Camminiamo Insieme febbraio 2015

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CAMMINIAMO INSIEME Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi Febbraio 2015 - n. 396 pro manuscripto

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CAMMINIAMOINSIEME

Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi

Febbraio 2015 - n. 396pro manuscripto

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Riportiamo l’ome-lia del parroco alla Messa solenne del 31 dicembre 2014 perché il grazie della comunità parrocchiale sia condiviso da più cuori.

Carissimi questa è la sera nella quale sentiamo più di ogni altro momento la realtà della vita. Infatti tra poche ore un altro anno in più peserà sulla nostre spal-le.Due possono essere i sentimenti che possiamo provare: quello dell’amarezza, perché un altro anno se ne va e quindi più o meno diventiamo sempre più vecchi o, se preferite, sempre più ma-turi. Oppure quello della serenità, perché siamo ancora qui, perché la vita, più o meno segnata da qualche acciacco, va avanti e quindi abbiamo

speranza che il nuovo anno, che tra qualche ora inizieremo, sia migliore. Infatti gli auguri che ci facciamo questa sera e in questa notte sono auguri di speranza.Non so quale sentimento prevalga nel vostro animo. Come vostro parroco vi invito a non lasciarvi prendere dall’amarezza. E’ vero, tutto passa, gli anni passano, ma l’amore del Signore è sempre per noi. Se abbiamo qualche sprazzo di serenità nutria-mo fiducia che se anche gli anni passano la mano del Signore continua a sostenerci. Ma noi questa sera siamo qui per dire grazie al Signore per il suo amore che non viene mai meno, ma anche per gli aiuti che ci ha dato in questo anno anche se noi non ce ne siamo ac-corti. Diciamogli allora grazie sia a livello per-sonale che famigliare.Io, come parroco, mi farò voce per voi perché è stato ancora grande l’aiuto che il Signore ci ha dato come parrocchia in questo anno che ormai passa alle nostre spalle.

LA COMUNITA’ HA RINGRAZIATOdi don Giuseppe Raimondi - parroco

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Di che cosa dobbiamo ringraziare il Signore?

Primo donoLo ringraziamo in primo luogo perché in tutto questo anno ha continuato ad amarci, a volerci bene. Non deve sembrarvi strano questo gra-zie. Se non ci avesse amato, noi saremmo ca-duti nel nulla o peggio nella dannazione. Se lo ringraziamo per averci amato, è perché noi non vogliamo dare troppo per scontato l’amore del Signore. Oggi diamo infatti per scontato l’amore di chi ci sta accanto. Chi di noi sa ringraziare ? Chi di noi sa dire espressamente la parola “gra-zie” per l’amore dei genitori, per l’amore dello sposa e della sposa? Tutto è dovuto. Questo atteggiamento non deve esistere nei con-fronti dell’amore del Signore. Lui ci ama pur non avendo bisogno di noi, Lui ci ama perché sa che la nostra vita si realizza pienamente solamente lasciandoci amare da lui. E il suo amore è vero, è gratuito, è immenso. È strettamente personale.Alcune volte abbiamo difficoltà a dirgli grazie per il suo amore perché siamo sotto il peso della croce. Non c’è contrasto tra lui che ci ama e la nostra sofferenza. Anzi il suo amore è più gran-de e più potente quando siamo uniti a Lui sulla croce. E allora diciamogli almeno questa sera: Grazie o Dio, nostro Padre, per il tuo amore. Grazie perché continui ad amarci nonostante le nostre povertà, la nostra scarsa generosità nel contraccambiare il tuo amore.

Secondo donoIn secondo luogo lo ringraziamo per l’attività pastorale che ci ha dato di iniziare. Ci ha illu-minato e poi sostenuto nel dare inizio a questo anno caratterizzando tutta la nostra attività pa-storale circa lo Spirito Santo. Per qualcuno sarà poca cosa, ma per me è stata, come ho già detto diverse volte, una scelta qualificata. E’ infatti lo Spirito Santo che ci fa grandi, è lo Spirito che ci fa Chiesa, è lo Spirito che ci fa partecipi della stessa vita trinitaria. Prendere coscienza di pos-sedere, o meglio, di essere posseduti da questo dono, è qualcosa di veramente grande. Posso attestare che in questo anno vedo che qualcosa sta movendosi nella nostra comunità e nella vo-stra vita spirituale personale. Tutto questo non è

frutto dei nostri sforzi, ma è opera dello Spirito che sempre guida non solo la Chiesa, ma anche la nostra stessa vita di figli di Dio.Grazie, o Padre, che ci hai dato la grazia di ca-ratterizzare la vita e le attività di questa tua e nostra comunità parrocchiale impegnandoci a conoscere, a riflettere, a pregare sul dono che il tuo cuore ci ha dato, lo Spirito Santo. Grazie perché è lui che ci fa tuoi figli, è lui che ci fa essere una cosa sola con te, è lui che ci assicura che la vita è un camminare verso la gioia senza fine.

Terzo donoCome già abbiamo fatto lo scorso anno, anco-ra anche in questa sera dobbiamo dire grazie al Signore che, oltre ad aiutarci nella nostra vita spirituale, ci ha aiutato a qualificare ancora maggiormente il nostro servizio ai poveri e a chi versa in necessità. Non vi deve sembrare stra-no questo grazie. E’ invece vero ed autentico, è un bisogno che la nostra comunità parrocchiale sente in questo momento. Guai a noi se fossimo solo impegnati a celebrare l’amore del Signore con liturgie solenni e poi ci dimenticassimo dei poveri. Se nella liturgia esaltiamo e celebriamo il Signore, noi lo troviamo invece vivo nel po-vero che chiede sinceramente aiuto. Di questo ne siamo pienamente convinti. E di conseguen-za cerchiamo di lodare il Signore, ma anche di servire il povero. E qui entra in primo piano l’o-pera della nostra Caritas parrocchiale. Carissimi, permettete che vi dica sinceramente come vedo la nostra Caritas. E’ un po’ il fiore all’occhiello della nostra comunità parrocchiale.Quest’anno abbiamo lavorato parecchio per ri-organizzare maggiormente il servizio ai pove-ri. Qualcosa si sta muovendo anche per i nostri fratelli nelle carceri, consapevoli che anche loro sono nostri fratelli. Ma ciò che rende bello tutto questo è che all’organizzazione corrisponde an-che la generosità di tutti voi. Lo stile dell’aiuto ai poveri sta diventando, a mio avviso, uno stile ordinario. Vedo che non c’è un’attenzione ai po-veri solo durante il tempo dell’Avvento e della Quaresima, ma è una attenzione che dura tutto l’anno. Infatti il cestone della Caritas in Chiesa parrocchiale è sempre disponibile ad accogliere,

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ma anche vi si trovano sempre numerosi vostri sacchetti. Giustamente il Signore ce lo aveva detto: “I poveri li avrete sempre con voi”.E noi, anche se a volte può essere difficile, li vogliamo amare e servire perché in essi vive il Signore. E allora anche qui diciamo: Grazie o Padre che ci hai sostenuto ancora nel servizio ai poveri, a chi versa in necessità. Noi vogliamo servirti, consapevoli che tu vivi in loro perché con loro tu ti sei identificato.Ti diciamo grazie anche perché muovi il cuore di tanti sanfereolini che con i loro piccoli o grandi sacchetti dimostrano di vederti in chi ha biso-gno. Il nostro grazie è anche per chi si spende per mandare avanti questa organizzazione cari-tativa, cioè tutti i nostri volontari. Signore, fa’ che la tua e nostra comunità parroc-chiale ti lodi celebrando il tuo amore e ti serva nei poveri. L’amore per te non può mai e non deve mai disgiungersi dall’amore a chi soffre e versa in necessità.

QuarTo donoCarissimi, anche quest’anno sento il bisogno di invitarvi a dire grazie al Signore per la vostra generosità nel sostenere le necessità della par-rocchia. La nostra fiducia nella provvidenza si manifesta attraverso la vostra generosità. Con il prossimo mese di gennaio sono passati ormai cinque anni da quando abbiamo inizia-to ad avere sulle spalle il pesante mutuo per il rifacimento di questa Chiesa. E in questi anni, alternandoci fra alti e bassi, non abbiamo fatto brutte figure. Siamo andati avanti con una certa serenità. E’ vero che abbiamo davanti a noi altri dieci anni. Ma se abbiamo incominciato bene, speriamo di continuare bene. Posso dire dopo tutto questo che le vostre piccole e grandi gocce di generosità fanno veramente il mare della ge-nerosità. Vi confesso che ogni giorno invoco dal Signore il suo aiuto nella sua mano provvidente e nello stesso tempo prego per voi che condivi-dete con me questa grande fatica. Siamo però sicuri che il Signore ci sarà sempre vicino. Abbiamo fatto tutto per lui, per la sua Chiesa. Il Signore che vede i nostri sforzi, ci sia sempre accanto con la sua generosa provviden-

za. E allora anche qui dico:Grazie o Padre, che sempre ci sostieni nel fati-coso cammino non solo per l’aspetto spirituale, ma anche materiale. La tua provvidenza ci so-stenga sempre, la tua mano generosa si apra e ci dia conforto. Siamo più che mai consapevoli che senza di te non possiamo far nulla. A te tutto è possibile. Guarda alle nostra fatiche finanziarie e aiutaci. Guarda a chi ci aiuta con la sua offer-ta e ricompensalo come tu solo sai fare.

