Camminiamo insieme 5

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REDAZIONE P. Damian Frunza Salvatore Burrometo Irene Cafiso Chiara Boscarino La voce del Parroco... E-mail [email protected] Sede Parrocchia Angelo Custode C.so V. Veneto 328 Tel. 0932.622146 Hanno collaborato: P. Angelo Sparacino Chiara Boscarino Giovanna Nobile Giovanni Iacono Salvatore Burrometo Irene Cafiso Valentina Antoci Mariacarmela Di Rosa Gianni Mazza Gianna Desimone Fra Damian Frunză Grafica: Salvatore Burrometo Foto: Fra Damian Frunză Fra Damian Frunza Italiani p siete infelici? erchè Anno 1 - n° 5 Maggio 2012 Insieme Parrocchia Angelo Custode Frati Minori Conventuali Ragusa Camminiamo l numero 5° del nostro giornalino parrocchiale esce proprio nel I periodo del mese di Maggio dedicato alla Vergine Santa e per noi in particolare proprio nel mese dove, dopo un anno di catechismo, p o s s i a m o raccogliere i frutti della grazia del Signore per ogni bambino e genitore attraverso l'opera generosa dei catechisti. Giorno 13 è la festa della prima confessione, giorno 20 quella della Prima Comunione e giorno 27 quella della Cresima. Voglio augurarci che tutto non si riduca a festa esterna ma che queste celebrazioni, sia per i genitori, sia per i padrini, sia per gli amici e invitati, sia in particolare per gli stessi interessati, lascino dei segni meravigliosi di presa di coscienza di un cammino spirituale, per una vita di coerenza tra il credere e l'operare, tra il conoscere e l'esempio, tra la vita di gruppo e la vita individuale. La Vergine Santa sarà la mamma buona per tutti noi che ci prende per mano e ci conduce a Gesù. In Giovanni cfr 19, 26-27 troviamo: «Gesù allora vedendo la madre e l accanto a lei il discepolo che Egli amava disse alla madre: «Donna ecco tuo figlio!». Poi í disse al discepolo: «Ecco la tua Madre» e da quel momento il discepolo la prese con sé. In quel figlio ci siamo noi, noi peccatori, noi impegnati a lottare e a vincere; Ci sono i piccoli che si presentano al mondo con gioia e speranza; ci sono i giovani fiduciosi nelle loro energie e nella loro fresca età; ci sono le persone mature che cominciano a guardare il passato senza perdere la speranza di un lungo cammino per il domani; ci sono gli anziani che coscienti che il tempo vola inesauribilmente vorrebbero fermarlo per rifare il tempo passato , vivere meglio il presente, sognare un domani migliore, sempre più bello e affascinante. Maria Madre Nostra, sarà sempre con noi. Vorrei chiudere questa mia breve riflessione con le stesse parole del Papa Giovanni Paolo II del 25 Marzo 1995: O Maria aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi, affidiamo a Te la causa della vita. Guarda o Madre, al numero sconfinato dei bimbi cui viene impedito di nascere, di poveri cui è sempre difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza e da presunta pietà. Ottieni loro la grazia di accogliere il vangelo della vita, di celebrarlo, di testimoniarlo...per costruire la civiltà dell'amore. A tutti voi il saluto francescano di pace e bene. Il vostro parroco P. Angelo Perchè siete insoddisfatti, frustrati, ansiosi? La crisi, certo, le difficoltá quotiane e le insicurezze riguardo al futuro. Ma forse questa realtà è anche un comodo luogo comune: serve per evitare di chiederci che cosa veramente abbiamo perduto in questi anni, in che cosa consista la nostra „decadenza”. La peggiore crisi in atto è infatti quella morale e spirituale, la menzogna dietro la speculazione finaziaria i cui effetti stanno distruggendo le vite dei più deboli, la falsità dietro al bonario ottimismo con cui i politici hanno illuso per decenni i cittadini, per assicurarsi rielezioni e prebende. La vanità ha trionfato sulla verità e di questo inganno siamo tutti vittime e tutti responsabili. Oggi, superare il crollo di tante illusioni e volgere di nuovo lo sguardo ai valori dell onestà, dell' impegno e della solidarietà, è la condizione per ritrovare gioia nel quotidiano e soddisfazione nella nostra vita. Possono farci da guida esempi eccellenti, storie scritte con la carne e con il sangue da persone come noi che hanno avuto il coraggio di credere: da San Francesco a John Henry Newman fino ad Alcide De Gasperi. Una sfida, ma anche una promessa per ognuno, che specie - per compito e vocazione - si è gettato o intenda gettarsi nella mischia per servire il bene comune e fare di quest'Italia ferita un paese più giusto, libero e sereno per tutti. Credo che il Vangelo possa salvare lItalia. È la mia convinzione e vi invito a pensare a questo fatto, senza pregiudizi e scappatoie, e a fare una scelta di vita! Lucrezia Iacono

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giornalino parrocchiale - parrocchia angelo custode - ragusa

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REDAZIONE

P. Damian FrunzaSalvatore BurrometoIrene CafisoChiara Boscarino

La voce del Parroco...

