IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI...

23
IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1. 1. GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2. 2. L’AMBIENTE UMANO, SISTEMA COMPLESSO E PROBABILISTICO L’AMBIENTE UMANO, SISTEMA COMPLESSO E PROBABILISTICO 3. 3. IL MODELLO RAZIONALE DI PIANIFICAZIONE IL MODELLO RAZIONALE DI PIANIFICAZIONE 4. 4. DALL’APPROCCIO RAZIONAL-COMPRENSIVO ALL’APPROCCIO DI DALL’APPROCCIO RAZIONAL-COMPRENSIVO ALL’APPROCCIO DI TIPO COMPORTAMENTALE TIPO COMPORTAMENTALE 5. 5. I LIMITI DEL MODELLO RAZIONALE E LE CONSEGUENTI I LIMITI DEL MODELLO RAZIONALE E LE CONSEGUENTI IMPLICAZIONI IMPLICAZIONI 6. 6. DIFFERENTI CARATTERIZZAZIONI DEL CONTESTO DECISIONALE DIFFERENTI CARATTERIZZAZIONI DEL CONTESTO DECISIONALE

Transcript of IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI...

Page 1: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONEPIANIFICAZIONE

STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONISTRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI

1.1. GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALIGLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI2.2. L’AMBIENTE UMANO, SISTEMA COMPLESSO E PROBABILISTICOL’AMBIENTE UMANO, SISTEMA COMPLESSO E PROBABILISTICO3.3. IL MODELLO RAZIONALE DI PIANIFICAZIONEIL MODELLO RAZIONALE DI PIANIFICAZIONE4.4. DALL’APPROCCIO RAZIONAL-COMPRENSIVO ALL’APPROCCIO DI DALL’APPROCCIO RAZIONAL-COMPRENSIVO ALL’APPROCCIO DI

TIPO COMPORTAMENTALETIPO COMPORTAMENTALE5.5. I LIMITI DEL MODELLO RAZIONALE E LE CONSEGUENTI I LIMITI DEL MODELLO RAZIONALE E LE CONSEGUENTI

IMPLICAZIONIIMPLICAZIONI6.6. DIFFERENTI CARATTERIZZAZIONI DEL CONTESTO DECISIONALEDIFFERENTI CARATTERIZZAZIONI DEL CONTESTO DECISIONALE

Page 2: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

1. GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI1. GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI

1. Le preferenze debbono essere transitive; esse debbono 1. Le preferenze debbono essere transitive; esse debbono essere elencate secondo un ordine dalla migliore alla essere elencate secondo un ordine dalla migliore alla peggiore.peggiore.Se si preferisce, ad esempio, l’oggetto X all’oggetto Y, l’oggetto Y all’oggetto Z e Se si preferisce, ad esempio, l’oggetto X all’oggetto Y, l’oggetto Y all’oggetto Z e l’oggetto X all’oggetto Z, allora le preferenze possono essere elencate l’oggetto X all’oggetto Z, allora le preferenze possono essere elencate nell’ordine X,Y,Z.nell’ordine X,Y,Z.Se le preferenze non sono transitive non significa che i soggetti che le esprimono Se le preferenze non sono transitive non significa che i soggetti che le esprimono sono esseri irrazionali; significa solo che l’analisi delle decisioni razionali non sono esseri irrazionali; significa solo che l’analisi delle decisioni razionali non può essere usata per fare scelte che riguardano oggetti elencati in questo modo.può essere usata per fare scelte che riguardano oggetti elencati in questo modo.

2. Probabilità e utilità sono indipendenti.2. Probabilità e utilità sono indipendenti.La probabilità che un evento accada non deve essere influenzata dal valore La probabilità che un evento accada non deve essere influenzata dal valore assegnato all’eventualità che esso accada. L’immagine opposta è la sindrome assegnato all’eventualità che esso accada. L’immagine opposta è la sindrome dell’uva acerba: pretendendo di diminuire l’utilità di un risultato di fatto dell’uva acerba: pretendendo di diminuire l’utilità di un risultato di fatto desiderato, ma improbabile.desiderato, ma improbabile.

