il paginone • 4 Anche intramoenia ma al centro la persona · Camminiamo sulla strada che han...

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€ 0,50 ii Direzione e Amministrazione Piazza Giovene, 4 70056 MOLFETTA (BA) tel. e fax 080 3355088 Spedizione in abb. postale Legge 662/96 - art. 2 comma 20/c Filiale di Bari - Reg. n. 230 del 29-10-1988 Tribunale di Trani Settimanale di informazione nella Chiesa di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi anno n. 93 35 www.diocesimolfetta.it www.diocesimolfetta/luceevita.it [email protected] Domenica 29 ottobre 2017 Direzione e Amministrazione Piazza Giovene, 4 70056 MOLFETTA (BA) tel. e fax 080 3355088 Spedizione in abb. postale Legge 662/96 - art. 2 comma 20/c Filiale di Bari - Reg. n. 230 del 29-10-1988 Tribunale di Trani il paginone • 4 500 anni della Riforma: dal conflitto alla comunione Dichiarazione congiunta CHieSa • 2 Giornata della santificazione universale V. Bufi I N E VIDENZA CHieSa loCale • 3 Ordinazione sacerdotale di Vincenzo Sparapano. L’intervista S.M. de Candia Lunghe liste di attesa per visite specialistiche. Modi di fare non sempre limpidi Continua a pag. 2 il paginone • 5 Rileggendo la teologia di Lutero. Cenni biografici G. de Nicolo Sabato 4 novembre, ore 19,45 Veglia e festa missionaria in Cattedrale, a Molfetta Editoriale di Luigi Sparapano Anche intramoenia ma al centro la persona miSSioni • 7 Quarta edizione del percorso di formazione alla missione R. Carlucci Cultura • 6 Santa Veronica e una nuova statua di Arcangelo Testa F. Di Palo A ntonio è affetto da una patologia, non grave, ma da tenere sotto controllo. Dopo oltre un anno dall’ultima visita decide di consultare nuova- mente il medico specialista che lo ha tenuto in cura, così telefona al CUP della sua ASL che però lo rimanda al CUP dell’ASL dove lavora il suo medico. Al numero verde l’operatrice risponde che per quel medico non ci sono di- sponibilità, non c’è possibilità di prenotare perché sulla piattafor- ma non compaiono giorni dispo- nibili e consiglia ad Antonio di tentare di rintracciare il medico e chiedergli personalmente quali possibilità ci sono di farsi visitare. Rintracciato nel poliambula- torio dove lavora, il medico ri- sponde dal telefono dell’ufficio confermando che al momento non ha possibilità di prenotazio- ne e che, quando riaprirà la sua agenda, forse in novembre, sarà per prenotare nei primi mesi del 2018, date che certamente si esauriranno subito e quindi, bi- sognerà arrivare ad anno 2018 inoltrato. A meno che non ci si affidi ad un farmacista disponi- bile o al numero verde per vede- re se, in seguito a possibili disdet- te di altri pazienti, si possano li- berare posti in un tempo ravvi- cinato. Va dato atto al medico che la sua professionalità è rino- mata al punto di avere così tante richieste. Antonio manifesta la sua de- lusione e incertezza al telefono, tanto che il professionista pro- pone eventualmente una visita intramoenia. Il sito del Ministero della Salute chiarisce che «La libera professione intramuraria chiamata anche “intramoenia” si riferisce alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa. Il medico è tenuto al rilascio di regolare fattura e la spesa, come tutte le spese sani- tarie, è detraibile dalle imposte. Le prestazioni sono generalmen- te le medesime che il medico deve erogare, sulla base del suo contratto di lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso la normale operatività come medico ospedaliero. Le presta- zioni erogate in regime di intra- moenia garantiscono al cittadino la possibilità di scegliere il medi- co a cui rivolgersi per una pre- stazione». A questo punto Antonio chie- de quando si potrebbe fare la visita e il medico risponde che non c’è da aspettare un granché, anche subito; segue la domanda d’obbligo del paziente che, mo- noreddito con famigliari a carico, non può permettersi spese ecces- sive: qual è l’onorario? La cifra comunicata dal medico corri- sponde ad oltre il doppio di quello che sarebbe stata la spesa con servizio pubblico. Giusta- mente perché c’è un contributo alla ASL che ospita. Poi però lo specialista, pagato dallo Stato e quindi dalle tasse dei cittadini, parlando dal telefono del suo pubblico ufficio, ha pure l’ardire di proporre la solita solfa, cioè che se non c’è bisogno di fattura

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€ 0,50 ii

Direzione e AmministrazionePiazza Giovene, 470056 MOLFETTA (BA)tel. e fax 080 3355088Spedizione in abb. postaleLegge 662/96 - art. 2 comma 20/cFiliale di Bari - Reg. n. 230 del 29-10-1988Tribunale di Trani

Settimanale di informazione nella Chiesa di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi

anno

n.93 35www.diocesimolfetta.itwww.diocesimolfetta/[email protected]

Domenica 29 ottobre 2017

Direzione e AmministrazionePiazza Giovene, 470056 MOLFETTA (BA)tel. e fax 080 3355088Spedizione in abb. postaleLegge 662/96 - art. 2 comma 20/cFiliale di Bari - Reg. n. 230 del 29-10-1988Tribunale di Trani

il paginone • 4

500 anni della Riforma: dal conflitto

alla comunione

Dichiarazione congiunta

CHieSa • 2

Giornata della santificazione

universale

V. Bufi

In EvIdEnza

CHieSa loCale • 3

Ordinazione sacerdotale di Vincenzo Sparapano.

L’intervista

S.M. de Candia

Lunghe liste di attesa per visite specialistiche.

Modi di fare non sempre limpidi

Continua a pag. 2

il paginone • 5

Rileggendo la teologiadi Lutero.

Cenni biografici

G. de Nicolo

Sabato 4 novembre, ore 19,45 Veglia e festa missionaria in Cattedrale, a Molfetta

Editoriale di Luigi Sparapano

Anche intramoeniama al centro la persona

miSSioni • 7

Quarta edizione del percorso di formazione

alla missione

R. Carlucci

Cultura • 6

Santa Veronicae una nuova statuadi Arcangelo Testa

F. Di Palo

Antonio è affetto da una patologia, non grave, ma da tenere sotto controllo.

Dopo oltre un anno dall’ultima visita decide di consultare nuova-mente il medico specialista che lo ha tenuto in cura, così telefona al CUP della sua ASL che però lo rimanda al CUP dell’ASL dove lavora il suo medico. Al numero verde l’operatrice risponde che per quel medico non ci sono di-sponibilità, non c’è possibilità di prenotare perché sulla piattafor-ma non compaiono giorni dispo-nibili e consiglia ad Antonio di tentare di rintracciare il medico e chiedergli personalmente quali possibilità ci sono di farsi visitare.

