diritto di partecipazione. Di seguito, il 21 dicembre a Parma, si sono svolte le qualificazioni del “Trofeo Staffette” del circuito UISP dove Uninuoto ha convocato tutte le categorie, dai più piccoli a più grandi conquistando molti podi. Medaglia d’oro per la staffetta dei nostri piccoli Esordienti C nella 4x25 mista maschi con Alessandro Magnani, Luca Dallaglio, Gabriele Gualdi e Daniele Esposito; Esordienti B Femmine medaglia d’oro nella 4x50 mista con Giorgia Faietti, Emma Gualdi, Emma Bergamini e Bianca Gualdi e medaglia d’argento nella 4x50 stile con Bergamini, B.Gualdi, Sofia Gregorat e Faietti. Esordienti B maschi, Samuele Bellini, Filippo Baccarani, Mattia Pratissoli e Riccardo Gozzi, nella 4x50 mista conquistano l’argento. Quattro podi tutti d’oro per le staffette degli Esordienti A: le femmine con Sofia Morini, Greta Aldrovandi, Elisa Berselli, Amanda Zannoni e Irene Franchini e le staffette maschi con Davide Davolio, Cristiano Brioni, Samuele Lugli, Davide Lorenzini e Ruslan Iemmi. Nel frattempo, sempre il 21 dicembre, a Riccione si svolgeva la qualificazione per la “Coppa Caduti di Brema” con la categoria degli Assoluti di Coopernuoto dove alcuni atleti hanno conquistato il pass per i Campionati Nazionali Giovanili FIN di marzo raggiungendo il tempo limite imposto dalla Federazione: Yuna Preti negli 800 e 400 stile, Samuel Cor-radini nei 1500 stile ed Andrea Trotti nei 400 stile. Due giorni prima sempre a Riccione in occasione dei Campionati Assoluti, il nostro Gregorio Paltrinieri, ha conquistato due Titoli Italiani negli 800 stile e 1500 stile. Memora-bile l’impresa di Greg a Doha il 7 dicembre u.s. ai Campionati Mondiali di vasca corta dove si è laureato Campione del Mondo con Nuovo Record Europeo nei 1500 stile con il tempo di 14’16’’10. Infine, dal 27 al 30 dicembre, Yuna Preti è stata convocata ad un collegiale della Federazione di Nuoto di Fondo a Grosseto insieme ad altri atleti della Nazionale mentre tutti gli altri atleti Cooper-nuoto proseguivano gli allenamenti presso la piscina di Novellara. Nel mese di gennaio, gli atleti di Coopernuoto saranno impegnati nella seconda prova di qualificazione per i Regionali Primaverili ed il raggiungimento di nuovi Tempi Limite per i Nazionali Giovanili.Nella foto: la staffetta oro Es. C con Magna-ni, Dallaglio, Gualdi ed Esposito.

Giorgia Faietti Campionessa Regionale nuoto FIN

di Anna Torelli

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E ora si può festeggiare anche il 26° titolo italiano. (E se aggiungiamo anche i 19 titoli vinti con i divesa-mente abili diventano ben 45) è arrivato sabato 31 gennaio a Rimini per merito della squadra arco nudo juniores femminile con Guidetti Giorgia, Lodi Chia-ra e Tognolli Lucia. La squadra allenata da William Tondelli ha preparato solo da dicembre la scalata al titolo, o per meglio dire, la ricerca di una conferma avendo vinto anche nel 2014. Gara tosta dell’Ortica che si giocava il podio con Arcieri Etruschi (Toscana) e città di Pescia (Toscana). Le reggiane sono andate in svantaggio già alla prima volee e le ragazze degli Arcieri Etruschi hanno preso il volo con 10 punti di vantaggio che diventavano 30 a metà gara. Le atlete dell’Ortica sono sempre state sotto per tutta la gara. A 4 volee dalla fine una delle ragazze ha avuto una crisi profonda (capita spesso nel tiro con l’arco), po-teva essere gara finita se non fosse entrata in gioco l’esperienza dell’allenatore che fatte asciugare le la-crime e dopo un breve discorso rimetteva la ragazza

SPORT / TIRO CON L’ARCO

Gli Arcieri dell’Ortica conquistano il 26° titolo ai campionati italiani Indor

sulla linea di tiro con una ritrovata grinta e una finale stupenda. “Ragazze sono le ultime 9 frecce niente è deciso metteteci tutta la determinazione che potete” e le frecce sono andate a bersaglio. Atteso il conteg-gio finale esce la classifica che ci vede a 1114 punti pari con le toscane (che stavano già prematuramen-te festeggiando con sorrisi e abbracci). Il titolo viene però assegnato alle reggiane per aver conseguito il maggior numero di centri, 15 a 10. Gli arcieri di Novellara avevano in finale anche la squadra compound allievi composta da Calandra Antonino, Bacigalupi Andrea e Tomelleri Maicol, che ha concluso al 4° con una gara dignitosa. Tomelleri Maicol era in gara anche individualmente. entrato in finale con il 13° posto finiva 9° in classifica finale a pochi punti dal podio. In questa gara non si poteva chiedere di più al ragazzo se si pensa che due giorni prima della gara aveva la febbre a 39. Un bel passo avanti. Un ragazzo più maturo e tecnicamente molto migliorato.

Lo scorso 31 gennaio si è svolto a Rimini fiere il Campionato Italiano di Tiro con l’arco Indoor, con tutte le categorie e tutti i tipi di arco. Una fila impressionante di 124 paglioni per un totale di quasi 300 metri di linea di tiro, due turni con circa 500 arcieri ogni sessione di gara, due tribune da 200 posti una cabina di regia con 12 telecamere e un drone. Gli arcieri novellaresi hanno dedicato la vittoria a Wafaa la giovane 22 enne prematuramente scomparsa nei giorni scorsi.

Auguri

a Giovanni Paterlini (olli)e ebe Mazzoni

per il loro 40° anniversario di matrimonio. Li fe-steggiano nella lieta ricorrenza i figli Alberto e Silvia.