Page 3: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

3. I risultati non influenzabili sono irrilevanti3. I risultati non influenzabili sono irrilevantiCiò significa che è necessario che non siano presi in considerazione i risultati o Ciò significa che è necessario che non siano presi in considerazione i risultati o gli eventi che non sono stati modificati dalla scelta delle opzioni. gli eventi che non sono stati modificati dalla scelta delle opzioni. Provando le possibili variabili proposte per lo studio e considerando la Provando le possibili variabili proposte per lo studio e considerando la probabilità di influenzare le scelte rilevanti, è il modo in cui comunemente si probabilità di influenzare le scelte rilevanti, è il modo in cui comunemente si applica l’assioma dell’irrilevanza dei risultati non influenzabili. Se la scelta in applica l’assioma dell’irrilevanza dei risultati non influenzabili. Se la scelta in un determinato giorno è, ad esempio, tra recarsi al lavoro a piedi o in un determinato giorno è, ad esempio, tra recarsi al lavoro a piedi o in bicicletta, fattori rilevanti possono essere le condizioni meteorologiche, il bicicletta, fattori rilevanti possono essere le condizioni meteorologiche, il tempo necessario per lo spostamento, le condizioni del traffico e così via; lo tempo necessario per lo spostamento, le condizioni del traffico e così via; lo stato dell’economia, sebbene cruciale per molte altre decisioni, è irrilevante stato dell’economia, sebbene cruciale per molte altre decisioni, è irrilevante per questa scelta particolare e perciò può essere ignorato.per questa scelta particolare e perciò può essere ignorato.Questo assioma è inestimabile come criterio per porre confini all’analisi di Questo assioma è inestimabile come criterio per porre confini all’analisi di qualsiasi decisione; tali confini sono di crescente importanza nel determinare qualsiasi decisione; tali confini sono di crescente importanza nel determinare la necessità di informazioni per le decisioni quando i problemi diventano la necessità di informazioni per le decisioni quando i problemi diventano complessi, problemi che senza questi limiti sarebbero insolubili.complessi, problemi che senza questi limiti sarebbero insolubili.

4. Le scelte imposte sono inammissibili4. Le scelte imposte sono inammissibiliSe l’analisi razionale mostra che un’opzione è superiore a tutte le altre che Se l’analisi razionale mostra che un’opzione è superiore a tutte le altre che siano state valutate, un’altra alternativa non può essere scelta.siano state valutate, un’altra alternativa non può essere scelta.

Page 4: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

2. L’AMBIENTE UMANO, SISTEMA COMPLESSO E 2. L’AMBIENTE UMANO, SISTEMA COMPLESSO E PROBABILISTICOPROBABILISTICO

L’ambiente umano è un eco-sistema. Si tratta di un sistema probabilistico molto L’ambiente umano è un eco-sistema. Si tratta di un sistema probabilistico molto complesso regolato da meccanismi di controllo non di tipo deterministico.complesso regolato da meccanismi di controllo non di tipo deterministico.

Ogni mutamento delle attività intraprese da individui o da gruppi di individui, Ogni mutamento delle attività intraprese da individui o da gruppi di individui, degli spazi che le ospitano e delle comunicazioni, determina ripercussioni che degli spazi che le ospitano e delle comunicazioni, determina ripercussioni che modificano il sistema. modificano il sistema.

Questi mutamenti del sistema spingono altri a modificare il contesto in cui si Questi mutamenti del sistema spingono altri a modificare il contesto in cui si trovano e così via. Si tratta di un processo ciclico in cui le azioni, di varia trovano e così via. Si tratta di un processo ciclico in cui le azioni, di varia natura, corrispondono a momenti critici del ciclo e che chiamiamo modelli di natura, corrispondono a momenti critici del ciclo e che chiamiamo modelli di comportamento. Se si assume che i modelli di comportamento prevalenti sono comportamento. Se si assume che i modelli di comportamento prevalenti sono razionali, allora il processo di pianificazione che studia le relazioni fra gli esseri razionali, allora il processo di pianificazione che studia le relazioni fra gli esseri umani e l’ambiente può essere interpretato in modo razionale. umani e l’ambiente può essere interpretato in modo razionale.

Page 5: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

3. IL MODELLO RAZIONALE DI PIANIFICAZIONE3. IL MODELLO RAZIONALE DI PIANIFICAZIONE STRUTTURAZIONE DEL CICLO STRUTTURAZIONE DEL CICLO

(dal punto di vista di un gruppo di individui)(dal punto di vista di un gruppo di individui)

1. Viene analizzato l’ambiente e sulla base dei valori espressi dagli individui, 1. Viene analizzato l’ambiente e sulla base dei valori espressi dagli individui, vengono esplicitate determinate necessità, desideri. Alcuni di questi possono vengono esplicitate determinate necessità, desideri. Alcuni di questi possono essere soddisfatti attraverso relazioni con l’ambiente.essere soddisfatti attraverso relazioni con l’ambiente.

2. Vengono formulati gli obiettivi generali e allo stesso tempo possono essere 2. Vengono formulati gli obiettivi generali e allo stesso tempo possono essere identificati taluni obiettivi più specifici (che devono essere raggiunti per identificati taluni obiettivi più specifici (che devono essere raggiunti per garantire il conseguimento di quelli più generali).garantire il conseguimento di quelli più generali).

3. Vengono esaminati possibili indirizzi di azione per raggiungere gli obiettivi.3. Vengono esaminati possibili indirizzi di azione per raggiungere gli obiettivi.

4. Si valutano gli indirizzi possibili, facendo riferimento ai mezzi disponibili, ai 4. Si valutano gli indirizzi possibili, facendo riferimento ai mezzi disponibili, ai costi, ai probabili benefici che ne deriveranno e alle conseguenze che tutto costi, ai probabili benefici che ne deriveranno e alle conseguenze che tutto questo produrrà sull’azione, almeno nella misura in cui è possibile fare questo produrrà sull’azione, almeno nella misura in cui è possibile fare previsioni.previsioni.

