Il Notiziario Agricolo n. 7/2010

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Anno 59° Periodico della Federazione Provinciale COLDIRETTI ASTI COLDIRETTI Spedizione in abbonamento postale -45% Poste Italiane Spa – Spedizione in A.P. D.L. 353/03 (Conv. 27/02/04 L. 46) Art. 1 comma 1, DCB Asti. Numero 7 - Anno 2010. In caso di mancato recapito rinviare all'Ufficio P.T. 14100 Asti CPO detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il relativo importo 7 numero 30 luglio 2010

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7 numero 30 luglio 2010

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Segreteria di Asti Presso Uffi cio Provinciale ColdirettiCorso Felice Cavallotti n. 41 • 14100 Asti

Tel. +39 0141 380426 Fax +39 0141 355138

Riflesso soc. coop. a r.l. - c.so cavallotti, 88-92 - astitel. 0141.59.04.25 / fax 0141.55.85.51

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Ufficio staMpa stUDio GRafico

piaNificaZioNe MeDiaoRGaNiZZaZioNe eveNti

ReDaZioNe GioRNali, Riviste, siti iNteRNetcasa eDitRice

Redazione astigianae alessandrinadi Telecupole

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Direzione, Redazione, Amministrazione: 14100 ASTI Corso Felice Cavallotti, 41 Tel. 0141.380.400 Fax 0141.355.138 e-mail: [email protected] ufficiale Coldiretti Anno 59° numero 7-30 luglio 2010*Realizzazione grafica e stampaRiflesso – S.r.l. F.lli Scaravaglio & C.Reg. Trib. di Asti n.44 del 20-4-1949 Direttore Resp.: Antonio Ciotta Vice Direttore: Stefano ZuninoPubblicità: Impresa Verde Asti srl – Riflesso scarl Tel. 0141.380.400 – 0141.590425Abbonamento annuale: Euro 20,00*Data di chiusura del giornale

L’AssembleaNazionaleColdiretti

Accordo Coldirettie Ferrero

Mobilitazionealle frontiere

Mobilitazione:contro le quote

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Intervista alpresidente

Unci - ColdirettiQuesto periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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C on grande entusiasmo ed una partecipazione particolarmente sentita,

150 astigiani hanno seguito, il 2 luglio, al Palalottomatica in Roma, i lavori dell’Assemblea nazionale Coldiretti.Con loro 15 mila imprenditori agri-coli provenienti da tutte le regioni d’Italia a dare autorevolezza alla più grande forza sociale del nostro Paese.A poco più di un anno da un’ana-loga grande testimonianza di unitarietà quando fu presentato il progetto della Filiera agricola tutta italiana, il presidente Sergio Marini ha illustrato gli obbiettivi raggiunti ed infiammato l’assem-blea rilanciando la scommessa su nuovi traguardi di fronte ai ministri Galan, Sacconi e Tremonti.In un anno sono stati fatti passi da gigante nel nostro progetto opera-tivo per una “Filiera agricola tutta italiana” che ha come obiettivo quello di sostenere il reddito degli agricoltori eliminando le distorsioni e tagliando le intermediazioni. Ha vinto il Paese vero, quello che la-vora e si rimbocca le maniche.Le prime dieci cose fatte nell’am-bito del progetto ha detto il Pre-sidente riguardano dal via al più grande circuito europeo di Farmers market alla nascita, con Consorzi Agrari d’Italia (CAI), della prima e più importante holding italiana degli agricoltori, dalla commer-cializzazione della prima pasta dei coltivatori italiani, all’avvio della prima e più grande società di trading europea dei cereali di proprietà degli agricoltori, dalla sottoscrizione del più grande

contratto europeo di produzione di energia elettrica da fonti rinno-vabili da biomasse tutte italiane, all’accreditamento di circa mille nuovi punti di vendita diretta di Campagna Amica al mese.Marini ha parlato di una nuova Coldiretti, moderna, che a 100 anni dalla nascita del suo fon-datore Paolo Bonomi, mantiene la sua identità legata a principi e valori concreti. Rimane intatto lo spirito, sono solo cambiate le cose: Bonomi, si è battuto per la democrazia, oggi noi lottiamo per l’etica, combattiamo affinchè questo Paese esca bene dalla crisi. Bonomi lo faceva con i voti e con il legame con il partito, noi con l’autorevolezza di una grande forza sociale. La nuova Coldiretti non sceglierà un partito, ma userà l’autorevolezza per affrontare la battaglia per il Paese. Bonomi ave-va la schiena molto dritta, anche noi abbiamo un progetto per chi vuole bene all’Italia. E rivolgendosi ai ministri ha sottolineato come sia

giunta l’ora di finirla di farci tirare in mezzo agli interessi personali di qualcuno. Coldiretti guarda ol-tre il gradino, perché è la stessa Coldiretti di Bonomi, moderna ma è la stessa.Un’Organizzazione che ha raggiun-to la piena forza sociale, l’autore-volezza e la credibilità non solo di 1 milione e 600mila soci, ma anche quella dei consumatori, di chi si approvvigiona giornalmente nei mercati di Campagna Amica e di-rettamente nei Punti delle imprese agricole. Con l’autorevolezza pro-poniamo il nostro progetto, pronti anche a cambiarlo, ma saremo molto esigenti. Non ci legheremo a un partito o a uno schieramento, ma quando si voterà diremo con chiarezza chi ha fatto bene e chi ha fatto male, a prescindere dai colori politici. Questa è la nuova Coldiretti, può piacere o no, ma da qui non si torna indietro. Il leader nazionale Coldiretti ha poi infiammato la platea con una similitudine calcistica.

Vince il Paese veroCon la filiera agricola tutta italiana comincia la partitaOra non si perde più a tavolino

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Certo non sarà facile andare avanti perché fino a ieri perdevamo a tavolino, senza poter entrare in campo.Ma ha comunque vinto il Paese vero ed è finita un’epoca per chi ha costruito fortune entrando e vincendo sempre a tavolino. Il progetto è aperto a tutti anche a chi è rimasto in panchina perché codardo, ora abbiamo cominciato a giocare.Il nostro progetto non è aperto a quelli che vengono negli spogliatoi con noi e poi si mettono la maglia degli altri.

Non è aperto a quelle grandi strutture cooperative che hanno vissuto con i soldi dell’agricoltura e poi invece di comprare le arance al sud vanno in Sudamerica; per questi chiediamo ai Nas di andare a controllare.Ce ne sono tanti che mettono la nostra maglia e poi segnano nella nostra porta, per questi non c’è più posto, vanno espulsi dal sistema, perché sono la nostra rovina.

Nelle foto: nell’altra pagina il Palalottomatica gremito per l’assise nazionale Coldiretti; sopra, il presidente Marini parla all’Assemblea; sotto da sinistra, il Ministro Tremonti, il governatore del Veneto Zaia e il Ministro Galan durante il suo discorso.

Anche quest’anno, per il periodo estivo, gli uffici Coldiretti Asti osserveran-

no un breve periodo di chiusura da lunedì 9 agosto a sabato 27 agosto. L’attività riprenderà regolarmen-te da lunedì 30 agosto. In caso di urgenze ed esigenze particolari è comunque garantita l’assistenza agli associati componendo i numeri telefonici seguenti:

• 335.7502083 servizio tecnico;

• 335.7502090 servizio previdenziale infortuni sul lavoro;

• 335.7502067 servizio fiscale e tributario;

• 335.7502060 emergenze particolari.

UFFICI CHIUSI

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“Abbuffata” di superpomodo-ro anti invecchiamento per i ministri Tremonti, Sacconi e

Galan, assieme alla prima pasta italiana al 100 per cento prodotta dai coltivatori. L’ha offerta il pre-sidente Coldiretti, Sergio Marini, agli esponenti del Governo e delle altre istituzioni intervenuti all’as-semblea nazionale organizzata al Palalottomatica di Roma alla pre-senza di quindicimila agricoltori. Al termine dei lavori Marini ha proposto un piatto di pasta italia-na al 100 per cento condita con il sugo dello speciale pomodoro naturale, efficace come antia-ging, ma anche nella prevenzione delle malattie cardio-vascolari e tumorali. Tutto ciò grazie alla concentra-zione superiore del 50 per cento di licopene, un carotenoide di cui viene riconosciuto l’effetto contro l’invecchiamento.Una novità tutta naturale che arriverà sul mercato a settembre e che è stata pro-dotta dalle aziende agricole per essere trasformata nelle strut-ture cooperative e nei consorzi che aderiscono al progetto della Coldiretti “Filiera agricola tutta italiana”.E proprio sul grano parte la controffensiva Coldiretti per combattere le speculazioni e garantire l’origine della materia prima impiegata per fare la pasta e il pane italiano. In Assemblea è stato dato l’annuncio che è stata costituita la più grande società europea di trading dei cereali di proprietà degli agricoltori.La nuova società avrà il compito di gestire oltre 20 milioni di quintali di prodotto tra grano duro destinato alla produzione di pasta, grano

tenero per il pane, girasole e soia, esclusivamente di origine italiana e garantiti non Ogm.La società denominata “Filiera Agricola Italiana” è partecipata da 18 Consorzi Agrari, 4 cooperative, 2 organizzazioni dei produttori, una società di servizi di Lega-coop e Consorzi Agrari d’Italia ed avrà il compito di gestire la contrattualistica nella coltivazio-ne e nella commercializzazione dei seminativi prodotti in tutto il paese.Si tratta di una iniziativa per salvare la produzione Made in Italy di pane e pasta dove si stima che - ha ricordato Marini - almeno un pacchetto su tre sia fatto con grano importato senza alcuna indicazione in etichetta. L’obiettivo della società è quello di combattere le speculazioni che hanno portato il prezzo del grano negli ultimi tre anni ad oscillazioni del 200 per cento, con effetti sui cittadini e sulle imprese agricole che rischiano oggi di chiudere, con il pericoloso abbandono di terre fertili che mette in forse per

il futuro scorte alimentari strate-giche. Il prezzo del pane - conti-nua la Coldiretti - ha continuato ininterrottamente ad aumentare anche nel primo trimestre 2010 del 2,1 per cento nonostante si sia verificato una crollo del prezzo del grano tenero del 7,1 per cento nello stesso arco di tempo. Oggi ha precisato la Coldiretti - un chilo di grano è venduto, su valori simili a quelli di venti anni fa, al prezzo di circa 16 centesimi mentre un chilo di pane è acqui-stato dai cittadini a valori variabili attorno ai 2,65 euro al chilo, con un ricarico del 1500 per cento.C’è margine da recuperare - ha concluso la Coldiretti - per ga-rantire una giusto compenso agli agricoltori ed evitare la scomparsa delle coltivazioni di grano duro Made in Italy con interventi per ga-rantire una maggiore trasparenza di filiera a partire dall’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano impiegato ed evitare che venga spacciato come italiano quello importato da Turchia, Ka-zakistan o altri paesi.

Abbuffata superpomodoro per i MinistriNasce la più grande società europea di trading dei cereali

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Marini conquista anche GalanIl Ministro mette via il discorso e sposa la Filiera italiana

In queste ultime settimane si è parlato molto del nuovo ministro delle Politiche Agri-

cole, Giancarlo Galan, giunto al dicastero annusando e delimi-tando il territorio dalle ombre dell’ingombrante e benvoluto Zaia, verosimilmente ammiccando con Marini ma tirato per la giacca da quei poteri forti che avevano portato in piazza migliaia di as-sociati Coldiretti contro un suo predecessore. All’Assemblea nazionale del 2 luglio prima ha parlato il presidente Coldiretti, lanciando precisi messaggi alla politica e al Ministro. “Alla politica chiediamo di saper scegliere tra chi investe, si impegna e innova e chi fa il furbo e vive di rendita. Non si può concedere, come purtroppo è successo, il titolo di Cavaliere a chi è cresciuto sfrut-tando all’estero l’immagine del Made in Italy costruita con il lavoro nei campi italiani di centinaia di migliaia di imprenditori agricoli, ai quali non è stato concesso alcun riconoscimento. La politica non deve essere né notaio, né mediatore, ma deve assumersi la responsabilità di decidere tra le lobby e i cittadini, come nel caso degli Ogm e dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza degli alimenti, dove tra l’altro è molto chiaro da che parte sta la volontà popolare. Occorre sce-gliere se strare dalla parte delle imprese o della rendita, sia nella destinazione delle risorse come quelle della Politica Agricola Co-mune (Pac) e dei Piani di Sviluppo Rurale (Psr), sia nel sostegno ai progetti, distinguendo quelli che portano lavoro e sviluppo al terri-torio, da quelli dietro i cui grandi numeri si nasconde la volontà

di delocalizzare. Bisogna distin-guere tra le cose dichiarate e le cose fatte. Abbiamo apprezzato il percorso di semplificazione avviato nel mercato del lavoro con i voucher ma si può fare di più ed occorre proseguire nella sburocratizzazione valorizzando la sussidiarietà. Si deve sapere dove sta il vero e dove il falso, ad esempio devono essere resi subito noti i dati secretati sulla destinazione delle importazioni agroalimentari da paesi extraco-munitari. Va premiata l’onestà e la trasparenza e la politica e la pubblica amministrazione devono dare il buon esempio. Ci sono ancora troppe anomalie che il Paese non merita.Non ci interessa – ha rimarcato con enfasi Mari-ni - una politica di mediazione: tra posizioni diverse, mettersi in mezzo, è sbagliato. Ci si assuma la responsabilità di scegliere”.In pratica Marini ha rilanciato grosso: o la filiera corta Coldi-retti o la visione imprenditoriale extraliberale di altri. Poi, un “no” deciso agli Ogm: “Ogm vuol dire far morire l’agricoltura italiana. Noi ci battiamo perché questo non accada, andiamo avanti, non ab-biamo paura, anche se c’è anche chi ha pagato importanti società per conoscere se Coldiretti potes-se avere dei punti deboli”.