Carissimi, il mio grazie questa sera è rivolto an-che a voi. Non è retorica, non è un proforma, ma è un grazie sincero ed esce dal mio cuore. Da quando sono arrivato vi porto tutti con me. Per voi prego ogni giorno. Anche se gli anni passano vi confesso che non mi sembra vero che siano così tanti quelli passati insieme. Il bene che ho ricevuto e che continuamente ricevo è veramente grande.Per tutto questo vi dico grazie, grazie di cuore. Come vi ho già detto lo scorso anno, vi dico an-cora: se sono quello che sono a livello spirituale, è non solo un dono di Dio, dei miei cari ormai arrivati in paradiso, ma è anche opera vostra, della vostra vicinanza e soprattutto della vostra testimonianza cristiana.Non conosciamo il futuro. E’ nelle mani di Dio e noi sappiamo che lui fa sempre le cose per bene. A noi il compito di essergli obbedienti. E allora anche qui dico: Grazie, o Padre per questa comunità che mi hai affidato. E’ grande il bene che ricevo da lei, da tutti questi tuoi figli. Per lei io faccio qualcosa, ma so che sei tu a condurla, a santificarla, a renderla bella e significativa. Conducila ancora, conducila sempre più a sco-prire il tuo amore e ad accoglierlo, ma anche a testimoniarlo a tutto il quartiere. Ricompensala per il bene che vuole ai suoi sacerdoti.

Concludendo. celebriamo allora con sentimenti di ringraziamento questa eucarestia e mettiamo nel cuore del Signore questo anno ormai alle nostre spalle, consapevoli che Dio Padre farà ancora meraviglie nel nuovo anno che tra poco inizieremo nel suo nome, sostenuti e animati dalla potenza dello Spirito Santo.Amen.

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PER UNA QUARESIMA DI CONVERSIONEIl tempo quaresimale con la sua austerità e so-prattutto con le sue concrete proposte di rin-novamento spirituale, non ha altro scopo se non di sollecitarci alla conversione del cuore per un sincero ritorno al Signore. Ecco ciò che propone la parrocchia a tutti i suoi figli.

L’aScoLTo deLLa ParoLa di dioSe non ci si pone in serio ascolto della Parola di Dio, noi non vedremo mai il cammino da per-correre per un sincero ritorno a casa. Ecco allora le proposte:• partecipare ai Centri di Ascolto. Se non sia-

mo mai andati, si può sempre tentare• partecipare al pomeriggio di fraternità che

si terrà domenica 1 marzo• partecipare agli esercizi spirituali popolari

che si terranno il 10 - 11 – 12 marzo• leggere in casa un Vangelo• chiedere ai sacerdoti un libro di meditazio-

ne

La PreGHieraSenza la preghiera non avviene nessun ritorno al Signore. All’ascolto della Parola deve seguire la preghiera. Ecco allora la proposta:• pregare in famiglia facendo uso del libretto

proposto dal Centro Missionario• vivere la Messa domenicale con maggior

coinvolgimento• partecipare almeno una volta alla settimana

alla Messa feriale• partecipare alla preghiera silenziosa o all’a-

dorazione del venerdì • riservarsi un momento di silenzio e di pre-

ghiera nella propria camera

La cariTa’Nel cammino di conversione non deve mancare

l ’at-tenzione a chi ci sta accanto. E questo atteg-giamento ci deve portare ad avere non solo sen-timenti di carità, ma anche a compiere opere di bene. Ecco allora la proposta:• andare a trovare almeno una volta alla set-

timana un anziano solo• assumere un servizio di volontariato

nell’ambito della Caritas parrocchiale• devolvere una determinata somma per i po-

veri e i bisognosi• aderire alle iniziative di volontariato (puli-

zia Chiese, Caritas, dopo scuola, ecc. )• compiere gesti di servizio e di aiuto concre-

to verso le persone, specialmente anziane, che si incontrano nel condominio, sul bus e altrove

• evitare il pettegolezzo di condominio e al-trove

• sapersi rallegrare con chi è nella gioia e sof-frire con chi è nel dolore

e TanTe aLTre PoSSiBiLiTa’Ciò che qui è stato elencato non toglie nulla a ciò che la propria sensibilità spirituale ci può suggerire.Lo Spirito lavora per condurci a casa e quindi suggerirà tante altre possibilità. Ciò che importa è rispondergli impegnandosi nel proprio rinno-vamento spirituale.

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QUARESIMA: RITORNIAMO AL SIGNOREIl tempo vola e non ci si accorge. Siamo già agli inizi di una nuova Quaresima che è e rimane per tutti un tempo di grazia per ritornare al Signore.

La QuareSimaE’ sempre stata vista come un tempo nel quale ogni cristiano cerca di rimettersi sulla strada del ritorno al Signore. Il termine che maggiormen-te risuona in queste settimane è “conversione”. Siamo infatti chiamati a rivedere le nostre scelte, il nostro stile di vita, le nostre aspirazio-ni per confrontarle con il Vangelo, per vedere le nostre possibili deviazioni dalla volontà del Padre. Compiuto questo confronto e constatata la nostra infedeltà a Dio, si tratta di ritornare al suo amore. In una parola di ritornare a casa come ha fatto il figliol prodigo.

TuTTi imPeGnaTiQuesto invito a ritornare a casa per riprendere a vivere nell’amore del Padre, è rivolto a tutti indistintamente. Nessuno è dispensato da questo cambiamento di vita. Siamo infatti tutti pecca-tori. L’infedeltà al Vangelo, la mediocrità nella vita spirituale, il fascino del male toccano tutti. Tocca pure me vostro parroco. Anche la stessa Chiesa è chiamata a rivedere la sua più o meno fedeltà al Vangelo, per essere in grado di lasciar-si rinnovare dalla grazia della conversione Qua-resimale.

a una condizioneMa questo ritorno al Signore sarà possibile se prima ci assumeremo le nostre responsabilità. Non è infatti possibile convertirsi veramente se prima non prendiamo coscienza dei nostri sbagli. In una parola, dei nostri peccati. Chi non si rico-nosce vero peccatore, non sentirà mai il bisogno di cambiare vita e quindi di ritornare al Signore.

Solo la sincerità con se stessi e nei confronti di Dio, fa scattare il desiderio della conversione. Il primo passo da fare è allora quello di guardare senza giustificazioni il nostro stile di vita per vedere le nostre personali responsabilità. Come vostro parroco mi faccio allora voce di uno che grida nel deserto di questo mondo e della nostra realtà per richiamare l’attenzione su alcuni aspetti della nostra vita personale e co-munitaria che più di ogni altro hanno bisogno oggi di una vera conversione.

come criSTianiSe c’è una pecca che squalifica in pieno il cri-stiano è di non essere felice e pienamente con-vinto del valore della fede che porta nel cuore. Da questa mancanza derivano, a mio avviso, tutte le altre infedeltà al Vangelo. Se non si è convinti e felici della fede cristiana, tutto diven-ta peso e, di conseguenza, si cercherà di sbaraz-zarsene o di farne un miscuglio con le proposte che la società offre. La gioia e la convinzione poste a fondamento di una vita cristiana, sono la testimonianza di cui oggi la nostra società ha quanto mai bisogno. Come può un ragazzo o un giovane sentire il desiderio di essere cristiano, se noi adulti non ne siamo convinti e tanto meno

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contenti di esserlo?

come FamiGLieSiamo più che mai convinti che non basta spo-sarsi in chiesa per essere una famiglia cristiana. E’ necessario che la vita tra le mura domestiche sia contraddistinta dai valori evangelici, cercan-do di divenire sempre più una nuova famiglia di Nazaret. Ciò che oggi manca in modo particola-re alle nostre famiglie è l’impronta cristiana viva e chiara. Vale a dire quello stampo cristiano che subito balza agli occhi di chi guarda anche solo superficialmente i componenti di una famiglia. Se infatti diamo uno sguardo alle nostre fami-glie che cosa vediamo di cristiano? Su cosa si diversificano da quelle che hanno lasciato tutto in fatto di fede? Dove si trova la sobrietà di vita e l’essenzialità delle cose? Dove è possibile ve-dere la presenza del Signore? Che cosa testimo-niano del Vangelo? Basta solo una sottolineatura. E’ inutile, a mio avviso, rammaricarsi perché i figli percorrono strade poco raccomandabili, se in famiglia non ricevono nessuna impronta cristiana, non sono aiutati a vivere con gioia l’appartenenza al Si-gnore e alla sua Chiesa.Le nostre famiglie hanno quindi bisogno anche loro di un sincero ritorno al Signore.La prossima Quaresima sia allora un’occasione perché ciascuno si assuma le proprie responsa-bilità.