5. L’azione viene intrapresa sulla base di queste considerazioni. L’ambiente 5. L’azione viene intrapresa sulla base di queste considerazioni. L’ambiente continua ad essere esaminato attentamente e nuove finalità e obiettivi possono continua ad essere esaminato attentamente e nuove finalità e obiettivi possono venire formulati.venire formulati.

Page 6: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

3. IL MODELLO RAZIONALE DI PIANIFICAZIONE3. IL MODELLO RAZIONALE DI PIANIFICAZIONE STRUTTURAZIONE DEL CICLO STRUTTURAZIONE DEL CICLO

(dal punto di vista dell’interesse pubblico)(dal punto di vista dell’interesse pubblico)1°. Stadio1°. StadioViene analizzato l’ambiente, verificando le necessità e i desideri delle comunità. Viene analizzato l’ambiente, verificando le necessità e i desideri delle comunità. La decisione è quindi quella di adottare un atto di pianificazione.La decisione è quindi quella di adottare un atto di pianificazione.

2°. Stadio2°. StadioVengono formulati gli obiettivi. La pianificazione pubblica deve identificare gli Vengono formulati gli obiettivi. La pianificazione pubblica deve identificare gli obiettivi che persegue. Gli obiettivi possono essere generali e/o specifici. obiettivi che persegue. Gli obiettivi possono essere generali e/o specifici. Intorno agli obiettivi generali risulta alquanto facile ottenere condivisione Intorno agli obiettivi generali risulta alquanto facile ottenere condivisione (sviluppo economico, giustizia sociale, crescita culturale, tutela ambientale); più (sviluppo economico, giustizia sociale, crescita culturale, tutela ambientale); più difficile risulta invece ottenere condivisione intorno ad obiettivi specifici difficile risulta invece ottenere condivisione intorno ad obiettivi specifici (sviluppo dell’economia poggiata sull’attività edilizia, sviluppo dell’economia (sviluppo dell’economia poggiata sull’attività edilizia, sviluppo dell’economia turistica, oppure sviluppo dell’economia in altri settori produttivi, ecc.).turistica, oppure sviluppo dell’economia in altri settori produttivi, ecc.).

3°. Stadio3°. StadioIl terzo stadio del processo di pianificazione consiste nell’individuazione di Il terzo stadio del processo di pianificazione consiste nell’individuazione di possibili indirizzi di azione. possibili indirizzi di azione.

Page 7: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

4°. Stadio4°. StadioIl quarto stadio consiste nel comparare e valutare la gamma di alternative Il quarto stadio consiste nel comparare e valutare la gamma di alternative possibili già individuate.possibili già individuate.

5°. Stadio5°. StadioIl quinto stadio consiste nell’intraprendere l’azione. A differenza del singolo Il quinto stadio consiste nell’intraprendere l’azione. A differenza del singolo individuo, il pianificatore deve poter controllare un ampio numero di azioni che individuo, il pianificatore deve poter controllare un ampio numero di azioni che danno luogo a un continuo flusso di mutamenti nel corso del tempo. Ne danno luogo a un continuo flusso di mutamenti nel corso del tempo. Ne consegue allora che il meccanismo di controllo deve essere continuo.consegue allora che il meccanismo di controllo deve essere continuo.

6°. Stadio6°. StadioIl piano deve poter essere revisionato e modificato in modo da adattarsi alle Il piano deve poter essere revisionato e modificato in modo da adattarsi alle eventuali mutate circostanze.eventuali mutate circostanze.

Page 8: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

4. DALL’APPROCCIO RAZIONAL COMPRENSIVO 4. DALL’APPROCCIO RAZIONAL COMPRENSIVO ALL’APPROCCIO DI TIPO COMPORTAMENTALEALL’APPROCCIO DI TIPO COMPORTAMENTALE

Le posizioni essenziali nell’ambito del dibattito sulla comprensività o Le posizioni essenziali nell’ambito del dibattito sulla comprensività o limitatezza della razionalità sono sostanzialmente riconducibili a due tipi limitatezza della razionalità sono sostanzialmente riconducibili a due tipi (estremi) di approccio:(estremi) di approccio:

l’approccio razional-comprensivol’approccio razional-comprensivo l’approccio non astratto, di tipo comportamentalel’approccio non astratto, di tipo comportamentale

Page 9: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

L’approccio razional-comprensivoL’approccio razional-comprensivo

L’approccio razional-comprensivo si astrae dalla confusione del mondo L’approccio razional-comprensivo si astrae dalla confusione del mondo reale e presuppone che coloro cui spetta decidere abbiano:reale e presuppone che coloro cui spetta decidere abbiano:

un problema ben definito;un problema ben definito; una gamma completa di alternative da considerare;una gamma completa di alternative da considerare; tutte le informazioni di base;tutte le informazioni di base; tutte le informazioni riguardo le conoscenze di ciascuna alternativa;tutte le informazioni riguardo le conoscenze di ciascuna alternativa; tutte le informazioni riguardo i valori e le preferenze dei cittadini;tutte le informazioni riguardo i valori e le preferenze dei cittadini; tempo, capacità e risorse del tutto adeguate.tempo, capacità e risorse del tutto adeguate.