Circolo Ricreativo Novellarese

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CONCESSIONARIO

PROgEO

Talvolta da un male nasce un bene. Questa può essere considerata una frase fatta, un po’ retorica, ma è ciò che è successo nella nostra palestra dove fra persone diverse, e inizialmente sconosciute, si è stabilito un legame di amicizia e di solidarietà.Le lezioni di ginnastica sono diventate un momento atteso da tutti, comprese le solerti accompagnatrici che, alla fine, riordinano la palestra.Prima provano il piacere di ritrovarsi, di scambiarsi informazioni che vanno dalle ricette di cucina alle condizioni di salute dei famigliari.I loro dialoghi devono contenere battute diverten-ti, perché le sento ridere, cosa che un tempo mi meravigliava, perché una palestra per disabili e ammalati di Parkinson non è certo un luogo che suscita la voglia di ridere. Io le ho soprannominate “Le allegre comari di Windsor”.T. e A. piccole e minute si improvvisano marciatrici, percorrendo velocemente, a più riprese, il perime-tro della palestra, cosa che faceva anche G. quando il marito stava meglio.G. è una donna coraggiosa che porta con molta dignità il peso di una situazione familiare difficile. Ci telefoniamo talvolta e da lei ho avuto utili infor-mazioni di cui le sono grata.T. è la mia “ lettrice”. Le ho fornito i libri che meglio potevano corrispondere alla sua sensibilità e ne ha letti parecchi.G. ultimamente, talvolta porta con sé il nipotino, un piccolo di circa un anno: la vita là dove sta lentamente declinando.E., che conosco da qualche anno, è diventata più sicura tanto da fare gli esercizi da sola senza la presenza della madre e dell’amato cagnolino. E’ allegra, sorridente, talvolta burlona, comportamen-to naturale data la sua giovane età. Per quanto si aspetti anche lei qualcosa dalla vita, non si fa un cruccio della sua condizione.V. in un primo tempo, non voleva assolutamente darmi del “tu”, cosa intelligentemente introdotta in palestra. Oggi è diventato il mio partner per certi esercizi. Parla volentieri con orgoglio del suo lavoro in sartoria e dei suoi hobby, specialmente della lavorazione del legno.E’ entrato in palestra la prima volta appoggiandosi ad un bastone, seguito dalla moglie preoccupata. Adesso cammina in modo spedito, ma gli inevi-tabili acciacchi dell’età talvolta lo deprimono. Si crea immagini nere del suo futuro e non so se le mie parole lo rasserenano. Per distrarlo, lo invito a fare esercizi che comportano brevi ma movi-mentati percorsi. Lo prego di assistermi caso mai dovessi cadere, perché ultimamente la mia stabi-lità è precaria.Assieme ad E., veloce nei percorsi ad ostaco-li, tanto da suscitare la mia invidia, tentiamo di buttare la palla nel canestro. V. è bravo, io molto

meno,ma, in compenso, lancio un grido di vittoria quando riesco nel mio intento.Chi entra, nota subito sulla parete di fondo figure impegnate in esercizi diversi. Vicino a loro l’istrut-tore che, per il suo abbigliamento prevalentemen-te scuro, potrebbe confondersi con gli ammala-ti. Se non che si muove agilmente da un capo all’altro della palestra organizzando l’attività di ciascuno. Sa fare bene il suo lavoro, è sereno, in-stancabile nonostante le giornate pesanti. Sempre vigile interviene in modo opportuno, incoraggia chi si lascia prendere dalla sfiducia. Per noi è un punto di riferimento senza il quale ci sentiremmo perduti.Ci sarebbero altre persone ed episodi da ricordare ma non intendo dilungarmi. Mi scuseranno i miei amici.Spero che quanto scritto sia sufficiente per fare conoscere il nostro piccolo mondo e convincere della necessità che continui ancora ad esistere.

In palestra tra lezioni di ginnastica storie di vita, amicizie e solidarietà

di Marisa Saccani

Auguri

a Gioia Brioniper il suo 2° compleanno. La festeggiano, la mamma Chiara, papà Stefano, i nonni Ivan e

Mariangela, unitamente agli zii.

Non è un caso che il musical “Don Milani” torni in scena proprio l’8 marzo. Tra i temi che arricchiscono la trama, oltre l’importanza dei messaggi che riguardano la scuola, c’è anche quello della figura della donna. Don Milani infatti sprona le ragazze che partecipano alle sue lezioni ad uscire dagli schemi che le costringono ad aderire a regole e convenzioni prettamente maschiliste. Così anche nel musical si ride, si canta e si balla al ritmo di un riscatto femminile che passa attraverso l’istru-zione e la consapevolezza. Il musical già apprezzato anche dal pubblico più giovane delle scuole torna sul palco di Novellara l’8 marzo per riaffermare con forza il messaggio di Don Milani e per essere rivisto e riletto in una chiave diversa. “La forza di questo nostro nuovo musical – dicono gli autori Simone Oliva e Cristian

Cattini– è stato il fare squadra con tante realtà artistiche e educative novellaresi: l’oratorio, la scuola di danza di Novellara e un gruppo di musicisti che suonano dal vivo che aggiungono energia e divertimento allo spet-tacolo”. Il successo del debutto (oltre 500 spettatori più altri 250 ragazzi delle scuole) ha permesso anche all’oratorio, organizzatore dell’evento con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale e il sostegno di Piano & Forte, di donare 1500 euro alla scuola di Novellara in favore della borsa di studio Marta Beltrami. Le pre-vendite per queste nuove repliche si terranno presso l’oratorio da domenica 1 marzo a sabato 7 marzo dalle 17.30 alle 19.30. Informazioni sul sito www.musicaldonmilani.it e alla mail: [email protected]. Costo 10 euro adulti, 5 euro under 18 anni.