[email protected]

SedeParrocchia Angelo CustodeC.so V. Veneto 328Tel. 0932.622146

Hanno collaborato:

P. Angelo SparacinoChiara BoscarinoGiovanna Nobile

Giovanni IaconoSalvatore Burrometo

Irene CafisoValentina AntociMariacarmela Di Rosa

Gianni MazzaGianna DesimoneFra Damian Frunză

Grafica:Salvatore Burrometo

Foto:Fra Damian Frunză

Fra Damian Frunza Italiani p siete infelici?erchè

Anno 1 - n° 5 Maggio 2012

Insieme

Parrocchia Angelo CustodeFrati Minori Conventuali

Ragusa

Camminiamo

l numero 5° del nostro giornalino p a r r o c c h i a l e e s c e p r o p r i o n e lI

periodo del mese di Maggio dedicato alla Vergine Santa e per noi in particolare proprio nel mese dove, dopo un anno di catechismo,

p o s s i a m oraccogliere i frutti della grazia del Signore perogni bambino e genitore attraverso l'operagenerosa dei catechisti. Giorno 13 è lafesta della prima confessione, giorno 20quella della Prima Comunione e giorno 27quella della Cresima. Voglio augurarci chetutto non si riduca a festa esterna ma chequeste celebrazioni, sia per i genitori, sia per ipadrini, sia per gli amici e invitati, sia inparticolare per gli stessi interessati, lascino deisegni meravigliosi di presa di coscienza di uncammino spirituale, per una vita di coerenzatra il credere e l'operare, tra il conoscere el'esempio, tra la vita di gruppo e la vitaindividuale. La Vergine Santa sarà la mammabuona per tutti noi che ci prende per mano e ciconduce a Gesù. In Giovanni cfr 19, 26-27troviamo: «Gesù allora vedendo la madre e laccanto a lei il discepolo che Egli amava dissealla madre: «Donna ecco tuo figlio!». Poi

í

disse al discepolo: «Ecco la tua Madre» e daquel momento il discepolo la prese con sé. In quel figlio ci siamo noi, noi peccatori, noiimpegnati a lottare e a vincere; Ci sono i piccoli che si presentano al mondo con gioia e speranza; ci sono i giovani fiduciosi nelle loro energie e nella loro fresca età; ci sono le persone mature che cominciano a guardare il passato senza perdere la speranza di un lungo cammino per il domani; ci sono gli anziani che coscienti che il tempo vola inesauribilmente vorrebbero fermarlo per rifare il tempo passato , vivere meglio il presente, sognare un domani migliore, sempre più bello e affascinante. Maria Madre Nostra, sarà sempre con noi. Vorrei chiudere questa mia breve riflessione con le stesse parole del Papa Giovanni Paolo II del 25 Marzo 1995: O Maria aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi, affidiamo a Te lacausa della vita. Guarda o Madre, al numerosconfinato dei bimbi cui viene impedito di nascere, di poveri cui è sempre difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza e da presunta pietà. Ottieni loro la grazia di accogliere il vangelo della vita, di celebrarlo, di testimoniarlo...per costruire la civiltà dell'amore. A tutti voi il saluto

f r a n c e s c a n o d i p a c e e b e n e .