come comuniTa’ ParroccHiaLeNon deve sembrarvi strano: anche la nostra par-rocchia deve convertirsi al Signore. Non deve soltanto invitare i suoi figli a ritornare a casa, anche lei deve rinnovarsi per essere sempre più conforme alla volontà del Padre. Mi chiedo allo-ra: da che cosa deve convertirsi la nostra comu-nità? Penso che non debba stancarsi di cresce-re nella comunione fraterna. Su questo aspetto c’è sempre da migliorare. Penso che debba farsi maggiormente carico delle povertà del nostro quartiere. E sono tante. In modo particolare le difficoltà di tanti anziani soli e abbandonati. Penso anche alla sua opera di evangelizzazione. Questa andrà avanti solo se oltre alle forze di-sponibili dei suoi figli per quest’opera, sarà sem-pre più innamorata del Signore e se saprà rap-presentarlo al vivo nelle sue celebrazioni, nella sua predicazione, nella sua attività pastorale a favore degli ultimi. Per giungere ad essere così, di strada ne deve fare ancora molta.

ci aFFidiamo aL SiGnoreConsapevoli che da soli non siamo capaci di nul-la in fatto di conversione, ci affidiamo al Signo-re. E’ lui che ha il potere di rinnovare pienamen-te i nostri cuori. Le proposte della parrocchia per la prossima Quaresima sono un’occasione per assumerci le nostre responsabilità in ordine ad una sincera conversione.

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I doni dello Spirito Santo

IL CONSIGLIOdi don Marco Avogadri

La nostra vita è c on t i nuamen t e piena di scelte, più o meno importan-ti che noi siamo chiamati a fare ogni giorno e che, a volte, facciamo senza troppo riflet-tere. Poco male se

si tratta di scegliere tra cose di poca importan-za, il guaio è che, troppo spesso, le nostre scelte sono troppo avventate anche quando si tratta di cose importanti o molto importanti. Questo è possibile perché non sempre ci ricordiamo di avere una natura inquinata dal peccato origina-le. Il buon senso, in questi casi, ci suggerisce di non fidarci di noi stessi, ma di fare un bell’at-to di umiltà e chiedere consiglio a chi sa più di noi in quel campo. Il nostro Creatore, che ci ha combinati Lui in questo modo, ci ha dato la possibilità di avere un Consigliere straordinario, esperto in ogni campo: lo “Spirito Santo” il qua-le, attraverso il dono del Consiglio è in grado di orientarci in modo giusto verso qualunque scel-ta noi siamo chiamati a fare in ogni circostanza della nostra vita.

FrammenTi di ViTa QuoTidiana1. Trepidazione di una giovane mamma: “Forse si vede già! Forse quello sguardo che mi segue nella folla ha già indovinato il mio segreto! For-se non dovrei andare così in fretta, né salire su una metropolitana in cui si sta così pigiati! Chis-sà cosa dirà! E mia madre? E le mie colleghe di lavoro? Il mio terzo figlio! E dopo cinque anni! La gioia mi ha travolto questa mattina quando ho avuto la certezza. Poi una specie di ansia. Paolo è via per lavoro fino a domani: con chi mi

confido?Questa specie di fastidio che sento è forse il segno che qualche cosa non va? Come lo spie-gherò agli altri due figli, oramai gran-dicelli? Inoltre mi trovo così spossata che mi chiedo se avrò energia sufficiente per far vivere questa nuova creatura, se riuscirò a mantenerla, a tenerla in grembo... La competenza del medi-co che mi assicura: “Tutto va bene!” mi sem-bra troppo professionale e cerco di osservarne il volto col sospetto che non mi dica tutto! Ho come una nostalgia, ora che mi trovo in una nuova maternità, di un abbraccio di madre in cui potermi abbandonare e sentirmi sicura!”

2. Scelte dei giovani, domande dei genitori:Il figlio maggiore ha fatto di testa sua ed ha sba-gliato! Si è iscritto ad una facoltà prestigiosa, di sicuro avvenire - come dicevano - ma troppo difficile. Non è stata una scelta giusta, perché era mossa dalla moda e dall’ambizione! Ricordo che anche noi, genitori, eravamo orgogliosi, ma a torto ed ingenuamente! Infatti, subito ai primi esami, sono incominciati i problemi: il ragazzo era teso, irrequieto ed impreparato! Tornava a casa umiliato! Abbiamo sbagliato anche noi ad insistere!Ora tocca alla ragazza scegliere. Lei è più di-ligente ed ordinata, ha avuto risultati migliori: anche lei punta ad una facoltà difficile. Come capire se si tratta veramente di una vocazione, se è veramente la sua strada o se è una velleità! Dobbiamo spingere verso traguardi impegnativi o consigliare percorsi più modesti? Come distin-guere il dovere di mettere a frutto le proprie doti, dal presumere oltre le proprie forze? D’altronde,

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bisogna scegliere ed ogni scelta ha conseguenze rilevanti. Non vorremmo che, incoraggiando ad ardue scelte, dovessimo poi raccogliere una vita spezzata dalla depressione! Non vorremmo nep-pure che, consigliando più agevoli percorsi, ci sentissimo, un giorno, rimproverare: “Non ave-te creduto alle mie possibilità! Eccomi qui, ora, senza prospettive e senza soddisfazioni!” Che suggerimenti possiamo dare noi genitori? PreGHiera e riFLeSSioneNell’intimità con Dio e nell’ascolto della sua Parola, noi acquistiamo la forza di mettere in disparte la nostra logica personale, suggerita, il più delle volte, dalle nostre chiusure, dai nostri pregiudizi e dalle nostre ambizioni ed imparia-mo invece a chiedere al Signore quale sia la sua volontà, il suo desiderio. In questo modo si svi-luppa in noi una profonda sintonia con lo Spi-rito, e lo Spirito ci consiglia, ma noi dobbiamo dare spazio allo Spirito. Dare spazio allo Spirito, vuol dire: “Pregare!”.Invoco, allora, con voi e per voi, lo Spirito San-to, affinché effonda su di voi il dono del Con-siglio.Il dono del Consiglio aiuta a scegliere bene di fronte alle alternative diverse che la vita ci pro-pone, guida nella provvisorietà e nella incertez-za a non fare passi falsi, ci aiuta a discernere, a non essere precipitosi ed a non assolutiz-zare nulla di ciò che è meno di Dio.Forma pratica del dono del Con-siglio è la direzione spirituale che aiuta la persona a orientare ed a vivere la pro-pria vita secondo Dio (C. M. Martini: Tre racconti dello Spirito).

Illuminati dal dono del Consiglio, vediamo come vengono risolti i fatti sopra descritti:1. La giovane mamma che aspetta il terzo fi-glio ha trovato finalmente le parole desiderate dalla compagna di scuola che, da anni, vive in un monastero. Proprio quella donna, che non sa nulla di maternità, ha trovato la via del cuore

dell’amica-giovane mamma, più di Paolo, il ma-rito affettuoso, più della sua mamma che pure ha esperienza, più del medico con tutta la sua competenza. Davanti all’amica-monaca, alla sua grata ed al suo silenzio, la giovane mamma ha sentito sciogliersi le sue paure e come l’abbrac-cio di una indescrivibile pace l’ha avvolta alla promessa: “Ogni giorno pregherò per te e per il tuo figlio che aspetti!”. L’amica-monaca non le ha consigliato nulla, non le ha raccomandato nulla, ma l’arte di trasformare in preghiera un dubbio e una paura, ha insegnato alla giovane mamma la via della fiducia.

2. L’anziana maestra non insegna più da tan-to tempo, è quasi cieca, esce da casa solo nei giorni di festa perché i figli l’accompagnano alla S. Messa, non gode buona salute ed anche la voce che zittiva numerose scolaresche irrequiete e rumorose, si è calmata. Si direbbe che oramai vive fuori dal mondo, ma ha molta saggezza di chi ha molto vissuto, ha molto sofferto ed ha molto pregato. Ecco perché ricorrono a lei per un consiglio genitori incerti sulla scuola da sce-gliere per i figli, perfino qualche scolaro di un

tempo, fattosi giovane, ha il piace-re di presentare alla maestra,

la fidanzata, nella speranza che possa

darle qualche buon consiglio.L’anziana insegnante,

senza darsi tanta im-portanza, si rende ancora

utile, dando consigli con prudenza ed umiltà, raccon-

tando storie del tempo passato, realmente avvenute o inventate.