Il musical “Don Milani” torna in teatroDopo il tutto esaurito di novembre e oltre 100 persone rimaste senza poltrona, il musical torna con un appuntamento speciale l’8 marzo.

di Simone Oliva

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COMUNE NOVELLARA

Circolo tennis “La Rocca” via C.Malagoli n°4 Novellara www.ct-larocca.it [email protected] circolo tennis la rocca

Rubrica mensile di musica a cura di Luca Lombardini

Una scossa che ci volevaLa ventata di freschezza portata da un gruppo di giovani tennisti al C.T. La Rocca, sta producendo i primi risultati. Un mix di esperienza e gioventù che sembra funzionare. Ma procediamo con ordine. Il gruppo dirigente del circolo tennis, da tempo sollecitava e auspicava la collaborazione con un maggior coinvolgimento di forze fresche nella gestione sportiva. Tra gli iscritti, hanno risposto all’appello alcuni giovani che hanno dato la loro disponibilità per impegnarsi e suggerire idee, per migliorare e motivare sempre più i soci ed allontanare la routine quotidiana. Dopo aver confrontato le varie soluzioni, si sono create le condizioni per pianificare e stilare un programma con tanti progetti da svilupparsi nel corso dell’anno.Il primo passo è stato la nomina di Federico Davoli come rappresentante, che agirà a stretto contatto con il vicepresidente Graziano Giuliani, che nell’importante ruolo di direttore sportivo, avrà il compito di fungere da punto di riferimento, nonché coor-dinatore di tutta l’attività agonistica.

Erica Veronesi e Federico Davoli, sono di fatto il braccio operativo del gruppo. (Vedi foto a lato).A loro si deve l’arricchimento della parte tecnologi-ca, con la realizzazione del nuovo look del sito, che si presenta in una veste largamente rinnovata nella parte grafica e nei contenuti, l’apertura di una nuova pagina facebook, dove si possono seguire tutte le iniziative e i risultati dei vari tornei vengono aggior-nati giornalmente. Il C.T. La Rocca entra così nella rete con dinamismo e voglia di crescere. Questo lavoro è stato portato a termine grazie alla consu-lenza e alle indicazioni dell’amico Paolo Parmiggia-ni, da sempre prezioso collaboratore e di Daniele Sghedoni, altro amico tennista che ha messo a disposizione la sua grande competenza. In occa-sione degli scambi di auguri natalizi, nella sala del circolo, oltre alla presentazione della nuova divisa ufficiale, davanti ai tanti intervenuti, si è alzato il velo sul tabellone con la classifica sociale.Il responsabile del torneo Federico Davoli, unico referente delle ”sfide”, con il compito di gestire al meglio la macchina organizzativa, ne ha illustrato in modo dettagliato le modalità di partecipazione.Si è deciso infatti di rilanciare la classifica sociale, maschile e femminile, che ha valenza a partire da gennaio 2015.Il regolamento è stato redatto con l’obiettivo di invi-tare i soci a parteciparvi attivamente per migliorare sia la propria posizione in classifica sia la propria

forma tennistica e fisica, creando così nuove dinamiche di aggregazione tra i soci.A questi giovani tennisti che si impegnano e che prestano volontariamente una parte del loro tempo libero, come a quanti danno il loro piccolo o grande contributo per il buon funzionamento del circolo tennis, vanno i ringraziamenti e gli elogi del Direttivo e di tutti quanti i soci.Tutto ciò produce dei cambiamenti positivi per la vita del circolo, dando così modo al gruppo dirigente di occuparsi maggiormente delle procedure burocratiche diventate sempre più impegnative. Riunioni, corsi di aggiornamento sui regolamenti e nuove disposizioni federali, una delle quali impone ai circoli di invitare i propri tesserati a frequentare corsi per diventare giudice arbitro (GAC). In questo modo si garantisce la loro presenza nelle gare interne delle squadre del circolo ,condizione indispensabile per l’iscrizione delle squadre alle varie competizioni.

Giorgio PaglianiSi ricorda che per informazioni su corsi,lezioni individuali e prenotazione campi si può telefonare al n° 0522-653026 (ufficio) o al n°3470744239 (istruttore P.Tagliavini).

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royksopp: The inevitable end. Sembra che sia finita per i nostri amati amici sve-desi. Hanno dichiarato che questo è il loro ultimo disco. Peccato. Questo “The inevi-table end” suona davvero bene, calmo, sonoricamente stupendo e ben concepito e amalgamato. Con il nostro

amato duo canta l’amica Robyn, già ascoltata in qualche album preceden-te e nello split di qualche mese fa, la voce dark di Jamie McDermott degli Irrepressibles in quattro pezzi che portano una sensibilità post-soul con-temporanea al tutto, Susanne Sundfør, cantautrice pop di grande successo in Norvegia (ex backing vocalist di Björk e già sentita nella colonna sonora di Oblivion degli M83), che sa colpire al cuore in Running to The Sea, e per chiudere Ryan James nella già citata Sordid Affair, che è piena guardacaso di francesismi già noti à la Air-avec-Tellier. C’è poi qualche ricordo a Melody A.M. e a The Understanding in Save Me e in Coup De Grace e qualche altro sguardo al passato in pezzi più dancefloor come I Had This Thing. In un pezzo in particolare mi vengono in mente anche i migliori Pet Shop Boys. Il disco conferma tutto quello che già sapevamo di Svein e Torbjørn senza spostare la qualità, nè in alto nè in basso. Rileggendo l’intera discografia capiamo oggi come Junior e Senior siano serviti ad utilizzare elementi orche-strali e di arrangiamento al tempo considerati interlocutori, che insieme alle malinconie degli esordi definiscono oggi invece un piccolo grande classico. Grazie ragazzi, peccato che sia l’ultimo disco. Noi ci eravamo affezionati a voi, al vostro mondo e ai vostri dischi. Alla prossima, sia essa singolo, live o qualsiasi altra forma di spettacolo.

