Il Nord-Ovest uscirà della stallo? Prof. Rodolfo Zich.
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Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
Prof. Rodolfo Zich
Agenda
La visione 2006
Il contesto di riferimento
Il modello di sviluppo
I trend nell’innovazione
Smart-x e ICT
Il ruolo delle politiche pubbliche2
2006: II Piano Strategico di Torino
Sostanziale tenuta della visione
strategica
Ipotesi di base:
«La conoscenza, concepita non
soltanto come produzione immateriale
e sviluppo di servizi, ma come
applicazione sistematica di qualificanti
contenuti di ricerca ai processi della
produzione materiale».3
Quale Modello di Sviluppo?
4
Vs.
Uscire dalla dicotomia
Servono prodotti, servizi, città e filiere intelligenti
Manifattura Conoscenza
Criticità di Sistema 1
Investimenti in R&D inferiori alla media europea
Debolezza nel valorizzare gli output della ricerca in fattori industriali
Limitata capacità di attrazione della conoscenza
Bassi livelli di «Business Friendliness»5
Criticità di Sistema 2
Carenza di grandi progetti di trasformazione dei servizi
Frammentazione del tessuto di impresa
Lentezza nei processi
Incertezza nei tempi e negli esiti nei rapporti pubblico/privato
Debolezza della finanza di investimento a tempi lunghi per la crescita delle PMI
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Nuovi Fattori di Contesto
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Vincoli Ambientali
Invecchiamento Popolazione
Competizione Globale
Incertezza Finanziaria
Lenta Crescita
Economica
Crisi dei modelli di sviluppo, affermazione del criterio di sostenibilità
Necessaria la creazione di un’etica dello sviluppo
Vincoli ambientali come principale driver di innovazione
Il mondo SMART-X e il ruolo delle ICT come abilitatore del cambiamento
Verso una Vision Condivisa
Piano regionale sulla competitività
La «Social Innovation Agenda» del Politecnico
Il piano SMART CITY
Le SMART-X dell’ISMB nel quadro delle politiche della Compagnia di San Paolo
8
La filosofia dei Programmi Smart_x
• Operare per l’innovazione dei processi che riguardano le sfide
epocali della Società nel campo della sostenibilità (energia e
ambiente, salute, mobilità sostenibile)
• Anticipare con gli Attori interessati le prospettive di trasformazione
di questi settori, caratterizzati da elevata elasticità all’ICT
• Sperimentare processi innovativi ed i relativi modelli di business
verificandone la congruenza economica e la possibilità di
diffusione
• Creare, in linea con gli obiettivi della Compagnia di San Paolo,
occasioni di lavoro ad alta densità di conoscenza nel campo
dell’ICT e dei settori connessi
I Trend nell’Innovazione
Innovazione non solo tecnologica ma di processo
Innovazione non solo a livello di impresa ma di filiera
Non volta a generare obsolescenza, ma valore sostenibile
Il modello di business come nuovo locus di innovazione
Vincoli ambientali come principali driver di innovazione
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Il Ruolo dell’ICT
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Supporto per nuovi modelli di produzione, risparmio e gestione dell'energia
Come abilitatore della riorganizzazione sociale
Come strumento di dibattito, formazione e cambiamento culturale
Il Ruolo delle Politiche Pubbliche
Integrazione delle politiche industriali, economiche, di formazione e ricerca e occupazionali
– Creazione della conoscenza e trasformazione della stessa in strumento di crescita
– Il ruolo della Pubblica Amministrazione è fondamentale
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Il sostegno al sistema delle PMI
Il ruolo delle PMI è cruciale, ma presenta fragilità e criticità
Il processo di innovazione deve:– valorizzare le competenze nell’ambito delle tecnologie
avanzate
– permettere di superarne la logica individualistica
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Reti Cooperative di Istituzionali, Centri di Ricerca, Università e Imprese come strumenti per adattare le politiche alle specifiche esigenze/potenzialità dei territori e favorire il
superamento delle criticità: la leva dei Distretti Tecnologici
I Distretti Tecnologici
Nodi all’intersezione tra le politiche nazionali e territoriali
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– Strumenti di attuazione e rafforzamento delle politiche nazionali
– Ponti verso le politiche internazionali per l’acquisizione delle conoscenze e tecnologie più avanzate
– Fautori di modelli si azione collaborativi per la realizzazione di filiere (PMI, Grandi Imprese ed Enti di Ricerca)
I Distretti Tecnologici - 2
Partner privilegiati per collaborazioni efficaci
tra stakeholder eterogenei e cross-settoriali
Supporto allo sviluppo di processi di
innovazione basati su azioni di cross-
fertilizzazione e di accelerazione dell’adozione di
innovazione
Stimolo all’integrazione di tecnologie e
competenze in modi nuovi e più efficaci
(percorsi di processo) 15
Conclusioni
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Il N.O. uscirà dallo stallo, a condizione che:
– Sappia mitigare le criticità di sistema evidenziate.
– Sia in grado di interiorizzare le logiche alla base delle nuove traiettorie di sviluppo
– Metta in atto politiche adattative con dinamiche coerenti con quelle dei processi di sviluppo
– Sappia gestire il transitorio bilanciando priorità strategiche e necessità dettate da vincoli contingenti