Infine l’affondo alla politica: “Quando noi andiamo in piazza si sente e fa male. Oggi sono presenti solo quattro degli ultimi cinque ministri dell’agricoltura e non è un caso”. Il riferimento è a Paolo De Castro, contro cui Coldiretti organizzò la grande ma-nifestazione di Bologna. E ricorda le parole di un anno fa, quando fu ospite dell’Assemblea Silvio Berlusconi: “Caro presidente, non vogliamo niente, ma non rom-peteci le scatole, abbiamo fatto sapere al presidente del Consiglio. Mettici alla prova”.A questo punto, il Ministro, salito sul palco, dice di voler parlare con il cuore, mette da parte il discorso preparato la sera prima e si dichiara convinto della validità del progetto di una filiera agricola tutta italiana. Si spinge anche più in là, ha capito che “Coldiretti ha la coscienza pulita, ha un progetto e non chiede soldi”. E a questo punto offre la piena collaborazione, suggeren-do di liberare un ulteriore 6% di risorse dalla sburocratizzazione e di ricuperare 1114 milioni di euro non utilizzati dai trasferimenti europei. “Basterebbe – ha detto Galan rivolgendosi ai 15 mila agricoltori – pagarvi per quan-to fate per il mantenimento del paesaggio, per avvalorare ogni vostra richiesta”.

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Vogliamo la rintracciabilità totalePiù di 1500 produttori al Frejus, spalleggiati dai consumatori

Anche se la stagione non è delle migliori in quanto i lavori in campagna incal-

zano, la numerosa presenza di dirigenti e soci di Coldiretti alle iniziative di mobilitazione indette, ha evidenziato che i problemi ci sono e vanno risolti in fretta.Sia a Torino con la vera mucca Lola in Piazza Palazzo di Città, sia alla frontiera del Brennero, dove era presente una numero-sa delegazione piemontese, sia al valico del Frejus Coldiretti ha evidenziato il problema che sta mettendo in ginocchio le nostre imprese agricole: troppe impor-tazioni di prodotti agroalimentari che spesso vengono italianizzati con la sola confezione.I numerosi soci presenti alle mo-bilitazioni, al Frejus erano infatti presenti oltre 1500 imprenditori agricoli piemontesi, hanno potuto constatare come non solo arrivino prosciutti, carni, latte,vino, ortaggi dall’estero, ma anche come questi siano o completamente anonimi, per cui è impossibile capire se l’origine dichiarata nei documenti fiscali è quella vera, oppure arri-vano già confezionati con tanto di bandiera italiana sulla confezione stessa quando ben sappiamo che in Italia saranno solo consumati.

Il successo delle manifestazio-ni certamente per la presenza numerosa dei soci di Coldiretti, ma anche per il notevole impatto mediatico a livello di giornali e telegiornali, ha l’obiettivo di sti-molare la politica sia europea che nazionale affinché celermente i prodotti siano rintracciabili e l’ori-gine venga chiaramente indicata in etichetta.Coldiretti non mira a reintrodurre una politica protezionistica, l’obiet-tivo vero è fornire informazioni chiare in modo che il consumatore possa effettuare consapevolmente gli acquisti.Questa strategia dell’organizza-zione non è frutto del sogno nel cassetto di qualcuno. Sono i dati

di un’indagine statistica condotta a livello nazionale e regionale dove i consumatori dichiarano di predi-ligere i prodotti nazionali a quelli esteri a condizione di poterli meglio individuare, anche sugli scaffali del supermercato.Sono anni che la Coldiretti batte questo tasto: per il latte fresco e l’olio di oliva già la normativa è stata modificata. Per Coldiretti occorre giungere ad etichettatura e tracciabilità totale per tutti i generi agroalimentari.Solo così si riuscirà a dare pro-spettive reali alle imprese agricole che sono impegnate nella realiz-zazione di progetti di filiera con la stessa dignità di tutti gli altri componenti.

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L’avanposto della difesa del Made in ItalyAuto civetta Coldiretti “scorta ironicamente” un carico di carne

Due prosciutti su tre venduti in Italia provengono da maiali allevati all’estero.

Una bistecca bovina di carne su tre, arriva da fuori Europa spesso surgelata da almeno sei mesi. Addirittura il Piemonte, importa vino pur essendo considerata una regione ad alta vocazione vini-cola di qualità, per finire, contro una produzione di latte di circa otto milioni di quintali all’anno, la nostra regione vede arrivare ben otto milioni e duecentomila quintali all’anno di prodotto estero.Questi pochi dati sono circolati mercoledì scorso tra i 1500 parteci-panti alla manifestazione indetta da Coldiretti al Frejus in contempora-nea con quella del Brennero e con il presidio di alcuni tra i principali porti italiani. Fra questi anche 150 imprenditori agricoli dell’Astigiano, guidati dal presidente provinciale, Maurizio Soave, e dal direttore, Antonio Ciotta. L’obiettivo è quello di accelerare e sensibilizzare le forze politiche per l’approvazione della legge sulla tracciabilità obbli-gatoria dei prodotti agroalimentari e sull’obbligo di indicare l’origine dei prodotti utilizzati anche nella trasformazione.Al Frejus i manifestanti hanno fermato e controllato insieme alle forze dell’ordine, oltre sessanta

mezzi che trasportavano prodotti agroalimentari. Tra i casi più si-gnificativi un camion proveniente dalla Vandea (Francia) carico di mezzene e quarti di carne bovina destinata ai consumatori di Torino e di Milano. Un altro mezzo in arrivo dalla Lituania, aveva caricato carni lavorate in Bretagna, queste carni hanno la destinazione Cagliari. Un altro mezzo con mezzene bovine in arrivo dall’alta Francia, destinate in provincia di Cuneo all’azienda di lavorazione carni MEC di For-mento.La carne destinata alla MEC di Formento a Montanera (CN) è stata seguita da un’auto civetta di Coldiretti recante la scritta “Il Giro del falso Made in Italy” per evidenziare lungo il percorso l’ar-rivo di tale mezzo. Un altro mezzo refrigerato pro-veniente dal Belgio era carico di verdure congelate una parte di queste destinate alla ditta Meinero Marco & C. di Bernezzo (CN).La manifestazione negli avanposti di frontiera, arriva dopo una grande assemblea nazionale Coldiretti, con cui l’organizzazione più rappre-sentativa del settore primario ha dimostrato, proprio a cento anni dalla nascita del suo fondatore, di aver raggiunto la massima matu-razione proponendosi come la più

grande forza sociale nazionale, in grado di esprimere le esigenze e le aspettative di tutti i cittadini. Con la difesa del made in Italy ai valichi di frontiera, Coldiretti tutela non solo l’attività degli imprenditori agricoli, ma il diritto universale di avere tutte le garanzie sull’origine di ciò che si mangia. Un’azione che si traduce nella difesa della nostra economia e della salute dei cittadini, contro speculatori e truffatori.Con una presenza e un riscon-tro mediatico al di sopra di ogni aspettativa, la manifestazione è stata condivisa dalle associazioni dei consumatori del Piemonte che hanno manifestato la loro vicinanza al mondo agricolo. Anche le isti-tuzioni hanno aderito a questo en-nesimo momento di denuncia. La palla ora passa alla politica, hanno dichiarato i vertici regionali Coldi-retti, il presidente Paolo Rovellotti e il direttore Bruno Rivarossa, e ci si attende che la Commissione agricoltura del Parlamento ed il Governo approvino velocemente la legge sulla etichettatura obbliga-toria e sull’ indicazione dell’origine anche per i prodotti trasformati. Se questo non dovesse avvenire Coldiretti è pronta a nuove azioni di mobilitazione in difesa della Filiera Agricola tutta Italiana.

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La Regione renda noti i dati delle importazioniLa richiesta è stata formulata all’assessore all’Agricoltura Sacchetto

“Chiediamo all’Assessore regio-nale all’Agricoltura del Piemonte Claudio Sacchetto di rendere noti i dati relativi alle importazioni agroalimentari nella nostra Re-gione”. Questa la sollecitazione partita da Coldiretti Piemonte, dopo che lo stesso Assessore domenica 4 luglio, nel partecipare alla mobilitazione dell’organizza-zione, aveva condiviso le ragioni della protesta e si era impegnato a raccogliere e rendere noti i dati delle importazioni così come sono censiti dall’UVAC, l’ufficio tori-nese preposto alla registrazione delle importazioni sul territorio regionale.Dicono Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa - rispettivamente pre-sidente e direttore di Coldiretti Piemonte – “ Da quanto abbiamo percepito nella mobilitazione al Frejus il fenomeno delle importa-zioni selvagge soprattutto di latte e carni, ma anche di frutta e vino in una Regione ad elevata vocazione agricola come il Piemonte, dan-neggia fortemente gli imprenditori agricoli con una truffa legalizzata, in quanto molte di queste produ-zioni estere sono italianizzate dalle aziende di trasformazione. Una sorta di concorrenza sleale che

genera confusione tra i consuma-tori che ignari dei giochi perpetrati a loro insaputa sono convinti di mangiare prodotti piemontesi che invece non lo sono.”La richiesta di Coldiretti Piemonte rientra nella logica della mobilita-zione intrapresa a livello nazionale. I dati reali delle importazioni agro-alimentari e le relative destinazioni sono un elemento indispensabile per la trasparenza necessaria per le libere scelte dei consumatori e l’approvazione urgente della legge che obbliga l’indicazione dell’origine su tutte le confezioni anche quando si tratta di prodot-to trasformato. La mobilitazione

alle frontiere ha dimostrato che le mozzarelle blu potrebbero non essere che la punta dell’iceberg di una pesante e pericolosa realtà che grava sulle imprese oneste e sulle fasce sociali più deboli.

Nelle foto: Paolo Rovellotti Presidente Regionale Coldiretti; Bruno Rivarossa DirettoreRegionale Coldiretti; Claudio Sacchetto Assessore Regionale All’agricoltura

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Da Montecitorio al Pirellone, contro le ingiustizieLa mobilitazione Coldiretti per le quote latte

“ Una numerosa presenza di dirigenti ed imprenditori piemontesi hanno parteci-

pato il 20 luglio 2010 a Roma alla manifestazione in Piazza Montecitorio da dove è iniziata la mobilitazione di Coldiretti contro l’emendamento approva-to in Finanziaria, che proroga di 6 mesi il versamento delle multe per le quote latte a una sparuta minoranza di allevatori.La mobilitazione Coldiretti è poi continuata mercoledì a Milano, dove migliaia di allevatori con i trattori hanno presidiato la sede della Regione Lombardia al Pirellone. La manifestazione che ha coinvolto gli allevatori di tutte le regioni del nord Ita-lia ha avuto come epicentro la Lombardia dove si produce il 40 % del latte italiano che, ad oggi, non ha neppure un prezzo in grado di garantire agli alle-vatori la sopravvivenza delle loro aziende. Nel corso della manifestazione gli allevatori presenti hanno consegnato agli organi politi-ci decine di scatoloni con un esempio di tutte le pratiche burocratiche che le imprese agricole hanno dovuto affron-tare negli ultimi venticinque anni per essere in regola con le quote latte e che, messe in fila, potrebbero coprire la distanza

che c’è fra Milano e Roma e ritorno. A rappresentare la de-legazione del Piemonte erano presenti tra i molti dirigenti, anche il presidente ed il diret-tore Coldiretti Piemonte, Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa.“Noi r ispett iamo sempre la legge ma la legge rispetti noi - ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini -. Se gli accertamenti in cor-so sono così “importanti” da determinare nella manovra la sospensione delle rate delle multe sulle quote latte, allora lo Stato rifaccia per l’ennesima volta i suoi conti, visto che venti anni non gli sono ancora ba-stati, restituendo i soldi a tutti

gli allevatori che hanno versato multe non dovute e acquistato quote non necessarie calcolate su dati che lo stesso Stato oggi, con tanto di legge, ritiene non ancora certi”.Da uno studio Coldirett i si evidenzia infatti che ad oggi i produttori di latte in regola hanno subito costi per la ge-stione delle quote latte pari a 2,42 miliardi di euro dei quali 1,7 miliardi per l’acquisto, 150 milioni per l’affitto, 220 per il versamento del prelievo e 350 milioni per l’adesione alla ra-teizzazione prevista dalla legge 119/03. Sono queste le somme che la Coldiretti chiede di re-stituire agli allevatori.