Il vostro parroco P. Angelo

Perchè siete insoddisfatti, frustrati, ansiosi?La crisi, certo, le difficoltá quotiane e le insicurezze riguardo al futuro. Ma forse questa realtà è anche

un comodo luogo comune: serve per evitare di chiederci che cosa veramente abbiamo perduto in questi anni, in che cosa consista la nostra „decadenza”. La peggiore crisi in atto è infatti quella morale e spirituale, la menzogna dietro la speculazione finaziaria i cui effetti stanno distruggendo le vite dei più deboli, la falsità dietro al bonario ottimismo con cui i politici hanno illuso per decenni i cittadini, per assicurarsi rielezioni e prebende. La vanità ha trionfato sulla verità e di questo inganno siamo tutti vittime e tutti responsabili. Oggi, superare il crollo di tante illusioni e volgere di nuovo lo sguardo ai valori dell onestà, dell' impegno e della solidarietà, è la condizione per ritrovare gioia nel quotidiano e soddisfazione nella nostra vita. Possono farci da guida esempi eccellenti, storie scritte con la carne e con il sangue da persone come noi che hanno avuto il coraggio di credere: da San Francesco a John Henry Newman fino ad Alcide De Gasperi. Una sfida, ma anche una promessa per ognuno, che specie - per compito e vocazione - si è gettato o intenda gettarsi nella mischia per servire il bene comune e fare di quest'Italia ferita un paese più giusto, libero e sereno per tutti. Credo che il Vangelo possa salvare l’Italia. È la mia convinzione e vi invito a pensare a questo fatto, senza pregiudizi e scappatoie, e a fare una scelta di vita!

Lucrezia Iacono

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MAGGIO MESE DEDICATO A MARIA

I Sacramenti nella parrocchia Angelo Custode

Giovanna Nobile

ella tradizione della Chiesa, maggio è il mese dedicato alla Madonna e al Rosario. Ma ci N

siamo mai chiesto perché maggio?

La radice sta addirittura nella tradizione pagana, quando venivano dedicate le celebrazioni alle divinità in concomitanza di cicli stagionali o di inizio e fine raccolto, per ringraziarsi la benevolenza degli dei. Con l'avvento del cristianesimo molte delle feste pagane vennero sostituite con le

celebrazioni cristiane; ad esempio al posto della celebrazione del solstizio invernale, identificato col dio Sole, si celebra il Natale impersonando il vero sole divino, mentre la Pasqua ha sostituito la festa pagana legata all'equinozio di primavera. Molte analogie ci sono anche tra il culto di Maria e la dea Is ide anch 'essa rappresentata giovane e col bimbo in braccio, definita la dea madre, colei che tutto può, diadema della vita, redentrice ecc,ecc. Il collegamento tra la Madonna è il mese di maggio è sicuramente il ciclo agrario. Infatti maggio (quando le stagioni erano più serie) è il mese dell'esplosione della natura, sbocciano un'infinità di fiori, si raccolgono i primi frutti, maturano le messi, e questo si abbina facilmente alla figura di Maria quale fiore armonioso e ammirabile che mai sia sbocciato dalla Creazione. I contadini, tra l'altro, hanno sempre avuto un forte senso di pietà popolare (pietà intesa nel senso latino del termine e cioè rispetto verso le divinità, la patria, la famiglia, stima e fiducia negli

altri). Infatti a conclusione della giornata di lavoro nei campi, tornando a casa, dedicavano a Maria canti, giaculatorie, preghiere, meditazioni. Per tale motivo dalla nostre parti esistono tante edicole votive sorte proprio in prossimità dei passaggi obbligati per recarsi ai campi e qui, al mattino e alla sera, ci si fermava per affidare le fatiche ai santi. Maggio è anche il mese del Rosario, il quale rappresenta il massimo della pietà popolare perché è una preghiera semplice e accessibile a tutti. La recita del Rosario nasce in epoca medievale, forse durante le Crociate, e la parola vuol dire “corona di rose” (altra analogia con la natura). La sua recita, che andrebbe fatta tutto l'anno, predispone al s i l enz io i n t e r io r e i n un t empo caratterizzato da tanto baccano e tanta confusione. Così come Maria ha saputo apprezzare e meditare in silenzio il mistero del Figlio e non ha dubitato mai, anche per noi deve rappresentare un esempio da seguire con certezza.

Mattia Cabibbo, Emanuela D`Amico, Emilia Di Lillo, Benedetta Sittinieri, Greta Tumino

Catechiste - Sr Rosalia Spinella, Francesca Campo, Giovanna Iacono

13 Maggio Prima Confessione 20 Maggio Prima Comuone

Guastella Nina, Pannuzzo Anisia, Scrofani GiovanniCatechista - Anna Licitra

Davide Amarú, Giampaolo Cassarino, Jessica Di Giacomo, Giorgio Spata, Lucrezia Iacono, Ester Valenzisi,

Giovanni Tumino, Gabriele Tidona, Gioele PannuzzoCatechista - Maria Grazia Bocchieri