Rintracciato nel poliambula-torio dove lavora, il medico ri-sponde dal telefono dell’ufficio confermando che al momento non ha possibilità di prenotazio-ne e che, quando riaprirà la sua agenda, forse in novembre, sarà per prenotare nei primi mesi del 2018, date che certamente si esauriranno subito e quindi, bi-sognerà arrivare ad anno 2018 inoltrato. A meno che non ci si

affidi ad un farmacista disponi-bile o al numero verde per vede-re se, in seguito a possibili disdet-te di altri pazienti, si possano li-berare posti in un tempo ravvi-cinato. Va dato atto al medico che la sua professionalità è rino-mata al punto di avere così tante richieste.

Antonio manifesta la sua de-lusione e incertezza al telefono, tanto che il professionista pro-pone eventualmente una visita intramoenia. Il sito del Ministero della Salute chiarisce che «La libera professione intramuraria chiamata anche “intramoenia” si riferisce alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa. Il medico è tenuto al rilascio di regolare fattura e la spesa, come tutte le spese sani-tarie, è detraibile dalle imposte. Le prestazioni sono generalmen-te le medesime che il medico deve erogare, sulla base del suo

contratto di lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso la normale operatività come medico ospedaliero. Le presta-zioni erogate in regime di intra-moenia garantiscono al cittadino la possibilità di scegliere il medi-co a cui rivolgersi per una pre-stazione».

A questo punto Antonio chie-de quando si potrebbe fare la visita e il medico risponde che non c’è da aspettare un granché, anche subito; segue la domanda d’obbligo del paziente che, mo-noreddito con famigliari a carico, non può permettersi spese ecces-sive: qual è l’onorario? La cifra comunicata dal medico corri-sponde ad oltre il doppio di quello che sarebbe stata la spesa con servizio pubblico. Giusta-mente perché c’è un contributo alla ASL che ospita. Poi però lo specialista, pagato dallo Stato e quindi dalle tasse dei cittadini, parlando dal telefono del suo pubblico ufficio, ha pure l’ardire di proporre la solita solfa, cioè che se non c’è bisogno di fattura

n.35 • Anno 93° • 29 ottobre 2017

2 chiesa universale

1 novembre Giornata della Santificazioneuniversalesull’esempio di don Ambrogio Grittani e don Tonino Bello

luce e viTaSettimanale di informazionenella Chiesa di Molfetta Ruvo Giovinazzo TerlizziUfficiale per gli atti di CuriaVescovoMons. Domenico CornacchiaDirettore responsabileLuigi SparapanoSegreteria di redazioneOnofrio Grieco, Maria Grazia la Forgia, Paola de Pinto (FeArT)AmministrazioneMichele LabombardaRedazioneRosanna Carlucci, Giovanni Capurso, Nico Curci, Susanna M. de Candia, Simona De Leo, Franca Maria Lorusso,Luca Mele,Gianni A. PalumboFotografia Giuseppe Clemente Progetto grafico, ricerca iconografica e impaginazione a cura della RedazioneStampaLa Nuova Mezzina MolfettaIndirizzo [email protected] internet www.diocesimolfetta.itCanale youtubeyoutube.com/comsocmolfettaRegistrazione: Tribunale di Trani n. 230 del 29-10-1988 Quote abbonamento (2016)€ 28,00 per il settimanale€ 45,00 con DocumentazioneSu ccp n. 14794705IVA assolta dall’EditoreI dati personali degli abbonati sono trattati elettronicamente e utilizzati esclusivamente da Luce e Vita per l’invio di informazioni sulle iniziative promosse dalla Diocesi.Settimanale iscritto a:Federazione ItalianaSettimanali CattoliciServizio Informazione Religiosa

La sede redazionale, in piazza Giovene 4, a Molfetta, è aperta lunedì e venerdì: 16,30-20,30giovedì: 9,30-12,30Altre informazioni su:

Missione: hobby o impegno battesimale?

ci si può mettere d’accordo. Forse non sarà il suo caso, ma sia lui che Antonio, e forse tutti noi, sap-piamo di come ci si possa ritrovare a sottoporsi a visita specialistica intramoenia, non oltre, ma in pieno orario di servizio pubblico, pagando fior di denaro e senza fattura. Colpa di Antonio e tanti altri che non denunciano e magari accettano il compromesso? Colpa di un sistema che protegge queste magagne? Colpa di quel verme che si chia-ma avidità e che divora la coscienza, anche se si è

ottimi specialisti? Chissà. Certo, i medici non fanno tutti così, ci sono professionisti onesti.

Antonio ringrazia e saluta il suo medico di (s)fi-ducia, ma non vuole saperne di sottostare al sistema. Per ora spera nella disdetta di altri pazienti, sempre più convinto che ci vuole fortuna anche ad amma-larsi: “chi può”, può mettersi di curarsi, e chi no, tira avanti. Finché va bene.

A quando una sanità che metta al centro solo la persona del paziente?

dalla prima pagina di Luigi Sparapano

Camminiamo sulla strada che han percorso i santi tuoi...Ogni volta che si avvicina la solennità di

Tutti i Santi e ricordando che in quel gior-no, 1 novembre, si celebra la Giornata

della Santificazione Univer-sale, mi vengono sempre in mente le parole di un famoso canto spiritual, sulla cui me-lodia erano state adattate delle parole in italiano: «Camminiamo sulla strada che han percorso i santi tuoi. Tutti ci ritroveremo dove eterno splende il sol». Il ritor-nello, poi, si conclude con una bella frase ad effetto: «O Signor, come vorrei che ci fosse un posto per me».

Il traguardo che viene pro-spettato ai cristiani mi sor-prende e mi affascina: tutti possiamo diventare santi (il capitolo V della Costituzione Dogmatica del Concilio Vati-cano II Lumen Gentium si intitola proprio «Universale Vocazione alla Santità nella Chiesa»). Inoltre, questo cammino non lo facciamo da soli ma insieme (Il Papa San Giovanni Paolo II nella Let-tera Novo Millennio Ineunte esorta a «riproporre a tutti con convinzione questa «misura alta» della vita cristiana ordinaria: tutta la vita della comunità ecclesiale e delle famiglie cristiane deve portare in questa direzione»).

Vivere insieme la fede cri-stiana, sperimentare nella comunità ecclesiale la grazia di Dio, percorrere la strada che conduce alla santità ri-cordando le parole di Gesù

“Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5, 48), mette in movimento un desi-derio comune di vivere l’amore a Dio e al prossimo

che in tanti uomini e donne si è realizzato in maniera eroica, cioè perfetta.