Via C. Botta, 4 - 14015San Damiano d’Asti

Tel. & Fax 0141.975146cell. 336.253369

S. DamianoCisternaCelle EnomondoFerrere

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Anche in queste ultime set-timane l’agroalimentare è apparso, con modalità ne-

gative, su tutti i giornali nazionali. La vicenda degli “splafonatori” di quote latte, fa segnare un ulteriore solco fra gli italiani onesti e una piccola “cricca” di approfittatori che si insinua, a quanto pare, an-che fra le istituzioni, proponendo soluzioni legislative al di fuori del bene comune e contro la collettivi-tà. Allo stesso modo, una pendice alla questione delle mozzarelle blu ha coinvolto il nostro Piemonte. Erano in un ipermercato Auchan di Rivoli in provincia di Torino, le mozzarelle ufo. L’ennesimo attacco al made in Italy, questa volta arriva diret-tamente dai confini nazionali, in quanto le mozzarelle sarebbero realizzate dal colosso caseario Granarolo, società di proprietà della più grande cooperativa del settore lattiero caseario che do-vrebbe avere come primo obiettivo la valorizzazione del latte prodotto nelle stalle italiane.Come disse il presidente nazionale Coldiretti, Sergio Marini, all’as-semblea nazionale dello scorso 2 luglio, sono troppi quelli che mettono la nostra maglia (quella del made in Italy) e poi segnano nella nostra porta.“Bisogna essere intransigenti – rileva Maurizio Soave, presidente Coldiretti Asti – occorre fare im-mediatamente chiarezza su quanto latte e derivati vengono importati, di quale provenienza, con quali marchi e prodotti vengano immessi sul mercato e su quali relazioni con la società tedesca Milchwerk Jager, responsabile della vicenda delle mozzarelle blu, abbia la Gra-

narolo”. Sempre Marini il 2 luglio aveva ammonito: Non c’è più posto per gli speculatori, vanno espulsi dal sistema, perché sono la nostra rovina. Noi abbiamo un progetto, quello della filiera agricola tutta italiana, è aperto a tutti, ma non a quelle grandi strutture cooperative che hanno vissuto con i soldi dell’agri-coltura e poi invece di comprare le arance al sud vanno in Sudame-rica; per questi chiediamo ai Nas di andare a controllare.Il riferimento alle arance poteva sembrare distante dalla nostra realtà, ora il problema tocca il lat-te, un supermercato in Piemonte e una cooperativa del Nord. E’ giusto sapere dove è residente la famosa mucca Lola dello spot Granarolo.Coldiretti, proprio con la mobilita-zione alle frontiere del Brennero e del Frejus aveva messo in guardia i cittadini e le autorità di controllo sul fatto che molto latte proveniente

dall’estero diventa italiano dopo la sua trasformazione. A fronte di 8 milioni di quintali di latte prodotti in Piemonte, ne vengono importati altrettanti anche sotto forma di cagliate. La mozzarella blu della Granarolo che ci ha imboniti per anni con la Mucca Lola ed il suo latte, evidenzia la necessità di indicare sulla confezione dei trasformati il paese d’origine del prodotto agroalimentare.Notoriamente la Granarolo indica sulle sue confezioni che il latte proviene da allevamenti italiani.

Nell’interesse dei consumatori, ma anche dei produttori, occorre chiarire al più presto se le notizie diffuse in questi giorni sono fon-date. Per altro, proprio Coldiretti Piemonte solo pochi giorni prima aveva portato per la seconda volta la “Vera Mucca Lola” in piazza a Torino, con tanto di carta d’iden-tità.

Da dove arriva il “Latte della Lola”?E’ giusto sapere dove la Granarolo compra il latte che fa le mozzarelle blu

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Si ritirano 5mila litri di latte al giornoL’impianto di sprayatura, grazie all’accordo Inalpi, Coldiretti e Ferrero

Dove verranno distribuite le fet-tine e le sottilette In.Al.Pi.?Le sottilette e le fettine a brand In.Al.Pi sono disponibili già dal mese di luglio presso i punti ven-dita delle catene Famila, Auchan, Sisa, Sigma, Coop e Despar; tutti i prodotti sono proposti nel nuovo packaging.

Quali sono le potenzialità della torre di sprayatura?L’obiettivo di produzione dell’im-pianto di polverizzazione del latte è di 6000 quintali al giorno; il rag-giungimento di questa quantità è previsto in modo graduale, nell’arco dei prossimi due o tre anni. La produzione sarà tra le 15.000 e le

18.000 tonnellate annue di latte in polvere, il 10% del fabbisogno a livello globale della Ferrero.

Cosa certifica il marchio Italial-leva?ITALIALLEVA è uno strumento creato dall’Associazione Italiana Allevatori che contraddistingue un prodotto controllato e monitorato in ogni sua fase, è quindi una garanzia che copre tutta la filiera. La presenza sulla confezione In.Al.Pi. del bollino blu di Italialleva, garantisce: l’origine dell’animale, l’italianità, la tracciabilità del pro-dotto, il benessere dell’animale, la sicurezza alimentare. Fregiarsi di questo logo significa dare a clienti

e consumatori, oltre alla genuinità dell’ingrediente latte nei prodotti In.Al.Pi., anche la certezza che si tratta di un prodotto che utilizza lat-te interamente italiano, proveniente da allevamenti salubri, controllati e monitorati, con animali alimentati con prodotti naturali.Con il Marchio Italialleva si ha la garanzia del controllo di tutta la filiera, una qualità che parte dalla stalla e arriva fino agli scaffali del supermercato coinvolgendo nel concetto di “qualità garantita” al-levatori, trasformatori, distributori e infine i consumatori. Un’ulteriore garanzia di trasparenza totale per i consumatori dei formaggini e delle fettine In.Al.Pi.

È stato firmato il 29 giugno, nella sede Coldiretti Pie-monte, l’importante accor-

do fra Compral - Latte e società In.Al.Pi. di Moretta per la fornitura di latte piemontese destinato alla torre di sprayatura.Una parte del latte fornito sarà certificato Italialleva, l’ambito ri-conoscimento della Associazione Italiana Allevatori che certifica la tracciabilità del latte fin nel mi-nimo dettaglio e sarà utilizzato dall’azienda lattiero casearia mo-rettese per la nuovissima area di business: la produzione a brand In.Al.Pi. di formaggini e fettine di formaggio fuso, che affianca le due divisioni storiche di In.Al.Pi., la produzione conto terzi e la produzione di semilavorati. La maggior parte del latte sarà invece destinata alla torre di sprayatura, il progetto che vede In.Al.Pi., Fer-rero e Coldiretti lavorare fianco a

fianco. Un progetto che significa oltre 5000 mila quintali di latte al giorno, per 365 giorni l’anno per un totale di 180 milioni di litri di latte pari al 20% della produzione. Numeri che fanno certamente riflettere, ma che chiarificano anche la portata di quella che si presenta come un’importante opportunità economica per il set-tore lattiero caseario provinciale e regionale.Presenti alla conferenza stampa il presidente Coldiretti Piemonte Paolo Rovellotti, il direttore Bruno Rivarossa, il presidente dell’ARAP Roberto Chialva, il direttore della COMPRAL-LATTE Bartolomeo Bovetti, l’amministratore delegato di In.Al.Pi. Ambrogio Inverniz-zi, il direttore generale dell’Aia (associazione Italiana Allevatori) il responsabile degli acquisti di polvere di latte della Ferrero S.p.a. Enrico Scimone e l’Assessore

regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto.Il polverizzatore, costruito all’in-terno del complesso In.Al.Pi. di Moretta (CN), sta procedendo

alacremente per raggiungere al più presto il pieno regime e rispondere alle esigenze della Ferrero di Alba. Si tratta di un impianto all’avan-guardia per quanto riguarda le tecnologie adottate dalla ditta costruttrice Tetrapak, la quale si è avvalsa anche di ditte locali per la costruzione di componenti.

Con Compral alcu-ni formaggi saran-no identificati con il prestigioso marchio “Italialleva”

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La localizzazione nel Cuneese e in modo particolare a Moretta è determinata dal fatto che esiste un bacino di produttori di latte notevole, collocato tra le provin-

ce di Cuneo e Torino. E Moretta, essendo situata nelle vicinanze di Alba, consente un facile controllo qualitativo del prodotto da parte della Ferrero. Il progetto preve-de la gestione dell’impianto da parte della società In.Al.Pi., che gestisce già la produzione e la logistica del latte per il gruppo Ferrero, con un magazzino di stoccaggio/riconfezionamento. Il costo di realizzazione della sola torre di sprayatura è stato di oltre 10 milioni di euro. L’investimento complessivo ha superato i 20 milioni di euro. Afferma Paolo Rovellotti, presi-dente Coldiretti Piemonte: “Questa nuova realtà prevede innanzitutto la produzione di latte in polvere, da destinare all’alimentazione umana, e quindi trattasi di un pro-dotto qualitativamente elevato. Se non avessimo colto l’importanza di progettare e realizzare questa iniziativa avremmo certamente perduto un’occasione irripetibile per le nostre imprese. L’azienda Ferrero e la società In.Al.Pi. hanno voluto, da subito, la collabora-zione di Coldiretti come vincolo indispensabile per la realizzazione del progetto”. Dice Ambrogio Invernizzi, am-ministratore delegato di In.Al.Pi. SpA – “La nostra società opera nel settore della trasformazione lattiero casearia da tre generazio-ni. Abbiamo sempre apprezzato la qualità del latte che è prodotto

dagli imprenditori agricoli del no-stro Piemonte. L’accordo che abbiamo con l’industria dolciaria Ferrero, che prevede un contratto minimo di fornitura di cinque anni rinnova-bile per altri due quinquenni, ci garantisce il ritorno economico rispetto agli investimenti compiuti dalla nostra società. Questo pro-getto permetterà di costruire una filiera integrata con gli impren-ditori agricoli e la possibilità nel medio periodo di adottare quegli accorgimenti necessari nell’alle-vamento per ottenere un prodotto finito maggiormente confacente alle esigenze, con un miglior rap-porto qualità/prezzo”. Aggiunge Roberto Chialva, presidente della cooperativa Compral - Latte – “È stata costituita la Compral - Latte, che avrà in gestione, come primo acquirente, la fornitura del latte da destinare al polverizzatore di Moretta, presso lo stabilimento In.Al.Pi.. Un altro passo fonda-mentale è stato così portato avanti per rendere operativo il ‘Progetto’ a partire dalla campagna lattiero casearia in corso, che prevede la fornitura di 5000 quintali di latte al giorno alla torre di sprayatura cioè circa il 20% della produzione di latte piemontese. La Compral - Latte nasce dalla sinergia tra Coldiretti, APA Cuneo (associazione provinciale allevato-ri) e ARAP (associazione regionale allevatori Piemonte), e si pone

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Enrico Scimone, buyer della Ferrero S.p.A., la famiglia Ferrero è molto

legata al territorio e ne ricalca tutti i valori; l’azienda ha “ac-colto con entusiasmo questo progetto, molto importante perché il latte in polvere è un prodotto strategico. L’acquisto di questo prodotto finora è stato effettuato nel Nord Eu-ropa, per motivi di quote e di conformazione del territorio. Il progetto sviluppato con In.Al.Pi. porta con sé una visione più lungimirante del mercato, anche in vista del futuro abbattimento delle quote latte. Inoltre, fornirà al territorio un prodotto che, di fatto, in Italia non esisteva. Non dobbiamo poi dimenticare che questo è il primo sistema maturo a livello europeo di remunerazione del latte. È una “win-win situation”, dove tutti possono avere un guadagno, perché se cresce il comparto agricolo, l’industria cresce di conseguenza. La Ferrero tiene a investire in questa direzione, perché una crescita comune è un successo per tutti”. Scimone ha poi ringraziato gli attori che hanno creduto nell’iniziativa, l’In.Al.Pi. con le famiglie Invernizzi e Barattero e tutti coloro che hanno sostenuto il progetto, dichiarando infine che “questa produzione sarà importante e innovativa per l’Italia intera”.

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l’obiettivo di creare un’importante opportunità per le imprese del settore oltre che un’interessante alternativa nell’economia del mon-do lattiero caseario regionale”. La grande novità del progetto si può così riassumere: da una parte l’aver ottenuto una con-siderazione così importante da parte di una multinazionale che intende introdurre e valorizzare tra le proprie materie prime un prodotto locale fortemente colle-gato ed espressione del territorio. In secondo luogo la vera novità a livello economico è quella di aver messo in piedi un sistema di filiera ove tutte le componenti della stessa hanno uguale peso e dignità. “Stiamo parlando del prezzo indicizzato del latte alla stalla – afferma Bruno Rivarossa direttore Coldiretti Piemonte - che supera sistemi di trattativa vecchi e quasi medioevali. Infatti, il prezzo del latte viene formato tenendo in considerazione un paniere composto di 15 prodotti di cui 5 di valenza internazionale (Cheeddar, Polvere di latte intero, Polvere di latte scremato, Burro e Edammer 40%), 5 di importanza nazionale (Grana Padano, Par-migiano Reggiano, Gorgonzola, mozzarella gr. 125, latte alimen-tare) e 5 legati strettamente ai costi di produzione del settore primario (fieno, orzo, soia, mais e costo energia).Tenuto conto delle oscillazioni dei

prezzi del paniere, la definizione del valore va a premiare la qualità del prodotto, poiché il prezzo del latte è per il 65% calcolato dal tasso di proteine, e per il restante 35% dal tenore di grasso.Per quanto riguarda la carica batterica e cellule somatiche esse devono rimanere nei termini di legge”.La presenza di Enrico Scimone della Ferrero s.p.a. è stata l’oc-casione per evidenziare come nell’economia agroalimentare piemontese sia in atto un forte cambiamento di mentalità. “Pur essendo una multinazionale, la famiglia Ferrero è molto radicata al territorio – ha detto Scimone. Il nostro obiettivo è di continuare a crescere per soddisfare i con-sumatori ma anche per dare il giusto tornaconto agli allevatori da latte che in questi anni vivono una situazione di grande difficol-tà economica. Nelle conclusioni Claudio Sacchetto – Assessore regionale all’ Agricoltura – ha riconosciuto al progetto econo-mico Coldiretti In.Al.Pi Ferrero una valenza di ampio respiro per l’economia agricola piemontese. “ Ritengo anche che il metodo di pagamento del latte alla stalla fondato sull’indicizzazione dei costi sostenuti da tutti i soggetti della filiera, rappresenti una novità importante che la Regione non possa non tenerne conto. Viene data pari dignità all’allevatore,

all’industriale, fino alla grande distribuzione. Questo significa adottare sistemi diversi e cer-tamente più remunerativi per gli allevatori piemontesi”.