Sorridendo, arguta, dà l’impres-sione che i suoi occhi, stanchi ed annebbiati, siano capaci di vedere più lontano.Accettare

un consiglio in un mondo così superbo come quello in cui viviamo è

un’impresa non da poco! Facilmente, infatti, ci capita di vedere persone che, solo perché hanno la lingua sciolta, si arrogano il diritto di dare consigli a destra ed a sinistra e pretendono di

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insegnare a tutti, arrabbiandosi se non vengono prese in considerazione.Accettare un consiglio e vagliarne il valore, è un atto di umiltà e può servire molto a migliorare noi stessi e la nostra condotta. Non dimentichia-mo che, tra i primi cristiani era molto ln voga la “correctio fraterna”, cioè i primi cristiani, co-stituiti in massima parte da persone economica-mente povere, ascoltavano volentieri Gesù per-ché ricordava loro che qui siamo di passaggio e siamo diretti verso il Paradiso, dove ci troveremo eternamente nella gioia. Ma, per poter entrare in Paradiso, bisogna, in questa vita, correggere i propri difetti e, siccome i nostri difetti li vedono più facilmente gli altri di noi, pregavano allora i fratelli di far loro presente i difetti che riscon-travano nel loro comportamento, onde poterli correggere. Indubbiamente, come ci ricordano gli Atti degli Apostoli e le lettere degli Apostoli, anche nelle prime comunità vi erano contrasti e divisioni, erano però casi isolati e le comunità cristiane apparivano piuttosto come un insieme di persone, non prive di difetti, ma che si vole-vano veramente bene e che si aiutavano since-ramente a migliorarsi vicendevolmente.Questo modo di vivere, destava meraviglia nei pagani e faceva sorgere in loro il desiderio di ricevere il Battesimo per poter così entrare a far parte di quel gruppo di persone.Questa correzione fraterna dovrebbe trovare vita anche nelle nostre comunità, diventerebbero ve-ramente un polo di attrazione, non di ripulsa, come, purtroppo appaiono oggi! Certamente ci vuole carità nel riprendere un fratello od una sorella che, inavvertitamente, sbaglia, e ci vuole una forte dose di umiltà nell’accettare una giu-sta correzione.Già nell’Antico Testamento Dio, per bocca del profeta, diceva: “Se tu vedi che tuo fratello sba-glia, riprendilo in disparte, se ti ascolterà, avrai guadagnato tuo fratello, se non ti ascolterà, io chiederò conto a lui, ma tu ti sarai sgravato la tua coscienza!”.Il codice stradale punisce per omissione di soc-corso chi non si ferma per prestare aiuto ad un infortunato, i difetti in una persona sono come ferite nell’anima di quella persona, quindi si ha l’obbligo morale di tentare di guarirla....

Purtroppo, col nostro menefreghismo, abbiamo creato una società talmente superba e corrotta, da rendere quasi impossibile per una comunità cristiana adottare la “correzione fraterna” anche nel suo interno. Questo, però, non ci esime dal tentare, anzi, poiché è vero che il Signore pro-porziona il suo aiuto alla gravità delle difficoltà che incontriamo, dobbiamo veramente metter-cela tutta, aumentando la preghiera ed il sacrifi-cio: lo Spirito Santo interverrà!Dobbiamo aver fede e perseveranza!

Sabato 14 febbraio - ore 21Domenica 15 febbraio - ore 15.30

Teatro Oratorio

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA

ESTATECompagnia Teatrale

“Coupe de Thèatre”

IngressoRagazzi fino a 10 anni - gratuitoRagazzi fino a 13 anni - 3 euro

Adulti - 5 euro

Un quartiere a teatro

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LO SPORT PER MIA FIGLIA:IL SUO SPORT O IL MIO SPORT?di Massimiliano Negri

E’ una domenica pomeriggio come tante altre e mi arriva un messaggio sul cellulare che mi dice: “devi scrivere un articolo per il bollettino”. E lo chiedi a me? Rispondo? E su quale argo-mento? Boh! Pensando e ripensando ai mesi in-dietro dove passavo il mio tempo libero in una palestra cercando di fare l’allenatore di palla-volo…. sì, diciamo proprio che cercavo di fare l’allenatore, perché i bravi allenatori sono altri, non avendo più nulla da fare ora giro le palestre per vedere qualche partita. Pensavo a me e alle mie figlie visto che ne ho 2 e dicevo, quando avranno l’età giusta giocheranno a pallavolo. E invece no! Neanche una! A dire la verità una (la più grande) aveva iniziato ma mi sono trovato davanti ad un problema: non poteva mai diven-tare una giocatrice di pallavolo (nemmeno scar-sa) in qualsiasi categoria! Da allenatore e papà come non potevo rimanere deluso? Come po-tevo dirglielo? Durante gli allenamenti l’impe-gno c’era, aveva le amiche, si trovava bene nel gruppo ma... come potevo dirle che non sareb-

be mai diventata una come loro? Oltre a quello pensavo anche, durante le partite come posso farla entrare? Se la faccio entrare non sarà mica perché è la figlia dell’allenatore? Da allenatore come faccio a fare entrare una schiappa? Come mi devo comportare avendo il doppio incarico? Durante la mia carriera pallavolistica mi sono tolto tante piccole soddisfazioni, sia da gioca-tore prima, sia da allenatore dopo, ma trovarmi davanti a questo “problema” non ero prepara-to. Quando giocavo mi sono reso conto che più di così non potevo fare e allora ho cambiato il mio approccio alla pallavolo, ma avevo 27 anni. A 46 anni come posso dirlo a una ragazzina di 11? Glielo dico da allenatore o da papà, è il mio sport o il suo sport? E’ il suo sport, e devo fare qualche cosa. Mi decido a parlarle e con non pochi problemi le dico che purtroppo tutto quel-lo che sta facendo non la porterà a niente in questo sport, non potrà giocare in serie A ma neanche in una 3a Divisione, se vuole stare nel gruppo con le sue amiche lo faccia, vuole fare

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Il cuore e la mano dei sanfereolini continuano ad essere attenti alle necessità della loro comu-nità. Un giorno un uomo mi ha chiesto: “Come fa ad andare avanti la parrocchia con tutte le spese che sento? Ci sarà senz’altro qualche entrata na-scosta”. E io gli ho risposto così. “E’ vero che sono tante le spese, ogni giorno bisogna affron-tarne una. E che dire poi di tutte quelle bollette che sembrano arrivare a pacchi? E le spese stra-ordinarie? Se da una parte le spese sono molte, dall’altra c’è la provvidenza che fa cadere ogni giorno qualche goccia di generosità da parte dei fedeli”. E ho continuato ancora così: “Molti non ci credono a queste gocce di generosità, ma è lo stile di Dio. Dio infatti non ama i grandi doni, non manda avanti le sue, che poi sono le nostre, opere con la vincita al superenalotto. Lui ama le cose piccole, ma fatte con amore e in conti-nuità”.Ecco perché noi riportiamo sempre sul nostro bollettino l’importo delle piccole o grandi gocce di generosità. Fedeli a questo pensiero, ecco anche questa vol-ta ciò che abbiamo raccolto nel mese di dicem-bre 2014 - gennaio 2015: (importi in euro) 40; 30 per l’oratorio; 50; 10; 40; 20; 30; 20; 25; 30; 45 dalla comunione anziani; 20; 30; 20; dalla comunione agli anziani 250; 40.I condòmini di piazza Gobetti 1, in occasione della realizzazione del tradizionale presepio, hanno offerto 90 euro.

del movimento può farlo, ma che lì tutto finisce. Voglio che faccia dello sport, ma uno sport dove lei riesca a divertirsi, vedere che può migliorarsi, se riesce, cosa che nella pallavolo non poteva fare. Uno che non migliora non ha più stimoli, uno senza stimoli non si diverte, uno che non si diverte… smette e questo vale sicuramente in tutti gli sport oltre che nella vita. E’ dura per me scontrarmi con questa realtà, non posso fare al-tro che accettarla: non avrò mai una figlia pal-lavolista. Devo averla per forza? No assoluta-mente! Stando sulle tribune in questi periodi ne sento di ogni e constato che oltre all’allenatore in campo ce ne sono altri 24 in tribuna (i geni-tori delle atlete). Non incitano. Commentano. Mi chiedo cosa ne capiscano di pallavolo, qualcuno magari sì ma proprio tutti? Quanti di questi “al-

lenatori“ in tribuna pensano che la compagna di squadra di propria figlia non sia brava come la propria e che non sia portata per questo sport? Sì, sempre la figlia degli altri, ma mai la propria. Sì, dico “portata” perché la pallavolo, come tutti gli altri sport da una certa età in poi è selettiva. A questo punto mi chiedo: voglio che mia figlia faccia uno sport non suo a tutti i costi per non crearle problemi, per non farla sembrare infe-riore nei confronti delle sue compagne, per non ammettere che lo sport che sta facendo non è il suo ma è il mio?Beh, che sport fa mia figlia adesso? Pattinaggio!