In questo cammino sento realmente di essere in buona compagnia, preso per mano da tanti uomini e donne di-chiarati santi dalla Chiesa: alcuni di questi sono partico-larmente vicini alla mia vita e sperimento ogni giorno che proteggono i miei passi.

Mi piace anche pensare che ci sono dei “santi di casa nostra”, ovvero persone che qualcuno ha anche conosciu-to personalmente, e che han-no dato prova di una carità senza misura verso i poveri e gli emarginati: mi riferisco al luminoso esempio di vita del Servo di Dio, il Vescovo don Tonino Bello, ordinato Pa-store della nostra Diocesi trentacinque anni fa (il 30 ottobre 1982) come pure all’altro Servo di Dio, il Sa-cerdote don Ambrogio Grit-tani, nato centodieci anni fa, l’11 ottobre 1907. Sono mo-delli di un’esistenza donata a Dio e al prossimo che mi affa-scinano e mi spingono ad imitarli: non sono certo di riuscirci pienamente perché le mie debolezze e i miei limi-ti sono tanti, ma sono convin-to che l’universalità della santità non mi esclude da questo cammino di perfezio-ne “alla portata di tutti”.

di Vito Bufi

n.35 • Anno 93° • 29 ottobre 2017

3chiesa locale

Coraggio e audaciaa cura di Susanna M. de Candia

vocazioni In dialogo con don Vincenzo Sparapano, giovane ruvese, che sarà ordinato sacerdote da Mons. Cornacchia martedì 31 ottobre ore 19 nella Concattedrale di Ruvo

Come ti senti a pochi giorni dall’or-dinazione?Sento che sarà un servizio bello ma

difficile. Bello perché sicuramente sarò amato dalla Chiesa, ho scelto di prosegui-re perché mi sono sentito amato e scelgo di amare la Chiesa. Mi aspetterà una vita bella, che prevederà uno sforzo non indif-ferente: siamo in un tempo in cui è una vera e propria impresa annunciare il vangelo nella nostra società e Chiesa. Mi aspetta un servizio non semplice, ci vorranno scelte audaci. Io intendo essere anche se-gno di contraddizione, come il Vangelo, anch’io mi aspetto di essere accettato o rifiutato. Sento che c’è una famiglia che mi aspetta (quella presbiterale), per cui ogni sacerdote sarà mio confratello e fratello.

C’è qualcuno che senti di voler ringra-ziare in particolare per questo tratto finale verso il traguardo più importante della tua vita?

Le persone che mi hanno accompagna-to durante i 5 anni di Seminario maggiore: il rettore don Luigi Renna (attuale vescovo di Cerignola, ndr) e per un tratto don

Gianni Caliandro e i compagni di corso con cui ho condiviso la formazione, perché hanno contribuito a farmi vivere un’espe-rienza di fraternità. Ciò mi ha permesso di avere una posizione in un gruppo e iden-tificarmi per quello che sono, mi sono la-sciato plasmare da quest’ambiente di fra-ternità.

Qual è il ricordo più bello che hai di questo cammino?

I momenti vissuti durante gli anni di corso. Avere dei fratelli vicino è stata una ricchezza: arrivare a fine giornata con persone accanto che ti possano ascoltare. È l’ascolto che ci fa crescere. Ecco perché è importante anche avere un padre spiri-tuale (il Signore parla attraverso le perso-ne). L’amato è ogni volto umano che incon-tri nella giornata, perché l’amore di un presbitero è nella Chiesa.

Quali sono state le difficoltà più significa-tive che hai incontrato?

I momenti in cui le persone hanno contra-stato il mio cammino a seguito delle mie scelte di coraggio.

Com’è nata la tua vo-cazione e a chi la comu-nicasti?

Mi sono sentito scelto per questo percor-so di vita. Già da bambino i miei catechisti, vedendo in me una predisposizione, mi avevano fatto la proposta di seguire un cam-mino di discernimento. Grazie a loro poi ho deciso di rendere nota la scelta ai miei geni-tori e al parroco che, contenti, mi hanno sostenuto; così sono entrato in seminario, strada che non conoscevo fino in fondo, ma con un pizzico di coraggio ho proseguito.

Da tre anni sei educatore in Semina-rio minore. Cos’ha rappresentato per te questa esperienza?

Essere educatore mi permette di alle-narmi ad essere un padre. I ragazzi hanno

bisogno di ascolto, aiuto nello studio, ma anche di vedere nell’educatore un punto di riferimento e una meta. Vivere l’attenzione verso i più piccoli è un tempo opportuno per spe-rimentarmi e formarmi al valore della paternità e sto continuando a vivere la bellezza della fraternità nei vari istanti della giornata.

Stare, essere presente in quasi ogni mo-mento nella comunità mi fa capire che il sacerdozio non è un lavoro, ma un mini-stero che caratterizza tutta l’esistenza e tutta la giornata.

Quali sono le preoccupazioni più grandi della tua scelta vocazionale?

Che le persone che mi sono affidate pos-sano perdersi e vivere non autenticamente, perché la responsabilità di un educatore e di un formatore è alta e la vita dei giovani dipende anche da chi ha un ruolo formativo. Non posso permettermi facilmente di sba-gliare, ogni errore può avere conseguenze nella vita di questi giovani.

La seconda è poter perdere l’entusiasmo. È facile averlo all’inizio quando tutto è nuovo, sarà difficile nel bel mezzo del ser-vizio. Non mi potrò mai perdonare quan-do questi due valori verranno meno.

E i tuoi auspici?Mi auguro di continuare a vivere la vita

fraterna con i confratelli. Sogno una fami-glia presbiterale dove ognuno si interessa dell’altro, dia la giusta attenzione e ascolto, senza divisioni. Vorrei essere punto di ri-ferimento delle persone e soprattutto dei giovani che vogliano una vita autentica.

Ci sono state figure di santità che ti hanno particolarmente segnato?

Don Pino Puglisi è una figura che mi ha accompagnato. Ho visto in lui un uomo con il coraggio di predicare un Vangelo difficile, in un mondo difficile, che spesso è stato rifiutato. L’uomo del coraggio, l’uo-mo del Cristo, l’uomo della Verità.

Poi don Tonino, per la testimonianza di fraternità, il suo essere fratello e padre. Anche lui ha fatto scelte coraggiose e con-trocorrente.

Infine, don Francesco Savino (attuale vescovo di Cassano all’Jonio, ndr) , perché ho fatto servizio pastorale per 3 anni pres-so la Basilica dei SS. Medici in Bitonto. Uomo dell’ascolto e padre. Ha avuto il coraggio di essere tra gli ultimi e a vantag-gio degli ultimi. Fondare comunità carat-terizzate dalla fraternità come l’Hospice per i malati terminali, la casa di accoglien-za per ragazze-madre, una per malati di AIDS e una per senzatetto, indica che ha seminato il Vangelo in un terreno arido.