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Claudio Sacchetto, as-sessore regionale all’agri-coltura, “anch’io sono un

imprenditore agricolo e quindi mi sento coinvolto in prima persona nei problemi del com-parto. “In un settore solitamente sottoposto a polemiche, final-mente qualcuno porta risultati costruttivi. È una fortuna che in Piemonte esistano industrie come In.Al.Pi. e Ferrero, che credono nei progetti di territorio e nell’importanza della qualità dei prodotti. Questo punto di incontro tra industria e agricol-tura, per una volta non a sfavore degli agricoltori, è importante e spero che funga da ‘campanello’ per gli altri imprenditori. L’ele-mento nuovo, l’indicizzazione del prezzo, è altresì importante nell’ottica dei rapporti di filiera: un nuovo modo di considerarli, finalmente anche dal punto di vista dell’azienda agricola, il primo anello e quindi il più debole. Con l’indicizzazione si tiene conto anche dei costi di quest’ultima, che quindi non viene più penalizzata. Quello che è successo negli ultimi mesi, la realizzazione della torre e l’indicizzazione, verrà tenuto da conto per la determinazione del prezzo regionale. Questo progetto può fungere da pilota nell’agricoltura, e la regione Piemonte sosterrà questo tipo di progettualità”.

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Era il luglio del 2003 quando Coldiretti Piemonte iniziò la lotta agli Ogm che portò alla

distruzione di 380 ettari di mais ge-neticamente modificato. A distanza di sette anni, in Friuli, qualcuno ci prova ancora. Questa volta però Coldiretti non è più sola, al blitz di oltre mille agricoltori si sono schie-rati contro le piante transgeniche seminate illegalmente le maggiori istituzioni. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha annunciato l’inten-zione di “portare in tribunale e di chiedere il risarcimento dei danni a chiunque minacci la biodiver-sità dell’agricoltura veneta”, la deputata del Pd Susanna Cenni ha presentato un’interrogazione urgente alla Camera, il presidente della Provincia di Pordenone si è schierato a fianco di Coldiretti così come le province e i comuni limitrofi. A fianco di Coldiretti nella richiesta di rispetto della legge italiana anche Aiab, Wwf, Aprobio, Food e Federconsumatori, men-tre Slow Food con il presidente Roberto Burdese ha chiesto ai ministeri competenti di avviare una procedura d’urgenza convocando l’assessore regionale all’agricoltura per arrivare ad un protocollo che porti alla distruzione del campo di mais transgenico che alcuni agri-coltori hanno deciso di seminare in totale violazione di una legge dello Stato italiano’’. Tutto questo quan-do, con una decisione storica, la Commissione Europea, prendendo atto della forte opposizione dei cit-tadini europei, ha dato finalmente la possibilità agli Stati membri di decidere liberamente se coltivarli o meno. Il pacchetto OGM presen-tato dalla Commissione Europea si compone essenzialmente di tre

documenti: una comunicazione di carattere generale, di orientamento sul futuro degli OGM in Europa, che si concentra, proprio, sul tema della libertà per i Paesi membri di decidere in ordine alla loro colti-vazione; una raccomandazione, destinata a sostituire quella esi-stente (2003/226/CE), in materia di coesistenza tra coltura tradizionali, biologiche e OGM, che contiene regole maggiormente restrittive per garantire ai Paesi membri la possibilità di adottare misure atte ad evitare la presenza involontaria di OGM; un regolamento di mo-difica della direttiva 2001/18/CE, che, inserendo in essa una nuova disposizione, sancisce la possibi-lità per i Paesi membri di adottare misure volte a restringere o proibire la coltivazione di tutte o di una sola varietà di OGM purché tali misure non siano giustificate da ragioni che non riguardano la valutazione di effetti negativi sulla salute e sull’ambiente oppure la necessità di impedire una presenza indesi-

derata di OGM in altri prodotti. “Le multinazionali – sottolinea Maurizio Soave, presidente Coldiretti Asti -tentano di far passare, nel totale disprezzo delle leggi e con grande arroganza, coltivazioni Ogm. E’ una provocazione inaccettabile alla quale Coldiretti e molte istituzioni, che hanno a cuore gli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori, e non quelli di po-che multinazionali, hanno saputo rispondere con forza e determina-zione, ma occorrerà continuare su questa strada”. “Oggi – sottolinea Antonio Ciotta, direttore Coldiretti Asti - in Europa, dopo il divieto posto anche in Germania, i Paesi che coltivano organismi genetica-mente modificati si sono ridotti a soli sei, su ventisette. Il drastico crollo nei terreni seminati con or-ganismi geneticamente modificati in Europa nel 2009, conferma che nel coltivare prodotti transgenici, oltre ai rischi per la salute e per l’ambiente, non c’è neanche con-venienza economica”.

Ogm: la storia si ripeteMa Coldiretti vigila e non è più da sola…

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Reperimento manodopera in agricolturaCon le agenzie interinali e le cooperative di lavoro

Il lavoro manuale nelle nostre Aziende ed in particolare in quelle viticole ed orticole, viene

sempre più affidato a manodopera esterna al nucleo famigliare del coltivatore; questo, sia per motivi di dimensione aziendale, che di età dei suoi componenti. Questi lavori sono ormai quasi interamente affi-dati a lavoratori stranieri residenti o stagionali sia direttamente che tramite cooperative di lavoro od altre forme di organizzazione del lavoro. Queste nuove forme or-ganizzative se da un lato offrono semplificazioni nel reperimento di manodopera, spesso anche qualifi-cata, ed una possibilità di gestione tecnicamente ed economicamente vantaggiosa per l’azienda, d’altro canto possono esporre il Coltiva-tore ad elevati rischi sanzionatori e quindi economici, in presenza di organizzazioni non qualificate. A tal proposito e nell’intento di fare chiarezza sulla materia, abbiamo posto al neo eletto Presidente Regionale dell’UNCI-Coldiretti, Piero Montaldo, alcune domande sull’argomento; ricordiamo inoltre che tutti i nostri uffici provinciali e di zona sono a disposizione per chiarire eventuali dubbi ed indicare di volta in volta le soluzioni migliori per l’azienda.

Presidente come si può gestire

in modo semplice e corretto il fabbisogno di manodopera nelle nostre aziende?

“Intanto grazie per avermi interpel-lato su di un argomento di sicuro interesse per le aziende , ma anche molto avvertito dalle Cooperative di lavoro che operano nel settore.L’azienda può approvvigionarsi di manodopera sia in modo diretto tramite l’assunzione di lavoratori stagionali o tramite i buoni lavoro, per particolari tipologie di lavora-tori utilizzati in particolare per la

raccolta, sia tramite contratti di somministrazione di manodopera con agenzie di lavoro interinale, o con contatti di appalto-lavoro con Cooperative di lavoro dedicate”.

Quali avvertenze deve attuare l’azienda per procedere in modo corretto e non incorrere in irre-golarità e sanzioni?

“Per quanto riguarda l’assunzione diretta o l’utilizzo dei buoni lavo-ro – evidenzia Piero Montaldo - i servizi Col diretti per la gestione del

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personale sono a sempre a disposi-zione per informazioni, procedure, costi e per la compilazione della relativa documentazione.Per quanto riguarda le forme col-lettive bisogna distinguere tra le due tipologie principali utilizzabili, ossia le Agenzie di lavoro interinale e le Cooperative di lavoro.Le prime riguardano il così detto “Lavoro in affitto” sono agenzie molto grandi spesso a carattere nazionale che “affittano” lavo-ratori alle aziende per sostituire dipendenti temporaneamente non disponibili, sono a tutti gli effetti dei lavoratori equiparabili a quelli aziendali, possono essere inseriti nel ciclo produttivo, (possono uti-lizzare i macchinari aziendali) ven-gono pagati con fatturazione oraria. Sono ancora poco utilizzati nelle aziende agricole per il loro costo relativamente elevato, ma possono essere molto utili in particolare nei lavori specializzati.Le seconde riguardano le “Co-operative di lavoro”, molto più diffuse ed utilizzate sul territorio, ma spesso in modo improprio e con conseguenti notevoli rischi per le aziende”.

Cosa distingue una “Agenzia di lavoro” da una “Cooperativa di lavoro”?

“Le prime, come già evidenziato “vendono” ore di lavoro, mentre

le seconde acquisiscono lavori in appalto, in “rischio d’impresa” e quindi non possono lavorare ad ore ma solo a corpo (ettaro, peso, numero, ecc.)”.

Cosa deve fare l’azienda per avere garanzie in merito alla re-golarità dei contratti che intende stipulare con queste forme di lavoro collettive?

“Per quanto riguarda le Agenzie di lavoro, essendo le stesse di grandi dimensioni sono già ben struttu-rate, organizzate e controllate ed offrono quindi sufficienti garanzie di affidabilità.Nel caso delle cooperative, a fronte di società da tempo presenti sul territorio e quindi affidabili sia dal punto di vista del lavoro che da quello fiscale e contributivo, sono sempre più presenti altre imprese di nuova, od anche di dubbia, costituzione che offrono sicura-mente prezzi più bassi ma poche o nessuna garanzia di regolarità con conseguenti notevoli rischi per le aziende che le utilizzano”.

Pertanto l’azienda che intende avvalersi di una Cooperativa di lavoro per la gestione del proprio lavoro deve:Accertarsi (obbligatorio per legge) che la società in questione sia regolarmente iscritta alla CCIAA per l’attività che è chiamata a

svolgere. Redigere un contratto d’appalto (obbligatorio per legge) in cui siano indicati i dati delle aziende interessate, i termini tecnici ed economici del contratto, il luogo in cui si svolgerà il lavoro, la sua durata ed i costi per la sicurezza; attenzione sono assolutamente vietati contratti ad ore.Accertarsi che i lavoratori della cooperativa siano tutti regolar-mente assunti e muniti di regolare tesserino di riconoscimento, me-glio se si richiede anche il DURC (documento rilasciato dall’INPS che attesta l’avvenuto pagamento dei contributi assicurativi dei soci lavoratori) in quanto in caso la Co-operativa non versi regolarmente i contributi assicurativi questi po-tranno essere richiesti all’azienda utilizzatrice.Predisporre un documento sulla sicurezza, anche sintetico, il DUVRI (documento unico di valutazione rischi interferenze) per la valutazio-ne del rischio interferenze.

Perché è importante accertarsi della regolarità dell’iscrizione e sussistenza effettiva della Co-operativa?

“In primo luogo perché un obbligo di legge, ma in particolare perché in caso di controllo da parte dell’au-torità competente la cooperativa, se regolarmente costituita e in presenza di regolare contratto di appalto, sarà tenuta a risponde-re in prima persona di eventuali irregolarità, ma se non regolar-mente istituita od inadempiente fiscalmente e contributivamente, tutti i lavoratori saranno ipotizzati come lavoratori in nero a carico dell’azienda committente, con tutto ciò che ne consegue”.

Nelle foto: Piero Montaldo il giorno della nomina alla presidenza regionale UNCI Coldiretti, con il presidente Coldiretti Pie-monte, Paolo Rovellotti, il direttore Bruno Rivarossa e gli altri dirigenti fra cui l’astigia-no Franco Gallo

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Imprenditore di Chivasso vince Oscar GreenAlle finali nazionali sono entrati anche i progetti di due astigiani

Sono stati consegnati giovedi 17 luglio a Palazzo Rospigliosi in Roma, i premi del Concorso

Oscar Green per l’innovazione pro-mossi da Coldiretti. Alla presenza del presidente di Coldiretti Sergio Marini, del delegato nazionale Coldiretti Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio, del vicesegretario del Partito Demo-cratico Enrico Letta e del ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, Federico e Manuele Citta, dell’azienda La Piemontesina, di Chi-vasso, si sono aggiudicati il premio Oscar Green 2010 nella categoria

“Sviluppo locale”. Prima in Italia ad avere al suo interno un agriasilo aperto tutto l’anno, La Piemontesina è nota anche per l’allevamento di bovini di razza Piemontese – che vende direttamente al consumatore – nonché per l’allevamento di asine di razza Ragusana e Martina Fran-ca, dalle quali si ottiene il prezioso latte utilizzato per la produzione di cosmetici adatti a qualsiasi età.Alla fase finale nazionale, dopo aver superato le selezioni provinciali e regionali, hanno anche partecipato, con numerosi consensi, due im-

prenditori dell’Astigiano: Gianfranco Torelli di Bubbio con il progetto del Consorzio Trimillii, costituito nel 1995 per la promozione e valoriz-zazione della produzione viti-vini-cola biologica, e Giampaolo Laiolo dell’azienda agricola “Laiolo Guido Reginin” di Vinchio con il progetto sulla salvaguardia dell’ambiente anche attraverso l’adesione alla certificazione volontaria “Impatto Zero” per la compensazione totale dei gas serra CO² dell’intera filiera, di cui detiene (primo in Piemonte) la certificazione BIOS.