camminiamo insieme - 13

LA VOSTRAGENEROSITA’Per i deFunTiAlcune persone hanno offerto 45 euro a ricordo di suor Carolina. Una Messa sarà celebrata il 15 febbraio alle ore 11,30 a S. Fereolo.Il condominio Bramante ha offerto 110 euro per la defunta Steffenini Agnese. La defunta è stata iscritta alle Messe perpetue. Ancora per la defunta Steffenini Agnese sarà celebrata una Messa alle ore 18 di martedì 10 febbraio in S. Fereolo.Dalla via Bergognone e da via Locatelli abbiamo ricevuto 140 euro per la defunta Forni Luisa. La defunta è stata iscritta alle Messe perpetue.Abbiamo ricevuta a suffragio della defunta Gorla Anna 100 euro da parte di amiche e co-noscenti. La defunta è stata iscritta alle Messe perpetue.Il gruppo Ginnastica Dolce ha offerto 90 euro per una Messa e per l’oratorio a suffragio della defunta Gorla Anna. La Messa sarà celebrata il 4 febbraio alle ore 8,30 in S. Fereolo.

S. cuore(importi in euro) 300; 1000; 50; 60; 60; 750; 50; 40; 50; 5000; 500; 100; 100; 50; 250; 50; 1000; 500; dalla raccolta del mese di dicembre 1080 euro.

aLcune oFFerTe SiGniFicaTiVeTutte le offerte sono significative. Non è tanto l’importo che rende significativo il gesto, ma il cuore che sta sotto al gesto.In questo fine anno e nei primi giorni del nuovo abbiamo avuto delle offerte accompagnate da pensieri e da sentimenti che manifestano con-cretamente l’amore alla comunità parrocchiale. Si pensi a quella persona che nel ritirare la liqui-dazione per essere andata in pensione, non teme di fare nel silenzio con una lettera significativa

una generosa offerta alla comunità. A quel gio-vane che sottrae qualcosa alla sua tredicesima per aiutare la parrocchia. E poi quei biglietti di auguri che si concretizzano non solo con un bel pensiero, ma anche col proprio personale aiuto alla comunità. Ci sono poi le offerte a mano uni-te sempre ad un pensiero di attenzione ai nostri numerosi debiti. Si potrebbe continuare. E’ suf-ficiente questo.E allora diciamo:

Grazie a TuTTiCome si può vedere le offerte non sono mancate. Arrivano da diverse fonti e con diverse motiva-zioni. Una cosa le unisce, e di questa ne siamo contenti, la volontà di sostenere la vita e le spe-se della parrocchia. Questo dimostra che si ha fi-ducia in quello che si sta facendo e soprattutto si ama la propria chiesa. Davanti a questa concreta generosità, come non ringraziare sinceramente tutti? Come sempre ci commuovono lo spirito e l’intenzione che animano e sostengono questi gesti di generosità. Il grazie va a tutti e a ciascuno.In primo luogo va a tutte quelle persone che, in occasione della prenotazione delle Messe, han-no voluto aggiungere qualcosa per le spese della parrocchia. Possiamo dire che fino a questo mo-mento quasi tutti, in base alle proprie possibili-tà, hanno avuto questa delicatezza.Il nostro grazie sincero si rivolge anche a chi in occasione del Natale ha voluto farci gli auguri con una offerta per le necessità della parrocchiaSiamo sicuri che il Signore che ha visto e vede tutta questa generosità, risponderà alle intenzio-ni dei donatori.Da parte della parrocchia è assicurato l’impegno del ricordo quotidiano nella preghiera e nella celebrazione della Messa.

14 - camminiamo insieme

La Caritas, gli aiuti alimentari e gli altri servizi

UNA RACCOLTA SIGNIFICATIVA...In Avvento si è realizzata una vera raccolta di aiuti concreti. La raccolta dei generi alimenta-ri nella nostra parrocchia continua tutto l’an-no, ma in modo particolare si realizza durante l’Avvento e la Quaresima. Anche questa volta ha dato dei buoni frutti. Abbiamo visto la ge-nerosità al concreto. Al posto di tante parole si sono visti invece i fatti. Molta gente è arrivata in Chiesa con il suo sacchetto dopo aver fatto la spesa per la propria casa.

a cHi Va TuTTo QueSToQualcuno dirà subito: ai soliti, e forse non ne hanno bisogno. Non puntiamo mai sul “forse”, perché spesso sbagliamo. Noi facciamo il nostro atto di carità. Il resto lo veda e lo giudichi il Signore. Il Signore infatti ci chiede il gesto di carità, Lui invece si tiene il giudizio. E sappiamo che il suo giudizio è sempre azzeccato, è sempre schietto e va in profondità.Con la generosità di questi generi alimentari, la parrocchia si fa mano di Dio per chi ha bisogno, per chi versa in necessità.

La cariTa’ camBia…Se siamo convinti che è l’amore che cambia i cuori, cambia la vita, allora dobbiamo dire che con il nostro piccolo o grande sacchetto di gene-ri alimentari, offerto per amore, abbiamo messo nella società d’oggi un movimento di rinnova-mento di cui non abbiamo minimamente co-noscenza. E’ la lezione che viene da Dio nostro Padre. Il suo amore infatti cambia e rinnova, adagio adagio l’umanità intera.

GrazieLa Caritas parrocchiale ringrazia per questa ge-nerosità. Lo dice a nome di tanti poveri, di nu-merosi vagabondi, di numerosi nomadi che ogni

giorno suonano alla casa parrocchiale per avere un aiuto.Continuiamo su questa strada, alla fine sarà sempre l’amore che vincerà, e sarà proprio lui che, pur essendosi manifestato in sacchetti di generi alimentari, ci aprirà la porta del paradiso.

GLi aLTri SerViziSe li elenchiamo e li presentiamo continuamente non è per gloriarci, ma perché siamo fermamen-te convinti che molti sanfereolini non sanno ciò che la loro Caritas offre per il bene di tutti.1. Centro di ascolto: mercoledì e venerdì dal-le ore 9 alle 11 è possibile parlare con qualche volontario per esporre i propri problemi e dif-ficoltà. Parlare e ascoltare è già un buon inizio per trovare la strada giusta per risolvere qualche problema. La ricetta non l’abbiamo ma il parlare è fondamentale.2. Servizio infermieristico: lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 9 alle ore 10 un infermiere è a disposizione per misurare la pressione, per qual-che consiglio.3. Servizio medico: è per gli extracomunitari, è svolto in collaborazione con la Caritas Diocesa-na. Si tiene il martedì e il venerdì con inizio alle ore 16. Un medico mandato dalla Caritas centra-le è a disposizione per gli extracomunitari.4. Servizio vestiti: martedì e giovedì dalle ore

camminiamo insieme - 15

9 alle ore 11 dei volontari sono a disposizione per la distribuzione dei vestiti che il magazzino riceve.5. Servizio fondo solidarietà: ogni lunedì dalle ore 9 alle ore 11 un volontario è a disposizione per ascoltare e vedere la possibilità di inoltrare la pratica al fondo solidarietà della diocesi.6. Servizio famiglia x famiglia: si attua su ap-puntamento passando dalla Caritas o presso il parroco. Un volontario, dopo un breve ascolto della necessità, prende in considerazione la pos-sibilità di intervenire con il fondo “famiglia per famiglia”.7. Servizio generi alimentari: ogni mese, una volta al mese, presentando un biglietto distribu-ito dalla setssa Caritas, si può ritirare un pacco di generi alimentario.8. Servizio prenotazione esami e visite mediche: nei giorni di mercoledì e di venerdì dalle ore 9 alle ore 11 circa dei volontari sono a disposizio-ne per prenotare via internet le visite ospedalie-re a chi ne ha bisogno. Questo evita di andare in ospedale per la prenotazione.9. Servizio agli anziani ammalati e infermi: mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle ore 11, un operatore della Caritas ascolta e vede come po-ter intervenire. La situazione degli ammalati e anziani è molto cambiata in questi ultimi anni. La presenza delle badanti ha supplito quasi to-talmente questo servizio. La parrocchia resta però sempre disponibile per il servizio religio-so mediante la comunione portata dai ministri straordinari dell’ Eucarestia.10. Servizio pratiche Acli: il secondo e quarto mercoledì del mese dalle ore 9,30 alle ore 11 un operatore delle Acli è a disposizione per le pratiche.11. Servizio dopo-scuola: è un servizio che dura da quasi venti anni. Si svolge nei giorni di mar-tedì, mercoledì, giovedì e venerdì. Dei volonta-ri cercano di aiutare i ragazzi prevalentemente delle medie a fare i compiti.12. Servizio al carcere e al postcarcere: è un servizio che sta per nascere. E’ ancora tutto da pensare e poi da attuare. In primavera abbiamo fatto in parrocchia un corso per volontari del poscarcere. Ora attendiamo qualche anima buo-na che voglia aiutarci in questo intento. Nello

svolgimento di questo servizio diciamo subito che noi non abbiamo e non vogliamo avere nes-sun orientamento politico. A noi interessa ama-re e servire nel limite del possibile anche questi che sono e restano sempre nostri fratelli.