E’ evidente che risulta impossibile seguire questo modello in senso stretto, E’ evidente che risulta impossibile seguire questo modello in senso stretto, dal momento che, in una qualsiasi applicazione pratica, sono subito dal momento che, in una qualsiasi applicazione pratica, sono subito necessari passi di radicale esemplificazione.necessari passi di radicale esemplificazione.

Page 10: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

L’approccio non astratto, di tipo comportamentaleL’approccio non astratto, di tipo comportamentale

Tale tipo di approccio, proposto da Herbert Simon e James March, guarda Tale tipo di approccio, proposto da Herbert Simon e James March, guarda come si comportano i costruttori di decisioni, quali sono le reali condizioni come si comportano i costruttori di decisioni, quali sono le reali condizioni di lavoro, cosa fanno realmente. In tali circostanze si opera con:di lavoro, cosa fanno realmente. In tali circostanze si opera con:

problemi ambigui e mal definiti;problemi ambigui e mal definiti; informazioni incomplete riguardo le alternative;informazioni incomplete riguardo le alternative; informazioni incomplete riguardo la base e l’antefatto del “problema”;informazioni incomplete riguardo la base e l’antefatto del “problema”; informazioni incomplete riguardo le conseguenze delle alternative informazioni incomplete riguardo le conseguenze delle alternative

ipotizzate;ipotizzate; informazioni incomplete riguardo la gamma e la natura dei valori, delle informazioni incomplete riguardo la gamma e la natura dei valori, delle

preferenze, degli interessi;preferenze, degli interessi; tempo limitato, capacità limitate, risorse limitate.tempo limitato, capacità limitate, risorse limitate.

Visto nell’ottica di queste condizioni “limitate”, il mondo appare assai Visto nell’ottica di queste condizioni “limitate”, il mondo appare assai diverso da quello dell’idealista razionale.diverso da quello dell’idealista razionale.

Page 11: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

5. I LIMITI DEL MODELLO RAZIONALE5. I LIMITI DEL MODELLO RAZIONALEE LE CONSEGUENTI IMPLICAZIONIE LE CONSEGUENTI IMPLICAZIONI

La ‘scelta razionale comune’ di ogni gruppo sociale è altra cosa rispetto alla La ‘scelta razionale comune’ di ogni gruppo sociale è altra cosa rispetto alla scelta razionale presa da individui o da unità sociali trattati come unità scelta razionale presa da individui o da unità sociali trattati come unità omogenee e indifferenziate. omogenee e indifferenziate.

La decisione di gruppo dovrebbe riflettere la propensione delle preferenze La decisione di gruppo dovrebbe riflettere la propensione delle preferenze espresse dagli individui che formano il gruppo e il processo di aggregazione espresse dagli individui che formano il gruppo e il processo di aggregazione dovrebbe essere abbastanza sensibile da rispondere ai cambiamenti nelle dovrebbe essere abbastanza sensibile da rispondere ai cambiamenti nelle preferenze individuali con corrispondenti cambiamenti nelle scelte del gruppo. preferenze individuali con corrispondenti cambiamenti nelle scelte del gruppo. Kenneth Arrow provò nel suo “teorema impossibile”Kenneth Arrow provò nel suo “teorema impossibile” che non si può escogitare che non si può escogitare nessun sistema che si conformi completamente a questi requisiti. Bisogna nessun sistema che si conformi completamente a questi requisiti. Bisogna allora ammettere che non può esserci sistema strettamente razionale in grado allora ammettere che non può esserci sistema strettamente razionale in grado di aggregare le preferenze individuali in scelte sociali, finché alcune delle di aggregare le preferenze individuali in scelte sociali, finché alcune delle condizioni non siano allentate.condizioni non siano allentate.Le scelte sociali, infatti, sono prese continuamente sebbene sia difficile Le scelte sociali, infatti, sono prese continuamente sebbene sia difficile determinare le preferenze dei gruppi attraverso l’aggregazione dei valori determinare le preferenze dei gruppi attraverso l’aggregazione dei valori individuali. In molti gruppi la scelta è fortemente influenzata dallo stato di individuali. In molti gruppi la scelta è fortemente influenzata dallo stato di potere relativo dei partecipanti e alla fine sul tema spesso decide potere relativo dei partecipanti e alla fine sul tema spesso decide effettivamente la persona con la maggiore ‘influenza’.effettivamente la persona con la maggiore ‘influenza’.