27 Maggio sacramento della confermazione„La tanto attesa domenica è arrivata, attesa dai cresimandi e dai sacerdoti, dopo

sei anni io ho potuto finalmente ricevere con gioia lo Spirito Santo in una

domenica indimenticabile e significativa che rimarrà impressa nei cuori di tutti

come il sigillo che il Vescovo Paolo Urso ha apposto alla

nostra fede cristiana. Siamo stati fortunati perché, vista la disponibilità del

Vescovo, la cerimonia è stata ancora più significativa. Dopo aver fatto le foto nel

cortile parrocchiale, noi cresimandi ci siamo trasferiti in chiesa dove l'assemblea

era già numerosa. La nostra catechista,Maria Grazia, ci ha presentati al Vescovo

e l'emozione è salita alle stelle. Tutti ci osservavamo per avere indizi dai

compagni, ma poi ci calmammo. Il momento più emozionante è stato quando il

Vescovo ci ha unto con il sacro crisma, a quel punto la tensione è calata. Dopo la

rituale foto di gruppo siamo andati a festeggiare ognuno con i nostri familiari.

Quasi non ci credo che ci divideremo, io con i miei compagni d'avventura, quanto

vorrei che tutti restassimo sempre insieme come una grande famiglia, come in

fondo lo siamo, perché abbiamo tutti un Padre comune, che ci accompagnerà per

tutta la vita e non ci abbandonerà mai”. Lucrezia Iacono

“ “FESTA DEL SI ad Alcamo I giovani della parrocchia hanno partecipato alla

Il Carisma Francescano Gianni Mazza e Gianna Desimone

í proprio così, l'articolo di questo mese lo vogliamo incentrare su Squesto interrogativo. Per farlo

dobbiamo partire da che cosa significa “carisma”. Il termine carisma denota la capacità di esercitare una forte influenza su altre persone. Nel nostro caso “il carisma” adattandolo ed adoperandolo in termine religioso diventa grazia. Assume quindi, in entrambi i casi, il significato di dono. Donandosi si riceve, dimenticando se stessi c i s i r i t r o v a . ( S a n F r a n c e s c o d'Assisi).Carisma è anche attribuito a diverse personalità del mondo dell'arte, dello spettacolo e della vita quotidiana, che hanno segnato in qualche modo la storia. Ma allora ci chiediamo: “ esiste il carisma francescano oggi? Nel 2012 ?”. Con tutti gli eventi a valanga che ogni giorno ci investono, ci assillano e molte volte non ci fanno vedere le cose per come esse realmente sono, ecco che, se ognuno di noi si mettesse nei panni dell'altro, tutto il mondo sarebbe più sano, per non dire “perfetto”.In tutto questo tram-tram di vita quotidiana frenetica, se ci facessimo un esame di coscienza profondo, ci accorgeremmo che anche noi molto probabilmente abbiamo il nostro carisma.

Così nella Nostra Parrocchia Angelo Custode tutte le persone che partecipano attivamente alla vita Parrocchiale, e che quindi come racconta Matteo (20,1-6) sono chiamate dal Nostro Signore Gesù Cristo a lavorare nella sua Vigna, formano la “Famiglia Francescana”.Così, anche con i gruppi: Araldini - (la fascia che parte dai 6 i 1 0 a n n i ) ; A r a l d i- (la fascia che parte dagli 11 ai 13 anni): Gi.Fra. - (la fascia che parte dai 14 ai 30 anni) e OFS - (la fascia che parte dai 18 anni di età in poi), cerchiamo di affrontare ogni tipo di problema, che la vita quotidiana ci sfida a risolvere, dal più piccolo al più grande, con l'aiuto di Nostro Signore Gesù Cristo che ci ha chiamati in questa missione da svolgere. La vocazione francescana che noi abbiamo, nasce molto probabilmente dalla volontà di Dio che sta al di sopra di noi tu t t i . Ci fa capi re che b isognaprendersi cura di quelli più poveri, umili e sofferenti; rispettare ogni creatura; responsabilizzare ciascuno nei confronti del Vangelo, del Regno e dei fratelli; far conoscere l'amore inesauribile e infinito del Padre Nostro verso tutti gli uomini. Quindi cercare di effettuare una opera pastorale e di evangelizzazione verso chi soffre per cercare di far capire loro, che ci