TuTTo GraTuiTamenTeLa nostra Caritas parrocchiale svolge questi ser-vizi gratuitamente. I volontari sono tutti stipen-diati dal Signore, che se non paga oggi, paga domani, ma paga sempre. Le sue ricchezze in-fatti sono infinite. Non si esauriscono mai. Non si vedono, ma ci sono e sono sempre riservate per chi ama e serve i fratelli nel suo nome e per suo amore.

iL noSTro GrazieLa parrocchia ringrazia di cuore questi numerosi volontari. Senza di loro la Caritas non esistereb-be. Senza la loro fatica non ci sarebbero questi numerosi servizi a favore del quartiere.A loro diciamo di andare avanti, di non scorag-giarsi davanti alle difficoltà, alle incomprensio-ni. Sappiamo per esperienza che a fare la carità, si soffre prima di esercitare la carità, si soffre mentre la si attua e si soffre dopo averla fatta. Ma ciò che importa è amare e servire per amore del Signore. Lui, il Signore, vede e sa tutto e tutto scrive sul suo registro per la gioia di chi lo ama nel fratello, nella sorella povera, ammalata, in difficoltà.E un giorno, dopo averlo servito qui in terra nel povero, lo vedremo ad occhi aperti e sarà gioia immensa nella sua casa e lui passerà a servire chi lo ha aiutato qui in terra senza averlo visto.

Se QuaLcuno VuoLe…darci una mano, è sempre ben accetto. La nostra Caritas ha infatti sempre bisogno di volontari. Pensiamo in modo particolare al doposcuola, ma anche ad altri servizi. Chi ha tempo, non aspetti tempo. Basta parlare in Caritas parroc-chiale. Non si chiede di compiere dei miracoli e nemmeno di avere delle capacità particolari.E’ necessario avere in modo particolare un cuo-re buono e buona volontà di servizio, e poi se volete anche e soprattutto tanta e poi tanta pa-zienza.

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L’Associazione Amici di San FereoloDIARIO DEL MESEdi Marinella Molinari

Prima di riprendere i nostri incontri, ricordiamo qualche appuntamento.Il 20 Novembre era nostro ospite il Sig. Agosti-no Pè. Il suo argomento si inseriva nella serie della storia di Lodi: ci ha descritto la figura di Napoleone e la battaglia del Ponte. Ha racconta-to tante curiosità legate al periodo napoleonico nella nostra città.L’argomento trattato il 4 dicembre ha suscita-to grande interesse nelle persone presenti. La nostra ospite è stata Suor Silvia Dordoni (foto), dell’ordine di Maria Bambina, residente a San-ta Savina. Non lavora nella Casa di Riposo, ma porta l’Eucarestia agli ammalati e alle perso-ne sole della Parrocchia di San Lorenzo. Ci ha raccontato di tanti casi disperati o di estrema povertà, che ha visto ed aiutato in questi anni. Ma soprattutto ci ha parlato del suo amore per Cristo e la certezza che il Signore non ci ab-bandona mai nei momenti difficili. Ha concluso dandoci alcuni preziosi consigli su come vivere bene l’anzianità.Infine, segnalo un momento di festa, avvenuto

prima di Natale. Il 18 dicembre ci siamo scam-biati gli auguri sorseggiando una tazza di cioc-colata, accompagnata da una buona fetta di pa-nettone! Il gruppo del corso di teatro dell’Unitre di Lodi ci ha fatto riflettere sul significato della nascita di Gesù, al giorno d’oggi, leggendo in maniera espressiva un racconto di Luigi Santuc-ci. E’ stato un bel pomeriggio che ci ha permesso di condividere una dolce merenda e un po’ di serenità, per sentirci più uniti e più amici. Ci ri-troveremo, quindi, con il desiderio di trascorrere ancora insieme qualche ora piacevole e interes-sante. Ecco il calendario dei prossimi mesi fino a Pasqua.

FEBBRAIO• Lunedì 2 - S. Messa per la Candelora. Segui-

rà un momento di condivisione con presen-tazione del programma.

• Giovedì 12 - Conferenza su “L’era Napoleo-nica a Lodi” - Relatore Prof. Angelo Strop-pa.

• Mercoledì 18 - S. Messa delle Ceneri.• Giovedì 26 - Intervento dei Vigili del Fuoco

sul tema della “Prevenzione degli incendi”.

MARZO• Giovedì 5 - Il dottor Valerio Migliorini pre-

senta il suo libro “Le pedalate del dottor Santi”.

• Giovedì 12 - Esercizi Spirituali.• Giovedì 19 - Centro d’Ascolto• Giovedì 26 - “Donne per Lodi”: Incontro

con la Presidente delle Cristine, Sig.ra Mar-carini.

APRILE• Mercoledì 1 - Ritiro presso il Carmelo San

Giuseppe.

camminiamo insieme - 17

VITA PARROCCHIALECATECHESI• Ragazzi: sabato e domenica 1 – 7/8 - 21/22

- 28• Adulti, anziani e pensionati: vedi a pag. 16

CELEBRAZIONI• Giornata della vita: domenica 1 febbraio• Festa di S. Giovanni Bosco: domenica 1

febbraio• Festa della fondazione Associazione An-

ziani: lunedì 2 febbraio ore 15 a S. Fereolo• Madonna di Lourdes: mercoledì 11 febbra-

io ore 17,15• Inizio Quaresima: vedi a pag. 18

RIUNIONE DEI GRUPPI• Scuola di Bibbia: martedì 3 – 10 – 24 feb-

braio e 3 marzo.• Animatori dei centri di ascolto: lunedì 23

febbraio ore 21.

FIDANZATII prossimi corsi per i fidanzati che intendono celebrare con il sacramento il loro matrimonio iniziano in queste date: sabato 7 febbraio e mar-tedì 3 marzo.I fidanzati sono pregati di passare dalla casa parrocchiale per il foglio di presentazione al corso.

BATTESIMILa celebrazione dei battesimi si tiene domenica 8 febbraio, domenica 8 marzo e lunedì dell’An-gelo 6 aprile alle 15,30. I genitori sono pregati di passare dalla casa parrocchiale per il ritiro dei fogli per l’iscrizione del loro bambino.Dopo queste date, la prossima celebrazione si tiene domenica 3 maggio alle ore 15,30.

RIPRENDE LA SCUOLA DI BIBBIADopo l’esperienza così ben riuscita nel mese di novembre, ritorna nella nostra parrocchia con sempre nuovo entusiasmo la scuola di Bibbia nella sua seconda sezione.L’invito è ancora aperto a tutti, ma in modo particolare agli operatori pastorali. Conoscere la Parola di Dio è un dovere per un cristiano. Igno-rarla vuol dire non conoscere Cristo.Ci aiuterà ancora don Stefano Chiapasco. Già lo conosciamo e ne abbiamo stimato le qualità e la capacità.Le sere degli incontri saranno martedì 3, mar-tedì 10, martedì 24 febbraio e martedì 3 marzo sempre alle ore 21 nel salone dell’oratorio di S. Fereolo.Ci soffermeremo ancora a riflettere sullo Spirito Santo.Come abbiamo fatto nel mese di novembre su-periamo ancora la pigrizia che ci rende schiavi e diamo un contenuto alla nostra libertà. Più conosciamo la Bibbia, maggiormente saremo capaci di rendere ragione della nostra fede e di conseguenza saremo in grado di gioire delle me-raviglie che Dio ha fatto e va facendo per noi che siamo il suo nuovo popolo.

Domenica 1 febbraioGIORNATA DELLA VITAIl tema di questa giornata è ancora proposto dai nostri vescovi e si esprime così: “Solidali per la vita”. I figli infatti sono il frutto della pianta e a loro volta danno vita ad altre piante. Noi uniremo questa giornata con la...