alice: “Weekend” : la musica italiana sembrava essersi dimenticata di una delle sue voci più preziose. Quella di Madame Carla Bissi, per gli amici Alice, che dopo i fasti degli anni 80 e le alterne vicende del decennio successivo, si era eclissata in quella lunga pausa intercor-sa tra “Exit” (1998) e quel “Samsara” che due anni fa l’aveva riportata semi-clandestinamente alla ribalta, pur senza ritrovare la forma dei giorni d’oro. Pro-prio quel progetto del 2012 aveva però gettato le basi per una seconda vita dello storico sodalizio con Franco Battiato, grazie a “Eri con me”, pezzo composto

proprio dal maestro catanese insieme al compianto Sgalambro. E che non si trattasse di un fuoco di paglia lo dimostra ora “Weekend”, il nuovo album, che esce ancora per Arecibo, l’etichetta della stessa cantautrice romagnola, costretta da vent’anni ad autoprodursi da un’industria discografica ingrata e miope. Perché questo “Weeekend”, ad esempio, avrebbe tutte le carte in tavola per giocarsela anche nel grande giro delle major (e forse qualcuno se n’è anche accorto, se si vocifera di una possibile rentrée sanremese). L’appeal è garantito anzitutto da un singolo-bomba, che avrebbe esaltato i fan della star di “Per Elisa” anche in quegli anni di travolgenti successi. Niente di rivoluzionario all’orizzonte, dunque, ma certamente un ritorno in bello stile, che riesce a centrare appieno l’obiettivo che la cantautrice di “Il sole nella pioggia” si era prefissa: valorizzare tutta la gamma delle sue interpretazioni, riportando la sua voce al centro della scena. E chissà che ora non riesca anche a rinfrescare la memoria a tutti coloro che in questi anni l’hanno colpevolmente trascurata.

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Su proposta del Comune di Novellara, contattato dalla Rai per partecipare alla storica trasmissione “Mezzogiorno in famiglia”, il CT9 ha deciso di accettare la sfida e provare ad organizzare la squadra del nostro paese per partecipare come Comune al gioco. Ma non solo. Per chi infatti non avesse mai visto questa trasmissione di Michele Guardì (regista di consolidata fama ed esperienza in Rai, autore tra l’altro del successo di “Scommettiamo che”) il programma è attualmente condotto da Amadeus e Alessia Ventura, e si articola nella sfida in piazza ed in studio tra due Comuni distanti tra loro, spesso di regioni diverse. I due Comuni sfidanti vengono presentati con una “cartolina” che sintetizza le bellezze, l’arte e la cultura del territorio. Per poi passare ad una serie di giochi alternati tra la piazza del rispettivo paese e lo studio Rai in Roma. I giochi metteranno alla prova abilità fisiche e conoscenza di cultura generale (musica, storia, sport, ecc…). Inoltre ogni Comune parteci-pante presenterà propri ballerini e cantanti, che dovranno poi essere televotati da casa. Le riprese vengono registrate dalla troupe Rai presso il nostro Comune il mercoledì precedente la messa in onda, e precisamente il mercoledì 25 marzo. Quel giorno, nel piazzale Marconi davanti la Rocca e all’interno del cortile, si cercherà di allestire una scenografia che possa caratterizzare e dare risalto e visibilità alle peculiarità del nostro territorio. Ci saranno i forni per la cottura del pane, uno spazio per i NOMADI e Augusto, qualche auto d’epoca, anche a pedali, la gastronomia con l’esposizione dei prodotti tipici, il gioco delle uova sode “Sco-sèti” , hobbisti con plastici e modelli, lucerne, lanterne e lumi, ed altro ancora a cui si sta pensando. Siamo alla ricerca di idee e persone che possano essere presenti quel giorno, per raccontare o anche solo per contribuire a sostenere i ragazzi che parteciperanno, in loco ed a Roma. Scriveteci le vostre idee all’indirizzo mail: HYPERLINK “mailto:[email protected][email protected] L’opportunità che la Rai ci offre è quella di dare un po’ di visibilità alle nostre eccellenze, quindi perché no, proviamoci tutti assieme. Ci sarà un Comune vincitore, che proseguirà il cammino la settimana successiva. Il Comune che riuscirà ad arrivare fino in fondo, potrà così provare a vincere il pulmino “Scuolabus” messo in palio dalla Rai.

Novellara in TV su Rai Due il 28 - 29 marzoLe associazioni del Comune di Novellara hanno deciso di accettare la sfida proposta dalla trasmissione di Rai Due “Mezzogiorno in famiglia”, in onda tutti i sabato e domenica nella fascia oraria 11.30 – 13.

di Paolo Bigi

La Spezieria_Sul filo del raccontoGiovedì 5 marzo 2015, ore 17.30_Sala del Fico.La Spezieria presenta: Andrea Vitali, Zia Antonia sapeva di menta, Garzanti.

Tornano le letture dei lettori volontari di Nati per LeggereSabato 7 marzo 2015, ore 16.30ProSCiUTTo e Uova verDi. Letture animate con Cristian Veronesi e Rossella Melotti per bambini 3/6 anni.Sabato 18 aprile 2015, ore 16.30UNa ZUPPa CeNTo Per CeNTo STreGa. Letture animate con Maria Vittoria Andreoli e Simona Martinelli per bambini 3/6 anni.

Giovedì 23 aprile 2015, ore 16.30In occasione della GiorNaTa MoNDiaLe DeL LiBro letture con Maura Belluti e Simonetta Caliumi.Sabato 9 maggio 2015, ore 16.30UNa FeSTa SPeTTaCoLare. Lettura animata a cura di APC (Attori per caso) per bambini 3/6 anni.Sabato 13 giugno 2015, ore 16.30FiaBe a MereNDa. Letture per bambini 3/6 anni.Tutti gli incontri si svolgeranno in Biblioteca.

Presentazione e lettura de Le FavoLe DeLL’aTTeSa12 marzo 2015, ore 10.00_BibliotecaUna mattina per raccontare il progetto seguilcuore e leggere ad alta voce delle favole.Una mattina in cui grandi e piccini potranno partecipare ad un esperimento d’amore: acquistando un libro, portano a casa la loro copia e aiutano a regalarne

un’altra ad un reparto di pediatria di un ospedale reggiano. Il Comune di Novellara durante la presentazione comunicherà a quale ospedale destinerà le copie/dono del libro raccolte.Saranno presenti all’incontro:Patrick Fogli, scrittore e autore. Maria Cristina Sarò, Caracò Editore. Ena Zannotti lettrice e Elena Carletti lettrice.

incontro con l’autore per le scuole20 marzo e 24 aprile 2015, in orario scolastico_Sala CivicaStefano Bodiglioni incontra le classi 3° e 4° della Scuola primaria.