I L PREMIO ALLE IDEE P IÙ INNOVATIVEPER UNA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA20

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ESPORTARE IL TERRITORIOIn questa categoria si valorizzano le imprese che, a partire dal proprio prodotto, hanno saputo proporsi e proporre il territorio che rappresentano a livello internazionale. Si evidenziano quindi quelle imprese particolarmente dinamiche, che in un periodo di rapidi mutamenti hanno saputo cogliere le opportunità disponibili, assumendo un ruolo attivo nello scenario globale. Da tale approccio può trarre beneficio tutto il sistema economico locale, grazie all’efficace azione di “marketing territoriale” esercitata dalle imprese italiane all’estero. Saranno presi in considerazione gli esempi/modelli di come il territorio diventa “il prodotto”, il vero valore aggiunto che rende unico il prodotto agricolo “Made in Italy” sui mercati internazionali, ovvero di come le imprese agricole possono recuperare competitività attraverso il legame con il territorio.

OLTRE LA FILIERAÈ possibile costruire nuove opportunità di business a partire dal consolidamento della posizione dell’impresa agricola all’interno della filiera attraverso approcci sinergici. Saranno presi in considerazione esempi/modelli di cooperative e consorzi agrari capaci di massimizzare i vantaggi delle imprese agricole e agroalimentari e del consumatore finale; e ciò sia dal punto di vista monetario, con l’abbattimento dei costi di transazione e i relativi vantaggi per operatori e consumatori, sia dal punto di vista della qualità. Una filiera agricola tutta italiana firmata dagli agricoltori costituisce un elemento essenziale per esprimere le potenzialità dell’impresa agricola la quale rappresenta l’anima della stessa filiera.

CAMPAGNA AMICALa valorizzazione del rapporto con il cittadino consumatore è fattore fondamentale di crescita e sviluppo per le imprese. Sta proprio nella capacità di rispondere alle esigenze di sicurezza alimentare, qualità dei prodotti, protezione ambientale che emergono dei cittadini una preziosa chiave di successo per le imprese. Si prenderanno in considerazione esempi/modelli di punti vendita diretta che si distinguono per l’elevata propensione a mettere in relazione le esigenze dei consumatori e delle imprese agricole, rispondendo alle esigenze di trasparenza del mercato ed agevolando scelte di consumo consapevoli, secondo la logica della filiera agricola tutta italiana e firmata dagli agricoltori.

STILE E CULTURA D’IMPRESACreatività e originalità sono i due fattori alla base del successo imprenditoriale. Si legano ad una rigorosa capacità di analisi del mercato, alla vision futura, all’abilità progettuale, all’utilizzo di tecnologie informatiche e, infine, alla messa a punto di adeguate strategie di sviluppo.Si prenderanno in considerazione gli esempi/modelli di come la cultura d’impresa, incanalata in progetti e strategie innovative, sia la vera spinta alla crescita e allo sviluppo dell’agricoltura italiana, sapendo coniugare la difesa delle tradizioni del Made in Italy con l’innovazione.

SVILUPPO LOCALEIn questa categoria si confronteranno le esperienze più significative di crescita e valorizzazione socio-economica del territorio, a partire dalla produzione agricola e dalla multifunzionalità delle imprese. L’imprenditore contribuisce in modo determinante allo sviluppo della comunità ed evidenzia in modo diretto la funzione sociale ed economica dell’agricoltura, un settore che è destinato ad integrarsi sempre di più nel contesto locale e a diventare protagonista dei percorsi di sviluppo. Saranno presi in considerazione gli esempi/modelli di miglioramento della qualità della vita e dello sviluppo locale attraverso l’integrazione tra agricoltura, artigianato e servizi, anche riconducibili a nuove forme di welfare.

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SOSTIENI IL CLIMALa sfida dei cambiamenti climatici, rappresenta un’occasione per la diffusione di modelli produttivi e di consumo più sostenibili. Il settore agricolo, gioca un ruolo importante nelle strategie di adattamento e mitigazione climatica attraverso un processo che, in un ottica multifunzionale, può e deve tradurre l’allarme clima in un’opportunità di sviluppo di nuovi strumenti di competitività. L’agricoltura, infatti, presenta significativi margini di abbattimento delle emissioni di gas serra, nonché di potenziamento della capacità del suolo di assorbire anidride carbonica. A queste funzioni si aggiunge la produzione e l’utilizzo delle fonti energetiche alternative in sostituzione dei combustibili fossili. Si prenderanno, quindi, in considerazione gli esempi/modelli di impresa che abbiano adottato misure volte a ridurre l’uso di concimi azotati; alla diffusione dell’impiego del compostaggio; alla produzione di fonti energetiche rinnovabili basate sul principio della generazione distribuita/diffusa e della filiera corta; alla lavorazione dei terreni in base a principi ambientali; alla corretta gestione delle risorse idriche ed energetiche e alla diffusione dell’agricoltura sostenibile.

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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Entro agosto le giacenze di cantinaI bilanci di cantina e i conteggi delle giacenze al 31 luglio

I l mese di Luglio per le cantine sia agricole che commerciali è tempo di bilanci, infatti in questo periodo tutte le cantine devono predisporre i

conteggi con i relativi bilanci sui registri contabili riguardanti l’annata vitivinicola che come ogni anno parte dal 1° agosto dell’anno passato e si conclude con il 31 luglio dell’anno in corso inoltre le aziende soggette a deposito fiscale dovranno predisporre per l’ufficio tecnico di finanza l’inventario fisico delle materie prime dei semilavorati e dei prodotti finiti il bilancio energetico e il bilancio di materia prospetto riepilogativo dei movimenti avvenuti nell’annata vitivinicola.Sono chiamati ad effettuare la comunicazione delle proprie giacenze tutti coloro detengono, movimentano e commercializzano vini nel periodo su indicato e alla data della chiusura dell’anno contabile di cantina detengono vini , non esistono esoneri gli unici esonerati secondo la legislazione vitivinicola riguardano i privati consumatori ed i ri-venditori al minuto come enoteche,ristoranti,negozi, almeno che nell’anno non abbiano effettuato vendite unitarie oltre i sessanta litri ,in questo caso anche questi ultimi rientrerebbero nei soggetti obbligati alla comunicazione delle proprie giacenze.Le giacenze di cantina o magazzino vini devono essere determinate dalla chiusura dei registri di carico e scarico effettuando il bilancio annuo di cantina, le attuali norme riguardanti la tenuta dei registri di cantina prevedono che ogni anno i singoli conti delle entrate e delle uscite devono essere chiusi ad una data prestabilita dagli stati membri. In Italia tale data corrisponde con la dichiarazione di giacenza, e anche quest’anno la data deve coincidere con il 31 luglio, i dati dovranno essere inviati in via telematica entro il mese di agosto.

Solo le aziende soggette a Deposito Fiscale vino in base all’art 7 e 8 comma 1 DM 153/2001 devo-no in concomitanza al suddetto periodo redigere per L’Ufficio Tecnico di Finanza (UTF) competente per il territorio le seguenti dichiarazioni, ed inviarle entro il 10 agosto di ogni anno :L’inventario delle materie prime, dei prodotti se-milavorati e dei prodotti finiti;Il bilancio delle materie prime lavorate , con l’in-dicazione delle rese di lavorazione;Il Bilancio energetico con l’indicazione dei consumi

di energia elettrica e dei combustibili attribuibili all’impianto;Le attività di questo periodo saranno caratterizzate da due novità importanti in quanto l’invio telematico al ministero dei dati contabili delle giacenze verrà effettuato tramite sistema informatico regionale concludendo cosi l’iter di regionalizzazione di tutti gli atti amministrativi in campo agricolo, la seconda novità riguarda finalmente un piccolo snellimento burocratico auspicato da sempre dalla nostra orga-nizzazione in quanto con la recente pubblicazione del Dleg 61 l’iscrizione all’albo degli imbottigliatori e il relativo invio dei dati di imbottigliamento e destinazione delle Denominazioni di Origine non è più richiesto, tale adempimento ricordiamo che aveva come scadenza lo stesso periodo delle di-chiarazioni di giacenza.Gli interessati devono contattare quanto prima i tecnici Coldiretti per l’assistenza necessaria all’espletamento della pratica.

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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Fino al 31 agosto è possibile presentare, attraverso il CAA Coldiretti, le domande

per richiedere i contributi per la meccanizzazione agricola.L’intervento prevede la possibilità di usufruire di un contributo in con-to interessi a carico della Regione Piemonte, in misura pari al 60% del tasso di riferimento su prestiti quinquennali per l’acquisto di mac-chine ed attrezzature agricole.Stante l’andamento del mercato finanziario nel mese di luglio, la riduzione ordinaria del tasso d’interesse applicato dalla banca finanziatrice è pari a 2,568 punti percentuali; misura che può essere incrementata di ulteriori 0,60 punti (potendo usufruire di un contributo complessivo pari a 3,168 punti per-centuali) qualora il prestito a medio termine sia garantito da un confidi operante in agricoltura, in misura non inferiore al 50%. Nel caso in cui, inoltre, la sede aziendale sia ubicata in zona montana, l’aiuto è ulteriormente incrementato di un punto percentuale.Attraverso l’AGRICOLFIDI Nord-Ovest s.c., quindi, l’impresa agricola avente la necessità di rinnovare o diversificare il proprio

parco macchine (non sono am-messi gli investimenti di semplice sostituzione), ha l’opportunità di usufruire di un intervento che consente di abbattere in misura sensibile l’incidenza degli oneri finanziari gravanti sull’operazione di finanziamento.In termini economici, la spesa mas-sima ammissibile è stata fissata in Euro 100 mila per le imprese

individuali ed Euro 150 mila per quelle costituite in forma associata e per le cooperative.In ogni caso, il limite è innalzato a € 150.000,00 per l’acquisto di mietitrebbiatrici, vendemmiatrici ed altre macchine complesse. Per ulteriori informazioni e per presentare le domande contatta-re gli uffici Coldiretti, telefono n° 0141.380.403

Contributi per acquisto macchine agricolePrestiti agevolati quinquennali: domande entro agosto

CONSULENZA IN AGRICOLTURA: PROROGA DOMANDE

In riferimento alla Misura 114 del Programma di Sviluppo Rurale, “Utilizzo dei servizi di consulenza in agricoltura”, l’Assessorato Re-gionale Agricoltura ha prorogato i termini per la presentazione delle domande di contributo dal 28 giugno al 6 settembre 2010. Gli agricoltori che saranno am-messi, potranno beneficiare di un contributo fino all’80% delle

spese di consulenza sostenu-te entro il 31/12/2011, con un massimale di 1500 euro.Gli argomenti di consulenza riguardano le norme di condizio-nalità (impegni minimi vigenti per accedere a qualsiasi contributo in agricoltura), la sicurezza dei luo-ghi di lavoro, gli aspetti tecnici ed economici delle produzioni agri-cole e della gestione aziendale.

Per l’erogazione della consulenza la Coldiretti opererà attraverso la propria Associazione Regionale Gruppi Coltivatori Sviluppo, spe-cificamente riconosciuta dalla Regione Piemonte.

Per informazioni rivolgersi agli uffici tecnici Coldiretti oppure telefonare al n. 0141-380427.

Maurizio Soave e Antonio Ciotta, rispettivamente presidente e direttore provinciali Coldiretti.

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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In riferimento alle aziende vi-ticole beneficiarie dell’Azione 214.1 “Applicazione di tecni-

che di produzione integrata”, il Settore Fitosanitario Regionale a seguito della diffusa presenza nei vigneti dello scafoideo, vettore della Flavescenza Dorata, e te-nuto conto della persistenza della malattia sul territorio regionale, ha concesso una deroga per poter effettuare un terzo trattamento insetticida. Può essere utilizzato uno dei prin-cipi attivi ammessi nel disciplinare 214.1, anche se già utilizzato in uno dei due precedenti trattamenti

obbligatori. In caso di vendemmia anticipata, per rispettare i tempi di carenza dei formulati insetticidi, potrebbe essere necessario intervenire dopo la vendemmia.

L’importante è che il trattamento venga effettuato, in modo da contrastare la trasmissione del-la malattia e abbattere le forme svernanti dell’insetto per l’anno prossimo.

ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVAai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Notizie Coldiretti sempre aggiornateRichiedete l’invio delle notizie tramite e-mail o SMS

da ritagliare e spedire a: ColDIREttI AStI - C.So CAvAllottI 41 - 14100 AStI

Io sottoscritto_____________________________________________________________

Indirizzo__________________________________________________________________

Settore produttivo di interesse_______________________________________________desidero ricevere l’invio delle informazioni divulgate da Coldiretti Asti inerenti i vari argomenti di interesse per la propria impresa agricola, tramite:

e-mail all’indirizzo: _______________________________________

SMS al telefono di cellulare: _______________________________

Coldiretti Asti, nell’ambito dell’Azione 111-1B del PSR, ha predisposto un nuovo servizio per la diffusione delle notizie in tempi rapidi e puntuali. Per essere sempre informati sugli adempimenti, le scadenze, le opportuità inerenti l’attività delle imprese agricole, Coldiretti divulgherà le noti-zie tramite e-mail e/o SMS telefonici. Si tratta di un’opportunità per essere sempre aggiornati e tenere sotto controllo la propria azienda, dal punto di vista tecnico, burocratico ed economico.Per aderire all’iniziativa e ricevere quindi le notizie è sufficiente compilare e restituire il presen-te modello agli uffici Coldiretti.