18 - camminiamo insieme

Domenica 1 febbraioFESTA DI S. GIOVANNI BOSCOVuole essere la conclusione della settimana del-la famiglia, ma anche una grande festa dell’ora-torio. Genitori e figli insieme per trovare nella Parola di Dio l’unità della chiesa domestica. La Messa dove sono attesi in modo particolare i ge-nitori, i figli e i nonni, si celebra al S. Cuore alle ore 10,30 e nel pomeriggio alle ore 15,30 vi è l’incontro per tutti i genitori in oratorio e giochi per i ragazzi e bambini.

Lunedì 2 febbraioFESTA DEGLI ANZIANIIn questa circostanza sono attesi tutti gli anziani non solo aderenti all’associazione, ma anche gli altri. Alle ore 15 S. Messa solenne, subito dopo assemblea in oratorio con parole del presidente e merenda in amicizia.

Martedì 3 febbraioFESTA DI S. BIAGIOE’ una festa popolare che ci porta a pregare S. Biagio e a ricevere per sua interces-sione la benedizione del Si-gnore sulla gola. Infatti in questa giornata i fedeli si presentano al Sacerdote a viso alto perché le candele incrociate che richiamano il martirio di S. Biagio, tocchi-no la loro gola. Non è un gesto di scaramanzia, ma in forza della preghiera e con la consape-volezza che ci viene dalla fede, noi sappiamo che il Signore ci protegge sempre. Il rito con la benedizione della gola sarà fatto ad ogni Messa di orario nelle nostre due chiese.

Mercoledì 11 febbraioMADONNA DI LOURDESE’ il giorno dell’apparizione della Madonna a

Lourdes. Noi ricorderemo l’avvenimento con una celebrazione particolare per tutti gli amma-lati e infermi della parrocchia. Alle ore 17,15 in S. Fereolo recita del rosario e alle ore 18 S. Messa con omelia.

Mercoledì 18 febbraioMERCOLEDI’ DELLE CENERI

Tra i tanti appuntamenti, occorre mettere anche l’inizio delle Quaresima. Si tratta di quella gior-nata caratterizzata dalla cenere sul capo e dal digiuno per dire a noi stessi, a chi ci guarda, ma anche al Signore la nostra volontà di conversio-ne. L’orario delle celebrazioni: mattino ore 8,30 a S. Fereolo, pomeriggio ore 15 celebrazione per gli anziani a S. Fereolo (quella delle ore 18 a S. Fereolo è sospesa), ore 17 a Robadello, ore 18.30 a San Fereolo celebrazione per i ragazzi, ore 21 S. Messa a S. Fereolo con intronizzazione della croce e imposizione delle ceneri.

CAMMINI DI FEDE DEI NOSTRI RAGAZZICon il mese di febbraio riprendono gli incontri per i genitori che hanno i figli da accompagnare ai sacramenti. Se è un dovere per la parrocchia promuovere la formazione di chi vuole ricevere i sacramenti, è altrettanto un dovere per i geni-tori prepararsi e accompagnare nei dovuti modi i propri figli a ricevere i doni del Signore.

Per i GeniToriUn vero genitore si misura dalla sua passione

VITA PARROCCHIALE

camminiamo insieme - 19

VITA PARROCCHIALEeducativa nei con-fronti dei propri fi-gli. Non è il fatto di aver dato la vita ad un figlio che rende grande un genito-re, ma gli sforzi e gli impegni edu-cativi assunti e svolti per gene-rarlo alla vita, intendendo per vita quell’insieme di valori umani e cristiani che fanno di un ragazzo prima e di un uomo dopo, una persona realizzata. E vero che alcune volte, dopo tanti sforzi educati-vi da parte dei genitori, si ottiene poco e niente. Ma questo non scalfisce per niente il principio. Ci sono infatti dei casi che vanno oltre. Normal-mente però i figli formati sono il frutto degli sforzi educativi dei genitori.

QueSTi camminiPer venire incontro all’opera educativa dei ge-nitori, la parrocchia non solo è vicina ad ogni famiglia con la parola e con l’aiuto concreto, ma anche con le attività oratoriane e con diverse al-tre iniziative. Se un genitore fa tesoro di tutti gli aiuti che la parrocchia offre, la sua opera edu-cativa è maggiormente sostenuta e raggiunge il suo scopo. Lavorare assieme è sempre meglio che lavorare da soli. E noi come parrocchia e come oratorio siamo qui per questo. Beati quei genitori che ne fanno tesoro.

i ProSSimi inconTriPeR I RAGAzzI dI teRzA eLeMentARevenerdì 6 febbraio - ore 18,45 incontro in oratorio con cena al sac-co – ore 21 incontro dei genitori con il parrocodomenica 8 febbraioSono attesi i ragazzi con i loro genitori alla Mes-sa delle ore 10,30 alla Chiesa del S. Cuore per la

consegna del crocifisso ai ragazzi.

PeR I RAGAzzI dI QuARtA eLeMentARevenerdì 13 febbraio- ore 18,45 incontro in oratorio con cena al sac-co- ore 21 incontro dei genitori con il parrocodomenica 15 febbraio Sono attesi i ragazzi con i loro genitori alla Mes-sa delle ore 10,30 alla Chiesa del S. Cuore per vivere l’Eucaristia domenicale tutti insieme.

PeR I RAGAzzI dI QuIntA eLeMentARevenerdì 20 febbraio- ore 18,45 incontro in oratorio con cena al sac-co– ore 21 incontro dei genitori con il parrocodomenica 22 febbraioSono attesi i ragazzi con i loro genitori alla Mes-sa delle ore 10,30 alla Chiesa del S. Cuore per il rinnovamento delle promesse battesimali.

PeR I RAGAzzI dI PRIMA MedIAvenerdì 27 febbraio- ore 18,45 incontro in oratorio con cena al sac-co – ore 21 incontro dei genitori con il parrocodomenica 1 marzo Sono attesi i ragazzi con i loro genitori alla Mes-sa delle ore 10,30 alla Chiesa del S. Cuore per la consegna dell’icona di Gesù.

PROFESSIONE DI FEDE 14ENNI sabato 31 gennaio e sabato 28 febbraioSerata insieme per 2a e 3a media. Ritrovo ore 18,45 in oratorio.domenica 8 febbraioIncontro vicariale (2a media a S. Fereolo, 3a me-dia a Santa Cabrini) dalle 9 alle 12.

aSPeTTiamoCome sempre aspettiamo tutti i genitori. Il no-stro desiderio è di dare a tutti un nostro specifi-

continua a pagina 21

20 - camminiamo insieme

VITA PARROCCHIALE

Il giorno della festa di San Bassiano, come ogni anno, ha un fascino particolare. Anzitut-to per la nostra città e per i tanti pellegrini che si sono susseguiti per una visita e una pre-ghiera in Cattedrale davanti alle reliquie del santo, ma anche per la nostra parrocchia che ha celebrato con fede la festa del suo patrono.Anche quest’anno sono stati invitati in modo particolare alla celebrazione della messa so-lenne tutti i nostri ministranti, uniti a coloro che si impegnano nel servizio all’altare. Un grazie di cuore va davvero ai nostri ragazzi che ogni domenica con tanto, tanto entusia-smo e buona volontà prestano il loro aiuto per rendere ancora più belle le nostre celebrazioni.Ma ancora più bello è il grazie che il Signore dice a coloro che hanno la fortuna di poter vi-

vere da vicino il mistero più bello della nostra fede: l’eucarestia.L’augurio più bello che rivolgiamo a chi nel-la nostra parrocchia si impegna nel servizio all’altare lo prendiamo dalle parole del papa emerito Benedetto XVI che in un discorso ai chierichetti ha detto: «Cari amici! Siete fortu-nati a poter vivere da vicino questo indicibile mistero! Svolgete con amore, con devozione e con fedeltà il vostro compito di ministranti (…) Voi prestate a Gesù le vostre mani, i vostri pensieri, il vostro tempo.Egli non mancherà di ricompensarvi, donan-dovi la gioia vera e facendovi sentire dove è la felicità più piena!».Non poteva mancare una foto ricordo di que-sto momento.

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co contributo.Si superi la pigrizia oppure l’opinione che già si sa tutto oppure che non serve a nulla. Il fatto di trovarci assieme per parlare dei nostri figli è già un bene e un aiuto.

PELLEGRINAGGIO A LOURDESRicordiamo a chi volesse partecipare che ci sono ancora alcuni posti per il pellegrinaggio a Lou-rdes promosso dalla nostra parrocchia. Già pa-recchie persone hanno dato la loro adesione.