Con il contributo di Rettifica Corghi e Tecnopress.

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Un sodalizio vincente quello tra il Festival del Ritmo e il Comune di Novellara. Il festival riporta in teatro centinaia di amanti della batteria e delle percussioni in una gara che accoglie musicisti da tutta Italia, che si esibiscono per un pubblico di tutte le età che potrà assistere allo spettacolo gratuitamente.“Quest’anno Novellara sarà un punto di riferimento importante per gli amanti della batteria e delle percussioni. Il Festival del Ritmo, – dice Adriano Lasagni organiz-zatore dell’evento – torna finalmente nel teatro Franco Tagliavini a Novellara dove aveva esordito nel 2010. Nelle ultime 3 edizioni infatti si era trasferito nella sede del Conservatorio di Reggio Emilia e c/o il teatro piccolo Orologio, per essere più vicino alla sede della nostra scuola di Reggio”. Grazie anche all’interessamento dell’amministrazione comunale e in particolar modo dell’assessore Marco Batti-ni, siamo riusciti a riportare a Novellara il festival e ad avviare corsi di batteria e percussioni presso il Centro Giovani in via Gonzaga”Il festival del ritmo coniuga la migliore competizione con lo scambio e il confronto tra i partecipanti che vanno dagli under 10 anni fino agli over 24 suddivisi in ca-tegorie. In questi anni sono stati tanti i professionisti che hanno fatto parte della giuria e tanti sono quelli che ci saranno anche in questa edizione. Il sodalizio tra didattica e competizione è il mix che contraddistingue questo festival. Adriano Lasagni infatti coniuga da tempo l’esperienza live, numerose sono state le sue collaborazioni artistiche, con quello didattico come insegnante e autore di metodi per batterie pubblicati da casa editrici di fama nazionale come la BMG Ricordi. Sul sito www.drumsprofessionalschool.it si possono trovare informazioni aggiornate sul proseguire dei lavori riguardanti il festival e sulle numerose proposte della Drum Porfessional School.

Il Festival del Ritmo fa ballare NovellaraL’evento si svolgerà il 18 e 19 aprile ed è organizzato da DRUM PROFESSIONAL SCHOOL di Reggio Emilia e dall’Asso-ciazione “LA BANDA DEI TAMBURI” di Novellara, entrambe dirette dal M° Adriano Lasagni.

di Simone Oliva

È da domenica 15 febbraio che l’edicola gestita da Angela e Linda Masini, con alle spalle una storia di ormai trent’anni, non si trova più nella nota posizione vicino alla stazione dei treni, ma in una nuova sede in Via Provinciale Nord al numero 85 H. L’edicola, che nacque nel 1967 come un piccolo chiosco, si era trasferita in stazione nel 1981. I gestori dell’attività rimangono la moglie e la figlia dello storico edicolante Silvano Masini, oggi in pensione. Il motivo principale del trasloco, secondo quanto hanno affermato i proprietari, è quello di dare un ser-vizio più efficiente ai clienti, nonché offrire uno spazio ed una visibilità maggiori in conseguenza della crescente domanda. È stata, inoltre, ampliata la libreria e si possono trovare libri e giochi per bambini, bestsellers e guide turistiche. I libri che non fossero presenti in negozio sono comunque ordinabili. Ricordiamo che l’edicola è anche una succursale del Touring Club Italiano e, quindi, qui si possono trovare le guide alpine oltre ad esservi la possibilità di tesserarsi. Il fatto che la domanda di libri e giornali sia crescente, perlomeno nel contesto novellarese, è un segnale positivo che ci indica la voglia di conoscere e sapere dei novellaresi.

La storica edicola Masini si trasferisce

di Giacomo Beltrami

Anno 1979 - Il chiosco dell’edicola Masini in Strada Provinciale zona stazione

Foto d’epoca

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Giovedì 08.30 - 12.00 14.30 - 19.00

Venerdì 14.30 - 19.00

Sabato 09.00 - 12.00

Rubrica a cura di Simone Oliva

La fiera dei luoghi comuni

inaugurazioni quasi in biancoCentinaia di cittadini, colti in contropiede da un evento promozionale ec-cezionale, sono stati costretti a stare in fila per delle ore con i loro quattro ruote non ancora pieni di provviste. Ostaggi delle condizioni avverse del traffico interno, causato da un im-bottigliamento inusuale delle corsie centrali del locale, alcuni testimoni raccontano di essere riusciti a liberarsi solamente dopo due ore e senza avere appagato i propri desideri di shopping. Dopo il taglio del nastro il Sindaco è stato quasi schiacciato dalla folla in delirio per le offerte hi tech presto finite e presto inutilizzabili a causa del black out incombente. Fuori intanto le autovetture erano parcheggiate ai bordi della strada e alcune addirittura dentro al fosso. Era solo giovedì, la neve ancora non era caduta. Cosa non si farebbe per qualche centesimo in meno?