s o n o e c h e s o n olinfa vitale per tutti noi e per Dio. Anche se in questo momento stanno attraversando un periodo difficile, non devono mollare poiché sono anche loro nel progetto di Dio. Sí, perché noi crediamo che con il nostro carisma francescano li possiamo avvicinare a Gesù o almeno tentiamo di avvicinarli, e quindi a vivere una vita più serena, anche se al giorno d'oggi di problemi ce ne sono t a n t i .Anche quello che sembra il più banale, “riuscire a trovare un pezzo di pane per vivere”, diventa un grande e serio problema. Naturalmente in tutto ciò il Nostro Parroco Padre Angelo e il nostro P a d r eDamiano, hanno un ruolo fondamentale e necessario per lo svolgimento della nostra vita in Parrocchia e di quella quotidiana, poiché con il loro carisma francescano, ci fanno da guida spirituale, negli incontri formativi e accrescitivi della fede che poniamo in Gesù, che settimanalmentefacciamo, per rafforzare e fortificare il nostro di “carisma francescano”. Un grazie di cuore per tutto ciò che hanno fatto, fanno e che faranno in futuro per noi.Pace e Bene.

Domenica 13 Maggio ho vissuto ad Alcamo un’esperienza molto intensa: la mia prima festa del Sí. E’ sempre bello incontrare i giovani di tutta la Sicilia e condividere tutti insieme, come in una grande famiglia, la gioia di aver visto Gesù, di aver sentito la Sua presenza viva e il Suo Spirito scendere su noi, sia nei momenti di festa in piazza dove ci siamo scatenati a ballare e

cantare, sia soprattutto nei momenti di silenzio e adorazione. L’accoglienza delle reliquie di S.Chiara, una santa a me molto cara, è stato un momento davvero emozionante perché ho provato un brivido particolare, come se la sua dolcezza e la sua grazia in quel momento si fossero diffuse tra noi. Infine con la preghiera del sí che abbiamo recitato alla fine della celebrazione eucaristica e il mandato che è stato consegnato ad ogni fraternità presente, ci è stato affidato il meraviglioso compito di essere testimoni del Signore sempre, di dire il nostro Sí a Lui ogni giorno, di rimanere dolcemente uniti a Lui come i tralci alla vite affinché possiamo portare molto frutto, di amarci gli uni gli altri come Lui ci ama,”perché nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici” e noi desideriamo con tutto il cuore essere amici di Gesù.

Un palco, una batteria, una chitarra, dei microfoni, tanti giovani e...dei frati!! Ma come? C'erano pure dei “frati”? Eppure sembrava quasi che si volesse parlare di un concerto!E se dicessi che a ballare e cantare erano per primi loro? Beh, nulla di strano, perchè noi giovani della Gifra di Sicilia ci siamo riuniti per far festa insieme, per divertirci, così come si fa ad un concerto, un concerto importante però, perchè c'era un ospite Speciale,Gesù! Ed è proprio Lui che abbiamo applaudito e accolto, rivolgendoGli all'unisono il nostro “Sì”. Sì, noi possiamo! Noi giovani possiamo ancora cambiare il nostro cuore, possiamo convertirlo a Lui, solo così potremo essere “ sale della terra e luce del mondo”. E come ci ricorda la nostra guida, il caro Francesco, potremo diventare strumenti della Sua pace.

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Chiara Boscarino

Irene Cafiso

omada fatta a un frate che doveva cambiare convento: „Perchè devi andar via„?D

Risposta:A volte la vita riserva sorprese che nessuno si

aspetterebbe, attimi di grande gioia si alternano a momenti di tristezza assoluta: tutto avviene in brevissimi istanti... La nostra esistenza è come un battito d'ali, oggi c'è domani non c'è più...

Vi è una verità universale che dobbiamo affrontare tutti... sia che vogliamo, sia no... Tutto finisce alla fine. Non ci piacciono i finali.

L'ultimo giorno d'estate... l'ultimo capitolo di un libro meraviglioso... l'addio di un amico. Ma i finali son inevitabili.

Cadono le foglie... chiudo il libro... dico addio ai miei cari...Diciamo addio a tutto quello che ci era conosciuto, a tutto quello che ci faceva star bene. Ma noi dobbiamo andar via... e camminare altrove.

Frate che viene, frate che va. Come gli anni. Nelle Province Religiose si chiama „avvicendamento” („alternanza regolare e prevedibile”, secondo il Palazzi), oppure „ordinata successione di varie colture in un terreno per migliorarne la produzione”

(sempre secondo lo stesso autore). Pur avendo secoli sulle spalle (la parola è in uso dal 1406), non tutto corrisponde a quanto si legge nel vocabolario, perchè non sempre l'avvicendamento è prevedibile, anche se è lecito pensare che „la produzione” potrà migliorare. Non c'è niente di strano; anzi, tutto nella normalità delle cose fin dai tempi di Ovidio, per quale Omnia mutantur, sed nihil interit, tutto cambia, ma nulla muore.

„Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore” (Gb 1,21). Ancora una volta, come per tutti i Suoi ministri, Dio invita in un altro luogo ove si trovano tanti amici con i quali condividere un cammino di fede, di speranza e di solidarietà.

Ma perchè dobbiamo andar via... ci sentiamo male. Ci sono alcune persone che fanno parte ormai di noi e saranno con noi qualunque cosa succeda. Loro saranno la nostra isola... il nostro bel ricordo. E il nostro cuore sussura dicendo che saranno con noi... per sempre.

„Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per preparare loro una più certa e più grande” (Manzoni). È una buona occasione per applicare quel noto passo evangelico: „Quando avrete fatto tutto dite: „Siamo servi inutili, abbiamo fatto quanto dovevamo fare” (Lc 17, 10)”.

Domanda e Risposta Fra Damian Frunza

ANCHE GLI “AMICI” FESTEGGIANO S.ANTONIO Mariacarmela Di Rosa e Valentina Antoci

otevamo mancare per una festa così importante??? Di certo no, ed ecco che ci siamo organizzati per bene per farvi passare una serata in allegria! Se tutto ciò è possibile, è grazie al nostro Parroco Padre Angelo che da anni ci sostiene e ci dà l'oppurtunità di stare insieme in fraternità, ma anche grazie alla nostra tenacia che non ci ferma neanche sotto la pioggia fredda o il sole pungente. P

Vi starete chiedendo che “pasticcio”metteremo in scena questa stagione: siamo passati da una suocera che voleva “liquidare” il genero (né bidizzi e né richizzi); alla discordia per la scelta del nome di un nipotino (la fine di proco...pio); alla contesa eredità del conte Riccadonna (u patruni ro luocu); alla movimentata “finta clinica” dei pazzi (pensione sole); poteva mancare una commedia sull'AMORE ? E bene sì! Tra equivoci, nonne sorde, curtigghiare, becchini imbranati, ecc... ecc... , abbiamo messo in scena un mix esplosivo di divertentissimi personaggi! E sapeste quanto ci divertiamo noi ad interpretarli e quante volte, nel bel mezzo della scena durante le prove, ci siamo dovuti fermare per le troppo risate, fino a tarda sera! Poveri Padre Angelo e Padre Damiano, quanto sonno gli abbiamo fatto perdere! Ma vi

assicuriamo che ne è valsa sempre la pena. Siamo diventati “AMICI” veri, di nome e di fatto anche fuori dal teatro. Arriviamo al dunque: conoscete la formula “soddisfatti o rimborsati?” Anche per noi vale la stessa regola! Vi assicuriamo addominali ben solidi per le troppe risate; vi consigliamo di munirvi di pampers, per non bagnare le sedie ( immaginate voi il perchè...); e se non dovesse piacervi, portate pure pomodori, uova, frutta e verdura, che tanto, non userete mai!!! Vi aspettiamo numerosissimi nel cortile della nostra PARROCCHIA, Domenica 17 giugno dopo la Santa Messa. La compagnia teatrale “GLI AMICI” invita tutti, parrocchiani e “NON”, per presentarvi: “U PRIMU AMURI NUN SI SCORDA MAI!” E chi può negarlo? Non ci resta che darvi appuntamento per constatarlo con i vostri stessi occhi! NON MANCATE!

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C redo in una Chiesa, santa, cattolica e apostolica? Salvatore Burrometo

entiamo questa frase durante le celebrazioni in chiesa, spesso d iven ta anche l a nos t r a Sprofessione di fede; ma ci

crediamo veramente?

Questa mia riflessione è nata dalla provocazione di un gruppo di giovani che un po’ di tempo fa mi dissero: «Noi ci troviamo in d i f f i c o l t à quando durante i l C r e d o , l e g g i a m o questa frase». Vo g l i o d i r e subito che sono contento che questi ragazzi si siano accorti di questo e che q u i n d i n o n sono le solite paroline a memoria che recitiamo ripetutamente durante la liturgia.