Autorizzo Coldiretti Asti ad inserire i miei dati nelle liste per la gestione dell’invio dei comunicati in-formativi. In qualsiasi momento in base all’Art. 13 della legge 675/96 potrò chiedere la modifica o la cancellazione, oppure negare il consenso al loro utilizzo scrivendo a Coldiretti C.so F. Cavallotti 41 – 14100 Asti.

Luogo ____________________________________Data__________________________Firma_____________________________

Flavescenza DorataDeroga per un terzo trattamento

SPORTELLI INFORMATIVI COLDIRETTI ASTI

INFORMAZIONI SULL’ATTIVITA’ AGRICOLA:

- PSR 2007-2013;

- produzioni ecocompatibili,difesa fitosanitaria;

- Condizionalità, agricoltura biologica;

- sicurezza alimentare;

- gestione dell’impresa;

- mercato, filiere,multifunzionalità;

- ricerca;

- aggiornamenti normativi;

- risorse naturali;

- cooperazione

AstiC. so F. Cavallotti, 41

CanelliV. Cassinasco 11/13

Castelnuovo D.B.V. Aldo Viglione 18

MoncalvoP.zza Carlo Alberto 25

Nizza Monf.toC. so Acqui, 42/44

San Damiano d’AstiV. Roma 23

Zona di VesimeP.zza V. Emanuele II, 3

Zona di VillanovaV. Oddone Blandino 19

Per informazioni: 0141.380.427

SPORTELLI INFORMATIVI COLDIRETTI ASTI

INFORMAZIONI SULL’ATTIVITA’ AGRICOLA:

- PSR 2007-2013;

- produzioni ecocompatibili,difesa fitosanitaria;

- Condizionalità, agricoltura biologica;

- sicurezza alimentare;

- gestione dell’impresa;

- mercato, filiere,multifunzionalità;

- ricerca;

- aggiornamenti normativi;

- risorse naturali;

- cooperazione

AstiC. so F. Cavallotti, 41

CanelliV. Cassinasco 11/13

Castelnuovo D.B.V. Aldo Viglione 18

MoncalvoP.zza Carlo Alberto 25

Nizza Monf.toC. so Acqui, 42/44

San Damiano d’AstiV. Roma 23

Zona di VesimeP.zza V. Emanuele II, 3

Zona di VillanovaV. Oddone Blandino 19

Per informazioni: 0141.380.427

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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Flavescenza: le due criticità dell’AstigianoLe inziative Coldiretti: telefonare, individuare, monitorare

Dopo oltre un decennio dal-la prima comparsa della Flavescenza Dorata della

vite in Piemonte, siamo ancora costretti a tenere alto il livello di attenzione sul nostro territorio, pur con alcuni doverosi distinguo.In sostanza, anche la fase prima-verile della campagna 2010 con-ferma che esistono nell’Astigiano due grandi e diverse situazioni in termini di gravità della malattia e del suo insetto vettore.Una zona più tipicamente localiz-zabile a sud del Tanaro, normal-mente a viticoltura più specia-lizzata, con grandi comprensori omogenei, che pur essendo stata colpita gravemente e fin dall’inizio, i viticoltori hanno in media adot-tato più diffusamente le azioni di contrasto e quindi, in talune situa-zioni possono permettersi anche di pensare a ridurre i trattamenti obbligatori per lo scafoideo. La zona più tipicamente localizza-bile a nord del Tanaro, è invece, normalmente caratterizzata da una viticoltura con aziende meno specializzate e comunque con forte diffusione di aree incolte ed ex vigneto, in cui il contrasto della malattia è risultato in qualche modo meno efficace.In tale zona, la Flavescenza a fasi alterne ridesta forti preoccupazio-ni, come quest’anno; sicuramente esistono maggiori difficoltà di tipo territoriale ma anche maggiori situazioni di inadempienza o tra-scuratezza nella messa in pratica dei dettami di lotta fitosanitaria. La Coldiretti di Asti, che da anni segue con attenzione questa problematica, al fine di coadiu-vare i viticoltori, gli Enti Locali e gli Enti Ispettivi coinvolti, anche quest’anno mette in campo alcune

importanti iniziative di supporto alla tradizionale attività di assi-stenza tecnica.

TELEFONARE: è stato attivato in questi giorni il numero telefonico 0141-351326 a cui chiunque – viticoltore, amministratore - può segnalare le situazioni di inadem-pienza e di rischio nel controllo della flavescenza e, più in genera-le, delle fitoplasmosi e degli insetti vettori. Gli interessati potranno così, anche in forma anonima, segnalare vigneti e incolti in sta-to di incuria o comunque in cui non vengono applicati i dettami di lotta obbligatoria (trattamenti insetticidi ed estirpo delle piante sintomatiche).Tali situazioni verranno trasmesse al Settore Fitosanitario Regionale per le azioni ispettive e sanziona-torie di competenza.

INDIVIDUARE: i tecnici Coldiretti in ogni caso sono a disposizio-

ne di Provinicia e Comuni per coadiuvare nella individuazione e risoluzione delle situazioni di rischio sul territorio, soprattutto quei vigneti di recente abbandono, o/e in stato di incuria, che per la loro dislocazione possono essere fonte di rischio per i vigneti pro-fessionali limitrofi, in quanto luogo di permanenza per le fitoplasmosi e i relativi insetti vettori.

MONITORARE: con il soste-gno dell’Assessorato Provinciale Agricoltura e della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, viene realizzato un monitoraggio dello scafoideo, al fine di razionalizzare ed eventualmente ridurre il numero di trattamenti insetticidi.

Per ulteriori informazioni rivol-gersi agli uffici tecnici Coldiretti o telefonare al n. 0141-380427, 335-750-2061.

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ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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La vendita diretta delle uovaGli esoneri, le categorie, la registrazione degli allevamenti

Il Decreto 11 dicembre 2009 all’art. 2 stabilisce che sono esonerate dagli obblighi sulle norme di com-mercializzazione, le uova vendute direttamente dal produttore al consumatore finale: a) nel luogo di produzione b) nell’ambito della «regione di produzione» (area di territorio compresa entro un raggio mas-simo di 10 km dal luogo di pro-duzione) in un «mercato pubblico locale» o nella «vendita porta a porta», in tali casi le uova possono non essere classificate in base alla qualità e al peso. Le uova, vendute in un mercato pubblico locale, devono comun-que essere marchiate con il codice del produttore, ad eccezione di quelle provenienti da produttori aventi fino a 50 galline ovaiole e a condizione che il nome e l’indi-rizzo del produttore siano indicati nel punto di vendita o comunicati all’acquirente nel caso di vendita porta a porta. Le uova della categoria A «uova fresche», inoltre, sono marchiate con il codice del produttore (trenne le eccezioni di cui sopra), le uova della categoria B commercializzate sul territorio italiano sono esone-rate dall’obbligo di marchiatura.L’art. 4. del D. L. n. 267 del 29 luglio 2003 “Attuazione delle direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE, per la protezione delle galline ovaiole e la registrazione dei re-lativi stabilimenti di allevamento”, da indicazioni precise per quanto riguarda la registrazione degli allevamenti:Colui che intende avviare uno stabilimento di allevamento di galline ovaiole chiede la regi-strazione dello stesso ai Servizi Veterinari della Azienda Sanitaria

competente per territorio, inviando per iscritto i dati prima dell’inizio dell’attività.I Servizi Veterinari iscrivono in un registro gli allevamenti attribuen-do a ciascuno di essi un numero distintivo unico, in conformità a quanto prescritto all’allegato E al presente decreto; nel caso di utilizzo di registri già in uso per i fini stabiliti da altre normative del settore veterinario, tali registri devono comunque contenere tutti i dati necessari per la registra-zione degli allevamenti, nonchè il numero distintivo attribuito a ciascuno di essi.Nell’allegato E, (previsto dall’art. 4, comma 1), viene spiegato come devono avvenire le registrazione degli allevamenti.Per ogni stabilimento di alleva-mento devono essere comunicati dal proprietario o detentore al Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria competente per territo-rio, e registrati, almeno i seguenti dati:allevamento: nome dell’alleva-mento e indirizzo;persona responsabile delle galline ovaiole (detentore): nome; indiriz-zo; numero(i) distintivo(i) di altro(i) allevamento(i) che rientra(no) nel campo d’applicazione dell’art. 4 del presente decreto gestito(i) o di proprietà del detentore;proprietario dell’allevamento, se diverso dal detentore: nome; indirizzo; numero(i) distintivo(i) di altro(i) allevamento(i) che rientra(no) nel campo d’appli-cazione dell’art. 4 del presente decreto gestito(i) o di proprietà del proprietario;altre informazioni sull’allevamento: metodo(i) di allevamento; capa-cità massima dell’allevamento in

numero di volatili presenti con-temporaneamente; se vengono utilizzati metodi di allevamento diversi, il numero massimo di volatili presenti contemporane-amente per ciascun metodo di allevamento.Il numero distintivo che l’azienda sanitaria locale assegna ad ogni allevamento e’ composto da:cifra che indica il metodo di al-levamento, codice dello Stato italiano «IT», codice ISTAT del comune ove è ubicato l’allevamento (3 cifre), sigla della provincia numero progressivo di tre cifre che consenta di identificare in modo univoco l’allevamento.Esempio: «3 IT 001 AT 036»Può, inoltre, essere aggiunta una lettera («A . . . Z») in coda al nu-mero distintivo sopraindicato per l’identificazione di singoli branchi di galline ovaiole o dei diversi locali dell’allevamento nei quali essi soggiornano.I metodi di allevamento come definiti nel regolamento (CEE) n. 1274/91, utilizzati nell’allevamen-to devono essere indicati con il seguente codice:«1» All’aperto;«2» A terra;«3» In gabbie;«0» Produzione biologica.L’Art. 7 comma 4, esplica che il proprietario o detentore che omet-ta di richiedere la registrazione dell’allevamento è punito con la sanzione amministrativa pecu-niaria da 515,00 euro a 3.090,00 euro, nonchè la sospensione dell’attività fino all’avvenuta re-gistrazione dello stabilimento di allevamento.Per informazioni: Tiziana Saba 0141.380439

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ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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Consuntivo dell’aggiornamento professionaleRealizzate da Inipa 791 ore, coinvolti 956 agricoltori

I.N.I.P.A. Piemonte, Ente di formazione professionale ope-rante nell’agricoltura promosso

dalla Federazione Regionale Col-tivatori Diretti, registra un bilan-cio estremamente positivo, per l’attività 2009 svolta nel territorio astigiano. I corsi di formazione/aggiornamento per imprenditori agricoli professionali hanno trattato gli argomenti di maggiore interesse per un settore agricolo che vuole seguire l’evoluzione del sistema e affrontare l’attuale congiuntura economica e sociale, attraverso lo sviluppo della professionalità e del-la cultura d’impresa. L’I.N.I.P.A. ha seguito con particolare attenzione i vincoli che condizionano lo svi-luppo dell’agricoltura, ne ha colto le opportunità ed ha informato gli imprenditori agricoli; in particolare: ha promosso e svolto, in un quadro di educazione permanente, attività formative intese al miglioramento delle capacità professionali ed imprenditoriali, grazie al legame della Misura 112 del P.S.R. che ha riguardato l’insediamento dei gio-vani in agricoltura; ha promosso e organizzato attività volte ad orien-tare gli imprenditori agricoli verso il migliore utilizzo dei fattori della produzione; ha promosso iniziative didattiche atte al raggiungimento di metodi agricoli ecocompatibili, rispettosi dell’ambiente e della ge-nuinità ed igienicità degli alimenti; ha promosso iniziative volte allo sviluppo della multifunzionalità dell’impresa agricola. Vediamo quindi alcuni dati carat-teristici dell’attività corsuale di competenza 2009.

PIANO CORSI P.S.R. Mis. 111.1.AN. TOT. CORSI REALIZZATI CON LA PROVINCIA: 27; N. TOT. CORSI REALIZZATI CON LA COMUNITA’ MONTANA: 02; N. TOT. ALLIEVI: 469; N. TOT. ORE CORSI: 500.Queste le principali tematiche trattate: l’insediamento dei giovani, l’efficienza gestionale, le nuove tecnologie di co-municazione e informazione, i processi tecnologici, la qualità delle produzioni, la tutela dell’ambiente, la degusta-zione guidata del vino, le norme per l’esportazione del vino, la formazione per operatori di fattorie didattiche e per gli operatori agrituristici.CORSI PER CONSEGUIMENTO E/O RINNOVO PATENTINO AGRO-

FARMACIN. TOT. CORSI REALIZZATI: 26; N. TOT: ALLIEVi: 388; N. ORE CORSO: 235.CORSI OBBLIGATORI SULLA SICU-REZZA DEL LAVORON. TOT. CORSI REALIZZATI: 05; N. TOT. ALLIEVI: 99; N. ORE CORSO: 56. Al fine di poter rispondere sempre più alle esigenze dell’agricoltura moderna, chiediamo indicazioni e suggerimenti per programmare attività formative di reale interesse compilando il sotto-stante coupon da inviare via fax 0141 / 35.51.38 oppure facendolo pervenire in Coldiretti Asti a Isabella Schifone (0141/380426), Antonio Bagnulo (0141/380427).