Nuovo piano neveUn consiglio di quartiere, più qualche voce sparsa del portico, ha delibera-to che per evitare i disagi neve assolutamente prevedibili, immaginabili e risolvibili per il futuro, si dovranno attuare le seguenti modifiche statutarie di non si sa quale statuto. 1) Appena inizia a nevicare i possessori di camion, tir, pick up, ape car, carriole, tinozze di diverse misure e qualsiasi tipo di mezzo che possa trasportare neve, si rechino immediatamente sulle strade in modo da raccogliere la neve ancora prima che cada sull’asfalto. In questo modo ne sarà preservata la sicura percorrenza 2) che nei nuovi alloggi in costruzione si aggiunga una cappa per le stufe a legna 3) che tutti i privati abbiano, oltre il kit estivo paletta e secchiello per la spiaggia, anche il kit invernale con pala da neve e olio di gomito.

foto Mauro Storchi

Foto Roberto Artioli

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Nei giorni scorsi alla cena sociale della pro loco di Novellara è stata mostrata la coppa vinta da Gabriele e Sauro Bartoli per avere coltivato nel 2014 il cocomero più grande del mondo. L’azienda agricola novellarese è abituata alle vittorie, da anni sono i dominatori di Miss Anguria, il concorso promosso dalla pro loco per il frutto gigante che si svolge a luglio nella piazza di Novellara. Due anni fa i Bartoli raggiunsero il record del mondo superando i 150 chili e vennero invitati a Las Vegas al convegno dell’associazione Giant Pumpkin Commonwealth. Non gli fu però assegnata la coppa per motivi formali.

Al novellarese Gabriele Bartoli un trofeo per la più grande anguria del mondo

di Marco Villa

Invece nel 2014 la vittoria è stata indiscussa ed il Trophy of Hope – Best Grower, dalla città di Hope in Arkansas (USA), nota per essere la città natale dell’ex presidente americano Bill Clinton e appunto, per la competizione per le angurie giganti, è arrivato nella cittadina della bassa.Conoscendo Gabriele però siamo sicuri che non si accontenterà e si sta già mettendo all’opera per mantenere il titolo in Italia e battere nuovamente il record del mondo. Se ci riuscirà lo scopriremo solo domenica 26 luglio in piazza a Novellara all’undicesima edizione di Miss Anguria.

“Sabato 20 dicembre, nei giardini di piazza Unità D’Italia, animati dalle varie iniziative promosse nei giorni antecedenti il Natale, un gruppo di volontarie e di volontari ha proposto una vendita straordinaria di dolcetti, la cui finalità era raccogliere delle risorse da convogliare nelle cassa dell’Associazione Prevenzioni Tumori di Guastalla.L’iniziativa ha preso avvio da una sollecitazione della dottoressa Scaltriti, dirigente del reparto oncologico dell’ospedale di Guastalla, la cui specifica finalità è quella d’acquistare Paxman, vale a dire delle cuffie refrigerate in grado di eliminare o ridurre la caduta dei capelli a seguito delle terapie chemioterapiche.La finalità è stata ritenuta meritevole d’attenzione e d’impegno, ed ecco al lavoro i tanti volontari che il nostro territorio copiosamente genera nel suo tessuto sociale.Ma il lavoro non è finito, in quanto per acquistare le cuffie ci vogliono altre risorse. Come fare? Alla novellarese, suvvia!Suvvia DOVE?Al pranzo che le volontarie e i volontari hanno messo in cantiere per DOMENICA 22 MARZO PROSSIMO,

presso il Salone del Circolo Ricreativo Novellarese.Un invito ad esserci. Un invito per passare insieme una bella giornata, per contribuire ad una finalità certa-mente nobile e, non ultimo, per seguire le indicazioni della dottoressa Scaltriti, stimata e apprezzata per il suo impegno di professionista e per la sua dimensione umana. La quale sarà presente al pranzo.Le volontarie dell’Associazione prevenzione Tumori”

P.S.: eventuali (e gradite) prenotazioni: Carla: 0522 /661066; Cristina: 0522/654580 Patrizia: 0522/653449; Maura: 348/4164041.

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PreCiSaZioNeIn data 30 maggio 2014 ho inviato una e-mail di auguri di buon lavoro al sindaco e al vice-sindaco (essendosi da 5 giorni rinnovato il Consiglio Comunale), mail che oltre gli auguri conteneva una mia proposta per un’attività sociale di volontariato che mi avrebbe reso disponibile DeL TUTTo GraTUiTaMeNTe e SeNZa NeSSUN riMBorSo SPeSe (come volontario AUSER) ad insegnare ai giovani e ai pensionati l’uso del PIN = INPS per potere poi navigare nel sito medesimo dell’Istituto.Ai giovani: poter controllare la posizione dei contributi (per verificare l’esattezza della contribuzione versata) o per fare l’accredito del servizio militare o dei contributi figurativi per maternità.Ai pensionati: conoscere e controllare i pagamenti della pensione, stampare il CUD e il frontespizio della pensione. Tale proposta è stata accettata ed il servizio è cominciato in dicembre 2014 in occasione della settimana della trasparenza promossa dall’URP a favore dei cittadini. In molti hanno già usufruito con piacere di questo servizio.Durante la mia presenza non manco di contribuire alla divulgazione di infor-mazioni di pubblica utilità. A fine gennaio 2015 mi sono giunte all’orecchio voci disdicevoli che parlano di compenso personale e di sgarbi alle istituzioni. PreCiSo CHe TUTTo QUeLLo CHe FaCCio è aS-SoLUTaMeNTe GraTUiTo, e se per caso individuo inesattezze nelle posizioni pensionistiche o contributi-ve, indirizzo le persone agli esperti previdenziali (Tali prestazioni a me non competono e comunque occorro-no abilitazioni informatiche di cui non posso disporre).Quanto sopra solo per precisare, cordialmente

Miro Costoli

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Un pizzicotto ai più piccol i e non soloSiamo nel mese di FEBBRAIO e, anche quest’anno, come tutti gli anni, lo dedichiamo al CarNe-vaLe, alla sua allegria e ai suoi colori, alla rinascita della vita e al risveglio della natura dopo il freddo dell’inverno.Dopo il Dottor Balanzone e Gianduia, che rappresentano rispettivamente la nostra regione ed il Piemonte, proseguiamo il nostro viaggio in Lombardia, facendo una breve premessa.Le MASCHERE, forse, sono esistite da sempre, sappiamo che le por-tavano già gli uomini delle caverne quando si dedicavano ai loro riti magici. Ce ne sono di due tipi: quelle facciali che nascondono il volto e quelle a elmo che nascondono anche la testa. C’è stato un momento in cui la maschera la portavano tutti, ma sappiamo che il CARNEVALE raggiunse il suo massimo splendore ed eleganza nel 1600 (Barocco) e che fu allora che nacquero le maschere regionali della Commedia dell’Arte e, fino al 1800, furono usate nei balli oltre che nei festeggia-menti di CARNEVALE.Furono create le maschere personaggio, dal servo sciocco all’intri-gante che in teatro mantennero a lungo questa caratteristica, finché il declino della Commedia dell’Arte li allontanò piano piano dal pal-coscenico per limitare la loro presenza nei teatri dei burattini o nelle sfilate di carnevale.