Cristo ha fondato la Chiesa sulla fede di Pietro in quanto lo aveva riconosciuto come Salvatore e Messia, infatti nel vangelo leggiamo «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa». Così dopo la morte di Gesù, l’apostolo dovette guidare la Chiesa, cioè noi. Sì siamo proprio noi la comunità dei credenti che mediante il Battessimo ricevuto, siamo chiamati ad annunciare Cristo in ogni tempo e luogo, così come fecero gli apostoli subito dopo che lo Spirito Santo discese con potenza su di loro. Incominciò tutto da quei dodici che capirono le parole di Gesù, «andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura», e diedero al mondo una nuova speranza, per far conoscere a tutti la gioia della risurrezione in Cristo, anche al costo della vita (= martirio). La Chiesa, nonostante le divisioni che si sono susseguite nel corso dei secoli, è stata sempre fedele anche nei periodi più bui della storia, alla chiamata del suo Signore che ha dato se stesso per Lei. Dopo la morte di Pietro, la Chiesa ha portato avanti la sua missione sino ad oggi sotto la guida dei Papi, che si sono succeduti alla Cattedra Petrina. A volte vediamo una Chiesa con le rughe, a causa di fatti spiacevoli, che alcuni uomini di Chiesa commettono; ma quante volte anche noi ne siamo responsabili? Pensando a Francesco

d’Assisi che fu chiamato da Dio ad una missione così delicata ma importante nel ristrutturare la Chiesa del suo tempo segnata dal peccato, ci accorgiamo che egli non contestò mai la Chiesa, ma la riformò dall’interno in comunione col Papa, cambiando per primo se stesso. Sì, perché come affermava Paolo VI:

« L a Chiesa ha b isogno d i testimoni e non di maestri». Q u a n t e volte noi c i sentiamo d e i maestri , i n t e n t i

solamente a infangare la Chiesa ancora di più e senza portare quei frutti di bene che Dio si attende da noi! Afferma Benedetto XVI: «Cristo e la Chiesa non c’è alcuna contrapposizione: sono inseparabili, nonostante i peccati degli uomini che compongono la Chiesa. È pertanto del tutto inconciliabile con l’intenzione di Cristo uno slogan di moda alcuni anni fa: “Gesù sì, Chiesa no”. Questo Gesù individualistico scelto è un Gesù di fantasia. Non possiamo avere Gesù senza la realtà che Egli ha creato e nella quale si comunica».

La Chiesa è “cattolica”, cioè universale, perché nel corso dei secoli mediante gli apostoli si è propagata in tutto il mondo. Dando la nostra testimonianza di cristiani, siamo chiamati così ad essere santi nella nostra vita, anche se dobbiamo rinunciare a qualcosa per conformarci a Gesù. Ancora oggi la Chiesa è perseguitata in ogni parte della terra.

Ma questo non ci scoraggia, perché sappiamo che non c’è amore più grande che nel dare la vita per i propri fratelli.

Il Papa Benedetto XVI durante la GMG del 2011 ha ricordato ai giovani che «la Chiesa non è una semplice istituzione umana, come qualsiasi altra, ma è strettamente unita a Dio. Lo stesso Cristo si riferisce ad essa come alla «sua» Chiesa. Non è possibile separare Cristo dalla Chiesa, come non si può separare la testa dal corpo (cfr. 1Cor 12,12). La Chiesa non vive di se stessa, bensì del Signore. Egli è presente in mezzo ad essa, e le dà vita, alimento e forza». Seguendo Gesù nella vita della parrocchia e attraverso i carismi che vi sono all’interno di essa, ciascun uomo trova la sua vocazione e si fortifica nella fede. Così ci ricordiamo che anche noi siamo “pietre vive” di questa comunità santa e peccatrice allo stesso tempo. Voglio concludere con le parole di Fratel Carlo Carretto: «Quanto sei contestabile, Chiesa, eppure quanto ti amo! Quanto mi hai fatto soffrire, eppure quanto a te devo! Vorrei vederti distrutta, eppure ho bisogno della tua presenza. Mi hai dato tanti scandali, eppure mi hai fatto capire la santità! Nulla ho visto nel mondo di più oscurantista, più compromesso, più falso, e nulla ho toccato di più duro, di più generoso, di più bello».

˝La Chiesa é stata costituita sul fondamento degli Apostolicome comunitá di fede, di speranza e di caritá˝ Papa Benedetto XVI

CRISI PER MOLTI E BENESSERE PER POCHI Giovanni Iacono

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Un marito ragusano religiosissimo: Venerando MoltisantiIl ragusano che deve salvare il pianeta dagli Ufo: Salvo La Terra

L'uomo ragusano lombrico: Gustavo La TerraIl monaco ragusano scivolato per uno smottamento della terra: Fra Nando La Terra

Il monaco ragusano piccolo e affascinante: Fra Tino Bellassai

La ragusana che fa un gesto generoso per una dializzata: IRENE TIDONA

e la ragusana che lo riceve? IRENE ACCETTA

La ragusana che ha perso il cellulare e dopo un po' lo ha in mano: Lory Trovato

Il consigliere comunale ragusano non molto simpatico alla cittadinanza: Meno Amato

La moglie del precedente che occupa un ruolo di prestigio nella amministrazione Comunale:

Nella Giunta

La ragusana a cui piace il colore nazionale olandese: Lara Ancione

i viene da piangere.