Page 12: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

Una critica ben fondata della soluzione razionale dei problemi è stata avanzata Una critica ben fondata della soluzione razionale dei problemi è stata avanzata da da Herbert SimonHerbert Simon, il quale ritiene che nessun processo decisionale reale può , il quale ritiene che nessun processo decisionale reale può assolvere alle richieste di razionalità: informazione corretta, completa e assolvere alle richieste di razionalità: informazione corretta, completa e simultanea considerazione di tutte le alternative possibili. simultanea considerazione di tutte le alternative possibili. Di conseguenza si Di conseguenza si fanno scelte solo “soddisfacenti”.fanno scelte solo “soddisfacenti”.Secondo Simon gli individui e le organizzazioni prendono le decisioni non solo Secondo Simon gli individui e le organizzazioni prendono le decisioni non solo in modo “soddisfacente”, ma anche secondo un approccio ragionevole. Dopo in modo “soddisfacente”, ma anche secondo un approccio ragionevole. Dopo tutto, cercare in un insieme infinito di possibili alternative, come richiesto dal tutto, cercare in un insieme infinito di possibili alternative, come richiesto dal modello razionale, può risultare un processo senza fine e non c’è alcuna modello razionale, può risultare un processo senza fine e non c’è alcuna garanzia che si scoprirà una soluzione che raggiunga gli scopi predeterminati.garanzia che si scoprirà una soluzione che raggiunga gli scopi predeterminati.Se gli obiettivi sono posti troppo in alto per poter essere raggiunti dalle opzioni Se gli obiettivi sono posti troppo in alto per poter essere raggiunti dalle opzioni disponibili, allora si può abbassare il livello delle aspirazioni per “adattarsi” disponibili, allora si può abbassare il livello delle aspirazioni per “adattarsi” alla migliore delle alternative. Al contrario, se si verifica inaspettatamente alla migliore delle alternative. Al contrario, se si verifica inaspettatamente facile raggiungere gli obiettivi con una delle strategie disponibili, si possono facile raggiungere gli obiettivi con una delle strategie disponibili, si possono elevare le mete e continuare la ricerca per una scelta superiore.elevare le mete e continuare la ricerca per una scelta superiore.

Page 13: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

Partendo da tali considerazioni Partendo da tali considerazioni Charles Lindblom adottò un modello Charles Lindblom adottò un modello chiamato “disgiunto incrementalismo”chiamato “disgiunto incrementalismo”. Questo tipo di approccio differisce . Questo tipo di approccio differisce molto da quello razionale: il decisore “incrementalista” sviluppa solo poche molto da quello razionale: il decisore “incrementalista” sviluppa solo poche possibili strategie e nessuna di esse differisce radicalmente dallo status quo. possibili strategie e nessuna di esse differisce radicalmente dallo status quo.

I motivi che inducono a preferire l’approccio “incrementalista” sono I motivi che inducono a preferire l’approccio “incrementalista” sono sostanzialmente due: sostanzialmente due: - i decisori in realtà trovano impossibile trattare la massa di informazioni che - i decisori in realtà trovano impossibile trattare la massa di informazioni che l’approccio “razionale” richiederebbe per problemi di una qualche l’approccio “razionale” richiederebbe per problemi di una qualche complessità e che perciò neanche tentano; complessità e che perciò neanche tentano; - i decisori non percepiscono come corsi d’azione fattibili quelli che - i decisori non percepiscono come corsi d’azione fattibili quelli che differiscono radicalmente da quelli cui sono abituati.differiscono radicalmente da quelli cui sono abituati.

Page 14: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

Un modello che tenta di risolvere alcune delle contraddizioni tra l’approccio Un modello che tenta di risolvere alcune delle contraddizioni tra l’approccio razionale e incrementale è quello contingente a razionale e incrementale è quello contingente a “selezione mista” di Amitai “selezione mista” di Amitai Etzioni. Etzioni. Secondo questo modello, la soluzione dei problemi al ‘livello più basso e Secondo questo modello, la soluzione dei problemi al ‘livello più basso e operativo’ può essere intrapresa nel modo “incrementale”, dove le scelte sono operativo’ può essere intrapresa nel modo “incrementale”, dove le scelte sono percepite come limitate ad alternative non troppo differenti dallo status quo. percepite come limitate ad alternative non troppo differenti dallo status quo. Ai ‘livelli più alti e strategici’ invece le decisioni possono essere assunte Ai ‘livelli più alti e strategici’ invece le decisioni possono essere assunte nell’ambito di un quadro più ampio di alternative possibili, in maniera quindi nell’ambito di un quadro più ampio di alternative possibili, in maniera quindi più razionale.più razionale.

Page 15: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

Modelli decisionali come quello “soddisfacente” e quello “incrementalista”, Modelli decisionali come quello “soddisfacente” e quello “incrementalista”, possono definirsi, secondo possono definirsi, secondo Frederikson, a “razionalità ammortizzata”Frederikson, a “razionalità ammortizzata”, in , in quanto l’impegno verso attività a breve termine e consensuali mira a quanto l’impegno verso attività a breve termine e consensuali mira a rimpiazzare la ricerca sistematica per le scelte ottimali per ottenere i fini rimpiazzare la ricerca sistematica per le scelte ottimali per ottenere i fini identificati.identificati.

Anche se differiscono in qualche aspetto specifico e nella terminologia, tutti Anche se differiscono in qualche aspetto specifico e nella terminologia, tutti questi modelli hanno una cosa in comune: vedono la pianificazione come un questi modelli hanno una cosa in comune: vedono la pianificazione come un processo sequenziale a più fasi, nel quale molte delle fasi sono legate a quelle processo sequenziale a più fasi, nel quale molte delle fasi sono legate a quelle precedenti per mezzo di circuiti di retroazione; in altre parole, le conclusioni precedenti per mezzo di circuiti di retroazione; in altre parole, le conclusioni raggiunte in una fase successiva possono portare ad una revisione della fase raggiunte in una fase successiva possono portare ad una revisione della fase precedente o alla reiterazione dell’intero processo.precedente o alla reiterazione dell’intero processo.