a r L e C C H i N o è la maschera più nota della Commedia dell’Arte. Servo furbo e sciocco, ladro, bugiardo e imbroglione, sempre in conflitto col padrone e costantemente preoc-cupato di racimolare il denaro per placare il suo insaziabile appetito.Fra le maschere italiane è certamente la più conosciuta e popolare, ma anche una delle più antiche, perché le sue origini si possono rintrac-ciare nella figura del “diavolo burlone” delle fa-vole medievali e, in seguito, nel “buffone”delle compagnie di comici girovaghi alle corti princi-

pesche o fra i saltimbanchi e gli acrobati nelle fiere e nei mercati dei sobborghi, sempre affollati di gente in cerca di divertimento.Nativo di Bergamo bassa, parla nel dialetto di quella terra, ma poi lo muterà in quello veneto più dolce e aggraziato. Il suo vestito era dap-prima tutto bianco, come quello di Pulcinella, suo degno compare. Col tempo, a furia di rattoppi con pezzi di stoffa di ogni genere, è di-ventato quello che oggi tutti conosciamo: un abito variopinto compo-sto da un corto giubbetto e da un paio di pantaloni attillati, entrambi a losanghe e a triangoli di ogni colore.

PeNSiero del MeSe

Cominciate a fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile.All’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.

(San Francesco d’assisi)

…il male non è privo delle sue attrattive, simboleggiate dal potente gigante o drago, dal potere della strega, dalla scaltra regina in Biancaneve e, spesso, ha temporaneamente la me-glio. in molte fiabe, un usurpatore riesce, per un certo tempo, a prendere il posto che spetta di diritto all’eroe, come fanno le cattive sorellastre in Cenerentola. Non è il fatto che il malfat-tore venga punito alla fine della storia che fa dell’immergersi nelle fiabe un’esperienza di educazione morale, anche se ne fa parte…(Tratto da “il Mondo incantato” di Bruno Bettelheim).

FiaBe dal MoNDo

Sciroppo d’aceroUna leggenda degli indiani d’America racconta che fu un saggio indiano iroche-se a scoprire la dolce linfa dell’acero. Sebbene le fedi indiane fossero molto diver-se tra loro, esse riconosce-vano alla natura una gran-de sacralità. Tutti gli uomini erano accomunati da un profondo senso religioso e dalla consapevolezza di es-sere parte inscindibile della natura. Secondo la cultura di quei popoli, ogni persona aveva con essa un rapporto privilegiato e chi non spe-

rimentava questa forte relazione non poteva vivere in armonia con il creato. Anche gli Irochesi, stanziati nel territorio dell’attuale Cana-da, consideravano creature sacre gli animali e le piante e portavano loro un grande rispetto. Tanto tempo fa, una fresca primavera aveva aperto la stagione calda. La neve cominciava a sciogliersi sul terreno, lasciando spazio ai primi germogli. Un uomo saggio passeggiava tra gli alberi. Chiuse gli occhi per ascoltare il soffio del vento e odorare il profumo dell’aria. Respirò all’unisono con il grande respiro della na-tura, riconobbe i versi degli uccelli, udì il passo degli animali. Imparò a distinguere le piante amiche e a incidere la corteccia dell’acero. Da esso stillò una linfa dolce e densa. L’uomo saggio pensò di renderla più liquida, perciò si arrampicò sulla cima dell’albero e fece entrare la pioggia dalle fronde fin giù verso il tronco, poi mostrò agli uomini come estrarla. Da quel giorno, il popolo degli Irochesi conobbe il dolce sapore dell’acero. Imparò a raccoglierne il liquido dentro le cortecce, intuì che andava bollito a fuoco lento finchè non fosse diventato den-so, perciò affinò la pazienza che è amica dell’attesa e nemica dell’ozio, come l’uomo saggio aveva sperato. Il popolo degli uomini capì anche come trasformare lo sciroppo d’acero in cristalli di zucchero, sempli-cemente facendolo bollire per molto più tempo. Esso serviva per fare insaporire le pietanze durante le feste più importanti o le cerimonie che si svolgevano nella tribù. Cosetta Zanotti

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GiTa a SaNTarCaNGeLo e riMiNi

per domenica 17 maggio 2015

in occasione della FeSTa dei BaLCoNi FioriTi di Santarcangelo con visita guidata alla cittadina, alle grotte e al museo del bottone. Seguirà il pranzo

in ristorante tipico con menù romagnolo al tagliere. Nel pomeriggio visita guidata a Rimini con trenino turistico. Il programma dettagliato è disponibile in sede dove ci si può iscrivere fino alla disponibilità di posti, dalle 9.30 alle 11.30 nelle giornate di giovedì e sabato.

il Segretario Piero Ghidini

Ricordiamo Wafaa, una vita spezzata a soli 22 anniNon ci rimane che questo, con un grande vuoto nello stomaco, gli occhi che si riempiono di lacrime e con la bocca che non trova le parole, non si possono trovare le parole perchè non esistono parole per ricordare una giovane vita stroncata da non si sa cosa.Il destino spesso è infame quando si tratta di spezzare il legame che abbiamo con chi ci sta intorno.Sempre più giovani rischiano sulla strada con incidenti in auto a causa della folle velocità, rischiano con scelte di vita sbagliate, rischiano con l’abuso di alcool, rischiano con lo stupido uso di droghe. Ma quando un problema di salute ti divora o divora in poco tempo un amato a noi

vicino, senza darti il tempo di capire, senza lasciarti una speranza, ecco, su-bentra una rabbia inconscia per la quale vorresti spaccare tutto e non accettare questo destino. Wafaa è incappata in questa ultima e sfortunata circostanza. Era come tutti noi una cittadina di Novellara; discreta, silenziosa, volonterosa, sorridente, impegnata, bellissima.Non c’è persona incontrata in questa triste circostanza che su di LEI non abbia avuto parole di stima, tutti quelli che la conoscevano le hanno voluto bene, quelli che non la conoscevano erano tristi come se fosse una propria figlia.