Notizie sul lento stillicidio

di suicidi dovuti alla crisi, Mdi gente che perde il lavoro, che non

riesce da andare avanti, occupano le

prime pagine di tutti gli organi di

informazione. E' possibile che i

governi ignorano tutto ciò? Sono più

interessati all'andamento dei mercati

che al popolo che patisce la fame.

Come funzioni l'economia “globale”

per molti è un tabù. Abbiamo

familiarizzato con parole come

“spread”, “bond” “default” (fallimento

ora si dice così); ci preoccupiamo

perchè il “PIL” non cresce. Ma ben

pochi sanno cosa è il pil (prodotto

interno lordo) e come si misura (si

misura perché è un indice). Cercherò di

spiegarlo in parole povere, soprattutto

perché non sono un economista. Il

cittadino compra la macchina nuova, la

acquista a rate. L'economia si muove:

la grande azienda produttrice dell'auto

vende (ricchezza), la banca, o pseudo

tale, che fornisce il finanziamento

vende (ricchezza), il concessionario

legato alla casa automobilistica vende

(ricchezza), l'indotto della casa

automobilistica vende (ricchezza),

l'utente finale ovvero l'acquirente

compra il bene (si si indebita e

impoverisce però possiede l'auto). Una

volta acquistata l'auto lavoreranno le

compagnie petrolifere (ricchezza), le

assicurazioni (ricchezza) lo Stato

intascherà le tasse gravanti sul bene

ecc. ecc. Tutti usufruiscono del

“beneficio” portato dall'acquisto

dell'auto, cresce il PIL; l'unico che ha

pagato è l'acquirente che si trova si con

l'auto nuova ma anche con le rate da

pagare, un esborso da fare per il

mantenimento e tanti altri “balzelli”

che sicuramente prima o poi lo

manderanno in default se non è in

grado di sopportare le condizioni nelle

quali è venuto a trovarsi. Però ha

mosso l'economia. Quindi grandi

aziende, banche, assicurazioni, sempre

più ricche, consumatori sempre più

poveri. Questa, in parole poverissime,

è l'economia globale. Fino a qualche

tempo fa funzionava tutto. L'economia

fondata sul debito prosperava. Poi

qualcosa si è rotto. L'utente finale,

ovvero lo sponsor di tutto, ha

incominciato ad impoverirsi, non ha

potuto comprarsi la macchina nuova o

il prodotto tal dei tali; l'industria ha

rallentato la produzione, l'indotto non

ha potuto fornire la sua “opera”.

Quindi i licenziamenti e l'abbattimento

dei redditi, ed il conseguente

impoverimento del popolo e acquisti

ridotti. Il cane che si morde la coda!.

Ma chi ne esce vittorioso da questo

status? Inutile dirlo: le banche che

finanziano (o dovrebbero finanziare)

chi non ce la fa più. Naturalmente

imponendo le proprie condizioni. Gli

Stati sono intervenuti immettendo

liquidità sul mercato e finanziando le

banche a tassi bassissimi. Queste

avrebbero dovuto a loro volta

sostenere le aziende (in crisi). Ma cosa

è successo? Le banche hanno introitato

il denaro (lo dovranno restituire al

tasso medio dell'1%) ma non hanno

finanziato né imprese né cittadini. Tra

l'altro, i pochi che sono riusciti ad avere

un prestito lo hanno ottenuto pagando

tassi ben più alti di quelli proposti dagli

Stati tramite le banche centrali (BCE in

testa). Il risultato è sotto gli occhi di

tutti, solo pochi ricchi a fronte di

sempre più poveri. Una corda troppo

tesa destinata a rompersi!

Queste sono tratte da un simpatico libretto edito da Utopia Edizioni scritto dal ragusano Elio Sortino che è l'unico

ragusano col proprio nome tra i guinnes dei primati: Infatti nel 1996 è stato il freddurista più veloce del

mondo scrivendo 1216 freddure in 24 ore ed eccone alcune