Page 16: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

6. DIFFERENTI CARATTERIZZAZIONI DEL 6. DIFFERENTI CARATTERIZZAZIONI DEL CONTESTO DECISIONALECONTESTO DECISIONALE

Le diverse posizioni, da quelle razional-comprensive a quelle incrementali e Le diverse posizioni, da quelle razional-comprensive a quelle incrementali e che tendono al soddisfacimento, a quelle più politiche, si basano sugli assunti che tendono al soddisfacimento, a quelle più politiche, si basano sugli assunti relativi alla realtà dell’ambiente decisionale. Dalla situazione idealizzata del relativi alla realtà dell’ambiente decisionale. Dalla situazione idealizzata del razionalista corre un continuum che si spinge fino alle situazioni decisionali razionalista corre un continuum che si spinge fino alle situazioni decisionali ben strutturate politicamente.ben strutturate politicamente.Le differenti strategie politiche adottate in ciascuna situazione decisionale Le differenti strategie politiche adottate in ciascuna situazione decisionale sembreranno appropriate a seconda del livello di complessità e di limitatezza sembreranno appropriate a seconda del livello di complessità e di limitatezza della situazione stessa.della situazione stessa.

Page 17: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

Caratterizzazione del contesto decisionaleCaratterizzazione del contesto decisionale

Razionalià limitataRazionalià limitataLimiti cognitiviLimiti cognitivi

Razionalità limitataRazionalità limitataDifferenziazione socialeDifferenziazione sociale

Razionalità limitataRazionalità limitataConflitto pluralistaConflitto pluralista

Razionalità illimitataRazionalità illimitata

Razionalità limitataRazionalità limitataDistorsioni strutturaliDistorsioni strutturali

Page 18: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

1. Situazione di razionalità illimitata 1. Situazione di razionalità illimitata (es. istruttoria tecnica (es. istruttoria tecnica semplice)semplice)

Cominciamo con la situazione decisionale nel suo aspetto più semplice.Cominciamo con la situazione decisionale nel suo aspetto più semplice.

Supponiamo che sia solo una la persona che deve decidere e che si tratti di un Supponiamo che sia solo una la persona che deve decidere e che si tratti di un attore economicamente razionale.attore economicamente razionale.L’ambiente è il suo ufficio, un sistema chiuso per ipotesi.L’ambiente è il suo ufficio, un sistema chiuso per ipotesi.Il problema è ben definito.Il problema è ben definito.Il suo campo d’azione, l’orizzonte temporale, le dimensioni dei valori e le Il suo campo d’azione, l’orizzonte temporale, le dimensioni dei valori e le conseguenze che ne discendono sono chiaramente stabilite o disponibili.conseguenze che ne discendono sono chiaramente stabilite o disponibili.L’informazione è perfetta, complessa, accessibile, comprensibile.L’informazione è perfetta, complessa, accessibile, comprensibile.Il tempo disponibile è illimitato.Il tempo disponibile è illimitato.

In queste condizioni vi è una chiara e distinta strategia da adottare: la In queste condizioni vi è una chiara e distinta strategia da adottare: la soluzione razionale del problema o l’ottimizzazione attraverso le spiegazioni soluzione razionale del problema o l’ottimizzazione attraverso le spiegazioni tecniche a disposizione.tecniche a disposizione.

Page 19: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

2. Situazione di razionalità limitata I: i limiti cognitivi 2. Situazione di razionalità limitata I: i limiti cognitivi (es. (es.

istruttoria tecnica complessa, subordinata al parere del dirigente)istruttoria tecnica complessa, subordinata al parere del dirigente)

Ora cominciamo a restringere la situazione decisionale.Ora cominciamo a restringere la situazione decisionale.

Per ipotesi l’agente è ancora solo, ma questa volta il nostro costruttore di Per ipotesi l’agente è ancora solo, ma questa volta il nostro costruttore di decisioni potrebbe anche fallire.decisioni potrebbe anche fallire.Lo scenario è ora meno isolato; esso è aperto all’ambiente, consente al nostro Lo scenario è ora meno isolato; esso è aperto all’ambiente, consente al nostro costruttore di decisioni di osservare il comportamento degli altri e consente costruttore di decisioni di osservare il comportamento degli altri e consente agli altri di dare un’occhiata, se non di intervenire.agli altri di dare un’occhiata, se non di intervenire.Il problema non è più così ben definito: il suo ambito è un po’ ambiguo.Il problema non è più così ben definito: il suo ambito è un po’ ambiguo.Valutare il problema diventa un po’ più difficile.Valutare il problema diventa un po’ più difficile.L’informazione è imperfetta.L’informazione è imperfetta.Il tempo diventa una risorsa scarsa; bisogna prendere una decisione entro il Il tempo diventa una risorsa scarsa; bisogna prendere una decisione entro il mese e inoltre c’è da occuparsi di un altro pressante lavoro.mese e inoltre c’è da occuparsi di un altro pressante lavoro.