Per un genitore sopravvivere ad un figlio deve essere una cosa mostruosa, una prova che la vita non dovrebbe farti mai provare, ecco perchè tutti i citta-dini di Novellara si stringono intorno alla famiglia di WAFAA con rispetto.Tutta la comunità esprime con gesti o parole una una vicinanza ai genitori, ai fratelli e a chi la conosceva, gesti o parole che non cambieranno il destino crudele di questa ragazza. Gli arcieri dell’Ortica che hanno avuto WAFAA tra i propri tesserati avranno sempre la sua figura presente, premurosa e precisa nell’incarico che aveva tra il Gruppo Gestione Impianti Sportivi.Certo avremmo voluto che rimanesse qui a Novellara tra i suoi amici e cono-scenti, ma nel rispetto delle scelte della famiglia WAFAA è volata nella sua terra d’origine, ma siamo sicuri che sia anche volata in cielo e ora sia una stella tra le stelle.Vorremmo che si superassero ogni confine, ogni ideologia, ogni religione nel ricordare che ogni persona è soprattutto una persona è una vita umana pre-ziosa e unica e quando è giovane, onesta, solare e sincera come WAFAA ti deve far piacere l’averla conosciuta. Ciao Piccola stella. arcieri dell’ortica – Gruppo Gestione impianti Sportivi Un particolare ringraziamento a tutti coloro che in nome di Wafaa hanno do-nato alla famiglia.

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Anno 1952 - La famiglia Bolondi al completo nel cortile del podere in Strada Reatino. Da sinistra: Prospero, Luisa, Dino, Maria, Lelio, Giovanni, Piero, Osmanna e il piccolo Adriano.

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CreDerCi...Oggi sono convinto di aver recuperato un certo non so che di bello, che aveva rischiato di sciuparsi e sono felice di non essere stato solo io a volerci provare; sono insieme ai miei amici di percorso: gli Alcolisti Anonimi. Mi sento bene quando mi sembra di aver costruito qualcosa quando posso pensare con serenità alle persone a cui voglio bene e che me l’ hanno ricambiato, nonostante tutto. Mi fa bene sapere che da qualche parte c’ è qualcuno che, sebbene il disastroso passato, ricambia il mio affetto e capire che posso iniziare a sentirmi a posto con me stesso. Di errori ne ho commessi tanti e ho tanto su cui riflettere per cambiare. Ho iniziato da poco questo percorso ma sono contento dei piccoli passi che ho fatto finora, delle poche volte in cui ho potuto dire di stare bene con me stesso e dei piccoli progressi che grazie a tutto questo, ho instaurato anche nei rapporti con gli altri. Adesso posso voler bene alle persone in maniera più

indipendente, più spontanea. Vado avanti cercando di evolvermi e i colpi della vita li utilizzo per migliorare, non per incattivirmi. Forse non ho scoperto ancora il senso della vita, né il segreto della felicità, sono in cammino, sono io e va bene così. Lascio fare alla Provvidenza a cui chiedo di indicarmi la strada, momento per momento. Al Gruppo di Alcolisti Anonimi affido il mio recupero e mi metto in azione, con gioia e con il cuore pieno di riconoscen-za. Voglio esserci!! Il mio salvataggio è avere accettato di aggrapparmi agli amici A.A., che ringrazio assieme ai miei familiari e a chi mi dato fiducia; ora posso dire; “ OGGI VIVO “.

Lorenzo

Croce Rossa ItalianaComitato locale di Novellara

Donazioni ricevute nel mese di Gennaio 2015

in memoria di: hanno donato:Montanari Luigi Zini GiancarloMarzi Valentina Gluh AnnaTagliavini Gianfranco Tagliavini Franco e fam. Tagliavini OrfeaBanchi Andrea Benevelli ErmenegildoCosta Sergio Bocaletti Dino e amici della pizzaFerro Renzo Santini Eros, Santini Elsa, Ballabeni Sergio Menotti Rosanna

DoNaTori a SoSTeGNo DeL CoMiTaTo C.r.i.

Pergreffi Grazia Santachiara RobertoMarani Cristian Slanzi Antonio

Vogliamo ringraziare tutti quei cittadini che credono nel nostro lavoro e nel nostro impegno, il più sentito e sincero grazie. il presidente del comitato Crotti roberto

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Redazione: viale MONTEGRAPPA, 54 Novellara (RE) tel. 0522/654447

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CIRCOLO IL CONTEMPORANEO

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Il ricordo oggi, domani, sempre. anna, Illic, angela e Giulia

BrUNo TaMPeLLoNi SaNTe TaMPeLLoNiGiNo MoreLLiNi

(CLaUDio)Il tuo ricordo ci accompagnerà per sempre. Nell' 15° anniversario della scomparsa la moglie Pia e i figli Giulio e Roberto.

raUL BeCCHiNel sesto anni dalla scomparsa lo ricordano con immenso affetto gli amici Paolo e Nando Paterlini.

GiUSePPiNa ZiNi ioTTiSempre nei nostri pensieri. Nel quinto anniver-sario, la ricordano i figli Lorenzo, Fabrizio.

roCCo riNaLDiIn memoria di rocco nel 16° anniversario della scomparsa lo ricordano gli amici di sempre, Mirco, Sauro e Massimo.

BrUNo GHiZZoNi

Il tempo passa ma la tua mancanza si fa sentire sempre di più. Il tuo ricordo lo portiamo sem-pre nel cuore. A tre anni dalla scomparsa lo ricordano la compagna Lucia, la sorella Loretta, cognati e cognate, nipoti, pronipoti e amici.

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