Come può un giovane oggi riconosce-re la vocazione della propria vita?

Attraverso la lettura della propria esi-stenza, di ciò che si sperimenta nel quoti-diano. Un valore che può condurre un giovane verso la propria vocazione è la logica dell’amore. Ogni vocazione è una scelta d’amore. Un interrogativo che i gio-vani possono porsi è: dove si sentono amati? Dove si sentono autenticamente a loro agio? Dove possono esprimersi? De-cisive sono le persone che ti stanno a fianco, a cui puoi affidare la tua vita. Si comprende la vocazione con il tempo, grazie all’amore e alle persone.

Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi

•Vincenzo Sparapano•26anni•SS.Redentore-RuvodiPuglia•LiceoScienzesociali,BaccelieratoinS.

Teologianel2015SeminarioReg.Molfetta•AttualmenteVicerettoreSeminarioVesco-

vileeCollaboratorealCuoreImm.diMolfettaconServizioallacatechesi,animatoregiovanidiAC,ministranti

•Diacono:24/09/2016-Presbitero:31/10/2017

«Vorrei essere punto di riferimento delle persone e soprattutto dei giovani che vogliano una vita autentica”

n.35 • Anno 93° • 29 ottobre 2017

4 il paginone

500 anni della riforma 31 ottobre 1517-2017, memoria del giorno in cui Martin Lutero affisse le 95 tesi sulla porta della cattedrale di Wittenberg.Riportiamo il messaggio congiunto tra Cattolici e Luterani, del 31 ottobre 2016

Nel corso della celebrazione della Preghiera Ecumenica Comune, nella Cattedrale Lute-rana di Lund, Papa Francesco e il Vescovo Munib Yunan, Presidente della LWF (Luthe-ran World Federation) hanno firmato la Di-chiarazione congiunta.

«Rimaneteinmeeioinvoi.Comeiltralciononpuòportarefruttodaséstessosenonrimanenella

vite,cosìneanchevoisenonrimaneteinme»(Gv15,4).

Con cuore riconoscenteCon questaDichiarazione Congiunta,

esprimiamogioiosa gratitudineaDioperquestomomentodipreghieracomunenellaCattedralediLund,concuiiniziamol’annocommemorativodelcinquecentesimoanni-versario della Riforma. Cinquant’anni dicostanteefruttuosodialogoecumenicotracattolicieluteranicihannoaiutatoasupe-raremoltedifferenzeehannoapprofonditolacomprensioneelafiduciatradinoi.Altempostesso,cisiamoriavvicinatigliuniaglialtritramiteilcomuneservizioalprossimo,spessoinsituazionidisofferenzaediperse-cuzione.Attraversoildialogoelatestimo-nianza condivisanon siamopiùestranei.Anzi,abbiamoimparatocheciòcheciunisceèpiùgrandediciòchecidivide.

Dal conflitto alla comunioneMentresiamoprofondamentegratiperi

donispiritualieteologiciricevutiattraversolaRiforma,confessiamoedeploriamoda-vantiaCristoilfattocheluteraniecattolicihanno ferito l’unità visibiledella Chiesa.Differenzeteologichesonostateaccompa-gnatedapregiudizieconflittielareligioneèstatastrumentalizzataperfinipolitici.LanostracomunefedeinGesùCristoeilnostrobattesimoesigonodanoiunaconversionequotidiana, grazieallaquale ripudiamo idissensieiconflittistoricicheostacolanoilministerodella riconciliazione.Mentre ilpassatononpuòesserecambiato,lamemo-riaeilmododifarememoriapossonoes-seretrasformati.Preghiamoperlaguarigio-

nedellenostreferiteedellememoriecheoscuranolanostravisionegliunideglialtri.Rifiutiamocategoricamenteogniodioeogniviolenza,passati epresenti, specialmentequelliattuatiinnomedellareligione.OggiascoltiamoilcomandodiDiodimetteredaparteogniconflitto.Riconosciamochesia-moliberatipergraziapercamminareversolacomunioneacuiDiocontinuamentecichiama.

Il nostro impegno per una testimonian-za comune

Mentresuperiamoquegliepisodidellastoriachepesanosudinoi,ciimpegniamoatestimoniareinsiemelagraziamisericor-diosadiDio,rivelatainCristocrocifissoerisorto.Consapevolicheilmododirelazio-narcitradinoiincidesullanostratestimo-nianzadelVangelo,ciimpegniamoacre-scereulteriormentenellacomunioneradi-catanelBattesimo,cercandodirimuovereirimanentiostacolicheciimpedisconodiraggiungerelapienaunità.Cristodesiderache siamouno, così che ilmondopossacredere(cfrGv17,21).

Moltimembri delle nostre comunitàaspiranoariceverel’Eucaristiaadun’unicamensa, come concreta espressionedellapienaunità.Facciamoesperienzadeldolo-rediquanticondividonotuttalalorovita,manonpossonocondividere lapresenzaredentricediDio allamensa eucaristica.Riconosciamolanostracomuneresponsa-bilitàpastoraledirispondereallaseteeallafamespiritualidelnostropopolodiessereunoinCristo.Desideriamoardentementeche questa ferita nel Corpo di Cristo siasanata.Questoèl’obiettivodeinostrisfor-ziecumenici,chevogliamofarprogredire,ancherinnovandoilnostroimpegnoperildialogoteologico.

PreghiamoDio che cattolici e luteranisappianotestimoniareinsiemeilVangelodiGesùCristo,invitandol’umanitàadascoltaree accogliere la buonanotiziadell’azioneredentricediDio.ChiediamoaDioispirazio-ne,incoraggiamentoeforzaaffinchépossia-

moandareavanti insiemenelservizio,di-fendendoladignitàeidirittiumani,special-mentedeipoveri,lavorandoperlagiustiziaerigettandoogniformadiviolenza.Diocichiamaadessereviciniacolorocheaspira-noalladignità,allagiustizia,allapaceeallariconciliazione.Oggi,inparticolare,noial-ziamolenostrevociperlafinedellaviolen-zaedell’estremismoche colpiscono tantiPaesiecomunità,einnumerevolisorelleefratelliinCristo.Esortiamoluteraniecatto-licialavorareinsiemeperaccoglierechièstraniero,pervenireinaiutodiquantisonocostretti a fuggire a causadella guerra edellapersecuzione,eadifendereidirittideirifugiatiediquanticercanoasilo.

Oggipiùchemaicirendiamocontocheilnostrocomuneservizionelmondodeveestendersi a tutto il creato, che soffre losfruttamentoeglieffettidiun’insaziabileavidità.Riconosciamoildirittodellefuturegenerazionidigodereilmondo,operadiDio,intuttalasuapotenzialitàebellezza.Preghiamoperuncambiamentodeicuoriedellementicheportiadunaamorevoleeresponsabilecuradelcreato.

