Il modello AD-AS (prezzi variabili) ELFELLI- Corso di Economia Politica-Uniroma3-AA 2011.

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Il modello AD-AS (prezzi variabili)

ELFELLI- Corso di Economia Politica-Uniroma3-AA 2011

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Nel trattare l’equilibri del sistema economico, con il modello IS-LM, abbiamo finora ipotizzato che:– il livello dei prezzi non variasse– il lato dell’offerta potesse essere

ignorato.

Ora rimuoveremo queste due ipotesi.

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livello dei prezzi, inflazione e domanda aggregata Il modello CLASSICO analizza un sistema economico in cui

salari e prezzi sono flessibili.

L’offerta reale di moneta è la variabile chiave che lega la

domanda aggregata di beni e servizi con il livello dei prezzi.

Il livello dei prezzi è il prezzo medio di tutti i beni e servizi

scambiati nel sistema economico.

L’inflazione è il tasso di variazione di tale prezzo.

La regola di Taylor (la funzione di reazione della politica

monetaria):

r-r* = h0(*) + h1(Y-Y*) + c(d-d*), a,b,c>0

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La funzione/scheda macro-economica della domanda (MDS) unisce questi punti ...

MDS

L’offerta reale di moneta (M /P) influenza la posizione della LM.

Reddito

Reddito

r

P

IS

LM0

Y0

P0

Con un livello dei prezzi P0,abbiamo una funzione LM0, e data la IS l’equilibrio è in Y0.Con un livello dei prezzi P1, la LM sisposta a LM1, e l’equilibrio sarà Y1.

LM1

Y1

P1

La funzione macroeconomica della domanda (dall’equilibrio IS e LM ad una relazione negativa tra Y e P)

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MDS

Tas

so d

’Infla

zion

e:

Prodotto, Y

La funzione della domanda aggregata può essere rappresenta sia come una relazione tra il prodotto e il livello dei prezzi, sia come una relazione tra il prodotto e il tasso di variazione di tale livello, ossia il tasso d’inflazione. In questo caso, mostra le diverse combinazioni di inflazione e prodotto, per le quali la spesa aggregata è uguale al prodotto e il tasso di interesse è fissato seguendo la regola di Taylor.Memo: tasso d’inflazione = variazione % del livello dei prezzi = P/P =

La scheda (funzione) macroeconomica della domanda

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Il mercato del lavoro e l’offerta aggregata

La curva dell’offerta aggregata– il valore dei beni e servizi che le imprese

desiderano offrire, a seconda del livello dei prezzi.

Poiché l’output dipende dagli input impiegati, il mercato del lavoro diventa il punto di partenza dell’analisi dell’offerta aggregata.

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0

Y

L

L

W/P

L*

45° Y

Y

Y

P

AS

(W/P)*

Y*

Y*

Il “mercato del lavoro in equilibrio” e l’offerta aggregata “verticale” – Il modello classico

1

2

4

3

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La funzione dell’offerta aggregata(lungo periodo)

Y

La flessibilità di prezzi esalari consente alle variazionidel salario reale di mantenerela piena occupazione nelmercato del lavoro.

L’equilibrio del sistema economico sarà dove MDS = ASossia in corrispondenza di un reddito/prodotto Yp e di un‘inflazione .

MDS

Nel modello CLASSICO, ovenon vi è illusione monetaria,ed i salari sono flessibili, la AS è verticale al livellodel prodotto potenziale.

AS

Yp

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Nel modello classico la domanda e quindi le politiche della domanda non contano – tanto la politica monetaria quanto la politica fiscale non sono in grado di modificare il livello d’equilibrio del reddito

Y

MDS

0

AS

Yp

Cambiamenti dell’offerta (nominale)di moneta o nella politica fiscalespostano la MDS, modificando illivello della domanda aggregataper ogni livello dei prezzi.

Nel modello classico, una variazione dell’offerta nominale dimoneta causa una uguale variazione % nei salari nominali e neiprezzi. Nè la politica Monetaria né la politica Fiscale hanno effetti reali

L’offerta reale di moneta, I tassi reali di interesse, il prodotto, l’occupazione ed i salari reali rimangono TUTTI invariati.

E

Uno spostamento da MDSa MDS' cambia l’equilibrio da Ea E’, l’inflazione da 0 a ' ma il prodotto rimane Yp.

MDS'

' E'

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In questo modello, un aumento della spesa pubblica– determina un aumento dei prezzi– che riduce l’offerta di moneta– fa salire il tasso di interesse– il consumo privato e l’investimento si riducono – e vi è uno spiazzamento completo.– Tutto ciò che cambia è la composizione della

spesa aggregata (e l’inflazione)

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La velocità degli aggiustamenti

Secondo i “classici”, e i neocalssici (“ciclo economico in equilibrio”) gli aggiustamenti delle macrovariabili avvengono rapidamente e l’economia produce sempre a livello del prodotto potenziale (piena occupazione)

Se prezzi e salari fossero lenti a variare, allora il prodotto potrebbe essere diverso da quello potenziale.