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI ANNO 2010 / 2011

Il sottoscritto _______________________________________________________Codice Fiscale______________________________________________________Titolare/coadiuvante/dipendente dell’azienda agricola denominata ___________________________________________________________________Indirizzo ______________________________________________________________________________________________________________________________Comune ___________________________________C.A.P.___________________ Tel. _____________________Cell. _____________________ Fax _____________________E-mail _____________________Settore produttivo aziendale _________________________________________

Proposta argomenti per attività di formazione e/o aggiornamento profes-sionale:______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Ai sensi dell’art. 13 D. Lgs 196/2003, il sottoscritto a conoscenza dell’in-formativa, autorizza l’I.N.I.P.A. Piemonte alla raccolta, elaborazione e diffu-sione di tutti i dati personali necessari all’inoltro della domanda presentata e allo svolgimento del servizio richiesto .

Data……....... Firma per consenso dell’interessato …......................................................................

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XIII giornata regionale dei pensionatiSi è svolta l’8 luglio ad Oropa

la suggestiva cornice del Santuario di Oropa ha ospitato l’8 luglio scorso la

tredicesima Giornata Regionale dei Pensionati Coldiretti.Oltre duemila pensionati Coldiretti hanno partecipato a questo impor-tante appuntamento che di anno in anno arricchisce il suo programma trasformandolo in un momento di riflessione e di aggregazione.Nel magnifico Santuario circondato dalle Alpi, i pensionati Coldiretti giunti da tutto il Piemonte hanno iniziato la giornata con la Santa Messa, celebrata dal Vescovo di Biella Mons. Gabriele Mana.E’ seguito quindi il saluto dei diri-genti regionali e nazionali.Il presidente regionale Pensionati Coldiretti, l’astigiano Bruno Porta, ha inoltre tracciato un bilancio delle attività messe in atto in questo ultimo anno e delle sfide che attenderanno la Coldiretti nel prossimo futuro.

“Il pensionato rimane un attore fondamentale all’interno dell’im-prenditoria agricola - ha dichiarato Natale Carlotto presidente nazio-nale Federpensionati - Il suo ruolo da tutore e custode del territorio e della tradizione continua ad essere importantissimo, anche all’interno del nuovo progetto Coldiretti per la creazione di una Filiera Agricola Tutta Italiana”.Parole che hanno sottolineato, ancora una volta, quanto entusia-smo e voglia di mettersi in gioco ci sia anche da parte di chi ha già raggiunto l’età della pensio-ne, a testimonianza del fatto che l’amore per la terra non conosce età. “Un’iniziativa importante, un momento di festa, ma non solo: anche un’occasione per ricordare il prezioso e duro lavoro dei nostri soci pensionati.Non dimentichiamo, infatti, che sono loro ad aver posto le basi della nostra agricoltura, le stesse

basi che hanno portato alla na-scita della nostra Organizzazione per volere di Paolo Bonomi, di cui quest’anno si ricorda il centenario della nascita - hanno sottolineato Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa il presidente ed il direttore della Coldiretti Piemonte”.

Foto: Bruno Porta, presidente Associazioe regiona-

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Donne Impresa Coldiretti Asti ha organizzato un viaggio di studi a Parigi, dal 29 Maggio al 1° Giugno scorso.Il soggiorno è stato molto in-teressante ed aggregante per l’associazione che riunisce le imprenditrici agricole.Nella foto il gruppo è in posa difronte alla Cattedrale di Notre Dame.

Soggiorno estivo Donne Impresa ColdirettiA Parigi dal 29 maggio al 1 giugno

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La quattordicesima per i pensionatiViene corrisposta al compimento dei 64 anni di età

C on la rata di pensione di luglio è stata corrisposta la quattordicesima a tutti

i pensionati che rientrano nei re-quisiti richiesti. Ai pensionati che hanno già compiuto i 64 anni di età e ne hanno diritto in base ai previsti requisiti contributivi e di reddito, l’Istituto ha inviato una lettera con l’indicazione precisa dell’importo corrisposto.Per coloro che compiono 64 anni di età dopo il 31 luglio 2010, l’Inps informa che la quattordi-cesima sarà pagata successi-vamente. RequisitiPer ottenere la somma aggiuntiva nel 2010 è necessario:- avere un’età pari o superiore a 64 anni (compiuti entro il 31 dicembre 2010);- possedere un reddito personale annuale non superiore a 8.988,92 esclusa la casa di abitazione ed eventuali assegni familiari, inden-nità di accompagnamento, ed al-

tre rilevanti eccezioni. In caso di redditi superiori al limite stabilito occorre verificare se il beneficio spetterà comunque anche se in misura proporzionalmente ridot-ta. In caso di pensioni spettanti per un numero limitato di mesi o di compimento del sessanta-quattresimo anno di età nel corso dell’anno, il beneficio spetta in proporzione ai mesi di vigenza della pensione o di possesso del requisito anagrafico.L’entità dell’aumento dipende, inoltre, dal numero di contributi posseduti. Riportiamo nella tabella se-guente gli importi massimi della

quattordicesima previsti per i pensionati coltivatori diretti, per l’anno 2010.Per le pensioni ai superstiti, la quattordicesima sarà calcolata con gli stessi criteri di anzianità contributiva, applicando però le riduzioni di reversibilità.Raccomandiamo ai pensionati che non hanno ricevuto la lettera dall’Inps di rivolgersi agli operatori del Patronato Epaca, che forniran-no tutta l’assistenza necessaria, verificando gratuitamente in base ad una valutazione personalizza-ta della situazione contributiva e reddituale se sussiste il diritto all’aumento.

Anni di contribuzione

Fino a 18 anni di contributiDa 18 a 28 anni di contributiOltre 28 anni di contributi

Importi somma aggiuntiva

336,00 euro420,00 euro504,00 euro

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Germana RoDEllAved. Quasso di anni 69

vIllANovANel 1° Anniversario della scomparsa di

Giovanni BoSCo

Ad un anno dalla scomparsa lo ricor-dano i famigliari con tanto amore ed

infinito rimpianto

MoMBARUZZoIl 25 ottobre 2009 è mancata

Maddalena BEttI di anni 94

Con bontà e semplicità d’animodedicò la sua esistenza al lavoro e

all’amore della famiglia.

CIStERNA D’AStIIl 20 marzo 2010 è mancato

vittorio BoSSottodi anni 79

L’amore della famiglia, la gioia del lavoro, il culto dell’onestà furono realtà luminose della sua vita. Lo ricordano: la moglie Viramo Giuseppina, la figlia Gia-cinta, il genero Claudio, il nipote Nicola e

parenti tutti.

Ci hai amato e noi ti abbiamo amata,perchè eri buona e generosa e perchè

tutta la tua vita l’hai dedicataal lavoro e alla famiglia.

NIZZA MoNFERRAtoIl 25 dicembre 2009 è mancata

CoStIGlIolE D’AStINell’Anniversario della scomparsa di

Ercole PIANo

Lo ricordiamo con tanto amore.

Giuseppe RoAGNA

Lo ricordano con affetto la moglie, le figlie e i nipoti.

SAN DAMIANoNel 25° Anniversario della scomparsa di

La moglie Laura, la figlia Barbara, il figlio Luca lo ricordano con immu-tato affetto. A quanti lo conobbero e

stimarono: è stata celebrata la Messa in suffragio sabato 10 luglio ore 18.

CERRo tANARoNel 7° anniversario della scomparsa di

Sergio vARvEllo

tIGlIolEIl 9 maggio 2010 è mancato

Maurizio toRCHIodi anni 82

Lo ricordano la moglie Giovanna, la figlia Rosa, il figlio Don Enzo e i nipoti.

vIllAFRANCAIl 6 maggio 2010 è mancata

Iolanda tAloNdi anni 80

La ricordano la figlia Bruna ela rispettiva famiglia.

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ANNUNCI VENDO - COMPRO - AFFITTO - CERCO - LAVORO

A VENDO TRATTORI - MOTO-COLTIVATORI - MOTORI

Vendo trattore om 513 r automatic. Tel 3384883534

Vendo trattore Massey Ferguson 3080 105 CV, ore 3700. tel 3357502059

Vendo trattore Same DA47 2 ruote motrici. Richiesta Euro 2000. Tel 3387632487

Vendo trattore Hanomag Brillant 601 anno 1970, trattore Hano-mag R 440 anno 1960. Prezzo da concordare. Tel 3493636319

Vendo trattore Same 2 cilindri 30 CV ad Euro 2200,00. Tel 3381025137

Vendesi trincia Ferri sbanchinatrice m 1,80 seminuova causa inuti-lizzo. Tel. 0141904007

Vendesi motocoltivatore Pasquali in ottimo stato di manutenzione. Tel 3474415410

B VENDO PICCOLI ATTREZZI A MOTORE

C VENDO ATTREZZATURA AGRICOLA

Vendo seminatrice Hassia – rau a sei file per barbabietole o soia. Accessoriata con impianto per diserbo sulla fila, spandicon-cime e microgranulatore. Tel 3384883534

Vendesi fresa Rotowator, larghezza di lavoro mt 2,50, da sistemare. Tel 3384883534

Vendesi rotopressa Velger RP 150, balloni di diametro mt 1,50, legatore a filo, in buono stato. Prezzo Euro 2000,00 trattabili. Tel 0141917019 op-pure 3483935214

Vendesi carro agricolo d’epoca per buoi a 4 ruote. Tel 0141292171 oppure 3355605840

Vendesi per cessata attività agricola spandiconcime Bar-bieri capacità q 3 con attac-co sollevamento trattore. Tel 3493195291

Vendo rimorchio auto scaricante per uva omologato portata q 26. tel 3385944733

Vendo attrezzatura agricola varia in buono stato. Tel 0141946275

Vendo atomizzatore per trat-tore, buone condizioni. Tel 3387632487

Vendo estirpatore, larghezza utile 1 mt. Tel 3387632487

Vendo 2 sfogliatrici per mais a 12 rulli marca Gerbaldo, ragno con 4 girandole per rastrellare il fieno. Prezzo da concordare. Tel 3493636319

Vendo fresa cm 180 nuova ad Euro 1300,00. tel 3381025137

Vendesi rimorchio 1 asse Randaz-zo ribaltabile a tre lati, portata quintali 60 a pieno carico, dop-pie sponde, immatricolato 2002. Come nuovo. Tel 0141997290 ore pasti

Privato vende rimorchio 4 ruote ribaltabile. Omologato. Ottimo stato. Gommato nuovo. Tel 3475838690

Vendo imballatrice Ama, ottime condizioni; falciatrice B.C.S. con carrello; piccola beto-niera elettrica con sistema di blocco d’emergenza; raccogli fieno trainato e uno portato con attacco sollevamento a 3 punti. Tel 3334299660

D VENDO MATERIALE DA CANTINA

Vendesi bigoncia per trasporto uve. Portata 10 q. tel 0141206033 solo ore pasti.

Vendo vasca in vetroresina sem-pre piena capacità hl 10. tel 3387632487

Vendo bigonce di ferro, capacità 10 q.li. Tel 3387632487

Per cessata attività vendo pigia-diraspatrice elettrica. Buono stato. Tel 0141958261

Vendo a prezzo davvero modico vasche in vetroresina sem-prepiena da hl. 10 e da hl.7, vendo vasca in vetroresina da hl 80 per stoccaggio acqua. Tel.0141.966343

Vendo lavabottiglie elettrico marca Campagnola usato poche volte. Vendo anche pigiadiraspatrice in legno e metallo funzionante

a mano o con collegamento alla puleggia del trattore. Tel 3468457895

Vendo botti di legno, pompa elettrica da vino, come nuova, usata una volta sola, gomme e raccordi. Tel 3334299660

E VENDO MATERIALE VARIO

Vendo 2 pneumatici 620/75 – 26 al 70% di battistrada. Tel 3384883534

Vendesi attrezzature di laboratorio usate per analisi agrarie – eno-logiche: bilancia idrostatica, bagno termostatico, pHmetro (Gibertini), centrifughe, colo-rimetro, acidimetro velox per acidità volatile a 6 posti, muf-fola, stufe, densimetri e vetrerie varie, banconi, lampade a raggi infrarossi, distillatori e attrez-zature varie. Tel. 0141292171 oppure 3355605840

Vendesi uve, zona di Calliano. Piemonte barbera docg, dol-cetto Monferrato doc, freisa, grignolino d’asti doc. Possi-bilità di acquisto anche per piccole quantità. Possibilità di vendemmiarsi l’uva acquistata. Tel 0141928329 ore pasti o serali oppure 3408435002

Vendo trattorino tosaerba John Deere mod 6X85. prezzo inte-ressante. tel 3385944733

Vendo refrigeratore per latte, capa-cità lt 80; giostra per fieno con ranghinatore, erpice a dischi, prezzi modici, tel 014153792 oppure 014131292 preferibil-mente ore serali

Vendo elevatore per foraggio al-tezza massima raggiungibile oltre 5 mt, sdoppiabile, richie-sta Euro 350,00. tel 3397937286 ore ufficio

Vendo bigoncia auto scaricante con portata q.li 20 circa, beto-niera con attacco al cardano, rimorchio 4 ruote regolarmente omologato. Tel 3293226609

Vendo finestre, portoncini, persiane varie misure. Tel 3387632487

Vendo macchina impastatrice

Ann

unci

B VENDO PICCOLI ATTREZZI A MOTORE

Vendo motofalce BCS fer-ma da 2 anni ad euro 180,00. Tel 3381025137 Vendo falciatrice picco-la, larghezza di taglio mt 1. Tel 3387632487 Vendo decespugliatore 40 c.c. usato pochissimo. Tel 3343417770