Lourdes è sempre una meta di fede e di preghie-ra. E allora andiamo consapevoli che lì trove-remo quell’aiuto necessario per continuare la battaglia della vita. Per chi volesse partecipare riportiamo qui di seguito le indicazioni tecniche. Invitiamo allora a prendere in considerazione il mezzo, la data e la spesa.• Il viaggio sarà in aereo• Si terrà da lunedì 27 a mercoledì 29 aprile

2015• Quota partecipazione: massimo 500 euro (in

base al numero dei partecipanti)• Sistemazione in hotel 3 stelle, camera a due

letti, pensione completa. Importante: indi-care con chi si vuole stare in camera. Mag-giorazione camera singola: 90 euro

• Trasporto in pullman andata/ritorno com-preso nella quota

• Acconto 200 euro da versare presso la Casa Parrocchiale all’atto dell’iscrizione

• Serve carta d’identità non scaduta.

VITA PARROCCHIALE

Mentre diciamo grazie di cuore a Sergio Co-sta per aver allestito con molta pazienza e so-prattutto con grande capacità artistica i presepi nelle nostre due Chiese, presentiamo le foto con il suo commento.“Il tema comune ai due presepi che quest’anno ho voluto evidenziare è quello legato alle stesse parole di Gesù, citate nel vangelo di Giovanni, capitolo 2, versetti 19-21 quando Gesù dice: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere. Allora i giudei replicarono: Que-

sto tempio fu costruito in quarantasei anni e tu lo fai risorgere in tre giorni? Ma egli parlava del tempio del suo corpo”.So che il tema è prettamente pasquale, ma come ho avuto modo già di commentare nel mio scritto di qualche anno fa, “La culla e la croce”, la nascita e la morte/risurrezione di Gesù sono due realtà imprescindibili, perché sono l’una in funzione dell’altra.Per comprendere ancora una volta il senso di queste parole.”

22 - camminiamo insieme

LE S. MESSE DEL MESEA SAN FEREOLODomenica 1 ore 8,00 ore 11,30 Mazzucato Mariaore 18,00 Castelli LuciaLunedì 2 ore 8,30 ore 18,00 Riboni Piera - Fam. Costa - CavalloniMartedì 3 ore 8,30 Per tutti gli iscritti alle Messe Perpetueore 18,00 Mercoledì 4 ore 8,30 Gorla Annaore 18,00 Giovedì 5 ore 8,30 ore 18,00 Ufficio per tutti i defunti della parrocchiaVenerdì 6 ore 8,30 Mondini Federicoore 18,00 Granata Maria - Luigi - Giovanni BattistaSabato 7 ore 8,30 Buschi Pietroore 18,00 Vailati Augusto - Gaggiani Annunciata - Boffi AntonioDomenica 8 ore 8,00 ore 11,30 Maria - Pasquale - Fam. Rosa - Mazzucato Maria - Mazzucato Elenaore 18,00 Bosoni MargheritaLunedì 9 ore 8,30 ore 18,00 Dehò Isabella - Filazzola AlfredoMartedì 10 ore 8,30 ore 18,00 Steffenini AgneseMercoledì 11 Anniversario Madonna di Lourdesore 8,30 ore 17,15 Recita del Rosarioore 18,00 S. Messa solenne per tutti gli ammalatiGiovedì 12 ore 8,30 ore 18,00 Getilli Vanda - Cantatore MatteoVenerdì 13 ore 8,30 Fam. Steffenini - Piniore 18,00 Fam. PantaloneSabato 14 ore 8,30 Fam. Pienti - Ferrari Paceore 18,00 Per una famigliaDomenica 15 ore 8,00 ore 11,30 Clelia - Angelo - Carlo - Suor Carolinaore 18,00 Lunedì 16

ore 8,30 ore 18,00 Rachele - Mario - Giuseppe - Saccani Rosina - GianniMartedì 17 ore 8,30 Carloore 18,00 Fam. Foina - AndreinaMercoledì 18 Mercoledì delle ceneriore 8,30 si celebra per la nostraore 15,00 conversioneore 21,00 Celebrazione e intronizzazione della croceGiovedì 19 ore 8,30 Fam. Molti - Colomboore 18,00 Venerdì 20 ore 8,30 Anime del purgatorioore 18,00 Cernuschi Piero - Elvira - Antonio - AnnaSabato 21 ore 8,30 Fantini Primo - Mario - Secondoore 18,00 Ardemani BrunoDomenica 22 ore 8,00 ore 11,30 Vaccari Beppe - Gabriellaore 18,00 Lunedì 23 ore 8,30 ore 18,00 Torchia MarcoMartedì 24 ore 8,30 ore 18,00 Mercoledì 25 ore 8,30 ore 18,00 Getilli Vanda Giovedì 26 ore 8,30 ore 18,00 Venerdì 27 ore 8,30 ore 18,00 Oldani LeandroSabato 28 ore 8,30 Ireneore 18,00 Oppizio Luisa - Osvaldo

A ROBADELLODomenica 1 ore 9,00 ore 10,30 Per i ragazziLunedì 2 ore 17,00 Sara Luigi - GiuseppinaMartedì 3 ore 17,00 Mercoledì 4 ore 17,00 Fam. SassoGiovedì 5

camminiamo insieme - 23

LE S. MESSE DEL MESE IL PERCORSO DELLA VITADEFUNTI• PREVITALI FERDINANDO di anni 86• PREMOLI UMBERTO di anni 80• GORLA ANNA di anni 72• MORSELLI TIZIANA di anni 59 • FRANCO MARIO di anni 85• ROMANIELLO VINCENZO di anni 58

MESSE PERPETUESono stati iscritti: Cavallanti Marisa, Steffenini Agnese, Lombardi Luigi, Lombardi Pina, Forni Luisa, Zuccotti Luigia, Zuccotti Annunciata, Vella Riccardo, Vella Giulia, Gorla Anna.

Gilardini Adrianodi anni 74

Steffenini Agnesedi anni 81

Bossi Paoladi anni 79

ore 17,00 Antonio - ClaudioVenerdì 6 ore 17,00 Fam. Lovagnini - AlcesiSabato 7 ore 17,00 Mantovani Alberto - Lorena - Samuele - Nicolò - Scotti Guido - Salerno RaffaellaDomenica 8 ore 9,00 Lupo Concettaore 10,30 Per i ragazziLunedì 9 ore 17,00 Bassi Pietro - Vacchini Margherita - Gialdini EnricoMartedì 10 ore 17,00 Perondi EnricoMercoledì 11 ore 17,00 Giovedì 12 ore 17,00 Per tutti gli iscritti alle Messe PerpetueVenerdì 13 ore 17,00 Sorelle BottaniSabato 14 ore 17,00 Broglio GiovanniDomenica 15 ore 9,00 Anelli Marioore 10,30 Per i ragazziLunedì 16 ore 17,00 Fam. PedrazziniMartedì 17 ore 17,00 Mercoledì 18 Mercoledì delle ceneriore 17,00 Si celebra per la nostra conversioneGiovedì 19 ore 17,00 Padre Francesco Bruni - Suardi Angelo - Mantegazza MaddalenaVenerdì 20 ore 17,00 Sabato 21 ore 17,00 Bergamaschi Bassano - FrancaDomenica 22 ore 9,00 ore 10,30 Per i ragazziLunedì 23 ore 17,00 Martedì 24 ore 17,00 Mercoledì 25 ore 17,00 Giovedì 26 ore 17,00 Venerdì 27 ore 17,00 Sabato 28 ore 17,00 Boffi Felice - Verdelli Giuditta - Getilli Vanda

Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereoloviale Pavia 41, Lodi ▪ tel. 0371-30658

per contattarci: don Peppino: tel. 0371-30658don Roberto: tel. 0371-36345don Marco: tel. 0371-438540Caritas parrocchiale: via della Marescalca 3 ▪ tel. 0371-430885Gruppo Sportivo Oratorio: via Salvemini 5 ▪ tel. 0371-31964 Coordinatore Sportivo: Roberto Folletti ▪ 339-1452918 e-mail: [email protected] web: www. sanfereolo.ite-mail Caritas Parrocchiale: [email protected]

i servizi della Caritas parrocchiale:Ambulatorio infermieristico lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 10doposcuolamartedì - giovedì dalle 17 alle 18,30mercoledì - venerdì dalle 14,30 alle 16distribuzione vestitimartedì – giovedì dalle ore 9 alle 11Servizio anziani ammalati e infermimercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11,30Aiuto generi alimentariuna volta al meseCentro d’ascoltoMercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11Servizio pratiche A.C.L.I.Secondo e quarto mercoledì del mese dalle 9,30 alle 11Prenotazione esami e visite medichemercoledì dalle 9 alle 10 - venerdì dalle 9 alle 11