Il modello ”keynesiano" con salari e prezzi fissi sarebbe invece più adatto a descrivere il breve periodo prima che si completino questi aggiustamenti.

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Gli aggiustamenti nel mercato del lavoro secondo il mainstream scientifico

breve periodo medio periodo lungo periodo

SALARI/PREZZI

ORElavorate

OCCUPATI

Variazioni incomplete

determinate dallato della domanda

quasi fissi

Accelerazioneaggiustamento

variazioni nel numero di ore

completamento aggiustamento

mercato del lavoroIn equilibrio

normale settimanalavorativa

Occupazioned’equilibrio

variazioni nel numero occupati

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L’offerta aggregata di breve periodo Se gli aggiustamenti non sono istantanei, il prodotto può

divergere dal prodotto potenziale, nel breve periodo. Le imprese possono variare (poco) la quantità di lavoro

– attraverso la variazione del numero di ore lavorate (straordinari, part-time, cassa integrazione)

I salari possono essere lenti a variare e quindi non essere in grado di ricondurre all’equilibrio a seguito di variazioni della domanda aggregata.

La curva di offerta di breve periodo mostra che il livello di output che le imprese desiderano offrire varia in funzione dell’inflazione, data una certa crescita attesa dei salari nominali che le imprese devono pagare.

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0

Y

L

L

W/P

L1 L* Y1

45°

P2 P* P1

Y

Y

Y

P

AS

(W/P)*

W/P1<PE

W/P2>PE

L2 Y2 Y*

Y1

Y*

Y2

Ls

Ld

Viceversa se il livello dell’inflazione è superiore a quello pianificato (atteso), il salario è inferiore a quello di equilibrio. L’occupazione sale a L2 e l’output balza al di sopra del potenziale, a Y2. Ne risulta una curva di offerta con pendenza positiva.

I partecipanti al mercato del lavoro si impegnano a mantenere relazioni di lungo periodo negoziando contratti nominali (che incorporano quindi una data aspettativa sull’inflazione) ai quali si aspettano che il mercato sia in equilibrio. L’occupazione è a L* e l’output al livello potenziale Y*. Se l’inflazione è minore di quella attesa, il salario reale effettivo è superiore a quello di equilibrio(P è + basso). L’occupazione scende a L1 e l’output al di sotto del potenziale, a Y1.

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Aggiustamento di breve periodo

ProdottoYp

SAS

0 SAS1

SAS2

Dopo un certo tempo, leimprese riescono a negoziaresalari inferiori e la SAS sisposta a SAS1 e poi a SAS2,

A

A2

2

fino a quando il sistema nonraggiunge un nuovoequilibrio in A2.

Nel punto A, l’economia si trova al livello potenziale. Se l’inflazione effettiva è minore di 0, il salario reale è più alto di quello previsto.

B

le imprese riducono la produzione, spostandosi lungo la SAS fino a B. Se domanda e prodotto restanobassi…

Y

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ProdottoYp

SAS

E

MDSAS

Una riduzione del tasso d’inflazione-obiettivoL’economia si trova in unequilibrio di lungo periodo E

E''

Una riduzione dell’inflazione obiettivo da a 3 provoca uno spostamento da MDS a MDS‘ (il tasso di interesse inizialmente aumenta dato che in E si trova al di sopra del nuovo target). L’equilibrio si sposta in E’, nel breve periodo: i prezzi si sono ridotti poco, ma l’output molto. Con un tasso di inflazione più basso, ’, ma con salari nominali invariati. Il salario reale aumenta causando una disoccupazione involontaria. Nel medio periodo sono negoziati salari inferiori: la SAS si sposta a SAS’. Lentamente – nel lungo periodo - l’economia raggiunge E3

MDS’

Y’

E’’

SAS’

SAS3

E3

Y’’

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Uno shock temporaneo dell’offerta aggregata:ad esempio un aumento del prezzo del petrolio

Yp'

MDS

Prodotto

SAS

E

SAS'Un aumento del prezzo delpetrolio forza le imprese adaumentare i prezzi e la curvaSAS si sposta a SAS'

Y'

L’aumento dei prezzi causa unmovimento lungo la MDS, ed ilprodotto si riduce a Y'

'E' e l’equilibrio da E a E'

Col passare del tempo, la disoccupazione riduce i salari e la SAS’ ritorna nella posizione iniziale e il reddito ritorna a Yp.