Uno in CristoInquestaoccasionepropiziaesprimiamo

lanostragratitudineaifratellieallesorel-le delle varie Comunioni e Associazionicristianemondiali che sonopresenti e siunisconoanoiinpreghiera.Nelrinnovareilnostroimpegnoaprogrediredalconflittoallacomunione,lofacciamocomemembridell’unicoCorpodiCristo,alqualesiamoincorporati per il Battesimo. Invitiamo inostri compagni di strada nel camminoecumenicoaricordarciinostriimpegnieadincoraggiarci.Chiediamolorodiconti-nuareapregarepernoi,dicamminareconnoi,di sostenercinell’osservare i religiosiimpegnicheoggiabbiamomanifestato.

Appello ai cattolici e ai luterani del mondo intero

Facciamoappelloatutteleparrocchieecomunitàluteraneecattoliche,perchési-anocoraggioseecreative,gioioseepienedisperanzanelloroimpegnoacontinuarelagrandeavventuracheciaspetta.Piutto-stocheiconflittidelpassato,ildonodivinodell’unitàtradinoiguideràlacollaborazio-ne e approfondirà la nostra solidarietà.StringendocinellafedeaCristo,pregandoinsieme, ascoltandoci a vicenda, vivendol’amorediCristonellenostrerelazioni,noi,cattolicieluterani,ciapriamoallapotenzadi DioUno e Trino. Radicati in Cristo erendendoaLuitestimonianza,rinnoviamolanostradeterminazioneadesserefedeliaraldidell’amoreinfinitodiDiopertuttal’umanità.

Dal conflitto alla comunione

n.35 • Anno 93° • 29 ottobre 2017

55il paginone

La biografia•MartinLuteronascenel1583aEisle-beninTuringia;

•Nel1505dopoesserescampatoaunfulmine feceunvotoasant’AnnaedentrònelmonasterodegliagostinianidiErfurt;

•Nel1507èordinatosacerdote;•Nel1512èdottorediteologiaaWit-

tenberg dove in-segnerà bibbia;iniziarà anche lasua predicazioneeilministeronel-lastessacittà;• Il 31 ottobre1517 l’affissionedelletesisulporta-le diWittenberg,nondatuttiglistu-diosi ritenutaunfattostorico.Certoèchele95tesifu-rono stampate,diffusenell’univer-

sitàperladiscussioneeinseguitoarri-varonoindiverseregioni.ÈritenutadatuttiladatadiiniziodellaRiformapro-testante;

•1521 scomunica del papa Leone X.FattorapireecustoditonelcastellodiWartburg;inizialatraduzioneintede-scodell’interaSacraScrittura;

•Nel1522Luteroesponemediantedi-scorsiescrittilasuaposizione;sisvi-luppalarivoltadeicontadini,spintidariformatori radicali (p.es. ThomasMüntzer).Luterosostienelelororichie-ste,marifiutaogniformadiprotestadisordinata;

•Nel1525LuterosposaKatharinavonBora,originariamentemonaca,dacuihaseibambini.

•1530:Confessioneaugustanaispiratada Lutero, composta daMelantoneda portare alla dieta imperiale diAugusta;

•Luteromuore il 18 febbraio 1546 aEisleben ed è sepolto il 22 febbraionellaSchlosskirchediWittenberg.

Insieme ad alcuni delegati diocesani per l’ecumenismo della Puglia, ho avuto modo di partecipare, dal 22 al 28 agosto,

a una visita sui luoghi tipicamente luterani della Germania e, nello stesso tempo, a un approfondimento della spiritualità dell’u-nità promossa da C. Lubich. È stato un gruppo del movimento da lei fondato che ha organizzato il viaggio. Siamo stati ospi-tati in due centri: a Zwochau e a Ottmaring.

Risulta difficile sintetizzare i numerosi contenuti e raccogliere i tanti nomi e luoghi che abbiamo potuto ascoltare e visitare in un itinerario che da Wittenberg, dove Lu-tero iniziò la Riforma con l’affissione delle tesi, ci ha portati a a Wortburg, dove rima-se nascosto per 10 mesi dopo la scomunica del papa e il bando dell’imperatore; fino a Erfurt, nel cui monastero agostiniano entrò quando scoprì la sua vocazione, e a Lipsia, dove tenne una disputa con il teologo cat-tolico G. Eck, e Augsburg, dove nel 1530 fu firmata la Confessione augustana e, nel 1999, la Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della Giustificazione, tra luterani e cattolici.

Diversi luterani e un valdese facevano parte del gruppo che partecipava al Semi-nario in Germania e che abbiamo impara-to a conoscere meglio, in uno spirito di condivisione e di ascolto reciproco.

Vorrei soffermarmi qui sull’intervento di S. Günther, direttore degli studi al Pre-digtseminar di Wittenberg, dal titolo: M. Lutero, il professore del nord. Ha eviden-ziato i diversi modi di chiamare la Riforma, sulla base della distanza culturale tra i popoli aldilà e aldiquà delle Alpi, ad esem-pio: scontro di culture, certamente un dato da non sottovalutare per comprendere lo svolgersi degli avvenimenti in seguito agli insegnamenti di Lutero. Mentre nella sede romana se ne parlava e si auspicava un concilio, per cui la riforma era decisa, c’erano in Germania delle tensioni per i pagamenti dovuti a Roma e il commercio delle indulgenze. L’impressione che ebbe Lutero, quando si recò alla sede del papa nel 1511, a 28 anni, fu negativa, oltre al fatto che non fu ascoltata la richiesta del-la sua parte. Del resto era visto nell’Urbe in modo non proprio positivo. In realtà, la teologia di Lutero attinge alla mistica tedesca del 1300. Da Taulero aveva capito che non l’ordinazione fa il prete, ma la devozione, cioè il battesimo.

Le radici teologiche del suo pensiero

sono nella Scrittura, in quanto viene inte-riorizzata, come la sua intuizione della giustizia di Dio, nella famosa esperienza della torre, per cui la giustizia è data da Dio per la fede in Cristo. Lutero sottolinea la capacità teologica della lingua tedesca, al pari del latino, del greco e dell’ebraico. Gesù Cristo è importante per la salvezza umana.

Bisogna dire che Lutero scatenò il dibat-tito con Roma sulle indulgenze, con l’affis-sione delle 95 tesi, in un contesto che ve-deva le reliquie esposte e connesse con un’offerta dei fedeli. Quando la questione arrivò a Roma il papa la affidò all’agostinia-no Gabriele della Volta, generale dell’ordi-ne. Purtroppo l’incomprensione crebbe senza che ciascuno tenesse conto dei pre-supposti del suo interlocutore.