C VENDO ATTREZZATURA AGRICOLA

D VENDO MATERIALE DA CANTINA

E VENDO MATERIALE VARIO

Vendo caricatore carrellato per legna, lunghezza braccio 5 mt. Tel 0141649262 ore serali oppure 3389108280 Vendesi spandiletame po-steriore “Verderone” da tonnellate 3,non immatricolato ad euro 1500; tel. 3355826026 Vendo imballatrice seminuo-va; voltafieno; raccoglitore per fieno, richiesta euro 1300,00. tel 3387991437 ore pasti Vendo carro miscelatore Am-brogio da 10 mq con peso elettronico, in perfette condizioni.Tel 3397935965 Vendo imballatrice per balle piccole Sgorbati in buono stato; rimor-chio nuovo a 2 ruote non omologato, ribaltamento manuale, pianale rifatto, dimensionni lungh 300 cm, largh 181 cm , h 82 cm. Prezzo trattabile; vendo biroccio antico. Prezzo da concordare. Vendo seminatrice per mais meccanica a 2 file in buono stato. Prez-zo da concordare. Tel 3493636319 Vendo trincia da mais, larghezza cm 160/250 ad euro 1100/600, fresa mt 2 da riparare ad euro 450,00 e barra falciante Gaspardo monolama ad euro 180,00. Tel 3381025137 Vendesi botte da diserbo trai-nata lt 2.000 con barra idraulica mt 12; sistema di distribuzione volumetrico ARAG e sistema di lavaggio contenitori. Ottimo stato d’uso. Tel 014163155 Vendesi concimatore interratore per vigneti della ditta Olmi, anno 2002, poco utilizzato.Larghezza mt 1,20, 2 ripper con rullo. Tel 3331254988 Vendesi rimorchio Silver Car ad 1 asse con sponde e sovra sponde nonché vasca di acciaio per trasporto uva, ribaltamento trilaterale, portata 50 q. tel 3283284546 Vendo botte da diserbo por-tata, capacità 400 lt, barra da 10 mt, marca Dragone, ottimo stato. Tel

3479736331 Vendo refrigeratore per latte, capacità lt 80; giostra per fieno con ranghinatore, erpice a dischi, prezzi mo-dici, tel 0141531792 oppure 014131292 preferibilmente ore serali Per cessata attività vendo imballatrice per balle piccole, ottime condizioni e voltafieno – ranghinatore. Tel 0141644276 Vendo trincia erba marca Sove-ma larghezza di lavoro mt 1,5, revisio-nata a nuovo, spostamento meccanico. Tel 3343368197 Vendo seminatrice per mais pneumatica a 2 file in perfette con-dizioni. Prezzo da concordare. Tel 3493636319 Vendesi pressa per balle piccole marca Fergusson. Ottimo stato d’uso.Tel 0141905034 ore pasti Vendesi ranghinatore per fie-no. Come nuovo. Tel 0141905034 ore pasti

Vendo botti in vetroresina sempre piene marca C.M.P. capacità 30 hl. Ottimo stato. tel 3385419737

Vendesi etichettatrice Cava-gnino e Gatti, max 2500 bottiglie. Tel 3387914904

Vendesi legna da ardere tagliata e spaccata. Tel 0141649262 ore serali oppure 3389108280 Vendesi 2 nastri trasportatori metallici a palette da mt 3 e 4 ad euro 1000; vendesi caldaia “Arca fuego combi” legna e gasolio, calorie 29000, come nuova; usata un anno ad euro 3500; tel. 3355826026 Vendesi legna da ardere, taglia-ta ed imbacalata. Già essicata. Essenza faggio. Euro 110,00 a pedana; caldaia Tatano Kalorina usata 2 stagioni, funzio-nante a pellet, gusci, ecc.. elettronica, richiesta euro 3.000,00; disponibilità di circa 50 q di cippato di rovere per caldaia a 6,5 euro/q Tel 3922313389Causa cessata attività vendo incubatrici da 1000 uova e da 450 uova in buono stato. Tel 0141942245 Causa inutilizzo vendo mac-china da cucire Singer inizio 900 in buone condizioni, eventualmente con motorino elettrico; como del ‘900 con specchiera e cassettoni, ottime con-

dizioni; letto singolo di una piazza e mezza, in noce,del ‘900 già restaurato; tel 3468457895 Azienda olivicola vende olio extravergine di oliva nuova produzione al prezzo di 5 euro al litro. Tel 330449952 e-mail [email protected] Vendo pressa Sgorbati 132. buono stato. tel 3385419737 Vendo trapiantatrice da ortaggi a due file, marca Sfoggia. Seminuova. Richiesta Euro 1800,00. disponibile qualunque prova. Tel 3355264786 Vendo capra idraulica a mano, richiesti Euro 150; carrello appendice con libretto ad Euro 130; torchio a mano piccolo ad Euro 150; vasca in vetrore-sina da 10 q.li ad Euro 130; 2 vasche di cemento da 4 e 6 q.li; fotocopiatrice grande con vetro rotto ad Euro 50 e cardatrice lana a mano ad Euro 100.Tel 3387632487 Vendo retro scavatore Mazzotti completamente revisionato con trasla-tore e tre benne. Tel 014489330 Vendo impianto di irrigazione completo (pompa, tubi e getti). tel 3382301340 Vendo vasca per gasolio da l 4000. tel 0141997007 ore pasti Vendo enciclopedia Motta completa. Prezzo da concordare. Tel 0141834755

Vendo autovettura Audi A4 Avant TDI 130 Hp, Km 125000, originali. Unico proprietario, ottime condizioni. Ottobre 2002. richiesti Euro 9500,00. tel 3357476355 oppure 0141844814 Vendesi camion O.M. 70 non ribaltabile. Tel 3387914904

Vendo cascina in Agliano Terme con 5 ettari coltivati a vigneto e due case annesse. Tel 0141954647 Vendo 600 mq di diritti di reim-pianto Barbera d’Asti. Tel 3285463591 Vendo in un unico appezzamen-to, Ha 2,07 di terreno a vigneto, Moscato DOCG in Calosso. Per informazioni telefonare al 0141968340 Vendo diritti di reimpianto Barbera d’Asti e Freisa per mq 2400. tel 3333586094 Vendo diritti di reimpianto di Barbera d’Asti per mq 5000. tel 0141969440 oppure 3356114975 Vendo terreno irriguo nella

F VENDO AUTO - FURGONI

I VENDO TERRENI - (DIRITTI REIMPIANTI)

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zona di Carmagnola, in un unico appez-zamento di circa 80.000 mq coltivato attualmente a mais. Tel 3497262999

Azienda agricola del cuneese vende vitelli da latte e svezzati. Razza piemontese. Iscritti apa.Tel 3358234246 Vendo capre e pecore. Tel 0141942245 Vendo due puledri di asino, ma-schio e femmina, rispettivamente di 6 e 7 mesi. Si vendono solo in coppia con documenti e non atti alla macellazione. Prezzo di mercato. Tel 3385944733 Vendo cane da tartufi bianco pelo forte, età 2 anni. tel 0141997007 ore pasti Vendo border collie, bellissimi cuccioli, nati a Pasqua, genitori visibili, prezzo modico. Tel 3462102558

Privato vende in agliano terme rustico su 2 piani, indipendente su tre lati, cortile ampio e chiuso, interni completamente ristrutturati con ma-teriali di qualità, composto al piano terra da cucina abitabile, soggiorno, sala tv, studio e servizi; al primo piano servizi, tre camere da letto, terrazzino e balcone, una travata di ex fienile, ampia cantina. Richiesti euro 250.000. tel 3355282186 Canelli, circondario, privato vende azienda agricola ristrutturata con circa 3 ettari di vigneto doc in un unico appezzamento di terreno. Ideale anche per bed & breakfast. Tel 3772215214 Vendo casa più 1500 mq di moscato in Calosso, eventualmente abbinabile ad ettari 2,70 circa di terreno con varie tipologie. Tel 3387914904 Vendo alloggio in Pietraporzio (CN), 45 mq , terrazzo e garage. Tel 366668678

Signore piemontese cerca lavoro come potatore. Tel 3493637882 Signore albanese diplomato in agraria, con esperienza, cerca la-voro in campo agricolo nell’astigiano e nell’albese. Patente B, automunito. Tel 3271561022 Si eseguono lavori edili con grande esperienza ed accuratezza, ristrutturazione case ed abitazioni, costruzione case, rifacimento tetti,

muri in cemento armato, in pietra, mattoni vecchi o vespai; formazione sottofondi e posa di mattonelle, solai semplici o con voltine in mattoni vec-chi; tramezze; intonaci di ogni genere ed antiumidità. Prezzi competitivi. Tel. 0141824094 cell 349510524 Pierin l’imbianchin piemunteis esegue lavori di tinteggiatura interni ed esterni con prodotti antimuffa. Tel 3342323917Fratelli piemontesi eseguono lavori di intonaco (trabucant). Prezzi modici. Tel 3407751772 Signore marocchino con esperienza cerca lavoro in campo agricolo-vitivinicolo nella zona di Asti e dintorni. Patente C. Automunito. Tel 3803485548 Quarantenne con diverse esperienze in campo artigianale ed agricolo cerca lavoro in agricoltura anche con attività di custodia. Tel 3495367066 Signora rumena cerca lavoro come badante – colf – pulizia – baby sitter. Zona di Asti e dintorni. Tel 3209567607 Quarantaseienne, con lunga esperienza di autista, automunito, cerca qualsiasi lavoro in provincia di Asti, per ulteriori informazioni telefonare al n. 347-2306678 Ragazza macedone cerca qualsiasi lavoro purchè serio zona Costigliole d’Asti. Tel 3294643419 Ragazzo macedone in pos-sesso di tutte le patenti cerca lavo-ro in provincia di Asti e Cuneo. Tel 3293269546 Laureata in scienze biologiche cerca lavoro in Asti – Alessandria e zone limitrofe. Automunita. Tel 3472616350 Signora albanese, referenzia-ta, con esperienza in imprese di puli-zia, cerca lavoro come colf, badante o per pulizie. Tel 329-9741210 Signore italiano cerca lavoro come custode, giardiniere, decorato-re; pratico piccole riparazioni, zona di Asti e dintorni. Tel 3397706447 Famiglia italiana referenziata cerca lavoro in Asti e dintorni, il mari-to come salariato fisso, specializzato in vigneto, trattorista e lavori di can-tina; la moglie come collaboratrice familiare, tenuta giardino e custodia. Tel 3341085465 ore serali

Ventiquattrenne della Costa d’Avorio cerca lavoro in campo agri-colo e non, zona Asti e dintorni, im-mediatamente disponibile. si assicura massima serietà. Tel 3280532191 Signore rumeno cerca lavoro in campo agricolo nella provincia di asti; pratico di viticoltura e coltiva-zioni orticole. Tel 3276553167 Signore marocchino ventiset-tenne cerca lavoro in campo agricolo nella provincia di Asti. Pratico anche lavori di giardinaggio. Patente B. Automunito. Tel 3208689407Ragazzo italiano di 24 anni laureato in scienze forestali cerca lavoro in campo agricolo – forestale nella pro-vincia di Asti. Patente B automunito. Pratico uso trattrice ed attrezzatura agricola.Tel 3332803296 Signore peruviano cerca la-voro in campo agricolo e non in pro-vincia di Asti. Patente B, automunito. Tel 3275505876 oppure 3332422996 Signore della Costa d’Avorio cerca lavoro in campo agricolo nella provincia di Asti, pratico di lavori agricoli. Patente B, automunito. Tel 3396631526 Signore rumeno cerca lavo-ro in campo agricolo nelle province di Asti e Alessandria. Pratico di lavori agricoli e manutenzione giar-dini. Patente CE. Automunito. Tel 3403480207 Signore peruviano cerca lavo-ro in campo agricolo nelle vicinanze di Asti, patente B. Tel 3271528293 Signora albanese con rego-lare permesso di soggiorno cerca lavoro come collaboratrice domesti-ca o badante o bracciante agricola a ore. Zona di Asti e vicinanze. Tel 3208675301 Signore italiano cerca lavoro in campo agricolo nelle vicinan-ze di asti. Tel 3482373986 oppure 3487226648

L VENDO ANIMALI

VENDO ALLOGGI - CASEFABBRICATI

H VENDO ATTIVITA’ -MANODOPERA

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GLI ANNUNCIPROSEGUONO

SUL PROSSIMO NUMERO

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Obbligo di denunciaregli infortuni.In caso di omissione,multe fino a 7 mila euro.

Per tutti coloro che operano in agricol-tura è estremamente

importante essere a cono-scenza delle regole e degli adempimenti da seguire in caso di infortunio sul lavoro. E non solo perché la man-cata, ritardata o incompleta denuncia, sia nei confronti dell’Inail che nei confronti dell’autorità di pubblica sicurezza, comporta l’appli-cazione di una sanzione da un minimo di 1.290 euro ad un massimo di 7.745 euro. Nel settore agricolo, oltre ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri sono obbligato-riamente assicurati all’Inail anche gli operai agricoli. Sono, invece, esclusi da tale assicurazione gli im-prenditori agricoli profes-sionali (IAP), in quanto non versano la contribuzione INAIL, e gli impiegati agri-coli che sono assicurati all’Enpaia. Di conseguenza, il coltivatore diretto titolare del nucleo ha l’obbligo di denunciare l’infortunio sul lavoro occorso a se stes-so, ai familiari coadiuvanti e ai propri operai agricoli, che comporti una prognosi superiore a tre giorni. Per gli imprenditori agricoli tale obbligo si applica in caso di infortunio che coinvolga gli operai agricoli assunti alle proprie dipendenze.

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