In queste condizioni, la strategia dell’ottimizzazione probabilmente non andrà In queste condizioni, la strategia dell’ottimizzazione probabilmente non andrà più bene. Sarà invece necessario la tattica del “soddisfacimento”. Una più bene. Sarà invece necessario la tattica del “soddisfacimento”. Una decisione soddisfacente, magari sub-ottimale, dovrà essere sufficiente.decisione soddisfacente, magari sub-ottimale, dovrà essere sufficiente.

Page 20: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

3. Situazione di razionalità limitata II: la differenziazione 3. Situazione di razionalità limitata II: la differenziazione socialesociale (es. redazione di un piano urbanistico esecutivo) (es. redazione di un piano urbanistico esecutivo)

Il nostro attore soggetto al fallimento non è più solo, ma in un mondo popolato Il nostro attore soggetto al fallimento non è più solo, ma in un mondo popolato da altri attori, da costruttori di decisioni, da personale e clienti, le cui capacità da altri attori, da costruttori di decisioni, da personale e clienti, le cui capacità e intuizioni variano, pur rimanendo cooperative. e intuizioni variano, pur rimanendo cooperative. L’ambiente di colui che deve decidere non è più il singolo ufficio, ma include L’ambiente di colui che deve decidere non è più il singolo ufficio, ma include diversi uffici. Lo scenario è ora socialmente differenziato, anche le diversi uffici. Lo scenario è ora socialmente differenziato, anche le interpretazioni del problema sono differenziate.interpretazioni del problema sono differenziate.L’informazione non è solo imperfetta, ma ha anche un carattere fortemente L’informazione non è solo imperfetta, ma ha anche un carattere fortemente variabile, in situazioni ugualmente variabili, con meno di una semplice variabile, in situazioni ugualmente variabili, con meno di una semplice accessibilità. accessibilità. Il tempo diventa una risorsa socialmente preziosa. Non è solo limitato, ma i Il tempo diventa una risorsa socialmente preziosa. Non è solo limitato, ma i diversi attori avranno anche un diverso lasso di tempo da poter dedicare alla diversi attori avranno anche un diverso lasso di tempo da poter dedicare alla decisione o ai problemi in questione.decisione o ai problemi in questione.

In questa situazione il soddisfacimento da solo non basta. Il nostro costruttore In questa situazione il soddisfacimento da solo non basta. Il nostro costruttore di decisioni deve ora essere in grado di raccogliere le informazioni superando i di decisioni deve ora essere in grado di raccogliere le informazioni superando i confini organizzativi, usando le reti sociali, attingendo dalle fonti competenti.confini organizzativi, usando le reti sociali, attingendo dalle fonti competenti.

Page 21: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

4. Situazione di razionalità limitata III: il conflitto pluralista4. Situazione di razionalità limitata III: il conflitto pluralista (es. (es. redazione di un Piano Urbanistico Generale con un’ampia maggioranza politica)redazione di un Piano Urbanistico Generale con un’ampia maggioranza politica)

Nella pratica i costruttori di decisioni devono far fronte alle opposizioni, ai sospetti, agli Nella pratica i costruttori di decisioni devono far fronte alle opposizioni, ai sospetti, agli appoggi intermittenti degli altri attori. Il mondo reale dell’amministrazione si fonda di appoggi intermittenti degli altri attori. Il mondo reale dell’amministrazione si fonda di rado sulla cooperazione. I vari settori della struttura tecnica organizzativa rado sulla cooperazione. I vari settori della struttura tecnica organizzativa dell’amministrazione non saranno sempre dello stesso parere. Gli interessi differiscono.dell’amministrazione non saranno sempre dello stesso parere. Gli interessi differiscono.In un mondo pluralista lo scenario delle decisioni diventa più complesso. Oltre alla In un mondo pluralista lo scenario delle decisioni diventa più complesso. Oltre alla semplice differenziazione sociale, anche le organizzazioni in competizione complicano semplice differenziazione sociale, anche le organizzazioni in competizione complicano ulteriormente l’ambiente decisionale pratico.ulteriormente l’ambiente decisionale pratico.Le definizioni dei problemi in un ambiente pluralista sono molteplici. I diversi gruppi di Le definizioni dei problemi in un ambiente pluralista sono molteplici. I diversi gruppi di interesse forniscono sensazioni e valutazioni diverse riguardo ai problemi in questione.interesse forniscono sensazioni e valutazioni diverse riguardo ai problemi in questione.L’informazione diventa ora una risorsa politica. Sarà soggetta a contestazioni, rifiuti, L’informazione diventa ora una risorsa politica. Sarà soggetta a contestazioni, rifiuti, manipolazioni, distorsioni. manipolazioni, distorsioni. Il tempo diventa una risorsa ardentemente desiderata.Il tempo diventa una risorsa ardentemente desiderata.