Ci sono alcuni punti di forza di Lutero, che possono arricchirci. La fede incondi-

zionata nell’amor di Dio e la scoperta della giustificazione: Dio ci ama gratuitamente e ci fa buoni, ci rende giusti.

La mistica della parola e della fede. Sap-piamo quanta forza ha, nella spiritualità di Lutero, la parola di Dio che ci fa morire e risorgere. È la grande protagonista della vita cristiana. L’esperienza cristiana come vita estatica, per cui Lutero insegnava a porta-re le cose all’essenziale.

Se provassimo a dialogare profondamen-te con Lutero, scopriremmo che forse non era proprio contrario all’Eucaristia come si è sempre detto, non era contrario a Maria, avendo scritto un commento al Magnificat e celebrato e predicato per tanti anni in tedesco nella StMarienkirche a Wittenberg. Forse si diffiderebbe dell’individualismo e soggettivismo che si dice abbia generato, ma se ascoltassimo bene, la sua questione non era sul papa, ma su una chiesa basata sulla Parola di Dio e il primato della media-zione di Cristo.

Rileggendo la teologia di Lutero a cura di Giovanni de Nicolo

ecumensimo Seminario di Studi Ecumenici. Uno sguardo sulla Riforma alla luce della spiritualità dell’unità

Guarda il film Martin Lutero

n.35 • Anno 93° • 29 ottobre 2017

6 culTura

di Francesco Di PaloSanta Veronica e una nuova statuadi Arcangelo Testa

restauro Note a margine di un riuscito restauro nella chiesa dell’Arciconfraternita del Carmine a Ruvo

Unnuovorestauroe‘nuo-va’acquisizionealpatri-moniostoricoeartistico

dellaDiocesi. Volutodall’Arci-confraternita del Carmine diRuvo,epromossodalrettoreepadrespiritualedellastessadonFabioTangariedalprioreRaf-

faeleCampanale,èstatocom-pletatoilrestaurodellastatuadi Santa Veronica, parte inte-grantedelcicloplasticoispiratoallapassione emortediGesùchecomprendetral’altro,comenoto, lacelebre immaginedelCristo portacroce,operadiFilip-po Angelo Altieri (1674). Sitratta di una statua del tipodetto “vestito”, cioè con abitiveri per accentuarne il valoremimetico,raffiguranteladonnacompassionevoleche,secondogliapocrifi,avrebbeasciugatoilvoltogrondantesanguediGesù,sulla viadel Calvario. Sul linooffertodallapiadonnarimaseimpressa l’immagine del Diopercossoesofferente.

Storia complessa quella disantaVeronica.IcosiddettiAtti di Pilatoriportanounepisodioslegatodallapassione:unadon-nadinomeBerenike(Veronicainlatino),mossadadisperazioneperlasalutedelfigliolo,avvicinòilSalvatoreeconfedeglitoccòilmantelloottenendolaguari-gionesperata.Chesialastessadonna–comeanchesiècredu-to–poiaccorsaadasciugareil

voltodiGesù? Stadi fatto cheVeronicaderivadavera iconaecioèdal tessuto con impressol’acheropitoVoltoSantoveneratoaRoma.Nelcentrodellacristia-nità esso fu condotto– anchesottoquestoaspettofiorisconolenarrazioni–dallastessadon-naoppure,dopoilsequestro,daunfunzionarioromanochenefecedonoall’imperatoreTiberio.Quest’ultimo,asuavoltaalcon-tatto con la reliquia,ne speri-mentòpersonalmenteilpotereefuguaritodallalebbra(cosìinVindicta Salvatoris, altro testoapocrifo).IlsacrolinogiunsepoiinpossessodelpapasanClemen-teefuconservatoinSanPietroquale“picturaDominivero”.

La statuadi Ruvo, assecon-dandolatradizioneiconograficacheebbeasvilupparsisindalXVsecolo,presentalaSantaisolata,cioènoninrelazioneall’incontroconGesùcomenellescenedellaViaCrucis. Il volto giovanile eincorniciato nella fluente emossa capigliatura, è segnatodall’espressionedivelatamesti-ziaedallosguardoalcielo;laboccadischiusailtantoperfarvederel’arcatadeidentiecomeaprofferireparoledicontrizio-ne.Protendelebracciainavantieostentaall’osservatoreilpannocon impresso il volto santo(quest’ultimo,come levesti,direcentissimorifacimento).

Peralcunenotedella storiacriticavasottolineatochel’Arci-confraternitaperlarealizzazionedelsimulacro,ancoraunavoltasi rivolseaprestigiosabotteganapoletana, in questo caso aquelladiArcangeloTesta(1786-1859), scultore chedominò lascenadellasculturadidestinazio-ne religiosaper tutta laprimametàdell’Ottocento.Inmancan-za,almomento,didocumenta-zionearchivisticailsoloconfron-tocon la statuadell’AddoloratanellaConcattedralediGiovinazzo–malosguardopotrebbeallar-garsiadaltreoperedellaimpo-nente produzione –, con cui

condivideanchelaparti-colaritàdelnaso legger-menteadunco,quasi‘fir-ma’delloscultore,èba-stevole a consolidarel’attribuzione.Ladatazio-nedell’AddoloratadiGio-vinazzo al 1851, comedocumentatodaFrance-scodeNicolo, equella1853 dellaDolorosa diPietramelara, anch’essaassaivicinaneilineamen-tieneidettaglitecniciecompo-sitiviallanostraimmagine,con-sentedi collocarenello stessoscorciodiannilacronologiadellaVeronicadiRuvo.Nonèl’unicastatuadelTestanellachiesadelCarmine: sull’altaremaggiore,proprioinpendantconlanicchiadellaVeronicaequindiforseco-eva anchenella cronologia, ècollocata la statuadell’Angelo custode, antico cultopromossodallaconfraternitaoranonpiùpraticato,cheappareconampiomarginedisicurezzariconducibi-leallastessasgorbia.

Maalloscultoreandavaancheattribuita,cosìcomechiaramen-tesievincedell’unicafotosuper-stite,laveneratissimaemiraco-losastatua“vestita”diSanta Fi-lomena,metadi pellegrinagginellachiesadeiCappuccini.Lastatuadella“santina”,accompa-gnatadaduegraziosiangiolettiche reggevanogli attributidelmartirio,nonesistepiù,purtrop-po ‘vittima’ eccellente di uno‘zelo’daitrattiiconoclasti,ase-guitodella rigidaapplicazionedella riforma liturgica e dellarevisionedell’elencodeisantidapartedellaSacraCongregazionedeiRiti(1962).