In queste condizioni, le strategie di ricerca e la “creazione di reti sociali”, i saggi In queste condizioni, le strategie di ricerca e la “creazione di reti sociali”, i saggi consigli, non bastano. Di fronte alla competizione pluralista e al conflitto sono necessarie consigli, non bastano. Di fronte alla competizione pluralista e al conflitto sono necessarie la contrattazione e la rettifica. La contrattazione incrementale è, date le assunzioni di la contrattazione e la rettifica. La contrattazione incrementale è, date le assunzioni di pluralismo, all’ordine del giorno. Il compromesso politico a breve termine diventa una pluralismo, all’ordine del giorno. Il compromesso politico a breve termine diventa una pratica strategia incrementale, una strategia che si rivela in assoluto la più sostenibile.pratica strategia incrementale, una strategia che si rivela in assoluto la più sostenibile.

Page 22: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

5. Situazione di razionalità limitata IV: le distorsioni 5. Situazione di razionalità limitata IV: le distorsioni strutturali strutturali (es. redazione di un Piano Urbanistico Generale con una debole (es. redazione di un Piano Urbanistico Generale con una debole maggioranza politica)maggioranza politica)

Il potere non è ugualmente distribuito e plasma il contesto in cui i pianificatori e Il potere non è ugualmente distribuito e plasma il contesto in cui i pianificatori e gli amministratori pubblici e più generalmente i costruttori di decisioni lavorano gli amministratori pubblici e più generalmente i costruttori di decisioni lavorano e agiscono. Dire che tutte le pretese esprimono degli interessi non significa che e agiscono. Dire che tutte le pretese esprimono degli interessi non significa che tutte le pretese sono ugualmente sincere o giustificate. Gli attori nel loro tutte le pretese sono ugualmente sincere o giustificate. Gli attori nel loro ambiente politico-organizzativo prendono spesso posizione l’uno contro l’altro in ambiente politico-organizzativo prendono spesso posizione l’uno contro l’altro in strutture politico-economiche che mostrano una continuità significativamente strutture politico-economiche che mostrano una continuità significativamente non casuale.non casuale.Lo scenario decisionale non è caratterizzato da una pluralità casuale, ma da una Lo scenario decisionale non è caratterizzato da una pluralità casuale, ma da una pluralità ben strutturata, dove struttura e potere non sono nettamente separabili.pluralità ben strutturata, dove struttura e potere non sono nettamente separabili.L’informazione sfuma nella disinformazione.L’informazione sfuma nella disinformazione.Il tempo, in queste condizioni, è potere, ma ancora una volta potere che Il tempo, in queste condizioni, è potere, ma ancora una volta potere che probabilmente non è distribuito in modo eguale.probabilmente non è distribuito in modo eguale.

In queste condizioni è difficile che le strategie incrementali rispondano alle realtà In queste condizioni è difficile che le strategie incrementali rispondano alle realtà presenti. Le strategie che si rivelano appropriate in condizioni decisionali di presenti. Le strategie che si rivelano appropriate in condizioni decisionali di severa distorsione strutturale e diseguaglianza sono strategie che tendono a severa distorsione strutturale e diseguaglianza sono strategie che tendono a ristrutturare; strategie che si orientano verso una effettiva eguaglianza, una ristrutturare; strategie che si orientano verso una effettiva eguaglianza, una partecipazione concreta e una voce democratica.partecipazione concreta e una voce democratica.

Page 23: IL MODELLO RAZIONALE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURA, LIMITI, IMPLICAZIONI 1.GLI ASSIOMI DELLE DECISIONI RAZIONALI 2.LAMBIENTE UMANO, SISTEMA.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICIRIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Alexander E. R. (1992), Alexander E. R. (1992), Approaches to planningApproaches to planning, Lausanne, Gordon and , Lausanne, Gordon and Breach Science Publishers; trad. it., Breach Science Publishers; trad. it., Introduzione alla pianificazioneIntroduzione alla pianificazione, Clean, , Clean, Napoli, 1997.Napoli, 1997.

Arrow K. J. (1973), Arrow K. J. (1973), Social Choice and Individual ValuesSocial Choice and Individual Values, New York, Wiley., New York, Wiley.

Forester J. (1989), Forester J. (1989), Planning in the face of PowerPlanning in the face of Power, Berkeley CA, University of , Berkeley CA, University of California Press; trad. it., California Press; trad. it., Pianificazione e PoterePianificazione e Potere, Dedalo, Bari, 1998., Dedalo, Bari, 1998.

Lindblom C. (1965), Lindblom C. (1965), The Intelligence of Democracy: Decision Making Through The Intelligence of Democracy: Decision Making Through Mutual AdjustmentMutual Adjustment, New York, Free Press., New York, Free Press.

March J., Simon H. (1958), March J., Simon H. (1958), OrganisationsOrganisations, New York, Wiley & Sons; trad. it., , New York, Wiley & Sons; trad. it., Teoria della organizzazioneTeoria della organizzazione, Etas Libri, Milano, 1995., Etas Libri, Milano, 1995.

McLoughlin B. J. (1969), McLoughlin B. J. (1969), Urban and Regional Planning. Urban and Regional Planning. A Systems ApproachA Systems Approach; ; trad. it., trad. it., La Pianificazione Urbana e Regionale. Un Approccio SistemicoLa Pianificazione Urbana e Regionale. Un Approccio Sistemico , , Marsilio Editori, Venezia, 1973.Marsilio Editori, Venezia, 1973.