In conclusione con questeulterioripresenzesiconfermalapredilezionedelTesta,capacediinterpretareilsentimentodevo-toedareformesensibiliepro-fondamenteispirateall’affollatoparadisoregnicolo,dapartediprestigiosicommittentipugliesilaici,religiosiedecclesiastici.SeSan Severodetiene ilmaggior

numerodisimulacritestiani(benunaventina), lapresenzadelloscultoreècapillarmentediffusasu tutto il territorio regionale,cosìcomelofuintutteleprovin-cedelRegno,SiciliaeSardegnacomprese.

AncheicomunidellanostraDiocesinonmancaronodigrati-ficareloscultore,richiedendogliimportantisimulacricomequel-lidiSan BenedettoeSan GaetanoinMolfetta,segnalatidadeNi-colo (si veda Luce e Vita n.37/2015)edeiSanti Medicinellastessacittà(DiPalo,LuceeVitan.35/2016).Numeroseanchelestatue aGiovinazzo: oltre allacitataAddolorata,anchelabellaMadonna del Carmineeunasi-nuosaImmacolata.

SottotaleaspettoilrestaurodiSantaVeronica,oltrearestituireallanostraattenzione,affrancatadaidannideltempo,unaimma-gineche rischiavadiesseredi-menticata, apreunaulteriore‘finestra’ sulla comprensionedelladevozioneedell’arteneisecoli,nelterritoriodiocesano.

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7chiesa locale

Ora è tempo di missione/4missioni Quarta edizione del percorso di formazione e preparazione alla partenza ad gentes. Sette appuntamenti da novembre a maggio

di Roberta Carlucci

Ora è tempo di missione ri-parte dome-

nica 12 novembre2017esisvolgeràperunweekendalmesefinoamaggio2018.L’itinerariodiprepa-razioneallamissio-ne,dopoaver vistotantiragazzipuglie-si avvicinarsi, for-marsi e tante voltepartire per le terredimissione, tornaperil4°annoconse-cutivoconilsuppor-todelCentroMissio-narioDiocesano,delServizio diocesanoperlaPastoraleGio-vanile,dell’AMI-As-sociazioneMissiona-riaInternazionaleedelSegretariatoMis-sioniEstereCappuc-cinidiPuglia.

Il percorso cercadioffrireun’oppor-tunitàdiformazionea giovani compresiin una fascia d’etàindicativatrai18ei35anni,interessatialletematichemis-sionarie, a esperienze di prossimità eservizio o alla possibilità di partire inestateperterredimissione(Albania,Ro-mania,Tanzania).

Isetteappuntamentimensiliprevistisiterrannoinalcunicasididomenicaoinaltridalpomeriggiodelsabatoalpome-riggiodelladomenicaesisvolgerannoinprevalenza presso la Casa Fra’ CamilloCampanelladiGiovinazzo, sitanell’areadelconventodeifratiCappuccini.

Grazie alla presenzadi ospiti espertisulletematichedaapprofondire,siparle-ràdiglobalizzazione,multicultura,mis-sionarietà,impegnoperlapace,globaliz-zazione e conseguenze nelle terre dimissione,educazioneanuovistilidivita.Alcontempo,sivivrannoancheesperien-zediservizioeformazionesulcampo.

Ancheloscorsoannosisonoavvicina-tepersonechehannoraccontatolepro-prieesperienzediprossimitàconimigran-ti,conipoveri,dicuraversoilCreato,e,duranteivariweek-end,sonostativissu-timomentidicondivisioneediconvivia-

litàdelledifferenze,comepiacevadireadonTonino (le cui riflessioni sono statesemprepresentidurante gli incontri). Afinepercorso,alcunisonopartitiperl’Al-bania,altriperlaRomaniaeperlaTan-zania.

Nelleprossimesettimanepubblichere-moalcunetestimonianzedeiragazzichesonopartiti la scorsa estate, dopoaverricevuto ilmandatomissionariodal ve-scovodellanostradiocesiS.E.Mons.Do-menicoCornacchiadomenica28maggiodurante ilmeeting regionale diMissioGiovani.

•12novembre2017-Iniziamoacammi-nare

•2-3dicembre2017-Multiculturae in-tercultura

•28 gennaio 2018 - Globalizziamo... lapace

•17-18febbraio2018-Nuovistilidivita•17-18marzo2018-Mondialità•28-29aprile2018-AssembleaAMIFaenza•maggio2018-Festamissionariaeman-datoaipartenti.

economato Rendia-mo note le contribuzioni pervenute per le Missioni nello scorso anno pastorale

Offerte Giornata Missionaria 2016MOLFETTASantaMariaAssunta-Cattedrale €400,00SanCorrado-Duomovecchio €100,00SanGennaro €200,00Immacolata €150,00SanDomenico €600,00SacroCuorediGesù €510,00SanGiuseppe €450,00SanBernardino €300,00SantaTeresa €300,00SanPioX €100,00Sant’Achille €400,00SantaFamiglia €150,00SanPietro €150,00

RUVO DI PUGLIASantaMariaAssunta-Concattedrale €250,00SanGiacomo €250,00SS.moRedentore €160,00SanDomenico €250,00SantaLucia €1.000,00SanMicheleArcangelo €300,00SantaMariaImmacolata €100,00SantaFamiglia €120,00SS.Medici €100,00SuorediscepolediGesùeucaristico €70,00Ist.SacroCuoreFigliediMariaAux €250,00

GIOVINAZZOSantaMariaAssunta-Concattedrale€80,00SanDomenico €350,00Sant’Agostino €450,00SanGiuseppe €210,00MariaSS.Immacolata €300,00SpiritoSanto €50,00

TERLIZZISanMichele-Concattedrale €600,00SantaMariadiSovereto €400,00SanGioacchino €650,00Immacolata €1.000,00SS.Medici €250,00SS.Crocifisso €450,00SantaMariaStella €550,00SuoreAncelledelSantuario €170,00

TOT. € 12.170,00

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8sp

irit

ualita

XXX domenica t.o.2aSettimanadelSalterio

Prima Lettura: Es 22,20-26Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voiSeconda Lettura: 1Ts 1,5c-10Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo FiglioVangelo: Mt 22,34-40Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso

“LagerarchiadiDio”.Chiamia-mocosìquestapaginaevan-gelica.Ladomandadeifarisei

nonèfruttodisterileaccademia.Re-almentelescuolerabbinichesiinter-rogavanoqualefosseilcomandamen-to“grande”.Imaestridellaleggecon-tavano613precettiintuttalaleggediMosè e il pio ebreo si domandavaqualeavesselaprecedenza,perpoterrealmentevalutarel’osservanzadellaleggedelSignoredinanziallapropriacoscienza.Sì,perchélavitaèfattadiprioritàenontuttoèsullostessopiano,anchelevarieformedibeneelestesseparolediDio.L’autoredellaIletteradiGiovanniriconosceràquestoaspettoinnegativo,dicendocheesisteun“pec-cato che conduce allamorte” e un“peccatochenonconduceallamorte”.Ilcatechismohaelaboratoleformuledi“peccatograve”e“peccatoveniale”.Ilproblemaèchenonhaelaboratolestesse formule inpositivo:“bene im-pellente”e“beneminore”.Malanostracoscienzasentecheesistequestorisvol-todellamedaglia. A volte ancheunbeneminorepuòesserecogente,mabisognasaperlo.Ladomandaquindicista tutta.Gesù interpreta il testodelDeuteronomiofacendounagerarchia:un“grande”oprimocomandamentoeunsecondocomandamento.Dicendocheilprimoèlafontedelsecondo.Ilsecondoè“similealprimo”.ADio ilprimoposto, ai fratelli, a cascata, ilpostochederivadall’amoredatoaDioericevutodaLui.Sembradireiltestochelacaritàversoilprossimoverificailrap-portoconDio:senonamiiltuoprossimo,il tuorapportoconDioè falso,perchéDioèlafontedell’amoreoffertoedona-to.Laprimaletturacioffrelospuntopercapireilsensodell’amorealprossimoeci indica la tipologiadel prossimodaamare:ilforestiero,lavedova,l’orfano,ilpovero.Capiamoallora che la caritàautenticahaallabaselagiustizia.Unacaritàsenzagiustiziaèunafalsacarità.Amareilprossimononè“dargliquellochesimerita”,maquello“cheglispetta”.

diRaffaele Gramegna

ulTima pagina

ComunItà CaSa - Ruvo

corri per il bello 1a ed.Sichiama“Corriper ilBello” laIEdizionedella corsa campestre che l’AssociazioneC.A.S.A.organizzaperil29ottobrepressolasuasede,sullastradaprovincialeRuvo–Ca-lendano,incollaborazioneconlaSSDNetiumdiGiovinazzoeconleagenziedicomunica-zioneImprontaeventieOttopiùottoedilpa-trociniodellaASLBariedeiComunidiMol-fetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. L’iniziativainaugura il calendariodelle celebrazionidellaDiocesidiMolfetta,Ruvo,GiovinazzoeTerlizziperiventicinqueannidallamortedidonTonino,inungiornosignificativo:vigiliadeltrentacinquesimoanniversariodellasuaconsacrazioneepiscopalecheavvenneaTricaseil30ottobre1982.Lamanifestazioneèrivoltaaipodistiama-torialiedagonistiditutteleetà,dellaDio-cesioltrechedeipaesilimitrofi.Lacorsacampestresidisputeràsuduecir-cuiti:unoamatorialeedunoprofessionisti-co, entrambi all’internodella ComunitàC.A.S.A. che, conquestagiornata, vuoleaprirelesueporteaquantinonconosconoodesideranoriscoprirequesti luoghi,nelsegnodiciòchecihainsegnatodonTonino:“Dasolinonsicamminapiù”.Unagiornatadifesta,conl’animazioneelaguidaespertadegliospitidellacomunitàcoinvoltinellostafforganizzativo.Suiprossiminumeriampiacronacadell’e-vento.

GRuppI dI pREGhIERa dI S.pIo

X convegno diocesanoPadre Pio Annunciatore e Testimone della Gioia del Vangeloèiltemadel10°convegnodiocesanodeigruppidipreghieradiPadrePiodaPietrelcinacheavràluogopressolaparrocchiasant’Achilleinmolfettail4no-vembre2017.Nella sua recente LetteraPastoraleilnostroVescovocihaoffertoleindicazioniper il camminodiocesano inquestonuovoannopastorale.Valgonoan-chepernoi,GruppidiPreghiera!SappiamobenecomeilveneratoSanPios’èconsumatosinoallafinedellasuavitaperriversare la “gioiapiena” (cfrGv.15,11),portatadaGesù,nelcuorediquantihannoavutolagraziastraordinariadipoterloin-contrare.Lasuamissionecontinua!PapaFrancesco,rivolgendosiaiGruppidiPreghieradiPadrePioraccoltiinPiazzaSanPietroperilloro Giubileoil6Febbraio2016,cosìsiesprimeva:«PadrePioèdiventato,attraverso ilministero della Confessio-ne,  una carezza viventedel Padre, cheguarisceleferitedelpeccatoerinfrancailcuoreconlapace».VivremoilnostroConvegnoDiocesanoSABATO4NOVEMBRE2017Ore16,00RadunodeiConvegnistipressola

ParrocchiaSant’AchilleinMolfettaOre16,15Salutoepreghiera introduttivadell’AssistenteDiocesano,Sac. Michele Del VecchioOre16,30RelazionedelRev.do padre Mar-ciano Morra,o.f.m.,giàSegretarioGenera-ledeiGruppidiPreghieradiPadrePio,sultema:Padre Pio annunciatore e testimone della gioia del VangeloOre18,00RecitacomunitariadelRosarioOre18,30SolenneConcelebrazioneEucari-sticapresiedutadalnostroVescovoS.E. Mons. Domenico Cornacchia Ore20,00SalutiepartenzeLapartecipazioneèapertaatutti.

ConSultoRIo dIoCESano

Percorso con i futuri genitoriVenerdì 27 ottobre 2017Il dono di una nuova vitasor.Giovanna,GiusyeMicheleLunedì 30 ottobre 2017Gravidanza, un cammino di coppiaFrancescaIuspa-ginecologaMartedì 7 novembre 2017Travaglio, parto e post partum:l’ostetrica rispondeRobertaMancinieCristinaAllegrettaOstetricheGiovedì 9 novembre 2017Alimentazione e gravidanzaCosimoGadaleta-nutrizionistaMartedì 14 novembre 2017I primi giorni: imparare a prendersi curaSilviaRana-pediatraeLuciaVelardi-infermierapediatricaGiovedì 16 novembre 2017Noi in attesa: timori e speranzeMiriamMarinelli-psicoterapeutaLunedì 20 novembre 2017Un legame di amoreClaudiaTurturro-psicologaGiovedì 23 novembre 2017Coccole sonore, segni di tenerezzaLuciaTatulli-musicoterapistaLunedì 27 novembre 2017Da coppia… a genitoriTaniaSolimini-psicoterapeutafamiliareGiovedì 30 novembre 2017Accogliere la vita che nascedonIgnazioPansiniInfoeprenotazionialnum.080/3975372dalle17alle20.

SalESIanE - Ruvo dI puGlIa

la notte dei santiLaseradel31ottobre,dalle21alle23.30,festaedivertimento,perseguireleormedeiSantieviveredafiglidellaluce,perragazzida12a20annipresso l’Oratorio SacroCuore.PerinfoC.soJatta,19aRuvodiPugliaT.3403325912fbgiovannigiòbosco.